nuove comunicazioni elettroniche

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Impianti
COMO-LECCO
nuove comunicazioni elettroniche
BROADBAND
prescrizioni Legislative e Normative
Erba 15 giugno 2015
Evoluzione tecnologica
Le TLC lasciano il posto alle
comunicazioni elettroniche
> Review1999
DIR/2002/21/CE
(direttiva quadro)
… Reti e servizi di
comunicazione
elettronica
D.Lgs. 259/03
(codice delle
comunicazioni
elettroniche)
Direttiva Europea
Impianti di comunicazione elettronica
reti di comunicazione elettronica: i sistemi di trasmissione e, se del caso, le
apparecchiature di commutazione o di instradamento e altre risorse, [inclusi gli
elementi di rete non attivi]*, che consentono di trasmettere segnali via cavo, via radio, a
mezzo di fibre ottiche o con altri mezzi elettromagnetici, comprese le reti satellitari, le
reti terrestri mobili e fisse (a commutazione di circuito e a commutazione di
pacchetto, compresa Internet), le reti utilizzate per la diffusione circolare dei programmi
sonori e televisivi, i sistemi per il trasporto della corrente elettrica, nella misura in cui
siano utilizzati per trasmettere i segnali, le reti televisive via cavo, indipendentemente
dal tipo di informazione trasportato;" **
* Modifica introdotta dalla DIR/2009/140/CE
** Definizione come D.Lgs. 259/03, art. 1, comma 1, lettera dd)
BROADCAST
(televisione)
AND
BROADBAND
(telefono e internet)
La famiglia delle
comunicazioni elettroniche
BROADBAND
Broadband (Larga Banda) è il termine con cui viene identificato un
servizio che abbia caratteristiche di bidirezionalità.
Cioè quando:
chi trasmette può anche ricevere e chi riceve può anche trasmettere.
I mezzi trasmissivi tipicamente utilizzati per i servizi broadband sono:
> cavi rame (prevalentemente il doppino telefonico, ma anche il coassiale)
> cavi di fibra ottica.
> via radio
La diffusione più efficace di servizi broadband è sicuramente quella che
utilizza le soluzioni cablate, con cavi di rame, meglio se di fibra ottica.
Il flusso è bidirezionale. Chi trasmette servizi Broadband può conoscere in
ogni istante la qualità del servizio e può modificarlo in funzione delle
richieste che riceve.
Legge 1 marzo 1968 n.186
Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti
elettrici ed elettronici.
Art. 1
Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari,
le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici
devono essere realizzati e costruiti a regola d'arte.
Art. 2
I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni
e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme
del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte.
Decreto 22 gennaio 2008 n. 37
[…] recante riordino delle disposizioni in materia di attività
di installazione degli impianti all’interno degli edifici.
“[…] impianti posti al servizio degli edifici,
indipendentemente dalla destinazione d’uso, collocati
all’interno degli stessi o delle relative pertinenze. Se
l’impianto è connesso a reti di distribuzione si applica a
partire dal punto di consegna della fornitura.”
(cfr. art.1, comma 1 DM 37/08).
Quindi … anche gli impianti per i servizi “broadband”
(tipicamente: telefono e dati)
sono sottoposti alle regole del DM 37/08
quando risultano interni agli edifici …
Decreto 22 gennaio 2008 n. 37
DM 37/08, Art. 1, comma 2, Lettera b) , Impianti:
1) radiotelevisivi,
2) le antenne,
3) elettronici in genere;
Art. 2, comma 1, lettera f):
f) impianti radiotelevisivi ed elettronici: le componenti impiantistiche necessarie
alla trasmissione ed alla ricezione dei segnali e dei dati, anche relativi agli impianti di
sicurezza, ad installazione fissa alimentati a tensione inferiore a 50 V incorrente
alternata e 120 V in corrente continua, mentre le componenti alimentate a tensione
superiore, nonché i sistemi di protezione contro le sovratensioni sono da ritenersi
appartenenti all'impianto elettrico; [ai fini dell'autorizzazione, dell'installazione e degli
ampliamenti degli impianti telefonici e di telecomunicazione interni collegati alla rete
pubblica, si applica la normativa specifica vigente];
Superato con abrogazione L. 109/91 e DM 314/92
ATTENZIONE !!!
DM 37/08, Articolo 5 comma 2, lettera e)
Impianti elettronici in genere quando coesistono con
impianti elettrici con obbligo di progettazione;
Citando gli “impianti elettronici in genere”, Il
legislatore ha escluso due delle tre voci:
• Radiotelevisivi
Elaborato tecnico redatto da
responsabile tecnico
• Antenne
• Impianti elettronici
Se coesiste con elettrici sopra i limiti:
progetto redatto da professionista
NB: Impianti cablaggio strutturato e fibra ottica sono impianti elettronici …
le comunicazioni elettroniche in Italia
Decreto Legislativo 1 agosto 2003, n. 259
"Codice delle comunicazioni elettroniche"
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 214 del 15 settembre 2003 Supplemento Ordinario n. 150
Art. 1 Definizioni
comma 1, lettera “o” :
larga banda: l'ambiente tecnologico costituito da applicazioni, contenuti, servizi
ed infrastrutture, che consente l'utilizzo delle tecnologie digitali ad elevati livelli di
interattività;
Art. 3 Principi generali
comma 1: Il Codice garantisce i diritti inderogabili di libertà delle persone nell'uso
dei mezzi di comunicazione elettronica, nonché il diritto di iniziativa economica ed il
suo esercizio in regime di concorrenza, nel settore delle comunicazioni elettroniche.
Impianti per i servizi “BROADBAND” :
rispettosi del DM 37/08
perché sono impianti all’interno di edifici …
rispettosi del D.Lgs. 259/03
perché sono impianti di comunicazione …
Ne deriva che …
per essere riconosciuti come “realizzati a regola d’arte”,
devono avere tre caratteristiche :
•
•
•
sicurezza
DM 37/08
funzionalità
caratteristiche tali da garantire i:
”diritti inderogabili di libertà delle persone nell’uso dei mezzi di
comunicazione elettronica” (Cfr: D.Lgs. 259/03, Art.3, comma 1)
La predisposizione riconosciuta in Europa …
DIRETTIVA/2014/61/EU
DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 15 maggio 2014
“recante misure volte a ridurre i costi dell'installazione di
reti di comunicazione elettronica ad alta velocità”
Tra i Considerata:
(8) Una parte preponderante di tali costi è imputabile a inefficienze nel processo di
posa connesse all'uso dell'infrastruttura passiva esistente (come cavidotti, tubature,
pozzetti, centraline, pali, piloni, installazioni di antenne, tralicci e altre strutture di
supporto), […] a strozzature per la posa delle reti all'interno degli edifici, che
comportano rilevanti ostacoli finanziari…
Tra i Considerata:
(15) Dato che presentano uno scarso livello di differenziazione, le strutture fisiche
di una rete spesso possono ospitare tutta una serie di elementi delle reti di
comunicazione elettronica contemporaneamente, compresi quelli in grado di
garantire servizi di accesso alla banda larga alla velocità di almeno 30 Mbit/s in
linea con il principio della neutralità tecnologica, senza ripercussioni sul servizio
principale prestato e con costi di adattamento minimi.
(29) ) […]Dato che la posa di mini-condotti
durante la costruzione di un edificio ha
solo un costo marginale limitato, mentre
gli adattamenti a posteriori degli edifici per
accogliere l'infrastruttura ad alta velocità
possono costituire una parte significativa
del costo dell'installazione della rete ad
alta velocità, è opportuno che tutti…
Recepita dall’Italia con:
Legge 11 novembre 2014, n. 164
di conversione, con modificazioni,
del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133,
“recante misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la
realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del
Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto
idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive”
(GU S. Generale n.262 del 11-11-2014 - Suppl. Ordinario n. 85) entrata in vigore il 12/11/2014
DPR 380/01
Testo unico per l’edilizia
135-bis
(Norme per l'infrastrutturazione digitale degli edifici)
3 commi:
Comma 1
Comma 2
Comma 3
Spazi installativi e impianti in fibra ottica
Punto di accesso
Bollino 'edificio predisposto alla banda larga'
Da 1 luglio 2015 domande
autorizzazione edilizia + domande cost.
ai sensi art. 10, comma 1, lettera c
Da 1 luglio 2015 domande
autorizzazione edilizia + domande
ristrutt. profonda ai sensi art. 10
Dal 1° luglio 2015 per
cessione affitto o vendita
Europa dopo il 31 dicembre 2016 …
Comma 1
Italia dal il 1° luglio 2015 …
In tutti gli Edifici nuovi
… un'infrastruttura fisica multiservizio passiva
interna all'edificio, costituita da adeguati
spazi installativi e da impianti di comunicazione
ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti
terminali di rete.
Stesso obbligo anche per:
Opere che richiedono permesso di costruire (ai sensi DPR 380/01, art. 10, comma 1, lettera c)
Cosa dice la lettera c):
c) gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in
parte diverso dal precedente e che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del
volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, ovvero che, limitatamente agli immobili
compresi nelle zone omogenee A*, comportino mutamenti della destinazione d'uso.
(*) zone omogenee A: territorio di interesse storico, artistico e di particolare pregio ambientale,
comprese le aree circostanti che, per tali caratteristiche, ne sono parte integrante.
Europa dopo il 31 dicembre 2016 …
Comma 2
Italia dal il 1° luglio 2015 …
Inoltre …
Tutti gli edifici di nuova costruzione …
devono essere equipaggiati di un punto di
accesso.
• Devono anche le opere che richiedono permesso di costruire:
> (ai sensi DPR 380/01, art. 10 )
L’articolo 10 ha 3 commi:
Comma 1
a) Nuova costruzione
b) Ristrutturazione urbanistica
c) ovunque: Interventi modificanti / zone omogenee “A”: cambio destinazione d’uso
Comma 2 : mutamenti stabilita da leggi regionali
Comma 3 : ulteriori interventi individuati con leggi regionali
La legge indica chi è abilitato a “rilasciare il bollino” e quali documenti CEI
sono da osservare:
[…] Tale etichetta e' rilasciata da un tecnico abilitato per gli impianti di cui
all'articolo 1, comma 2, lettera b), del regolamento di cui al decreto del
Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37
[…] secondo quanto previsto dalle Guide CEI 306-2 e 64-100/1, 2 e 3
Tenersi svegli !!!
In ambito CEI viene presa la decisione di redigere un documento che costituisca
il compendio, ad uso degli edili, delle 4 guide richiamate nella legge
Guida CEI 306-22
Guida CEI 306-22
Sommario
Con questo documento, il CEI intende fornire ai progettisti e agli operatori edili,
nonché agli installatori di comunicazione elettronica negli edifici, uno strumento
semplificato per favorire l'applicazione del DPR 380/01, articolo 135-bis, come
modificato dalla Legge 164/2014 di conversione del D.L. 133/2014, art. 6-ter, dove
vengono indicate le Guide CEI 306-2, CEI 64-100/1, CEI 64-100/2, CEI 64-100/3
come riferimento tecnico.
Il presente documento riguarda la realizzazione, negli edifici, di una “infrastruttura
fisica multiservizio passiva interna all'edificio, costituita da adeguati spazi installativi
e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica” nonché dei punti di
accesso all'edificio.
Si evidenzia come la predisposizione di “adeguati spazi installativi” e di “accessi
agli edifici” debbano considerarsi come indispensabili per garantire la
realizzazione a regola d'arte degli impianti di comunicazione elettronica.
Guida CEI 306-22
6 Predisposizione dell’impianto in fibra ottica
A partire da quanto indicato nelle Guide CEI 306-2 e CEI 64-100/1, nel seguito sono
evidenziati i requisiti minimi richiesti per la realizzazione degli impianti in fibra
ottica negli edifici residenziali, sia nel caso in cui siano costituiti da unità immobiliari
distribuite verticalmente (condomìni), che distribuite orizzontalmente (complessi
immobiliari tipo case a schiera, gruppi di villette, ecc.).
Ogni parte dell’impianto in fibra ottica, descritto nei paragrafi successivi, sarà
predisposto dal costruttore edile.
Guida CEI 306-22
7 Dichiarazione di conformità alla “Regola dell’arte”
Come previsto dal DPR 380/01, la predisposizione dell’infrastruttura fisica
multiservizio deve essere realizzata da personale esperto, abilitato alla
installazione di impianti come previsto all’articolo 1, comma 2, lettera b) del
decreto n. 37 del 22 gennaio 2008 e secondo quanto previsto dalle
Guide CEI 306-2 e 64-100/1,2 e 3.
Al termine dei lavori dovrà essere dichiarata la conformità a tali documenti.
Tutta la documentazione dell’impianto (tipo di cavo, produttori, percorsi,
accessi, ecc.) dovrà essere disponibile e mantenuta aggiornata
(servizi attivi/U.I., operatori,..) dalla amministrazione e/o proprietà dell’edificio.
Nei casi previsti dall’articolo 5 comma 2, del DM 37/08 sarà necessaria la
predisposizione di un progetto a firma di un professionista iscritto agli albi
professionali.
Spazio/locale tecnico per ospitare
apparati per le comunicazioni
elettroniche via radio
QDSA : centro stella dell’appartamento. Da qui
partono tutti i tubi per i diversi punti di utilizzo
interni (tv, telefono e dati) e qui trovano posto gli
apparati necessari come il router, il convertitore
ottico/elettrico, permutazione LAN, ecc.
Spazio/Locale
Apparati
Comma 1
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
Q
D
S
A
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
Q
D
S
A
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
Condutture di collegamento tra il punto
di derivazione e il QDSA interno alle
unità immobiliari
U.I.
Spazio/locale tecnico per ospitare
apparati per le comunicazioni
elettroniche da sottosuolo
Distribuzione
interno UI
a stella
U.I.
Q
D
S
A
Q
D
S
A
Condutture (o cavedio) per il passaggio di
cavi e fibre ottiche per i servizi di
comunicazione elettronica. Lo spazio
disponibile varia in funzione del numero di
unità immobiliari
Spazio/Locale
Apparati
Spazi installativi per impianti di comunicazione elettronica
(per tutti i mezzi trasmissivi garantendo neutralità tecnologica)
Suolo pubblico
Esempi di dimensionamento (in mm) di tubazioni e cassette in funzione del
numero di piani e delle unità immobiliari
N. piani
N. unità
immobiliari
per ogni
piano
N. tubi
(1)
Diametro
tubi (2)
Numero di
cassette
per piano
Dimensioni minime
interne consigliate
per le cassette ai
piani (3)
2
2
5
40
2
400 x 215 x 65
2
4
5
40
2
400 x 215 x 65
4
2
5
40
2
400 x 215 x 65
4
4
6
40
2
400 x 215 x 65
6
2
6
40
2
400 x 215 x 65
6
4
7
40
2
400 x 215 x 65
8
2
6
40
2
400 x 215 x 65
8
4
8
40
2
400 x 215 x 65
NOTA:
(1) Il numero dei tubi indicato tiene presente i fabbisogni sia dei segnali via radio sia dei segnali
provenienti dal sottosuolo (rame e fibra ottica).
(2) Il diametro indicato è riferito alla misura nominale del tubo corrugato (mm). Il progettista potrà
individuare soluzioni alternative purché assicurino una equivalente o maggiore disponibilità di
spazio.
(3) Per razionalizzare l’approvvigionamento dei materiali e per ottimizzare l’operatività su fibra ottica,
la dimensione delle scatole è stata unificata alla dimensione maggiore.
Italia chiede anche la fibra ottica …
Cavo multifibre utilizzabile sia per inviare al
CSOE i segnali Broadcast da distribuire attraverso
la rete ottica, sia per portare eventuali servizi da
convertire O/E e distribuire su una rete in rame nel
massimo rispetto della “neutralità tecnologica”
Spazio/Locale
Apparati
Comma 1
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
Q
D
S
A
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
Infrastruttura in grado di ospitare sia le fibre,
sia i cavi per i servizi di comunicazione
elettronica. Lo spazio disponibile varia in
funzione del numero di unità immobiliari
Cavo multifibre attestato in una
terminazione ottica per rendere disponibile
in ogni UI gli eventuali servizi ottici
“inviati” attraverso il CSOE
Centro Servizi Ottico di Edificio: in questo
punto sono disponibili tutte le fibre
attraverso le quali possono essere “inviati”
i segnali ottici per le UI interessate
Spazio/Locale
Apparati
Fibra ottica predisposta fino ai punti terminali di rete
Suolo pubblico
accesso all’edificio …
Spazio/Locale
Apparati
Comma 2
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
Q
D
S
A
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
Condutture per il raccordo con le reti di
comunicazione provenienti dal vano stradale.
La distanza dell’edificio dal pozzetto posto
nel suolo pubblico determina la presenza e il
numero di pozzetti rompi tratta all’interno
della proprietà
Spazio/Locale
Apparati
Suolo pubblico
Punto di accesso per i servizi di comunicazione elettronica
Fibre ottiche
verso le diverse
unità immobiliari
(2 o più fibre per
UI)
Tutte le fibre si
attestano sul
CSOE dove sono
presenti le
rispettive prese
identificate per
unità immobiliare
Cavi in rame x servizi
XDSL e telefono verso
le UI interessate
Fibra per servizi
tv/sat dal tetto
Spazio/Locale
Apparati
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
U.I.
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U.I.
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U.I.
U.I.
Spazio/Locale
Apparati
Sat/tv
Centro stella
ottico di edificio
a
enz
t
e
mp
Co icio
f
edi
a
enz
t
e
mp
Co ratori
ope
Ripartitore ottico
di edificio (X)
Le bretelle ottiche
collegano l’utente
all’operatore
Ripartitore ottico
di edificio (Y)
Splitter ottico
Cavi in rame x servizi XDSL
e telefono (operatore Z)
Fibre ottiche provenienti da
esterno (operatore X)
Fibre ottiche provenienti da
esterno (operatore Y)
Progetto C 1153
Inchiesta pubblica conclusa il 10 aprile 2015
commenti al progetto C1135 …
CT 64
CNA
“in alternativa alla rete fisica, può essere prevista/richiesta
dall’utente finale una distribuzione wireless; in questo caso
le prescrizioni che seguono non sono applicabili”
Questa proposta mette in evidenza l’assoluta “mancanza di conoscenza” sia
della tecnologia, sia di quanto è riportato nelle Guide Tecniche CEI relativamente
alle soluzioni wireless:
<<non devono essere considerate alternative alle soluzioni cablate ma complementari.
Sono utilizzabili per assicurare la connessione di prossimità di apparati mobili>>.
Purtroppo questo modo di pensare, per cui il WiFi sostituirebbe il cablaggio, è
ancora molto diffuso anche nel mondo degli installatori elettrici …
(di chi sarà la colpa ?)
In arrivo:
> decreto …
> vaucer …
Cluster
A
Cluster
B
Cluster
C
Cluster
D
Roma, Milano, Napoli,
Torino, Palermo,
Genova, Bologna,
Firenze, Bari,
Catania, Venezia,
Verona, Messina,
Padova e Trieste
1120 comuni
2650 comuni
4300 comuni
45% popolazione
25% popolazione
15% popolazione
30Mbit sicuri
100Mbit difficili
Fallimento di mercato
senza aiuti statali
15% popolazione
(B1 e B2)
Diverso dalla interpretazione che si legge nella DIR/2014/61/EU
DIR/2014/61/EU, art. 2, comma 2): «infrastruttura fisica»:[…]; i cavi, compresa la
fibra inattiva, […] non costituiscono infrastrutture fisiche ai sensi della presente
direttiva;
Sempre nel documento:
“Strategia Italiana per la banda ultralarga”
A pagina 130 si legge una breve descrizione di cosa preveda al Direttiva 61 del 2014,
a pag. 131 sono evidenziati quattro punti presentati così:
La Direttiva individua nel particolare:
1. gli operatori di rete coinvolti,
2. il set minimo di informazioni che devono essere fornite a chi chiede
l’accesso,
3. la necessità di uno sportello unico per le autorizzazioni,
4. la necessità dell’infrastrutturazione degli edifici in fibra ottica.
Quarto punto è diverso da quanto si legge nella DIR/2014/61/EU:
DIR/2014/61/EU:
> art. 2, comma 2): «infrastruttura fisica»:[…]; i cavi, compresa la fibra inattiva,
[…] non costituiscono infrastrutture fisiche ai sensi della presente direttiva;
Ben venga la fibra ma, assicurare gli spazi anche per gli altri mezzi trasmissivi!!!
Attenzione !
interno
edifici
spazio
pubblico
neutralità
tecnologica
È una torta che piace a molti … non perdiamo l’occasione!
Impianti
Antennisti Elettronici
logo antennisti-elettronici di Confartigianato
Impianti
COMO-LECCO
nuove comunicazioni elettroniche
BROACAST
prescrizioni Legislative e Normative
Erba 16 giugno 2015
BROADCAST
AND
BROADBAND
Evoluzione tecnologica
R
Le TLC lasciano il posto alle
comunicazioni elettroniche
> Review1999
DIR/2002/21/CE
(direttiva quadro)
… Reti e servizi di
comunicazione
elettronica
D.Lgs. 259/03
(codice delle
comunicazioni
elettroniche)
BROADCAST
Broadcast è il termine con cui viene identificato un servizio diffuso da un
punto verso molti punti in grado di riceverlo (teoricamente non ci sono limiti
al numero di “riceventi”). Il ricevente non ha possibilità di trasmettere.
I mezzi trasmissivi tipicamente utilizzati per i servizi broadcast sono:
• via radio
• cavi rame (tipicamente coassiale oppure bilanciato a coppie)
• cavi di fibra ottica
Il flusso è monodirezionale. Chi trasmette non può sapere (se non a
posteriori attraverso rilevazioni specifiche) se tale servizio sia ricevuto,
visto e apprezzato (o anche non apprezzato).
Ad esempio, nel caso di trasmissione attraverso l’etere, chi trasmette, deve
solo preoccuparsi di verificare che il segnale radio (elettromagnetico)
abbia le caratteristiche adeguate a diffondersi sul territorio dove c’è
l’interesse che tale segnale possa essere ricevuto.
Un tipico esempio di servizio broadcast è quello che dal 1954, entra nelle
case degli italiani attraverso l’antenna, prima solo terrestre, poi anche
satellitare: la televisione.
Per la diffusione Broadcast servono Impianti per le Comunicazioni Elettroniche
Questo … no bbbuono!
Legge 1 marzo 1968 n.186
R
Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti
elettrici ed elettronici.
Art. 1
Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari,
le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici
devono essere realizzati e costruiti a regola d'arte.
Art. 2
I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni
e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme
del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte.
Decreto 22 gennaio 2008 n. 37
R
[…] recante riordino delle disposizioni in materia di attività
di installazione degli impianti all’interno degli edifici.
“[…] impianti posti al servizio degli edifici,
indipendentemente dalla destinazione d’uso, collocati
all’interno degli stessi o delle relative pertinenze. Se
l’impianto è connesso a reti di distribuzione si applica a
partire dal punto di consegna della fornitura.”
(cfr. art.1, comma 1 DM 37/08).
Quindi … anche gli impianti per i servizi “broadcast”
(tipicamente: TV)
sono sottoposti alle regole del DM 37/08
quando risultano interni agli edifici …
ATTENZIONE !!!
R
DM 37/08, Articolo 5 comma 2, lettera e)
[…] impianti elettronici in genere quando coesistono con
impianti elettrici con obbligo di progettazione;
Citando gli “impianti elettronici in genere”, Il
legislatore ha escluso due delle tre voci:
• Radiotelevisivi
Elaborato tecnico redatto da
responsabile tecnico
• Antenne
• Impianti elettronici
Se coesiste con elettrici sopra i limiti:
progetto redatto da professionista
Impianti radiotelevisivi e d’antenna, non dovrebbero
ricadere nella “coesistenza” con gli impianti elettrici …
cosi però coesistono …
!
e
l
a
m
o
t
l
o
M
le comunicazioni elettroniche in Italia
R
Decreto Legislativo 1 agosto 2003, n. 259
"Codice delle comunicazioni elettroniche"
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 214 del 15 settembre 2003 Supplemento Ordinario n. 150
Art. 3 Principi generali
comma 1: Il Codice garantisce i diritti inderogabili di libertà delle persone nell'uso
dei mezzi di comunicazione elettronica, nonché il diritto di iniziativa economica ed il
suo esercizio in regime di concorrenza, nel settore delle comunicazioni elettroniche.
inoltre, specificatamente per gli impianti d’antenna dedica ….
le comunicazioni elettroniche in Italia
Decreto Legislativo 1 agosto 2003, n. 259
"Codice delle comunicazioni elettroniche"
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 214 del 15 settembre 2003 Supplemento Ordinario n. 150
Art. 209
Installazione di antenne riceventi del servizio di radiodiffusione e di antenne per la fruizione di
servizi di comunicazione elettronica.
Comma 1.
I proprietari di immobili o di porzioni di immobili non possono opporsi alla installazione sulla loro
proprietà di antenne appartenenti agli abitanti dell'immobile stesso destinate alla ricezione dei
Art. 91
servizi di radiodiffusione e per la fruizione dei servizi radioamatoriali.
Limitazioni legali della proprietà
Comma 2.
Art. 92
Le antenne, i relativi sostegni, cavi ed accessori non devono in alcun modo
impedire il libero uso
Servitù
della proprietà, secondo la sua destinazione, ne' arrecare danno alla proprietà medesima od a
terzi.
Comma 3.
Si applicano all'installazione delle antenne l'articolo 91, nonché il settimo comma dell'articolo 92.
Comma 4.
Gli impianti devono essere realizzati secondo le norme tecniche emanate dal Ministero.
Novembre 2005 Regole tecniche per impianti d’antenna …
• aggiornato con DM 22 - 01- 2013
“Regole tecniche relative agli impianti condominiali centralizzati
d’antenna riceventi del servizio di radiodiffusione”
radiodiffusione
4. Divieti di discriminazione
1. Gli impianti centralizzati d’antenna non determinano condizioni discriminatorie tra
le stazioni emittenti i cui programmi siano contenuti esclusivamente in segnali
terrestri primari e satellitari.
2. L'impianto centralizzato d’antenna non determina condizioni discriminatorie nella
distribuzione dei segnali alle diverse utenze.
3. L’utilizzo di un mezzo trasmissivo non deve comportare l’esclusione di altri
mezzi trasmissivi che siano da considerare complementari tra loro.
6. Criteri realizzativi
Comma 1 […] e adeguati spazi installativi …
Comma 2, lett.b) […] in particolare la Guida CEI 100-7 … Per la conformità relativa
alla sicurezza dell’impianto restano valide le disposizioni del D.M. 37/08
Impianti per i servizi “BROADCAST” :
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rispettosi del DM 37/08
perché sono impianti all’interno di edifici …
rispettosi del D.Lgs. 259/03
perché sono impianti di comunicazione …
rispettosi del DM 22-01-2013
perché sono impianti d’antenna …
Impianti Di comunicazione elettronica devono rispettare …
R
per essere riconosciuti come “realizzati a regola d’arte”,
devono avere tre caratteristiche :
•
•
•
sicurezza
funzionalità
caratteristiche tali da garantire i:
”diritti inderogabili di libertà delle persone nell’uso dei mezzi di
comunicazione elettronica” (Cfr: D.Lgs. 259/03, Art.3, comma 1)
Funzionalità*
dell’impianto
CEI EN 60728-1 Prestazioni dell’impianto per i percorsi diretti
NOTA 2 Se l’operatore dell’impianto desidera suddividere l’impianto in un certo
numero di parti o preferisce utilizzare diversi supporti di trasmissione
(per esempio, cavi coassiali, cavi bilanciati, cavi ottici), l’accumulo di degrado
complessivo non deve superare i valori indicati nella presente Norma.
Chi fa impianti sa bene come la funzionalità sia condizionata
dalle caratteristiche degli spazi installativi …
* Devoto-Oli: Funzionalità: Sostantivo Femminile; Rispondenza a specifiche esigenze.
Attenzione a cosa si scrive nella DiCo
Rame e fibra ottica … alcune differenze :
rame
fibra ottica
attenuazione
dBµV
dBm
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rapporto tensione
raddoppio ogni 6 dB
rapporto potenza
raddoppio ogni 3 dB
identificazione segnali
Hz
nm (*)
esempio
470 MHz = 63,829 cm
10,7 GHz = 2,803 cm
1310nm = 0,000131 cm
(*) 1 Nanometro = 0,0000001 cm
La sicurezza
[…]il DM 37/08 impone […]la dichiarazione di conformità per quanto riguarda gli
aspetti di Sicurezza […] non solo la sicurezza elettrica, ma anche la sicurezza che
coinvolge la parte aerea […] a tutela delle persone e delle cose che potrebbero
subire danni in seguito al cedimento e/o caduta di una parte o di tutta la struttura.
Anche la funzionalità può risultare scadente e/o subire limitazioni [...].
elettrica
meccanica
sappiamo che nella realtà …
• Accessi al tetto
• Posizione per il terminale di testa
• Spazio per gli apparati attivi e passivi limitato (spesso è
condiviso con impianto elettrico)
• Rete distribuzione “fantasiosa” percorsi misti con
conseguente criticità per le attenuazioni ecc.
• Scarsità di tubi nelle unità immobiliari (difficoltà se non
impossibilità di offrire soluzioni di ridistribuzione, rete
LAN domestica, ecc.)
Importanza delle caratteristiche dell’infrastruttura fisica
destinata ad accogliere gli impianti …
eppure da anni …
Norma CEI 12-15 del febbraio 1977
NOTA: Si ritiene necessario che al momento della impostazione di un qualunque progetto di
edificio venga tenuto adeguatamente conto dell’impianto centralizzato d’antenna e delle
esigenze ad esso connesse. Si dovrà quindi interpellare un esperto nel progetto di detti impianti
per stabilire i percorsi migliori che dovranno seguire i cavi di distribuzione, le dimensioni delle
canalette e dei vani adatti per accogliere sia i cavi, sia gli organi di distribuzione e di
amplificazione, nonché le strutture più adatte per la installazione dell’antenna.
Dalla Guida divulgativa CEI 306
La Norma per gli impianti elettrici NON è applicabile agli impianti di comunicazione
Confronto 64(2007)
con
306-2 (2000)
Montanti necessari per il CT 64
Montanti necessari per il CT 306
1 tubo 32 mm fino a 10 U.A. 2 tubi fino a 24
3 tubi 40mm per 8 U.I + 1 tubo ogni 4 U.I
La legge rimanda alle Guide CEI
306-2 (Aprile 2000) montanti edificio con 3 tubi 40mm per 8 UI + 1 tubo ogni 4 UI
100-7 (ed.3 febbraio 2005 ) capitolo raccomandazioni distribuzione e accessi
64-100/1 (maggio 2006) spazi installativi parti comuni edificio
64-100/2 (maggio 2009) spazi installativi interno unità abitative
64-100/3 (febbraio 2011) spazi installativi case singole, case a schiera, residence, ecc.
La filosofia della “predisposizione” di spazi idonei ad ospitare gli impianti e
finalizzati a facilitare gli interventi di manutenzione, integrazione, ecc.
L’assenza o l’inadeguatezza degli spazi installativi pregiudica la realizzazione di tali impianti
alla regola dell’arte
La predisposizione riconosciuta in Europa …
R
DIRETTIVA/2014/61/EU
DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 15 maggio 2014
“recante misure volte a ridurre i costi dell'installazione di
reti di comunicazione elettronica ad alta velocità”
Tra i Considerata:
(8) Una parte preponderante di tali costi è imputabile a inefficienze nel processo di
posa […] strozzature per la posa delle reti all'interno degli edifici, che
comportano rilevanti ostacoli finanziari…
Recepita dall’Italia con:
R
Legge 11 novembre 2014, n. 164
di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133,
(sblocca Italia)
Inserito nuovo articolo nel
“Testo Unico per l’edilizia”
DPR 380/2001
DPR 380/01
Testo unico per l’edilizia
R
Art. 135-bis
(Norme per l'infrastrutturazione digitale degli edifici)
3 commi:
Comma 1
Comma 2
Comma 3
Spazi installativi e impianti in fibra ottica
Punto di accesso
Bollino 'edificio predisposto alla banda larga'
Da 1 luglio 2015 domande
autorizzazione edilizia + domande cost.
ai sensi art. 10, comma 1, lettera c
Da 1 luglio 2015 domande
autorizzazione edilizia + domande
ristrutt. profonda ai sensi art. 10
Dal 1° luglio 2015 per
cessione affitto o vendita
R
Guida CEI 306-22
Nella Guida CEI 306-22 …
R
Con questo documento, il CEI intende fornire a progettisti e operatori edili, nonché a
installatori di impianti di comunicazione elettronica […] uno strumento semplificato per
favorire l’applicazione del DPR 380/01, articolo 135-bis […].
Si evidenzia come la predisposizione di “adeguati spazi installativi” e di
“accessi agli edifici” debbano considerarsi come indispensabili per garantire
la realizzazione a regola d’arte degli impianti di comunicazione elettronica.
La realizzazione deve avvenire a prescindere dalle caratteristiche del territorio,
dalla tipologia (classe) dell’edificio e dalla eventuale mancata disponibilità
di servizi su fibra ottica offerti dagli operatori.
SOSTEGNO DELLA
PARTE AEREA
La posizione delle antenne deve essere valutata
in funzione dei segnali ricevibili
Tubi per passaggio di cavi dalle antenne
al terminale di testa
Il terminale di testa deve
essere accessibile per gli
interventi di manutenzione
Terminale di testa
SPAZIO INSTALLATIVO
PER GLI APPARATI DEL
TERMINALE DI TESTA
Tubi per passaggio di cavi dalle antenne
al terminale di testa
L’accesso al tetto deve essere
agevole.
Gli interventi di manutenzione alla
parte aerea devono poter avvenire in
sicurezza
con un “momento flettente” superiore a
1650 Nm, indispensabile (obbligatorio)
prova statica per le parti del fabbricato
soggette alla sollecitazione.
Posizione del castello di antenne:
< 20m dal suolo = resistere al vento con velocità fino a 130Km/h
> 20m dal suolo = resistere al vento con velocità fino a 150Km/h
Nelle Norme e nelle
Guide Tecniche
non si trovano soluzioni
per ogni situazione
Ci sono suggerimenti che
aiutano a “pensare” la soluzione
giusta per ogni esigenza
“chi poco pensa molto erra”
Leonardo di ser Piero da Vinci (Vinci, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519)
Impianti
Antennisti Elettronici
logo antennisti-elettronici di Confartigianato
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