D.A.ITALIA 84 MARZO 2014
IL NOSTRO DECIMO COMPLEANNO
Nel marzo del 2004, circondato dall’affetto dei suoi cari,
veniva alla luce un nuovo progetto editoriale nel mondo del
vending: D.A. Italia.
La rivista aveva un taglio completamente diverso rispetto
ai soliti magazine business to
business di settore, in quanto pubblicava esclusivamente
materiale auto-prodotto e non
scritto dagli stessi inserzionisti. Il cambio concettuale
era davvero profondo, perché
interviste, dossier, speciali,
notizie e perfino i comunicati stampa, venivano sempre
elaborati e scritti dalla nostra
redazione.
Il motivo era semplice, l’unico
valore inalienabile che ha una
testata giornalistica è la sua
credibilità.
Realizzare un collage di comunicati aziendali che glorificano a turno marchi e prodotti in cambio di pubblicità
è sostanzialmente una farsa.
Non costa fatica e accontenta
gli uffici stampa delle aziende,
ma non offre alcun valore aggiunto al lettore.
A dieci anni di distanza possiamo avere l’orgoglio di affermare che il progetto è stato
un successo.
Abbiamo sempre investito in
qualità, attraverso un formato
molto impegnativo, ma di forte
impatto visivo e un’immagine
curata nei minimi dettagli che
è cambiata più volte nel corso
degli anni per andare sempre
incontro alle nuove tendenze
della grafica editoriale.
Per festeggiare il nostro compleanno, dal numero 83 (in
stampa mentre scrivo questo
editoriale), abbiamo completamente cambiato il layout
della rivista, scegliendone uno
molto più essenziale in modo
da rendere ancora maggiormente fruibili i contenuti.
Non abbiamo mai preso compromessi sui prezzi, creando
un listino ambizioso che ci ha
consentito negli anni di tenere
sempre alta la qualità del prodotto finale, corrispondere un
giusto stipendio ai collaboratori e rispettare fino in fondo
tutte le infinite regole legali/
burocratico/amministrative
che gravano sulle imprese
italiane.
Solo per questi motivi, da questo spazio che firmo da dieci
anni, mi permetto di giudicare
alcune dinamiche di settore
e spesso critico alcuni comportamenti e devianze del
vending. Ritengo di poterlo
fare perché fin dalla sua nascita e nei fatti, questa rivista
ha sempre rispettato fino in
fondo i parametri dell’etica di
impresa.
è che in questa lunga decade,
tutti quelli che hanno operato
con un’ottica virtuosa godono
ancora di buona salute e sono
riusciti ad attraversare la crisi più dura di sempre mantenendo una soddisfacente
posizione di mercato. Siamo
convinti che saranno ancora
vivi, vitali e presenti nel mercato vending del 2024.
Il modello di business quindi funziona ed è l’unico che
appare sensato per durare
nel tempo. È quindi sempre
più strano verificare quanti
operatori, ancor oggi, si pieghino continuamente ai compromessi ottenendo come
unico risultato il non avere
più la forza finanziaria e manageriale per resistere alle
complesse sfide del futuro.
Ancora ricadono nei vecchi
errori e perpetuano una modalità operativa fatta di prezzi
bassi, scorrettezze commerciali, macchine poco perfor-
manti e servizio approssimativo, che non può che portarli
ad uscire dal mercato.
Non che la cosa ci preoccupi,
ma chi opera senza nessuna
prospettiva e non risponde ad
alcun dettame dell’etica, prima di andarsene tende purtroppo a provocare una lunga
scia di disastri che altri saranno costretti a gestire.
PER FESTEGGIARE
IL NOSTRO
COMPLEANNO,
ABBIAMO
COMPLETAMENTE
CAMBIATO
IL LAYOUT
DELLA RIVISTA
Non siamo evidentemente gli
unici nel settore che hanno
intrapreso un’avventura imprenditoriale basandosi su
parametri corretti di qualità e
prezzo. La cosa che ci consola
EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA
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