HSV-1-induced APP processing triggers apoptotic

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Virus Herpes: il nemico nascosto
Anna Teresa Palamara
Libreria asSAGGI
Via degli Etruschi 4
Ore 19:00
Che il virus herpes simplex abbia una speciale preferenza per le cellule del sistema nervoso è storia
antica. Che l’esposizione cronica e persistente al virus come quella che può realizzarsi nel sistema
nervoso centrale a seguito di numerose recidive, possa costituire un fattore di rischio per la malattia
di Alzheimer (AD) è scoperta recente, supportata da diversi studi epidemiologici e sperimentali.
Recenti studi hanno infatti messo in luce una interessante correlazione a livello genetico tra
suscettibilità all’infezione erpetica e rischio di AD. Tale correlazione è stata confermata da un
ampio studio di popolazione in cui la positività per anticorpi IgM anti-HSV è stata associata alla
insorgenza di AD.
Il nostro gruppo di ricerca ha recentemente dimostrato che l’infezione da HSV-1 in neuroni primari
ne altera l’eccitabilità e le proprietà funzionali e induce la fosforilazione ed il clivaggio della
proteina precursore dell’Amiloide APP con produzione di frammenti con un elevato potenziale
neurotossico. Tra questi, abbiamo evidenziato l’accumulo intra- ed extra-neuronale dei peptidi
amiloidei Aβ40 e Aβ42 in forma monomerica ed oligomerica e la formazione di frammenti
carbossiterminali di APP capaci di traslocare nel nucleo delle cellule infettate. Tali frammenti
alterano la fisiologia delle cellule neuronali, sia innescando la trascrizione di geni neurotossici che
attivando direttamente pathway apoptotici.
Tali risultati, ottenuti nell’arco di un unico ciclo di replicazione virale, suggeriscono che infezioni
ricorrenti da HSV-1 possano contribuire all’induzione di fenomeni neurodegenerativi attraverso la
ripetuta produzione di frammenti neurotossici di APP che si accumulano sia all’esterno all’interno
dei neuroni.
La conferma di tale ipotesi potrebbe aprire la strada a nuovi interventi terapeutici e/o preventivi
basati sull’uso di molecole ad attività antivirale per combattere la progressione della
neurodegenerazione nei pazienti affetti da HSV-1.
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