a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Cosenza
Annullata l’opera “Scanderbeg”
La Lirica chiude a fine maggio con “La Traviata”
L’opera “Scanderbeg” non può andare in scena. È perentoria la comunicazione di
Francesco Venerucci, il musicista che per conto dell’Opera Academy di Verona il polo nazionale artistico di alta specializzazione che su commissione del Teatro
Nazionale dell’Opera di Tirana ha realizzato il progetto artistico – ha rielaborato
la partitura di Vivaldi completandola nelle parti mancanti.
La diffida arriva a ridosso della “prima” italiana dell’opera, che ha debuttato a
Tirana nello scorso mese di novembre in occasione del centenario
dell’Indipendenza, quando al teatro Rendano di Cosenza, partner del progetto,
i tecnici sono già al lavoro per l’allestimento delle scene di quest’ultimo titolo
della Stagione Lirica. La sopravvenuta querelle è legata al mancato pagamento
da parte del teatro di Tirana delle spettanze dovute al musicista per il suo
lavoro, a causa di imprevisti tagli ministeriali sul budget del teatro albanese che
ne hanno condizionato la liquidità.
La comunicazione di Venerucci, seppure tardiva, non ha comunque impedito che
le diplomazie si mettessero al lavoro per tentare di far recedere il musicista dal
suo intento. Tempestiva la lettera di Zhani Ciko – sovrintendente del Teatro
dell’Opera di Tirana, oltre che direttore d’orchestra dell’opera – e molto
accorata nella richiesta di “non permettere che gli spettacoli di Cosenza si
annullino”, garantendo di onorare l’impegno proprio in occasione della
presenza al Rendano.
Caduto nel vuoto anche l’intervento di Giorgio Brunello, direttore
dell’Accademia per l’Opera Italiana di Verona, che ha invitato il musicista a
rivedere “una posizione tanto rigida che va a danneggiare pesantemente, oltre
ai due teatri, anche la nostra istituzione, sia sul piano dei rapporti con loro che
per l'immagine stessa, e infine reca danno ai nostri studenti come te impegnati
nella produzione dell'opera”.
L’Amministrazione comunale sta valutando il ricorso alle sedi legali per il danno
di immagine subito. Nel contempo, per non deludere le aspettative degli
abbonati e della città, la direzione artistica del “Rendano” ha provveduto a
sostituire lo spettacolo con “La Traviata” di Giuseppe Verdi, nell’allestimento
firmato da Artemio Cabassi, che vede nel ruolo di Violetta il soprano Elena
Rossi.
L’opera sarà rappresentata il 30 e 31 maggio (ore 20.30).
Lettera aperta del Direttore artistico Isabel Russinova
Risale a più di un anno fa la prima riunione che si tenne presso la sede del
Ministero dell’Università e della Ricerca a Roma, per parlare del progetto
“Scanderbeg”. Intorno al tavolo Zhani Ciko,
sovrintendente del Teatro Nazionale dell’Opera
di Tirana; Giorgio Brunello, Direttore dell’Opera
Academy di Verona insieme al compositore
Francesco Venerucci, e la sottoscritta. …. Stava
nascendo il progetto Scanderbeg, un’opera che
avrebbe unito i diversi linguaggi dell’arte - la
lirica, la musica, la danza, la multimedialità - per
riportare alla luce un’Opera di Antonio Vivaldi
scritta secoli fa, persa e ritrovata, che celebrava le
gesta di Scanderbeg, eroe rinascimentale. A
Francesco Venerucci il compito di lavorare sulla
musica e completarla, all’illustre Quirino Principe
il compito di rielaborare completamente il libretto
di Antonio Salvi.
Ho subito pensato che per il Teatro “Rendano” e per la città di Cosenza sarebbe
stato molto interessante sposare il progetto ed essere il primo palcoscenico
italiano ad accogliere la produzione albanese.
È cominciato così un lungo percorso che avrebbe dovuto portare l’Opera nel
nostro Teatro il 3 e
5 maggio, quale ultimo appuntamento della
cinquantatreesima Stagione Lirica.
Tutto era pronto: scene montate, più di 150 - tra artisti e tecnici, albanesi e
italiani, impegnati nella rimessa in prova dello spettacolo, pronti a far brillare la
loro arte, e con quanto orgoglio, nel teatro di tradizione di Cosenza. Un
appuntamento atteso, e con quella positiva trepidazione che accompagna gli
eventi importanti, tanto dagli artisti quanto dal pubblico e dalle numerose
comunità albanesi della provincia di Cosenza, ansiose di rivedere il loro ‘eroe
nazionale’ rappresentato in lirica, nella prima e al momento unica
rappresentazione italiana dell’Opera.
Qualche giorno fa arriva la diffida, da parte del musicista Venerucci, a
rappresentare l’Opera a causa dell’inadempienza del Teatro di Tirana rispetto
alle spettanze dovute per il lavoro sulla musica.
Un duro colpo: telefonate, mail, lettere, fax. Nervosismi, spiegazioni, e poi le
assicurazioni del teatro di Tirana ad onorare gli impegni presi. Un vortice in cui
c’è una sola vittima: Cosenza e il teatro Rendano che si ritrova a non poter
mettere in scena l’opera perché diffidata a farlo dal musicista che attende il
compenso dal teatro di Tirana, che non ha avuto la liquidità necessaria a
saldare il suo debito, ed è colpevole di aver sottovalutato il problema.
Da una parte Venerucci, che evidentemente per essere certo di ottenere il suo
compenso da Tirana ha aspettato poche ore prima del debutto italiano per
lanciare la diffida, creando una grande danno a chi era estraneo alla questione,
cioè noi e tutti quelli che per il progetto stavano lavorando. A niente sono valse
le assicurazioni scritte, le telefonate di tutti i professionisti coinvolti, degli
artisti, di quanti hanno voluto invitarlo a riflettere, a ritirare la diffida e
rispettare così il lavoro degli altri, le istituzioni coinvolte, un incolpevole teatro
Rendano.
Dall’altra parte Tirana, e il suo teatro, che, non rispettando i tempi di
pagamento, non ha rispettato il lavoro di un professionista, creando un grande
danno.
Da una parte un artista, un lavoratore che rivendica legittimamente il suo
compenso, dall’altra un teatro afflitto e offeso dai problemi economici, quegli
stessi che in Italia così come in tutta Europa, in questa dura fase di crisi
economico-finanziaria, stanno minando la dignità dell’essere umano.
In mezzo gli altri, quelli che continuano a credere, a sperare, a combattere per
uscire dall’incubo, lavorando e lottando.
Cosa dire? Cosa pensare? Cosa fare ?
Deve prevalere l’amore per cultura, per il teatro. Deve prevalere il rispetto per la
città di Cosenza e soprattutto la volontà di offrire alla Stagione Lirica la
chiusura di qualità che merita. Annuncio quindi che il 30 e 31 maggio prossimi
la Stagione Lirica avrà il suo epilogo con “La Traviata” di Giuseppe Verdi.
Abbiamo iniziato la nostra Stagione con un omaggio al grande compositore di
Busseto, nel bicentenario della sua nascita, chiudiamo con uno dei titoli verdiani
più amati dal pubblico, nell’allestimento firmato da Artemio Cabassi ed una
Violetta d’eccezione che è Elena Rossi.
Isabel Russinova
Biglietti e Informazioni
I biglietti sono in vendita sia al botteghino del “Rendano” che all’agenzia “Inprimafila” di
Viale degli Alimena.
Orari della biglietteria del Rendano: da martedì a domenica, dalle ore 10,00 alle 13,00 e
dalle 16,00 alle 19,00 (lunedì riposo), Tel.0984/22835.
Per informazioni: 0984/813227, da lunedì a sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.
[email protected]
[email protected]
www.comune.cosenza.it
Ufficio Stampa (Palazzo dei Bruzi)
Dirigente: Elena Scrivano
Addetti stampa: Annarita Callari, Giuseppe Di Donna
Segretaria: Loredana Beltrano
[email protected]; Tel.0984/24847; 0984/22153