IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE EFFETTI FISIOPATOLOGICI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO ............................ - 2 LA CURVA DI SICUREZZA ........................................................................................................................... - 4 PROTEZIONE DELLE PERSONE ................................................................................................................ - 5 - Contatto diretto ........................................................................................................................... - 5 Contatto indiretto ........................................................................................................................ - 5 Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione .............................................. - 6 IMPIANTO DI TERRA.................................................................................................................................... - 9 ESECUZIONE DELL’IMPIANTO DI TERRA ............................................................................................... - 10 GRADO DI PROTEZIONE “IP” .................................................................................................................... - 13 PRESE A SPINA ......................................................................................................................................... - 13 CONDUTTURE ............................................................................................................................................ - 15 - Sovracorrente: ........................................................................................................................... - 15 Sovraccarico: ............................................................................................................................. - 15 Cortocircuito ............................................................................................................................. - 16 Tipi di cavi, posa e portata: ....................................................................................................... - 16 QUADRI ELETTRICI ................................................................................................................................... - 23 ILLUMINAZIONE NORMALE E DI EMERGENZA ...................................................................................... - 24 LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI .......................................................................................................... - 25 PROTEZIONE CONTRO I FULMINI ........................................................................................................... - 26 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ .......................................................................................................... - 26 - -1- EFFETTI FISIOPATOLOGICI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO Il passaggio di corrente elettrica attraverso il corpo umano può determinare numerose alterazioni e lesioni, temporanee o permanenti. La corrente elettrica produce un’azione diretta sui vasi sanguigni, sul sangue, sulle cellule nervose (stato di shock); può determinare alterazioni permanenti nel sistema cardiaco (aritmie, lesioni al miocardio, alterazioni permanenti di conduzione), nell’attività celebrale (modificazione dell’elettroencefalogramma) e nel sistema nervoso centrale; può arrecare danni all’apparato uditivo, a quello visivo, ecc. Gli effetti più frequenti e più importanti che la corrente elettrica produce sul corpo umano, i fenomeni principali che contribuiscono a definire i limiti di pericolosità, sono fondamentalmente quattro: - Tetanizzazione - Arresto della respirazione - Fibrillazione ventricolare - Ustioni RB = RESISTENZA DEL CORPO (BODY) Resistenza: In elettrotecnica rappresenta la capacità di una determinata sostanza ad opporsi al passaggio di corrente. Maggiore è la Resistenza più difficoltà ha la corrente di attraversare la sostanza, minore è la resistenza e più -2- facilità ha la corrente di fluire. Es. i metalli in genere hanno una resistenza bassa, il legno asciutto ha una resistenza elevata. I materiali con resistenze elevate si definiscono ISOLANTI. La resistenza del corpo umano rappresentata in tabella 5.A dipende da innumerevoli variabili, ma soprattutto dal percorso della corrente, dalle condizioni ambientali, dalla superficie di contatto degli elettrodi con la pelle e dalla tensione. Il percorso mano-mano (trasversale) è meno pericoloso del percorso mano(i)-piedi (longitudinale) a parità di tensione applicata al corpo umano. Nel percorso longitudinale, tuttavia, la resistenza del corpo umano RB ha in serie la resistenza verso terra (ad esempio le scarpe) REB la quale è a favore della sicurezza. In serie alla resistenza del corpo umano la norma assume resistenza REB di 1000 ohm in condizioni ordinarie e di 200 ohm in condizioni particolari (cantieri edili, locali agricoli e zootecnici e locali medici). -3- LA CURVA DI SICUREZZA Se la corrente che attraversa il corpo umano è superiore a valori limiti ci possono essere gravi conseguenze. Per vedere quali sono questi valori ci si riferisce alla curva di sicurezza corrente-tempo. Tale curva è intermedia tra le curve b e c1 come si può vedere nella figura a fianco e rappresenta i valori di corrente sopportabili dalla persona in funzione del tempo per il quale permane tale corrente. In condizioni particolari il valore limite è di 23 mA. Dalla curva correntetempo si risale alla curva tensione-tempo che rappresenta il valore di tensione sopportabile dalla persona in funzione del tempo di permanenza. Il valore della tensione di contatto che è possibile mantenere per un tempo indefinito (in pratica 5 s) prende il nome di tensione di contatto limite convenzionale UL. In condizioni normali si assume UL=50 V, in condizioni particolari UL=25 V. Questo deriva dalla Legge di Ohm (V=RxI) in cui: V = (RB+REB) x I Ove V rappresenta la tensione in Volt (massima sopportabile dalla persona) RB+REB rappresenta la resistenza del corpo umano + la resistenza di contatto pari a 875+200=1075 ohm (come da tabella 5.B) I rappresenta la corrente massima sopportabile pari a 23mA Si avrà: 1075x0,023=25 V Il limite di 25 V è necessario per capire qual è il valore massimo della resistenza dell’impianto di terra, come vedremo successivamente. -4- PROTEZIONE DELLE PERSONE Contatto diretto Viene definito come il contatto di persone con parti attive , definite a loro volta come conduttori o parti conduttrici in tensione nel servizio ordinario. Tra le parti attive rientrano i conduttori di fase e il conduttore di neutro ma non il conduttore di protezione (cavo di terra). FIG.a) Contatto indiretto Viene definito come il contatto di persone con una massa in tensione per un guasto FIG b). Si ricorda che una massa è una parte conduttrice che soddisfa le seguenti proprietà : 1) può essere toccata 2) non è in tensione in condizioni ordinarie 3) può andare in tensione in condizioni di guasto dell’isolamento. -5- Il contatto indiretto può avvenire anche nel contatto con una massa estranea ovvero una parte conduttrice non facente parte dell’impianto elettrico ma che può assumere un potenziale. Es. di massa estranea sono il ponteggio, il bicchiere della betoniera, tubazioni metalliche ecc... Se la massa è collegata a terra la corrente tende a passare attraverso il conduttore di messa a terra ma la persona è comunque sottoposta a tensione e parte della corrente potrebbe fluire attraverso il corpo. Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione Per ovviare al problema occorre che la resistenza di terra RE non sia elevata e che sia installato un interruttore differenziale (detto anche salvavita da un nome commerciale largamente utilizzato) che è un dispositivo elettrico in grado di riconoscere la corrente che fluisce verso terra, a seguito di un guasto come rappresentato in figura, e di interrompere l’alimentazione del circuito quando tale corrente è maggiore del valore prestabilito detto SENSIBILITA’. Il valore di resistenza deve soddisfare la seguente relazione: RE ≤ 25 V / Idn dove: RE é la somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione della masse in ohm; Idn é la sensibilità più elevata tra i dispositivi differenziali installati in ampere; 25V il valore della tensione limite di sicurezza (come visto precedentemente); Tale relazione deve essere verificata misurando il valore della resistenza di terra e tenendo presente la corrente d’intervento del dispositivo differenziale di sensibilità più elevata. Ad es. se l’interruttore differenziale generale ha sensibilità pari a 0,3A si ricava: RE ≤ 25 V / 0,3A Da cui deriva che la resistenza di terra dovrà essere inferiore a circa 83 ohm. E’ consigliabile comunque cercare di rimanere al di sotto dei 20 ohm per tener conto del degrado nel tempo delle connessioni, del deperimento dell’impianto, delle condizioni ambientali ecc. -6- Per poter soddisfare questa condizione è necessario realizzare un impianto di terra adeguato, infiggendo nel terreno i dispersori. I dispersori sono dei corpi metallici infissi nel terreno di dimensioni e forme diverse. Indicativamente un dispersore genera una resistenza di terra pari a: RE= r / 2∏L dove: é la resistività r o roccioso avranno argilloso) ∏ è pi greco pari L è la lunghezza del terreno variabile dal tipo terreno (un terreno ghiaioso resistività maggiore rispetto ad un terreno sabbioso o a circa 3,14 della parte del dispersore infissa nel terreno. Ad esempio, con terreno di resistività pari a 200, dispersore infisso per 1m si avrà: 200 / 2x3,14/1 ovvero 200 / 6,28 =32 ohm circa. Infiggendo un ulteriore dispersore, a distanza almeno 5 volte la profondità di infissione, nel caso dell’esempio a 5 m, la resistenza di dimezzerà, infiggendone un ulteriore la resistenza diverrà un terzo e così via. Resistività di alcuni tipi di terreni Tipo di terreno Terreno palustre Argille Marne Arenarie argillose Gessi Scisti argillosi Calcare quarzifero Altre arenarie Granito e grés Ghiaia Terreno sabbioso umido Clacare Terreno sabbioso secco Rocce cristalline Calcestruzzo umido Acqua di fiume e lago Resistività (ohm x m) 0 - 14 2-8 3 – 15 7 – 50 8 – 70 10 - 40 20 - 150 50 - 300 50 - 400 60 - 800 70 - 100 100 - 1450 130 - 400 100 - 5000 60 - 100 10 - 30 -7- Il terreno svolge quindi la funzione di conduttore elettrico, ma la sua resistività è variabile oltre che dal tipo di terreno anche da altri fattori ad esempio a temperature inferiori a 0°C il terreno gela e la sua resistività può aumentare dalle 5 alle 10 volte. Se il dispersore dell’esempio di cui sopra è infisso alla temperatura di 20°C la resistenza risulta di 32 ohm, mentre d’inverno potrebbe arrivare anche a 320 ohm. In realtà questa condizione è eccessiva perché solitamente i dispersori sono infissi a profondità maggiore di 1m e il terreno, a profondità maggiori di 0,5m, tende a non congelare. Buona regola è quella di collegare all’impianto di terra i plinti delle fondazioni raggiungendo così valori di resistenza molto bassi. N.B. la corrente alternata non da origine a fenomeni di corrosione nei ferri del cemento armato. Al termine dei lavori il responsabile tecnico della ditta elettrica o chi per lui eseguirà una misura strumentale atta a verificare e certificare l’impianto di messa a terra. -8- IMPIANTO DI TERRA L’impianto di terra di cantiere è costituito fondamentalmente da: • • • • Dispersori; Conduttore di terra Nodo o collettore principale di terra; Conduttori di protezione; Il dispersore può essere di varie tipologie: • • Dispersore intenzionale ( picchetti, tubi, profilati, tondini, ecc..); Dispersore naturale (ferri delle fondazioni in cemento armato, plinti, travi, ecc..); Il nodo o collettore principale di terra può essere costituito da una barra di rame posta generalmente sotto al quadro generale di cantiere, alla quale fanno capo i conduttori di protezione che collegano a terra le masse ed il conduttore di terra che proviene dai dispersori, la figura sottostante ne è un classico esempio: -9- ESECUZIONE DELL’IMPIANTO DI TERRA L’impianto di terra deve essere eseguito obbligatoriamente all’atto dell’installazione degli apparecchi elettrici di cantiere. Generalmente, nella fase di allestimento del cantiere non sono state ancora eseguiti scavi e quindi non sono ancora disponibili dispersori naturali quali le fondazioni di cemento armato per cui bisogna procedere nel modo seguente: Come visibile dalla figura si consiglia l’installazione di picchetti in prossimità dei principali utilizzatori di cantiere (senza esagerare), per cui saranno installati: • • • • n.1 n.1 n.1 n.1 Picchetto Picchetto Picchetto Picchetto per per per per Sega Circolare Betoniera Quadro Generale Gru Tali picchetti devono essere installati a distanza almeno uguale alla somma delle loro lunghezze (meglio se a 5 volte la profondità di infissione). Tutti i picchetti devono essere intercollegati tra loro tramite conduttore di terra di colore Giallo/Verde della sezione minima di 16mmq cercando di formare un anello chiuso. Qualora si utilizza corda di rame nuda la sezione minima dovrà essere di 25mmq (meglio se 35mmq visto le sollecitazioni meccaniche alle quali può essere sottoposta) - 10 - Non vanno collegati a terra gli apparecchi di classe II ovvero quelli aventi il doppio quadrato. GRUPPI ELETTROGENI (GENERATORI ELETTRICI) Nei cantieri in cui l’alimentazione è fatta da gruppo elettrogeno occorre distinguere 2 casi: il primo se il cantiere è piccolo e viene alimentato un unico apparecchio, il secondo se il cantiere è grande. - 11 - Nel secondo differenziali. caso devono comunque - 12 - essere installati gli interruttori GRADO DI PROTEZIONE “IP” Gli indici di protezione IP, rappresentano il grado di protezione di un dispositivo da agenti esterni, esso è formato da due cifre, la prima cifra indica il grado di protezione contro l’ingresso di oggetti solidi e polveri, la seconda cifra rappresenta l’indice di protezione contro i liquidi. 1° Cifra Descrizione 2° Cifra Descrizione 1 Protezione da oggetti solidi maggiori di 50 mm 1 Protezione da gocce d'acqua 2 Protezione da oggetti solidi maggiori di 12 mm 2 Protezione da gocce d'acqua deviate fino a 15° 3 Protezione da oggetti solidi maggiori di 2.5 mm 3 Protezione da vapori d'acqua 4 Protezione da oggetti solidi maggiori di 1 mm 4 Protezione da spruzzi d'acqua 5 Protezione da polveri 5 Protezione da getti d'acqua 6 Protezione forte da polveri 6 Protezione da getti forti d'acqua o mareggiate 7 Protezione contro l'immersione 8 Protezione contro l'immersione continua Nella tabella sottostante sono riassunti i più comuni gradi di protezione presenti sulla apparecchiature: Grado IP Definizione IP 44 Protezione contro la penetrazione di corpi solidi maggiori di 1 mm. Protezione contro la penetrazione di liquidi da gocce, vapori o spruzzi in qualsiasi direzione. La penetrazione di corpi solidi inferiori a 1 mm e liquidi non deve danneggiare l'apparecchiatura. IP 54 Protezione totale alla penetrazione di Protezione contro la penetrazione di liquidi da gocce, vapori o spruzzi La penetrazione di polveri e liquidi non deve danneggiare l'apparecchiatura. IP 55 Protezione totale alla penetrazione di corpi solidi. Protezione contro la penetrazione di liquidi da gocce, vapori, spruzzi e getti d'acqua in qualsiasi direzione. La penetrazione di polveri e liquidi non deve danneggiare l'apparecchiatura. IP 65 Protezione totale alla penetrazione di corpi solidi e polveri. Protezione contro la penetrazione di liquidi da gocce, vapori, spruzzi e getti d'acqua in qualsiasi direzione. La penetrazione liquidi non deve danneggiare l'apparecchiatura. IP 66 Protezione totale alla penetrazione di corpi solidi e polveri. Protezione contro la penetrazione di liquidi da spruzzi, mareggiate e forti getti d'acqua in qualsiasi direzione. La penetrazione liquidi non deve danneggiare l'apparecchiatura. IP 67 Protezione totale alla penetrazione di corpi solidi e Protezione contro l'immersione in acqua momentanea per 30 minuti a 1 metro di profondità. polveri. IP 68 Protezione totale alla penetrazione di corpi Protezione contro l'immersione in acqua permanente a 1 metro di profondità. solidi e polveri. IP 68-xx Protezione totale alla penetrazione di corpi Protezione contro l'immersione in acqua permanente a xx metri di profondità. solidi e polveri. in corpi qualsiasi solidi. direzione. PRESE A SPINA Le prese a spina rappresentano oltre il 10% degli infortuni elettrici nei cantieri. Per ovviare a questo occorre che siano conformi alla norma, dotate di pressacavo stretto e con i conduttori di cablaggio saldamente serrati. Il grado di protezione minimo per le prese nei cantieri all’esterno è IP67 all’interno è IP44 - 13 - Le prese a spina per uso domestico e similare non sono adatte per essere utilizzate nei cantieri, perche non hanno il necessario grado di protezione e non sono resistenti agli urti. Le prese ad uso domestico (fino a 16A) sono ammesse se protette dagli urti e dagli spruzzi d’acqua, ad esempio se installate all’interno del quadro di cantiere. Possono servire in piccoli cantieri per collegare utilizzatori portatili tuttavia non se ne consiglia l’uso. Le prese degli avvolgicavi devono essere di tipo industriale, i cavi devono essere del tipo H07RN-F o equivalente. - 14 - Gli avvolgicavi devono essere dotati di protezione incorporata contro le sovracorrenti o di protezione termica. CONDUTTURE Sovracorrente: Si ha sovracorrente quando la corrente assorbita da un carico (e quindi la potenza) supera quella che può essere fornita e sopportata dalla linea. Le sovracorrenti sono di due tipi: i sovraccarichi elettrici od i cortocircuiti. Sovraccarico: Una corrente di sovraccarico è una sovracorrente che si manifesta in un circuito sano, per esempio dovuta a cuscinetti ingrippati ( ad esempio del bicchiere della betoniera) oppure dovuta all'avere collegato troppi apparecchi ad una presa multipla o una prolunga. Per evitare quest'ultimo problema è opportuno, quando si collega un apparecchio elettrico ad una presa, assicurarsi che la potenza indicata sull'apparecchio (o la somma nel caso di più apparecchi) non superi la potenza massima erogabile dalla presa o prolunga. - 15 - In queste condizioni i conduttori subiscono per effetto Joule un surriscaldamento che può causare il danneggiamento del conduttore metallico stesso, ed i materiali isolanti, in queste condizioni si può originare un incendio. Per prevenire l'insorgenza di una sovracorrente, tutti gli impianti elettrici devono includere sistemi di protezione quali fusibili o interruttori magnetotermici, in grado di interrompere automaticamente la corrente elettrica se questa supera un valore prefissato. Cortocircuito Il Cortocircuito è una sovracorrente che si genera in un circuito a seguito di un guasto. Il collegamento fra due punti di un circuito che ha resistenza bassa o trascurabile, da origine ad una corrente che può assumere valori molto elevati. L'interruttore magnetotermico, detto anche interruttore automatico, è un dispositivo elettrico in grado di interrompere un circuito in caso di sovracorrente. Sostituisce il fusibile, con il vantaggio di avere una maggior precisione di intervento ed essere facilmente ripristinabile con la pressione di un pulsante o l'azionamento di una leva. Tipi di cavi, posa e portata: Per la realizzazione delle alimentazione degli impianti elettrici di cantiere, si possono adottare i seguenti tipi di cavi: FG7OR0,6/1kV Cavo unipolare o multipolare, con guaina in pvc, adatto anche alla posa interrata, per posa fissa. H07RN-F Cavo unipolare o multipolare, isolato in gomma sotto guina esterna chiamata comunemente “ neoprene”, resistente all’acqua e all’abrasione, per posa mobile. - 16 - FROR 450/750V - NPI Cavo multipolare, con isolamento e guaina in pvc, NON adatto alla posa interrata, per posa fissa. Per scegliere la sezione del conduttore di un cavo bisogna conoscere la portata del cavo “Iz”, la corrente alla quale viene impiegato “Ib” e la sua lunghezza per limitare così la caduta di tensione. La tabella sottostante deve essere utilizzata per la scelta del cavo di alimentazione: - 17 - I cavi a posa mobile, che alimentano apparecchiature trasportabili all’interno del cantiere , devono essere possibilmente sollevati da terra e seguire percorsi brevi; non devono essere lasciati sul terreno, arrotolati in prossimità dell’apparecchio o sul posto di lavoro, con conseguente pericolo di danneggiamenti meccanici. - 18 - - 19 - - 20 - Le connessioni devono essere eseguite all’interno di cassette almeno IP44 (meglio IP55), preferibilmente in materiale plastico. - 21 - Occorre prestare sempre particolare attenzione allo stato dei cavi. Se ci sono spelature evidenti occorre sostituire immediatamente il cavo. - 22 - QUADRI ELETTRICI Le precedenti norme CEI 17-13 indicano che nei cantieri sono ammessi solamente quadri elettrici denominati ASC (Apparecchiatura di Serie per Cantiere). Attualmente tali norme sono sostituite dalla CEI EN 61439-4 Ogni quadro elettrico deve essere munito di una targa indelebile, apposta dal costruttore, ove sono riportati in modo visibile e leggibile i seguenti dati: • • • • • Il nome e il marchio di fabbrica del costruttore; Il tipo, o il numero di identificazione; La dicitura EN60439-4 (CEI 17-13/4) o EN61439-4 Natura e valore nominale della corrente del quadro e la frequenza per la corrente alternata; Tensione di funzionamento (230V – 400V) I quadri elettrici di cantiere devono avere almeno grado di protezione IP44. Tali quadri non possono essere modificati elettricamente o decade le certificazione. All’interno del quadro deve essere conservata la relativa certificazione. I quadri elettrici di cantiere devono obbligatoriamente essere dotati di comando di emergenza, il quale ha lo scopo di interrompere rapidamente l’alimentazione all’interno dell’impianto elettrico. Generalmente i quadri di cantiere del tipo ASC hanno già incorporato tale arresto di emergenza, figura sottostante: Nel caso in cui un pulsante di emergenza non sia incorporato già nel quadro, come comando di arresto generale può essere utilizzato l’interruttore generale - 23 - del quadro di cantiere, in questo caso il quadro NON DEVE ESSERE CHIUDIBILE A CHIAVE e deve essere apposta una targa indicativa. ILLUMINAZIONE NORMALE E DI EMERGENZA Gli apparecchi di illuminazione è opportuno abbiano grado di protezione almeno IP55. Possono essere utilizzate sia lampade fisse che trasportabili. Nei cantieri di notevoli dimensioni devono essere illuminati i posti di lavoro e i passaggi interni come vani scala, sbalzi ecc. Quando al mancare dell’illuminazione ordinaria possono determinarsi situazioni di pericolo per le persone, occorre predisporre un’ulteriore illuminazione, denominata illuminazione di sicurezza. L’illuminazione di sicurezza è necessaria nei cantieri di dimensioni piuttosto rilevanti, dove il lavoro si svolge con l’illuminazione artificiale, ad esempio nei piani interrati, ecc. In questi casi vanno illuminate le vie di esodo che conducono a luoghi sicuri o all’aperto, specie le rampe di scale non ancora ultimate e i varchi di uscita. - 24 - LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI Per luogo conduttore ristretto s’intende un luogo delimitato essenzialmente da superfici metalliche o conduttrici (serbatoio, scavo nel terreno, ecc.) è ristretto quando le dimensioni sono tali da limitare il movimento dell’operatore. Occorre che le apparecchiature alimentate elettricamente usate in questi luoghi siano come da figura sottostante: Le lampade portatili nei luoghi conduttori ristretti devono essere alimentate da sorgente autonoma o da trasformatore di sicurezza. - 25 - PROTEZIONE CONTRO I FULMINI In base alle normative vigenti, le strutture metalliche installate all’aperto quali, gru, ponteggi metallici e silos, di notevoli dimensioni, devono essere protette contro i fulmini. La protezione contro i fulmini non consiste in una semplice messa a terra, ma comporta l’applicazione della Norma EN CEI EN 62305 (ex CEI 81-10), con qualche complicazione tecnica e pratica, ad esempio i conduttori di terra devono avere sezione 50mmq anziché 16mmq. Per stabilire se la struttura necessita di adeguato impianto di messa a terra contro i fulmini è necessario eseguire un calcolo da parte di un tecnico abilitato, per cui se all’interno del cantiere è presente una struttura di notevoli dimensioni (solitamente gru e ponteggi) è bene contattare il tecnico abilitato dell’impresa realizzatrice dell’impianto elettrico, in modo tale che verifichi se la struttura è già autoprotetta oppure se necessita dell’impianto di terra contro i fulmini. Qualora l’impianto debba essere realizzato va denunciato all’Asl/Arpa e all’INAIL (ex ISPESL) e fatto sottoporre a verifica periodica con cadenza biennale. DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ L’installatore al termine dei lavori rilascia una dichiarazione di conformità dell’impianto secondo il DM 37/08 completa di tutti gli allegati obbligatori e non: relazione con tipologia dei materiali utilizzati, schema dell’impianto realizzato, verifica iniziale, verifica dell’impianto di terra, libretto d’uso e manutenzione, certificazione dei quadri elettrici e calcolo di protezione dalle scariche atmosferiche qualora siano presenti la gru, il ponteggio o altre masse metalliche di notevoli dimensioni. Il datore di lavoro deve inviare tale dichiarazione all’INAILe all’Asl/Arpa entro trenta giorni dalla messa in servizio dell’impianto accompagnato dal modello di trasmissione. Una copia di tale dichiarazione deve essere tenuta in cantiere a disposizione degli organi di vigilanza. La mancata presentazione della dichiarazione porta ad un’ammenda per l’impresa edile e nei casi peggiori al sequestro del cantiere. - 26 -