APICOLTURA e MIELE TRA OPERATORI E CONTROLLI Rimini, 28 MARZO 2012 API MALATTIE DENUNCIABILI E NON MORIE DI API: COSA FARE 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 1 IL SUPERORGANISMO APE APE : INSETTO genere IMENOTTERI sottospecie ACULEATI Apis mellifera ligustica Spinola Individui che la compongono: Maschi o Fuchi Femmine a) Feconde Regine b) Sterili Operaie INSETTI sistema immunitario a)risposta umorale (peptidi) b)risposta cellulo-mediata (enz NON HA MEMORIA IMMUNITARIA 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 2 TERMINI DA RICORDARE arnia: il contenitore per api; alveare: l'arnia contenente una famiglia di api; apiario: un insieme unitario di alveari postazione: il sito di un apiario nomadismo: la conduzione dell'allevamento apistico a fini di incremento produttivo che prevede uno o piu' spostamenti dell'apiario nel corso dell'anno. 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 3 COSA RICORDARE (per il Veterinario ) 1. Non entrare nell’area di volo delle api. 2. Muoversi non agitando le braccia. 3. Vestire con abiti chiari e lisci. 4. Non visitare le api quando tira vento, piove o è freddo. 5. Sincerarsi che stiano raccorgliendo per non incorrere in saccheggi. 6. Utilizzare idonei strumenti protettivi ma mettere in conto la possibilità di essere punti, sempre. 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 4 Malattie delle api CAUSE INFETTIVE : Malattie della covata : Peste Americana Peste Europea Virosi Micosi Malattie delle api Adulte : Virosi Acariosi Nosemiasi Amebiasi Parassiti delle api e dell’alveare : Varroasi Aethina tumida Senotaina Tricuspis Gruccioni Sindromi poli-fattoriali : CCD (colony collapse disorder) CAUSE NON INFETTIVE : Avvelenamenti: 28/03/2012 A) acuti B) cronici Dott. Antonio Bassini 5 COMPITI DELLA SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA IN APICOLTURA • • • • • • • Controllo delle malattie Censimento Controllo degli spostamenti e nomadismo Commissione provinciale per il nomadismo Prelievi e segnalazioni morie api Prelievi sul miele e prodotti dell’alveare P.N.R. ed extrapiano 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 6 MALATTIE DELLE API DENUNCIABILI e NON MORIE di API : COSA FARE ? 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 7 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 8 COSA VEDIAMO DI INTERESSANTE ? VARROASI 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 9 VARROA DESTRUCTOR ACARO delle api del sud-est asiatico dove era allevata esclusivamente Apis Cerana; ape poco produttiva dove parassitava esclusivamente i fuchi: esisteva un equilibrio parassita-ospite. Negli anni 40/50 fu introdotta in quei luoghi Apis Mellifica per le sue notevoli capacità produttive. L’adattamento del parassita alla nuova ape ha creato tutti i problemi che l’apicoltura moderna sta vivendo. Sottrae emolinfa all’ ape in tutti i suoi stadi di sviluppo. Trasmette numerosi virus, e crea le condizioni debilitanti per l’insorgenza di altre patologie, fino al collasso dell’arnia. Parassita esterno molto particolare in quanto porta a morte il suo ospite. 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 10 Ciclo biologico della varroa RADDOPPIA nelle CELLE MASCHILI 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 11 Raddoppio mensile Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto 28/03/2012 10 20 40 80 160 320 640 50 100 200 400 800 1600 3200 Dott. Antonio Bassini 100 200 400 800 1600 3200 6400 12 Danni alla colonia • Comparsa di api deformi e subvitali • Mortalità della covata • Insorgenza di malattie secondarie e veicolazione di virus • Riduzione della quantità di api e covata • Absconding (abbandonare l’arnia) • Morte della colonia 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 13 ANDAMENTO della POPOLAZIONE di VARROE SENZA TRATTAMENTI 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Andamento popolazione di varroe senza trattamenti. Il limite critico (3500) viene raggiunto in agosto e il “punto di non ritorno” (6000) in settembre 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 14 Set Varroa: dinamica di popolazione • 50 acari: massimo valore che dovrei avere in inverno per rimanere in estate al di sotto del limite di “sicurezza” • 3000-3500 acari: valore soglia (estivo) • ≥ 6000: Collasso alveare 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 15 Controllo della varroa Pianificare interventi a calendario: • Trattamento con effetto tampone – periodo estivo • Trattamento di pulizia radicale periodo invernale 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 16 Gen Feb Mar Apr Mag Giu 50 50 100 200 400 Lug Ago Set Ott Nov Dic 800 1600 3200 480 500 500 50 3500 3000 2500 2000 1500 Timolo 1000 500 O altro prodotto 0 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Andamento popolazione varroe con inizio deposizione in febbraio-marzo e trattamenti estivo (85%) e invernale (90%) – Questo modello permette di rimanere al di sotto della soglia critica di 3500 unità in estate e 50 in inverno 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 17 Prodotti anti Varroa autorizzati Principio attivo TIMOLO: Api Life Var (Chemicals Laif) Apiguard (Vita Europe) Thymovar (Filozoo) Principio attivo Ac. OSSALICO: Api Bioxal (Chemicals Laif) Principio attivo Tau-fluvalinate: Apistan (Vita Europe) Principio attivo Amitraz: Apivar (Laboratories Biovè) 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 18 Prodotti naturali Trattamento a calendario con: •Tampone estivo:prodotti a base di TIMOLO •Pulizia invernale: ACIDO OSSALICO 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 19 Timolo – Tampone estivo • Olio essenziale di Timo • Composti volatile con temperatura adeguata (non deve scendere al di sotto dei 18-20 GRADI per il periodo di trattamento di 21 giorni) • 3 preparazioni in commercio: Api Life Var (Chemicals Laif) Apiguard (Vita) Thymovar (Filozoo) • EFFICACIA ATTESA: > 90% 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 20 Apilife Var + Apistan • E’ possibile associare i due trattamenti (timolo, fluvalinate) • Accertata la possibilità di resistenza delle varroe all’Apistan: Questa possibilità è tanto minore quanto maggiore è il tempo trascorso dall’ultimo trattamento con fluvalinate • NO BIO 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 21 Acido ossalico Pulizia invernale • • • • Largamente utilizzato per il trattamento invernale EFFICACIA 90% IN ASSENZA DI COVATA!!!! Ottima efficacia, buona tollerabilità, economico No rischio per la salute del consumatore (reg. CE 2377/90 - All. II) • Naturale; presente in vegetali e miele Metodi di somministrazione • Gocciolamento • (Spruzzatura sui favi, soluzioni 3%) • Sublimazione 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 22 Acido ossalico per gocciolamento Soluzione: • Acido ossalico di-idrato 4,2% • Zucchero 60% • Distribuire sopra i favi in dose 5 ml / favo popolato dalle api 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 23 Acido ossalico per sublimazione • Apparecchi riscaldanti a corrente elettrica, ecc. (innumerevoli sia del commercio che “fai da te”) • Dose 2g / Alveare (ogni apparecchio ha il suo dosaggio consigliato) • Inserire la dose di acido ossalico (mai con zucchero) • Introdurre l’apparecchio nell’arnia sigillata • Fumigazione - sublimazione 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 24 COSA VEDIAMO DI INTERESSANTE ? QUALI SONO LE DIFFERENZE ? 28/03/2012 Peste Americana Dott. Antonio Bassini 25 Peste americana (Paenibacillus larvae) • La trasmissione avviene mediante le spore del batterio, che contaminano le api, il materiale e l’attrezzatura, rimanendo vitali per un tempo indefinito. • Alla guarigione clinica non corrisponde la guarigione eziologica, la malattia si manifesta in modo tipicamente ricorrente. • La contaminazione anche massiva degli alveari con le spore non comporta necessariamente effetti sintomatologici a breve termine, dando luogo ad un’infezione di tipo subclinico, difficilmente contrastabile. 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 26 Sviluppo dell’infezione 1) Le spore germinano rapidamente nell’intestino della larva; le cellule batteriche si moltiplicano penetrando nell’epitelio intestinale 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 27 2) Dopo l’opercolatura batteri invadono l’emolinfa e l’infezione diviene setticemica 3) La larva muore generalmente a partire dal 9° giorno di età in fase di prepupa o di pupa 4) Segue la sporificazione delle cellule batteriche (circa 2 miliardi di spore per larva) 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 28 Come si presenta la covata • Covata irregolare • Opercoli forati • Opercoli infossati • Opercoli più scuri Larve filanti Diversi aspetti dell’opercolo nei casi di covata infetta • Odore ammoniacale • Larve filanti • Scaglie adese sul fondo della cella 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 29 Difese naturali contro la peste americana • Resistenza fisiologica delle larve • Proprietà antibatteriche della gelatina reale e del polline • Filtro del proventricolo nelle api adulte • Attività igienica specifica 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 30 Diagnosi: 28/03/2012 Aspetto filamentoso 20-30 gg Scaglia aderente >30 gg Kit rapido Dott. Antonio Bassini 31 Buone Pratiche Apistiche OBIETTIVO: RIDUZIONE CASI SINTOMATICI Diagnosi precoce di malattia Riduzione presenza infezione RIDUZIONE PRESENZA SPORE 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 32 Buone Pratiche Apistiche Azioni preventive Favi - api •Eliminare i favi vecchi ( rinnovare due favi ogni anno) •Attenzione movimento favi tra colonie (pareggiamento delle arnie) • Attenzione introduzione nuovo materiale (periodo di osservazione) • Distruzione (rapida)materiale infetto • Selezionare colonie con attitudine alla pulizia (rimozione covata morta) 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 33 Peste Europea Eziologia 1° stadio: • Covata acida: – Melissococcus plutonius,(pluton) batterio non sporigeno 2° stadio: • Covata putrida (puzzolente): – Bacillus alvei (a palizzata - a spore piccole) – Bacillus laterosporus – Bacillus euridice 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 34 Peste Europea Sviluppo dell’agente patogeno. • Melissococcus plutonius è il primo agente, penetra nella larva con il cibo e arriva allo stomaco (mesointestino). • Causa malattia se penetra nella larva nei primi 4 giorni di vita. • Morte della larva prima dell’opercolazione! • Se la larva non muore e lo sviluppo continua, dopo l’opercolazione (9 giorni) entra in gioco il Bacillus alvei. 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 35 Peste europea Melissococcus plutonius (pluton) Larve perdono il colore bianco lucente Larve cambiano posizione all’interno della cella Si manifesta nelle larve poco prima dell’opercolatura 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 36 Peste Europea Malattia condizionata Aumento della raccolta di nettare (maggiogiugno) Reclutamento di api nutrici per la bottinatura Squilibrio fra la covata e api nutrici PRIMAVERA INOLTRATA 28/03/2012 Aumento della covata + Melissococcus plutonius = PESTE EUROPEA Dott. Antonio Bassini • Sbalzi termici • Avvelenamenti • Manipolazioni apistiche 37 PROFILASSI (BUONE PRATICHE APISTICHE) • Visite più frequenti • Ricambio frequente dei favi più vecchi • Selezione di famiglie con comportamento igienico • Famiglie forti, omogenee • Limitare lo scambio di materiale • Eliminare le colonie infette • Disinfettare il materiale infetto • Evitare l’utilizzo di cibo di provenienza non conosciuta • ………… somministrazione di antibiotici!!!!!!!!!!! (azione batteriostatica, azione su forma 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 38 vegetativa) NOSEMA APIS e NOSEMA CERANAE: UN PROBLEMA NON MARGINALE 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 39 Nosemiasi - Nosema sp. Specie unicellulari, sporigene Parassiti endocellulari obbligati In passato classificati come protozoi, oggi come funghi Phylum Microsporidia Nosema apis --- Apis mellifera Nosema ceranae --- Apis cerana Nosema bombi --- Bombus spp. 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 40 Nosemiasi – sintomi (n. apis) Malassorbimento Diarrea (200 milioni di spore) Dose Infettiva 20-90 spore Ghiandole ipofaringee compromesse (scadenti nutrici di covata e regina) Invecchiamento fisiologico accelerato(scadenti bottinatrici) Infezioni secondarie Atrofia ovarica (riduzione o interruzione di deposizione) Sostituzione della regina 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 41 CICLO BIOLOGICO Costa, 2009 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 42 Esame al microscopio ottico Spore di Nosema apis 5-7x3-4 µm Spore di Nosema ceranae Leggermente più piccole 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 43 e Nanetti, 2006 Besana Nosema ceranae L’infezione da NOSEMA ceranae è responsabile di una sindrome caratterizzata da un lungo periodo di incubazione, con una continua moria di api adulte e dalla perdita delle colonie in inverno o all’inizio della primavera nonostante la presenza di adeguate scorte di polline e miele. Il Ministero Della Salute DGSA, con nota 0017114-P-01/10/2011, chiarisce che le misure previste dal R.P.V. dovranno esser adottate solo nei casi sostenuti da Nosema Apis nella forma clinicamente manifesta e non nei casi di isolamento di spore di Nosema Ceranae nell'intestino di api. “il riscontro di spore di nosema ceranae nell'intestino delle api è un evento frequente nel corso di tutto l'anno e di regola non è associato a sintomatologia specifica”. 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 44 Terapia Fumagillina, non più in commercio dall’1.1.2000 (no MRL) Autorizzazione in Spagna (2005-2008) Lotta integrata con formulati a base di estratti vegetali: ApiHerb (Chemicals Laif) Vita GoldFeed (Vita Europe) Protofil (Romania) Oli essenziali (timolo) Resveratrolo (fitoalexina) Soluzione iodo-iodurata Acido acetico 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 45 ACARIASI Una parassitosi (quasi) scomparsa Acarapis woodi i Acariasi tracheale Compresa fra le malattie denunciabili nel Reg. di Polizia Veterinaria n.320 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 46 Malattie da virus • Correlazione fra malattie da virus e varroasi • Diagnosi? (metodi immunoenzimatici, microscopia elettronica, PCR) • No trattamenti 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 47 Virus delle ali deformi 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini Lavazza 48 et al., 2003 Virus della covata a sacco 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 49 Virus della paralisi cronica 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 50 V I R U S • • • • • • • • • • • • • • • • • Paralisi cronica (CPV) Covata a sacco (SBV) Paralisi acuta (APV) Virus associato alla paralisi cronica (CPVA) Virus della paralisi lenta (SPV) Virus delle ali deformi (DWV) Virus delle ali opache (CWV) Virus della cella reale nera (BQCV) Kashmir bee virus (KBV) Virus X Virus Y Virus egiziano Virus filamentoso (FV) Virus iridescente (AIV) Arkansas Bee virus (ABV) Berkeley Bee Picornavirus (BBPV) Virus israeliano della paralisi acuta (IABPV) 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 51 Covata calcificata Ascosphera apis 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 52 SENOTAINA TRICUSPIS Dott. Antonio Felicioli – Università di Pisa E’ una mosca che in volo spruzza le uova sull’ape (quindi solo api bottinatrici). Le larve (dopo la schiusa delle uova) penetrano nel corpo dell’ape dai bulbi piliferi. Api bottinatrici estremamente deboli. 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 53 SENOTAINA TRICUSPIS Dott. Antonio Felicioli – Università di Pisa Periodo da AGOSTO – OTTOBRE AZIONE SINERGICA VARROA – SENOTAINA Api giovani – api adulte (bottinatrici) Spopolamento dell’arnia (vedi CROTONE – Calabria) 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 54 Aethina tumida Murray (1867) Piccolo coleottero dell’alveare: Sintomi clinici (Small hive beetle) Le larve scavano tunnel nei favi con miele e polline Ordine Coleoptera Danneggiano e distruggono opercoli e favi Famiglia Nitidulidae Le larve defecano nel miele che fermenta Forti infestazioni (30.000 larve/colonia) Origine: Sud Africa causano abbandono dell’arnia 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 55 Aethina tumida LARVA Adulto lungo 5 mm 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 56 Un nuovo acaro Tropilaelaps clareae Delfinado e Baker Ordine Mesostigmata, Famiglia Laelapidae Origine: Asia 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 57 Tropilaelaps clareae Sintomi clinici •Rapido declino della colonia di A. mellifera •Ali e addome deformi •Covata irregolare •Pupe con macchie nere sulle estremità •Colonie orfane con infestazione più elevata Larva infestata e particolare delle forme imaginali 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 58 Aethina tumida –Tropilaelaps Clareae Normativa Regolamento (CE) n. 1398/2003 della Commissione, del 5 agosto 2003, recante modifica dell'allegato A della direttiva 92/65/CEE del Consiglio al fine di includervi il piccolo scarabeo dell'alveare (Aethina tumida), l'acaro Tropilaelaps (Tropilaelaps spp.), il virus di Ebola e il virus del vaiolo delle scimmie 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 59 C.C.D. Colony Collapse Disorder Ampio spettro di sintomi Forti morie di alveari con anche scomparsa delle api (non solo nel periodo autunno – inverno) Responsabile principale VARROA DESTRUCTOR Indebolimento della colonia Concomitanza di altri agenti patogeni -vecchi e nuovi Es: Nosema Cerane - Senotaina Tricuspis Situazioni ambientali AVVELENAMENTI 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 60 AVVELENAMENTI ACUTI Prodotti esterni all’alveare AVVELENAMENTI ACUTI PRIMAVERILI (fioriture) PER TRATTAMENTI ERRATI O NON APROPRIATI IN AGRICOLTURA Prodotti interni all’alveare ACARICIDI PER IL TRATTAMENTO DELLA VARROA DESTRUCTOR 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 61 AVVELENAMENTI Prodotti utilizzati in agricoltura che danno uno spopolamento progressivo delle colonie (NEONICOTINOIDI). Prodotti legati all’inquinamento ambientale. Campi magnetici. Cambiamenti del clima (innalzamento della temperatura,siccità,variazioni atmosferiche). Trattamenti continui con acaricidi ed accumulo di residui di questi all’interno dell’alveare (miele,cera,propoli ecc.). 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 62 API MALATTIE DENUNCIABILI E NON MORIE DI API: COSA FARE 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 63 INTERVENTI di PROFILASSI : diretta o indiretta ? • Gli interventi di profilassi diretta (BUONE PRATICHE APISTICHE) devono rimanere il principale sistema di controllo delle patologie apistiche disinfezione arnie e attrezzature es. radiazioni ionizzanti ( MOLTO EFFICACI) e tecniche manipolative delle api es.messa a sciame (POCO FATTIBILE). • L'uso del farmaco infatti, può portare ad un “controllo”della malattia ma non ad eradicarla. • L’uso degli ANTIBIOTICI per le malattie batteriche, protozoarie, o fungine può portare ad una guarigione clinica ma non all’eradicazione (SPORE sempre presenti). 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 64 Buone Pratiche Apistiche Azioni preventive Favi - api •Eliminare i favi vecchi ( rinnovare due favi ogni anno) •Attenzione movimento favi tra colonie (pareggiamento delle arnie) • Attenzione introduzione nuovo materiale (periodo di osservazione) • Distruzione (rapida)materiale infetto • Selezionare colonie con attitudine alla pulizia (rimozione covata morta) 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 65 STERILIZZAZIONE DEL MATERIALE APISTICO • strategia aziendale • bonifica del materiale apistico del magazzino in inverno ……. ..…. e suo utilizzo nella primavera successiva • costi 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 66 RADIAZIONI GAMMA IN I vantaggi…….. APICOLTURA • Ottimo sistema di bonifica/prevenzione (strategia aziendale) • Se adottato con costanza, riduce l’incidenza di patologie quali peste americana • Adatto a qualsiasi materiale apistico • Non è un trattamento invasivo • Riutilizzo immediato del materiale in campo ……che cosa significa? • Risparmio a livello economico se paragonato ai costi di eliminazione e sostituzione anche solo del materiale 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 67 ANTIBIOTICI NEL MIELE • Perché Il Servizio Veterinario Regionale, l’Agricoltura,L’IZS e le Associazioni si sono posti il problema degli antibiotici in apicoltura? • Il settore apistico era il più sanzionato nel controllo ufficiale da Servizi Veterinari e NAS (percentualmente). • Stima positivi PNR 2008 altre filiere: 0,3%; solo miele:8%. • Nessuna tolleranza all’uso“non regolamentato”degli antibiotici in apicoltura : utilizzo illegale ha conseguenze penali L.283, DLgs 193/96 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 68 LIMITI LABORATORISTICI RESIDUALI : 5ppb • Nessun antibiotico è registrato in Italia (Europa) per l’utilizzo sulle api. • A partire dal 2009, è intervenuto un elemento di novità poiché il Ministero della Salute ha fissato, nel PNR, dei limiti laboratoristici residuali (5ppb) per gli antibiotici nel miele, eliminando, di fatto, l’automatismo tra reperimento di un campione non negativo e contestazione di un trattamento illecito. • Pertanto è oggi consentita la commercializzazione di miele con residui di farmaco entro i limiti indicati nel PNR 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 69 “Possibilità” di utilizzo degli ANTIBIOTICI • Esiste la necessità di costruire un percorso per chi vuole uscire dal trattamento illecito. • Assenza di antibiotici registrati in Italia per le api. • Assenza di modalità di impiego degli antibiotici in base all’accertamento della presenza dell’infezione a livello sub-clinico, indicando la soglia critica di contaminazione da spore di Paenibacillus larvae. • Assenza di tempi di sospensione. • Il trattamento con antibiotici previa prescrizione veterinaria in deroga ai sensi dell’art. 11 del D.Lvo193/2006 è possibile. • Registrazione del trattamento nel registro dei farmaci • D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320 Regolamento di polizia veterinaria(art. 155, 156) consente il ricorso a trattamenti 28/03/2012 Antonio allo Bassini 70 medici, in caso di Dott. infezione stadio iniziale. LINEE GUIDA PER TRATTAMENTO ANTIBIOTICO • Presenza di malattia accertata: a) Focolaio, distruzione di arnia/e infetta/e, sulle restanti “sospette di infezione” (DPR. 320) b) referto di laboratorio presenza di spore (miele, favo, ecc.) • Identificazione apiario e arnie da trattare (es. numerazione progressiva arnie). • Veterinario Lib.Prof. aziendale > Ricetta in deroga > • Compilazione Registro carico/scarico trattamenti. Registro c/s ha una parte di competenza del Veterinario e una parte di competenza dell’allevatore/apicultore. • • • • Momento e modalità di utilizzo del farmaco Gestione corretta delle quantità di farmaco non utilizzate. Tempo di sospensione. Gestione del miele prodotto dall’apiario trattato . 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 71 ANTIBIOTICI IN AGRICOLTURA STREPTOMICINA utilizzata in AGRICOLTURA per il CANCRO DEL KIWI (Pseudomonas Syringae) Autorizzata in Svizzera E Nuova Zelanda 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 72 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 73 Grazie per l’attenzione Dott. Antonio Bassini Cell. 3357696383 [email protected] 28/03/2012 Dott. Antonio Bassini 74