I vincitori Terzo Premio Rita Caruso Il volgersi e inserirsi della vita umana in una gigantesca scenografia naturale, in cui le pareti di pietra formano delle quinte dinamiche. La rappresentazione di una natura e di una cultura perfettamente integrata. La gradinata in pietra, i manufatti sul dorso degli asini rappresentano una cultura funzionale e perfettamente integrata della cultura nomade. Esseri come se provenissero da un mondo e si dirigessero verso un altro tempo un altrove sconosciuto. Secondo Premio Maria Caiazzo Per la qualità estetica e compositiva, l’ interpretazione di una natura morta astratta ed evocativa, per Ia scala di grigi e di indaco elegante e raffinata. Le linee di fuga si delineano in diagonali che fuoriescono dalla cornice e si spingono verso un fuori. Il piccolo punto di luce che dona profondità all’ immagine è fragile ha la suggestione di un sogno irraggiungibile, una luce fioca pregna di contenuto umano, di grande suggestione poetica. Primo Premio Nicola Claudio Palermo Per la composizione fotografica impeccabile e per una costruzione dinamica della composizione visiva. La palla in alto da raggiungere come una presa possibile del mondo un punto finito che è la promessa del mondo. Per l’ esplicitazione di un momento dionisiaco di vita, un momento assoluto di gioia, un respirare con il mondo volando alto nello spazio. La cultura è un gioco di cui si accetta di far parte, un gioco collettivo liberatorio dalla realtà verso un “altrove” . Menzioni Segnalazioni Bimbo che legge Candeago Emila Per l’ intensità del bimbo che osserva seduto per terra, tra le cianfrusaglie, scarti di oggetti e curiosità, come se facesse parte di quel mondo di cose scartate ma in cui trova il suo spazio il suo motivo di esserci. Per la rappresentazione della curiosità e l’ interesse per ciò che il bambino sta facendo, forse non sa ancora leggere ma tutto il resto rimane fuori da sé. Scala Giulia Guzzardi Una via di fuga verso l’ infinito la scala che sporge aldilà dal tetto verso il cielo fino ad arrivare alle nuvole. Una citazione del fotografo Franco Fontana, che risemantizzato ora significa altro. Orto Ass.Valerio Daniel De Simoni L’ etica sociale per fuggire dal qualunquismo del mondo moderno, un rifugio in cui trovare un senso al proprio fare. Il coinvolgimento e la partecipazione di più culture tramite il “fare” si crea la comunicazione tra esseri umani. L’ orto come terra di integrazione tra gli esseri viventi, uno scambio di semi: tu mi dai io ti do. Una composizione omogenea e compatta dove le braccia tese con lo scambio della piantina antropologicamente significa l’ ospitalità dello spezzare il pane. L’Associazione Culturale Benefica Matteo Cazzani In Accordo di collaborazione con Comune di Vigevano-Assessorato alla Cultura E ASCOFOTO La 12ª edizione del Concorso Fotografico a premi “Vie di Fuga” Premiazione: 13 Dic. 2014 ore 11 Sala dell’ Affresco del Castello Visconteo Sforzesco di vigevano Primo Premio Assegnato € 500.00 Secondo e Terzo premio, menzioni speciali, segnalazioni Installazione Artistica “ Vie Di Fuga” di Sonia Quarone Direttore Artistico: Giovanna Fiorenza Allestimento: Arch. Michele Cazzani per Archizero Fabbroartista: Francesca Contiero Composizione Giuria Eleonora Fiorani (presidente) Kazuo Inamuru Francesca Hazon Giovanna Fiorenza Premio sponsorizzato da STAV spa Info: 340 9151 514/346 2538499 [email protected] www.associazionematteocazzani.it Partecipanti L’Associazione Culturale Benefica Matteo Cazzani In Accordo di collaborazione con Comune di Vigevano-Assessorato alla Cultura E ASCOFOTO Premiazione La 12ª edizione del Concorso Fotografico a premi “Vie di Fuga” Marco Di Sabatino Fabio Bonfanti Giuseppe Bertucci Rosa Calderazzi Anna Maria Ferrari Trecate Antonio Filippini Reina Antonio Roberta Pizzigoni Maria Colli Bertoldo Margherita Lorena Sartori Roberto Sabatini Chiara Irene Conte Elisabetta Amicucci Stefano Fabrizi Gianni Mazzon Manzini Ficippo Roberto Pellino Fasani Daniele Giancarmine Arena Mauro Pinotti Arcangeci Federico Assunta Simone Davide Schiesaro Elisa Galluzzo Francesca Franza Maria Cristina Milias Fabiano Venturelli Candeago Emilia Pisi Michele Alessandra Moretti Monica Marcato Bvsato Silvia Annalisa Vetro Saraò Ilaria Zambolin Paola Iara Savoia Marjia Davjdouskaja Cristina Spinetti Marco Rossi Simona Villa Riberto Fabio Gianfranco Salsi Paola Rizzi Fabrizio Ferraris Simone Cabiati Daniele Colecchia Tommaso Arnese Favaretto Marco Giovanna Balirano Maria Teresa Arnese Enrico Zanellati Luigi Larva Federico Treggiari Marcelo Javier Lallolizzi Calderaro Valeria Corrado Tria Davide Valenti Cinzia Sormani Claudio Sacchetto Noto Anna Maria Giuseppe Bartoci Franco Maria Fantin Alberto Cammarano Ivan Saccani Lucia Buricelli Pietro Dimaggio Daniela Moretti Premoli Marino Vicenza Tommaselli Nicola Palermo Monzani Barbara Isabella Tabacchi Contini Lucia Del Vecchio Lucca Jacopini Valentina Lattuada Andrea Carcasio Motta Mario Troilo Paolo Sonia Quarone Attilana subinaghi Ivano Compagno Alessandra Mbladinescu Silvia Patanè Arcidiacono Daniele Sala Marco Sartori Componenti Giuria Eleonora Fiorani, ( Presidente) epistemologa e saggista, si occupa delle nuove scienze della complessità, dell’antropologia e della comunicazione. Ha condotto ricerche sul cognitivismo radicale e sulle nuove tecnologie e indagato i nuovi oggetti dell’arte e del design, i nuovi materiali, le nuove territorialità e gli immaginari delle società postmoderne, mettendo in luce mutazione antropologica e la nuova condizione di vita. Insegna antropologia e evoluzione e innovazione dei linguaggi al Politecnico di Milano e Semiotica allo IED e alla NABA. I suoi ultimi libri sono Il mondo degli oggetti (2001), La nuova condizione di vita (2003), Abitare il corpo, il corpo di stoffa e la moda (2004 e 10), Panorami del contemporaneo (2005 e 09), Moda, corpo, immaginario (2006), Grammatica della comunicazione (2006), Diversamente il Novecento (2007), Erranze e trasalimenti (2009), La pelle del design (con Del Curto e Passaro, 2010), Geografie dell’abitare (2012). Ha partecipato alla ricerca finanziata dal Ministero e dalle università di Cagliari, Aquila, Pisa per lo studio dei Ghisey e del Musey nel Ciad. Collabora a riviste e organizza convegni culturali e mostre d’arte e su tematiche interdisciplinari. Dirige la collana “linguaggi virali” per l’editore Lupetti. Fa parte dal 2013 del Comitato scientifico della triennale per il settore moda. Kazuo Inumaru Kazuo Inumaru é un consulente interculturale e formatore che vive e lavora in Italia e in Giapponei dal 1954, soprattutto nei campi della qualità, della lean production del knowledge management e della creazione di conoscenza organizzativa. Ha insegnato e format a top e miffle managers in grandi e medio-piccole aziende italiane e giapponesi, risolvendo problemi di comunicazione e di percezione, oltre che di organizzazione della produzione e di qualità del servizio. Ha creato anche joint-venures e accordi di business tra aziende, inclusi trasferimenti di tecnologia e di know-how. E' laureato in sociologia e antropologia, ed ha insegnato a Ca' Foscari, a Pavia, Bologna e alla Bocconi. Autore di libri ed articoli sulla cultura e sul management giapponesi. Francesca Hazon laureata in Giurisprudenza - Responsabile Nazionale dell’Associazione Ascofoto. Ascofoto aderisce ad Unione Confcommercio Imprese per l’Italia, organizzazione che rappresenta tutti gli operatori attivi nel settore del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professioni; Ascofoto è socio di A.I.F. (Associazione Italiana Foto & Digital Imaging), membro PMAI (Photo marketing Association International) e partecipa attivamente alla realizzazione e all’organizzazione del Photoshow e del Photofestival a Milano. L'Ascofoto si propone di rappresentare tutti gli operatori del settore fotografico con questo slogan: "professionalità, rappresentanza, innovazione, cultura e rispetto". Il Segretario Generale Francesca Hazon e il loro Team sono disponibili interlocutori del comparto rappresentato e dei consumatori, a cui riservano nel proprio sito, ai primi un negozio virtuale e ai secondi la possibilità di individuare gli operatori presenti sul loro territorio che sono in grado di offrire con un'elevata professionalità, la propria consulenza al momento degli acquisti. Giovanna Fiorenza Direttrice Artistica dell’ Associazione Culturale Matteo Cazzani, dal 2003 responsabile del concorso a premi “Vie di Fuga”, è stata tra i creatori dell’ omonimo festival d’ arte e performance urbane, che si espandevano dal centro della città verso quei luoghi scantonati e poco visitati di Vigevano. In qualità di art promoter collabora con: istituzioni, designers e stilisti di livello internazionale, elaborando per essi progetti di comunicazione e marketing culturale. Per la direzione artistica dell’ evento “Traje de Noiva” in collaborazione con il Museo dell’Abito Antico di Lisbona e l’ Azienda Domo Adami è stata selezionata per il Premio Guggenheim Impresa e Cultura. Sempre come direttrice artistica, della galleria d’ arte “Borderline, arte contemporanea”, ha seguito la curatela di numerose esposizioni in Italia e all’estero. Collabora con “Bamboo” mensile di arte e design di nuova pubblicazione in Brasile e con diverse riviste italiane. Installazione “ Vie di Fuga “ Artista: Sonia Quarone Sonja Quarone nasce a Vigevano nel 1972. Dopo la maturità ottenuta presso il Liceo Artistico di Novara, prosegue gli studi all'Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano. Tra gli insegnati che avranno un ruolo importante nella sua formazione culturale, sono da ricordare l'artista concettuale Vincenzo Ferrari e il poeta visivo Ugo Carrega. Il corpo è il soggetto che ispira i suoi lavori e attesta i processi del cambiamento evolutivo nel percorso di crescita artistica. Sperimenta ambiti inquieti della sua personalità, indagando tra i ricordi dell'infanzia e i turbamenti della crescita. Bambole, lingerie, peluches, maschere, ritagli di giornale, fotografie, oggetti recuperati negli archivi delle paure dismesse, suggeriscono possibilità di revisione creativa della memoria personale, agitano fantasie e simbiosi inconsce, diventano tracce per recuperare forme di commistione poetica assolutamente originali. Una naturale predisposizione al viaggio, la curiosità e il desiderio di sapere, l'emozione della scoperta, la spingono a utilizzare la fotografia documentaria come strumento per esplorare regioni lontane dalla cultura occidentale, ma vicine al suo sentire le diversità della vita. L'India non è solo un luogo fisico del mondo, ma anche uno spazio interiore dove il lavoro di Sonja Quarone registra la raggiunta consapevolezza dell'esistenza di una dimensione sociale e antropologica implicita nelle sue opere. Per ulteriori informazioni : www.sonjaquarone.it