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UNA POSIZIONE SCOMODA
PROMOZIONE
È la storia di Fabio, giovane sceneggiatore di talento, che per una serie di motivi si ritrova a sopravvivere scrivendo copioni per il cinema a luci rosse tacendo il suo lavoro ai genitori, una coppia di ultras religiosi che lo immaginano autore di teatro. Ma Fabio nel cassetto ha una sceneggiatura che potrebbe garantirgli il salto di qualità: Il cielo di piombo, una storia struggente e
drammatica che finora non ha avuto modo di realizzare. Il momento del riscatto arriva quando
il suo datore di lavoro, un trans di nome Romina, gli trova un contatto con un produttore per il
cinema di serie a. In cambio, dovrà andare all’xxx Festival del porno di Cannes a ritirare un premio, il famoso Zizi d’or. Lì avrà inizio il disastro…
Un libro esilarante, pieno di colpi di scena,
per una storia irriverente e tenera,
a metà fra lo stile indiavolato del primo Ammaniti
e quello più ironico e delicato di Marco Presta.
Cartello da libreria
Pubblicità in radio
Autore in trasmissioni radiofoniche
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«Questo non è un
romanzo. È una va
canza». FRANCA LOLLI
«Si ride dalla prim
a all’ultima pagina
. Non vi basteranno
le lacrime». SERENA
«Muzzopappa: do
ROSSI NEMAGNA
ve cavolo è stato fi
nora?». FRANCO LOMB
ARDI
Campagna marketing
FRANCESCO MUZZOPAPPA
UNA POSIZIONE SCOMODA
Fuori Collana • pp. 200 • 14,00 euro
Personaggi descritti alla perfezione per una commedia
“cinematografica” dal divertimento assicurato.
«Battute a raffica in una commedia che lascia a bocca aperta». MIUCCIA NANDO
«Una galleria di volti, caratteri, personaggi descritti con una precisione da cecchino». NUNZIO DISCOLO
«Gli scrittori come Muzzopappa non si perdono in chiacchiere:
hanno voglia di rendere la vita altrui più divertente.
E ci riescono». NICO DE CEGLIE
Un talento comico notevole. Se Una posizione scomoda è l’esordio,
figuriamoci il resto». DAVIDE SENNA
ESTRATTO DAL TESTO
I miei sono all’oscuro di tutto.
Credono scriva drammaturgie di un certo spessore per il Piccolo Teatro Stabile Eleonora Duse,
inventato di sana pianta. In questo momento, ad esempio, sarei in scena con le ultime repliche
de L’amor nero, commedia in tre atti con Mariangela Melato e Gabriele Lavia e la partecipazione straordinaria di Roberto Bolle.
La verità, invece, è che ho appena consegnato Uccelli ne trovo, la storia di una perpetua che decide di dedicare tutta la sua vita alla conoscenza di più preti. E chierichetti. A metà film, poi, arrivano anche i catechisti, un gruppo di giovani cresimandi, i frati del piccolo monastero di clausura, il gruppo scout, il coro maschile della messa del sabato e buona parte dei ragazzi dell’oratorio…