Dipartimento di Economia – Conferenza di Ateneo sulla Valutazione della ricerca (Silvia Terzi) Premessa Ho raccolto la sollecitazione del Prorettore alla Ricerca prof. Di Battista sia per esporvi brevemente il risultato delle analisi fatte e condivise in consiglio di Dipartimento già all’indomani della pubblicazione del rapporto VQR, sia e soprattutto per condividere alcune riflessioni sulla valutazione della qualità della ricerca. Seguirò quindi un duplice filo conduttore: da una parte il confronto tra SSD presenti e valutati nel Dipartimento, dall’altro una riflessione su come si possa valutare non tanto la premialità della ricerca (per questo abbiamo già le indicazioni dell’ANVUR per quanto riguarda il voto standardizzato di Dipartimento ed il percentile ad esso associato) bensì più semplicemente (?!) la sua qualità. 1. Presentazione del Dipartimento di Economia Al Dipartimento afferiscono circa 50 docenti sia di area economica (Economia Politica, Politica Economica, Scienza delle Finanze, Economia Applicata) che quantitativa ( Statistica, Matematica per l’Economia, Telecomunicazioni) che giuridica (Diritto Pubblico, Privato, del Lavoro, Amministrativo). Due le aree coinvolte: la 13 e la 12. Per l’area 12 non abbiamo una valutazione disaggregata per i docenti del Dipartimento pertanto i settori IUS non verranno citati in questa sede (se non per dire che hanno avuto una buona valutazione aggregata: il voto medio dei prodotti di area 12 nel Dipartimento è stato pari a 0,52 con un indice R= 1,04, una % di lavori eccellenti del 13,3% ed un 33% classificati come Limitati). Composizione del Dipartimento • AREA 13 – ECONOMIA • AREA 12 – GIURIDICA • Sub-GEV E area economica: • 32 docenti • Sub-GEV M area aziendale: • 3 docenti • Sub-GEV S area statisticomatematica: 8 docenti • 5docenti di diversi settori • AREA 9 – INGEGNERIA • 1 docente SSD ING-INF/03 2.Come e’ avvenuta la VQR per l’Area 13 Ciascuno dei 3 sub-GEV ha predisposto una banca dati delle riviste: le riviste nella banca dati sono poi state suddivise in 4 fasce (A,B,C,D), la cui proporzione sarebbe dovuta essere 20/20/10/50 (ma che e’ stata un po’ più generosa). Per la valutazione dei lavori: analisi bibliometrica per articoli su rivista; peer review per tutti i lavori scientifici non pubblicati su riviste (monografie, capitoli di libro, atti di congresso). A latere e’ stato condotto uno studio per verificare la concordanza tra valutazione bibliometrica e peer review, concludendo che le differenze non sono significative a parte una sottovalutazione da parte dei peer reviewers degli articoli pubblicati in fascia A. (Si noti pero’ che i valutatori conoscevano la collocazione editoriale dell’articolo e la sua classificazione). sub-GEV E (area economica) M (area aziendale) S (area statistica) Totale voto medio (I=v/n) % prodotti E % prodotti L 0,42 25,17 37,54 0,18 8,44 67,14 0,40 23,35 38,30 0,32 18,10 49,27 C’e’ una forte eterogeneità; in particolare il sub-GEV aziendale (M ) ha sia il voto medio che la % di eccellenze più bassi degli altri due; e una % di L più elevata. Tale differenza potrebbe essere dovuta ad una diversa composizione dei prodotti conferiti. Infatti i prodotti sottoposti a peer review hanno riportato valutazioni più basse: modalità di valutazione voto medio (I=v/n) % prodotti E % prodotti L peer review bibliometria Totale 0,14 0,57 0,37 0,95 35,43 19,29 76,25 31,60 52,50 Inoltre, per i settori di area aziendale (sub-GEV M): SSD SECS-P/07 SECS-P/08 SECS-P/09 SECS-P/10 SECS-P/11 SECS-P/13 % peer review 74,87 52,42 64,04 67,36 71,95 80,36 % bibliometria 28,55 52,49 35,96 37,69 30,86 22,18 % doppia valutazione 3,42 4,99 0,00 5,04 2,81 2,55 Mentre invece per i settori degli altri due sub-GEV abbiamo, per il sub-GEV di economia (E): SSD SECSP/01 SECSP/02 SECSP/03 SECSP/04 SECSP/05 SECSP/06 SECSP/12 % peer review % bibliometria % doppia valutazione 34,70 73,34 8,19 42,56 65,68 8,24 42,27 63,41 5,91 62,86 45,71 8,57 21,14 87,43 8,57 46,48 60,80 7,29 91,33 11,42 2,96 Per il sub-GEV statistico-matematico (S): SSD SECSS/01 SECSS/02 SECSS/03 SECSS/04 SECSS/05 SECSS/06 % peer review % bibliometria % doppia valutazione 35,14 73,17 8,30 35,82 79,10 14,93 45,45 61,23 6,68 56,91 46,28 3,19 67,58 36,26 3,85 41,40 69,03 10,43 (in verde i SSD presenti in Dipartimento) Viceversa le differenze tra i due sub-GEV E ed S non sono molto significative (a parte i settori SECS P/04 e SECS P/12 - rispettivamente Storia del Pensiero Economico e Storia Economica - che hanno una elevata % di peer review). 3. I nostri risultati Andando a vedere i dati specifici per i SSD presenti (e valutati) nel dipartimento, per quanto riguarda i voti abbiamo: voto medio di di Dipartimento Ateneo voto medio SSD Settori Area 13 valutati per il Dipartimento di Economia RM3 voto medio Nazionale SECS-P/01 economia SECS-P/02 pol. econ 0,42 0,39 0,49 0,46 0,39 0,40 SECS-S/01 statistica 0,48 0,46 0,44 I voti medi di tutti e tre i SSD sembrano comparabili nei livelli; ma lo sono anche dal punto di vista metodologico. Infatti i settori P/01 e P/02 appartengono al medesimo sub-GEV e quindi fanno riferimento alla medesima classificazione di riviste; ma anche tra gli elenchi di riviste di fascia A dei due sub-GEV c’e’ pressoché totale coincidenza. Inoltre tra i settori SECS-P/01 e SECS-P/02 vi e’ spesso mobilità durante la carriera dei docenti: frequenti i casi, registratisi anche di recente da noi, di ricercatori in economia politica che diventano associati in politica economica; e associati in politica economica che conseguono l’idoneità in economia o viceversa. Per quanto riguarda le % di Eccellenze: % E SSD SECS-P/01 economia Settori Area 13 valutati per il SECS-P/02 Dipartimento di Economia pol. econ RM3 SECS-S/01 statistica % E %E Nazionale nel Dipartimento a RM3 24,32 22,41 32,37 40,63 35,14 24,83 38,89 38,48 23,14 Per quanto riguarda le % di prodotti limitati : % L % L SSD %L nel a Nazionale Dip RM3 SECS-P/01 45,95 54,05 economia Settori Area 13 valutati per il Dipartimento di Economia RM3 SECS-P/02 46,88 39,66 pol. econ. SECS-S/01 38,89 41,38 statistica 41,76 30,17 37,74 questa e’ la nota dolente: per tutti e tre i settori le nostre % di L sono superiori alla % nazionale; questo vale sia a livello di singoli SSD, sia – per l’ateneo – a livello di sub-GEV E ed S. Come mai? Forse perché ciascuno di noi (nella nostra area non-bibliometrica) e’ in grado di distinguere tra pubblicazioni “da fascia A” e pubblicazioni “da fascia non-A”. Ma per le riviste non-A non si disponeva – all’epoca - di alcuna classificazione; accadeva quindi che si pubblicasse sugli atti di un congresso dedicato a quella tematica, su una rivista su cui compariva l’articolo che ci aveva offerto lo spunto per scrivere il nostro, su una rivista conosciuta che garantisse tempi rapidi di pubblicazione. 4.Che altro si può dire dei risultati della VQR? Possiamo confrontare questi risultati con i SSD del sub-GEV di ambito aziendale? No perche’ i voti medi nazionali sono troppo diversi. Soprattutto: no perche’ la composizione dei prodotti valutati e’ troppo diversa. Se nel dipartimento avessimo avuto storia economica (SECS P12), appartenente al sub- GEV Economia, anche lì i risultati sarebbero stati incomparabili. Infatti la composizione dei prodotti conferiti e’la seguente: SSD SECS-P/12 storia econ. SECS-P/01 economia SECS-P/02 politica econ SECS-S/01 statistica % % % % Articolo su rivista Atto di convegno Contributo in volume Monografia 27,00 7,81 40,72 23,21 80,11 0,61 13,73 4,78 73,99 0,86 17,79 5,52 79,08 5,57 12,48 2,30 E pertanto nella valutazione dei lavori del SSD SECS P/12 e’ prevalsa la peer review (91%). Di conseguenza non sorprende che a livello nazionale: voto medio (I=v/n) % prodotti E % prodotti L SECS-P/01 economia 0,49 32,37 30,17 SECS-P/02 politica ec. 0,40 24,83 41,76 SECS-S/01 statistica 0,44 23,14 37,74 5,66 46,67 SSD SECS-P/12 storia econ 0,29 Si possono confrontare le performance di dipartimenti diversi? Come? Per esempio, volendo confrontare i dipartimenti che come il mio hanno a che fare con area 13 e 12 che si puo’ dire? I punteggi ottenuti in aree diverse e soprattutto con tipologie di valutazione diverse sono troppo eterogenei per poter essere comparati. Lo stesso dicasi per le % di eccellenza o di lavori limitati: non sono valori direttamente comparabili; così come all’interno dell’area 13 non lo sono le valutazioni riguardanti il sub-GEV di area aziendale con gli altri due sub-GEV: c’e’ troppa eterogeneità. Come fare a compararli? L’ANVUR (in collaborazione con la CRUI) suggerisce di comparare i dipartimenti calcolando preliminarmente il voto standardizzato di dipartimento (che a sua volta e’ una combinazione dei voti medi standardizzati dei singoli settori, ponderati in base al numero di prodotti attesi per settore) e valutando i dipartimenti sulla base del percentile in cui tale voto cade. “In fondo – si afferma nel documento – le università americane nel valutare la domanda di ammissione di uno studente ci chiedono non quale voto abbia preso all’esame bensì in quale percentile della distribuzione dei nostri studenti si collochi”. Questo significa però considerare “bravi” i docenti di settori che spiccano rispetto al voto medio del settore a prescindere dal loro livello, cioè a prescindere dal voto medio riportato nella VQR. Ma non sempre e’ questo ciò che vogliamo misurare. Esempio. Immaginiamo due ipotetici SSD. Nel primo (SSD 1 A) supponiamo che tutti i docenti del settore abbiano riportato voto medio 1. Nel secondo SSD (SSD 2 B) immaginiamo che tutti i docenti (tranne 4) abbiano riportato voto 0,167; e 4 (tutti in uno stesso dipartimento) abbiano riportato voto 0,333. Nel primo caso l’indicatore R=1 per tutto il SSD 1A; nel secondo caso per il dipartimento a cui afferiscono i 4 docenti di spicco l’indicatore R assume addirittura valore: R=2. (Eppure non c’e’ ombra di dubbio che il livello della ricerca nel settore 1A e’ di livello superiore a quello del settore 2B). Personalmente non sono così convinta che nel confronto tra settori ci si debba basare solo su quanto ci si discosti dalla media (o su una standardizzazione di questi scostamenti). E’ utile anche (se non di più) un’indicazione del livello della ricerca di ciascun settore; in altri termini abbiamo bisogno di poter comparare i livelli di eccellenza e/o di limitatezza. Per farlo abbiamo bisogno di standard condivisi e comparabili. Anche le università americane, oltre a chiederci notizie sul percentile a cui appartiene il nostro studente, si domandano anche quale sia il livello o il rating dell’università presso cui lo studente ha studiato. Vorrei che tenessimo conto di questo: quando ricorriamo agli indicatori R ed X o al voto standardizzato di dipartimento ci stiamo domandando chi spicca di più nell’ambito del proprio settore/area e di conseguenza chi premiare; non quali siano i settori in cui la ricerca raggiunge standard più elevati.