Università degli Studi di Udine – Facoltà di Economia Accertamento Competenze Informatiche di Base Breve Storia di Windows di Tommasi Marco Versione 2.0 Marzo 2011 1 Università degli Studi di Udine – Facoltà di Economia Accertamento Competenze Informatiche di Base Breve storia di Windows Introduzione Il sistema operativo è il programma più importante presente in un computer: è quel programma infatti che rende possibile “colloquiare” con la macchina, facendogli eseguire i nostri comandi. Nei primi sistemi operativi fornire i comandi alla macchina era molto complesso; l’interfaccia di comunicazione era così elementare che era l’utente a dover imparare il linguaggio della macchina per consentire la comunicazione: le singole istruzioni dovevano essere fornite inizialmente tramite sequenze di cifre binarie e, più avanti, come “frasi” formate da “parole chiave” combinate fra di solo tramite una complessa sintassi. Solo negli anni Ottanta si fanno strada sistemi operativi con interfaccia grafica: i comandi possono essere inviati alla macchina anche “cliccando” su determinate “icone” che simboleggiano le varie istruzioni che la macchina è in grado di eseguire. La primogenitura di questa nuova modalità di interazione uomo-macchina è sicuramente della Apple che, ben prima di altri, propone assieme ad un interfaccia ad icone, un nuovo dispositivo che consente di facilitare la comunicazione: il mouse. Successivamente, una azienda software guidata da due giovani programmatori propone un sistema operativo simile che basa il suo paradigma di comunicazione sulla caratteristica più evidente del nuovo sistema operativo della Apple e ciò sulla presenza di “finestre” di dialogo. Tale azienda si chiamava Microsoft e il nuovo sistema operativo prende il nome di Windows modificando per sempre il rapporto di comunicazione fra persone e computer. Successivamente sono stati progettati molti altri sistemi operativi, ma molti di essi non hanno avuto alcun successo; attualmente le varie centinaia di milioni di personal computer sparsi sull’intero globo sono equipaggiati in larga maggioranza con le varie versioni di Windows. Interessanti eccezioni a questo predominio (anche dal punto di vista numerico) sono rappresentate dalle macchine Apple (molto eleganti nel design) che sono equipaggiate con Mac OS X (molto usato in tutti quelle situazioni in cui la grafica è fondamentale) e dalle varie distribuzione del sistema Linux (simboleggiato da un simpatico pinguino) che basa la sua forza sulla gratuità e sulla modificabilità del suo codice. 2 Università degli Studi di Udine – Facoltà di Economia Accertamento Competenze Informatiche di Base Windows 1.01 Inizia a fine 1985 il dibattito fra i sostenitori di Macintosh ed i possessori di un PC con installato Windows. Nonostante gli sforzi di Microsoft per velocizzare le operazioni, i processori dell'epoca avrebbero messo in crisi chiunque e lavorare con una RAM da 256 - 312 kB e monitor CGA (640x200 pixel) o più raramente EGA (640x350 pixel) risultava particolarmente inefficiente. A parte i difetti iniziali, per lo più dovuti dalla dipendenza dal DOS (il sistema operativo precedente di Microsoft), Windows 1.0 introduceva già il concetto di applicazioni indipendenti dalle periferiche. Mentre in DOS necessitavano numerosi driver in Windows si fa riferimento ad una sola GDI (Graphics Device Interface) e ogni diverso pacchetto applicativo può fare uso dello stesso driver di Windows. La prima versione di Windows non fu un grande successo. Windows 2.0 e 2.1 Nel novembre 1987 esce la versione 2.0 e a fine 1988 è disponibile la 2.1 (meglio nota poi come Windows/286 e Windows/386). I miglioramenti introdotti nella 2.0 consistono nella nascita del DDE (Dynamic Data Exchange), soluzione in grado di facilitare le comunicazioni fra applicativi diversi. Finalmente si può scegliere tra finestre affiancate oppure sovrapposte e lo standard SAA (System Application Architecture) rende le applicazioni più simili tra loro, facilitando l'apprendimento. In questo periodo si incominciano ad utilizzare dei computer AT (Processore Intel 80286) con hard disk da 10-20 MB e a sfruttare tutti i 640 kB di RAM del DOS. Le prestazioni risultano sempre molto limitate, ma si incomincia ad intravedere l'uscita dal tunnel. Compare nel 1988 la versione Windows/286, il cui maggiore pregio era quello di utilizzare in maniera molto efficiente la memoria a disposizione (in quel periodo molto limitata); programmi più complessi potevano essere fatti “girare” anche aggirando le limitazioni che il sistema DOS (ancora presente come “motore” invisibile) poneva all’utilizzo di grandi quantità di RAM. La versione Windows/386 consentiva l’ottimizzazione in caso di utilizzo dei nuovi processori 386 con bus dati a 32 bit, offrendo ulteriori incrementi di velocità e potenza. 3 Università degli Studi di Udine – Facoltà di Economia Accertamento Competenze Informatiche di Base Windows 3.0 e 3.1 La comparsa di Windows 3.0 nel maggio del 1990 segna un momento importante per Microsoft: l'aspetto friendly (amichevole) e le icone del nuovo Program Manager sono molto gradite all’utenza e la flessibilità è molto maggiore che nelle versioni precedenti. Ricordiamo peraltro che la Apple aveva già da tempo raggiunto questi risultati, ma evidentemente con capacità commerciale di penetrazione nel mercato molto minore. Questa versione di Windows determina di fatto il successo di tutti gli sforzi di Microsoft e gli applicativi di terze parti compaiono a centinaia. Windows 3.1 nel 1992 completa l'opera, ottimizzando ulteriormente l’utilizzo della memoria, migliorando la gestione di tutti i tipi di supporto (reti, stampanti, ecc.), velocizzando il File Manager e aprendo la via ai programmi multimediali. Anche i messaggi "Errore dell'applicazione irreversibile" diminuiscono ed eventuali situazioni critiche sono ben documentate tramite i nuovi servizi API (Application Programming Interface). Windows 95 Le novità introdotte da Windows 95 sono molteplici e sostanziali tanto da poter parlare di un prodotto nuovo rispetto alle versioni precedenti. Tra le molteplici caratteristiche della nuova architettura, la più rilevante è senza dubbio il fatto che Windows 95 è un vero e proprio sistema operativo a 32 bit. Ciò significa la possibilità di sfruttare a pieno la velocità e le capacità di indirizzamento dei processori Intel 32 bit (80386, 80486 e Pentium). Come secondo aspetto, ma non meno importante, la nuova implementazione interna di Windows 95 chiude finalmente il capitolo MS-DOS; siamo infatti di fronte ad un sistema integrato, nel senso che la vecchia dualità tra MS DOS e Windows con tutte le problematiche connesse (acquisto e installazione separata, coesistenza difficile dei due mondi) è ormai solo un ricordo: l'utente dopo l'avvio macchina si trova direttamente a livello di interfaccia grafica. Altra grande novità rispetto alle versioni precedenti è la funzione Plug and Play (PnP) che ha reso molto più semplice l'installazione e la configurazione di nuovi dispositivi hardware. L'installazione di nuove periferiche hardware con le vecchie versioni di DOS e Windows non era un compito facile, soprattutto per l'utente medio che ha una conoscenza limitata del funzionamento dei computer. 4 Università degli Studi di Udine – Facoltà di Economia Accertamento Competenze Informatiche di Base La specifica Plug and Play si propone cinque obbiettivi fondamentali: 1. 2. 3. 4. 5. Facilitare l'installazione e la configurazione di nuovi dispositivi; Intraprendere in modo dinamico modifiche alla configurazione; Mantenere l'indipendenza dal sistema operativo e dall'hardware; Garantire la compatibilità con l'hardware esistente; Aumentare la flessibilità senza aumentare la complessità. Per consentire tutti questi obbiettivi è indispensabile la collaborazione tra produttori hardware, progettisti BIOS e programmatori di sistemi operativi. Il concetto di Plug and Play è stato formalizzato nel marzo 1993 alla Windows Hardware Conference da Microsoft, Intel e Compaq. Le specifiche Plug and Play sono state completate e rese disponibili ai produttori di hardware. Lo standard Plug and Play rende molto più semplice l'installazione di nuove periferiche, poiché in questo caso esse vengono configurate automaticamente da Windows. Per i dispositivi interni, si deve ancora aprire il computer e installare fisicamente la periferica, ma poi è sufficiente lanciare la procedura automatica di installazione hardware dal pannello di controllo. Windows riconosce il nuovo dispositivo hardware e lo configura automaticamente effettuando tutte le impostazioni in modo che non si verifichino conflitti con altre periferiche installate nel sistema. Windows 95 è il capostipite della famiglia di sistemi operativi a cui siamo abituati: ha introdotto il menu "Start", la "Barra delle applicazioni", il desktop come area operativa e tutta una serie di tecnologie che utilizziamo ancora oggi, anche se perfezionate e rese più semplici. Si sono susseguite molte versioni caratterizzate da una stringa di caratteri e lettere dopo "95" (ad esempio, "osr2"), chiaro segnale degli enormi problemi di stabilità del prodotto. Windows NT Le varie versioni di Windows NT erano destinate principalmente all'uso professionale: un abisso separava Windows NT e Windows 95 sia come stabilità, sia come compatibilità. Microsoft ha cominciando da tempo il progressivo abbandono di Windows NT. Windows 98 Windows 98 è il diretto discendente di Windows 95, da cui eredita moltissimo. Il principio innovatore di questa versione è l'integrazione con il web: il sistema operativo incorpora già il browser Internet Explorer, a cui è legato a doppio filo: questa integrazione modifica anche molti degli aspetti grafici del sistema, come "Esplora Risorse", ora molto simile a una pagina web, e il funzionamento delle icone, dove si è tentato, in modo piuttosto fallimentare, di sostituire il doppio 5 Università degli Studi di Udine – Facoltà di Economia Accertamento Competenze Informatiche di Base click con un click unico. Oltre all'aspetto esteriore, questa versione di Windows porta con sé una lunga serie di bugfix e di migliorie alla stabilità, anche se ancora si è ben lontani da poter chiamare questo sistema "affidabile". Windows 98 SE La "Second Edition" di Windows 98 è sostanzialmente un Windows 98 aggiornato in alcuni componenti, come il browser o il sistema multimediale. Le differenze con la prima versione sono praticamente nulle Windows ME Se Windows 98 portava con se la rivoluzione Internet, Windows ME galoppa un nuovo cavallo: la multimedialità. Caratterizzato da una grande attenzione al mercato consumer, Windows ME porta con se il supporto al DVD, una miglior gestione dei problemi, una nuova versione di Microsoft Internet Explorer (sensibilmente migliore di quella di Windows 98), semplificazioni per la gestione delle immagini e dei suoni, un miglior supporto ai videogiochi, e, in generale, una marcata attenzione a tutto quello che di "divertente" si può fare con il PC. Non si può fare a meno di notare come tutto il sistema operativo sia disegnato attorno all'utenza alle primissime armi, con procedure guidate e descrizioni degli oggetti veramente banali, in alcuni casi addirittura intrusive nei confronti dell'utenza con un minimo di esperienza. "Sotto il cofano" le migliorie di sistema sono sostanziali: innanzitutto si impedisce di "Riavviare in modalità MS-Dos", benché questo sia ancora presente, probabilmente come anticipazione della totale rimozione dello stesso nelle versioni future, viene introdotto un sistema di protezione dei file di sistema, viene migliorata la stabilità generale anche grazie a una più attenta gestione della memoria, viene introdotto il "System Restore" per sistemare velocemente i problemi. Windows ME è l'ultima incarnazione di Windows 95: le versioni successive introdurranno modifiche notevoli. Windows 2000 Lanciato sul mercato praticamente in contemporanea a Windows ME, Windows 2000 è il sistema operativo per l'utenza professionale: ufficiosamente è infatti chiamato Windows NT 5.0, da cui eredita la vocazione professionale e la parziale inadeguatezza ad eseguire applicazioni ludiche o di intrattenimento. Windows 2000 introduce inoltre notevoli migliorie dal punto di vista della stabilità operativa, a discapito però di requisiti hardware decisamente maggiori: possiamo affermare, in un certo senso, che Windows 2000 apra la strada ai sistemi con quantità molto grandi di RAM a cui siamo abituati oggi. Anche il look di Windows 2000 è molto migliorato rispetto al vecchio NT: salvo alcuni aspetti grafici minori, l'estetica è identica a quella di Windows ME, chiaro segnale delle intenzioni di Microsoft di fondere i due settori applicativi nel nascente Windows XP. 6 Università degli Studi di Udine – Facoltà di Economia Accertamento Competenze Informatiche di Base Windows XP Nel 2001 cominciano a circolare le prime release di una nuova versione di Windows. Dal 2003 viene installato su tutte le nuove macchine e il nome, XP, vuole indicare che con questo nuovo sistema l'informatica diventa un'esperienza, "eXPerience" appunto. Il sistema operativo si presenta subito come decisamente valido e robusto tanto da assorbire in breve tutte le precedenti versioni. Risulta disponibile in due versioni base Home e Professional; la prima è destinata alle installazioni domestiche, mentre la seconda è indicata per i professionisti dell’informatica. XP, al momento, non è l’ultima versione di Windows rilasciata da Microsoft, ma è tra le più usate ed ancora equipaggia la maggior parte dei computer in circolazione. Windows Vista Nel 2007, dopo diversi anni di gestazione, viene proposta un’ulteriore significativa variazione del sistema operativo Windows che prende il nome di Vista. Il programma risulta essere particolarmente apprezzato per i miglioramenti alla grafica e alla gestione delle risorse; per contro, risulta particolarmente poco “amichevole” con i programmi progettati per le precedenti versioni e con eccessive richieste di risorse hardware (gira solo su computer di nuova generazione). Le proteste degli utenti costringono Microsoft a riproporre in vendita anche il “vecchio” XP e a estendere il suo supporto fino ad aprile del 2014; in tal modo XP diventa la versione più longeva di tutta la storia del noto sistema operativo. In definitiva, questa versione non sembra la più azzeccata fra quelle proposte da Microsoft: un’attesa durata 3 anni non è stata ripagata da novità significative e, anzi, ha indotto molti utenti a ritornare sui propri passi. Windows Seven A luglio del 2007 comincia la commercializzazione ufficiale di quella che è attualmente l’ultima versione di Windows e cioè di 7 (nome in codice Vienna). Accolta con titubanza dopo il flop di Vista, dopo alcuni anni ha dato prova di essere un sistema sicuro e affidabile che mescola adeguatamente tradizione ed innovazione. Viene conservato un aspetto grafico simile a Vista, vengono aggiunte potenzialità legate all’utilizzo di schermi touch e di computer tablet ed affinate le tecniche di risparmio energetico. Una ulteriore versione, che si chiamerà presumibilmente 8, è prevista per il 2012. 7