Nome Genere Famiglia Dimensione Simmetria Herpes Simplex tipo 2 Herpesvirus Herpesviriadae 175 millimicron Icosaedrica I sintomi classici di herpes genitale sono bolle e vesciche che si spaccano lasciando dolorose ulcerazioni che richiedono circa 10 giorni per seccarsi, incrostarsi e guarire. Queste vescicole compaiono vicino all’area di contagio, come l’area genitale o rettale, sulle natiche o sulle cosce. Da un punto di vista diagnostico questa manifestazione è facilmente riconoscibile, ma spesso i sintomi sono più sfumati, i sintomi del primo attacco possono durare fino a 20 giorni. Sintomi delle ricadute possono essere prurito, pizzicore, perdite vaginali, e sensazione di bruciore o dolore nell’area genitale o anale. Possono esserci anche piaghe durante una ricaduta, ma a volte sono piccole e difficilmente individuabili. A volte il virus, anche se diventa attivo, non causa nessuna piaga visibile o nessun sintomo. In questo periodo piccole quantità di virus possono essere presenti vicino alle zone della prima infezione, in bocca, sul pene, sulla vagina o su piaghe appena visibili. Questa fase è chiamata diffusione asintomatica. Sebbene non si sia consapevoli della diffusione è possibile infettare il partner durante un rapporto sessuale. Lo spargimento asintomatico è un importante fattore nella diffusione dell’herpes. Sebbene non ci sia una cura per l’herpes genitale, il medico potrebbe prescrivere un antivirale per curare i sintomi e aiutare a prevenire future insorgenze. Questo può diminuire il rischio di trasmettere l’herpes al partner. I farmaci per curare l’herpes genitale sono: Aciclovir (Zovirax) Famciclovir (Famvir) Valaciclovir (Talavir) Molte persone che soffrono di sintomi gravi d’herpes genitale possono assumere quotidianamente gli antivirali per prevenire ulteriori eruzioni e rendere meno severi i pochi episodi che ricorrono ugualmente. Oltre al bloccare lo sviluppo di sintomi un trattamento quotidiano è in grado di ridurre sensibilmente il rischio di trasmettere ad altri il virus. Clinica Il medico curante può diagnosticare herpes genitali esaminando le piaghe, tuttavia alcuni casi sono più difficili da diagnosticare. Di Laboratorio A volte, ma non sempre, il virus può essere individuato attraverso un test di laboratorio in seguito ad un tampone. Una coltura viene fatta quando il medico preleva un campione da una piaga sospettata di herpes. Il tampone diagnostico potrebbe non raccogliere il virus, perciò un risultato negativo non garantisce con assoluta certezza l’assenza di herpes genitale. In passato si ricorreva anche ad esami del sangue, ma oggi si dimostrano meno efficaci del tampone. La prevalenza dell’infezione da HSV-2 è misurabile attraverso studi sierologici nella popolazione: questa aumenta con l’età, a partire dall’adolescenza (inizio attività sessuale) fino ad un picco attorno ai 40 anni. In Italia circa il 10% della popolazione adulta è infetta. Un recente studio ad Ancona ha dimostrato una incidenza pari a 0.4 casi per 100 persone anno. Le persone che hanno l’herpes dovrebbero seguire pochi semplici passi per evitare la diffusione dell’infezione in altre parti del loro corpo o quello di altri. Evitare di toccare la zona infetta durante la manifestazione e lavare sempre le mani dopo il contatto con quella parte. Evitare rapporti sessuali (vaginali, orali, o anali) anche se protetti dal momento dei primi sintomi genitali fino a che i sintomi siano scomparsi completamente. Pagliotto Amedeo Grattagliano Andrea