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R.T.P.: TECSE ENGINEERING Studio Associato - Torino (Capogruppo) – Geol .Giuseppe Galliano – Ceva (TO)
COMUNE DI MERGOZZO
COMPLESSO SCOLASTICO IN AREA EX CRI
1° INTERVENTO - REALIZZAZIONE SCUOLA ELEMENTARE
PROGETTO ESECUTIVO
RELAZIONE ILLUSTRATIVA IMPIANTO ELETTRICO
IDENTIFICAZIONE DELL’INTERVENTO
I lavori in progetto, descritti nella presente relazione tecnica, riguardano riguardano la realizzazione degli
impianti elettrici a servizio del nuovo edifico ad uso scolastico da erigersi nel Comune di Mergozzo.In
relazione alla specifica destinazione d'uso del fabbricato, gli impianti elettrici sono stati sviluppati in modo
tale da rispondere alle prescrizioni normative vigenti in materia, ed al tempo stesso consentire un
adeguato utilizzo degli impianti e delle strutture sia in termini di efficienza che di sicurezza.
Nella presente relazione tecnica illustrativa vengono esposti i criteri e le scelte progettuali adottate in
relazione alla situazione impiantistica prevista, tese al raggiungimento del miglior risultato di sicurezza ed
economia di intervento. Tutti gli impianti in progetto sono da intendersi dati in opera a perfetta regola
d'arte, funzionanti e completi in ogni loro parte, anche se non espressamente specificato nella
descrizione delle opere.
DATI DI PROGETTO
Il fabbricato, di completa nuova costruzione, prevede un utilizzo specifico per attività didattica di scuola
primaria e secondaria di primo grado. L’intervento in progetto riguarda il primo lotto di stralcio, relativo
alla nuova sede della scuola elementare. E’ prevista la completa realizzazione degli impianti elettrici
secondo le indicazioni e gli elaborati di progetto.
I lavori di cui sopra, relativi agli impianti elettrici, possono riassumersi come appresso:
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Realizzazione punto di consegna energia esterno al fabbricato ed interfacciamento con
sgancio generale di emergenza;
Realizzazione impianto fotovoltaico da 10 kWp;
Realizzazione quadro di distribuzione generale;
Realizzazione sotto quadro di zona piano primo;
Realizzazione condotti e linee dorsali di alimentazione;
Realizzazione tubazioni e linee di distribuzione secondaria;
Realizzazione organi di presa e comando;
Realizzazione impianti ed utilizzazioni per prese e forza motrice;
Realizzazione impianti ad utilizzazione specifica (laboratori, biblioteca, aula informatica, locali
segreteria e uffici);
Asservimenti elettrici per vari impianti (ascensore, centrale termica);
Realizzazione impianti di illuminazione ordinaria interna ed esterna con adozione di sistemi di
automazione (building automation);
Realizzazione impianti di illuminazione di sicurezza;
Realizzazione impianto di allarme e rivelazione incendi;
Realizzazione impianti di segnalazione (chiamata disabili, fine lezione, videosorveglianza),
chiamata e collegamenti videocitofonici;
Realizzazione impianti telefonici interni e trasmissione dati con rete cablata;
Realizzazione impianti antifurto ed anti intrusione;
Realizzazione impianto di messa a terra e collegamenti di equipotenzialità.
COMUNE DI MERGOZZO (VB) - Complesso scolastico in area ex CRI – 1° intervento - Realizzazione scuola elementare
TS663 – PROGETTO ESECUTIVO – Elab. IE01_a – IMPIANTO ELETTRICO – Relazione illustrativa – Elab. 24/01/2011
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R.T.P.: TECSE ENGINEERING Studio Associato - Torino (Capogruppo) – Geol .Giuseppe Galliano – Ceva (TO)
CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI
Dal punto di vista prettamente elettrico gli impianti in progetto rientrano nell'ambito applicativo delle
Norme CEI 64-8 "Impianti utilizzatori a tensione nominale inferiore a 1000 V in c.a." .
Sono inoltre da considerarsi, per la specifica attività d’uso, ambienti classificabili a maggior rischio in
caso di incendio, ai sensi della Sezione 751 - Parte 7 della predetta Norma.
Si richiamano a tal fine anche le disposizioni di natura elettrica contenute nel D.M. 26.8.1992: “Norme di
prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”.
DISTRIBUZIONE E UTILIZZAZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA
L'alimentazione elettrica dell'impianto sarà attuabile dalla rete dell'Ente distributore dell'energia in bassa
tensione 220/380 Volt (sistema TT) tramite gruppo di misura esterno, da alloggiare in apposita nicchia
ricavata nella recinzione del complesso scolastico.
Nel predetto punto di consegna verrà installata una specifica e dedicata protezione generale con
telecomandi di emergenza ripetuti in punti facilmente accessibili.
Con apposita dorsale in cavidotto interrato verrà alimentato il quadro generale di distribuzione interno, e
dalle rispettive protezioni elettriche indicate nel sopraddetto quadro, tramite linee dorsali di idonea
sezione, l'impianto verrà distribuito alle varie utenze previste all'interno della scuola, anche tramite
sottoquadri di zona (vedasi dettaglio nello schema della distribuzione elettrica di progetto).
I quadri elettrici sono previsti in apposite carpenterie di tipo modulare,
conformazione individuabile nelle tavole di progetto.
nelle posizioni e con
NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
Gli impianti devono rispondere alle vigenti disposizioni legislative, nonché alla Normativa UNI, VV.FF ed
antinfortunistica.
In particolare si richiama l'attenzione sulle seguenti disposizioni di Legge e Norme:
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ƒ
ƒ
Legge 1.3.1968 N. 186 : Impianti elettrici
D.M. 22.01.2008 n. 37 : Riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli
impianti all’interno di edifici
D.M. 26.8.1992: Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica
D.P.R. 24.7.1996 N. 503: Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere
architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.
Si richiamano inoltre espressamente le seguenti Norme, applicabili agli interventi in progetto:
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Norme CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V c.a. e
a 1500 V c.c.
Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive
Norme CEI 17-13/1/3: Quadri elettrici
Norma CEI 64-50: Guida per la integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori,
ausiliari, telefonici (UNI 9620)
Norma CEI 64-12: Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e
terziario
Norma CEI 12-15: Norme per gli impianti centralizzati d’antenna
Norma CEI 81-10: Protezione delle strutture contro i fulmini
Norma CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione
L’impresa esecutrice rimane unica responsabile della perfetta esecuzione delle opere in relazione all’obbligo
di soddisfare integralmente le Norme sopra richiamate.
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VINCOLI PROGETTUALI
I vincoli progettuali da considerare per la realizzazione degli impianti elettrici riguardano le prescrizioni di
prevenzione incendi connesse alla specifica attività in argomento, come precedentemente illustrato.
Conseguentemente è previsto l’impiego di cavi e linee di tipo non propagante l’incendio (tipo N07V-K,
N1VV-K e FG7O-R). E’ stato prevista a progetto l’installazione di sistemi di rilevazione e segnalazione
automatica di incendi, nonché di impianti di illuminazione di sicurezza delle vie di esodo.
Nei locali umidi (bagni) ed all’esterno, nei locali a rischio di incendio (archivi, depositi) tutti i componenti
dell'impianto elettrico sono stati previsti con grado di ermeticità minimo pari ad IP 55. Tutti i componenti
(cassette di derivazione, raccordi, quadri, ecc.) dovranno in assoluto garantire, in ogni loro parte, un
grado di ermeticità non inferiore ad IP 55. Per i restanti locali le installazioni sono di tipo ordinario.
CARATTERISTICHE GENERALI DELL’IMPIANTO ELETRICO
Indicazioni generali per i materiali
I materiali utilizzati nell’esecuzione delle opere in progetto sono previsti delle migliori qualità esistenti in
commercio e senza difetti di sorta, lavorati secondo le migliori regole d'arte e provenienti dalle più
accreditate fabbriche.
Tutti i materiali e gli apparecchi elettrici per i quali è prevista l'approvazione del Marchio Italiano di
qualità devono preferibilmente essere dotati di detto marchio. E’ inoltre obbligatoriamente richiesta la
marcatura CE. Tutti i materiali sono previsti nuovi.
Prescrizioni generali per l'esecuzione dei lavori
Per regola generale l'Impresa, dovrà attenersi alle migliori regole dell'arte, nonché alle prescrizioni
dettagliate nelle relative specifiche tecniche.
Per tutte le categorie di lavori per le quali non si trovino prescritte speciali indicazioni, l'Impresa
esecutrice seguirà i migliori procedimenti della tecnica attenendosi scrupolosamente alla normativa e
legislazione vigente in materia al momento dell'esecuzione.
Impianti di illuminazione
E’ prevista la realizzazione di due distinti impianti di illuminazione, relativi all’illuminazione ordinaria e di
sicurezza.
L'impianto di illuminazione ordinaria sarà realizzato prevalentemente con installazione di corpi illuminanti
per lampada fluorescente, ad elevata resa e conformazione estetica, secondo la disposizione riportata
nelle tavole grafiche di progetto.
Detta illuminazione farà uso di plafoniere per lampade fluorescenti neon, versione 1 o più tubi, potenza
da 18 a 58 W, versione T5 con reattori elettronici dimmerabili, con prevalente disposizione a soffitto (ad
incasso a piano terreno ed a sospensione al piano primo), con ottiche e sistemi di limitazione
dell’abbagliamento diversi a seconda dei luoghi di installazione.
Conseguentemente è prevista la fornitura e l’installazione di corpi illuminanti nuovi, in grado di fornire un
adeguato livello di illuminamento, con un buon coefficiente di uniformità.
L’impianto di illuminazione, in relazione alle finalità cui è destinato, dovrà fornire un livello di
illuminamento non inferiore a quello previsto dalla normativa vigente, attualmente rappresentata, per
quanto riguarda l’intervento in oggetto dalla Norma UNI 12464-1 (illuminazione di interni con luce
artificiale).
In base ai valori di illuminamento calcolati, sono state definite le caratteristiche dell’impianto di
illuminazione, riportate nelle planimetrie progettuali allegate.
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Gli impianti di illuminazione saranno gestiti da un sistema automatico (building automation) in grado di
inserire e regolare il livello di illuminazione in funzione dell’illuminazione esterna e di presenza persone
nelle aule.
Al fine di adempiere alle vigenti disposizioni normative e per consentire una visibilità sufficiente, in
condizioni di emergenza anche in ore serali o notturne, è prevista l'installazione di un impianto di
illuminazione di sicurezza.
Tale impianto sarà di tipo decentrato e si realizzato con adozione di apparecchi d'illuminazione autonomi
(autonomia 1 ora), tali da realizzare una luce guida attraverso i vari locali.
La disposizione dei punti di illuminazione e segnalazione di sicurezza risulta dalle tavole planimetriche di
progetto.
DIMENSIONAMENTO E SCELTA DEI COMPONENTI ELETTRICI
I locali in progetto, come evidenziato negli elaborati grafici progettuali, sono destinati ad uso scolastico.
L’alimentazione degli impianti e indicata con sistemi trifase e neutro e monofasi a tensione 220/380 Volt,
con alimentazione derivata dalla rete E.N.E.L. in bassa tensione (sistema TT) in corrispondenza del
punto di consegna esterno.
Quale alimentazione sussidiaria è prevista la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 10 kWp da
disporre sulla copertura dell’edificio.
La protezione dai contatti indiretti viene in ogni caso assicurata dall'impianto di messa a terra, da
realizzare (come previsto a progetto, e da coordinarsi con le protezioni elettriche indicate).
SCARICHE ATMOSFERICHE
L'edificio in esame supera il limite dimensionale di 200 metri cubi indicato nell'articolo 4 comma c) del
Regolamento di attuazione della Legge 5.3.1990 N. 46, approvato con D.P.R 6.12.1991 N. 447
Conseguentemente, ai fini della protezione dalle scariche atmosferiche, gli impianti in progetto trovano
riferimento nella nuova Norma CEI EN 62305 – CEI 81-10 "Protezione delle strutture contro i fulmini" del
Marzo 2006. Ciò implica che nei casi previsti dalla Norma stessa un edificio può essere considerato
protetto contro i fulmini anche se non si è realizzato alcun impianto di protezione (strutture considerate
autoprotette - Vedere relazione di calcolo)
CONFORMAZIONE DEL PROGETTO
Gli elaborati relativi al progetto dell’impianto elettrico sono costituiti da:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Relazione illustrativa
Relazione specialistica con indicazioni tecniche e dati di dimensionamento elettrico,
illuminotecnico e fotovoltaico;
Disciplinare degli elementi prestazionali dell’impianto elettrico;
Planimetrie dei locali con indicazioni sulla consistenza delle installazioni elettriche distinte per
piano;
Schemi della distribuzione elettrica, del quadro generale e dei sottoquadri di zona indicanti, per le
varie apparecchiature, le principali caratteristiche, nonché le sezioni delle linee in partenza.
FINE DOCUMENTO
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COMUNE DI MERGOZZO
COMPLESSO SCOLASTICO IN AREA EX CRI
1° INTERVENTO - REALIZZAZIONE SCUOLA ELEMENTARE
PROGETTO ESECUTIVO
RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO
IDENTIFICAZIONE DELL’INTERVENTO
I lavori in progetto, descritti nella presente relazione tecnica, riguardano la realizzazione degli impianti
elettrici a servizio del nuovo edifico ad uso scolastico da erigersi nel Comune di Mergozzo.
La presente documentazione costituisce il progetto definitivo delle installazioni elettriche, in conformità a
quanto previsto dal D.M. 22.01.2008 N. 37. A detta documentazione dovrà fare seguito la progettazione
esecutiva degli impianti.
La documentazione predetta è redatta in conformità alla Guida CEI 0-2 (Definizione della
documentazione di progetto degli impianti elettrici) e costituisce la progettazione definitiva degli impianti
elettrici.
Tutti gli impianti in progetto sono da intendersi dati in opera a perfetta regola d'arte, funzionanti e
completi in ogni loro parte, anche se non espressamente specificato nella descrizione delle opere.
NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
Gli impianti elettrici sopra indicati dovranno rispondere alle vigenti disposizioni legislative, nonché alla
Normativa UNI, VV.FF ed antinfortunistica.
In particolare si richiama l'attenzione sulle seguenti disposizioni di Legge e Norme:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Legge 1.3.1968 N. 186 : Impianti elettrici
D.M. 22.01.2008 n. 37 : Riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli
impianti all’interno di edifici
D.M. 26.8.1992: Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica
D.P.R. 24.7.1996 N. 503: Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere
architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.
Si richiamano inoltre espressamente le seguenti Norme, applicabili agli interventi in progetto:
ƒ
ƒ
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ƒ
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ƒ
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Norme CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V c.a. e
a 1500 V c.c.
Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive
Norme CEI 17-13/1/3: Quadri elettrici
Norma CEI 64-50: Guida per la integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori,
ausiliari, telefonici (UNI 9620)
Norma CEI 64-12: Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e
terziario
Norma CEI 12-15: Norme per gli impianti centralizzati d’antenna
Norma CEI 81-10: Protezione delle strutture contro i fulmini
Norma CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione
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CARATTERISTICHE GENERALI DELL’IMPIANTO ELETRICO
Indicazioni generali per i materiali
I materiali utilizzati nell’esecuzione delle opere in progetto sono previsti delle migliori qualità esistenti in
commercio e senza difetti di sorta, lavorati secondo le migliori regole d'arte e provenienti dalle più
accreditate fabbriche.
Tutti i materiali e gli apparecchi elettrici per i quali è prevista l'approvazione del Marchio Italiano di
qualità devono preferibilmente essere dotati di detto marchio.
E’ inoltre obbligatoriamente richiesta la marcatura CE. Tutti i materiali sono previsti nuovi.
Prescrizioni generali per l'esecuzione dei lavori
Per regola generale l'Impresa, dovrà attenersi alle migliori regole dell'arte, nonché alle prescrizioni
dettagliate nelle relative specifiche tecniche.
Per tutte le categorie di lavori per le quali non si trovino prescritte speciali indicazioni, l'Impresa
esecutrice seguirà i migliori procedimenti della tecnica attenendosi scrupolosamente alla normativa e
legislazione vigente in materia al momento dell'esecuzione.
DIMENSIONAMENTO E SCELTA DEI COMPONENTI ELETTRICI
I locali in progetto, come evidenziato negli elaborati grafici progettuali, sono destinati ad uso prevalente di
didattica.
L’alimentazione degli impianti e indicata con sistemi trifase e neutro e monofasi a tensione 220/380 Volt,
con alimentazione derivata dalla rete E.N.E.L. in bassa tensione (sistema TT) in corrispondenza del
punto di consegna esterno.
La protezione dai contatti indiretti viene in ogni caso assicurata dall'impianto di messa a terra, da
realizzare (come previsto a progetto, da coordinarsi con le protezioni elettriche indicate.
MISURE DI PROTEZIONE ELETTRICA E CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
Nel quadri elettrici di progetto è prevista l'installazione di interruttori magnetotermici differenziali a
protezione delle linee in partenza. Sono inoltre previsti i seguenti criteri di protezione:
ƒ
Protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione
ƒ
Collegamenti di messa a terra ed equipotenzialità
Per l'impianto elettrico in esame sono stati previsti a protezione dei vari circuiti elettrici, una serie di
interruttori automatici tali da assicurare la protezione dai sovraccarichi.
In conformità a quanto richiesto dalle Norme CEI 64-8 la protezione dai sovraccarichi è stata effettuata
accertando che, per ogni linea, fossero soddisfatte le relazioni:
Ib < In < Iz
e
If < 1,45 Iz
dove:
- In : Corrente nominale della protezione
- Ib : Corrente di impiego della conduttura
- Iz : Portata elettrica della conduttura
- If : Corrente convenzionale di funzionamento
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Inoltre, per quanto attiene la protezione dai corto circuiti è stato disposta, per ogni linea, la caratteristica
della relativa protezione verificando:
ƒ
Che il potere di interruzione del dispositivo di protezione sia superiore alla corrente presunta
corto circuito nel punto di installazione
di
ƒ
Che il tempo di intervento della protezione sia inferiore a quello che porterebbe la temperatura dei
conduttori oltre il limite ammissibile secondo la formula:
( I 2 t ) < K2 S2
Come previsto dalle Norme CEI 64-8 – Sesta edizione del gennaio 2007 - è stato previsto il collegamento
degli impianti ad un proprio impianto di messa a terra locale (sistema TT) coordinato con le protezioni
elettriche affinché sia soddisfatta la relazione:
Re < Ul/Idn
Dove :
- Re: Resistenza di terra
- Ul: tensione applicata
- Idn: corrente di intervento differenziale
MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
Tutti gli impianti, ed in particolare i quadri, dovranno essere realizzati utilizzando componenti tali da
rendere inaccessibili le parti in tensione.
A queste dovrà esclusivamente accedersi mediante l'ausilio di attrezzi, congiuntamente ad esplicite
segnalazioni di avviso e pericolo.
In generale la protezione dai contatti diretti sarà fornita a mezzo di:
ƒ
Protezione mediante involucri o barriere
ƒ
Protezione mediante isolamento delle parti attive
ƒ
Protezione mediante ostacoli
ƒ
Protezione mediante di stanziamento
ƒ
Protezione addizionale mediante interruttori magnetotermici differenziali
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DESCRIZIONE DEI CARICHI ELETTRICI
Le caratteristiche dei carichi elettrici a progetto risultano dalle seguenti tabelle, riferite ai circuiti principali
asserviti dal quadro elettrico generale di distribuzione e dai successivi sottoquadri di zona.
Il dimensionamento dei circuiti e` stato determinato nelle seguenti parti:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Dimensionamento linee e cavi elettrici
Valutazioni correnti di corto circuito
Scelta e coordinamento interruttori
Verifica protezione linee e cavi
In particolare il dimensionamento dei circuiti è stato determinato nelle seguenti parti:
ƒ
Dimensionamento linee e cavi elettrici: Per i vari circuiti costituenti l'impianto, sono state calcolate
le sezioni dei conduttori di fase in base alle condizioni di posa previste ed alle correnti tipiche di
ciascuna utenza.
ƒ
Valutazioni correnti di corto circuito: L'impianto
elettrico
in progetto e` previsto con una
alimentazione b.t. 220/380 Volt direttamente dalla rete ENEL, ovvero senza ausilio di propria
cabina di trasformazione. Il valore della corrente di corto circuito a monte del punto di allaccio e` stata
considerata pari a 10 kA.
ƒ
Scelta e coordinamento interruttori: In tale parte vengono determinate le protezioni elettriche da
adottare, in funzione della corrente di impiego e delle condizioni circuitali esistenti nel punto di
installazione. La scelta delle protezioni e` stata attuata verificando altresì la selettività verticale
tra le varie protezioni.
ƒ
Verifica protezione linee e cavi: E’ stata verificata la protezione dei cavi adottati in relazione alla loro
2
lunghezza ed al valore dell' I t lasciato fluire dall'interruttore posto a monte. Il metodo di calcolo
seguito e` quello previsto dalle norme CEI 64-8A/5, sezione 533. Per il calcolo della lunghezza
massima protetta e` stata adottata la formula semplificata proposta dalle norme CEI 64-8 articolo
533.3
Si riportano tabelle riassuntive di dimensionamento elettrico (grafici curve tempo corrente)
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IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE
E’ prevista la realizzazione di due distinti impianti di illuminazione, relativi all’illuminazione ordinaria e
di sicurezza.
L'impianto di illuminazione ordinaria sarà realizzato prevalentemente con installazione di corpi
illuminanti per lampada fluorescente, secondo la disposizione riportata nelle tavole grafiche di
progetto.
Detta illuminazione farà uso di plafoniere per lampade fluorescenti neon, versione 1 o più tubi,
potenza da 18 a 58 W, con prevalente disposizione a soffitto, con ottiche e sistemi di limitazione
dell’abbagliamento diversi a seconda dei luoghi di installazione..
Conseguentemente è prevista la fornitura e l’installazione di corpi illuminanti nuovi, in grado di fornire
un adeguato livello di illuminamento, con un buon coefficiente di uniformità.
L’impianto di illuminazione, in relazione alle finalità cui è destinato, dovrà fornire un livello di
illuminamento non inferiore a quello previsto dalla normativa vigente, attualmente rappresentata, per
quanto riguarda l’intervento in oggetto dalla Norma UNI 12464-1 (illuminazione di interni con luce
artificiale).
In base ai valori di illuminamento sopra riportati, sono state definite le caratteristiche dell’impianto di
illuminazione, esaustivamente riportate nelle planimetrie progettuali allegate.
Al fine di adempiere alle vigenti disposizioni normative e per consentire una visibilità sufficiente, in
condizioni di emergenza anche in ore serali o notturne, è prevista l'installazione di un impianto di
illuminazione di sicurezza.
Tale impianto sarà di tipo decentrato e si realizzato con adozione di apparecchi d'illuminazione
autonomi, tali da realizzare una luce guida attraverso i vari locali.
Per la palestra detti impianti di illuminazione verranno integrati da apposite segnalazioni di
sicurezza, di tipo autogeneno, costituite da corpi illuminanti con pittogramma di segnalazione verde,
su sfondo neutro, di elevato aspetto estetico, disposti in modo tale da rendere immediatamente
individuabili i percorsi di esodo anche nel caso di mancanza dell’illuminazione ordinaria di rete.
La disposizione dei punti di illuminazione e segnalazione di sicurezza risulta dalle tavole
planimetriche di progetto. Nel seguito vengono riportati dettagli di calcolo illuminotecnico riferiti ad
un’aula tipo.
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IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Valenza dell'iniziativa
Con la realizzazione dell’impianto, denominato “Impianto1”, si intende conseguire un significativo
risparmio energetico per la struttura servita, mediante il ricorso alla fonte energetica rinnovabile
rappresentata dal Sole. Il ricorso a tale tecnologia nasce dall’esigenza di coniugare:
- la compatibilità con esigenze architettoniche e di tutela ambientale;
- nessun inquinamento acustico;
- un risparmio di combustibile fossile;
- una produzione di energia elettrica senza emissioni di sostanze inquinanti.
Attenzione per l'ambiente
Ad oggi, la produzione di energia elettrica è per la quasi totalità proveniente da impianti termoelettrici
che utilizzano combustibili sostanzialmente di origine fossile. Quindi, considerando l'energia stimata
come produzione del primo anno, 10 285.46 kWh, e la perdita di efficienza annuale, 0.90 %, le
considerazioni successive valgono per il tempo di vita dell'impianto pari a 20 anni.
Risparmio di combustibile
Un utile indicatore per definire il risparmio di combustibile derivante dall’utilizzo di fonti energetiche
rinnovabili è il fattore di conversione dell’energia elettrica in energia primaria [TEP/MWh].
Questo coefficiente individua le T.E.P. (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) necessarie per la
realizzazione di 1 MWh di energia, ovvero le TEP risparmiate con l’adozione di tecnologie
fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica.
Risparmio di combustibile in
Fattore di conversione dell’energia elettrica in energia primaria [TEP/MWh]
TEP risparmiate in un anno
TEP risparmiate in 20 anni
Fonte dati: Delibera EEN 3/08, art. 2
Risparmio di combustibile
TEP
0.187
1.92
35.35
Emissioni evitate in atmosfera
Inoltre, l’impianto fotovoltaico consente la riduzione di emissioni in atmosfera delle sostanze che
hanno effetto inquinante e di quelle che contribuiscono all’effetto serra.
Emissioni evitate in atmosfera di
Emissioni specifiche in atmosfera [g/kWh]
Emissioni evitate in un anno [kg]
Emissioni evitate in 20 anni [kg]
Fonte dati: Rapporto ambientale ENEL 2007
CO2
496.0
5 101.59
93 761.62
SO2
0.670
6.89
126.65
Emissioni evitate in atmosfera
NOX
Polveri
0.523
0.024
5.38
0.25
98.87
4.54
Normativa di riferimento
Gli impianti devono essere realizzati a regola d’arte, come prescritto dalle normative vigenti, ed in
particolare dal D.M. 22 gennaio 2008, n. 37.
Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, devono essere in accordo con le
norme di legge e di regolamento vigenti ed in particolare essere conformi:
- alle prescrizioni di autorità locali, comprese quelle dei VVFF;
- alle prescrizioni e indicazioni della Società Distributrice di energia elettrica;
- alle prescrizioni del gestore della rete;
- alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano).
L’elenco completo delle norme alla base della progettazione è riportato in Appendice A.
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SITO DI INSTALLAZIONE
Premessa
Il dimensionamento energetico dell'impianto fotovoltaico a servizio del nuovo edificio scolastico a
progetto, connesso alla rete del distributore, è stato effettuato tenendo conto, oltre che della
disponibilità economica, di:
- disponibilità di spazi sui quali installare l'impianto fotovoltaico;
- disponibilità della fonte solare;
- fattori morfologici e ambientali (ombreggiamento e albedo);
Disponibilità della fonte solare
Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale
La disponibilità della fonte solare per il sito di installazione è verificata utilizzando i dati “UNI 10349”
relativi a valori giornalieri medi mensili della irradiazione solare sul piano orizzontale.
Per la località sede dell’intervento, ovvero il comune di MERGOZZO (VB) avente latitudine 45.9622°,
longitudine 8.4431° e altitudine di 204 m.s.l.m.m., i valori giornalieri medi mensili della irradiazione
solare sul piano orizzontale stimati sono pari a:
Gen
Feb
5.20
7.40
Fonte dati: UNI 10349
Mar
11.40
Apr
16.90
Mag
18.20
Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale [MJ/m²]
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
22.00
23.20
18.30
14.30
9.10
5.90
4.70
Fig. 1: Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale [MJ/m²] - Fonte dati: UNI 10349
Quindi, i valori della irradiazione solare annua sul piano orizzontale sono pari a 4 763.25 MJ/m²
(Fonte dati: UNI 10349).
Non essendoci la disponibilità, per la località sede dell’impianto, di valori diretti si sono stimati gli
stessi mediante la procedura della UNI 10349, ovvero, mediante media ponderata rispetto alla
latitudine dei valori di irradiazione relativi a due località di riferimento scelte secondo i criteri della
vicinanza e dell’appartenenza allo stesso versante geografico.
La località di riferimento N. 1 è VERBANIA avente latitudine 45.9253°, longitudine 8.5500° e
altitudine di 197 m.s.l.m.m..
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Gen
Feb
5.20
7.40
Fonte dati: UNI 10349
Mar
11.40
Apr
16.90
Mag
18.20
Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale [MJ/m2]
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
22.00
23.20
18.30
14.30
9.10
5.90
4.70
La località di riferimento N. 2 è VARESE avente latitudine 45.8228°, longitudine 8.8328° e altitudine
di 382 m.s.l.m.m..
Gen
Feb
5.00
7.30
Fonte dati: UNI 10349
Mar
11.40
Apr
15.40
Mag
19.10
Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale [MJ/m2]
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
20.50
22.00
18.20
13.70
9.00
5.60
4.70
Fattori morfologici e ambientali
Ombreggiamento
Gli effetti di schermatura da parte di volumi all’orizzonte, dovuti ad elementi naturali (rilievi, alberi) o
artificiali (edifici), determinano la riduzione degli apporti solari e il tempo di ritorno dell’investimento.
Il Coefficiente di Ombreggiamento, funzione della morfologia del luogo, è pari a 1.00.
Di seguito il diagramma solare per il comune di MERGOZZO:
Fig. 2: Diagramma solare
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Albedo
Inoltre, per tener conto del plus di radiazione dovuta alla riflettanza delle superfici della zona in cui è
inserito l’impianto, si sono stimati i valori medi mensili di albedo, considerando anche i valori presenti
nella norma UNI 8477:
Gen
0.20
Feb
0.20
Mar
0.20
Apr
0.20
Mag
0.20
Giu
0.20
Lug
0.20
Ago
0.20
Set
0.20
Valori di albedo medio mensile
Ott
Nov
Dic
0.20
0.20
0.20
L’albedo medio annuo è pari a 0.20
DIMENSIONAMENTO DELL’IMPIANTO
Criterio generale di progetto
Il principio progettuale normalmente utilizzato per un impianto fotovoltaico è quello di massimizzare
la captazione della radiazione solare annua disponibile.
Nella generalità dei casi, il generatore fotovoltaico deve essere esposto alla luce solare in modo
ottimale, scegliendo prioritariamente l’orientamento a Sud e evitando fenomeni di ombreggiamento.
In funzione degli eventuali vincoli architettonici della struttura che ospita il generatore stesso, sono
comunque adottati orientamenti diversi e sono ammessi fenomeni di ombreggiamento, purché
adeguatamente valutati. Perdite d’energia dovute a tali fenomeni incidono sul costo del kWh
prodotto e sul tempo di ritorno dell’investimento.
Dal punto di vista dell’inserimento architettonico, nel caso di applicazioni su coperture a falda, la
scelta dell’orientazione e dell’inclinazione va effettuata tenendo conto che è generalmente opportuno
mantenere il piano dei moduli parallelo o addirittura complanare a quello della falda stessa. Ciò in
modo da non alterare la sagoma dell’edificio e non aumentare l’azione del vento sui moduli stessi. In
questo caso, è utile favorire la circolazione d’aria fra la parte posteriore dei moduli e la superficie
dell’edificio, al fine di limitare le perdite per temperatura.
Criterio di stima dell’energia prodotta
L’energia generata dipende:
- dal sito di installazione (latitudine, radiazione solare disponibile, temperatura, riflettanza della
superficie antistante i moduli);
- dall’esposizione dei moduli: angolo di inclinazione (Tilt) e angolo di orientazione (Azimut);
- da eventuali ombreggiamenti o insudiciamenti del generatore fotovoltaico;
- dalle caratteristiche dei moduli: potenza nominale, coefficiente di temperatura, perdite per
disaccoppiamento o mismatch;
- dalle caratteristiche del BOS (Balance Of System).
Il valore del BOS può essere stimato direttamente oppure come complemento all’unità del totale
delle perdite, calcolate mediante la seguente formula:
Totale perdite [%] = [1 – (1 – a – b) x (1 – c - d) x (1 – e) x (1 – f)] + g
per i seguenti valori:
a Perdite per riflessione.
b Perdite per ombreggiamento.
c Perdite per mismatching
.
d Perdite per effetto della temperatura.
e Perdite nei circuiti in continua.
f Perdite negli inverter.
g Perdite nei circuiti in alternata.
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Criterio di verifica elettrica
In corrispondenza dei valori minimi della temperatura di lavoro dei moduli (-10 °C) e dei valori
massimi di lavoro degli stessi (70 °C) sono verificate le seguenti disuguaglianze:
TENSIONI MPPT
Tensione nel punto di massima potenza, Vm a 70 °C maggiore della Tensione MPPT minima.
Tensione nel punto di massima potenza, Vm a -10 °C minore della Tensione MPPT massima.
Nelle quali i valori di MPPT rappresentano i valori minimo e massimo della finestra di tensione utile
per la ricerca del punto di funzionamento alla massima potenza.
TENSIONE MASSIMA
Tensione di circuito aperto, Voc a -10 °C inferiore alla tensione massima dell’inverter.
TENSIONE MASSIMA MODULO
Tensione di circuito aperto, Voc a -10 °C inferiore alla tensione massima di sistema del modulo.
CORRENTE MASSIMA
Corrente massima (corto circuito) generata, Isc inferiore alla corrente massima dell’inverter.
DIMENSIONAMENTO
Dimensionamento compreso tra il 70% e 120%.
Per dimensionamento si intende il rapporto di potenze tra l’inverter e il sottocampo fotovoltaico ad
esso collegato.
IMPIANTO
L’impianto, denominato “Impianto1”, è di tipo grid-connected ed è collegato alla rete elettrica con
una connessione “monofase in bassa tensione”.
Ha una potenza pari a 10.35 kW e una produzione di energia annua pari a 10 285.46 kWh ,
derivante da 45 moduli che occupano una superficie di 75.10 m², ed è composto da 1 generatore.
Scheda tecnica dell'impianto
Dati generali
Identificativo dell'impianto
Soggetto responsabile dell’impianto fotovoltaico
Impianto fotovoltaico
COMUNE DI MERGOZZO
Latitudine
Longitudine
Altitudine
45.9622°
8.4431°
204 m
Irradiazione solare annua sul piano orizzontale
Coefficiente di ombreggiamento
4 763.25 MJ/m²
1.00
Dati tecnici
Superficie totale moduli
Numero totale inverter
Numero totale moduli
Energia totale annua
119 m²
2
85+85
10 300 kWh
Potenza totale
10.336 kW
BOS
74.97 %
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Energia prodotta
L'energia totale annua prodotta dall'impianto è 10 300 kWh.
Nel grafico si riporta l'energia mensile prodotta dall'impianto:
Fig. 3: Energia mensile prodotta dall'impianto
Specifiche degli altri componenti dell'impianto
Posizionamento dei moduli
Installazione fissa su elementi frangisole lato sud (circa 60 mq) e retrocamera serramenti aule lato
sud e scala interna.
Analisi dei cavi in CC a monte degli inverter
Identificativo del generatore
Sezione dei cavi in CC
Cadute di tensione in percentuale
Generatore1 e Generatore 2
2 linee 6 mm²
Inf. 4.00 %
Nota: Il dettaglio dei parametri di dimensionamento è riportato nella scheda tecnica di ogni
generatore
Analisi dei cavi in CA a valle degli inverter
Identificativo dell'impianto
Tipo di isolante
Numero conduttori caricati
Numero circuiti raggruppati a
fascio
Temperatura ambiente
Lunghezza
Sezione
Impianto fotovoltaico scuola elemantare
PVC
2
1
V
I
Cadute di tensione
230.00 V
52.17 A
3.38 V
80 °C
50.0 m
6 mm²
Cadute di tensione
Inf. 4.00 %
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Generatore Fotovoltaico
L’impianto fotovoltaiuco sarà costituita da due sezioni corrispondenti a due generatori di ugual
potenza per complessivi 10.336 kW e una produzione di energia annua pari a 10 300 kWh,
derivante da (85+85) 170 moduli da 60,8 Wp, occupanti una superficie di circa 119 m².
Scheda tecnica
Dati generali
Posizionamento dei moduli
Struttura di sostegno
Inclinazione dei moduli (Tilt)
Orientazione dei moduli (Azimut)
Su superficie frangisole e su vetrata frontale edificio
Fissa
(Vedere tavole di dettaglio)
0°
90°
Irradiazione solare annua sul piano dei moduli
1 326.00 kWh/m²
Numero superfici disponibili
Estensione totale disponibile
Estensione totale utilizzata
1
5 000.00 m²
5 000.00 m²
Potenza totale
Energia totale annua
10.336 kW
10 300 kWh
Dimensionamento inverter
115.94 %
Modulo
Marca – Modello
Numero totale
Numero stringhe
Moduli x stringa
Superficie totale
Moduli con cella al silicio policristallino da 60,8 Wp
(tensione cella 8V – corrente cella 7,8 A)
170
4
Due stringhe per ogni inverter (42+43) moduli
119 m²
Inverter
Marca – Modello
Numero totale
SMA - SUNNY BOY 4200TL HC Multi-String
(o similare)
2
Dimensionamento inverter
Dimensionamento (115.94 %) compreso tra 70.00 % e 120.00 %
Analisi dei cavi in CC a monte degli inverter
Tipo di isolante
EPR
Numero conduttori caricati
2
Numero circuiti raggruppati a
1
fascio
Temperatura ambiente
80 °C
Lunghezza
50.0 m
Sezione
6 mm²
VERIFICATO
Vm
Im
Cadute di tensione
441.00 V
7.82 A
Inf 4 %
Cadute di tensione
Inf 4 %
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Verifiche elettriche
In corrispondenza dei valori minimi della temperatura di lavoro dei moduli (-10 °C) e dei valori
massimi di lavoro degli stessi (70 °C) sono verificate le seguenti disuguaglianze:
TENSIONI MPPT
Vm a 70 °C (355.61 V) maggiore di Vmppt min. (125.00 V)
Vm a -10 °C (507.41 V) minore di Vmppt max. (600.00 V)
VERIFICATO
VERIFICATO
TENSIONE MASSIMA
Voc a -10 °C (624.41 V) inferiore alla tensione max. dell’inverter (750.00 V)
VERIFICATO
TENSIONE MASSIMA MODULO
Voc a -10 °C (624.41 V) inferiore alla tensione max. di sistema del modulo
(712.00 V)
CORRENTE MASSIMA
Corrente max. generata (8.30 A) inferiore alla corrente max. dell’inverter
(11.00 A)
VERIFICATO
VERIFICATO
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APPENDICE A
Gli impianti fotovoltaici e i relativi componenti devono rispettare, ove di pertinenza, le prescrizioni
contenute nelle seguenti norme di riferimento, comprese eventuali varianti, aggiornamenti ed
estensioni emanate successivamente dagli organismi di normazione citati. Si applicano inoltre i
documenti tecnici emanati dai gestori di rete riportanti disposizioni applicative per la connessione di
impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica e le prescrizioni di autorità locali, comprese quelle dei
VVFF.
Leggi e decreti
Normativa generale:
Decreto Legislativo n. 504 del 26-10-1995, aggiornato 1-06-2007
Testo Unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e
relative sanzioni penali e amministrative.
Direttiva CE n. 77 del 27-09-2001: sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti
energetiche rinnovabili nel mercato dell'elettricità (2001/77/CE).
Decreto Legislativo n. 387 del 29-12-2003: attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla
promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno
dell'elettricità.
Legge n. 239 del 23-08-2004: riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il
riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia.
Decreto Legislativo n. 192 del 19-08-2005: attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al
rendimento energetico nell'edilizia.
Decreto Legislativo n. 311 del 29-12-2006: disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo
19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento
energetico nell'edilizia.
Decreto Legislativo n. 26 del 2-02-2007: attuazione della direttiva 2003/96/CE che ristruttura il
quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità.
Decreto Legge n. 73 del 18-06-2007: testo coordinato del Decreto Legge 18 giugno 2007, n. 73.
Decreto Legislativo del 30-05-2008: attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli
usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE.
Decreto 2-03-2009: disposizioni in materia di incentivazione della produzione di energia elettrica
mediante conversione fotovoltaica della fonte solare.
Sicurezza:
D.Lgs. 81/2008 (testo unico della sicurezza): misure di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro;
DM 37/2008: sicurezza degli impianti elettrici all’interno degli edifici.
Nuovo Conto Energia:
DECRETO 19-02-2007: criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante
conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell'articolo 7 del decreto legislativo 29
dicembre 2003, n. 387.
Legge n. 244 del 24-12-2007 (Legge finanziaria 2008): disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale dello Stato.
Decreto Attuativo 18-12-2008 - Finanziaria 2008
Norme Tecniche
CEI 64-8: impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata
e a 1500 V in corrente continua.
CEI 11-20: impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II
categoria.
CEI EN 60904-1(CEI 82-1): dispositivi fotovoltaici Parte 1: Misura delle caratteristiche fotovoltaiche
tensione-corrente.
CEI EN 60904-2 (CEI 82-2): dispositivi fotovoltaici - Parte 2: Prescrizione per le celle fotovoltaiche di
riferimento.
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CEI EN 60904-3 (CEI 82-3): dispositivi fotovoltaici - Parte 3: Principi di misura per sistemi solari
fotovoltaici per uso terrestre e irraggiamento spettrale di riferimento.
CEI EN 61727 (CEI 82-9): sistemi fotovoltaici (FV) - Caratteristiche dell'interfaccia di raccordo con la
rete.
CEI EN 61215 (CEI 82-8): moduli fotovoltaici in silicio cristallino per applicazioni terrestri. Qualifica del
progetto e omologazione del tipo.
CEI EN 61646 (82-12): moduli fotovoltaici (FV) a film sottile per usi terrestri - Qualifica del progetto e
approvazione di tipo.
CEI EN 50380 (CEI 82-22): fogli informativi e dati di targa per moduli fotovoltaici.
CEI 82-25: guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di
Media e Bassa tensione.
CEI EN 62093 (CEI 82-24): componenti di sistemi fotovoltaici - moduli esclusi (BOS) - Qualifica di
progetto in condizioni ambientali naturali.
CEI EN 61000-3-2 (CEI 110-31): compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 3: Limiti - Sezione 2:
Limiti per le emissioni di corrente armonica (apparecchiature con corrente di ingresso " = 16 A per
fase).
CEI EN 60555-1 (CEI 77-2): disturbi nelle reti di alimentazione prodotti da apparecchi elettrodomestici e
da equipaggiamenti elettrici simili - Parte 1: Definizioni.
CEI EN 60439 (CEI 17-13): apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione
(quadri BT).
UNI 10349: riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici.
CEI EN 61724 (CEI 82-15): rilievo delle prestazioni dei sistemi fotovoltaici - Linee guida per la misura, lo
scambio e l'analisi dei dati.
CEI 13-4: sistemi di misura dell'energia elettrica - Composizione, precisione e verifica.
CEI EN 62053-21 (CEI 13-43): apparati per la misura dell'energia elettrica (c.a.) - Prescrizioni particolari
- Parte 21: Contatori statici di energia attiva (classe 1 e 2).
EN 50470-1 ed EN 50470-3 in corso di recepimento nazionale presso CEI.
CEI EN 62053-23 (CEI 13-45): apparati per la misura dell'energia elettrica (c.a.) - Prescrizioni particolari
- Parte 23: Contatori statici di energia reattiva (classe 2 e 3).
CEI 64-8, parte 7, sezione 712: sistemi fotovoltaici solari (PV) di alimentazione.
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APPENDICE B
Moduli utilizzati
DATI GENERALI
Codice
Marca
Modello
Tipo materiale
Prezzo [€]
M.325
HELIOS TECHNOLOGY
HT 230 P
Si policristallino
0.00
CARATTERISTICHE ELETTRICHE IN CONDIZIONI STC
Potenza di picco [W]
230.0 W
Im [A]
7.82
Isc [A]
8.30
Efficienza [%]
13.78
Vm [V]
29.40
Voc [V]
37.20
ALTRE CARATTERISTICHE ELETTRICHE
Coeff. Termico Voc [V/°C]
Coeff. Termico Isc [A/°C]
NOCT [°C]
Vmax [V]
-0.1265
0.070
48.0
712.00
CARATTERISTICHE MECCANICHE
Lunghezza [mm]
Larghezza [mm]
Spessore [mm]
Peso [kg]
Numero celle
1 679.00
994.00
42.00
22.50
60
CERTIFICAZIONI
Certificazione Iec En
Certificazione Classe II
Altre certificazioni
IEC 61215:2005
Classe di protezione II
CE
GARANZIE
Garanzia prodotto
Garanzia prestazioni
NOTE
Note
5 anni di garanzia sul prodotto per difetti di
costruzione e sui materiali
La potenza viene garantita per 10 anni sul 90% e
per 25 sull’80% della potenza minima indicata
Connettore Multi-Contact (MC IV);
Livello di protezione: IP54.
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APPENDICE C
Inverter utilizzati
DATI GENERALI
Codice
Marca
Modello
Tipo fase
Prezzo [€]
I.301
SMA
SUNNY BOY 4200TL HC Multi-String
Monofase
0.00
PARAMETRI ELETTRICI IN INGRESSO
VMppt min [V]
VMppt max [V]
Imax [A]
Vmax [V]
Max potenza FV [W]
Numero Mppt
125.00
600.00
11.00
750.00
4 400
2
PARAMETRI ELETTRICI IN USCITA
Potenza nominale [W]
Tensione nominale [V]
Max efficienza [%]
Distorsione arm. [%]
Frequenza [Hz]
Efficienza euro [%]
4 000
220÷240
96.20
3
50÷45.5
95.40
CARATTERISTICHE MECCANICHE
Dimensioni LxPxH [mm]
Peso [kg]
470x490x225
31.00
CERTIFICAZIONI
Certificazione DK5940
Altre certificazioni
DK 5940
CEI 11-20
GARANZIE
Garanzia prodotto
Estensione garanzia
5 anni
10 anni
NOTE
Note
Livello di protezione: IP 65.
FINE DOCUMENTO
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COMUNE DI MERGOZZO
COMPLESSO SCOLASTICO IN AREA EX CRI
1° INTERVENTO - REALIZZAZIONE SCUOLA ELEMENTARE
PROGETTO ESECUTIVO
RELAZIONE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO SCARICHE ATMOSFERICHE
E SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE
IDENTIFICAZIONE DELL’INTERVENTO
La relazione di verifica riguarda la realizzazione degli impianti elettrici a servizio del nuovo edifico
ad uso scolastico da erigersi nel Comune di Mergozzo.
Trattasi di edificio ad esclusivo utilizzo didattico con ciclo di istruzione primara e secondaria di primo
grado.
CONTENUTO DEL DOCUMENTO
Questo documento contiene :
- la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine ai sensi del DLgs 81/08, art. 29;
- la scelta delle misure di protezione da adottare ove necessarie come richiesto dal DLgs 81/08, art.
84.
NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI:
- CEI 81-10/1 (EN 62305-1): "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi Generali"
Aprile 2006;
Variante V1 (Settembre 2008);
- CEI 81-10/2 (EN 62305-2): "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio"
Aprile 2006;
Variante V1 (Settembre 2008);
- CEI 81-10/3 (EN 62305-3): "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture
e pericolo per le persone"
Aprile 2006;
Variante V1 (Settembre 2008);
- CEI 81-10/4 (EN 62305-4): "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici
nelle strutture"
Aprile 2006;
Variante V1 (Settembre 2008);
- CEI 81-3 :
"Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato
dei Comuni d'Italia, in ordine alfabetico."
Maggio 1999.
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INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE
L 'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le
caratteristiche da utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta. La struttura che si vuole
proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre costruzioni.
Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.1.2 della Norma CEI EN 62305-2, le dimensioni e le caratteristiche
della struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso (vedere grafici sottostanti).
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DATI INIZIALI
Densità annua di fulmini a terra
Come rilevabile dalla Norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per kilometro quadrato nel
comune di MERGOZZO in cui è ubicata la struttura vale :
Nt = 2,5 fulmini/km² anno
Dati relativi alla struttura
Le dimensioni massime della struttura sono:
A (m): 50 B (m): 22 H (m): 21 Hmax (m): 21
La destinazione d'uso prevalente della struttura è: scolastico
In relazione anche alla sua destinazione d’uso, la struttura può essere soggetta a :
- perdita di vite umane
- perdita economica
In accordo con la Norma CEI EN 62305-2 per valutare la necessità della protezione contro il fulmine,
deve pertanto essere calcolato :
- rischio R1;
Le valutazioni di natura economica, volte ad accertare la convenienza dell’adozione delle misure di
protezione, non sono state condotte perché espressamente non richieste dal Committente.
Dati relativi alle linee elettriche esterne
La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche:
- Linea di energia: Rete elettrica
- Linea di segnale: Reti telefoniche
Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle linee elettriche.
Definizione e caratteristiche delle zone
Tenuto conto di:
compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare;
eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il
LEMP (impulso elettromagnetico);
- i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e
l'eventuale presenza di persone;
- le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di
protezione esistenti;
sono state definite le seguenti zone:
Z1: Edificio scolastico
Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative
componenti sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle Zone.
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CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE
ESTERNE
L'area di raccolta Ad dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata analiticamente come indicato
nella Norma CEI EN 62305-2, art.A.2.
L'area di raccolta Am dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti
interni per sovratensioni indotte, è stata valutata analiticamente come indicato nella Norma CEI EN
62305-2, art.A.3.
Le aree di raccolta Al e Ai di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente
come indicato nella Norma CEI EN 62305-2, art.A.4.
I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all’anno (N) sono riportati
nell'Appendice Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi.
I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono
riportate nell'Appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta.
VALUTAZIONE DEI RISCHI
Rischio R1: perdita di vite umane
Calcolo del rischio R1
I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati.
Z1: Struttura
RB: 7,06E-06
Totale: 7,06E-06
Valore totale del rischio R1 per la struttura: 7,06E-06
6.1.2 Analisi del rischio R1
Il rischio complessivo R1 = 7,06E-06 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05
SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE
Poiché il rischio complessivo R1 = 7,06E-06 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05 , non occorre
adottare alcuna misura di protezione per ridurlo.
CONCLUSIONI
Rischi che non superano il valore tollerabile: R1
SECONDO LA NORMA CEI EN 62305-2 LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE
FULMINAZIONI.
In forza della legge 1/3/1968 n.186 che individua nelle Norme CEI la regola dell'arte, si può ritenere
assolto ogni obbligo giuridico, anche specifico, che richieda la protezione contro le scariche
atmosferiche.
Data 24/01/2011
Timbro e firma
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APPENDICI
APPENDICE 1 - Caratteristiche della struttura
Dimensioni: A (m): 50 B (m): 22 H (m): 21 Hmax (m): 21
Coefficiente di posizione: isolata (Cd = 1)
Schermo esterno alla struttura: assente
Densità di fulmini a terra (fulmini/km² anno) Nt = 2,5
APPENDICE2 - Caratteristiche delle linee elettriche
Caratteristiche della linea: Rete elettrica
La linea ha caratteristiche uniformi lungo l’intero percorso.
Tipo di linea: energia - interrata
Lunghezza (m) Lc = 200
Resistività (ohm x m) = 100
Coefficiente di posizione (Cd): isolata
Coefficiente ambientale (Ce): suburbano (h <= 10 m)
Caratteristiche della linea: Reti telefoniche
La linea ha caratteristiche uniformi lungo l’intero percorso.
Tipo di linea: segnale - interrata
Lunghezza (m) Lc = 180
Resistività (ohm x m) = 100
Coefficiente di posizione (Cd): isolata
Coefficiente ambientale (Ce): suburbano (h <= 10 m)
APPENDICE 3 - Caratteristiche delle zone
Caratteristiche della zona: Struttura
Tipo di zona: interna
Tipo di pavimentazione: cemento (ru = 0,01)
Rischio di incendio: ordinario (rf = 0,01)
Pericoli particolari: medio rischio di panico (h = 5)
Protezioni antincendio: manuali (rp = 0,5)
Schermatura di zona: assente
Protezioni contro le tensioni di contatto: cartelli monitori isolamento
Valori medi delle perdite per la zona: Struttura
Perdita per tensioni di contatto (relativa a R1) Lt = 0,01
Perdita per danno fisico (relativa a R1) Lf = 0,005
Perdita per danno fisico (relativa a R4) Lf = 0,2
Perdita per avaria di impianti interni (relativa a R4) Lo = 0,001
Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Struttura
Rischio 1: Rb Ru Rv
Rischio 4: Rb Rc Rm Rv Rw Rz
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APPENDICE 4 - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi.
Struttura
Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura Ad = 2,26E-02 km²
Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura Am = 2,33E-01 km²
Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura Nd = 5,65E-02
Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura Nm = 5,26E-01
Linee elettriche
Area di raccolta per fulminazione diretta (Al) e indiretta (Ai) delle linee:
Rete elettrica
Al = 0,001370 km²
Ai = 0,050000 km²
Reti telefoniche
Al = 0,001170 km²
Ai = 0,045000 km²
Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (Nl) e indiretta (Ni) delle linee:
Rete elettrica
Nl = 0,003425
Ni = 0,062500
Reti telefoniche
Nl = 0,002925
Ni = 0,056250
APPENDICE 5 - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta
Zona Z1: Struttura
Pa = 1,00E-03
Pb = 1,0
Pc = 1,00E+00
Pm = 1,00E+00
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