SCHEDA PAESE POLONIA INFORMAZIONE GENERALE La Polonia, ufficialmente Repubblica di Polonia (in polacco Rzeczpospolita Polska) è uno stato membro dell'Unione Europea e situato nell'Europa centrale. Ha una popolazione di 38.200.037 abitanti e una superficie di 313.893 km². È una repubblica parlamentare con capitale Varsavia. Confina a ovest con la Germania, a sud con la Repubblica Ceca e la Slovacchia, ad est con l'Ucraina e la Bielorussia, a nordest con la Lituania e l'exclave russa di Kaliningrad e a nord con il Mar Baltico. Lo stato polacco ha una storia lunga più di un millennio; nel XVI secolo, sotto la dinastia Jagellone, era uno dei più ricchi e potenti paesi d'Europa. Il 3 maggio 1791, la Confederazione Polacco-Lituana definì la Costituzione Polacca di Maggio, la prima costituzione scritta d'Europa. Poco dopo, la Polonia cessò di esistere per 123 anni, in quanto spartita tra Russia, Austria e Prussia. L'indipendenza venne riguadagnata nel 1918, in seguito alla prima guerra mondiale, come Seconda Repubblica di Polonia. Dopo la seconda guerra mondiale, divenne uno stato satellite dell'Unione Sovietica, conosciuto come Repubblica Popolare Polacca (Polska Rzeczpospolita Ludowa o PRL). Nel 1989, le prime elezioni parzialmente libere dopo la seconda guerra mondiale, si conclusero con il movimento per la libertà che vinse contro il partito comunista. Il 12 marzo 1999 la Polonia è stata ammessa alla NATO. L'ingresso nell'Unione europea è avvenuto il 1º maggio 2004. Dalla fine del periodo comunista, la Polonia ha raggiunto un alto tasso di sviluppo e un miglioramento della qualità della vita. Il territorio polacco è costituito in gran parte da una vasta pianura che si estende dal mar Baltico, a nord, fino ai Carpazi, a sud. La costa del mar Baltico manca di porti naturali, se si escludono quello di Danzica e di Stettino. La regione a nord-est del Paese, chiamata Distretto dei Laghi, è scarsamente popolata e manca di risorse per l'agricoltura e l'industria. A sud ed a ovest del Distretto dei Laghi si estende una vasta regione pianeggiante che corre fino ai Sudeti (a sudovest) al confine con la Repubblica Ceca e la Slovacchia e fino ai Carpazi al confine con la Repubblica Ceca, la Slovacchia e l'Ucraina (a sud-est). LA DEMOCRAZIA Nel 1989 vinse le elezioni parlamentari e nel 1990 Lech Wałęsa divenne il primo presidente eletto. Vennero riconosciuti diversi diritti civili e umani, tra cui la libertà di parola e la democrazia. Tuttavia, il sistema politico era instabile: ci furono elezioni nel 1991, nelle quali nessun partito ottenne più del 15% dei voti o dei seggi, e nel 1993, in cui si affermarono l'Alleanza della Sinistra Democratica (SLD, postcomunista) e il Partito Popolare Polacco (PSL), ma senza che nessuno dei due ottenesse la maggioranza assoluta. La transizione dall'economia centralizzata all'economia di mercato non fu facile. Un programma di terapia shock nei primi anni 1990 permise alla nazione di trasformare la sua economia in una delle più robuste (secondo i criteri dell'economia neoliberale) dell'Europa centrale. La Polonia fu il primo tra i paesi post-comunisti a riguadagnare sul PIL. Nel 1995 il socialdemocratico Aleksander Kwaśniewski (SLD) sconfisse al ballottaggio Lech Wałęsa e gli succedette come presidente, venendo confermato nel 2000. La Polonia entrò nella NATO il 12 marzo 1999. L'8 giugno 2003 il 77,4% dei polacchi in un referendum approvò l'adesione all'Unione Europea, cui seguì nella primavera del 2004 la partecipazione all'elezione del Parlamento Europeo. Alle elezioni parlamentari polacche del 2005 PiS e PO conquistarono alleate una vasta maggioranza parlamentare, nell'ottobre 2005 si sono svolte le elezioni presidenziali che hanno portato all'elezione di Lech Kaczyński, vanamente contrastato da Donald Tusk. La maggioranza ultranazionalista ed euroscettica guidata dal PiS contro PO è presto implosa, forzata a convocare elezioni anticipate nel 2007, nelle quali ha trionfato PO. Il 10 aprile 2010 il presidente Lech Kaczyński è morto a bordo del Tupolev Tu154 in un incidente aereo, avvenuto in Russia, con la moglie e con altri esponenti politici polacchi. A giugno è eletto il suo successore, Bronisław Komorowski, che ha avuto la meglio sul fratello gemello di Lech Kaczynski, Jaroslaw. ORDINAMENTO DELLO STATO -La Polonia e` una Repubblica Parlamentare basata sulla Costituzione del 1997. - Il massimo organo legislativo e` il Parlamento bicamerale composto dal Senato e dal Sejm (Camera dei Deputati). - I partiti rappresentati in parlamento sono alquanto frammentati, tant'è che il governo è formato da una coalizione di 7 partiti. - Il Capo dello Stato e` il Presidente della Repubblica eletto a suffragio universale. Il Presidente della Repubblica viene eletto a suffragio diretto, al pari della camere del Camera dei deputati della Polonia e del Senato, ha il diritto di iniziativa legislativa e il controllo politico sul governo. Fino al 10 aprile 2010 è stato Presidente Lech Kaczyński, morto in un incidente aereo a Smolensk, in Russia, insieme a molti altri membri del governo polacco. L'attuale Presidente della Repubblica è Bronisław Komorowski. - Il potere esecutivo viene esercitato dal Primo Ministro e un Consiglio dei ministri, che vengono nominati dal Capo di Stato, ma che condividono con questo alcune competenze (difesa nazionale, politica estera) similmente al sistema francese. L'attuale Primo Ministro è Donald Tusk. -Il potere centrale e` rappresentato nelle regioni (Voivodati) dai Voivodi. -Le autonomie locali sono ripartite in tre livelli: Voivodati, Distretti e Comuni. -Le massime cariche delle autonomie locali sono rispettivamente: presidente del Voivodato (detto marszalek), presidente del distretto (detto starosta) e sindaco (detto presidente per i comuni di oltre 100 mila abitanti, burmistrz per gli altri comuni urbani e wójt per i comuni rurali). ECONOMIA Da quando è tornata la democrazia, la Polonia ha perseguito fedelmente una politica di liberalizzazione dell'economia, e oggi risulta come uno dei più fortunati esempi di transizione dal comunismo ad un'economia di mercato. La privatizzazione di piccole e medie compagnie statali e la presenza di una legge liberale nell'istituire nuove ditte ha permesso il rapido sviluppo di un aggressivo settore privato, ma senza alcuno sviluppo delle organizzazioni per i diritti dei consumatori. La ristrutturazione e la privatizzazione di settori importanti come carbone, acciaio, ferrovie ed energie, è cominciata. Le più grandi privatizzazioni fino ad ora sono state la vendita di Telekomunikacja Polska, la telecom nazionale, alla France Télécom (2000); e un'emissione del 30% delle azioni della più grande banca polacca, PKO BP, nel mercato polacco (2004). Nonostante tutto il PIL polacco continua ad aumentare del 4% annuo, valore ben maggiore rispetto a quello tedesco. La Polonia ha un ampio settore agricolo di fattorie private, ed è il principale produttore di alimentari nell'Unione europea. Riforme strutturali negli ambiti della salute, educazione, pensioni e amministrazione di stato sono sfociate in una pressione fiscale sopra le aspettative. Varsavia guida le regioni dell'Europa centrale negli investimenti stranieri e ha bisogno di un continuo afflusso. Il PIL è cresciuto molto tra il 1993 e il 2000, mentre c'è stato un rallentamento tra 2001 e 2002. Il prospetto di una maggiore integrazione con l'Unione europea ha poi rimesso l'economia in pista, con una crescita annuale del 3,7% nel 20o3, in crescita rispetto all'1,4% del 2002. Nel 2004 la crescita ha superato il 5%. Tra il 2004 ed il 2008 l'economia polacca ha attraversato una fase di boom economico, conclusasi con lo scoppio della crisi finanziaria internazionale. Nel 2009 il Pil è notevolmente calato anche se non crollato come negli altri Paesi della cosiddetta "Nuova Europa". I copiosi fondi europei costituiscono mediamente ogni anno circa il 3,3% del Pil di Varsavia. La Polonia è membro dell'Unione Europea dal 1º maggio 2004, ma attualmente continua ad usare la sua valuta, lo Złoty polacco. Il 17 gennaio 2006, il Ministro delle Finanze della Polonia Zyta Gilowska dichiarò che il paese non avrebbe adottato l'euro prima del 2010, e che una data probabile sarebbe potuta essere il 2011. Il 12 gennaio 2009, il Governo polacco ha vagliato l'ipotesi di rinviare oltre il 2011 il suo ingresso nella zona dell'Euro, su suggerimento del presidente della Banca Centrale Polacca, Slawomir Skrzypek. L'adozione dell'euro implicherebbe una modifica della Costituzione polacca cosa assaì lunga e perciò la data di entrata a fare parte della Zona euro è stata spostata al 2015. WHY POLAND? Poland offers you exceptional business and investment opportunities. It is one of the largest members of the European Union therefore guaranties stability, security and prosperity. The business environment is friendly and provides many opportunities for success. The main reasons why it is worth to consider investing in Poland are the following: Investment Potential •GDP growth twice as high as in Western Europe •Ranked 2nd in planned investments in Europe (Ernst&Young) •Ranked 7th in top 10 global investment destinations •Excellent productivity Human Capital •20 million young, highly educated, multilingual people •24 million people in working age group (61% of the population) •Around 2 million attending higher education courses •448 centres of higher education Strategic Location •In the heart of continental Europe •Population of 250 million within a 1000 km radius •Part of the Trans European Network •Competitive cost base offers significant location benefits Large and Growing Domestic Market •38 million consumers driving 10% annual retail market growth Investment Incentives •90 billion euro available for development, infrastructure and human capital •14 Special Economic Zones and Technology Parks with incentives Industrial Services Hub •Regional/Global Manufacturing and Services Platform •European shared service centre Source: Ernst&Young report Investment Potential •GDP growth twice that of Western Europe •Ranked 2nd in planned investments in Europe. •Ranked 7th in top 10 global investment destinations . GDP growth three times that of Western Europe The Polish economy, with GDP growth of 5,8 % in 2006, and in 2007 is projected to reach 6,3%. The Polish economy is developing much faster than the Euro zone, and more than the average of all 27 EU members (2.7%). Poland's growth has been driven to a significant extent by export growth, industrial production and investments. Employment is also increasing. The best GDP growth rate per capita in the region is the highest in Poland. Stronger growth in real wages, improving labour market and low interest rates will lead to even grater improvement in private consumption and investment in forthcoming years. In 2006 Polish exports expanded by 19%. Ranked 2nd in planned investments in Europe Poland is seen as the top potential destination for new investment or expansion projects in Europe. According to the European Attractiveness Survey 2007 conducted by Ernst &Young, the advantages offered in terms of productivity and flexible employment conditions placed Poland in the leading position in Europe. Considered destinations for new investment or expansion projects in Europe (% citation for each country) Country Germany Poland Czech Republic France Hungary United Kingdom Russia Source: European Attractiveness Survey 2007, Ernst&Young Percent 20 18 13 12 12 11 11 Large and Growing Domestic Market •38 million consumers driving 10% annual retail market growth Poland with its population of 38,16 mln is the largest market in Central Europe and the eighth largest on the Continent, as well as 30th in the world. Poland's market is larger than the combined markets of all the other nine accession countries that entered the EU together with Poland in May 2004. These 38.16 million consumers drive 10% annual retail market growth. Investment Incentives •90 billion euro available for development, infrastructure and human capital •14 Special Economic Zones (SEZ) and Technology Parks with incentives Poland benefits from the largest amount of EU funds of any beneficiary EU member state. Over 90 billion euro is available for development, infrastructure and human capital for 2007 -2013. Poland welcomes foreign investors with a number of investment incentives tailored to their needs. Various forms of state aid are available including grants and tax incentives, abatements and exemptions. In order to facilitate and support regional development 14 Special Economic Zones were created. They are designated areas in which investment activities can be conducted on preferential terms. Investors permitted to operate in the SEZ can benefit from the following: •income tax exemption - a form of regional aid •land at competitive prices •free assistance in dealing with formalities relating to the investment project •exemption from real estate tax •grants for employee training programmes •grants for the creation of new jobs Industrial Services Hub •Regional/Global Manufacturing and Services Platform •Ranked 4th globally in terms of attractiveness for R&D investments •European shared service centre Development Centres (R&D) & Business Process Offshoring investments (BPO) Poland's attractiveness as the location for Research and Development Centres (R&D) as well as Business Process Offshoring investments (BPO) is growing fast. A number of factors including strategic location, human capital and available incentives determine that Poland is developing both a regional and global manufacturing and service platform. International corporations are locating their Research and Development Centres in Poland. They want to use the advantages offered by competitive sallaries, excellent ICT professionals, academic potential and availablity of wide range of specialists. Setting up a R&D centre in Poland allows mainly for: increasing efficiency and lowering costs, as well as improving the quality of products. Currently, there are more than 40 R&D centres in Poland and their number increases each year. Investors choose Poland mainly for the availability of a highly qualified labour force, the presence of many universities and the support of the authorities. Among others, the following investors have set up their R&D centres in Poland: ABB, Avio, Fujitsu, Glaxo Smith Kline, IBM, Intel, Lincoln Electric, Motorola, Oracle, Siemens, TRW Automotive, Samsung, Microsoft Whirlpool. They experience has been very positive and results are good, thus most of them are expanding. The German based Siemens has expanded its Wrocław R&D centre and increased staff by 40%. Poland is also seen by international corporations as an excellent location for transferring non-production functions of a company, such as accounting departments, call centres or warehouses. Poland is becoming the European centre of modern Business Process Offshoring (BPO) services. Since 2005 investors can locate BPO resources in Special Economic Zones, which offer for example tax exemptions. Alongside accountancy and financial services, call centres are also expected to develop dynamically. Poland has the opportunity to be at the forefront of the direct foreign investments inflow into the BPO sector. Currently, the following companies, among others, have located their finance and accounting shared services in Poland: Accenture, Avon, CITI, Electrolux, Fiat, Hewlet Packard, IBM , Lufthansa, Philips, Tesco, Volvo. Map of chosen BPO Centres in Poland Note: Fonti: Ambasciata Polonia in Italia, website governo polacco, wikipedia.