ESECUTIVO Model (1) - Comune di Sant`Antimo

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INDICE
1.
PREMESSA ...................................................................................................... 2
2.
NORMATIVE GENERALI .................................................................................. 4
3.
ELENCO ELABORATI ....................................................................................... 6
4.
CLASSIFICAZIONE DEL SISTEMA ELETTRICO ................................................ 7
5.
IMPIANTO DI TERRA...................................................................................... 8
6.
6.1.
6.2.
6.3.
6.4.
IMPIANTO ELETTRICO ................................................................................... 9
QUADRI ELETTRICI ............................................................................................. 9
DISTRIBUZIONE PRINCIPALE .............................................................................. 9
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE ............................................................................ 10
IMPIANTO DI FORZA MOTRICE .......................................................................... 11
7.
7.1.
7.2.
7.3.
IMPIANTI SPECIALI ..................................................................................... 12
IMPIANTO FONIA DATI....................................................................................... 12
IMPIANTO TV-SAT ............................................................................................. 12
IMPIANTI SPECIALI - VIDEOCITOFONO.............................................................. 12
Relazione Tecnica Impianti Elettrici e Speciali – Via G. Galilei
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1.
Premessa
La presente relazione tecnica illustra i criteri della progettazione definitiva per l’impiantistica elettrica
nell’ambito della realizzazione del programma P.O.N. Sicurezza "Programma Operativo Nazionale FESR
Sicurezza per lo Sviluppo - Obiettivo Convergenza 2007-2013 - Progetto "Includere per Crescere" redatto
dal Comune di Sant’Antimo in Napoli.
L’intervento progettuale riguarda la nuova realizzazione di un nuovo fabbricato sito nel Comune di
Sant’Antimo in Via Galileo Galilei, da destinare ad attività di gestione sociale.
La nuova realizzazione riguardo l’impiantistica elettrica sarà mirata agli impianti di illuminazione, di forza
motrice, di messa terra, di trasmissione fonia-dati, impianto TV-SAT e predisposizioni di impianti di
segnali audio che possa garantire alla struttura la piena funzionalità.
Il fabbricato in itinere sarà conformato in due corpi di fabbrica, che per semplicità indicheremo con edificio
A ed Edificio B che si svilupperanno su più livelli e di un livello al piano interrato.
Nella modalità di progettazione e nella relativa redazione del progetto esecutivo si è tenuto conto della
particolare applicazione degli impianti in questione, rispettando tutte le normative inerenti gli impianti
elettrici, di illuminazione e di applicazioni speciali, con particolare attenzione alle regole di buona tecnica
al fine di avere una realizzazione a regola d’arte.
Dove possibile, e comunque in tutte le aree con maggiori esigenze estetiche, l’impiantistica è stata
prevista sottotraccia e, dove presente, nel controsoffitto o incassata nel massetto del pavimento.
Gli impianti sono stati progettati secondo i seguenti principi fondamentali:
-
sicurezza contro i rischi dell’elettricità;
-
affidabilità funzionale;
-
facile manutenibilità;
-
uso razionale delle risorse;
-
costi gestionali contenuti;
-
elevata efficienza energetica.
In particolare:
-
Per la sicurezza contro rischi elettrici di folgorazione accidentale la linea progettuale seguita è
quella dettata dalle normative e leggi in campo di sicurezza elettrica; in particolare, dove
possibile, si sono adoperate apparecchiature con classe di isolamento doppia in modo da poter
garantire soglie di sicurezza più elevate. E’, comunque, previsto un impianto di terra per garantire
la protezione contro i contatti indiretti con l’ausilio di dispositivi di protezione nel quadro elettrico
del tipo differenziale. L’impianto di terra servirà anche a rendere equipotenziale tutte le masse
metalliche presenti nell’insediamento in oggetto.
-
Per assicurare l’affidabilità funzionale ci si è indirizzati su ipotesi progettuali concrete tese a
rendere l’impianto facilmente gestibile sotto il profilo della durata dei componenti. Si è valutato
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con attenzione la rispondenza di tutte le caratteristiche necessarie in termini di normative e leggi
vigenti.
-
La manutenzione degli impianti installati, è, insieme alla sicurezza un elemento centrale delle
filosofie di progetto adottate, in quanto indispensabile per mantenere in efficienza gli impianti che
garantiscono, sicurezza, risparmio energetico e funzionalità.
-
Per un uso razionale delle risorse si è scelta una procedura progettuale tesa al contenimento
energetico nel breve e lungo termine con l’impiego di apparecchi illuminanti con alti rendimenti
illuminotecnici.
-
L’efficienza energetica ne viene di conseguenza alle scelte progettuali indirizzate al contenimento
energetico, al rispetto delle normative inerenti la dispersione energetica e alla facilità di
manutenzione dell’opera.
Relazione Tecnica Impianti Elettrici e Speciali – Via G. Galilei
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2.
Normative generali
La realizzazione degli impianti elettrici e speciali, in particolare gli impianti cui si riferisce la presente
relazione sono quelli per la distribuzione ed utilizzazione dell’energia elettrica, per i servizi di sicurezza,
per l’utilizzo dei servizi di comunicazione, per la protezione dalle intrusioni e dalle effrazioni e
supervisione e controllo.
Le caratteristiche degli impianti e le norme fondamentali di riferimento ad essi applicabili, tenute a
riferimento per la progettazione eseguita sono di seguito elencate:

Norme CEI 64-8: “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiori a 1.000 V in corrente
alternata e a 1.500 V in corrente continua.”

Guida CEI 64-12: ”Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e
terziario.”

Guida CEI 64-14: “Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori.”

Guida CEI 64-50: “Edilizia residenziale: Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici
utilizzatori, ausiliari e telefonici.”

Norme CEI 11-1: “ Impianti di produzione, trasporto e di distribuzione dell’energia elettrica - Norme
generali.”

Norme CEI 11-25: “Calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti trifasi a corrente alternata.”

Norme CEI 11-28: ”Guida d'applicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti radiali e
bassa tensione.”

Norme CEI 11-37: “Guida per l’esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi
di I, II e III categoria.”

Norme CEI 17-5: ”Apparecchi a bassa tensione. Parte 2: Interruttori automatici.”

Norme CEI 23-3: “Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e
similari.”

Norme CEI 23-51: “ Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione
per installazioni per uso domestico e similare.”

Norme CEI 20-40: “Raccomandazioni per la posa dei cavi per energia con tensione nominale fino a
1kV.”

Norme CEI 81-10: “Protezione delle strutture contro i fulmini.”

Tabelle CEI UNEL riportanti le portate e le cadute di tensione per le diverse tipologie di cavo
impiegate.
La normativa CEI disciplina, oltre che l’installazione dell’impianto, anche i suoi componenti. Per essi sono
state considerate anche altre norme tra le quali, a titolo di esempio:

CT 20, (cavi elettrici);

CT 23, (apparecchiature di bassa tensione, quali interruttori automatici, prese a spina, tubi e
canali protettivi, apparecchi di comando, commutatori, connettori, interruttori differenziali);
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
CT 34, (apparecchi di illuminazione e lampade);

CT 59/61, (apparecchi utilizzatori);

CT 70, (involucri di protezione);

ecc.

D.P.R. 27 aprile 1955 n. 547: “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.”

D.P.R. 19 settembre 1994 n. 626 e successive modifiche ed integrazioni: “Attuazione delle direttive
CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro.”

Legge 1 marzo 1968 n. 186: “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature,
macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici.”

Legge 18 ottobre 1977 n. 791: “Attuazione della direttiva CEE n. 73/23 relativa alle garanzie di
sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di
tensione.

D. Leg. 81/2008: Testo unico sulla sicurezza.

D.P.R. 37/08: Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera
a) della Legge 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione
degli impianti all’interno degli edifici (G.U. n.61 del 12 marzo 2008).

UNI EN 1838:2000: “Illuminazione di emergenza”;

UNI EN 12464-1: ”Luce ed illuminazione. Illuminazione dei posti di lavoro. Parte 1: Posti di lavoro in
interni”.
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3.
Elenco Elaborati
Il progetto esecutivo realizzato è costituito da una serie di elaborati grafici e dalla presente relazione
tecnica.
Gli elaborati sono:
GIE.RT
GIE.CAP
GIE.01
GIE.02
GIE.03
GIE.04
GIE.05
GIE.06
GIE.07
GIE.08
GIE.09
GIE.10
GIE.11
GIE.12
GIE.13
GIE.14
GIE.15
GIE.16
GIE.17
GIE.18
GIE.19
GIE.20
GIE.21
GIE.22
GIE.23
Relazione tecnica
Capitolato Tecnico Impianti Elettrici e Speciali
IMPIANTO DI TERRA - PIANO INTERRATO
IMPIANTO DI TERRA - PIANO TERRA
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE - PIANO INTERRATO
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE - PIANO TERRA
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE - PRIMO PIANO
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE - SECONDO PIANO
IMPIANTO DI FORZA MOTRICE - PIANO INTERRATO
IMPIANTO DI FORZA MOTRICE - PIANO TERRA
IMPIANTO DI FORZA MOTRICE - PRIMO PIANO
IMPIANTO DI FORZA MOTRICE - SECONDO PIANO
IMPIANTI SPECIALI - PIANO INTERRATO
IMPIANTI SPECIALI - PIANO TERRA
IMPIANTI SPECIALI - PRIMO PIANO
IMPIANTI SPECIALI - SECONDO PIANO
QUADRI ELETTRICI
QUADRI ELETTRICI
QUADRI ELETTRICI
QUADRI ELETTRICI
QUADRI ELETTRICI
QUADRI ELETTRICI
QUADRI ELETTRICI
IMPIANTO DI TERRA – DETTAGLI
IMPIANTO ILLUMINAZIONE - DETTAGLI
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4.
Classificazione del sistema elettrico
L’alimentazione dell’intera struttura avverrà mediante due forniture di energia elettrica trifase 400/230V in
Bassa Tensione ubicata in apposito vano nei pressi dell’accesso al complesso edilizio.
Nei pressi dei misuratore di energia verranno installate le protezioni generali dell’intero impianto elettrico.
I quadri sottocontatore presenteranno una protezione magnetotermica in modo da garantire la selettività
differenziale tra i diversi interruttori magnetotermici differenziali installati nel quadro di zona.
In base alle definizioni stabilite dalla norma CEI 64-8, il sistema elettrico in questione risulterà essere un
sistema del tipo TT.
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5.
Impianto di Terra
L’ impianto di terra e di protezione equipotenziale sarà realizzato con un sistema disperdente ad intimo
contatto con il terreno. Tale sistema disperdente sarà costituito da un anello di rame installato in
concomitanza della realizzazioni delle fondazioni dell’edificio.
Saranno presenti picchetti disperdenti interconnessi mediante corda di rame nuda posata ad intimo
2
contatto con il terreno della sezione di 35mm .
Dal sistema disperdente verranno derivati i collettori principali di terra posto a base dei singoli edifici.
Dai collettori di edificio si dipartiranno le montanti e dorsali per raggiungere le zone dove garantire
l’equipotenzialità delle masse metalliche.
Dovranno essere realizzati tutti i collegamenti equipotenziali delle masse metalliche in particolare di tutta
la zona servizi e bagni. Per i dettagli progettuali vedere gli elaborati grafici di progetto. La distribuzione
dell’impianto di terra avverrà mediante cavo dedicato di colore Giallo-Verde del tipo N07V-k. Per le
sezioni fare riferimento agli schemi elettrici allegati.
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6.
Impianto Elettrico
6.1.
Quadri Elettrici
A protezione degli impianti elettrici dei singoli edifici saranno installate delle apparecchiature di protezione
adeguatamente dimensionate.
A partire, dalle succitate protezioni sottocontatore QE-A e QE-B, si dipartiranno le linee per raggiungere i
quadri di zona degli edifici.
In particolare per l’edificio A, la connessione principale sarà tra il quadro elettrico sottocontatore QE-A e il
quadro elettrico di piano terra QE.A0.
Per l’edificio B, la connessione principale sarà tra il quadro elettrico sottocontatore QE-B e il quadro
elettrico di piano terra QE-B0. Da questi ultimo si deriverà il quadro elettrico di primo piano QE.+1, di
secondo piano QE.B.+2 e del livello interrato QE.B.1.
Dal quadro elettrico QE.B.1 sarà derivato il quadro elettrico QE.B.2 della zona teatro.
Per le circuitazioni e la distribuzione delle utenze vedi tavole grafiche e schemi elettrici.
I quadri elettrici di zona installati dovranno essere realizzati in carpenteria dedicata con grado minimo di
protezione IP3X.
La verifica del coordinamento delle protezioni è stata effettuata sui quadri previsti a progetto.
Il valore della caduta di tensione su tutte le linee dimensionate è inferiore al 4%.
6.2.
Distribuzione Principale
Per la distribuzione principale delle linee di alimentazione per le singole utenze ed apparecchiature si è
proceduto seguendo le linee consigliate dalle normative CEI.
A partire dal quadro elettrico sottocontatore fino ai quadri di zona principali e alle utenze terminali, la
distribuzione delle condutture avverrà con posa sotto traccia.
Per l’impianto di illuminazione la distribuzione è realizzata mediante tubazione corrugata pesante in PVC
di diametro minimo 20 mm raccordati in cassette di derivazioni dedicate incassate nella muratura.
Per le utenze degli impianti di forza motrice la distribuzione principale avverrà, sempre, mediante
tubazione corrugata pesante in PVC di diametro minimo 25 mm raccordati in cassette di derivazioni
dedicate incassate nella muratura.
I percorsi e le modalità effettive di posa saranno dettagliate nell’ambito del progetto esecutivo.
Per la distribuzione generale delle apparecchiature vedere tavole di progetto definitivo.
Per la realizzazione delle linee di distribuzione si dovrà fare riferimento agli elaborati grafici di progetto,
nonché alle indicazioni di seguito elencate:
•
linee principali 80% della portata secondo le norme;
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Pagina 9
•
linee secondarie 80% della portata secondo le norme, la caduta di tensione massima rispetto al
punto di prelievo sul quadro generale esistente, in condizioni di pieno carico, non sarà superiore
al 4%;
•
linee dorsali F.M. principali sezione minima 4 mm ;
•
linee derivate F.M. sezione minima 2,5 mm ;
•
linee dorsali LUCE principali sezione minima 2,5 mm ;
•
linee derivate LUCE sezione minima 1,5 mm ;
2
2
2
2
La formazione e le sezione di tutti i cavi di alimentazione, sono comunque riportati negli elaborati di
progetto.
In ogni caso, dove non specificato, saranno da rispettare le seguenti sezioni minime dei conduttori:
Corrente Nominale 10 A o inferiore
 Sezione Cavo
1,5 mm
2
Corrente Nominale 16 A
 Sezione Cavo
2,5 mm
2
Corrente Nominale 20 A
 Sezione Cavo
4 mm
Corrente Nominale 25 A
 Sezione Cavo
6 mm
Corrente Nominale 32 A
 Sezione Cavo
10 mm
2
Corrente Nominale 50 A
 Sezione Cavo
16 mm
2
Segnali & Circuiti ausiliari
 Sezione Cavo
1,5 mm
2
2
2
Tutti i cavi sia multipolari che unipolari sono del tipo L0SH a bassa emissione di gas tossici corrosivi in
caso di incendio; in particolare per i cavi multipolari utilizzati per le dorsali e montanti saranno del tipo
multipolare FG7OM1; per quelli unipolari installati tipicamente in tubazione incassata e/o a vista, per la
distribuzione alla singola utenza, saranno del tipo N07G9-k.
Tutte le linee elettriche, sono state dimensionate seguendo i criteri progettuali previsti nelle normativa
vigente ed in particolare modo tenendo in considerazione il carico massimo sui conduttori delle linee
principali e secondarie pari all’80 % della portata secondo le norme.
6.3.
Impianto di illuminazione
Nel dimensionamento degli impianti si è fatto riferimento ai criteri indicati nella Norma UNI EN 12464-1:
”Luce ed illuminazione. Illuminazione dei posti di lavoro. Parte 1: Posti di lavoro in interni”, per i locali
dalla stessa previsti, con i seguenti valori medi di riferimento:
•
Uffici generici: 500 lux
•
Sale per riunioni: 300 lux
•
Corridoi: 50-100 lux
•
Scale: 50-100 lux
•
Depositi/Archivio: 100 lux
•
Locali Tecnici: 150 lux
Negli ambienti interni si prevede generalmente l’impiego di corpi illuminanti con lampade fluorescenti,
nelle diverse tipologie richieste dallo specifico compito visivo.
Negli Uffici, al fine di assicurare il dovuto comfort visivo e un gradevole illuminamento diffuso all’intero
ambiente, si è previsto l’impiego di corpi illuminanti con ottica darklight.
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Pagina 10
L’illuminazione di sicurezza si realizza attraverso corpi illuminanti dedicati autoalimentati con gruppi
autonomi con autonomia 1 ora. Per l’effettiva posizione vedere tavole grafiche di progetto.
6.4.
Impianto di Forza Motrice
Per forza motrice si intende l’alimentazione di tutte le utenze inerenti l’impianto elettrico.
In particolare saranno garantite le alimentazioni delle macchine dell’impianto di condizionamento e
trattamento aria, le prese a spina e tutte le utenze di un certo impegno di potenza.
In generale, i componenti previsti hanno le caratteristiche idonee alle modalità di posa e sono adatti a
resistere alle sollecitazioni meccaniche, termiche o dovute all’umidità o alla corrosione prevedibili nel
funzionamento normale.
Essi sono conformi alle relative Norme CEI.
Le prese sono distribuite nei locali secondo le indicazioni della Guida CEI 64-50 e la situazione degli
arredamenti e posti di lavoro.
I frutti, i canali porta cavi e porta apparecchi e tutti gli atri componenti utilizzati sono rispondenti alle
relative Norme CEI di prodotto.
Normalmente nei principali locali sono previsti:
-
prese protette 10/16A 2P+T (tipo Unel)
-
prese protette di servizio 10/16A 2P+T (tipo bipasso)
-
prese protette fan coils 10/16A 2P+T (tipo Unel)
-
prese protette interbloccate di servizio 16A 2P+T e 4P+T(tipo CEE);
-
grossi utilizzatori hanno linee dedicate derivate direttamente dal quadro o tramite prese
CEE.
Per i dettagli circuitali vedi elaborati grafici di progetto.
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7.
Impianti Speciali
7.1.
Impianto fonia dati
Data la applicazione del complesso si è previsto di realizzare una rete fonia dati per la distribuzione alle
singole postazioni di lavoro del servizio di telefonia e trasmissione dati.
Gli apparati attivi del sistema fonia dati saranno installati in rack predisposti (fare riferimento alle tavole di
progetto). Tutti gli apparati attivi non faranno parte del seguente appalto.
La tipologia dell’impianto è di tipo a stella. Dagli apparati attivi si dipartiranno i singoli punti cablati in UTP
categoria 6. I collegamenti puntuali saranno predisposti con vie cavi in canalizzazioni dedicate con
connessione diretta dal rack degli apparati fino alla postazione di utenza.
Tra i tipi di cablaggio fonia-dati possibili si è preferito il tipo di cablaggio standard, detto "strutturato", che
nasce con elevate capacità di riconfigurazione, ossia offre all'utente la possibilità di variare facilmente nel
tempo il tipo di impiego di una terminazione fisica e, quindi, di utilizzare, per la trasmissione dati, una
terminazione precedentemente impiegata per fonia o viceversa. Tale tipo di cablaggio inoltre supporta
alte velocità di trasmissione (allo stato fino a 1000 Mbit/sec), e quindi è idoneo a veicolare anche le
immagini statiche o in movimento.
La distribuzione alle utenze segue la stessa filosofia progettuale per le linee di Forza Motrice. La
distribuzione principale avverrà in tubazione corrugata pesante in PVC incassata nella muratura.
7.2.
Impianto TV-SAT
Si è previsto di installare due sistemi di ricezione e distribuzione di segnale TV-SAT, uno per ogni edificio.
Il sistema, tipico, si articola in una antenna ricevente con una centrale di testa e con relative dorsali
principali realizzate in coassiale in cavo coassiale a bassa perdita (attenuazione tipica 20dB per 100 metri
@2150MHz) tipo Cavel –DG 163, per condurre i segnali dal sistema radiante alla centrale di testa. La
rete di distribuzione sarà realizzata in cavo coassiale a bassa perdita perdita (attenuazione tipica 28,5dB
per 100 metri @2150MHz) tipo “Cavel - DG 113”, per condurre, in modalità bilanciata, il segnale a tutti i
locali, installando prese Tv.
7.3.
Impianti Speciali - Videocitofono
Il progetto esecutivo prevede la predisposizione di tutte le canalizzazioni per sistema audio posto nella
zona teatro. Le tubazioni in tale ambiente avranno percorsi incassati nelle pareti e dove possibile
nell’intercapedine del controsoffitto.
Si è, altresì prevista la installazione di un sistema di videocitofonia per l’accesso principale al complesso.
Relazione Tecnica Impianti Elettrici e Speciali – Via G. Galilei
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P.O.N. Sicurezza "Programma Operativo Nazionale FESR Sicurezza per lo Sviluppo
Obiettivo Convergenza 2007-2013 lavori di realizzazione di un centro polifunzionale alla via G. Galilei e di un poliambulatorio alla via Lava.
PROGETTO ESECUTIVO
INDICE
1.
PREMESSA ...................................................................................................... 2
2.
NORMATIVE GENERALI .................................................................................. 4
3.
ELENCO ELABORATI ....................................................................................... 6
4.
CLASSIFICAZIONE DEL SISTEMA ELETTRICO ................................................ 7
5.
IMPIANTO DI TERRA...................................................................................... 8
6.
6.1.
6.2.
6.3.
6.4.
IMPIANTO ELETTRICO ................................................................................... 9
QUADRI ELETTRICI ............................................................................................. 9
DISTRIBUZIONE PRINCIPALE .............................................................................. 9
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE ............................................................................ 10
IMPIANTO DI FORZA MOTRICE .......................................................................... 11
7.
7.1.
7.2.
7.3.
IMPIANTI SPECIALI ..................................................................................... 12
IMPIANTO FONIA DATI – CABLAGGIO STRUTTURATO ...................................... 12
IMPIANTO TV-SAT ............................................................................................. 12
IMPIANTI SPECIALI - VIDEOCITOFONO.............................................................. 12
Relazione Tecnica Impianti Elettrici e Speciali – Via Lava
Pagina 1
P.O.N. Sicurezza "Programma Operativo Nazionale FESR Sicurezza per lo Sviluppo
Obiettivo Convergenza 2007-2013 lavori di realizzazione di un centro polifunzionale alla via G. Galilei e di un poliambulatorio alla via Lava.
PROGETTO ESECUTIVO
1.
Premessa
La presente relazione tecnica illustra i criteri della progettazione esecutiva per l’impiantistica elettrica
nell’ambito della realizzazione del programma P.O.N. Sicurezza "Programma Operativo Nazionale FESR
Sicurezza per lo Sviluppo - Obiettivo Convergenza 2007-2013 - Progetto "Includere per Crescere" redatto
dal Comune di Sant’Antimo in Napoli.
L’intervento progettuale riguarda il recupero funzionale di un edificio esistente sito nel Comune di
Sant’Antimo in Via Lava, da destinare ad attività di gestione sociale.
Il recupero e ripristino funzionale di tale edificio è dedicato alla nuova realizzazione degli impianti di
illuminazione, di forza motrice, di messa terra, di cablaggio strutturato fonia-dati, impianto TV e
predisposizioni di impianti di un sistema audio che possa garantire alla struttura la piena funzionalità.
Nella modalità di progettazione e nella relativa redazione del progetto esecutivo si è tenuto conto della
particolare applicazione degli impianti in questione, rispettando tutte le normative inerenti gli impianti
elettrici, di illuminazione e di applicazioni speciali, con particolare attenzione alle regole di buona tecnica
al fine di avere una realizzazione a regola d’arte.
Dove possibile, e comunque in tutte le aree con maggiori esigenze estetiche, l’impiantistica è stata
prevista sottotraccia e, dove presente, nel controsoffitto o incassata nel massetto del pavimento.
Gli impianti sono stati progettati secondo i seguenti principi fondamentali:
-
sicurezza contro i rischi dell’elettricità;
-
affidabilità funzionale;
-
facile manutenibilità;
-
uso razionale delle risorse;
-
costi gestionali contenuti;
-
elevata efficienza energetica.
In particolare:
-
Per la sicurezza contro rischi elettrici di folgorazione accidentale la linea progettuale seguita è
quella dettata dalle normative e leggi in campo di sicurezza elettrica; in particolare, dove
possibile, si sono adoperate apparecchiature con classe di isolamento doppia in modo da poter
garantire soglie di sicurezza più elevate. E’, comunque, previsto un impianto di terra per garantire
la protezione contro i contatti indiretti con l’ausilio di dispositivi di protezione nel quadro elettrico
del tipo differenziale. L’impianto di terra servirà anche a rendere equipotenziale tutte le masse
metalliche presenti nell’insediamento in oggetto.
-
Per assicurare l’affidabilità funzionale ci si è indirizzati su ipotesi progettuali concrete tese a
rendere l’impianto facilmente gestibile sotto il profilo della durata dei componenti. Si è valutato
con attenzione la rispondenza di tutte le caratteristiche necessarie in termini di normative e leggi
vigenti.
Relazione Tecnica Impianti Elettrici e Speciali – Via Lava
Pagina 2
P.O.N. Sicurezza "Programma Operativo Nazionale FESR Sicurezza per lo Sviluppo
Obiettivo Convergenza 2007-2013 lavori di realizzazione di un centro polifunzionale alla via G. Galilei e di un poliambulatorio alla via Lava.
PROGETTO ESECUTIVO
-
La manutenzione degli impianti installati, è, insieme alla sicurezza un elemento centrale delle
filosofie di progetto adottate, in quanto indispensabile per mantenere in efficienza gli impianti che
garantiscono, sicurezza, risparmio energetico e funzionalità.
-
Per un uso razionale delle risorse si è scelta una procedura progettuale tesa al contenimento
energetico nel breve e lungo termine con l’impiego di apparecchi illuminanti con alti rendimenti
illuminotecnici.
-
L’efficienza energetica ne viene di conseguenza alle scelte progettuali indirizzate al contenimento
energetico, al rispetto delle normative inerenti la dispersione energetica e alla facilità di
manutenzione dell’opera.
Relazione Tecnica Impianti Elettrici e Speciali – Via Lava
Pagina 3
P.O.N. Sicurezza "Programma Operativo Nazionale FESR Sicurezza per lo Sviluppo
Obiettivo Convergenza 2007-2013 lavori di realizzazione di un centro polifunzionale alla via G. Galilei e di un poliambulatorio alla via Lava.
PROGETTO ESECUTIVO
2.
Normative generali
La realizzazione degli impianti elettrici e speciali, in particolare gli impianti cui si riferisce la presente
relazione sono quelli per la distribuzione ed utilizzazione dell’energia elettrica, per i servizi di sicurezza,
per l’utilizzo dei servizi di comunicazione, per la protezione dalle intrusioni e dalle effrazioni e
supervisione e controllo.
Le caratteristiche degli impianti e le norme fondamentali di riferimento ad essi applicabili, tenute a
riferimento per la progettazione eseguita sono di seguito elencate:

Norme CEI 64-8: “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiori a 1.000 V in corrente
alternata e a 1.500 V in corrente continua.”

Guida CEI 64-12: ”Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e
terziario.”

Guida CEI 64-14: “Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori.”

Guida CEI 64-50: “Edilizia residenziale: Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici
utilizzatori, ausiliari e telefonici.”

Norme CEI 11-1: “ Impianti di produzione, trasporto e di distribuzione dell’energia elettrica - Norme
generali.”

Norme CEI 11-25: “Calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti trifasi a corrente alternata.”

Norme CEI 11-28: ”Guida d'applicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti radiali e
bassa tensione.”

Norme CEI 11-37: “Guida per l’esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi
di I, II e III categoria.”

Norme CEI 17-5: ”Apparecchi a bassa tensione. Parte 2: Interruttori automatici.”

Norme CEI 23-3: “Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e
similari.”

Norme CEI 23-51: “ Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione
per installazioni per uso domestico e similare.”

Norme CEI 20-40: “Raccomandazioni per la posa dei cavi per energia con tensione nominale fino a
1kV.”

Norme CEI 81-10: “Protezione delle strutture contro i fulmini.”

Tabelle CEI UNEL riportanti le portate e le cadute di tensione per le diverse tipologie di cavo
impiegate.
La normativa CEI disciplina, oltre che l’installazione dell’impianto, anche i suoi componenti. Per essi sono
state considerate anche altre norme tra le quali, a titolo di esempio:

CT 20, (cavi elettrici);

CT 23, (apparecchiature di bassa tensione, quali interruttori automatici, prese a spina, tubi e
canali protettivi, apparecchi di comando, commutatori, connettori, interruttori differenziali);
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PROGETTO ESECUTIVO

CT 34, (apparecchi di illuminazione e lampade);

CT 59/61, (apparecchi utilizzatori);

CT 70, (involucri di protezione);

ecc.

D.P.R. 27 aprile 1955 n. 547: “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.”

D.P.R. 19 settembre 1994 n. 626 e successive modifiche ed integrazioni: “Attuazione delle direttive
CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro.”

Legge 1 marzo 1968 n. 186: “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature,
macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici.”

Legge 18 ottobre 1977 n. 791: “Attuazione della direttiva CEE n. 73/23 relativa alle garanzie di
sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di
tensione.

D. Leg. 81/2008: Testo unico sulla sicurezza.

D.P.R. 37/08: Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera
a) della Legge 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione
degli impianti all’interno degli edifici (G.U. n.61 del 12 marzo 2008).

UNI EN 1838:2000: “Illuminazione di emergenza”;

UNI EN 12464-1: ”Luce ed illuminazione. Illuminazione dei posti di lavoro. Parte 1: Posti di lavoro in
interni”.
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PROGETTO ESECUTIVO
3.
Elenco Elaborati
Il progetto esecutivo realizzato è costituito da una serie di elaborati grafici e dalla presente relazione
tecnica.
Gli elaborati sono:
IE.RT
IE.CAP
IE.01
IE.02
IE.03
IE.04
IE.05
IE.06
IE.07
IE.08
IE.09
IE.10
Relazione tecnica
Capitolato Tecnico Impianti Elettrici e Speciali
Impianto di terra
Impianti Elettrici – Pianta Piano Terra
Impianto di Illuminazione – Pianta Piano Terra
Impianto di Forza Motrice – Pianta Piano Terra
Cablaggio Strutturato Fonia Dati, Impianti Videocitofono e TV –
Predisposizioni Audio
Quadri Elettrici
Quadri Elettrici
Quadri Elettrici
Particolari Costruttivi
Particolari Costruttivi
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PROGETTO ESECUTIVO
4.
Classificazione del sistema elettrico
Il fabbricato posto a base di ristrutturazione consta di un edificio su due livelli. Al fine di alimentare
elettricamente gli impianti pertinenti a tutte le zone del fabbricato, quelli inerenti a questo appalto e quelli
di futura realizzazione, si è predisposta la realizzazione e la fornitura elettrica dei servizi condominiali e di
tutti i servizi dedicati alle aree pertinenziali.
Si è realizzerà nel vano sottoscale un campo misuratori di energia; in fase esecutiva dovrà essere
opportunamente coordinato con l’ente fornitore dell’energia elettrica in modo da realizzare le giuste
quantità e qualità di fornitura elettrica alle suddette zone.
Ad ogni modo, si prevede la predisposizione di tre misuratori di energia pertinenti alle zone comuni,
all’impianto ascensore e alla struttura di primo piano.
Nei pressi del campo contatori verranno installati i quadri elettrici di protezione delle zone comuni, della
montante dell’impianto elevatore e la protezione sottocontatore dell’impianto dedicato al primo piano.
Le forniture saranno del tipo 400V Trifase e 230V Monofase in Bassa Tensione con sistema di
distribuzione del tipo TT, secondo quanto regolamentato dalla norma CEI 64-8.
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PROGETTO ESECUTIVO
5.
Impianto di Terra
L’ impianto di terra e di protezione equipotenziale sarà realizzato con un sistema disperdente ad intimo
contatto con il terreno. Tale sistema disperdente sarà costituito da una serie di picchetti del tipo a croce
infissi nel terreno ed alloggiati in apposito pozzetto.
Tutti i picchetti saranno interconnessi mediante corda di rame nuda posata ad intimo contatto con il
2
terreno della sezione di 35mm .
Dal sistema disperdente verrà derivato il collettore principale di terra posto a base dell’edificio nei pressi
dello spazio predisposto per i misuratori di energia.
Dal collettore di edificio si dipartiranno le montanti per raggiungere le singole zone dove garantire
l’equipotenzialità delle masse metalliche.
Dovranno essere realizzati tutti i collegamenti equipotenziali delle masse metalliche in particolare di tutta
la zona servizi e bagni. La distribuzione dell’impianto di terra avverrà mediante cavo dedicato di colore
Giallo-Verde del tipo N07V-k.
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PROGETTO ESECUTIVO
6.
Impianto Elettrico
6.1.
Quadri Elettrici
A protezione degli impianti elettrici delle zone cui si è inteso suddividere le aree del fabbricato, saranno
installate delle apparecchiature di protezione adeguatamente dimensionate.
Si installerà un quadro elettrico a protezione dei servizi condominiali dal quale si gestiranno tutte le
utenze delle zone comuni e dell’area esterna di ingresso all’edificio.
Si installerà la protezione della montante che alimenterà il quadro elettrico di ascensore; quest’ultimo
quadro elettrico sarà fornito dal costruttore dell’impianto elevatore.
Si installerà la protezione sottocontatore a protezione della montate di alimentazione degli impianti
elettrici pertinenti al primo piano.
Per le circuitazioni e la distribuzione delle utenze vedi tavole grafiche e schemi elettrici.
Il quadro elettrico di zona installato dovrà essere realizzato in una carpenteria dedicata con grado minimo
di protezione IP3X.
La verifica del coordinamento delle protezioni è stata effettuata sui quadri previsti a progetto.
Il valore della caduta di tensione su tutte le linee dimensionate è inferiore al 4%.
6.2.
Distribuzione Principale
Per la distribuzione principale delle linee di alimentazione per le singole utenze ed apparecchiature si è
proceduto seguendo le linee consigliate dalle normative CEI.
A partire dal quadro elettrico sottocontatore fino al quadro di zone e alle utenze terminali, la distribuzione
delle condutture avverrà con posa sotto traccia.
Per l’impianto di illuminazione la distribuzione è realizzata mediante tubazione corrugata pesante in PVC
di diametro minimo 20 mm raccordati in cassette di derivazioni dedicate incassate nella muratura.
Per le utenze di forza motrice la distribuzione principale avverrà, sempre, mediante tubazione corrugata
pesante in PVC di diametro minimo 25 mm raccordati in cassette di derivazioni dedicate incassate nella
muratura.
Per la distribuzione generale delle apparecchiature vedere tavole grafiche di progetto esecutivo.
Per la realizzazione delle linee di distribuzione si dovrà fare riferimento agli elaborati grafici di progetto,
nonché alle indicazioni di seguito elencate:
•
linee principali 80% della portata secondo le norme;
•
linee secondarie 80% della portata secondo le norme, la caduta di tensione massima rispetto al
punto di prelievo sul quadro generale esistente, in condizioni di pieno carico, non sarà superiore
al 4%;
•
2
linee dorsali F.M. principali sezione minima 4 mm ;
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PROGETTO ESECUTIVO
•
linee derivate F.M. sezione minima 2,5 mm ;
•
linee dorsali LUCE principali sezione minima 2,5 mm ;
•
linee derivate LUCE sezione minima 1,5 mm ;
2
2
2
La formazione e le sezione di tutti i cavi di alimentazione, sono comunque riportati negli elaborati di
progetto.
In ogni caso, dove non specificato, saranno da rispettare le seguenti sezioni minime dei conduttori:
Corrente Nominale 10 A o inferiore
 Sezione Cavo
1,5 mm
2
Corrente Nominale 16 A
 Sezione Cavo
2,5 mm
2
Corrente Nominale 20 A
 Sezione Cavo
4 mm
Corrente Nominale 25 A
 Sezione Cavo
6 mm
Corrente Nominale 32 A
 Sezione Cavo
10 mm
2
Corrente Nominale 50 A
 Sezione Cavo
16 mm
2
Segnali & Circuiti ausiliari
 Sezione Cavo
1,5 mm
2
2
2
Tutte le linee elettriche, sono state dimensionate seguendo i criteri progettuali previsti nelle normativa
vigente ed in particolare modo tenendo in considerazione il carico massimo sui conduttori delle linee
principali e secondarie pari all’80 % della portata secondo le norme.
6.3.
Impianto di illuminazione
Nel dimensionamento degli impianti si è fatto riferimento ai criteri indicati nella Norma UNI EN 12464-1:
”Luce ed illuminazione. Illuminazione dei posti di lavoro. Parte 1: Posti di lavoro in interni”, per i locali
dalla stessa previsti, con i seguenti valori medi di riferimento:
•
Uffici generici: 500 lux
•
Sale per riunioni: 300 lux
•
Corridoi: 50-100 lux
•
Scale: 50-100 lux
•
Depositi/Archivio: 100 lux
•
Locali Tecnici: 150 lux
Negli ambienti interni si prevede generalmente l’impiego di corpi illuminanti con lampade fluorescenti,
nelle diverse tipologie richieste dallo specifico compito visivo.
Negli Uffici, al fine di assicurare il dovuto comfort visivo e un gradevole illuminamento diffuso all’intero
ambiente, si è previsto l’impiego di corpi illuminanti con ottica darklight.
L’illuminazione di sicurezza si realizza attraverso corpi illuminanti dedicati autoalimentati con gruppi
autonomi con autonomia 1 ora. Per l’effettiva posizione vedere tavole grafiche di progetto.
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PROGETTO ESECUTIVO
6.4.
Impianto di Forza Motrice
Per forza motrice si intende l’alimentazione di tutte le utenze inerenti l’impianto elettrico.
In particolare saranno garantite le alimentazioni delle macchine dell’impianto di condizionamento e
trattamento aria, le prese a spina e tutte le utenze di un certo impegno di potenza.
In generale, i componenti previsti hanno le caratteristiche idonee alle modalità di posa e sono adatti a
resistere alle sollecitazioni meccaniche, termiche o dovute all’umidità o alla corrosione prevedibili nel
funzionamento normale.
Essi sono conformi alle relative Norme CEI.
Le prese sono distribuite nei locali secondo le indicazioni della Guida CEI 64-50 e la situazione degli
arredamenti e posti di lavoro.
I frutti, i canali porta cavi e porta apparecchi e tutti gli atri componenti utilizzati sono rispondenti alle
relative Norme CEI di prodotto.
Normalmente nei principali locali sono previsti:
-
prese protette 10/16A 2P+T (tipo Unel)
-
prese protette di servizio 10/16A 2P+T (tipo bipasso)
-
prese protette fan coils 10/16A 2P+T (tipo Unel)
-
prese protette interbloccate di servizio 16A 2P+T e 4P+T(tipo CEE);
-
grossi utilizzatori hanno linee dedicate derivate direttamente dal quadro o tramite prese
dedicate.
Per i dettagli circuitali vedi elaborati grafici di progetto.
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PROGETTO ESECUTIVO
7.
Impianti Speciali
7.1.
Impianto fonia dati – Cablaggio Strutturato
Data la destinazione prevista per l’edificio, si realizzerà una rete fonia dati per la distribuzione alle singole
postazioni di lavoro del servizio di telefonia e trasmissione dati.
Gli apparati attivi del sistema fonia dati saranno installati in rack predisposto (fare riferimento alle tavole di
progetto). Tutti gli apparati attivi non faranno parte del seguente appalto.
Il cablaggio strutturato sarà di tipologia a stella. Dagli apparati attivi si dipartiranno i singoli punti cablati in
UTP categoria 6. I collegamenti puntuali saranno predisposti con vie cavi in canalizzazioni dedicate con
connessione diretta dal rack degli apparati fino alla postazione di utenza.
Tra i tipi di cablaggio fonia-dati possibili si è preferito il tipo di cablaggio standard, detto "strutturato", che
nasce con elevate capacità di riconfigurazione, ossia offre all'utente la possibilità di variare facilmente nel
tempo il tipo di impiego di una terminazione fisica e, quindi, di utilizzare, per la trasmissione dati, una
terminazione precedentemente impiegata per fonia o viceversa. Tale tipo di cablaggio inoltre supporta
alte velocità di trasmissione (allo stato fino a 1000 Mbit/sec), e quindi è idoneo a veicolare anche le
immagini statiche o in movimento.
La distribuzione alle utenze segue la stessa filosofia progettuale per le linee di forza motrice. La
distribuzione principale avverrà in tubazione corrugata pesante in PVC incassata nella muratura.
7.2.
Impianto TV-SAT
Si è previsto di installare un sistema di ricezione e distribuzione di segnale TV-SAT.
Il sistema si articola in una antenna ricevente con una centrale di testa e con relative dorsali principali
realizzate in coassiale in cavo coassiale a bassa perdita (attenuazione tipica 20dB per 100 metri
@2150MHz) tipo Cavel –DG 163, per condurre i segnali dal sistema radiante alla centrale di testa. La
rete di distribuzione sarà realizzata in cavo coassiale a bassa perdita (attenuazione tipica 28,5dB per 100
metri @2150MHz) tipo “Cavel - DG 113”, per condurre, in modalità bilanciata, il segnale a tutti i locali,
installando prese TV.
7.3.
Impianti Speciali - Videocitofono
Il progetto definitivo prevede la predisposizione di tutte le canalizzazioni per sistema audio posto nell’aula
dedicata alla didattica.
Si è, altresì prevista la installazione di un sistema di videocitofonia per l’accesso principale al complesso.
Per i dettagli di come previste le predisposizioni vedi tavole di progetto.
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