Allegato 1 ELENCO degli IMPIANTI Di CENTROGAS ENERGIA 1 INDICE: PREMESSA .................................................................................................................................................... 3 1. DESCRIZIONE E PERCORSO STORICO - AUTORIZZATIVO DEGLI IMPIANTI...............................3 1.1 CENTRALE IDROELETTRICA DI BAGNONE .............................................................................3 1.2 IMPIANTO EOLICO VARESE LIGURE (SP) ...............................................................................5 1.3 IMPIANTO DISTRIBUZIONE CARBURATI PER AUTOTRAZIONE (STAGNONI) .....................6 2. DATI TECNICI E CARATTERISTICI DEGLI IMPIANTI .......................................................................7 2.1 CENTRALE IDROELETTRICA DI BAGNONE ............................................................................7 2.2 IMPIANTO EOLICO VARESE LIGURE (SP) ...............................................................................16 2.3 IMPIANTO DISTRIBUZIONE CARBURATI PER AUTOTRAZIONE (STAGNONI) .....................17 3. MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO E VINCOLI D’ESERCIZIO...........................................................19 3.1 IMPIANTO IDROELETTRICO DI “BAGNONE”............................................................................19 3.2 IMPIANTO EOLICO VARESE LIGURE ........................................................................................20 3.3 IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI LOC.STAGNONI...............................................23 4. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA .................................................................................................26 2 PREMESSA La presente relazione ha lo scopo di effettuare una descrizione degli impianti in oggetto ed in particolare l’analisi effettuata è volta a fornire indicazioni tecniche ed economiche generali necessarie alla formulazione di un’offerta per l’acquisizione della Centrale Idroelettrica di Bagnone, dell’impianto Eolico di Varese Ligure e del distributore di Metano, Bioetanolo, Gasolio e Benzina degli Stagnoni. Tutti gli impianti sono di proprietà della società Centrogas Energia Spa con sede legale in via A. Picco n.22 a La Spezia. 1. DESCRIZIONE E PERCORSO STORICO - AUTORIZZATIVO DEGLI IMPIANTI 1.1 CENTRALE IDROELETTRICA DI BAGNONE L’impianto idroelettrico ad acqua fluente di Bagnone è ubicato nel territorio comunale di Bagnone, in Provincia di Massa Carrara. L’impianto è collocato sulla sponda idrografica destra del torrente Bagnone, affluente del fiume Magra ed utilizza portate derivate da questo corso d’acqua. Il bacino imbrifero sotteso è di circa 45 kmq collocato ad una quota media di 900 m s.l.m.; è delimitato dalle vette del monte Dongo, monte Bosta, monte Biglio, monte Casalmorra, monte Stola, monte Cimoli, Prato del Ferro, Capanna di Campione, Capanne di Iera, Passo di Badignama, Passo delle Badine. La cresta appenninica che separa il versante del Bagnone da quello del torrente Cedra e del torrente Parma ha una quota media di circa 1800 m s.l.m. ed uno sviluppo di circa 8 km. Utilizzando i dati più recenti, il volume d’acqua disponibile annualmente sull’estensione del bacino imbrifero è in media di 70.5 milioni di mc per anno, ed il contributo medio dell’unità di bacino è di 49.71 lit/sec*kmq. L’energia prodotta dall’impianto viene utilizzata per la copertura di una parte dei consumi energetici della stazione di sollevamento di Fornola, in media dell’ordine di 1,3 GWh per anno. Facendo una breve cronistoria, seppur non esaustiva, dell’impianto, possiamo affermare che la prima domanda di concessione per una derivazione d’acqua ad uso di forza motrice in prossimità dell’abitato di Bagnone venne presentata in data 06 agosto 1912 dall’Ing. Fausto Baratta fu Lodovico da Traversetole, presso la Prefettura di Massa Carrara, e successivamente precisata con ulteriore domanda in data 14 settembre 1912, con atti tecnici allegati alla firma dello stesso Ing. Baratta. 3 La prima concessione dell’impianto venne assentita con Decreto Prefettizio in data 21 aprile 1913, n. 5596/808, a favore dell’appena costituita S.L.A.F., Società Lunense Acqua e Forza, con sede in La Spezia, Presidente lo stesso Ing. Baratta, per una portata di moduli medi 7 e massimi 10, su un salto utile di m 26. Ai fini di concessione, la Società Lunense Acqua e Forza ebbe l’obbligo di rilevare precedenti diritti di derivazione d’acqua, fra cui quelli del canale irrigatorio dei Molini di Filetto, opera di antichissima origine (ne parla il rogito notarile del Dott. Medici del 03 luglio 1533), che alimentava con un canale di oltre 3.000 m i due molini detti della Società dei Molini e della Pradaccia. I diritti di derivazione, oltre alla proprietà del canale irrigatorio, vennero acquistati con atto notarile in data 17 aprile 1914. L’energia generata era riservata alla distribuzione ad uso di illuminazione nei Comuni di Bagnone, S.Stefano Magra, Vezzano Ligure e Sarzana, ad uso di forza motrice negli stabilimenti ceramici di S.Stefano e Sarzana, nonché per l’azionamento delle pompe destinate al sollevamento acqua dai pozzi di Vezzano Ligure e Romito Magra, aperti dallo stesso Ing. Baratta. Poiché la potenza di concessione era pari a 242 cavalli dinamici nominali, l’impianto risultava una piccola derivazione, e pertanto, ai sensi delle allora vigenti disposizioni di legge, la durata della concessione veniva fissata in anni trenta, a decorrere dalla data del decreto. L’impianto veniva collaudato in data 05 marzo 1932: nel certificato di collaudo si prendeva atto delle modifiche esecutive eseguite, con l’innalzamento dell’opera di derivazione e l’incremento del salto motore m. 26 a m. 37.80. Il Decreto n. 685 di rep. in data 31.07.1937, registrato a Massa il 4.2.1938, approvava il disciplinare suppletivo in sanatoria, con il quale veniva assentito alla Società Lunense Acqua e Forza la derivazione d’acqua dal torrente Bagnone, nella misura di moduli max 10 (litri al secondo 1000) e moduli medi 7 (litri al secondo 700), per produrre con un salto utile di metri 37.80 la forza nominale di 352 HP. Il successivo Regio Decreto n. 7707 del 09 dicembre 1937, registrato alla Corte dei Conti il 11.1.1938, approvava la sanatoria per le varianti tecniche della derivazione: poiché questa passava alla potenza nominale media di HP 352, veniva considerata una grande derivazione e quindi la durata della concessione veniva fissata in anni 60, successivi e continui, decorrenti dal 21 aprile 1913, data dell’originario decreto prefettizio, con scadenza il 20.04.1973, secondo i disposti del “Testo Unico di Leggi sulle Acque e sugli Impianti Idroelettrici”, R.D. 11 dicembre 1933 n. 1775. L’importo del canone annuo di concessione veniva aggiornato, dal valore di Lire 726 a Lire 4.224. Con istanza in data 11 aprile 1934 la Società Lunense Acqua e Forza richiedeva autorizzazione alla costruzione della linea utilizzata per il vettoriamento dell’energia, per una lunghezza di km 22.5 dalla centrale 4 sino alla stazione di sollevamento acqua potabile di Fornola, in Comune di Vezzano Ligure. L’autorizzazione veniva concessa dal Ministro LL.PP. con Decreto Ministeriale in data 08 febbraio 1935. In data 03.07.1973, con Decreto Ministeriale n. 562, la “Società Acquedotti Tirreni”, con sede in La Spezia, veniva riconosciuta titolare della concessione, subentrando alla Società Lunense Acqua e Forza. L’impianto veniva quindi affidato, con deliberazione del Commissario Prefettizio del Comune di La Spezia n. 2667 del dicembre 1972, all’Azienda Municipalizzata Gas ed Acqua di La Spezia, mediante devoluzione gratuita da parte della Società Acquedotti Tirreni. Con deliberazione del Consiglio Comunale di La Spezia n. 513 in data 29.12.1975, veniva decisa, con decorrenza 31.12.1975, la revoca della gestione diretta da parte dell’Azienda Municipalizzata Gas ed Acqua, affidando tutti i servizi ed impianti gestiti alla Azienda Consorziale Acqua Metano (A.C.A.M.) di La Spezia. L’A.C.A.M. di La Spezia subentrava nella proprietà dell’impianto e nella titolarità della concessione nella stessa data. In data 21.07.1980 l’A.C.A.M. presentava domanda di rinnovo dell’utenza di derivazione scaduta il 20.04.1973. La concessione veniva rinnovata con Deliberazione della Giunta Regionale della Regione Toscana, n. 6352 del 22.06.1987, per la durata di anni trenta, a decorrere dal 21.04.1973, con la condizione dell’osservanza delle prescrizioni contenute nel Disciplinare di Concessione n. 356 del 01.08.1985 e previo aggiornamento degli importi del canone annuo, aumentato a Lire 2.722.768. Nel febbraio del 2003 è stata richiesto il rinnovo della concessione a derivare con esito positivo e con le prescrizioni contenute nel disciplinare. 1.2 IMPIANTO EOLICO VARESE LIGURE (SP) L’impianto eolico è ubicato nel comune di Varese Ligure, in prossimità del Passo della Cappelletta, a circa 1100 m sul livello del mare, in prossimità al crinale che costituisce il confine regionale tra la Regione Liguria e la Regione Emilia Romagna. Inizialmente costituito da 2 turbine eoliche NEG MICON del diametro di 48,2 m e ciascuna della potenza di 750 kW, installate su pali tubolari metallici alti circa 46 m. Ciascun palo poggia su una struttura di fondazione a plinto di 10 m di lato, all’interno dei pali metallici, al piede, sono alloggiati gli impianti idonei alla trasformazione dell’energia prodotta dalle turbine, come cavidotti, trasformatori a secco ed apparecchiature di telecontrollo. Mediante cavidotti interrati l’energia prodotta viene trasportata all’interno dell’apposita cabina sita in Comune di Varese Ligure, per consentire il collegamento ed il trasferimento nella rete di distribuzione ENEL. Con Concessione Edilizia n° 30/2005 rilasciata dal Comune di Varese in data 24/09/05, è stato approvato il progetto di ampliamento dell’impianto relativo all’installazione di due ulteriori turbine. 5 Le opere relative alla realizzazione delle due nuove torri sono iniziati nel mese di marzo 2006. Le nuove macchine sono state ubicate a lato dell’impianto esistente, ad una distanza pari a 120 m da ciascuna torre, sulla linea ideale che risulta perpendicolare al vento dominante, uno a Nord-Ovest di quelli esistenti ed uno a Sud-Est. I due aerogeneratori risultano simili ai due già in essere, ciascuno della potenza di 850 kW, hanno altezza da terra del rotore di circa 44 m e le pale di lunghezza pari a circa 26 m, per cui l’altezza totale da terra è pari a circa 70 m. L’energia prodotta viene conferita, tramite cavidotti interrati, alla nuova cabina realizzata nella frazione di Monte Groppo in Comune di Albareto (PR). Attualmente quindi, il parco eolico della “Cappelletta” è quindi costituito da 4 turbine eoliche della potenza complessiva pari a 3,2 MW, installate su pali tubolari metallici alti circa 46 metri. Il sito presenta una ventosità media di oltre 6 m/sec, che consente una produzione annua di circa 6.500.000 kWh. 1.3 IMPIANTO DISTRIBUZIONE CARBURATI PER AUTOTRAZIONE (STAGNONI) L’impianto è realizzato in un lotto di terreno ricadente all’interno dell’area industriale della città compresa tra la zona retro portuale e l’autostrada, precisamente in località Stagnoni, in prossimità del raccordo autostradale La Spezia - S. Stefano. L’area su cui sorge l’impianto è un terreno pianeggiante di circa 2600 mq, circondata perimetralmente da un muro in blocchi di calcestruzzo sormontati da profilati metallici e pannelli in grigliato. L’area è accessibile attraverso un varco di accesso (prospiciente l’ingresso del Depuratore degli Stagnoni) e di un varco di uscita su via della Concia. L’autorizzazione all’esercizio n.0052776 è stata rinnovata il 19/06/2008 secondo quanto previsto dalla L.R. Liguria n.1/2007 e dal D. Lgs. N.32/98 e successive modifiche ed integrazioni. Attualmente la conduzione dell’impianto è affidata alla ditta individuale Testa Davide tramite un contratto di comodato firmato tra le parti in data 16/04/2007. 6 2. DATI TECNICI E CARATTERISTICI DEGLI IMPIANTI 2.1 CENTRALE IDROELETTRICA DI BAGNONE Questa centrale è costituita da tre parti principali: l’opera di captazione, il canale e la condotta forzata di adduzione, il fabbricato centrale. In particolare si può schematizzare l’impianto tramite il seguente schema a blocchi: Lo schema generale della derivazione comprende: - traversa fluviale tracimabile, a profilo curvilineo, con paramento di valle sagomato a costituire uno scivolo per il recapito in alveo delle portate degli eventi di massima piena, realizzata in muratura di pietrame e parte in calcestruzzo armato, con soglia alla quota 232 m s.l.m., costruita poco a valle della cittadina di Bagnone, e ben visibile dalla piazza principale dell’abitato. La soglia della traversa ha una lunghezza totale di m 21, con spessore di m 6.50 ed altezza di m 7 circa in corrispondenza della mezzeria. La traversa è stata impostata su una situazione geologica ed orografica particolarmente favorevole: nel punto di costruzione il torrente Bagnone scorre nell’arenaria compatta, all’interno di una gola incisa dove realizza un dislivello non lieve in un breve tratto del suo corso. - opera di presa, costituita da un cunicolo di derivazione, collocato a ridosso del paramento di monte della traversa, munito sul lato anteriore di una griglia per l’intercettazione della frazione più grossolana del materiale trasportato al fondo dalle acque, e superiormente protetta da un solettone in calcestruzzo. Le acque derivate vengono avviate verso la sponda sinistra, al di sotto di una cabina dimanovra, attraverso una prima bocca rettangolare con dimensioni di 2.40 m per 0.80 m, munita a sua volta di una griglia subverticale a maglia grossolana per l’intercettazione del materiale solido trasportato. Questo materiale, arrestato dalla griglia, può essere scaricato a valle della traversa a mezzo di uno spurgo costituito da un pozzetto di scarico munito di saracinesca. Le acque derivate vengono convogliate in canale a mezzo di una bocca di presa, con dimensioni di 2.20 m per 0.80 m, munita di paratoia di intercettazione. 7 - sfioratore limitatore di portata, della lunghezza di m 46.50, che consente il recapito diretto in alveo delle portate derivate eccedenti la capacità idraulica del canale derivatore. Questo sfioratore è munito in partenza di una saracinesca per lo scarico, utilizzabile sia per operazioni di pulizia che per lo svuotamento del primo tratto del canale in caso di sezionamento. Un’altra saracinesca è collocata appena oltre lo sfioratore. - vasca dissabbiatrice, nella quale le acque vengono recapitate attraverso una griglia metallica di 1.50 m per 4.50 m, utilizzata per l’arresto del materiale flottante (detriti e materiale vegetale). Nella vasca l’ampia sezione trasversale consente una notevole riduzione della velocità dell’acqua, e quindi la sedimentazione delle particelle più fini del trasporto solido (sabbie e limi). Questa vasca dissabbiatrice è munita di uno stramazzo terminale, mentre il suo fondo è opportunamente sagomato, in modo da consentire, in occasione delle periodiche manovre di pulizia, un rapido allontanamento dei sedimenti, attraverso uno scarico di fondo munito di paratoia ed una successiva opera di recapito in alveo realizzata con una tubazione di calcestruzzo centrifugato. - canale derivatore a pelo libero, lunghezza totale di m 890 (compreso sfioratore e vasca dissabbiatrice), larghezza media di m 1.50 ed altezza media interna di m 1.10. Nei tratti parzialmente o totalmente incassati nel terreno, il canale è costruito con piedritti in muratura di pietrame, spessore di 60 cm, con fondo in calcestruzzo; nei tratti fuori terra i piedritti sono talvolta in calcestruzzo armato, più frequentemente in muratura di pietrame a sezione trapezia, con spessore di 50 cm alla sommità e di 100 cm all’appoggio in fondazione. Il canale derivatore attraversa il torrente Bagnone passando 8 dalla sponda orografica sinistra alla destra a mezzo di un ponte canale in calcestruzzo, realizzato in appoggio ad una antica struttura in muratura di pietrame. Più a valle il canale è munito di un altro sfioratore limitatore, di lunghezza pari a m 5.00. Da questo punto in poi circa fino al pozzo d’immissione il canale è realizzato su una struttura di appoggio costituita da archi multipli in muratura e pile in calcestruzzo armato, assumendo una sezione con larghezza di m 1.75 ed altezza media di m 1.05. La pendenza di fondo varia lungo lo sviluppo dell’opera dallo 0.12% allo 0.2%, assumendo in alcuni brevi tratti anche lo 0.25%, fino allo 0.1% della parte terminale. Nelle parti a pendenza minima dello 0.12% la portata media di concessione di 0.7 mc/s è realizzata con un tirante d’acqua di 44 cm. Il tratto finale, per la maggiore sezione e la ridotta pendenza, ha la funzione di volume di compenso, ed è munito di due saracinesche, da utilizzarsi per operazioni di svuotamento a fini di pulizia, mantenendo però in carico la condotta forzata. Nella parte terminale è collocato un dispositivo a sifone per il controllo dell’altezza del pelo liquido, realizzato in carpenteria metallica; è seguito a valle da un altro sifone in calcestruzzo armato. I due sifoni hanno il compito di consentire lo scarico in alveo della portata derivata, in caso di blocco della centrale, evitando sfiori incontrollati al pozzo d’immissione; sono muniti allo sbocco di opere in calcestruzzo per il recapito nell’alveo a valle. Prima del pozzo d’immissione, la portata derivata passa attraverso una griglia metallica, utilizzata per l’arresto del materiale flottante, e munita di un dispositivo sgrigliatore di pulizia motorizzato. Il canale termina alla progr. 890 con una piccola vasca di carico, munita di un pozzo d’immissione verticale, nel quale è innestata la condotta forzata. La quota di esercizio del pelo libero nella vasca di carico è di 230.75 m s.l.m. - condotta forzata, realizzata nel 1912 in lamiere di acciaio chiodate, con virole semicilindriche sovrapposte in alternanza, ha una lunghezza di 140 metri, con diametro interno di m 1.05, sezione 0.866 mq. La condotta è realizzata in appoggio diretto a selle metalliche ottenute da profilati angolari, a loro volta disposte su pile di sostegno in muratura di pietrame e/o calcestruzzo; è munita sia di giunti di dilatazione che di due passi d’uomo per l’accesso all’interno a scopi ispettivi o manutentivi. La pendenza della condotta forzata è dell’11% per i primi 100 m e del 47% per il tratto terminale; il recapito delle acque in centrale è realizzato con un distributore orizzontale dal quale sono derivate le alimentazioni delle macchine idrauliche. Nella parte terminale è munita di una saracinesca per lo scarico diretto in alveo delle acque. - fabbricato centrale, costruito con struttura mista in calcestruzzo armato e muratura, con copertura a falde su orditura in legno, con superficie lorda di m 15.10 per m 13.45 ed altezza libera interna di circa 6 m. Il fabbricato è munito all’esterno di alcuni piccoli locali accessori, per una superficie lorda di m 6.70 per m 6.10. L’accesso alla centrale è garantito da una strada vicinale larga in media m 2.50, con 9 pendenza molto elevata nel tratto terminale. All’interno del fabbricato centrale, sul piano di calpestio alla quota 198.45 m s.l.m., sono collocati i gruppi generatori turbina-alternatore, con le relative apparecchiature per la regolazione di velocità, ed i sistemi elettrici di trasformazione, misura e controllo. Nell’assetto originale del 1913 l’impianto era dotato di due gruppi generatori, muniti di turbina tipo Francis ad asse orizzontale: il gruppo 1 con potenza P=280 kW, portata Q=1.100 l/s, ed il gruppo 2 con P=230 kW, Q=900 l/s, entrambi con turbine di produzione Calzoni ed alternatori BrownBoveri. Le turbine risultavano munite di regolatori di velocità meccanici di tipo centrifugo a masse rotanti, mentre l’eccitazione degli alternatori era affidata a eccitatrici rotanti direttamente accoppiate all’asse turbina. La generazione era effettuata alla tensione di 500 V, elevata per il vettoriamento ad 8.000 V. I circuiti di bassa e media tensione comprendevano entrambi sezionatori e commutatori, voltmetri ed amperometri, gruppi di misura per la potenza istantanea e l’energia generata, reostati di eccitazione, interruttori automatici. Attualmente, dopo gli interventi di adeguamento tecnologico eseguiti negli anni 1995-99, l’impianto è connesso, per il vettoriamento dell’energia prodotta, alla rete di media tensione (15 kV) dell’ENEL. - canale di restituzione, al disotto del fabbricato della centrale, in alveo, con lunghezza di m 20, larghezza di m 2.6, munito di uno stramazzo terminale di m 2.95 di sviluppo, con pendenza rilevante per facilitare lo smaltimento di materiale eventualmente sedimentato all’interno in occasione di piene. Il livello del pelo libero nel canale di restituzione a portata nulla è 192.95 m s.l.m.. La restituzione delle acque in alveo avviene in località Molini di Virgoletta, in Comune di Bagnone. La potenza installata dell’assetto originario (510 kW) venne innalzata a 690 kW nel 1939, mediante la messa in opera di un terzo gruppo generatore, con potenza P=180 kW, portata Q=600 l/s, munito di turbina Francis, sempre ad asse orizzontale, di produzione Riva, ed alternatore Brown-Boveri, con parte elettrica e di controllo tecnicamente analoga alle soluzioni già adottate per i primi due gruppi. Questo terzo gruppo venne posizionato, all’interno del fabbricato centrale, in uno spazio inizialmente previsto per l’installazione di una riserva termica. L’impianto, per le sue caratteristiche costruttive e le soluzioni tecniche adottate, improntate alla massima semplicità di esercizio, costituisce un tipico esempio della minidraulica italiana dell’inizio del secolo. L’impianto è stato mantenuto in regolare esercizio nell’assetto descritto fino al 1980. Il progressivo invecchiamento delle parti elettromeccaniche installate, sottoposte fra l’altro esclusivamente ad interventi di piccola manutenzione ordinaria, ha infatti provocato la progressiva dismissione nel tempo dei gruppi generatori: - nel 1984 è stato definitivamente arrestato il gruppo n. 2 a causa della perdita dell’allineamento dei supporti dei cuscinetti dell’albero motore, della notevole erosione subita dalla girante Francis sia per 10 effetto del materiale solido in sospensione nelle acque derivate, sia per effetti di cavitazione all’uscita causa l’originale grossolana progettazione idraulica, a causa dell’invecchiamento del gruppo regolatore meccanico non più idoneo a garantire il mantenimento della frequenza di generazione di 50 Hz, a causa infine di un guasto elettrico della dinamo eccitatrice per la quale non risultavano più disponibili i relativi ricambi. Il gruppo, nell’ultimo periodo di esercizio, si dimostrava inoltre particolarmente rumoroso, tanto da suscitare una richiesta di arresto da parte di autorità esterne; - nel settembre 1991 veniva arrestato il gruppo n. 1, dopo oltre 80 anni di esercizio, a causa di una serie di ripetute manifestazioni di invecchiamento elettrico e meccanico, analoghe a quelle già accadute al gruppo n. 2: fra queste, episodi di oscillazione delle masse rotanti dell’alternatore e delle turbine, con conseguenti anomale sollecitazioni ed episodi di surriscaldamento sui cuscinetti di supporto e di spinta, dovute alla risultante delle forze idrauliche sulle due ruote Francis contrapposte, sottoposte a diversa ed irregolare usura per cavitazione, la precarietà dell’isolamento elettrico dell’alternatore, con conseguente surriscaldamento degli avvolgimenti, l’invecchiamento del gruppo regolatore di velocità, non più idoneo a garantire la frequenza di generazione, la notevole rumorosità in esercizio. - il gruppo n. 3 risultava nel 1995 l’unico gruppo ancora funzionante dell’impianto. Pur di età più recente rispetto ai precedenti, risentiva anch’esso di una generale precarietà della parte di regolazione e della parte elettrica, per le quali non risultava più possibile, in caso di guasto, reperire la componentistica di ricambio. Nell’ambito di una situazione tecnica ormai avviata alla messa fuori servizio progressiva dell’impianto, ed al fine di recuperare la produzione idroelettrica in passato garantita, l’A.C.A.M. di La Spezia, ente proprietario dell’epoca, decideva di provvedere alle necessarie iniziative di riabilitazione. La riattivazione doveva essere eseguita secondo criteri di buona economia, pur con la necessità di provvedere all’adeguamento tecnologico delle parti ormai obsolete, ed alla sostituzione di quanto non più riparabile. Il piano tecnico d’intervento, elaborato nel 1992, e realizzato negli anni 1996-1999, ha riguardato le seguenti attività: - sostituzione dei gruppi generatori non più recuperabili o riparabili. In particolare si è provveduto a: - rimozione e sostituzione del gruppo n. 1. Il gruppo n. 1 è stato sostituito con un gruppo completamente nuovo, munito di una singola turbina Francis dimensionata per una portata di 1.200 l/s e per il salto motore di 37.80 m, accoppiata ad un nuovo generatore di tipo asincrono. La nuova turbina è in grado di funzionare in assenza di cavitazione all’uscita con una altezza di aspirazione Haspmax=5.5 m. - mantenimento in opera del gruppo n. 2, in condizioni di conservazione statica a memoria storica delle tecnologie originali dell’impianto 11 - intervento di radicale trasformazione del gruppo n.3. Su di questo è stato eseguito lo smontaggio, la rimozione ed una manutenzione straordinaria in officina della macchina idraulica (con ricostruzione delle parti erose o cavitate della girante e delle palette del distributore con il relativo sistema di azionamento, modifiche della girante, rifacimento degli elementi di tenuta), con la successiva reinstallazione, e la completa sostituzione della macchina elettrica con un nuovo generatore asincrono munito di cuscinetto reggispinta e predisposto per l’accoppiamento diretto con la turbina. Gli interventi sui gruppi sono stati accompagnati dalla modifica del collettore di distribuzione dalla condotta forzata all’ingresso delle macchine, mediante l’installazione di due prese d’acqua in diametro 700 e 400 mm, e l’inserimento di valvole a farfalla ad azionamento automatico con contrappeso meccanico per la protezione dalla fuga di velocità in caso di blocco elettrico con caduta del carico. Al termine del distributore è stata inserita inoltre una valvola a saracinesca per lo scarico della condotta in condizioni di arresto. Le due macchine di prevista riattivazione sono state munite di servomotore idraulico per la regolazione dell’apertura delle direttrici, azionato da una centralina oleodinamica. - rifacimento del sistema di governo e controllo della centrale, con l’uso di un sistema a logica programmabile (PLC, della serie A250 della Soc. AEG-Modicon, oggi Schneider) cui è oggi affidata, oltre alla gestione delle sequenze di avvio ed arresto e l’esecuzione del parallelo in rete, anche il monitoraggio del funzionamento dei gruppi generatori mediante l’acquisizione delle misure termiche, elettriche ed idrauliche predisposte in campo, la regolazione di macchina mediante l’acquisizione della misura del livello alla vasca di carico e della portata disponibile in canale - rifacimento dei sistemi elettrici sia di bassa tensione che di potenza. Per la bassa tensione sono stati eliminati i sistemi di eccitazione dinamica degli antichi gruppi sincroni, sostituiti da generatori asincroni, è stato eseguito il rinnovo di tutti i servizi di centrale di illuminazione e forza motrice, l’installazione di gruppi ausiliari di continuità a batteria con tensione di 24 V. Per i circuiti di potenza si è provveduto al rifacimento delle linee di sbarra sia a 700 V, tensione di generazione sui montanti di macchina, con l’installazione di nuovi interruttori di macchina, sia a 15 kV, tensione di vettoriamento, con l’installazione di interruttore, sezionatore di linea e di terra, TA e TV dei gruppi di misura. E’ stata eliminata la doppia trasformazione esistente (con tensione di uscita a 8 kV) ed è stato installato un trasformatore in resina a secco raffreddato ad aria con potenza di 1000 kVA, con apparecchiatura automatica di rifasamento di tipo statico a batteria di condensatori. - interventi di manutenzione del tratto terminale del canale derivatore, con la sostituzione di buona parte delle carpenterie metalliche che attrezzavano la vasca di carico e lo sgrigliatore. interventi di manutenzione della condotta forzata, consistenti in un ciclo di manutenzione, limitato all’interno a risanamenti localizzati mediante apporto di materiale per saldatura sulle parti più erose, 12 all’esterno ad un completo ciclo di verniciatura, preceduto da interventi puntuali di sigillatura dei giunti chiodati delle virole. Il distributore in ingresso della centrale è stato modificato per consentire l’installazione delle nuove valvole automatiche di macchina. - interventi di manutenzione del fabbricato centrale, comprendenti il rifacimento del manto di copertura in tegole marsigliesi, l’impermeabilizzazione delle coperture orizzontali dei fabbricati annessi, il rifacimento dell’intonaco interno, la tinteggiatura delle pareti interne, la modifica della soletta di centrale al fine di consentire l’installazione del nuovo gruppo generatore, la modifica del portone di accesso per l’agevole movimentazione delle nuove parti elettromeccaniche. Il progetto di manutenzione delle parti civili è stato integrato dall’adeguamento dei fabbricati pertinenziali, da dedicare all’installazione del trasformatore in resina, e delle apparecchiature ENEL, dalla manutenzione della strada di accesso, con il rifacimento del fondo con un battuto in calcestruzzo, e della relativa illuminazione esterna. - dismissione della linea elettrica utilizzata per il vettoriamento dell’energia prodotta. Questa infatti, oltre a richiedere un radicale intervento di manutenzione straordinaria, con la sostituzione di numerosi sostegni, risultava antieconomica nella gestione ordinaria per l’onerosità delle operazioni annuali di taglio piante nella fascia di servitù, ed inefficiente dal punto di vista della limitazione delle perdite di vettoriamento, che causa il basso valore di tensione utilizzato si erano dimostrate, nei precedenti periodi di esercizio, dell’ordine del 12% dell’energia prodotta. L’energia generata viene oggi immessa sulla rete di media tensione ENEL. Il dislivello tra il punto di presa (a quota di 232.0 m s.l.m.) e quello di restituzione (quota 192.95 m s.l.m.) è di m 39.05; il salto utile netto, o salto idraulico di concessione, pari al dislivello tra il pelo libero alla vasca di carico (quota 230.75 m s.l.m.) e quello allo scarico, con funzionamento delle turbine in reazione, è di m 37.80. Di seguito riportiamo i dati tecnici relativi all’impianto in oggetto: Caratteristiche Idrauliche della Derivazione Superficie del Bacino Imbrifero Utilizzato S Km2 45 Quota Media del Bacino Imbrifero Hmed m s.l.m. 900 Portata Media Derivabile di Concessione Qmed m3/s 700 l/s Massima Portata Derivabile di Concessione Qmax 1000 l/s Quota del pelo libero alla presa Hpres Quota del pelo libero alla restituzione Hrest Salto Idraulico Massimo di Concessione Hmax m3/s m s.l.m. m s.l.m. m Salto Idraulico Netto Hn m 37,80 Potenza di Concessione Pc Hp 352 13 232.00 192.95 39,05 Caratteristiche delle apparecchiature elettromeccaniche prima e dopo l’intervento effettuato nell’anno 2003: 14 15 2.2 IMPIANTO EOLICO VARESE LIGURE (SP) L’impianto è ubicato nel territorio di Varese Ligure (SP) in prossimità del passo della Cappelletta a circa 1.100 m. sul livello del mare. L’impianto è costituito da 4 turbine eoliche della potenza complessiva pari a 3,2 MW, installate su pali tubolari metallici alti circa 46 metri. Il sito presenta una ventosità media di oltre 6 m/sec, che consente una produzione annua di circa 6.500 000 KWh. Dati tecnici e produttivi · 2 turbine NEG MICON 750/48 (VARESE 1) · 2 turbine VESTAS V52 (VARESE 2) · potenza impianto: 3.200 kW · produzione annua: 6,5 GWh · popolazione servita: 10.000 abitanti Dati ambientali Inquinamento evitato (rispetto ad una equivalente produzione con centrali termoelettriche): · pregio energetico: 1.600 tep/anno risparmiate · pregio ambientale: 4.680 ton. di CO2 evitate · 12,35 ton. SOx/anno evitate · 5,2 ton. NOx/anno evitate Rumorosità media: ininfluente; il rumore emesso dagli aerogeneratori risulta inferiore al rumore di fondo causato dal vento. 16 2.3 IMPIANTO DISTRIBUZIONE CARBURATI PER AUTOTRAZIONE (STAGNONI) Gli elementi principali dell’impianto risultano essere costituiti da : • Sistema di misura e compressione del gas naturale composto da: - cabinato in c.a. Ecogas C ( impianto di misura e compressione ); - cabinato in c.a. Ecogas S ( stoccaggio ); - impianto di misura; - compressore meccanico alternativo a cilindri radiali (modello Safe ST75T10-1M90-EM - completo di Inverter ); - pacchi bombole di smorzamento; - quadro di controllo e sicurezza dello smorzamento pannello di intercettazione e scarico. • Sistema di distribuzione del gas compresso composto da: - n° 3 apparecchi di distribuzione a doppia erogazione; - quadro elettrico di alimentazione erogatori e sistema di fine carica. • · Sistema di distribuzione per carburanti liquidi composto da: - N° 2 colonnine per erogazione carburante; - N° 1 colonnina con sistema POS; - N° 3 serbatoi interrati della capacità di 30m3; - Sistema di gestione integrato. • Pensilina metallica (superficie di 324 mq), con elementi strutturali prefabbricati, in acciaio FE360 • Prefabbricato (superficie di 34 mq) per sala attesa e ufficio gestore con servizi igienici annessi • Prefabbricato (superficie di 93.72 mq) per Officina - L’officina è dotata di vario materiale a servizio dell’attività svolta (vedere documento presente negli allegati consultabili) La conduzione operativa del piazzale è affidata ad un Gestore terzo. 17 Sulla pensilina del distributore è stato realizzato un impianto fotovoltaico. Nel capitolo successivo verrà più dettagliatamente descritto. In particolare, si riporta di seguito una scheda delle caratteristiche generali dell’impianto fotovoltaico in regime di scambio sul posto: Impianto monosezione: entrata in esercizio 06/03/2012 Potenza impianto 19,80 kW Costo specifico dell’impianto 5500 €/kW Producibilità annua attesa 21796 kWh (22 MWh) Superficie lorda occupata dall’impianto fisso 151 mq Caratteristiche dei moduli FV (orientamento pannelli 5 gr.) Silicio policristallino 90 moduli da 220 W Caratteristiche di connessione alla rete elettrica BT nazionale di distribuzione (Enel Distribuzione S.p.a.) Tensione nominale 380 V Punto non condiviso con altri impianti di produzione diversi dal FV POD IT001E00094917 Cod. Rintracciabilità (gestore di rete) T0355892 Gruppi di misura Scambio: Matr. 03001136 Produzione: Matr. 00300022 Modalità di connessione alla rete Scambio sul posto Convenzione per l’erogazione del servizio di scambio Numero: SSP00338156 sul posto Durata: dal 06/03/2012 18 3. MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO E VINCOLI D’ESERCIZIO 3.1 IMPIANTO IDROELETTRICO DI “BAGNONE” Località Arbione, Comune di Bagnone • • • QUALIFICA IAFR n. IAFR 844 categoria: C – riattivazione protocollata in data 16/10/03 CERTIFICATO VERDE tipo certificato: CV data esercizio commerciale 01/01/2004 data incentivo: 31/12/2015 CONTRATTO DI VENDITA ENERGIA ELETTRICA Nel contratto emergono tutti gli obblighi ed i diritti di entrambe le parti. Si rimanda ai dettagli in esso riportato. L’ultimo contratto di vendita dell’energia ha validità fino alle ore 24:00 del 31/12/2013. • CONCESSSIONE A DERIVARE Pratica di concessione a derivare acqua pubblica superficiale a scopo idroelettrico DC 60/8-13. ACAM S.p.a. richiede il rinnovo della concessione (in scadenza il 20/04/2003) con domanda protocollata dalla Provincia di Massa-Carrara con prot. num. 9370 del 27/03/2003 per 30 anni quindi fino al 20/04/2033. In data 10/03/2005 con prot. num. 7223 della Provincia di Massa Carrara, ACAM S.p.a. richiede il subingresso nella titolarità della concessione di derivazione a favore della Società Fin-Safe Energia Srl. La società Fin-.Safe Energia S.r.l. è stata incorporata con fusione da Centro Gas Energia S.p.a. così come descritto nella visura ordinaria della società di capitale. I diritti e doveri, compresi quindi gli obblighi da rispettare e le limitazioni da seguire per mantenere in essere la concessione, sono riportati nell’atto concessorio. Il canone annuo di concessione, oltre alla quota fissa soggetta comunque agli aggiornamenti ISTAT, sarà comprensivo anche di un’addizionale regionale sul canone annuo pari al 10% dell’importo del canone medesimo e dovrà essere pagato alla Provincia di Massa Carrara entro il 31/03 di ogni anno. Il canone risulta ad oggi pagato dalla Società Centro Gas Energia S.p.a.. • CONVENZIONE CON LA COMUNITA’ MONTANA DELLA LUNIGIANA Protocollo della Comunità Montana della Lunigiana n. 1337/10.1.6 del 20/02/2008 Centrogas Energia Spa concede alla Comunità Montana della Lunigiana la possibilità di utilizzare in periodo estivo il proprio canale di derivazione in loc.Bagnone al fine di alimentare l’impianto irriguo. La 19 convenzione, valida dal 2008, avrà durata di anni 15, rinnovabile su consenso delle parti, che si presume come dato di fatto, salvo il caso in cui sopravvenga, entro un anno dalla scadenza, un recesso tramite lettera raccomandata a/r. Tale convenzione, è però limitata al periodo in cui Centrogas sospende la produzione di energia elettrica, ovvero nei mesi di luglio ed agosto. Tale concessione sarà inoltre interrotta per permettere a Centrogas di eseguire eventuali lavori di manutenzione lungo il canale e comunque per maggiori approfondimenti si rimanda all’atto di convenzione allegata. 3.2 IMPIANTO EOLICO VARESE LIGURE Località Cappelletta sito nel Comune di Varese Ligure • · QUALIFICA IAFR (Varese 1) denominato “Cento Croci” da 1,5 MW n. IAFR 240 protocollata il 18/09/2001 (Varese 2) denominato “Varese Ligure” da 1,7 MW n. IAFR 1988 protocollata il 25/09/2006 • · CERTIFICATI VERDI Per categoria D - Nuova Costruzione • (Varese 1) Data esercizio commerciale 01/01/2002 Data scadenza incentivi 31/12/2013 (Varese 2) Data esercizio commerciale 18/09/2006 Data scadenza incentivi 17/09/2018 · CONTRATTO DI VENDITA ENERGIA ELETTRICA Nel contratto emergono tutti gli obblighi ed i diritti di entrambe le parti. Si rimanda ai dettagli in esso riportato. L’ultimo contratto di vendita dell’energia ha validità fino alle ore 24:00 del 31/12/2013. • AUTORIZZAZIONI (Varese 2) - Autorizzazione per progetto di completamento impianto eolico rilasciato da Regione Liguria e rilasciata in data 05/07/05 Allegato Decreto n. 1510 • Permesso di costruire N. 35 del 24/09/2005 ottenuta dal Comune di Varese Ligure CONVENZIONE COMUNE DI VARESE LIGURE (SP) La convenzione è stata stipulata il 06/03/07 fra il Comune di Varese Ligure e Centro Gas Energia S.p.a ed ha durata di 20 anni. Vista la convenzione stipulata, si fa presente come ACAM S.p.a. è una società partecipata solo da enti pubblici ( i soci sono 28 comuni della provincia di La Spezia e 2 Comuni della provincia di Massa) che attraverso la sua società controllata Safe Plant, nel 2001, ha acquistato ed avviato alla gestione un 20 impianto eolico costituito da due aerogeneratori ed ampliato con altri due aerogeneratori. ACAM S.p.a deteneva il controllo totalitario di Centrogas Spa e Fin-Safe energia Srl ed ha approvato la fusione per incorporate Fin-Safe Energia Srl in Centrogas Spa. Quest’ultima ha variato la propria denominazione sociale ed è divenuta Centrogas Energia Spa. Il Comune di Varese Ligure aveva stipulato con Acam una precedente convenzione per promuovere nuove iniziative del settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Centrogas Energia Spa ha attualmente in gestione l’impianto eolico, comprensivo ad oggi di 4 torri, di cui due realizzate ed avviate dal 2001appunto ed altre due dal settembre 2006. La convenzione con il Comune di Varese Ligure, durerà anni 20 a partire dalla data di sottoscrizione, e regola il rapporto di concessione, riconosciuto a favore della società, per quanto concerne l’uso di risorse energetiche rinnovabili, nell’ambito del territorio comunale. Con tale convenzione Centrogas, dietro corrispettivo, ottiene dal comune il diritto di superficie per tutta la durata della convenzione e quindi ha potuto realizzare e successivamente può gestire l’impianto. Il Comune avrà diritto a percepire un canone omni comprensivo, il cui importo complessivo è dato dalla somma delle seguenti quote: - canone energia: 2,5% del fatturato riscosso, al netto di imposte, tasse e tributi, derivante dalla cessione di energia elettrica prodotta ed immessa nella rete nazionale, fino ad un massimo di 2.000 ore equivalenti (heq). - canone certificati verdi: relativo a proventi derivanti da incentivazione spettante all’impianto; 2,5% del fatturato netto, dalla vendita dei certificati verdi sul mercato libero., fino ad un massimo di 2.000 heq a base annua. Indipendentemente dalla produzione effettiva dell’impianto, la società garantirà al Comune, un canone annuo minimo di Euro 3.750 per aerogeneratore. Nella convenzione sono dettagliatamente espressi i casi e le motivazioni per cui entrambe le parti potranno recedere dalla convenzione, nonché tutti i diritti e gli obblighi spettanti. • CONVENZIONE COMUNE DI ALBARETO (PR) Stipulata in data 26/05/04 fra il Comune di Albereto e Fin Safe Srl ed efficace dalla data di stipula. Nel momento della stipula, l’impianto era costituito da due aerogeneratori per la produzione di energia elettrica (potenza nominale 1.5 MW, produzione attesa 3'800'000 kWh/anno) ed era in progetto l’installazione nel medesimo sito di altri due aerogeneratori. La convenzione, dunque, si riferisce ai 4 aerogeneratori e a titolo di contributo e di indennizzo omnicomprensivo, per la realizzazione dell’impianto eolico, la società Fin-Safe si impegna a corrispondere, al predetto Comune, una somma annua (entro 30/11) come segue: 21 - Euro 3.000 per ogni aerogeneratore installato, a far data dalla messa in esercizio degli stessi e per tutto il periodo di validità dei Certificati Verdi pari ad anni 8. - 0,755% del fatturato per ogni aerogeneratore installato a decorrere dalla data di scadenza dei certificati verdi, fino alla scadenza della presente convenzione. Al momento della cessazione dell’attività degli aerogeneratori, per qualsiasi motivo, il comune perderà il diritto al contributo. Tale convenzione scadrà il 31/12/2015 ed è efficace dalla data di sottoscrizione. • SCRITTURA PRIVATA – DIRITTO DI SUPERFICE Quest’atto costitutivo del diritto di superficie, datato 17/02/1998, è costituito da parte dal Sig. De Vincenzi Domenico, residente nello stato di New York e rappresentato quindi dal procuratore speciale Delucchi Mario e dall’altra parte la società Anemon Spa, con sede in Ferrara via Arisoto n.11 (Anemon S.p.a. è la società che ha realizzato l’impianto Varese 1; è stata poi assorbita da VESTAS). De Vincenzi costruisce, in favore della società Anemon S.p.a., il diritto di fare e di mantenere, per un periodo pari ad anni 30, sui beni di sua proprietà, situati nel Comune di Varese Ligure, loc. Caranza, La Cappelletta, impianti tecnologici e fabbricati idonei a costituire l’insieme di una centrale eolica per la produzione di energia elettrica, con tutti i diritti ed i doveri che ne scaturiscono per entrambe le parti. Il corrispettivo della presente concessione fu di Lire 2.000.000 (1.000.000 di Lire per ogni aerogeneratore realizzato) ed inoltre la ditta superficiaria dovrà corrispondere, per gli anni futuri, 1.000.000 di Lire per ogni aerogeneratore, con decadenza dal secondo anno. • SERVITU’ ELETTRODOTTO Stipulata in data 18/07/2005, num. 48040, costituisce la servitù di elettrodotto su immobili siti nel Comune di Albereto. Stipulata fra Fin-Safe Energia Srl e la Comunalia di Montegroppo, con sede in Albereto, rappresentata dal Sig. Sabini Benito, in quanto Presidente del consiglio di amministrazione della suddetta Comunalia. Quest’ultima, che rimane proprietaria, costituisce a favore della società Fin-Safe, una servitù di elettrodotto per un impianto elettrico a 15kv, ciò significa che quest’ultima società, ottiene il diritto di collocare, mantenere e gestire un elettrodotto di 950 metri lineari. La servitù durerà per un periodo pari ad anni 30 e comporterà il pagamento di Euro 3.500 da parte di Fin-Safe Energia Srl a favore della Comunalia di Montegroppo. 22 3.3 IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI LOC.STAGNONI • 16/04/2007 – CONTRATTO DI COMODATO PER LA GESTIONE DELL’IMPIANTO Fra la società Centrogas Energia S.p.a con sede in La Spezia, Via A. Picco, 22 e Ditta individuale Testa Davide con sede in La Spezia, Via della Concia loc. Stagnone. La comodante (Centrogas) affida la gestione dell’impianto di distribuzione carburanti (impianto per il commercio al dettaglio di gas metano per autotrazione, di carburanti benzina e gasolio) al comodatario (Testa Davide). Tale contratto sarà valido nove anni (16/10/2016), rinnovato automaticamente per un periodo di uguale durata, salvo comunicazione di mancato rinnovo (sei mesi prima della scadenza). L’officina è esclusa da tale contratto. Nel contratto di comodato emergono obblighi e diritti di entrambe le parti qui non riassumibili in quanto altamente dettagliati e comunque riportati negli allegati. • 02/01/2006 - CONTRATTO DI DISTRIBUZIONE GAS METANO Fra la società Centrogas Energia S.p.a di cui sopra e la Ditta individuale Testa Davide di cui sopra. Con tale contratto la società Centrogas, che con il precedente contratto di comodato si era impegnata ad affidare la gestione del punto vendita, si impegna ad effettuare la fornitura continuativa di gas metano per autotrazione a favore della ditta somministrata. Quest’ ultima si impegna ad accettare la fornitura, che sarà effettuata con diritto di esclusiva in favore della somministrante , verso il pagamento di un corrispettivo pari al prezzo al Kg di vendita al pubblico, detratta la somma di euro 0,0723 + Iva per Kg, che costituirà l’aggio di esclusiva competenza del gestore. La ditta Centrogas emetterà fattura nei confronti della ditta somministrata, la quale dovrà pagare entro 7 giorni dalla data di emissione della fattura. Questo contratto conclude tutti i suoi effetti nel momento in cui cessa il contratto di comodato ed ha validità annuale, anche se tacitamente rinnovabile per il medesimo periodo di tempo, salvo disdetta da una delle parti con lettera raccomandata a/r (preavviso di mesi 2). • 30/03/2007 - CONTRATO DISTRIBUZIONE DI CARBURANTI BENZINA E GASOLIO Fra la società Centrogas Energia S.p.a. e la Ditta individuale Testa Davide. Con il presente contratto si stabilisce che la ditta Centrogas si impegnerà nella fornitura continuativa di carburanti liquidi quali benzina e gasolio. È prevista una fatturazione, come nel contratto precedente, e quindi il pagamento di un corrispettivo. L’aggio del gestore sarà costituito dal prezzo al litro (benzina, gasolio, bioetanolo e biodiesel) di vendita al pubblico detratta la somma di Euro 0.018 +Iva. 23 • 28/09/2007 - CONTRATTO GESTIONE PRELIEVI A MEZZO CARTA MAGNETICA Stipulato fra la società Centrogas e Testa Davide. La società somministrata (Centrogas) intende promuovere verso società, aziende, enti che utilizzino flotte aziendali, la modalità di rifornimento, presso l’impianto, a mezzo di carta a banda magnetica. La somministrata intende, inoltre, gestire dal punto di vista commerciale e fiscale tale modalità di rifornimento attraverso la procedura denominata “netting”. Questa scrittura privata integra i contratti precedente stipulati, di cui si è accennato nelle righe sovrastanti, per quanto riguarda la gestione tecnica ed economica associata alla modalità di rifornimento a mezzo carta magnetica. Verranno effettuate cessioni periodiche di carburanti e poi verrà emessa la relativa fattura. Tale accordo ha validità di anni 9 e cesserà quando e se verranno meno gli effetti dei tre precedenti contratti. • CONTRATTO DI COMODATO DEL PREFABBRICATO OFFICINA Stipulato in data 21/12/007 fra Centrogas Energia S.p.a.e Car Server S.p.a. Centrogas dà alla società Car Server l’immobile adibito ad officina per l’uso consentito. Tale contratto ha validità un anno ed è tacitamente prorogato di anno in anno, salvo disdetta fatta con lettera raccomandata a/r. E’ stato disdetto in data 20/09/2011 con Raccomandata A/R. • CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI Rilasciata dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile a Centrogas. Tale certificato è valido dal 16/07/08 al 16/07/11. CPI del 29/09/2008 – Pratica Num. 1158 In data 14/07/2011 è stata fatta richiesta di rinnovo del certificato. CPI del 07/06/2013 – Pratica Num. 1158 rinnovo • AUTORIZZAZIONE ALL’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ Autorizzazione all’esercizio dell’impianto (ampliato e modificato come da progetto presentato) N.0052776 del 19/06/08 rilasciata a Centrogas Energia S.p.a. dal Comune di La Spezia. • IMPIANTO FOTOVOLTAICO L’impianto fotovoltaico realizzato sulla pensilina del distributore è entrato in esercizio il 06/03/2012 E’ stata presentata una relazione che ha lo scopo di analizzare la fattibilità tecnica ed economica circa un Impianto fotovoltaico, non integrato architettonicamente che sarà posto sulla pensilina dell’impianto di distribuzione carburanti. In data 06/11/08 è stata presentata (Comune La Spezia) una comunicazione di inizio dell’attività. A tale impianto è attribuibile un Valore Immobilizzato pari ad Euro 73.016,24, di cui 9.656,24 classificati come 24 Costo di installazione pannelli, mentre i rimanenti 63.360,00 Euro costituiscono il Costo complessivo dei pannelli stessi. Convenzione per l’erogazione del servizio di Scambio sul Posto dell’energia prodotta: Num. convenzione SSP00338156 Tutti questi dati, uniti a molti altri ancora (Visure Catastali, Relazione fattibilità dell’impianto fotovoltaico, nonché tutti i contratti, scritture private, certificati, planimetrie e autorizzazioni) sono interamente riportati negli allegati e documentazione di riferimento. Quindi la documentazione a cui riferirsi, per approfondire il riepilogo riassuntivo di cui sopra, è molteplice. 25 4. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA IMPIANTO EOLICO VARESE LIGURE 26 CENTRALE IDROELETTRICA DI BAGNONE Opera di presa 27 Opere a servizio della captazione – sgrigliatura grossolana 28 Canale a cielo aperto dall’opera di presa alla camera di carico da cui ha avvio il percorso condotta Vista della camera di carico e Percorso condotta con ponte canale 29 Percorso condotta in arrivo alla centrale (percorso in sx idrografica) 30 Fabbricato centrale – vista dell’esterno 31 Cabina di consegna dell’energia prodotta e Fabbricato centrale – vista dell’esterno 32 Fabbricato centrale – vista dell’interno (alloggio quadri e macchine) 33 Fabbricato centrale – vista dell’esterno (opera di restituzione acque) 34 IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI LOC.STAGNONI 35