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LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO?
Oltre che il talento per il disegno, esattamente come gli altri professionisti del design, anche per il grafico è indispensabile saper lavorare in
gruppo. Se per formazione e competenze il graphic design può gestire
in proprio gran parte delle fasi di progettazione e produzione, la maggior parte delle volte però sceglierà di affidarsi a collaboratori. Poiché,
generalmente, ogni graphic designer si specializza in un singolo media,
questi collaboratori potrebbero essere altri designer oppure illustratori,
fotografi, copywriter o altri professionisti.
L’importanza di conoscere almeno in parte in che cosa consiste il lavoro dei collaboratori è comunque determinante per poter coordinare
efficacemente il gruppo. È questa la ragione della ricchezza dei programmi di studio che caratterizzano sia gli istituti tecnici sia i corsi di
laurea o di alta formazione dedicati alla grafica.
FORMAZIONE
Per pensare di intraprendere la carriera da graphic designer è indispensabile possedere un’attitudine naturale al disegno e alla comunicazione
visiva. I percorsi di studio che si possono seguire, sia negli istituti della
scuola secondaria superiore sia di livello universitario, permettono poi
di apprendere e approfondire la teoria e la pratica delle tecniche di
rappresentazione, dalla grafica pura alla fotografia, dal video al Web, passando attraverso gli strumenti di manipolazione delle immagini.
Tra le materie di studio si inseriscono generalmente anche le tecniche
tipografiche, la stampa e la prestampa. In questo campo, però, l’esperienza maturata da chi svolge questo lavoro tutti i giorni è insostituibile, e i
grafici più esperti consigliano sempre di dialogare con i tipografi. Ci
sono nozioni che non si trovano nemmeno sui migliori libri e rovinare
completamente un lavoro perché, non confrontandosi con i tecnici del
settore, si è effettuata una scelta sbagliata è veramente un rischio inutile.
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3. IL GRAPHIC DESIGNER
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Per rendere più efficace il proprio lavoro, il graphic design dovrebbe
entrare in possesso anche delle nozioni di base relative ai meccanismi
percettivi umani, soprattutto per quanto riguarda i sistemi cromatici.
Esistono inoltre studi dedicati al settore pubblicitario che mettono in
guardia dall’utilizzo di determinati colori, espressioni verbali o categorie di immagini e simboli quando ci si rivolge a mercati esteri. Ignorare
cultura, religione e tradizioni popolari potrebbe far compiere ingenuità e causare danni d’immagine ed economici al proprio committente.
SBOCCHI PROFESSIONALI
La figura professionale del graphic designer trova la sua naturale collocazione presso realtà come quelle elencate di seguito.
• Aziende o istituzioni che investono fortemente nella comunicazione
aziendale o che interagiscono con il proprio pubblico di riferimento
tramite siti di e-commerce.
• Case editrici, service o agenzie editoriali attivi sia nell’editoria tradizionale sia nell’editoria multimediale.
• Agenzie di pubblicità e comunicazione.
• Istituzioni culturali, museali o di promozione del patrimonio artistico,
culturale e ambientale.
PER APPROFONDIRE
ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO
Non esiste un albo professionale dei designer grafici, ma sul territorio
nazionale esistono numerose associazioni attive nei settori della grafica
e della pubblicità. Molte tra queste offrono anche consulenza ai giovani designer e ospitano sui loro siti Internet motori di ricerca e bache-