e neanche l`acqua del bagno (36 gradi)

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COBBIEBE DEUA SEBA
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Carolina
Crescentini
Interpreto in tv lafiglia
di unfascista innamorata
di un ebreo, è il mio
omaggio al Giorno della
Memoria. Una storia che mi
ha emozionatofino alle
lacrime. E pensare che
sono un'ottimista: anchefare
la spesa mi rendefelice ...
Venezia d:Africa
NEL VILLAGGIO
DEL BENIN
DOVESI VIVE
TRA PALAFITTE
E PIROGHE
Sportelli multietnici
ORALE POSTE
PUNTANO
SUGLI IMPIEGATI
STRANIERI
Bellezza
COME SALVARSI
LA PELLE
Moda
TENDENZE
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BELLEZZA
(jiocare in difesa
cAlle temperature rigide lapelle risponde algida: olz: creme hi-tech
erimedi vintageperfronteggiare sensibilità erossori. 'Dagli
esperti, la dritta: è la stagione giustaper tirarsi su (esteticamente)
di Eliana Liotta
della vita
vale la pena rileggersi
Albert Camus: «Ho infimparato che vi era in me
un invincibile estate>>. Ma
per i più prosaici inverni stagionali il
sole interiore serve a poco: le vittime
del gelo sono le estremità, lontane
dal cuore. Mani e naso, labbra e gambe. E qui la scienza aiuta più della letteratura. Perché la pelle soccombe?
Perché si screpola, si piaga, s'irruvidisce? Immaginate un pavimento.
ER GLI INVERNI
R
sB
Immaginate che il cemento tra le
piastrelle cominci a sgretolarsi. Ecco,
il freddo e l'umidità intaccano così il
film lipidico che lega le cellule cornee. E loro, povere mattonelle sullo
strato superficiale dell'epidermide,
perdono di compattezza. <<Allora la
superficie cutanea si riempie di microfissurazioni, e diventa secca, soggetta a taglietti e nei casi peggiori a
ragadi» spiega Antonino Di Pietro,
direttore dell'Istituto dermoclinico Vita Cutis del Sant'Ambrogio di
Milano. <<C'è anche un altro inconveniente dei mesi algidi: le basse temperature causano una vasocostrizione, cioè la chiusura dei vasi capillari.
Arriva meno sangue e dunque meno
ossigeno alle cellule, che vanno in
sofferenza e producono una quantità inferiore di collagene e di elastina,
le proteine fondamentali del tessuto
connettivo>>. Le rughe sono in agguato. Come se non bastasse, da dicembre a marzo si può passare da una
colonnina di mercurio che segna
IO DON NA - 24 GENN AIO 2015
BELLEZZA
\
zero in strada ai 25 gradi di case,
uffici, negozi, bar surriscaldati. E i
vasi sanguigni con il caldo si dilatano immediatamente. Si stringono
all'aperto e si allarga no al chiuso:
una fisarmonica suonata dagli sbalzi di temperatura. «Le pareti dei capillari si sfiancano e la conseguenza
è che peggiora la couperose» dice il
dermatologo.
.
L'anno appena salutato e l'incipit
del 2015, tanto per non farci mancare niente, sono stat i ballerini
quanto a meteo. Il 2014 è definito
dai mete orologi il p iù caldo dal 1891
e abbiamo visto il cielo mutare faccia in modo inusuale, da un sole fin
troppo benevolo di novembre e dicembre alla neve fitta dove non cadeva da lustri. Temperature pazze
nemiche della pelle.
Ma con questo, fine delle cattive
notizie. Bast a un po' di attenzione
per fare maramco alle bizzarrie del
clima e al rigore di fe bbraio. «Le regole generali: a casa i riscaldamenti
non devono superare i 19-20 gradi,
meglio vestirsi a cipolla, sì ai guanti
e no ai collant troppo leggeri» consiglia Di Pietro. Che qui, punto per
punto, benedice i consigli su come
proteggersi dalla stagione in corso.
Pelle secca del viso
La novità della cosmesi sono gli oli,
dal sesamo al lino, che p enetrano
velocemente in profondità. Qualche goccia su fro nte, n aso, guance e mento. In farmacia si trovano
6o
\ \
Seguite regole semplici· non scaldate
troppo la casa (max 20 gradz) e neanche
l'acqua del bagno (36 gradi)
invece i prodotti con abbinata di
fosfolipidi della soia e di glicani,
specie la glucosamina (i cristalli di
zucchero che consentono una sorta di dialogo tra le cellule). In creme, sieri e maschere. Stesse formulazioni, anche in profumeria, per i
grandi classici a base di vitamine
antiossidanti (E ed F) o di ceramidi, che aiutano a ricostruire i legami
cellulari. Il siero o l'olio vanno applicati in prima battuta, quindi crema tutte le mattine è maschera un
paio di volte alla settimana. Chi
va in montagna si spalmi di solari.
Alle alte quote bisogna raddoppiare il filtro, perché ogni mille metri
l'intensità dei raggi au menta del 12
per cento: se al mare usate il 20, per
la montagna prendete il4o.
IO DONNA-
24 GENNAIO 201)
Gli effetti delgelo sullapelle?
Ilfreddo, che penetra in profondità,
fa perdere compattezza al viso
tendono ad alterare la circolazione,
provocando un ristagno dei liquidi.
La soluzione? Funziona un prodotto
specifico per le occhiaie da metter
su con un lieve massaggio decongestionante (date dei pizzicotti delicati sulla zona perioculare sollevando
la cute, per richiamare un po' di sangue a ossigenare i tessuti, quindi picchiettate dall'angolo interno dell'occhio verso l'esterno).
Guance e naso rossi
Il problema è la circolazione, sballata per colpa degli sbalzi di temperatura. Contro naso e guance da cartoon, stendete tutte le mattine una
crema a base di bioflavonoidi o vitamina C, che contribuiscono a rendere i piccoli vasi sanguigni più resistenti ed elastici. Poi, due volte alla
settimana, la sera, potete applicare una maschera decongestionante,
per esempio a base di camomilla, calendula o estratto di liquirizia.
Occhiaie più scure
La pelle sottile del contorno occhi
è particolarmente sensibile al freddo e in più gli sbalzi di temperatura
IO DONNA- 24 GENNAIO 2015
Labbra screpolate
Prive di ghiandole sebacee e di strato corneo, le labbra d'inverno sono
soggette alla disidratazione. Oggi
chi cerca un burrocacao da tenere
in borsa ha l'imbarazzo della scelta:
c'è quello arricchito di sostanze nutritive, l'altro con effetto gloss, l'altro ancora con protezione solare per
i patiti dello sci. Ma i dermatologi si
entusiasmano per i balsami, da spalmare tutte le sere prima di andare a
dormire.
Mani ruvide Il danno non viene
dalla disidratazione, bensì dall'alterazione del film lipidico, le sostanze grasse che proteggono la pelle
dalle aggressioni degli agenti esterni. Per questo non servono le creme
idratanti ma le emollienti. Scegliete tra le varie formulazioni in commercio, ottime quelle con burro vegetale come avocado, karitè, cocco o
aloe. Lavate le mani con acqua mai
troppo calda e con saponi non troppo aggressivi, ricordate di asciugarle
bene se uscite (l'acqua imprigionata
fra gli strati superficiali del derma a
contatto con l'aria fredda provoca
arrossamenti). Fuori, i guanti.
Gambe squamate
Povere di ghiandole sebacee ed
esposte al freddo, anche le gambe
patiscono l'inverno. Precauzioni
nella vasca e sotto la doccia: niente
acqua troppo calda (l'ideale è sui 36
gradi, la stessa temperatura del corpo) e detergenti che rispettino il pH
della pelle (7,4), i cosiddetti saponi non saponi. Ogni giorno, creme
emollienti a base di lipidi come vaselina e glicerina. Promossi anche gli
oli di gran moda.
I geloni
Provocato dal freddo intenso, il gelone si presenta come una chiazza
violacea, spesso con piaghe e bolle. Può spuntare sulle dita di piedi
e mani, sulle ginocchia, ma anche
su naso e orecchie. Se c'è solo infiammazione, si può applicare una
crema a base di cortisone, se c'è anche una lesione bisogna aggiungere
l'antibiotico, come la gentamici na
o l'aureomicina. Un rimedio naturale? Immergere per dieci minuti
la parte interessata in una sorta di
pozione naturale: acqua tiepida in
cui avrete fatto bollire la salvia fresca, dalle proprietà lenitive (cinque
o sei foglie per ogni litro). Se il gelone è su una parte del corpo che non
si può immergere, basta strofinarlo
con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol etilico.
6r
BELLEZZA
.(;inverno dei nostri ritocchi
di Eliana Liotta
e l'inverno è nemico della pelle, è amico però di ritocchini e trattamenti per
il viso.
S
Blefaroplastica. È l'intervento che
Feeling, laser e creme per le macchie non sopportano il
sole. <<Mai mesi freddi sono anche il momento giusto invista dell'estate per un'azione cont ro rughe e cedimenti»dice Antonino Di Pietro, presidente dell'Isplad, che
riunisce oltre zmila dermatologi plastici (isplad.org). Ecco i ritocchi per il viso più
gettonati di quest'inverno, dalle metodiche a cura del dermatologo agli interventi
non troppo invasivi, con dimissione in giornata e anestesia locale o con sedazione.
Peeling antimacchia. Oltre il6o
per cento delle macchie scure (che
compaiono su v iso, décolleté e mani)
è frutto del photoaging, cioè dell'invecchiamento dovuto all'esposizione
al sole, c si formaacausa di un eccesso
di melanina, il pigmento scuro che assicura l'abbronzatura. Il trattamento
a casa prevede l'uso di creme depigmcntanti. Per le chiazze più resistenti
possono essere utili i laser, la luce pulsata, la crioterapia e i peeling eseguiti
da un dermatologo esperto.
Minilifting. È l'intervento per cor-
Radiofrequ enza multifocale e
frazionata. È efficace contro il ri-
Picotage. È una biorivitalizzazione utile contro le microrughe e la
perdita d i turgore. Se ben eseguita,
iniettando acido ialuronico naturale
n el d erma sup e rfi cia le con
62
ringiovanisce lo sguardo, riducendo
l'eccesso di cute, muscoli e grasso (responsabile delle borse) dalle palpebre
superiori e/o inferiori. A seconda delle
varianti, l'intervento dura un'ora, un'ora e mezza. E i punti vengono tolti sette od otto giorni dopo l'intervento.
Lipofilling. Consiste in un autotrapianto di grasso, prelevato con una piccola lipoaspirazione che non lascia cicatrici da addome, fianchi o glutei e
trasferito (dopo un processo di depurazione), su mento, labbra o zigomi,
per aumentarne il volume. L'interven' sul viso reto dura circa un'ora, i lividi
grediscono in 15-20 giorni, mentre la
maggior parte del grasso entra stabilmente a far parte dei tessuti.
DALDERMATOLOGO
lassamento di guance e doppio mento. Il t rattamento, indolore, stimola
la produzione di collagene e produce
un effetto lifting di stiramento e
compattamen to della pelle (si passa
per qualche minuto un apparecchio
che causa v ib razioni molecolari eriscalda il tessuto cutaneo). Si comincia con tre-cinque sedute u na volta
alla settimana, quindi una seduta di
mantenimento ogni due-tre mesi.
DAL CHIRURGO
PLASTICO
aghi sot tilissimi, è indolore e sen za
traumi. Le prime due sedute si fanno a distanza di quattro settimane,
per poi mantenere i risultati con una
seduta ogni due-tre mesi.
reggere i segni del tempo che si concentrano nella parte inferiore del viso
e sul collo. Permette di eliminare i tessuti in eccesso (riducendo per esempio
i solchi tra il naso e la bocca) e di riposizionarli (con l'e tà tendono a scivolare
verso il basso). L'incisione, e di conseguenza la cicatrice, risulta praticamente invisibile grazie alla sua posizione
davanti e dentro l'orecchio.
Minilifting del sopracciglio. Si
Laser per le cicatrici dell'acne.
Dopo il trattamento la cute resta arrossata per d ieci o 15 giorni ed è op portu no evitare il sole forte per un
mese. Con i laser ultrapu lsati o frazionati, i segni d a acne possono essere migliorati e, se non sono profondi, il r isultato è ottimo. ella
maggior parte dei casi bastano unadue sedute per raggiungere
l'obiettivo.
agganciano e sospendono i tessuti intorno alle sopracciglia, per rendere lo
sguardo più aperto. L'intervento può
essere di due tipi: con incisione t ra i
capelli (tempo chirurgico 30-45 minuti; ripresa delle attività dopo tre giorni; punti tolti dopo sette giorni) o con
incisione al margine superiore del sopracciglio (tempo 40-60 minuti; ripresa delle attività dopo otto giorni,
quando vengono tolti i punti). •
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