Unità Spinale Unipolare un viaggio tra le esperienze acquisite e lo scenario futuro Tecnologie per la rieducazione della mano D. Gaburri - USU Perugia Ancona 18-19 Novembre 2011 1 Sessione: Viaggio tra le nuove tecnologie di intervento 2 Attualmente: Miglioramento della cura nella lesione midollare Non reversibilità del danno neurologico Outcome neurologico ancora determinato da livello ed estensione della lesione Le scienze di base non hanno ancora dato contributi significativi per la “guarigione “ Kakulas BA Neuropatology: the foundation for new treatments in spinal cord injury Spinal Cord (2004) 42, 549- 563) 3 Mano e arto superiore La funzionalità dell’arto superiore e della mano ha un grosso impatto nel livello di indipendenza nelle ADL, come la cura di sé, e anche nei compiti correlati al lavoro e alle attività sociali 4 Un miglioramento di tale aspetto può determinare nelle persone con SCI: un aumento dell’indipendenza un coinvolgimento nelle attività sociali un decremento nel carico assistenziale un impatto positivo sulla percezione di QOL 5 GJ Snoeck, MJ IJzerman Survey of the needs of patients with spinal cord injury: impact and priority for improvement in hand function in tetraplegics Spinal Cord (2004) 42, 526-532 6 Obiettivo:Studiare l’impatto del deficit dell’arto superiore nelle persone con tetraplegia Setting:Regno Unito, Olanda Disegno di studio: indagine tra i membri delle associazioni SCI del Regno Unito e Olandesi Pazienti: 565 tetraplegici (selezionati da 1475 pazienti SCI) Misure di outcome: miglioramento atteso nella QOL in relazione al miglioramento nell’impairment nella funzionalità della mano e altre 7 aree (scheda CREST) Risultati: 77% legavano un importante miglioramento della QOL al miglioramento dell’uso della mano 7 % di pazienti tetraplegici e paraplegici che si aspettavano un vantaggio nella QOL, 8 in relazione al miglioramento dell’impairment sull’asse x Attuali approcci della ricerca Trapianto neurale (cellule staminali, cellule fetali,cellule olfattive, ponti neurali periferici, cellule Schwann) Modificazioni dell’”ambiente” SNC (anticorpi per vari fattori inibitori endogeni, stimolazione di fattori neuro-trofici, interventi farmacologici) Stimolazione elettrica (FES a scopo terapeutico o funzionale, Rigenerazione assonale) S. Hamid, R.Hayek Role of electrical stimulation for rehabilitation and regeneration after spinal cord injury: an overview Eur Spine J (2008) 17:1256–1269 9 FES Applicazione di livelli sicuri di corrente elettrica per attivare il sistema neuromuscolare danneggiato o disattivato in modo coordinato al fine di ottenere la funzione persa Neuroprotesi Apparecchiature che utilizzano la stimolazione elettrica per attivare il sistema nervoso 10 FES:obiettivo Riguadagnare il recupero funzionale a prescindere dalle connessioni anatomiche del midollo spinale Utilizzo della stimolazione elettrica attraverso neuroprotesi per ripristinare “parzialmente” la funzione persa 11 Applicazioni nella SCI 2 applicazioni Terapeutiche Condizionamento cardiovascolare Prevenzione dell’atrofia muscolare attraverso l’esercizio Prevenire e trattare LdP Osteoporosi Contratture articolari Controllo della spasticità Funzionali Deambulazione e/o supporto locomotorio Assistenza alla respirazione Presa e manipolazione Elettro-eiaculazione Svuotamento intestinale e vescicale Hamid S Role of electrical stimulation for rehabilitation and regeneration after spinal cord injury Eur Spine J (2008) 17: 1256-269 12 FES: principi anatomici e fisiologici Sia nervi che muscoli rispondono alla corrente elettrica. Utilizzando le attuali tecniche, è neccessaia una carica 100 volte maggiore per stimolare un muscolo rispetto a la carica necessaria per stimolare il nervo. L’obiettivo pratico delle FES è stimolare direttamente il nervo 13 FES: principi anatomici e fisiologici La preservazione per intero del II° motoneurone (includendo la giunzione neuromuscolare) è essenziale per tutte le forme di FES. 14 FES: principi anatomici e fisiologici Se la sensibilità è conservata, lo stimolo può provocare dolore. La frequenza dell’impulso deve essere abbastanza alta da generare una contrazione muscolare regolare. Lo stimolo può essere monofasico o bifasico, ma di norma sono utilizzati stimoli bifasici bilanciati:perché forniscono un miglior controllo sulla forza della contrazione muscolare e meno incline a causare danni tissutali. 15 FES: principi anatomici e fisiologici È noto che l’inattività porta alla trasformazione delle fibre muscolari dal tipo I ( rosse, slow, aerobiche) al tipo II (bianche, fast, anaerobiche) , ma questo cambiamento è reversibile attraverso un esercizio appropriato. Un regime di esercizi di stimolazione elettrica può aumentare il tempo di contrazione e la resistenza alla fatica, probabilmente quando più fibre muscolari diventano di tipo I. KT Ragnarsson Functional electrical stimulation after spinal cord injury: current use, 16 therapeutic effects and future directions Spinal Cord (2008) 46, 255-274 FES: principi anatomici e fisiologici Dei segnali di feedback sensoriali piuttosto primitivi possono essere ottenuti da goniometri e potenziometri posizionati esternamente in corrispondenza di varie articolazioni. Questi possono misurare le posizioni articolari ed il movimento, permettendo al microprocessore di calcolare la velocità e l’accelerazione del movimento e conseguentemente aggiustare e controllare lo stimolatore. 17 Sistemi FES componenti La maggior parte di sistemi FES sono abbastanza simili nel disegno e nello scopo, ma la stimolazione elettrica può essere rilasciata sia attraverso elettrodi e cavi di superficie (transcutanei), percutanei o impiantati. Le principali componenti dei sistemi FES includono: una sorgente d’energia portatile (batteria ricaricabile) una unità di comando a microprocessore uno stimolatore fili conduttori elettrodi sensori 18 Utilizzatore (consapevolezza e volontà) Comando di attivazione volontaria Interfaccia utilizzatore Feedback Processore di comando e controllo Fonte d’energia Parametri dello stimolo Stimolatore Elettrodi, cavi Elettrodi Stimolo Sensori di forza Contrazione muscolare Movimento Sensori di posizione Posizione articolare Principali componenti sistema FES e sequenza d’azione 19 Downey, Darling 2001 L’utilizzatore e l’unità di controllo interagiscono. L’unità di controllo ha 3 funzioni principali : 1. 2. 3. Fornire energia a tutto il sistema attraverso le batterie Estrarre informazioni dall’utilizzatore e dai sensori Trasformare le informazioni ricevute in comandi che sono trasmessi allo stimolatore impiantato in segnali in radiofrequenza attraverso una bobina trasmittente localizzata esternamente. 20 L’utilizzatore è in grado di controllare l’intero sistema attraverso una varietà di risorse come un joystick o interruttori che possono usare la forza del respiro, segnali mioelettrici, riconoscimento vocale o sensori di movimento. A seconda di come il feedback ed il controllo automatico siano forniti dal sistema, il controllo può essere classificato open loop o closed loop. 21 Sistemi FES di superficie elettrodi posizionati sulla cute sopra i nervi desiderati o sopra i loro punti motori; connessi attraverso i fili conduttori allo stimolatore, portato dall’utilizzatore sicuri e poco costosi, difficile posizionamento preciso degli elettrodi occupa molto tempo. difficile generare contrazioni isolate di muscoli specifici I muscoli profondi spesso non riescono ad essere attivati. può essere dolorosa sistema, visibile esternamente, può essere esteticamente inaccettabile. indicati per l’ utilizzo in tempi brevi. 22 Elettrodi intramuscolari con conduttori percutanei usati principalmente durante lo sviluppo di sistemi impiantabili possono essere inseriti attraverso la cute con un ago ipodermico di grosso diametro e posizionati sul punto motorio del muscolo selezionato. quando l'ago viene ritirato l'elettrodo rimane con il cavo in uscita attraverso la pelle e la connessione con uno stimolatore esterno. In generale i cavi percutanei sembrano sicuri, ma massima cautela nell’uso prolungato, per prevenire l'infezione e la formazione di granuloma. 23 Sistemi FES impiantati Elettrodi, cavi e stimolatore sono impiantati, ma l’unità di controllo e la batteria ricaricabile sono esterni. ideali per l’uso a lungo termine lo stimolatore riceve i comandi e l’energia attraverso un link telemetrico a radiofrequenza (antenna), dall’unità di controllo e dalla batteria, ma queste sono di solito esterne. Sfortunatamente, la richiesta di energia di un sistema FES multicanale è troppo grande per permettere l’impianto di batterie interne con la tecnologia disponibile attualmente. 24 Sistemi FES impiantati Gli elettrodi impiantati sono posizionati chirurgicamente adiacenti al nervo (epineurali), attorno al nervo attraverso un’elica f, o al punto motorio sulla superficie muscolare (epimisiali) o dentro al muscolo (intramuscolari).gli elettrodi forniscono una buona specificità muscolare e permettono la stimolazione di muscoli specifici e un reclutamento eccellente con correnti relativamente basse. Attenzione nella procedura chirurgica e durante la stimolazione a lungo termine a frequenze relativamente alte per non danneggiare il nervo. Per l’attivazione di muscoli profondi e molto piccoli, sono preferibili gli elettrodi intramuscolari. 25 Criteri di applicazione La forza della contrazione muscolare indotta dalla FES deve essere energica, controllabile ripetibile Lo stimolo elettrico non deve essere doloroso Il II° motoneurone deve essere intatto e le strutture nervose non devono essere danneggiate dalle FES Il metodo di rilascio delle FES deve essere accettabile per l’utilizzatore Peckam PH, Gorman PH Functional electrical stumulation in the 21st century Topics Spinal Cord Inj Rehabil 2004; 10: 126-150 26 Sistemi FES per gli arti superiori L’applicazione delle FES a livello degli arti superiori è spesso limitata dal danno del secondo motoneurone all’interno del segmento midollare interessato dalla lesione, tuttavia molte persone con tetraplegia C5 e C6, presentano una conservazione dei II° motoneuroni a livello di C7 e C8 e quindi possono beneficiare di sistemi FES sia di superficie che impiantati In sviluppo sistemi FES a 12 canali per livello neurologico C4 o più alto, che hanno preservato il II° motoneurone C5 e C6. Tali sistemi sono disegnati per fornire una stabilità della spalla e per controllare la flessione e l’estensione del gomito, per poter orientare nello spazio la mano e l’intero arto superiore, oltre a fornire grasp, tenuta e rilascio della presa. 27 Bryden AM An implanted neuroprosthesis for high tetraplegia Top Spinal Cord Rehabil 2005 10 I candidati per tali sistemi devono avere: II° motoneurone intatto minima spasticità dei muscoli che devono essere attivati assenza di contratture articolari significative alto grado di motivazione forte supporto familiare 28 I sistemi disponibili utilizzano elettrodi di superficie, percutanei ed impiantati Sono in grado di fornire la prensione palmare per afferrare, tenere e rilasciare oggetti relativamente grandi e pesanti come un bastone e una bottiglia e una prensione laterale per oggetti più piccoli e sottili come una chiave un foglio e un floppy disk. 29 Sistemi FES di superficie (in fase precoce e durante il trattamento) Bionic Glove Mai disponibile in commercio, ma è stato utilizzato da pazienti con tetraplegia C6 Sfruttava est del polso per afferrare e flessione per rilasciare Benefici clinici insufficienti per la difficoltà nell’indossare e togliere l’apparecchio e per la difficoltà di raggiungere una stimolazione muscolare selettiva e un sufficiente controllo del polso. 30 NESS H200 ( in origine Handmaster) Unico sistema disponibile in commercio Ortesi polso-mano regolabile con cinque elettrodi di superficie inseriti per i flessori e gli estensori delle dita e del pollice che è in grado di generare su stimolazione una presa palmare e laterale e successivo rilascio. Unità di controllo esterna portatile con patterns di stimolazione preprogrammati di apertura e chiusura che l’utilizzatore può attivare con un pulsante. Non invasiva e relativamente facile da applicare, utile in persone con tetraplegia C5 o C6 31 Sistemi FES percutanei Gli elettrodi percutanei sono stati usati per sistemi che ora sono completamente impiantabili. Un sistema FES per l’arto superiore con elettrodi percutanei, il FESMate è stato sviluppato ed è entrato in commercio in Giappone. Consiste in un unità di controllo/stimolatore portatile a 30 canali connesso a elettrodi percutanei intramuscolari che sono attivati da un interruttore. L’ultima versione NEC FESMate ha uno stimolatore ed elettrodi completamente impiantabili Assicurano una presa palmare e laterale efficace e sono riportate poche infezioni causate dagli elettrodi percutanei. 32 Sistemi impiantati FreeHand (disponibile in commercio dal 2001) 8 elettrodi, impiantati (epimisio) 1 stimolatore impiantato Spalla controlaterale protrazione/retrazione elevazione/depressione apertura e chiusura mano (presa palmare e laterale) 33 FreeHand impiantato in più di 250 individui con tetraplegia C5 e C6, 51 dei quali parteciparono ad uno studio multicentrico dove fu misurata la funzionalità prima e dopo l’impianto e la riabilitazione e con e senza Freehand Tutti i partecipanti mostrarono avere una forza di presa maggiore, miglior afferra mento e rilascio,maggior indipendenza nelle ADL ed espressero una grande soddisfazione. Impianto sicuro poche complicanze. PeckamPH, 2001 Taylor P, 2002 Peckam PH 2002 34 FreeHand Più recentemente sono state utilizzate delle tecniche chirurgiche mininvasive Utilizzato anche in combinazione alla chirurgia ricostruttiva della mano anche, specialmente quando la stimolazione elettrica dei muscoli convenzionali non può generare una presa e rilascio sufficienti e nessun muscolo adiacente può essere trasferito 35 FreeHand (seconda generazione) Minimizzare l’uso di componenti esterne Controllo naturale e integrato con le precedenti strategie di movimento dell’utilizzatore (controllo spalla ipsilaterale) Includere patterns di presa ulteriori Espandere lo spazio di lavoro disponibile del braccio attraverso stabilizzazione di spalla, estensione del gomito e pronazione dell’avambraccio Utilizzo di segnali EMG provenienti dalla muscolatura residua Kilgore K L An Implanted Upper Extremity Neuroprosthesis Using Miolectric Control J Hand Surg Am 2008 April; 33(4) 36 Futuri sviluppi Gli aspetti promettenti dei sistemi impiantati, che si stanno testando attualmente, affrontano molti difetti dei sistemi precedenti, cioè: controllo muscolare omolaterale, più componenti impiantati (invece che esterni), un maggior numero di muscoli da stimolare, fornire l’estensione del gomito capacità di programmare in modo semplificato permettere l’impianto in entrambi gli arti superiori le batterie e l’unità di controllo sono ancora esterne al corpo, ma potranno essere impiantabili a breve scadenza usando un collegamento a radiofrequenza per alimentare e controllare il sistema. 37 Futuri sviluppi Tecniche chirurgiche mininvasive, già sperimentate, possono permettere un impianto precoce con un trauma minore e un recupero precoce delle funzionalità della mano. Inoltre la miniaturizzazione dei componenti del sistema e l’impianto totale dell’intero sistema aumenteranno indubbiamente l’accettabilità degli utilizzatori. 38 Wheeler CA, Peckham H MS Wireless wearable controller for upper-limb neuroprosthesis JRRD Volume 46, Number 2, 2009 39 Micropulse II (NDI Medical, Cleveland , OH, USA) alimentato internamente e controllato da un sistema wireless permettendo così l’eliminazione del cavo esterno e dell’unità di controllo. 40 Muller-Putz GR et al Temporal coding of brain patterns for direct limb control Frontiers in Neuroscience June 2010 41 Obiettivo: Arginare il problema delle neuroprotesi tradizionali: ridotta abilità nel controllare volontariamente l’apparecchiatura Procedura: (8 soggetti sani) Interfaccia cervello-computer(BCI) fornisce un input traducendo pattern di attività cerebrali in comandi di controllo su un braccio robotico artificiale, su due gradi di libertà indipendenti: grasp e flessione del gomito; attraverso un numero minimo di elettrodi sullo scalpo. 42 Harvey L A et al Early intensive hand rehabilitation after spinal cord injury (“Hands on”): a protocol for randomized controlled trial Trials 2011, 12: 14 43 78 partecipanti recente tetraplegia(da C2 a T1) completa ed incompleta Riabilitazione in 7 US in Austr/ N Zel randomizzati in 2 gruppi G di controllo G sperimentale Trattamento convenzionale Trattamento convenzionale + 8 settimane di trattamento intensivo mano “ target” (stazione di lavoro: ReJoice, FES) + 12 settimane di trattamento convenzionale 44 ReJoice workstation auricolare Bluetooth, attivato dallo “schiocco” dei denti, invia segnali radio a stimolatore muscolare che permette apertura, chiusura della mano e varie attività di presa e manipolazione, attraverso dei giochi elettronici visualizzabili dal monitor PC 45 Misure di outcome: Primario: (funzionalità unilaterale della mano) ARAT Action Research Arm Test modificato a 8 settimane Secondari: ( impairment, limitazioni dell’attività, restrizioni nella partecipazione) ARAT Action Research Arm Test modificato a 6 mesi e a 12 mesi Summed Upped Limb Strenght a 8 settimane, 6 e 12 mesi AIS Sensory Assessment a 8 settimane, 6 e 12 mesi AsTex sensory test a 8 settimane, 6 e 12 mesi AuSpinal Assessment a 8 settimane, 6 e 12 mesi 46 Misure di outcome: Secondari: The Goal Attainment Scale (GAS) a 8 settimane The Capability of Upper Extremity a 8 settimane, 6 e 12 mesi Assessment of Quality of Life (AQoL) a 8 settimane, 6 e 12 mesi Health Utilities Index Mark 3 (HUI3) a 8 settimane, 6 e 12 mesi The self-care subscale of SCIM III a 8 settimane, 6 e 12 mesi Partecipant Perception of treatment Effectiveness a 8 settimane Economic outcomes 47 Rigore metodologico del protocollo Lo studio aderirà a dei principi chiave importanti per minimizzare i bias e questi saranno riportati in accordo con le linee guida CONSORT Si concluderà nel 2012 48 Robotica (applicazione su stroke molto più studiata rispetto a SCI) Aumentare l’intensità dell’attività riabilitativa nel paziente o aumentare il numero dei pazienti trattati, assistendo il lavoro del terapista Aumentare partecipazione, motivazione del paziente con interfacce di realtà virtuale Miglioramento outcome funzionale? 49 Dispositivi robotici per la mano e arto superiore (stroke e SCI) MIT-Manus MIME ARM guide Bi-Manu-Trac GENTLE/s T-WREX Armeo Spring ARMin RiceWrist 50 Zarifa J et al Feasibility and efficacy of upper limb robotic rehabilitation in a subacute cervical spinal cord injury population Spinal Cord 13 september 2011 51 Studio multicentrico Obiettivo: studiare l’utilizzo di un dispositivo per la riabilitazione robotica dell’arto superiore Armeo Spring Hocoma AG in SCI sub-acuta Setting: 2 centri di riabilitazione Canada Campione: 12 soggetti (C4-C6)ASIA IC A-D sottoposti ad un training 16 sessioni su 5,2 settimane. Outcome 1: fattibilità di inserire l’apparecchiatura nel trattamento del paziente Outcome 2:efficacia nel migliorare i risultati funzionali GRASSP, ARAT, dinamometria della presa range di movimento Risultati : fattibilità si 52 Armeo Spring Hocoma AG 53 Kadivar, Z Robotic training and kinematic analysis of arm and hand after incomplete spinal cord injury: A case study Rehabilitation Robotics (ICORR), 2011 IEEE International Conference 54 RiceWrist 1 soggetto tetraplegia incompleta ASIA IS D Studio per valutare la fattibilità del training e la sicurezza dell’apparecchio. Miglioramento sulla scioltezza del movimento e anche sul 55 controllo motorio del braccio e della mano Conclusioni “I progressi nella reinnervazione ed altri interventi biologici porteranno una variazione significativa nelle prescrizioni di ortesi e neuroprotesi. Per trarre vantaggio dagli avanzamenti della tecnologia, è necessaria una ricerca ulteriore nel mantenere integro il II° motoneurone durante e immediatamente dopo il trauma. Dovrà essere stabilita anche l’interazione tra la performance della protesi e il tempo trascorso dalla la lesione.” Knutson J, 2006 56 Aspetti psicologici Non studiati se non nei termini di soddisfazione del risultato funzionale Domande aperte: Percezione globale di sè Visibilità esterna Cosmesi “Invasività” Rifiuto (parte estranea al proprio corpo) 57 Aspetti economici Mercato relativamente “piccolo” Costi per la ricerca Crisi economica Sanità Pubblica in crisi 58 GRAZIE 59