Qualità del servizio: situazione attuale e possibili approcci per la mitigazione dei disturbi Relatore: Prof. Ing. Stefano Quaia Dipartimento di Ingegneria e Architettura – DIA Università di Trieste 1. L’attuale situazione in Italia Energy Day - 19 aprile 2011 - Maranello La qualità del servizio elettrico (Power Quality) Continuità del servizio elettrico Qualità del servizio elettrico Qualità della tensione (QT) - interruzioni accidentali lunghe e brevi - Interruzioni con preavviso - buchi di tensione - interruzioni transitorie - sovratensioni - flicker - armoniche - variazioni lente Qualità commerciale Qualità dei servizi telefonici Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 150 2 1. L’attuale situazione in Italia - Normativa Riferimento normativo: CEI EN 50160: Voltage characteristics of electricity supplied by public electricity networks In Italia: norma tecnica CEI EN 50160: 2011-05: Caratteristiche della tensione fornita dalle reti pubbliche di distribuzione dell’energia elettrica. Ambito di applicazione: reti BT, MT e AT. La CEI EN 50160 definisce, descrive e specifica le principali caratteristiche della tensione ai terminali di alimentazione degli utenti delle reti pubbliche di distribuzione di energia elettrica BT, MT e AT in corrente alternata, in condizioni di esercizio normale. Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 3 1. L’attuale situazione in Italia - Normativa La CEI EN 50160 distingue tra: – fenomeni continui: le deviazioni dal valore nominale che si verificano in modo continuo. Si producono principalmente a causa delle variazioni di carico o dei carichi non lineari; – eventi di tensione: le deviazioni improvvise e significative dalla forma d’onda normale. Si producono a causa di eventi imprevedibili (per esempio guasti) o di fattori esterni (ad esempio condizioni climatiche, azioni di terze parti). Fenomeni continui: variazioni della frequenza e della tensione di alimentazione, variazioni rapide della tensione, squilibrio della tensione di alimentazione, tensioni armoniche, tensioni interarmoniche, tensioni di trasmissione di segnali sulla rete di alimentazione. Eventi di tensione: - interruzioni della tensione di alimentazione - buchi di tensione - sovratensioni transitorie. Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 4 1. L’attuale situazione in Italia - Interruzioni Interruzione dell’alimentazione: tensione ai terminali di fornitura inferiore al 5% del valore nominale (nei sistemi polifase, ciò deve valere per tutte le fasi, altrimenti si tratta di un buco di tensione). Classificazione delle interruzioni dell’alimentazione: - programmate, quando gli utenti sono precedentemente avvertiti; - accidentali, causate da guasti transitori o permanenti, principalmente legati ad eventi esterni, a guasti di apparecchiature o a interferenze di terzi. Le interruzioni programmate sono tipicamente dovute all’esecuzione di lavori programmati sulla rete elettrica. Gli effetti di un’interruzione programmata possono essere minimizzati dagli utenti mediante provvedimenti appropriati. Le interruzioni accidentali sono eventi imprevedibili e largamente casuali. Un’interruzione accidentale è classificata come: 1) interruzione lunga (maggiore di 3 minuti); 2) interruzione breve (da 1 secondo a 3 minuti); 3) si parla anche di interruzioni transitorie (fino a 1 secondo). Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 5 1. L’attuale situazione in Italia - Interruzioni Dati sulle interruzioni viste dagli utenti di MT (per l’Italia) - da AEEG. Considerato che i DSO sono obbligati a registrare tutte le interruzioni sulla base dei dati ricavati dai sistemi SCADA, questi dati rappresentano in modo esaustivo i livelli di continuità del servizio per l’intero territorio nazionale. Percentuali di utenti MT in relazione alle interruzioni (accidentali) lunghe + brevi di responsabilità delle imprese distributrici e imprese interconnesse – anno 2009 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 12 14 16 18 AC Italia 28 50 64 73 80 85 88 90 92 93 94 96 97 97 98 MC Italia 21 40 53 63 70 75 79 82 85 86 88 90 92 93 94 BC Italia 15 31 44 55 64 70 75 79 82 85 87 90 92 93 95 Distribuzione percentuale di utenti MT in relazione al numero di interruzioni transitorie per ambiti territoriali – anno 2009 0 3 6 9 12 15 18 21 24 27 30 45 60 75 90 AC Italia 66 84 89 92 93 95 96 96 97 97 98 99 99 100 100 MC Italia 27 60 72 78 83 86 88 90 92 93 94 96 98 99 99 BC Italia 20 51 65 74 79 84 87 89 91 92 94 97 98 99 99 Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 6 1. L’attuale situazione in Italia - Interruzioni I precedenti dati mostrano che il numero annuo di interruzioni lunghe + brevi per almeno la metà degli utenti MT è decisamente basso: 1 in AC 2 in MC 3 in BC Se però si considerano gli utenti peggio serviti, per WSC 95% in MC e BC si possono attendere almeno 18 interruzioni lunghe + brevi all’anno. Analogamente per le interruzioni transitorie: il numero annuo è 3 per oltre metà degli utenti MT, ma diventa maggiore di 30 se si considerano i WSC 95% - cioè il 5% degli utenti peggio serviti - in MC e BC. Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 7 1. L’attuale situazione in Italia – Buchi di tensione Buco di tensione: riduzione temporanea della tensione efficace in un punto nel sistema di alimentazione elettrica sotto una soglia specificata (90% della tensione nominale). Caratterizzazione: ai fini della EN 50160, un buco di tensione è un disturbo a due dimensioni, la cui severità è determinata sia dalla tensione (ampiezza residua o profondità) sia dal tempo (durata). Al fine di preparare la strada per un’eventuale futura regolazione della qualità della tensione (mentre relativamente alle interruzioni – continuità dell’alimentazione – esistono regolazioni già da anni in Italia ed in altri Paesi), l’ultima edizione (2010) della EN 50160 introduce la classificazione dei bdt per severità, coerente con i livelli di prova previsti dalle norme dei prodotti. E’ infatti utile descrivere le caratteristiche della tensione fornita dalla rete per mezzo degli stessi parametri usati per testare le apparecchiature (standard di prodotto). In particolare la norma prende come riferimento i livelli di prova relativi alle classi di prodotto 2 e 3, definite nelle: - EN 61000-4-11 (2004): Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 4-11: Tecniche di prova e di misura - Prove di immunità a buchi di tensione, brevi interruzioni e variazioni di tensione. - EN 61000-4-34 (2005): Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 4-34: Tecniche di prova e di misura - Prove di immunità ai buchi di tensione e alle variazioni di tensione per le apparecchiature con corrente di ingresso superiore a 16 A per fase. Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 8 1. L’attuale situazione in Italia – Buchi di tensione Questi livelli di prova configurano curve di immunità a gradini: Tabella per la classificazione dei bdt, con evidenza cromatica degli eventi a cui sono immuni le apparecchiature in classe 2 (celle blu) e in classe 3 (azzurre + blu) Tensione Residua Durata 20 - 200[ms] 200 - 500[ms] 0.5 - 1[s] 1 - 5[s] 5 - 60[s] 80 – 90 [%] 70 – 80 [%] 40 – 70 [%] 5 – 40 [%] 0 – 5 [%] Per una data classe di apparecchiature, le celle al di sopra delle relative curve rappresentano l’area di immunità ai buchi di tensione. Nelle celle va inserito il numero di eventi in un dato periodo di registrazione. Le registrazioni del triennio 2010-12 (dati forniti da QUEEN, il sistema di monitoraggio esteso a livello di reti MT sul territorio italiano che usa 400 dispositivi registratori installati sul 10% circa delle semisbarre MT di cabina primaria della rete italiana) forniscono Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 9 1. L’attuale situazione in Italia – Buchi di tensione Numero medio annuo di buchi di tensione (MT) per punto di misura equivalente Tensione Residua 80 – 90 [%] 70 – 80 [%] 40 – 70 [%] 5 – 40 [%] 0 – 5 [%] Durata 20 - 200[ms] 33.5 14.9 20.4 7.2 0.1 200 - 500[ms] 7.1 4.1 5.1 1.6 0.0 0.5 - 1[s] 1.5 0.5 0.4 0.2 0.0 1 - 5[s] 0.7 0.1 0.1 0.0 0.0 5 - 60[s] 0.2 0.0 0.0 0.0 0.0 Numero annuo di buchi di tensione (MT) al 95° percentile Tensione Residua Durata 20 - 200[ms] 200 - 500[ms] 0.5 - 1[s] 1 - 5[s] 5 - 60[s] 80 – 90 [%] 89 28 5 2 0 70 – 80 [%] 44 19 2 0 0 40 – 70 [%] 63 22 2 1 0 5 – 40 [%] 25 0 8 0 1 0 0 0 0 0 0 – 5 [%] Quindi, il numero medio annuo atteso di buchi di tensione più severi rispetto alla curva di immunità della classe 3 è 15. Se però si fa riferimento ai WSC 95% tale numero diventa 61. 10 1. L’attuale situazione in Italia - Regolazione Che effetti hanno questi eventi? Gli utenti che realmente necessitano di un’elevata qualità della tensione rappresentano una percentuale assolutamente minoritaria. Non è dunque ragionevole pensare di aumentare progressivamente in maniera generalizzata i livelli di qualità all’interno dei sistemi pubblici di distribuzione. Infatti ciò richiederebbe elevatissimi costi di investimento che ricadrebbero poi sulla totalità degli utenti. La continuità dell’alimentazione è l’unico aspetto della PQ a cui è interessata la gran parte degli utenti, e quindi il suo miglioramento va perseguito per la generalità del sistema elettrico. Ciò viene fatto in Italia sin dal 2000 attraverso l’azione del Regolatore: regolazione incentivante della continuità del servizio. Tuttavia esistono utenti realmente “sensibili” alla qualità della tensione. Sembra allora ragionevole ammettere la possibilità che le imprese di distribuzione offrano ai loro utenti delle opzioni per ottenere un più elevato livello di qualità dell’alimentazione, da ottenersi mediante modifiche e/o installazione di idonei dispositivi sul sistema di distribuzione. Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 11 1. L’attuale situazione in Italia – Contratti per la qualità Tutto ciò considerato, in Italia l’AEEG ha introdotto con la delibera n. 4/04 i contratti per la qualità. I clienti finali MT hanno facoltà di richiedere all’impresa distributrice la misurazione individuale della qualità della tensione sul punto di consegna e la stipula di contratti specifici nei quali le due parti definiscono il livello di qualità concordata che l’impresa distributrice si impegna a rispettare, il corrispettivo da versare da parte del cliente e clausole penali in caso di inadempimento dell’impresa distributrice. L’AEEG si riserva di integrare i criteri per la stipula dei contratti per la qualità nel caso in cui si manifestino criticità di attuazione. Simile possibilità è prevista anche in diversi altri Paesi. Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 12 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Analisi dei costi diretti Effetti degli eventi di tensione sui processi sensibili Se ogni interruzione dell’alimentazione comporta un’interruzione del processo produttivo, e analogo effetto hanno i buchi di tensione più severi rispetto alla curva di classe 3, il numero annuo atteso di interruzioni di processo risulta: - 15÷20 per gli utenti con un’alimentazione di qualità “media”; - almeno 80 nel caso di WSC 95%. Tutto ciò si traduce in costi (diretti) causati dagli eventi di PQ. Esempio: costi tipici delle interruzioni transitorie per settori industriali (in $/kW) 13 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Analisi dei costi diretti Alcuni esempi di utenti industriali MT sensibili agli eventi di tensione: 1) PPG Industries (Ohio, USA), a manufacturer of resins, primers, and coatings, has experienced voltage sags and interruptions disrupting their production process. Voltage sags below 70% and lasting for 8 cycles or more, cause PPG’s production to be interrupted. Each event which impacts the production process results in approximately $72,000 in downtime, damaged material, and disposal of damaged material. In addition, an incinerator that burns fumes from the chemical processes trips off-line requiring notification of the EPA. Damage to burst discs sometimes occurs due to large positive or vacuum pressure in the ventilation system. Sags occur about 5 times as often as interruptions, with approximately 20-to-30 events per year on average. Thus, the annual cost to the customer, associated with power quality and reliability not meeting the customer’s expectations, is estimated from $1.44 million to $2.15 million.” 2) Nippert Company (Ohio, USA), casts copper 24 hours per day for use in various product lines. Main concern: extended power outages. The concern is focused primarily on three induction furnaces used to melt copper for production requirements: while they have backup generation on site for each, they can only maintain temperatures in the furnace for approximately 4 hours. If a longer duration of power unavailability exists, expenses of more than $1,000,000 are estimated for production down time and repair each furnace. Fortunately, plant interruptions, experienced to date, have been much less than the 4 hour limit. In addition, Nippert experiences production losses resulting from any outage lasting longer that 20 minutes. They have experienced no major problems as a result of outage durations of 2-5 minutes. Voltage sags do not significantly affect Nippert’s operations. Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 14 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Approcci possibili Al fine di innalzare il livello di qualità dell’alimentazione dei carichi/processi critici sono teoricamente possibili due approcci: 1- Installazione di dispositivi mitigatori lato utente 2- Installazione di dispositivi mitigatori a monte, lato DSO A questa seconda possibilità è connessa l’idea di Premium Power Park (Custom Power), sostenuta negli anni ’90 da EPRI – Electric Power Research Institute, California. Questa idea si è sviluppata a seguito della rapida evoluzione dell’elettronica di potenza e della conseguente nascita di dispositivi “Custom Power” utilizzabili nel campo delle medie tensioni: DVR, DSTATCOM, STS. Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 15 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Dispositivi mitigatori Categorie di dispositivi mitigatori DVR – Dynamic Voltage Restorer Dispositivi con accumulo di energia – condensatori. Utilizzo: mitigazione dei bdt/interruzioni transitorie. Applicazioni in MT e BT. SVB – Static Voltage Booster Dispositivi senza accumulo di energia. Utilizzo: mitigazione dei buchi di tensione; potenza limitata. Applicazioni in BT. UPS statici (carico alimentato da inverter) Dispositivi con accumulo di energia elettrochimica – batterie. Utilizzo: mitigazione di buchi di tensione + interruzioni brevi. Applicazioni in BT. UPS rotanti (carico alimentato da macchina elettrica rotante) Dispositivi con accumulo di energia: cinetica (volano) o elettrochimica (batteria) Utilizzo: mitigazione di buchi di tensione + interruzioni brevi. Applicazioni MT e BT. Interruttori di trasferimento - Doppia alimentazione (ridondanza di rete) Limite: reale indipendenza delle sorgenti. Applicazioni MT e BT. Sistemi a continuità totale: un UPS statico o rotante fornisce autonomia sufficiente per proteggere il carico da quasi tutti i disturbi. Un gruppo elettrogeno può coprire il rimanente (interruzioni di durata superiore all’autonomia dell’UPS). Soluzioni tipiche: UPS statico + gruppo elettrogeno; oppure UPS rotante + gruppo elettrogeno. Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 16 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Dispositivi mitigatori Dynamic Voltage Restorer - DVR The basic principle of the DVR is to inject a voltage of required magnitude and frequency, so that it can restore the load-side voltage to the desired amplitude and waveform even when the source voltage is unbalanced or distorted. Generally, it employs GTO power electronic switches in a PWM inverter structure. The DVR can generate or absorb independently controllable real and reactive power at the load side. The DVR is made of a solid state DC to AC switching power converter that injects a set of three phase AC output voltages in series and synchronism with the distribution line voltages. Dynamic Voltage Restorer (DVR) Schematic Diagram Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 17 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Dispositivi mitigatori Primo DVR: settembre 1996, installato da Westinghouse Electric Corporation nella sottostazione (V=12,47 kV) di Anderson, South Carolina, della Duke Power Company, per proteggere un impianto automatizzato per la produzione di tappeti. Il DVR, da 2 MVA (insertion capacity, or inverter power rating) con capacità di accumulo di 660 kJ, protegge un carico totale di 3.5 MW. Un secondo DVR da 2 MVA viene installato da Westinghouse nel Febbraio 1997 nel sistema di distribuzione a 22 kV Powercor a Stanhope, Victoria, Australia, per proteggere un impianto di trattamento del latte con un carico totale di 5.25 MW. Successivamente, Westinghouse (oggi inglobata da Siemens) installa il primo DVR su piattaforma a protezione del Northern Lights Community College e altri carichi minori a Dawson Creek, British Colombia, Canada. Nell’agosto 2000 ABB installa i DVR più grandi al mondo in Israele. Si tratta di due DVR, ciascuno da 22.5 MVA, a protezione di un impianto per la produzione di microprocessori. Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 18 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Dispositivi mitigatori SVB - Static Voltage Booster Dispositivi per la regolazione rapida della tensione (compensazione di bdt) senza accumulo di energia che sfruttano la tensione residua per iniettare la tensione mancante mediante un trasformatore di tipo booster e switch di tipo statico (tiristori). La regolazione può essere di tipo discreto (a prese) o continuo (modulazione dell’angolo di accensione ). _______________ Static Voltage Booster. Step regulation, Schematic Diagram Static Voltage Booster. Continuous regulation, Schematic Diagram Ne esistono versioni commercializzate con nomi “attraenti”. Es.: Sag Fighter. Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 19 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Dispositivi mitigatori UPS statici Sono costituiti da raddrizzatore (trasformazione AC-DC per la ricarica delle batterie), inverter (trasformazione DC-AC per alimentare il carico protetto) e gruppo batterie. Potenze unitarie massime dell’ordine di 500 kVA. Secondo la CEI EN 62040-3 (2012) gli UPS statici possono avere tre modalità di funzionamento: 1- UPS a doppia conversione (VFI): la tensione alternata di ingresso viene prima raddrizzata (1a conversione) e quindi ritrasformata dall'inverter in tensione alternata (2a conversione). La doppia conversione genera una tensione alternata stabilizzata e filtrata, indipendente anche elettricamente da quella di ingresso, sia per tensione che per frequenza. E’ la modalità di funzionamento con minore efficienza energetica, ma con massima protezione del carico. Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 20 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Dispositivi mitigatori 2- UPS a funzionamento interattivo (VI): l'inverter è sempre attivo, anche in presenza di rete, e viene usato come filtro attivo, provvedendo alla pulizia dell'alimentazione. Ciò permette anche di ottenere tempi di intervento estremamente brevi. switch statico Questa modalità di funziorete namento ha minori perdite rispetto alla precedente, grazie al mancato passaggio nel raddrizzatore. carico inverter caricabatteria modo normale modo da accumulo batterie Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 21 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Dispositivi mitigatori 3- UPS in configurazione stand-by, o funzionamento interattivo con by-pass (VFD): in caso di corretta alimentazione da rete, sono esclusi sia il raddrizzatore che l'inverter; oltre al raddrizzatore e all’inverter, lo schema prevede uno switch ultraveloce. E’ una modalità di funzionamento con bassissime perdite. Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 22 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Dispositivi mitigatori UPS rotanti Il carico è alimentato da una macchina elettrica rotante. Per l’accumulo si possono utilizzare batterie o volani. Soluzioni con volano: in caso di interruzione dell'alimentazione ordinaria, l’energia cinetica accumulata nel volano viene convertita in energia elettrica. Garantiscono un’autonomia di 10-15 secondi. L’autonomia può essere aumentata usando batterie (fino ad alcune decine di minuti) o un gruppo elettrogeno in modo da realizzare un gruppo di continuità totale. Gli UPS rotanti sono prodotti con potenze unitarie fino a circa 2 MVA. Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 23 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Dispositivi mitigatori Powerbridge Convertitore di frequenza Macchina Uniblock Pannello comandi Interruttori rete, uscita e by-pass UPS rotante (Piller): Gruppo da 1670 kVA con motogeneratore e accumulatore cinetico Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 24 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Dispositivi mitigatori Sistemi a continuità totale. Esempio: UPS rotante + gruppo elettrogeno UPS rotante (Piller) con motore diesel in asse Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 25 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Mitigazione lato DSO PPP del Delaware Industrial Park, Ohio (USA) Primo esempio al mondo di moderno PPP con diversi dispositivi Custom Power coordinati tra loro. Il progetto è stato sviluppato dal 1999 in una preesistente area industriale (Delaware Industrial Park) comprendente una decina di utenti MT con carico di picco complessivo di circa 15 MW e potenze individuali comprese tra 50 kW e 4,2 MW. Per migliorare la qualità dell’alimentazione fornita ai due principali utenti del parco industriale (PPG Industries e Nippert Company), sono stati installati e sono entrati in servizio nel 2002: - un DVR da 2 MVA, 13.2 kV, con max. capacità di compensazione della tensione pari al 40% della tensione nominale per 0.2 s e condensatori per l’accumulo; - un interruttore di trasferimento meccanico veloce a 13.2 kV (HSMTS), con tempo di trasferimento 1.5 cicli; - un compensatore di potenza reattiva TSC-TCR (ASVC), da 1.5 MVAR /fase. 26 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Mitigazione lato DSO Il sito del PPP con i componenti Custom Power – DVR e HSMTS Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio 27 2. Approcci per la mitigazione dei disturbi – Mitigazione lato DSO Tuttavia l’approccio “Premium Power Park” ha due controindicazioni importanti: 1- Il costo dei dispositivi di mitigazione aumenta con la potenza del carico protetto e con il livello di tensione: 2- i costi del PPP sono sostenuti dal DSO mentre i benefici sono per gli utenti: come gestire questo problema? Possibile soluzione: lo strumento idoneo sono i contratti per la qualità. 28 Conclusioni - Ad oggi, in tutto il mondo esistono pochissimi esempi di PPP, e lo stesso vale per i contratti per la qualità. L’approccio che prevede l’installazione di dispositivi mitigatori sulla rete del DSO comporta costi alti e difficoltà di gestione. L’approccio quasi sempre utilizzato è dunque quello che prevede l’installazione di dispositivi di mitigazione all’interno dell’impianto utente (eventualmente con assistenza tecnica fornita dal DSO). - Fra i vari dispositivi mitigatori citati in precedenza, quelli più largamente utilizzati sono gli UPS statici, mentre i DVR hanno trovato un numero limitato di applicazioni (sia sulle reti dei DSO sia negli impianti d’utente). Le soluzioni di tipo “Custom Power” fino ad oggi non si sono rivelate vincenti. Si può dunque bocciare definitivamente l’approccio “Custom Power”? Forse no, tenendo conto degli sviluppi della GD con utilizzo di fonti rinnovabili e delle tecnologie di accumulo dell’energia elettrica … … “Prediction is very difficult, especially if it is about the future” (Niels Bohr) Prof. Stefano Quaia – Qualità del servizio AEITTS 29