COBBIEBE DEUA SEBA ------® www.iodonna.it Carolina Crescentini Interpreto in tv lafiglia di unfascista innamorata di un ebreo, è il mio omaggio al Giorno della Memoria. Una storia che mi ha emozionatofino alle lacrime. E pensare che sono un'ottimista: anchefare la spesa mi rendefelice ... Venezia d:Africa NEL VILLAGGIO DEL BENIN DOVESI VIVE TRA PALAFITTE E PIROGHE Sportelli multietnici ORALE POSTE PUNTANO SUGLI IMPIEGATI STRANIERI Bellezza COME SALVARSI LA PELLE Moda TENDENZE DI PRIMAVERA RéS RCS NI E-; I)IAGROl)"P SPA N. 5SETTIJ...·1AJ\.tALE D ISTRJBUr fO IN AR!ll1~:')lìri!~ DCllM iw\NO CORRIEREDELLA SERA(€1,50)•10DONNA(€ IN A.Il - 0.1.353/0J CON\' l. 46/04, ART l C. l. BELLEZZA (jiocare in difesa cAlle temperature rigide lapelle risponde algida: olz: creme hi-tech erimedi vintageperfronteggiare sensibilità erossori. 'Dagli esperti, la dritta: è la stagione giustaper tirarsi su (esteticamente) di Eliana Liotta della vita vale la pena rileggersi Albert Camus: «Ho infimparato che vi era in me un invincibile estate>>. Ma per i più prosaici inverni stagionali il sole interiore serve a poco: le vittime del gelo sono le estremità, lontane dal cuore. Mani e naso, labbra e gambe. E qui la scienza aiuta più della letteratura. Perché la pelle soccombe? Perché si screpola, si piaga, s'irruvidisce? Immaginate un pavimento. ER GLI INVERNI R sB Immaginate che il cemento tra le piastrelle cominci a sgretolarsi. Ecco, il freddo e l'umidità intaccano così il film lipidico che lega le cellule cornee. E loro, povere mattonelle sullo strato superficiale dell'epidermide, perdono di compattezza. <<Allora la superficie cutanea si riempie di microfissurazioni, e diventa secca, soggetta a taglietti e nei casi peggiori a ragadi» spiega Antonino Di Pietro, direttore dell'Istituto dermoclinico Vita Cutis del Sant'Ambrogio di Milano. <<C'è anche un altro inconveniente dei mesi algidi: le basse temperature causano una vasocostrizione, cioè la chiusura dei vasi capillari. Arriva meno sangue e dunque meno ossigeno alle cellule, che vanno in sofferenza e producono una quantità inferiore di collagene e di elastina, le proteine fondamentali del tessuto connettivo>>. Le rughe sono in agguato. Come se non bastasse, da dicembre a marzo si può passare da una colonnina di mercurio che segna IO DON NA - 24 GENN AIO 2015 BELLEZZA \ zero in strada ai 25 gradi di case, uffici, negozi, bar surriscaldati. E i vasi sanguigni con il caldo si dilatano immediatamente. Si stringono all'aperto e si allarga no al chiuso: una fisarmonica suonata dagli sbalzi di temperatura. «Le pareti dei capillari si sfiancano e la conseguenza è che peggiora la couperose» dice il dermatologo. . L'anno appena salutato e l'incipit del 2015, tanto per non farci mancare niente, sono stat i ballerini quanto a meteo. Il 2014 è definito dai mete orologi il p iù caldo dal 1891 e abbiamo visto il cielo mutare faccia in modo inusuale, da un sole fin troppo benevolo di novembre e dicembre alla neve fitta dove non cadeva da lustri. Temperature pazze nemiche della pelle. Ma con questo, fine delle cattive notizie. Bast a un po' di attenzione per fare maramco alle bizzarrie del clima e al rigore di fe bbraio. «Le regole generali: a casa i riscaldamenti non devono superare i 19-20 gradi, meglio vestirsi a cipolla, sì ai guanti e no ai collant troppo leggeri» consiglia Di Pietro. Che qui, punto per punto, benedice i consigli su come proteggersi dalla stagione in corso. Pelle secca del viso La novità della cosmesi sono gli oli, dal sesamo al lino, che p enetrano velocemente in profondità. Qualche goccia su fro nte, n aso, guance e mento. In farmacia si trovano 6o \ \ Seguite regole semplici· non scaldate troppo la casa (max 20 gradz) e neanche l'acqua del bagno (36 gradi) invece i prodotti con abbinata di fosfolipidi della soia e di glicani, specie la glucosamina (i cristalli di zucchero che consentono una sorta di dialogo tra le cellule). In creme, sieri e maschere. Stesse formulazioni, anche in profumeria, per i grandi classici a base di vitamine antiossidanti (E ed F) o di ceramidi, che aiutano a ricostruire i legami cellulari. Il siero o l'olio vanno applicati in prima battuta, quindi crema tutte le mattine è maschera un paio di volte alla settimana. Chi va in montagna si spalmi di solari. Alle alte quote bisogna raddoppiare il filtro, perché ogni mille metri l'intensità dei raggi au menta del 12 per cento: se al mare usate il 20, per la montagna prendete il4o. IO DONNA- 24 GENNAIO 201) Gli effetti delgelo sullapelle? Ilfreddo, che penetra in profondità, fa perdere compattezza al viso tendono ad alterare la circolazione, provocando un ristagno dei liquidi. La soluzione? Funziona un prodotto specifico per le occhiaie da metter su con un lieve massaggio decongestionante (date dei pizzicotti delicati sulla zona perioculare sollevando la cute, per richiamare un po' di sangue a ossigenare i tessuti, quindi picchiettate dall'angolo interno dell'occhio verso l'esterno). Guance e naso rossi Il problema è la circolazione, sballata per colpa degli sbalzi di temperatura. Contro naso e guance da cartoon, stendete tutte le mattine una crema a base di bioflavonoidi o vitamina C, che contribuiscono a rendere i piccoli vasi sanguigni più resistenti ed elastici. Poi, due volte alla settimana, la sera, potete applicare una maschera decongestionante, per esempio a base di camomilla, calendula o estratto di liquirizia. Occhiaie più scure La pelle sottile del contorno occhi è particolarmente sensibile al freddo e in più gli sbalzi di temperatura IO DONNA- 24 GENNAIO 2015 Labbra screpolate Prive di ghiandole sebacee e di strato corneo, le labbra d'inverno sono soggette alla disidratazione. Oggi chi cerca un burrocacao da tenere in borsa ha l'imbarazzo della scelta: c'è quello arricchito di sostanze nutritive, l'altro con effetto gloss, l'altro ancora con protezione solare per i patiti dello sci. Ma i dermatologi si entusiasmano per i balsami, da spalmare tutte le sere prima di andare a dormire. Mani ruvide Il danno non viene dalla disidratazione, bensì dall'alterazione del film lipidico, le sostanze grasse che proteggono la pelle dalle aggressioni degli agenti esterni. Per questo non servono le creme idratanti ma le emollienti. Scegliete tra le varie formulazioni in commercio, ottime quelle con burro vegetale come avocado, karitè, cocco o aloe. Lavate le mani con acqua mai troppo calda e con saponi non troppo aggressivi, ricordate di asciugarle bene se uscite (l'acqua imprigionata fra gli strati superficiali del derma a contatto con l'aria fredda provoca arrossamenti). Fuori, i guanti. Gambe squamate Povere di ghiandole sebacee ed esposte al freddo, anche le gambe patiscono l'inverno. Precauzioni nella vasca e sotto la doccia: niente acqua troppo calda (l'ideale è sui 36 gradi, la stessa temperatura del corpo) e detergenti che rispettino il pH della pelle (7,4), i cosiddetti saponi non saponi. Ogni giorno, creme emollienti a base di lipidi come vaselina e glicerina. Promossi anche gli oli di gran moda. I geloni Provocato dal freddo intenso, il gelone si presenta come una chiazza violacea, spesso con piaghe e bolle. Può spuntare sulle dita di piedi e mani, sulle ginocchia, ma anche su naso e orecchie. Se c'è solo infiammazione, si può applicare una crema a base di cortisone, se c'è anche una lesione bisogna aggiungere l'antibiotico, come la gentamici na o l'aureomicina. Un rimedio naturale? Immergere per dieci minuti la parte interessata in una sorta di pozione naturale: acqua tiepida in cui avrete fatto bollire la salvia fresca, dalle proprietà lenitive (cinque o sei foglie per ogni litro). Se il gelone è su una parte del corpo che non si può immergere, basta strofinarlo con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol etilico. 6r BELLEZZA .(;inverno dei nostri ritocchi di Eliana Liotta e l'inverno è nemico della pelle, è amico però di ritocchini e trattamenti per il viso. S Blefaroplastica. È l'intervento che Feeling, laser e creme per le macchie non sopportano il sole. <<Mai mesi freddi sono anche il momento giusto invista dell'estate per un'azione cont ro rughe e cedimenti»dice Antonino Di Pietro, presidente dell'Isplad, che riunisce oltre zmila dermatologi plastici (isplad.org). Ecco i ritocchi per il viso più gettonati di quest'inverno, dalle metodiche a cura del dermatologo agli interventi non troppo invasivi, con dimissione in giornata e anestesia locale o con sedazione. Peeling antimacchia. Oltre il6o per cento delle macchie scure (che compaiono su v iso, décolleté e mani) è frutto del photoaging, cioè dell'invecchiamento dovuto all'esposizione al sole, c si formaacausa di un eccesso di melanina, il pigmento scuro che assicura l'abbronzatura. Il trattamento a casa prevede l'uso di creme depigmcntanti. Per le chiazze più resistenti possono essere utili i laser, la luce pulsata, la crioterapia e i peeling eseguiti da un dermatologo esperto. Minilifting. È l'intervento per cor- Radiofrequ enza multifocale e frazionata. È efficace contro il ri- Picotage. È una biorivitalizzazione utile contro le microrughe e la perdita d i turgore. Se ben eseguita, iniettando acido ialuronico naturale n el d erma sup e rfi cia le con 62 ringiovanisce lo sguardo, riducendo l'eccesso di cute, muscoli e grasso (responsabile delle borse) dalle palpebre superiori e/o inferiori. A seconda delle varianti, l'intervento dura un'ora, un'ora e mezza. E i punti vengono tolti sette od otto giorni dopo l'intervento. Lipofilling. Consiste in un autotrapianto di grasso, prelevato con una piccola lipoaspirazione che non lascia cicatrici da addome, fianchi o glutei e trasferito (dopo un processo di depurazione), su mento, labbra o zigomi, per aumentarne il volume. L'interven' sul viso reto dura circa un'ora, i lividi grediscono in 15-20 giorni, mentre la maggior parte del grasso entra stabilmente a far parte dei tessuti. DALDERMATOLOGO lassamento di guance e doppio mento. Il t rattamento, indolore, stimola la produzione di collagene e produce un effetto lifting di stiramento e compattamen to della pelle (si passa per qualche minuto un apparecchio che causa v ib razioni molecolari eriscalda il tessuto cutaneo). Si comincia con tre-cinque sedute u na volta alla settimana, quindi una seduta di mantenimento ogni due-tre mesi. DAL CHIRURGO PLASTICO aghi sot tilissimi, è indolore e sen za traumi. Le prime due sedute si fanno a distanza di quattro settimane, per poi mantenere i risultati con una seduta ogni due-tre mesi. reggere i segni del tempo che si concentrano nella parte inferiore del viso e sul collo. Permette di eliminare i tessuti in eccesso (riducendo per esempio i solchi tra il naso e la bocca) e di riposizionarli (con l'e tà tendono a scivolare verso il basso). L'incisione, e di conseguenza la cicatrice, risulta praticamente invisibile grazie alla sua posizione davanti e dentro l'orecchio. Minilifting del sopracciglio. Si Laser per le cicatrici dell'acne. Dopo il trattamento la cute resta arrossata per d ieci o 15 giorni ed è op portu no evitare il sole forte per un mese. Con i laser ultrapu lsati o frazionati, i segni d a acne possono essere migliorati e, se non sono profondi, il r isultato è ottimo. ella maggior parte dei casi bastano unadue sedute per raggiungere l'obiettivo. agganciano e sospendono i tessuti intorno alle sopracciglia, per rendere lo sguardo più aperto. L'intervento può essere di due tipi: con incisione t ra i capelli (tempo chirurgico 30-45 minuti; ripresa delle attività dopo tre giorni; punti tolti dopo sette giorni) o con incisione al margine superiore del sopracciglio (tempo 40-60 minuti; ripresa delle attività dopo otto giorni, quando vengono tolti i punti). • IO DONNA- 24 GENNA IO 2 0 15