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SEZIONE NORMATIVA
7.15 Impianti d’illuminazione a bassissima tensione
2010-09
.10 Sistemi sospesi Allacciamenti e connessioni dei conduttori
devono essere eseguiti con morsetti con serraggio a vite o
senza vite.
4 EN 609982-1
4 EN 609982-2
– Devono essere fissati alle pareti o ai soffitti mediante
dispositivi isolanti ed essere accessibili per tutta la loro ¿ 7.15.5.2.4
estensione.
7.15.5.2.4Sezione minima dei conduttori
3 5.2.4
–1,5 mm2 Cu;
– per le condutture flessibili fino a una lunghezza massima di 3 m si può utilizzare 1 mm2 Cu;
– 4 mm2 Cu considerata la resistenza meccanica per
conduttori flessibili o isolati liberamente sospesi
Attenzione alla capacità di corrente dei conduttori!
3 5.2.3
7.15.5.2.5Caduta di tensione in impianti d'illuminazione a bassissima
tensione
La caduta di tensione fra tasformatore e apparecchi d'illuminazione installate a grandissima distanza può raggiungere al massimo il 5% della tensione di dimensionamento.
7.15.5.5 Altri mezzi di servizio
Corrigendum
I dispositivi di protezione devono essere facilmente accessibili. Se sono installati al di sopra di controsoffittature,
deve essere fornita l'indicazione (schema elettrico, scopo)
della sua presenza.
Le sorgenti di corrente per SELV e i suoi dispositivi di
protezione devono essere installati in modo che i relativi
punti di allacciamento elettrico non siano esposti a carichi
meccanici, che siano sorretti meccanicamente in modo
opportuno e che sia possibile evitare il surricaldamento dei
mezzi di servizio, provocato dall'isolamento termico.
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31
SEZIONE NORMATIVA
7.29 Locali di servizio elettrico
7.29
Locali di servizio elettrico
7.29.1
2010-09
Capitolo 7.29
7.29.1
Generalità
7.29.2
Corridoi
7.29.3
Accessi e porte
7.29.4
Apparecchiature assiemate di manovra
7.29.5
Illuminazione (illuminazione di sicurezza)
Generalità
.1 Valgono come locali di servizio elettrico i locali che sono
accessibili solo alle persone istruite e che contengono in
prevalenza apparecchiature elettriche. Queste limitazioni
si ottengono per es. con porte che si possono chiudere
ed aprire solo con chiavi risp. attrezzi. Sulle porte, sulle
ringhiere o barriere si devono applicare in modo visibile
cartelli di avvertimento o cartelli di divieto.
Nei locali di servizio elettrico, la realizzazione della protezione contro il contatto diretto con le parti nude e sotto tensione può essere notevolmente più semplice. Per questo
motivo, in questi locali non devono essere presenti apparecchiature non elettriche, come impianti sanitari, condutture di acqua di scarico e simili anche se devono essere
usate solo occasionalmente.
7.29.2
Corrigendum
Un locale di servizio elettrico non deve essere necessariamente chiuso da tutti i lati, come lo sono in generale quelli
all’interno di edifici. Appartengono ai locali di servizio elettrico anche i luoghi che in un grande capannone di fabbrica
sono recintati per impedire l’accesso o il contatto diretto le
con parti sotto tensione.
Corridoi
.1 I corridoi di servizio sono necessari per poter manovrare
diversi dispositivi elettrici, come interruttori sotto carico,
elementi NH e per permettere la lettura di strumenti.
Questi corridoi, essendo limitata la protezione contro il
contatto diretto, devono avere la larghezza minima di passaggio di 0.8 m. La larghezza nei punti dove singoli elementi sporgono nel corridoio di servizio non deve essere
inferiore a 0.60 m.
Una situazione caratteristica mostra come deve essere
rispettata questa distanza minima.
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SEZIONE NORMATIVA
7.29 Locali di servizio elettrico
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Fig. 7.29.2.1a Larghezza minima del corridoio
1
Corrigendum
2
porte di accesso ai corridoi di servizio o ai locali di servizio
elettrico
direzione del percorso verso le uscite di sicurezza
.2 I corridoi di servizio devono avere un’altezza libera minima
di 1.9 m. In presenza di parti sotto tensione installate senza protezione al di sopra del corridoio di servizio, l’altezza
libera fino ad esse deve essere al minimo di 2.3 m.
.3 Nei corridoi di servizio si possono depositare solo gli oggetti che sono necessari per il servizio degli apparecchi
installati nel locale di servizio.
7.29.3
¿ 4.8.1.2
(E+S)
Accessi e porte
.1 Sono definiti accessi tutti i locali, corridoi, scale e simili
che si devono percorrere per accedere al locale di servizio
elettrico provenendo dall’aperto o da un qualsiasi altro locale generico (per es. dal vano delle scale). Gli accessi ai
locali di servizio elettrico devono avere un’altezza libera
= 1.9 m ed una larghezza libera = 0.65 m. Le porte devono
aprirsi verso l’esterno.
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SEZIONE NORMATIVA
7.29 Locali di servizio elettrico
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Fig. 7.29.3.1a 1
3
4
porte del locale sui corridoi di servizio o per i locali di servizio elettrico
coperture
schermature
¿ ulteriori dettagli
Se si deve lavorare o eseguire operazioni di manovre in
un’apparecchiatura assiemata di manovra che è totalmente o parzialmente sotto tensione, è necessario disporre di
una uscita di sicurezza e di manteneria liberamente raggiungibile.
Corrigendum
Si devono applicare le minime distanze prescritte indicate
nella Fig. 7.29.3.1b anche alle porte smontabili.
Fig. 7.29.3.1b 1
2
5
porte del locale sui corridoi di servizio o per i locali di servizio elettrico
direzione della via di fuga
la porta non essere bloccabile
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SEZIONE NORMATIVA
2010-09
7.29 Locali di servizio elettrico
Secondo l’art. 10 dell’ordinanza 4 della legge federale
sul lavoro nell’industria, nell’artigianato e nel commercio
(legge sul lavoro) le porte per le quali si esce all’aperto o si
accede internamente all’edificio alle uscite o ai vani delle
scale, devono potersi aprire nella direzione della via di
fuga oppure secondo un’espressione usuale devono «ruotare verso l’esterno». Si devono quindi montare porte a
battenti o porte volatili mentre non sono ammesse le porte
scorrevoli. Le porte nella loro posizione di aperte non devono ostacolare il passaggio.
7.29.4
.1 Nella apparecchiature assiemate di manovra alte 0 2.2 m,
c’è il pericolo che oggetti posati sul bordo superiore possono cadere nel loro interno e causare cosi perturbazioni;
per questo motivo devono essere chiuse anche nella loro
parte superiore.
7.29.5
Apparecchiature assiemate di manovra
Illuminazione (illuminazione di sicurezza)
.1 I locali di servizio elettrico continuo e di particolare importanza devono essere dotati di una illuminazione per scopi
di sicurezza.
Valgono come importanti locali di servizio elettrico:
Corrigendum
– i locali nei quali si devono manovrare impianti elettrici
quando viene a mancare l’alimentazione di corrente dalla rete o in caso di perturbazioni
– i locali nei quali sono installati impianti di manovra sui
quali si deve intervenire per manovre di commutazione
– i locali nei quali è installata una sorgente di corrente per
scopi di sicurezza anche se essa è completamente automatica
– i locali nei quali s’intrattiene spesso il personale, che
se venisse a mancare l’illuminazione, potrebbe correre
rischi data la presenza di parti sotto tensione e prive di
protezione.
Le lampade da installare devono entrare sicuramente ed
immediatamente in funzione.
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SEZIONE NORMATIVA
7.40 Baracconi da fiera
7.40
Impianti elettrici provvisori per sovrastrutture, installazioni per svago e baracconi da fiera, parchi di divertimento e
circhi
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Capitolo 7.40
7.40.1.1 Campo di validità, scopo e principi generali
7.40.4.6 Sezionamento e manovra
7.40.5.2 Condutture
7.40.5.3 Dispositivi di sezionamento, manovra, comando e monitoraggio
7.40.5.5 Altri mezzi di servizio
7.40.6
Verifiche
7.40.1.1 Campo di validità, scopo e principi generali
Le disposizioni sono requisiti minimi per l'impianto elettrico
dei cosiddetti «strutture mobili». Questi impianti sono previsti per il montaggio e lo smontaggio nell'ambito di fiere,
parchi di divertimento, circhi e altri luoghi.
L'impianto fisso è escluso dal presente campo di amplicazione: le disposizioni valgono per l'impianto dal punto di
alimentazione.
7.40.4.1.1Misura di protezione: apertura automatica dell’alimentazione
.3 Prescrizioni in termini di protezione contro guasti (protezione contro il contatto indiretto)
Corrigendum
Per l'impianto elettrico allestito provvisoriamente, all'inizio
dell'impianto devono essere previsti dispositivi di protezione a corrente di guasto (RCD) con una corrente differenziale di dimensionamento di IΔn≤ 300 mA. I dispositivi di
protezione a corrente di guasto (RCD) devono essere del
tipo con ritardo o del tipo À, per ottenere una selettività
con i citati dispositivi di protezione (RCD) dei circuiti di corrente terminale.
.4 Sistema TN
A monte del punto di alimentazione dell'impianto l'installazione elettrica deve essere eseguita come Sistema TN-S.
7.40.4.1.5 Protezione addizionale
.1 Protezione supplementare: dispositivo di protezione a corrente di guasto (RCD)
Tutti i circuiti di corrente terminali per
– luce
– prese ≤ 32 A
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��
SEZIONE NORMATIVA
7.40 Baracconi da fiera
– mezzi di servizio mobili, allacciati mediante condutture
flessibili con una capacità di corrente ≤ 32 A,
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müssen zusätzlich mit Fehlerstrom-Schutzeinrichtungen
(RCDs) mit einem Bemessungsdifferenzstrom von
IΔn≤ 30 mA geschützt werden.
7.40.4.6 Sezionamento e manovra
.2 Separazione
Ogni impianto elettrico allestito provvisoriamente e ogni circuito di corrente di distribuzione, che alimenta un impianto
posto all'esterno, deve essere dotato di un suo dispositivo
di separazione facilmente accessibile e contrassegnato in
modo univoco.
7.40.5.1.3.2 Influssi esterni
I mezzi di servizio devono rispondere almeno al grado di
protezione IP 44.
7.40.5.2 Condutture
.1 Aspetti generali e tipi di condutture
Corrigendum
Le condutture interrate devono essere protette contro i
danni meccanici.
Ove sussista il pericolo di danni meccanici per effetto degli influssi esterni (zone in cui le condutture atraversano
strade e passaggi pedonali o zone accessibili al pubblico),
deve essere prevista una protezione contro queste sollecitazioni.
.6 Connessioni elettriche
Nelle condutture non è prevista la presenza di connessioni.
7.40.5.3 Dispositivi di sezionamento, manovra, comando
e monitoraggio
.7 Dispositivi adibiti alla separazione e alla manovra
I dispositivi adibiti a scopi di separazione devono separare
tutti i conduttori attivi (conduttori polari e di neutro).
.71 Generalità
Ogni impianto elettrico deve disporre di un proprio dispositivo adibito alla separazione, alla manovra e alla protezione contro le sovracorrenti.
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37
SEZIONE NORMATIVA
7.40 Baracconi da fiera
7.40.5.5 Altri mezzi di servizio
.91 Apparecchi d'illuminazione
Tutti gli apparecchi di illuminazione e le catene di luce devono
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– rispondere a un grado di protezione IP idoneo
– essere installati in modo da non compromettere la
protezione contro la penetrazione di corpi estranei e/o
acqua e
– essere appesi in sicurezza alla costruzione oppure occorre prevedere supporti in grado di sostenerli.
.92 Portalampade
È vietato l'uso di portalampada che si montano con una
tecnica di penetrazione (cavo di illuminazione), ad eccezione che le condutture facciano parte dei portalampada e
che i portalampada non siano modificabili dopo il fissaggio
alla conduttura.
.94 Fari
Quando si usano fari trasportabili, devono essere fissati in
modo da non essere accessibili.
.98 Prese e spine
Corrigendum
È necessario installare un numero adeguato di prese, per
permettere il funzionamento di tutti i mezzi di servizio necessari o desiderati. Le prese, che sono previste solo per i
circuiti di corrente destinati all'illuminazione e che si trovano esternamente alla zona accessibile con le mani, devono essere contrassegnate o codificate in base al loro uso.
.99 Fornitura elettrica
Su ogni dispositivo deve essere presente un
punto di allacciamento accessibile, che riporti le caratteristiche seguenti:
– tensione di dimensionamento
– corrente di dimensionamento
– frequenza di dimensionamento
7.40.6
Verifiche
Gli impianti elettrici allestiti provvisoriamente dopo ogni
montaggio devono essere verificati sul posto secondo ¿
6.1. 4 OIBT (Art. 32 par. 4) (Allegato 2.a.)
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38
SEZIONE NORMATIVA
7.53 Riscaldamento superficiale per pavimenti e soffitti
2010-09
7.53
Riscaldamento superficiale per pavimenti e soffitti
Capitolo 7.53
7.53.1.1 Campo di applicazione
7.53.2 Definizioni
7.53.5.1 Disposizioni generali
7.53.5.2 Condutture
7.53.1.1 Campo di applicazione
.1 Questo capitolo vale per l'installazione di riscaldamenti a
pavimento e a soffitto, sistemi di riscaldamento ad accumulo di calore e di riscaldamento diretto. Gli spioventi che
arrivano a un'altezza di 1,50 m, misurata dal pavimento
finito, si considerano tetti.
Non si applica all'installazione di riscaldamenti superficiali
e parete.
7.53.2 Definizioni
¿ 7.53.2
7.53.4.1.1.3 Protezione contro i guasti (protezione contro il contatto
indiretto)
Corrigendum
.2 In qualità di dispositivi di interruzione si devono utilizzare
dispositivi di protezione a corrente di guasto (RCD) con
corrente differenziale nominale IDn ≤ 30 mA. Ciò vale anche per la misura di sicurezza che prevede l'isolamento
doppio o rinforzato (isolamento speciale).
Collegamento equipotenziale supplementare
Le coperture conduttive elettriche o le reti conduttive, poste su elementi riscaldanti dei pavimenti o sotto elementi
riscaldanti di soffitti, devono essere connesse con il conduttore di protezione mediante un collegamento equipotenziale di protezione supplementare.
CEPS
7.53.4.2.4Protezione contro il surriscaldamento
.1 Elementi riscaldanti
Per evitare il surriscaldamento dei riscaldamenti superficiali a pavimento o a soffitto negli edifici, occorre applicare almeno una delle seguenti misure per limitare la temperatura
nelle zone riscaldate a una massimo di 80°C:
– corretta posa del sistema di riscaldamento;
– installazione a regola d'arte del sistema di riscaldamenPagina ��
39
SEZIONE NORMATIVA
7.53 Riscaldamento superficiale per pavimenti e soffitti
to, tenendo conto delle indicazioni del produttore;
– utilizzo di dispositivi di protezione, come termostati di
sicurezza ecc.
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Le unità riscaldanti devono essere collegate con l'impianto
elettrico mediante condutture fredde o connessioni fredde
adeguate.
Le unità riscaldanti devono essere collegate alle condutture fredde, p. es. mediante connessioni a compressione o
saldate.
Le unità riscaldanti non pssono incrociare le fughe di
espansione.
7.53.5.1 Disposizioni generali
.1 Gli elementi riscaldanti superficiali, le condutture di riscaldamento ecc. devono essere conformi alle norme del prodotto.
.2 Influssi esterni
¿ 7.53.5.1.1
La protezione IP delle unità riscaldanti nei soffitti deve essere almeno IP X1, nei pavimenti in cemento o materiale
simile almeno IP X7.
.4 Marcatura
Il costruttore deve prevedere un piano per ogni sistema di
riscaldamento, che contenga i seguenti dettagli:
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
tipo di costruzione delle unità riscaldanti;
numero delle unità riscaldanti allestite;
lunghezza/estensione delle unità riscaldanti;
potenza superficiale;
disposizione delle unità riscaldanti;
posizione/profondità delle unità riscaldanti;
posizione delle scatole di giunzione;
conduttori, schermature e simili;
superfici allestite/riscaldate;
tensione di dimensionamento
resistenza di dimensionamento (a freffo) dell'unità riscaldante;
– corrente di dimensionamento del dispositivo di protezione contro le sovracorrenti;
– I∆n del dispositivo di protezione a corrente di guasto
(RCD).
Corrigendum
Questo schema deve essere sempre presente sul quadro
di distribuzione o di comando del sistema di riscaldamento.
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40
SEZIONE NORMATIVA
7.53 Riscaldamento superficiale per pavimenti e soffitti
7.53.5.2 Condutture
.1 Superfici prive di riscaldamento
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devono essere previste qualora l'arredamento dell'ambiente preveda armadi incassati, mobili voluminosi e simili, per
non ostacolare la diffusione del calore.
.2 Temperatura ambiente
Nel caso di condutture di alimentazione e di comando
(fredde) installate nella zona riservata alle superfici riscaldate, occorre tenere presente la temperatura ambiente
maggiore.
.3 Comparsa di corpi estranei fissi
Corrigendum
Il costruttore del sistema di riscaldamento deve informare
il titolare dell'impianto e l'artigiano che nella zona destinata
al riscaldamento superficiale a pavimento o a soffitto non è
consentito praticare fori.
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41
SEZIONE NORMATIVA
7.61 Impianti elettrici in aree potenzialmente esplosive
7.61
Impianti elettrici in aree potenzialmente
esplosive
7.61.1
2010-09
Capitolo 7.61
7.61.1
Campo di validità, scopo e principi generali
Campo di validità, scopo e principi generali
7.61.1.1.2Oggetto
.1 Le aziende, che producono installazioni elettriche in aree
o zone potenzialmente esplosive o che eseguono lavori
di manutenzione, devono disporre di conoscenze di base
sulla protezione da esplosioni. La formazione del personale deve essere aggiornata e la formazione continua deve
essere assicurata e documentata.
.2 Una valida panoramica sulle responsabilità e le limitazioni
di autorità, operatori, produttori ed elettroinstallatori viene
fornita dal pieghevole 2153 dell'INSAI üProtezione contro
le esplosioni; principi, requisiti minimi, zone ý. Il pieghevo- www.suva.ch
le contiene, oltre a preziose spiegazioni sulla protezione
contro le esplosioni, una esaustiva raccolta di esempi sulla
ripartizione in zone EX.
7.61.1.3.3.3 Condizioni dell'impianto
.2 Le aree potenzialmente esplosive e la suddivisione in zone
sono definite, in seguito alle indicazioni dell'operatore, dall'INSAI e dalle autorità cantonali antincendio competenti, in
collaborazione con l'istituto competente per la protezione
sul lavoro.
Corrigendum
Pagina 42
��
SEZIONE NORMATIVA
7.61 Impianti elettrici in aree potenzialmente esplosive
.3 Suddivisione delle zone
Tabella 7.61.1.3.3.3.3.1
2010-09
Zone per gas infiammabili, vapori, nebbia
Zona 0
Area in cui è presente sempre, per lunghi periodi di
tempo o di frequente un'atmosfera potenzialmente
esplosiva, sotto forma di miscela composta da aria e
gas infiammabili, vapori o nebbia.
Zona 1
Area in cui, nelle condizioni normali di esercizio, si
può formare, occasionalmente, un'atmosfera potenzialmente esplosiva, sotto forma di miscela composta da aria e gas infiammabili, vapori o nebbia.
Zona 2
Area in cui, nelle condizioni normali di esercizio,
non si forma, oppure si forma solo per breve tempo,
un'atmosfera potenzialmente esplosiva, sotto forma
di miscela composta da aria e gas infiammabili, vapori o nebbia.
Corrigendum
Zone per polveri infiammabili
Zona 20
Area in cui è presente sempre, per lunghi periodi di
tempo o di frequente un'atmosfera potenzialmente
esplosiva, sotto forma di nuvola composta da polvere infiammabile contenuta nell'aria.
Zona 21
Area in cui, in condizioni di normale funzionamento,
si può formare occasionalmente un'atmosfera potenzialmente esplosiva, sotto forma di nuvola composta
da polvere infiammabile contenuta nell'aria.
Zona 22
Area in cui, in condizioni di normale funzionamento,
generalmente non si può formare, o si può formare
solo per breve tempo un'atmosfera potenzialmente
esplosiva, sotto forma di nuvola composta da polvere infiammabile contenuta nell'aria.
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SEZIONE NORMATIVA
7.61 Impianti elettrici in aree potenzialmente esplosive
7.61.4.8.2.4 Zone a rischio di esplosione
.1 Protezione supplementare: Dispositivi di protezione a corrente di guasto (RCD)
Zone 1 e 2
2010-09
Utilizzare come misura di protezione supplementare dispositivi di protezione a corrente di guasto (RCD) con una
corrente differenziale di dimensionamento IDn 30 mA.
Corrigendum
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