DOWNOLAD impianti elettrici nei cantieri edili

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IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE
EFFETTI FISIOPATOLOGICI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO ............................ - 2 LA CURVA DI SICUREZZA ........................................................................................................................... - 4 PROTEZIONE DELLE PERSONE ................................................................................................................ - 5 -
Contatto diretto ........................................................................................................................... - 5 Contatto indiretto ........................................................................................................................ - 5 Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione .............................................. - 6 IMPIANTO DI TERRA.................................................................................................................................... - 9 ESECUZIONE DELL’IMPIANTO DI TERRA ............................................................................................... - 10 GRADO DI PROTEZIONE “IP” .................................................................................................................... - 13 PRESE A SPINA ......................................................................................................................................... - 13 CONDUTTURE ............................................................................................................................................ - 15 -
Sovracorrente: ........................................................................................................................... - 15 Sovraccarico: ............................................................................................................................. - 15 Cortocircuito ............................................................................................................................. - 16 Tipi di cavi, posa e portata: ....................................................................................................... - 16 QUADRI ELETTRICI ................................................................................................................................... - 23 ILLUMINAZIONE NORMALE E DI EMERGENZA ...................................................................................... - 24 LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI .......................................................................................................... - 25 PROTEZIONE CONTRO I FULMINI ........................................................................................................... - 26 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ .......................................................................................................... - 26 -
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EFFETTI FISIOPATOLOGICI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO
Il passaggio di corrente elettrica attraverso il corpo umano può determinare
numerose alterazioni e lesioni, temporanee o permanenti. La corrente elettrica
produce un’azione diretta sui vasi sanguigni, sul sangue, sulle cellule nervose
(stato di shock); può determinare alterazioni permanenti nel sistema cardiaco
(aritmie, lesioni al miocardio, alterazioni permanenti di conduzione),
nell’attività celebrale (modificazione dell’elettroencefalogramma) e nel sistema
nervoso centrale; può arrecare danni all’apparato uditivo, a quello visivo, ecc.
Gli effetti più frequenti e più importanti che la corrente elettrica produce sul
corpo umano, i fenomeni principali che contribuiscono a definire i limiti di
pericolosità, sono fondamentalmente quattro:
- Tetanizzazione
- Arresto della respirazione
- Fibrillazione ventricolare
- Ustioni
RB = RESISTENZA DEL CORPO (BODY)
Resistenza: In elettrotecnica rappresenta la capacità di una determinata
sostanza ad opporsi al passaggio di corrente. Maggiore è la Resistenza più
difficoltà ha la corrente di attraversare la sostanza, minore è la resistenza e più
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facilità ha la corrente di fluire. Es. i metalli in genere hanno una resistenza
bassa, il legno asciutto ha una resistenza elevata.
I materiali con resistenze elevate si definiscono ISOLANTI.
La resistenza del corpo umano rappresentata in tabella 5.A dipende da
innumerevoli variabili, ma soprattutto dal percorso della corrente, dalle
condizioni ambientali, dalla superficie di contatto degli elettrodi con la pelle e
dalla tensione. Il percorso mano-mano (trasversale) è meno pericoloso del
percorso mano(i)-piedi (longitudinale) a parità di tensione applicata al corpo
umano. Nel percorso longitudinale, tuttavia, la resistenza del corpo umano RB
ha in serie la resistenza verso terra (ad esempio le scarpe) REB la quale è a
favore della sicurezza. In serie alla resistenza del corpo umano la norma
assume resistenza REB di 1000 ohm in condizioni ordinarie e di 200 ohm in
condizioni particolari (cantieri edili, locali agricoli e zootecnici e locali
medici).
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LA CURVA DI SICUREZZA
Se la corrente che attraversa il corpo umano è superiore a valori limiti ci
possono essere gravi conseguenze. Per vedere quali sono questi valori ci si
riferisce alla curva di sicurezza corrente-tempo.
Tale curva è intermedia
tra le curve b e c1 come
si può vedere nella figura
a fianco e rappresenta i
valori
di
corrente
sopportabili
dalla
persona in funzione del
tempo
per
il
quale
permane tale corrente.
In condizioni particolari il
valore limite è di 23 mA.
Dalla curva correntetempo si risale alla curva
tensione-tempo
che
rappresenta il valore di
tensione
sopportabile
dalla persona in funzione
del
tempo
di
permanenza.
Il valore della tensione di contatto che è possibile mantenere per un tempo
indefinito (in pratica 5 s) prende il nome di tensione di contatto limite
convenzionale UL.
In condizioni normali si assume UL=50 V, in condizioni particolari UL=25 V.
Questo deriva dalla Legge di Ohm (V=RxI) in cui:
V = (RB+REB) x I
Ove
V rappresenta la tensione in Volt (massima sopportabile dalla persona)
RB+REB rappresenta la resistenza del corpo umano + la resistenza di contatto
pari a 875+200=1075 ohm (come da tabella 5.B)
I rappresenta la corrente massima sopportabile pari a 23mA
Si avrà:
1075x0,023=25 V
Il limite di 25 V è necessario per capire qual è il valore massimo della
resistenza dell’impianto di terra, come vedremo successivamente.
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PROTEZIONE DELLE PERSONE
Contatto diretto
Viene definito come il contatto di persone con parti attive , definite a loro volta
come conduttori o parti conduttrici in tensione nel servizio ordinario. Tra le
parti attive rientrano i conduttori di fase e il conduttore di neutro ma non il
conduttore di protezione (cavo di terra). FIG.a)
Contatto indiretto
Viene definito come il contatto di persone con una massa in tensione per un
guasto FIG b). Si ricorda che una massa è una parte conduttrice che soddisfa
le seguenti proprietà :
1) può essere toccata
2) non è in tensione in condizioni ordinarie
3) può andare in tensione in condizioni di guasto dell’isolamento.
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Il contatto indiretto può avvenire anche nel contatto con una massa estranea
ovvero una parte conduttrice non facente parte dell’impianto elettrico ma che
può assumere un potenziale. Es. di massa estranea sono il ponteggio, il
bicchiere della betoniera, tubazioni metalliche ecc...
Se la massa è collegata a terra la corrente tende a passare attraverso il
conduttore di messa a terra ma la persona è comunque sottoposta a tensione e
parte della corrente potrebbe fluire attraverso il corpo.
Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione
Per ovviare al problema occorre che la resistenza di terra RE non sia elevata e
che sia installato un interruttore differenziale (detto anche salvavita da un
nome commerciale largamente utilizzato) che è un dispositivo elettrico in grado
di riconoscere la corrente che fluisce verso terra, a seguito di un guasto come
rappresentato in figura, e di interrompere l’alimentazione del circuito quando
tale corrente è maggiore del valore prestabilito detto SENSIBILITA’.
Il valore di resistenza deve soddisfare la seguente relazione:
RE ≤ 25 V / Idn
dove:
RE
é la somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione
della masse in ohm;
Idn é la sensibilità più elevata tra i dispositivi differenziali installati in
ampere;
25V il valore della tensione limite di sicurezza (come visto precedentemente);
Tale relazione deve essere verificata misurando il valore della resistenza di
terra e tenendo presente la corrente d’intervento del dispositivo differenziale di
sensibilità più elevata.
Ad es. se l’interruttore differenziale generale ha sensibilità pari a 0,3A si
ricava:
RE ≤ 25 V / 0,3A
Da cui deriva che la resistenza di terra dovrà essere inferiore a circa 83 ohm.
E’ consigliabile comunque cercare di rimanere al di sotto dei 20 ohm per tener
conto del degrado nel tempo delle connessioni, del deperimento dell’impianto,
delle condizioni ambientali ecc.
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Per poter soddisfare questa condizione è necessario realizzare un impianto di
terra adeguato, infiggendo nel terreno i dispersori.
I dispersori sono dei corpi metallici infissi nel terreno di dimensioni e forme
diverse. Indicativamente un dispersore genera una resistenza di terra pari a:
RE= r / 2∏L
dove:
é la resistività
r
o roccioso avranno
argilloso)
∏
è pi greco pari
L
è la lunghezza
del terreno variabile dal tipo terreno (un terreno ghiaioso
resistività maggiore rispetto ad un terreno sabbioso o
a circa 3,14
della parte del dispersore infissa nel terreno.
Ad esempio, con terreno di resistività pari a 200, dispersore infisso per 1m si
avrà:
200 / 2x3,14/1 ovvero 200 / 6,28 =32 ohm circa.
Infiggendo un ulteriore dispersore, a distanza almeno 5 volte la profondità
di infissione, nel caso dell’esempio a 5 m, la resistenza di dimezzerà,
infiggendone un ulteriore la resistenza diverrà un terzo e così via.
Resistività di alcuni tipi di terreni
Tipo di terreno
Terreno palustre
Argille
Marne
Arenarie argillose
Gessi
Scisti argillosi
Calcare quarzifero
Altre arenarie
Granito e grés
Ghiaia
Terreno sabbioso umido
Clacare
Terreno sabbioso secco
Rocce cristalline
Calcestruzzo umido
Acqua di fiume e lago
Resistività
(ohm x m)
0 - 14
2-8
3 – 15
7 – 50
8 – 70
10 - 40
20 - 150
50 - 300
50 - 400
60 - 800
70 - 100
100 - 1450
130 - 400
100 - 5000
60 - 100
10 - 30
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Il terreno svolge quindi la funzione di conduttore elettrico, ma la sua resistività
è variabile oltre che dal tipo di terreno anche da altri fattori ad esempio a
temperature inferiori a 0°C il terreno gela e la sua resistività può aumentare
dalle 5 alle 10 volte.
Se il dispersore dell’esempio di cui sopra è infisso alla temperatura di 20°C la
resistenza risulta di 32 ohm, mentre d’inverno potrebbe arrivare anche a 320
ohm. In realtà questa condizione è eccessiva perché solitamente i dispersori
sono infissi a profondità maggiore di 1m e il terreno, a profondità maggiori di
0,5m, tende a non congelare.
Buona regola è quella di collegare all’impianto di terra i plinti delle fondazioni
raggiungendo così valori di resistenza molto bassi.
N.B. la corrente alternata non da origine a fenomeni di corrosione nei ferri del
cemento armato.
Al termine dei lavori il responsabile tecnico della ditta elettrica o chi per lui
eseguirà una misura strumentale atta a verificare e certificare l’impianto di
messa a terra.
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IMPIANTO DI TERRA
L’impianto di terra di cantiere è costituito fondamentalmente da:
•
•
•
•
Dispersori;
Conduttore di terra
Nodo o collettore principale di terra;
Conduttori di protezione;
Il dispersore può essere di varie tipologie:
•
•
Dispersore intenzionale ( picchetti, tubi, profilati, tondini, ecc..);
Dispersore naturale (ferri delle fondazioni in cemento armato, plinti,
travi, ecc..);
Il nodo o collettore principale
di terra può essere costituito
da una barra di rame posta
generalmente sotto al quadro
generale di cantiere, alla
quale fanno capo i conduttori
di protezione che collegano a
terra le masse ed il conduttore
di terra che proviene dai
dispersori,
la
figura
sottostante ne è un classico
esempio:
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ESECUZIONE DELL’IMPIANTO DI TERRA
L’impianto di terra deve essere eseguito obbligatoriamente all’atto
dell’installazione degli apparecchi elettrici di cantiere.
Generalmente, nella fase di allestimento del cantiere non sono state ancora
eseguiti scavi e quindi non sono ancora disponibili dispersori naturali quali le
fondazioni di cemento armato per cui bisogna procedere nel modo seguente:
Come visibile dalla figura si consiglia l’installazione di picchetti in prossimità dei
principali utilizzatori di cantiere (senza esagerare), per cui saranno installati:
•
•
•
•
n.1
n.1
n.1
n.1
Picchetto
Picchetto
Picchetto
Picchetto
per
per
per
per
Sega Circolare
Betoniera
Quadro Generale
Gru
Tali picchetti devono essere installati a distanza almeno uguale alla somma
delle loro lunghezze (meglio se a 5 volte la profondità di infissione).
Tutti i picchetti devono essere intercollegati tra loro tramite conduttore di
terra di colore Giallo/Verde della sezione minima di 16mmq cercando di
formare un anello chiuso. Qualora si utilizza corda di rame nuda la sezione
minima dovrà essere di 25mmq (meglio se 35mmq visto le sollecitazioni
meccaniche alle quali può essere sottoposta)
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Non vanno collegati a terra gli apparecchi di classe II ovvero quelli aventi il
doppio quadrato.
GRUPPI ELETTROGENI (GENERATORI ELETTRICI)
Nei cantieri in cui l’alimentazione è fatta da gruppo elettrogeno occorre
distinguere 2 casi: il primo se il cantiere è piccolo e viene alimentato un unico
apparecchio, il secondo se il cantiere è grande.
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Nel secondo
differenziali.
caso
devono
comunque
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essere
installati
gli
interruttori
GRADO DI PROTEZIONE “IP”
Gli indici di protezione IP, rappresentano il grado di protezione di un dispositivo
da agenti esterni, esso è formato da due cifre, la prima cifra indica il grado di
protezione contro l’ingresso di oggetti solidi e polveri, la seconda cifra
rappresenta l’indice di protezione contro i liquidi.
1° Cifra Descrizione
2° Cifra Descrizione
1
Protezione da oggetti solidi maggiori di 50 mm
1
Protezione da gocce d'acqua
2
Protezione da oggetti solidi maggiori di 12 mm
2
Protezione da gocce d'acqua deviate fino a 15°
3
Protezione da oggetti solidi maggiori di 2.5 mm
3
Protezione da vapori d'acqua
4
Protezione da oggetti solidi maggiori di 1 mm
4
Protezione da spruzzi d'acqua
5
Protezione da polveri
5
Protezione da getti d'acqua
6
Protezione forte da polveri
6
Protezione da getti forti d'acqua o mareggiate
7
Protezione contro l'immersione
8
Protezione contro l'immersione continua
Nella tabella sottostante sono riassunti i più comuni gradi di protezione presenti sulla
apparecchiature:
Grado IP Definizione
IP 44
Protezione
contro
la
penetrazione
di
corpi
solidi
maggiori
di
1
mm.
Protezione contro la penetrazione di liquidi da gocce, vapori o spruzzi in qualsiasi direzione.
La penetrazione di corpi solidi inferiori a 1 mm e liquidi non deve danneggiare l'apparecchiatura.
IP 54
Protezione
totale
alla
penetrazione
di
Protezione contro la penetrazione di liquidi da gocce, vapori o spruzzi
La penetrazione di polveri e liquidi non deve danneggiare l'apparecchiatura.
IP 55
Protezione
totale
alla
penetrazione
di
corpi
solidi.
Protezione contro la penetrazione di liquidi da gocce, vapori, spruzzi e getti d'acqua in qualsiasi direzione.
La penetrazione di polveri e liquidi non deve danneggiare l'apparecchiatura.
IP 65
Protezione
totale
alla
penetrazione
di
corpi
solidi
e
polveri.
Protezione contro la penetrazione di liquidi da gocce, vapori, spruzzi e getti d'acqua in qualsiasi direzione.
La penetrazione liquidi non deve danneggiare l'apparecchiatura.
IP 66
Protezione
totale
alla
penetrazione
di
corpi
solidi
e
polveri.
Protezione contro la penetrazione di liquidi da spruzzi, mareggiate e forti getti d'acqua in qualsiasi direzione.
La penetrazione liquidi non deve danneggiare l'apparecchiatura.
IP 67
Protezione
totale
alla
penetrazione
di
corpi
solidi
e
Protezione contro l'immersione in acqua momentanea per 30 minuti a 1 metro di profondità.
polveri.
IP 68
Protezione
totale
alla
penetrazione
di
corpi
Protezione contro l'immersione in acqua permanente a 1 metro di profondità.
solidi
e
polveri.
IP 68-xx
Protezione
totale
alla
penetrazione
di
corpi
Protezione contro l'immersione in acqua permanente a xx metri di profondità.
solidi
e
polveri.
in
corpi
qualsiasi
solidi.
direzione.
PRESE A SPINA
Le prese a spina rappresentano oltre il 10% degli infortuni elettrici nei cantieri.
Per ovviare a questo occorre che siano conformi alla norma, dotate di
pressacavo stretto e con i conduttori di cablaggio saldamente serrati. Il grado
di protezione minimo per le prese nei cantieri all’esterno è IP67 all’interno è
IP44
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Le prese a spina per uso domestico e similare non sono adatte per essere
utilizzate nei cantieri, perche non hanno il necessario grado di protezione e non
sono resistenti agli urti. Le prese ad uso domestico (fino a 16A) sono ammesse
se protette dagli urti e dagli spruzzi d’acqua, ad esempio se installate
all’interno del quadro di cantiere. Possono servire in piccoli cantieri per
collegare utilizzatori portatili tuttavia non se ne consiglia l’uso.
Le prese degli avvolgicavi devono essere di tipo industriale, i cavi devono
essere del tipo H07RN-F o equivalente.
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Gli avvolgicavi devono essere dotati di protezione incorporata contro le
sovracorrenti o di protezione termica.
CONDUTTURE
Sovracorrente:
Si ha sovracorrente quando la corrente assorbita da un carico (e quindi la
potenza) supera quella che può essere fornita e sopportata dalla linea. Le
sovracorrenti sono di due tipi: i sovraccarichi elettrici od i cortocircuiti.
Sovraccarico:
Una corrente di sovraccarico è una sovracorrente che si manifesta in un
circuito sano, per esempio dovuta a cuscinetti ingrippati ( ad esempio del
bicchiere della betoniera) oppure dovuta all'avere collegato troppi apparecchi
ad una presa multipla o una prolunga.
Per evitare quest'ultimo problema è opportuno, quando si collega un
apparecchio elettrico ad una presa, assicurarsi che la potenza indicata
sull'apparecchio (o la somma nel caso di più apparecchi) non superi la potenza
massima erogabile dalla presa o prolunga.
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In queste condizioni i conduttori subiscono per effetto Joule un
surriscaldamento che può causare il danneggiamento del conduttore metallico
stesso, ed i materiali isolanti, in queste condizioni si può originare un incendio.
Per prevenire l'insorgenza di una sovracorrente, tutti gli impianti elettrici
devono includere sistemi di protezione quali fusibili o interruttori
magnetotermici, in grado di interrompere automaticamente la corrente
elettrica se questa supera un valore prefissato.
Cortocircuito
Il Cortocircuito è una sovracorrente che si genera in un circuito a seguito di un
guasto. Il collegamento fra due punti di un circuito che ha resistenza bassa o
trascurabile, da origine ad una corrente che può assumere valori molto elevati.
L'interruttore magnetotermico, detto anche interruttore automatico, è
un dispositivo elettrico in grado di interrompere un circuito in caso di
sovracorrente. Sostituisce il fusibile, con il vantaggio di avere una maggior
precisione di intervento ed essere facilmente ripristinabile con la pressione di
un pulsante o l'azionamento di una leva.
Tipi di cavi, posa e portata:
Per la realizzazione delle alimentazione degli impianti elettrici di cantiere, si
possono adottare i seguenti tipi di cavi:
FG7OR0,6/1kV
Cavo unipolare o multipolare, con guaina in pvc, adatto anche alla
posa interrata, per posa fissa.
H07RN-F
Cavo unipolare o multipolare, isolato in gomma sotto guina
esterna chiamata comunemente “ neoprene”, resistente all’acqua
e all’abrasione, per posa mobile.
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FROR 450/750V - NPI
Cavo multipolare, con isolamento e guaina in pvc, NON adatto alla
posa interrata, per posa fissa.
Per scegliere la sezione del conduttore di un cavo bisogna conoscere la portata
del cavo “Iz”, la corrente alla quale viene impiegato “Ib” e la sua lunghezza per
limitare così la caduta di tensione.
La tabella sottostante deve essere utilizzata per la scelta del cavo di
alimentazione:
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I cavi a posa mobile, che alimentano apparecchiature trasportabili all’interno
del cantiere , devono essere possibilmente sollevati da terra e seguire percorsi
brevi; non devono essere lasciati sul terreno, arrotolati in prossimità
dell’apparecchio o sul posto di lavoro, con conseguente pericolo di
danneggiamenti meccanici.
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Le connessioni devono essere eseguite all’interno di cassette almeno IP44
(meglio IP55), preferibilmente in materiale plastico.
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Occorre prestare sempre particolare attenzione allo stato dei cavi. Se ci sono
spelature evidenti occorre sostituire immediatamente il cavo.
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QUADRI ELETTRICI
Le precedenti norme CEI 17-13 indicano che nei cantieri sono ammessi
solamente quadri elettrici denominati ASC (Apparecchiatura di Serie per
Cantiere). Attualmente tali norme sono sostituite dalla CEI EN 61439-4
Ogni quadro elettrico deve essere munito di una targa indelebile, apposta dal
costruttore, ove sono riportati in modo visibile e leggibile i seguenti dati:
•
•
•
•
•
Il nome e il marchio di fabbrica del costruttore;
Il tipo, o il numero di identificazione;
La dicitura EN60439-4 (CEI 17-13/4) o EN61439-4
Natura e valore nominale della corrente del quadro e la frequenza per la
corrente alternata;
Tensione di funzionamento (230V – 400V)
I quadri elettrici di cantiere devono avere almeno grado di protezione IP44.
Tali quadri non possono essere modificati elettricamente o decade le
certificazione.
All’interno del quadro deve essere conservata la relativa certificazione.
I quadri elettrici di cantiere devono obbligatoriamente essere dotati di
comando di emergenza, il quale ha lo scopo di interrompere rapidamente
l’alimentazione all’interno dell’impianto elettrico.
Generalmente i quadri di cantiere del tipo ASC hanno già incorporato tale
arresto di emergenza, figura sottostante:
Nel caso in cui un pulsante di emergenza non sia incorporato già nel quadro,
come comando di arresto generale può essere utilizzato l’interruttore generale
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del quadro di cantiere, in questo caso il quadro NON DEVE ESSERE
CHIUDIBILE A CHIAVE e deve essere apposta una targa indicativa.
ILLUMINAZIONE NORMALE E DI EMERGENZA
Gli apparecchi di illuminazione è opportuno abbiano grado di protezione
almeno IP55. Possono essere utilizzate sia lampade fisse che trasportabili.
Nei cantieri di notevoli dimensioni devono essere illuminati i posti di lavoro e i
passaggi interni come vani scala, sbalzi ecc.
Quando al mancare dell’illuminazione ordinaria possono determinarsi situazioni
di pericolo per le persone, occorre predisporre un’ulteriore illuminazione,
denominata illuminazione di sicurezza.
L’illuminazione di sicurezza è necessaria nei cantieri di dimensioni piuttosto
rilevanti, dove il lavoro si svolge con l’illuminazione artificiale, ad esempio nei
piani interrati, ecc.
In questi casi vanno illuminate le vie di esodo che conducono a luoghi sicuri o
all’aperto, specie le rampe di scale non ancora ultimate e i varchi di uscita.
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LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI
Per luogo conduttore ristretto s’intende un luogo delimitato essenzialmente da
superfici metalliche o conduttrici (serbatoio, scavo nel terreno, ecc.) è ristretto
quando le dimensioni sono tali da limitare il movimento dell’operatore. Occorre
che le apparecchiature alimentate elettricamente usate in questi luoghi siano
come da figura sottostante:
Le lampade portatili nei luoghi conduttori ristretti devono essere alimentate da
sorgente autonoma o da trasformatore di sicurezza.
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PROTEZIONE CONTRO I FULMINI
In base alle normative vigenti, le strutture metalliche installate all’aperto quali,
gru, ponteggi metallici e silos, di notevoli dimensioni, devono essere
protette contro i fulmini.
La protezione contro i fulmini non consiste in una semplice messa a terra, ma
comporta l’applicazione della Norma EN CEI EN 62305 (ex CEI 81-10), con
qualche complicazione tecnica e pratica, ad esempio i conduttori di terra
devono avere sezione 50mmq anziché 16mmq.
Per stabilire se la struttura necessita di adeguato impianto di messa a terra
contro i fulmini è necessario eseguire un calcolo da parte di un tecnico
abilitato, per cui se all’interno del cantiere è presente una struttura di notevoli
dimensioni (solitamente gru e ponteggi) è bene contattare il tecnico abilitato
dell’impresa realizzatrice dell’impianto elettrico, in modo tale che verifichi se la
struttura è già autoprotetta oppure se necessita dell’impianto di terra contro i
fulmini.
Qualora l’impianto debba essere realizzato va denunciato all’Asl/Arpa e
all’INAIL (ex ISPESL) e fatto sottoporre a verifica periodica con cadenza
biennale.
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’
L’installatore al termine dei lavori rilascia una dichiarazione di conformità
dell’impianto secondo il DM 37/08 completa di tutti gli allegati obbligatori e
non: relazione con tipologia dei materiali utilizzati, schema dell’impianto
realizzato, verifica iniziale, verifica dell’impianto di terra, libretto d’uso e
manutenzione, certificazione dei quadri elettrici e calcolo di protezione dalle
scariche atmosferiche qualora siano presenti la gru, il ponteggio o altre masse
metalliche di notevoli dimensioni.
Il datore di lavoro deve inviare tale dichiarazione all’INAILe all’Asl/Arpa entro
trenta giorni dalla messa in servizio dell’impianto accompagnato dal modello di
trasmissione.
Una copia di tale dichiarazione deve essere tenuta in cantiere a disposizione
degli organi di vigilanza. La mancata presentazione della dichiarazione porta ad
un’ammenda per l’impresa edile e nei casi peggiori al sequestro del cantiere.
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