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Un PC con hardware moderno,
sistema operativo e applicazioni
di ultima generazione, è la
miglior difesa contro l’emergere
di nuove minacce informatiche.
Tuttavia, nonostante
l’approssimarsi dell’8 aprile,
data di fine supporto per
Windows XP, sono ancora
molti i PC con questo sistema
operativo. Questa eGuide di
ICT4Executive illustra quali
saranno le conseguenze della
fine di tale supporto e i rischi
connessi al prolungamento
della permanenza di Windows
XP sulle macchine, anche dopo
la conclusione del suo ciclo di
vita
S P O NS OR E D B Y
windows xp a fine
corsa, i rischi di
non aggiornare
il sistema
• Cosa significa “fine del supporto” per Windows XP?
• Le conseguenze pratiche
• I rischi di sicurezza
• L’importanza di cambiare il parco macchine
WINDOWS XP A FINE COR SA,I RISCHI DI NON AGGIORNARE IL SISTEMA
.1.
C
cosa significa “fine del
supporto” per xp
ome qualunque altro prodotto disponibile
sul mercato, anche i sistemi operativi (SO)
seguono un loro ciclo di vita. Esso comincia da
quando vengono rilasciati commercialmente,
continua per anni con la pubblicazione e distribuzione dei periodici aggiornamenti che vanno
ad arricchire le funzionalità e a correggere i bachi e i difetti di funzionamento, e si conclude
con la fine delle attività di supporto per il sistema operativo stesso.
Per un’azienda, conoscere le date chiave che
caratterizzano il ciclo di vita di un SO è molto
importante, perché ad esempio, attraverso queste informazioni, potrà prendere decisioni più
lungimiranti sull’adozione di una determinata
soluzione. Decisioni che si riflettono a livello
strategico e che, una volta prese, possono determinare un impatto sulle scelte e iniziative d’investimento in merito al comparto software per
gli anni a venire.
Sapere già in anticipo quali saranno le tappe
della roadmap prevista per un sistema operativo, e fino a quando riceverà aggiornamenti e
supporto tecnico, porta a prendere decisioni in
maniera più oculata, e a fare scelte più corrette,
in rapporto sia agli attuali obiettivi e alle specifiche politiche aziendali, sia alle prospettive
future di evoluzione del business.
Naturalmente, la rilevanza di conoscere la data
che segnerà la fine del supporto per un siste-
ma operativo è un principio valido in generale e non riguarda solo Windows. Soltanto per
citare una caso su tutti, la versione 12.04 LTS
(Long-Term Support) di Ubuntu per piattaforme desktop e server, rilasciata nell’aprile 2012,
ha un supporto per cinque anni, e riceverà continui update per migliorare la compatibilità con
l’hardware, come anche aggiornamenti di sicurezza fino all’aprile 2017.
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8 APRILE 2014: FINE DEL SUPPORTO
In generale, parlando di ‘‘fine supporto’’ per una
data versione di Windows, Microsoft fa riferimento alla data a partire dalla quale non fornirà più correzioni automatiche, aggiornamenti o
assistenza tecnica online.
Dunque, entro tale termine, diventa di norma
critico verificare che nei computer o nei server
in uso sia installato il Service Pack (SP) o l’aggiornamento più recente. Ciò perché, una volta
terminato il supporto fornito da Microsoft, non
è più possibile ricevere aggiornamenti di protezione per mettere al riparo le macchine dagli
attacchi del malware (virus, spyware e altro codice maligno).
In particolare, nel caso specifico di Windows
XP, la data di fine supporto è fissata per l’8 aprile 2014. Dopo oltre dodici anni ininterrotti di
servizio tecnico, a partire dall’8 aprile non sarà
dunque più disponibile alcun supporto, né gli
WINDOWS XP A FINE COR SA, I RISCHI DI NON AGGIORNARE IL SISTEMA
aggiornamenti automatici per la sicurezza che
aiutano a mantenere i computer protetti dalle
varie minacce del cyberspazio.
Microsoft non permetterà più nemmeno il
download del tool di sicurezza Microsoft Security Essentials su Windows XP e, solo nel caso
esso si trovi già installato sul computer, sarà
possibile continuare a ricevere gli aggiornamenti per le ‘‘signature’’ (firme) anti-malware,
anche se per un periodo limitato. Tuttavia ciò
non potrà garantire la sicurezza delle macchine,
perché verranno a mancare gli indispensabili
aggiornamenti per riparare le vulnerabilità del
sistema.
In altre parole, i computer, pur continuando a
funzionare, saranno più esposti ai rischi di contrarre virus o altro genere di malware. Inoltre,
occorre anche considerare che il numero di
produttori hardware e software, partner di Microsoft, che stanno ottimizzando le proprie soluzioni per le versioni più recenti di Windows è
in continua crescita e che, in prospettiva, sempre più applicazioni e dispositivi non funzioneranno più con Windows XP.
PERCHÉ FINISCE IL SUPPORTO
Windows XP è stato un sistema operativo glorioso, che dall’epoca del suo lancio commerciale
(ottobre 2001) ha saputo guadagnarsi il favore
di molti utenti, grazie all’introduzione di alcune
nuove efficaci funzionalità anti-malware, come
il firewall, Windows Update e Centro Sicurezza
PC.
Oggi però queste funzionalità non sono più
sufficienti a contrastare le odierne minacce informatiche che, nel tempo, si sono fatte molto
più complesse e pericolose, soprattutto per le
piccole e medie imprese che in molti casi, non
disponendo di risorse e infrastrutture dedicate
all’amministrazione della security, possono risultare più esposte.
Per continuare a fornire soluzioni software in
grado di garantire alle organizzazioni livelli di
difesa adeguati ai nuovi rischi di protezione,
Microsoft, assieme ai partner, sta quindi attuando una strategia tecnologica incentrata sul
nuovo sistema operativo Windows 8 (che nella
versione 8.1 introduce funzionalità di sicurezza
ulteriormente potenziate, fra le quali c’è anche
un servizio di rilevamento del malware basato
su cloud).
Inoltre, la cessazione del servizio per Windows
XP è legata all’introduzione nel 2002 da parte di
Microsoft di alcuni principi per la regolazione
del ciclo di vita del supporto, finalizzati a fornire agli utenti una visione più chiara e dettagliata dell’assistenza tecnica disponibile per i vari
prodotti.
Tali criteri sono applicati alla maggior parte dei
prodotti che si possono attualmente acquistare
al dettaglio o tramite contratti multilicenza, e
anche a gran parte di quelli che verranno rilasciati in futuro.
In particolare, sui prodotti per il business e lo
sviluppo, tra cui sono inclusi anche Windows e
Office, Microsoft si impegna a fornire supporto
per almeno dieci anni al livello dei Service Pack
supportati. Più in dettaglio, si parla di cinque
anni di supporto ‘‘Mainstream’’ (la prima fase
del ciclo di vita del supporto per i prodotti) e di
altri cinque di supporto ‘‘Extended’’.
In base a questi criteri, il supporto per Win-
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WINDOWS XP A FINE COR SA, I RISCHI DI NON AGGIORNARE IL SISTEMA
dows XP, e anche quello dedicato a Office 2003,
termina l’8 aprile 2014.
Una data, l’8 aprile 2014, che rappresenta anche
un campanello d’allarme, e può suonare come
un ritardo, per tutte quelle organizzazioni – piccole e grandi - che non abbiano ancora attivato
una processo di migrazione verso un sistema
operativo più moderno. La distribuzione e installazione di un nuovo SO sulle varie macchine
di una rete aziendale richiede infatti di norma
un certo tempo fisiologico per le fasi di pianificazione e collaudo, prima di poterlo mettere effettivamente in produzione. Tempo che, in tutti
i casi in cui andrà oltre la data di fine supporto
per XP, avrà l’effetto di lasciare i computer della
rete che ancora funzionano con il vecchio sistema operativo esposti a vari rischi di sicurezza,
fino alla conclusione delle attività di test e delle
procedure necessarie per la messa in campo del
nuovo sistema.
QUALI SONO LE CONSEGUENZE PRATICHE
Il fatto che, dopo l’8 aprile 2014, Microsoft non
fornirà più aggiornamenti di sicurezza, aggiornamenti rapidi non relativi alla sicurezza, opzioni di supporto assistito a pagamento o gratuito, o aggiornamenti dei contenuti tecnici
disponibili online, significa esporre tutti i computer con installato XP o Office 2003 a una serie
di problemi e rischi.
Una prima categoria di rischi e inconvenienti è
legata alle conseguenze pratiche che la mancanza di aggiornamenti di vario tipo e relativi alla
sicurezza può determinare a livello di problemi
di validazione e certificazione dell’affidabilità
del software. Una questione centrale diventa,
quindi, la conformità dei sistemi informatici
alle normative vigenti nei vari settori di attività
e la loro idoneità ad amministrare determinati
processi aziendali.
Un riferimento può essere, ad esempio, quello
alla compliance del sistema operativo rispetto
ad alcune norme fondamentali, come le linee
guida ISO/IEC 9126, che definiscono un modello di qualità del software. Quest’ultima è definita come ‘‘l’insieme delle caratteristiche che
incidono sulla capacità del prodotto di soddisfare requisiti espliciti o impliciti’’.
Esiste una qualità esterna, cioè l’efficacia e l’efficienza del software così com’è percepita dall’utente, che si esprime nelle prestazioni del prodotto e nelle funzionalità che fornisce. Ed esiste
una qualità interna, rappresentata dalle proprietà intrinseche del prodotto e riscontrabili
direttamente sul codice sorgente.
Le caratteristiche che definiscono la qualità interna ed esterna sono: funzionalità, affidabilità,
usabilità, efficienza, manutenibilità e portabilità.
Proprio in merito all’affidabilità del software
si apre un capitolo specifico sulla sicurezza dei
sistemi e dei dati in essi presenti: gli ambienti
operativi per i quali non vengono più resi disponibili supporto tecnico e patch di correzione
dei difetti del software risultano, com’è logico,
più vulnerabili ai rischi di sicurezza informatica. E tutto ciò può condurre a un problema di
controllo sull’operatività delle macchine che, se
riconosciuto ufficialmente da un ente di verifica
interno o esterno, può a sua volta riflettersi nella sospensione delle certificazioni, e/o anche in
avvisi pubblici, in cui viene segnalata l’incapa-
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WINDOWS XP A FINE COR SA, I RISCHI DI NON AGGIORNARE IL SISTEMA
cità dell’organizzazione in questione di proteggere i sistemi, le informazioni e i dati sensibili
degli utenti.
Tuttavia, fine del supporto per Windows XP
non significa solo problemi di conformità dei
sistemi. Significa anche problemi di compatibilità e funzionamento con il software e l’hardware di nuova produzione.
Come si è infatti accennato precedentemente,
l’abbandono del supporto a questo SO da parte
di Microsoft sta portando in maniera crescente
anche all’interruzione del supporto da parte dei
vari partner della casa di Redmond, come i fornitori di software indipendenti e i produttori di
componenti hardware.
Molti di loro, secondo un recente rapporto della
società di ricerche Gartner, non intendono più
supportare le nuove versioni delle loro applicazioni su Windows XP, e nel 2012 tale trend
si è ulteriormente accentuato. Dallo studio di
Gartner emerge infatti che la maggioranza dei
produttori di hardware per PC ha interrotto il
supporto per Windows XP sulla maggior parte
dei nuovi modelli.
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WINDOWS XP A FINE COR SA,I RISCHI DI NON AGGIORNARE IL SISTEMA
.2.
i rischi di sicurezza
per le aziende
N
onostante il rapido avvicinarsi della data
che segnerà la fine del supporto per Windows XP, le dinamiche di evoluzione delle imprese in rapporto a questo cambiamento si
preannunciano alquanto variegate. La data di
scadenza dell’8 aprile non troverà certo tutti già
pronti. Vi saranno, ad esempio, organizzazioni che si trovano nelle prime fasi di migrazione verso un nuovo sistema operativo, ed altre
che addirittura non hanno ancora cominciato
il percorso di transizione per allontanarsi dalla
vecchia piattaforma. Quest’anno, secondo una
stima di Gartner, più del 15% delle imprese
di medie e grandi dimensioni avranno ancora
Windows XP in funzione su almeno il 10% dei
loro PC, anche dopo l’interruzione del supporto
da parte di Microsoft.
CAPIRE E MITIGARE I RISCHI PRIMA
DELLA MIGRAZIONE
Lo scenario che si prefigura fa comprendere con
maggior chiarezza quanto sia importante, per
tutte le organizzazioni che si trovano ancora arretrate nel processo di migrazione, cominciare
quantomeno un procedura di assessment, per
valutare lo stato dei sistemi esistenti e le tipologie di rischi a cui saranno esposti in assenza
della transizione tecnologica verso piattaforme
più moderne e supportate. In molti casi sarà
necessario prendere iniziative per tamponare i
rischi, almeno per una parte degli utenti o delle applicazioni. Come è facilmente immaginabile, i rischi di compromissione della sicurezza
sono più elevati soprattutto per quei computer
aziendali che si trovano costantemente collegati a Internet e che usano ancora Windows XP.
Essi, come tali, sono privi di adeguate difese e
possono essere oggetto di attacchi e furti di dati.
Inoltre costituiscono punti deboli violabili, e
sfruttabili dai criminali informatici per guadagnare l’ingresso nella rete aziendale. Da qui in
poi, le azioni malevole perpetrabili, a seconda
dell’entità dei danni, possono andare dalla sottrazione di dati e informazioni di valore monetizzabile, al furto o alla corruzione di documenti
confidenziali, all’appropriazione di informazioni segrete, relative ad esempio alla proprietà intellettuale (IP).
Per tali ragioni, le aziende che oggi si trovano in
ritardo, non avendo ancora completato il processo di migrazione per l’abbandono di Windows XP e/o Office 2003, dovrebbero fare tutto
il possibile per rivedere la tabella di marcia del
progetto, e assicurarsi di rispettare la scadenza.
Chi invece ritiene proprio improbabile riuscire
a completare in tempo i progetti di migrazione
per l’8 aprile non può far altro che correre ai ripari con rimedi estremi per arginare i possibili
danni, a spese però dell’operatività della rete,
che può anche necessitare dell’applicazione di
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restrizioni sugli accessi ai computer con Windows XP, o di misure di sicurezza aggiuntive.
Se diventa proprio indispensabile scegliere,
temporaneamente, la strada delle soluzioni di
ripiego, allora è bene assegnare precise priorità
agli interventi tecnici su determinate applicazioni e utenti, indirizzando per prime le risorse
più critiche. Il parco applicativo va analizzato
interamente, per agevolare la salvaguardia dei
processi dell’organizzazione dopo la fine del
supporto, in preparazione delle migrazioni verso Windows 7 o Windows 8.
Gli interventi devono puntare a identificare,
e limitare il più possibile, le diverse tipologie
di rischi sui computer, in vista della prossima
transizione verso una moderna versione di
Windows. In questo senso è utile:
• catalogare il software installato sui PC;
• monitorare e misurare l’uso delle applicazioni, per un successivo confronto con l’elenco dei software installati;
• individuare le applicazioni poco usate o duplicate.
Inoltre è consigliabile cooperare con gli utenti
e i manager aziendali per cercare di ridurre il
numero delle applicazioni adottate all’interno
dell’azienda, classificando il software per grado
di criticità. I rischi maggiori, come accennato,
sono associati ai computer e utenti che gestiscono dati riservati o sensibili, alle macchine
esposte verso il Web, o alle applicazioni ritenute
critiche per l’esecuzione di alcuni processi.
te dall’utilizzo di software ormai datato e non
più supportato è messa in evidenza da alcuni
dati interessanti, riportati dal Microsoft Security Intelligence Report. Lo studio ha scoperto
che nella prima metà del 2013, quasi il 17% dei
computer che nel mondo adottano prodotti Microsoft per la sicurezza con funzionamento in
tempo reale è stato oggetto di attacco (che non
ha avuto successo grazie alle capacità di blocco
possedute dai prodotti stessi).
La cosa più interessante è osservare la differenza
fra gli attacchi perpetrati e gli effettivi tassi d’infezione riscontrati. Infatti, nella prima metà del
2013, le varie versioni di Windows (Windows
XP, Windows Vista, Windows 7 e Windows 8)
hanno tutte registrato grossomodo tassi simili
di contatto con il codice malevolo, variabili fra
il 12 e il 19%. Tuttavia, i sistemi con installato
Windows XP hanno registrato un tasso d’infezione sei volte più elevato di quello delle macchine con Windows 8.
COSA ASPETTARSI SE NON CI SI ATTIVA
IN TEMPO
La pericolosità e il tasso di rischio derivan-
Percentuale di PC sotto attacco nella prima metà del 2013
in base ai sistemi operativi usati
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WINDOWS XP A FINE COR SA, I RISCHI DI NON AGGIORNARE IL SISTEMA
Tasso di infezione rilevato su 1.000 computer scansiti
Il dato evidenzia dunque il valore e i risultati
positivi che le tecnologie e innovazioni di sicurezza presenti in un sistema operativo più
moderno possono determinare nelle attività di
protezione contro le minacce del cyberspazio.
Eseguire l’aggiornamento verso un sistema operativo di ultima generazione, come Windows 8,
garantisce infatti l’accesso a tecnologie evolute
di sicurezza, progettate in maniera apposita per
complicare la vita ai criminali informatici, che
saranno costretti a spendere più tempo e risorse
per riuscire a violare i computer.
A differenza di vent’anni fa, essi non sono più
individui isolati, e fondamentalmente motivati
da un desiderio di sfida o notorietà, ma organizzazioni capaci di agire nell’ombra, dotate di
notevoli competenze tecniche, e intenzionate a
perpetrare gli attacchi per ricavare profitti economici, causare danni finanziari di notevole entità, o disordini sociali e politici.
Dopo l’8 aprile, gli utenti non potranno più ri-
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cevere aggiornamenti di sicurezza, ‘‘hotfix’’ di
altro genere o servizi di assistenza, né accedere
online a contenuti tecnici aggiornati. E ciò metterà i cybercriminali in una posizione di vantaggio, perché potranno analizzare, attraverso
tecniche di ‘‘reverse engineering’’, gli aggiornamenti di sicurezza mensili rilasciati per le versioni supportate di Windows, per poi scoprire
se qualcuna delle vulnerabilità riparate esiste
anche in Windows XP.
Del resto è già abbastanza noto quello che si
rischia quando si continua a fare affidamento
su una piattaforma XP che non gode più di un
supporto. Nei due anni seguenti alla cessazione
del supporto di Windows XP Service Pack 2, ad
esempio, il tasso di infezione del malware è stato del 66% più elevato rispetto ai computer con
installato Windows XP Service Pack 3, l’ultima
versione supportata di Windows XP.
Un trend d’infezione che potrebbe ripetersi
quest’anno, dopo l’8 aprile, in maniera simile,
su tutti i computer che ancora funzionano con
questo sistema operativo e sono quindi esposti
agli attacchi.
Tasso di infezione rilevato su 1.000 computer scansiti con
XPSP2 e XPSP3 (gennaio 2010-dicembre 2012)
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L’IMPORTANZA DI CAMBIARE IL PARCO
MACCHINE
Come si è visto, continuare a perseguire la politica di rimandare gli investimenti IT, e perseverare nell’utilizzo delle macchine su cui gira
Windows XP, non solo è pericoloso per la sicurezza e la salvaguardia delle informazioni di
business e dei dati dei propri clienti, ma diventa anche controproducente, e non conveniente,
dal punto di vista dei costi di gestione e della
reale utilità dei computer.
Se si è costretti a limitare le modalità di accesso
ai PC con Windows XP, o a isolarli in uno spazio controllato della rete, adottando misure extra di sicurezza o soluzioni di protezione sviluppate ad hoc, tutto questo non solo genera costi
aggiuntivi, ma rende anche le macchine meno
produttive e sfruttabili.
Solo per citare un dato economico, una stima
della società di ricerche IDC indica che Windows XP risulta cinque volte più costoso in termini di operatività rispetto a Windows 7.
Inoltre occorre aggiungere che spesso, in molte
realtà aziendali, Windows XP si trova installato
su computer caratterizzati da hardware datato.
L’imminenza della data dell’8 aprile impone la
necessità di imboccare, se ancora non lo si è fatto, la via di migrazione più idonea a rispondere
alle proprie esigenze aziendali.
Una soluzione praticabile, e meno onerosa in
termini di nuovi investimenti, può essere rappresentata dall’aggiornamento dei computer
con Windows XP alle versioni Windows 8 e
Windows 8.1. Questa via è però percorribile solo se i computer dove occorre intervenire
sono dotati di hardware sufficientemente po-
tente, quindi abbastanza recente, e compatibile
con i requisiti di sistema richiesti per assicurare
il funzionamento con queste moderne release
di Windows.
Appare chiaro quindi che, potendo fare un investimento più consistente, la strategia migliore,
dal punto di vista della sicurezza, dell’efficienza
di gestione e della produttività, è decidere per
l’acquisto di nuovi computer, quindi PC desktop o notebook di ultima generazione.
In termini di sicurezza informatica, questa scelta garantisce una protezione migliore dalle minacce del malware, non solo in virtù della nuova
architettura e dotazione di evolute funzionalità
di security possedute da Windows 8 e Windows
8.1, ma anche per i benefici dell’effetto sinergico
sulla robustezza dei sistemi che deriva dall’abbinamento di un sistema operativo moderno con
un hardware altrettanto aggiornato.
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CONCLUSIONI
Oggi ancora molte aziende, e piccole e medie
imprese, hanno il sistema operativo Windows
XP installato su alcuni PC della rete. Tuttavia,
la scadenza dell’8 aprile 2014, momento di cessazione da parte di Microsoft del supporto per
questo prodotto, ne segna la fine del ciclo di
vita.
L’interruzione del periodico rilascio di aggiornamenti e patch di correzione dei bug, dopo l’8
aprile, lascerà esposti tali PC a notevoli rischi di
protezione e sicurezza.
La mancanza di difese adeguate significa infatti attacchi di malware, intrusioni, possibili sottrazioni di informazioni strategiche per il business, e perdite o corruzioni dei dati sensibili
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degli utenti. E’ dunque necessario arrivare alla
data dell’8 aprile già preparati.
Per farlo, occorre far migrare tutti i PC su cui
gira ancora Windows XP verso un sistema operativo più moderno e dotato di tecnologie e
funzionalità di sicurezza informatica adeguate
all’attuale complessità e pericolosità delle minacce. La soluzione, ove possibile, cioè nei casi
in cui la dotazione hardware della macchina
possiede i requisiti sufficienti, è l’aggiornamento del sistema a Windows 8 e Windows 8.1.
La strategia più solida, se la capacità d’investimento lo consente, è però l’acquisizione di nuovi computer desktop e notebook.
Infatti l’abbinamento di un hardware moderno
a un sistema operativo di ultima generazione
garantisce la miglior protezione contro le odierne sofisticate minacce informatiche.
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