Convegno Automazione dei sistemi di distribuzione in media tensione MAI Lab Meas urement & A utomation for Industry Università di Genova Dipartimento Ingegneria Elettrica Paolo Pinceti Dipartimento Ingegneria Elettrica Università di Genova [email protected] Zanarotti Roberto SIEMENS ED MV Milano Pag. 1 ED MV Energy Sector PROGRAMMA 1 – Quadri MT ¾ ¾ ¾ ¾ Evoluzione dei quadri MT Tenuta d’arco interno (IAC) Segregazione dei quadri MT Quadri isolati in gas 2 – Cos’è l’Automazione ¾ ¾ Modello concettuale Tecniche SW 3 – Automazione per la MT ¾ ¾ ¾ ¾ Utente passivo tipico Impianto nel terziario Centrale fotovoltaica Centrale eolica Pag. 2 4 – RTC ¾ ¾ Interfaccia con la rete Sistema di Protezione Generale 5 – Architettura del sistema di automazione ¾ ¾ ¾ Architettura convenzionale Intelligent Electrical Devices Architetture integrate in rete 6 – Protocolli di comunicazione ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ Il modello ISO/OSI Il Layer Fisico Data Link e formato dati Metodi di accesso al bus Protocolli industriali: Modbus, Profibus IEC 61850 ED MV Energy Sector Da 83 m3 a 8m3 Fonte: ABB Installazione sul posto Prodotto di officina Assemblato in fabbrica, Testato con prove di tipo Anno fino al 1950 Assemblato in fabbrica, Isolato in SF6 type tested non type tested Air-insulated Assemblato in fabbrica, compatto Cast-resin insulated Air/solid-insulated fino al 1970 Gas-insulated dal 1970 dal 1980 dal 1982 Edificio 83 m3 47 m3 29 m3 24 m3 8 m3 Quadro 19 m3 14.5 m3 8.7 m3 5.8 m3 2.2 m3 Pag. 3 ED MV Energy Sector Come si sceglie ? Pag. 4 ED MV Energy Sector CEI EN 62271-200 Involucri metallici Continuità di servizio...................... Compartimenti accessibili Tipo accessibilità • Controllata con interblocchi • Controllata con procedure • Controllata con attrezzi Loss of service continuity • LSC 1 • LSC 2A • LSC 2B Compartimenti non accessibili Mezzo isolante • Aria • Fluido (gas o liquido) Tipo delle partizioni • PM metalliche isolanti • PI Classificazione arco interno IAC (opzione) Pag. 5 ED MV Energy Sector Loss of Service Continuity Perdita della Categoria di perdita continuità della di esercizio disponibilità d’esercizio ( „Loss of Service Continuity Category“ ) LSC 1 Nessuna continuità di servizio durante la manutenzione LSC 2A LSC 2 continuità di servizio durante la manutenzione LSC 2B LSC2A PI Pag. 6 Quando un vano compartimento di un quadro in viene aperto per involucro metallico eseguire manutenzione o controllo……….. z occorre mettere fuori servizio altre unità del quadro: continuità di servizio esclusa durante la manutenzione z le altre unità rimangono sotto tensione ma deve essere esclusa dal servizio la linea che fa capo all’unità del vano aperto (vecchio Protetto) z tutte le altre unità e anche l’arrivo o la partenza dell’unità aperta rimangono sotto tensione (vecchio Blindato) LSC2A PM ED MV Energy Sector LSC2B PM NESSUNA PERDITA Tenuta arco interno (IAC Internal Arc Classified) Quando richiedere la classificazione IAC Pag. 7 ED MV Energy Sector Tenuta arco interno (IAC Pag. 8 Internal Arc Classified) ED MV Energy Sector Tenuta d’arco interno (IAC) Classificazione dell’ambiente Definizione dei lati del quadro 60 cm Esempio IAC FL16kA 1s 10 cm 1s 80 cm oppure10 cm Valore consigliato dalla IEC62271-200 Pag. 9 ED MV Energy Sector Classe dei diaframmi secondo CEI 62271-200 Pag. 12 ED MV Energy Sector Classe dei diaframmi secondo CEI 62271-200 PI Pag. 13 PM ED MV Energy Sector Sostituzione dei fusibili PI Pag. 14 ED MV Energy Sector PM Quadri di media tensione LSC2A-PM secondo CEI 62271-200 aria resina PM gas aria resina PI Pag. 16 ED MV Energy Sector GIS Quadri di media tensione non accessibili secondo CEI 62271-200 gomma gas gomma La contaminazione superficiale non ha conseguenze Interruttore in vuoto Pag. 17 ED MV Energy Sector CEI 62271-200 ed. 2.0 Forecast publication date: 2009-12 Pag. 18 gas insulated switchgear ED MV Energy Sector Capsule isolate in GAS Capsula in acciaio inossidabile Passanti elettrici Passanti alle sbarre Sezionatore Interruttore in vuoto Passanti ai cavi Pag. 19 ED MV Energy Sector Capsule isolate in GAS Pag. 20 ED MV Energy Sector Capsule isolate in GAS Nessuna guarnizione Insensibile alle variazioni di temperatura e pressione Nessuna perdita di gas Nessuna penetrazione di umidità Insensibile al clima Sigillati nessun lavoro con il gas in cantiere Pag. 21 ED MV Energy Sector Quadri isolati in GAS 2007: 25 Years Gas-Insulated Medium-Voltage Switchgear from Siemens Compartimenti accessibili Compartimenti non accessibili ARIA Dimensioni contenute Indipendenza dall’inquinamento Indipendenza dall’altezza d’installazione Assenza di manutenzione Probabilità d’errore durante la manutenzione Rischio d’incendio Riduzione delle dimensioni della cabina di trasformazione Riduzione dei fuori servizio Bassi costi dell’intero ciclo di vita Impatto sul riscaldamento globale contenuto Pag. 22 ED MV Energy Sector GAS + + + + + + + + + + La scelta del tipo di interruttore SF6 Pag. 23 Volume d’olio ridotto ED MV Energy Sector Vuoto Classificazione degli interruttori EN 62271-100 HV alternating current circuit breakers Caratteristica Durata meccanica Durata elettrica Probabilità di riadescamento durante le interruzioni di correnti capacitive Pag. 24 Classe Descrizione M1 • 2.000 manovre, durata normale M2 • 10.000 manovre • Manutenzione limitata E1 • Interruttore base diverso da E2 E2 • Le parti d’interruzione del circuito principale non richiedono manutenzione C1 • Bassa, testata con prove di tipo C2 • Molto bassa • Testata con prove di tipo ED MV Energy Sector Interruttore in SF6 Chiuso Apertura contatti principali Pag. 25 Periodo d‘arco Aperto ED MV Energy Sector La scelta del tipo di interruttore Interruttore in vuoto Pag. 26 ED MV Energy Sector La scelta del tipo di interruttore Contatti in CuCr Parti principali Ampolla in ceramica Flange Protezione Piastra metallica Contatti Dati tecnici Forma dei contatti Pag. 27 Pressione interna 10-6 mbar Distanza dei contatti 6 to 20 mm Resistenza di contatto 10 µOhm ED MV Energy Sector La scelta del tipo di interruttore T W = ∫ u ⋅ i ⋅ dt 1000 Arc energy [kWs] Oil 800 0 Vuoto C ircuit-B reaker B assa tensione d’arco 600 B reve lunghezza d’arco B reve tempo d’interruzione 400 ¾ B assa energia d’arco S F6 200 Vuoto 0 0 Pag. 28 10 20 30 40 50 B reaking C urrent [kA] ED MV Energy Sector La scelta del tipo di interruttore Manovre ammissibili 0 Elevato numero di manovre elettriche 10.000 A causa della limitata abrasione dei contatti la corrente nominale può essere interrotta fino a 30.000 volte e la corrente di corto circuito fino a 100 volte, spesso oltre. 80 Durata dell’arco sempre inferiore a15 ms, tensione d’arco tra 20 e 200 V max. 2 50 35 1 10 1 3 16 25 20 kA Corrente di interruzione Pag. 29 ED MV Energy Sector La scelta del tipo di interruttore 100% 90% Quota di mercato 80% 19 7 Vuoto 37 46 70% 60% 50% 20% 10% 56 60 62 64 SF6 67 13 Magnetici 15 36 40% 30% 51 20 20 33 28 26 24 Olio min. 22 18 0% 22 16 22 14 22 11 1980 1982 1985 1988 1990 1993 1996 2000 2005 Pag. 30 ED MV Energy Sector Olio ridotto Omologazione ISPESL per tutti i quadri MT SIEMENS SF6 Pag. 31 ED MV Energy Sector Quadri isolati in SF6 tipo 8DJ and 8DH Caratteristiche Minimi costi d’esercizio Esenti da manutenzioni Insensibili alle polveri e alla condensa Insensibili all’altezza d’installazione compatti bassi investimenti per gli edifici Flessibili e modulari per tutte le applicazioni nella distribuzione secondaria Pag. 32 ED MV Energy Sector SIMOSEC isolato in aria: Caratteristiche tecniche Fino a 24 kV, 20 kA, 1250 A Sbarre, 1250 A Derivazioni Contenitore metallico segregazioni PM Altezza: 1750 mm Fino a 17,5 kV, 25 kA, 1250 A sbarre, 1250 A derivazioni Semplice sistema di sbarre Isolato in aria 12 30 m m Prefabbricato, provato secondo IEC 62 271-200 Pag. 36 RK RK LT11 HF TR 375 375 750 375 375 ED MV Energy Sector SIMOSEC Classificazione secondo CEI 62271-200 Segregazioni: PM Categoria LSC: LSC 2B LSC 2A Scomparti con fusibili e scomparto interruttore asportabile 3AH6 I tipici di misura ME1 e ME2 della serie SIMOSEC come da 62271200 non sono classificabili con l‘attribuzione di una categoria LSC Pag. 37 ED MV Energy Sector Quadro MT tipo SIMOSEC Dati elettrici Valori di tensione Tensione nominale Ur 7.2 kV 12 kV 15 kV 17.5 kV 24 kV nominali Tensione di tenuta a frequenza industriale Ud 20 kV 28 kV 36 kV 38 kV 50 kV Tensione di tenuta ad impulso Up 60 kV 75 kV 95 kV 95 kV 125 kV Corrente nominale delle sbarre omnibus Ir 630 A (=standard), 1250 A Valori di corrente per unità sezionatore Ir nominali delle partenze per unità con sez. e fusibili Ir per unità con interruttore Ir max 630 A per unità misura Ir 630 A Corrente di breve durata nominale ammissibile per 1 sec. Ik max. 25 kA 25 kA 25 kA 25 kA 20 kA Corrente di breve durata nominale ammissibile per 3 sec. Ik max. 20 kA 20 kA 20 kA 20 kA 20 kA Valore di cresta della corrente di breve durata Ip max. 63 kA 63 kA 63 kA 63 kA 50 kA Corrente di breve durata interruttore Temperatura ambiente Pressione di progetto per contenitore SF6 Pag. 38 max 630 A dipendente dalla taglia dei fusibili* ISC max. 25 kA 25 kA 25 kA 25 kA 20 kA T -5°C bis +55°C (con apparecchiature di BT) pre 0,5 bar ED MV Energy Sector Cos‘è l‘Automazione Industriale Processo + Sensori + Attuatori + Controllo LT2 TK2 TK2 TK1 V105 PVC1 V106 V107 PVC2 V108 F03 PT1 VSD1 F02 VSD2 V124 2"1/2 2"1/2 V101 LCV1 V102 OR 4 PUMP 1 PUMP2 2"1/2 FT2 LCV2 TT2 V104 2"1/2 PT2 F01 V123 1"1/2 1"1/2 L‘Automazione di un Sistema Elettrico -T15 15kV 100V 100V 3 3 3 3 15kV (17,5kV) / 3~50Hz 25kA (1s) / 630A -Q0 -Q0 -Q0 630A 630A -Q01 -Q01 Processo: la potenza -Q0 630A -Q01 630A Sensori: TA, TV, relè, strumenti si misura -Q01 1) 630A 630A 630A DC 110V -A51 -T1 3 -A51 300/1 A 5P10 - 5 VA 300/1 Cl. 0,5 - 5 VA -T21 1 -T1 3 -A51 50/1 A 5P10 - 5 VA 100/1 Cl. 0,5 - 5 VA -T21 100/1 A 2 VA 1 -T1 3 -A51 300/1 A 5P10 - 5 VA 300/1 Cl. 0,5 - 5 VA -T21 100/1 A 2 VA 1 -T1 3 300/1 A 5P10 - 5 VA 300/1 Cl. 0,5 - 5 VA -T21 100/1 A 2 VA 1 100/1 A 2 VA Attuatori: interruttori, sezionatori, teleruttori, inverter Controllo:PC, PLC, mimici Modello Concettuale dell‘Automazione MONDO VIRTUALE CONTROLLO ATTUATORI PROCESSO Air MONDO REALE STRUMENTAZIONE Virtualizzazione del Mondo Reale Virtualizzazione oggetti reali: viene creato un oggetto per ciascuna proprietà dell’oggetto reale ogni caratteristica è indipendente Le informazioni utili di un oggetto reale cambiano a seconda della applicazione pezzo di informazione ed insieme di funzioni per consentire l’accesso a tale informazione, leggerla,crearla e/o modificarla Oggetti e Aspetti Vantaggi per l‘Utente (1) SICUREZZA Luoghi di lavoro Igiene Ambiente Impianti Vantaggi per l‘Utente (2) QUALITA’ ISO 9004: 2000 “Guidance for performance improvement” QUANTITA’ Vantaggi per l‘Utente (3) INTEGRAZIONE (aziendale) MANUTENZIONE MANAGEMENT VENDITE MARKETING PRODUZIONE FINANZA Vantaggi per l‘Utente (4) INTEGRAZIONE (geografica) Vantaggi per l‘Utente (6) ! ! ! ! ! ! ! ! ! !! ! ! ! ! !! ! ! ! ! ! ! !! ! ! ! ! ! ! ! !! ! !! ! ! ! ! !! !!! ! ! ! ! ! !! !!! ! ! ! ! !! !! ! ! ! OUTSOURCING FLESSIBILITA’ Benefici dell‘Automazione per la MT INTEGRAZIONE (geografica) QUANTITA’ OUTSOURCING FLESSIBILITA’ QUALITA’ INTEGRAZIONE (aziendale) SICUREZZA Impianto Utente Passivo - Schema RETE -T15 15kV 100V 3 3 3 15kV (17,5kV) / 3~50Hz 16kA (1s) / 630A -Q0 -Q0 -Q0 630A Impianto Utente 630A DC 110V QMT -Q01 -Q01 630A -A51 -T1 3 TR1 TR2 PC-2 1 -Q01 630A -A51 300/1 5P10 - 5VA 300/1 Cl.0,5 - 5 VA -T21 PC-1 630A -T1 3 -A51 50/1 A 5P10 - 5 VA 50/1 A Cl. 1 - 5 VA -T21 100/1 2 VA 1 -T1 3 100/1 A 5P10 - 5 VA 100/1 A Cl. 1 - 5 VA -T21 100/1 A 2 VA 800kVA uk = 6% 15/0.41kV Arrivo da rete 630A Trasformatore T1 1 100/1 A 2 VA 2.000kVA uk = 6% 15/0.41kV Trasformatore T2 Impianto Utente Passivo – 50-51 IccDM RETE @ 15 kV FASE-FASE IccBm/M PG B IccAm IccAM D A C 15 kV PG A C B D 400 V 400 V Protective Relays Setting Type A SIEMENS 7SJ6025 B SIEMENS 3WL-1250 A Setting CT ratio I>= 1.0 In I>>= 14 In K= 0.5 (NI) t>>= 0.05 s 50/1 A IR= 1 In Isd= 4 In tR= 2 s tsd= 300 ms --- C SIEMENS 7SJ6025 I>= 1.0 In I>>= 16 In K= 0.5 (NI) t>>= 0.05 s 100/1 A D SIEMENS 3WL-3200 A IR= 0.9 In Isd= 4 In tR= 2 s tsd= 300 ms --- PG --- I>= 0.83 In t>= 0.5 s (*) I>>= 2 In t>>= 0.12 s 300/1 A CORRENTE NOMINALE (T2-2000 kVA) T2 2.000 kVA Vcc 6 % CORRENTE NOMINALE (T1-800 kVA) T1 800 kVA Vcc 6 % A B C D PG AC Impianto Utente Passivo – 51N FASE-TERRA RETE @ 15 kV IccA PG 15 kV A C PG T1 800 kVA Vcc 6 % T2 2.000 kVA Vcc 6 % B D 400 V 400 V A C Protective Relays Setting Type Setting A SIEMENS 7SJ6025 B SIEMENS 3WL-1250 A Ig= 0.1 In C SIEMENS 7SJ6025 Io>= 0.02 In D SIEMENS 3WL-3200 A Ig= 0.1 In PG --- Io>= 0.02 In to>= 0.05 s CT ratio 100/1 A PG tg= 0.3 s --AC to>= 0.05 s tg= 0.3 s Io>= 2 A to>= 0.17 s (*) Io>>= 120 A to>>= 0.12 s 100/1 A --- 100/1 A (*) valori minimi di taratura per reti isolate (CEI 0-16) Impianto Utente Passivo – Funzioni Impianto Utente Passivo – Misure DISTRIBUTORE Impianto Utente Passivo – Misure MISURA LOCALE FINALITA’ - manutenzione - indicazione immediata MISURA di PROCESSO - statistiche - ripartizione costi - regolazioni/allarmi Necessaria (su fieldbus) COMUNICAZIONE Non necessaria PRECISIONE Bassa Elevata ACCURATEZZA Bassa Elevata Accuratezza Precisione Accuratezza Precisione Accuratezza Precisione Accuratezza Precisione Accuratezza di Misura Accuratezza TA Accuratezza TV 3,5 5 4,5 3 4 3,5 Cl. 5 2 IEC 60255-8 1,5 Erroe [%] Accuratezza [%] 2,5 3 2,5 2 1,5 1 1 0,5 0,5 0 0 0 20 40 60 80 100 120 Tensione [%] 140 160 180 200 Cl. 0,2 0 20 40 60 Carico [% ] (0,5%+0,5%+0,2%) (3%+5%+5%) 80 100 120 Impianto nel Terziario - Schema RETE SCOPO: CONTINUITA’ DEL SERVIZIO Impianto Utente CABINA 1 CABINA 2 CABINA PRINCIPALE Impianto nel Terziario – Assetti GE2 GE1 RETE 53E2E 52L RETE GE1 GE2 52E2E 52E2N 52L 52E1 52BT 52BT SBARRE EMERGENZA SBARRE NORMALI .a) Assetto Normale RETE SBARRE EMERGENZA SBARRE NORMALI .b) Assetto Emergenza GE1 GE2 52E2E 52L 52E2N 52E1 RETE GE1 52E2N 52E2E 52L 52E1 GE2 52BT SBARRE EMERGENZA 52E2N 52E1 52BT SBARRE NORMALI .c) Assetto Emergenza (guasto GE.1) SBARRE EMERGENZA SBARRE NORMALI .b) Assetto Emergenza (guasto GE.2) Impianto nel Terziario - Funzioni Impianto nel Terziario - Logiche IEC 61131-3 Programming languages / Industrial Control Programming (PLCopen) Step 1 N AA BB FILL CC -|-||----|/|-----------------( |----|/|-----------------()) Transition Step 2 LD LD AA ANDN ANDN BB ST ST CC Ladder Diagram Instruction List S Empty Transition T e m p C o n tro l H e at H eat Step 3 Cool S e tP o in t T e m pS e n so r PV C ool p H S en so r p H Co n tro l A d d A cid M a in S e q u e n c e A d d A lka li S ta rt S ta rt Sequential Functional Chart S to p A d d A cid S e tP o int S to p D u ratio n D u ra tio n Tem p PV A d d A lka li pH A g ita tion A g ita te C o n tro l M o to rS p ee d IF IF…. ….THEN THEN FOR FOR…. ….WHILE WHILE F illS ta te S e tP o int PV A g itate S p e e d V a lv e C o n tro l F ill S ta te Structured Text M o torS p e e d F ill V a lve P o sitio n s H a r ve st H ar ve st Block Diagram Sequential Function Chart - SFC E’ una potente tecnica grafica per descrivere il comportamento sequenziale di un programma di controllo. Utile per suddividere una funzione complessa in passi semplici Mostra il controllo nel suo assieme, ed è utile per rapide diagnosi in caso di disservizi Gli elementi base sono: STEP con BLOCCHI AZIONE e TRANSIZIONI E’ in gradi di gestire sequenze in parallelo e/o alternative Ladder Diagram (LD) Basato sulla grafica degli schemi funzionali americani, ottimo per gestire stati onoff, temporizzatori, logiche semplici. Instruction List (IL) Basato sul ‘Anweisungsliste’ (AWL) di origine tedesca, è potente quanto complesso. Ogni riga corrisponde ad un comando elementare (ad es. “memorizza il valore in un registro), e consente di ottimizzare il programma di controllo. Structured Text (ST) Linguaggio ad alto livello, strutturato a blocchi. La sintassi ricorda il PASCAL Possiede comandi complessi, e consente il concatenamento di istruzioni Supporta: Loop iterativi (REPEAT-UNTIL; WHILE-DO) Esecuzioni condizionate (IF-THEN-ELSE; CASE) Funzioni matematiche (SQRT(), SIN()) Function Block Diagram (FBD) Linguaggio di programmazione totalmente grafico. Le funzioni sono blocchi collegati da connessioni che rappresentano lo scambio di variabili. Indispensabile per la gestione di variabili analogiche, loop di regolazione, funzioni complesse, scambio dati tra applicazioni. Esistono librerie di blocchi funzione standard. Esempio di Function Block FUNCTION_BLOCK HYSTERISIS VAR_INPUT XIN1, XIN2 : REAL; REAL REAL REAL Hysterisis XIN1 Q XIN2 EPS EPS : REAL; (* Hysterisis band *) BOOL END_VAR VAR_OUTPUT Q : BOOL := 0 END_VAR IF Q THEN IF XIN1 < (XIN2-EPS) THEN Q := 0 (* XIN1 decreasing *) Q 1 END_IF; ELSIF XIN1 > (XIN2 + EPS ) THEN 0 EPS EPS Q := 1; (* XIN1 increasing *) END_IF; XIN2 END_FUNCTION_BLOCK Impianto Fotovoltaico - Schema Impianto Utente Attivo INV-1.1 TR1 PC-1 INV-1.n RETE QMT INV-2.1 TR2 PC-2 INV-2.n Impianto Fotovoltaico – Layout (1) Cabina Interfaccia Rete ENEL Cabina 1 Discese alla cabina Corda Rame nudo 50 mm2 cavidotti interrati collegamenti stringhe con cavi 2 x 2.5 mm2 4 7 10 Corda Rame nudo 50 mm2 QSC-7.2 QSC-7.3 cavi 1.1.2-p e 1.1.2-n QSC-7.1 Discese a livello tettoie QSC-7.4 QSC-7.5 1 2 cavi 1x16 mm2, posati in guaine separate e distanziate derivazioni con morsetti stagni in passerella Discese alla cabina Distribuzione secondaria 2 cavi 1 x 120 mm2 cavi 1.1-p e 1.1-n Corda Rame nudo 50 mm2 11 8 Passerelle portacavi 300x80 mm, fissate ai muretti divisori della copertura 5 2 Dorsali posate su passerelle metalliche fissate ai muretti divisori Passerelle portacavi 300x80 mm, posate a livello gronda 14 12 9 Corda Rame nudo 50 mm2 6 3 Impianto Fotovoltaico – Layout (2) MODULO 180 W 35 V, ≈5 A 8 QUADRI STRINGA in parallelo - 490 V, 320 A - 14 moduli in serie - 490 V, 5 A (≈ 2,5 kW) (≈ 160 kW) QUADRO DI PARALLELO STRINGHE 8 STRINGHE in parallelo - 490 V, 40 A (≈ 20 kW) Quadri di stringa collegamenti stringhe con cavi 2 x 2.5 mm2 QSC-7.2 cavi 1.1.2-p e 1.1.2-n QSC-7.1 QSC-7.3 QSC-7.4 2 cavi 1x16 mm2, posati in guaine separate e distanziate derivazioni con morsetti stagni in passerella cavi 1.1-p e 1.1-n Scaricatore Sezionatore QSC-7.5 Impianto Fotovoltaico – 50-51 Schema semplificato per la taratura protezioni FASE-FASE IccBm/M IccAm IccAM RETE @ 15 kV B A PG PG 15 kV A CORRENTE NOMINALE T1 1000 kVA Vcc 6 % 400 V B B Protective Relays Setting PG Type Setting CT ratio A SIEMENS 7SJ6025 I>= 1.0 In I>>= 16 In K= 0.5 (NI) t>>= 0.05 s 50/1 A B SIEMENS 3WL-1600 A IR= 0.9 In Isd= 4 In tR= 2 s tsd= 300 ms --- PG --- I>= 0.83 In t>= 0.5 s (*) I>>= 2 In t>>= 0.12 s (*) valori minimi di taratura (CEI 0-16) 300/1 A A Impianto Fotovoltaico – 51N e BT-IT FASE-TERRA RETE @ 15 kV IccA PG 15 kV A PG A Misura Energia Prodotta T1 800 kVA Vcc 6 % 400 V Controllo isolamento B PG Protective Relays Setting Type Setting CT ratio A SIEMENS 7SJ6025 Io>= 0.02 In to>= 0.05 s 100/1 A B CONTROLLO ISOLAMENTO ALLARME --- PG --- Io>= 2 A to>= 0.17 s (*) Io>>= 120 A to>>= 0.12 s 100/1 A (*) valori minimi di taratura per reti isolate (CEI 0-16) A Controllo isolamento MEMORIA RESET Impianto Fotovoltaico – Protezione Interfaccia CEI 0-16 (art.8.7.2) Il Sistema Protezioni di Interfaccia deve: - evitare l’alimentazione della rete MT, - evitare di alimentare guasti, - proteggere da richiusure automatiche ≥2 Impianto Fotovoltaico – Protezione Interfaccia U> tbd t> 0 f> f< t tbd tbd 0 Uo> tbd to> tbd (≥400 kVA) U< tbd t< 0.3 s opzionale Impianto Fotovoltaico – Quadri SF6 =K01 +K01 =KZ01 =K02 +K02 =KZ03 =K03 +K03 =KZ02 =K04 +K04 =KZ02 500 500 500 500 600 Quadro isolato in SF6: - compatto 2000 1400 - esente manutenzione 10 2000 10 Impianto Eolico – Schema ad anello SOTTOSTAZIONE AT RETE MT RETE AT TRASFORMATORE AT/MT Impianto Eolico – Schema radiale SOTTOSTAZIONE AT RETE MT RETE AT TRASFORMATORE AT/MT Impianto Eolico – Confronto degli schemi Pro: quadro di generatore più semplice Contro: quadro principale più complesso Pro: quadro principale più semplice Contro: quadro di generatore più complesso Decisivo è il layout fisico che influenza la lunghezza dei cavi MT Linee 132 kV in entra-esce By-pass Impianto Eolico – Sottostazione AT/MT Protezioni di linea Sbarra 132 kV Punto di consegna Misura energia prodotta/assorbita Trasformatore 132/20 kV Quadro MT principale Tecnologie per Sottostazioni AT Gas Insulated Switchgear (GIS) Sottostazione Compatta Apparecchiatura: isolata in gas Collegamenti: isolati in aria Sottostazione in Aria Sottostazione AT/MT - GIS - Estremamente compatto - Idoneo per ambienti inquinati - Altissima affidabilità - Manutenzione ridottissima - Costo elevato Sottostazione AT/MT – Ibrido Line 2 12 m Line 1 Line 1 Line 2 5m 16 m 12.5 m 3.4 m Tr. 1 Tr. 2 Sottostazione AT/MT – Aria/Ibrido ARIA 1300 m² 23 m 33 m Riduzione Ingombri > 70% IBRIDO 360 m² 40 m 16 m Sottostazione AT/MT – Costi ONERI DI ALLACCIAMENTO CAVO AEREO Impianto Eolico – Struttura di un generatore Funzioni di automazione: - controllo angolo delle pale - regolazione del generatore (del tipo a magneti permanenti) - controllo di velocità/carico (inverter 4 quadranti a IGBT) con funzione di MPPT - sincronizzazione con la rete - protezioni meccaniche e elettriche Impianto Eolico – Automazione di un generatore Architettura di automazione: - ogni generatore è autonomo, dotato di un sistema locale di automazione (PLC) - le sicurezze sono gestite da un sistema separato (o con PLC in configurazione ridondata) - ciascun generatore colloquia col sistema centrale che li coordina e supervisiona “Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica” Progettazione per la Distribuzione Secondaria in Media Tensione: Soluzioni per Utilizzatori e Produttori CEI 0-16 CEI 11-20 CEI EN 61078 CEI 11-27 CEI EN 62271-200 Distribuzione secondaria in Media Tensione Page 1 E_PD DMV CEI 0-16 Dati di rete necessari al progetto Livello di tensione 15/20 (8,4;10;22;23;27,5;30) kV Stato del neutro isolato/compensato/a terra Corrente c.to c.to 3Φ massima dimensionamento Corrente c.to c.to 3Φ di esercizio max. protezioni Corrente c.to c.to 3Φ esercizio min.[1] protezioni Corrente c.to c.to 3Φ convenz. min .[2] funzionamento Corrente guasto 1Φ a terra (max.) rete di terra Tempo rimozione guasto a terra rete di terra [1] assetto di rete normale, generazione minima [2] assetto di rete degradato, generazione minima Page 2 E_PD DMV CEI 0-16 Dati utente necessari al progetto Utenti passivi non contengono dispositivi per la produzione di energia che possano funzionare, anche per brevi periodi, in parallelo con la rete Utenti attivi contengono dispositivi per la produzione di energia, statici o rotanti, che possano funzionare in parallelo con la rete Potenza disponibile massima potenza prelevabile Potenza efficiente massima potenza erogabile in modo continuativo Sensibilità ai disturbi di carichi e generatori Disturbi immessi da parte di carichi e generazione Interrompibilità di carichi Page 3 E_PD DMV GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI ENEL DISTRIBUZIONE Page 4 E_PD DMV Schemi di allacciamento alla rete MT PUNTO DI CONNESSIONE RETE RETE Punto di connessione: punto della rete (nell’assetto preesistente la connessione) nel quale si inserisce l’impianto di rete per la connessione. PUNTO DI CONNESSIONE IMPIANTO PER LA CONNESSIONE IMPIANTO DI RETE PER LA CONNESSIONE Impianto di rete: l’insieme degli impianti necessari per la connessione alla rete di un impianto di utenza <0,1 Tensione di allacciamento PUNTO DI CONSEGNA DISTRIBUTORE BT IMPIANTO DI UTENTE PER LA CONNESSIONE Potenze [MVA] Livello di tensione BT 0,1 ÷ 0,2 MT 0,2 ÷ 3 3 ÷ 10 MT MT AT >10 Page 5 IMPIANTO UTENTE AT E_PD DMV UTENTE Schema cabina di consegna UTENTE PASSIVO UTENTE ATTIVO Page 6 E_PD DMV Il Dispositivo Generale Regole Generali per il DG Il sezionatore di terra sull’arrivo se previsto con blocco a chiave !!! Se è montato un TV a monte dell’interruttore, è necessario proteggerlo con sezionatore + fusibile. I TA possono essere montati a monte dell’interruttore Solo se sono del tipo senza avvolgimento primario. Se ci sono solo 2 montanti MT, il DG può essere omesso se si utilizza un quadro metallico. 8.5.3.2 Il cavo di collegamento MT, comprese le due terminazioni, deve essere il più corto possibile (massimo 20 m) e di sezione almeno equivalente a 95 mm2 di rame. Page 7 E_PD DMV 8.2.1 Dispositivi di messa a terra funzionali alla connessione Manovre di esercizio e/o per la manutenzione Art. 11 della Norma CEI 11-27 lavori fuori tensione paragr. 11.2.6.1 che recita: “L’esecuzione della messa a terra ed in cortocircuito dell’impianto AT (tensione superiore a 1 kV) può essere effettuata con due modalità: – applicando i dispositivi mobili; – utilizzando, ove esistenti, le apparecchiature predisposte per effettuare la messa a terra ed in cortocircuito della parte d’impianto.” l’Utente può: 1) Non predisporre alcun sezionatore di terra. l’Utente chiede l’intervento del Distributore per mettere fuori tensione e in sicurezza il cavo di collegamento + dispositivi di messa a terra mobili 2) Sezionatore di terra + gli incaricati del Distributore devono consegnare una chiave assolutamente non duplicabile per l’Utente ................che consente la chiusura del primo sezionatore di terra dell’Utente. Page 8 E_PD DMV Norma CEI 0-16, art. 8.2.1 - Messa a terra funzionale (RI) (PL) Le norme CEI EN 50110 (art. 4.3 e 6.2.4.3) e CEI 11-27 prevedono la definizione di un accordo fra i soggetti responsabili degli impianti (RI) per definire le manovre di disalimentazione del cavo, la consegna dello stesso e del relativo elemento d’impianto al Preposto ai lavori (PL). Le procedure per la messa in sicurezza del cavo di collegamento devono essere definite per iscritto nel contratto di connessione (norma CEI 0-16, art. 13.1.3). Page 9 E_PD DMV 8.2.1 Dispositivi di messa a terra funzionali alla connessione Soluzione: QMT esenti da manutenzione Isolamento in Aria Isolamento in Gas Page 10 E_PD DMV Soluzioni compatte per RTC 8DH10 Esente da manutenzione a vita Page 11 E_PD DMV Configurazione del DG SI SI SI TV solo quando serve 67N Page 12 E_PD DMV Relè direzionale di terra (67N) Il relè 67N misura: - tensione omopolare - corrente omopolare TENSIONE OMOPOLARE 0 V Lo scatto avviene se: - V0 > soglia - I0 > soglia - angolo tra V0 e I0 nel settore di intervento CORRENTE DI FASE 1 S a t as ea I0 n iu l g E_PD DMV 2 S Page 13 ee en na i s l I0 CORRENTE OMOPOLARE N.B. è importante rispettare il verso di TA e TV, e la connessione a terra dei circuiti secondari. NEUTRO ISOLATO NEUTRO COMPENSATO Protezione dell’interfaccia con la rete 51N o 67 N? Se la corrente di terra della rete MT utente è > 80% del valore CEI 0-16 di taratura indicato dal distributore Î è necessario installare (art.8.5.12.2) un relè direzionale di terra (67N) con un 51N per rilevare i doppi guasti monofase a terra. 25 m IG = U (0,003 L1 + 0,2 L2) tensione nominale in kV lunghezza delle linee aeree in km lunghezza delle linee in cavo in km Esempio: U = 20 kV L2 = 0.525 I0min = 2 A Page 14 51N 200 m RETE U L1 L2 51N IG = 2,1 A 20kV 15 kV 300 m 67N 80% I0min = 1,6 A 51N E_PD DMV SCHEMA SEMPLIFICATO (con due DG) Per utenti attivi e passivi Paragrafo 8.4.2, pagina 67, figura 22 “la somma delle soglie di ciascun relè rispetti i vincoli imposti dal Distributore” Sezionatore generale Deve essere o sotto carico oppure interbloccato con entrambi gli interruttori in aperto Rischio di scatti intempestivi per: - inserzione trasformatori, - squilibri verso terra (piccole correnti di terra capacitive), - sovraccarichi temporanei, … Page 15 la seconda soglia della protezione di massima corrente (I>>)non svolge la funzione di protezione contro il sovraccarico (funzione affidata invece alla prima soglia I>) Il soddisfacimento di tale condizione limiterebbe ulteriormente il massimo numero di trasformatori energizzabili contemporaneamente nella rete dell’Utente E_PD DMV Protezione dell’interfaccia semplificata CEI 0-16 (art.8.6.1) - Io ≤ 50 A - cavo < 20 m Page 16 E_PD DMV Struttura del sistema di protezione Page 17 E_PD DMV Protezione dell’interfaccia con la rete (Sistema di Protezione Generale) opzionale 250 A, 500 ms 600 A, 120 ms 2 A, 170 ms (1) 120 A, 120 ms PHASE-TO-GROUND Protezione dal Sovraccarico I> I>> I>>> I0> I0>> Tempo inverso * sorgente di alimentazione ausiliaria, * TA e TV, * relè di protezione, * relè ausiliari, * circuiti volt-amperometrici, Non Integrato * circuiti di scatto, * bobine di apertura. I>> t>> I>>> t>>> CEI 0-16 5.7 SPG secondo CEI11-20 - Guasti a terra - Max corrente 2 soglie (1) 450 ms per reti a neutro compensato Page 18 - bobina di minima tensione - lancio di corrente con monitoraggio E_PD DMV Logger Il dispositivo realizzato secondo le presenti prescrizioni si intende idoneo a soddisfare quanto prescritto dalla Delibera 247/04 (art. 33.15) Idoneo per CEI 0-16 Idoneo al fine di dimostrare gli eventi Delibera 247/04 (art. 33.15) Facoltativi Riferimenti : delibera 333/2007 Art. 37.1 >> requisiti in 35.1 o 35.2>>35.1 Per non pagare il CTS devono essere secondo RTC il DG, la PG e le Tarature,il DG deve essere dotato di B.M. o Logger punti da 1 a 4. Page 19 E_PD DMV Utenti attivi, origine dell’SPI : CEI 11-20 08-2000 Sistemi di II categoria: alta tensione di potenza superiore a 1kVA Occorre prevedere dispositivi di protezione indipendenti per : Consegna e misura Generazione Carichi privilegiati Rimanente parte della rete dell’Utente produttore Rete Pubblica DG Carichi non abilitati al funzionamento in isola DI Carichi abilitati al funzionamento in isola, privilegiati D GEN. Sistema di generazione Page 20 E_PD DMV Protezione dell’interfaccia per utenti attivi CEI 0-16 (art.8.7.2) Il Sistema Protezioni di Interfaccia deve: - evitare l’alimentazione della rete MT, - evitare di alimentare guasti, - proteggere da richiusure automatiche ≥2 CEI 0-16;V2 DDI in MT: non serve il doppio sezionamento a monte e valle dell’interruttore Page 21 E_PD DMV Rincalzo alla mancata apertura del DDI pag. 89 CEI 0-16 A PERTUR A I D O D COMAN CHIUSO TRIP & 1s COMANDO DI APERTURA ≥400 kVA Page 22 Si può usare anche il DG E_PD DMV CEI 0-16 Allegato E pag. 152 SPI La protezione che comanda il dispositivo d’interfaccia deve dare il comando d’apertura per: -Guasti esterni a monte del CP -Dopo l’apertura del CP ( per il futuro servirà comunicazione ) Al fine di separare il generatore dalla rete per questo scopo servono le protezioni: U> tbd t> 0 f> tbd f< tbd t= 0 U< tbd t< 0.3 s Uo> tbd to> tbd (≥400 kVA) 59U0 solo per potenza complessiva dei generatori maggiore di 400kVA Page 23 E_PD DMV opzionale Osservazioni sul Sistema Protezioni di Interfaccia pag. 88 8.7.5 Generatore > di 400kVA Le protezioni di massima/minima frequenza e di massima/minima tensione devono avere in ingresso grandezze proporzionali ad almeno due tensioni concatenate MT che quindi possono essere prelevate: • dal secondario di TV collegati fra due fasi MT; • direttamente da tensioni concatenate BT. 59 U> 27 U< 81 f< e f> Page 24 E_PD DMV La 6. è presente anche al paragrafo 5.8.1 della CEI1120 ma mai sviluppata Protezione dei generatori rotanti paragrafo 5.11.1 CEI 11-20 (art.2.7.1) Page 25 E_PD DMV Protezione dei generatori statici CEI 11-20 (art.2.7.2) Page 26 E_PD DMV Soluzioni per generazione Page 27 E_PD DMV Centrale fotovoltaica con un elevatore Impianto parzialmente integrato Page 28 E_PD DMV Centrale fotovoltaica con un elevatore at an altitude of 3000 to 5000m -40°C to 70°C 8DH Esente da manutenzione Page 29 E_PD DMV 1 2 3 4 5 6 7 VISTA FRONTALE 8 VISTA LATERALE A Confiado como secreto industrial. Nos reservamos todos Ios derechos. Comunicado como segredo empresarial. Reservados todos Os direitos. Confie a titre de secret d'enterprise . Tous droits reservea. B Proprietary d ata, company confidential. A ll rights reserved. A K1 ENEL =JZ01 ME31 F Scomp. TV LT DG CEI 0-16 NA30 HF TA e TV di misura LS1 Generatore SPI CEI 0-16 (NV 10B.M. P) o Data Logger ( da 1 (a TV 4) di Protezione ) =JZ05 =JZ02 =JZ03 =JZ04 LS 1 Generatore =JZ05 B 350 C D Non sono autorizzate la duplicazione , la trasmissione e la divulgazione di questo documento, salvo espressa autorizzazione. Per qualsiasi violazion e di ta le no rma è dovuto un risarcimento danni. Tutti i diritti riservati, in particolare in caso di concessione di brevetto o di altre registrazio ni. C 2100 2100 1750 D 10 500 500 750 375 750 750 10 150 3625 K1 E ME31-F LT10 1080 1230 HF LS1 LS1 E F F Condizione Page 30 Modifica Data 1 Nome Data 06.03.2009 Mod. Zanarotti, Roberto Appr. Zanarotti, Roberto Norma Utente Attivo Due Tr. elevatori Schema 1 Siemens AG E_PD DMV D 3 4 5 Attivo schema 1 D1 U2221-O-U222Foglio 1- (3)E50220-F0000-Fron Schema di disposizione Orig. / Sostit. da / Sostit. con 2 Utente attivo due Elevatori CEI 0-16 6 7 8 1 2 3 4 5 6 LT DG CEI 0-16 NA30 HF TA e TV di misura ME31 F Scomp. TV SPI CEI 0-16 (NV 10 P)B.M. o Data Logger ( da 1 a 4) ( TV di Protezione ) =JZ03 =JZ04 =JZ02 K1 ENEL =JZ01 7 LS1 Generatore LS 1 Generatore =JZ05 =JZ05 8 A A Confiado como secreto industrial. Nos reservamos todos Ios derechos. Comunicado como segredo empresarial. Reservados todos Os direitos. Confie a titre de secret d'enterprise . Tous droits reservea. B Proprietary d ata, company confidential. A ll rights reserved. 20kV (24kV) / 3~50Hz 16kA (1s) / 630A -Q0 -Q0 630A AC 230V -A51 -Q01 -Q0 630A 630A AC 230V -Q01 -Q01 630A -A51 -Q01 630A -T11 3 630A -A51 100/1A 1,5VA Cl. 0,5 B AC 230V -A51 C C Non sono autorizzate la duplicazione , la trasmissione e la divulgazione di questo documento, salvo espressa autorizzazione. Per qualsiasi violazion e di ta le no rma è dovuto un risarcimento danni. Tutti i diritti riservati, in particolare in caso di concessione di brevetto o di altre registrazio ni. D -T15 2 5 VA 3P 20kV/100V L1-L2;L2-L3 20kV 100V 100V 3 3 3 6 VA Cl. 0,5 e 3P 5 VA Cl. 0,5 -T16 3 D -F2 -T21 2 100/1A 2 VA 5P5 Per SPG CEI 0-16 -T21 100/1A 0,5 VA 5P20 Per SPG CEI 0-16 -T91 2 100/1A 10 VA 5P20 -T21 100/1A 0,5 VA 5P20 -T91 2 100/1A 10 VA 5P20 E E -T91 1 K1 ENEL Senza Scar. L= 375 mm 1 1 100/1A 0,5 VA 5P20 ME31-F LT10 HF LS1 LS1 Scomp. TV DG CEI 0-16 con NA30 Misure a Cura del Distributore Partenza Generatore Partenza Generatore SPI CEI 0-16 (NV 10 P)B.M. o Data Logger ( da 1 a 4) Contatore Escluso 50/51 ( 51N) SIF Thytronic 50/51 (51N) SIF Thytronic F F Condizione Page 31 Modifica Data 1 Nome Data 06.03.2009 Mod. Zanarotti, Roberto Appr. Zanarotti, Roberto Norma Utente Attivo Due Tr. elevatori Schema 1 Siemens AG E_PD DMV B 3 4 5 Attivo schema 1 B1 U2221-O-U222Foglio 1- (3)E50220-F0000-Uni Schema elettrico generale Orig. / Sostit. da / Sostit. con 2 Utente attivo due Elevatori CEI 0-16 6 7 8 Quadro MT tipo 8DH10 -T15 12kV 3 100V 3 100V 3 3 600 12kV (12kV) / 3~50Hz 16kA (1s) / 630A -Q0 -Q0 1) 630A 630A 1) 2000 2000 AC 230V AC 230V -Q01 -Q01 1400 1) 1) 200A 630A AC 230V AC 230V -F1 -A51 10 500 500 500 10 15 -A51 -T1 775 3 1500 790 2250 Non serve la risalita -T21 -T21 3 3 2) Arrivo Page 32 E_PD DMV 400kVA u k = 6% 10kV Protezione Trafo 250kVA u k = 6% 10kV Protezione Trafo CEI 0-16 Regole Tecniche di Connessione (RTC) per Utenti attivi ed Utenti passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica Page 33 E_PD DMV CEI 0-16 Regole Tecniche di Connessione (RTC) per Utenti attivi ed Utenti passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica Page 34 E_PD DMV Sistema di Automazione - Architetture CONTROLLO STRUMENTAZIONE ATTUATORI PROCESSO Architettura convenzionale 4-20 mA e segnali on/off Architettura con fieldbus per RIO Controllo HMI Fieldbus Remote I/O I/O convenzionale Intelligent Field Device LINEARIZZAZIONE DIAGNOSTICA TARATURA PARAMETRI REGISTRAZIONI Misuratore di livello a μ-onde Intelligent Electrical Device VERIFICA PROTEZIONE CURVE DI INTERVENTO TARATURA PARAMETRI MISURE Interruttore scatolato BT Relè di protezione Dati del Costruttore Relè convenzionali - 2 contatti di scatto Relay digitali: - ≈1.200 dati Tarature Funzioni Misure Registrazione eventi Diagnostica Logiche Oscilloperturbografia L’automazione è VIRTUALE Dati del Costruttore Tarature Funzioni Misure Un IED/IFD è caratterizzato dall’insieme delle informazioni che può produrre o consumare, chiamati PROFILO. Registrazione eventi Diagnostica Logiche Oscilloperturbografia Supervisione e Controllo Misure e Trend Eventi e Allarmi Sequenze Applicazioni Software L’automazione è una RETE un sistema di automazione moderno è una rete informativa sulla quale insistono nodi specializzati Il nuovo PARADIGMA L’impiego degli IED/IFD rende necessario ridefinire le modalità di comunicazione tra CAMPO e SALA CONTROLLO Segnali Informazioni Le modalità di comunicazione diventano fondamentali per le prestazioni del sistema. paradigma: termine derivante dal greco parádeigma che significa "modello" (o "progetto") ed "esempio“, in filosofia archetipo Architettura convenzionale per MT - SCATTO 50-51 - SCATTO 51N - RELE’ GUASTO - TEMP. TRASF. - SCATTO PER ΔV - SCATTO PER Δf - RELE’ GUASTO PI PG ON -O FF - SCATTO 50-51 - SCATTO 51N - RELE’ GUASTO FF ON-O A 4-20 m ON-OFF QUADRO MT ON-OFF ONOFF PLC (SIMATIC) SCADA (WinCC) - TENSIONE - CORRENTE -P/Q - APERTO / CHIUSO - APRI / CHIUDI - ANOMALIA ON -O FF QUADRO BT - APERTO / CHIUSO - APRI / CHIUDI - SCATTO PROTEZ. Architettura moderna per MT PI PROFIBUS DP PG ON -O FF ET200 ET200 ON-OFF VL SIPROTEC PLC SIMEAS QUADRO BT (SIMATIC) SIPROTEC SCADA (WinCC) QUADRO MT Architettura digitale per MT MODULO DI CONVERSIONE CP… CP… PI QUADRO MT PROFIBUS DP PG MODBUS SIMEAS VL S7 SIPROTEC MISURE SIPROTEC PLC (SIMATIC) ETHERNET QUADRO BT SCADA (WinCC) Benefici dell’Architettura Digitale MISURE MISURE FASORIALI ARMONICHE TREND GRAFICI TARATURA PROTEZIONI GESTIONE EVENTI Perché gli IED/IFD ? Prestazioni: accuratezza, flessibilità, … Affidabilità: semplicità, compattezza, … Diagnostica: on-line, preventiva, … Prezzi: costi di produzione, magazzino, … La fruizione dei benefici di un IED richiede la tra IFD/IED e sistema di automazione Cos’è un PROTOCOLLO DI COMUNICAZIONE ? Modello ISO-OSI (ISO 7498) APPLICAZIONE PRESENTAZIONE comunicazione tra applicazioni SESSIONE TRASPORTO RETE SCAMBIO DATI LIVELLO FISICO comunicazione tra processori Layer 1: il livello FISICO - Trasmette sequenze binarie sul canale di comunicazione - Contiene le specifiche dei cavi, dei connettori, del modo di trasmissione, dei livelli dei segnali, ecc. + 15 V 0 +3V Esempio: RS-232 C -3V 1 - 15 V - 25 circuiti: massa (GNI), terra di segnale (SG), transmitted data (TD), received data (RD), request to send (RTS),.... - velocità max. 19.2 kbit/s - distanza max. 50 piedi a 19.2 kbit/s (circa 15 m) - impedenza di carico 5 kOhm Layer 2: il livello DATA LINK - Ha come scopo la trasmissione di trame (frame). Verifica la presenza di errori e gestisce meccanismi di correzione Esempio: frame Ethernet OTTETTI 7 PREAMBOLO 101010....1010 6 6 2 DESTINAZIONE TIPO LIVELLO SUPERIORE MITTENTE START FRAME DELIMITER 11010101 DATI: da 46 a 1500 4 FRAME CHECK SEQUENCE Data Link – Media Access Control Il MAC definisce le regole di accesso al bus: chi ha diritto in ogni istante a comunicare Data Link – Media Access Control Definisce le regole per l’accesso al bus (mac) TOK EN P A SSIN G STAZ IO NI M AST ER PC PL C PL C MA STE R - SLAV E M M T Trans - Se n so r Se n so r Dri ve Ac tu a to r STAZ IO NI S LAV E Se n so r Dri ve m itt er Data Link – Media Access Control CO NSU MAT ORE CO NSU M AT ORE ARB ITR O DEL BU S PC PL C PL C PRODU CER - CONS UME R M M T Trans - Se n so r Se n so r Dri ve CO NSU M AT ORE Ac tu a to r Se n so r Dri ve m itt er PRODU TTOR E - tutti i dati sono disponibili a tutti (contemporaneamente) - ogni dato ha una sua “freschezza” Data Link – Media Access Control silenzio Fase 1 T1 Carrier Sense Multiple Access Collision Detection R T2 R - T1 e T2 ascoltano Fase 2 T1 R T2 R T1 R T2 R - T1 e T2 trasmettono e ascoltano il bus Fase 2 - collisione e disturbo del segnale sul bus jamming Fase 3 T1 R T2 R - T1 e T2 riconoscono la collisione e inviano la sequenza di jamming Fase 3 T1 R T2 R - T1 ritrasmette dopo il tempo t1 Fase 3 T1 R T2 R - T2 ritrasmette dopo il tempo t2 Layer 3: Rete (networking) Gestisce l’instradamento dei messaggi. Determina se e quali sistemi intermedi devono essere attraversati dal messaggio per giungere a destinazione ISDN PSDN SMDS • INTEGRATED SERVICE DIGITAL NETWORK • SWITCHED MULTIMEGABIT DATA SERVICE • PACKED SWITCH DATA NETWORK Layer 4: Trasporto Si occupa di fornire un trasferimento dati sicuro ed affidabile e di ottimizzare le risorse della rete mediante: - frammentazione, - correzione degli errori, - gestione del traffico della rete BIT 0 4 9 VERSION HLEN TYPE OF SERVICE TOTAL LENGHT IDENTIFICATION TIME TO LIVE 32 19 16 FLAGS FRAGMENT OFFSET PROTOCOL Livello 3: Internet Protocol HEADER CHECKSUM SOURCE IP ADDRESS DESTINATION IP ADDRESS PADDING OPTIONS BIT 0 4 9 16 32 19 SOURCE PORT DESTINATION PORT SEQUENCE NUMBER ACKNOWLEDMENT NUMBER DATA OFFSET RES CHECKSUM OPTIONS CONTROL WINDOW URGENT POINTER PADDING Livello 4: Transmission Control Protocol Layer 5: Sessione Layer 6: Presentazione E’ responsabile del dialogo tra due programmi applicativi. Consente di aggiungere a connessioni end-to-end servizi aggiuntivi, quali: - gestione del dialogo (mono/bi direz.) - gestione del token, - sincronizzazione, ... Gestisce la sintassi dell’informazione da trasmettere (ad. es. ASCI o EBCDIC) Layer 7: Applicazione E’ il livello dei programmi applicativi e dei servizi attraverso i quali l’utente finale utilizza la rete. Esempi sono: - read/write data - carica/scarica un file (FTP) - VT (terminale virtuale) - FTAM (file transfer and access manag.) - X.400 (posta elettronica) Il modello ISO/OSI Il protocollo definisce COME trasmettere le informazioni, non QUALI informazioni trasmettere Perché protocolli diversi? CENTRO DI CONTROLLO ABC CENTRO DI CONTROLLO XYZ SOTTOSTAZIONE tra Centri di Controllo tra Sottostazioni e Centro di Controllo MONTANTE tra Montanti INTELLIGENT SWITCHGEAR INTELLIGENT C.T. INTELLIGENT P.T tra IED Protocolli proprietari: MODBUS (1979) Protocol Modbus/Jbus - Read/Write variables (bits, words, Inp/Out) - Diagnostic - Traffic historical archiving 7 Application 6 Presentation 5 Session 4 Transport 3 Network 7 Application Router (to drive the address to the physical device) 2 Data Link Master/Slave access Frame control with CRC 6 Presentation 1 Physical Twisted pair, max 19.200 bauds iRS232/RS485/Current Loop 5 Session Services of Modbus Plus: - all the Modbus services - global database - peer cop 4 Transport 3 Network 7 Application - Modbus services: Read/Write variables (bits, words, Inp/Out) Diagnostic Traffic historical archiving Program uploading/downloading 6 Presentation 5 Session 4 Transport 3 Network 2 Data Link 1 Physical IP TCP MAC IEEE 802.3 Ethernet II or LLC IEEE 802.2 CSMA-CD ISO 8802.3 2 Data Link Token Passing bus – IEEE 802.4 1 Physical RS485/Current Loop La Modbus List La famiglia PROFIBUS Livello Azienda Controllore Area Dorsale TCP/IP Tempo ciclo bus < 1000 ms SCADA Stazione Ingegneria Livello Cella Test at test laboratory PROFINET Tempo ciclo bus < 1000 ms Profigate Stazione Ingegneria Livello Campo Tempo ciclo bus < 100 ms PLC M I/O Sensore DCS OK ? Yes PROFIBUS-PA PROFIBUS-DP Disp. campo No Drive Certification by PROFIBUS User Disp. Organisationcampo Trasmet titore Profibus DP: livello fisico - Baud rates da 9.6 kBit/s fino a 12 MBit/s selezionabile a passi - Cavo doppino twistato schermato - 32 stazioni per segmento, max. 127 stazioni permesse (usando repeater) - distanza dipende dal baud rate: 12 MBit/s = 100 m; 1.5 MBit/s = 400m; < 187.5 kBit/s = 1000 m - distanza espandibile con repeater fino a 10 km Master - Connettore 9 PIN, D-Sub Slave Barra di terra TERRA Slave Barra di terra Covo Profibus Barra di terra Cavo Profibus Rete di terra TERRA Profibus PA: livello fisico DCS/PLC PROFIBUS-DP Junction Box Accopiatore Segmento 24 V PROFIBUS-PA Dispositivi Dispositivicollegabili: collegabili: Area Ex : max. Area Ex : max.10 10 Area Non -Ex : max. Area Non -Ex : max.30 30 Protezione: [EEx ib IIC] IEC 61158-2 Baud rate fisso= 31.25 kBit/s Bus Powered Winchester Coded Variabili cicliche e acicliche Variabili acicliche per taratura, diagnostica, … Variabili cicliche per il controllo del processo Oltre al protocollo…. Il protocollo definisce il COME comunicare. Serve la definizione di COSA comunicare, Oltre al protocollo…. OPC client OPC SERVER OPC client OPC client Il protocollo “elettrico”: IEC 61850 Lo Standard IEC 61850 61850 IEC 61850 è divisa in 10 parti. Alcune parti sono divise in Sezioni, per un totale di circa 15 Standards Architettura IEC 61850 per la Media Tensione ETHERNET PLC o SWITCH I ED #1 I ED #2 I ED #3 I ED #n COMPUTER DI SUPERVISIONE Un IED per ogni scomparto MT Architettura IEC 61850 per la Media Tensione Relè di protezione e controllo ETHERNET PLC PROTEZIONI SCADA Gli apparati di potenza sono “visti” attraverso la loro rappresentazione virtuale trasmessa dagli IED. Non occorre cablaggio! La comunicazione IEC 61850 Generic Object Oriented Substation Event Goal: trasmettere eventi mission critical in meno di 4 ms da un IED a qualsiasi altro IED (broadcast) Mezzo: Ethernet 10/100 baseF Modello: produttore - consumatore Applicazioni: - logiche dei relè di protezione - interblocchi - logiche MAI - blocchi da relè di protezione - load-shedding - RCE TELEGRAMMA HDR 001100101011… INFORMAZIONE ELEMENTARE CRT La comunicazione IEC 61850 Generic Object Models for Substation and Feeder Equipment METADATI: METADATI E’ definita una classe di dati per diverse tipologie di informazioni all’interno di ciascun apparato. A ciascuna variabile è associato un significato I nodi logici IEC 61850 STRUTTURA DATI + SINTASSI = LN5 LN1 LN6 LN2 Un IED è una COLLEZIONE di Nodi Logici, resi disponibili con un modello di comunicazione Client/Server LN7 LN3 LN8 LN4 Un Browser per i GOMSFE Goal: navigare tra i dati di ciascun IED con un GOMSFE Browser I GOMSFE utilizzano XML (eXtended Mark-up Language) Dentro i telegrammi GSE Transazioni immediate, senza verifica Multicast Address Attributes Data Error Check Address Monitored by Peer-to-Peer IEDs GSE Attributes Including Time Allowed to Live, Sequence Number Multicast Data …0010110010101001010101… Stato dell’interruttore in un telegramma multicast Dentro il nodo logico Possibili contenuti del Nodo Logico XCBR Una rete di nodi logici PD4 Gli apparati fisici (PD) sono contenitori di Nodi Logici (LN) PD1 Montante 1 PD2 Montante 2 PD3 PLC PD4 Station Computer LN2 LN8 PD1 LN3 LN9 LN1 LN7 LN6 LN4 PD2 LN5 PD3 L’automazione è una rete di nodi logici PD4 LN2 F2 LN8 PD1 LN3 LN9 F3 LN1 LN7 F1 LN4 PD2 LN6 LN5 PD3 Ogni Funzione di Automazione (F) può connettere logicamente diversi Apparati Fisici (PD) L’automazione è una rete di nodi logici Functions F1 F2 F3 Logical Nodes Synchronized CB Switching Distance Protection Overcurrent Protection HMI (IHMI) LN1 LN2 LN3 Synch Check (RSYN) LN4 Breaker (XCBR) LN5 Overcurrent Protection (PTOC) PD2 LN6 LN7 PD3 PD4 LN8 LN9 PD5 Physical Devices Distance Protection (PDIS) PD1 L’automazione è una rete di nodi logici Nei sistemi semplici, un IED fa tutto Functions F2 Distance Protection F3 Overcurrent Protection HMI (IHMI) LN1 LN2 LN3 Synch Check (RSYN) LN4 Breaker (XCBR) LN5 LN6 LN7 Logical Nodes Distance Protection (PDIS) Overcurrent Protection (PTOC) LN8 LN9 PD1 Physical Devices F1 Synchronized CB Switching Conclusioni Non bisogna dimenticare che i sistemi reali, anche se digitali, sono costituiti da IFD e IED, piattaforme hardware, sistemi operativi, reti di comunicazione, ... La virtualizzazione deve essere controllata ed utilizzata a fini utili. D’altronde la definizione stessa di VIRTUALE dice che: se c’è e lo vedi è REALE se c’è e non lo vedi è TRASPARENTE se non c’è e lo vedi è VIRTUALE se non c’è e non lo vedi... Se n’è ANDATO