Corso di Laurea Scienza e Tecnologie Agrarie (STA3) Corso Macchine e Impianti Agricoli (MIA) LA REFRIGERAZIONE DEL LATTE ALLA STALLA A.A. 2011-2012 Dipartimento Ingegneria del Territorio - Università degli Studi di Sassari REFRIGERAZIONE E QUALITÀ DEL LATTE Il latte costituisce un buon terreno di coltura per molti ceppi di microrganismi che vi si trovano naturalmente e che provengono tanto dall’interno che dall’esterno della mammella Temperatura del latte appena munto: 33-35 °C Alla temperatura di mungitura la CMT raddoppia ogni 20 min CMT = Conta Microbica Totale per millilitro DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 2 REFRIGERAZIONE E QUALITÀ DEL LATTE Preservare la qualità del latte fino al momento della trasformazione Consegnare il latte entro 2 ore dalla mungitura oppure Refrigerare il latte fino a 4°C nell’arco di 2-3 ore DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 3 REFRIGERAZIONE La refrigerazione è un trattamento batteriostatico, non battericida, quindi non può risanare un latte inquinato La qualità del latte dipende principalmente dalle condizioni d’igiene nelle quali si effettua la mungitura Le prestazioni di un impianto di refrigerazione condizionano l’efficienza di contenimento della moltiplicazione batterica DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 4 REFRIGERAZIONE Refrigerare un corpo significa abbassarne la temperatura senza portarlo al punto di congelamento. Ciò implica la sottrazione di una certa quantità di calore che viene trasferita e smaltita in un mezzo esterno. Quando avviene spontaneamente, il flusso di calore va nel verso delle temperature decrescenti, cioè passa da un corpo caldo ad uno freddo. DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 5 REFRIGERAZIONE La macchina frigorifera inverte il senso naturale del flusso termico, cioè consente di trasferire il calore da una sorgente fredda verso un corpo caldo. Questo processo avviene con una certa spesa di energia. Sorgente Fredda Sorgente Calda Macchina Frigorifera Lavoro DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 6 MACCHINA FIRGORIFERA A COMPRESSIONE Utilizza come vettori termici i fluidi frigorigeni sfruttandone le particolari proprietà termodinamiche: • evaporano a temperatura e pressione ridotte assorbendo calore • condensano a temperatura e pressioni più alte cedendo calore L’effetto refrigerante viene prodotto dal calore latente di evaporazione I fluidi refrigeranti vengono sottoposti a dei cambiamenti di stato che avvengono in modo controllato e ripetitivo all’interno di un circuito frigorifero composto da 4 organi principali: l’evaporatore, il compressore, il condensatore, il dispositivo di laminazione DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 7 SCHEMA DEL CIRCUITO FRIGORIFERO Calore Q + Lavoro L Condensatore Alta pressione Dispositivo di laminazione Compressore Lavoro L Bassa pressione Evaporatore Calore Q DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 8 SCHEMA DEL CIRCUITO FRIGORIFERO CONDENSAZIONE LAMINAZIONE COMPRESSIONE EVAPORAZIONE DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 9 FLUIDI REFRIGERANTI Per fluidi frigorigeni si intendono quelle sostanze fatte circolare all’interno di un impianto frigorifero i cui cambiamenti di stato sono all’origine della produzione di freddo. Possono essere di tipo: • NATURALE - Ammoniaca, anidride carbonica, anidride solforosa (tossici e altamente infiammabili) • SINTETICO - Gas derivati dal metano e dall'etano per sostituzione degli ioni idrogeno con ioni di alogeni come il cloro, fluoro, bromo (ininfiammabili e atossici) CFC: clorofluorocarburi - impatto ambientale elevato (distruzione strato di ozono, effetto serra), fuori produzione dal 1996 HCFC: idroclorofluorocarburi - impatto ambientale basso, fuori produzione a livello mondiale dal 2030 HFC: idrofluorocarburi - privi di cloro quindi non rappresentano un problema per quanto riguarda l'ozono, ma contribuiscono all’effetto serra DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 10 FLUIDI REFRIGERANTI CFC: R-12 (Difluoro-dicloro-metano) ebolliz. -30 °C HCFC: R-22 (Difluoro-monocloro-metano) ebolliz. -40 °C HFC: R-134a (tetrafluoroetano, sostituiscono R12) ebolliz. -30 °C R-507, R-404a, R- 407c (sostituiscono R22) ebolliz. -45 °C R-717 (Ammoniaca) ebollizione -33,5 °C , poco diffuso a causa delle sue caratteristiche di tossicità ed infiammabilità, che comportano elevati costi dei sistemi di sicurezza. DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 11 SCELTE TECNOLOGICHE refrigerazione in bidoni serbatoi refrigeranti prerefrigeratori + serbatoi refrigeranti refrigerazione istantanea prerefrigerazione + refrigerazione istantanea DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 12 REFRIGERAZIONE IN BIDONI aziende con basse produzioni latte decentrate rispetto al punto di raccolta punti critici: Igiene gravosità fisica • serpentini ad immersione • evaporatori ad immersione • coni refrigeranti DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 13 SERBATOI REFRIGERANTI gruppo frigorifero vasca Componenti accessori: agitatore termostato termometro unità di controllo lavaggio automatico DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 14 Vasca • forma: cilindrica verticale, parallelepipeda, emicilindrica, cilindrica orizzontale • tipo: aperto • volume nominale: chiuso 50 ÷ 32.000 litri (dm3) DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 15 Gruppo frigorifero con compressore ermetico 16 GRUPPO FRIGORIFERO Evaporatore: • a nido d’ape • a placche • tubolare, a serpentina singolo o multipli a seconda del VN DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 17 GRUPPO FRIGORIFERO Compressore: preleva il vapore frigorigeno a bassa p e bassa T e lo porta a valori più elevati di p e T. Deve inoltre assicurare la circolazione del fluido entro il circuito tipo: alternativo, a vite, scroll (spirale orbitante) COMPRESSORE ALTERNATIVO potenza: in funzione di - volume nominale della vasca - sistema di refrigerazione - prestazioni di refrigerazione 0,20-0,25 kW/100 dm3 VN tank per 2 mungiture 0,11-0,19 kW/100 dm3 VN tank per 4 mungiture DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 18 GRUPPO FRIGORIFERO Nei compressori Scroll, detti a “spirale orbitante” la compressione del gas avviene grazie all’azione combinata di due spirali evolventi accoppiate fra loro. La compressione ottenuta risulta estremamente uniforme; si evitano così le classiche “pulsazioni” tipiche dei compressori alternativi. DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 19 GRUPPO FRIGORIFERO Compressore Scroll più silenziosi, richiedono meno energia (circa -42% secondo uno studio fatto nel Vermont), maggior durata e più affidabilità DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 20 GRUPPO FRIGORIFERO Condensatore: ad acqua ad aria pacco alettato elettroventilatore compatto, unità frigo montata solidale alla vasca remoto, dislocato a distanza DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 21 COMPONENTI ACCESSORI Agitatore: refrigerazione funzionamento continuo conservazione funzionamento ciclico (2-3 min/13-15 min pausa) singolo, multipli regime di rotazione 30-32 giri min-1 motore elettrico indipendente (max 50) DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 22 COMPONENTI ACCESSORI Dispositivi di misura e regolazione: I • termometro • termostato • asta graduata • sistemi elettromeccanici con avvio manuale (marcia automatica, marcia forzata) • sistemi elettronici per monitoraggio temperatura, controllo dell’unità frigo e dell’agitatore, ritardo 1° mungitura, II gestione allarmi • centralina controllo impianto lavaggio automatico • unità programmabili con controllo integrato refrigerazione, lavaggio, misura quantità di III latte, monitoraggio remoto DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 23 SERBATOIO DI REFRIGERAZIONE DEL LATTE 2 4 3 1 DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 24 Particolare del condensatore condensatore compressore DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 25 SISTEMI DI REFRIGERAZIONE Classificazione in base alla modalità di trasferimento del calore diretti DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS indiretti 26 Sistemi diretti o ad espansione diretta (RD) il calore viene ceduto direttamente dal latte al fluido refrigerante il termostato controlla il gruppo frigorifero e l’agitatore in base alla temperatura del latte refrigerazione del latte e funzionamento del gruppo frigorifero sono contemporanei DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 27 Sistemi indiretti o ad aspersione di acqua ghiacciata (RI) il calore è veicolato da un fluido intermedio (acqua gelida) il termostato aziona il sistema di circolazione dell’acqua e l’agitatore del latte refrigerazione del latte e funzionamento del gruppo frigorifero sono sfalsati nel tempo il gruppo frigorifero crea la riserva di acqua ghiacciata durante il periodo intermungitura (16-18 h/d) DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 28 Aspersione di acqua ghiacciata DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 29 COMPARAZIONE PRESTAZIONI Diretti Indiretti potenza specifica kW/100 l VN 0,16 0,09 consumo energetico Wh/l latte * 25-15 30-20 = ++ Prezzo * il range di valori si riferisce a vasche con VN = 200 ÷1000 l DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 30 rapidità iniziale refrigerazione 3510°C funzionamento non contemporaneo alla mungitrice riduzione picchi carico elettrico temperatura (°C) VANTAGGI DEI REFRIGERATORI INDIRETTI curva di refrigerazione 35 RD 4 RI 60 120 180 tempo (min) funzionamento notturno minor spesa con tariffe differenziate DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 31 PRESTAZIONI DI REFRIGERAZIONE (EN 13732:2005) Le prestazioni di un refrigeratore del latte vengono definite in base alla seguente classificazione: Temperatura ambiente Numero di mungiture Tempo di refrigerazione del latte Classe di Prestazione Refrigeratore DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 32 PRESTAZIONI DI REFRIGERAZIONE (EN 13732:2005) Numero di mungiture 2 tank progettato per refrigerare 50% del volume per volta 4 tank progettato per refrigerare 25% del volume per volta 6 tank progettato per refrigerare 16,7% del volume per volta 2 4 6 Consegna quotidiana Consegna ogni due giorni Consegna ogni tre giorni 50% 25% 16.7% A parità di volume della vasca, la potenza richiesta diminuisce all’aumentare del numero di mungiture. DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 33 PRESTAZIONI DI REFRIGERAZIONE (EN 13732:2005) Temperatura ambiente Classe PT – Temperatura prestazione ST – Temperatura sicurezza A 38 °C 43 °C B 32 °C 38 °C C 25 °C 32 °C Tempo di refrigerazione Classe Tempo massimo di refrigerazione di una mungitura da 35°C a 4°C 0 2 ore I 2,5 ore II 3 ore III 3,5 ore 34 DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS PRESTAZIONI DI REFRIGERAZIONE (EN 13732:2005) Una vasca da 10 000 litri classe 4 B II è capace di refrigerare 2 500 litri di latte da 35 a 4°C in max 3 h ad una temperatura ambientale di 32°C. NB: i test sono eseguiti in " condizioni standard" I dati di collaudo devono essere riportati su una targa fissata alla vasca DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 35 TARGA IDENTIFICATIVA la classe di prestazione deve essere indicata sulla targa identificativa dell’impianto oltre a marca e modello e n° serie anno fabbricazione tipo e quantità di fluido refrigerante potenza gruppo frigorifero che fare quando mancano i dati? DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 36 PRESTAZIONI DI REFRIGERAZIONE (EN 13732:2005) Congelamento del latte: non vi deve essere alcuna formazione di ghiaccio né durante la refrigerazione né durante la conservazione Accumulo di ghiaccio: la riserva di ghiaccio nei sistemi indiretti deve essere sufficiente a a garantire la refrigerazione di una mungitura senza ulteriore azionamento del gruppo frigorifero Isolamento termico: quando il latte a 4°C è conservato nel tank di refrigerazione ad una temperatura ambiente pari a PT, l’aumento medio di temperatura dopo 12 ore deve essere al massimo di 3°C. la norma EN13732 definisce anche i requisiti progettuali, costruttivi, igienici ed i metodi di collaudo dei serbatoi refrigeranti DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 37 DIMENSIONAMENTO SERBATOIO • Volume Nominale serbatoio VN Lmax n 1,10 • Lmax: produzione giornaliera max di latte n: n° giorni di conservazione (1, 2, 3) 1,10: coefficiente maggiorativo sicurezza Coefficiente di utilizzazione CU L n VN L: produzione giornaliera media di latte CU medio annuale > 0,6÷0,8 per avere un buon sfruttamento dell’impianto se CU ↓ i costi di refrigerazione ↑ DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 38 CRITERI DI SCELTA SERBATOIO Prestazioni adeguate alle esigenze aziendali Minima incidenza dei costi di refrigerazione sul costo globale di produzione del latte Classe di prestazione coerente con l’uso Quotidiana o a giorni alterni Modalità di consegna Correlazione positiva fra durata della refrigerazione e tasso di moltiplicazione microbica Quantità di latte prodotta giornalmente Tempo massimo di refrigerazione La vasca deve avere un volume adeguato a contenere il latte di 2, 4 mungiture (in base ala modalità di consegna) Temperatura ambientale del sito Una T elevata diminuisce la capacità di smaltimento del calore del condensatore (aumento tempo di refrigerazione) 39 DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS Modalità d’uso dei serbatoi refrigeranti Marcia automatica • Agitatore e gruppo funzionano contemporaneamente e sono comandati dal termostato • A gruppo fermo un timer consente la marcia dell’agitatore (2 minuti ogni 13) Marcia forzata • L’agitatore funzione in permanenza • Il gruppo frigorifero è controllato dal termostato da utilizzare all’immissione delle mungiture successive alla 2a DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 40 Modalità d’uso dei serbatoi refrigeranti 1a Mungitura Marcia automatica, anche quando il gruppo frigorifero si è arrestato. 2a Mungitura Marcia automatica, il gruppo frigo si riavvierà automaticamente. Mantenere in marcia automatica quando il gruppo frigo si è arrestato. DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 41 41 Modalità d’uso dei serbatoi refrigeranti 3a Mungitura Marcia forzata. Introdurre il latte caldo e quando il gruppo frigo si è rimesso in moto riportare in marcia automatica lasciandovela anche quando il gruppo frigo si è arrestato. 4a Mungitura Operare come per la terza mungitura. DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 42 CRITERI DI INSTALLAZIONE Ampiezza della sala latte pari a 3-4 volte l’ingombro in pianta della vasca Aerazione per garantire il raffreddamento del condensatore Spazi attorno alla vasca sufficienti a garantire l’accesso da ogni lato Disponibilità di acqua potabile Pavimento con pendenza e pozzetto di scarico DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 43 Fonti bibliografiche Pazzona A. et al. (1999) Impianti di mungitura e refrigerazione del latte nell’allevamento ovino e caprino – Dimensionamento, costruzione e prestazioni, Ersat, Cagliari, p. 178 capitoli 14-20 http://www.delaval.com/Dairy_Knowledge/EfficientCooling/default.htm http://www.delaval.it/Products/Cooling/default.htm http://www.japy.com/ http://www.packo.com http://www.fic.com http://www.muel.com/ DIT-Sezione di Meccanizzazione ed Impiantistica - UNISS 44