STORIA DELLA PUBBLICITA’ 1993 Tangentopoli pubblicitaria AGENZIE/AZIENDE STAMPA E' allarme discount Più suk che mai E' congiuntura economica conclamata. Le consumatrici optano per i supermercati, contengono gli acquisti, fanno attenzione ai prezzi. Si assiste all'espansione delle private label, dei primi prezzi, dei prodotti a marchio, mentre le catene distributive si allarmano di fronte all'invasione dei discount. Tengono bene le sales promotion e il direct marketing, appaiono in stallo le relazioni pubbliche, calano drasticamente le sponsorizzazioni di immagine. Continua la crisi delle agenzie di pubblicità, che nel ’92 sono state costrette a lasciare a casa molti addetti. AssAP corre in aiuto ai disoccupati fondando Bridge, una banca dati che registra i nomi e le caratteristiche essenziali di chi cerca un nuovo posto. • Chiude per crisi la Essevì di Paolo Girone, storica agenzia leader nelle promozioni e telesponsorizzazioni. Scoppierà poi lo scandalo dei cachet in nero per le star. • Per fortuna delle agenzie si avvia il new business delle campagne per le privatizzazioni. Si comincia con Credito Italiano. • La Ayer si fonde con la Canard. Qualche anno dopo chiuderà. • La Magistratura indaga sui budget pubblici e scopre un giro di tangenti per le campagne Aids. E’ 'Spottopoli'. Davanti ai giudici finiscono manager di agenzie di primo piano che ammettono di aver dato bustarelle a Giovanni Marone, segretario dell'allora ministro della Sanità Francesco De Lorenzo. I numeri uno di Publicis.Fcb/Mac, Claudio Maria Masi, e di Young & Rubicam, Ugo Castellano, sono travolti dallo scandalo. Il mondo pubblicitario italiano è sotto choc e AssAP, Otep e Aipas varano un programma di ridefinizione dei criteri nell'assegnazione dei budget pubblici. • Lavazza e A. Testa mandano in pensione Nino Manfredi, testimonial da diciassette anni del caffé che 'più lo mandì giù e più ti tira su'. Il sodalizio ha fornito al marchio l'assoluta leadership di mercato col 45% laddove il follower Splendid ha solo l’11%. Caffé Lavazza vuole un taglio più internazionale per la comunicazione e punta ai giovani chiamandoli a co-protagonisti in tre spot con testimonial Forattini, Pavarotti e la Vitti. Ma la campagna non funzionerà e verrà sostituita dalla sit-com del Paradiso con Tullio Solenghi. Manfredi ripiegherà sulla pasta Molisana. • Alberto Contri è il nuovo presidente dell’AssAP che per l'ultima volta presenta la classifica per billing. Prima agenzia nel ’92 è A. Testa con 610 miliardi seguita da Publicis.Fcb/MAC con 553. Dal ’93 le classifiche vengono fornite per income netto: prima è ancora A. Testa con 78.9 miliardi, seconda sempre Publicis con 59.1. • Pasquale Barbella è il nuovo presidente dell'Adci. • Inizia a fine anno il fortunato serial pubblicitario 'Fortino’ Sip di A. Testa con il condannato a morte Massimo Lopez al debutto in pubblicità. • Nell'acquisto degli spazi sulla stampa vige la deregulation più totale e gli sconti sui listini arrivano al 90%. Intanto la crisi economica induce la gente a occuparsi più da vicino di economia e a rivolgersi alla stampa di settore. E' boom di lettori per Il Sole 24 Ore. • Manzoni diventa il nuovo partner di Rusconi dopo il divorzio annunciato da Rcs Pubblicità. Flavio Biondi sostituisce Eduardo Giliberti alla guida di Rcs Pubblicità. Alla guida di Manzoni va Giandomenico Zanini. • Lancio alla grande per il familiare Noi di Silvio Berlusconi Editore con cui il direttore Gigi Vesigna si propone di bissare il successo di Sorrisi e Canzoni Tv. Dopo un primo periodo fortunato - il primo numero vende 960mila copie, al quarto numero la vendita è assestata sulle 600mila copie - Noi si rivelerà un vero e proprio flop e verrà tramutato in Chi. • Chiude Vital di Newcomm/Hachette. E' in difficoltà Familia di Giorgio Mondadori, mentre è crisi per l’Europeo. Sette punta al rilancio contro la forza de Il Venerdì. Si annuncia il lancio di Gulliver. TV/RADIO Voglia di terzo polo • La televisione compie 40 anni. Contro il duopolio si comincia a invocare un terzo polo televisivo. Il Gruppo Marcucci, già proprietario di Videomusic e Super Channel, punta all'acquisto di Telemontecarlo (dei Ferruzzi e dei Marinho). • Dal 1° luglio le telepromozioni vengono ridimensionate. A distanza di tre anni dal varo delle legge Mammì, un decreto legge fissa a otto le private nazionali e porta al 35% il tetto massimo di pubblicità per le locali. Alle locali è riservato il 25% dei budget pubblici. • Mtv è in Italia su reti locali, ma il decollo non è facile. • Si comincia a parlare di listini netti-verità per Sipra e Publitalia. • Il 9 novembre decolla la nuova Audiradio. • Elvitalia e Sacis vengono assorbite nella Sipra. CENTRI MEDIA Benatti vende agli inglesi • Nasce Cia Medianetwork. Blufin, holding di controllo di Marco Benatti, viene acquistata al 100% da Cia Plc. In cambio Benatti diventa secondo azionista di maggioranza della holding britannica. ESTERNA Alla ricerca del circuito • Il mezzo soffre il crollo degli investimenti. Si cerca di innovare con i circuiti di poster, ma le società di affissione sono individualiste e competitive e non riescono a trovare un accordo per mettere a punto circuiti intersocietari. • Le società di affissioni lanciano una campagna di pubblicità per il mezzo. Claim “Fozza Itaia”. Banca di Roma debutta con tre spot di Saatchi & Saatchi girati da Fellini Il Giappone vince il Grand Prix con la saga preistorica di Hakuodo per Nissin 40° FESTIVAL DI CANNES CAMPAGNA DELL’ANNO Vince lo humor giapponese e il Grand Prix va alla Hakuodo per Nissin Cup Noodles, casa di produzione Tohokushinsha. Utente dell'anno è Robert Haas, presidente di Levi's. L’Italia è gratificata con sette leoni: due ori li prende Verba Ddb Needham con Golf Vw ‘Manichini’ e Audi 100 S4 ‘Uovo’, un oro va a Saatchi & Saatchi per Banca di Roma ‘Treno’, l'argento va a Aipem Billett per Prontorama; un bronzo è di Publicis.Fcb/MAC per Club Med Resort Holidays, un altro va a Universal Adv. per Max di Rcs e, infine, l'ultimo bronzo spetta a Hi-Fi System Pioneer di Fca/Sbp. Cinque dei sette spot vincitori sono prodotti da FilmMaster che per un pelo non vince la Palma d’Oro. Insomma, ci voleva la crisi per capire che siamo bravi. Tornano festanti i giurati italiani Aldo Biasi e Gianfranco Marabelli. Federico Fellini firma i tre spot per la Banca di Roma, in una grande operazione di immagine, costata circa 25 miliardi, con cui l’istituto avvisa i risparmiatori del suo arrivo sul mercato. L'agenzia è Saatchi & Saatchi, la casa di produzione FilmMaster. Testimonial Paolo Villaggio e Fernando Rey. Il soggetto ‘treno’ vince l'oro a Cannes. EPICA D’OR Vince la Gran Bretagna con i pneumatici Dunlop di Abbott Mead Vickers Bbdo, produzione di Tony Kaye. F O C U In pieno boom di comunicazione aziendale centrata sul Numero Verde, una ricerca di Teleperformance rileva che metà di 895 telefonate verdi fatte a un campione di 200 aziende non ottiene risposta. Non rispondono Perugina, Peroni, Lancia. Rispondono Danone, Digital e Maggiore autonoleggi. Nasce un dubbio: di 7.300 Numeri Verdi verso le aziende, quanti funzionano davvero? quanti vengono usati solo per fare bella figura nei messaggi pubblicitari? 13 in miliardi di lire (netti) 11.267 11 9.362 9 8 Verba Ddb vince due ori, uno con Golf Vw “Manichini” 12.620 10.188 10 7 S 6.514 8.505 8.151 8.074 8.058 1992 1993 1994 7.002 6 Fonte: AcNielsen Media Int. 1990 1991 © RIPRODUZIONE RISERVATA. Copyright Pubblico - Edizioni Flormedia 1995 1996 1997 1998 1999 Direttore responsabile Valeria Scrivani