UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTÀ DI SCIENZE M.F.N. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE GEOLOGICHE GUIDA DELLO STUDENTE Anno Accademico 2007 - 2008 LE NOTIZIE SONO AGGIORNATE A LUGLIO 2007 ELENCO DEI CORSI ATTIVATI NELL’A.A. 2007/08 Insegnamenti Analisi di facies Analisi e ricostruzione di strutture geologiche in aree polideformate Biocronologia ed evoluzione dei paleoambienti Cave e recupero ambientale Cicli sedimentari e sequenze deposizionali Ciclostratigrafia ed elementi di paleoceanografia Crescita cristallina Cristallochimica mineralogica Geodinamica recente e morfogenesi Geofisica crostale Geologia del Cristallino Geologia regionale per la pianificazione territoriale Georisorse e geomateriali Geotecnica II Laboratorio di petrografia del sedimentario Micropaleontologia Minerali delle rocce Minerali industriali Paleomagnetismo Petrogenesi Petrologia del metamorfico Processi magmatici e vulcanismo Prospezioni geofisiche Rilevamento delle formazioni superficiali Rilevamento geologico-tecnico II Rilevamento geologico-stratigrafico Tecniche analitiche di laboratorio Tecnologia e sicurezza degli scavi Tettonica fragile Unità stratigrafiche e bacini sedimentari Settore scientificodisciplinare GEO/02 GEO/03 CFU GEO/01 ING/28 GEO/02 GEO/01 GEO/06 GEO/06 GEO/05 GEO/10 GEO/03 GEO/03/05 GEO/09 ICAR/07 GEO/02 GEO/01 GEO/06 GEO/06 GEO/10 GEO/7 GEO/7 GEO/8 GEO/11 GEO/02 GEO/03/05 GEO/02 GEO/06 ING/28 GEO/03 GEO/02 2 3 4 4 5 3 2 3 4 3 5 3 4 4 4 3 4 4 5 5 3 2 2 4 3 3 2 4 6 6 Codice esame S8612 S8616 S8615 S8578 S8613 S8781 S8620 S8621 S8609 S8610 S8603 S8617 S8580 S8784 S8614 S8605 S8622 S8785 S8932 S8618 S8619 S8582 S8786 S8608 S8611 S8933 S8579 S8607 S8606 ANALISI DI FACIES – 6 CFU Codice esame: S8612 SSD: GEO/02 Docenti: prof. G. Ghibaudo – [email protected] dott. A. d’Atri – [email protected] Articolazione: 4 CFU di lezioni frontali, 2 CFU di escursioni Finalità: Fornire i principi teorici e pratici dell’analisi di facies e proporre una rassegna dei principali ambienti deposizionali terrigeni e carbonatici. Acquisire le metodologie di terreno necessarie all’analisi di facies. Programma Analisi dei bacini sedimentari (cenni), Definizione di analisi di facies, Sistemi deposizionali, Rappresentazione dei risultati dell'analisi di facies, Concetto di facies e di associazione di facies, Relazioni tra ambienti deposizionali e facies sedimentarie, Successioni ordinate di facies e Legge di Walther. I sistemi deposizionali torbiditici. I principali sistemi deposizionali carbonatici. Sono previste escursioni finalizzate all’osservazione di facies carbonatiche e terrigene e ad cquisire le metodologie di terreno necessarie all’analisi di facies. Modalità di esame: colloquio orale. Testi consigliati: materiale fornito nel corso delle lezioni. ANALISI E RICOSTRUZIONE DI STRUTTURE GEOLOGICHE IN AREE POLIDEFORMATE – 6 CFU Codice esame: S8616 SSD: GEO/03 Docente: prof. M. Gattiglio – [email protected] Articolazione: 1 CFU di lezioni frontali, 3 CFU di esrcitazioni, 2 CFU di escursioni Finalità: Conoscenza delle tecniche e delle problematiche nel rilevamento dei basamenti. Programma Il Corso si propone di dotare gli studenti della preparazione necessaria a riconoscere, interpretare e cartografare strutture geologiche in aree metamorfiche di catena orogenetica. Il Corso si articola in lezioni in aula, esercitazioni in aula, esercitazioni pratiche sul terreno. Le lezioni in aula osserveranno il seguente programma di massima: • elementi strutturali planarie lineari e loro significato geologico; • criteri di overprinting; • stile della deformazione e concetto di livello strutturale; • deformazione cilindrica e non cilindrica; sheath e tubular folds; • criteri generali per la ricostruzione di geometrie prodotte da sovrapposizione di fasi deformative rappresentate in carte geologico-strutturali; Le esercitazioni in aula saranno finalizzate a interpretare e ricostruire strutture geologiche e ricostruire l’evoluzione strutturale in aree di catena utilizzando carte geologico-strutturali sia regionali che di dettaglio. Sono previsti 6 giorni di esercitazione pratica sul terreno dove verranno applicati i concetti esposti in aula e gli studenti saranno guidati nella ricostruzione dell’evoluzione strutturale anche mediante la cartografia di strutture geologiche megascopiche. BIOCRONOLOGIA ED EVOLUZIONE DEI PALEOAMBIENTALI – 2 CFU Codice esame: S8615 SSD: GEO/01 Docente: prof. D. Violanti - [email protected] Articolazione: 1 CFU lezioni frontali, 1 CFU esercitazioni Finalità Il corso si propone di illustrare gli aspetti di base della biocronologia e di evidenziare le strette correlazioni tra l’evoluzione degli organismi e i cambiamenti paleoambientali. Programma Verranno analizzati gli aspetti biostratigrafici e paleoecologici di: Foraminiferi, Ostracodi e Gasteropodi (Pteropodi). L’argomento verrà trattato con esempi specifici, quali la crisi biologica al limite Cretaceo/Terziario, l’evoluzione del Mediterraneo nel Miocene e la crisi di salinità del Messiniano, l’evoluzione del Bacino Terziario Piemontese nel Pliocene. Nelle lezioni verranno esposte le basi teoriche utili per l’inquadramento cronologico e per le ricostruzioni paleoceanografiche. Le esercitazioni consisteranno nel riconoscimento delle specie guida e nell’interpretazione biocronologica e paleoambientale di associazioni fossili. Modalità di esame: esame scritto, consistente in una prova pratica di riconoscimento e datazione di un campione. Testi consigliati Bolli H.M., Saunders J.B. E Pearch Nielsen K., 1985, Plankton Stratigraphy, Cambridge University Press. Haq B.U. & Boersma A. – 1998 – Introduction to Marine Micropaleontology. Elsevier. Martin R. – 2000 - Environmental Micropaleontology. Kluwer. Il materiale utilizzato a lezione sarà a disposizione degli studenti. CAVE E RECUPERO AMBIENTALE - 3 CFU Codice esame: S8578 SSD: ING/28 Docente: prof. Mauro Fornaro - [email protected] Articolazione: 1.5 CFU lezioni frontali, 0.5 CFU esercitazioni, 1 CFU escursioni Programma Richiami di tecnica degli scavi delle rocce e dei terreni. Esame delle diverse tipologie di cava, sia per la morfologia di giacimento, sia per natura e caratteristiche dei materiali estratti. Calcolo delle cubature dei depositi e previsioni produttive. Tracciamento degli accessi e preparazione dei cantieri. Disegno dei fronti di scavo in fase di coltivazione e di abbandono. Descrizione dei cicli produttivi – abbattimento, carico e trasporto - dei materiali di cava. Le leggi vigenti in ambito nazionale, regionale e provinciale. I vincoli territoriali e gli strumenti urbanistici. Gli aspetti pianificatori dell’attività estrattiva di cava. Le problematiche ambientali delle cave e gli impatti dell’attività. I criteri di valutazione e le tecniche di mitigazione. I principi del recupero ambientale dei siti di cava: la stabilità, la sistemazione del suolo, il ripristino, il riuso. Cenni sulle tecniche di intervento per i recuperi naturalistici di superfici rocciose ed il rinverdimento dei terreni ricostituiti e condizionati. Analisi dei costi di coltivazione e di recupero. I computi delle garanzie fideiussorie previste dalla legislazione. Esame di documentazione tecnica relativa a cave importanti. Laboratori e/o esercitazionI Sviluppo di un progetto di cava di coltivazione e recupero, a cielo aperto o in sotterraneo, sulla base di dati reali raccolti nel corso di visite tecniche a cantieri estrattivi delle diverse tipologie (cave di inerti granulari sopra o sotto falda – cave di pietrisco, cave di minerali industriali – coerenti o coesivi - cave di pietre ornamentali). Modalita’ di esame: prova scritta + prova orale Testi consigliati FORNARO M., LOVERA E., SACERDOTE I.(2001) - ”La coltivazione delle cave ed il recupero ambientale”, Politeko Edizioni. CICLI SEDIMENTARI E SEQUENZE DEPOSIZIONALI - 4 CFU Codice esame: S8613 SSD: GEO/02 Docente: prof. G. Ghibaudo – [email protected] Articolazione: 4 CFU lezioni frontali Finalità: introdurre i concetti sui principali meccanismi che controllano la ciclicità sedimentaria. Programma Sedimentazione ciclica, Gerarchia delle successioni ordinate di facies, Gerarchia dei cicli sedimentari, Cicli sedimentari di I°, II°, III°, IV°, V° ordine, Cause della ciclicità sedimentaria, Evoluzione verticale dei cicli sedimentari, Livello marino relativo, Subsidenza, Eustatismo, Eustatismo a bassa frequenza (Cicli eustatici di I°, II°, III° ordine), Cause dell’eustatismo a bassa frequenza, Le curve eustatiche a bassa frequenza della Exxon, Sequenze deposizionali a scala sismica, La sequenza deposizionale in dettaglio, Onlap costiero, Come sono state ricavate le curve eustatiche della Exxon, Eustatismo ad alta frequenza (Cicli eustatici di IV°, V°, VI° ordine), Cause dell’eustatismo ad alta frequenza, Parametri orbitali, cicli climatici, e glacioeustatismo, La curva degli isotopi dell’Ossigeno, La curva eustatica complessiva, La curva del livello marino relativo complessivo, Spazio di accomodamento, Trasgressioni e regressioni, Regressioni deposizionali e regressioni forzate, Trasgressioni e regressioni composite, Ciclo trasgressivo-regressivo composito completo. Modalità di esame: colloquio orale. Testi consigliati: materiale fornito nel corso delle lezioni. CICLOSTRATIGRAFIA ED ELEMENTI DI PALEOCEANOGRAFIA – 4 CFU Codice esame: S8781 SSD: GEO/01 Docente: dott.ssa F. Lozar - [email protected] Articolazione: 2,5 CFU di lezioni frontali, 1,5 CFU di esercitazioni Programma Lezioni frontali: Oceanografia: funzionamento del sistema oceano-atmosfera e sue possibili perturbazioni; la produttività e la paleoproduttività; i cicli del Carbonio e dell’Ossigeno, confronto tra attuale e fossile. Paleoceanografia: il record geologico e la registrazioni delle perturbazioni del sistema oceano/atmosfera; Ricostruzioni paleoceanografiche: i fossili come traccianti delle variazioni chimico-fisiche degli oceani. Ciclostratigrafia: teoria astronomica e cicli di Milankovitch; riconoscimento dei cicli su basi litologiche, sedimentologiche, paleontologiche, geochimiche e magnetostratigrafiche; metodi analitici: analisi spettrale. Storia della ciclostratigrafia, costruzione della A(P)TS e sua importanza per l’affinamento della scala geocronologica; Esercitazioni: − applicazione degli argomenti trattati nel corso delle lezioni; − introduzione alle risorse paleontologiche della biblioteca del DST e del Museo Regionale di Scienze Naturali; − introduzione alle risorse paleontologiche attualmente reperibili tramite il WWW; − introduzione alle applicazioni informatiche più comunemente usate in paleontologia (uso e creazione di database, analisi dei dati quantitativi e loro rappresentazione grafica, analisi spettrali dei dati per l’individuazione della ciclicità, ecc). Modalità di esame: L’esame consiste in elaborati scritti e colloquio orale. Testi consigliati: Il materiale didattico verrà distribuito durante il corso. CRESCITA CRISTALLINA – 5 CFU Codice esame: S8620 SSD: GEO/06 Docente: prof. M. Rubbo - [email protected] Articolazione : 4 CFU di lezioni frontali, 1 CFU di esercitazioni Finalità: Il corso tende a fornire gli elementi di base per la comprensione dei meccanismi genetici del minerali, delle loro trasformazioni e dell’alterazione in relazione alle condizioni ambientali in cui essi si trovano. Programma: La gran parte delle rocce sono totalmente o parzialmente cristalline. E i cristalli nucleano, crescono e si dissolvono a seconda delle condizioni ambientali esistenti in natura. I tempi in cui si realizzano questi tre stadi ( e quindi le cinetiche di formazione o di trasformazione) e le morfologie che i cristalli acquisiscono dipendono da quanto il sistema geologico considerato è lontano dall’equilibrio. Il programma ruota attorno a questa tematica che verrà svolta a partire dalle nozioni di cristallografia elementare acquisite nel triennio. Gli esempi che verranno portati sono scelti in modo tale da adattarsi alle situazioni genetiche più significative presenti nel mondo geologico e concordati in base alle richieste specifiche degli studenti. Durante le esercitazioni verrà effettuato l’accostamento conoscitivo agli strumenti di laboratorio comunemente usati per il controllo della crescita cristallina ( microscopia ottica, elettronica a scansione, microscopia a forza atomica) Modalità di esame: L’esame è orale ed è costituito da due parti: nella prima vengono poste delle domande da parte della commissione, nella seconda lo studente tratterà un argomento a sua scelta coerente con il programma del corso. Testi consigliati: verranno messi a disposizione, fin dall’inizio del Corso, testi elaborati dal docente ( insieme ad altri docenti del Dipartimento di Scienze Mineralogiche e Petrologiche) con lo scopo di offrire una sintesi di Scuole Nazionali e Internazionali tenutesi recentemente sull’argomento. CRISTALLOCHIMICA MINERALOGICA - 3 CFU Codice esame: S8621 SSD: GEO/06 Docente: dott. M. Prencipe - [email protected] Articolazione : Finalità: Il corso mira a fornire gli elementi essenziali per la comprensione e la razionalizzazione di concetti di base in ambito cristallochimico Programma: verranno discusse in modo critico alcune tra le più comuni teorie empiriche utilizzate per la razionalizzazione delle proprietà dei minerali. In particolare, concetti quali "raggio ionico", "numero di coordinazione" e "valenza di legame", verranno illustrati e rienterpretati alla luce delle moderne teorie riguardanti la struttura atomica ed il legame chimico, conseguenti a recenti sviluppi in ambito chimico-quantistico. Modalità d'esame: in alternativa alla prova orale, é prevista l'opzione per un'attività seminariale di approfondimento su alcuni aspetti legati alle tematiche del corso. Testi consigliati: sono disponibili dispense a cura del docente. GEODINAMICA RECENTE E MORFOGENESI – 2 CFU Codice esame: S8609 SSD: GEO/04 Docente: dott. M. Giardino - [email protected] Articolazione: 1 CFU lezioni frontali, 1 CFU escursioni Finalità: Analisi e verifica sul terreno delle interazioni fra tettogenesi e morfogenesi. Programma. Definizioni introduttive (neotettonica, morfotettonica, geodinamica superficiale ). I marker e la datazione della deformazione superficiale. Ambienti morfotettonici. La misura della deformazione superficiale. Cenni di paleosismologia. Lavoro di terreno per il riconoscimento delle tracce delle deformazioni recenti sul paesaggio. Modalita' di esame: orale. Testi consigliati Dispense delle lezioni verranno fornite dal docente. Burbank D.W., Anderson R (2002) - Teconic Geomorphology. Blackwell Science. GEOFISICA CROSTALE - 3 CFU Codice esame: S8610 SSD: GEO/10 Docente: dott.ssa E. Zanella - [email protected] Articolazione : 3 CFU di lezione frontale Programma: 1. Litosfera continentale e oceanica 2. Caratteristiche geofisiche dei diversi ambienti tettonici: ⇒ struttura litosferica in zone divergenti (Oceano Atlantico, East African Rift) ⇒ in zone convergenti (Cascadia Subduction Zone, Tonga-Kermadec) ⇒ in zone collisionali (Alpi, Himalaya) ⇒ in zone trasformi (San Andreas Fault) ⇒ nelle catene insulari da hot-spot (Hawaii) Finalità: Approfondire la conoscenza della struttura litosferica nei diversi ambienti tettonici attraverso i metodi geofisici Modalità di esame: presentazione orale di un argomento a scelta. Testi consigliati: da definirsi. GEOLOGIA DEL CRISTALLINO – 4 CFU Codice esame: S8603 SSD: GEO/03 Docente: prof. Giorgio Martinotti – [email protected] Articolazione: 2,5 CFU lezioni frontali, 1,5 CFU escursioni Finalità Il corso si propone di fornire gli elementi per la caratterizzazione delle unità di crosta continentale ed oceanica e per la ricostruzione della unità tettonostratigrafiche e tettonometamorfiche in aree polideformate e polimetamorfiche. Una parte del corso verrà dedicata alla geologia dei terreni precambrici e alle tecniche di analisi dei basamenti cristallini. Programma Concetto di unità tettonostratigrafica e tettonometamorfica applicata ai basamenti cristallini. Esempi dai fogli Susa e Bardonecchia della C.G.I. alla scala 1:50.000. Esempi di associazioni in unità di crosta continentale ed oceanica. Distribuzione e caratteristiche delle aree cratoniche e cenni sulla geologia del Precambrico. Tecniche di analisi dei basamenti cristallini e di aree a metamorfismo polifasico. Cronologia radiometrica: concetto di temperatura di chiusura e significato geologico delle età ricavate con metodi radiocronometrici; datazione dei protoliti di rocce ortoderivate; datazione di terreni polimetamorfici (polifasici e policiclici). Termocronologia e sue applicazioni in terreni metamorfici. Ricostruzione dei percorsi P-T-t e loro significato tettonico. Modalità di esame: l’esame consiste in una prova scritta seguita da un colloquio Testi consigliati Non esiste non testo che raccolga tutti gli argomenti trattati. Durante le lezioni verrà fornito tutto il materiale bibliografico e iconografico necessario. GEOLOGIA REGIONALE PER LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE – 3 CFU Codice esame: S8686 SSD: GEO/03 - GEO/05 Docenti: prof. A. Borghi – [email protected] dott.ssa A. d’Atri – [email protected] prof. M. Gattiglio – [email protected] Articolazione: 3 CFU lezioni frontali GEORISORSE E GEOMATERIALI – 5 CFU Codice esame: S8617 SSD: GEO/09 Docente: prof. P. Rossetti - [email protected] Articolazione: 3.5 CFU di lezioni frontali, 1 CFU di esercitazioni, :0.5 CFU di escursioni Finalità: Approfondire le metodologie di studio, ricerca e valutazione di rocce e minerali utili Programma: Le materie prime naturali: definizione e possibili classificazioni. Cenni dei geologia economica. Analisi di processi che possono portare alla formazione di concentrazioni di materiali utili: processi magmatici (in vari contesti) e magmatico-idrotermali; processi sedimentari e vulcano-sedimentari; processi sedimentari e diagenetici; processi metamorfici. Fattori che, all’interno dei singoli processi, possono portare a concentrazioni anomale (“mineralizzazioni”) nella crosta terrestre. L’uso di “modelli” geologico-giacimentologici nella ricerca di risorse minerali. La ricerca delle risorse: principi di prospezione. Rassegna delle principali tecniche utilizzate nella prospezione, a seconda del tipo di risorsa e del contesto geologico-giacimentologico. Concetti base per la valutazione dei giacimenti. Esercitazioni: analisi microscopica, in luce trasmessa e riflessa, di materiali selezionati oggetto di estrazione; ricadute dei fattori mineralogici e microstrutturali sul possibile utilizzo delle materie prime. Analisi di campagne di prospezione reali e discussione delle strategie utilizzate. Escursioni: visita a siti di interesse giacimentologico. Testi consigliati: Evans A.M., 1993. Ore Geology and Industrial Minerals. An Introduction. IIIrd Ed., Blackwell, Oxford, 389 p. Evans A.M. (ed.), 1995. Introduction to mineral exploration. Blackwell, Oxford, 408 p. Marjoribanks W.R., 1997. Geological methods in mineral exploration and mining. Chapman and Hall, London, 115p. Modalità d’esame: orale. GEOTECNICA II – 3 CFU Codice esame: S8580 SSD: ICAR/07 Docente: Prof. Costanzo Articolazione: da definire Finalità: da definire Programma: da definire Modalità d’esame: da definire Test consigliati: da definire LABORATORIO DI PETROGRAFIA DEL SEDIMENTARIO - 4 CFU Codice esame: S8784 SSD: GEO/02 Docente: dott. L. Martire – [email protected] Articolazione: 2 CFU lezioni, 2 CFU esercitazioni Finalità Introdurre allo studio petrografico in sezione sottile dei principali tipi di rocce sedimentarie con applicazione di moderne tecniche analitiche (catodoluminescenza, microscopia elettronica) Programma Durante il corso verranno approfondite, mediante l’analisi microscopica, le principali caratteristiche strutturali, tessiturali e composizionali delle rocce sedimentarie e applicati in dettaglio i diversi metodi classificativi. Più in particolare il programma verte su: Rocce terrigene – Areniti: principali tipi di granuli nelle areniti (quarzo, feldspati, frammenti litici, minerali autigeni); classificazione delle areniti secondo Folk, Dott e Zuffa; contributo della catodoluminescenza allo studio della provenienza. Peliti: cenni di mineralogia delle argille, loro identificazione ai Raggi X e al SEM e principali processi genetici. Rocce allochimiche – Carbonatiche: principali tipi di granuli (ooliti, oncoidi, pisoidi, peloidi, bioclasti, intraclasti, micrite); classificazione dei calcari secondo Folk e Dunham; le dolomie. Silicee: costituenti fondamentali (opale A, opale CT, quarzo); principali tipi di rocce silicee (diatomiti, spongoliti, radiolariti). Rocce ortochimiche - principali tipi di rocce ortochimiche carbonatiche (travertini, speleotemi, caliche) e non carbonatiche (gessi, anidriti, salgemma) Diagenesi - principali tipi di cementi in rocce terrigene e allochimiche. Applicazione della catodoluminescenza alla ricostruzione della stratigrafia dei cementi. Strutture legate a compattazione meccanica e chimica dei sedimenti: fitted fabric, dissolution seams, stiloliti. Microbiofacies – Rassegna dei principali tipi di microfossili meso-cenozoici di utilità biostratrigrafica e paleoambientale (foraminiferi, calpionellidi, alghe calcaree ecc.) Modalità di esame Prova pratica consistente nella descrizione microscopica di sezioni sottili. Testi consigliati Materiale fornito nel corso delle lezioni e delle esercitazioni. Per consultazione e approfondimenti sono consigliati: Adams, Mackenzie & Guilford (1988) “Atlante delle rocce sedimentarie al microscopio”, Zanichelli, Bologna Tucker (2001) “Sedimentary petrology, Blackwell, Oxford. MICROPALEONTOLOGIA – 4 CFU Codice esame: S8614 SSD: GEO/01 Docente : prof.ssa D. Violanti – [email protected] Articolazione: 2 CFU lezioni frontali, 2 CFU esercitazioni Finalità Il corso si propone di approfondire le metodologie di riconoscimento dei principali gruppi di microfossili e di fornire gli elementi utili per le relative interpretazioni biostratigrafiche e paleoambientali. Programma Descrizione, biostratigrafia e paleoecologia di Acritarchi, Alghe calcaree, Calpionelle, Chitinozoi, Conodonti, Diatomee, Foraminiferi e Nannofossili calcarei, Ostracodi, Radiolari, Silicoflagellati, cenni su pollini e spore. Le esercitazioni verteranno sul riconoscimento tassonomico dei diversi gruppi, con particolare dettaglio per i Foraminiferi planctonici e bentonici, sia in sezione sottile che in residui di lavaggio. Modalità di esame: L’esame consiste di una prova pratica scritta di riconoscimento e interpretazione dei microfossili e di un colloquio orale. Testi consigliati Haq B.U. & Boersma A. – 1998 – Introduction to Marine Micropaleontology. Elsevier. Sen Gupta – 2002 – Modern Foraminifera, Kluwer. Il materiale utilizzato a lezione sarà a disposizione degli studenti, e verranno distribuite dispense del corso. MINERALI DELLE ROCCE – 4 CFU Codice esame: S8605 SSD: GEO/06 Docente: prof.ssa P. Benna - [email protected] Articolazione: 4 CFU lezioni frontali Finalità Approfondire le conoscenze dei minerali delle rocce. Programma I minerali delle rocce: richiami ed approfondimenti sulle più importanti famiglie (silicati e nonsilicati). Diagrammi di stato di interesse mineralogico. Soluzioni solide. Polimorfismo. Fenomeni di essoluzione. Transizioni di fase. Fenomeni di ordine e disordine. La mineralogia del mantello. Modalità d’esame: prova orale. Testi consigliati - Deer, Howie & Zussmann (1992) An introduction to the rock-forming minerals (II ed.) Longman Scientific & Technical, Londra - Gottardi(1982) I minerali - Boringhieri, Torino - Klein (2004) Mineralogia - Zanichelli, Bologna. MINERALI INDUSTRIALI – 3 CFU Codice esame: S8622 SSD: GEO/06 Docente: dott. D. Levy - [email protected] Articolazione: 3 CFU lezioni frontali Finalità Il corso si propone di fornire le basi per la comprensione e la razionalizzazione delle proprietà dei minerali necessarie per lo studio dei processi geologici. Programma Introduzione: - cristallografia dei minerali industriali - reattività e reazioni allo stato solido - tecniche di analisi delle reazioni di minerali Materiali Ceramici: - caratteristiche chimico-fisiche delle ceramiche - precursori - reazione tipiche delle ceramiche Cementi: - definizione e composizione dei cementi - processi industriali per la produzione dei cementi - reazioni di disidratazione dei cementi Cenni di gemmologia Modalità di esame: Esame orale Testi consigliati: Durante il corso verrà distribuito materiale didattico. PALEOMAGNETISMO - 4 CFU Codice esame: S8785 SSD: GEO/10 Docente: dott.ssa E. Zanella – [email protected] Articolazione: 3 CFU di lezione frontale, 1 CFU di esercitazione Finalità: Approfondire la conoscenza del metodo paleomagnetico attraverso alcune applicazioni interdisciplinari Programma: 1. Proprietà magnetiche delle rocce 2. Applicazione del metodo paleomagnetico a problematiche geologiche diverse: ⇒ geocronologia: sviluppo della magnetostratigrafia ⇒ geodinamica: APWP e ricostruzione dei movimenti dei blocchi crostali ⇒ rischio vulcanico: determinazione della temperatura di messa in posto dei depositi piroclastici ⇒ archeomagnetismo: sviluppo di nuove tecniche paleomagnetiche per l’archeologia ⇒ esercitazioni presso il Laboratorio di Magnetismo delle Rocce di Torino Modalità d’esame: da definirsi Testi consigliati: Butler R.F., Paleomagnetism, Blackwell Scientific Publications, 1992. Reperibile in rete. PETROGENESI - 4 CFU Codice esame: S8932 SSD: GEO/07 Docente: Prof. D. Castelli - [email protected] Articolazione: lezioni frontali: 3 CFU; esercitazioni: 1 CFU. Finalità Approfondire i principi che consentono l'interpretazione delle paragenesi minerali e delle microstrutture nelle rocce e nei geomateriali. Programma A partire da concetti di base già delineati nei corsi petrografici della Laurea triennale, vengono illustrati alcuni processi petrogenetici fondamentali della crosta e del mantello, mediante l'impiego di modelli semplici, determinati sperimentalmente. I principi e metodi di studio acquisiti sono quindi applicati per la discussione di geomateriali quali leghe, ceramiche, ecc. Processi magmatici: sistemi sperimentali binari e ternari; con relazioni di tipo eutettico, peritettico, miscibilità da parziale a completa allo stato solido; loro utilizzo nell’interpretazione delle paragenesi minerali e delle microstrutture in rocce magmatiche di composizione acida e basica. Processi metamorfici: paragenesi minerali e reazioni metamorfiche in differenti sistemi metamorfici, e loro modellizzazione chimico-grafica; griglie petrogenetiche nel metamorfismo progrado e retrogrado di protoliti ultrafemici, quarzoso-feldspatici e pelitici. Petrologia applicata: geomateriali nei sistemi MgO-Al2O3-SiO2-(Cr2O3) e CaO-Al2O3-SiO2; esempi di leghe in sistemi binari. Durante le esercitazioni saranno discussi e sviluppati esempi inerenti gli argomenti trattati a lezione. Modalità di esame: Orale. Testi consigliati Il materiale utilizzato durante le lezioni è a disposizione degli studenti. Tra i numerosi testi disponibili per consultazione ed approfondimenti, sono consigliati: MORBIDELLI L. , 2003. Le rocce e i loro costituenti, Bardi Ed., Roma. BEST M.G., 2003. Igneous and Metamorphic Petrology - II Ed., Freeman & Co., San Francisco. WINTER J., 2001. An Introduction to Igneous and Metamorphic Petrology, Prentice Hall, New Jersey. PETROLOGIA DEL METAMORFICO - 5 CFU Codice esame: S8618 SSD: GEO/07 Docenti: prof. D. Castelli - [email protected] prof. R. Compagnoni - [email protected] dott. F. Rolfo- [email protected] Articolazione: lezioni frontali: 3.5 CFU; esercitazioni: 1 CFU; escursioni 0.5 CFU. Finalità Acquisire gli strumenti necessari per descrivere ed interpretare le rocce dei basamenti cristallini, in particolare delle Alpi Occidentali. Programma Caratteri mineralogici e microstrutturali e principali reazioni nel metamorfismo regionale delle Catene Collisionali, finalizzati a ricostruire la loro evoluzione nel tempo (traiettorie P-T-t). Criteri utili per la rappresentazione cartografica delle rocce metamorfiche, con esempi dalle Alpi occidentali. Equilibri minerali nelle rocce metamorfiche: principi di geotermobarometria e di petrologia di fase. Esercitazioni: analisi e discussione di sezioni sottili di rocce metamorfiche tipiche delle Alpi occidentali al fine di ricostruire la loro evoluzione; applicazioni geotermobarometriche, elaborazione ed analisi di griglie petrogenetiche. Modalità di Esame: Orale. Testi consigliati BEST M.G., “Igneous and Metamorphic Petrology - II Ed.”, Freeman & Co., San Francisco, 2003. BUCHER K., FREY M., "Petrogenesis of metamorphic rocks", Springer Verlag, Berlin, 1994. YARDLEY B.W.D., “An introduction to metamorphic petrology”. Longman Group UK Limited, England, 1989. PROCESSI MAGMATICI E VULCANISMO – 5 CFU Codice esame: S8619 SSD: GEO/08 Docente: dott. C. Cigolini – [email protected] Articolazione: 3.5 CFU Frontali, 1 CFU Esercitazioni, 0.5 CFU Escursioni Finalità: approfondimento delle problematiche teorico-applicative legate ai processi magmatici ed al vulcanismo. Programma Caratterizzazione dei processi magmatici in riferimento alla loro posizione geodinamica. I principali siti di vulcanismo attivo e tipologie dell’ attività. Vulcanismo in aree cratoniche e “zone di rift continentali”: gli espandimenti basaltici, i maars e diatreme, il vulcanismo di tipo “carbonatitico”. I margini di zolla convergenti e divergenti e relativi siti di vulcanismo attivo. Meccanismi connessi con l’origine dei magmi e con la loro risalita. Proprietà fisiche dei magmi: temperatura, densità, conduttività e capacità termiche, caratteristiche reologiche dei magmi. Evoluzione dinamica dei flussi lavici. Processi di fluidizzazione associati alla risalita dei magmi. Stazionamento e degassamento dei magmi nelle fasi pre-eruttive. Metodi di analisi e monitoraggio dei processi di degassamento. Vescicolazione dei magmi e meccanismi eruttivi. Pressioni ed energie coinvolte nei processi eruttivi e loro quantificazione. Il ruolo dei gas nelle fasi pre-eruttive e sovrappressioni in camera magmatica. I sistemi idrotermali e loro evoluzione dinamica nello spazio e nel tempo, con particolare riguardo alle zone geotermiche. Metodi di esplorazione nella determinazione dei potenziali geotermici. Distribuzione degli elementi in tracce nei magmi e nei fluidi magmatici. Cenni sul ruolo degli isotopi stabili ed instabili nell’analisi dei processi magmatici ed idrotermali. Modalità di esame Testi consigliati R. Scandone & L. Giacomelli, 2002. Vulcanologia, Liguori Editore, 642 p. H. Williams & A. McBirney, 1979. Volcanology, Freeman Cooper & Co., San Francisco, 397 p. J.S. Rinehart, 1980. Geysers and Geothermal Energy, Springer-Verlag, 223 p. G. Faure, 1986. Principles of Isotope Geology, John Wiley & Sons, 589 p. PROSPEZIONI GEOFISICHE – 3 CFU Codice esame: S8582 SSD: GEO/11 Docente: Prof.ssa Socco Articolazione: Finalità: Approfondire le metodologie di prospezione fondate su misure di campi di potenziale (gravimetrico e magnetico) e le loro applicazioni in vari tipi di indagini: risorse energetiche, archeologia, ecc. RILEVAMENTO DELLE FORMAZIONI SUPERFICIALI – 2 CFU Codice esame: S8786 SSD: GEO/02 Docente: prof.ssa M. G. Forno - [email protected] dott. G. Gianotti – [email protected] Articolazione: 0,5 crediti di lezioni frontali, 0,5 crediti di esercitazioni e 1 credito di escursioni Finalità Acquisizione delle metodologie per realizzare una cartografia geologica specifica delle formazioni superficiali. Programma Introduzione sulla natura e la geometria delle formazioni superficiali e delle discontinuità che le separano, finalizzata alla realizzazione di una cartografia specifica in cui le distinzioni cartografiche sono effettuate in base allo sviluppo di importanti discontinuità erosionali, alla facies dei sedimenti e al bacino di provenienza. Esercizi di cartografia con particolare riferimento alla valutazione dei rapporti intercorrenti tra i diversi corpi geologici superficiali. Escursioni sul terreno riguardanti il riconoscimento delle principali discontinuità erosionali che interrompono le successioni continentali, i criteri diagnostici delle diverse facies sedimentarie e dei suoli che caratterizzano le diverse unità. Si consigliano gli studenti che non avessero già seguito il corso di Geologia del Quaternario I di inserirlo tra i corsi a scelta dello studente. RILEVAMENTO GEOLOGICO-STRATIGRAFICO – 4 CFU Codice esame: S8611 SSD: GEO/02 Docenti: dott.ssa A. d’Atri - [email protected] dott. F. Dela Pierre - [email protected] Articolazione: 1,5 CFU frontale, 1,5 CFU escursione, 1 CFU per un rilevamento individuale Finalità: fornire gli strumenti per suddividere, cartografare ed interpretare le successioni sedimentarie attraverso l’utilizzazione delle unità stratigrafiche recentemente proposte (UBSU, unità allostratigrafiche, sequenze deposizionali). Programma: Il corso ha carattere essenzialmente pratico e consiste di due parti: una prima parte in aula, in cui verranno descritti i criteri per definire le UBSU e per interpretare le carte geologiche della nuova cartografia geologica ufficiale realizzate utilizzando anche le unità a limiti inconformi e le unità tettonostratigrafiche; una seconda parte sul terreno in cui si visiteranno le zone illustrate durante le lezioni frontali. Al termine del corso è prevista la realizzazione di un rilevamento individuale su aree di limitate dimensioni da concordarsi con i docenti. Modalità d’esame: discussione dell’elaborato prodotto dagli studenti, comprendente una carta geologica ed una relazione di accompagnamento. Testi consigliati: materiale fornito nel corso delle lezioni. RILEVAMENTO GEOLOGICO TECNICO II – 2 CFU Codice esame: S8608 SSD: GEO/05 Docente: prof. G. Mandrone – [email protected] Articolazione: 1 CFU lezioni, 1 CFU escursioni Finalità Il Corso ha lo scopo di illustrare le applicazioni del Rilevamento Geologico alle opere dell’Ingegneria Civile e alle miniere. Programma Il corso ha un carattere essenzialmente di tipo pratico. Viene svolto mediante lezioni in sede e escursioni di terreno anche plurigiornaliere. Possibili visite di cantieri a seconda della disponibilità. Gli Studenti vengono addestrati e lavorano su casi noti, in cui sono disponibili carte topografiche di dettaglio (1/1000 - 1/5000), e possibilmente dati di sottosuolo (sondaggi, gallerie etc.). Il programma delle escursioni di terreno può variare di anno in anno. In generale si possono prevedere alcuni dei seguenti argomenti: - rilevamenti geologici e strutturali per previsioni di tracciato di gallerie. Implicazioni idrogeologiche in mezzo fratturato. - rilevamenti geologici e strutturali in sottosuolo (miniera o gallerie idroelettriche). - rilevamenti geologici e strutturali di porzioni di versante interessate da DGPV - rilevamenti geologici-strutturali di dettaglio in scavi all’aperto (cave, miniere a cielo aperto) - eventuali altri casi da decidere durante il Corso e secondo le esigenze di intercomunicabilità con i corsi affini della Laurea Magistrale in Geologia applicata ed ambientale. Saranno possibili escursioni comuni con altri Corsi. Modalita’ di esame: Prova scritta e discussione orale. Testi consigliati Non vi è un testo comprensivo degli argomenti trattati Verranno consegnate agli iscritti copie di estratti del materiale presentato a lezione ed alle escursioni. TECNICHE ANALITICHE DI LABORATORIO – 3 CFU Codice esame: S8933 SSD: GEO/06 – GEO/07 Docente: prof. A. Borghi – [email protected] Articolazione: 2 CFU lezioni frontali, 1 CFU esercitazioni Finalità Il corso si propone di fornire allo studente le conoscenze necessarie per l’utilizzo delle principali tecniche analitiche per la caratterizzazione minero- petrografica e chimica delle rocce e per l’interpretazione di dati analitici strumentali. Programma Lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche in laboratorio sulle più recenti tecniche analitiche utilizzate in diversi campi di applicazione mineralogico - petrografici. Principali tecniche di separazione e riconoscimento dei minerali anche a scopo industriale. Analisi modale di sezioni sottili. Tecniche di analisi chimica su singoli minerali e su roccia totale: tecniche di indagine in microscopia elettronica (SEM-EDS e catodoluminescenza). Rappresentazione dei risultati analitici. Le diverse tecniche verranno discusse mettendo in evidenza le potenzialità e i limiti di applicazione. Esemplificazione di casi di interesse petrografico. Esercitazioni Applicazione delle tecniche e degli strumenti descritti nelle lezioni teoriche a materiali di interesse minero-petrografico. Modalità di esame: Prova pratica integrata da colloquio. Testi consigliati Materiale fornito durante lezioni ed esercitazioni TECNOLOGIA E SICUREZZA DEGLI SCAVI – 3 CFU Codice esame: S8579 SSD: ING/28 Docente: prof. M. Fornaro - [email protected] Articolazione: 1.5 CFU di lezioni frontali, 1 CFU di esercitazioni, 0.5 CFU di escursioni Programma - Tipologia dei lavori di scavo, finalità, caratteristiche del mezzo in cui si sviluppano (rocce e terre). - Scavi in roccia con mine: esplosivi e mezzi di innesco, loro caratteristiche e prestazioni; criteri per il calcolo delle cariche in diverse configurazioni geometriche, negli scavi a cielo aperto ed in sotterraneo; macchine per la perforazione dei fori da mina e relativi utensili; lo smarino dell’abbattuto ed i trasporti, continui e discontinui. - Scavo in roccia con mezzi meccanici, a giorno ed in sotterraneo: macchine operatrici, loro prestazioni e criteri di scelta in funzione del litotipo e delle finalità del lavoro; previsione della produttività e dei consumi in diverse situazioni correnti. Confronto fra scavo convenzionale (con mine) e meccanico (con macchine). - Scavo in terre, a cielo aperto: macchine, loro prestazioni e criteri di scelta, guida all’uso dei “performance handbooks”; condizioni di sicurezza, con particolare riferimento alla stabilità dei mezzi ed alla protezione degli operatori. - Scavi in terre, in sotterraneo: scavi di gallerie e pozzi in terreni difficili ed altre operazioni speciali; scavo con marciavanti, con scudi, con fango bentonitico. Scavi di trincee e diaframmi. - La sicurezza del lavoro: definizione del problema nei suoi diversi aspetti (antinfortunistica, igiene, ergonomia e psicologia del lavoro); fattori che influiscono sul carico di lavoro: naturali, tecnici ed umani. - Aspetti normativi in materia di sicurezza del lavoro in cantiere e qualità ambientale: analisi e criteri di corretta applicazione dei supporti normativi nazionali, delle direttive comunitarie e delle principali norme e raccomandazioni straniere. Organi di controllo. - Le condizioni di sicurezza ed i fattori di rischio: valutazione e contenimento del rischio in ambiente di lavoro; il documento di Sicurezza e Salute: struttura ed applicazione. - La manutenzione come elemento fondamentale di prevenzione infortuni e di conservazione della sicurezza degli impianti. LABORATORI E/O ESERCITAZIONI Sono previsti esercizi in classe di calcolo progettuale e di verifica impiantistica con l’eventuale redazione di un rapporto di visita tecnica ad un cantiere di scavo, civile o minerario. Modalita’ di esame: prova scritta + prova orale Testi consigliati MANCINI R., CARDU M.(2001): “Scavi in roccia; gli esplosivi”, Ed. Hevelius, Benevento. A.V. Manuali Tecnici: Caterpillar, Liebherr, Poclain, Atlas, Tamrock, Fiat, Iveco, Perlini, Volvo, ecc. PATRUCCO M.(2000): “Sicurezza e ambiente di lavoro” Vol. 1–2, Ed. Politeko, Torino. TETTONICA FRAGILE - 2 CFU Codice esame: S8607 SSD: GEO/03 Docente: dott. F. Piana – [email protected] Articolazione: 1 CFU esercitazioni, 1 CFU escursioni Finalità Fornire i criteri per l’applicazione delle metodologie di analisi geometrica e cinematica di zone di faglia e di associazioni strutturali fragili complesse. Programma Il corso ha carattere teorico-pratico e consiste nel la descrizione delle associazioni strutturali più comuni nei regimi deformativi plastico-frizionali, con particolare riguardo alla loro espressione all'interno di successioni sedimentarie stratificate ("multilayer"), in condizioni principalmente non metamorfiche o di grado metamorfico molto basso. Le trattazioni teoriche faranno costante riferimento a situazioni geologico-regionali della catena alpina ed appenninica. Verranno illustrati inoltre alcuni tra i possibili approcci metodologici all'analisi di popolazioni di faglie. Il corso si articola in una serie di esercitazioni, in aula seguite da uno stage finale sul terreno (3 giorni) in cui gli studenti realizzeranno rilievi alla meso e macroscala di strutture plicative e disgiuntive, fornendo un'analisi statistica speditiva delle loro principali caratteristiche geometriche e cinematiche e tentandone un inquadramento a scala regionale. Modalità d'esame: Verranno discussi, con ampi richiami teorici, gli eleborati prodotti dagli studenti durante lo stage finale di terreno. Testi consigliati: materiale fornito nel corso delle lezioni. UNITÀ STRATIGRAFICHE E BACINI SEDIMENTARI – 4 CFU Codice esame: S8606 SSD: GEO/02 Docenti: prof. P. Clari – [email protected] dott. F. Dela Pierre - [email protected] Articolazione: 4 CFU lezioni frontali Finalità Approfondire le conoscenze sulle unità stratigrafiche, sulle successioni sedimentarie e sui meccanismi di formazione ed evoluzione dei bacini sedimentari. Programma Stratigrafia: definizione ed obiettivi. La classificazione stratigrafica: unità litostratigrafiche, biostratigrafiche, cronostratigrafiche, geocronologiche e magnetostratigrafiche. Cenni sulla stratigrafia isotopica. Principi di correlazione stratigrafica. Le unità allostratigrafiche, le unità a limiti inconformi (UBSU) e le sequenze deposizionali. Le discontinuità stratigrafiche: classificazione e criteri di riconoscimento sul terreno. Le unità tettonostratigrafiche. Applicazioni delle unità a limiti inconformi e delle unità tettonostratigrafiche alla cartografia geologica. Bacini sedimentari: definizione, meccanismi di formazione e di subsidenza. Il concetto di geosinclinale. Classificazione dei bacini sedimentari secondo Bally & Snelson ed Allen & Allen; - bacini collegati a distensione litosferica: rift attivi, rift passivi, margini passivi, aulacogeni, impattogeni. - bacini collegati a flessura litosferica; fosse oceaniche, avanfosse; - bacini colllegati a faglie trascorrenti: pull apart basin, bacini sviluppati in contesti transpressivi. Esempi regionali: La successione mesozoica sudalpina, l’avanfossa alpino-appenninica, il Bacino Terziario Piemontese. Modalità d’esame: prova orale. Testi consigliati: materiale distribuito nel corso delle lezioni. Per approfondimenti: Bally A., Catalano R. & Oldow J.S.: Elementi di tettonica regionale. Pitagora Edizioni, Bologna; Allen P.A & Allen J.R. (1990): Basin analysis. Principles and applications. Blackwell scientific publication, Oxford.