guida alle disposizioni comunitarie per l`informazione e la pubblicità

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GUIDA ALLE DISPOSIZIONI COMUNITARIE PER L’INFORMAZIONE E LA PUBBLICITÀ PER IL FSE
STEFANOMINELLONOGRAFICO
UNIONE EUROPEA
Fondo Sociale Europeo
Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali
Ufficio Centrale OFPL
Regione Autonoma Valle d’Aosta
Région Autonome Vallée d’Aoste
Presidenza della Regione
Présidence de la Région
DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DEL LAVORO
DIRECTION DE L’AGENCE RÉGIONALE DE L’EMPLOI
s o m m a r i o
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PRESENTAZIONE
1. FINALITÀ E CONTENUTI
DELL’INFORMAZIONE
E PUBBLICITÀ NELLA NUOVA
PROGRAMMAZIONE
FONDO SOCIALE EUROPEO
2. L’UTILIZZO DEGLI EMBLEMI
NEI MATERIALI INFORMATIVI
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3. INDICAZIONE GRAFICHE
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4. IL SITO INTERNET
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5. ALLEGATI:
SINTESI PIANO INFORMAZIONE DELL’AUTORITÀ
DI GESTIONE PER IL FONDO SOCIALE EUROPEO
DIPARTIMENTO POLITICHE DEL LAVORO DIREZIONE
AGENZIA REGIONALE DEL LAVORO.
▲ Sia le misure adottate per promuovere l’occupazione sia il bisogno di massimizzare
la dimensione sociale dell’integrazione europea richiedono non solo che i cittadini
siano informati ma anche che prendano parte attivamente al processo in modo che
possano ricoprire il loro ruolo in queste politiche.
A. Diamantopoulou 1999
PRESENTAZIONE
▲
Questo opuscolo illustra le norme dettate
dell’Unione Europea per l’informazione e la
pubblicità sul Fondo Sociale Europeo, cui l’Autorità di gestione locale ed i soggetti attuatori devono far riferimento nel corso della programmazione 20002006 per le azioni di informazione e pubblicizzazione, al fine di rendere maggiormente visibile il ruolo
dell’Unione Europea e delle
Amministrazioni centrale e
locali nella strategia per l’occupazione.
La pubblicazione rientra nelle
azioni d’informazione che la
Direzione Agenzia regionale
del lavoro intende mettere in
campo nei prossimi anni a
favore dei soggetti attuatori (beneficiari dei contributi FSE) nel loro obbligo d’informazione e nei confronti del vasto pubblico al fine di aumentare la notorietà e la
trasparenza dell’Unione Europea ed offrirne un’immagine omogenea.
Si tratta di poche pagine dai contenuti pratici, realizzate per fornire indicazioni,
suggerimenti e materiali utili per coloro i quali devono promuovere le iniziative cofinanziate dal FSE.
Le informazioni qui contenute sono tratte da testi, opuscoli e normative europee e
nazionali in materia di comunicazione e pubblicità, che l’Agenzia regionale del
Lavoro rende disponibili a tutti coloro che ne faranno richiesta sia su supporto cartaceo sia alla pagina Web sul lavoro dell’Amministrazione regionale.
FINALITÀ
E CONTENUTI
DELL’INFORMAZIONE
E PUBBLICITÀ NELLA
NUOVA PROGRAMMAZIONE
FONDO SOCIALE EUROPEO
▲ In questa nuova programmazione 2000/2006 l’Unione
Europea assegna all’informazione un ruolo molto importante, e l’individua come lo
strumento di accompagnamento al processo d’integrazione
europea in corso, come strumento di conoscenza ed integrazione e di partecipazione di
tutti i cittadini allo sviluppo.
▲ “L’informazione e la comunicazione non possono rimpiazzare la politica, ma esse
sono indispensabili per qualsiasi politica efficace. (…) si deve (…) riconoscere che
una comunicazione efficace è fondamentale per il successo di una politica.”
Comunicazione Pinheiro SEC (93) 916/9
▲ Questa l’idea di fondo che ha spinto dirigenti della Commissione Europea ad
effettuate una analisi dei propri strumenti e delle modalità di comunicazione adottate dall’Unione ed a definire i nuovi principi di una strategia di comunicazione, dai
quali nascono le indicazioni ed i regolamenti di seguito illustrati.
▲ Sia le misure adottate per promuovere l’occupazione sia il bisogno di massimizzare la dimensione sociale dell’integrazione europea richiedono non solo che i cittadini siano informati ma anche che prendano parte attivamente al processo in modo
che possano ricoprire il loro ruolo in queste politiche.
A. Diamantopoulou 1999
Infatti, gli indirizzi e gli obiettivi che l’Unione Europea dà attraverso due regolamenti, il 1260/1999 e il 1159/2000 sul Fondo Sociale Europeo, sono molto chiari:
aumentare la vicinanza alle istituzioni europee, aumentare la trasparenza e la conoscenza delle decisioni che in seno alla Unione Europea vengono prese in merito alle
politiche, coordinare i soggetti che svolgono negli stati membri attività d’informazione, facilitare la diffusione di un’informazione mirata rivolta ai diversi destinatari.
Altrettanto chiaro il messaggio da trasmettere per il F.S.E.: “contribuire allo sviluppo
dell’occupazione favorendo l’impiegabilità, lo spirito imprenditoriale, la capacità di
adattamento, le pari opportunità, nonché l’investimento nelle risorse umane”.
A tal fine l’Unione Europea che richiesto che ogni autorità di gestione nazionale e
regionale individuassero operatori in grado di garantire le misure d’informazione
necessarie alla pubblicizzazione del Fondo .
▲
▲ Le
autorità di gestione nazionali e regionali, nonché i soggetti attuatori, hanno a
disposizione per queste finalità, nei diversi fondi strutturali, le risorse finanziarie
necessarie per realizzare interventi di comunicazione ed informazione efficaci.
▲ A livello regionale è stato elaborato un piano per l’informazione sul Fondo Sociale
Europeo, sintetizzato in allegato, che trarrà i propri finanziamenti dalle diverse
misure di accompagnamento previste dal POR 2000-2006.
Anche per i soggetti attuatori sono previste risorse finanziarie per l’informazione:
infatti per ciascun progetto presentato per accedere ai finanziamenti FSE all’Agenzia
del lavoro è importante individuare concrete azioni d’informazione rivolte ai destinatari finali del progetto oggetto di finanziamento.
❝2
❞
L’UTILIZZO
DEGLI EMBLEMI
NEI MATERIALI
INFORMATIVI
▲ Manifesti, moduli di iscrizioni ai corsi,
depliants, diplomi e attestati di qualifica o di
partecipazione, locandine, brochures , biglietti, pubblicazioni periodiche, audiovisivi , strumenti multimediali devono contenere immediatamente visibili i seguenti emblemi:
▲ bandiera
UNIONE EUROPEA
Fondo Sociale Europeo
▲ bandiera
Fondo Sociale Europeo
▲ emblema
Italia - alloro
Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali
Ufficio Centrale OFPL
▲ emblema
regionale - leone
Regione Autonoma Valle d’Aosta
Région Autonome Vallée d’Aoste
❝3
Posizioni possibili dell’emblema comunitario o del Fondo Sociale Europeo
UNIONE EUROPEA
UNIONE EUROPEA
Fondo sociale europeo
Fondo sociale europeo
OPPURE
Margine superiore
sinistro
OPPURE
UNIONE EUROPEA
Fondo sociale europeo
UNIONE EUROPEA
Fondo sociale europeo
UNIONE EUROPEA
Fondo sociale europeo
UNIONE EUROPEA
Fondo sociale europeo
UNIONE EUROPEA
UNIONE EUROPEA
Fondo sociale europeo
Fondo sociale europeo
OPPURE
OPPURE
Margine inferiore
sinistro
Margine superiore
destro
Margine inferiore
destro
❞
▲ Il regolamento CE n. 1159/2000 concernente le
azioni di informazione e pubblicità sui Fondi
Strutturali richiede che le Autorità regionali di
gestione del Fondo Sociale Europeo adottino piani
di comunicazione che mirino a aumentare la notorietà e la trasparenza dell’Unione Europea ed a dare in tutti gli Stati membri un’immagine omogenea.
I Piani di comunicazione formano parte integrante del Complemento di Programmazione che anche la Regione Valle d’Aosta ha adottato e qui sintetizzato in allegato.
Scopo di questa guida è informare i soggetti attuatori delle azioni co-finanziate dal
FSE sull’importanza dell’informazione rivolta ai destinatari finali ed al grande pubblico. Tali azioni, di diversa natura, sui cui aspetti pratici vogliamo fornire indicazioni
utili vanno dai tipi di misure adottabili al corretto utilizzo degli emblemi delle diverse amministrazioni (Regione, UE, Stato) nelle azioni concrete.
INDICAZIONE
GRAFICHE
•L’EMBLEMA DELLE COMUNITÀ EUROPEE•
▲ L’ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea rende disponibile all’interno della
propria pagina WEB nel sito dell’Europa “http://eur-op.eu.int/general/it/index.htm”
un manuale istituzionale, ad uso interno ed esterno, contenente tutte le informazioni grafiche ed editoriali per l’impaginazione e la stampa dei materiali informativi riguardanti i Fondi, soprattutto per quanto riguarda l’uso e la riproduzione
corretta dell’emblema, obbligatorio in tutte le azioni d’informazioni che riguardano i Fondi Strutturali.
All’emblema delle Comunità Europee lì riprodotto si aggiunge o sostituisce l’emblema italiano relativo al Fondo Sociale Europeo, nel caso di azioni co-finanziate su
P.O.R. Ob. 3 FSE. E’ fatto obbligo ai soggetti attuatori di utilizzare correttamente
tutti gli emblemi, pena il non riconoscimento della spesa sostenuta per la relativa
attività informativa.
L’Amministrazione Regionale nel fare proprie queste indicazioni, e nel diffonderle, invita ad utilizzare correttamente anche l’emblema dell’Amministrazione regionale e del Ministero lavoro, che devono comparire
a fianco di quello delle Comunità o del FSE.
Tutti gli emblemi sono disponibili, in formati utili per la stampa tipografica o web, nell’apposita pagina riguardante il lavoro del sito
Internet della Regione Valle d’Aosta.
Qui di seguito proponiamo una sintesi delle indicazioni provenienti dall’Unione
Europea:
•Consiglio d’Europa – Commissione europea •
La bandiera europea
▲ Sin dalla sua formazione, nel 1949, il Consiglio d’Europa è stato consapevole della
necessità di dare all’Europa un simbolo con cui i cittadini europei potessero identificarsi. Il 25 ottobre 1955 l’Assemblea parlamentare scelse all’unanimità un emblema
azzurro portante un cerchio di dodici stelle dorate. L’8 dicembre 1955, il Comitato
dei ministri adottò questo emblema come bandiera europea.
Introduzione
scopo di questa guida grafica è di aiutare gli utilizzatori a riprodurre correttamente l’emblema europeo. Essa contiene le regole base per la composizione dell’emblema insieme all’indicazione dei colori standard.
▲ Lo
❝4
❞
Descrizione simbolica
▲ Sullo sfondo blu del cielo, le stelle, che simboleggiano i popoli d’Europa, formano
un cerchio in segno di unione. Le stelle sono in numero invariabile di dodici, simbolo della perfezione e della plenitudine.
Descrizione araldica
▲ Sullo sfondo azzurro, un cerchio composto da dodici stelle dorate a cinque punte,
che non si toccano.
Descrizione geometrica
L’emblema è costituito da un rettangolo blu la
cui base (il battente della bandiera) ha una lunghezza pari a una volta e mezza quella dell’altezza
(il ghindante della bandiera). Le dodici stelle d’oro
sono allineate ad intervalli regolari lungo un cerchio ideale il cui centro è situato nel punto di
incontro delle diagonali del rettangolo.
Le stelle sono disposte come le ore sul quadrante di un
orologio. Il numero è invariabile.
▲
Colori
▲ I colori dell’emblema sono: per l’area del rettangolo il Pantone Reflex Blue, per le stelle il
Pantone Yellow. La gamma internazionale
Pantone è largamente diffusa e di facile consultazione, anche per i non addetti al
settore grafico.
Riproduzione in quadricromia
▲ Quando si utilizza il procedimento di stampa in quadricromia si può ottenere que-
sti due colori utilizzando quelli della quadricromia. Il giallo si ottiene con il 100 % di
«Process Yellow». Mescolando il 100 % di «Process Cyan» e l’80
% di «Process Magenta» si ottiene un blu molto simile al
Pantone Reflex Blue. I due colori vanno ottenuti utilizzando i
colori «Process» di quadricromia nelle proporzioni indicate.
Riproduzione monocroma
▲ Avendo a disposizione soltanto il nero, delimitare con un
filetto di tale colore l’area del rettangolo e inserire le stelle
nere in campo bianco.
Nel caso in cui si possa utilizzare come unico colore il blu
(ovviamente il «Reflex Blue»), usarlo al 100 % per lo sfondo e ricavare le stelle in negativo (bianche).
Riproduzione su sfondi colorati
L’emblema va riprodotto di preferenza su sfondo
bianco.
Evitare gli sfondi di vario colore e comunque di tonalità stridente con il blu.
▲
Nel caso in cui fosse impossibile evitare un fondo colorato, incorniciare il rettangolo con un bordo bianco, con
uno spessore pari a 1/25 dell’altezza del rettangolo.
❝5
❞
Esempi errati di riproduzione
1.
L’emblema è riprodotto
sottosopra.
2.
Errata disposizione
delle stelle.
3.
Errata disposizione delle
stelle nel cerchio: le
stelle devono essere disposte come lo sono le ore
nel quadrante dell’orologio.
•L’EMBLEMA DEL MINISTERO DEL LAVORO•
▲ Sotto
l’alloro, emblema della Repubblica Italiana, va inserita la definizione estesa
del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ufficio Centrale OFPL, il cui carattere/font può essere riprodotto con la font denominata “Scritpt” o “Kunstler script”.
Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali
Ufficio Centrale OFPL
•L’EMBLEMA DELL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE•
▲ Qui di seguito riproponiamo gli emblemi come correttamente devono essere utilizzati.
❝6
❞
•MANIFESTI•
▲ I manifesti possono servire ad informare su diversi tipi di
programmi e manifestazioni.
Quando un manifesto pubblicizza un programma che prevede una collaborazione tra lo Stato membro e la CE, la
partecipazione di quest’ultima deve risultare ben visibile.
Si potrà a tale scopo:
● 1. utilizzare l’emblema comunitario;
● 2. descrivere il ruolo svolto dalla comunità;
● 3. indicare il nome o i nomi dei fondi partecipanti.
•DIPLOMI•
▲ I diplomi che attestano la frequenza e il completamento
di un corso di formazione finanziato con il sostegno dei
Fondi strutturali possono contenere informazioni analoghe a quelle che figurano nei manifesti.
Si tratta di un’altra occasione per sensibilizzare i beneficiari sul contributo comunitario.
•PUBBLICAZIONI E AUDIOVISIVI•
1. Ogniqualvolta il materiale stampato o audiovisivo riporti l’emblema nazionale o regionale, dovrà figurarvi altresì un emblema comunitario delle stesse dimensioni e a colori.
● 2. Sul frontespizio di una pubblicazione o nella prima immagine di un video o
di una serie di diapositive deve essere chiaramente indicata la partecipazione
comunitaria.
● 3. Se la pubblicazione contiene una prefazione, questa deve essere firmata
- dal responsabile nazionale.
- per la Commissione, dal Commissario o dal direttore generale interessato.
La prefazione può essere accompagnata dalle
foto dei due responsabili.
● 4. Ove possibile, i video dovrebbero contenere un’intervista con un
rappresentante della Commissione.
Tutto il materiale informativo dovrebbe contenere gli estremi degli uffici
statali e regionali cui e possibile rivolgersi per ulteriori informazioni.
●
❝7
❞
http://www.regione.vda.it/default_i.asp
▲ Per facilitare l’accesso alle informazioni sul Fondo
Sociale Europeo l’Amministrazione regionale ha
predisposto, all’interno del proprio sito Internet,
alcune pagine dedicate alle iniziative F.S.E
Ad oggi sono presenti sul sito alcuni documenti, inviti, modulistica e formulari specificatamente rivolti ai soggetti attuatori delle iniziative co-finanziate dal Fondo.
IL SITO
INTERNET
http://www.regione.vda.it/lavoro/fondoeuropeo/presentaprogfse_i.asp
▲ Questa pagina web contiene principalmente l’invito a presentare progetti da
realizzare con il contributo del Fondo Sociale Europeo anno 2000 – 2001 –
obiettivo 3 , e la relativa documentazione necessaria.
Infatti si possono consultare:
L’Invito a presentare progetti, pubblicato anche sul B.U.R. del 6/03/2001, che
individua obiettivi misure ed attività su cui presentare progetti nonché le priorità e
criteri di valutazione applicati dalla Amministrazione nella valutazione e selezione
dei progetti.
● 2. Le Schede misura, che offrono un ulteriore dettaglio e definiscono le tipologie
e le caratteristiche degli interventi oggetto dell’invito.
● 3. I Regolamenti CE e i Regolamenti di esenzione, che illustrano la normativa
generale che riguardante il Fondo.
● 1.
Inoltre il sito prevede la possibilità di creare il progetto da presentare on-line.
▲ Una
Guida al formulario”offrirà sia in linea sia su documento scaricabile , tutte
le informazioni per compilare il progetto ed affrontare l’intero percorso.
Il Formulario on-line , è un’applicazione informatizzata che gestisce i dati fisici del
progetto.
Infine è stato predisposto un servizio di Assistenza tecnica erogato tramite sportello che gratuitamente offre informazioni per la presentazione dei progetti FSE.
Il Formulario on-line è un servizio inserito all’interno di un progetto più
ampio di informatizzazione dei dati fisici e finanziari relativi al Fondo
Sociale Europeo.
•SPORTELLO DI INFORMAZIONE E ASSISTENZA TECNICA PER IL FSE•
◗ Indirizzo:
presso la sede dell’Agenzia regionale del lavoro
Via Garin n. 1 - AOSTA
◗ Giorni di apertura:
nel periodo 13/03 - 20/04/2001 dal martedì al venerdì
nel periodo 18/09 - 26/10/2001 dal martedì al venerdì
◗ Orario di apertura:
dalle 9.00 alle 12,30 e dalle 14.00 alle 17.00
◗ Telefono:
0165.270.607 - 800.060.050 (operativo dal 19/03/2001)
◗ E-Mail:
[email protected]
❝8
❞
❝9
❞
SINTESI PIANO
INFORMAZIONE
DELL’AUTORITÀ
DI GESTIONE
PER IL FONDO
SOCIALE EUROPEO
DIPARTIMENTO
POLITICHE
DEL LAVORO
DIREZIONE AGENZIA
REGIONALE DEL LAVORO
•5. INFORMAZIONE E PUBBLICITÀ•
Il presente Piano è finalizzato
alla realizzazione di azioni integrate
di informazione e comunicazione sul
Fondo Sociale Europeo in Valle
d’Aosta, sviluppato a partire dagli
elementi che in materia caratterizzeranno l’azione dell’Unione Europea
e del Ministero del lavoro, così come
previsto dal Reg. CE n. 1260/99,
art.18, paragrafo 3, lettera d), e dal
Reg. CE 1159/2000 del 30/05/2000 in
materia di Informazione Pubblicità
degli Stati Membri sugli interventi
dei Fondi Strutturali.
▲
5.1 OBIETTIVI E DESTINATARI DELLE AZIONI DI COMUNICAZIONE
•Obiettivi delle azioni di comunicazione•
La recente acquisizione delle competenze in materia di programmazione della
formazione professionale da parte dell’Agenzia regionale del lavoro, la riforma dei
Fondi Strutturali, e del Fondo Sociale Europeo in particolare e la nuova
Programmazione Operativa Regionale danno l’opportunità di mettere a punto una
nuova strategia di informazione e comunicazione regionale integrata e specifica
sulle tematiche connesse al Fondo Sociale Europeo ed in generale del lavoro.
Il Piano di Comunicazione si caratterizza quindi da un lato per le indicazioni provenienti dell’Unione Europea e dall’altro per l’esperienza acquisita dall’Agenzia regionale del lavoro, in qualità di soggetto promotore d’iniziative co-finanziate dal
Fondo Sociale Europeo, nel corso della precedente programmazione.
Gli obiettivi del Piano di Comunicazione sono
stati definiti a partire dal livello generale previsto dal regolamento europeo reg. CE n.
1159/2000 che prevede di informare i potenziali beneficiari finali nonché le autorità
regionali, e locali, le autorità pubbliche competenti, le organizzazioni professionali e gli
ambienti economici, le parti economiche, le
organizzazioni non governative, per la promozione della parità uomo/donna, gli operatori o gli organizzatori di progetti sulle possibilità offerte dagli interventi realizzati
congiuntamente dall’Unione Europea e dagli
Stati membri, in modo da garantirne la trasparenza; nonché di informare l’opinione
pubblica circa il ruolo svolto dall’Unione Europea, in collaborazione con gli stati
membri, in favore dell’intervento e in merito ai risultati conseguiti da quest’ultimo.
▲
La Regione Valle d’Aosta nel far propri questi obiettivi generali individua gli obiettivi specifici che la comunicazione deve perseguire a livello locale, articolati per target
di destinatari delle diverse azioni d’informazione attraverso due filoni di comunicazione coordinati:
❝10
❞
▲ il primo che concerne la divulgazione del Programma operativo nel suo complesso, rivolto al grande pubblico, finalizzato ad accrescere la visibilità e la trasparenza
del FSE, creare un impatto positivo verso il Fondo, migliorare quantità e qualità delle
informazioni divulgate; rendere visibili i legami esistenti tra le politiche dell’Unione
Europee ed i progetti locali co-finanziati;
▲ l’altro che riguarda l’informazione destinata a target mirati rappresentati dai
destinatari delle diverse misure.
•Destinatari delle azioni di comunicazione•
▲ I destinatari delle azioni di comunicazione
ed informazione dell’Agenzia regionale del
Lavoro in relazione al Fondo Sociale Europeo
sono molto diversificati: vanno infatti da un
pubblico vasto, quale la popolazione locale,
al gruppo rappresentato dai destinatari finali delle azioni, al pubblico specialistico costituito dai promotori dei progetti e dai soggetti attuatori, quali enti locali, aziende,
centri di formazione, associazioni, sino al
mondo dei mass media e gli opinion makers
più in generale.
Principalmente s’intende raggiungere il più
vasto pubblico rappresentato dalla popolazione locale con un’informazione generale
attraverso una campagna pubblicitaria volta a creare attesa e visibilità al Fondo
Sociale Europeo.
Il documento evidenzia le 4 macro-categorie di destinatari, identificandone le aspettative, i fabbisogni informativi generali e mirati per specifiche misure
I gruppi target delle azioni di comunicazione:
● Ass.ti regionali, Scuole ed Università, Enti locali, Enti Pubblici, Enti di formazione,
Enti di ricerca, Imprese e loro associazioni, associazioni dei lavoratori, Coop. Sociali e
loro consorzi, associazioni di volontariato;
● Lavoratori, occupati e disoccupati, giovani uomini e donne, in CIGS ed in mobilità,
giovani studenti in uscita dal sistema scolastico, o che abbiano assolto l’obbligo scolastico, e disabili e soggetti a processi di emarginazione;
● Mass Media e in generale il sistema dell’informazione locale;
● Grande Pubblico, popolazione locale.
Per ciascuno di questi gruppi sono stati individuati gli obiettivi generali che l’azione
informativa dovrà perseguire ed i materiali specifici da realizzare.
5.2 CONTENUTI E STRATEGIA DELLE AZIONI DI COMUNICAZIONE
•La strategia•
▲ Il Piano di comunicazione che l’Agenzia regionale del lavoro metterà in campo
con la nuova programmazione regionale, volto informare tutti i beneficiari sulle
possibilità offerte dagli interventi co-finanziati dal Fondo Sociale Europeo si articola
in diverse azioni ed si fonda su diversi punti strategici:
1. diffusione di un’identità visiva unica, (utilizzo corretto logo del Fondo Sociale
Europeo e Unione Europea da parte di tutti i soggetti promotori, uso di slogan
comuni, ecc…);
2. predisposizione di molteplici strumenti informativi, diversificati per target, plurilingue;
❝11
❞
3. attivazione di una rete, anche informatizzata, tra i diversi soggetti che intervengono nella gestione e attuazione del Fondo Sociale Europeo:
● con referenti nazionali ed europei al fine di definire messaggi comuni e predisporre materiali complementari tra i diversi livelli,
● con referenti locali per consentire una strategia comune ed una complementarietà nelle
azioni locali, al fine di evitare dispersioni e
sprechi;
4. collaborazione stretta con mass media:
attivazione di contatti con TV e radio locali,
che hanno un grande impatto sulla comunità
locale e notevoli ascolti;
5. integrazione tra comunicazione e sistema
informatico-informativo;
6. attivazione di consulenze tecnico specialistiche provenienti dal mondo della comunicazione e informazione;
7. Sviluppo ed attuazione costante di attività di
monitoraggio delle azioni informative.
Lo spazio temporale all’interno del quale
inserire il piano è identificato in 6 anni, all’interno dei quali, al termine di un primo
triennio, sono previsti momenti per la valutazione e ri-taratura degli interventi.
•I contenuti, le azioni di comunicazione e gli strumenti•
▲ Le
azioni di informazione e comunicazione per il Fondo Sociale Europeo si articoleranno in diverse tipologie, sia a carattere istituzionale, per la trasparenza e l’informazione circa le attività ed i lavori del Comitato di Sorveglianza, iniziative di pubblicizzazione di bandi, divulgazione di direttive, sia di carattere innovativo, con
l’utilizzo di strumenti quali Internet, ecc.
I contenuti individuati:
● Programma Operativo Regionale Obiettivo 3, 2000 – 2006, in forma integrale;
● Complemento di Programmazione articolato per assi e misure;
● Verbali, decisioni e risultati dei Comitati di Sorveglianza;
● Regolamenti, delibere, direttive e bandi regionali per la realizzazione del
Programma Operativo Regionale;
● Regolamenti e supporti per la realizzazione delle attività da parte dei soggetti attuatori;
● Regolamenti e supporti per la realizzazione delle attività di informazione e pubblicità da parte dei soggetti attuatori;
● Materiali informativi specifici per i mass media;
● Linee editoriali mirate per target sulle misure;
● Altri materiali informativi per ciascuna misura del Programma Operativo Regionale.
Tra le tipologie di strumenti sono stati individuati:
1. Manifestazioni: incontri, conferenze stampa, seminari/convegni, grandi eventi
(Orientaction, ecc...),
2. Campagne pubblicitarie: anche in collaborazione con Ministero del Lavoro
3. Stampati: Pubblicazioni periodiche, brochures, depliants, manifesti, prodotti cartacei, zeta-card,
4. Prodotti multimediali e informatizzati: CDROM, CD-card, Pagine Web e Sito
Internet FSE in Valle d’Aosta,
5. Trasmissioni Radio-televisive: produzione di format radio televisivi,
6. Sportelli informativi: Call-centre, totem informatizzati, punti informativi anche
itineranti e numero verde,
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7. Rete locale informatizzata di referenti tra i soggetti promotori.
5.3 IL BILANCIO DI PREVISIONE
▲ Per la realizzazione del presente Piano, nel
periodo 2000-2006, verranno stanziate lire
529.620.188, pari a Euro 273.526 a valere
sulle risorse previste dalla misura F2, che verranno utilizzati per le attività a carattere
generale per la promozione del Programma
Operativo Regionale, le attività informative
connesse al Comitato di Sorveglianza, ecc…
Per specifici progetti sulle misure le risorse
previste verranno stanziate a valere sulle singole misure.
5.4 I SERVIZI COMPETENTI PER L’ESECUZIONE DELLE AZIONI DI COMUNICAZIONE
▲ L’attività di informazione e pubblicità per il Fondo Sociale Europeo è di competenza dell’Agenzia regionale del lavoro, che realizzerà le azioni in collaborazione con le
strutture regionali coinvolte. Responsabile del Piano è la Sig.ra Nadia Savoini, direttore dell’Agenzia Regionale del lavoro, struttura operativa che cura la programmazione e la sorveglianza del Programma Operativo Regionale; referente per le azioni
di informazione è la Sig.ra Antonella Cisco.
5.5. IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE DELLE AZIONI DI COMUNICAZIONE
Le azioni di comunicazione verranno monitorate attraverso degli strumenti tipici
della ricerca sociale e del marketing , oltre che attraverso la messa a punto di diverse
banche dati, trasferibili quando possibile sul sito Internet “FONDO SOCIALE EUROPEO IN VALLE D’AOSTA” per la gestione dei dati finanziari e dati fisici delle azioni.
▲
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