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RESIDENZE DI “VIA APORTI”
VIA APORTI - CREMONA
Capitolato delle opere
www.beltramiresrl.it
Residenze Via Aporti
Cremona
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CAPITOLATO DELLE OPERE
RESIDENZE DI “VIA APORTI”
CREMONA
Committente:
BeltramiRE srl
Impresa costruttrice:
Paolo Beltrami S.p.A.
Paderno Ponchielli, 29 marzo 2012
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INDICE
NOTE E PREMESSE GENERALI
OGGETTO APPALTO
EDIFICIO E PARTI COMUNI
1. STRUTTURA PORTANTE
2. MURATURE ESTERNE
3. MURATURE DI SEPARAZIONE DEGLI APPARTAMENTI
4. TAMPONAMENTI INTERNI
5. PACCHETTI SOLAI E COPERTURA
6. INTONACI ESTERNI
7. TINTEGGIATURA
8. DAVANZALI
9. INFISSI ESTERNI – VETRI E SERRAMENTI
9.1. Finestre e portefinestre
9.2. Persiane a stecca
9.3. Velux
10. SCALA INTERNA E ANDRONE
11. OPERE IN METALLO
12. TERRAZZE E BALCONI
13. PAVIMENTAZIONE ESTERNA
14. IMPIANTO ASCENSORE
15. LINEA VITA
16. LATTONERIA
17. CANTINE PIANO INTERRATO
18. CASSETTE POSTA
DOTAZIONI INTERNE E D'USO PRIVATO
19. INTONACI INTERNI
20. PAVIMENTI INTERNI, RIVESTIMENTI, ZOCCOLINI
21. IMPIANTO IDRICO – SANITARIO
21.1. Tubazioni e raccordi
21.2. Tubazioni scarico
21.3. Porcellana e rubinetteria
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21.4. Radiatore da arredo
22. SERRAMENTI INTERNI
22.1. porte di ingresso blindate alle unita
22.2. porte interne
22.3. porte cantine
23. TINTE E VERNICI
24. SCALE INTERNE PER SOPPALCO
25. SOPPALCO
IMPIANTI
26. IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
26.1. PARTI COMUNI CONDOMINIALI
26.2. PARTE UTENTI
26.3. NORMATIVE DI RIFERIMENTO
26.4. IMPIANTI ELETTRICI SECONDARI PARTI COMUNI
26.4.1. Impianto F.M.
26.4.2. Impianto di illuminazione
26.4.3. Impianto di terra
26.4.4. Protezione degli utilizzatori
26.5. IMPIANTI ELETTRICI SECONDARI UNITA’ ABITATIVE
26.5.1. Quadro elettrico sotto-contatore appartamento
26.5.2. Linea elettrica di collegamento quadro elettrico di appartamento
26.5.3. Quadro elettrico di appartamento
26.5.4. Impianto di illuminazione e forza motrice
26.5.5. Impianto di terra
26.5.6. Impianto citofonico
26.5.7. Impianto televisivo
26.5.8. Impianto telefonico
27. IMPIANTO MECCANICO
27.1. Caldaia
27.2. Impianto a Pannelli Radianti
27.3. Tubazioni di collegamento
27.4. Condizionamento
27.5. Solare termico
28. IMPIANTO DISTRIBUZIONE GAS
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29. OPERE EXTRA
30. NOTE FINALI
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NOTE E PREMESSE GENERALI

La società venditrice si riserva espressamente, a suo insindacabile giudizio senza obbligo di preventiva
autorizzazione degli acquirenti e senza che questi possano trarne motivo per chiedere rimborsi ed
indennizzi di sorta, di apportare anche durante il corso dei lavori, tutte le varianti Tecniche di ordine
strutturale ed architettonico che si rendessero necessarie, ad insindacabile giudizio della D.L., anche in
deroga ai disegni di progetto, nonchè il diritto di apportare eventuali variazioni ai particolari costruttivi,
impianti, tubazioni, condutture e finiture esterne, purché le varianti stesse non si traducano in una
riduzione della superficie delle unità compravendute, o prenotate, sempre allo scopo di ottenere un
complesso edilizio stabile ed armonico. Essa si riserva anche la facoltà di sostituire, se per ragioni di
convenienza o di disponibilità di mercato o d'altro si rendesse necessario, i materiali previsti nel
seguente capitolato con altri aventi caratteristiche analoghe e di valore commerciale almeno uguale.

Qualità e caratteristiche dei materiali indicati costituiscono lo standard di riferimento che il presente
documento intende fissare.
Marche e modelli, quando espressi, assumono perciò valore indicativo a titolo d'esempio in
quanto tali, assumono viceversa valore assoluto in merito alle caratteristiche prestazionali,
prestazioni estetiche comprese, che esprimono.

Tutti i materiali indicati nel presente capitolato dovranno essere PREVENTIVAMENTE sottoposti al
vaglio della D.L. e dei Progettisti, ai quali spetterà il compito di verificarne l'accettabilità sia in termini
di qualità del materiale sia in termini di rispondenza ai criteri progettuali.
Ove l'installazione avvenisse senza preventivo visto della D.L. essa si riserva la facoltà di ordinare la
rimozione e la sostituzione dei materiali.
OGGETTO APPALTO
L’intervento consiste nella realizzazione di n.4 alloggi nell'edificio sito a Cremona in via Aporti, 26.
L'intervento di manutenzione straordinaria riguarda la trasformazione degli ex uffici della Cassa Edile in
appartamenti di civile abitazione.
La palazzina sarà costituita da quattro cantine al piano interrato, ingresso con scala e ascensore dal piano
terra, due appartamenti a piano primo, due appartamenti a piano secondo.
Sono compresi i lavori per la sistemazione della facciata esterna su via Aporti ed interna sul cortile interno, e la
sostituzione integrale della copertura (struttura, pacchetto isolante, manto di copertura, lattoneria, Linea Vita)
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EDIFICIO E PARTI COMUNI
1.
STRUTTURA PORTANTE
Saranno mantenute le strutture portanti verticali dell'edificio attuale e le rampe delle scale con i materiali di
finitura attuali.
I solai verranno consolidati tramite getto integrativo collaborante; il tutto nel rispetto della normativa vigente.
2.
MURATURE ESTERNE
Le murature attuali sono costituite da mattoni pieni e hanno uno spessore totale che varia dai 50 ai 60 cm,
internamente presentano una controparete in forato avente spessore di 8cm con intercapedine variabile. Non
hanno bisogno di alcun rinforzo strutturale in quanto non subiranno grossi interventi di demolizione, ma verrà
rimossa solamente la controparete interna.
Si interverrà sulle murature internamente tramite l'apposizione di uno strato di lana di roccia o altro materiale di
pari proprietà dello spessore che varia tra i 50 e 100 mm (λ=0.023 W/mK), lastra di fibrocemento e seconda lastra
finita a gesso spessore totale 25mm (λ=0.21 W/mK).per contenere il fabbisogno energetico dello stabile
Le murature dovranno soddisfare quanto prescritto dal D.L. 8745 del 22.12.2008. (disposizioni inerenti all’efficacia
energetica in edilizia).
La muratura esterna sarà cosi composta (dall’esterno verso l’interno):
1. Intonaco sp 1.5/2.5 cm, con tinta tradizionale a calce
2. Parete in muratura piena portante (esistente) sp. Variabile
3. Pannello di lana di roccia o altro materiale di pari proprietà sp. variaribile - λ 0.023
4. Doppia lastra sp. 25 mm Gesso Fibra Vidiwall Knauf + Gesso Rivestito Knauf GKB;
5. Finitura a gesso;
(I pacchetti murari variano in relazione alla dimensione della parete esistente)
Esse garantiscono:


3.
il rispetto dei valori minimi dei requisiti acustici passivi degli edifici delle strutture considerate, come
previsto dal DPCM 05/12/1997 per gli edifici a destinazione d'uso residenziale.
Il rispetto dei valori minimi dei requisiti energetici come previsto dalla DGR 8745 del 22/12/2008 per gli
edifici a destinazione d’uso residenziale.
MURATURA DI SEPARAZIONE DEGLI APPARTAMENTI
Le murature, di nuova realizzazione, di separazione tra appartamenti, saranno cosi composte (spessore totale
25cm):
1.
2.
3.
4.
Finitura a gesso;
Doppia lastra sp. 25 mm Gesso Fibra Vidiwall Knauf + Gesso Rivestito Knauf GKB;
Doppia orditura metallica parallela in acciaio sp.7,5cm;
Intercapedine da minimo 5cm di aria tra le strutture e singola lastra di gesso rivestito sp.1,25cm;
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5. Doppia lastra in lana di roccia sp.6 cm;
6. Doppia lastra sp. 25 mm Gesso Fibra Vidiwall Knauf + Gesso Rivestito Knauf GKB;
7. Finitura a gesso.
Le murature, di nuova realizzazione, di separazione tra appartamento e vano scala, saranno cosi composte
(spessore totale 35.5cm):
1.
2.
3.
4.
5.
Intonaco sp 1.5/2.5 cm, con tinta tradizionale a calce
Parete in poroton sp. 25cm
Pannello in di lana di roccia o altro materiale di pari proprietà sp. 80mm - λ 0.023
Doppia lastra sp. 25 mm Gesso Fibra Vidiwall Knauf + Gesso Rivestito Knauf GKB;
Tinteggiatura tradizionale
Le murature esterne, di nuova realizzazione, saranno cosi composte (spessore totale 35.5cm):
6.
7.
8.
9.
10.
Intonaco sp 1.5/2.5 cm, con tinta tradizionale a calce
Parete in poroton sp. 25cm
Pannello in di lana di roccia o altro materiale di pari proprietà sp. 80mm - λ 0.023
Doppia lastra sp. 25 mm Gesso Fibra Vidiwall Knauf + Gesso Rivestito Knauf GKB;
Tinteggiatura tradizionale
Le murature che confinano con appartamenti non di proprietà, saranno così composte:
11. Intonaco sp 1.5/2.5 cm, con tinta tradizionale a calce
12. Parete in muratura piena portante (esistente) sp. Variabile
13. Pannello in di lana di roccia o altro materiale di pari proprietà sp. 80mm - λ 0.023
14. Doppia lastra sp. 25 mm Gesso Fibra Vidiwall Knauf + Gesso Rivestito Knauf GKB;
15. Tinteggiatura tradizionale
(I pacchetti murari variano in relazione alla dimensione della parete esistente)
Esse garantiscono:


4.
il rispetto dei valori minimi dei requisiti acustici passivi degli edifici delle strutture considerate, come
previsto dal DPCM 05/12/1997 per gli edifici a destinazione d'uso residenziale.
Il rispetto dei valori minimi dei requisiti energetici come previsto dalla DL 008745 del 22/12/2008 per gli
edifici a destinazione d’uso residenziale
TAMPONAMENTI INTERNI
Tutte le tramezzature interne di divisione saranno cosi composte (spessore totale 10cm):
1. Finitura a gesso;
2. Doppia lastra sp. 25 mm Gesso Fibra Vidiwall Knauf + Gesso Rivestito Knauf GKB;
3. Orditura metallica in acciaio sp.5 cm;
4. Pannelli in lana di roccia sp.4 cm;
5. Doppia lastra sp. 25 mm Gesso Fibra Vidiwall Knauf + Gesso Rivestito Knauf GKB;
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6. Finitura a gesso;
Le pareti divisorie dei servizi igienici avranno spessore maggiore per migliorare il fattore acustico e per favorire il
passaggio degli impianti. Saranno così composte (spessore totale 15cm):
1. Finitura a gesso;
2. Doppia lastra sp. 25 mm Gesso Fibra Vidiwall Knauf + Gesso Rivestito Knauf GKB;
3. Orditura metallica in acciaio sp.10 cm;
4. Doppia lastra in lana di roccia sp.4 cm;
5. Doppia lastra sp. 25 mm Gesso Fibra Vidiwall Knauf + Gesso Rivestito Knauf GKB;
6. Finitura a gesso;
Ove necessario sarà predisposta la formazione dei vani porta e finestre, con adeguati rinforzi in funzione del peso
degli infissi stessi
Saranno posti in opera paraspigoli in pvc a protezione di tutti gli angoli uscenti verticali, mentre gli incontri
parete-soffitto, saranno protetti con nastro per giunti e stucco per evitare microfessurazioni. Il tutto a perfetta
regola d’arte previa esecuzione di ogni ulteriore intervento per il passaggio di cavi elettrici e tubazioni. Saranno
previsti, ove necessario, supporti per carichi sospesi saldamenti ancorati alla muratura.
5.
PACCHETTI SOLAI E COPERTURA
Pacchetto solaio tra piano terra e piano primo: viene mantenuta intatta la struttura esistente per quanto riguarda
l’assitto in tavelle, le travi e i travetti.
Il nuovo pacchetto solaio sarà cosi composto (dall’alto verso il basso):
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Pavimentazione in legno, posata su adeguato massetto;
Massetto in conglomerato cementizio;
Pannello radiante per riscaldamento a pavimento;
Isolgomma, isolante acustico in rotolo;
Massetto impianti in conglomerato cementizio cellulare leggero;
Massetto armato per consolidamento struttura portante (se necessario);
Tavelle in cotto (esistenti);
Travetti in legno(esistenti);
Travi in legno (esistenti).
Pacchetto solaio tra piano primo e piano secondo: viene mantenuta intatta la struttura esistente in
laterocemento che verrà consolidata.
Il nuovo pacchetto solaio sarà cosi composto (dall’alto verso il basso):
1. Pavimentazione in legno, posata su adeguato massetto;
2. Massetto in conglomerato cementizio;
3. Pannello radiante per riscaldamento a pavimento;
4. Isolgomma, isolante acustico in rotolo;
5. Massetto impianti in conglomerato cementizio cellulare leggero;
6. Massetto armato per consolidamento struttura portante (se necessario);
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7. Struttura di solaio in laterocemento;
8. Intonaco e tinteggiatura.
Il Pacchetto della copertura sarà di nuova edificazione e sarà cosi composta (dall’alto verso il basso):
1. Manto di copertura in coppi;
2. Lastre sottocoppo rosse
3. Doppio strato di listelli ventilazione 6x4;
4. Listelli di contenimento isolante 5x6;
5. Telo traspirante, resistente all’acqua, antistrappo tipo USB Classic;
6. Pannello in fibra di legno densità 230 kg/mc sp mm19 o altro materiale di pari proprietà;
7. Pannello in fibra di legno densità 160 kg/mc sp mm80+80 o altro materiale di pari proprietà;
8. Barriera al vapore tipo USB micro;
9. Perline sp mm 22 (1° scelta);
10. Travetti in legno lamellare;
11. Travi in legno lamellare;
6.
INTONACI ESTERNI
Dato il buono stato degli intonaci delle facciate, saranno eseguiti semplici rappezzi ove necessario.
7.
TINTEGGIATURA ESTERNA
Tinteggiatura esterna con idropittura al quarzo (tipo Idroquarz della San Marco) a due mani previa mano di
fissativo acrilico e preparazione del sottofondo nei colori indicati a progetto e comunque a scelta della D.L.
8.
DAVANZALI
Le finestre del piano primo che si affacciano su via Aporti hanno davanzale in Beola che verrà mantenuto; tutte le
altre finestre e portefinestre avranno nuovo davanzale in Beola sp.3.
9.
INFISSI ESTERNI - VETRI E SERRAMENTI
9.1. Finestre e portefinestre
Finestra (f) o porta finestra (pf) in legno lamellare, realizzata per il telaio unendo sia la giunzione a 45° che quella a
tenone, e per l'anta con giunzione a 45° secondo il metodo minizinken per una maggiore resistenza negli angoli
rispetto ai sistemi tradizionali.
Nelle finestre a due ante viene conferito un aspetto estetico simmetrico applicando, sia internamente che
esternamente, una fascetta centrale sulla quale viene fissata la martellina.
Le sezioni reali sono di mm 78x80 per anta apribile e mm 78x80 per telaio fisso. (valore variabile da Uw 1,3
w/mqk a Uw 1,6 w/mqk)
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La ferramenta di sostegno e' composta da cerniere angolari ad incasso della portata di 130 kg, con anta ribalta e
funzione di areazione controllata che offrono il vantaggio di una maggiore resistenza all'uso nel tempo, di essere
regolabili in H, L, Spessore; le cerniere sono coperte da copricerniera .
Chiusura con cremonese ad inversione serie multitrend della Maico, con comando in asse dietro fascetta e scontri
incassati per nottolini, il tutto in aria 4.
I coprifili interni sono da mm 43x10 smussati su un lato, di specie legnosa identica alla finestra/ portafinestra, in
misura di due montanti verticali e un traverso orizzontale.
Lo scarico dell'acqua piovana e' ricavato nel traverso inferiore della finestra mediante asole di scarico non in vista
che convogliano l'acqua direttamente all'esterno; mentre nella portafinestra e' ottenuto mediante un profilo in
alluminio a taglio termico (con inserto in poliammide) dotato di asole di scarico verso l'esterno. Il profilo ha una
altezza di 25 mm (in conformita' alle prescrizioni della legge 13/89 per l'eliminazione delle barriere
architettoniche negli edifici).
Il traverso inferiore della portafinestra ha una sezione di mm 80.
Le guarnizioni perimetrali, del tipo deventer, sono tre, due inserite in apposite sedi ricavate sul telaio fisso e una
nell'anta apribile; nei serramenti a piu' battenti vengono inserite ulteriori due guarnizioni nel nodo centrale.
La verniciatura utilizzata per la mordenzatura e' alle nanotecnologie, che consentono di controllare e rallentare il
processo di degrado a cui il legno e' sottoposto. In particolare le vernici nanotecnologiche garantiscono livelli di
resistenza ai raggi UV del film di vernice impensabili con i tradizionali sistemi verniciatura.
La martellina e' in alluminio color oro tipo Tokyo posata in asse su fascetta.
Supporta vetri di sezione complessiva da 33 a 34 mm di cui la composizione s'intende sempre nel seguente modo:
lastra esterna + aria + lastra interna.
9.2. Persiana a stecca
Persiana a stecca passante realizzata in legno composta da struttura avente sezione di mm 54x80 giuntata a
tenone e da stecche orizzontali a sezione romboidale da mm 68x14. La struttura perimetrale presenta profilature
tondeggianti con battute esterne da mm 20x33 a murare e da mm 15x33 a telaio; nel caso di 2/3/4 battenti,
battuta centrale a doppio maschio/femmina. La ferramenta applicata, di colore nero e diversa a seconda del
sistema, e' posizionata a vista con incasso e fissaggio in battuta (ad eccezione del sistema caravaggio dove e' a
vista). Sistema di chiusura a spagnoletta e fermi
posizionati sui lati inferiori e superiori. Ferramenta a completamento composta da cardini e fermapersiane neri.
La vernice utilizzata per la mordenzatura e' alle nanotecnologie, che consentono di controllare e ritardare il
processo di degrado a cui il legno e' sottoposto. In particolare le vernici nanotecnologiche garantiscono livelli di
resistenza ai raggi UV del film di vernice impensabili con i tradizionali sistemi di verniciatura; le laccature
sull'essenza framire', per motivi legati alla specificita' dell'essenza, vengono realizzate usando vernici catalizzate
bicomponenti.
9.3. Velux
In copertura (come da elaborati grafici), sono previsti velux in legno con vernice a base d’acqua Standard
bassoemissiva a comando motorizzato, comprensivi di oscuramento e di sicurezze contro il vento e la pioggia.
Finestra per tetti VELUX in legno naturale manuale con apertura a bilico e vetro autopulente, completa di
raccordo e persiana avvolgibile esterna.
Telaio e battente in pino massiccio stratificato, trattato con sostanze imputrescenti, impregnante e doppio strato
di vernice a base d’acqua. Maniglione con barra in alluminio posizionata nella parte superiore del battente con
funzione di ventilazione a finestra chiusa e filtro antipolvere. Ribaltamento del battente a 180° con chiavistello di
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bloccaggio. Rivestita all’esterno in rame o alluminio plastificato grigio (RAL 7043).
Completa di vetrata isolante stratificata antivandalismo classe P2A – UNI EN 356:2002 con funzione di protezione
dalla grandine, autopulente [(6mm(stratificato di sicurezza PVB - interno) + 15mm (Argon) + 4mm(temperato esterno)]. Ufinestra=1,4 W(m²K), Uvetro=1,1 W(m²K), Utelaio=1,5 W (m²K), Rw=35dB, g=0,54, tenuta aria=classe
3, trasmittanza luce tw=0,77.,resistenza all’impatto = classe 3 - UNI EN 13049:2003. Marchiatura CE (EN 14351-1).
Dotata di persiana avvolgibile esterna manovrabile con asta da 80 cm.
Ufin.+persiana abbassata=1,1 W/(m²K) (ISO 15099), g.fin+persiana abbassata=0,03 (ISO 15099).
Dimensioni (cm) 94x160.
10.
SCALA INTERNA COMUNE E ANDRONE
La scala interna sarà mantenuta tranne che per il tratto iniziale a piano terra per creare il passaggio fino
all'ascensore. La parte mancante sarà ricostruita con lo stesso materiale dell'esistente.
La rampa che arriva in soffitta verrà invece parzialmente demolita perchè il locale verrà annesso ad una unità
immobiliare.
L'androne d'ingresso, in accordo con gli altri fruitori verrà sistemato ripavimentato e ritinteggiato.
11.
OPERE IN METALLO
I parapetti delle finestre, ove presenti in progetto, saranno realizzate con profili tondi in ferro, tinteggiati con
vernice ferro-micacea, fissate con tasselli a parete.
Disegno come da progetto.
Le ringhiere esistenti, dei balconi del piano primo, verranno prima sabbiati
l’applicazione di una mano di antiruggine e di due mani di smalto.
12.
e poi verniciati
mediante
TERRAZZE E BALCONI
La terrazza, dell’appartamento al piano secondo, verrà adeguatamente impermeabilizzate e pavimentate con
piastrelle di gres antigelivo della Marazzi Group Spa serie Polis, formato 14,8x14,8 di 1°scelta, posato dritto, con
colore a scelta della D.L., o in materiale similare di pari valore.
I balconi degli appartamenti a piano primo costituiti da lastre di beola verranno adeguatamente conservati, e
puliti mediante sabbiatura dell’intradosso e dell’estradosso.
13.
PAVIMENTAZIONE ESTERNA
La pavimentazione dell’androne di ingresso in beola, verrà rimossa per permettere i lavori di passaggio dei nuovi
impianti, per poi essere riposata realizzando un adeguato massetto e rispettando l’orditura esistente.
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14.
IMPIANTO ASCENSORE
L'impianto rispetterà tutte le normative vigenti, sarà tipo KONE modello MonoSpace®
Portata e capienza 400 kg / 5 persone - Velocità 1,00 m/s - Corsa 8,10 m - L'ascensore ha 3 fermate e 3 servizi sul
lato principale.
L'impianto fornito è conforme alla Direttiva 95/16/CE, alle norme di compatibilità elettromagnetica UNI EN
12015:2005 e UNI EN 12016:2005 ai sensi della Direttiva 2004/108/CE e alla normativa per l'accessibilità agli
ascensori
 Dimensioni cabina
950 mm larghezza x 1100 mm profondità x 2200 mm altezza
Struttura - L'arcata di cabina è in acciaio ed è equipaggiata con tutti i dispositivi di sicurezza richiesti. Dispositivi di
lubrificazione automatica delle guide inclusi nella fornitura. La struttura modulare di cabina è realizzata con
pannelli in acciaio rivestiti esternamente con materiale fonoisolante. La ventilazione di cabina è garantita tramite
aperture presenti nella parte inferiore della cabina stessa.
 Porta di cabina
Dimensioni:800 mm larghezza x 2000 mm – Tipo: KES201 – Apertura: Due pannelli apertura laterale
Porta di cabina: Pannelli in acciaio satinato Asturia
Per prevenire danni alle persone causati dalla chiusura delle porte, la porta di cabina è dotata di cortina di luce:
dispositivo di interdizione a fascio di raggi infrarossi in grado di rilevare la presenza di ostacoli su tutta l'altezza
della porta.
 Dispositivi impianto
Campanello di allarme, al piano principale; Livellamento accurato ai piani (in applicazione all'emendamento 3 in
vigore dal 31/12/2011); Apertura porte anticipata; Ritorno al piano automatico; Interruttore nel vano per fermata
di emergenza; Interfono di emergenza, cabina - quadro manutenzione; Blocco meccanico delle porte;
Spegnimento temporizzato della luce in cabina per risparmio energetico; Illuminazione di vano, interruttore e
fusibile nel pannello di controllo, interruttore in fossa; Filtri armoniche THD; Scaletta in fondo fossa; Protezione
tra portale e vano;
15.
LINEA VITA
Sarà installata una linea flessibile lungo il colmo, come da progetto, e ganci antipendolo agli angoli della
copertura. L’accesso avverrà tramite piattaforma mobile o ponteggio.
I componenti della linea vita, sono i seguenti:
· n.4 pali inclinati h=35 cm in Fe Zn, cod.1100F;
· n.2 assorbitori SG75/LG71, in acciaio inox Aisi 304, cod. 1400A;
· n.2 tenditori SG75, in acciaio inox Aisi 304 cod. 1402A;
· ml. 18 corda in acciaio inox Aisi 316 diam.10 mm 133 fili, cod. 1500A;
· n.13 ganci antipendolo in Aisi 304;
Il sistema in classe C consentirà l’accesso massimo di n°5 persone contemporaneamente lungo la linea flessibile,
così come previsto dai calcoli di omologazione dei sistemi componenti la linea vita. L’installazione dei pali avverrà
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tramite barre filettate M12 cl.8.8 inghisate con resina.
Il sistema così installato e disposto secondo gli schemi grafici allegati, costituisce la base per l’aggancio di cordini
retrattili con dissipatore di energia conforme alla UNI EN 360, a sua volta agganciato all’apposito anello
dell’imbragatura indossata da chi si troverà ad operare sulla copertura, secondo quanto previsto dalla UNI EN
361. Per poter accedere alla copertura tramite i ganci di ancoraggio, usare un cordino con dissipatore incorporato
della lunghezza massima di 2 mt.
Il sistema, viene classificato secondo la norma UNI EN 795 come sistema in classe C.
Il sistema risulta conforme alla modalità di installazione previste dalla ditta produttrice, che dichiara di aver
eseguito con risultati soddisfacenti le prove richieste dalle normative vigenti.
Il sottoscritto progettista, dichiara che, il sistema così come descritto, se installato a regola d’arte, è in grado di
assolvere pienamente alle prestazioni richieste dalla normativa vigente.
L’installatore dovrà verificare e garantire il buono stato del supporto di posa, e la corretta installazione dei
fissaggi, eseguendo se il caso, prove di estrazioni in sito. Dovrà inoltre garantire la conformità tra il presente
progetto e l’effettiva realizzazione in cantiere segnalando eventuali modifiche in corso di posa. Dovranno essere
inoltre verificati in sito i tiranti d’aria su tutti i lati liberi, segnalando la presenza di eventuali ostacoli integrando
adeguatamente il presente progetto.
E’ fatto salvo da parte dell’operatore, di controllare la corretta tensione della corda, in modo tale che non entri in
contatto con altri corpi generando sfregamenti che ne possano inficiare le caratteristiche di
resistenza.
Il sistema dovrà essere oggetto di verifica con cadenza almeno annuale, o comunque in concomitanza di
eventi atmosferici significativi (forti temporali, caduta di fulmini ecc.), effettuata da tecnico specializzato e
autorizzato PLANEN LINEE VITA.
16.
LATTONERIE
Le lattonerie, quali canali di gronda, converse, scossaline, pluviali, ecc. saranno realizzate in lamiera di rame con
sviluppi e sezioni degli elementi adeguatamente dimensionati; i pluviali saranno raccordati alla rete di
smaltimento delle acque bianche con idonei pozzetti sifonati ed ispezionabili posti al piede delle calate.
17.
CANTINE PIANO INTERRATO
Pavimentazione: In battuto di cemento con finitura superiore trattata al quarzo e lisciata con frattazzatrice
meccanica.
Punti luce: In ogni cantina è previsto un punto luce semplice ed una presa da 16 A+T bipasso a vista.
Nei corridoi comuni e negli altri locali condominiali, punti luce semplici ed una presa da 16 8 A+T bipasso a vista.
Parete divisorie: In blocchi leca / cemento – spess. cm. 8 e 12 REI 120 a faccia vista tinteggiato con tempera bianca
a perfetta copertura.
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18.
CASSETTE POSTALI.
Le cassette postali saranno una per ogni unità immobiliare, di tipo portariviste, posizionate incassate nell’androne
esterno affianco alla porta di ingresso al palazzo.
DOTAZIONI INTERNE E D’USO PRIVATO
19.
FINITURA INTERNA
La finitura interna agli appartamenti sara a gesso.
Quelli del vano scala e dell'ingresso saranno al civile premiscelato a base di calce e cemento ed in entrambi i casi
verranno presi i necessari accorgimenti affinchè spigoli e attacchi soffitti con pareti verticali si presentino
perfettamente lineari senza ondulazioni.
20.
PAVIMENTI INTERNI – RIVESTIMENTI – ZOCCOLINI
Pavimenti zona giorno (soggiorno, zona pranzo, cucina e disimpegni) e
Pavimenti dei vani destinati a camera da letto, e disimpegno zona notte:
Pavimentazione in listoni prefiniti tipo LIBELLUM 125 color rovere naturale finitura spazzolato dim.
mm10x125x1200. In corrispondenza dei giunti di raccordo fra pavimentazioni eseguite con materiali diversi od
anche con materiali di tipo, marca, colore o formato diversi, saranno poste in opera reggette in acciaio, delle
dimensioni e del tipo che sarà definito in sede esecutiva dalla D.L.
Pavimenti e rivestimenti dei servizi igienici:
La pavimentazioni dei servizi igienici, saranno con piastrelle in monocottura smaltata della Marazzi Group Spa
serie Stardust 33, formato 33,3x33,3 di 1°scelta, posato dritto, con colore a scelta della D.L., o in materiale
similare di pari valore.
I rivestimenti saranno con piastrelle in monocottura smaltata della Marazzi Group Spa serie Stardust 33, formato
36x18 di 1°scelta, posato dritto, con colore a scelta della D.L., o in materiale similare di pari valore.
Le pavimentazioni saranno poste in opera con collante su uno strato di massetto in cls.
Gli zoccolini saranno coordinati con i serramenti interni; di essenza e colore a scelta della D.L..
21.
IMPIANTO IDRICO-SANITARIO
21.1.
Tubazioni e raccordi
L’impianto è realizzato con tubazioni di tipo multistrato con raccordi con giunzioni a pressare.
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21.2.
Tubazioni scarico
Tubazioni in polipropilene reticolato con giunzioni ad or-ing.
E' un sistema di tubi e raccordi per lo scarico ad innesto in polipropilene autoestinguente che, per le specifiche
della materia prima impiegata e per la particolare tecnologia di fabbricazione, possiamo così caratterizzare:
- alto peso molecolare della materia prima utilizzata;
- basso peso specifico e conseguente leggerezza dei tubi e dei raccordi;
- grande resistenza ai detersivi, liscive ed agli acidi comunemente usati;
- buona resistenza agli urti;
- ottima resistenza alle acque di scarico delle lavatrici e lavastoviglie;
- vasta gamma dei diametri dei tubi (dal 32 mm al 160 mm), dei raccordi e dei pezzi speciali;
- montaggio estremamente semplice;
- guarnizioni di tenuta in gomma elastomerica che hanno la stessa durata del tubo;
- elevata stabilità dimensionale e superfici lisce che favoriscono il deflusso delle acque usate ed evitano il formarsi
di incrostazioni;
- bassa conducibilità termica che limita il formarsi di condense;
- valido sistema di imballo dei tubi e dei raccordi per facilitare le operazioni di trasporto e di stoccaggio ed evitare
casi di ovalizzazione o schiacciamento.
Temperatura massima dei fluidi convogliati non in pressione: 95°C.
21.3.
Porcellana:
Rubinetteria:
Piatti doccia:
Vasca:
21.4.
Porcellana e rubinetteria
serie prima, donatello
serie dolomite base, sirio
in porcellana ideal standard - pozzi ginori – dolomite
dimensioni: 80 x 80 completi di saliscendi doccia
tipo 170 x 70 acrilica da incasso
Radiatore da arredo
Radiatore termo arredo da disporre nei bagni; radiatore in acciaio di colore bianco composto da elementi
orizzontali a tubi tondi di diametro 25 mm spessore 1,2 mm, collettori laterali a sezione semiovale 40x30 spessore
1,5 mm.
Acciaio ad alta qualità prodotto secondo le rigide normative internazionali con saldature sicure ed invisibili.
Verniciatura brillante, luminosa e omogenea. Facilitati, di conseguenza, anche il trasporto e l'installazione.
Temperatura programmata raggiunta rapidamente grazie all'acciaio impiegato e alla veloce circolazione della
poca acqua contenuta.
Riduzione dei consumi energetici conseguente al minor volume d'acqua da scaldare per raggiungere l'emissione
ottimale del calore.
L'impianto idrico sanitario comprenderà la seguente dotazione tipica, salvo diverso disegno:
Cucina: attacco per lavello, attacco per lavastoviglie con cassetta sifonata.
Bagno principale: vaso, bidet, lavabo a colonna, vasca oppure piatto doccia.
Bagno secondario :vaso, bidet, lavabo, piatto doccia, attacco per lavatrice con cassetta sifonata.
Soluzioni differenti seguiranno le indicazioni presenti sui disegni di progetto.
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22.
SERRAMENTI INTERNI
22.1.
Porte blindate d'ingresso alle unita:
Porta blindata ad un’anta battente, mod. TR 422, rivestimento interno ed esterno liscio in tanganica, serratura di
sicurezza per cilindro a profilo europeo, defender di protezione; cilindro in acciaio antitrapano, soglia mobile
parafreddo, limitatore di apertura, maniglieria in alluminio bronzato.
22.2.
Porte interne
Porte in laminatino ‘ALFA – BETA – ZETA – OMEGA – TAU – DELTA – EPSILON – GAMMA - JOTA’
Porta liscia cieca ad un’anta, misura luce netta passaggio standard 700/800x2100h. spessore muro standard
105/110, anta liscia cieca con venatura in verticale (finiture simil legno), stipite r10 ‘duca’ e coprifili piatti
68x30mm il tutto rivestito in laminato finitura da definire a scelta della D.L.. Ferramenta nichelata composta da
tre cerniere tipo anuba e serratura tipo patent normale.
22.3.
Porte cantina:
Porta REVER ad una anta in lamiera d’acciaio, completamente zincata; anta tamburata con interposta struttura
rigida in fibra alveolare e telaio angolare assiemato; serratura standard con foro cilindro ed inserto per chiave tipo
patent; maniglia antinfortunistica colore nero. Numero 2 cerniere portanti e 3 rostri di tenuta in battuta lato
cerniere; verniciatura di serie con polveri epossipoliestere con finitura a struttura antigraffio goffrata, colore
standard ral.1013.
23.
TINTE E VERNICI
La tinteggiatura dei locali abitativi e su tutte le pareti non rivestite (bagni e cucine) incluso il soffitto del vano
scala, con tinta a tempera in colore bianco data a pennello o a rullo con tre mani.
24.
SCALE INTERNE (PER SOPPALCO)
Scala prefabbricata salvaspazio in ferro, realizzata con supporti in ferro verniciato e finiture di colore grigio e
bianco. Caratterizzata da gradini in massello di faggio sagomati e sfalsati che favoriscono la massima agibilità con
un ingombro minimo.
25.
SOPPALCO
I soppalchi composti in acciaio-calcestruzzo sono costituiti da un lamiera grecata e getto di calcestruzzo armato
con portata secondo quanto previsto dalle normative vigenti.
Pavimentazione in parquet come gli altri locali, ringhiera in profilati di ferro verniciati come ringhiera della scala o
comunque a scelta della D.L.
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IMPIANTI
26.
IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Gli impianti saranno progettati rispettando le caratteristiche funzionali dell’edificio.
Sarà garantita la perfetta integrazione tra architettura, strutture e impianti tecnologici al fine di assicurare la
massima flessibilità di uso degli spazi.
26.1.








Realizzazione di punto di consegna AEM in bassa tensione per parti comuni di edificio, in corrispondenza
del vano scala comune al piano terra.
2. Realizzazione del quadro generale parti comuni di edificio dedicato all’alimentazione di tutti gli impianti
relativi alle parti comuni (esempio: illuminazione scale, illuminazione esterna, ecc.), da ubicare a valle del
punto di consegna nel vano scala comune al piano terra.
3. Posa di linee elettriche principali derivate dal Q.E. Parti Comuni che transiteranno in tubazioni
metalliche o PVC;
4. Realizzazione di impianti F.M, Luce a servizio di sbarchi ascensori, locali tecnici, aree esterne e
quant’altro inerente alle parti comuni.
Realizzazione impianto di messa a terra.
Realizzazione di impianto videocitofonico.
Realizzazione impianto TV terrestre e satellitare
Realizzazione impianto telefonico
26.2.







PARTI COMUNI CONDOMINIALI
PARTE UTENTI
Realizzazione dei Q.E. sottocontatori appartamenti da ubicare nel vano scala comune al piano terra che
saranno realizzati in corrispondenza del punto di consegna AEM, costituiti ognuno di n° 1 interruttore di
tipo modulare, con protezioni magnetotermiche differenziali di tipo selettivo;
Realizzazione di nuovi quadri elettrici appartamenti/utenti da ubicare ognuno all’interno della rispettiva
unità immobiliare di appartamento;
Realizzazione e posa di linee elettriche principali per collegamento tra locale contatori e Q.E.
appartamenti mediante l’utilizzo di canaline in filo d’acciaio elettrosaldato posate all’interno dei cavedi
impianti e tubazioni plastiche poste sotto il massetto ai vari piani;
Realizzazione di impianti F.M, Luce all’interno di tutti gli appartamenti (corpi illuminanti esclusi);
Realizzazione di impianti TV terrestre e satellitare all’interno di tutti gli appartamenti;
Realizzazione impianto videocitofonico;
Realizzazione di impianti telefonici per tutti gli appartamenti
26.3.
NORMATIVE DI RIFERIMENTO
Gli impianti elettrici dovranno essere realizzati a regola d'arte, in rispondenza alle Leggi 01.03.1968 n. 186.
Si considerano a regola d'arte gli impianti elettrici realizzati secondo le norme CEI applicabili, in relazione alla
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tipologia di edificio, di locale o di impianto specifico oggetto del progetto; in particolare gli impianti elettrici
oggetto di progetto saranno realizzati in conformità ai sotto elencati articoli di legge e prescrizioni normative:
DL 81/08 Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008)
Legge 186/68 Obbligo dell’esecuzione a regola d’arte degli impianti (CEI)
DM 37/08 Decreto del 22-01-08 (ex. 46/90)
Legge 791/77 Responsabilità del costruttore
DPR 224/88 Responsabilità del costruttore
Per le caratteristiche generali dell’impianto:
CEI 11-1 Impianti di produzione di energia elettrica Norme generali
CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori per tensioni non superiori a 1000V
CEI 70-1 Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)
Per i materiali conduttori:
CEI 7-6 Zincatura a caldo per immersione su elementi di materiale ferroso
Per i cavi energia B.T.:
CEI 20-21 Calcolo delle portate dei cavi elettrici in regime permanente
CEI 20-22 Prova dei cavi non propaganti l’incendio
CEI 20-35 Metodo di prova comuni per cavi in condizioni di incendio – prova di non propagazione verticale
della fiamma su un singolo conduttore o cavo isolato.
CEI 20-36 Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici
CEI 20-37 Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici
CEI 20-38 Cavi isolati con gomma non propaganti l’incendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici corrosivi
tensione nominale inferiore a 0,6/1kV (Parte 1) e superiore a 0,6/1Kv (Parte 2).
CEI 20-45 Cavi isolati con mescola elastomerica, resistenti al fuoco, non propaganti l’incendio, senza alogeni
(LSOH) con tensione nominale di 0,6/1kV.
CEI-UNEL 35024/1 - (Giugno 1997). Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per
tensioni nominali non superiori a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua - Portate di corrente
in regime permanente per posa in aria.
CEI-UNEL 35026 - (Settembre 2000). Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per
tensioni nominali di 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente continua - Portate di corrente in regime
permanente per posa interrata.
Per le grosse apparecchiature:
CEI 17-5 Apparecchiature a bassa tensione. Interruttori automatici
CEI 17-11 Interruttori di manovra, sezionatori per tensioni inferiori a 1000 V
CEI 17-13 Apparecchiature costruite in fabbrica (quadri elettrici)
CEI 17-50 Apparecchiature B.T.: Contattori e avviatori elettromeccanici
Per le altre apparecchiature a bassa tensione:
CEI 23-3 Interruttori automatici e sovracorrente per usi domestici e similari
CEI 23-5 Prese a spina per usi domestici e similari
CEI 23-8 Tubi protettivi in PVC e loro accessori
CEI 23-9 Apparecchi di comando non automatici (interruttori) fissi
CEI 23-12 Prese a spina per usi industriali
CEI 23-14 Tubi protettivi flessibili in PVC e loro accessori
CEI 23-16 Prese a spina di tipi complementari per usi domestici e similari
CEI 23-18 Interruttori differenziali per usi domestici e similari
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CEI 23-19 Canali portacavi in materiale plastico e accessori ad uso battiscopa
CEI 23-28 Tubi per le installazioni elettriche. Tubi metallici
CEI 23-31 Sistemi di canali metallici ad uso portacavi e portapparecchi
CEI 23-32 Sistemi di canali in materiale plastico isolante per soffitto e parete
Per i fusibili:
CEI 32-1 Fusibili a tensione inferiore a 1000V. Prescrizioni generali
CEI 32-4 Fusibili a tensione inferiore a 1000V. Prescrizioni supplementari
Per le apparecchiature e gli impianti di illuminazione:
UNI EN 12464-1 Illuminazione Posti di lavoro Interni
CEI 34-21 Apparecchi di illuminazione. Prescrizioni generali e prove
CEI 34-22 Apparecchi di illuminazione. Apparecchi di emergenza
Legge Regionale 27 marzo 2000, n°17 Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione
esterna e di lotta all’inquinamento luminoso.
Legge Regionale 21 dicembre 2004, n°38 Aggiornamento relativo alla Legge sulle ‘’Misure urgenti in tema di
risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso’’.
Tutti gli apparecchi di illuminazione devono essere provvisti di Marchio Italiano di Qualità,
essere rispondenti alle norme CEI sezione CT 34, alla legge n° 791 del 18-10-1 977 “Garanzie
di sicurezza per il materiale elettrico“ e al DM 9-10-1.980 “Disposizione per la prevenzione ed
eliminazione dei radiodisturbi sugli apparecchi illuminanti”.
Per gli impianti di terra:
CEI 11-1 Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata
CEI 64-8/5 Impianti elettrici utilizzatori per tensioni non superiori a 1000 V
CEI 11-37 Guida all’esecuzione degli impianti di terra
Per l’impianto di scariche atmosferiche:
CEI EN 62305-1 Norme per la protezione contro i fulmini – Principi generali
CEI EN 62305-2 Norme per la protezione contro i fulmini – Valutazione del rischio
CEI EN 62305-3 Norme per la protezione contro i fulmini – Danno materiale alle strutture e pericolo per le
persone
CEI EN 62305-4 Norme per la protezione contro i fulmini – Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture
Per i relè:
CEI 41-1 Relè elettrici a tutto o niente e di misura. Norme generali
Per i livelli d’emissione:
EN55022 relative prescrizioni minime di E.M.C.
EN 50081-1 (livello di emissione)
EN 50082-1 (livello di immunità)
Per le Norme americane ENSI EIA/TIA 607 (compatibilità elettromagnetica)
Per quanto riguarda la certificazione degli impianti si fa riferimento allo standard TIA/EIA
TSB67 ed EN 50174.
Nella realizzazione dell’opera si dovrà far riferimento, inoltre, alle seguenti norme e raccomandazioni:
Raccomandazione ASL e ISPESL
Norme e prescrizioni della società distributrice dell’energia elettrica
Norme e prescrizioni del Circolo delle costruzioni Telegrafiche e Telefoniche
Norme e prescrizioni del Comando dei Vigili del Fuoco territorialmente competente
Tabelle d’unificazione UNI - CEI - UNEL
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Le prescrizioni dell’Istituto Italiano per il marchio di Qualità per i materiali e le apparecchiature ammesse
all’ottenimento del Marchio
Ogni altra prescrizione, regolamentazione o raccomandazione emanata da eventuali Enti ed applicabile agli
impianti elettrici ed alle loro parti componenti
Direttive CEE recepite dalla legislazione nazionale con particolare riferimento alle direttive quadro 89/391 e
92/57
Ogni altra prescrizione, regolamentazione e raccomandazione emanate da eventuali Enti ed applicabili agli
impianti oggetto del presente capitolato
Il rispetto delle Norme sopra indicate è inteso nel senso più restrittivo, cioè non solo la realizzazione dell'impianto
sarà rispondente alle Norme, ma altresì ogni singolo componente dell'impianto stesso.
In caso di emissione di nuove normative, che implichino un corrispondente adeguamento o modifica
dell'impianto, il costo delle opere supplementari verrà riconosciuto all'Installatore solo se la data di emissione
della normativa risulterà posteriore alla data della gara.
Tutti i materiali impiegati nella realizzazione dei lavori dovranno essere conformi alle prescrizioni tecniche
indicate nelle specifiche materiali, dovranno essere provvisti del marchio IMQ (ove richiesto) e dovranno essere
per qualità e provenienza di primaria casa costruttrice e fra quanto di meglio il mercato sia in grado di fornire.
Ai sensi dell'art. 2 della Legge n. 791 del 18.10.1977 e dell'art. 7 della Legge n. 46 del 05.03.1990, dovrà essere
utilizzato materiale elettrico costruito a regola d'arte, sul quale sia stato apposto un marchio che ne attesti la
conformità (per esempio IMQ), ovvero abbia ottenuto il rilascio di un attestato di conformità da parte di uno degli
organismi competenti per ciascuno degli stati membri della Comunità Economica Europea, oppure sia munito di
dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore.
I materiali non previsti nel campo di applicazione della Legge 18.10.1997, n. 791 e per i quali non esistono norme
di riferimento dovranno comunque essere conformi alla Legge 01.03.1968, n. 186.
Tutti i materiali dovranno essere esenti da difetti qualitativi e di lavorazione.
Gli impianti ed i materiali impiegati che non saranno ritenuti rispondenti alle normative in vigore, saranno oggetto
di contestazione da parte della Società appaltante e ne sarà richiesto il rifacimento o la sostituzione a carico della
Ditta assuntrice dei lavori.
Si precisa che dovrà essere cura della Ditta installatrice assumere in loco, sotto la sua completa ed esclusiva
responsabilità, le necessarie informazioni presso le sedi locali ed i competenti uffici dei sopra elencati Enti e di
prendere con essi ogni necessario accordo inerente la realizzazione ed il collaudo degli impianti.
26.4.
IMPIANTI ELETTRICI SECONDARI PARTI COMUNI
Nella voce sono compresi tutti gli impianti che hanno origine dai Q.E. secondari, gli impianti saranno eseguiti con
materiali adatti per l'installazione sotto traccia con materiali adatti per installazione a vista all’interno delle
cantine.
26.4.1. IMPIANTO F.M.
Saranno utilizzati cavi uni/multipolare del tipo flessibile FG7(O)M1 0,6/1kV (CEI 20.13) non propaganti l’incendio
(Norma CEI 20.22 II), non propagante la fiamma (Norma CEI 20.35), con ridotta emissione di gas corrosivi (CEI 2037I) con mescola isolante EPR per l’alimentazione delle utenze FM interne ai locali tecnici, prese di servizio delle
parti comuni condominiali e di edificio. I vari circuiti saranno derivati dai rispettivi quadri di zona.
La distribuzione FM ai piani e per l’alimentazione di ogni singola unità abitativa è prevista con canaline metalliche
traforate o del tipo a rete elettrosaldata poste nei cavedi verticali.
Ai vari piani nelle parti comuni verranno previste prese schucko universali 2x16A+T installate in scatole ad incasso
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da tre moduli.
26.4.2. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE
Con origine dai quadri secondari, sarà realizzata la distribuzione dei circuiti luce, con l’utilizzo di cavi multipolari
del tipo flessibile FG7(O)M1 0,6/1kV (CEI 20.13) non propaganti l’incendio (Norma CEI 20.22 II), non propagante la
fiamma (Norma CEI 20.35), con ridotta emissione di gas corrosivi (CEI 20-37I) con mescola isolante EPR.
L’impianto al piano interrato sarà realizzato con materiale adatto per posa a vista e con grado di protezione
meccanica IP55 minimo (IP20 sulle scale).
I comandi luce delle scale e corridoi ai piani saranno realizzati con dispositivo Luce Scale.
Il comando dell’impianto delle cantine sarà realizzato con interruttori locali.
Le apparecchiature illuminanti saranno per i piani interrati generalmente di tipo a vista a sospensione mentre per
i piani fuori terra la tipologia sarà prevalentemente del tipo ad incasso, a plafone o a parete.
La distribuzione del servizio luce all’interno delle cantine sarà realizzata per mezzo di condotti elettrici in PVC.
La distribuzione verrà eseguita con cassette e tubazioni in materiale plastico idonee per la specifica posa e poste
all’interno del controsoffitto e/o sottotraccia.
L’impianto di ogni piano sarà in parte comandato da alcuni pulsanti locali disposti sui punti di sbarco delle scale e
ascensori ed in prossimità degli ingressi agli alloggi.
Sia al piano interrato che fuori terra nelle zone comuni agli edifici, l’impianto luci di sicurezza sarà realizzato a
mezzo di corpi illuminanti dotati, dove previsto, di complessi autonomi di emergenza che andranno a coprire
essenzialmente le zone identificate quali possibili corridoi, scale e vie di fuga.
Tutti gli apparecchi di illuminazione devono essere provvisti di Marchio Italiano di Qualità, essere rispondenti alle
norme CEI sezione CT 34, alla legge n° 791 del 18-10-1 977 “Garanzie di sicurezza per il materiale elettrico“ e al
DM 9-10-1.980 “Disposizione per la prevenzione ed eliminazione dei radiodisturbi sugli apparecchi illuminanti”.
I corpi illuminanti della presente fase di intervento saranno in quantità adeguata al raggiungimento dei valori
illuminotecnici richiesti per la specifica zona, previsti dalla normativa UNI 12464
I corpi illuminanti saranno dotati di reattore a basse perdite con cablaggio elettronico.
La disposizione planimetrica e le tipologie di impianto relative ai diversi corpi illuminanti sono indicate nei disegni
di progetto allegati e nel computo metrico estimativo.
26.4.3. IMPIANTO DI TERRA
L'impianto di messa a terra dovrà essere realizzato in conformità a quanto previsto dalla norme CEI per gli
impianti classificati TT.
L’impianto di messa a terra dovrà essere realizzato in accordo alle vigenti normative con particolare riguardo a:
Norme CEI 11.1 IX Edizione
DPR 574 del 27/4/53
Norme CEI 64/8
Norme CEI 11-37
Per i conduttori di protezione ed equipotenziali verso terra sarà ammesso l'impiego di conduttori di protezione,
posati in canaletta o tubazioni di tipo N07G9-K e N07V-K (CEI 20-22 – CEI 20-37 – CEI 20-38) tassativamente
contraddistinti da colore giallo/verde, colore che comunque non potrà essere utilizzato per nessun altro
conduttore appartenente ad un circuito differente da quello di terra.
I sotto quadri alimentati dal quadro elettrico generale, dovranno avere ognuno la propria corda di terra o inserita
nel cavo di alimentazione o separata.
Tali corde dovranno fare capo alla barra di terra del Quadro Elettrico Generale che dovrà presentare dei fori
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supplementari per consentire l'allacciamento dei conduttori di messa a terra di eventuali utenze future.
L’impianto di terra, comune a tutto il complesso, sarà realizzato con un dispersore in corda di rame nudo della
sezione di 35mmq posato interrato lungo il perimetro esterno del fabbricato.
A tale conduttore verranno allacciati i ferri di armatura delle fondazioni e delle murature strutturali perimetrali.
Saranno inoltre previsti pozzetti ispezionabili contenenti picchetti di dispersione della lunghezza di 1,5m in acciaio
a zincati.
26.4.4. PROTEZIONE DEGLI UTILIZZATORI
Tutte le parti metalliche relative agli utilizzatori degli impianti elettrici dovranno essere adeguatamente protette
contro i contatti indiretti, tramite connessione all'impianto di terra.
Come prescritto dalle vigenti normative (CEI 64.8 cap. 11 sez. 1 collegamenti equipotenziali) saranno collegate
all’impianto di terra le masse metalliche presenti nell'edificio, quali :
connessioni di continuità elettrica di terra fra rubinetti di adduzione e scarichi dei lavandini dei servizi igienici,
docce ed apparecchi idrosanitari qualora realizzati in materiale metallico.
connessioni di continuità elettrica di terra dei basamenti di sostegno delle macchine dell’impianto di
climatizzazione.
grandi masse metalliche (es. supporti delle facciate continue)
Le connessioni saranno eseguite con conduttori di rame isolati tipo N07G9-K in esecuzione non propagante
l'incendio e la fiamma, a ridotta emissione di gas corrosivi e assenza di gas corrosivi in caso di incendi, secondo
Norme CEI 20.22II, 20.37I e 20.35 aventi sezione di 6 mmq con isolamento colore giallo/verde, posato entro tubo
di p.v.c..
26.5.
IMPIANTI ELETTRICI SECONDARI UNITÀ ABITATIVE
26.5.1. QUADRO ELETTRICO SOTTO-CONTATORE APPARTAMENTO
All’interno del vano scala comune, a valle del punto di consegna dell’energia da parte dell’Ente erogatore AEM,
sarà installato l’interruttore generale di tipo magnetotermico differenziale a protezione delle linea in cavo che
raggiungerà il quadro elettrico interno dell’unità immobiliare.
Il quadro elettrico sottocontatore, del tipo doppio isolamento sarà costituito da una struttura modulare idonea
alla posa a vista e conterrà la protezione elettrica di tipo magnetotermica e differenziale di tipo selettivo.
26.5.2. LINEA ELETTRICA DI COLLEGAMENTO QUADRO ELETTRICO DI APPARTAMENTO
Con origine dalla protezione del quadro sotto-contatore verrà posata la linea elettrica in cavo tipo multipolare
FG7(O)M1 0,6/1kV, non propagante l'incendio (Norma CEI 20-22/III), non propagante la fiamma (Norma CEI 2035), non emissione di alogeni, gas tossici e fumi opachi (Norma CEI 20- 37), (Norma CEI 20-38).
Il percorso sarà all’interno delle canaline in filo di acciaio elettrosaldato poste all’interno del montante e dedicate
all’alimentazione delle singole unità immobiliari.
Ai piani prefissati un’apposita cassetta permetterà il fissaggio del cavo per evitarne lo stiramento, detta cassetta
fungerà anche da raccordo con la tubazione orizzontale in arrivo dall’appartamento.
Tutti i collegamenti elettrici dovranno soddisfare le caratteristiche di “doppio isolamento” così come richiesto
dalla Norma CEI 64-8.
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26.5.3. QUADRO ELETTRICO DI APPARTAMENTO
All’interno dell’appartamento verrà posto il quadro elettrico con installate le protezioni magnetotermiche
differenziali dei circuiti elettrici degli utilizzatori terminali, centri luce, prese, utenze del CDZ, ecc.
Il quadro elettrico costituito da una struttura modulare in materiale isolante, in modo da soddisfare i requisiti di
doppio isolamento così come prescritto dalla Norma CEI 64-8, sarà del tipo idoneo alla posa a incasso e dotato di
morsettiera alla quale si attesteranno le linee elettriche in arrivo dal campo.
I quadri saranno muniti di portella anteriore di protezione, realizzata con finestra in materiale plastico; le portelle
dovranno essere munite di serratura per impedire l’accesso o l’apertura accidentale; l’accessibilità ai quadri
elettrici sarà unicamente dal fronte.
26.5.4. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE E FORZA MOTRICE
L’impianto avrà origine dal quadro elettrico di appartamento posto all’interno dell’unità immobiliare. La
distribuzione elettrica all’interno dell’unità immobiliare avrà origine dalle cassette di derivazione/giunzione, sarà
eseguita con tubazioni in PVC flessibile posata sottotraccia e/o nel sottofondo della pavimentazione sino a
raggiungere il singolo punto luce a soffitto o a parete per la giunzione dei conduttori all’utenza terminale.
Per l’alloggiamento dei comandi luce e delle prese di energia di tipo comandato saranno poste in opera cassette
portafrutto modulari da 3÷6 posti dotate di telaio di supporto e placca di finitura.
26.5.5. IMPIANTO DI TERRA
L’impianto avrà origine dal collettore di terra interno al quadro elettrico di appartamento, dove verrà attestato il
conduttore in arrivo dal sistema disperdente di edificio.
Il sistema di messa a terra distribuito all’interno dell’appartamento garantirà la protezione di tutte le parti di
impianto e tutte le messe a terra di funzionamento dei circuiti e degli apparecchi utilizzatori.
Quanto realizzato dovrà essere conforme alle prescrizioni della norma CEI 64-8/5, fasc. 4135, della norma CEI 111. Nei bagni nei quali siano presenti vasche o docce occorre rispettare quanto prescritto dalla Noma CEI 64-8
Parte 7 “Ambienti ed applicazioni particolari” ed in particolare dovrà essere garantito un “collegamento
equipotenziale supplementare in accordo con 413.1.6.1 che colleghi tutte le masse estranee delle Zone 1-2 e 3
con i conduttori di protezione di tutte le masse situate in queste zone.”
26.5.6. IMPIANTO VIDEOCITOFONICO
A servizio di ogni singolo edificio e per ogni punto di accesso di scala ai fabbricati dovrà essere realizzato un
impianto videocitofonico.
Ogni accesso avrà una postazione esterna con pulsantiera, con pulsanti pari al numero di interni.
L’impianto interno ad ogni edificio sarà composto da una centrale di distribuzione, compresa di alimentatori e
trasformatori, installata in quadro a parete al piano interrato all’interno del locale contatori/tecnico.
Apposite scatole di derivazione, una per ogni interno, verranno installate ai piani in derivazione dal montante,
all’interno di esse verranno posizionati i derivatori bus (uno per ogni interno). Al fine di identificare le varie
componenti dei vari impianti i coperchi delle scatole dovranno essere di tipo trasparente.
All’interno delle abitazione, in prossimità della porta di accesso, sarà installata la postazione videocitofonica.
Videocitofono Tipo Urmet viva voce full duplex con display a colori OSD (On Screen Display) 4” per una visione
perfetta da ogni angolazione
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26.5.7. IMPIANTO TELEVISIVO
L’impianto in oggetto prevede la realizzazione di due postazioni ricevitrici d’antenna per il segnale digitale
terreste e per quello satellitare.
Le linee, del tipo in cavo coassiale, in uscita dall’antenna e dalla parabola raggiungeranno la centrale di testa
posizionata all’interno del montate dell’ultimo piano di ogni edificio
I segnali opportunamente amplificati verranno diffusi alle unità immobiliari ai vari piani.
Le linee del tipo in cavo coassiale transiteranno all’interno della canalina dedicata per il servizio TV e satellitare.
Ad ogni piano saranno posizionate sulla parte frontale della canalina, una cassette di derivazione contenenti i
derivatori di piano a due o quattro vie in funzione del numero di alloggi presenti al piano. La distribuzione
proseguirà poi verso i vari appartamenti sfruttando le tubazioni plastiche previste incassate a pavimento.
All’interno delle unità abitative verrà installata un cassetta del tipo ad incasso per la distribuzione interna, che
prevede prese TV digitali terrestri e TV satellitari nei vari ambienti.
26.5.8. IMPIANTO TELEFONICO
Comprende il cablaggio del sistema telefonico, costituita da tubazioni/canaline in parte interrate ed in parte
aeree, che dalle camerette multiservizi poste sulla viabilità esistente raggiungeranno dapprima il punto di
consegna AEMCOM al piano terra e da questo ripartiranno verso i vari corpi scala per raggiungere i percorsi
verticali di distribuzione.
Sono inoltre compresi per ogni ambiente:
SUB 01:
ingresso
soggiorno-pranzo
cucina
disimpegno
1 punti luce
1 videocitofono con suoneria
1 presa per trasmissione dati
1 punti presa
3 punti interruttore
1 termostato ambiente digitale
1 quadro da incasso
1 pannello per regolazione riscaldamento a LED
1 Pannello visualizzatore touch-screen KD300
1 punto presa con luce emergenza
2 punti luce
1 punto TV
1 punto TV SAT
6 punti presa
3 punti interruttore
1 presa per trasmissione dati
1 punto luce
1 punto interruttore
1 punto TV
4 punti presa
1 punto luce
1 punto presa
1 punti interruttore
1 pannello per regolazione riscaldamento a LED
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bagno
2 punti luce
1 punto presa
1 pulsante a tirante
1 punto interruttore
corridoio
1 punto luce
2 punti interruttore
1 punto presa
camera singola
1 punto luce
1 punto TV
1 punto interruttore
2 punti presa
1 presa per trasmissione dati
camera matrimoniale 2 punti luce
1 punto TV
4 punto interruttore
4 punti presa
1 presa per trasmissione dati
ripostiglio
1 punto luce
1 punto presa
bagno
2 punti luce
1 punto presa
1 pulsante a tirante
2 punto interruttore
SUB 02:
Ingresso
soggiorno-pranzo
cucina
disimpegno
1 punti luce
1 videocitofono con suoneria
1 presa per trasmissione dati
1 punti presa
3 punti interruttore
1 termostato ambiente digitale
1 quadro da incasso
1 pannello per regolazione riscaldamento a LED
1 Pannello visualizzatore touch-screen KD300
1 punto presa con luce emergenza
2 punti luce
1 punto TV
1 punto TV SAT
6 punti presa
4 punti interruttore
1 presa per trasmissione dati
1 punto luce
1 punto interruttore
1 punto TV
4 punti presa
1 punto luce
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Cremona
1 punto presa
1 pannello per regolazione riscaldamento a LED
2 punti interruttore
bagno
2 punti luce
1 punto presa
1 pulsante a tirante
1 punto interruttore
corridoio
2 punto luce
4 punti interruttore
2 punto presa
camera singola
1 punto luce
1 punto TV
1 punto interruttore
3 punti presa
1 presa per trasmissione dati
camera matrimoniale 2 punti luce
1 punto TV
3 punto interruttore
3 punti presa
1 presa per trasmissione dati
bagno
2 punti luce
1 punto presa
1 pulsante a tirante
1 punto interruttore
ripostiglio
1 punto luce
1 punto presa
SUB 03:
Ingresso
soggiorno-pranzo
cucina
1 punti luce
1 videocitofono con suoneria
1 presa per trasmissione dati
1 punti presa
3 punti interruttore
1 termostato ambiente digitale
1 quadro da incasso
1 pannello per regolazione riscaldamento a LED
1 Pannello visualizzatore touch-screen KD300
1 punto presa con luce emergenza
2 punti luce
1 punto TV
1 punto TV SAT
6 punti presa
4 punti interruttore
1 presa per trasmissione dati
1 punto luce
2 punti interruttore
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1 punto TV
4 punti presa
terrazza
1 punto luce
1 punto presa
1 punti interruttore
bagno
2 punti luce
1 punto presa
1 pulsante a tirante
1 punto interruttore
corridoio
1 punto luce
3 punti interruttore
2 punto presa
1 pannello per regolazione riscaldamento a LED
ripostiglio
1 punto luce
1 punto presa
camera singola
1 punto luce
1 punto TV
1 punto interruttore
2 punti presa
1 presa per trasmissione dati
camera matrimoniale 2 punti luce
1 punto TV
4 punto interruttore
3 punti presa
1 presa per trasmissione dati
bagno
2 punti luce
1 punto presa
1 pulsante a tirante
1 punto interruttore
scala
1 punto luce
Soppalco (camera)
1 punto luce
1 punto presa
1 punto interruttore
1 punto TV
Soppalco (camera)
1 punto luce
1 punto presa
1 punto interruttore
SUB 04:
Ingresso
1 punti luce
1 videocitofono con suoneria
1 presa per trasmissione dati
1 punti presa
3 punti interruttore
1 termostato ambiente digitale
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1 quadro da incasso
1 pannello per regolazione riscaldamento a LED
1 Pannello visualizzatore touch-screen KD300
1 punto presa con luce emergenza
soggiorno-pranzo
2 punti luce
1 punto TV
1 punto TV SAT
7 punti presa
4 punti interruttore
1 presa per trasmissione dati
disimpegno
1 punto luce
1 punto presa
1 punti interruttore
1 pannello per regolazione riscaldamento a LED
bagno
2 punti luce
1 punto presa
1 pulsante a tirante
1 punto interruttore
camera singola
1 punto luce
1 punto TV
1 punto interruttore
2 punti presa
camera matrimoniale 1 punti luce
1 punto TV
1 punto interruttore
3 punti presa
soffitta
1 punto luce
1 punto presa
1 punto TV
1 punto interruttore
Soppalco (soggiorno) 1 punto luce
1 punto presa
1 punto interruttore
Soppalco (camera)
1 punto luce
1 punto presa
1 punto interruttore
27.
IMPIANTO MECCANICO
L’impianto proposto è di tipo autonomo con caldaia per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria
con integrazione solare con pannello piano posto sulla copertura; il riscaldamento è di tipo a pavimento con
regolazione della temperatura tramite due termostati ambienti posti uno nella zona giorno e uno nella zona
notte; nei bagni è prevista una integrazione in bassa temperatura con dei termo arredi.
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27.1.
Caldaia
Generatore termico per installazioni da interno o in luoghi parzialmente protetti per riscaldamento e produzione
di acqua calda sanitaria anche in abbinamento a pannelli solari Premiscelato a condensazione camera stagna a
tiraggio forzato ad altissimo rendimento e bassissime emissioni inquinanti, funzionante a combustibile gassoso,
con potenza al focolare pari a 18 kW (180), 25,2 kW (180/25) e utile pari a 17,7 kW (180), 24,6 kW (180/25) (a
ΔT80°C-60°C). Rapporto di modulazione 1:6 con potenze minima 3 kW. Scambiatore a pacco lamellare con piastre
in lega di alluminio mandrinate con undici passaggi su tre livelli di temperatura. Bruciatore ceramico a
microfiamma, premiscelato a bassissime emissioni inquinanti. Bollitore vetrificato ispezionabile ed isolato
esternamente con poliuretano compresso, di capacità pari a 180 l funzionante a stratificazione e con apporto di
calore tramite una scambiatore a piastre saldobrasate. Dotato inoltre all'uscita di valvola miscelatrice
termostatica regolabile da 25 a 70 °C e del vaso di espansione sanitario di capacità pari a 8 l. Serpentino solare di
superficie pari a 3,8 mq collegato ad un flussometro, a un gruppo di riempimento, valvola di sic. a 6 bar, vaso di
espansione solare da 18 l e circolatore a giri, variabili. All'interno della caldaia sono presenti le pompe per
l'impianto ad alta temperatura (5 metri di perdita di carico) e a bassa temperatura (5 metri di perdita di carico)
dotata della valvola miscelatrice 220 V di serie e del sensore di sicurezza, e del vaso di espansione da 12 l.
Pannello di comando "Easy Touch" con display grafico, per la programmazione della caldaia degli impianti di alta
di bassa temperatura e dell'impianto solare, con visualizzazione delle anomalie tramite codice alfanumerico.
Funzionamento con regolazione climatica a doppia temperatura scorrevole tramite collegamento di una sonda
esterna (opzionale). Gestione ECO/CONFORT, per abilitare le ripartente della caldaia. Pressioni max di esercizio in
riscaldamento: 3, in sanitario 9 bar. Valvola di sicurezza in ritorno sul circuito riscaldamento tarata a 3 bar. Sensori
di temperatura di mandata e ritorno riscaldamento e sensore di temperatura per la gestione della produzione
sanitaria, sensore NTC solare sul bollitore ed PTC 1000 sul collettore. Sensore di temperatura fumi per protezione
scarichi fumo in PPS. Pressostato acqua tarato a 0.8 bar. Protezione elettronica antigelo riscaldamento tarata a
6°C. Protezione antibloccaggio pompa riscaldamento. Gruppo idraulico comprensivo di by-pass a taratura
manuale per evitare colpi d'ariete sul circolatore in caso di chiusura contemporanea delle zone. Grado di
protezione elettrica IP X5D. Classe di NOx (EN 297/A5): 5. Le caldaie FUTURIA Solar sono conformi a: Direttiva
Apparecchi a Gas 90/396/CEE, Direttiva Rendimenti 92/42, Direttiva Bassa Tensione 73/23/CEE-2006/95/CE e
Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336/CEE-2004/108/CE.
Le caldaie poste all’interno (nei disimpegni), comprese le tubazioni dello scarico fumi avranno apposito
rivestimento in cartongesso.
27.2.
Impianto a pannello radiante
L’impianto è composto da pannelli isolanti preformati per la stesura rapida e precisa dei tubi con funzione
d’isolamento termico ed acustico; tubazioni sia in Pe-X che in polibutiliene che garantiscono costanza delle
caratteristiche nel tempo ed impediscono fenomeni di incrostazione e corrosione; regolazione mediante
centralina o a punto fisso in modo da adeguare le prestazioni dell’impianto alle effettive necessità e alle variazioni
climatiche, consentendo livelli di comfort elevati e bassi costi di gestione; collettori di centrale e valvole
termoelettriche azionate da termostato per il controllo della temperatura degli ambienti posizionate sui collettori
di distribuzione: in questo modo nulla disturba l’estetica dell’ambiente in quanto tutto rimane nascosto entro la
cassetta dei collettori. La regolazione termica realizzabile su ciascun circuito ci permette oggi di controllare a
nostro piacimento la temperatura di ciascun locale, superando definitivamente le limitazioni dei vecchi impianti.
Nei tubi viene introdotta in inverno acqua ad una temperatura che varia dai 30° ai 40°c; per conduzione questa
cederà calore al massetto e al pavimento sovrastante, il quale raggiungerà una temperatura intorno ai 25° - 29°
diventando l’elemento irraggiante.
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L’impianto permette di ottenere un elevato benessere a temperatura più bassa: data la superficie del pavimento
che diventa essa stessa intera superficie radiante, è possibile fornire all’utente la stessa sensazione di benessere
mantenendo la temperatura dell’aria a circa due gradi in meno. In termini realistici si ha la sensazione di vivere in
un ambiente con 22° - 23°, mentre in realtà il termometro segna solamente 20°. Ne conseguono minori
dispersioni di calore dell’ambiente verso l’esterno e quindi un risparmio energetico estremamente interessante e
conforme alle nuove normative sul risparmio energetico. Con il sistema si scalda principalmente a misura d’uomo
evitando, come invece avviene con i sistemi tradizionali, che il calore stratifichi sul soffitto.
Le temperature di mandata dell’acqua così basse consentono, oltre a notevoli risparmi energetici, anche la
possibilità di utilizzare fonti alternative di energia (energia solare). Il pannello isolante ha inoltre l’importante
funzione di isolamento acustico che permette di assorbire i rumori tra i vari piani.
La bassa temperatura superficiale limita enormemente la circolazione di polveri ed elimina i classici ‘baffi’ scuri
sulle pareti evitando il bisogno di tinteggiare le stesse e i corpi scaldanti sottostanti; si elimina il cosiddetto
‘effetto camino’ provocato dall’aria che a contatto con una superficie molto calda, come può essere quella di un
radiatore, si alza velocemente per poi discendere a contatto con le superfici più fredde.
La regolazione è realizzata con il sistema bus che viene impiegato per trasferire messaggi opportunamente
codificati. I vantaggi del sistema sono:






semplicità: l’installazione è semplificata, il cablaggio necessario al collegamento dei dispositivi è
notevolmente ridotto ed ogni dispositivo può essere collegato al cavo bus senza sequenza
predeterminata;
espandibilità: grazie alla modularità del sistema, un impianto può essere dimensionato correttamente in
base alle effettive esigenze del cliente e successivamente ampliato senza problemi;
versatilità: grazie alla possibilità di configurare il sistema per diversi modi di regolazione (punto fisso,
compensazione climatica con o senza monitoraggio del salto termico), è possibile rispondere
efficacemente alle esigenze dei più diversi edifici;
sicurezza: l’ampia disponibilità di informazioni e la possibilità di interfacciare il bus in locale od in remoto
offre nuove opportunità per ottimizzare il funzionamento dell’impianto, la sua manutenzione e la
gestione di eventi ed allarmi;
comunicazione: poiché ogni dispositivo può comunicare sul bus, è possibile realizzare agevolmente
funzioni centralizzate. Ed inoltre maggiori informazioni possono essere visualizzate per l’utente finale, il
manutentore o il proprietario;
comfort e risparmio energetico: con apparecchi più intelligenti è possibile ottimizzare il benessere
ambientale e controllare ogni ambiente individuabile per cogliere tutte le opportunità di risparmio
energetico.
Combinando opportunamente collegamenti e configurazioni software dell’unità di controllo è possibile realizzare
i modi di regolazione primaria seguenti:


Punto fisso con set modificabile. In questo caso viene regolata la temperatura di mandata mediante un
regolatore PI (proporzionale, integrale). Il valore di temperatura desiderato può essere impostato
mediante il potenziometro rotativo secondo la scala 20 …. 80°c (riscaldamento)
Con compensazione climatica. In questo caso la temperatura di mandata viene regolata sempre mediante
un regolatore PI ma il valore desiderato varia automaticamente secondo una curva di compensazione
preconfigurata. Il valore di temperatura impostato mediante il potenziometro rotativo assume il
significato di temperatura di mandata massima alle condizioni esterne più severe.
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
Con compensazione climatica e monitoraggio salto termico. Analogo alla precedente ma quanto il salto
termico è maggiore di un valore preconfigurato (per default pari a 6°) la compensazione climatica viene
esclusa e la temperatura di mandata desiderata corrisponde al valore massimo ammesso. Questo modo di
regolazione è possibile solo quando nell’impianto è presente un controllore al quale viene collegata la
sonda di temperatura esterna ed è attiva la modalità di supervisione. In questa configurazione, i
parametri di compensazione climatica devono essere impostati mediante unità display.
27.3.
Tubazioni di collegamento
Dalla cassetta di contabilizzazione ai collettori distribuzione principale saranno utilizzate tubazioni in multistrato
con giunzioni a pressare e dotate di isolamento adeguato per le basse temperature; lo stesso materiale è
utilizzato per la linea ad alta temperatura di connessione dei termoarredi e ventilconvettori.
27.4.
Condizionamento
Predisposizione per un impianto di tipo split. Saranno posate le tubazioni in rame tra le unità interne ed esterne,
la tubazioni di scarico condensa e il condotto elettrico. Le predisposizioni saranno una zona.
Le unità esterne saranno cosi posizionate:
 appartamento piano primo lato cortile interno:
sul balcone all’interno del cortile
 appartamento piano primo lato strada (via Aporti):
all’interno del cavedio
 appartamento piano secondo lato cortile interno:
sopra il tetto della cucina
 appartamento piano secondo lato strada (via Aporti):
sopra i tetto dell’ascensore
27.5.
Solare termico
Il pannello solare e’ formato da :





Piastra captante composta da un foglio di rame di spessore pari a 5/10 altamente selettivo e con una
capacità di assorbimento superiore al 95%. Sulla superficie della piastra sono stati saldati con tecnologia
ad ultrasuoni a pressione atmosferica controllata e senza materiale d’apporto, n° 8 tubi capillari in rame
di diametro 8mm saldati a loro volta su due collettori in rame d.22mm. Al termine della fase di
assemblaggio della piastra solare, ogni assorbitore viene testato a tenuta stagna con aria in pressione a 15
bar per 30 secondi e numerato singolarmente. Successivamente la piastra captante viene verniciata con
vernici selettive di colore nero opaco per ottimizzare la captazione solare.
Isolamento in lana di roccia di spessore pari a 50 mm, che abbatte notevolmente la dispersione
dell’energia solare dalla parte inferiore del nostro collettore, aumentando il rendimento globale del
sistema.
Vasca in alluminio prestampata di contenimento, costruita senza utilizzo di giunture e di materiale
sigillante, con guarnizione monoblocco in EPDM (non in silicone) resistente anche agli ambiente salino.
Vetro solare di sicurezza temperato (OPTWITE), di spessore 4mm, resistente alla grandine (test SPF C324,
EN 12975), dotato di un alto grado di trasparenza grazie alla lavorazione senza residui ferrosi. Il vetro è
inserito nella struttura portante tramite una guarnizione in EPDM nera stabilizzata ai raggi ultravioletti
che garantisce l’assenza di perdite di calore verso l’ambiente esterno.
Collegamenti idraulici: tutti i pannelli sono corredati di raccordi filettati da d.1”, dotati di guarnizione
incollata sull’uscita, ed un tubo filettato da d.22 mm sull’ingresso. Questa tipologia di connessione
idraulica rende il sistema facilmente modulabile nei sistemi dotati di un numero elevato di pannelli in
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serie, facilitando enormemente il lavoro dell’installatore.
I fluidi termovettori
Con il termine fluido termovettore si intende il liquido presente all’interno di un sistema solare che immagazzina il
calore cedendolo poi ad un fluido secondario. Esso deve soddisfare determinanti requisiti ovvero :





Essere resistente alle variazioni di temperatura fino all’ebollizione .
Garantire una protezione antigelo fino alle temperature minime della località dove è installato il pannello.
Garantire una protezione anticorrosione nei circuiti collettori costituite da diverse tipologie di materiali.
Non penalizzare eccessivamente la conducibilità termica del fluido in essere.
Non essere ne tossico ne inquinante e non eccessivamente viscoso
Il fluido che soddisfa le esigenze sopradescritte è una miscela acqua – glicole ,il quale ,oltre essere un ottimo
antigelo ed anticorrosivo è dotato di una buona tolleranza fisiologica. La percentuale di glicole miscelato all’acqua
deve essere normalmente del 40%, questo permette il raggiungimento, senza rischio di congelamento del fluido,
di una temperatura pari a -24°C.
Collegamenti idraulici
I collegamenti idraulici vengono eseguiti con tubi in acciaio inossidabile austenitico, flessibili ed ondulati,
specificatamente sviluppata per ottimizzare l’efficienza del sistema negli impianti solari. I tubi sono rivestiti con un
isolante ad alta densità, ricoperti da una pellicola in copolimero poliolefinico, per la protezione contro i raggi UV.
Inoltre la coppia di tubi è già sensore integrato per ridurre il tempo di lavoro e posa. A corredo dei tubi, e più
precisamente per il collegamento tubo- bollitore e tubo-pannello solare vengono forniti anche i raccordi di
connessione con le relative guarnizioni di tenuta. Il tubo può essere tagliato alla lunghezza voluta e si
autocartellerà al momento del fissaggio al raccordo.
Il vaso di espansione negli impianti solari
Il vaso di espansione, all’interno di un circuito di riscaldamento, ha la funzione di regolarizzare il valore il valore di
pressione del fluido termovettore circolante nell’impianto. A maggior ragione, in un impianto solare, il vaso deve
garantire il funzionamento in sicurezza anche quando, in fase di riposo, la temperatura e la pressione potrebbero
salire a valori elevati. All’interno del vaso di espansione la membrana separa il lato occupato dall’aria dal lato
contenente la miscela di acqua e glicole, quindi il materiale della membrana dovrà risultare inattaccabile da tale
miscela. I vasi di espansione sono dotati di una membrana resistente ad una temperatura di 110 °C, quindi la
collocazione corretta per salvaguardarlo, risulta essere il ritorno al collettore. Un ulteriore accorgimento è quello
di collocare il vaso con il tubo di connessione verso il basso, tanto da poter salvaguardare la membrana dal
maggior calore dato dalla stratificazione. Per proteggere il vaso di espansione, in applicazioni particolari, si può
ricorrere all’inserimento di una cisterna o contenitore aggiuntivo, che deve essere posizionato nella condotta di
espansione tra il ciclo del collettore ed il vaso. Quest’ultimo, oltre ad aumentare il volume dell’acqua
nell’impianto, dove è necessario, abbassa la temperatura dell’acqua alla membrana. Al momento della messa in
funzione dell’impianto, la pressione ,la pressione iniziale del vaso di espansione deve essere regolata in relazione
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alla tipologia di impianto, ovvero dovrà corrispondere alla somma della pressione statica aumentata di un valore
pari a 0,5 – 1 bar. I vasi di espansione hanno una pressione di precarica pari a 2,5 bar. Ricordiamo che la valvola di
sicurezza ha una pressione di intervento pari a 6 bar e che la pressione media di lavoro di un impianto solare ha
un campo da 2,5 – 5 bar.
kit idraulico solare
Per avere un’ottima resa del collettore solare è necessario lavorare con portate costanti e corrispondenti a quelle
di targa, inoltre, è importante ricordare che portate d’acqua insufficienti nel nostro sistema, creerebbero notevoli
innalzamenti di temperatura e pressione con ulteriori problemi legati alla situazione del liquido termovettore. Il
kit idraulico solare si interpone tra l’impianto solare ed il bollitore, garantendo in qualsiasi momento le portate
necessarie/sufficienti per il buon funzionamento del collettore. Il gruppo è composto da due termometri per la
visualizzazione del delta di temperatura (con intercettatori di flusso), gruppo di sicurezza con manometro 0 – 10
bar e valvola di sicurezza a 6 bar, circolatore ad alta prevalenza ed un attacco per tubo flessibile da utilizzare per
la connessione di un vaso di espansione. Di fondamentale importanza è il regolatore di flusso che consente la
taratura della portata dell’impianto in relazione alle esigenze.
Tubazioni di collegamento
Dalla caldaia ai collettori distribuzione principale dell’impianto a pannello radiante saranno utilizzate tubazioni in
multistrato con giunzioni a pressare e dotate di isolamento adeguato per le basse temperature; lo stesso
materiale è utilizzato per la linea ad alta temperatura di connessione dei termoarredi e ventilconvettori.
28.
IMPIANTO DISTRIBUZIONE GAS.
L'impianto di distribuzione gas metano sarà realizzato nel rispetto delle normative UNI-CIG 7129 con tubazioni in
rame protetto da guaina gialla, acciaio zincato trafilato Mannesmann e polietilene, di diametri adeguati completi
di raccordi.
La rete di alimentazione partirà dagli armadi contatori ubicati in accordo con l'azienda erogatrice, per arrivare agli
apparecchi utilizzatori e sarà completa di rubinetti di intercettazione a valle dei contatori.
Per ogni appartamento sarà servita la cucina con fori di areazione completi di griglia di protezione.
Per ogni utenza verrà rilasciata dichiarazione di conformità secondo legge 46/90, completa degli allegati
obbligatori.
29.
OPERE EXTRA
Per quanto non previsto nel presente capitolato e richiesto esplicitamente e per iscritto dall'acquirente verrà in
fase preventiva redatto un computo delle opere sulla base del preziario della camera di commercio di Cremona
ultimo in vigore. Le opere extra dovranno essere liquidate all'impresa prima dell'atto pubblico di compravendita.
30.
NOTE FINALI
Sarà tassativamente vietato l'accesso al cantiere se non accompagnati dal personale dell'impresa.
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La manutenzione delle opere, sia essa ordinaria o straordinaria, sarà a carico dell'acquirente, ad eccezione delle
maggiori responsabilità sancite dall'art.1669 del C.C.C., e dovranno essere eseguite tempestivamente, sotto pena
intervento dell'impresa, con costi a carico dell'acquirente, fino alla stipula del contratto.
Nessuna variazione è consentita all'acquirente (abbattimento di tramezze, chiusura balconi con verande...) fino
alla stipula del contratto.
A carico dell'impresa rimarranno tutti gli oneri per spese tecniche ed amministrative, necessarie all'ottenimento
delle certificazioni di conformità, collaudi ed agibilità-abitabilità, ivi comprese le spese per allacci alle pubbliche
forniture e accatastamento al N.C.E.U.
Poiché gli immobili saranno consegnati completi di tutti gli allacciamenti (acquedotto, gas, elettricità, telefono e
fognatura) rimarranno a carico dei Signori acquirenti le sole spese ed oneri inerenti i contratti con le aziende
fornitrici dei servizi stessi.
Sono escluse dal prezzo di vendita la fornitura e l’installazione di lampade, plafoniere ed altri apparecchi
all’interno delle varie unità immobiliari; saranno invece a carico della venditrice quelli necessari alle parti comuni
all’interno del fabbricato.
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