STUDIO TECNICO STEFANO SALVATICI Comune di Pula Provincia di Cagliari RELAZIONE TECNICA PER LA MESSA A NORMA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DELLE STRUTTURE SPORTIVE COMUNALI DI VIA PORRINO Affidamento incarico per le prestazioni tecnico professionali inerenti il progetto per la messa a norma degli impianti elettrici dello stadio di Via Porrino. DETERMINAZIONE N° 477 DEL 25/05/2011 Il progettista *** OGGETTO DEGLI INTERVENTI : P.E. Stefano Salvatici Collaboratore Ing. Stefano Pitzalis RIFACIMENTO DELL’ IMPIANTO ELETTRICO DEI LOCALI SOTTOTRIBUNA ; ______________________ Committente: NEI LOCALI PALESTRA E SPOGLIATOI, SPOGLIATOI Comune di Pula Ufficio Lavori Pubblici CALCIO E CLUB HOUSE DEL TENNIS . ____________________ CONTROLLO E MESSA A NORMA OVE NECCESSARIO FORMALITA’ PERSONALI Il sottoscritto Perito Industriale Edile Stefano Salvatici, nato a Cagliari il 15 agosto 1961, con studio Professionale sito in Quartu Sant’Elena nella Via Livorno n. 31, regolarmente iscritto al Collegio Professionale dei Periti Industriali della Provincia di Cagliari (con numero di matricola n. 756) ed iscritto alla cancelleria del Tribunale Civile di Cagliari all’Albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio, in qualità di tecnico incaricato dal Comune di Pula , proposta DT1AULP-88-2011 del 17/05/2011 e successiva determinazione d’ incarico n° 477 del 25/05/2011, con la presente relazione tecnica si descrive il progetto per la realizzazione e la messa a norma dell’impianto elettrico sito nel comune di Pula, impianto sportivo di Via Porrino. • Premessa Le opere principali da eseguire sono : - Intero rifacimento dell’ impianto elettrico di tutti i locali situati nel sottotribuna ; - Controllo e messa a norma dell’ impianto elettrico ove quello esistente risulti non a norma o in stato di deterioramento relativamente ai locali : Palestra e spogliatoi adiacenti , spogliatoi calcio , locali della Club house del tennis . SI PRECISA INOLTRE CHE DI TUTTI I FABBRICATI MESSI A NORMA SI RICHIEDE IL CERTIFICATO DI CONFORMITA’ DELL’IMPIANTO ELETTRICO. I criteri d’impostazione progettuale degli impianti elettrici, che saranno nel seguito descritti , sono stati finalizzati al conseguimento dei requisiti fondamentali della 2 Via Livorno, 31 • 09045 Quartu S. Elena • Tel. (070) 88.22.21 • Fax (070) 88.08.086 • Partita IVA 01369590920 • Cod. Fisc. SLV SFN 61M15 B354R sicurezza e dell’affidabilità . La semplicità d’esercizio e manutenzione e la ricerca di soluzioni che consentono di gestire in modo intelligente gli impianti, sono gli altri significativi obiettivi verso i quali è stato orientato il progetto. L’intervento previsto è di controllo e rifacimento ove si constati che quello esistente non sia completamente a norma riguardo gli impianti di Via Porrino; la necessità di garantire un servizio continuo ha consigliato l’alimentazione dell’impianto dalla rete pubblica con un contratto di fornitura in BT. La nuova configurazione generale della rete elettrica d’impianto prevederà dunque una alimentazione principale di BT proveniente da rete esterna. Particolare attenzione è stata rivolta al problema della sicurezza, tenuto conto dell’uso specifico dei locali. Per quanto concerne la sicurezza delle persone e l’equipotenzialità tra tutte le masse metalliche è stata seguita la norma CEI. • Riferimenti Normativi Gli impianti ed i componenti saranno realizzati a regola d’arte (Legge 186 del 1/3/68). Le caratteristiche degli impianti stessi e dei loro componenti, corrisponderanno alle norme di legge e di regolamenti vigenti ed in particolare saranno conformi ai seguenti riferimenti normativi: - Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro DPR 547 del 27.4.55 DPR 303 del 19.3.56 - Norme generali per l’igiene del lavoro. Legge n. 186 del 1.3.68 - Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, materiali ed impianti elettrici ed elettronici. Legge 791 del 18.10.77 - Direttiva CEE relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione. 3 Via Livorno, 31 • 09045 Quartu S. Elena • Tel. (070) 88.22.21 • Fax (070) 88.08.086 • Partita IVA 01369590920 • Cod. Fisc. SLV SFN 61M15 B354R D.M. del 15.12.78 - Designazione del Comitato Elettrotecnico Italiano CEI di Normalizzazione elettrotecnica ed elettronica. D.M. del 23.7.79 - Designazione degli organismi incaricati di rilasciare certificati e marchi ai sensi della legge n. 791 del 18.10.77. Legge 46 del 5.3.90 - Norme di sicurezza sugli impianti. DPR 447 del 6.12.91 - Regolamento d’attuazione della legge 46/90. D.M. 626/94 - Norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro. CEI 11-1 - Impianti elettrici e Norme generali. CEI 11-17 - Impianti di produzione, trasporto e distribuzione energia elettrica, linee in cavo. CEI 17-5 - Interruttori automatici per corrente alternata e per tensione nominale non superiore a 1000V e per corrente continua a tensione nominale non superiore a 120V. CEI 17-13/1 - Quadri elettrici per tensione fino a 1000V. CEI 20-19 - Cavi isolati in gomma con tensione nominale Uo/U non superiore a 0.6/1KV. CEI 20-20 - Cavi isolati in PVC in gomma con tensione Uo/U non superiore a 450/750V. CEI 23-8 - Tubi protettivi rigidi in PVC ed accessori. CEI 62-5 - Caratteristiche degli apparecchi elettromedicali. CEI 64-2 - Impianti elettrici in luoghi a rischio d’incendio ed esplosione. 4 Via Livorno, 31 • 09045 Quartu S. Elena • Tel. (070) 88.22.21 • Fax (070) 88.08.086 • Partita IVA 01369590920 • Cod. Fisc. SLV SFN 61M15 B354R CEI 64-8/3 - Impianti elettrici ed utilizzatori. CEI 70-1 - Classificazione dei gradi di protezione degli involucri. Tutti i materiali e gli apparecchi impiegati nell’impianto elettrico saranno adatti all’ambiente in cui andranno installati ed avranno caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche dovute all’umidità alla quale possono essere esposti durante l’esercizio. Tutte le apparecchiature, qualunque sia la loro destinazione, dovranno avere un grado di protezione non inferiore ad IP 20 e, per quelle che andranno posti in ambienti umidi, dovranno essere del tipo non inferiore ad IP 44; per quelle, infine, poste all’aperto si dovrà adottare il grado di protezione almeno IP 55. Tutti i materiali e gli apparecchi saranno rispondenti alle relative Norme CEI e tabelle d’unificazione CEI - UNEL, ove queste esistono (garanzia di sicurezza dei materiali elettrici). Il quadro generale, che verrà installato negli edifici (ove sia neccessario ) e che per motivi intrinseci non potrà essere dotato di porta di chiusura, sarà opportunamente segregato con pannellatura retata, onde impedire a personale non addetto di intervenire sul quadro medesimo. • Impianto Elettrico Criteri di progetto e/o sostituzione dell’impianto. Essendo l’impianto senza propria cabina di trasformazione, in base all’art. 5.4.06 della norma CEI 64-8 si è prevista la protezione contro i contatti indiretti di tipo TT. L’impianto TT e definito nel seguente modo: - T collegamento diretto a terra di un punto del sistema; - T collegamento delle masse ad un impianto di terra elettricamente indipendente da quello del collegamento a terra del sistema elettrico. 5 Via Livorno, 31 • 09045 Quartu S. Elena • Tel. (070) 88.22.21 • Fax (070) 88.08.086 • Partita IVA 01369590920 • Cod. Fisc. SLV SFN 61M15 B354R Nel rispetto di quanto enunciato deve essere verificata la presenza di un conduttore di protezione collegato ad un impianto di terra indipendente. Distribuzione elettrica La distribuzione elettrica, partirà dal misuratore dell’ente fornitore dell’energia elettrica, a valle della cassetta di distribuzione di BT e risponderà alle seguenti caratteristiche : Ogni cavo che uscirà dal quadro generale sarà del tipo multipolare con guaina. Tali cavi si dirigeranno ai vari quadri di zona e agli utilizzatori . In ogni caso, con particolare riguardo alla destinazione d’uso degli ambienti, la scelta dei cavi è avvenuta nell’ottica di evitare i problemi connessi : a) alla propagazione del fuoco lungo i cavi (CEI 20-35 e 20-22); b) provvedimenti contro l’emissione di fumo (CEI 20-37 e 20-38); c) lo sviluppo di gas tossici e corrosivi (CEI 20-37 e 20-38). N.B. = una volta presa visione del vecchio impianto elettrico i cavi che non rispettino le caratteristiche sopra elencate DOVRANNO essere sostituiti parzialmente o totalmente dove neccessiti in modo da rispettare le vigenti normative CEI. I conduttori impiegati nell’esecuzione degli impianti saranno contraddistinti dalle colorazioni previste dalle vigenti tabelle d’unificazione CEI-UNEL 00722 e 00712 . In particolare i conduttori di neutro e protezione saranno contraddistinti rispettivamente ed esclusivamente con il colore blu chiaro e con il bicolore giallo-verde. Per quanto riguarda i conduttori di fase, saranno contraddistinti in modo univoco per tutto l’impianto dai colori nero, grigio cenere e marrone. La sezione minima dei conduttori neutri, di terra, protezione ed equipotenzialità sarà in accordo con quanto previsto dalle Norme CEI. 6 Via Livorno, 31 • 09045 Quartu S. Elena • Tel. (070) 88.22.21 • Fax (070) 88.08.086 • Partita IVA 01369590920 • Cod. Fisc. SLV SFN 61M15 B354R Per l’alimentazione dei circuiti i cavi saranno posati in tubazioni e saranno sempre sfilabili e reinfilabili . I tubi protettivi saranno di PVC autoestinguenti e recanti come prima il contrassegno del Marchio Italiano di Qualità (IMQ), avranno un diametro interno almeno di 1,3 volte maggiore al fascio dei conduttori. Saranno disposti orizzontalmente o verticalmente e si eviteranno percorsi obliqui . Le scatole e portapparecchi avranno una profondità compresa tra i 25 mm e 60 mm circa . Le scatole di smistamento e derivazione a più vie saranno completamente separate sia meccanicamente che elettricamente . La copertura sarà asportabile solo per mezzo d’idoneo attrezzo. Il sistema di montaggio garantirà una buona tenuta allo strappo . Egualizzazione del potenziale Bisognerà verificare in particolare : la presenza di adeguati dispersori di terra, collegati in modo stabile ed inamovibile al conduttore di terra; questi dovranno essere alloggiati in pozzetti ispezionabili, onde poter verificare le giunzioni e la presenza del conduttore di terra che collega tra loro i dispersori e questi ultimi tra loro . Il conduttore di terra dovrà essere del tipo in corda di rame nuda posta ad intimo contatto con il terreno, di sezione minimo 35 mmq, completo di morse, piastre equipotenziali e sezionatore, per favorire eventuale misura diretta del dispersore ; collegamento principale di terra, che è l’elemento necessario per il collegamento del dispersore ai conduttori di protezione ; morsetto per la misurazione della resistenza di terra e conduttore di protezione . collegamenti equipotenziali principali, tramite il collegamento al conduttore di terra di tutte le tubature metalliche che provengono dall’esterno del manufatto e delle tubature dello stabile, nonché di tutte le masse metalliche che appartengono alla struttura e che sono presenti nell’edificio. Sarà cura dell’impresa realizzatrice dell’impianto provvedere ad 7 Via Livorno, 31 • 09045 Quartu S. Elena • Tel. (070) 88.22.21 • Fax (070) 88.08.086 • Partita IVA 01369590920 • Cod. Fisc. SLV SFN 61M15 B354R effettuare le misurazioni di terra, onde proporzionare l’impianto di terra ad adeguati valori della resistenza di terra . Protezione dai contatti diretti La protezione dai contatti diretti verrà assicurata dall’isolamento dei componenti, che a tal fine verranno scelti solo se riportanti il marchio IMQ o altro riconosciuto, in quanto dalla loro certificazione si può stabilire l’esatta corrispondenza dell’isolamento alle relative norme . Protezione dai contatti indiretti La protezione dai contatti indiretti verrà realizzata secondo quanto previsto dalla Norma CEI 64-4, mediante l’installazione di un adeguato impianto di terra, realizzato con paline metalliche infisse nel terreno, collegate tramite corda in rame nudo da min. 35 mmq. Le paline, disposte in appositi pozzetti con fondo a perdere, saranno deguatamente individuati tramite l’utilizzo di apposite targhette. Verranno quindi verificate le protezioni contro i contatti indiretti utilizzando dispositivi di protezione a massima corrente e se del caso si ricorrerà a interruttori differenziali. Lo stesso dicasi per la protezione dei circuiti dal cortocircuito. Verifica e dimensionamento degli impianti Per effettuare il dimensionamento degli impianti, si è proceduto a ritenere quali potenze impegnate dai macchinari e dagli accessori, quelle comunicate dalla committenza . Verifica delle Sovracorrenti 8 Via Livorno, 31 • 09045 Quartu S. Elena • Tel. (070) 88.22.21 • Fax (070) 88.08.086 • Partita IVA 01369590920 • Cod. Fisc. SLV SFN 61M15 B354R Interruttori La loro scelta è stata ispirata da considerazioni sulla necessità di : • sezionare i circuiti per manutenzione elettrica e non elettrica; • necessità di proteggere i conduttori dal sovraccarico: si ha sovraccarico quando la corrente che fluisce nel conduttore supera la portata Iz dello stesso. Il sovraccarico è da imputare all’utilizzatore. L’uso di un interruttore automatico magnetotermico costruito secondo le norme CEI realizza la protezione quando la sua corrente nominale In non supera la Iz; • necessità di protezione da corto circuito: il corto circuito è un guasto causato da perdita di isolamento tra conduttori appartenenti a fasi diverse; può manifestarsi in ogni punto della conduttura. Il dispositivo di protezione deve intervenire prima che le correnti di corto circuito possano diventare pericolose a causa degli effetti termici prodotti nei conduttori. Gli effetti termici tollerabili nei conduttori sono espressi dal valore A2 x s, ricavato dall’integrale di Joule; tale valore, ricavato dalla caratteristica di limitazione tipica di ciascun interruttore automatico deve essere inferiore a quello ricavato dall’integrale di Joule per il conduttore; • necessità di protezione contro i contatti indiretti: oltre alla messa a terra, l’efficacia della protezione da contatti indiretti è esaltata dall’uso di interruttori differenziali. La loro scelta è effettuata secondo le norme e le vigenti leggi . In Allegato la relazione di calcolo dell’ impianto elettrico esistente per quanto riguarda il locale sottogradinata. 9 Via Livorno, 31 • 09045 Quartu S. Elena • Tel. (070) 88.22.21 • Fax (070) 88.08.086 • Partita IVA 01369590920 • Cod. Fisc. SLV SFN 61M15 B354R Colgo l’occasione per porgere distinti saluti. Quartu Sant’Elena, 09/09/2011 Il Tecnico Perito Industriale Edile Stefano Salvatici Collaboratore Ing. Stefano Pitzalis 10 Via Livorno, 31 • 09045 Quartu S. Elena • Tel. (070) 88.22.21 • Fax (070) 88.08.086 • Partita IVA 01369590920 • Cod. Fisc. SLV SFN 61M15 B354R Comune di Pula Provincia di Cagliari pag. 1 COMPUTO ESTIMATIVO OGGETTO: LAVORI PER LA MESSA A NORMA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DELLE STRUTTURE SPORTIVE COMUNALI DI VIA PORRINO COMMITTENTE: Amministrazione comunale di Pula Data, 09/09/2011 IL TECNICO Perito Edile STEFANO SALVATICI STUDIO TECNICO PERITO EDILE STEFANO SALVATICI via Livorno 31- 09045 Quartu Sant'Elena (Ca) Tel. 070 88.22.21 fax 070 88 08 086 PriMus by Guido Cianciulli - copyright ACCA software S.p.A. STUDIO TECNICO PERITO EDILE STEFANO SALVATICI via Livorno 31- 09045 Quartu Sant'Elena (Ca) Tel. 070 88.22.21 fax 070 88 08 086 Num.Ord. TARIFFA pag. 2 D IMEN SION I IMPORTI DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE RIPO RTO LAVORI A MISURA REVISIONE E CERTIFICAZIONE IMPIANTI ELETTRICI ESISTENTI (Cat 1) 1 0001 CERTIFICAZIONE IMPIANTI PALESTRA E SPOGLIATOI Certificazione secondo la normativa vigente degli impianti elettrici della palestra e del corpo spogliatoi adiacente, consistente nel controllo dei quadri elettrici, delle linee e delle apparecchiature, compreso eventuali interventi, dove necessario, per la messa a norma delle stesse. 1,00 SOMMANO corpo 2 0002 1,00 1´100,00 1´100,00 800,00 800,00 660,00 660,00 520,00 520,00 970,00 1´940,00 190,00 380,00 REVISIONE IMPIANTO ELETTRICO SPOGLIATOI DEL CALCIO Revisione dell'impianto elettrico degli spogliatoi del calcio consistente nel controllo dei quadri, delle linee e delle apparecchiature elettriche, compreso eventuale intervento per l'adeguamento delle stesse alla normativa vigente, compreso la redazione e l'emissione della certificazione dell'impianto. 1,00 SOMMANO corpo 3 0003 1,00 REVISIONE IMPIANTO ELETTRICO CLUB HOUSE TENNIS Revisione dell'impianto elettrico della Club House Tennis consistente nel controllo dei quadri, delle linee e delle apparecchiature elettriche, compreso eventuale intervento per l'adeguamento delle stesse alla normativa vigente, compreso la redazione e l'emissione della certificazione dell'impianto. 1,00 SOMMANO corpo 4 0004 1,00 VERIFICA POTERE ILLUMINANTE PALI ILLUMINAZIONE Verifica del potere illuminante dei pali di illuminazione del campo di calcio e delle piste di atletica 1,00 SOMMANO corpo 1,00 IMPIANTO ELETTRICO LOCALI SOTTOTRIBUNE (Cat 2) 5 18b FORNITURA E POSA IN OPERA DI QUADRO ELETTRICO DI ZONA Fornitura e posa in opera di quadro elettrico di zona per la protezione e comando circuiti luce e forza motrice, costituito da un contenitore in materiale termoplastico autoestinguente, grado di protezione minimo IP44, completo di portella con chiusura a chiave equipaggiato con apparecchiature DIN, compreso la siglatura delle linee principali, la targhettatura degli apparecchi ed ogni altro onere e magistero necessario per dare il quadro elettrico in opera a perfetta regola d'arte, conforme alle norme CEI 23-48 IEC 670 e CEI EN 60439. Quadri modulari a parete o a pavimento dim. 1200x600x195 mm. (TIPO ARTU - L della ABB) IMPIANTO ELETTRICO SOTTOTRIBUNE 2,00 SOMMANO cadauno 2,00 6 FORNITURA, MONTAGGIO, CABLAGGIO E ASSEMBLAGIO DI D.0009.0003. INTERRUTTORE AUTOMATICO MAGNETOTERMICO da 10 kA 0090 Fornitura, montaggio, cablaggio e assemblaggio di interruttore automatico magnetotermico da 10 kA (EN 60898) di tipo modulare da montare su guida DIN 35, curva D, quadripolare 4 mod. da 40 a 63 A. da fissarsi a scatto all’interno di centralini o quadri, compreso il cablaggio interno degli stessi. QUADRI SOTTOTRIBUNE *(par.ug.=2*1) SOMMANO cad A RIPORTARE COMMITTENTE: Amministrazione comunale di Pula 2,00 2,00 2,00 5´400,00 STUDIO TECNICO PERITO EDILE STEFANO SALVATICI via Livorno 31- 09045 Quartu Sant'Elena (Ca) Tel. 070 88.22.21 fax 070 88 08 086 Num.Ord. TARIFFA pag. 3 D IMEN SION I IMPORTI DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO 7 FORNITURA, MONTAGGIO, CABLAGGIO E ASSEMBLAGIO DI D.0009.0003. INTERRUTTORE AUTOMATICO MAGNETOTERMICO 0256 DIFFERENZIALE da 10 kA Fornitura, montaggio, cablaggio e assemblaggio di interruttore automatico magnetotermico differenziale da 10 kA da 10 kA (EN 60898) di tipo modulare da montare su guida DIN 35,tipo AC, sensibilità 30 mA curva B, 4P compact, 40 A. da fissarsi a scatto all'interno di centralini o quadri, compreso il cablaggio interno degli stessi. QUADRI SOTTOTRIBUNE *(par.ug.=2*1) 5´400,00 2,00 2,00 SOMMANO cad 8 FORNITURA, MONTAGGIO, CABLAGGIO E ASSEMBLAGIO DI D.0009.0003. INTERRUTTORE AUTOMATICO MAGNETOTERMICO da 10 kA 0065 Fornitura, montaggio, cablaggio e assemblaggio di interruttore automatico magnetotermico da 10 kA (EN 60898) di tipo modulare da montare su guida DIN 35, curva D, unipolare+ neutro 2 mod. da 10 a 32 A. da fissarsi a scatto all'interno di centralini o quadri, compreso il cablaggio interno degli stessi. QUADRI SOTTOTRIBUNE *(par.ug.=2*21) 2,00 42,00 42,00 2,00 2,00 12,00 COLONNA MONTANTE IMPIANTO ELETTRICO: con cavo 2 x 2,5 mmq + T in canaletta in resina autoestinguente Colonna montante impianto elettrico: completo di: sistema di distribuzione; conduttori 20.b del tipo H07V-K o N07V-K di sezione adeguata, di fase e di terra; scatola di derivazione di misure adeguate; -morsetti a mantello o con caratteristiche analoghe; conformi alle norme CEI e progettate ed eseguite in conformità del disposto della legge 46/90, incluse le opere murarie per l'apertura delle tracce, fori e quant'altro per il posizionamento e fissaggio dei pezzi, ogni onere compreso per dare l'opera compiuta a regola d'arte con cavo 2 x 2,5 mmq + T in canaletta in resina autoestinguente data in opera a vista completa di raccordi e accessori di fissaggio di dimensioni opportune (questa compresa nel prezzo) Compreso inoltre nel prezzo il controllo della efficienza dell'impianto di messa a terra e le eventuali opere che si rendessero necessarie per rendere efficiente l'impianto stesso. LINEA FORZA MOTRICE - LOCALI SP1 E SP2 SOMMANO m 12 18d 12,00 2,00 79,50 3´339,00 344,00 688,00 220,00 2´640,00 10,30 5´047,00 12,00 SOMMANO cad 11 18c 794,00 2,00 SOMMANO cad 10 FORNITURA, MONTAGGIO, CABLAGGIO E ASSEMBLAGIO DI D.0009.0003. INTERRUTTORE AUTOMATICO MAGNETOTERMICO 0218 DIFFERENZIALE da 10 kA Fornitura, montaggio, cablaggio e assemblaggio di interruttore automatico magnetotermico differenziale da 10 kA (EN 60898) di tipo modulare da montare su guida DIN 35,tipo A, sensibilità 30 mA curva B, 2P compact, da 6 a 32 A. da fissarsi a scatto all'interno di centralini o quadri, compreso il cablaggio interno degli stessi. QUADRI SOTTOTRIBUNE *(par.ug.=2*6) 397,00 42,00 SOMMANO cad 9 FORNITURA, MONTAGGIO, CABLAGGIO E ASSEMBLAGIO DI D.0009.0003. INTERRUTTORE AUTOMATICO MAGNETOTER MICO 0255 DIFFERENZIALE da 10 kA Fornitura, montaggio, cablaggio e assemblaggio di interruttore automatico magnetotermico differenziale da 10 kA (EN 60898) di tipo modulare da montare su guida DIN 35,tipo AC, sensibilità 30 mA curva B, 4P compact, da 10 a 32 A. da fissarsi a scatto all'interno di centralini o quadri, compreso il cablaggio interno degli stessi. QUADRI SOTTOTRIBUNE *(par.ug.=2*1) TOTALE 245,00 490,00 490,00 COLONNA MONTANTE IMPIANTO ELETTRICO: con cavo 2 x 1,5 mmq + T in canaletta in resina autoestinguente A RIPORTARE COMMITTENTE: Amministrazione comunale di Pula 17´908,00 STUDIO TECNICO PERITO EDILE STEFANO SALVATICI via Livorno 31- 09045 Quartu Sant'Elena (Ca) Tel. 070 88.22.21 fax 070 88 08 086 Num.Ord. TARIFFA pag. 4 D IMEN SION I IMPORTI DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO Colonna montante impianto elettrico: completo di: sistema di distribuzione; conduttori 20.b del tipo H07V-K o N07V-K di sezione adeguata, di fase e di terra; scatola di derivazione di misure adeguate; -morsetti a mantello o con caratteristiche analoghe; conformi alle norme CEI e progettate ed eseguite in conformità del disposto della legge 46/90, incluse le opere murarie per l'apertura delle tracce, fori e quant'altro per il posizionamento e fissaggio dei pezzi, ogni onere compreso per dare l'opera compiuta a regola d'arte con cavo 2 x 1,5 mmq + T in canaletta in resina autoestinguente data in opera a vista completa di raccordi e accessori di fissaggio di dimensioni opportune (questa compresa nel prezzo). Compresa inoltre nel prezzo la rimozione dell'impianto elettrico esistente, delle apparecchiature esistenti e le eventuali opere murarie di ripristino. Compresi gli oneri per il trasporto e lo smaltimento a discarica autorizzata dei materiali rimossi e degli inerti. LINEA ILLUMINAZIONE - LOCALI SP1 E SP2 17´908,00 2,00 SOMMANO m 13 18a TOTALE 390,00 780,00 780,00 8,40 6´552,00 42,00 4´704,00 REALIZZAZIONE IMPIANTO ELETTRICO PUNTI LUCE E PRESE Realizzazione impianto elettrico punti luce e prese completo di: A] - sistema di distribuzione con: - conduttori del tipo H07V-K o N07V-K di sezione minima di fase e di terra pari a mm² 2,5; -scatola di derivazione incassata da mm 104x66x48 con coperchio oppure se a vista da mm 100x100x50; - scatola portafrutto incassata a muro 3 posti oppure se a vista 2 posti da mm 66x82; -supporto con viti vincolanti a scatola; -frutto, serie commerciale; -placca in materiale plastico o metallo; - morsetti a mantello o con caratteristiche analoghe; conformi alle norme CEI e progettate ed eseguite in conformità del disposto della legge 46/90, incluse le opere murarie , fori e quant'altro per il posizionamento e fissaggio dei pezzi, ogni onere compreso per dare l'opera compiuta a regola d'arte. Per doppio punto presa, di cui uno di tipo UNEL da 10/A e 16/A con alimentazione unica. Doppio punto presa 10-16/A con canaletta in resina. B] - sistema di distribuzione con; -conduttori del tipo H07V-K o N07V-K di sezione minima di fase e di terra pari a mm² 1.5; -scatola di derivazione incassata da mm 104x66x48 con coperchio oppure se a vista da mm 100x100x50: -scatola portafrutto incassata a muro 3 posti oppure se a vista 2 posti da mm 66x82: -supporto 2 posti con viti vincolanti per scatola 3 posti; frutto, serie commerciale; -placca in materiale plastico o metallo 2 posti per scatola 3 posti; -morsetti a mantello o con caratteristiche analoghe; conformi alle norme CEI e progettate ed eseguite in conformità del disposto della legge 46/90, incluse le opere murarie, fori e quant'altro per il posizionamento e fissaggio dei pezzi, ogni onere compreso per dare l'opera compiuta a regola d'arte. Per doppio punto luce a interruttore 10 A. Per doppio punto luce a interruttore 10 A. Doppio puno luce con canaletta in resina. C] - sistema di distribuzione con; -conduttori del tipo H07V-K o N07V-K di sezione minima di fase e di terra pari a mm² 1.5; - scatola di derivazione incassata da mm 104x66x48 con coperchio oppure se a vista da mm 100x100x50; -scatola portafrutto incassata a muro 3 posti oppure se a vista da mm 66x82; - supporto 1 posto con viti vincolanti per scatola 3 posti; frutto, serie commerciale; -placca in materiale plastico o metallo1 posto per scatola 3 posti; -morsetti a mantello o con caratteristiche analoghe; conformi alle norme CEI e progettate ed eseguite in conformità del disposto della legge 46/90, incluse le opere murarie per l'apertura delle tracce, fori e quant'altro per il posizionamento e fissaggio dei pezzi, ogni onere compreso per dare l'opera compiuta a regola d'arte. Per punto luce a interruttore 10 A. Punto luce con canaletta in resina. Compresi gli oneri per garantire la equipotenzialità tra le masse metalliche secondo la normativa CEI e compensato altresì ogni altro onere e magistero per dare il lavoro compiuto a perfetta regola d'arte e secondo le disposizioni impartite dalla Direzione dei Lavori. LOCALI SP1 *(par.ug.=28+4+23) LOCALI SP2 *(par.ug.=29+4+24) SOMMANO cadauno 14 55,00 57,00 55,00 57,00 112,00 APPARECCHIO DI ILLUMINAZIONE FLUORESCENTE 2X36W IP40 A RIPORTARE COMMITTENTE: Amministrazione comunale di Pula 29´164,00 STUDIO TECNICO PERITO EDILE STEFANO SALVATICI via Livorno 31- 09045 Quartu Sant'Elena (Ca) Tel. 070 88.22.21 fax 070 88 08 086 Num.Ord. TARIFFA pag. 5 D IMEN SION I IMPORTI DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO 34 Apparecchio di illuminazione fluorescente 2X36W IP40: fornitura e posa in opera di apparecchio d'illuminazione 2x36W, da soffitto, grado di protezione IP20. Corpo in acciaio verniciato di colore bianco, ottica parabolica o cella quadrata, in alluminio colore argento opaco antispecchio, lampada, con alette trasversali paraboliche chiuse superiormente ed elementi longitudinali a doppia parabolicità. Rendimento R>60% - Cablaggio elettronico 230 V 50/60 Hz, fattore di potenza> 0.95, fusibile, alimentatore quadrilampada con accensione a caldo della lampada. Conformità alle norme IEC 60598-1 e CEI EN 60598-1. in opera compreso lampade fluorescenti, accessori per il montaggio ed il fissaggio, tutti i materiali, pezzi speciali e mezzi d'opera e mano d'opera e assistenza muraria occorrenti per l'esecuzione del lavoro; il carico e trasporto in discarica autorizzata dei materiali di risulta. Compreso altresì ogni altro onere e magistero per dare il lavoro compiuto a regola d'arte, secondo le disposizioni impartite dal Direttore dei lavori, perfettamente funzionante e munito di certificazioni di legge. LOCALI SP1 E SP2 *(par.ug.=25+25) 29´164,00 50,00 SOMMANO cadauno 15 34a APPARECCHIO DI ILLUMINAZIONE FLUORESCENTE 2X36W IP40 CON EQUIPAGGIAMENTO ILLUMINAZIONE D'EMERGENZA Apparecchio di illuminazione fluorescente 2X36W IP40 con equipaggiamento illuminazione d'emergenza: fornitura e posa in opera di apparecchio d'illuminazione 2x36W, da soffitto, grado di protezione IP20. Corpo in acciaio verniciato di colore bianco, ottica parabolica o cella quadrata, in alluminio colore argento opaco antispecchio, lampada, con alette trasversali paraboliche chiuse superiormente ed elementi longitudinali a doppia parabolicità. Rendimento R>60% - Cablaggio elettronico 230 V 50/60 Hz, fattore di potenza> 0.95, fusibile, alimentatore quadrilampada con accensione a caldo della lampada. Conformità alle norme IEC 60598-1 e CEI EN 60598-1. in opera compreso lampade fluorescenti, accessori per il montaggio ed il fissaggio, tutti i materiali, pezzi speciali e mezzi d'opera e mano d'opera e assistenza muraria occorrenti per l'esecuzione del lavoro; il carico e trasporto in discarica autorizzata dei materiali di risulta.Compreso equipaggiamento illuminazione d'emergenza, con accumulatori ermetici ricaricabili in 12 h; autonomia 60 MIN- lampada fluorescente lineare da 8 W.Compreso altresì ogni altro onere e magistero per dare il lavoro compiuto a regola d'arte, secondo le disposizioni impartite dal Direttore dei lavori, perfettamente funzionante e munito di certificazioni di legge. LOCALI SP1 E SP2 *(par.ug.=13+11) APPARECCHIO DI ILLUMINAZIONE FLUORESCENTE 2X32W IP40 APPARECCHIO DI ILLUMINAZIONE FLUORESCENTE 2X32W IP40: fornitura e posa in opera di apparecchio d'illuminazione 2x32W, da soffitto, grado di protezione IP20. Corpo in acciaio verniciato di colore bianco, ottica parabolica o cella quadrata, in alluminio colore argento opaco antispecchio, lampada, con alette trasversali paraboliche chiuse superiormente ed elementi longitudinali a doppia parabolicità. Rendimento R>60% - Cablaggio elettronico 230 V 50/60 Hz, fattore di potenza> 0.95, fusibile, alimentatore quadrilampada con accensione a caldo della lampada. Conformità alle norme IEC 60598-1 e CEI EN 60598-1. in opera compreso lampade fluorescenti, accessori per il montaggio ed il fissaggio, tutti i materiali, pezzi speciali e mezzi d'opera e mano d'opera e assistenza muraria occorrenti per l'esecuzione del lavoro; il carico e trasporto in discarica autorizzata dei materiali di risulta. Compreso altresì ogni altro onere e magistero per dare il lavoro compiuto a regola d'arte, secondo le disposizioni impartite dal Direttore dei lavori, perfettamente funzionante e munito di certificazioni di legge. W.C LOCALI SP1 E SP2 *(par.ug.=14+14) SOMMANO cadauno 17 35a 50,00 50,00 24,00 SOMMANO cadauno 16 35 TOTALE 8´150,00 167,00 4´008,00 150,00 4´200,00 24,00 24,00 28,00 163,00 28,00 28,00 APPARECCHIO DI ILLUMINAZIONE FLUORESCENTE 2X32W IP40 CON EQUIPAGGIAMENTO ILLUMINAZIONE D'EMERGENZA Apparecchio di illuminazione fluorescente 2x32W IP40 con equipaggiamento illuminazione d'emergenza: fornitura e posa in opera di apparecchio d'illuminazione 2x32W, da soffitto, grado di protezione IP20. Corpo in acciaio verniciato di colore bianco, ottica parabolica o cella quadrata, in alluminio colore argento opaco antispecchio, lampada, con alette A RIPORTARE COMMITTENTE: Amministrazione comunale di Pula 45´522,00 STUDIO TECNICO PERITO EDILE STEFANO SALVATICI via Livorno 31- 09045 Quartu Sant'Elena (Ca) Tel. 070 88.22.21 fax 070 88 08 086 Num.Ord. TARIFFA pag. 6 D IMEN SION I IMPORTI DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO trasversali paraboliche chiuse superiormente ed elementi longitudinali a doppia parabolicità. Rendimento R>60% - Cablaggio elettronico 230 V 50/60 Hz, fattore di potenza> 0.95, fusibile, alimentatore quadrilampada con accensione a caldo della lampada. Conformità alle norme IEC 60598-1 e CEI EN 60598-1. in opera compreso lampade fluorescenti, accessori per il montaggio ed il fissaggio, tutti i materiali, pezzi speciali e mezzi d'opera e mano d'opera e assistenza muraria occorrenti per l'esecuzione del lavoro; il carico e trasporto in discarica autorizzata dei materiali di risulta.Compreso equipaggiamento illuminazione d'emergenza, con accumulatori ermetici ricaricabili in 12 h; autonomia 60 MIN- lampada fluorescente lineare da 8 W.Compreso altresì ogni altro onere e magistero per dare il lavoro compiuto a regola d'arte, secondo le disposizioni impartite dal Direttore dei lavori, perfettamente funzionante e munito di certificazioni di legge. ANTIBAGNI LOCALI SP1 E SP2 *(par.ug.=5+6) 45´522,00 11,00 SOMMANO cadauno 18 36 CORPO ILLUMINANTE PER LUCE DI SICUREZZA Corpo illuminante per luce di sicurezza : Fornitura e posa in opera di corpo illuminante per montaggio a soffitto o a parete, per luce di emergenza o segnaletica di sicurezza, di tipo SE (solo emergenza) o di tipo SA (sempre accesa), con gruppo autonomo per l'alimentazione di lampade fluorescenti costituito da batterie di accumulatori al Ni-Cd. Caratteristiche tecniche: Alimentazione 230 Vc.a., 50 Hz; - Autonomia minima: 1h; - Lampada: come descritto nei tipi; - Ricarica completa: 12h; - Led di segnalazione presenza rete; - Eventuale griglia metallica di protezione; - Corpo e diffusore in materiale plastico autoestinguente; - Eventuali pittogrammi da applicare all'apparecchio per indicazione uscite di sicurezza; - Grado di protezione: a seconda dei tipi; - Classe di isolamento II; USCITE LOCALI SP1 E SP2 *(par.ug.=7+7) SOMMANO cadauno TOTALE 11,00 11,00 14,00 164,00 1´804,00 191,00 2´674,00 14,00 14,00 Parziale LAVORI A MISURA euro 50´000,00 T O T A L E euro 50´000,00 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE COMMITTENTE: Amministrazione comunale di Pula STUDIO TECNICO PERITO EDILE STEFANO SALVATICI via Livorno 31- 09045 Quartu Sant'Elena (Ca) Tel. 070 88.22.21 fax 070 88 08 086 pag. 7 IMPORTI Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI TOTALE incid. % R IP O R TO 001 002 Riepilogo CATEGORIE REVISIONE E CERTIFICAZIONE IMPIANTI ELETTRICI ESISTENTI IMPIANTO ELETTRICO LOCALI SOTTOTRIBUNE 3´080,00 46´920,00 Totale CATEGORIE euro ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE COMMITTENTE: Amministrazione comunale di Pula 6,160 93,840 50´000,00 100,000 STUDIO TECNICO PERITO EDILE STEFANO SALVATICI via Livorno 31- 09045 Quartu Sant'Elena (Ca) Tel. 070 88.22.21 fax 070 88 08 086 pag. 8 IMPORTI Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI TOTALE incid. % R IP O R TO Riepilogo Strutturale CATEGORIE M LAVORI A MISURA euro 50´000,00 100,000 M:000 <nessuna> euro 50´000,00 100,000 M:000.001 M:000.002 REVISIONE E CERTIFICAZIONE IMPIANTI ELETTRICI ESISTENTI euro IMPIANTO ELETTRICO LOCALI SOTTOTRIBUNE euro 3´080,00 46´920,00 TOTALE euro Data, 09/09/2011 Il Tecnico Perito Edile STEFANO SALVATICI ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE COMMITTENTE: Amministrazione comunale di Pula 6,160 93,840 50´000,00 100,000 STUDIO TECNICO STEFANO SALVATICI COMUNE DI PULA PROVINCIA DI CAGLIARI CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO LAVORI PER LA MESSA A NORMA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DELLE STRUTTURE SPORTIVE COMUNALI DI VIA PORRINO **** LA COMMITTENTE : AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PULA IL PROGETTISTA : PERITO EDILE STEFANO SALVATICI COLLABORATORE : ING. STEFANO PITZALIS Via Livorno, 31 • 09045 Quartu S. Elena • Tel. (070) 88.22.21 • Fax (070) 88.08.086 • Partita IVA 01369590920 • Cod. Fisc. SLV SFN 61M15 B354R PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Sommario PARTE I DISPOSIZIONI NORMATIVE 5 CAPO 1 Art. 1. Art. 2. Art. 3. Art. 4. CONTENUTO DELL'APPALTO 5 Oggetto dell'appalto ............................................................................................................................... 5 Corrispettivo dell'appalto a misura ........................................................................................................ 5 Modalità di stipulazione del contratto (a misura)................................................................................... 6 Categorie ................................................................................................................................................ 7 CAPO 2 Art. 5. Art. 6. Art. 7. Art. 8. Art. 9. Art. 10. DISCIPLINA CONTRATTUALE 8 Interpretazione ....................................................................................................................................... 8 Documenti contrattuali........................................................................................................................... 8 Conoscenza delle condizioni d'appalto .................................................................................................. 9 Fallimento ............................................................................................................................................ 10 Rappresentante dell'appaltatore a domicilio......................................................................................... 10 Norme generali su materiali, componenti, sistemi ed esecuzione ........................................................ 11 CAPO 3 Art. 11. Art. 12. Art. 13. Art. 14. Art. 15. Art. 16. Art. 17. TERMINI DI ESECUZIONE 11 Consegna e inizio lavori....................................................................................................................... 11 Termini per l'ultimazione dei lavori ..................................................................................................... 12 Sospensioni e proroghe ........................................................................................................................ 12 Penali in caso di ritardo........................................................................................................................ 13 Programma esecutivo dei lavori e cronoprogramma............................................................................ 14 Inderogabilità dei termini di esecuzione .............................................................................................. 15 Risoluzione del contratto per mancato rispetto dei termini .................................................................. 15 CAPO 4 Art. 18. Art. 19. Art. 20. Art. 21. Art. 22. Art. 23. Art. 24. Art. 25. DISCIPLINA ECONOMICA 15 Anticipazione ....................................................................................................................................... 15 Pagamenti in acconto ........................................................................................................................... 15 Pagamenti a saldo................................................................................................................................. 16 Ritardi nel pagamento delle rate di acconto ......................................................................................... 17 Ritardi nel pagamento della rata di saldo ............................................................................................. 18 Revisione prezzi ................................................................................................................................... 18 Cessione del contratto .......................................................................................................................... 18 Cessione dei crediti .............................................................................................................................. 18 CAPO 5 Art. 26. CRITERI PER LA LIQUIDAZIONE DEI LAVORI 18 Valutazione dei lavori a misura............................................................................................................ 18 CAPO 6 Art. 27. Art. 28. Art. 29. Art. 30. GARANZIE 20 Cauzione provvisoria ........................................................................................................................... 20 Garanzia fideiussoria o cauzione definitiva ......................................................................................... 20 Riduzione delle garanzie ...................................................................................................................... 21 Assicurazione a carico dell'impresa ..................................................................................................... 22 CAPO 7 Art. 31. Art. 32. Art. 33. ESECUZIONE DEI LAVORI 23 Variazione dei lavori ............................................................................................................................ 23 Varianti per errori od omissioni progettuali ......................................................................................... 24 Prezzi applicabili ai nuovi lavori e nuovi prezzi .................................................................................. 24 Pagina 1 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. CAPO 8 Art. 34. Art. 35. Art. 36. Art. 37. Art. 38. SICUREZZA NEI CANTIERI 24 Norme di sicurezza generali................................................................................................................. 24 Sicurezza sul luogo di lavoro ............................................................................................................... 25 Piani di sicurezza ................................................................................................................................. 25 Piano operativo di sicurezza................................................................................................................. 26 Osservanza ed attuazione dei piani di sicurezza................................................................................... 27 CAPO 9 Art. 39. Art. 40. Art. 41. SUBAPPALTO 27 Subappalto............................................................................................................................................ 27 Responsabilità in materia di subappalto............................................................................................... 29 Pagamento dei subappaltatori............................................................................................................... 30 CAPO 10 Art. 42. Art. 43. CONTROVERSIE 30 Controversie ......................................................................................................................................... 30 Risoluzione del contratto - Esecuzione d'ufficio dei lavori.................................................................. 30 CAPO 11 Art. 44. Art. 45. Art. 46. ULTIMAZIONE LAVORI 32 Ultimazione dei lavori e gratuita manutenzione................................................................................... 32 Termini per il collaudo e per l'accertamento della regolare esecuzione ............................................... 32 Presa in consegna dei lavori ultimati.................................................................................................... 33 CAPO 12 Art. 47. Art. 48. Art. 49. Art. 50. Art. 51. Art. 52. Art. 53. ONERI ED OBBLIGHI A CARICO DELL'APPALTATORE 34 Contratti collettivi e disposizioni sulla manodopera ............................................................................ 34 Oneri ed obblighi a carico dell'appaltatore........................................................................................... 34 Obblighi speciali a carico dell'appaltatore............................................................................................ 37 Disciplina del cantiere.......................................................................................................................... 38 Cartello di cantiere ............................................................................................................................... 39 Materiali ed oggetti di valore ............................................................................................................... 39 Spese contrattuali, imposte, tasse ......................................................................................................... 40 PARTE II MODI DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO E COLLOCAMENTO IN OPERA 40 CAPO 13 Art. 54. PARTE III LAVORI PRELIMINARI 40 Demolizioni.......................................................................................................................................... 40 IMPIANTI............................................................................................................................................ 41 CAPO 15 Art. 56. Art. 57. Art. 58. Art. 59. Art. 60. Art. 61. Art. 62. Art. 63. Art. 64. Art. 65. Art. 66. Art. 67. IMPIANTO ELETTRICO E IMPIANTI SPECIALI 41 Disposizioni generali............................................................................................................................ 41 Progetto costruttivo e di dettaglio ........................................................................................................ 41 Osservanza delle disposizioni e norme ufficiali - Norme C.E.I. .......................................................... 42 Obblighi ed oneri a carico dell'Appaltatore.......................................................................................... 42 Materiali ed apparecchi - Marchio di qualità ....................................................................................... 42 Campionatura ....................................................................................................................................... 42 Norme generali per il collocamento in opera ....................................................................................... 42 Scavi in genere ..................................................................................................................................... 43 Verifica provvisoria e consegna degli impianti.................................................................................... 43 Collaudo definitivo degli impianti ....................................................................................................... 44 Garanzia degli impianti ........................................................................................................................ 44 Contributi per l'allacciamento .............................................................................................................. 44 CAPO 16 Art. 68. Art. 69. Art. 70. PROGETTO DEGLI IMPIANTI 45 Classificazione dei sistemi ................................................................................................................... 45 Specificazioni per la presentazione del progetto .................................................................................. 45 Prescrizioni tecniche per gli impianti elettrici..................................................................................... 45 Pagina 2 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. Art. 71. Norme CEI ........................................................................................................................................... 45 Art. 72. Tensione di alimentazione e tensione verso terra - Valori massimi ..................................................... 46 Art. 73. Caduta di tensione - Valori massimi .................................................................................................... 46 Art. 74. Resistenza di isolamento ...................................................................................................................... 46 Art. 75. Isolamento e sezioni minime dei conduttori......................................................................................... 47 Art. 76. Densità massima di corrente ................................................................................................................ 47 Prescrizioni riguardanti i circuiti - Cavi, conduttori, canalizzazioni e interruttori........................................................ 48 Art. 77. Cavi ...................................................................................................................................................... 48 Art. 78. Canalizzazioni ...................................................................................................................................... 51 Art. 79. Tubi protettivi, percorso tubazioni, cassette di derivazione ................................................................. 52 Art. 80. Canalette portacavi derivazione ........................................................................................................... 53 Art. 81. Tubazioni per la costruzioni prefabbricate........................................................................................... 53 Art. 82. Posa di cavi elettrici isolati, sotto guaina, interrati............................................................................... 54 Art. 83. Posa di cavi elettrici isolati, sotto guaina, in tubazioni interrate e non, o in cunicoli non praticabili... 55 Art. 84. Interruttori-Interruttori Automatici-Salvamotori.................................................................................. 55 Protezioni...................................................................................................................................................................... 56 Art. 85. Interruttore generale ............................................................................................................................. 56 Art. 86. Protezione contro i corto-circuiti e di sovraccarichi............................................................................. 56 Art. 87. Protezione contro i contatti indiretti..................................................................................................... 57 Art. 88. Impianto di messa a terra ..................................................................................................................... 57 Art. 89. Coordinamento dell'impianto di terra con dispositivi di interruzione .................................................. 58 Art. 90. Protezione mediante doppio isolamento............................................................................................... 58 Art. 91. Divisione in zone e apparecchi ammessi.............................................................................................. 58 Art. 92. Sistemi di protezione particolari contro i contatti indiretti (norme CEI 64-4) ..................................... 59 Art. 93. Collegamento equipotenziale nei locali da bagno ............................................................................... 59 Art. 94. Egualizzazione del potenziale nei locali ad uso medico....................................................................... 60 Art. 95. Alimentazione nei locali da bagno ....................................................................................................... 60 Art. 96. Condutture elettriche nei locali da bagno............................................................................................. 60 Art. 97. Sezione minima dei conduttori............................................................................................................. 60 Art. 98. Protezione contro le tensioni di contatto (contatti diretti) .................................................................... 60 Art. 99. Protezioni delle condutture elettriche................................................................................................... 61 Modalità d'installazione ................................................................................................................................................ 62 Art. 100. Posa in opera delle condutture ............................................................................................................. 62 Art. 101. Circuiti appartenenti a sistemi diversi .................................................................................................. 62 Art. 102. Identificazione dei cavi - Raggio di curvatura ..................................................................................... 62 Art. 103. Giunzioni dei conduttori ...................................................................................................................... 62 Art. 104. Condutture in vista ............................................................................................................................... 62 Art. 105. Distanza di fissaggio delle condutture.................................................................................................. 63 Art. 106. Cassette e scatole ................................................................................................................................. 63 Art. 107. Quadri .................................................................................................................................................. 63 Pagina 3 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. PROGETTO ESECUTIVO Comune di Pula Provincia Cagliari OGGETTO: Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino COMMITTENTE: Amministrazione Comunale di Pula CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO DESCRIZIONE IMPORTO Lavori a base d'asta € 50'000,00 Oneri della sicurezza € 1'560,00 TOTALE LAVORI € 51'560,00 Il Progettista Collaboratore P.E. Stefano Salvatici Ing. Stefano Pitzalis Pagina 4 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. PARTE I DISPOSIZIONI NORMATIVE CAPO 1 CONTENUTO DELL'APPALTO Art. 1. Oggetto dell'appalto 1. L'appalto comprende tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per dare il lavoro, come indicato e previsto nel contratto di appalto, completamente compiuto secondo le condizioni stabilite dal presente Capitolato Speciale d'appalto e dal medesimo contratto, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal progetto esecutivo con i relativi allegati, con riguardo anche ai particolari costruttivi e ai progetti esecutivi dei quali l'appaltatore dichiara di aver preso completa ed esatta conoscenza. 2. L'esecuzione dei lavori è sempre e comunque effettuata nel rispetto della vigente normativa in materia e secondo le regole dell'arte. L'appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell'adempimento dei propri obblighi. Art. 2. Corrispettivo dell'appalto a misura 1. L'importo dei lavori posti a base dell'affidamento è definito come segue: Importo totale (a misura e a corpo) Importo lavori a base d'asta Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza TOTALE € 50’000,00 € 1'560,00 € 51'560,00 2. L'importo dei lavori è così suddiviso: CODICE DESCRIZIONE CATEGORIE DI LAVORO D1 REVISIONE E CERTIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI ESISTENTI D2 IMPIANTO ELETTRICO DEI LOCALI SOTTOTRIBUNA TOTALE IMPORTO € 3’080,00 € 46'920,00 € 50'000,00 3. L'importo contrattuale corrisponde all'importo dei lavori di cui al 1° comma, colonna a), al Pagina 5 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. quale deve essere applicato il ribasso percentuale sul medesimo importo offerto dall'aggiudicatario in sede di gara, aumentato dell'importo degli oneri per la sicurezza e la salute nel cantiere definito al 1° c., colonna b) e non soggetti al ribasso d'asta ai sensi del combinato disposto dell'art. 31, 2° c., L. 11.2.1994, n. 109 e dell'art. 12, 1° e 5° c., 1° periodo del D.Lgs. 14.8.1996, n. 494, come mod. e int. Art. 3. Modalità di stipulazione del contratto (a misura) 1. Il contratto è stipulato " a misura " ai sensi dell'art. 326, 2° c., L. 2248/1865, e degli artt. 45, 6° c. e 90, 5° c. del DPR 554/1999. 2. L'importo del contratto, come determinato in sede di gara, resta fisso ed invariabile, senza che possa essere invocata da alcuna delle parti contraenti alcuna successiva verificazione sulla misura o sul valore attribuito alla quantità. Per appalti da aggiudicare mediante offerta al ribasso percentuale sull'importo a base d'asta 3. Il ribasso percentuale offerto dall'aggiudicatario in sede di gara si estende e si applica ai prezzi unitari in elenco, utilizzabili esclusivamente per la definizione, valutazione e contabilizzazione di eventuali varianti, addizioni o detrazioni in corso d'opera, qualora ammissibili ai sensi dell'art. 25 della L. 109/1994, e che siano inequivocabilmente estranee ai lavori già previsti, nonché ai lavori in economia. Ovvero, in alternativa, per appalti da aggiudicare mediante offerta a prezzi unitari 4. I prezzi unitari offerti dall'aggiudicatario in sede di gara non hanno alcuna efficacia negoziale e l'importo complessivo dell'offerta, anche se determinato attraverso l'applicazione dei predetti prezzi unitari alle quantità, resta fisso e invariabile; allo stesso modo non hanno alcuna efficacia negoziale le quantità indicate dall'Amministrazione negli atti progettuali e nella "lista", ancorché rettificata o integrata dal concorrente, essendo obbligo esclusivo di quest'ultimo il controllo e la verifica preventiva della completezza e della congruità delle voci e delle quantità indicate dalla medesima Amministrazione, e la formulazione dell'offerta sulla sola base delle proprie valutazioni qualitative e quantitative, assumendone i rischi. 5. I prezzi unitari di cui al 3° c., ancorché senza valore negoziale ai fini dell'appalto e della determinazione dell'importo complessivo dei lavori, sono vincolanti esclusivamente per la definizione, valutazione e contabilizzazione di eventuali varianti, addizioni o detrazioni in corso d'opera, qualora ammissibili ai sensi dell'art. 25, L. 109/1994, e che siano estranee ai lavori già previsti nonché ai lavori in economia. 6. I rapporti ed i vincoli negoziali di cui al presente articolo si riferiscono ai lavori posti a base d'asta, mentre per gli oneri per la sicurezza e la salute nel cantiere costituiscono vincolo negoziale l'importo degli stessi. Pagina 6 di 64 COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. Art. 4. Categorie 1. I lavori previsti in appalto sono suddivisi nelle categorie di cui alla tabella che segue. DESCRIZIONE 1) Revisione e certificazione degli impianti elettrici Esistenti IMPORTO (€) € 3’080,00 % QUALIF. CAT. OG11 6,160 obbligatoria 2) Impianto elettrico del locale sottotribuna € 46'920,00 TOTALI € 50˙0000,00 93,840 OG11 100,000 2. Ai sensi degli artt. 3 e 30 del D.P.R. 34/2000 ed in conformità all'allegato "A" al predetto regolamento, i lavori sono classificati nella categoria prevalente Impianti tecnologici “OG11”. 3. Ai sensi del combinato disposto dell'art. 18 della L. 55/1990, dell'art. 30 del D.P.R. 34/2000 e degli artt. 72, 73 e 74 del D.P.R. 554/1999, le parti di lavoro appartenenti alle categorie diverse da quella prevalente, con i relativi importi, sono indicate nella tabella su indicata. Tali parti di lavoro sono tutte scorporabili e, a scelta dell'impresa, subappaltabili, alle condizioni e con i limiti di legge,di regolamento e del presente capitolato speciale, con i limiti e le prescrizioni di cui ai commi successivi. 4. Le strutture, gli impianti e le opere speciali, di cui all'art. 72, 4° c. del D.P.R. 554/1999, devono essere realizzati dall'appaltatore solo se in possesso degli specifici requisiti di qualificazione per la relativa categoria; in caso contrario devono essere realizzati da un'impresa mandante in possesso dei requisiti necessari qualora l'appaltatore sia un'associazione temporanea di tipo verticale. 5. I lavori, per i quali vige l'obbligo di esecuzione da parte di installatori aventi i requisiti di cui alla legge 46/1990 ed al relativo regolamento di attuazione (D.P.R. 447/1991), devono essere realizzati dall'appaltatore solo se in possesso dei predetti requisiti; in caso contrario, essi devono essere realizzati da un'impresa mandante, qualora l'appaltatore sia un'associazione temporanea di tipo verticale, ovvero da un'impresa subappaltatrice; in ogni caso l'esecutore deve essere in possesso dei requisiti necessari. Pagina 7 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. CAPO 2 Art. 5. DISCIPLINA CONTRATTUALE Interpretazione Qualora uno stesso atto contrattuale dovesse riportare delle disposizioni di carattere discordante, l’Appaltatore ne farà oggetto d’immediata segnalazione scritta al Direttore dei Lavori per i conseguenti provvedimenti di modifica. Se le discordanze dovessero riferirsi a caratteristiche di dimensionamento grafico, saranno di norma ritenute valide le indicazioni riportate nel disegno con scala di riduzione minore. In ogni caso dovrà ritenersi nulla la disposizione che contrasta o che in minor misura collima con il contesto delle norme e disposizioni riportate nei rimanenti atti contrattuali. Nel caso si riscontrassero disposizioni discordanti tra i diversi atti di contratto, fermo restando quanto stabilito nella seconda parte del precedente capoverso, l’Appaltatore rispetterà nell’ordine quelle indicate dagli atti seguenti: Contratto, Disciplinare di gara ed atti d’obbligo rilasciate dall’Appaltatore, Capitolato Speciale d’Appalto e suoi allegati, Elenco Prezzi, Disegni. Qualora gli atti contrattuali prevedessero delle soluzioni alternative, resta espressamente stabilito che la scelta spetterà, di norma e salvo diversa specifica, alla Direzione Lavori. Art. 6. Documenti contrattuali 1. L'appalto viene affidato sotto l'osservanza delle norme, condizioni, patti, obblighi, oneri e modalità dedotti e risultanti dal Capitolato Speciale d'appalto, integrante il progetto, nonché delle previsioni delle tavole grafiche progettuali che l'impresa dichiara di conoscere e di accettare e che qui si intendono integralmente riportate, trascritte ed accettate. 2. Fanno parte del contratto, e si intendono allegati allo stesso, ancorché non materialmente e fisicamente uniti al medesimo ma depositati agli atti della stazione appaltante, i seguenti documenti: - il capitolato generale d'appalto approvato con D.M. 19.4.2000, n. 145; - il capitolato speciale d'appalto comprese le tabelle allegate allo stesso, con i limiti, per queste ultime, descritti in relazione al loro valore indicativo; - tutti gli elaborati grafici del progetto esecutivo, ivi compresi i particolari costruttivi, i progetti delle strutture e degli impianti, le relative relazioni di calcolo e la perizia geologica; - l'elenco dei prezzi unitari. - il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'art. 12, del D.Lgs. 494/1996, come mod. ed int., e le proposte integrative al predetto piano di cui all'art. 31, 1° c.-bis, lett. a), L.109/1994. - il piano di sicurezza avente le caratteristiche del piano operativo di cui all'art. 31, 1° c.bis, lett. c), L. 109/1994 e del piano di cui all'art. 18, 8° c., L. 55/1990; - il cronoprogramma di cui all'articolo 42 del D.P.R.554/99; - il programma esecutivo dei lavori, per quanto previsto all'art. 45, 10° c. del D.P.R. 554/1999, anche indipendentemente dall'obbligo di produrre il cronoprogramma di cui all'articolo 42 del citato D.P.R., finalizzato all'applicazione del "prezzo chiuso". 3. Sono contrattualmente vincolanti tutte le leggi e le norme attualmente vigenti in materia di lavori pubblici. Pagina 8 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. 3. Non fanno parte del contratto e sono estranei ai rapporti negoziali: - il computo metrico e il computo metrico estimativo; le tabelle di riepilogo dei lavori e la loro suddivisione per categorie omogenee, ancorché inserite e integranti il presente capitolato speciale; esse hanno efficacia limitatamente ai fini dell'aggiudicazione per la determinazione dei requisiti soggettivi degli esecutori, ai fini della definizione dei requisiti oggettivi e del subappalto e, sempre che non riguardino il compenso a corpo dei lavori contrattuali, ai fini della valutazione delle addizioni o diminuzioni dei lavori di cui all'art. 25, L. 109/1994. Se l'appalto è aggiudicato mediante offerta al ribasso percentuale le quantità delle singole voci elementari rilevabili dagli atti progettuali, e da qualsiasi altro loro allegato. Se l'appalto è aggiudicato mediante offerta a prezzi unitari le quantità delle voci elementari, sia quelle rilevabili dagli atti progettuali e da qualsiasi altro loro allegato, sia quelle risultanti dalla "lista" di cui all'art. 90 del D.P.R. 554/1999, predisposta dall'Amministrazione, compilata dall'aggiudicatario e da questi presentata in sede di offerta. Art. 7. Conoscenza delle condizioni d'appalto 1. L'assunzione dell'appalto di cui al presente Capitolato implica da parte dell'Appaltatore la conoscenza degli elaborati progettuali, compreso il computo metrico e lo schema di contratto, delle condizioni locali, per essersi recato sul luogo di esecuzione dei lavori, del suolo e del sottosuolo (scavi, condotte, ecc.), della viabilità d'accesso al cantiere e all'interno del lotto su cui insiste il fabbricato, degli oneri da sostenere per predisporre l’area di cantiere e l’area su cui sorgerà l’edificio oggetto dell’appalto, delle cave eventualmente necessarie e delle discariche autorizzate, degli oneri relativi alla raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti e/o residui di lavorazione (anche speciali pericolosi) nonché degli obblighi e degli oneri relativi alle disposizioni in materia di sicurezza, di assicurazione, di condizioni di lavoro e di previdenza e assistenza in vigore nel luogo dove devono essere eseguiti i lavori nonché di tutte le circostanze generali, particolari e locali, nessuna esclusa ed eccettuata, suscettibili di influire sulla determinazione dei prezzi, sulle condizioni contrattuali e sull'esecuzione dei lavori e di aver giudicato i lavori stessi realizzabili, gli elaborati progettuali adeguati ed i prezzi nel loro complesso remunerativi. Si specifica inoltre che i maggiori oneri legati alla presenza di impianti e di attrezzature non rimovibili che rendono più difficoltose le lavorazioni sono già stati valutati accuratamente nella formazione dei prezzi d’elenco. 4. Ai sensi dell'art. 71, 3° c. del D.P.R. 554/1999, l'appaltatore dà atto, senza riserva alcuna, della piena conoscenza e disponibilità degli atti progettuali e della documentazione, della disponibilità dei siti, dello stato dei luoghi, delle condizioni pattuite in sede di offerta e ogni altra circostanza che interessi i lavori, che, come da apposito verbale sottoscritto col Responsabile del procedimento, consentono l'immediata esecuzione dei lavori. 5. Nell’accettare i lavori sopra descritti l’Appaltatore dichiara: a) di aver preso conoscenza delle opere da eseguire, di aver visitato i luoghi (con apposita certificazione di presa visione) dove si dovranno svolgere i lavori e di avere accertato le condizioni di viabilità e di accesso, nonché gli impianti che le riguardano; b) di avere valutato nell’offerta tutte le circostanze e gli elementi che influiscono sul costo dei materiali della manodopera dei noli e dei trasporti; Pagina 9 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. c) di aver esaminato tutti gli elaborati progettuali e di averli considerati conformi alle normative vigenti e di impegnarsi in ogni caso a svolgere i lavori in stretta conformità ai pareri preventivi rilasciati dalle autorità competenti (Regione, Comune, ASL, Vigili del fuoco, Soprintendenza, etc.); d) di avere esaminato i calcoli considerandoli corretti e comunque tali da non richiedere varianti che possano comportare richieste di maggiori compensi; e) Eventuali rallentamenti e disfunzioni che potrebbero verificarsi nell’esecuzione delle opere non daranno diritto all’Appaltatore di avanzare richieste di particolari indennizzi rispetto all’importo contrattuale. Qualora richiesto, l’Appaltatore dovrà fornire gli operai e i mezzi d’opera per lo spostamento dei mobili e suppellettili nell’ambito dello stesso stabile. L’Appaltatore non potrà quindi eccepire, durante l’esecuzione di lavori, la mancata conoscenza di condizioni o la sopravvenienza di elementi non valutati o non considerati, a meno che tali nuovi elementi appartengano alla categoria delle cause di forza maggiore contemplate dal Codice Civile e non escluse da altre norme del presente Capitolato o che si riferiscano a condizioni soggette a revisione per esplicita dichiarazione del presente Capitolato speciale d’appalto. Art. 8. Fallimento 1. In caso di fallimento dell'appaltatore l'Amministrazione si avvale, salvi ogni altro diritto ed azione a tutela dei propri interessi, della procedura prevista dagli artt. 340 e 341 della L. 2248/1865 (allegato F). 2. Qualora l'esecutore sia un'associazione temporanea, in caso di fallimento dell'impresa mandataria o di una impresa mandante trovano applicazione, rispettivamente, i commi 1° e 2° dell'art. 94 del D.P.R. 554/1999. Art. 9. Rappresentante dell'appaltatore a domicilio 1. Per quanto previsto all'art. 2 del Capitolato Generale d'appalto, l'appaltatore, come pure l'Ufficio di Direzione Lavori, deve eleggere domicilio a Pula e ciò per tutta la durata e per tutti gli effetti del contratto, indicando l'esatto indirizzo sin dal momento in cui sorge il rapporto contrattuale. 2. E' possibile eleggere domicilio presso gli uffici comunali. 3. A tale domicilio, oppure a mani proprie dell'appaltatore o di colui che lo rappresenta nella condotta dei lavori, vengono effettuare tutte le intimazioni, assegnazioni di termini e ogni altra notificazione o comunicazione dipendente dal contratto di appalto. 4. L'appaltatore deve, altresì, comunicare, ai sensi e nei modi di cui all'art. 3 del Capitolato Generale d'appalto, le generalità delle persone autorizzate a riscuotere e a quietanzare. 6. Ogni variazione del domicilio deve essere tempestivamente comunicata al Responsabile del procedimento. Pagina 10 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. Art. 10. Norme generali su materiali, componenti, sistemi ed esecuzione 1. Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente a sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge, regolamento e normative in genere in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché, per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le indicazioni contenute o richiamate contrattualmente nel Capitolato Speciale di appalto, negli elaborati grafici del progetto esecutivo e nella descrizione delle singole voci allegata allo stesso Capitolato. Per quanto riguarda l'accettazione, la qualità e l'impiego dei materiali, la loro provvista, il luogo della loro provenienza e l'eventuale sostituzione di quest'ultimo, si applicano, rispettivamente, gli artt. 15, 16 e 17 del Capitolato Generale d'appalto. CAPO 3 Art. 11. TERMINI DI ESECUZIONE Consegna e inizio lavori 1. L'esecuzione dei lavori ha inizio dopo la stipula del formale contratto, qualora il verbale di gara non tenga luogo di contratto, in seguito a consegna, risultante da apposito verbale, da effettuarsi, come previsto dall'art. 129, 2° c. del D.P.R. 554/1999, non oltre 45 giorni dalla predetta stipula, previa convocazione dell'esecutore. 2. E' facoltà dell'Amministrazione procedere in via d'urgenza, alla consegna dei lavori, anche nelle more della stipulazione formale del contratto, ai sensi degli artt. 337, 2° c. e 338 della L. 2248/1865, dell'art. 129, 1° e 4° c. del D.P.R. 554/1999; in tal caso il direttore dei lavori indica espressamente sul verbale le lavorazioni da iniziare immediatamente, ai sensi dell'art. 130 3°c. del D.P.R. 554/1999. 3. Se, nel giorno fissato e comunicato, l'appaltatore non si presenta a ricevere la consegna dei lavori, il direttore dei lavori fissa un nuovo termine perentorio, non inferiore a 5 giorni e non superiore a 15; i termini per l'esecuzione decorrono comunque dalla data della prima convocazione. Decorso inutilmente il termine anzidetto è facoltà della Stazione appaltante di risolvere il contratto e incamerare la cauzione, ferma restando la possibilità di avvalersi della garanzia fideiussoria al fine del risarcimento del danno, senza che ciò possa costituire motivo di pretese o eccezioni di sorta. Qualora sia indetta una nuova procedura per l'affidamento del completamento dei lavori, l'aggiudicatario è comunque escluso dalla partecipazione in quanto l'inadempimento è considerato grave negligenza accertata. 4. L'appaltatore deve trasmettere all'Amministrazione, prima dell'inizio dei lavori, la documentazione di avvenuta denunzia di inizio lavori effettuata agli enti previdenziali, assicurativi ed antinfortunistici, inclusa la Cassa edile ove dovuta; egli trasmette altresì, a scadenza quadrimestrale, copia dei versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva, relativi sia al proprio personale sia a quello delle imprese subappaltatrici. Pagina 11 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. Art. 12. Termini per l'ultimazione dei lavori 1. Il tempo utile per ultimare tutti i lavori compresi nell'appalto è fissato in giorni 60 ( sessanta ) naturali consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori. 2. L'appaltatore si obbliga alla rigorosa ottemperanza del cronoprogramma dei lavori che potrà fissare scadenze inderogabili per l'approntamento delle opere necessarie all'inizio di forniture e lavori da effettuarsi da altre ditte per conto della Stazione appaltante ovvero necessarie all'utilizzazione, prima della fine dei lavori e previo certificato di regolare esecuzione riferito alla sola parte funzionale delle opere. Art. 13. Sospensioni e proroghe 1. Qualora cause di forza maggiore, condizioni metereologiche od altre circostanze speciali che impediscano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d'arte, la Direzione dei Lavori, d'ufficio o su segnalazione dell'appaltatore, può ordinare la sospensione dei lavori redigendo apposito verbale. Sono circostanze speciali le situazioni che determinano la necessità di procedere alla redazione di una variante in corso d'opera nei casi previsti dall'art. 25, 1° c., lettere a), b) e c), L. 109/1994. 2. Si applicano l'art. 133 del D.P.R. 554/1999 e gli artt. 24, 25 e 26 del Capitolato Generale d'appalto. 3. Qualora l'appaltatore, per cause ad esso non imputabili, non sia in grado di ultimare i lavori nei termini fissati, può chiedere, con domanda motivata, proroghe che, se riconosciute giustificate, sono concesse dalla Direzione dei Lavori purché le domande pervengano prima della scadenza del termine anzidetto. 4. Non costituiscono motivo di proroga dell'inizio dei lavori, della loro mancata regolare o continuativa conduzione secondo il relativo programma o della loro ritardata ultimazione: • il ritardo nell'installazione del cantiere e nell'allacciamento alle reti tecnologiche necessarie al suo funzionamento, per l'approvvigionamento dell'energia elettrica e dell'acqua; • l'adempimento di prescrizioni o il rimedio a inconvenienti o infrazioni riscontrate dal Direttore dei Lavori, dal Coordinatore per l'esecuzione dei lavori ove nominato o dagli Organi di vigilanza in materia sanitaria e di sicurezza; • l'esecuzione di accertamenti integrativi che l'appaltatore ritenesse di dover effettuare per l'esecuzione delle opere di fondazione, delle strutture e degli impianti, salvo che siano ordinati dalla Direzione dei Lavori o espressamente approvati da questa; • il tempo necessario per l'esecuzione di prove sui campioni, di sondaggi, analisi e altre prove assimilabili; • la mancanza dei materiali occorrenti o la ritardata consegna degli stessi da parte delle ditte fornitrici; • le eventuali controversie tra l'appaltatore, i fornitori, i sub-affidatari ed altri incaricati nonché le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l'appaltatore e il proprio personale dipendente. 5. A giustificazione del ritardo nell'ultimazione dei lavori o nel rispetto delle scadenze fissate dal programma temporale l'appaltatore non può mai attribuirne la causa, in tutto o in parte, ad altre ditte o imprese o forniture, se egli non abbia tempestivamente per iscritto denunciato Pagina 12 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. all'Amministrazione il ritardo imputabile a dette ditte, imprese o fornitori. 6. I verbali per la concessione di sospensioni, redatti con adeguata motivazione a cura della direzione dei lavori e controfirmati dall'appaltatore e recanti l'indicazione dello stato di avanzamento dei lavori, devono pervenire al responsabile del procedimento entro il quinto giorno naturale successivo alla loro redazione e devono essere restituiti controfirmati dallo stesso o dal suo delegato; qualora il responsabile del procedimento non si pronunci entro tre giorni dal ricevimento, i verbali si danno per riconosciuti e accettati dall'Amministrazione. La risposta in merito all'istanza di proroga formulata dall'appaltatore è resa dal responsabile del procedimento, sentito il direttore dei lavori, entro trenta giorni dal suo ricevimento. 7. In ogni caso la sospensione opera dalla data di redazione del relativo verbale, accettato dal responsabile del procedimento o sul quale si sia formata l'accettazione tacita. Non possono essere riconosciute sospensioni, e i relativi verbali non hanno alcuna efficacia, in assenza di adeguate motivazioni o le cui motivazioni non siano riconosciute adeguate da parte del responsabile del procedimento. 8. Il verbale di sospensione ha efficacia dal quinto giorno antecedente la sua presentazione al responsabile del procedimento, qualora il predetto verbale gli sia stato trasmesso dopo il quinto giorno dalla redazione ovvero rechi una data di decorrenza della sospensione anteriore al quinto giorno precedente la data di trasmissione. 9. Per le sospensioni parziali vale il c.7° art. 133 D.P.R. 554/99. Art. 14. Penali in caso di ritardo 1. Nel caso di mancato rispetto del termine indicato per l'esecuzione delle opere, per ogni giorno naturale consecutivo di ritardo nell'ultimazione dei lavori viene applicata una penale pari all’ 1.00 per mille ( Euro uno ogni mille Euro dell'importo contrattuale ) . 2. La penale, nella stessa misura percentuale di cui al 1° c., trova applicazione anche in caso di ritardo: a) nell'inizio dei lavori rispetto alla data fissata dal direttore dei lavori per la consegna degli stessi; b) nella ripresa dei lavori seguente un verbale di sospensione, rispetto alla data fissata dal direttore dei lavori; c) nel rispetto dei termini imposti dalla direzione dei lavori per il ripristino di lavori non accettabili o danneggiati; d) nel rispetto delle soglie temporali fissate a tale scopo nel cronoprogramma dei lavori. 3. La penale di cui al 2° c., lettera b) e lettera d) è applicata all'importo dei lavori ancora da eseguire; la penale di cui al 2° c., lettera c) è applicata all'importo dei lavori di ripristino o di nuova esecuzione ordinati per rimediare a quelli non accettabili o danneggiati. 4. Tutte le penali di cui al presente articolo sono contabilizzate in detrazione in occasione del pagamento immediatamente successivo al verificarsi della relativa condizione di ritardo. 5. L'importo complessivo delle penali irrogate ai sensi dei commi precedenti non può superare il Pagina 13 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. 10 per cento dell'importo contrattuale; qualora i ritardi siano tali da comportare una penale di importo superiore alla predetta percentuale trova applicazione l'articolo 18, in materia di risoluzione del contratto. 6. L'applicazione delle penali di cui al presente articolo non pregiudica il risarcimento di eventuali danni o ulteriori oneri sostenuti dalla Stazione appaltante a causa dei ritardi. Art. 15. Programma esecutivo dei lavori e cronoprogramma 1. Entro 30 giorni dalla data del verbale di consegna e, comunque, prima dell'inizio dei lavori, l'appaltatore predispone e consegna alla direzione lavori un proprio programma esecutivo dei lavori, elaborato in relazione alle proprie tecnologie, alle proprie scelte imprenditoriali e alla propria organizzazione lavorativa; tale programma deve riportare per ogni lavorazione le previsioni circa il periodo di esecuzione nonché l'ammontare presunto, parziale e progressivo, dell'avanzamento dei lavori alle date contrattualmente stabilite per la liquidazione dei certificati di pagamento, deve essere coerente con i tempi contrattuali di ultimazione ed approvato dalla direzione lavori, mediante apposizione di un visto, entro cinque giorni dal ricevimento. Trascorso il predetto termine senza che la direzione lavori si sia pronunciata il programma esecutivo dei lavori si intende accettato, fatte salve palesi illogicità o indicazioni erronee palesemente incompatibili con il rispetto dei termini di ultimazione. 2. Il programma esecutivo dei lavori dell'appaltatore può essere modificato o integrato dall'Amministrazione, mediante ordine di servizio, ogni volta che sia necessario alla miglior esecuzione dei lavori o alla maggior sicurezza degli studenti e del personale scolastico, in particolare: • per il coordinamento con le prestazioni o le forniture di imprese o altre ditte estranee al contratto; • per l'intervento o il mancato intervento di società concessionarie di pubblici servizi le cui reti siano coinvolte in qualunque modo con l'andamento dei lavori, purché non imputabile ad inadempimenti o ritardi della Stazione committente; • per l'intervento o il coordinamento con autorità, enti o altri soggetti diversi dall'Amministrazione, che abbiano giurisdizione, competenze o responsabilità di tutela sugli immobili, i siti e le aree comunque interessate dal cantiere; a tal fine non sono considerati soggetti diversi le società o aziende controllate o partecipate dalla medesima Amministrazione o soggetti titolari di diritti reali sui beni in qualunque modo interessati dai lavori intendendosi, in questi casi, ricondotta la fattispecie alla responsabilità gestionale della citata Amministrazione; • per la necessità o l'opportunità di eseguire prove sui campioni, prove di carico e di tenuta e funzionamento degli impianti, nonché collaudi parziali o specifici; • qualora sia richiesto dal Coordinatore per l'esecuzione dei lavori, in ottemperanza all'art. 5 del D.Lgs. 494/1996, come mod. e int. In ogni caso, il programma esecutivo dei lavori deve essere coerente con il piano di sicurezza e di coordinamento del cantiere, eventualmente integrato ed aggiornato; 3. I lavori sono comunque eseguiti nel rispetto dell'eventuale cronoprogramma predisposto dall'Amministrazione e integrante il progetto esecutivo; tale cronoprogramma può essere modificato dalla medesima Amministrazione al verificarsi delle condizioni di cui al 2° c. Pagina 14 di 64 COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. Art. 16. Inderogabilità dei termini di esecuzione Non costituiscono motivo di proroga dell'inizio dei lavori, della loro mancata regolare o continuativa conduzione secondo il relativo programma o della loro ritardata ultimazione: • il ritardo nell'installazione del cantiere e nell'allacciamento alle reti tecnologiche necessarie al suo funzionamento, per l'approvvigionamento dell'energia elettrica e dell'acqua; • l'adempimento di prescrizioni, o il rimedio a inconvenienti o infrazioni riscontrate dal direttore dei lavori o dagli organi di vigilanza in materia sanitaria e di sicurezza, ivi compreso il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione; • l'esecuzione di accertamenti integrativi che l'appaltatore ritenesse di dover effettuare per la esecuzione delle opere di fondazione, delle strutture e degli impianti, salvo che siano ordinati dalla direzione dei lavori o espressamente approvati da questa; • il tempo necessario per l'esecuzione di prove sui campioni, di sondaggi, analisi e altre prove assimilabili; • le eventuali controversie tra l'appaltatore e i fornitori, subappaltatori, affidatari, altri incaricati; • le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l'appaltatore e il proprio personale dipendente. Art. 17. Risoluzione del contratto per mancato rispetto dei termini 1. In caso di ritardo dell'appaltatore rispetto ai termini per l'ultimazione dei lavori o sulle scadenze esplicitamente fissate allo scopo dal programma temporale, il direttore dei lavori assegna un termine, che, salvo i casi d'urgenza, non può essere inferiore a dieci giorni, per compiere i lavori in ritardo, e dà inoltre le prescrizioni ritenute necessarie. Il termine decorre dal giorno di ricevimento della comunicazione. Scaduto il termine assegnato, il direttore dei lavori verifica, in contraddittorio con l'appaltatore, o, in sua mancanza, con l'assistenza di due testimoni, gli effetti dell'intimazione impartita, e ne compila processo verbale da trasmettere al responsabile del procedimento; ai sensi dell'art. 119 del D.P.R. 554/1999. 2. La risoluzione del contratto trova applicazione dopo la formale messa in mora dell'appaltatore e in contraddittorio con il medesimo. 3. Sono dovuti dall'appaltatore i danni subiti dall'Amministrazione in seguito alla risoluzione del contratto. CAPO 4 Art. 18. DISCIPLINA ECONOMICA Anticipazione 1. Ai sensi dell'art. 5, 1° c., D.L. 28.3.1997, n. 79, conv., con mod., dalla L. 28.5.1997, n. 140, non è dovuta alcuna anticipazione. Art. 19. Pagamenti in acconto 1. I pagamenti avvengono per stati di avanzamento, mediante emissione di certificato di pagamento ogni volta che i lavori eseguiti, aumentati degli eventuali materiali utili a piè d'opera depositati in cantiere (questi ultimi valutati per la metà del loro importo), contabilizzati al netto del ribasso d'asta, comprensivi della relativa quota degli oneri per la sicurezza, secondo quanto Pagina 15 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. stabilito nel Capo 5, raggiungano un importo netto non inferiore a Euro 15.000,00 (Euro quindicimila,00). 2. A garanzia dell'osservanza delle norme e delle prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori, sull'importo netto progressivo dei lavori è operata una ritenuta dello 0,50 per cento di cui all'articolo 7, 2° c. del capitolato generale approvato con D.M. 145/2000 - da liquidarsi, nulla ostando, in sede di conto finale. 3. Entro i 30 giorni successivi all'avvenuto raggiungimento dell'importo dei lavori eseguiti di cui al comma 1, il direttore dei lavori redige la relativa contabilità e il responsabile del procedimento emette, entro i successivi 15 giorni, il conseguente certificato di pagamento il quale deve recare la dicitura: "lavori a tutto il” con l'indicazione della data. 4. L'Amministrazione provvede al pagamento del predetto certificato entro i successivi 30 giorni, mediante emissione dell'apposito mandato e l'erogazione a favore dell'appaltatore ai sensi dell'articolo 29 del D.Lgs. 25.2.1995, n. 77. 5. Qualora i lavori rimangano sospesi per un periodo superiore a 90 giorni naturali e consecutivi, per cause non dipendenti dall'appaltatore e, comunque, non imputabili al medesimo, l'appaltatore può chiedere ed ottenere che si provveda alla redazione dello stato di avanzamento e all'emissione del certificato di pagamento, prescindendo dall'importo minimo di cui al 1° c. 6. Comunque, qualora i lavori rimangano sospesi per un periodo superiore a 90 giorni per cause non dipendenti dall'appaltatore, si provvede alla redazione dello stato di avanzamento e all'emissione del certificato di pagamento, prescindendo dall'importo minimo di cui al 1° c. 7. Il pagamento dell'ultima rata di acconto, qualunque sia l'ammontare, verrà effettuato dopo l'ultimazione dei lavori e la redazione del conto finale. 8. Il pagamento dell'ultima rata di acconto non costituisce, comunque, presunzione di accettazione dell'opera, ai sensi dell'articolo 1666, 2° c. del codice civile. Art. 20. Pagamenti a saldo 1. Il conto finale dei lavori è redatto entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data della loro ultimazione, accertata con apposito verbale; redatto il verbale di ultimazione, è accertata e predisposta la liquidazione dell'ultima rata d'acconto qualunque sia l'ammontare della somma. 2. Il conto finale dei lavori è sottoscritto dall'appaltatore e, per l'Amministrazione, dal responsabile del procedimento entro 30 giorni dalla sua redazione ai sensi del 1° c. 3. La rata di saldo, unitamente alle ritenute di cui all'art. 20, nulla ostando, è pagata entro 90 giorni dopo l'avvenuta emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione. 4. Il pagamento della rata di saldo, disposto previa garanzia fideiussoria ai sensi dell'art. 28, 9° c., L. 109/1994, non costituisce presunzione di accettazione dell'opera, ai sensi dell'art. 1666, 2° c. del codice civile. Pagina 16 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. 5. La garanzia fideiussoria di cui al 4° c. deve avere validità ed efficacia non inferiore a 32 (trentadue) mesi dalla data di ultimazione dei lavori e può essere prestata, a scelta dell'appaltatore, mediante adeguamento dell'importo garantito o altra estensione avente gli stessi effetti giuridici, della garanzia fideiussoria già depositata a titolo di cauzione definitiva al momento della sottoscrizione del contratto. 6. Salvo quanto disposto dall'art. 1669 del codice civile, l'appaltatore risponde per la difformità ed i vizi dell'opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dal soggetto appaltante prima che il certificato di collaudo o il certificato di regolare esecuzione assuma carattere definitivo. 7. Qualsiasi altro credito eventualmente spettante all'impresa per l'esecuzione dei lavori è pagato, quale rata di saldo, entro 90 giorni dall'emissione del certificato di regolare esecuzione. Art. 21. Ritardi nel pagamento delle rate di acconto 1. In caso di ritardo nella emissione dei certificati di pagamento o dei titoli di spesa relativi agli acconti, rispetto ai termini previsti nel capitolato speciale d'appalto, spettano all'appaltatore gli interessi, legali e moratori, nella misura e con le modalità ed i termini di cui all'art. 116 del D.P.R. 554/1999 ed agli artt. 29 e 30 del D.M. 145/2000. 2. Non sono dovuti interessi per i primi 45 giorni intercorrenti tra il verificarsi delle condizioni e delle circostanze per l'emissione del certificato di pagamento ai sensi dell'art. 20 e la sua effettiva emissione e messa a disposizione dell'Amministrazione per la liquidazione; trascorso tale termine senza che sia emesso il certificato di pagamento, sono dovuti all'appaltatore gli interessi legali per i primi 60 giorni di ritardo. Trascorso infruttuosamente anche questo termine spettano all'appaltatore gli interessi di mora nella misura stabilita con apposito decreto ministeriale di cui all'art. 26, 1° c., L. 109/1994. 3. Non sono dovuti interessi per i primi 30 giorni intercorrenti tra l'emissione del certificato di pagamento e il suo effettivo pagamento a favore dell'appaltatore; trascorso tale termine senza che l'Amministrazione abbia provveduto al pagamento, sono dovuti all'appaltatore gli interessi legali per i primi 60 giorni di ritardo. Trascorso infruttuosamente anche questo termine spettano all'appaltatore gli interessi di mora nella misura stabilita con apposito D.M. di cui all'art. 26, 1° c., L. 109/1994. 4. Il pagamento degli interessi di cui al presente articolo avviene d'ufficio in occasione del pagamento, in acconto o a saldo, immediatamente successivo, senza necessità di domande o riserve; il pagamento dei predetti interessi prevale sul pagamento delle somme a titolo di esecuzione dei lavori. 5. E' facoltà dell'appaltatore, trascorsi i termini di cui ai commi precedenti, ovvero nel caso in cui l'ammontare delle rate di acconto, per le quali non sia stato tempestivamente emesso il certificato o il titolo di spesa, raggiunga il quarto dell'importo netto contrattuale, di agire ai sensi dell'articolo 1460 del codice civile, rifiutando di adempiere alle proprie obbligazioni se l'Amministrazione non provveda contemporaneamente al pagamento integrale di quanto maturato; in alternativa, è facoltà dell'appaltatore, previa costituzione in mora della medesima Amministrazione, promuovere il giudizio arbitrale per la dichiarazione di risoluzione del Pagina 17 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. contratto, trascorsi 60 giorni dalla data della predetta costituzione in mora, in applicazione dell'art. 26, 1°c., L.109/1994. Art. 22. Ritardi nel pagamento della rata di saldo 1. Per il pagamento della rata di saldo in ritardo rispetto al termine stabilito all'art. 21, per causa imputabile all'Amministrazione, sulle somme dovute decorrono gli interessi legali. 2. Qualora il ritardo nelle emissioni dei certificati o nel pagamento delle somme dovute a saldo si protragga per ulteriori 60 giorni, oltre al termine stabilito al 1° c., sulle stesse somme sono dovuti gli interessi di mora. Art. 23. Revisione prezzi Ai sensi dell'art. 26, 2° e 3° c., L. 11.2.1994, n. 109, e successive modifiche e integrazioni, è esclusa qualsiasi revisione dei prezzi e non trova applicazione l'articolo 1664, 1° c. del codice civile. Art. 24. Cessione del contratto E' vietata la cessione del contratto sotto qualsiasi forma; ogni atto contrario è nullo di diritto. Art. 25. Cessione dei crediti 1. La cessione dei crediti è ammessa unicamente ai sensi del combinato disposto della L. 21.2.1991, n. 52, della L. 109/1994, del D.P.R. 554/1999 e del Capitolato Generale d'appalto e, comunque, a condizione che il cessionario sia un istituto bancario o un intermediario finanziario iscritto nell'apposito Albo presso la Banca d'Italia e che il contratto di cessione, in originale o in copia autenticata, sia trasmesso alla Amministrazione prima o contestualmente al certificato di pagamento sottoscritto dal Responsabile del procedimento. 2. Resta, in particolare, salva la facoltà dell'Amministrazione, per quanto disposto all'art. 115 del D.P.R. 554/1999, di rifiutare la cessione del credito con comunicazione da notificarsi al cedente ed al cessionario entro 15 giorni dalla ricezione della notificazione dell'atto di cessione CAPO 5 Art. 26. CRITERI PER LA LIQUIDAZIONE DEI LAVORI Valutazione dei lavori a misura 1. La contabilizzazione dei lavori è effettuata in conformità alle disposizioni vigenti. 2. Nella tabella A appresso riportata, sono indicate le percentuali di incidenza delle categorie principali di lavoro che costituiscono le opere a corpo di cui all’art. 2.2. Tali percentuali saranno tenute come base solamente ai fini della stima di eventuali lavori che dovessero essere stralciati o variati in base a quanto esposto al successivo art. 31. TABELLA “A” DESCRIZIONE CATEGORIE DI LAVORO 1. REVISIONE E CERTIFICAZIONE IMPIANTI ELETTRICI ESISTENTI IMPORTO € 3˙080,00 INCIDENZA 6,160% Pagina 18 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. DESCRIZIONE CATEGORIE DI LAVORO 2. IMPORTO IMPIANTO ELETTRICO LOCALI SOTTOTRIBUNE TOTALE INCIDENZA € 46˙920,00 93,840% € 50˙000,00 100,000000% Nella Tabella B appresso riportata, viene indicata l’incidenza degli oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta, rispetto all’importo totale. Negli Stati di Avanzamento dei Lavori i costi della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta saranno contabilizzati proporzionalmente alla percentuale di avanzamento dei lavori soggetti a ribasso. TABELLA “B” Oneri non soggetti a ribasso Costi della sicurezza IMPORTO TOTALE LAVORI Importi € 1'580.00 € 50˙000,00 % 1.367447% 100,00 2. Le misurazioni e i rilevamenti sono fatti in contraddittorio tra le parti; tuttavia, se l'appaltatore rifiuta di presenziare alle misure o di firmare i libretti delle misure o i brogliacci, il direttore dei lavori procede alle misure in presenza di due testimoni, i quali devono firmare i libretti o brogliacci suddetti. 3. In particolare, la contabilizzazione è effettuata, per ogni categoria di lavorazione in cui il lavoro è stato suddiviso, secondo la quota percentuale eseguita rispetto all'aliquota relativa alla stessa categoria, rilevata dal Capitolato Speciale d'appalto. Le progressive quote percentuali delle varie categorie di lavorazioni che sono eseguite sono desunte da valutazioni autonome del direttore dei lavori che può controllare l'attendibilità attraverso un riscontro nel computo metrico; in ogni caso, tale computo metrico non ha alcuna rilevanza contrattuale e i suoi dati non sono vincolanti. Il corrispettivo è determinato applicando la percentuale della quota eseguita all'aliquota contrattuale della relativa lavorazione e rapportandone il risultato all'importo contrattuale netto del lavoro a corpo. 4. La valutazione del lavoro a corpo è effettuata secondo le specificazioni date nell'enunciazione e nella descrizione del lavoro a corpo, nonché secondo le risultanze degli elaborati grafici e di ogni altro allegato progettuale; il corrispettivo per il lavoro a corpo resta fisso e invariabile senza che possa essere invocata dalle parti contraenti alcuna verifica sulla misura o sul valore attribuito alla quantità di detti lavori. 5. Nel corrispettivo per l'esecuzione dei lavori a corpo s'intende sempre compresa ogni spesa occorrente per dare l'opera compiuta sotto le condizioni stabilite dal capitolato speciale d'appalto e secondo i tipi indicati e previsti negli atti progettuali. Pertanto nessun compenso può essere richiesto per lavori, forniture e prestazioni che, ancorché non esplicitamente specificati nella descrizione dei lavori a corpo, siano rilevabili dagli elaborati grafici o viceversa. Lo stesso dicasi per lavori, forniture e prestazioni che siano tecnicamente e intrinsecamente indispensabili Pagina 19 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. alla funzionalità, completezza e corretta realizzazione dell'opera appaltata secondo le regola dell'arte. 6. La contabilizzazione dei lavori a corpo è effettuata applicando all'importo netto di aggiudicazione le percentuali convenzionali relative alle singole categorie di lavoro indicate nella tabella "B", allegata al presente capitolato speciale per farne parte integrante e sostanziale, di ciascuna delle quali va contabilizzata la quota parte in proporzione al lavoro eseguito. Per appalti aggiudicati mediante offerta al ribasso percentuale sull'importo a base d'asta 7. L'elenco dei prezzi unitari e il computo metrico hanno validità ai soli fini della determinazione del prezzo a base d'asta in base al quale effettuare l'aggiudicazione, in quanto l'appaltatore era tenuto, in sede di partecipazione alla gara, a verificare le voci e le quantità richieste per l'esecuzione completa dei lavori progettati, ai fini della formulazione della propria offerta e del conseguente corrispettivo. ovvero, in alternativa, per appalti aggiudicati mediante offerta a prezzi unitari 8. La lista delle voci e delle quantità relative ai lavori a corpo non ha validità ai fini del presente articolo, in quanto l'appaltatore era tenuto, in sede di partecipazione alla gara, a verificare le voci e le quantità richieste per l'esecuzione completa dei lavori progettati, ai fini della formulazione della propria offerta e del conseguente corrispettivo. 9. Gli oneri per la sicurezza, come evidenziati al rigo 2 della tabella "C", integrante il capitolato speciale, sono valutati in base all'importo previsto separatamente dall'importo dei lavori negli atti progettuali e sul bando di gara, secondo la percentuale stabilita nella predetta tabella "C", intendendosi come eseguita e liquidabile la quota parte proporzionale a quanto eseguito. CAPO 6 Art. 27. GARANZIE Cauzione provvisoria Ai sensi dell'art. 30, 1° c., L. 109/1994 è richiesta una cauzione provvisoria pari al 2 per cento dell'importo preventivato dei lavori da appaltare, da prestare al momento della partecipazione alla gara. Art. 28. Garanzia fideiussoria o cauzione definitiva 1. Ai sensi dell'art. 30, 2° c., L. 109/1994 è richiesta una garanzia fideiussoria, a titolo di cauzione definitiva, pari al 10 per cento dell'importo contrattuale; In caso di aggiudicazione con ribasso d'asta superiore al 10%, la garanzia fideiussoria è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%; ove il ribasso sia superiore al 20%, l'aumento è di 2 punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20%. 2. La garanzia fideiussoria è prestata mediante polizza bancaria o assicurativa, emessa da istituto autorizzato, con durata non inferiore a sei mesi oltre il termine previsto per l'ultimazione dei lavori; essa è presentata in originale alla Amministrazione prima della formale sottoscrizione del contratto. Pagina 20 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. 3. La garanzia fideiussoria è progressivamente svincolata a decorrere dal raggiungimento di un importo dei lavori eseguiti, attestato mediante stati di avanzamento lavori, pari al 50% dell'importo contrattuale. Al raggiungimento dell'importo dei lavori eseguiti di cui al precedente periodo, la garanzia è svincolata in ragione del 50% dell'ammontare garantito; successivamente si procede allo svincolo progressivo in ragione del 5% dell'iniziale ammontare per ogni ulteriore 10% di importo dei lavori eseguiti. Lo svincolo, nei termini e per le entità anzidetti, è automatico senza necessità di benestare del committente, con la sola condizione della preventiva consegna all'istituto garante, da parte dell'appaltatore o del concessionario, degli stati di avanzamento dei lavori, in originale o copia autentica, attestanti il raggiungimento delle predette percentuali di lavoro eseguito. L'ammontare residuo, pari al 25% dell'iniziale importo garantito è svincolato secondo la normativa vigente. La garanzia copre gli oneri per il mancato od inesatto adempimento e cessa di avere effetto solo alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio. La mancata costituzione della garanzia di cui al primo periodo determina la revoca dell'affidamento e l'acquisizione della garanzia da parte del soggetto appaltante o concedente, che aggiudica l'appalto o la concessione al concorrente che segue nella graduatoria. 4. Approvato il certificato di collaudo o il certificato di regolare esecuzione, la garanzia fideiussoria si intende svincolata ed estinta di diritto, automaticamente, senza necessità di ulteriori atti formali, richieste, autorizzazioni, dichiarazioni liberatorie o restituzioni. 5. L'Amministrazione può avvalersi della garanzia fideiussoria, parzialmente o totalmente, per le spese dei lavori da eseguirsi d'ufficio nonché per il rimborso delle maggiori somme pagate durante l'appalto in confronto ai risultati della liquidazione finale; l'incameramento della garanzia avviene con atto unilaterale dell'Amministrazione senza necessità di dichiarazione giudiziale, fermo restando il diritto dell'appaltatore di proporre azione innanzi l'autorità giudiziaria ordinaria. 6. La garanzia fideiussoria è tempestivamente reintegrata qualora, in corso d'opera, sia stata incamerata, parzialmente o totalmente, dall'Amministrazione; in caso di variazioni al contratto per effetto di successivi atti di sottomissione, la medesima garanzia può essere ridotta in caso di riduzione degli importi contrattuali, mentre non è integrata in caso di aumento degli stessi importi fino alla concorrenza di un quinto dell'importo originario. Art. 29. Riduzione delle garanzie 1. L'importo della cauzione provvisoria di cui all'art. 29 è ridotto al 50 per cento per i concorrenti in possesso della certificazione di qualità conforme alle norme europee della serie UNI EN ISO 9000, ovvero di dichiarazione della presenza di elementi significativi e tra loro correlati di tale sistema, ai sensi dell'art. 8, 11° c.-quater, lettera a), della L. 109/1994, purché riferiti univocamente alla tipologia di lavori della categoria prevalente. 2. L'importo della garanzia fideiussoria di cui all'art. 30 è ridotto al 50 per cento per l'appaltatore in possesso delle medesime certificazioni o dichiarazioni di cui al 1° c.. 3. In caso di associazione temporanea di concorrenti le riduzioni di cui al presente articolo sono accordate qualora il possesso delle certificazioni o delle dichiarazioni di cui al 1° c. sia comprovato dalla impresa capogruppo mandataria ed eventualmente da un numero di imprese Pagina 21 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. mandanti, qualora la somma dei requisiti tecnico-organizzativo complessivi sia almeno pari a quella necessaria per la qualificazione dell'impresa singola. Art. 30. Assicurazione a carico dell'impresa 1. Ai sensi dell'art. 30, 3° c., L. 109/1994, l'appaltatore è obbligato, contestualmente alla sottoscrizione del contratto, a produrre una polizza assicurativa che tenga indenne l'Amministrazione da tutti i rischi di esecuzione e una polizza assicurativa a garanzia della responsabilità civile per danni causati a terzi nell'esecuzione dei lavori. 2. La copertura delle predette garanzie assicurative decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa alla data di emissione del certificato di regolare esecuzione e comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato; le stesse polizze devono inoltre recare espressamente il vincolo a favore della Stazione appaltante e sono efficaci senza riserve anche in caso di omesso o ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell'esecutore. 3. La polizza assicurativa contro tutti i rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati deve coprire tutti i danni subiti dall'Amministrazione a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti e opere, anche preesistenti, salvo quelli derivanti da errori di progettazione, insufficiente progettazione, azioni di terzi o cause di forza maggiore, e che preveda anche una garanzia di responsabilità civile per danni causati a terzi nell'esecuzione dei lavori. Tale polizza deve essere stipulata nella forma "Contractors All Risks" (C.A.R.), deve prevedere una somma assicurata non inferiore all'importo del contratto al lordo dell'I.V.A. e deve: • prevedere la copertura dei danni delle opere, temporanee e permanenti, eseguite o in corso di esecuzione per qualsiasi causa nel cantiere, compresi materiali e attrezzature di impiego e di uso, ancorché in proprietà o in possesso dell'impresa, compresi i beni dell'Amministrazione destinati alle opere, causati da furto e rapina, incendio, fulmini e scariche elettriche, tempesta e uragano, inondazioni e allagamenti, esplosione e scoppio, terremoto e movimento tellurico, frana, smottamento e crollo, acque anche luride e gas provenienti da rotture o perdite di condotte idriche, fognarie, gasdotti e simili, atti di vandalismo, altri comportamenti colposo o dolosi propri o di terzi; • prevedere la copertura dei danni causati da errori di realizzazione, omissioni di cautele o di regole dell'arte, difetti e vizi dell'opera, in relazione all'integra garanzia a cui l'impresa è tenuta, nei limiti della perizia e delle capacità tecniche da essa esigibili nel caso concreto, per l'obbligazione di risultato che essa assume con il contratto d'appalto anche ai sensi dell'articolo 1665 del codice civile; 4. La polizza assicurativa di responsabilità civile per danni causati a terzi deve essere stipulata per una somma assicurata non inferiore al 5% dell'importo contrattuale, in ogni caso compreso tra 500 mila Euro e 5 milioni di Euro e deve: • prevedere la copertura dei danni che l'appaltatore debba risarcire quale civilmente responsabile verso prestatori di lavoro da esso dipendenti e assicurati secondo le norme vigenti e verso i dipendenti stessi non soggetti all'obbligo di assicurazione contro gli infortuni nonché verso i dipendenti dei subappaltatori, impiantisti e fornitori per gli infortuni da loro sofferti in conseguenza del comportamento colposo commesso dall'impresa o da un suo dipendente del quale essa debba rispondere ai sensi dell'articolo 2049 del codice civile, e Pagina 22 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. • • danni a persone dell'impresa, e loro parenti o affini, o a persone dell'Amministrazione occasionalmente o saltuariamente presenti in cantiere e a consulenti dell'appaltatore o della medesima Amministrazione; prevedere la copertura dei danni biologici; prevedere specificamente l'indicazione che tra le "persone" si intendono compresi i rappresentanti dell'Amministrazione autorizzati all'accesso al cantiere, della Direzione dei Lavori, dei Coordinatori per la sicurezza, dei collaudatori in corso d'opera e degli studenti, del personale e visitatori che a diverso titolo usufruiscono dei locali scolastici. 5. Le garanzie di cui al presente articolo, prestate dall'appaltatore coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici. Qualora l'appaltatore sia un'associazione temporanea di concorrenti, giusto il regime delle responsabilità disciplinato dall'art. 95 del D.P.R. 554/1999 e dall'art. 13, 2° c., L. 109/1994, le stesse garanzie assicurative prestate dalla mandataria capogruppo coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese mandanti. CAPO 7 Art. 31. ESECUZIONE DEI LAVORI Variazione dei lavori 1. L'Amministrazione si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell'appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che perciò l'impresa appaltatrice possa pretendere compensi all'infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l'osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli artt. 342-344 della L. 2248/1865, dall'art. 25 della L. 109/1994, dagli artt. 10 e 11 del capitolato generale d'appalto e dagli artt. 45, 8° c., 134 e 135 del D.P.R. 554/1999. 2. Non sono riconosciute varianti al progetto esecutivo, prestazioni e forniture extra contrattuali di qualsiasi genere, eseguite senza preventivo ordine scritto della Direzione Lavori. 3. Qualunque reclamo o riserva che l'appaltatore si credesse in diritto di opporre deve essere presentato per iscritto alla Direzione Lavori prima dell'esecuzione dell'opera oggetto della contestazione. 4. Non sono prese in considerazione domande di maggiori compensi su quanto stabilito in contratto, per qualsiasi natura o ragione, qualora non vi sia accordo preventivo scritto prima dell'inizio dell'opera oggetto di tali richieste. 5. Non sono considerati varianti ai sensi del 1° c. gli interventi disposti dal Direttore dei Lavori per risolvere aspetti di dettaglio, che siano contenuti entro un importo non superiore al 5 per cento delle categorie di lavoro dell'appalto e che non comportino un aumento dell'importo del contratto stipulato. 6. Sono ammesse, nell'esclusivo interesse dell'Amministrazione, le varianti, in aumento o in diminuzione, finalizzate al miglioramento dell'opera e alla sua funzionalità, sempre che non comportino modifiche sostanziali e siano motivate da obiettive esigenze derivanti da circostanze sopravvenute e imprevedibili al momento della stipula del contratto. L'importo in aumento relativo a tali varianti non può superare il 5 per cento dell'importo originario del contratto e deve Pagina 23 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. trovare copertura nella somma stanziata per l'esecuzione dell'opera. Art. 32. Varianti per errori od omissioni progettuali 1. Qualora, per il manifestarsi di errori od omissioni imputabili alle carenze del progetto esecutivo, si rendessero necessarie varianti che possono pregiudicare, in tutto o in parte, la realizzazione dell'opera ovvero la sua utilizzazione, e che sotto il profilo economico eccedano il quinto dell'importo originario del contratto, l'Amministrazione procede alla risoluzione del contratto con indizione di una nuova gara alla quale è invitato l'appaltatore originario. 2. In tal caso la risoluzione del contratto comporta il pagamento dei lavori eseguiti, dei materiali utili e del 10 per cento dei lavori non eseguiti, fino a quattro quinti dell'importo del contratto originario. 3. Nei casi di cui al presente articolo i titolari dell'incarico di progettazione sono responsabili dei danni subiti dalla Stazione appaltante; ai fini del presente articolo si considerano errore od omissione di progettazione l'inadeguata valutazione dello stato di fatto, la mancata od erronea identificazione della normativa tecnica vincolante per la progettazione, il mancato rispetto dei requisiti funzionali ed economici prestabiliti e risultanti da prova scritta, la violazione delle norme di diligenza nella predisposizione degli elaborati progettuali. Art. 33. Prezzi applicabili ai nuovi lavori e nuovi prezzi 1. Le eventuali variazioni dei prezzi dell'appalto sono valutate mediante l'applicazione dei prezzi di cui all'elenco prezzi contrattuale del presente Capitolato. 2. Qualora tra i prezzi di cui all'elenco prezzi contrattuale, non siano previsti prezzi per i lavori in variante, si procede alla formazione di nuovi prezzi, mediante apposito verbale di concordamento, con i criteri di cui all'articolo 136 del D.P.R. 554/1999. Per appalti aggiudicati col criterio dell'offerta a prezzi unitari 3. L'elenco dei prezzi unitari, ancorché costituito dai prezzi unitari offerti dall'appaltatore in sede di gara, è vincolante per la valutazione di eventuali varianti, addizioni o detrazioni in corso d'opera, qualora ammissibili ai sensi dell'art. 25 della L. 109/1994. CAPO 8 Art. 34. SICUREZZA NEI CANTIERI Norme di sicurezza generali 1. I lavori appaltati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti, anche di carattere locale, in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e, in ogni caso, in condizione di permanente sicurezza e igiene. 2. L'appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate. 3. L'appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell'applicazione di quanto stabilito nel presente articolo. Pagina 24 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. Art. 35. 1. Sicurezza sul luogo di lavoro L'appaltatore è obbligato a fornire all'Amministrazione, entro 30 giorni dall'aggiudicazione, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e una dichiarazione in merito al rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalle leggi e dai contratti in vigore. 2. L'appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui all'art. 3 del D.Lgs. n. 626 del 1994, come mod. e int., nonché le disposizioni dello stesso decreto applicabili alle lavorazioni previste nel cantiere. Art. 36. Piani di sicurezza Ai sensi del D.Lgs. 494/96, come modificato dal D.Lgs. 528/99, l’Amministrazione ha provveduto: - alla redazione del Piano di sicurezza e di coordinamento e del fascicolo informativo dell’opera, che forma parte integrante del contratto di appalto o di concessione; - alla nomina del coordinatore in fase di progettazione nella persona dell’Ing. Salvatore Raspitzu. Copie del Piano di sicurezza e di coordinamento devono essere messe a disposizione dei rappresentanti per la sicurezza almeno dieci giorni prima dell’inizio dei lavori. L’Appaltatore può presentare al coordinatore per l’esecuzione dei lavori proposta di integrazione al Piano di sicurezza e al piano di coordinamento, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza. In nessun caso, le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamenti dei prezzi pattuiti. (D.Lgs. 528/99 art. 12 comma 5) Al fine di una corretta gestione del sistema sicurezza cantiere, sono previsti per l’Appaltatore i seguenti adempimenti contrattuali: Prima dell’inizio dei lavori: − Redigere un piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza. Tale Piano dovrà essere trasmesso al Coordinatore per l’esecuzione almeno 5 (cinque) giorni prima dell’inizio dei lavori. − Redigere la proposta d’integrazione e/o variazione del progetto del cantiere sulla base delle effettive tecniche, attrezzature, macchine, impianti utilizzati − Redigere la proposta d’integrazione e/o variazione del piano delle emergenze − Redigere la proposta d’integrazione e/o variazione del programma lavori sulla base delle effettive tecniche, attrezzature, macchine, impianti utilizzati. − Redigere la proposta d’integrazione del piano di sicurezza e coordinamento, in particolare l’aggiornamento delle fasi di lavoro già previste, in sede di progetto, sulla base delle effettive tecniche, attrezzature, macchine, impianti utilizzati. Naturalmente le linee guida ed i livelli minimi di sicurezza che l’impresa dovrà adottare per la stesura del progetto di cantiere, del piano delle emergenze e del programma lavori e degli aggiornamenti esecutivi del piano, sono quelli definiti nel piano di sicurezza e coordinamento redatto in fase progettuale, e dovranno in ogni caso essere approvati dal coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione. − Sottoscrivere la dichiarazione di aver ottemperato agli obblighi del D.Lgs. 626/94 − Richiedere ai rappresentanti per la sicurezza una dichiarazione sottoscritta per l’avvenuto ricevimento dei piani di sicurezza 10 gg prima dell’inizio dei lavori. − Partecipare ad una riunione preliminare col direttore dei lavori, col direttore tecnico di Pagina 25 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. cantiere, col coordinatore e i rappresentanti dei lavoratori ove presentare la suddetta documentazione e definire l’organizzazione del sistema sicurezza del cantiere. − Organizzare una riunione di sicurezza col coordinatore in fase di esecuzione, con tutti i lavoratori, i quadri ed il medico competente. In occasione di questa riunione vengono consegnati ai lavoratori gli indumenti da lavoro, i DPI, i manuali di sicurezza, tesserini di riconoscimento. L’avvenuta consegna deve essere controfirmata dalle parti. La riunione ha lo scopo di presentare e spiegare ai lavoratori il piano di sicurezza e coordinamento, il piano delle emergenze, il manuale di sicurezza e costituisce l’adempimento previsto (a carico del coordinatore e del datore di lavoro) d’informazione dei lavoratori sui rischi per la sicurezza e la salute e le relative misure di prevenzione e protezione adottate. Durante i lavori: − Adeguare il Piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori, e trasmettere gli adeguamenti e le integrazioni al Coordinatore almeno 5 (cinque) giorni prima dell’effettiva messa in atto delle stesse. Tali adeguamenti ed integrazioni dovranno riguardare in particolare: • variazioni del progetto del cantiere sulla base delle effettive tecniche, attrezzature, macchine, impianti utilizzati; • variazioni del piano delle emergenze; 1. variazioni del programma lavori, anche sulla base delle effettive tecniche, attrezzature, macchine, impianti utilizzati. Naturalmente le linee guida ed i livelli minimi di sicurezza che l’impresa dovrà adottare per la stesura del progetto di cantiere, del piano delle emergenze e del programma lavori e degli aggiornamenti esecutivi del piano, sono quelli definiti nel piano di sicurezza e coordinamento redatto in fase progettuale, e dovranno in ogni caso essere approvati dal coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione. − Organizzare riunioni di sicurezza ogni qualvolta si prevedano varianti al progetto o si verifichino incidenti in cantiere. − Nell’eventualità che si verifichi un incidente, darne immediata comunicazione al Coordinatore in fase d’esecuzione tramite il Direttore di cantiere. Tale comunicazione deve essere formalizzata per iscritto nella stessa giornata in cui si è verificato l’evento. Inoltre, nel caso in cui l’incidente determini infortuni di prognosi superiore ad un giorno, il Direttore di cantiere trasmette al Coordinatore una copia della denuncia d’infortunio presentata all’INAIL. − Comunicare in forma scritta al Coordinatore l’esito delle visite ispettive effettuati dagli organi di vigilanza (ASL, Direzione provinciale del lavoro, ecc.) allegando, se esiste, il relativo verbale. − Predisporre un archivio dove archiviare tutta la documentazione di sicurezza: piani, progetti, contratti, dichiarazioni, verbali, (ogni riunione di sicurezza deve essere verbalizzata) corrispondenza, registri di distribuzione ecc Art. 37. Piano operativo di sicurezza 1. L'appaltatore, entro 30 giorni dall'aggiudicazione deve predisporre e consegnare all’Amministrazione, un piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori. Il piano operativo di sicurezza comprende il documento di valutazione dei rischi di cui all'articolo 4, 1°, 2° e 7° c., e gli adempimenti di cui all'art. 7, 1° c., lettera b), del D.Lgs. 19.9.1994, n. 626, come mod. e int., e contiene, inoltre, le notizie di cui all'art. 4, 4° e 5° c. dello Pagina 26 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. stesso decreto, con riferimento allo specifico cantiere e deve essere aggiornato ad ogni mutamento delle lavorazioni rispetto alle previsioni. Il piano operativo di sicurezza deve essere comunque consegnato entro 5 (cinque) giorni lavorativi prima dell'inizio dei lavori, al coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione. 2. Il piano operativo di sicurezza costituisce piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'art. 38, previsto dall'art. 4, 1° c., lettera a) e dall'art. 12, del D.Lgs. n. 494 del 1996, come mod. e int. Art. 38. Osservanza ed attuazione dei piani di sicurezza 1. L'appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui all'art. 3 del D.Lgs. n. 626 del 1994, come mod. e int., con particolare riguardo alle circostanze e agli adempimenti descritti agli articoli 8 e 9 e all'allegato IV del D.Lgs. 494/1996. 2. I piani di sicurezza devono essere redatti in conformità alle direttive 89/391/CEE del Consiglio, del 12 giugno 1989, 92/57/CEE del Consiglio, del 24 giugno 1992, alla relativa normativa nazionale di recepimento, ai regolamenti di attuazione ai sensi dell'art. 31, 1° c., L. 109/1994 ed alla migliore letteratura tecnica in materia. 3. L'impresa esecutrice è obbligata a comunicare tempestivamente prima dell'inizio dei lavori e quindi periodicamente, a richiesta del committente o del Coordinatore, l'iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e la dichiarazione circa l'assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali. L'appaltatore è tenuto a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piani redatti dalle imprese subappaltatrici compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall'appaltatore. In caso di associazione temporanea o di consorzio di imprese detto obbligo incombe all'impresa mandataria capogruppo. Il direttore tecnico di cantiere è responsabile del rispetto dei piani da parte di tutte le imprese impegnate nell'esecuzione dei lavori. 4. I piani di sicurezza formano parte integrante del contratto di appalto. 5. Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da parte dell'appaltatore, comunque accertate, previa formale costituzione in mora dell'interessato, costituiscono causa di risoluzione del contratto. CAPO 9 Art. 39. SUBAPPALTO Subappalto 1. Fermo restando che il contratto non può essere, comunque, ceduto, a pena di nullità, tutte le lavorazioni, a qualsiasi categoria appartengano, sono scorporabili o subappaltabili a scelta del concorrente, ferme restando le prescrizioni di legge e di regolamento come di seguito specificato: • è vietato il subappalto o il subaffidamento in cottimo dei lavori appartenenti alla categoria prevalente per una quota superiore al 30 per cento, in termini economici, dell'importo dei lavori della stessa categoria prevalente; • fermo restando il divieto di cui al punto successivo i lavori delle categorie diverse da quella prevalente possono essere subappaltati o subaffidati in cottimo per la loro totalità, alle condizioni di cui al presente articolo; Pagina 27 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. • • è vietato il subappalto o il subaffidamento in cottimo dei lavori costituenti strutture, impianti e opere speciali, di cui all'art. 13, 7° c., L. 109/1994 qualora uno o più di tali lavori sia superiore al 15% dell'importo totale dei lavori in appalto; i lavori delle categorie diverse da quella prevalente, appartenenti alle categorie indicate come a "qualificazione obbligatoria" nell'all. A al D.P.R. 34/2000, devono essere obbligatoriamente subappaltati, qualora l'appaltatore non abbia i requisiti per la loro esecuzione. 2. L'affidamento in subappalto o in cottimo è consentito, previa autorizzazione dell'Amministrazione, alle seguenti condizioni: • che l'appaltatore abbia indicato, all'atto dell'offerta, i lavori o le parti di opere che intende subappaltare o concedere in cottimo; l'omissione delle indicazioni sta a significare che il subappaltatore non intende avvalersi del subappalto ed il ricorso al subappalto o al cottimo è, pertanto, vietato e non può essere autorizzato; • che l'appaltatore provveda, contestualmente all'istanza, per quanto previsto all'art. 141 del D.P.R 554/1999, integrativo, sul punto, dell'art. 18, 3° c. della L. 55/1990, al deposito di copia autentica del contratto di subappalto presso la Amministrazione, unitamente alla dichiarazione circa la sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento, a norma dell'articolo 2359 del codice civile, con l'impresa alla quale è affidato il subappalto o il cottimo; in caso di associazione temporanea, società di imprese o consorzio, analoga dichiarazione dev'essere effettuata da ciascuna delle imprese partecipanti all'associazione, società o consorzio. • che l'appaltatore, unitamente al deposito del contratto di subappalto presso l'Amministrazione, ai sensi del punto precedente, trasmetta, negli stessi termini, alla stessa Amministrazione la documentazione attestante che il subappaltatore è in possesso dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per la partecipazione alle gare di lavori pubblici, in relazione alla categoria e all'importo dei lavori da realizzare in subappalto o in cottimo; • che non sussista, nei confronti del subappaltatore, alcuno dei divieti previsti dall'articolo 10 della L. n. 575 del 1965, e successive modificazioni e integrazioni; a tale scopo, qualora l'importo del contratto di subappalto sia superiore a Lire 300 milioni (Euro 154.937,07), l'appaltatore deve produrre all'Amministrazione la documentazione necessaria agli adempimenti di cui alla vigente legislazione in materia di prevenzione dei fenomeni mafiosi e lotta alla delinquenza organizzata, relativamente alle imprese subappaltatrici e cottimiste, con le modalità di cui al D.P.R. 252/1998 ; resta fermo che, ai sensi dell'art. 12, 4° c. dello stesso D.P.R. 252/1998, il subappalto è vietato, a prescindere dall'importo dei relativi lavori, qualora per l'impresa subappaltatrice sia accertata una delle situazioni indicate dall'art. 10, 7° c. del citato D.P.R. 252/1998; 3. Il subappalto e l'affidamento in cottimo devono essere autorizzati preventivamente dall'Amministrazione in seguito a richiesta scritta dell'appaltatore; l'autorizzazione è rilasciata entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta; tale termine può essere prorogato una sola volta per non più di 30 giorni, ove ricorrano giustificati motivi; trascorso il medesimo termine, eventualmente prorogato, senza che l'Amministrazione abbia provveduto, l'autorizzazione si intende concessa a tutti gli effetti qualora siano verificate tutte le condizioni di legge per l'affidamento del subappalto. 4. L'affidamento di lavori in subappalto o in cottimo comporta i seguenti obblighi: • l'appaltatore deve praticare, per i lavori e le opere affidate in subappalto, i prezzi risultanti Pagina 28 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. • • • dall'aggiudicazione ribassati in misura non superiore al 20 per cento; nei cartelli esposti all'esterno del cantiere devono essere indicati anche i nominativi di tutte le imprese subappaltatrici, completi dell'indicazione della categoria dei lavori subappaltati e dell'importo dei medesimi; le imprese subappaltatrici devono osservare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si svolgono i lavori e sono responsabili, in solido con l'appaltatore, dell'osservanza delle norme anzidette nei confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell'ambito del subappalto; le imprese subappaltatrici, per tramite dell'appaltatore, devono trasmettere alla Amministrazione, prima dell'inizio dei lavori, la documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali, inclusa la Cassa edile, assicurativi ed antinfortunistici; devono altresì trasmettere, a scadenza quadrimestrale, copia dei versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva. 5. Le presenti disposizioni si applicano anche alle associazioni temporanee di imprese e alle società anche consortili, quando le imprese riunite o consorziate non intendono eseguire direttamente i lavori scorporabili. 6. Ai fini del presente articolo è considerato subappalto, ai sensi dell'art. 18, 12° c. della L. 55/1990, qualsiasi contratto avente ad oggetto attività ovunque espletate che richiedano l'impiego di manodopera, quali le forniture con posa in opera e i noli a caldo, se singolarmente di importo superiore al 2 per cento dell'importo dei lavori affidati o di importo superiore a 100.000 Euro e qualora l'incidenza del costo della manodopera e del personale sia superiore al 50 per cento dell'importo del contratto di subappalto. 7. I lavori affidati in subappalto non possono essere oggetto di ulteriore subappalto e, pertanto, il subappaltatore non può subappaltare a sua volta i lavori. Fanno eccezione al predetto divieto le forniture con posa in opera di impianti e di strutture speciali individuate dall'art. 72, 4° c., lett. c), d) ed l) del regolamento generale; in tali casi il fornitore o il subappaltatore, per la posa in opera o il montaggio, può avvalersi di imprese di propria fiducia per le quali non sussista alcuno dei divieti di cui al 2° c., quarto punto). 8. È fatto obbligo all'appaltatore di comunicare all'Amministrazione, per tutti i sub-contratti, il nome del sub-contraente, l'importo del sub-contratto, l'oggetto del lavoro, servizio o fornitura affidati. In difetto e/o anche in parziale omissione di tale comunicazione, ogni e qualsiasi evenienza che dovesse verificarsi in cantiere (ad esempio, con riferimento alla sicurezza ed incolumità di persone o agli adempimenti contributivi) sarà integralmente addebitabile all'appaltatore. Art. 40. Responsabilità in materia di subappalto 1. L'appaltatore resta, in ogni caso, responsabile nei confronti dell'Amministrazione per l'esecuzione delle opere oggetto di subappalto, sollevando l'Amministrazione medesima da ogni pretesa dei subappaltatori o da richieste di risarcimento danni avanzate da terzi in conseguenza all'esecuzione di lavori subappaltati. Pagina 29 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. 2. Il Direttore dei Lavori ed il Responsabile unico del procedimento, nonché il Coordinatore per l'esecuzione in materia di sicurezza di cui all'articolo 5 del D.Lgs. 494/1996, come mod. e int., provvedono a verificare, ognuno per la propria competenza, il rispetto di tutte le condizioni di ammissibilità e del subappalto. 3. Il subappalto non autorizzato comporta le sanzioni penali previste dall'art. 21 della L. 646/1982, come mod. e int., ferma restando la possibile risoluzione del contratto da parte dell'Amministrazione. Art. 41. Pagamento dei subappaltatori 1. L'Amministrazione non provvede al pagamento diretto dei subappaltatori e dei cottimisti e l'appaltatore è obbligato - per quanto previsto all'art. 18, c. 3°.bis, L. 55/1990, come mod. e int. - a trasmettere alla medesima Amministrazione, entro 20 giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato a proprio favore, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da esso corrisposti ai medesimi subappaltatori o cottimisti, con l'indicazione delle eventuali ritenute di garanzia effettuate. CAPO 10 CONTROVERSIE Art. 42. Controversie 1. Qualora siano iscritte riserve sui documenti contabili, in relazione alle quali l'importo economico dell'opera possa variare in misura non inferiore al 10% dell'importo contrattuale, il Direttore dei Lavori ne dà immediata comunicazione al responsabile unico del procedimento, trasmettendo, nel più breve tempo possibile, la propria relazione riservata. Il predetto responsabile del procedimento procede secondo i termini indicati agli artt. 31-bis della L. 109/1994, come mod. e int., e 149 del D.P.R. 554/1999. 2. Tutte le controversie, ivi comprese quelle conseguenti al mancato raggiungimento dell'accordo bonario di cui al 1° c., saranno deferite alla cognizione della competente Autorità Giudiziaria Ordinaria. Il Foro competente è quello di Cagliari. 3. Sulle somme contestate e riconosciute in sede amministrativa o contenziosa, gli interessi legali cominciano a decorrere 60 giorni dopo la data di sottoscrizione dell'accordo bonario, successivamente approvato dalla Amministrazione, ovvero dall'emissione del provvedimento esecutivo con il quale sono state risolte le controversie. 4. Nelle more della risoluzione delle controversie l'appaltatore non può comunque rallentare o sospendere i lavori, né rifiutarsi di eseguire gli ordini impartiti dalla Amministrazione. Art. 43. Risoluzione del contratto - Esecuzione d'ufficio dei lavori 1. L'Amministrazione ha facoltà di risolvere il contratto mediante semplice lettera raccomandata con messa in mora di 15 giorni, senza necessità di ulteriori adempimenti, nei casi di cui agli artt. 118 e 119 D.P.R. 554/1999 e, in particolare, nei seguenti casi: • frode nell'esecuzione dei lavori; • inadempimento alle disposizioni del Direttore dei Lavori riguardo ai tempi di esecuzione o quando risulti accertato il mancato rispetto delle ingiunzioni o diffide fattegli, nei termini Pagina 30 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. • • • • • • • imposti dagli stessi provvedimenti; manifesta incapacità o inidoneità, anche solo legale, nell'esecuzione dei lavori; inadempienza accertata alle norme di legge sulla prevenzione degli infortuni, la sicurezza sul lavoro e le assicurazioni obbligatorie del personale; sospensione dei lavori o mancata ripresa degli stessi da parte dell'appaltatore senza giustificato motivo; rallentamento dei lavori, senza giustificato motivo, in misura tale da pregiudicare la realizzazione dei lavori nei termini previsti dal contratto; subappalto abusivo, associazione in partecipazione, cessione anche parziale del contratto o violazione di norme sostanziali regolanti il subappalto; non rispondenza dei beni forniti alle specifiche di contratto e allo scopo dell'opera; nel caso di mancato rispetto della normativa sulla sicurezza e la salute dei lavoratori di cui al D.Lgs. 626/1994, come mod. e int., o dei piani di sicurezza integranti il contratto, e delle ingiunzioni fattegli al riguardo dal Direttore dei Lavori, dal responsabile del procedimento o dal coordinatore per la sicurezza. 2. Il contratto è altresì risolto in caso di perdita da parte dell'appaltatore, dei requisiti per l'esecuzione dei lavori, quali il fallimento o la irrogazione di misure sanzionatorie o cautelari che inibiscono la capacità di contrattare con la pubblica amministrazione. 3. Nei casi di rescissione del contratto o di esecuzione di ufficio, la comunicazione della decisione assunta dall'Amministrazione è fatta all'appaltatore nella forma dell'ordine di servizio o della raccomandata con avviso di ricevimento, con la contestuale indicazione della data alla quale avrà luogo l'accertamento dello stato di consistenza dei lavori. 4. In relazione a quanto sopra, alla data comunicata dall'Amministrazione si fa luogo, in contraddittorio fra il Direttore dei Lavori e l'Appaltatore o suo rappresentante ovvero, in mancanza di questi, alla presenza di due testimoni, alla redazione dello stato di consistenza dei lavori, all'inventario dei materiali, delle attrezzature dei e mezzi d'opera esistenti in cantiere, nonché, nel caso di esecuzione d'ufficio, all'accertamento di quali di tali materiali, attrezzature e mezzi d'opera debbano essere mantenuti a disposizione dell'Amministrazione per l'eventuale riutilizzo e alla determinazione del relativo costo. 5. Nei casi di rescissione del contratto e di esecuzione d'ufficio, come pure in caso di fallimento dell'appaltatore, i rapporti economici con questo o con il curatore sono definiti, con salvezza di ogni diritto e ulteriore azione dell'Amministrazione, nel seguente modo: • ponendo a base d'asta del nuovo appalto l'importo lordo dei lavori di completamento da eseguire d'ufficio in danno, risultante dalla differenza tra l'ammontare complessivo lordo dei lavori posti a base d'asta nell'appalto originario, eventualmente incrementato per perizie in corso d'opera oggetto di regolare atto di sottomissione o comunque approvate o accettate dalle parti, e l'ammontare lordo dei lavori eseguiti dall'appaltatore inadempiente medesimo; • ponendo a carico dell'appaltatore inadempiente: a) l'eventuale maggiore costo derivante dalla differenza tra importo netto di aggiudicazione del nuovo appalto per il completamento dei lavori e l'importo netto degli stessi risultante dall'aggiudicazione effettuata in origine all'appaltatore inadempiente; b) l'eventuale maggiore costo derivato dalla ripetizione della gara di appalto eventualmente andata deserta, necessariamente effettuata con importo a base d'asta opportunamente Pagina 31 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. maggiorato; c) l'eventuale maggiore onere per l'Amministrazione per effetto della tardata ultimazione dei lavori, delle nuove spese di gara e di pubblicità, delle maggiori spese tecniche di direzione, assistenza, contabilità e collaudo dei lavori, dei maggiori interessi per il finanziamento dei lavori, di ogni eventuale maggiore e diverso danno documentato, conseguente alla mancata tempestiva utilizzazione delle opere alla data prevista dal contratto originario. 6. Il contratto è altresì risolto qualora, per il manifestarsi di errori o di omissioni del progetto esecutivo che pregiudicano, in tutto o in parte, la realizzazione dell'opera ovvero la sua utilizzazione, come definite dall'art. 25, 5° c.-bis, L. 109/1994, si rendano necessari lavori suppletivi che eccedano il quinto dell'importo originario del contratto. In tal caso, proceduto all'accertamento dello stato di consistenza ai sensi del 3° c., si procede alla liquidazione dei lavori eseguiti, dei materiali utili e del 10 per cento dei lavori non eseguiti, fino a quattro quinti dell'importo del contratto. CAPO 11 ULTIMAZIONE LAVORI Art. 44. Ultimazione dei lavori e gratuita manutenzione 1. Al termine dei lavori e in seguito a richiesta scritta dell'impresa appaltatrice il Direttore dei Lavori redige il certificato di ultimazione; entro trenta giorni dalla data del certificato di ultimazione dei lavori il Direttore dei Lavori procede all'accertamento sommario della regolarità delle opere eseguite. 2. In sede di accertamento sommario, il Direttore dei Lavori senza pregiudizio di successivi accertamenti rileva e verbalizza eventuali vizi e difformità di costruzione che l'impresa appaltatrice è tenuta a eliminare a sue spese nel termine fissato e con le modalità prescritte dal Direttore dei Lavori, fatto salvo il risarcimento del danno dell'ente appaltante. In caso di ritardo nel ripristino, si applica la penale per i ritardi prevista dall'apposito articolo del presente capitolato speciale, proporzionale all'importo della parte di lavori che direttamente e indirettamente traggono pregiudizio dal mancato ripristino e comunque all'importo non inferiore a quello dei lavori di ripristino. 3. L'ente appaltante si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente le opere con apposito verbale immediatamente dopo l'accertamento sommario se questo ha avuto esito positivo, ovvero nel termine assegnato dalla direzione lavori ai sensi dei commi precedenti. 4. Dalla data del verbale di ultimazione dei lavori decorre il periodo di gratuita manutenzione; tale periodo cessa con l'approvazione finale del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione da parte dell'ente appaltante, da effettuarsi entro i termini previsti dal capitolato speciale Art. 45. Termini per il collaudo e per l'accertamento della regolare esecuzione 1. Il certificato di collaudo è emesso entro il termine perentorio di sei mesi dall'ultimazione dei lavori ed ha carattere provvisorio; esso assume carattere definitivo trascorsi due anni dalla data Pagina 32 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. dell'emissione. Decorso tale termine, il collaudo si intende tacitamente approvato anche se l'atto formale di approvazione non sia intervenuto entro i successivi due mesi. Qualora il certificato di collaudo sia sostituito dal certificato di regolare esecuzione, questo deve essere emesso entro tre mesi dall'ultimazione dei lavori. 2. L'accertamento della regolare esecuzione e l'accettazione dei lavori di cui al presente contratto avvengono con approvazione del predetto certificato che ha carattere provvisorio. 3. Il predetto certificato assume carattere definitivo decorsi due anni dalla sua emissione e deve essere approvato dalla Amministrazione; il silenzio di quest'ultima protrattosi per due mesi oltre predetto termine di due anni equivale ad approvazione. 4. Salvo quanto disposto dall'articolo 1669 del codice civile, l'appaltatore risponde per la difformità ed i vizi dell'opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dalla Amministrazione prima che il certificato di collaudo o il certificato di regolare esecuzione trascorsi due anni dalla sua emissione, assuma carattere definitivo. 5. L'appaltatore deve provvedere alla custodia, alla buona conservazione e alla gratuita manutenzione di tutte le opere e impianti oggetto dell'appalto fino all'approvazione, esplicita o tacita, degli atti di collaudo; resta nella facoltà della Amministrazione richiedere la consegna anticipata di parte o di tutte le opere ultimate. 6. Durante l'esecuzione dei lavori l'Amministrazione può effettuare operazioni di collaudo volte a verificare la piena rispondenza delle caratteristiche dei lavori in corso di realizzazione a quanto richiesto negli elaborati progettuali, nel capitolato speciale o nel contratto. Art. 46. Presa in consegna dei lavori ultimati 1. L'Amministrazione si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente le opere appaltate anche subito dopo l'ultimazione dei lavori. 2. Qualora l'Amministrazione si avvalga di tale facoltà, che viene comunicata all'appaltatore per iscritto, lo stesso appaltatore non può opporvisi per alcun motivo, né può reclamare compensi di sorta. 3. Egli può però richiedere che sia redatto apposito verbale circa lo stato delle opere, onde essere garantito dai possibili danni che potrebbero essere arrecati alle opere stesse. 4. La presa di possesso da parte dell'Amministrazione avviene nel termine perentorio fissato dalla stessa per mezzo del Direttore dei Lavori o per mezzo del responsabile del procedimento, in presenza dell'appaltatore o di due testimoni in caso di sua assenza. 5. Qualora l'Amministrazione non si trovi nella condizione di prendere in consegna le opere dopo l'ultimazione dei lavori, l'appaltatore non può reclamare la consegna ed è altresì tenuto alla gratuita manutenzione prevista dall'art.5 c.1/h D.M. 145/00 fino ai termini previsti dal presente capitolato speciale . Pagina 33 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. CAPO 12 ONERI ED OBBLIGHI A CARICO DELL'APPALTATORE Art. 47. Contratti collettivi e disposizioni sulla manodopera 1. L'appaltatore è tenuto all'esatta osservanza di tutte le leggi, regolamenti, contratti nazionale di lavoro e accordi integrativi, territoriali ed aziendali, per il settore di attività e per la località dove sono eseguiti i lavori e, in genere, norme vigenti in materia, nonché eventualmente entrate in vigore nel corso dei lavori, e in particolare: • nell'esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, l'appaltatore si obbliga ad applicare integralmente il contratto nazionale di lavoro per gli operai dipendenti dalle aziende industriali edili e affini e gli accordi locali e aziendali integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e nella località in cui si svolgono i lavori; • i suddetti obblighi vincolano l'appaltatore anche qualora non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse e indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura o dalle dimensioni dell'impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica; • è responsabile in rapporto all'Amministrazione dell'osservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi dipendenti, anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l'ipotesi del subappalto; il fatto che il subappalto non sia stato autorizzato non esime l'appaltatore dalla responsabilità, e ciò senza pregiudizio degli altri diritti dell'Amministrazione; • è obbligato al regolare assolvimento degli obblighi contributivi in materia contributiva, previdenziale, assistenziale, assicurativa, sanitaria, di solidarietà paritetica, previste per i dipendenti dalla vigente normativa, con particolare riguardo a quanto previsto dall'art. 18, 7° c., L. 19.3.1990, n. 55 e dall'art. 7 del capitolato generale d'appalto approvato con D.M. 145/2000. 2. In caso di inottemperanza, accertata dall'Amministrazione o a essa segnalata da un ente preposto, la medesima Amministrazione comunica all'appaltatore l'inadempienza accertata e procede a una detrazione del 20 per cento sui pagamenti in acconto, se i lavori sono in corso di esecuzione, ovvero alla sospensione del pagamento del saldo, se i lavori sono ultimati, destinando le somme così accantonate a garanzia dell'adempimento degli obblighi di cui sopra; il pagamento all'impresa appaltatrice delle somme accantonate non è effettuato sino a quando non sia stato accertato che gli obblighi predetti sono stati integralmente adempiuti. In caso di crediti insufficienti allo scopo, si procede all'escussione della garanzia fideiussoria. 3. Nel caso che l'Appaltatore sia una cooperativa, la Società cooperativa si impegna a corrispondere ai soci lavoratori un trattamento normativo, economico, previdenziale ed assicurativo non inferiore a quello dei lavoratori dipendenti. Art. 48. Oneri ed obblighi a carico dell'appaltatore 1. Oltre agli oneri di cui al capitolato generale d'appalto, al regolamento generale e al presente capitolato speciale, nonché a quanto previsto da tutti i piani per le misure di sicurezza fisica dei lavoratori, sono a carico dell'appaltatore gli oneri e gli obblighi che seguono: a) la fedele esecuzione del progetto e degli ordini impartiti per quanto di competenza, dal direttore dei lavori, in conformità alle pattuizioni contrattuali, in modo che le opere eseguite risultino a tutti gli effetti collaudabili, esattamente conformi al progetto e a perfetta regola d'arte, richiedendo al direttore dei lavori tempestive disposizioni scritte per i particolari che Pagina 34 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. b) c) d) e) f) g) h) i) j) k) l) eventualmente non risultassero da disegni, dal capitolato o dalla descrizione delle opere. In ogni caso l'appaltatore non deve dare corso all'esecuzione di aggiunte o varianti non ordinate per iscritto ai sensi dell'articolo 1659 del codice civile; i movimenti di terra e ogni altro onere relativo alla formazione del cantiere attrezzato, in relazione alla entità dell'opera, con tutti i più moderni e perfezionati impianti per assicurare una perfetta e rapida esecuzione di tutte le opere prestabilite, ponteggi e palizzate, adeguatamente protetti, in adiacenza di proprietà pubbliche o private, la recinzione con solido steccato, nonché la pulizia, la manutenzione del cantiere stesso, l'inghiaiamento e la sistemazione delle sue strade, in modo da rendere sicuri il transito e la circolazione dei veicoli e delle persone addette ai lavori tutti, ivi comprese le eventuali opere scorporate o affidate a terzi dallo stesso ente appaltante; l'assunzione in proprio, tenendone indenne la Stazione appaltante, di ogni responsabilità risarcitoria e delle obbligazioni relative comunque connesse all'esecuzione delle prestazioni dell'impresa a termini di contratto; l'esecuzione, presso gli Istituti autorizzati, di tutte le prove che verranno ordinate dalla direzione lavori, sui materiali e manufatti impiegati o da impiegarsi nella costruzione, compresa la confezione dei campioni e l'esecuzione di prove di carico che siano ordinate dalla stessa direzione lavori su tutte le opere in calcestruzzo semplice o armato e qualsiasi altra struttura portante, nonché prove di tenuta per le tubazioni; in particolare è fatto obbligo di effettuare almeno un prelievo di calcestruzzo per ogni giorno di getto, datato e conservato. Comunque restano a carico dell'appaltatore i campioni di materiali, modelli, sagome, prove e calcoli statici di qualsiasi genere; le responsabilità sulla non rispondenza degli elementi eseguiti rispetto a quelli progettati o previsti dal capitolato; il mantenimento, fino all'emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione della continuità degli scoli delle acque e del transito sugli spazi, pubblici e privati, adiacenti le opere da eseguire; le vie di accesso al cantiere e le vie di transito interne idonee a garantire il pieno e completo svolgimento delle attività in condizioni di massima sicurezza e igiene; il passaggio, le occupazioni temporanee ed il risarcimento di danni per l'abbattimento di piante, per depositi od estrazioni di materiali; il ricevimento, lo scarico e il trasporto nei luoghi di deposito o nei punti di impiego secondo le disposizioni della direzione lavori, comunque all'interno del cantiere, dei materiali e dei manufatti esclusi dal presente appalto e approvvigionati o eseguiti da altre ditte per conto dell'ente appaltante e per i quali competono a termini di contratto all'appaltatore le assistenze alla posa in opera; i danni che per cause dipendenti dall'appaltatore fossero apportati ai materiali e manufatti suddetti devono essere ripristinati a carico dello stesso appaltatore; la concessione, su richiesta della direzione lavori, a qualunque altra impresa alla quale siano affidati lavori non compresi nel presente appalto, l'uso parziale o totale dei ponteggi di servizio, delle impalcature, delle costruzioni provvisorie e degli apparecchi di sollevamento per tutto il tempo necessario all'esecuzione dei lavori che l'ente appaltante intenderà eseguire direttamente ovvero a mezzo di altre ditte dalle quali, come dall'ente appaltante, l'impresa non potrà pretendere compensi di sorta, tranne che per l'impiego di personale addetto ad impianti di sollevamento; il tutto compatibilmente con le esigenze e le misure di sicurezza; i mezzi d'opera, gli attrezzi, ponti, armature, puntellazioni e quant'altro occorre alla esecuzione piena e perfetta dei lavori; la recinzione nei termini previsti dalle vigenti disposizioni, la pulizia del cantiere e delle vie di transito e di accesso allo stesso, compreso lo sgombero dei materiali di rifiuto lasciata da Pagina 35 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. m) n) o) p) q) r) s) t) u) v) w) x) altre ditte; le spese, i contributi, i diritti, i lavori, le forniture e le prestazioni occorrenti per gli allacciamenti provvisori di acqua, energia elettrica, gas e fognatura, necessari per il funzionamento del cantiere e per l'esecuzione dei lavori, nonché le spese per le utenze e i consumi dipendenti dai predetti servizi; l'appaltatore si obbliga a concedere, con il solo rimborso delle spese vive, l'uso dei predetti servizi alle altre ditte che eseguono forniture o lavori per conto della Stazione appaltante, sempre nel rispetto delle esigenze e delle misure di sicurezza; l'esecuzione di un'opera campione delle singole categorie di lavoro ogni volta che questo sia previsto specificatamente dal capitolato speciale o sia richiesto dalla direzione dei lavori, per ottenere il relativo nullaosta alla realizzazione delle opere simili; la fornitura e manutenzione dei cartelli di avviso, di fanali di segnalazione notturna nei punti prescritti e di quanto altro indicato dalle disposizioni vigenti a scopo di sicurezza, nonché l'illuminazione notturna del cantiere; la costruzione e la manutenzione entro il recinto del cantiere dei locali ad uso ufficio del personale di direzione lavori e assistenza, arredati, illuminati e provvisti di armadio chiuso a chiave, tavolo, sedie, macchina da scrivere, macchina da calcolo e materiale di cancelleria; la predisposizione del personale e degli strumenti necessari per tracciamenti, rilievi, misurazioni, prove, verifiche, esplorazioni, capisaldi, controlli e simili (che possono occorrere dal giorno in cui comincia la consegna fino al compimento del collaudo provvisorio o all'emissione del certificato di regolare esecuzione) tenendo a disposizione del direttore dei lavori i disegni e le tavole per gli opportuni raffronti e controlli, con divieto di darne visione a terzi e con formale impegno di astenersi dal riprodurre o contraffare i disegni e i modelli avuti in consegna; la consegna, prima della smobilitazione del cantiere, di un certo quantitativo di materiale usato, per le finalità di eventuali successivi ricambi omogenei, previsto dal capitolato speciale o precisato da parte della direzione lavori con ordine di servizio e che viene liquidato in base al solo costo del materiale; l'idonea protezione dei materiali impiegati e messi in opera a prevenzione di danni di qualsiasi natura e causa, nonché la rimozione di dette protezioni a richiesta della direzione lavori; nel caso di sospensione dei lavori deve essere adottato ogni provvedimento necessario ad evitare deterioramenti di qualsiasi genere e per qualsiasi causa alle opere eseguite, restando a carico dell'appaltatore l'obbligo di risarcimento degli eventuali danni conseguenti al mancato od insufficiente rispetto della presente norma; l'adozione, nel compimento di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie a garantire l'incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi, dei terzi, osservando le disposizioni contenute nelle vigenti norme in materia di prevenzione infortuni, di sicurezza e di igiene , nonché ad evitare danni ai beni pubblici e privati e ad arredi, apparecchiature; con ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni a carico dell'appaltatore, restandone sollevati la Stazione appaltante, nonché il personale preposto alla direzione e sorveglianza dei lavori; la custodia e la conservazione delle opere fino al collaudo provvisorio o all'emissione del certificato di esecuzione. la completa e perfetta pulizia e ripulitura di tutte le opere, e nel caso d'ampliamenti di edifici, anche dei locali già esistenti insudiciati dall'esecuzione delle opere nuove. i tributi di qualsiasi genere sui materiali, già esistenti, aumentati o istituiti dopo la stipulazione del contratto; gli oneri in materia di spese di contratto, imposte, tasse e trattamento fiscale. Pagina 36 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. 2. Concludendo, s'intende compreso nel prezzo contrattuale tutto quanto occorre per dare il lavoro completamente finito a regola d'arte, spirato il termine di garanzia. Con i prezzi contrattuali, l'appaltatore dovrà pure mantenere in buono stato di servizio tutti gli attrezzi ed i mezzi d'opera, le strade ed i ponti di servizio esistenti, che occorrono per i lavori ad economia. 3. L'appaltatore è tenuto a richiedere, prima della realizzazione dei lavori, presso tutti i soggetti diversi dall'Amministrazione (enti pubblici, privati, ANAS, aziende di servizi ed altre eventuali) interessati direttamente o indirettamente ai lavori, tutti i permessi necessari e a seguire tutte le disposizioni emanate dai suddetti per quanto di competenza, in relazione all'esecuzione delle opere e alla conduzione del cantiere, con esclusione dei permessi e degli altri atti di assenso aventi natura definitiva e afferenti il lavoro pubblico in quanto tale. 4. Comunque, l'appaltatore deve osservare le norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, sicurezza, salute, assicurazione e assistenza dei lavoratori. Art. 49. Obblighi speciali a carico dell'appaltatore 1. L'appaltatore è obbligato alla tenuta delle scritture di cantiere, di cui agli artt. 152 e ss. del D.P.R. 554/1999, e in particolare: a) il libro giornale a pagine previamente numerate nel quale sono registrate, a cura dell'appaltatore: - tutte le circostanze che possono interessare l'andamento dei lavori: condizioni del calcestruzzo armato e dei relativi disarmi, stato dei lavori eventualmente affidati all'appaltatore e ad altre ditte; - le disposizioni e osservazioni del direttore dei lavori; - le annotazioni e contro deduzioni dell'impresa appaltatrice; - le sospensioni, riprese e proroghe dei lavori; b) il libro dei rilievi o delle misure dei lavori, che deve contenere tutti gli elementi necessari all'esatta e tempestiva contabilizzazione delle opere eseguite, con particolare riguardo a quelle che vengono occultate con il procedere dei lavori stessi; tale libro, aggiornato a cura dell'appaltatore, è periodicamente verificato e vistato dal Direttore dei Lavori; ai fini della regolare contabilizzazione delle opere, ciascuna delle parti deve prestarsi alle misurazioni in contraddittorio con l'altra parte; c) note delle eventuali prestazioni in economia che sono tenute a cura dell'appaltatore e sono sottoposte settimanalmente al visto del direttore dei lavori e dei suoi collaboratori (in quanto tali espressamente indicati sul libro giornale), per poter essere accettate a contabilità e dunque retribuite. 2. Sono a carico dell'appaltatore le copie del contratto, dei capitolati, dei disegni, dei verbali di inizio e di ultimazione dei lavori, dei rilievi e dei registri di contabilità, come pure i piani di liquidazione, i bolli delle quietanze, gli atti di collaudo, i rilievi, tracciati, esplorazioni, ricostruzioni, capisaldi e simili che possono occorrere dal giorno della consegna fino a collaudo compiuto. 3. L'appaltatore deve produrre alla direzione dei lavori un'adeguata documentazione fotografica relativa alle lavorazioni di particolare complessità, o non più ispezionabili o non più verificabili dopo la loro esecuzione ovvero a richiesta della direzione dei lavori. La documentazione Pagina 37 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. fotografica, a colori e in formati riproducibili agevolmente, reca in modo automatico e non modificabile la data e l'ora nelle quali sono state fatte le relative riprese. Art. 50. Disciplina del cantiere 1. L'Amministrazione mette, secondo il bisogno e le possibilità, a disposizione dell'appaltatore quelle aree scoperte che occorreranno per piantarvi il cantiere e depositare i materiali necessari, nei limiti di quanto previsto dalla normativa in materia di sicurezza e dalle altre discipline vigenti. E' assolutamente vietato all'appaltatore depositare materiali fuori dal recinto di cantiere, anche per brevissimo tempo, essendo suo preciso obbligo tenere costantemente e completamente sgombre da materiali ed attrezzi le aree all'esterno del recinto medesimo al momento non utilizzate per l'esecuzione di lavorazioni di contratto: in difetto, sarà passibile dell'applicazione di una apposita penale, pari a € 100 (cento) per ogni infrazione. 2. E' a carico e a cura dell'appaltatore la custodia e la tutela del cantiere, di tutti i manufatti e dei materiali in esso esistenti, anche se di proprietà dell'Amministrazione e ciò anche durante periodi di sospensione dei lavori e fino alla presa in consegna dell'opera da parte della medesima Amministrazione. 3. Allo stesso modo, sono a cura ed a carico dell'appaltatore la pulizia del cantiere e delle vie di transito e di accesso allo stesso, compreso lo sgombero dei materiali di rifiuto lasciati da altre ditte; formare, mantenere, illuminare i cantieri e i loro accessi, eseguire le recinzioni e provvedere alle segnalazioni, eseguire i rifacimenti e le riparazioni al piano stradale danneggiato, agli accessi ed ai cantieri. 4. L'appaltatore è responsabile della disciplina e del buon ordine del cantiere e ha obbligo di osservare e far osservare al proprio personale le norme di legge e di regolamento e le prescrizioni ricevute. Dovrà, inoltre, assumere solamente persone capaci ed idoneamente formate, in grado di sostituirlo nella condotta e misurazione dei lavori. L'Amministrazione potrà pretendere che l'appaltatore allontani dal cantiere quei dipendenti che risultino comprovatamente insubordinati, incapaci e disonesti o, comunque, non graditi all'Amministrazione per fatti attinenti alla conduzione dei lavori. 5. I rappresentanti dell'Amministrazione, deputati alla conduzione dei lavori, avranno libero accesso al cantiere in qualsiasi giorno ed ora, ad ogni parte delle opere oggetto dell'appalto. 6. La direzione del cantiere è assunta dal direttore tecnico dell'impresa o da altro tecnico, abilitato secondo le previsioni del capitolato speciale in rapporto alle caratteristiche delle opere da eseguire. L'assunzione della direzione di cantiere da parte del direttore tecnico avviene mediante delega conferita da tutte le imprese operanti nel cantiere, con l'indicazione specifica delle attribuzioni da esercitare dal delegato anche in rapporto a quelle degli altri soggetti operanti nel cantiere. 7. L'appaltatore, tramite il direttore di cantiere assicura l'organizzazione, la gestione tecnica e la conduzione del cantiere. Il direttore dei lavori ha il diritto di esigere il cambiamento del direttore di cantiere e del personale dell'appaltatore per disciplina, incapacità o grave negligenza. L'appaltatore è in tutti i casi responsabile dei danni causati dall'imperizia o dalla negligenza di detti soggetti, nonché della malafede o della frode nella somministrazione o nell'impiego dei Pagina 38 di 64 COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. materiali. 8. Ai sensi dell'articolo 22 della L. 13.9.1982, n. 646, la eventuale custodia che si dovesse rendere necessaria dev'essere affidata a personale provvisto di qualifica di guardia particolare giurata; la violazione della presente prescrizione comporta la sanzione dell'arresto fino a tre mesi o dell'ammenda da Lire 100.000 (Euro 51,65) a Lire 1.000.000 (Euro 516,46). Art. 51. Cartello di cantiere L'appaltatore deve predisporre ed esporre sul fronte principale del fabbricato un cartello indicatore, con le dimensioni di almeno cm. 100 di base e 200 di altezza, recanti le descrizioni di cui alla Circolare del Ministero dei LL.PP. dell'1 giugno 1990, n. 1729/UL, e comunque sulla base di quanto indicato nella allegata tabella "C", curandone i necessari aggiornamenti periodici. Art. 52. Materiali ed oggetti di valore 1. I materiali dovranno corrispondere alle prescrizioni tecniche ed ai campioni e dovranno essere accettati dai rappresentanti dell'Amministrazione prima che vengano posti in opera. Quelli accettati non potranno più venir allontanati dal cantiere né essere tolti alla loro destinazione senza il consenso dei citati rappresentanti dell'Amministrazione. Quelli non accettati dovranno essere allontanati dai cantieri e le opere e lavori eventualmente eseguiti dovranno essere rifatti. 2. Comunque, l'accettazione dei materiali non è mai definitiva prima del collaudo e, pertanto, essi possono essere rifiutati anche dopo accettati e posti in opera. 3. I materiali provenienti da escavazioni o demolizioni o rimozioni, i quali siano ritenuti utilizzabili dai responsabili dei lavori per conto dell'Amministrazione resteranno di proprietà della medesima Amministrazione e l'appaltatore dovrà riporli, regolarmente accatastati, nei luoghi richiesti, intendendosi di ciò compensato con i prezzi degli scavi, delle relative demolizioni e rimozioni. Ove tali materiali siano ceduti all'appaltatore, il prezzo ad essi attribuito dovrà essere dedotto dall'importo netto dei lavori. 4. Comunque, l'Amministrazione si riserva la proprietà degli oggetti di valore e di quelli che interessano la scienza, la storia, l'arte e l'archeologia, compresi i relativi frammenti, che si rinvengano sui fondi occupati per l'esecuzione dei lavori e nei rispettivi cantieri, con l'obbligo dell'appaltatore di consegnarli all'Amministrazione medesima che gli rimborserà le spese incontrate per la loro conservazione e per speciali operazioni che fossero state ordinate per assicurarne l'incolumità ed il più diligente recupero. 5. Qualora l'appaltatore rinvenga ruderi monumentali dovrà immediatamente sospendere lo scavo e darne avviso ai rappresentanti dell'Amministrazione, senza poterli demolire e/o alterare in qualsiasi modi in mancanza di permesso preventivo. 6. L'appaltatore è responsabile di ogni danno o disperdimento degli oggetti scoperti che si verificasse per opera o per negligenza dei suoi agenti ed operai. • le tasse e gli altri oneri per l'ottenimento di tutte le licenze tecniche occorrenti per l'esecuzione dei lavori e la messa in funzione degli impianti; Pagina 39 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. Art. 53. 1. Spese contrattuali, imposte, tasse Sono a carico dell'appaltatore senza diritto di rivalsa: • le spese contrattuali; • le tasse e gli altri oneri per l'ottenimento di tutte le licenze tecniche occorrenti per l'esecuzione dei lavori e la messa in funzione degli impianti; • le tasse e gli altri oneri dovuti ad enti territoriali (occupazione temporanea di suolo pubblico, passi carrabili, permessi di scarico, canoni di conferimento a discarica ecc.) direttamente o indirettamente connessi alla gestione del cantiere e all'esecuzione dei lavori; • le spese, le imposte, i diritti di segreteria e le tasse relativi al perfezionamento e alla registrazione del contratto. 2. Sono, altresì, a carico dell'appaltatore tutte le spese di bollo per gli atti occorrenti per la gestione del lavoro, dalla consegna alla data di emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione. 3. A carico dell'appaltatore restano inoltre le imposte e gli altri oneri, che, direttamente o indirettamente gravino sui lavori e sulle forniture oggetto dell'appalto. 4. Il presente contratto è soggetto all'imposta sul valore aggiunto (I.V.A.); l'I.V.A. è regolata dalla legge; tutti gli importi citati nel presente capitolato speciale d'appalto si intendono I.V.A. esclusa. PARTE II MODI DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO E COLLOCAMENTO IN OPERA CAPO 13 LAVORI PRELIMINARI Art. 54. Demolizioni Le demolizione dell’impianto elettrico, sia in rottura che parziali andranno effettuate con la massima cura e con le necessarie precauzioni. Sarà vietato gettare i materiali dall'alto, che dovranno essere trasportati in basso con idonei mezzi in modo da non provocare danni e sollevamento di polveri. Tutta la zona operativa (interna ed esterna al cantiere) dovrà essere opportunamente delimitata, i passaggi saranno opportunamente individuati e protetti. Tutti i materiali riutilizzabili provenienti dalle demolizioni, ove non diversamente specificato, a giudizio insindacabile della D.L. resteranno di proprietà dell'ente appaltante. Ad ogni modo tutti i materiali di scarto provenienti dalle demolizioni dovranno sempre essere trasportati dall'Appaltatore fuori dal cantiere, nei punti indicati o alle pubbliche discariche. Dovranno essere altresì osservate tutte le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro Pagina 40 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. L'Appaltatore dovrà inoltre provvedere a sue spese affinché le acque scorrenti alla superficie del terreno siano deviate in modo che non abbiano a riversarsi nei cavi. Detti scavi andranno eseguiti con gli strumenti e le cautele atte ad evitare l'insorgere di danni nelle strutture murarie adiacenti. allontanato alle discariche a spese dell'Appaltatore dietro indicazione della D.L. PARTE III IMPIANTI CAPO 14 IMPIANTO ELETTRICO E IMPIANTI SPECIALI Art. 56. Disposizioni generali Con riferimento agli impianti elettrici, l'intervento comprende l’esecuzione di tutte le opere e provviste occorrenti per i lavori di costruzione, (esclusa la fornitura e posa in opera dei soli corpi illuminanti relativi agli impianti di illuminazione, ordinaria e di sicurezza) ,degli impianti di forza motrice, illuminazione e speciali, secondo gli ulteriori elaborati di progetto. Art. 57. Progetto costruttivo e di dettaglio Sulla scorta del progetto esecutivo degli impianti allegati al contratto l'Impresa appaltatrice dovrà produrre a sua cura e spese se necessari, o comunque, richiesti dalla D.L., eventuali particolari costruttivi e/o di dettaglio, completi di tutte le verifiche e i dimensionamenti occorrenti, nonché delle specifiche relazioni tecniche. Tali elaborati dovranno essere presentati all’approvazione della Direzione dei Lavori, entro i trenta giorni precedenti la data contrattualmente prevista per l’ultimazione dei lavori. L’Impresa dovrà, inoltre, produrre, entro i trenta giorni successivi dalla data del Verbale di ultimazione, il progetto “come costruito”, con la esatta planimetria di posizione di tutti gli impianti, le linee e le apparecchiature installate, completo dei certificati e di tutte le verifiche previste dalle vigenti norme e leggi in materia di igiene e sicurezza del lavoro, nonché in materia di impianti elettrici. In particolare devono essere prodotte le seguenti documentazioni: · Tutti i particolari costruttivi, tutte le verifiche e i dimensionamenti occorrenti, nonché le eventuali relazioni di accompagnamento. · Dichiarazione di conformità alla regola dell’arte per tutti gli impianti e i quadri elettrici, compresi gli allegati obbligatori e tra gli allegati facoltativi il rapporto di verifica degli impianti; · Rapporto sulla esecuzione delle misure per la verifica dell’impianto di terra; · Manuali d’istruzione e caratteristiche delle apparecchiature e impianti; · Ogni altra relazione di calcolo o di verifica degli impianti e ogni documentazione riguardante le apparecchiature impiegate, secondo quanto previsto dalla normativa e dalla legislazione vigente. Infine, dovrà essere fornito un elenco completo di tutte le apparecchiature installate, con la marca e le specifiche di ciascuna, i relativi certificati di garanzia forniti dai produttori, nonché il riferimento alla posizione nei disegni di progetto. La presentazione del progetto “come costruito” costituisce atto essenziale per l’emissione del Certificato di regolare esecuzione o per il Collaudo dei lavori. Per cui la Gestione non potrà procedere a tali adempimenti in mancanza di tale documentazione. In questa ipotesi, pertanto, non decorreranno i termini previsti dalle leggi vigenti in materia. Pagina 41 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. Art. 58. Osservanza delle disposizioni e norme ufficiali - Norme C.E.I. Nella progettazione e nella realizzazione degli impianti elettrici l'Appaltatore dovrà attenersi a tutte le disposizioni e norme emanate e vigenti all'atto dell'esecuzione, quali leggi, decreti, regolamenti, circolari, ecc. ed in generale a tutte le disposizioni riportate specificatamente nel presente Capitolato. In particolare dovranno essere osservate le disposizioni di cui al D.P.R. 27 Aprile 1955, n. 547 (titolo VII), alla Legge 1 Marzo 1968, n. 186 e al Decreto Legislativo 626/96, nonché le norme emanate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.) e dal Comitato Elettrotecnico Italiano (C.E.I.) e le tabelle pubblicate dall'Ente di Unificazione Dimensionale Elettrica (U.N.E.L.). Dovranno ancora, essere rispettate tutte le prescrizioni dettate dai competenti Comandi dei VV.FF., dall'ISPESL, ASL e dagli Enti distributori (Enel od altri Enti, Società o Aziende), per le rispettive competenze. Saranno a carico dell'Appaltatore tutti gli adempimenti, gli oneri e le spese derivanti dai rapporti con detti Enti od Autorità (per l'espletamento di qualsiasi pratica, per la richiesta di autorizzazioni, ecc., nonché per le visite ed i controlli eventualmente disposti) come pure sarà a carico dello stesso l'assunzione di tutte le informazioni relative a detti adempimenti. Di conseguenza nessuna variazione potrà essere apportata al prezzo dell'appalto qualora, in difetto, l'Appaltatore fosse costretto ad eseguire modifiche o maggiori lavori. Tale precisazione varrà comunque per le opere valutate a forfait, restando obbligato l'Appaltatore ad eseguire lavori, se prescritti, anche se non espressamente previsti in contratto o diversamente previsti. Art. 59. Obblighi ed oneri a carico dell'Appaltatore Oltre agli obblighi ed oneri di cui al Capitolato Generale ed agli altri specificati nel presente Capitolato, particolarmente all'art. 49, resteranno a carico dell'Appaltatore anche quelli riportati per gli altri tipi di impianti in quanto applicabili. Art. 60. Materiali ed apparecchi - Marchio di qualità I materiali e gli apparecchi da impiegare negli impianti elettrici dovranno essere tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità, alle quali potranno essere esposti durante l'esercizio. Dovranno inoltre essere rispondenti alle relative norme CEI e Tabelle di unificazione CEI-UNEL ove queste, per detti materiali ed apparecchi, risultassero pubblicate e vigenti. La rispondenza dei materiali e degli apparecchi alle prescrizioni di tali norme e tabelle dovrà essere attestata, per i materiali e per gli apparecchi per i quali prevista la concessione del marchio, dalla presenza del contrassegno dell'Istituto Italiano del Marchio di Qualità. Art. 61. Campionatura Unitamente alla presentazione del progetto di cui ai punti seguenti, l'Appaltatore sarà tenuto a produrre ed a depositare negli appositi locali all'uopo designati, la campionatura completa dei materiali e degli apparecchi componenti l'impianto da installare, compresi i relativi accessori, per la preventiva accettazione da parte della Direzione Lavori e per i controlli che dalla stessa saranno ritenuti opportuni. Resta stabilito comunque che l'accettazione dei campioni non pregiudica in alcun modo i diritti che l'Amministrazione appaltante si riserva in sede di collaudo, restando obbligato in ogni caso l'Appaltatore a sostituire, anche integralmente, tutti i materiali e le apparecchiature che, ancorché in opera, risultassero difettosi o comunque non idonei o non corrispondenti ai campioni. Art. 62. Norme generali per il collocamento in opera La posa in opera di qualsiasi materiale, apparecchio o manufatto consisterà, in genere, nel suo prelevamento dal luogo del deposito, nel suo trasporto in sito (intentendosi con ciò tanto il trasporto Pagina 42 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. in piano o in pendenza che il sollevamento in alto o la discesa in basso, il tutto eseguito con qualsiasi sussidio o mezzo meccanico, opera provvisionale ecc.) nonché nel collocamento nel luogo esatto di destinazione, a qualunque altezza o profondità ed in qualsiasi posizione e di tutte le opere e lavorazioni occorrenti. Il collocamento in opera dovrà eseguirsi con tutte le cure e cautele del caso, il materiale o manufatto dovrà essere convenientemente protetto, se necessario anche dopo collocato, essendo l’Appaltatore l’unico responsabile dei danni di qualsiasi genere che potessero essere arrecati alle cose poste in opera, anche dal solo traffico degli operai durante e dopo l’esecuzione dei lavori, sino al loro termine e consegna , anche se il particolare collocamento in opera si svolge sotto la sorveglianza o assistenza del personale di altre ditte, fornitrici del materiale o del manufatto. Sarà a cura e carico della Ditta appaltatrice ogni onere per lo spostamento e il ripristino nelle condizioni iniziali di tutti i mobili, macchinari, e qualsiasi altro oggetto fisso o mobile che impedisca, ingombri o limiti lo svolgimento dei lavori e il posizionamento degli impianti. Per tutti gli altri lavori previsti in progetto, ma non specificati o descritti nel presente capitolato, ma comunque necessari, si seguiranno le indicazioni riportate negli altri elaborati di progetto. Art. 63. Scavi in genere Gli scavi in genere per dar luogo ai cavidotti dovranno essere eseguiti secondo il progetto e le particolari prescrizioni che saranno date all’atto esecutivo dalla Direzione dei Lavori. Nella esecuzione degli scavi in genere l'Appaltatore dovrà procedere in modo da impedire scoscendimenti e franamenti restando esso, oltreché totalmente responsabile di eventuali danni alle persone ed alle opere, altresì obbligato a provvedere a suo carico e spese alla rimozione delle materie franate. Particolare attenzione dovrà inoltre prestarsi nelle operazioni di scavo, per non interferire con possibili impianti interrati di qualsiasi tipo. Sarà pertanto cura dell'Appaltatore verificare l'esistenza di impianti interrati la cui posa interferisca con lo scavo, utilizzandosi diligentemente e con la massima precauzione per evitare disservizi di qualsiasi natura. Saranno infatti a cura dell'Impresa sia il ripristino di eventuali impianti danneggiati sia gli oneri che ne dovessero conseguire per sopravvenuti disservizi. L’Appaltatore dovrà inoltre provvedere a sue spese affinché le acque scorrenti alla superficie del terreno siano deviate in modo che non abbiano a riversarsi nei cavi. Le materie provenienti dagli scavi in genere, ove non siano utilizzabili o non ritenute adatte, a giudizio insindacabile della Direzione, ad altro impiego nei lavori, dovranno essere portate a rifiuto fuori dalla sede del cantiere, esclusivamente in discarica autorizzata. Qualora le materie provenienti dagli scavi dovessero essere utilizzate per tombamenti o reinterri dovranno essere depositate in luogo adatto, accettato dalla Direzione dei Lavori, per essere poi riprese a tempo opportuno. In ogni caso le materie depositate non dovranno riuscire di danno ai lavori alle proprietà pubbliche o private ed al libero deflusso delle acque scorrenti alla superficie. La Direzione dei Lavori potrà fare asportare a spese dell’Appaltatore le materie depositate in contravvenzione alle precedenti disposizioni. Art. 64. Verifica provvisoria e consegna degli impianti Dopo l'ultimazione dei lavori ed il rilascio del relativo certificato dal parte dell'Amministrazione appaltante, questa avrà la facoltà di prendere in consegna gli impianti anche se il collaudo definitivo non avesse avuto luogo. In tal caso la presa in consegna degli impianti dovrà essere preceduta da una verifica provvisoria degli stessi, effettuata con esito favorevole, che verrà opportunamente verbalizzata. L'Amministrazione appaltante, e per essa la Direzione Lavori, potrà in ogni caso procedere a verifiche provvisorie, prima e dopo l'ultimazione dei lavori, e ciò ancor quando non fosse richiesta la consegna anticipata. La verifica o le verifiche provvisorie accerteranno la corrispondenza dei materiali e degli apparecchi impiegati ai campioni regolarmente accettati e Pagina 43 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. depositati, le condizioni di posa e di funzionamento, il rispetto delle vigenti norme di legge per la prevenzione degli infortuni ed in particolare: - lo stato di isolamento dei circuiti; - il grado di isolamento e la sezione dei conduttori; - l'efficienza dei comandi e delle protezioni nelle condizioni di massimo carico previsto; - l'efficienza delle prese di terra. Art. 65. Collaudo definitivo degli impianti Il collaudo definitivo dovrà accertare che gli impianti ed i lavori, per quanto riguarda i materiali impiegati, l'esecuzione e la funzionalità, siano in tutto corrispondenti alle condizioni del progetto approvato, alle specifiche del presente Capitolato ed alle disposizioni anche in variante, eventualmente impartite dalla DD.LL.. Nel collaudo definitivo dovranno ripetersi gli accertamenti di cui al precedente punto, ed inoltre dovrà procedersi alle seguenti verifiche: - verifica della sfilabilità dei cavi; - misura della resistenza di isolamento; - verifica della corretta esecuzione dei circuiti di protezione contro le tensioni di contatto. Per le prove di funzionamento e rendimento delle apparecchiature e degli impianti il collaudatore dovrà previamente verificare che le caratteristiche della corrente di alimentazione, disponibile al punto di consegna, (tensione frequenza e potenza disponibile), siano conformi a quelle di previsione ed in base alle quali furono progettati ed eseguiti gli impianti. Qualora le dette caratteristiche della corrente di alimentazione (se non prodotta da centrale facente parte dell'appalto) all'atto delle verifiche o del collaudo non fossero conformi a quelle contrattualmente previste, le prove dovranno essere rinviate, per un periodo comunque non superiore a 15 giorni. Art. 66. Garanzia degli impianti L'Appaltatore avrà l'obbligo di garantire gli impianti, sia per la qualità dei materiali, sia per il montaggio, sia ancora per il regolare funzionamento, per un periodo di 12 mesi dalla data del certificato di collaudo. Pertanto, fino alla scadenza di tale periodo, l'Appaltatore dovrà riparare, tempestivamente ed a proprie spese, tutti i guasti e le imperfezioni che dovessero verificarsi negli impianti per effetto della non buona qualità dei materiali o per difetto di montaggio o di funzionamento, esclusa solamente la riparazione dei danni attribuibili all'ordinario esercizio. Come garanzia dei superiori obblighi dalla rata di saldo, se corrisposta prima del termine suindicato, verrà trattenuta una somma pari al 10% del prezzo attribuito agli impianti. Tale somma verrà svincolata allo scadere del periodo di garanzia, salvo che l'Appaltatore non si trovasse in difetto nell'osservanza degli obblighi da essa derivanti ed in ogni caso solo dopo che fosse già intervenuta l'approvazione del collaudo. Art. 67. Contributi per l'allacciamento I contributi per l'allacciamento alla rete dell'Azienda, Società od Ente di distribuzione, se non diversamente disposto, saranno a completo carico dell'Appaltatore. Pagina 44 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. CAPO 15 PROGETTO DEGLI IMPIANTI Art. 68. Classificazione dei sistemi In relazione alla loro tensione nominale, i sistemi elettrici saranno divisi in: a) - sistemi di categoria ZERO quelli a tensione nominale minore od uguale a 25 V se in corrente alternata e 50 V se in corrente continua. b) - sistemi di 1a categoria quelli a tensione nominale da oltre 25 V se a corrente alternata o da oltre 50 V se a corrente continua, fino a 1.000 V compreso. c) - sistemi di 2a categoria, quelli a tensione nominale da oltre 1.000 V a 30.000 V compreso. Art. 69. Specificazioni per la presentazione del progetto L'Appaltatore dovrà presentare il progetto degli impianti, nei termini prescritti precedentemente, corredato dai seguenti elaborati: a) - relazione particolareggiata, illustrativa del tipo, della consistenza e delle caratteristiche degli impianti da eseguire; b) - calcoli elettrici di dimensionamento dei vari circuiti e, occorrendo, anche meccanici od elettromeccanici. c) - schemi elettrici dei vari circuiti (ordinari, di montaggio, topografici e funzionali, secondo i casi e le prescrizioni), con l'indicazione del tipo e delle sezioni dei conduttori adoperati e delle cadute di tensione a pieno carico per i vari tratti. d) - disegni in scala appropriata, con una chiara rappresentazione grafica dei vari utilizzatori, dei comandi dei quadri, ecc. e) - prospetti illustranti le caratteristiche costruttive delle apparecchiature ed apparecchi, con tutti gli elementi atti ad individuarne la potenzialità e/o i dati caratteristici, i livelli di prestazione, le protezioni, ecc. Resta comunque stabilito che, ove il progetto allegato al contratto non fosse corredato di tutti gli allegati ed elementi sopra richiesti, quand'anche non fosse da considerare semplicemente di massima, l'Appaltatore dovrà comunque provvedere alle necessarie integrazioni, acquisendo se del caso le necessarie informazioni, cos da presentare il progetto degli impianti completo e particolareggiato in ogni sua parte. Art. 70. Prescrizioni tecniche per gli impianti elettrici Con riferimento agli impianti elettrici, l'intervento comprende l’esecuzione di tutte le opere e provviste occorrenti per i lavori di costruzione, fornitura e posa in opera degli impianti di illuminazione (ordinaria e di sicurezza) , forza motrice e speciali, secondo gli ulteriori elaborati di progetto. Art. 71. Norme CEI Nell'esecuzione degli impianti elettrici previsti in contratto dovranno essere osservate le norme CEI di cui ai fascicoli sotto elencati o comunque riportati nel presente Capitolato, con relativi supplementi, varianti, correzioni ed appendici editi all'atto dell'esecuzione: CEI 64-8 edizione 2003 CEI 17-13 e CEI 23-51 - Quadri Elettrici; CEI 81-1 e CEI 81-1, 81-2, 81-3, 81-4 - Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche; CEI 20-19 Fasc. 1344 - Cavi isolati in gomma per tensioni fino a 450/750V Pagina 45 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. CEI 20-20 Fasc. 1345 - Cavi isolati in PVC per tensioni fino a 450/750 V CEI 23-31 Sistemi di canali metallici e loro accessori ad uso portacavi e portapparecchi CEI 23-31 Sistemi di canali di materiale plastico isolante e loro accessori ad uso portacavi e portapparecchi per soffitto e parete CEI 23-39 Fasc. 2376E - Tubi protettivi rigidi in PVC CEI 64-12 Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario CEI 64-50 Edilizia residenziale Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati. Criteri generali CEI-64-55 Edilizia ad uso residenziale e terziario Guida per l'integrazione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari , telefonici e di trasmissione dati Criteri particolari per le strutture alberghiere. CEI 64-56 Guida per l’integrazione degli impianti elettrici e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e trasmissione dati negli edifici. Criteri particolari per locali ad uso medico CEI 23-8 - Fascicolo 335- Tubi protettivi rigidi in polivinilcloruro e loro accessori D. Lgs 626/94 - Sicurezza e salute dei lavoratori sul luogo di lavoro; Direttiva CEE 93/68 - Bassa Tensione (recepita con D. Lgs 626/96 e D. Lgs 277/97) ; Direttive CEE 89/336 - Compatibilità Elettromagnetica (recepita con D. Lgs 476/92); Direttiva ATEX 2003 CEI EN 60439-1 (1995) Terza edizione - Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) Art. 72. Tensione di alimentazione e tensione verso terra - Valori massimi La tensione di alimentazione di tutti gli apparecchi utilizzatore monofasi non dovrà essere superiore a 220 V; lo stesso dicasi per la tensione nominale verso terra. Negli ambienti bagnati, per le parti di impianto destinate ad alimentare apparecchi portatili, non dovrà aversi una tensione nominale verso terra superiore a 50 V, fatta eccezione per le parti di impianto alimentanti lampade portatili, per le quali non si dovrà usare una tensione nominale verso terra superiore a 25 V. Art. 73. Caduta di tensione - Valori massimi La differenza fra la tensione a vuoto e la tensione riscontrabile in qualsiasi punto degli impianti, quando fossero inseriti tutti gli apparecchi utilizzatori suscettibili di funzionare simultaneamente, non dovrà superare il 4% della tensione a vuoto per i circuiti di illuminazione e misti. Art. 74. Resistenza di isolamento Si deve eseguire la misura di tale resistenza mediante l’impiego di un ohmmetro la cui tensione continua sia circa 125 V nel caso di impianto di categoria “zero”, e di circa 500 V in caso di misura su parti di impianto di “prima categoria . La misura si deve effettuare tra l’impianto (collegando insieme tutti i conduttori attivi) ed il circuito di terra, e fra ogni coppia di conduttori tra loro. Durante la misura gli apparecchi utilizzatori devono Pagina 46 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. essere disinseriti; la misura è relativa ad ogni circuito intendendosi per tale parte la parte di impianto elettrico protetto dallo stesso dispositivo di protezione . I valori minimi ammessi per costruzioni tradizionali sono : - 400.000 ohm per sistemi a tensione nominale superiore a 50 V; - 250.000 ohm per sistemi a tensione nominale inferiore o uguale a 50 V; I valori minimi ammessi per costruzioni prefabbricate sono : - 250.000 ohm per sistemi a tensione nominale superiore a 50 V; - 150.000 ohm per sistemi a tensione nominale inferiore o uguale a 50 V . Art. 75. Isolamento e sezioni minime dei conduttori Le sezioni dei conduttori calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza dei circuiti (affinché la caduta di tensioni non superi il valore del 4% della tensione a vuoto) devono essere scelte tra quelle unificate. In ogni caso non devono essere superati i valori delle portate di corrente ammesse, per i diversi tipi di conduttori, dalle tabelle di unificazione CEI-UNEL . Indipendentemente dai valori ricavati con le precedenti indicazioni, le sezioni minime ammesse dei conduttori di rame sono: - 0,75 mm² per i circuiti di segnalazione e telecomando ; - 1,5 mm² per illuminazione di base, derivazione per prese a spina per altri apparecchi di illuminazione e per apparecchi con potenza unitaria inferiore o eguale 2,2 kW; - 2,5 mm² per derivazione con o senza prese a spina per utilizzatori con potenza unitaria superiore a 2,2 kW e inferiore o eguale a 3,6 kW; - 4 mm² per montanti singoli o linee alimentanti singoli apparecchi utilizzatori con potenza nominale superiore a 3,6 kW . Alle sezioni minime sopra indicate faranno eccezione i conduttori di messa a terra ed il conduttore neutro dichiaratamente a terra, se utilizzato per la messa a terra ai fini della protezione da tensioni di contatto, le cui sezioni dovranno essere tali da soddisfare le più restrittive prescrizioni dettate dalle norme CEI 11-8 e dalle disposizioni di cui all'art. 324 del D.P.R. 27 Aprile 1955, n. 547, nonché gli artt. 524.2,524.3,524.1 e 523.1.4 delle norme CEI 64-8. Art. 76. Densità massima di corrente Indipendentemente dalle sezioni conseguenti alle massime cadute di tensione di cui al precedente punto, per i conduttori di tutti gli impianti alimentati a piena tensione normale della rete a B.T., la massima densità di corrente ammessa non dovrà superare l'80% di quella ricavabile dalle tabelle UNEL in vigore. In ogni caso la densità di corrente dovrà essere limitata a valori tali che la temperatura raggiunta dai conduttori, quando la temperatura ambiente fosse quella massima prevista, non comprometta l'isolamento delle parti stesse e non danneggi gli oggetti posti nelle vicinanze. La densità di corrente in ciascuna parte dei circuiti dovrà essere valutata in base alla corrente assorbita da tutti gli apparecchi utilizzatori alimentati dai circuiti stessi e suscettibili di funzionare contemporaneamente o, in mancanza di precise indicazioni, con riferimento al carico convenzionale. Per quanto riguarda il fattore di potenza dei carichi induttivi esso, in mancanza di diversa specificazione, verrà assunto al valore convenzionale di 0,8. Per le portate dei cavi elettrici in regime permanente si farà riferimento alle norme CEI 20-21 ed alle tabelle di unificazione CEI-UNEL. La temperatura massima permanente dei conduttori (in rame od in alluminio) non dovrà superare: - 60°C per la gomma di qualità G e per il materiale termoplastico di qualità R; - 70°C per la gomma di qualità G1 e per il materiale termoplastico di qualità R1. Pagina 47 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. Pertanto, qualora la temperatura ambiente fosse diversa da 40°C, le portate indicate nelle tabelle UNEL, dovranno essere corrette applicando dei coefficienti. La fornitura dei materiali ed il montaggio dei macchinari e delle apparecchiature dovranno essere conformi alle seguenti norme e prescrizioni: - Tutti gli impianti saranno eseguiti secondo le disposizioni delle attuali leggi in vigore e in particolare della Legge n. 46/90. - Gli impianti dovranno corrispondere, sia nell'insieme che nelle singole parti componenti, alle disposizioni di legge in materia antinfortunistica. - Le apparecchiature elettriche e gli impianti di messa a terra dovranno rispondere alle norme CEI ed UNEL in vigore. - Le dimensioni e la potenza dei motori delle elettropompe, moto riduttori ecc., dovranno corrispondere alle prescrizioni delle norme internazionali IEC, sempre che la potenza rientri nel campo previsto dalle norme stesse. - L'abbinamento fra dimensioni e potenza dei motori deve corrispondere agli accordi intercorsi tra i paesi del MEC, se la potenza del motore non è superiore a quelle previste dagli accordi stessi. - Tutte le apparecchiature elettriche ed i cavi di alimentazione saranno conformi alle norme CEI ed UNEL in vigore; si provvederà alla costituzione di una rete di messa a terra, con cavi di rame di adeguato spessore e dispersori costituiti da apposite puntazze in ferro zincato: tutte le apparecchiature elettriche e metalliche saranno collegate alla rete. - Tutti i cavi elettrici di potenza. di comando e di segnalazione, nei collegamenti fra le varie apparecchiature, saranno disposti entro tubazioni in plastica, interrate secondo i disegni di progetto; in tutti i cambiamenti di direzione sarà disposto un pozzetto ispezionabile e bene individuato esternamente (a mezzo di targhetta metallica di identificazione della posizione sulla più vicina struttura) affinché in qualsiasi momento si possa sfilare il cavo. - Tutti i motori elettrici saranno di tipo stagno; saranno protetti da un relè di massima tensione, a scatto istantaneo, debbono essere, inoltre, protetti da sovraccarichi di durata apprezzabile (anche per l’eventuale mancanza di una fase), a mezzo di relè termici. - Tutti i motori elettrici saranno dotati di un dispositivo che non consenta il riavviamento automatico, dopo un temporaneo arresto dovuto a mancanza di corrente. Prescrizioni riguardanti i circuiti - Cavi, conduttori, canalizzazioni e interruttori Art. 77. Cavi - cavi Isolamento dei cavi: i cavi utilizzati nei sistemi di prima categoria devono essere adatti a tensione nominale verso terra e tensione nominale (Uo/U) non inferiori a 450/750 V, simbolo di designazione 07. Quelli utilizzati nei circuiti di segnalazione e comando devono essere adatti a tensioni nominali non inferiori a 300/500 V, simbolo di designazione 05. Questi ultimi, se posati nello stesso tubo, condotto o canale con cavi previsti con tensioni nominali superiori, devono essere adatti alla tensione nominale maggiore; colori distintivi dei cavi: i conduttori impiegati nell'esecuzione degli impianti devono essere contraddistinti dalle colorazioni previste dalle vigenti tabelle di unificazione CEI-UNEL. In particolare, i conduttori di neutro e protezione devono essere contraddistinti rispettivamente ed esclusivamente con il colore blu chiaro Pagina 48 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. e con il bicolore giallo-verde. Per quanto riguarda i conduttori di fase, questi devono essere contraddistinti in modo univoco per tutto l'impianto dai colori nero, grigio (cenere) e marrone; sezioni minime e cadute di tensioni massime ammesse: le sezioni dei conduttori calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza dei circuiti (affinché la caduta di tensioni non superi il valore del 4% della tensione a vuoto) devono essere scelte tra quelle unificate. In ogni caso non devono essere superati i valori delle portate di corrente ammesse, per i diversi tipi di conduttori, dalle tabelle di unificazione CEI-UNEL. Indipendentemente dai valori ricavati con le precedenti indicazioni, le sezioni minime ammesse per i conduttori di rame sono: 0,75 mm² per i circuiti di segnalazione e telecomando; 1,5 mm² per illuminazione di base, derivazione per prese a spina per altri apparecchi di illuminazione e per apparecchi con potenza unitaria inferiore o uguale a 2,2 kW; 2,5 mm² per derivazione con o senza prese a spina per utilizzatori con potenza unitaria superiore a 2,2 kW e inferiore o uguale a 3,6 kW; 4 mm² per montanti singoli o linee alimentanti singoli apparecchi utilizzatori con potenza nominale superiore a 3,6 kW; sezione minima dei conduttori neutri: la sezione dei conduttori neutri non deve essere inferiore a quella dei corrispondenti conduttori di fase. Per conduttori in circuiti polifasi, con sezione superiore a 16 mm², la sezione dei conduttori neutri può essere ridotta alla metà di quella dei conduttori di fase, con il minimo tuttavia di 16 mm² (per conduttori in rame), purché siano soddisfatte le condizioni degli artt. 522, 524.1, 524.2, 524.3, 543.1.4. della norma CEI 64-8; sezione dei conduttori di terra e protezione: la sezione dei conduttori di terra e di protezione, cioè dei conduttori che collegano all'impianto di terra le parti da proteggere contro i contatti indiretti, non deve essere inferiore a quella indicata nella tabella 1, tratta dalla tab. 54F della norma CEI 64-8. (Vedi anche le prescrizioni riportate agli artt. 543, 547.1.1., 547.1.2. e 547.1.3. della norma CEI 64-8). Inoltre se il conduttore di terra fa parte della conduttura di alimentazione, cioè è posato nello stesso rubo insieme con i conduttori di fase oppure costituisce un anima di un cavo multipolare, deve avere una sezione almeno pari a quella del corrispondente conduttore di fase (fino a 16 mm²); se il PE è comune a più circuiti, dovrà essere dimensionato in base al conduttore di fase di sezione più elevata. propagazione del fuoco lungo i cavi: i cavi in aria installati individualmente, cioè distanziati fra loro di almeno 250 mm, devono rispondere alla prova di non propagazione della fiamma, in conformità alla norma CEI 20-35. Quando i cavi sono raggruppati in ambiente chiuso, nel quale sia da contenere il pericolo di propagazione di un eventuale incendio, essi devono avere i requisiti di non propagazione dell'incendio in conformità alla norma CEI 20-22; provvedimenti contro il fumo: allorché i cavi siano installati in notevole quantità in ambienti chiusi frequentati dal pubblico e di difficile e lenta evacuazione, si devono adottare sistemi di posa atti a impedire il dilagare del fumo negli ambienti stessi o in alternativa ricorrere all'impiego di cavi a bassa emissione di fumo secondo le norme CEI 20-37; problemi connessi allo sviluppo di gas tossici e corrosivi: qualora cavi in quantità rilevanti siano installati in ambienti chiusi frequentati dal pubblico, oppure si trovino a coesistere, in ambiente chiuso, con apparecchiature particolarmente vulnerabili da agenti corrosivi, deve essere tenuto presente il pericolo che i cavi stessi bruciando sviluppino gas tossici o corrosivi. Pagina 49 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. Ove tale pericolo, come nei luoghi a maggior rischio d’incendio, sussista occorre fare ricorso all'impiego di cavi aventi la caratteristica di non sviluppare gas tossici e corrosivi ad alte temperature, secondo la norma CEI 20-38. Nei luoghi a maggio rischio in caso d’incendio per i circuiti di sicurezza devono essere usati cavi resistenti al fuoco isolati con gomma elastomerica in conformità alle norme CEI 20-36, CEI 20-45. Nei luoghi a maggior rischio in caso d’incendio i cavi unipolari con guaina andranno posati in canali, o tubi metallici anche senza particolare grado di protezione o su passerelle metalliche; oppure possono essere posati anche in canali, o tubi, isolanti, con grado di protezione almeno IP4X. I cavi multipolari senza il conduttore di protezione, possono essere posati entro canali, o tubi metallici anche senza particolare grado di protezione o su passerelle metalliche; oppure possono essere posati anche in canali, o tubi, isolanti, con grado di protezione almeno IP4X. I cavi multipolari con il conduttore di protezione, possono essere posati senza particolari prescrizioni: entro canali, o tubi metallici, su passerelle metalliche, oppure entro canali, o tubi, isolanti o addirittura in aria libera. Tabella 1 Relazione tra le sezioni dei conduttori di protezione e dei conduttori di fase (Sezione minima dei conduttori di protezione) Sezione del conduttore di fase che alimenta la macchina o l'apparecchio in mm2. Sezione del conduttore di protezione Sezione del conduttore di facente parte dello stesso cavo o protezione non facente parte dello infilato nello stesso tubo del stesso cavo e non infilato nello conduttore di fase in mm2. stesso tubo del conduttore di fase mm2. minore o uguale a 16 sezione del conduttore di fase 2,5 se protetto meccanicamente, 4 se non protetto meccanicamente maggiore di 16 e minore o uguale a 35 16 16 maggiore di 35 metà della sezione del conduttore di fase; nei cavi multipolari la sezione specificata dalle rispettive norme metà della sezione del conduttore di fase; nei cavi multipolari., la sezione specificata dalle rispettive norme - conduttori Sezioni minime dei conduttori di terra I conduttori di terra devono essere conformi a quanto indicato nella norma CEI 64-8, art. 543.1., e la loro sezione deve essere non inferiore a quella del conduttore di protezione di cui alla tab.1, con i minimi indicati nella tab. 2: Tabella 2 Sezioni convenzionali minime dei conduttori di terra Protetti meccanicamente Protetti contro la corrosione Non protetti contro la corrosione In accordo con 543.1 Non protetti meccanicamente 16 mm2 rame 16 mm2 ferro zincato(*) 25 mm2 rame Pagina 50 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. 50 mm2 ferro zincato(*) (*) Zincatura secondo la norma CEI 7-6 oppure con rivestimento equivalente In alternativa ai criteri sopra indicati, è ammesso il calcolo della sezione minima dei conduttori di protezione mediante il metodo analitico indicato al paragrafo a) dell'art. 543.1.1 della norma CEI 64-8, cioè mediante l'applicazione della seguente formula: Sp = (l2 t)1/2 / K nella quale: 1.Sp è la sezione del conduttore di protezione [mm2]; 2.l è il valore efficace della corrente di guasto che può percorrere il conduttore di protezione per un guasto di impedenza trascurabile [A]; 3.t è il tempo di intervento del dispositivo di protezione [s]; 4.K è il fattore il cui valore dipende dal materiale del conduttore di protezione, dell'isolamento e di altre parti e dalle temperature iniziali e finali. Art. 78. Canalizzazioni Nei luoghi a maggior rischio in caso d’incendio i cavi non devono essere causa d’innesco o di propagazione devono pertanto essere posati secondo regole particolari. Tali protezioni sono costituite da: tubazioni sottotraccia, tubazioni o canali isolanti con grado di protezione ≥IP4X. Nell’area esterna i cavi andranno interrati entro cavidotto in materiale termoplastico o ancorati alla parete entro tubazione rigida in materiale termoplastico autoestinguente IP 67 con elevata resistenza allo schiacciamento e agli urti, di opportuno diametro. Si adopereranno all’interno dell’edificio: · Corrugato e guaina flessibile autoestinguente in PVC avente resistenza allo schiacciamento di classe 3, resistenza agli urti: classe 3, temperatura massima 60°C, costruito in conformità alle norme CEI EN 50086.1-1994/CEI EN 50086.2.2-1996. · Canale in materiale metallico Si devono rispettare le prescrizioni di seguito descritte relativamente alla posa delle condutture. 1. il diametro interno dei tubi deve essere pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti. Tale coefficiente di maggiorazione deve essere aumentato a 1,5 quando i cavi siano del tipo sotto piombo o sotto guaina metallica; il diametro del tubo deve essere sufficientemente grande da permettere di sfilare e reinfilare i cavi in esso contenuti con facilità e senza che ne risultino danneggiati i cavi o il tubo. Comunque il diametro interno non deve essere inferiore a 10 mm; 2. il tracciato dei tubi protettivi deve consentire un andamento rettilineo orizzontale (con minima pendenza per favorire lo scarico di eventuale condensa) o verticale. Le curve devono essere effettuate con raccordi o piegature che non danneggino il tubo e non pregiudichino la sfilabilità dei cavi; 3. a ogni brusca deviazione resa necessaria dalla struttura muraria dei locali, a ogni derivazione secondaria dalla linea principale e in ogni locale servito, la tubazione deve essere interrotta con cassette di derivazione; allorquando la conduttura sarà posata in locali umidi la cassetta di derivazione dovrà essere di tipo stagno, avente cioè grado di protezione almeno IP 55. 4. le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite nelle cassette di derivazione impiegando opportuni morsetti e corsetterie isolanti. Dette cassette devono essere costruite in modo tale che nelle condizioni ordinarie di installazione non sia possibile introdurvi corpi estranei e risulti agevole la dispersione di calore in esse prodotta. Il coperchio delle cassette deve offrire buone garanzie di fissaggio ed essere apribile solo con attrezzo; Pagina 51 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. 5. i tubi protettivi dei montanti di impianti utilizzatori alimentati attraverso organi di misura centralizzati e le relative cassette di derivazione devono essere distinti per ogni montante. Tuttavia è ammesso utilizzare lo stesso tubo e le stesse cassette purché i montanti alimentino lo stesso complesso di locali e siano contrassegnati per la loro individuazione, almeno in corrispondenza delle due estremità; 6. qualora si preveda l'esistenza, nello stesso locale, di circuiti appartenenti a sistemi elettrici diversi, questi devono essere protetti da tubi diversi e far capo a cassette separate. Tuttavia è ammesso collocare i cavi nello stesso tubo e far capo alle stesse cassette, purché essi siano isolati per la tensione più elevata e le singole cassette siano internamente munite di diaframmi, non amovibili se non a mezzo di attrezzo, tra i morsetti destinati a serrare conduttori appartenenti a sistemi diversi. Art. 79. Tubi protettivi, percorso tubazioni, cassette di derivazione · Nell'impianto previsto per la realizzazione sotto traccia, i tubi protettivi devono essere in materiale termoplastico serie leggera per i percorsi sotto intonaco, in acciaio smaltato a bordi saldati oppure in materiale termoplastico serie pesante per gli attraversamenti a pavimento; · il diametro interno dei tubi deve essere pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti. Tale coefficiente di maggiorazione deve essere aumentato a 1,5 quando i cavi siano del tipo sotto piombo o sotto guaina metallica; il diametro del tubo deve essere sufficientemente grande da permettere di sfilare e reinfilare i cavi in esso contenuti con facilità e senza che ne risultino danneggiati i cavi stessi o i tubi. Comunque il diametro interno, per i circuiti di potenza, non deve essere inferiore a 16 mm; · il tracciato dei tubi protettivi deve consentire un andamento rettilineo orizzontale (con minima pendenza per favorire lo scarico di eventuale condensa) o verticale. Le curve devono essere effettuate con raccordi o piegature che non danneggino il tubo e non pregiudichino la sfilabilità dei cavi; · a ogni brusca deviazione resa necessaria dalla struttura muraria dei locali, a ogni derivazione secondaria dalla linea principale e in ogni locale servito, la tubazione deve essere interrotta con cassette di derivazione; · le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite nelle cassette di derivazione impiegando opportuni morsetti e morsetterie. Dette cassette devono essere costruite in modo che nelle condizioni ordinarie di installazione non sia possibile introdurvi corpi estranei e risulti agevole la dispersione di calore in esse prodotta. Il coperchio delle cassette deve offrire buone garanzie di fissaggio ed essere apribile solo con attrezzo; · i tubi protettivi dei montanti di impianti utilizzatori alimentati attraverso organi di misura centralizzati e le relative cassette di derivazione devono essere distinti per ogni montante. Tuttavia è ammesso utilizzare lo stesso tubo e le stesse cassette purché i montanti alimentino lo stesso complesso di locali e siano contrassegnati per la loro individuazione, almeno in corrispondenza delle due estremità; · qualora si preveda l'esistenza, nello stesso locale, di circuiti appartenenti a sistemi elettrici diversi, questi devono essere protetti da tubi diversi e far capo a cassette separate. Tuttavia è ammesso collocare i cavi nello stesso tubo e far capo alle stesse cassette, purché essi siano isolati per la tensione più elevata e le singole cassette siano internamente munite di diaframmi, non amovibili se non a mezzo di attrezzo, tra i morsetti destinati a serrare conduttori appartenenti a sistemi diversi. Pagina 52 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. Il numero dei cavi che si possono introdurre nei tubi è indicato nella tabella seguente: NUMERO MASSIMO DI CAVI UNIPOLARI DA INTRODURRE IN TUBI PROTETTIVI (i numeri fra parentesi sono per i cavi di comando e segnalazione) diametro esterno/ sezione dei cavetti diametro interno [mm] [mm2] (0,5) (0,75) 12/8,5 (4) (4) (2) 14/10 (7) (4) (3) (1) 1,5 2,5 4 6 16/11,7 (4) 4 2 20/15,5 (9) 7 4 4 2 25/19,8 (12) 9 7 7 4 2 12 9 7 7 32/26,4 10 16 3 I tubi protettivi dei conduttori elettrici collocati in cunicoli che ospitano altre canalizzazioni devono essere disposti in modo da non essere soggetti a influenze dannose in relazione a sovrariscaldamenti, sgocciolamenti, formazione di condensa, ecc. È inoltre vietato collocare, nelle stesse incassature, montanti e colonne telefoniche o radiotelevisive. Nel vano degli ascensori o montacarichi non è consentita la messa in opera di conduttori o tubazioni di qualsiasi genere che non appartengano all'impianto dell'ascensore o del montacarichi stesso. Art. 80. Canalette portacavi derivazione Per i sistemi di canali battiscopa e canali ausiliari si applicano le norme CEI 23-11. Per gli altri sistemi di canalizzazione si applicheranno le norme CEI specifiche, ove esistenti. Il numero dei cavi installati deve essere tale da consentire un'occupazione non superiore al 50% della sezione utile dei canali, secondo quanto prescritto dalle norme CEI 64-8. Per il grado di protezione contro i contatti diretti, si applica quanto richiesto dalle norme CEI 64-8 utilizzando i necessari accessori (angoli, derivazioni ecc.); in particolare, opportune barriere devono separare cavi a tensioni nominali differenti. I cavi vanno utilizzati secondo le indicazioni delle norme CEI 20-20. Devono essere previsti per canali metallici i necessari collegamenti di terra ed equipotenziali secondo quanto previsto dalle norme CEI 64-8. Nei passaggi di parete devono essere previste opportune barriere tagliafiamma che non degradino i livelli di segregazione assicurati dalle pareti stesse. Le caratteristiche di resistenza al calore anormale e al fuoco dei materiali utilizzati devono soddisfare quanto richiesto dalle norme CEI 64-8. Art. 81. Tubazioni per la costruzioni prefabbricate I tubi protettivi annegati nel calcestruzzo devono rispondere alle prescrizioni delle norme CEI 23Pagina 53 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. 17. Essi devono essere inseriti nelle scatole preferibilmente con l'uso di raccordi atti a garantire una perfetta tenuta. La posa dei raccordi deve essere eseguita con la massima cura, in modo che non si creino strozzature. Allo stesso modo, i tubi devono essere uniti tra loro per mezzo di appositi manicotti di giunzione. La predisposizione dei tubi deve essere eseguita con tutti gli accorgimenti della buona tecnica, in considerazione del fatto che alle pareti prefabbricate non è in genere possibile apportare sostanziali modifiche né in fabbrica né in cantiere. Le scatole da inserire nei getti di calcestruzzo devono avere caratteristiche tali da sopportare le sollecitazioni termiche e meccaniche che si presentano in tali condizioni. In particolare, le scatole rettangolari porta-apparecchi e le scatole per i quadretti elettrici devono essere costruite in modo che il loro fissaggio sui casseri avvenga con l'uso di rivetti, viti o magneti da inserire in apposite sedi ricavate sulla membrana anteriore della scatola stessa. Detta membrana dovrà garantire la non deformabilità delle scatole. La serie di scatole proposta deve essere completa di tutti gli elementi necessari per la realizzazione degli impianti, comprese le scatole di riserva conduttori necessarie per le discese alle tramezze che si monteranno in un secondo tempo a getti avvenuti. Art. 82. Posa di cavi elettrici isolati, sotto guaina, interrati Per l'interramento dei cavi elettrici, si dovrà procedere nel modo seguente: · sul fondo dello scavo, sufficiente per la profondità di posa prescritta o preventivamente concordata con la Direzione Lavori e privo di qualsiasi sporgenza o spigolo di roccia o di sassi, si dovrà costruire, in primo luogo, un letto di sabbia di fiume, vagliata e lavata, o di cava, vagliata, dello spessore di almeno 10 cm, sul quale si dovrà distendere poi il cavo (od i cavi) senza premere e senza farlo affondare artificialmente nella sabbia; · si dovrà quindi stendere un altro strato di sabbia, dello spessore di almeno 5 cm, in corrispondenza della generatrice superiore del cavo (o dei cavi); pertanto lo spessore finale complessivo della sabbia dovrà risultare di almeno 15 cm più il diametro del cavo (o maggiore, nel caso di più cavi); · sulla sabbia così posta in opera, si dovrà infine disporre una fila continua di mattoni pieni, bene accostati fra loro e con il lato maggiore secondo l'andamento del cavo (o dei cavi) se questo avrà diametro (o questi comporranno una striscia) non superiore a 5 cm o, nell'ipotesi contraria, in senso trasversale (generalmente con più cavi); · sistemati i mattoni, si dovrà procedere al rinterro dello scavo pigiando sino al limite del possibile e trasportando a rifiuto il materiale eccedente dall'iniziale scavo. L'asse del cavo (o quello centrale di più cavi) dovrà ovviamente trovarsi in uno stesso piano verticale con l'asse della fila di mattoni. Per la profondità di posa sarà seguito il concetto di avere il cavo (od i cavi) posto sufficientemente al sicuro da possibili scavi di superficie per riparazioni a manti stradali o cunette eventualmente soprastanti, o per movimenti di terra nei tratti a prato o a giardino. Si dovrà osservare la profondità di almeno 50 cm, misurando sull'estradosso della protezione di mattoni. Tutta la sabbia e i mattoni occorrenti saranno forniti dalla Ditta appaltatrice. Pagina 54 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. Art. 83. Posa di cavi elettrici isolati, sotto guaina, in tubazioni interrate e non, o in cunicoli non praticabili Le Tubazioni a protezione di cavi elettrici avranno forma e costituzione come stabilito dall'Amministrazione appaltante (cemento, ghisa, grès ceramico, cloruro di polivinile ecc.). Per la posa in opera delle tubazioni a parete o a soffitto ecc., in cunicoli, intercapedini, sotterranei ecc., valgono le prescrizioni precedenti per la posa dei cavi in cunicoli praticabili, coi dovuti adattamenti. Per la posa interrata delle tubazioni, valgono le prescrizioni precedenti per l'interramento dei cavi elettrici circa le modalità di scavo, la preparazione del fondo di posa (naturalmente senza sabbia e senza fila di mattoni), il rinterro ecc. Le tubazioni dovranno risultare coi singoli tratti uniti tra loro o stretti da collari o flange, onde evitare discontinuità nella loro superficie interna. Il diametro interno della tubazione dovrà essere in rapporto non inferiore a 1,3 rispetto al diametro del cavo o del cerchio circoscrivente i cavi, sistemati a fascia. Per l'infilaggio dei cavi, si dovranno prevedere adeguati pozzetti sulle tubazioni interrate e apposite cassette sulle tubazioni non interrate. Il distanziamento fra tali pozzetti e cassette verrà stabilito in rapporto alla natura e alla grandezza dei cavi da infilare. Tuttavia, per i cavi in condizioni medie di scorrimento e grandezza, il distanziamento resta stabilito di massima: · ogni 30 m circa se in rettilineo; · ogni 15 m circa se con interposta una curva. I cavi non dovranno subire curvature di raggio inferiore a 15 volte il loro diametro. Art. 84. Interruttori-Interruttori Automatici-Salvamotori Avranno materiale isolante e distanze di isolamento adeguati alla tensione d'esercizio, conduttori di connessione e contatti proporzionati alla corrente nominale, supposta continuativa (tenendo presenti le possibilità di forti sovraccarichi istantanei e di lievi sovraccarichi prolungati) e dovranno presentare caratteristiche di robustezza e proporzionalmente atto alla dispersione del calore, così da evitare sovrariscaldamenti, incollamenti, deformazioni e carbonizzazioni. Dovranno rispondere inoltre alle prescrizioni delle norme elaborate dal C.T. CEI 17 per la grossa apparecchiatura e del C.T. CEI 23 per l'apparecchiatura a bassa tensione ed in particolare: CEI 23-3 (1991) Fasc.1550 (EN60898) interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari / CEI 23-9 (1987) Fasc.823 apparecchi di comando non automatici(interruttori) per installazione fissa per uso domestico e similare prescrizioni generali / CEI 23-11 (1968). Con riguardo alle caratteristiche funzionali gli interruttori dovranno: - poter raggiungere la posizione di aperto o chiuso con scatto rapido e senza possibilità d'arresto in posizioni intermedie; - operare contemporaneamente e simultaneamente l'apertura di tutti i poli; - portare, se del tipo con contatti non in vista e per correnti nominali oltre i 6 A, una chiara indicazione di posizione "aperto" o "chiuso" (eventualmente con colori rosso e verde); - avere la leva o il volantino di comando ben isolati per la tensione del sistema e, se metallici, con possibilità di messa a terra; - avere le parti isolanti in porcellana o materiale non igroscopico per gli apparecchi da montare all'aperto o in luoghi umidi; Pagina 55 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. - interrompere la corrente massima per la quale sono stati previsti, senza darà luogo ad arco permanente, né cortocircuito o messa a terra dell'impianto. Gli interruttori automatici in aria per la protezione degli impianti e delle macchine elettriche dai sovraccarichi e dai cortocircuiti dovranno essere muniti di organi (relè) che al passaggio di correnti di valore superiore a quello previsto, od in caso di cortocircuiti a valle dell'interruttore, possano con sicurezza provocare a mezzo di opportuni sganciatori l'apertura dei contatti, interrompendo il circuito. Gli interruttori automatici per bassa tensione saranno generalmente del tipo a "soffio magnetico". Per interruttori oltre i 400 A (od anche meno se prescritto), i contatti tra i quali scocca l'arco saranno contenuti in apposite camere d'estinzione (caminetti). I contatti degli interruttori automatici dovranno presentare debole resistenza e non essere soggetti ad ossidazione o sporco; saranno in argento (o leghe); a pressione e, per interruttori oltre 400 A, saranno sussidiati da contatti secondari per la derivazione dell'arco. I relè saranno di norma di tipo magnetico di massima corrente o di minima tensione (per i cortocircuiti) e termici di massima corrente (per i sovraccarichi). Nella fornitura degli interruttori automatici saranno specificati: la tensione, la corrente e la frequenza nominale; il potere di interruzione nominale; la caratteristica di intervento; la destinazione d'esercizio (cortocircuito, sovraccarico od entrambi). Tutte le apparecchiature elettriche, quali quadri, cavi, organi di comando e controllo, ecc. dovranno rispondere nella costruzione e nell'installazione, alle norme CEI ed ENPI in vigore alla data di contratto. I comandi delle utenze elettriche devono essere dislocati in uno o più quadri centralizzati o in campo in conformità alla specifica d'impianto. Le tensioni di alimentazione previste sono le seguenti: - motori elettrici bassa tensione 380 V 50 Hz - motori elettrici bassa tensione 220 V 50 Hz - impianto illuminazione 220 V 50 Hz - per gli utilizzatori installati nelle zone 0, 1, 2 fare riferimento alla norma CEI 64-8 (art 701) Protezioni Art. 85. Interruttore generale All'inizio di ogni unità d'impianto dovrà essere installato un interruttore generale onnipolare (con l'interruzione anche del conduttore neutro). Art. 86. Protezione contro i corto-circuiti e di sovraccarichi All'inizio di ogni unità d'impianto dovranno essere previsti adeguati dispositivi di protezione contro i corto-circuiti ed i sovraccarichi (interruttori di massima corrente, ai quali potrà essere affidato anche il compito di interruttore generale, o fusibili, che dovranno venire installati immediatamente a valle dell'interruttore generale). Il dispositivo adottato dovrà essere in grado di interrompere la massima corrente di corto-circuito che potrà verificarsi nel punto di installazione. Tale potere di interruzione non dovrà essere inferiore a: - 10.000 A, nel caso di circuiti alimentati in monofase; - 10.00 A, nel caso di circuiti alimentati in trifase. Pagina 56 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. La protezione dovrà essere estesa a tutti i poli del circuito, salvo il neutro. Dovranno essere comunque singolarmente protetti contro i sovraccarichi: - le derivazioni all'esterno; - le derivazioni installate negli "ambienti speciali" (con eccezione per gli ambienti umidi); - i motori di potenza superiore a 0,5 KW. Art. 87. Protezione contro i contatti indiretti Devono essere protette contro i contatti indiretti tutte le parti metalliche accessibili dell'impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori, normalmente non in tensione ma che, per cedimento dell'isolamento principale o per altre cause accidentali, potrebbero trovarsi sotto tensione (masse). Per la protezione contro i contatti indiretti ogni impianto elettrico utilizzatore o raggruppamento di impianti, contenuti in uno stesso edificio e nelle sue dipendenze (quali portinerie distaccate e simili), deve avere un proprio impianto di terra. A tale impianto di terra devono essere collegati tutti i sistemi di tubazioni metalliche accessibili destinati ad adduzione, distribuzione e scarico delle acque, nonché tutte le masse metalliche accessibili di notevole estensione esistenti nell'area dell'impianto elettrico utilizzatore stesso. Art. 88. Impianto di messa a terra - Elementi di un impianto di terra Per ogni edificio contenente impianti elettrici deve essere opportunamente previsto, in sede di costruzione, un proprio impianto di messa a terra (impianto di terra locale), che deve soddisfare le prescrizioni della vigente norma CEI 64-8. Tale impianto, che deve essere realizzato in modo da poter effettuare le verifiche periodiche di efficienza, comprenderà: - il dispersore (o i dispersori ) di terra, costituito da uno o più elementi metallici posti in intimo contatto con il terreno e che realizza il collegamento elettrico con la terra; - il conduttore di terra, non in intimo contatto con il terreno destinato a collegare i dispersori fra di loro e al collettore (o nodo) principale di terra. I conduttori parzialmente interrati e non isolati dal terreno devono essere considerati, a tutti gli effetti, dispersori per la parte non interrata (o comunque isolata dal terreno); - il conduttore di protezione, che parte dal collettore di terra, arriva in ogni impianto e deve essere collegato a tutte le prese a spina (destinate ad alimentare utilizzatori per i quali è prevista la protezione contro i contatti indiretti mediante messa a terra), o direttamente alle masse di tutti gli apparecchi da proteggere, compresi gli apparecchi di illuminazione, con parti metalliche comunque accessibili. È vietato l'impiego di conduttori di protezione non protetti meccanicamente con sezione inferiore a 4 mm2. Nei sistemi TT (cioè nei sistemi in cui le masse sono collegate a un impianto di terra elettricamente indipendente da quello del collegamento a terra del sistema elettrico), il conduttore di neutro non può essere utilizzato come conduttore di protezione; - il collettore (o nodo) principale di terra nel quale confluiscono i conduttori di terra, di protezione e di equipotenzialità (ed eventualmente di neutro, in caso di sistemi TN, in cui il conduttore di neutro ha anche la funzione di conduttore di protezione); - il conduttore equipotenziale, avente lo scopo di assicurare l'equipotenzialità fra le masse e/o le masse estranee (parti conduttrici, non facenti parte dell'impianto elettrico, suscettibili di introdurre il potenziale di terra). Il collegamento equipotenziale principale viene effettuato alla base di un edificio in corrispondenza dell’ingresso delle masse estranee (tubazioni metalliche) di un edificio. La sezione minima dei conduttori equipotenziali principali deve essere: ·almeno la metà della sezione del conduttore di protezione (PE) più grosso dell’impianto; Pagina 57 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. ·con un minimo di 6 mm² ed un massimo di 25 mm². È sufficiente collegare le tubazioni al loro arrivo nell’edificio. Art. 89. Coordinamento dell'impianto di terra con dispositivi di interruzione Una volta attuato l'impianto di messa a terra, la protezione contro i contatti indiretti deve essere riferita ai locali ad uso medico e pertanto si deve fare riferimento a quanto indicato nella norma CEI 64-56. La protezione può essere realizzata con uno dei seguenti sistemi: - coordinamento fra impianto di messa a terra e protezione di massima corrente. Questo tipo di protezione richiede l'installazione di un impianto di terra coordinato con un interruttore con relè magnetotermico, in modo che risulti soddisfatta la seguente relazione: Rt ≤ 25/Is dove Is è il valore in ampere della corrente di intervento in 5 s del dispositivo di protezione; se l'impianto comprende più derivazioni protette da dispositivi con correnti di intervento diverse, deve essere considerata la corrente di intervento più elevata; - coordinamento di impianto di messa a terra e interruttori differenziali. Questo tipo di protezione richiede l'installazione di un impianto di terra coordinato con un interruttore con relè differenziale che assicuri l'apertura dei circuiti da proteggere non appena eventuali correnti di guasto creino situazioni di pericolo. Affinché detto coordinamento sia efficiente deve essere osservata la seguente relazione: Rt ≤ 25/Id dove Id è il valore della corrente nominale di intervento differenziale del dispositivo di protezione. Negli impianti di tipo TT, alimentati direttamente in bassa tensione dalla Società distributrice, la soluzione più affidabile, e in certi casi l'unica che si possa attuare, è quella con gli interruttori differenziali che consentono la presenza di un certo margine di sicurezza, a copertura degli inevitabili aumenti del valore di Rt durante la vita dell'impianto. Art. 90. Protezione mediante doppio isolamento In alternativa al coordinamento fra impianto di messa a terra e dispositivi di protezione attiva, la protezione contro i contatti indiretti può essere realizzata adottando macchine e apparecchi con isolamento doppio o rinforzato per costruzione o installazione, vale a dire apparecchi di Classe II. In uno stesso impianto la protezione con apparecchi di Classe II può coesistere con la protezione attuata mediante messa a terra; tuttavia è vietato collegare intenzionalmente a terra le parti metalliche accessibili delle macchine, degli apparecchi e delle altre parti dell'impianto di Classe II Prescrizioni particolari per locali da bagno. Art. 91. Divisione in zone e apparecchi ammessi I locali da bagno vengono divisi in 4 zone per ognuna delle quali valgono le seguenti regole particolari: zona 0 È il volume della vasca o del piatto doccia: non sono ammessi apparecchi elettrici, come scalda-acqua a immersione, illuminazioni sommerse o simili. zona 1 È il volume al di sopra della vasca da bagno o del piatto doccia fino all'altezza di 2,25 m dal pavimento: sono ammessi lo scaldabagno (del tipo fisso, con la massa collegata al conduttore di protezione) o altri apparecchi utilizzatori fissi, purché alimentati a tensione non superiore a 25 V, cioè con la tensione ulteriormente ridotta rispetto al limite normale della bassissima tensione di Pagina 58 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. sicurezza, che corrisponde a 50V. zona 2 È il volume che circonda la vasca da bagno o il piatto doccia, largo 60 cm e fino all'altezza di 2,25 m dal pavimento: sono ammessi, oltre allo scaldabagno e agli altri apparecchi alimentati a non più di 25 V, anche gli apparecchi illuminati dotati di doppio isolamento (Classe II). Gli apparecchi istallati nelle zone 1 e 2 devono essere protetti contro gli spruzzi d'acqua (grado di protezione IP x 4). Sia nella zona 1 che nella zona 2 non devono esserci materiali di installazione come interruttori, prese a spina, scatole di derivazione; possono essere installati pulsanti a tirante con cordone isolante e frutto incassato ad altezza superiore a 2,25 m dal pavimento. Le condutture devono essere limitate a quelle necessarie per l'alimentazione degli apparecchi installati in queste zone e devono essere incassate con tubo protettivo non metallico; gli eventuali tratti in vista necessari per il collegamento con gli apparecchi utilizzatori (ad esempio con lo scaldabagno) devono essere protetti con tubo di plastica o realizzati con cavo munito di guaina isolante. zona 3 È il volume al di fuori della zona 2, della larghezza di 2,40 m (e quindi 3 m oltre la vasca o la doccia): sono ammessi componenti dell'impianto elettrico protetti contro la caduta verticale di gocce di acqua (grado di protezione IP X1, come nel caso dell'ordinario materiale elettrico da incasso, quando installati verticalmente, oppure IP X5 quando è previsto l'uso di getti d'acqua per la pulizia del locale; inoltre l'alimentazione delle prese a spina deve soddisfare una delle seguenti condizioni: · bassissima tensione di sicurezza con limite 50 V (SELV ex BTS). Le parti attive del circuito in bassissima tensione devono comunque essere protette contro i contatti diretti; · trasformatore di isolamento per ogni singola presa a spina; · interruttore differenziale a alta sensibilità, con corrente differenziale non superiore a 30 mA. Le regole enunciate per le varie zone in cui sono suddivisi i locali da bagno servono a limitare i pericoli provenienti dall'impianto elettrico del bagno stesso e sono da conside-rarsi integrative rispetto alle regole e prescrizioni comuni a tutto l'impianto elettrico (isola-mento delle parti attive, collegamento delle masse al conduttore di protezione, ecc.). Art. 92. Sistemi di protezione particolari contro i contatti indiretti (norme CEI 64-4) A integrazione dei sistemi previsti nell'articolo "Protezione contro i contatti indiretti", si considerano sistemi di protezione contro le tensioni di contatto anche i seguenti: 1. a bassissima tensione di sicurezza isolata da terra e separata dagli altri eventuali circuiti con doppio isolamento; viene fornita in uno dei seguenti modi: - dal secondario di un trasformatore di sicurezza conforme alla norma CEI 14-6; - da batterie di accumulatori o pile; - da altre sorgenti di energia che presentino lo stesso grado di sicurezza. Le spine degli apparecchi non devono potersi innestare in prese di circuiti a tensione diversa; Art. 93. Collegamento equipotenziale nei locali da bagno Per evitare tensioni pericolose provenienti dall'esterno del locale da bagno (ad esempio da una tubazione che vada in contatto con un conduttore non protetto da interruttore differenziale), è richiesto un conduttore equipotenziale che colleghi fra di loro tutte le masse estranee delle zone 12-3 con il conduttore di protezione all'ingresso dei locali da bagno. Le giunzioni devono essere realizzate conformemente a quanto prescritto dalle norme CEI 64-8; in particolare, devono essere protette contro eventuali allentamenti o corrosioni ed essere Pagina 59 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. impiegate fascette che stringono il metallo vivo. Il collegamento equipotenziale non va eseguito su tubazioni di scarico in PVC o in grès, ma deve raggiungere il più vicino conduttore di protezione, come, ad esempio, la scatola dove è installata la presa a spina protetta dell'interruttore differenziale ad alta sensibilità. È vietata l'inserzione di interruttori o di fusibili sui conduttori di protezione. Per i conduttori si devono rispettare le seguenti sezioni minime: · 2,5 mm2 (rame) per i collegamenti protetti meccanicamente, cioè posati entro tubi o sotto intonaco; · 4 mm2 (rame) per i collegamenti non protetti meccanicamente e fissati direttamente a parete. Art. 94. Egualizzazione del potenziale nei locali ad uso medico Si deve fare riferimento a quanto indicato nel capitolo 3 paragrafo 3.6.3 della norma 64-56. CEI Art. 95. Alimentazione nei locali da bagno Può essere effettuata come per il resto dell'edificio. Se esistono 2 circuiti distinti per i centri luce e le prese, entrambi questi circuiti si devono estendere ai locali da bagno. La protezione delle prese del bagno con interruttore differenziale ad alta sensibilità può essere affidata all'interruttore differenziale generale, purché questo sia del tipo ad alta sensibilità, o a un differenziale locale, che può servire anche per diversi bagni attigui. Art. 96. Condutture elettriche nei locali da bagno Possono essere usati cavi isolati in PVC tipo N07V in tubo di plastica incassato a parete o nel pavimento. Per il collegamento dello scaldabagno, la guaina giudacavi spiralata, di tipo flessibile, deve essere prolungata per coprire il tratto esterno, oppure deve essere usato un cavetto tripolare con guaina (fase + neutro + conduttore di protezione) per tutto il tratto che va dall'interruttore allo scaldabagno, uscendo, senza morsetti, da una scatoletta passa-cordone. Art. 97. Sezione minima dei conduttori La sezione dei conduttori neutri non dovrà essere inferiore a quella dei corrispondenti conduttori di fase, fatta eccezione per i circuiti polifasi od a corrente continua con più di due fili con conduttori di fase di sezione superiore a 16 mm²; in tal caso la sezione dei conduttori neutri potrà essere ridotta sino alla metà di quella dei conduttori di fase, col minimo tuttavia di 16 mm². Art. 98. Protezione contro le tensioni di contatto (contatti diretti) Tutte le parti metalliche comunque accessibili dell'impianto elettrico, delle macchine e degli apparecchi utilizzatori alimentati da sistemi di 1a categoria, ordinariamente non in tensione ma che per difetto di isolamento o per altre cause accidentali potrebbero trovarsi in tensione, dovranno essere protette contro tensioni di contatto. Le lampade destinate ad illuminazione esterna devono essere alimentate dal quadro di servizio generale. I componenti impiegati nella realizzazione dell’impianto, nonché le lampade e gli accessori necessari devono essere protetti contro la pioggia, umidità e la polvere; salvo prescrizioni specifiche dell’Amministrazione appaltante, si dovrà raggiungere per gli apparecchi di illuminazione almeno il grado di protezione IP55 per i gruppi ottici contenenti le lampade. Pagina 60 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. Le reti di terra devono essere dimensionate in modo tale che la tensione totale verso terra che si può presentare in un punto qualsiasi a seguito di un qualunque guasto non sia superiore a 65 V (norme CEI). Le derivazioni al singoli apparecchi dovranno essere realizzate con corda isolata ed avere sezioni opportune con le seguenti limitazioni: - per apparecchiature elettriche a media tensione il conduttore di messa a terra avrà sezione 100 mm², - per apparecchiature elettriche in B.T. il conduttore di messa a terra avrà la sezione pari a metà di quella del conduttore di fase con un minimo di 16 mm²; - per la messa a terra delle strutture al fini della protezione delle scariche atmosferiche sezione minima 70 mm².; - per la messa a terra delle apparecchiature non elettriche e di strutture minori che possono essere sedi di cariche elettrostatiche, il conduttore di messa a terra avrà sezione di 16 mm². Le reti di terra devono prevedersi con cavo: - isolate con PVC di colore giallo per tutti i percorsi fuori terra; - in corda di rame nude stagnate per i percorsi interrati. L’Appaltatore si assume ogni onere relativo alla denuncia della rete di terra agli enti competenti, compresa la misura della resistenza di terra e quanto altro occorre per ottenere l'omologazione della rete di terra stessa. L’Appaltatore fornirà inoltre il calcolo probabilistico e la relativa relazione contro le scariche atmosferiche. Art. 99. Protezioni delle condutture elettriche I conduttori che costituiscono gli impianti devono essere protetti contro le sovracorrenti causate da sovraccarichi o da corto circuiti. La protezione contro i sovraccarichi deve essere effettuata in ottemperanza alle prescrizioni della norma CEI 64-8. In particolare, i conduttori devono essere scelti in modo che la loro portata (Iz) sia superiore o almeno uguale alla corrente di impiego (Ib) (valore di corrente calcolato in funzione della massima potenza da trasmettere in regime permanente). Gli interruttori automatici magnetotermici da installare a loro protezione devono avere una corrente nominale (In) compresa fra la corrente di impiego del conduttore (Ib) e la sua portata nominale (Iz) e una corrente in funzionamento (If) minore o uguale a 1,45 volte la portata (Iz). In tutti i casi devono essere soddisfatte le seguenti relazioni: Ib ≤ In ≤ Iz If ≤ 1,45 Iz La seconda delle due disuguaglianze sopra indicate è automaticamente soddisfatta nel caso di impiego di interruttori automatici conformi alle norme CEI 23-3 (CEI EN 60898) e CEI EN 61009 e CEI 17-5 (CEI EN 60947). Gli interruttori automatici magnetotermici devono interrompere le correnti di corto circuito che possono verificarsi nell'impianto per garantire che nel conduttore protetto non si raggiungano temperature pericolose secondo la relazione I2t ≤ Ks2 (artt. 434.3, 434.3.1, 434.3.2 e 434.2 della norma CEI 64-8). Essi devono avere un potere di interruzione almeno uguale alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione. È tuttavia ammesso l'impiego di un dispositivo di protezione con potere di interruzione inferiore a condizione che a monte vi sia un altro dispositivo avente il necessario potere di interruzione (artt. 434.3, 434.3.1., 434.3.2 della norma CEI 64-8). In questo caso le caratteristiche dei 2 dispositivi devono essere coordinate in modo che l'energia Pagina 61 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. specifica passante, I2t, lasciata passare dal dispositivo a monte, non risulti superiore a quella che può essere sopportata senza danno dal dispositivo a valle e dalle condutture protette. All'inizio di ogni unità d'impianto dovranno essere previsti adeguati dispositivi di protezione contro i corto circuiti ed i sovraccarichi. Salvo quanto specificato per l'interruttore generale, sarà tassativamente vietato inserire interruttori o fusibili sia sui conduttori di terra che sui neutri. Modalità d'installazione Art. 100. Posa in opera delle condutture Le condutture, anche se di terra, dovranno essere messe in opera in modo che sia possibile il controllo del loro isolamento e la localizzazione di eventuali guasti. In particolare sarà vietato annegarle direttamente sotto intonaco o nella muratura. Art. 101. Circuiti appartenenti a sistemi diversi Cavi appartenenti a sistemi diversi dovranno essere installati in modo da risultare chiaramente distinguibili. In particolare essi non dovranno essere collocati negli stessi tubi, né far capo alle stesse cassette, a meno che fossero isolati per la tensione nominale del sistema a tensione più elevata e che le singole cassette fossero internamente munite di diaframmi inamovibili fra i morsetti destinati a serrare conduttori a diversa tensione. Art. 102. Identificazione dei cavi - Raggio di curvatura I cavi per essere individuati dovranno essere chiaramente contraddistinti con opportuni contrassegni. Il raggio di curvatura dei cavi rigidi e semirigidi non dovrà essere inferiore a 12 volte il loro diametro esterno. Art. 103. Giunzioni dei conduttori Le giunzioni dei conduttori dovranno essere effettuate mediante morsettiere contenute entro cassette, senza con questo alterare la conducibilità, l'isolamento e la sicurezza dell'impianto. Si potrà derogare da tale norma, se ammesso, qualora le giunzioni fossero realizzate con morsetti muniti di rivestimento isolante. Per condutture in vista di sezione non superiore a 1 mm² le giunzioni potranno essere realizzate mediante saldature eseguite senza l'impiego di acidi e con ripristino dell'isolamento. Art. 104. Condutture in vista L'installazione di condutture in vista, qualora prevista od ammessa, potrà essere effettuata solo quando non vi fosse pericolo di lesioni o deterioramenti meccanici per le condutture stesse. L'installazione su isolatori sarà vietata negli ambienti polverosi, con pericolo di incendio o di esplosione; per gli altri ambienti varranno le prescrizioni di cui alle norme CEI 11-11. L'installazione su parete sarà effettuata mediante apposite graffette inossidabili che non danneggino i cavi, curando di non fissare più di un cavo con le stesse graffette (salvo l'impiego di graffette multiple). Per la scelta e l'installazione dei tubi protettivi (e materiali accessori) varranno le seguenti prescrizioni: Pagina 62 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. - negli ambienti umidi, bagnati o polverosi sarà vietato l'impiego dei tubi di acciaio del tipo a bordi ravvicinati, inoltre la giunzione tra tubi e cassette, anche per gli impianti incassati, dovrà essere fatta a mezzo di adatti raccordi. La chiusura delle cassette dovrà essere di tipo stagno; - negli ambienti con pericolo di incendio o di esplosione i tubi dovranno essere esclusivamente d'acciaio, a bordi saldati, con giunzioni filettate e serrate previa interposizione di mastice fra tutti gli accessori (cassette, interruttori, prese, ecc.). La posa sarà effettuata, se non diversamente previsto, con incasso nelle pareti. Qualora le tubazioni di protezione potessero venire soggette a particolari sollecitazioni meccaniche (tubi sotto pavimento, ecc.), si dovranno impiegare tubi d'acciaio del tipo saldato o tubi di materiale termoplastico purché del tipo particolarmente previsto per tale impiego. I tubi in vista dovranno essere installati in modo da permettere lo scarico di eventuale condensa, salvo che per gli impianti stagni; l'eliminazione della condensa si otterrà attraverso fori delle cassette di giunzione. Sia per gli impianti in vista che per quelli incassati, il tracciato dei tubi protettivi dovrà essere scelto in modo che i singoli tratti abbiano un andamento rettilineo orizzontale o verticale. I cambiamenti di direzione dovranno essere effettuati o con pezzi speciali, o mediante piegature tali da non danneggiare i tubi e da non pregiudicare la sfilabilità dei cavi. Art. 105. Distanza di fissaggio delle condutture Le distanze massime tra i punti di fissaggio delle condutture e dei tubi protettivi dovranno risultare non superiori ai limiti prescritti dalle norme CEI. Art. 106. Cassette e scatole Nell'installazione delle cassette e delle scatole si dovranno rispettare le condizioni d'impiego per le quali sono state costruite, tenendo conto delle superfici al finito degli intonaci o dei rivestimenti e provvedendo che in ogni caso ne risulti agevole l'ispezione. Qualora le scatole fossero in materiale metallico, dovranno essere protette dalla corrosione e messe a terra con apposito collegamento al conduttore di protezione. Art. 107. Quadri I quadri dovranno essere installati in luoghi accessibili. sarà vietata la loro installazione in ambienti con pericolo d'incendio o di esplosione. Per gli ambienti bagnati sarà ammessa solo l'installazione di quadri completamente chiusi e senza parti metalliche accessibili. I quadri in materiale isolante devono avere l’attitudine a non innescare l’incendio in caso di riscaldamento eccessivo secondo la tabella di cui all’art.134.1.6 delle norme CEI 64-8, inoltre devono essere disponibili con grado di protezione adeguato all’ambiente di installazione e comunque almeno IP30; in questo caso il portello deve avere apertura a 180 gradi. Pagina 63 di 64 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI PULA All. n° 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Data: settembre 2011 Lavori per la messa a norma degli impianti elettrici delle strutture sportive comunali di Via Porrino. IL PROGETTIST A P.E. STEFANO SALVATICI C OLLABORATORE ING . STEFANO PITZALIS Pagina 64 di 64