BREVE STORIA DELL’INFORMATICA
Da sempre l’uomo ha cercato di liberarsi dalla difficoltà di calcolare,
a tale scopo si è adoperato per affidare questo compito a delle
macchine che nel corso degli anni sono divenute sempre più
sofisticate e complesse.
Vediamo ora quali sono state le principali tappe che hanno portato
alla realizzazione degli attuali elaboratori in particolare dei personal
computer.
1617
John
Napier
(Giovanni
Nepero)
matematico,
astronomo e fisico scozzese
crea le "Napier’s Bones",
aste di legno o avorio usate
per i calcoli.
1617
"Napier’s Bones"
1630
Il
teologo
matematico
tedesco Wilhem Schikard
costruisce una macchina, in
un esemplare unico, in
grado di eseguire le 4
operazioni
1642
Il filosofo e matematico francese Blaise Pascal realizza
per il padre, esattore delle tasse, un prototipo di
calcolatrice meccanica con riporto automatico, la
“Pascalina” in grado di lavorare sino ad 8 cifre.
1664/1671
Al filosofo e scienziato
tedesco Gottfried Wilhelm
von
Leibniz
viene
riconosciuto il merito di
aver riscoperto il sistema
binario. Realizza inoltre un
prototipo in grado di
eseguire la moltiplicazione
di un numero di più cifre
con uno di una sola cifra.
0,1
1808
Il francese Joseph Marie
Jacquard inventa la scheda
perforata per automatizzare
le diverse lavorazioni dei
telai dello stabilimento del
padre. La scheda perforata
è il primo mezzo per la
programmazione
dei
calcolatori
meccanici
e
successivamente elettronici.
1808
L'incastellatura con schede
da applicare a un telaio.
1823
Il
matematico
inglese
Charles Babbage si propone
di costruire una calcolatrice
meccanica Difference engine
divenuta
poi
Analytical
Engine = macchina analitica
che, tramite una serie di
operazioni
aritmetiche
sequenziali, fosse in grado di
calcolare
espressioni
aritmetiche
anche
complesse.
1823
L'idea
nuova
che
caratterizzava
questa
calcolatrice meccanica era
la possibilità di conservare
in memoria i dati da
calcolare
che
venivano
immessi, di volta in volta,
tramite schede perforate.
1823
La macchina era quindi programmabile attraverso le schede
perforate e poteva così eseguire le operazioni aritmetiche
secondo la sequenza desiderata. L’aspetto innovativo di tale
macchina era caratterizzato da 3 nuovi elementi:
la memoria
●
uno strumento flessibile per introdurre i dati (cioè la scheda
perforata)
●
la programmazione.
●
non fu mai perfezionata, poiché troppo sofisticata per la
tecnologia del momento, ma lo schema concettuale è molto
simile a quello dei moderni computer, fu comunque possibile
ricostruirla grazie all'accurata documentazione scritta relativa
al suo progetto.
1843
Lady Augusta Ada Byron
studia i testi di Babbage e
programma
le
prime
macchine
meccaniche
automatiche. È considerata
la prima programmatrice
della storia.
Pochi anni dopo l'inglese George
Boole nella sua opera "The
Mathematical Analysis of Logic",
imposta le basi matematiche di
quel sistema logico che verrà
utilizzato in seguito nei computer
digitali.
Boole ha vari precursori a
cominciare dai greci antichi che
studiarono la logica e la geometria
e fondarono il metodo che costituì
per secoli la base del pensiero
europeo su questi argomenti. In
particolare Leibniz fu colui che più
si avvicinò alla scoperta dell'algebra
di Boole, ma pare che questi suoi
studi
non
abbiano
suscitato
particolare interesse in nessuno dei
suoi contemporanei, facendo si che
lo studio definitivo fosse compiuto
da Boole parecchi anni dopo.
1847
1890
L'ingegnere
americano
Herman
Hollerith
in
occasione del censimento
della popolazione degli Stati
Uniti perfeziona la scheda
perforata e costruisce una
macchina in grado di
leggere i fori tramite aghi
metallici e perforare le
schede
secondo
un
particolare codice.
1896
Dalla
società
fondata
dall’ing. Herman Hollerith
per lo sfruttamento della
sue invenzioni, nascerà nel
dopoguerra la più grande
azienda
nel
campo
dell'informatica,
l'International
Business
Machine (IBM).
1904
Nel 1889 un consulente scientifico della
"Marconi Wireless Telegraph Company" dal
nome di John Ambrose Fleming, ricercò,
sollecitato da Marconi, un dispositivo per la
ricezione delle onde radio. Nasce così nel
1904 un dispositivo consistente in una
lampadina con una piastrina aggiuntiva. Se
alla lampada veniva data tensione, il suo
filamento si riscaldava fino all’incandescenza
ed emetteva elettroni catturati dalla
piastrina metallica a cui era data carica
positiva da una seconda batteria. Questo
valvola chiamato “tubo di Fleming” posto in
un circuito radio ricevente riusciva a
rettificare il segnale ricevuto e a renderlo
disponibile per far funzionare l’elemento
attuatore di un ricevitore telegrafico. Nasce
quindi il primo diodo.
1904: Diodo
1908
L'americano Lee de Forest
brevetta
la
valvola
termoionica
denominata
triodo.
1908: Triodo
1919-1930
Valvola triodo termoionico
prodotta da officine Radio
Marconi Genova mod T450. Non dimentichiamo
che lo sviluppo della radio
si deve principalmente alla
scoperta
della
valvola
termoionica, utilizzata in
questo
caso
come
amplificatore di potenza a
radioonde
per
la
trasmissione.
Tensione di filamento 18V
Corrente di filamento 5,4 Amp.
Potenza dissipata fino a 450Watt
Tensione anodica massima 7000
Volt.
1925
Il prof. Vannevar Busch ed altri
docenti
del
MIT
(MASSACHUSETTS
INSTITUTE
OF TECNOLOGY) progetta il primo
calcolatore
a
funzionamento
elettromeccanico. Verrà costruito a
partire dal 1930 ed utilizzato fino al
1950 per calcoli balistici.
1930-1950
Il calcolatore di Bush
1934
Il tedesco Konrad Zuse realizza
una
macchina
sperimentale
elettromeccanica, controllata da
un programma per l’elaborazione
dei dati. Vengono impiegati:
●
i relè
●
la numerazione binaria
la programmazione su nastro
perforato
●
1934
●
●
●
Memoria: 176 byte (64 word
da 22 bits ciascuna).
Velocità del clock: 1 Hz.
Registri: due registri da 1
word ciascuno.
Il matematico inglese Alan
Turing presenta un suo
concetto
di
macchina
calcolatrice astratta di uso
generale per l'elaborazione
dei dati. Nella sua opera
"On Computable Numbers",
concepisce un computer
immaginario
chiamato
Macchina
di
Turing,
considerata
una
delle
fondamenta del calcolo
moderno. Turing in seguito
ha lavorato a svelare il
codice Enigma tedesco
1936
La macchina di Turing deve possedere tre
caratteristiche principali:
- un sistema di memorizzazione esterno dei dati
immessi e di quelli elaborati;
- un dispositivo di lettura e di scrittura di tali dati;
- un meccanismo di controllo per stabilire le azioni
da intraprendere.
L'unità esterna di memorizzazione della macchina
di Turing è definita come un "nastro"
(paragonabile proprio ad un nastro magnetico, se
vogliamo) di lunghezza infinita: esso è in grado di
memorizzare tutti i dati relativi ad ogni particolare
elaborazione
indipendentemente
dalla
loro
quantità. Il nastro è sezionabile in celle (o
locazioni di memoria): ciascuna di esse può
contenere un simbolo o essere vuota (null). Il
dispositivo di lettura e scrittura può essere
assimilato ad una testina magnetica in grado di
trasferire i simboli desiderati sul nastro stesso; nel
contempo, occorre che esista la possibilità di
deciderne la direzione di movimento mediante
una unità di controllo. Quest'ultima inoltre
contiene naturalmente il programma da eseguire.
1936
1937
Claude
Elwood
Shannon,
matematico
ed
ingegnere
statunitense,
dimostra
che
qualsiasi circuito elettrico digitale
può essere descritto utilizzando
l'algebra di Boole. Shannon pose
così la base teorica dei sistemi di
codificazione,
elaborazione
e
trasmissione
digitale
dell'informazione.
Il bulgaro John Vincent Atanasoff
e lo statunitense Clifford Berry
iniziano a lavorare sull'AtanasoffBerry Computer (ABC), che sarà
poi ufficialmente accreditato come
il primo computer elettronico.
Atanasoff
1937
Berry
1939
Computer ABC
La macchina tuttavia fu la prima a implementare tre idee fondamentali che
fanno parte di ogni computer moderno:
●
●
●
L'utilizzo dei numeri binari per rappresentare i numeri e i dati
Tutti i calcoli sono effettuati attraverso circuiti elettronici invece che con
ingranaggi, parti meccaniche o interruttori elettromeccanici
Il sistema è organizzato in due parti separate tra loro: una si occupa
dell'elaborazione dei dati, l'altra della loro memorizzazione.
In aggiunta il computer utilizzava delle memorie che andavano rigenerate,
una tecnologia concettualmente simile alle DRAM utilizzate tuttora.
1939
Computer ABC
La macchina tuttavia fu la prima a implementare tre idee fondamentali che fanno
parte di ogni computer moderno:
●
●
●
L'utilizzo dei numeri binari per rappresentare i numeri e i dati
Tutti i calcoli sono effettuati attraverso circuiti elettronici invece che con
ingranaggi, parti meccaniche o interruttori elettromeccanici
Il sistema è organizzato in due parti separate tra loro: una si occupa
dell'elaborazione dei dati, l'altra della loro memorizzazione.
1943
Thomas (Tommy) Flowers,
ingegnere elettronico inglese,
sviluppa il Colossus, il primo
computer elettronico, come
ABC, però programmabile. Il
suo
primato
cronologico,
tuttavia, è stato riconosciuto
in ritardo a causa del rigoroso
segreto imposto dal Regno
Unito, resistito per decenni
anche dopo la conclusione
della
seconda
guerra
mondiale.
1943
Computer
Colossus
Il Colossus è stato il primo computer elettronico programmabile nella storia
dell'informatica. Costruito e messo in opera nel Regno Unito, durante la seconda
guerra mondiale, fu in grado di forzare i codici sviluppati dalla cifratrice Lorenz SZ
40/42 (Enigma) usata dai tedeschi per proteggere la corrispondenza fra Adolf Hitler e i
suoi capi di stato maggiore, oltre che alle comunicazioni Purple e Red giapponesi,
basate sulla tecnologia di Enigma. I servizi segreti britannici fecero di tutto per
interpretare i codici dei nazisti, che però venivano cambiati quotidianamente.
1944
L'IBM pone in funzione il primo calcolatore elettrico interamente
automatico
chiamandolo
Mark
I.
Era
un
immensa
apparecchiatura elettromeccanica lunga più di 15 metri, alta 2,5
metri, dotata di 3.000 relè, 750.000 componenti elettronici
impiegava per il suo funzionamento 800 km di cavi elettrici;
utilizzava il sistema decimale e aveva prestazioni dell'ordine di 3
addizioni al secondo, una moltiplicazione in 6 secondi e una
divisione in 13.
1944
Porzioni destra e
sinistra del MARK I
1944
Porzioni destra e
sinistra del MARK1
1946
John Prosper Eckert e John
William
Mauchly
ingegneri
elettrici misero a punto il
computer elettronico “general
purpose” ENIAC.
Mauchly
Eckert
1946
Entra in funzione, un gigantesco calcolatore elettronico,
l'ENIAC (Electronic Numerical Integrator and Calculator),
realizzato per conto dell'esercito dai ricercatori
dell'Università
di
Pennsylvania
a
Philadelphia.
È il primo elaboratore programmabile realizzato
interamente con circuiti elettronici (18.000 valvole
termoioniche) dal peso di 80.000 kg e dalle dimensioni
enormi di circa 80 m3, venne posto in un salone di 9
metri per 15; questa macchina in funzione assorbiva
un'energia pari a 140 Kw generando una grande quantità
di calore che spesso provocava rotture o un cattivo
funzionamento. Le prestazioni dell'ENIAC erano
dell'ordine delle 5.000 addizioni e 300 moltiplicazioni a
10 cifre al secondo. Costato parecchi milioni di dollari di
quei tempi, venne utilizzato dall'esercito americano fino
al 1955.
1946
L'ENIAC al Ballistic Research Laboratory
1947
Tre
scienziati
(John
Bardeen,
Walter
H.
Brattain
e
William
Shockley) inventano il
transistor, che sostituirà
le valvole termoioniche
negli elaboratori degli
anni
successivi.
Il
transistor grazie alle sue
ridotte dimensioni e
minimo assorbimento di
energia durante il suo
funzionamento,
sostituirà
le
valvole
termoioniche.
1947
Transistore di B-B-S.
Transistor
Oltre ad essere più efficiente delle valvole, il transistor offre anche
un altro vantaggio: lo si può miniaturizzare a dimensioni
nanometriche. Un obiettivo a cui si lavora fin dalla sua invenzione, e
già nel 2003 i ricercatori di ENC svelarono un transistor al silicio con
una dimensione di soli 5 nanometri.
T
r
a
n
s
i
s
t
o
r
1951
Viene costruito l'UNIVAC I, dalla Remington Rand Corporation, il
primo calcolatore elettronico commerciale, verrà utilizzato per
elaborare i dati del censimento generale degli Stati Uniti del 1950 e
sarà sostituito con un modello più potente nel 1963.
Questo calcolatore memorizzava sino ad un massimo di 1.000
numeri distinti, era in grado di ricevere informazioni su nastro
magnetico alla velocità di 10.000 bit al secondo e poteva effettuare
qualsiasi operazione di calcolo. Era realizzato con valvole
termoioniche miniaturizzate.
Circa 25 anni più tardi, un solo microprocessore dalle microscopiche
dimensioni e dal costo di poche migliaia di lire sarà in grado di
superare le sue prestazioni.
1951
Univac I
1952
J. W. Forrester inventa le
memorie a nuclei magnetici di
ferrite.
1952
Entra il funzione l'EDVAC,
un
elaboratore
elettronico
con
un
programma memorizzato
al suo interno, ideato da
John Von Newman.
1958
Viene realizzato il primo computer con dispositivi
elettronici allo stato solido (semiconduttori) dalla
Sperry Rand Corporation a Philadelphia.
Utilizzando i semiconduttori come componenti, il
peso dell'apparecchiatura realizzata scende a
circa 1.600 Kg occupando una spazio di soli 25
m2, pur avendo una memoria cento volte più
capace ed una velocità di elaborazione dieci volte
superiore a quella dell'UNIVAC del 1951 di cui
risulta essere sei volte meno ingombrante.
Viene inventato dall'ingegnere Jack S. Kilby
della Texas Instruments di Dallas il circuito
integrato (lC) che consente di miniaturizzare i
circuiti elettronici.
I circuiti integrati consentono la realizzazione
di prodotti come le calcolatrici tascabili,
elettrodomestici automatizzati, orologi di
precisione, permettono altresì la realizzazione
di veicoli spaziali che porteranno qualche
anno piu tardi l'uomo sulla Luna.
Fu possibile realizzare:
• grandi apparecchiature in grado di
eseguire calcoli molto complessi in tempi
brevissimi
• microcomputer dalle prestazioni più
ridotte, ma con la possibilità di collocarli
dove ce ne fosse bisogno.
1958
1959
Robert Noyce di Fairchild
ha
brevettato un design IC planare nel
1959 dove tutti i componenti erano
diffusi o tagliati su una base in
silicio,
incluso
uno
strato
d'interconnessioni in alluminio.
1958
1959
1960
Parte la produzione in serie dei circuiti integrati e il costo
della funzione di un transistor che era di circa 20 dollari si
riduce alla ventimillesima parte.
1964
La Fairchild decide di non produrre circuiti integrati solo per la
difesa militare, ma comincia a immetterli anche sul mercato
per le applicazioni civili ed in breve si ha una drastica riduzione
dei costi.
1965
L’IBM annuncia la realizzazione di un elaboratore elettronico
commerciale, il SISTEMA 360, estremamente versatile,
realizzato con circuiti integrati, con esso prende il via l'era dei
computer della, terza generazione.
1969
Un ingegnere elettronico della ditta americana Intel nella
Silicon Valley (California), M. E. Hoff, inventa il
microprocessore. Tale dispositivo dalle dimensioni di 4 x
3 mm doveva contenere 2250 transistor ed essere
completo di unità centrale e memoria.
1970
L'lntel produce la prima memoria RAM (Random
Access Memory, memoria ad accesso casuale o
diretto) a semiconduttori, che sostituirà le vecchie
memorie a nuclei di ferrite. Sempre nello stesso
anno vengono presentate le memorie ROM (Read
Only Memory).
1971
Un gruppo di tecnici dell'Intel guidati dal fisico
italiano Federico Faggin realizzano il primo
microprocessore, a cui viene datI il nome di
"intel 4004", il dispositivo a 4 bit era in grado di
eseguire 60.000 operazioni al secondo.
Inizia così la seconda rivoluzione informatica
che
porterà
alla
realizzazione
dei
microcomputer e quindi dei personal computer;
lo sviluppo del microprocessore avvenne
spendendo solo 150.000 dollari, avendo saputo
utilizzar al meglio l'entusiasmo e la
preparazione tecnica di ricercatori e docenti che
fondarono la ditta InteI, produttrice di tutti i
microprocessori che hanno caratterizzato la
storia
dei
personal
computer
1971
Microprocessore "intel 4004", dispositivo a
4 bit in grado di eseguire 60.000
operazioni al secondo.
1972
Vengono prodotti i primi circuiti integrati ad alto grado di
integrazione LSI (Large Scale Integration).
1974
Inizia la produzione su larga scala delle calcolatrici elettroniche
tascabili a basso costo
1975
La Texas Instrument introduce sul mercato mondiale un
microelaboratore tascabile a batterie, programmabile a piacere
mediante memorie elettroniche intercambiabili contenenti
programmi.
1974
Nell'aprile del 1974 Intel introdusse il microprocessore 8080 che
era 10 volte più veloce del precedente 8008 e indirizzava
memoria a 64 KB. Questa era l'innovazione rivoluzionaria di cui
l'industria dei computer aveva bisogno.
1975
La ditta americana
Altair immette sul
mercato il primo
personal computer
commerciale
dotato di 256 byte
di
memoria
centrale,
l'apparecchiatura,
dal nome Altair
8800,
viene
venduta in scatola
di montaggio al
prezzo di circa 400
dollari.
1975
Di
particolare
importanza per il
futuro sviluppo dei
personal computer
è la nascita nel
1975
della
Microsoft fondata
da Bill Gates, allora
poco
più
che
ventenne, e da
Paul Allen.
1977
Viene presentato il
primo
personal
computer
commerciale della
Commodore, il Pet
2001 venduto al
prezzo di circa 500
dollari
1977
Steve Jobs e Wozniac
iniziano, nel loro garage,
la produzione dell' Apple
II, dotato di 4 kB di
RAM
e
venduto
inizialmente per posta al
prezzo di 1300 dollari.
La
società
Apple
raggiunge
in
breve
tempo grandi fatturati
dando origine a tutta
una serie di imitatori.
1979
Viene commercializzato
il primo programma di
uso
generale
per
personal computer: il
Visicalc per Macintosh.
1980
L'IBM costruisce a Boca Raton in Florida l'azienda
responsabile per la concezione e costruzione di pc
portatili. Per lo sviluppo del sistema operativo si
avvale di consulenze esterne tra cui la nascente
Microsoft con la quale creerà il sodalizio
fondamentale per la diffusione dello standard PC.
1981
L’IBM immette sul mercato il suo primo personal
computer, denominato semplicemente Pc (12 agosto del
1981). Anche se arriva in ritardo, preceduta da Apple,
Commodore, Radio Shack e altri, l'IBM in poco tempo si
impone sul mercato mondiale, grazie alle capacità di
marketing della casa costruttrice e al sistema operativo
PC-DOS, sviluppato dalla Microsoft, che si rivela
vincente.
1981
PC IBM
Conclusioni
La sintesi del processo evolutivo dei calcolatori moderni viene
espressa in 5 generazioni significative.
Anni 40-50 Calcolatori a valvole
elettroniche, grandi dimensioni, molta
elettricità, poca velocità di calcolo.
Anni 50-60 calcolatori a
transistor (semiconduttori
allo stato solido)
Fine anni 60 circuiti
integrati, nuovi linguaggi
di programmazione
Anni 70
microprocessore su unico
chip
Generazione attuale
Più microprocessori su un
unico chip (attualmente 6-8)
Conclusioni
In 44 anni il numero di transistor di un
processore
è cresciuto di quasi due
milioni di volte, da 2300 transistor nel
processore
4004
del
1971
ai
4.500.000.000 transistor delle CPU per
server ad alte prestazioni della Intel del
2015.
Previsioni
Possibili nuovi materiali sostitutivi del silicio
Grafene:
foglietti di carbonio spessi appena un atomo, stabilità per una
vasta gamma di temperature, gli elettroni viaggiano alla velocità
prossima a quella della luce. I transistor relativi possono
scendere a dimensioni inferiori ai 5 nm (dimensione limite al di
sotto della quale il silicio manifesta comportamenti quantistici).
Punti deboli: presenta problemi per distinguere gli stati 1 e 0
poiché non possiede la banda proibita per gli elettroni.
Previsioni
Possibili nuovi materiali sostitutivi del silicio
Nanotubi di carbonio:
foglietti di grafene arrotolati che acquisiscono una certo valore di
banda proibita per gli elettroni. Il guadagno rispetto al silicio può
essere di almeno cinque volte.
Punti deboli: se cambia la loro geometria (diametro e chiralità)
cambiano le loro proprietà. Inoltre bisogna industrializzare la
loro applicazione inserendoli nei circuiti integrati.
Previsioni
Possibili nuovi componenti
Memristore:
Nell'ambito della teoria dei circuiti, un memristore
(in inglese: memristor, unione di memoria e resistore: dispositivo
che si oppone al passaggio delle cariche elettriche) è un elemento
circuitale non lineare passivo. Viene spesso descritto come il
quarto elemento passivo di base, oltre al condensatore, l'induttore
e il resistore. Sebbene l'esistenza del memristor fosse stata
teorizzata e descritta sin dal 1971 da parte di Leon Chua
dell'Università di Berkeley, in un articolo pubblicato su IEEE
Transactions on Circuit Theory, è rimasto un dispositivo teorico per
37 anni, senza che ne fosse realizzato un prototipo.
La HP ha annunciato di averne realizzato un prototipo nel 2008
con il quale ha prodotto dei dispositivi – crossbar latch- che
consentono di costruire memorie non volatili, delle dimensioni di 1
cm2, con capacità di 100 Gbit contro i 16 Gbit di una memoria
flash.
Previsioni
Possibili nuovi componenti
Memcondensatore:
questo
dispositivo
non
solo
immagazzina le cariche elettriche, ma modifica anche il proprio
stato, o capacità, in funzione della tensione applicata in
precedenza. Questo dota il memcondensatore di capacità di
memoria e di elaborazione utilizzando meno energia di quelli
tradizionali (condensatore: dispositivo che immagazzina le cariche
elettriche).
Meminduttore:
questo dispositivo consente il passaggio della
corrente, come un memristore, ma è anche in grado di
immagazzinare l'energia, come un memcondensatore. La
combinazione di flusso di corrente e immagazzinamento fa sì che i
meminduttori elaborino l'informazione e la immagazzinino come
un componente di memoria del computer (induttore: dispositivo
che converte un a corrente elettrica in un campo magnetico).
Previsioni
Possibile nuova tecnologia
Fotonica:
attualmente i computer si basano sulla creazione
delle informazioni digitali mediante il passaggio di elettroni
(elettronica), di questo ne risente la potenza dissipata (elevata)
sotto forma di calore e la velocità di spostamento (bassa) in
quanto dell'ordine di un decimo della velocità della luce. Se a
portare le informazioni sono i fotoni diminuisce la potenza
dissipata e aumenta la velocità (quella della luce) e la tecnologia
corrispondente si chiama fotonica.
Previsioni
Prototipi di computer (per componenti)
The Machine:
prototipo di computer della HP che riduce la
gerarchia della memoria da tre livelli a due, utilizzando i
memristori: dall'avere una cache (costituita da una SRAM), una
DRAM ed un Disco Rigido, si arriva ad eliminare quest'ultimo,
inoltre per velocizzare la trasmissione dati tra SRAM e memoria
a memristori si introduce la trasmissione dati con fotoni.
Le prestazioni sono tendenzialmente superiori a quelle dei
computer tradizionali.
Previsioni
Prototipi di computer (architettura)
Un limite caratteristico degli attuali pc è l'architettura della
gestione dei dati (struttura di Von Neumann) adatta ad eseguire
in tempo reale una infinità di calcoli (esecuzione di istruzioni
simboliche in tempo reale). La necessità di valutare situazioni e
prendere decisioni richiede un altro modo di agire (potremmo
definirlo intelligente). Questo si traduce in una diversa
architettura per il pc che potrebbe essere simile alla struttura
corticale dei del cervello dei mammiferi che elaborano,
trasmettono e immagazzinano l'informazione.
Previsioni
Prototipi di computer (architettura)
L'IBM ha messo a punto il chip TrueNorth che contiene più di
5000000000 di transistor disposti in 4096 nuclei neurosinaptici,
che modellano 1000000 di neuroni e 256000000 di connessioni
sinaptiche. Il sistema consente di riconoscere configurazioni in
tempo reale (seguire un oggetto prestabilito).
Punto debole: capacità di computazione poco efficiente
Previsioni
Prototipi di computer (architettura)
La soluzione cercata da IBM è quella che unisca l'architettura di
Von Neumann con quella corticale in modo da creare un
sistema di computazione olistico, cioè che prenda gli aspetti
positivi di entrambi i sistemi.