6/21/2011 Integrazione di sistema per la generazione distribuita technology focus • L’approccio convenzionale alla connessione • Limiti del metodo convenzionale • Il nuovo approccio: funzioni e teoria di base • Le sfide nello sviluppo della GD – inverter e sistema elettrico • Sviluppi futuri – i nuovi inverter al servizio del sistema elettrico • Conclusioni DAGLI INVERTER INTELLIGENTI ALLA SMART GRID Il ruolo decisivo degli inverter nello sviluppo della generazione distribuita come supporto al sistema elettrico europeo Marco Trova, Power-One Italy Fiera di Verona, 6 Maggio 2011 1 Integrazione di sistema per la generazione distribuita Integrazione: approccio convenzionale L’integrazione ottimale della GD è una necessità primaria per: Scenario: Rete elettrica dominante Consumi sempre eccedenti la generazione. Implementazione: Integrazione “passiva” a minimo impatto. • La generazione distribuita vista come “sorgente di disturbo” • In caso di minime perturbazioni, disconnessione immediata dalla rete. 1. Il Distributore 2. Il Produttore 2 3 Le esigenze primarie del produttore Approccio convenzionale: il punto di vista del distributore Massimizzare il Ritorno dell’Investimento (RoI) 1. Connessione alla rete stabile e affidabile 2. Massima produzione di energia 3. Riduzione del costo dell’energia grazie al “peak shaving”(Net metering). 4 • Minimizzare gli effetti della connessione sulla qualità del servizio (armoniche, flicker, limiti di tensione) • Garantire stabilità frequenza/tensione e prevenire qualsiasi altra interferenza • Generatore FV trattato come un carico su una rete dominante. Connessione e disconnessione del generatore definite sulla base di limiti di tensione/frequenza [direttive VDEW, DK5740, CEI 0-16, RD1663 2000….] 5 1 6/21/2011 Limiti dell’approccio convenzionale 1. 2. Quale contributo possono offrire gli inverter? La rete può localmente perdere il carattere di rete dominante Instabilità causate da disconnessioni inopportune ogni volta che i parametri di uscita del generatore eccedono i limiti di taratura delle protezioni. Impianti di grossa taglia Oppure zone ad alta densità di GD Rinforzo delle linee (investimento iniziale...) Parzialmente risolvibile a livello di inverter: • Generazione istantanea eccedente la domanda (ore di produzione di picco) Aumenta il rischio di INSTABILITA’ Limitazione della potenza attiva, oppure accumulo Implicazioni • Ridotta qualità del servizio (flicker, ...). • Instabilità con rischio di blackout estesi. Non risolvibile a livello di inverter: • Raggiunto il limite termico della linea, infrastruttura carente Risolvibile a livello di inverter: • Flusso di potenza bidirezionale • Escursione doppia di tensione per kW di potenza consumata/prodotta • Non più distribuzione, ma “scambio” di servizi di rete Funzioni di power management e Fault Ride Through Capability • Perdita di produzione • Affidabilità dell’investimento 6 7 Il flusso di potenza bidirezionale Il contributo degli inverter Limiti di tensione stazionari Il ruolo decisivo degli inverter per lo sviluppo della generazione distribuita nel rispetto della salvaguardia del sistema elettrico Supporto statico alla rete: Cabina MT Stabilizzazione della tensione tramite consumo di potenza reattiva Limitazione della potenza attiva per prevenire instabilità in caso di rete congestionata Stabilizzazione della frequenza con derating automatico della potenza in caso di sovra-frequenza 20kV 0,4kV Distribuzione BT Utente 2 Utente 1 Trafo MT/BT Distribuzione MT P1 ΔV P = P1+ P2 P2 U/Un [%] 110% Capacità di supporto dinamico alla rete: 100% Linea (L) 90% Low Voltage Ride Through Contributo per il ripristino repentino in caso di guasti ΔV Approccio “top down” convenzionale: Supporto ai carichi addizionali tramite regolazione della tensione su sbarra BT in cabina MT/BT 8 9 Il flusso di potenza bidirezionale Doppia escursione di tensione Superamento limiti contrattuali (ore di picco) – inversione del flusso di energia Come rimanere entro i limiti contrattuali? Problema: Proliferazione esponenziale degli impianti FV connessi alla rete BT Difficile mantenere i limiti di tensione attraverso metodi convenzionali di regolazione, concepiti per un flusso unidirezionale della potenza Cabina MT 20kV 0,4kV Distribuzione BT Utente/Produttore 2 Utente 1 PPV Cabina MT 20kV 0,4kV Distribuzione BT Utente/Produttore 2 Utente 1 PPV Trafo MT/BT Distribuzione MT P1 P2 Inverter P = P1 + P2 - PPV ΔV U/Un [%] 110% Impianto FV Trafo MT/BT Distribuzione MT P1 P = P1 + P2 - PPV ΔV Inverter P2 100% Soluzioni: 110% Impianto FV 100% ... Necessaria una soluzione economica che sia di facile e rapida implementazione per assicurare la propagazione della generazione FV distribuita in BT Linea (L) 90% ΔV Gestione della Potenza Attiva (limitazione) penalizza il produttore (...ultima spiaggia). Gestione della Potenza Reattiva probabilmente l’approccio migliore!!! Nelle ore centrali della giornata la tensione di linea eccede i limiti della EN50160 (Un ±10%) 10 ΔV Rinforzo della linea approccio costoso e lento Spostamento del PCC costoso e impraticabile, specie per le utenze BT U/Un [%] Inversione del flusso di energia Linea (L) 90% 11 2 6/21/2011 Gestione della Potenza Reattiva Gestione della Potenza Reattiva Come rimanere entro i limiti contrattuali? Come rimanere entro i limiti contrattuali? Controllo Potenza Reattiva: Controllo Potenza Reattiva: RL L’immissione di potenza attiva produce un aumento della tensione al nodo di connessione dell’impianto FV a causa della resistività (RL) della linea di distribuzione Iinv XL L’immissione di potenza attiva produce un aumento della tensione al nodo di connessione dell’impianto FV a causa della resistività (RL) della linea di distribuzione Una corrente di uscita in ritardo (comportamento induttivo) riduce l’aumento di tensione grazie all’assorbimento di potenza reattiva. PDC PFV Vrete Sinv = Vinv P, Q Parametri che regolano la tensione di linea: Parametri di Rete Ψ: angolo impedenza di rete = arctg(XL/RL) SL: potenza di corto circuito della linea ΔV α RL*Iinv Cosφ = 1 Vinv Iinv θ Vrete Ψ VR Vrete Iinv XL Vinv φ θ Vgrid 12 P Vinv P, Q Q Erogare potenza con un cos(φ) fino a 0,9 richiede di sovradimensionare l’inverter fino al 111% rispetto al cos(φ) unitario P Cosφ = 0,95 (ind.) Iinv φ PDC PFV Pmax = 100% Smax = 1,11 Pmax Parametri del sistema FV Sinv: potenza apparente inverter φ: angolo di fase tra corrente e tensione di uscita dell’inverter FV VX VZ ΔV α RL*Iinv*cosφ – XL*Iinv*sinφ Q RL φ VZ Ψ VX φ Smax VR Q - Qmax Qmax = 0,48Pmax (cos φ=0,9) 13 Gestione della Potenza Reattiva Supporto dinamico – gestione dei guasti Capacità di erogazione e controllo della potenza reattiva Ripristino della rete a seguito di un guasto Curva P-Q del generatore Capability: Target: Evitare la disconnessione di grandi porzioni di produzione distribuita ed il conseguente rischio di insorgenza di black-out!! I codici di rete MT vigenti e le regole di connessione BT in fase di revisione impongono ai generatori la capacità di erogare la potenza attiva nominale a cos(φ) fino a 0,9, induttivo e capacitivo. Questa capacità deve essere comprovata tramite prove di tipo (BDEW, etc...) Supporto dinamico alla rete in caso di buchi di tensione - “Fault Ride Through” 1. Mantenere il sistema connesso alla rete • Prevenire lunghi tempi di ripristino Controllo Remoto (Q o Cosφ): 2. Immettere potenza reattiva durante il buco di tensione (supporto alla tensione) • Corrente capacitiva a sostegno della tensione in caso di guasti simmetrici • Schema di regolazione in accordo con le esigenze del gestore Ai fini della regolazione secondaria, per gestore di rete Interfaccia analogica 4-20mA o via bus RS485 Migrazione verso protocollo IEC 61850 per assicurare il controllo remoto della potenza reattiva funzioni “smart grid” La verifica comprende anche Accuratezza del set-point e tempo di risposta dinamica 3. Ripristino immediato al termine del transitorio • Riprendere l’erogazione della potenza attiva disponibile prima del transitorio • NON iniettare corrente induttiva in eccesso di quella erogata in precedenza • Facilitare il ripristino della tensione ai livelli normali dopo risoluzione del guasto 14 15 Supporto dinamico – gestione dei guasti Cosa cambia per il produttore Comportamento degli inverter in presenza di buchi di rete in accordo a BDEW-2008 Supporto dinamico: 100 90 Tensione (% di Vn) 80 70 60 50 40 30 20 10 0 - 0,25 0 0,25 0,5 0,75 1 Tempo (sec) 100 Corrente (% di In) 90 Iniezione di corrente capacitiva durante il buco Ampiezza corrente reattiva proporzionale alla profondità del buco di tensione Ripristino immediato della corrente attiva una volta terminato il transitorio di tensione P 80 70 60 Requisito primario (inalterato): massimizzare il ritorno sull’investimento • Massimizzare la produzione di energia • Ridurre il costo dell’energia grazie al peak-shaving (Net metering) Benefici offerti dal nuovo approccio • Incremento della disponibilità (riduzione delle disconnessioni) • Aumenta la possibilità di realizzare impianti senza dover sostenere investimenti ingenti per adeguare le infrastrutture di rete Pmax = 100% 50 40 30 20 10 0 - 0,25 0 0,25 0,5 0,75 Smax 1 Q Tempo (sec) LVRT test in accordo a BDEW 2008 Inverter PVI-330.0-TL - Qmax I attiva Induttivo Capacitivo + Qmax I reattiva 17 3 6/21/2011 Le sfide del nuovo approccio Produttori di Inverter • Dimensionare in KVA anzichè in KW • Estendere le architetture trifase ed il controllo a 4-quadranti per la gestione del reattivo anche a macchine di piccola taglia (< 10kW) • Perfezionare la capacità di gestire i transitori di rete senza disconnessioni • Implementare una piattaforma di comunicazione standard (IEC 61850?) Sviluppi futuri – inverter al servizio del sistema elettrico Non appena l’infrastruttura di comunicazione sarà disponibile potremo implementare il controllo dinamico da remoto del generatore. Gestori di rete / Autorità 1. Telecontrollo dell’inverter Regolazione delle soglie di scatto della protezione Impostazione dei set-point di P e Q per la regolazione della tensione Telescatto • CREARE MODELLI E SIMULAZIONI atte a identificare ed armonizzare una strategia di limitazione della tensione a minimo impatto per l’infrastruttura, con priorità per applicazioni su reti BT [cos (φ) fisso, cosφ(P), Q(U)] 2. Controllo a distanza di tutti i parametri di esercizio del generatore: P, Q, I, kWh • Identificare ed implementare uno schema di compensazione appropriato per le funzioni di supporto alla rete offerte dalle nuove funzionalità di “smart grid management” degli inverter 18 19 Conclusioni Paradigm shift: • • Da un approccio gerarchico alla nuova era: la cooperazione Partecipare alla generazione di potenza attiva e potenza reattiva al fine di: 1) Ridurre la capacità di picco richiesta ai generatori convenzionali 2) Produrre potenza reattiva localmente, per estendere il duty cycle dei generatori (produzione notturna del reattivo) 20 4