Capitolato tecnico a.. - Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO – FORLANINI
Azienda con ospedali di rilievo nazionale e di alta
specializzazione
Specifiche tecniche della
fornitura
Capitolato Tecnico
INDICE
1 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA FORNITURA
4
2 INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA
6
2.1 Specifiche tecniche del sistema
6
2.1.1
Memoria
8
2.1.2
Alimentazione
8
2.1.3
Raffreddamento
8
2.1.4
Moduli I/O
9
2.1.5
Moduli di controllo
9
2.1.6
Software
11
2.2 Starge Area Networking
12
3 CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ
21
4 PROGETTO DI CONSOLIDAMENTO
23
4.1 Assessment dei sistemi e delle applicazioni
4.2 Identificazione delle
consolidamento
applicazioni
23
interessate
al
24
4.3 Progetto di consolidamento
26
5 SERVIZI DI MESSA IN PRODUZIONE
5.1 Consegna, installazione
infrastrutture
e
27
configurazione
delle
27
5.2 Il piano della messa in produzione
28
5.3 Collaudo
28
6 SERVIZI DI SUPPORTO
30
6.1 Manutenzione delle apparecchiature
30
6.2 Manutenzione del SW
30
Capitolato_tecnico_server.doc
2
6.3 Contact center
31
6.4 Servizio di supporto sistemistica
31
7 PROFILI PROFESSIONALI RICHESTI
33
7.1 Figure professionali
33
7.2 Orario di lavoro
36
7.3 Modalità di misurazione e remunerazione delle
attività di supporto sistemistico
36
7.4 Servizio di addestramento all’utilizzo dei sistemi
37
8 PIANO DI QUALITÀ E PIANO DI PROGETTO
38
8.1 Piano di qualità
38
8.2 Piano di progetto
39
9 LIVELLI DI SERVIZIO RICHIESTI
40
10
43
SERVIZI DI ASSISTENZA
Capitolato_tecnico_server.doc
3
1
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA FORNITURA
Oggetto della fornitura è l’acquisizione di tutte le componenti
Hw/Sw costituenti l’infrastruttura tecnica del Sistema
Informativo dell’Azienda comprensiva dell’erogazione di tutti i
servizi correlati, necessari al funzionamento del sistema nel suo
complesso.
Contestualmente all’acquisizione del Server sarà realizzata una
“server consolidation” sia sugli applicativi trasversali (gestione
amministrazione e finanze, cartella clinica, etc )che sugli
applicativi esistenti Pronto Soccorso, Gestione dei Laboratori di
analisi etc.
Pertanto nella fornitura deve essere compresa la fase di
sviluppo dei servizi e successivamente la loro gestione.
In particolare la fornitura si articola nelle seguenti componenti:
a)
Server multi-processore di classe enterprise
b)
Storage Area Network
c)
Sistema di backup
d)
Licenze Sistemi Operativi, SW di ambiente e di gestione
e)
Progetto esecutivo di consolidamento.
f)
servizi di consegna,
dell’infrastruttura
g)
manutenzione delle apparecchiature
h)
manutenzione del software
i)
Gestione in sito ed in remoto del sistema Server per un
periodo di 5 anni.
j)
supporto sistemistico-gestionale e di monitoraggio e tuning
sull’efficienza del sistema
k)
addestramento all’utilizzo dell’infrastruttura e dei prodotti e
training on the job.
l)
assistenza al collaudo
Capitolato_tecnico_server.doc
installazione
e
configurazione
4
Il Fornitore dovrà produrre una relazione tecnica dettagliata
che specifichi le caratteristiche e le funzionalità delle
apparecchiature e dei prodotti offerti nonché dei relativi servizi
e dovrà indicare la puntuale rispondenza a tutti i requisiti
riportati nel presente capitolato.
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5
2
INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA
L’obiettivo della presente fornitura è realizzare una
infrastruttura tecnologica complessiva integrata, a supporto del
Sistema Informativo dell’Azienda, che risponda ai requisiti di
alta affidabilità, robustezza, sicurezza dei dati, ottime
prestazioni e con specializzazione delle componenti in relazione
alle architetture applicative previste.
La scelta della configurazione dei Server è sostanzialmente
dettata da due fattori fondamentali, l’elevata affidabilità della
configurazione e l’elevata risposta del sistema nel suo
complesso all’accesso da parte degli utenti.
Nel seguito vengono indicate le caratteristiche minime richieste
per le diverse componenti di infrastruttura. Sono ammesse
configurazioni con caratteristiche migliorative rispetto a tali
requisiti minimi. Tutte le apparecchiature offerte dovranno
essere montate in rack standard.
2.1 Specifiche tecniche del sistema
Si richiede la fornitura di un Server di classe enterprise in
tecnologia Intel IA-32 (32 bit) che sia partizionabile (fino ad 8
partizioni fisiche), e che possa garantire le necessità di
potenza,
scalabilità, espandibilità richieste dal sistema
informativo. Il sistema dovrà presentare ridondanza nei
componenti e nelle connessioni di rete in modo da garantire la
tolleranza ai guasti.
Le partizioni potranno essere specializzate per dominio
applicativo. Le singole partizioni saranno attestate alla SAN
oggetto della fornitura con una connessione in fibra ottica
ridondata. La struttura del server deve essere realizzata a
moduli o celle, ogni cella deve possedere risorse di
comunicazione e memoria che possono essere condivise con
altri moduli nell’ambio di una partizione. Ogni partizione deve
contenere
processori,
memoria,
I/O,
alimentazione,
raffreddamento e dischi di boot non condivisi con altri moduli.
Inoltre ogni cella deve contenere un modulo di controllo,
alimentazione, raffreddamento e dischi interni. L’architettura
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6
interna dei processori deve includere le tecnologie Extended
Memory 64 e Intel Hyper-Threading.
Caratteristica
Specifiche minime
Configurazione
HW
Il Server deve essere strutturato a moduli con 4
processori, ogni modulo deve essere alimentato in
modo indipendente, con accesso multiplo alla rete e
con risorse assegnate di memoria non condivise con
altri moduli. I moduli debbono essere sostituibili a
caldo.
Sino a 32 socket dual-core
Espandibilità
Possibili
Processori
(32-bit con EMT64
tecnology e HyperThreading)
32-bit Intel Xeon MP (2.83GHz/4MB cache o 3.33GHz/8MB
cache)
Dual-Core Intel Xeon (7020 a 2.66GHz, 7040 a 3GHz,
7120M a 3GHz o 7140M a 3.40 GHz)
Possibili
Processori
64-bit Intel Itanium 2 Itanium 2 (1.5GHz
with 4MB L3 cache, 1.6GHz with 6MB L3
cache, 1.6GHz with 9MB L3 cache
(64-bit)
Numero max
celle/partizio
ni
Memoria Max
per cella
8
64GB
(2GB or 4GB DIMMs)
Memoria Max
per system
512GB
(2GB or 4GB DIMMs)
Chipkill
Memory
Shared cache
presente
48 MB per 4 processori
Partizioni
1-8
(max una per cella)
I/O interni
per cella
5-133MHz PCI-X plus
2-1GbE RJ45
I/O interni
Max per
sistema
Console
Management
Boot
Capability
40-133MHz PCI-X plus
16-1GbE RJ45
Integrated Console Manager
Internal SATA/SAS Disks;
External SAN or SCSI with IPL Drawer
Platform Management
Sarà valutata positivamente la capacità del sistema offerto, di
ospitare le diverse tipologie di processori indicati nella tabella
precedente anche in configurazione mista, alcune partizioni in
architettura IA-32 e altre partizioni in architettura IA-64.
Tuttavia la presente fornitura richiede solo processori con
architettura IA-32 e quindi tutte le partizioni del sistema offerto
dovranno essere configurate con tale tecnologia.
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2.1.1 Memoria
Ogni cella deve avere una configurazione base di 4 GB di
memoria utilizzando le DIMM da 2 GB SDRAM. Deve essere
possibile configurare il server con 8 GB di memoria utilizzando
DIMM da 4 GB SDRAM. Ogni cella dovrà supportare fino a 32
GB utilizzando DIMM da 2 GB, oppure 64 GB utilizzando DIMM
da 4 GB.
L’architettura interna del sistema deve presentare una cache di
livello 4 (L4 cache) e deve implementare le tecnologie Chipkill,
ProScrub, CleanSweep, ProScreen per l’ottimizzazione della
gestione interna della memoria RAM. Inoltre, ai fini della
valutazione, verrà ritenuta preferenziale la fornitura di un
server che implementa la tecnologia Directory-based Coherent
Memory System per la memoria RAM.
2.1.2 Alimentazione
Ogni cella dovrà essere un’entità completamente indipendente,
e contenere il proprio sistema di alimentatore ridondato (n+1)
al fine di eliminare ogni “single point of failure”. Per ottenere il
massimo livello d’affidabilità, un cavo dovrà essere connesso
ad un alimentatore, e l’altro cavo dovrà essere connesso ad un
altro alimentatore indipendente.
Gli alimentatori devono
essere inseribili e sostituibili “a caldo” (hot-pluggable e hotswappable), ovvero un alimentatore guasto può essere
sostituito quando il server, il sistema operativo, e le relative
applicazioni sono in esercizio.
2.1.3 Raffreddamento
Ogni cella dovrà avere il proprio sistema di raffreddamento con
ventole ridondate (n+1).
Le ventole, così come gli
alimentatori, devono essere inseribili e sostituibili “a caldo”
(hot-pluggable e hot-swappable); ovvero, una ventola può
essere sostituita quando il server, il sistema operativo, e le
relative applicazioni sono in esercizio.
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8
2.1.4 Moduli I/O
Il modulo interno di I/O per ogni cella dovrà consentire le
seguenti connessioni di I/O:
•
Cinque slot PCI-X a 133-MHz.
•
Due schede di rete Ethernet 10/100/1000 MHz RJ-45.
•
Due connessioni USB 2.0.
•
Due connessioni Firewire (IEEE 1394)
•
Una connessione video.
•
Una connessione seriale per la diagnostica.
2.1.5 Moduli di controllo
Il sistema dovrà disporre di un modulo di controllo, che
monitorizzi le operazioni del sistema e ne gestisca la
configurazione e le funzioni per la manutenzione dell’hardware.
Il server deve contenere almeno un modulo di controllo
eventualmente ridondabile che possa esercitare le proprie
attività sotto il controllo del software di gestione del Server,
effettuando i seguenti task:
• Gestire le informazioni riguardanti le proprietà e lo status dei
componenti hardware.
•
Definire e gestire le partizioni hardware.
• Diagnosticare i problemi hardware, inviare report ai centri servizi,
e partecipare alle attività di riparazione senza coinvolgere i sistemi
operativi del sistema host.
•
Monitorare lo stato e le prestazioni dei componenti hardware.
•
Applicare l’alimentazione e monitorare l’ambiente elettrico.
• Isolare i componenti guasti ed effettuare il riavvio dei sistemi
operativi se richiesto.
•
Raccogliere ed organizzare le informazioni riguardanti i guasti.
Inoltre il sw di controllo dovrà consentire la gestione di tutti gli
ambienti fisici e virtualizzati con un’unica console centralizzata.
Questo anche al fine di effettuare attività di backup e restore
dei vari ambienti o addirittura di sostituire un ambiente
operativo in caso di malfunzionamento. Tali attività potranno
essere svolte con l’ausilio di tecnologie di duplicazione delle
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9
immagini disco al fine di consentire automaticamente la rapida
sostituzione degli ambienti in caso di malfunzionamenti o
l’adeguamento delle configurazioni in caso di aumenti
improvvisi del carico.
Ad integrazione del software di gestione interna del sistema,
dovrà essere presente una funzionalità per l’individuazione dei
profili di carico e la ripartizione dei costi di esercizio. In questo
modo sarà possibile individuare i costi relativi ai diversi
soggetti utilizzatori del servizio in architettura centralizzata.
Relativamente alle funzionalità di gestione, verrà ritenuta
preferenziale ai fini della valutazione, la fornitura di un
software specifico prodotto dallo stesso fornitore dell’hardware
offerto, sia ai fini della piena integrazione della funzionalità
nell’ambito del sistema, sia per le eventuali problematiche
legate alla manutenzione del sw offerto.
Il sistema offerto dovrà prevedere una configurazione con
almeno 24 socket dual-core e dovrà erogare una potenza
elaborativa sufficiente alle esigenze dell’Azienda e verificabile
tramite benchmark pubblicati ufficialmente (www.tpc.org). Al
fine di rispettare i requisiti prestazionali richiesti e consentire
una valutazione comparativa tra le configurazioni offerte, si
riportano i valori minimi che il sistema dovrà garantire in
configurazione standard di benchmarking, considerando che le
partizioni del sistema non potranno superare 16 socket dualcore:
•
Configurazione 8 socket dual-core almeno 515000 TpmC
•
Configurazione 16 socket dual-core almeno 740000 TpmC
Al fine di svolgere una corretta valutazione comparativa tra le
configurazioni offerte, verranno considerati solo i benchmark
effettuati, entro la data di pubblicazione del presente bando, su
sistemi con architettura e ambiente operativo analogo a quello
richiesto e quindi su piattaforma Intel 32 bit, con sistema
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10
operativo Microsoft e con database SQL Server. Pertanto, non
verranno prese in considerazione proposte di configurazioni
diverse per tecnologia o ambiente operativo, o sostenute da
benchmark
effettuati
successivamente
alla
data
di
pubblicazione del bando.
Al fine di consentire la corretta collocazione di alcune
componenti software (es.: proxy server) e in relazione alla
eventuale definizione di particolari infrastrutture (es.: DMZ), il
Fornitore potrà considerare la fornitura di uno o più server fisici
complementari rispetto al sistema enterprise che consentano
l’erogazione di servizi specifici.
2.1.6 Software
Il sistema operativo previsto per ogni partizione è Microsoft
Windows 2003 Server. Ai fini del progetto di consolidamento
sarà necessario definire degli ambienti virtuali da realizzarsi
con tecnologia VMware. Nei casi in cui sia necessario installare
l’ambiente di virtualizzazione VMware, non è richiesta
l’installazione del sistema operativo ospite. Rimane tuttavia la
necessità di prevedere l’installazione del sistema operativo
nelle macchine virtuali realizzate tramite VMware. Di
conseguenza il Fornitore dovrà prevedere un numero di licenze
di Microsoft Windows 2003 Server adeguato alle esigenze
progettuali.
Al fine di consentire l’implementazione delle funzionalità
previste dal sistema si richiede la fornitura del seguente
software di base e di ambiente:
• Citrix Presentation server
nominali di cui 100 concorrenti)
versione
Enterprise
(1000
•
Ambiente di Virtualizzazione VMware Virtual Infrastructure 3
•
RDBMS Microsoft SQL Server 2005
utenti
• Ambiente di posta elettronica Microsoft Exchange 2007 (2200
utenti)
•
Sw backup Legato Networker
•
MS Windows 2003 Server Enterprise
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11
•
Microsoft ISA Server
• Symantec Antivirus (solo per le partizioni
server)
previste sul sistema
• Software di gestione e ottimizzazione del sistema enterprise
comprendente anche funzionalità di ripartizione dei costi di esercizio
• Si precisa che nel corso del progetto dovranno
implementate le funzionalità di Microsoft Active Directory
2.2
essere
Starge Area Networking
L'Architettura SAN dovrà avere i seguenti requisiti:
•
Essere di tipo switch-fabric per la connessione in fibra ottica dei
server all'unità storage;
•
Deve poter consentire di creare connessioni multiple concorrenti
tra i diversi nodi, con velocità di trasmissione sulla singola
connessione Full 4Gb/sec;
•
Deve poter garantire una connettività any-to-any tra i servers e
l'unità di storage, permettendo ad ogni server connesso di poter
accedere ad un qualsiasi volume logico residente sul sottosistema di
storage
•
Le unità storage devono poter consentite l’accesso univoco dei
server connessi in SAN alle risorse storage create sia a livello switch
(zoning) che a livello sottosistema di storage (LUN masking), in
modo tale da consentire l'accesso ai singoli volumi logici solamente
ai servers autorizzati.
•
La soluzione di storage deve poter permettere agli operatori di
sistema di essere monitorata,
configurata e gestita tramite
interfaccia di configurazione e gestione fruibile via Web. L'intero
sottosistema deve rispondere a requisiti di alta affidabilità
attraverso la tecnica della ridondanza. In particolare non devono
essere presenti SPOF (single point of failure).
•
Il sottosistema a disco magnetico deve ospitare qualunque
combinazione di configurazioni (RAI.D 0, 1, 1/0, 3 e 5)
simultaneamente. Una o più unità disco dell’array possono essere
designate come global spare da essere utilizzate da qualunque
gruppo RAID in caso dì guasto di un'unita disco del gruppo. Nelle
stesso array devono poter essere utilizzate unità disco di dimensioni
differenti.
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12
•
Front-End e Back-End a 4Gb/s (Architettura completa da 4Gb/s)
•
Il sottosistema deve essere corredato di almeno 2 Processori di
storage (SP) con CPU a 2,8Ghz e 2 connessioni Fiber Channel (HBA)
per ogni SP
•
avere almeno 2 GB di memoria cache e deve garantire la
disponibilità ininterrotta dei dati, anche in caso di guasto, tramite Le
seguenti caratteristiche di alta affidabilità e di fault tolerant:
•
dovrà essere in grado di mantenere i dati anche in caso di caduta
di tensione elettrica, “CHACHE.DESTAGING"
9 tutte le componenti interne debbono essere duplicate. in
modo da eliminare "single point of failure” in grado di
compromettere l’accesso ai dati in caso di guasto
9 La logica di controllo del sottosistema a disco magnetico
deve essere implementata a livello di microcodice.
9 L'organizzazione della memoria cache deve consentire ad
una qualsiasi operazione dì VO relativa ad uno qualunque
dei volumi del sottosistema a disco magnetico di accedere
alle funzioni di caching. Tale cache deve essere protetta da
power failure con opportuni dispositivi di alimentazione
ridodati tali da garantitire il "destaging" dei dati presenti
in cache sui dischi fisici.
9 La capacita complessiva della memoria cache deve essere di
almeno 2 GB per ogni SP. protetta da guasti e interruzioni
di alimentazione con batterie tampone.
Nel caso di interruzione dell'alimentazione elettrica dell'intero
sottosistema a disco magnetico o di una sua parte, il
sottosistema deve salvaguardare l'integrità dei dati presenti
nelle memoria cache e relativi alle operazioni di scrittura per le
quali il sottosistema abbia già inviato al sistema operativo che
ha sottomesso l’operazione di I/O il codice di corretto
completamento.
Al fine di garantire la massima affidabilìtà d’esercizio, ogni
componente del sistema deve essere proattivamente
monitorato, mediante collegamento remoto su linea telefonica
attestata presso il centro di controllo del Fornitore delle
apparecchiatura stesse (Call-Home). Il servizio deve essere
disponibile in continuità (24 x 7 x 365). e deve essere gestito
attraverso funzionalità presenti all’interno del sistema di
storage.
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Possibilità di eseguire l’upgrade del sottosistema dischi, senza
perdita dei dati, con il sottosistema della stessa famiglia avente
caratteristiche tecniche e prestazionali superiori.
Possibilità di implementare una soluzione di disaster recovery,
tramite l'acquisto di una seconda unità da porre eventualmente
in un sito diverso e collegare remotamente alla prima.
Scalabilità: il sottosistema a dischi dovrà poter essere scalabile
ed espandibile “in field” consentendo incrementi (rispetto a
quanto fornito) non inferiori a quanto di seguito riportato:
•
Fino a 240 dischi
•
Fino a 2048 LUN
•
128 host in high-availability
Possibili unità disco implementabili:
•
146Gb FC a 4 Gb/s
•
73, 146, 300GB FC.a 2 Gb/s
•
500Gb FC da 7.200 rprn a 2 Gb/s
•
500Gb SATA II
Il dispositivo di storage dovrà disporre di :
•
Tecnologia Virtual LUN
•
Supporto delle tecnologie Fibre Channel e iSCSI combinate
2.2.1.1 Connettività
Il sottosistema a disco magnetico deve essere configurabile in
modo da poter essere logicamente connesso, attraverso
opportuni switch FC, ad un massimo di 128 server in alta
affidabilità.
Fermo restando il minimo di 4 trasferimenti contemporanei,
deve essere supportata la connettività attraverso le più
moderne tecnologie, in altre parole attraverso il protocollo FC
in modalità nativa e senza l'impiego di apparati di conversione.
In particolare deve essere fornita connettività tale da
supportare l'impiego di almeno 4 porte FC con modalità di
connessione FC-AL e FC-SW direttamente verso i server o gli
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14
switch con velocità di trasmissione per singola porta pari a 4
Gb/sec. La connettività tra i dischi magnetici e il controller del
sistema di cache dovrà essere di tipo FC in modalità FC-SW con
un minimo di 4 porte con velocità di trasmissione per singola
porta pari a 4 Gb/sec.
I requisiti minimi richiesti sono:
•
128 host ad elevata disponibilità
•
Otto porte front-end Fibre Channel da 4 Gb/s
•
•
oppure Quattro porte front-end Fibre Channel da 4 Gb/s e otto
porte front-end iSCSI da 1 Gb/s
oppure Quattro porte disco back-end Fibre Channel da 4 Gb/s
•
Multipiattaforma nativo, supporto delle piattaforme Open System
(Windows NT, Windows 2000, Windows 2003, Sun Solaris, HP-UX,
IBM AIX, Linux, VMWare)
•
supporto a architetture Cluster (HACMP, MC/Service Guard,
Veritas Cluster; Microsoft Cluster Service)
•
Possibilita' di integrare il sistema Storage con soluzioni NAS (
Network Attach Storage)
Un'altra funzionalità che dovrà essere disponibile è quella di
snapshot, che permette la copia in tempo reale e in sola lettura
dei file system di produzione. L'utilizzo di questa funzione potrà
essere utile per backup incrementali, recupero dei file
modificati e/o cancellati, data warehouse. Devono essere
possibili un minimo di 64 snap per File System.La gestione
dell'informazione
deve
essere
effettuata
in
modalità
centralizzata.
2.2.1.2 Cache
La cache deve essere protetta da "power failure" con opportune
tecniche (ad es. batterie tampone) atte ad evitare la perdita
dei dati "aggiornati" in essa contenuti consentendo così il
"destaging" dei dati presenti in cache sui dischi fisici, le varie
soluzioni offerte saranno opportunamente valutate.
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Il meccanismo di protezione della cache non dovrà influire
sull'utilizzo totale dei 4 GB. L'organizzazione della memoria
cache deve consentire ad una qualsiasi operazione di I/O
relativa ad uno qualunque dei volumi del sottosistema a disco
magnetico di accedere alle funzioni di caching.
2.2.1.3 Funzioni di ridondanza del path.
Si richiedono funzionalità dei sottosistemi a disco magnetico
secondo le seguenti caratteristiche:
Deve essere disponibile un prodotto software, operante sugli
ambienti operativi più diffusi (Linux Redhat, AIX, Solaris e
Windows), per la gestione dei canali di collegamento del
sistema di elaborazione al sistema a disco collegato, che
garantisca le funzionalità di Path Failover e Dynamic Load
Balancing secondo quanto di seguito definito.
Deve essere garantita, a fronte di un malfunzionamento di uno
dei componenti del percorso di collegamento tra il sistema di
elaborazione ed il disco magnetico (canale del sistema di
elaborazione, mezzo di collegamento, interfaccia di canale del
sottosistema a disco, componenti di accesso e di controllo
interni al sottosistema a disco magnetico), la reindirizzazione
delle operazioni di I/O originariamente destinate al percorso
non più funzionante, su un altro percorso che consenta di
raggiungere i medesimi dischi magnetici.
Il malfunzionamento di un singolo elemento del Sistema sul
percorso dei dati verso il Server deve essere quindi recuperato
in modo automatico e trasparente dal sistema deviando i dati
su un nuovo percorso, senza che ciò possa creare interruzione
dell'applicazione che li ha richiesti.
I requisiti richiesti sono:
•
Funzionalità di percorsi I/O multipli per effettuare più elaborazioni
in minor tempo
•
Possibilità di gestire più flussi I/O con gestione automatica delle
prestazioni per migliorare efficienza e throughput
•
Opzioni di configurazione dinamica per diminuire il carico di lavoro
amministrativo
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•
•
Test automatico dispositivo e percorso I/O
•
Ripristino automatico dei percorsi dei dispositivi che riprendono il
funzionamento
•
assegnare priorità di I/O in modo da identificare e velocizzare i
requisiti di I/O dalle applicazioni più critiche
•
Consentire
difettosi
•
Alta affidabilità. Questa funzionalità deve assicurare la continuità
operativa delle applicazioni in caso di malfunzionamento di un
percorso o di un canale a causa di guasto a un adattatore bus host,
director di canale/processore di storage, hub o cavo. I dati devono
essere indirizzati automaticamente verso uno o più percorsi dati
alternativi in modo trasparente all'utente.
•
2.2.1.4
Rilevazione automatica degli errori, failover e reinstradamento di
I/O su un percorso dati alternativo predefinito
il
ripristino
immediato
dinamico
dei
componenti
bilanciamento dinamico del carico su ciascun canale.
Funzioni di controllo e gestione
Deve essere disponibile un prodotto software di gestione e
configurazione dei sottosistemi a disco magnetico, che
consenta la configurazione multipiattaforma garantendo quanto
meno le funzionalità seguenti:
•
Allocazione dei volumi del sottosistema ad uno degli ambienti
operativi supportati ed alle interfacce di canale a questi collegate;
•
Espansione dinamica dei volumi del sottosistema da parte degli
ambienti operativi supportati
•
Presentazione in formato grafico della console di gestione che
consenta la remotizzazione delle attività di gestione e
configurazione del sottosistema a disco magnetico
•
Raccolta e presentazione in formato grafico dei principali dati di
prestazione e produttività quali: tempi di risposta, carico di I/O,
occupazione delle interfacce di canale, utilizzo della cache;
•
La soluzione di storage deve poter permettere agli operatori di
essere Monitorata, configurata e gestita tramite interfaccia di
configurazione e gestione fruibile via Web.
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2.2.1.5 Switch
Gli Switch di tipo fabric dovranno essere due. Ognuno di essi
dovrà avere le seguenti caratteristiche:
•
Minimo 16 porte universali espandibili a 32
•
Performance: full line speed switching, 4Gb/sec per porta, full
duplex
•
Garanzia della connessione dei server che concorrono alla SAN e
configurazione tale da garantire l'accesso continuo ai dati anche in
caso di guasto di un switch (Ridondanza).
•
•
Disponibilità ed implementazione della funzionalità di "Zoning".
Apertura verso le tecnologie HW e SW dei vari principali produttori
di server e di storage.
2.2.1.6 Unità a nastri o a disco virtuale
L'infrastruttura dovrà prevedere una DISK LIBRARY avente le
seguenti caratteristiche:
•
Prestazioni in scrittura 380 MBps (240 MBps in compresso)
•
Compressione dati fattore 3:1
•
Doppio motore con Failover automatico
•
Supporto per ambienti misti: iSeries IBM, Windows, Solaris, EIX e
HP-UX
•
Emulazione unita di librerie a nastro per tutte le principali marche
•
RAID. 5 con hot spare
•
N. Max Librerie16
•
N. Max Unità 64
•
Capacità MAX 24 TB
•
Capacità richiesta almeno 7 TB
•
Supporto per le applicazioni di backup delle maggiori marche
•
Garanzia 5 anni on-site con ripristino entro 8h dalla richiesta di
intervento
La Disk Library deve essere collegabile direttamente alla SAN.
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Il software per la gestione dei backup da installare su tale
server deve avere 'le seguenti caratteristiche:
•
Applicazioni. guidate avanzate per snellire le procedure di backup
e di ripristino in modo completo.
•
Operazioni di backup e recovory centralizzate per un controllo
completo dei dati negli ambienti SAN (Storage Area Network), NAS
(Network Attached Storage) e DAS (Direct Attached Storage)
•
Supporto dì piattaforme eterogenee per la protezione dei sistemi
operativi UNIX, Windows, Linux, Netware, OpenVMS, Macintosh e
Vmware
•
Backup a caldo, online e recovery delle applicazioni e dei file
system aziendali anche durante il loro 'utilizzo
•
Disponibilità dei moduli applicativi per una protezione integrata,
autornatizzata e online delle applicazioni di data base, posta
elettronica, content management ed ERP più utilizzate
•
Crittografia dei file di backup AES a 256 bit e autenticazione
utente
•
backup a disco
•
recovery simultaneo dei dati (dal disco)
•
condivisione dei dispositivi AFT (Advanced File Type) in ambienti
NAS e SAN
•
configurazione con dimensioni variabili per blocchi
•
gestione delle snapshot
•
Automatizzazione del processo di pulizia e messa a punto dei dati
per garantire che i backup non eccedano la capacità del disco.
•
Creazione di più copie di informazioni di backup per scopi di
disaster recovery, archiviazione e conformità, in. modo da,
assicurare la riduzione dei rischi e garantire al tempo stesso la
Business Continuity
•
Parallelismo e multiplexing: Uso ottimizzato delle unità e delle
librerie per una rapida protezione dei dati negli ambienti di grandi
dimensioni.
•
Creazione di backup completi sintetici senza ripercussioni per gl'i
utenti, i sistemi, o la rete.
•
Supporta librerie a nastro/disco con tecnologia Fibre Channel e
iSCI, e nastro WORM (AIT, DLTice, LTO):
•
Supporto per il backup via SAN (LAN-FREE backup)
Capitolato_tecnico_server.doc
19
•
Client Agents per il backup dei server (fisici) MS Window Server
2003 della attuale e nuova infrastruttura.
Inoltre La soluzione deve comprendere 1 Rack che deve
disporre di:
•
Switch video/tastiera/mouse
•
Monitor 15”
•
Tastiera
•
Mouse
•
Tutti i cavi necessari alla messa in opera della soluzione (F.C.,
Cavi di rete Rame e Fibra lunghezza 5 mt, Cavi di alimentazione e
Cavo per connessione libreria di Backup)
Capitolato_tecnico_server.doc
20
3
CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ
Le apparecchiature offerte debbono essere state prodotte e
devono essere manutenute in regime di qualità, certificato
ISO9001:2000, in corso di validità alla data di pubblicazione e
di chiusura del Bando di Gara, relativo alle apparecchiature in
oggetto. Il mantenimento della validità della certificazione
viene richiesto anche per tutto l’arco della durata della
manutenzione, pena la rescissione del contratto.
Le apparecchiature dovranno poter operare in maniera regolare
e senza errori in ambienti con temperatura ambientale
compresa tra 15°C e 35°C ed una umidità ambientale relativa
(senza condensa) compresa fra 20% e 80%. I valori indicati si
riferiscono alle apparecchiature in condizioni operative, cioè in
funzione.
In merito al rispetto delle normative di sicurezza e di corretto
funzionamento, le apparecchiature oggetto della fornitura
dovranno soddisfare o superare i normali requisiti previsti per
forniture similari. L’elenco seguente viene fornito a titolo
esemplificativo e non esaustivo:
•
Requisiti
per
i
videoterminali
indicati
nella
71911/10.0.296 del Ministero della Funzione Pubblica.
circolare
•
Requisiti TCO ’03 con certificazione MPRII, ISO 9241-3 per i
monitor.
•
Requisiti indicati dal D. Lgs. 19 settembre 1994 N.626 e s.m. e i.
•
Requisiti di ergonomia riportati nella direttiva CEE 90/270 recepiti
dalla legislazione italiana nella Legge N.142 del 19 febbraio 1992.
•
Requisiti di sicurezza certificati e di emissione elettromagnetica
certificati da IMQ (Azienda Marchio di Qualità) e FCC (Federal
Communications Commission); o da altri Enti riconosciuti a livello
europeo, nel qual caso il Fornitore dovrà allegare una descrizione
delle prove effettuate e dei risultati ottenuti.;
•
Requisiti di immunità definiti dalla EN55024.
•
Norme di sicurezza CEI 72/2 (EN 60950/IEC 950).
•
Norme di sicurezza CEI 110/5 (EN 55022/CISPR22)
•
Norme di sicurezza EN 50081-1, EN 50082-1, EN 50091-1.
•
Cavi utp rispondenti a ISO/IEC 11801 categoria 5.
Capitolato_tecnico_server.doc
21
•
•
Misure dei parametri elettrici e trasmissivi secondo la norma IEC
1156.
Guaine secondo norme IEC 323-3 C.
Dovrà
essere
prodotta
tutta
la
certificazione
(o
autocertificazione) circa la sussistenza dei suddetti requisiti per
le apparecchiature fornite.
Le apparecchiature dovranno essere munite dei marchi di
certificazione riconosciuti da tutti i paesi dell’Unione Europea e
dovranno essere conformi alle norme relative alla compatibilità
elettromagnetica.
Il Fornitore dovrà garantire la conformità delle apparecchiature
alla normativa CEI o ad altre disposizioni internazionali
riconosciute e, in generale, alle vigenti norme legislative,
regolamenti e tecniche disciplinanti i componenti e le modalità
di impiego delle apparecchiature medesime ai fini della
sicurezza degli utilizzatori.
Capitolato_tecnico_server.doc
22
4
4.1
PROGETTO DI CONSOLIDAMENTO
Assessment dei sistemi e delle applicazioni
La fase di assessment deve essere mirata all’analisi
dell’ambiente attuale relativo a sistemi e applicazioni.
Attraverso strumenti di mercato e ricorrendo anche a
metodologie specifiche è richiesta la definizione del profilo di
ciascuna applicazione al fine di procedere alle operazioni di
consolidamento. Per ogni sistema si riportano in modo non
esaustivo e solo a titolo esemplificativo alcuni parametri che
dovranno essere analizzati:
•
definizione dell’ambiente fisico di ogni sistema,.
•
definizione dei requisiti fisici e logici di
Data Base,
•
throughput del sistema espresso come numero di transazioni
utente al secondo, misurato a regime ed in condizioni di picco del
sistema,
•
numero di accessi ai Data Base al secondo misurato a regime ed
in condizioni di picco del sistema,
•
definizione e dimensionamento delle tabelle di ciascun Data Base,
•
definizione dei legami fisici e logici di ciascuna applicazione con le
altre,
•
ciascuna applicazione /
definizione dei requisiti di memoria di massa.
L’obiettivo della fase di assessment è quello di acquisire il
maggior numero di elementi che consentano per ciascuna
applicazione di dimensionare opportunamente le risorse
hardware e software nell’ambiente target, di definire la
modalità operativa per realizzare il consolidamento delle
applicazioni, ottimizzandone la gestione operativa, l’utilizzo
delle risorse e conseguentemente i costi.
L’ambiente target deve essere progettato in modo tale da
garantire prestazioni migliori rispetto a quelle rilevate nella
fase di assessment.
Capitolato_tecnico_server.doc
23
Il Fornitore dovrà descrivere la metodologia impiegata nel
progetto di consolidamento.
Si richiede al Fornitore di eseguire le attività di assessment per
tutti gli ambienti in esercizio, in modo da avere la completa
visibilità dell’ambiente target e definire in maniera esaustiva la
pianificazione degli interventi di natura hardware e software
necessari per la realizzazione dell’ambiente target.
Nel paragrafo seguente sono riportate alcune informazioni
sintetiche relative alle applicazioni attuali.
4.2
Identificazione delle applicazioni interessate al consolidamento
Nella tabella sono riportate le caratteristiche generali delle
applicazioni interessate all’operazione di consolidamento. A
queste potranno essere aggiunte applicazioni che al momento
della pubblicazione del bando di gara non sono ancora
operative ma già identificate come Sistema Operativo
utilizzato, Data base e indicazione delle risorse necessarie in
termini di numero di accessi contemporanei richiesti, e
memoria di massa. Si stima che tali applicazioni richiedano un
impegno aggiuntivo di risorse pari a circa il 20%. Le eventuali
licenze Oracle saranno rese disponibili dall’Azienda.
Capitolato_tecnico_server.doc
24
AMF
Protocollo
GIPSE
Fornitore
Engeniring
Gara in corso
Sago
Tecnologi
a
Web
Web
Client
Server
Client Server
Client Server
Client
Server
Web
Client
Server
S.O.
W2003
server
W2003 server
W2003
server
W2000 server
W2000
server
W2000
server
W2003 server
W2000
server
4Gb
512Mb
512Mb
2Gb
1Gb
1Gb
Web
Oracle
Sybase (in
futuro SQL)
Oracle
Oracle
Oracle (in
fututro SQL)
100Gbyte
64 Gb
63 Gb
80Gb
80Gb
210 Gb
200
30
30
30
30
50
2000
300
300
100
30
150
Memoria
RAM
D.B.
Oracle (in
futuro
SQL)
M. Disco
Accessi
contempo
ranei
100
Max
numero di
utenti
Capitolato_tecnico_server.doc
TEMIXLAB
PowerLab
EMONET
R.Operatorio
AETMED
Interno
25
Oracle
30
4.3
Progetto di consolidamento
Il progetto deve considerare almeno i seguenti punti, ritenuti
essenziali:
•
assessment delle applicazioni e dei Data Base;
•
metodologia da adottare per il trasferimento dei dati e delle
applicazioni in modo da garantire la funzionalità dei sistemi e l’integrità
logica e fisica dei dati;
•
definizione e dimensionamento
verifiche/collaudi necessari;
•
definizione e dimensionamento dell’ambiente target di collaudo e di
esercizio;
dell’ambiente
pilota
•
documentazione di gestione operativa e di manutenzione;
•
addestramento del personale operativo dell’Azienda;
•
tempi di realizzazione.
per
le
Il progetto deve, in particolare, definire l’architettura tecnologica
in modo da assicurare elevate prestazioni ed alta disponibilità
anche
attraverso
opportune
ridondanze
degli
ambienti
L’architettura proposta deve basarsi sul sistema server oggetto di
fornitura sfruttando le possibilità di partizionamento e
virtualizzazione al fine di operare il consolidamento degli ambienti
operativi attualmente in esercizio. Il progetto di consolidamento
deve avere una durata massima di 2 mesi.
Capitolato_tecnico_server.doc
26
5
5.1
SERVIZI DI MESSA IN PRODUZIONE
Consegna, installazione e configurazione delle infrastrutture
Nell’ambito dei servizi di consegna, installazione e configurazione
delle infrastrutture fornite sono previste le seguenti attività:
•
preassemblaggio in fabbrica di tutti i componenti nella configurazione
HW prevista in offerta;
•
consegna, installazione, configurazione delle apparecchiature, incluso
il supporto all’Azienda per il collegamento delle apparecchiature alla
rete elettrica e alla LAN;
•
consegna e installazione degli accessori hardware e software,
eventualmente non espressamente indicati nel Capitolato, e necessari
al completo e corretto funzionamento dei Sistemi, compresi tutti i cavi
necessari alla corretta installazione;
•
installazione, configurazione e personalizzazione dei prodotti software
d’ambiente indicati nel Capitolato tecnico (Sistema Operativi, DBMS,
etc.);
•
collegamento dei sistemi forniti alla rete ed esecuzione dei relativi
test di verifica;
•
avvio operativo di tutti i sistemi con effettuazione dei relativi test di
verifica.
Il fornitore dovrà, inoltre:
•
richiedere ed ottenere eventuali permessi e/o autorizzazioni che si
rendessero necessari per consegnare ed installare tutte le
infrastrutture;
•
fornire ove necessario i mezzi speciali e/o quanto altro occorrente per
trasportare, scaricare e collocare le infrastrutture negli ambienti che
saranno indicati dall’Azienda
•
ritirare e smaltire, secondo le normative in vigore, i rifiuti prodotti
durante l’installazione degli apparati (imballaggi, residui metallici e
plastici, ecc.);
•
consegnare all’Azienda i “titoli di licenza”, relativi a tutte le licenze dei
prodotti software oggetto della fornitura, ed un’esplicita dichiarazione
in cui sia evidente che l’Azienda è l’intestatario delle licenze stesse;
Capitolato_tecnico_server.doc
27
Tutte le attività previste per i servizi di messa in produzione
dovranno svolgersi secondo quanto concordato nel Piano di messa
in produzione ed essere improrogabilmente completate entro 15
giorni dalla data di stipula del contratto.
5.2
Il piano della messa in produzione
La predisposizione di tale piano, dovrà concludersi entro 10 giorni
lavorativi dalla sottoscrizione del contratto.
In particolare, nell’ambito della predisposizione del Piano, il
Fornitore dovrà effettuare, concordandone modalità e tempi con
l’Azienda, uno o più sopralluoghi dei locali in cui verranno ospitate
le componenti oggetto di fornitura al fine di raccogliere e/o
completare le informazioni necessarie ad una corretta
installazione, in termini di spazi occupati, punti LAN necessari,
prese di alimentazione elettrica e orari in cui espletare le diverse
operazioni.
Il Piano dovrà:
•
•
•
riportare i risultati dei sopralluoghi effettuati;
contenere la descrizione e pianificazione completa delle attività di
trasporto, consegna, installazione, configurazione e personalizzazione;
riportare tempi e orari previsti per ogni singola attività;
Nell’ambito dell’offerta tecnica andrà presentata, in allegato, una
prima versione in bozza del Piano di messa in produzione del
sistema, nella quale il fornitore dovrà dettagliare la propria
proposta in merito all’organizzazione e all’erogazione del servizio.
5.3
Collaudo
Il collaudo riguarderà tutte le componenti hardware e software
oggetto di fornitura.
Capitolato_tecnico_server.doc
28
Il Fornitore dovrà predisporre, a proprio esclusivo onere e
concordandolo con l’Azienda, un “Piano di collaudo” che definisca
in dettaglio:
•
le modalità di collaudo di tutti i sistemi e le componenti oggetto di
fornitura,
•
la pianificazione dei collaudi delle singole componenti con
l’indicazione chiara delle date di “pronto al collaudo” delle singole
componenti,
•
le attività che le risorse del fornitore dovranno erogare per
supportare il personale dell’Azienda durante il collaudo,
•
gli eventuali strumenti software proposti dal Fornitore utilizzati per
evidenziare le componenti delle configurazioni installate,
•
gli eventuali indicatori impiegati per evidenziare l’utilizzo delle risorse
da parte delle varie componenti,
•
i report che saranno prodotti a riprova dell’effettiva esecuzione delle
singole fasi del collaudo,
Capitolato_tecnico_server.doc
29
6
6.1
SERVIZI DI SUPPORTO
Manutenzione delle apparecchiature
Il servizio comprende tutte le attività necessarie al mantenimento
in perfetta efficienza delle apparecchiature hardware oggetto della
presente fornitura e alla risoluzione di qualunque anomalia o
guasto che, anche indirettamente, provochi l’interruzione o la non
completa disponibilità del servizio all’utenza.
Sono previste le seguenti attività:
•
risoluzione di guasti, blocchi o altri inconvenienti, di natura hardware,
•
messa a disposizione di tutte le parti di ricambio necessarie alla
riparazione,
•
•
ripristino della piena funzionalità delle apparecchiature stesse,
esecuzione delle prove e dei controlli necessari a verificare tale
ripristino.
Le parti di ricambio dovranno essere fornite senza alcun onere
aggiuntivo per l’Azienda, dovranno essere identiche a quelle
sostituite – o comunque ne dovranno costituire una versione
aggiornata ove possibile prodotta dallo stesso costruttore – e
dovranno essere nuove di fabbrica.
E’ a carico del fornitore il ritiro dai locali dell’Azienda delle parti
sostituite e la loro eventuale eliminazione.
Per ogni intervento di manutenzione da operare on-site, dovrà
essere redatta da un incaricato del Fornitore una apposita nota di
intervento, nella quale dovranno essere registrati l’ora della
chiamata e quella dell’avvenuto ripristino, nonché le prestazioni
effettuate.
6.2
Manutenzione del SW
Il servizio comprende tutte le attività necessarie al mantenimento
in perfetta efficienza del software oggetto della presente fornitura
e alla risoluzione di qualunque anomalia che, anche
Capitolato_tecnico_server.doc
30
indirettamente, provochi l’interruzione
disponibilità del servizio all’utenza.
o
la
non
completa
Sono previste le seguenti attività:
6.3
•
eliminazione dei malfunzionamenti o altri inconvenienti relativi al
software che dovessero verificarsi,
•
esecuzione delle prove e dei controlli necessari a garantire il ripristino
della piena operatività del Sistema.
Contact center
Nell’ambito dei servizi di manutenzione,
il Fornitore dovrà
garantire uno specifico riferimento di contact center al quale
indirizzare le richieste di risoluzione dei problemi relativi alle
apparecchiature hardware e/o al software d’ambiente.
Per questo dovrà essere reso disponibile un numero telefonico,
eventualmente anche solo di reperibilità, che sarà utilizzato dal
personale dell’Azienda per effettuare le notifiche dei guasti e/o
malfunzionamenti. Le chiamate saranno a carico dell’Azienda.
L’orario primario di servizio dovrà garantire la seguente copertura
minima:
•
6.4
Lunedì/Venerdì dalle ore 8,30 alle ore 17,30.
Servizio di supporto sistemistica
Il servizio è volto alla risoluzione di problematiche di natura
sistemistica e a garantire un affiancamento operativo “on-site” al
personale dell’Azienda responsabile della infrastruttura SIA. Il
servizio verrà avviato a partire dalla data di positivo collaudo
dell’Infrastruttura oggetto di collaudo per tutta la durata
contrattuale presso l’Azienda Osp. S.Camillo Forlanini.
Il servizio richiede la presenza continuativa di una risorsa del
Fornitore per l’intera durata contrattuale. A tal fine il Fornitore
potrà far intervenire anche risorse diverse rispetto a quella
concordata all’inizio del progetto purché venga assicurata la
completa rispondenza tecnica ed operativa ai requisiti richiesti.
Capitolato_tecnico_server.doc
31
Analoga possibilità sussiste in caso di brevi sostituzioni in caso di
assenza della risorsa incaricata di svolgere il servizio.
A titolo indicativo e non esaustivo, si riportano le attività
nell’ambito delle quali dovrà essere dato supporto da parte del
personale del Fornitore:
•
•
supporto alla conduzione e gestione dei sistemi,
installazione delle patch/fix/Service Pack relative ai prodotti software
offerti,
•
ripristino delle configurazioni,
•
ottimizzazione delle configurazioni dei sistemi forniti,
•
attività di test e tuning dei sistemi,
•
back up e restore delle basi dati,
•
personalizzazione del software di sistema. In particolare dovranno
essere implementate le procedure di partizionamento del sistema e
configurati i diversi tool di gestione.
Per il servizio di supporto sistemistica sono definiti dei livelli di
servizio come specificato nel capitolo 11 del presente documento.
Capitolato_tecnico_server.doc
32
7
PROFILI PROFESSIONALI RICHESTI
Il fornitore dovrà allegare i curriculum delle figure di capoprogetto, e del sistemista senior che saranno impiegate nello
sviluppo del progetto. Per queste figure dovranno essere fomite le
seguenti informazioni:
•
Ruolo svolto
•
Conoscenze specifiche acquisite;
•
Esperienze professionali e principali progetti coordinati.
•
Ai fini della valutazione verranno ritenute preferenziali e otterranno
un punteggio superiore le figure professionali con certificazione
specifica nell’ambito dei ruoli. In particolare certificazione IPMA livello D
per il Responsabile del Progetto di consolidamento, certificazione MS
MCSE 2000 e/o MS MCDBA per il Sistemista Senior
•
Ulteriore titolo preferenziale sarà accordato alle aziende aventi
personale in possesso della certificazione “UN0-101 Implementing and
Supporting Microsoft Windows Server 2003 Solutions in the Data
Center”
Dovranno inoltre essere resi disponibili un numero di fax e un
indirizzo di e-mail, che l’Azienda potrà utilizzare in fasce orarie
diverse.
7.1
Figure professionali
Le figure professionali coinvolte nel Progetto dovranno essere in
grado di operare, fin da subito, nella conduzione sistemisticogestionale dell’intera piattaforma tecnologica offerta.
Nel seguito si riportano i requisiti professionali minimi richiesti dal
ruolo.
Capitolato_tecnico_server.doc
33
Responsabile del progetto di consolidamento
Finalità del ruolo
E’ la figura professionale responsabile del progetto di consolidamento.
Titolo di studio: Laurea in discipline scientifiche o cultura equivalente
Anzianità nel ruolo: esperienza lavorativa minima di 10 anni di cui almeno 2 in attività di coordinamento di
progetti complessi
Requisiti del ruolo
Le caratteristiche professionali del Responsabile di progetto sono:
•
ampia conoscenza dei prodotti informatici in generale, ed in particolare degli ambienti elaborativi
oggetto del presente bando
•
esperienza pluriennale di metodologie e strumenti di pianificazione e gestione di progetti.
•
certificazione nell’area del project management. (IPMA livello D)
•
analisi e progettazione di sistemi informativi, package, procedure complesse.
Il responsabile del progetto di consolidamento dovrà svolgere le seguenti attività:
•
validare le modalità di articolazione e di svolgimento di ciascun processo
•
assicurare che le risorse rese disponibili al progetto siano adeguate in termini di quantità e competenza
•
attuare i piani di lavoro assegnando dinamicamente le risorse umane, strumentali e logistiche alle attività
•
controllare sistematicamente i risultati ottenuti
•
risolvere eventuali disservizi e reclami anche con il supporto delle altre figure professionali coinvolte.
•
assicurare che tutte le attività vengano realizzate nei modi e nei tempi previsti
•
assicurare il supporto eventualmente necessario per la soluzione di problemi
•
fornire piani per azioni correttive
Capitolato_tecnico_server.doc
34
SISTEMISTA SENIOR
Finalità del ruolo
E’ la figura professionale che supporta il cliente affiancandolo nella gestione tecnica del centro, nella
risoluzione di problematiche sistemistiche e nella ottimizzazione delle prestazioni dei sistemi.
Anzianità professionale: minimo 8 anni
Anzianità nel ruolo: almeno 4 anni maturata presso ambienti tecnologici complessi;
Requisiti del ruolo
•
Supporto alle attività di Installazione, avviamento e gestione delle apparecchiature e dei software e dei
sistemi di elaborazione
•
Gestione di problemi tecnici
•
•
Installazione, configurazione e gestione dei WEB server, Application server e DB server
Progettazione ed esecuzione di test
•
Conoscenza procedure operative di manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature.
•
Attitudine al lavoro di gruppo e facilità d’interazione
•
Installazione, personalizzazione e gestione di sistemi operativi
•
Conoscenza approfondita (configurazione e tuning) del RDBMS MS SQL
•
Comprovata esperienza sui sistemi e gli ambienti software oggetto della fornitura
•
Supporto tecnico e risoluzione problemi sulle architetture, gli ambienti ed i prodotti impiegati nell’area
di competenza;
•
Esperienza di metodologie e strumenti di pianificazione.
•
Esperienza di gestione, installazione, personalizzazione e migrazione;
•
Verifica prestazioni e dimensionamento delle risorse;
Capitolato_tecnico_server.doc
35
•
esperienza di gestione, installazione, personalizzazione e migrazione di prodotti informatici;
•
Supporto tecnico e risoluzione problemi sugli ambienti ed i prodotti impiegati nell’area di competenza;
•
Certificazione Microsoft MCSE 2000 e MCDBA
7.2
Orario di lavoro
Il servizio dovrà essere effettuato presso il Centro Elaborazione
Dati dell’Azienda nei giorni lavorativi (escluso il sabato) dalle ore
8.30 alle ore 17.30.
L’Azienda si riserva di richiedere, previo preavviso di 24 ore, una
presenza extra-orario e, in via eccezionale, l’espletamento del
servizio anche in giornate festive o non lavorative. Queste attività
verranno valutate a consumo.
Nell’offerta tecnica il Fornitore dovrà dettagliare la propria
proposta in merito alla pianificazione del servizio per garantire la
presenza richiesta durante l’orario di lavoro.
7.3
Modalità di misurazione e remunerazione delle attività di supporto
sistemistico
Per giornata lavorativa nel seguito si intende la presenza di una
risorsa per 8 ore, più un’ora di intervallo per il pranzo. L’attività di
sistemistica sarà remunerata a canone sulla base di quanto
indicato dal Fornitore nella dichiarazione di offerta economica.
Le attività extraorario e in giornate festive saranno remunerate ad
ora, secondo quanto effettivamente erogato e rendicontato nel
Piano di progetto relativo al periodo, sulla base delle specifiche
Capitolato_tecnico_server.doc
36
tariffe indicate
economica.
7.4
dal
Fornitore
nella
dichiarazione
di
offerta
Servizio di addestramento all’utilizzo dei sistemi
Si richiede l’erogazione di due sessioni di addestramento, mirati
ad accrescere la conoscenza dei tecnici dell’Azienda sui prodotti
oggetto della fornitura.
In particolare le sessioni saranno relative a :
•
Funzioni di base dei sistemi oggetto della presente fornitura,
relativamente in particolare a conduzione e gestione dei sistemi,
procedure di salvataggio, politiche di back up, ripristino dati, sicurezza,
•
utilizzo operativo della console e della piattaforma di management
interno del sistema.
Capitolato_tecnico_server.doc
37
8 PIANO DI QUALITÀ E PIANO DI PROGETTO
8.1
Piano di qualità
Entro 15 giorni solari dalla stipula del contratto il Fornitore dovrà
predisporre, il Piano di Qualità e sottoporlo all’approvazione
dell’Azienda.
In linea di massima il documento dovrà prevedere le seguenti
sezioni:
•
organizzazione della fornitura, in cui dovranno essere definiti ruoli e
responsabilità
•
piano dei servizi, in cui per ogni servizio di supporto dovranno essere
definite e regolate le modalità di erogazione dei servizi stessi.
•
livelli di servizio, metriche e modalità di misurazione/rilevazione.
Nell’ambito dell’offerta tecnica andrà presentata, in allegato, una
prima versione in bozza del Piano di qualità.
Capitolato_tecnico_server.doc
38
8.2
Piano di progetto
Il Piano di progetto dovrà
periodica dei servizi.
contenere
la rendicontazione
Con cadenza mensile dovranno essere consegnate le versioni
successive del Piano, che saranno soggette ad accettazione da
parte dell’Azienda.
A titolo indicativo, ma non esaustivo si riportano le sezioni del
documento:
•
rendicontazione degli interventi di manutenzione effettuati nel
periodo (ore di intervento effettuate, cause e termini dell’intervento
stesso, etc.),
•
rendicontazione delle
effettuate nel periodo,
•
rendicontazione delle giornate effettivamente erogate nell’ambito
del servizio di supporto sistemistica,
•
•
sessioni
di
manutenzione
preventiva
rendicontazione delle sessioni di addestramento,
in allegato una copia delle note relative ai singoli interventi di
manutenzione effettuati nel periodo.
Entro 10 giorni solari dalla stipula del contratto il Fornitore
dovrà predisporre, e sottoporre all’approvazione dell’Azienda, la
prima versione del Piano di progetto, contenente la
pianificazione complessiva di tutte le attività previste per i
servizi di supporto. Tale pianificazione potrà essere aggiornata,
e riportata in una versione successiva del Piano di progetto, in
caso di modifiche ai piani delle attività, concordate tra Fornitore
e Azienda.
Capitolato_tecnico_server.doc
39
9 LIVELLI DI SERVIZIO RICHIESTI
Nel seguito sono riportati i livelli di servizio richiesti, distintamente per ogni servizio descritto nel
Capitolato.
Sevizio di Contact Center
Indicatore
Valore
soglia
Metrica
Disponibilità del servizio
Tempestività di risposta alla
chiamata: Tempo massimo
di attesa
% di disponibilità effettiva del
servizio rispetto al tempo totale di
servizio previsto nel trimestre
Tempo che intercorre tra l’inizio
della chiamata e la risposta da parte
dell’operatore.
Rilevazione
>=99%
Rilevazione
trimestrale
≤ 30” nel
95%
dei
casi
Rilevazione
trimestrale
Manutenzione correttiva hardware 1
Indicatore
Metrica
Tempestività di
intervento
(supporto remoto)
Tempestività
intervento
(on site)
di
Valore
soglia
È l’intervallo di tempo che intercorre tra la ricezione
della segnalazione di malfunzionamento inviata alla
struttura
di
Contact
Center
e
l’istante
(data/ora/minuti) in cui l’utente viene richiamato da
un tecnico qualificato.
Entro 30 minuti
nel 98% delle
segnalazioni
È l’intervallo di tempo che intercorre tra la ricezione
della segnalazione di malfunzionamento inviata alla
struttura
di
Contact
Center
e
l’istante
(data/ora/minuti) in cui il tecnico qualificato è
presente presso il CENTRO.
Entro 3 ore nel
90%
delle
segnalazioni
Capitolato_tecnico_server.doc
Rilevazione
Rilevazione
trimestrale
Entro 1 ora nel
restante 2%
Rilevazione
trimestrale
Entro 4 ore nel
restante 10%
40
Tempestività
ripristino
di
È l’intervallo di tempo che intercorre tra la ricezione
della segnalazione di malfunzionamento inviata alla
struttura di Contact Center e il completo ripristino
del guasto segnalato.
Entro 8 ore nel
90%
delle
segnalazioni
Rilevazione
trimestrale
Entro 24 ore nel
restante 10%
Manutenzione hardware
Indicatore
Metrica
Valore
soglia
Rilevazione
Aderenza alla
pianificazione
% di interventi effettuati entro la data prevista nel Piano
di progetto rispetto al totale degli interventi previsti nel
Piano
>= 95%
Rilevazione
trimestrale
Rispetto della
pianificazione
Numero di giorni di ritardo, per cause imputabili al
Fornitore, nell’effettuazione degli interventi rispetto alle
corrispondenti date previste nel Piano di Progetto
<= 5
Rilevazione
trimestrale
Manutenzione correttiva software
Indicatore
Metrica
Tempestività
di
intervento
(supporto remoto)
Tempestività
intervento
(diagnosi)
di
È l’intervallo di tempo che intercorre tra la ricezione
della segnalazione di malfunzionamento pervenuta alla
struttura di Contact Center e l’istante (data/ora/minuti) in
cui l’utente viene richiamato da un tecnico qualificato.
È l’intervallo di tempo che intercorre tra la ricezione
della segnalazione di malfunzionamento pervenuta alla
struttura di Contact Center e la data/ora di notifica
diagnosi
Sono considerate solo le segnalazioni non risolte
direttamente con supporto remoto
Capitolato_tecnico_server.doc
Valore
soglia
Entro 30 minuti
nel 98% delle
segnalazioni
Rilevazione
Rilevazione
trimestrale
Entro 1 ora nel
restante 2%
Entro 8 ore nel
98%
delle
segnalazioni
Rilevazione
trimestrale
Entro 24 ore nel
restante 2%
41
Tempestività
ripristino
di
È l’intervallo di tempo che intercorre tra la ricezione
della segnalazione di malfunzionamento pervenuta alla
struttura di Contact Center e la data/ora di ripristino.
Capitolato_tecnico_server.doc
Entro 24 ore nel
90%
delle
segnalazioni
Rilevazione
trimestrale
42
10 SERVIZI DI ASSISTENZA
E’ richiesta la garanzia minima di cinque anni su tutto l’HW
fornito ed un servizio di assistenza di tipo 24x7 con un tempo
di intervento almeno di 4 ore.
E’ valutata come condizione migliorativa la diminuzione dei
tempi di intervento.
Capitolato_tecnico_server.doc
43