Gioventù Francescana Campania- Basilicata 2 C O M U N I C A R E 3 S I Gioventù Francescana di Campania - Basilicata www.gifracampaniabasilicata.org Sussidio per le comunicazioni sociali all’interno delle Fraternità locali P U O’ 4 C O M U N I C A R E Ringraziamenti L’icona del buon samaritano, che fascia le ferite dell’uomo percosso versandovi sopra olio e vino, ci sia di guida. La nostra comunicazione sia olio profumato per il dolore e vino buono per l’allegria. La nostra luminosità non provenga da trucchi o effetti speciali, ma dal nostro farci prossimo di chi incontriamo ferito lungo il cammino, con amore, con tenerezza. Non abbiate timore di farvi cittadini dell’ambiente digitale. È importante l’attenzione e la presenza della Chiesa nel mondo della comunicazione, per dialogare con l’uomo d’oggi e portarlo all’incontro con Cristo: una Chiesa che accompagna il cammino sa mettersi in cammino con tutti. In questo contesto la rivoluzione dei mezzi di comunicazione e dell’informazione è una grande e appassionante sfida, che richiede energie fresche e un’immaginazione nuova per trasmettere agli altri la bellezza di Dio. Grazie a voi : Per la progettazione e contenuti : Diego Vittoria, Grazia Scauro, Emilio Giliberti, Antonia Ciampa, Francesco Minieri, Carmen Celardo, Mauro Venezia, Ferdinando Mango. Per l’introduzione : Fra Antonio Tremigliozzi, Luca Maio Per l’impaginazione, la grafica : Lino Palumbo, Francesco Minieri ( fraternità di Sant’Agnello) Per la stampa : Fraternità di Sant’Agnello Per il consiglio regionale : Antonio Obid, Concetta De Carluccio, Salvatore Tuccillo, Marianna Artiaco, Rosa Buono, Raffaella Caputo, Maria Consiglia Alvino, Grazia Scauro, Diego Vittoria, Martina Mastronardi, Alfonso Dolgetta, Pierfrancesco Bruno, Vincenzo Spina, Francesco Marciano. 5 A tutte le fraternità locali S I P U O’ 6 C O M U N I C A R E 7 S I P U O’ 8 C Francesco per trarre da ogni cosa incitamento ad amare Dio,esultava per tutte quante le opere delle mani del Signore e, da quello spettacolo di gioia, risaliva alla Causa e Ragione che tutto fa vivere. Contemplava, nelle cose belle, il Bellissimo e, seguendo le orme impresse nelle creature, inseguiva dovunque il Diletto. O M Di tutte le cose faceva una scala per salire ad afferrare Colui che e’ tutto desiderabile U N I (FF 1162) D ovendo presentare questo sussidio che tratta delle Comunicazioni sociali, ho pensato subito a questo testo delle Fonti Francescane. A prima vista sembra non avere troppa attinenza all’argomento, eppure esso ci dice qualcosa di importante: Francesco faceva di tutte le cose una scala, un mezzo, per essere in relazione con Dio. E C A R E d in queste pagine si parla di “mezzi di comunicazione di massa”, o più semplicemente “mass media”. Come questi devono essere utilizzati da chi percorre un cammino di fede, sulle orme di Francesco d’Assisi? Con la sua stessa prospettiva, ossia come “mezzi” per vivere in relazione con il Signore e con gli uomini. Quando i “media” aiutano ad instaurare o rafforzare legami veri e autentici con i simili, rappresentano una grande possibilità. Se, invece, diventano “complici” della chiusura nell’egoismo ed individualismo, sono strumenti di “disumanizzazione”. Papa Benedetto XVI ha scritto nell’enciclica Caritas in veritate: «[I media] possono divenire occasione di umanizzazione non solo quando, grazie allo sviluppo tecnologico, offrono maggiori possibilità di comunicazione e di informazione, ma soprattutto quando sono organizzati e orientati alla luce di un’immagine della persona e del bene comune che ne rispecchi le valenze universali» (Lettera enciclica Caritas in veritate, 73). 9 I l Direttorio sulle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa, Comunicazione e Missione, pubblicato dalla Conferenza Episcopale Italiana del 2004, afferma: «I mezzi della comunicazione sociale possono allargare la cerchia delle relazioni in quanto la loro crescente perfezione abbatte e distrugge le barriere, che circostanze di tempo e di luogo avevano eretto fra gli uomini. Non solo eventi lontani diventano facilmente accessibili. Sono agevolate le possibilità di contatto con le persone e di presenza agli eventi. I media possono offrire risposte concrete al desiderio di comunicazione e condivisione, partecipazione e solidarietà. I media possono essere artefici di una nuova prossimità, frutto del confronto e dell’incontro, occasione di continuo svelamento di sé all’altro, assunzione di una responsabilità verso gli altri. Tuttavia, più siamo prossimi, più possiamo smarrire il senso della distanza. Se tutto diviene accessibile, se ogni incontro si rivela possibile, il rischio altrettanto facile è di banalizzare e strumentalizzare incontri ed esperienze. Concentrando tutto nel qui e nell’ora, il rischio è di perdere la capacità del confronto e dello stupore di fronte alle cose» (n. 15). Le pagine di questo sussidio sono un utile “prontuario” per conoscere e utilizzare i diversi “mezzi” di comunicazione oggi facilmente accessibili a tutti. Seguendo le indicazioni del Direttorio (nn. 20-22), tre sono gli atteggiamenti da custodire e valorizzare per un loro buon uso: • coltivare la vita interiore, che rischia di soccombere nell’esaltazione dell’apparenza e del virtuale: «i processi mediatici tendono a ignorare la dimensione interiore e trascendente della persona, spinta a costruirsi un’identità non in rapporto a un cammino d’approfondimento e maturazione, bensì come risposta funzionale alla situazione che vive. L’identità si trasforma in maschera, nel senso di una identità celata, nascosta, i cui tratti non vengono più riconosciuti. E l’interiorità rischia d’inaridirsi cedendo spazio al narcisismo. I media non sono di per sé nemici dell’interiorità, ma occorre lavorare per una cultura mediale che si apra alla trascendenza e promuova gli autentici valori spirituali»; • vivere relazioni autentiche, durature, impegnative: «il mondo della comunicazione rischia di moltiplicare e alimentare un sistema di contatti epidermici e occasionali, spesso solo funzionali allo spettacolo, privi di un confronto reale, fatto di ascolto, fraternità e solidarietà. Un tale processo rende ancora più sentita e urgente la necessità di coltivare relazioni personali forti e aperte. I media se da una parte possono produrre processi di spersonalizzazione, dall’altra possono favorire lo sviluppo di relazioni autentiche in cui le persone abbiano sempre la possibilità di guardarsi negli occhi e di parlare al cuore»; S I P U O’ 10 C O M U N I • ricercare la verità, consapevoli che non esistono sole le opinioni e gli opinionisti: «essere spettatore in tempo reale di eventi che avvengono a distanza planetaria, non significa conoscere la verità di quegli eventi, perché di essi ci è offerta sempre una lettura mediata da altri. Inoltre la forma di conoscenza privilegiata dalla contemporaneità sembra essere quella dell’accumulo dei saperi e degli archivi digitali da cui estrarre puntualmente quanto serve. Quando tutto è a disposizione, è facile illudersi di poter fare a meno di un sapiente discernimento. In realtà, una maggior mole d’informazioni e di conoscenze esige non minore, ma maggiore sapienza e capacità critica. Se il rapporto con l’altro si riduce al semplice sovrapporsi di pareri e sensazioni individuali, la relazione sarà il luogo non della ricerca della verità, ma del confronto-scontro delle opinioni o peggio ancora della prevaricazione e della manipolazione». Una domanda è utile porsi, prima di iniziare la lettura di questo sussidio: qual è il fine ultimo dei mezzi di comunicazione? Lo suggerisce questo testo del Beato Giovanni Paolo II, il quale parlando della “rete informatica” affermava: «Internet permette a miliardi di immagini di apparire su milioni di schermi in tutto il mondo. Da questa galassia di immagini e suoni, emergerà il volto di Cristo? Si udirà la sua voce? Perché solo quando si vedrà il Suo Volto e si udirà la Sua voce, il mondo conoscerà la “buona notizia” della nostra redenzione. Questo è il fine dell’evangelizzazione e questo farà di Internet uno spazio umano autentico, perché se non c’è spazio per Cristo, non c’è spazio per l’uomo» (Messaggio per la 36a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, 12 maggio 2002). C E A R E cco il fine ultimo dei mezzi di comunicazione ed il perché di questo sussidio: scoprire e testimoniare il volto di Cristo. Le pagine seguenti certamente potranno aiutare ogni gifrino ed ogni fraternità a utilizzare correttamente i “mass media”, per cercare ed annunciare in essi il volto di Cesù, senza smarrire o nascondere il “nostro volto”: un volto umano, un volto cristiano, un volto francescano. Fra Antonio Tremigliozzi 11 SUGGERIMENTI PER PROPORRE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE Per una comunicazione “RESPONSABILE” A nche in una società globalizzata e tecnologizzata come quella che stiamo vivendo, la comunicazione si basa sulle parole. Tutto è più veloce, immediato, ma senza le parole è impossibile comunicare ad altri qualsiasi pensiero o concetto. D’altronde parlare significa comunicare. In maniera molto schematica, proverò a darvi qualche suggerimento pratico su come comportarvi per poter comunicare qualcosa agli altri, sia in modo verbale che per iscritto. Per comunicare efficacemente è necessario seguire tre tappe: - Informare, cioè conoscere i fatti o le cose che si intende raccontare o trasmettere; - Esprimere, cioè esternare quello che si ha in mente coinvolgendo tutto il proprio intimo; - Relazionarsi con chi ci troviamo dinanzi, dunque creare le condizioni per trovare risposte e interesse da parte di tutti. Perché la parola diventi comunicazione efficace è necessario porsi delle domande, che si racchiudono nel cosiddetto metodo inglese delle cinque W: - - - - - A WHY (perché): finalità della nostra comunicazione WHO (chi): destinatario della nostra comunicazione WHAT (che cosa): l’argomento che si intende comunicare WHERE (dove): l’ambiente, la fonte della notizia da comunicare WHEN (quando): il tempo in cui inserisco questa comunicazione. questi suggerimenti ne aggiungerei qualcuno ancora più diretto e concreto. Si comunica attraverso le parole, e dunque è fondamentale scegliere quelle giuste per fare breccia nella mente e nel cuore di chi ci ascolta o chi ci legge. Dunque nel dubbio tra due parole, preferire quella più corta, più semplice, più familiare. Evitare il linguaggio amministrativo, burocratico, troppo tecnicistico. Fare in modo che il concetto base che si intende esprimere sia chiaro già nei primissimi istanti della nostra comunicazione. La persona che per primo mi ha fatto entrare nel mondo del giornalismo, il primo giorno mi disse solo una cosa: quando scrivi un articolo, è fondamentale che la notizia che vuoi comunicare sia chiara da subito, devi scriverla nelle prime righe dell’articolo. Poi dopo puoi sbizzarrirti a spiegare nei dettagli, a commentare, analizzare. S I P U O’ 12 C O M U N I C A R E C i sono anche degli errori da evitare: quello di ripetere i concetti, caso mai cambiando le parole, ma questo fa perdere di efficacia alla comunicazione che si sta trasmettendo oltre a stancare il destinatario della nostra comunicazione; non esagerare nell’uso di esempi personali, che rischiano di spostare l’attenzione su noi stessi e non sull’oggetto della nostra comunicazione; non perdere mai di vista l’argomento o l’oggetto della nostra comunicazione, disperdendosi in frasi incidentali o “aperture di parentesi”, che rischiano di portarci fuori strada; se si comunica a voce guardare spesso in faccia gli interlocutori per dimostrare anche concretamente la vostra attenzione nei loro riguardi. Luca Maio 13 S I P U O’ ...con il Giornalino 16 C “Che cos’e’ quella cosa bianca e nera letta ovunque ? ” Tutti sanno la risposta a questo vecchio indovinello. Tu no ? Non ti preoccupare! E’ il giornale. Ma a che cosa serve il giornale? A riferire che cosa sta succedendo nel mondo. Il giornale e’ una testimonianza preziosa del tempo in cui viviamo. O M U D Ma come possiamo realizzare un giornale? i certo non possiamo realizzare un giornale con uscita quotidiana, per fare quello ci vogliono mezzi molto avanzati. Quello che possiamo fare, è un giornalino periodico, con uscita mensile. N I I C nnanzitutto per la riuscita di un buon giornalino ci vuole pazienza e volontà: se mancano queste due cose potete dimenticarvi il giornalino. Ma dove devono regnare questi due aspetti?? naturalmente nella commissione comunicazioni sociali.Per facilitare il lavoro della commissione è un buon consiglio dividersi i compiti per la realizzazione del giornale. Come?? Più o meno come è divisa la redazione di un vero e proprio giornale. DIRETTORE: è colui che supervisiona tutto il lavoro, il responsabile del giornale. ART DIRECTOR O DESIGNER: è colui che decide la grafica, il layout e impagina il giornalino. Può essere affiancato da un’ altra persona REDATTORE: commissiona gli articoli alle persone della fraternità e li corregge; scrive l’editoriale insieme ad un altra persone della commissione. A R Q E FOTOGRAFO : scatta o propone le foto per il giornale ueste potrebbero essere le possibili divisioni di una commissione per quanto riguarda il giornalino. È ovvio che ogni persona può essere affiancata da altre persone se il suo lavoro è troppo pesante o, per altri motivi, non riesce a portare a termine il proprio compito. 17 ADESSO COSTRUIAMO IL GIORNALINO Formato U n giornale non è solo contenuto, deve avere anche una sua forma originale, che lo distingua da tutti gli altri. Innanzitutto decidiamo il formato del nostro periodico, prendendo spunto dai periodici che conosciamo. Una volta scelto il formato decidiamo il numero di pagine; per un buon giornale il numero di pagine deve essere di 8 o multipli di 8. Contenuto I nnanzitutto potremmo dividere il giornalino per argomenti o meglio per natura dell’articolo che è presente in quella pagina. Potrebbero essere : • Editoriale: ovvero un commento su un fatto accaduto. Nella Pagina dell’editoriale sarebbe opportuno inserire, sempre se ne disponia- mo, i contatti della commissione/redazione e/o della fraternità; email, pagina facebook, account twitter eccecc... se proprio non c’è spazio possiamo inserirli nella bacheca. • Voce Di Fraternità: ovvero tutto quello che sono le attività della fraternità locale, regionale o nazionale. • Cultura: ovvero articoli sui momenti liturgici ricorrenti, commenti sui vangeli, insomma tutto quello che pensiamo possa acculturare i nostri lettori. • Attualità: ovvero tutto quello che succede intorno a noi, nel mondo, con una riflessione da parte di un gifrino. • Rubriche: sono gli appuntamenti fissi del giornale; • Bacheca: è l’ultima pagina del giornalino, dove è possibile inserire tutti gli appuntamenti di fraternità, gli orari delle messe e degli appuntamenti della propria Chiesa. S I P U O’ 18 C S O M e vogliamo nel nostro giornalino possiamo inserire a nostro piacimento una pagina “Comunicazioni Sociali”, dove inserire tutto ciò che riguarda le comunicazioni sociali Possiamo anche inserire a nostro piacimento giochi e curiosità in generale, in modo da non rendere il nostro periodico troppo pesante. Come è strutturata la pagina di un giornalino? TESTATINA: ovvero la natura dell’articolo, va scritta in alto a sinistra con carattere di dimensioni piccole. U N I C A R E SOMMARIETTO: è un piccolissimo riassunto dell’articolo, quasi un sottotitolo TITOLO: è quello che deve catturare il lettore; va scritto in carattere grande TESTO: è il contenuto dell’articolo che viene ingabbiato nella griglia grafica del layout che abbiamo scelto in precedenza per il nostro periodico FOTOGRAFIA: ricordate!: una foto scelta bene vale molto di più di un articolo lunghissimo; quindi scegliamole con criterio. DIDASCALIA: può essere inserita a piacere sotto la foto e può anche contenere il nome del fotografo! NUMERO DI PAGINA Poi c’è la copertina che è la parte più importante di un giornale: Come è formata? IL TITOLO DELLA TESTATA: ossia il titolo del giornale FOTO E/O ILLUSTRAZIONE CENTRALE INDICE O STRILLI DEL CONTENUTO: evidenziano cosa c’è all’interno del numero NUMERO DI USCITA E DATA DI USCITA: inserirli è un obbligo di legge anche se il giornale non è registrato. 19 CONSIGLI S I I Programmi consigliati per l’impaginazione del vostro giornalino sono: Adobe Indesign, Corel Draw, Microsoft Publisher. Ovviamente il più semplice da usare è Microsoft Publisher, ma con Corel Draw e sopratutto Adobe Indesign si posso impaginare giornalini di alto livello, avendo a disposizione un numero di funzioni e capacità molto elevate. P U O’ ...con Facebook 22 Facebook e’ una piattaforma multimediale, un social network che offre molteplici servizi di comunicazione e informazione, grazie anche alla sua apertura allo sviluppo di soluzioni da parte di societa’ terze che creano servizi compatibili arricchendolo con giochi e applicazioni di vario genere. C O M F U N I C acebook nasce come fenomeno di nicchia tra gli studenti di Harvard, college americano, al fine di scambiarsi informazioni e appunti. Oggi è divenuto uno dei social network più diffusi al mondo usato da circa 250 milioni di persone attivamente e annovera 600 milioni di persone sparse in tutto il mondo che hanno un profilo ma sono utenti passivi(non generatori di contenuti).Inoltre facebook non è una società editoriale, non posta link nè condivide foto ma lascia che lo facciano gli utenti. Come funziona Facebook? Una delle applicazioni più utilizzate su Facebook è quella delle Foto, dove gli utenti possono caricare un numero illimitato di album di immagini. Il solo limite è nel numero massimo di 1000 foto per album. Le impostazioni della privacy possono essere cambiate per ogni album, limitandone o meno la visione a certi utenti. Un’altra caratteristica delle Foto è la funzione del tag, con la quale si appone un’”etichetta” su un’immagine segnalando chi è presente nella foto e creando un link al suo profilo se si tratta di un altro utente Facebook. In questo modo si crea automaticamente, per ogni profilo, una raccolta di foto in cui quell’utente è stato taggato. Facebook offre diversi servizi di messaggistica privata: inviare privatamente dei messaggi ad altri utenti, se le impostazioni della privacy lo consentono, questo permette tramite la chat di scambiare messaggi in tempo reale con gli amici collegati al loro profilo Facebook. Grazie ad una sola applicazione è possibile gestire contemporaneamente messaggi sms, chat, email e normali messaggi, e regolare le impostazioni della privacy. A R P E rima di iniziare a sottoscrivere delle linee guida per utilizzare al meglio le potenzialità ed i servizi offerti da facebook è necessario sottolineare che, chi si serve di questo strumento deve essere consapevole che i contenuti immessi saranno visibili al pubblico, eccetto quelli protetti da privacy. Nel nostro caso i contenuti dovranno essere visibili agli utenti quindi primo passo fondamentale : ATTENZIONE AI CONTENUTI E A CIO’ CHE COMUNICHIAMO. 23 Ricordarsi sempre che il nostro principale obiettivo è la testimonianza del messaggio evangelico e della vita delle nostre fraternità. F acebook può essere usato come strumento per una comunicazione esterna ed interna, va però sottolineata l’importanza di entrambi i tipi di comunicazione. Il nostro scopo è infatti questo: educare la fraternità ad una sana e giusta informazione, secondo dei suggerimenti che per noi potrebbero essere adottati dalle singole realtà. Comunicazione interna: ogni fraternità, utilizzando facebook per comuni- S I Comunicazione esterna: oltre il gruppo su facebook si potrebbe utilizzare P U O’ care, potrebbe avere un gruppo “chiuso o segreto” gestito magari dal consiglio locale o dal responsabile per le comunicazioni sociali, dove poter scambiare materiale formativo, fotografico, avvisi o perché no, senza per forza limitarsi solo a questo, condividere dopo ogni incontro una riflessione, per “poterci dire” se quell’incontro ci è piaciuto e se ha lasciato qualcosa in noi; Facebook non deve ridursi ad un semplice social network, usato per fare “zapping” tra le chat perchè se usato in modo giusto, può risultare molto vantaggioso. lo stesso strumento per creare un profilo o un “gruppo aperto” accessibile a tutti, dove poter pubblicare foto, notizie, post inerenti alla vita di fraternità.Il profilo non va però utilizzato come “una bacheca degli annunci” bensì con contenuti adeguati, che possano essere anche mezzi di testimonianza, ad esempio con video, messaggi, passi del Vangelo,ecc…Ovviamente dovrà essere gestito o da un responsabile del consiglio locale o da un membro della commissione comunicazioni sociali, il quale avrà il compito di aggiornare la pagina o il gruppo costantemente.Con facebook chiunque legge o “ci visita” può vedere e capire cosa fa la Gioventù Francescana e come opera, quindi perché non creare un calendario di impegni ed eventi, così da divulgare e annunciare tutto ciò che si fa?! Facebook, come ogni social network, a volte può essere un’arma a doppio taglio perché non tutti potrebbero recepire il nostro messaggio e per una parola detta male, il tutto potrebbe essere frainteso, quindi è bene invitare, chi si occupa di questo canale, a soffermarsi un attimo su ciò che si vuole dire, decifrando ogni singola parola, come se anche noi leggessimo per la prima volta. C iononostante è uno stumento efficiente, veloce, pratico per comunicare… …”Perché la comunicazione è alla base dello star bene di un gruppo e dunque della fraternità. Un gruppo che comunica bene è un gruppo che ha un enorme vantaggio e che riesce più facilmente ad attivarsi e a concretizzare ciò che dice. Perché una buona comunicazione produce una gran quantità e qualità di valori fondamentali: accoglienza, affetto, messa in discussione continua, maggiore fraternità, ricerca dell’altro…” ... con il Sito Web 26 C L’ UTILITÁ DEL SITO WEB DELLA FRATERNITÁ O M Il sito web può essere un punto di riferimento della fraternità e lo strumento più utilizzato per farsi conoscere su internet. E’ un luogo comune dove ognuno può condividere ciò che prova e vive all’interno della fraternità, attraverso la creazione di articoli e racconti di esperienze che i navigatori possono consultare in modo semplice e chiaro. Il sito web può essere si un punto di riferimento della fraternità ma DEVE essere soprattutto uno strumento di comunicazione, strumento di pace e di evangelizzazione. Un sito chiaro e ben strutturato va aggiornato costantemente, ed è perciò consigliabile innanzitutto una divisione dei compiti: qualcuno potrebbe occuparsi di questioni tecniche, altri del reperimento di articoli, altri invece della pubblicazione. U N I C A R E FINALITÁ DEL SITO WEB DELLA FRATERNITÁ Un sito opportunamente creato, realizzato in modo semplice e facilmente raggiungibile sui motori di ricerca può diventare uno strumento essenziale e di facile consultazione per divulgare le notizie all’interno della fraternità ma soprattutto per la conoscenza all’esterno della fraternità e di tutto ciò che ci ruota intorno. MODALITÀ REALIZZAZIONE SITO WEB CON JOOMLA! Intro La realizzazione di un sito web presuppone conoscenze tecniche informatiche di base come i linguaggi di sviluppo per il web HTML, PHP, Javascript e altri. Per rendere il mondo del web accessibile ad una fascia d’ utenza più ampia, esistono i Content Management System (CMS), in italiano Sistema di Gestione dei Contenuti, strumenti software che hanno il compito di facilitare la gestione dei contenuti di siti web, svincolando il gestore da conoscenze tecniche specifiche di programmazione Web1. Joomla! è uno dei CMS più famosi ed utilizzati (23,5 mln di siti realizzati nel mondo2) ed è lo strumento che la Commissione Regionale per le Comunicazioni Sociali e Annuncio consiglia alle fraternità che per la prima volta intendono creare un portale web in modo totalmente gratuito. 1 2 Fonte Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Content_Management_System Fonte Joomla.it: http://www.joomla.it/mediawiki/index.php/Joomla!_2.5:Un_sito_Joomla!_partendo_da_ zero 27 Per iniziare P er cominciare ad usare il CMS è necessario innanzitutto disporre di uno spazio sul web. Un dominio LAMP3 è l’ ideale per ospitare un sito web realizzato con Joomla!. L’acquisto di un dominio e di uno spazio web del tipo “www.lamiagifra. it” comporta un esborso economico da 25€ a 100€ all’anno. Esistono anche servizi di hosting4 gratuiti i quali, però, non consentono la registrazione di un proprio dominio mettendo esclusivamente a disposizione un indirizzo composto dal nome del servizio e da quello scelto dall’utente (esempio “www.lamiagifra.nomehosting. it”) e solitamente hanno notevoli limitazioni. Spesso nell’ acquisto dello spazio web è incluso quello del database per il quale vengono forniti i dati d’ accesso. C’ è, infine, bisogno di un software FTP Client5, come Filezilla6, per il trasferimento dei file dal proprio computer allo spazio web; di un software per decomprimere il file di installazione di Joomla! (WinRar) e, ovviamente, dell’ultima versione disponibile di Joomla!7. Come installare P er procedere all’ installazione di Joomla! è necessario salvare la versione di Joomla! sul proprio pc e decomprimerla in una cartella. Il passo successivo prevede il trasferimento del contenuto della cartella precedentemente realizzata sul server web. Per eseguire quest’operazione bisogna disporre dei dati di accesso FTP del server che ospita il nostro dominio o sito Internet. Solitamente è il gestore di hosting che, dopo l’acquisto del dominio e dello spazio web, invia all’acquirente una mail con i dati di accesso (se non si è in possesso di questi dati, sarà sufficiente contattare il proprio fornitore di hosting per richiederli, inviando una semplice mail). A questo punto si è pronti per avviare Filezilla selezionare dal primo menu in alto a sinistra “File”, la voce “Gestore siti”, poi “Nuovo sito”; e inserire il nome del proprio dominio nella finestra di sinistra così da salvare con questa dicitura le impostazioni che verranno successivamente inserite. Nella finestra di destra compilare il campo Host, (ad esempio ftp.lamiagifra.it, ma potrebbe anche essere una serie di numeri); nel campo “Porta” inserire il numero 21; in “Tipo server” lasciare FTP - File Transfer Protocol; in “Tipo di accesso” selezionare la voce “Normale”; in “Utente” e “Password” inserire rispettivamente il nome utente e la password forniti dal gestore di hosting al momento dell’acquisto 3 4 5 6 7 Fonte Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/LAMP_(piattaforma) Fonte Joomla: http://it.wikipedia.org/wiki/Hosting Fonte Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/File_Transfer_Protocol Filezilla download: https://filezilla-project.org/download.php?type=client Joomla! download: http://www.joomla.it/download.html S I P U O’ 28 C O M U N I C A R E del dominio. Al termine della compilazione di questi campi premere su “Connetti” in modo da connettersi con il server. Se tutti i dati sono stati inseriti correttamente, nella finestra di destra verranno mostrate le cartelle presenti sul server all’interno del nostro dominio. Su alcuni server è necessario accedere alla cartella “public_html”, in altri alla cartella “httpdocs” ed altre ancora. L’importante è accedere alla cartella che viene definita come principale del nostro sito (Root), nella quale devono essere caricati (upload) tutti i file di Joomla! che sono stati precedentemente estratti. È necessario verificare se all’interno della cartella principale (Root) è presente un file di nome “index.html” o “index.htm”, e, in tal caso, eliminarlo. Nella finestra di sinistra, che mostra i dati del proprio PC, cercare fra le cartelle quella contenente i file di Joomla!, selezionare tutti i file e le cartelle presenti e trascinarli ,tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, nella finestra di destra. Inizia così il caricamento dei file: il programma Filezilla copierà tutti i file sul server (essendo alcune migliaia questa operazione può richiedere alcuni minuti). Finito il caricamento di tutti i file si è pronti all’installazione di Joomla!: dopo aver digitato nella barra degli indirizzi del browser l’indirizzo completo del proprio sito, apparirà la pagina di installazione di Joomla! nella quale scegliere la lingua preferita per poi andare avanti. A questo punto comparirà una pagina di controlli pre-installazione, nella quale vengono mostrati alcuni parametri del server che ospita il nostro dominio. È molto importante che questi parametri siano supportati dal proprio server e che compaiano, quindi, di colore verde, altrimenti bisognerà chiedere al gestore del proprio server di modificarli Se non ci sono problemi, procedere verso la pagina dove viene mostrata la licenza con la quale è distribuito Joomla! e premere nuovamente sul tasto “Avanti” in alto a destra. Si aprirà, dunque, la pagina in cui è necessario inserire i dati di accesso al database. Solitamente questi dati vengono forniti dal gestore di hosting al momento dell’acquisto del dominio, ma può essere possibile generare un nuovo database dal pannello di controllo del servizio di hosting acquistato. In questo caso, sarà necessario creare un nuovo database e un nuovo utente di database con relativa password. In “Tipo database” lasciare “mysql”: in “Nome Host” solitamente deve essere inserito “localhost”, ma alcuni servizi di hosting richiedono l’inserimento di una serie numerica od altro (a tal proposito contattate il vostro fornitore di hosting per conoscere il valore corretto. Nel campo “Nome utente” inserire, quindi, il nome dell’utente di database; in quello “Password” inserire la password dell’utente di database ed in quello “Nome database” inserire il nome del database. Terminata la compilazione di questi campi è possibile premere nuovamente sul tasto “Avanti” in alto a destra. La pagina successiva riguarda la configurazione via FTP e non va modificata. Ripremere, dunque, “Avanti” e procedere verso la pagina della Configurazione del sito, nella quale vanno inseriti: il “Nome del sito”; una breve descrizione; la mail e la password di amministrazione (preferibilmente maggiore di 6 caratteri e che contenga caratteri alfanumerici). 29 Nello specifico è importante ricordare bene la password di amministrazione perché è necessaria per accedere al pannello di controllo di Joomla! e non è possibile recuperarla se dimenticata. A questo punto è sufficiente scrivere nuovamente la stessa password nel campo “Conferma password amministratore” e premere sul tasto “Installare i dati di esempio”. Quest’ultima azione permetterà di visualizzare da subito sul sito alcuni contenuti (notizie, sondaggi, banner, ecc...) che possono essere molto utili per capire come funziona Joomla! e come si ottengono alcuni risultati riportati nei contenuti di esempio. Dopo aver premuto nuovamente sul tasto “Avanti” in alto a destra, l’installazione può dirsi finalmente terminata. Tuttavia, come il CMS ricorda, a questo punto bisogna eliminare la cartella “Installation” attraverso il programma FileZilla (ovvero via FTP), dopodiché è possibile premere sul tasto “Sito” in alto a destra oppure digitare nella barra degli indirizzi del browser l’indirizzo completo del nostro sito. Se il procedimento è stato svolto correttamente, si dovrebbe riuscire a visualizzare un sito pieno di notizie e dati.8 S I I primi passi: installazione template Terminata l’installazione, per iniziare ad inserire articoli e a personalizzare il proprio sito web è necessario accedere all’ area di amministrazione. Per fare ciò, nella barra degli indirizzi del browser inserire l’indirizzo del proprio sito aggiungendo l’espressione “/administrator” (ad esempio “www.lamiagifra.it/administrator”), e, successivamente, lo username e la password scelti durante l’installazione. Dopo l’inserimento dei presenti dati risulterà visibile la schermata del backend del sito, dalla quale sarà possibile gestire completamente il sito della propria fraternità. Da questo pannello di controllo è possibile creare e gestire gli articoli, le categorie, ecc.; ma anche disporre di altre caratteristiche come: gestioni media, menu, lingue, utenti e template. Il template rappresenta un po’ la veste grafica, il costume del proprio sito di fraternità. Esistono decine di siti web che mettono a disposizione template gratuiti (basta fare una semplice ricerca su internet) caratterizzati da semplicità strutturale, leggerezza e facilità di modifica dei parametri al suo interno. Il consiglio è di utilizzare questi ultimi a discapito delle versioni a pagamento, esteticamente più accattivanti, ma più complicati nella gestione. Dopo aver scelto il template di proprio gradimento, bisogna installarlo dal backend del sito. Scegliere, dunque, dal menu “Estensioni” la voce “Gestione Estensioni”; Caricare il file nell’apposito menu di selezione e attendere pochi secondi per l’installazione. Quando l’operazione risulta conclusa a buon fine, dal menu “Estensioni” scegliere la voce “Gestione Template” e rendere “predefinito” il template scelto cliccando sulla stellina corrispondente. Attivato il template, è possibile dare inizio alla creazione dei propri contenuti. 8 Video guida per l’installazione di Joomla via web: http://www.joomla.it/video-guide/5577-videoguida- installazione-online-di-joomla.html P U O’ 30 C O M U N I C A R E In questa guida, per facilitare la comprensione, si punterà alla creazione di un sito web con la prima pagina in modalità blog (articoli in sequenza). Creazione categorie e articoli Tutti gli articoli prima di essere creati vanno inseriti in una categoria che ne determina la natura (ad esempio si potrebbe pensare di creare una categoria per le notizie della fraternità locale, una per quella regionale e un’ ultima per quella nazionale. Portando avanti questo esempio, sempre dal menu Contenuti del backend, scegliere, scegliere Gestione Categoria e quindi Nuova categoria. Dalla nuova pagina aperta inserire un Titolo (ad esempio Articoli locali) e premere Salva e Chiudi. Ripetere questa operazione per ogni categoria che si desidera creare. Una volta creata la categoria, è possibile creare gli articoli: sempre dal menu Contenuti, scegliere Gestione Articoli e quindi Nuovo articoli. Inserire il Titolo e scegliere la categoria di appartenenza precedentemente creata. Nell’ area Testo invece è possibile scrivere il nostro articolo. Joomla! usa un normale editor di testo con i tasti di scelta che ricordano un comune foglio di testo Word. E’ possibile inserire nell’ articolo link e immagini e personalizzarlo a proprio piacimento9. Al termine salvare l’articolo premendo il pulsante Salva e Chiudi. Ripetere l’operazione per ogni articolo da creare. Creazione Menu e Homepage E’ possibile creare diversi menù, ognuno dei quali ha lo scopo di raggruppare insieme una serie link che indirizzano alle principali pagine del sito web. Lo scopo principale di un menù è quello di permettere una navigazione chiara ed agevole all’interno del sito web, pertanto ogni menù deve essere in grado di orientare l’utente che arriva per la prima volta su quel sito in modo immediato, senza confonderlo e senza sovraccaricarlo inutilmente di informazioni. In Joomla! è possibile creare quanti menù vogliamo. Sempre dal backend, nel menù Menu troviamo di default il Menu Principale (di solito il menu laterale dei siti), il Top Menu (il menu superiore orizzontale) e il Menu Utente. Il menu contrassegnato con la stella, è quello che comprende la nostra Homepage del sito: è questa che andremo a creare in modalità blog10. Per creare una homepage in modalità blog, scegliere il menu che contiene la stella. Entrati nelle voci di menu scegliere quella con la stella corrispondente (di solito 9 Video guida per la creazione di un articolo: http://www.joomla.it/video-guide/5538-video-guida-creare- 10 Per ulteriori approfondimenti sulla creazione dei menu, fonte Youtube: http://www.youtube.com/ un-articolo-e-voce-di-menu.html watch?v=cibNybeQ15c 31 Home).Entrati nel menu, scegliere “Categoria blog” da “Tipo voce di Menu”. In “Impostazioni richieste” scegliere la categoria che vogliamo far comparire nella nostra homepage. In “Opzioni blog” inserire “1” in “n. di colonne” (per creare una homepage con articoli uno sotto l’altro, ma è possibile sceglierne diversi.)11 Ma in definitiva Perché Joomla! o non altri? Oltre a essere uno strumento di facile apprendimento, gratuito e di semplice gestione, Joomla! si basa sulla forza della Community ovvero un forum12 dove chiunque può iscriversi e chiedere informazioni su svariati dubbi, implementazioni e fattibilità o meno di determinate idee che si pensa possano essere utili per il sito web della fraternità. L’ obiettivo di questa parte del vademecum è offrire la base per mettere in piedi un sito web abbastanza elementare: il consiglio è quello di cercare sulla community eventuali chiarimenti a problemi verosimilmente già trattati e di consultare guide più dettagliate per la creazione di siti web sempre più personalizzati e adatti alle esigenze di ogni fraternità. 11 12 Per ulteriori approfondimenti: http://www.youtube.com/watch?v=2zPPh2TPHE8 Visitare http://forum.joomla.it/ per iscriversi o consultare per avere ulteriori chiarimenti S I P U O’ ... con YouTube 34 C O M U N I C A R E YouTube è una piattaforma web che consente la condivisione e visualizzazione in rete di video (video sharing) Formati di file supportati su YouTube Assicurati di utilizzare uno dei seguenti formati: • .MOV • .MPEG4 • .AVI • .WMV • .MPEGPS • .FLV • 3GPP • WebM A prescindere dal software utilizzato per la creazione del video, per essere pubblicato questo deve essere salvato in uno dei formati indicati sopra. Ad esempio se si utilizza Windows Live Movie Maker, una volta realizzato il video progetto, avremo a che fare con un file in formato .mswmm (file di progetto movie maker) oppure .msdvd ( file di progetto DVD Maker), o ancora .wlmp (file di progetto Movie Maker). In questo caso il video progetto deve essere salvato in un’altro formato, bisogna cioè convertire il progetto in un file .wmv per risolvere il problema: 1) 2) 3) 4) Apri Windows Live Movie Maker e fai clic sul menu File. Seleziona Salva filmato. Seleziona Consigliato per questo progetto. Scegli una posizione per salvare il filmato, quindi fai clic su Salva. Le informazioni relative a questo e ad altri software per la realizzazione dei video sono reperibili alla pagina: https://support.google.com/youtube/troubleshooter/2888402?hl=it-IT&ref_ topic=2888648 35 Risoluzioni dei video YouTube utilizza player con un formato a 16:9. Se il video realizzato non ha un formato a 16:9, verrà comunque elaborato e visualizzato correttamente, ma presenterà delle bande nere laterali o in alto e in basso, generate dal player. Per adattare perfettamente il video al player, bisogna codificarlo a queste risoluzioni: 1080 p: 1920 x 1080 720 p: 1280 x 720 480 p: 854 x 480 360 p: 640 x 360 240 p: 426 x 240 Il player di YouTube aggiunge automaticamente delle bande nere in modo che i video vengano visualizzati correttamente, senza immagini tagliate o “stirate”, a prescindere dalle dimensioni del video o del player. Impostazioni avanzate Riferimenti avanzati relativi ai bitrate video, bitrate audio e ai codec utilizzabili consultare la pagina: https://support.google.com/youtube/answer/1722171?hl=it-IT&ref_topic=2888648 [Fonte: http://support.google.com/youtube/ ] Servizi Google Avere un account google permette di avere una molteplicità di funzioni utili ai webmaster e non solo. Con lo stesso account è possibile usufruire dei seguenti servizi: You Tube (di cui abbiamo ampiamente parlato) Strumenti per webmaster Per favorire una più veloce indicizzazione del sito web o del blog su Blogger o Wordpress, Google mette gratuitamente a disposizione di tutti i webmaster gli Strumenti per i Webmaster, un prodotto che consente di monitorare tutte le fasi S I P U O’ 36 C O M U N I C A R E relative all’indicizzazione del sito e che permette al Webmaster, che così contribuisce attivamente all’indicizzazione del blog/sito, di inviare una sitemap a Google con l’elenco delle pagine con i contenuti aggiornati del sito web. Inoltre è possibile controllare le funzioni di scansione ed analizzare ed eventualmente generare un file Robots.txt o ricevere suggerimenti HTML sulle pagine e su eventuali problemi con i metatag title e description o con contenuti duplicati ed errori di scansione. Il servizio permette anche di monitorare il traffico delle visite del sito internet e capire quale sono le “parole chiave” che consentono ai visitatori di trovare il sito intenet attraverso una ricerca web. Google URL Shortener E’ un servizio offerto da google per accorciare gli url del siti web. Per esempio il link del sito regionale di un nostro evento è questo: http://www.gifracampaniabasilicata.org/index.php?option=com_content&view=article&id=259:nel-buio-della-notte-la-luce-vera&catid=14:eventi&Itemid=25 con Google URL Shortener il link risulterà accorciato in questo modo: http://goo.gl/Dp2mw Avere gli url accorciati consente di poterli condividere facilmente sui social network, inserendoli nei testi e nelle descrizioni delle foto, senza occupare molti caratteri. Google Maps E’ un servizio accessibile dal relativo sito web che consente la ricerca e la visualizzazione di mappe geografiche di buona parte della Terra. E’ molto utile per creare mappe personalizzate da inserire all’interno dei siti internet. Google Drive E’ un servizio di web storage e sincronizzazione online, che permette il file hosting, file sharing ed editing collaborativo di documenti. Lo spazio a disposizione è di circa 25gb. 37 In pratica è possibile salvare su questa piattaforma qualsiasi file per condividerlo tra più persone. Il servizio può essere usato via web caricando e visualizzando i file tramite web broswer, oppure tramite applicazione installata su computer che sincronizza automaticamente una cartella locale con quella condivisa. Un servizio simile lo fornisce Dropbox. Google Documenti E’ un’applicazione Web e di Office automation. Esso permette di salvare documenti di testo e fogli di calcolo nei formati .doc, .odt e .pdf, creare delle presentazioni, fogli di calcolo e moduli HTML. Il servizio si interfaccia con Google Drive (infatti i documenti sono salvati su di esso) e permette di lavorare ad un documento tra più persone (anche contemporaneamente). S I P U O’ 38 C O M U N I C A R E Appunti 39 S I P U O’