Azienda certificata in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2000 Sede Legale : 15100 Alessandria - Via Venezia, n. 16 - C. F. - Partita I.V.A.: 01640560064 FORNITURA IN OPERA “CHIAVI IN MANO” di GRUPPO ELETTROGENO di SICUREZZA e OPERE ACCESSORIE PROGETTO PRELIMINARE Relazione illustrativa e tecnica 2_2012.07.12_PE GE DEA_Relaz illustrativa e tecnica_REV.00.03.doc REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA “SS. Antonio e Biagio” e “Cesare Arrigo” EMISSIONE DOCUMENTO PM ELENCO DELLE REVISIONI PM Pagina 2 di 14 REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA “SS. Antonio e Biagio” e “Cesare Arrigo” SOMMARIO PARTE I: RELAZIONE ILLUSTRATIVA...................................................................................................................4 1. Premesse – Oggetto e scopo ...............................................................................................................................4 2. Descrizione del progetto – Scelte progettuali....................................................................................................4 3. Indirizzi per la redazione delle successive fasi di progettazione.....................................................................4 4. Indicazioni per il crono programma delle fasi attuative ..................................................................................5 5. Indicazioni in merito ad uso e manutenzione ...................................................................................................5 PARTE II: RELAZIONE TECNICA.............................................................................................................................5 1. Dati di progetto....................................................................................................................................................5 2. Calcoli preliminari di progetto ...........................................................................................................................5 2.1 Potenze di dimensionamento ...................................................................................................................5 2.2 Verifica autonomia gruppi elettrogeni.....................................................................................................5 2.3 Dimensionamento preliminare linee principali ......................................................................................5 3. Normativa di riferimento....................................................................................................................................5 4. Allegati .................................................................................................................................................................5 Pagina 3 di 14 REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA “SS. Antonio e Biagio” e “Cesare Arrigo” PARTE I: RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1. Premesse – Oggetto e scopo L’Azienda ospedaliera di Alessandria intende installare un gruppo elettrogeno di potenza nominale 1000 kVA (elettrici) con motore a combustione interna ciclo diesel con funzione di sorgente di alimentazione di sicurezza per utenze poste in locali ad uso medico, conformemente all’art. 710.562.2.2 della norma CEI 64-8 in vigore. I lavori consistono essenzialmente in: • fornitura ed installazione del gruppo elettrogeno, completo di serbatoio incorporato/di servizio e sistema di adduzione del combustibile da serbatoio di deposito esistente, • fornitura ed installazione di quadro elettrico di commutazione (QCOM), atto alla commutazione automatica della alimentazione fra rete ordinaria e gruppo elettrogeno quando necessario, • fornitura ed installazione di quadro elettrico di smistamento delle alimentazioni (QSMI), dal quale si dipartiranno 4 distinte linee in cavo per l’alimentazione delle utenze: o Assorbitore, o Gruppo pompe, o Reparto TAC-RM-ECO, o Quadro QS3 “Sopraelevazione DEA”, o sarà inoltre presente un interruttore con funzione di riserva (250 A regolabile). • fornitura e posa di cavi, canalizzazioni, terminazioni, accessori vari, • realizzazione/integrazione impianto di messa a terra, e quanto altro necessario atti a dare il lavoro completo funzionale e funzionante “chiavi in mano”. Sono altresì compresi: • eventuali interventi di rinforzo strutturale, • sistemazioni ed assistenze edili, • adeguamenti impianto luce (ordinaria e sicurezza), FM e rivelazione incendi del locale che ospiterà il gruppo elettrogeno ed i quadri sopra menzionati. 2. Descrizione del progetto – Scelte progettuali Si rimanda agli Artt. 6, 7 e 8 del Capitolato Speciale d’Appalto – Parte tecnica. 3. Indirizzi per la redazione delle successive fasi di progettazione Le successive fasi di progettazione previste sono: • progettazione definitiva, da sviluppare in sede di offerta, • progettazione esecutiva, da sviluppare successivamente alla aggiudicazione. Gli elaborati da presentare dovranno essere almeno quelli indicati di seguito. Progetto definitivo (oltre alla documentazione indicata nel Capitolato) • relazione descrittiva, • relazione tecnica, • elaborati grafici, • calcoli preliminari (relazione illustrativa), • disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici, • computo metrico (NON estimativo). Progetto esecutivo (oltre alla documentazione indicata nel Capitolato) • relazione generale, Pagina 4 di 14 REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA “SS. Antonio e Biagio” e “Cesare Arrigo” • relazione specialistica, • schema (descrizione) dell’impianto elettrico, • elaborati grafici, • calcoli esecutivi (relazione illustrativa) tabelle e diagrammi di coordinamento delle protezioni, • piano di manutenzione, • computo metrico, • computo metrico estimativo, • crono-programma, • quadro incidenza manodopera. La progettazione dovrà essere conforme a quanto indicato nella norma CEI 0-2, nel presente progetto preliminare e nel Capitolato d’appalto. I tempi e le modalità di esecuzione della progettazione, nonché le qualifiche richieste per i progettisti sono specificate nel Capitolato d’appalto, al quale si rimanda. 4. Indicazioni per il crono programma delle fasi attuative 1° Mese 2° Mese 3° Mese 1° S 2° S 3° S 4° S 1° S 2° S 3° S 4° S 1° S 2° S Attività 1 2 3 4 5 6 7 Preparazione area cantiere Interventi preparazione edile locale GE interventi in Cabina "S. Caterina" Posizionamento gruppo elettrogeno e quadri el. Installazione canaline, posa cavi, allacciamenti Messa in funzione gruppo elettrogeno Collaudi, pulizia e rimozione area cantiere 5. Indicazioni in merito ad uso e manutenzione Le scelte effettuate in merito alle soluzioni progettuali adottate, alla qualità dei materiali e delle apparecchiature devono essere finalizzate a garantire la massima affidabilità e disponibilità del sistema realizzato nonché rapidità e semplicità in fase manutentiva. Si dovrà tenere in debito conto, in particolare, la eventuale necessità di intervento manutentivo anche in caso di emergenza. Proprio a sottolineare la centralità degli aspetti manutentivi è richiesto che già in fase di progettazione definitiva si delinei un piano di manutenzione che specifichi il sistema di controlli e di interventi da eseguire in particolare per il gruppo elettrogeno. Pagina 5 di 14 REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA “SS. Antonio e Biagio” e “Cesare Arrigo” PARTE II: RELAZIONE TECNICA 1. Dati di progetto Prima della progettazione definitiva i dati sotto riportati debbono essere verificarti a cura del progettista. Utenza Assorbitore (QASS) Quadro pompaggio (QGP) Quadro generale TAC-RM-ECO (QRM) Quadro QS3 “sopraelevazione dea” (QS3) Potenza nominale [kW] 125 60 480 fdp nominale 0,8 0,8 0,8 Lunghezza linea [m] 40 20 160 520 0,8 200 Ulteriori dati eventualmente necessari per sviluppare le successive fasi della progettazione poteranno essere richiesti alla S.C. G.P.T.I. della Stazione appaltante. 2. Calcoli preliminari di progetto N.B.: i dati ed i calcoli sotto riportati hanno soltanto valore indicativo; è a carico dell’Appaltatore la loro verifica; eventuali differenze dovranno essere tenute in debito conto in sede di presentazione dell’offerta tecnica ed economica. 2.1 Potenze di dimensionamento Pn [kW] Kc Ku Pe [kW] QASS 125 1 0,8 100 QGP 60 0,75 0,8 36 QRM 480 1 0,8 384 QS3 520 1 0,8 416 QRIS 131 1 0,8 105 ΣPe [kW] fdp ΣAe [kVA] Kut Aet [kVA] 1.041 0,9 1157 0,8 925 I valori dei coefficienti Kc e Ku sono ricavati dalla letteratura specifica e debbono esserre verificati in fase di progettazione successiva. 2.2 Verifica autonomia gruppi elettrogeni Dati Pagina 6 di 14 REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA “SS. Antonio e Biagio” e “Cesare Arrigo” Gruppi elettrogeni esistenti: al 1° piano della Piastra tecnologica sono presenti n. 3 gruppi elettrogeni diesel di potenza elettrica nominale circa 1000 kVA. I 3 gruppi pescano il combustibile da un serbatoio deposito posto in apposito locale al piano cortile di capacità 9 mc (9000 lt). fdp: cosϕ = 0,8 rendimento gruppo: η = 0,95 consumo specifico gruppo elettrogeno: 200 g/kWh peso specifico gasolio: 1 kg gasolio = 1,176 lt Calcoli Pe = Ae * cosϕ = 1000 * 0,8 = 800 kW Pm = Pe/η = 800 / 0,95 = 850 kW Si ipotizza che ciascun gruppo lavori al 90% della potenza nominale; in tal caso il consumo orario vale: 200 g/kWh * 850 kW * 0,9 = 155 kg/h ≅ 182 lt/h Nell’ipotesi che il serbatoio deposito contenga 7000 lt di gasolio si ha una autonomia di: 7000 lt/(182 lt/h * 3 gruppi) ≅ 12 ore Aggiungendo un ulteriore gruppo elettrogeno di pari potenza l’autonomia diventa: 7000 lt/(182 lt/h * 4 gruppi) ≅ 9 ore N.B.: i calcoli riportati sono stati sviluppati ipotizzando una situazione estremamente critica, in particolare per il fatto che i gruppi elettrogeni non si trovano normalmente a dover lavorare a pieno carico per molte ore consecutive, e quindi i risultati ottenuto debbono essere visti come una situazione di riferimento estrema. Commenti 1. La norma CEI 64-8 all’art. 710.562.2.2 “sorgenti di alimentazione di sicurezza con un periodo di commutazione ≤ 15 s” afferma che tali sorgenti devono avere una autonomia minima di 24 h, che può essere ridotta ad un minimo di 1 h se le prescrizioni mediche e l’utilizzo del locale (ad uso medico) facilitano il trattamento/esame e l’evacuazione può essere completata entro 1 h. 2. Risulta pertanto indispensabile l’acquisizione della autorizzazione da parte dei Responsabili sanitari dell’Azienda ospedaliera prima di procedere all’esecuzione dell’allaccio del nuovo gruppo elettrogeno al serbatoio deposito esistente. Pagina 7 di 14 REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA “SS. Antonio e Biagio” e “Cesare Arrigo” 3. L’ipotesi di installazione di un serbatoio deposito integrativo atto ad aumentare l’autonomia risulta di difficile percorribilità; sono individuate 4 possibili soluzioni: • soluzione con serbatoio all’aperto in cortile: non vi sono gli spazi minimi richiesti dalla normativa antincendi per il posizionamento di un serbatoio deposito integrativo all’aperto, • soluzione con serbatoio interrato: risulta costosa e particolarmente complessa specie dal punto di vista autorizzativo (normativa antinquinamento), • soluzione con serbatoio fuori terra in apposito locale (dimensioni approssimative in pianta 5x3 m, con bacino di contenimento): − sottostante la Piastra tecnologica (ossia addossato all’esistente), in locale con struttura REI: dal punto di vista strettamente tecnico risulta la soluzione migliore; dal punto di vista della prevenzione e protezione degli incendi si ritiene invece una soluzione da scartare, poiché un eventuale incendio, anche se il serbatoio è contenuto in un locale in struttura REI, potrebbe comportare danni ai soprastanti gruppi elettrogeni (nucleo vitale dell’ospedale), − in locale addossato al fabbricato “storico” dell’ospedale: anche in questo caso è necessaria la realizzazione di un apposito locale con struttura REI; la realizzazione delle linee di adduzione del combustibile al gruppo elettrogeno è più complessa (attraversamento strada). Si evidenzia che: • il serbatoio deve essere in grado di funzionare anche se sommerso (alluvione – in particolare lo sfiato deve essere portato a altezza adeguata), così come per l’esistente (?), • il serbatoio non può essere rifornito in caso di allagamento. 4. Potrebbe essere opportuna la stipula di un contratto con una impresa per la fornitura in emergenza di gasolio (24/24 h 365g/anno). 2.3 Dimensionamento preliminare linee principali Linea fra cabina elettrica “S. Caterina” – locale GE Dati AN = 1000 kVA L = 100 m Calcoli Per il dimensionamento si fa riferimento alla Tab. CEI – UNEL 35024-1. Si sceglie un cavo tipo FG7R (unipolare con guaina, isolamento EPR, guaina PVC) Fattori di correzione portata: K1 = 0,91 (cavo EPR, temperatura ambiente 40°C) K2 = 1 (condizioni standard) Posa su passerelle perforate (posa 13). Per Sfase = 240 mmq si trova I0 = 634 A e quindi se ogni fase è costituita da 3 cavi in parallelo, in prima approssimazione: I0t = 1902 A. Izt = K1 * K2 * I0t = 0,91 * 1 * 634 * 3 = 1730 A Si assume: SN = SPE ≥ Sfase/2 = 3*240/2 = 360 mmq Pagina 8 di 14 REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA “SS. Antonio e Biagio” e “Cesare Arrigo” → SN = SPE = 2 * 185 mmq Verifica cdt: Per cavo S = 240 mmq si trova: r80°C = 0,0943 Ω/km x = 0,0902 Ω/km N R S T T S R R S 500 mm Linea QSMI - QASS (a cura di altro appalto) Dati PN = 125 kW L = 40 m cosϕ = 0,8 Calcoli Per il dimensionamento si fa riferimento alla Tab. CEI – UNEL 35024-1. Si sceglie un cavo tipo FG7R (unipolare con guaina, isolamento EPR, guaina PVC) Fattori di correzione portata: K1 = 0,91 (cavo EPR, temperatura ambiente 40°C) K2 = 1 (condizioni standard) Posa su passerelle perforate (posa 13). Per Sfase = 95 mmq si trova I0 = 342 A: Iz = K1 * K2 * I0 = 0,91 * 1 * 342 = 311 A Si assume: SN = SPE ≥ Sfase/2 = 95/2 = 47,5 mmq → SN = SPE = 50 mmq Verifica cdt: Per cavo S = 95 mmq si trova: r80°C = 0,236 Ω/km x = 0,0975 Ω/km Pagina 9 di 14 T N PE PE 75 mm REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA “SS. Antonio e Biagio” e “Cesare Arrigo” Linea QSMI - QGP (a cura di altro appalto) Dati PN = 60 kW L = 20 m cosϕ = 0,8 Calcoli Per il dimensionamento si fa riferimento alla Tab. CEI – UNEL 35024-1. Si sceglie un cavo tipo FG7R (unipolare con guaina, isolamento EPR, guaina PVC) Fattori di correzione portata: K1 = 0,91 (cavo EPR, temperatura ambiente 40°C) K2 = 1 (condizioni standard) Posa su passerelle perforate (posa 13). Per Sfase = 35 mmq si trova I0 = 176 A: Iz = K1 * K2 * I0 = 0,91 * 1 * 176 = 160 A Si assume: SN = Sfase = 35 mmq, SPE = 16 mmq. Verifica cdt: Per cavo S = 35 mmq si trova: r80°C = 0,514 Ω/km x = 0,322 Ω/km Linea QSMI - QRM (a cura di altro appalto) Dati PN = 480 kW L = 160 m cosϕ = 0,8 Calcoli Per il dimensionamento si fa riferimento alla Tab. CEI – UNEL 35024-1. Si sceglie un cavo tipo FG7R (unipolare con guaina, isolamento EPR, guaina PVC) Fattori di correzione portata: K1 = 0,91 (cavo EPR, temperatura ambiente 40°C) K2 = 1 (condizioni standard) Posa su passerelle perforate (posa 13). Pagina 10 di 14 REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA “SS. Antonio e Biagio” e “Cesare Arrigo” Per Sfase = 185 mmq si trova I0 = 533 A e quindi se ogni fase è costituita da 3 cavi in parallelo, in prima approssimazione: I0t = 1599 A. Izt = K1 * K2 * I0t = 0,91 * 1 * 3 * 533 = 1280 A Si assume: SN = SPE ≥ Sfase/2 = 3*185/2 = 278 mmq → SN = SPE = 2*150 mmq Verifica cdt: Per cavo S = 185 mmq si trova: r80°C = 0,123 Ω/km x = 0,0908 Ω/km Linea QSMI – QS3 Dati PN = 520 kW L = 200 m cosϕ = 0,8 Calcoli Per il dimensionamento si fa riferimento alla Tab. CEI – UNEL 35024-1. Si sceglie un cavo tipo FG7R (unipolare con guaina, isolamento EPR, guaina PVC) Fattori di correzione portata: K1 = 0,91 (cavo EPR, temperatura ambiente 40°C) K2 = 1 (condizioni standard) Posa su passerelle perforate (posa 13). Per Sfase = 185 mmq si trova I0 = 533 A e quindi se ogni fase è costituita da 3 cavi in parallelo, in prima approssimazione: I0t = 1599 A. Izt = K1 * K2 * I0t = 0,91 * 1 * 3 * 533 = 1280 A Si assume: SN = SPE ≥ Sfase/2 = 3*185/2 = 278 mmq → SN = SPE = 2*150 mmq Verifica cdt: Per cavo S = 185 mmq si trova: r80°C = 0,123 Ω/km x = 0,0908 Ω/km Pagina 11 di 14 REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA “SS. Antonio e Biagio” e “Cesare Arrigo” 3. Normativa di riferimento Le apparecchiature installate e gli impianti dovranno essere in accordo con leggi, decreti, direttive e norme vigenti in materia, ed in particolare dovranno essere applicate le indicazioni delle norme tecniche UNI e CEI. A titolo indicativo si riporta di seguito un elenco di alcune norme applicabili. • D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE” e s.m.i. • D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 “Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»” e s.m.i. • DLgs 81/08 “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro” e s.m.i. • DM 18 settembre 2002 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private” • DM 37/08 “Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici” • DPR 151/11 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122” • DM 13 luglio 2011 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o ad altra macchina operatrice e di unità di cogenerazione a servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi” • Circolare Ministero dell’Interno prot. n. 756 del 16 marzo 2009 “DM 22 ottobre 2007 recante “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice a servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi” – Chiarimenti” • D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 17 “Attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori” • Legge 18 ottobre 1977 n. 791 “Attuazione della direttiva del consiglio delle Comunità europee (n. 72/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione” e s.m.i. • D.P.R. 22 ottobre 2001, n. 462 “Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi” • Legge 26 ottobre 1995, n. 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico” • D.P.C.M. 1 marzo 1991 “Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno” • D.P.C.M. 14 novembre 1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore” • D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e s.m.i. Pagina 12 di 14 REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA “SS. Antonio e Biagio” e “Cesare Arrigo” • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • SAE J-1349 Standard di riferimento potenza motori diesel ISO 3046/I “Reciprocating internal combustion engines - Performance - Part 1: Declarations of power, fuel and lubricating oil consumptions, and test methods” DIN 6271 “Reciprocating internal combustion engines; performance; power tolerances; supplementary stipulations to DIN ISO 3046 Part 1” BS 5514 “Reciprocating internal combustion engines. Performance. Standard reference conditions, declarations of power, fuel and lubricating oil consumptions and test methods” AS 2789 “Internal Combustion Engines – Performance” NEMA Standards Publication MG 1-22 “Standard di progettazione e costruzione generatori” IEC 34-1 “General requirements for rotating electrical machines” UTE 5100 Standard di progettazione e costruzione generatori VDE 0530 Macchine elettriche rotanti BS serie 5000 Specifiche per macchine elettriche rotanti BS 4999 Macchine rotanti - Livelli di rumore e vibrazione CEI 2-3 “Macchine elettriche rotanti - Parte 1: Caratteristiche nominali e di funzionamento” CAN/CSA-C22.2 Standard di progettazione e costruzione generatori ISO 8528-3 “Reciprocating internal combustion engine driven alternating current generating sets - Part 3: Alternating current generators for generating sets” NT CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua” NT CEI 11-17 “Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione pubblica di energia elettrica. Linee in cavo” NT CEI 11-20 “Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria” NT CEI EN 61000 “Compatibilità elettromagnetica (EMC)” NT CEI EN 61439 (CEI 17-113) “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Regole generali” NT CEI 0-16 “Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica” NT CEI 0-16; V2 “Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica - Foglio di interpretazione F1” Guida CEI 0-2 “Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici” Guida CEI 64-14 “Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori” Norme UNI e CEI comunque applicabili. Pagina 13 di 14 REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA “SS. Antonio e Biagio” e “Cesare Arrigo” 4. Allegati N. elab. Tav.01 Tav.02 PIPSC Elaborato Planimetria generale – Posizionamento gruppo elettrogeno Percorso cavi Schema elettrico generale Prime indicazioni Piano di sicurezza Il progettista Ing. Roberto Oliveri N. rev. 00.02 Data rev. 12.07.12 00.02 00.02 12.07.12 12.07.12 Il Direttore S.C. G.P.T.I. e R.U.P. Arch. Claudio Pesce OT/ Pagina 14 di 14