CEI� mag����� SETTEMBRE 2016 EFFICIENZA ENERGETICA A 360° ESTERI NATURALI E TRASFORMATORI APPUNTAMENTI FORMATIVI CEI IN AUTUNNO RIVISTA DI INFORMAZIONE DEL COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO SOMMARIO CEI� mag����� SETTEMBRE 2016 CEIFOCUS CEIAGORÀ OSSERVATORIO ATTUALITÀ Efficienza energetica degli impianti elettrici utilizzatori Comitato Tecnico CEI 315: Attività di sistema per l’efficienza energetica Progetto di Norma IEC per la identificazione degli aspetti di efficienza energetica Riduzione dei rischi da incendio dei trasformatori attraverso l’uso di esteri naturali Contaminazione dei siti dovuta a sversamento di olio minerale per trasformatori e vantaggi nell’uso di esteri naturali 2 7 REGOLAMENTO (UE) Novità CEI 0-16 e 0-21 48 Prodotti editoriali CEI 2016 50 Regole europee e adempimenti CEI 10 15 18 Intervista a Enrico Tironi Presidente CEI/CT 315 “Efficienza energetica” 24 Intervista a Massimo Pompili Segretario dell’IEC/TC 10 “Fluidi per applicazioni elettrotecniche” 28 INTERNAZIONALE 35 a 156 Riunione dello Standardization Management Board - SMB IEC 39 153a Riunione del Technical Board - BT CENELEC 42 La sezione FOCUS del CEI Magazine è riservata ai Soci del CEI e ai Membri degli organi tecnici tramite il Webstore CEI. Norme e tecnologie per progettare l’efficienza energetica Medicale, Industriale, Data Center Trend normativi ed evoluzioni a servizio dell’efficienza degli impianti Impiego degli esteri naturali nei trasformatori di potenza Decimo Convegno di formazione gratuita CEI Tutte le novità sulle infrastrutture di rete dati È tempo di domotica Nuove Norme CEI 76 Documenti online 81 Pubblicazioni ETSI 82 Pubblicazioni CENELEC 84 53 55 57 74 NORMATIVA CONVEGNI E SEMINARI INTERVISTA L’importanza della collaborazione nell’epoca della digitalizzazione e della globalizzazione CEINFOPOINT 59 61 63 65 FORMAZIONE Corso CEI “Energy Auditor” 67 Calendario Corsi ottobre 2016 70 RECENSIONE Quattro norme per l’efficienza energetica 72 Per accedere a CEIFOCUS è necessario essere Soci del CEI. Per accedere a CEIAGORÀ è necessario abbonarsi a CEI Magazine. Per associarsi al CEI clicca qui. Per abbonarsi (gratuitamente) a CEI Magazine clicca qui. CEI� OSSERVATORIO Efficienza energetica degli impianti elettrici utilizzatori Una anteprima sulla Parte 8-1 della Norma CEI 64-8 ... Comitato Tecnico CEI 315: attività di sistema per l’efficienza energetica A otto anni dalla sua costituzione, il CT conta su una solida base di esperti e Gruppi di lavoro ... Progetto di Norma IEC per la identificazione degli aspetti di efficienza energetica Recenti sviluppi internazionali nella definizione degli aspetti legati all’efficienza energetica ... Riduzione dei rischi da incendio dei trasformatori attraverso l’uso di esteri naturali Prove comparative condotte presso i laboratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ... Contaminazione dei siti dovuta a sversamento di olio minerale per trasformatori e vantaggi nell’uso di esteri naturali INTERVISTA Gli esteri naturali possiedono una straordinaria biodegradabilità rispetto agli olii minerali ... INTERNAZIONALE CEIFOCUS mag����� Intervista a Enrico Tironi Presidente CEI/CT 315 “Efficienza energetica” Intervista a Massimo Pompili Segretario dell’IEC/TC 10 “Fluidi per applicazioni elettrotecniche” L’importanza della collaborazione nell’epoca della digitalizzazione e della globalizzazione Le testimonianze di Bernhard Thies, neo Presidente CENELEC e di James Matthews, Presidente della IEC. 156a Riunione dello Standardization Management Board - SMB IEC (Ginevra, 14 giugno 2016) 153a Riunione del Technical Board - BT CENELEC (Delft, 18-19 maggio 2016) SETTEMBRE 2016 1 OSSERVATORIO SETTEMBRE 2016 EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI UTILIZZATORI Una anteprima sulla Parte 8-1 della Norma CEI 64-8, il nuovo documento normativo del Comitato Elettrotecnico Italiano per l’applicazione dei criteri di efficientamento energetico per gli impianti. Giuseppe Cafaro, Professore Politecnico di Bari La più diffusa ed utilizzata Norma CEI, la 64-8, si arricchisce, con la pubblicazione di un addendum, di una nuova parte, la ottava, che ha per oggetto l’efficienza energetica degli impianti elettrici utilizzatori a tensione inferiore a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua. Tale nuova parte è figlia, non solo e non tanto, dell’analoga norma IEC 60364-8-1, ma soprattutto dell’attualità che il tema energetico ha nel contesto sociale e produttivo odierno. Prima di analizzare i contenuti della parte ottava, si coglie l’occasione per svolgere qualche considerazione sulla costante evoluzione, sia termini quantitativi che qualitativi, della popolare norma. La CEI 64-8 tende a coprire tutte le applicazioni agli impianti elettrici utilizzatori inglobando, nella parte settima, i cosiddetti ambienti ed applicazioni particolari. Ma se tale aspetto giustifica l’espansione quantitativa della norma, non dà conto della sua evoluzione qualitativa. Evoluzione, quest’ultima, non sempre percepita, spesso non compresa e, talvolta, quasi ignorata dal mercato dei suoi fruitori: progettisti, costruttori di impianti elettrici ed utenza. Se si facesse una indagine di mercato, sicuramente si rileverebbe che al nome CEI, e quindi alle norme da esso emanate, viene associato il 2 concetto di sicurezza. Quando una norma CEI va oltre la sicurezza, per esempio imponendo vincoli prestazionali e qualitativi, non pochi hanno l’impressione di una imposizione arbitraria o di una divagazione inopportuna rispetto al tema centrale. Possiamo sicuramente parlare di una pigrizia intellettuale e di una miopia sociale che porta a sottovalutare l’importanza e l’attualità, anche di mercato, di queste novità normative. Lo stesso concetto di sicurezza oggi si declina ben oltre i due termini inglesi di safety e security. Sia chiaro: garantire la sicurezza delle persone, degli animali e anche, se necessario, dei beni, resta l’aspetto fondamentale della progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti elettrici; qualunque altro obiettivo non può travalicare o stravolgere quello che è sempre stato alla base del corpo normativo del settore elettrico. Non è un caso che la nuova Parte 8-1 della CEI 64-8 ribadisce tale concetto affermando che “Le prescrizioni e le raccomandazioni della presente Parte non devono invalidare le prescrizioni incluse in altre parti della 64-8. La sicurezza delle persone, dei beni e degli animali resta di primaria importanza”. CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Ciò premesso, si deve considerare che il concetto di sicurezza ha avuto una evoluzione notevole nel corso degli anni. Oltre che di safety e security, oggi si parla di “sicurezza del funzionamento” (affidabilità, disponibilità, resilienza, ecc.), di “sicurezza della rete” (connessione degli utenti attivi e passivi alla rete) ed infine di “sicurezza sociale”. Si richiede, o meglio lo chiede l’intera collettività, la progettazione e costruzione di impianti elettrici “socialmente sicuri” anche durante il loro esercizio. Tra gli aspetti della sicurezza sociale non è di secondo piano la garanzia di un adeguato livello di efficienza energetica. Per quanto sia scontato, bisogna ricordare che l’efficienza energetica comporta benefici non secondari sia sul piano della economia di ogni utente e di quella nazionale, che su quello ambientale. Una maggiore efficienza energetica è richiesta non solo dal mercato, ma anche dalle Direttive Europee e dalle Leggi Nazionali. Non possiamo dimenticare che il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 26 giugno 2016, ha confermato che a partire dal gennaio 2019 tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere a consumo quasi zero, e dal gennaio 2021 analoga imposizione varrà per gli edifici privati. Alcune Regioni Italiane, prime fra tutte Lombardia ed Emilia Romagna, hanno deciso, peraltro, di anticipare tali scadenze. Se l’obiettivo è quello della efficienza energetica, un input prioritario a qualunque considerazione di carattere progettuale o gestionale è la valutazione del profilo del carico e la disponibilità delle risorse energetiche. Per l’energia prelevata da rete sono prevalenti le considerazioni di carattere tariffario che possono determinare la convenienza a spostare gli assorbimenti in ore e giorni con tariffa più economica. Va da sé che la disponibilità dell’auto produzione è essenziale per raggiungere l’obiettivo del “quasi zero” ovvero della riduzione della quantità di energia prelevata dalla rete. Già questa preliminare considerazione determina due caratteristiche che deve avere l’impianto elettrico per raggiungere soddisfacenti standard di efficienza energetica: acquisizione di dati relativi al funzionamento del sistema e possibilità di controllo e regolazione dell’intero sistema e, soprattutto, dell’autoproduzione e dei carichi. Tutto ciò, afferma la norma, va realizzato senza inficiare gli obiettivi funzionali richiesti dal committente. Non potremo raggiungere obiettivi di efficienza senza pensare al sistema elettrico come ad un sistema integrato e controllato dall’ingresso dell’energia al suo utilizzo (Figura 1). In definitiva il costo dell’energia, l’impatto ambientale dei consumi energetici e le imposizioni legislative richiedono l’efficienza energetica e gli impianti elettrici utilizzatori non possono sottrarsi dal soddisfare questa caratteristica. L’attenzione all’efficientamento nel settore elettrico è stata rivolta primariamente alla produzione ed all’utilizzo dell’energia elettrica, seguita, in un secondo momento, da un’attività tesa a ridurre le perdite sulla rete di trasmissione e distribuzione. L’impianto elettrico utilizzatore non è mai stato seriamente considerato al fine dell’efficientamento energetico, anche perché lo si riteneva un sistema con perdite non significative. È evidente quindi l’utilità di una norma che costituisca una guida per potere progettare, costruire ed esercire un impianto elettrico utilizzatore che abbia elevati standard di efficienza energetica. Rinviamo tutti ad una attenta lettura dell’addendum non potendosi esaurire in un breve articolo la ricchezza e profondità dei contenuti della norma. Peraltro tutte le indicazioni di efficientamento e la valutazione della loro efficacia è sviluppata nella norma con riferimento a quattro settori di attività: residenziale, commerciale, industriale ed infrastrutturale. Sarebbero quindi molto ampie le considerazioni analitiche da svolgere per coprire l’intero contenuto della nuova parte. SETTEMBRE 2016 Figura 1 – Sistema di gestione dell’efficienza energetica (Fonte: Norma CEI 64-8/8-1) Tale sistema è dotato di auto produzione, accumulo, acquisizione e gestione dati, ovvero di building automation o domotica, se ci riferiamo al residenziale. Il sistema di acquisizione e gestione comporta vantaggi anche per impianti già realizzati senza tener conto dell’efficientamento energetico. Tale 3 SETTEMBRE 2016 tema è oggetto della Guida CEI 205-18, che costituisce una “Guida all’impiego dei sistemi di automazione degli impianti tecnici negli edifici. Identificazione degli schemi funzionali e stima del contributo alla riduzione del fabbisogno energetico di un edificio”. In tale guida una tabella mostra il risparmio conseguibile applicando la building automation ad un impianto esistente Figura 2) per edifici non residenziali. Se si interviene sugli impianti tecnici di un ufficio sprovvisto di building automation, dotandolo di uno di classe A, si può garantire un risparmio di energia elettrica del 21%. Riscaldamento/Raffrescamento in Edifici non residenziali Differenza % dei consumi tra le Classi C, B e A rispetto la Classe D D C B A Senza automazione Automazione Standard Automazione Avanzata Alta Efficienza Uffici 100% -34% -47% -54% Sale di lettura 100% -19% -40% -60% Scuole 100% -17% -27% -33% Ospedali 100% -24% -31% -34% Hotel 100% -24% -43% -48% Ristoranti 100% -19% -37% -45% Centri commerciali e negozi 100% -36% -53% -62% Edifici non residenziali Figura 2 – Risparmio energetico per il consumo di energia elettrica negli edifici non residenziali (Fonte: Guida CEI 205-18) Una analoga tabella per gli edifici residenziali garantisce che dotando un appartamento senza automazione di domotica di classe A si determinano risparmi di energia elettrica del 15%. Ma se l’automazione garantisce sia un risparmio qualunque sia lo stato progettuale dell’impianto elettrico, è evidente che il massimo del risultato di efficientamento lo si ottiene quando l’impianto elettrico è stato progettato e realizzato già con lo scopo di raggiungere tale obiettivo e sia dotato anche di sistemi di gestione automatica. In tal caso è ovvio che si debba partire dall’utilizzo di componenti di per sé efficienti. La diffusione di direttive e norme di prodotto che tengono conto della efficienza energetica (trasformatori, UPS, apparecchi di illuminazione, motori, ecc.) oramai rendono semplici le scelte del progettista, scelte che vanno difese da intrusioni commerciali scorrette. È chiaro però che l’efficienza dei componenti va verificata alla luce di prestazioni di energia e non di potenza. La scelta del trasformatore, ad esempio, va fatta con riferimento ad un profilo di carico valutato su base annua. I componenti però vanno poi assemblati e fatti funzionare a sistema. A questo livello vi sono scelte progettuali che aiutano a raggiungere livelli superiori di efficienza. Bisogna avere piena consapevolezza che componenti con elevati standard di efficienza ener- 4 getica fatti funzionare in maniera non corretta o scelti senza un dimensionamento ottimale, non portano al risultato sperato e vanificano tutto l’onere economico dell’acquisto di un prodotto energeticamente pregiato. Un apparecchio illuminante energeticamente efficiente che resti acceso in una scuola vuota o durante le ore diurne non solo non riduce gli sprechi energetici ma ne aumenta quelli finanziari e/o economici. Esempi analoghi potrebbero essere estesi ad ogni tipologia dei carichi quali i motori o l’impianto di termo condizionamento. Bisogna partire, dunque, da componenti efficienti, ma scelti e gestiti in maniera tale che siano messi nelle condizioni di funzionare solo quando serve, modulando la potenza alla richiesta del momento. I carichi elettrici sono interconnessi all’alimentazione, rete elettrica ed autoproduzione, tramite l’impianto di distribuzione ed utilizzazione, cioè dall’impianto che parte dal punto di consegna ed arriva ai punti di alimentazione dei carichi elettrici. Questa struttura distributiva va pensata, a partire dal suo layout, con riferimento all’obiettivo dell’efficienza energetica e la parte ottava di nuova pubblicazione fornisce alcune indicazioni metodologiche in tal senso. In accordo con il committente si devono individuare delle aree, quindi zone dell’intera utenza, che abbiano una specificità di utilizzazione. Significa ragionare come fanno già da tempo le aziende industriali quando individuano centri di costo su cui ripartire gli oneri energetici. Definite le zone, vanno identificate quelle che la norma chiama “maglie”. Cioè uno o più circuiti, con i loro utilizzatori, identificati come utili per la gestione dell’efficienza energetica; in pratica si tratta di accorpare su uno o più circuiti parti di impianto che possano avere una omogeneità funzionale ai fini dell’efficienza energetica. Tale indicazione potrebbe sembrare in contrasto con l’idea che si ha della domotica, allorché, estremizzando il concetto di duttilità dell’impianto, affermiamo che ogni carico può funzionare indipendentemente dalla sua connessione di potenza. Resta il pregio derivante dall’applicazione della building automation, ma resta anche la considerazione che un accorpamento “hardware” riduce il numero di attuatori e quindi sfrutta meglio il sistema di automazione, riducendo anche i suoi consumi. Stabilita “l’aggregazione circuitale”, in parte logica e in parte geometrica, bisogna fissare i centri di alimentazione da cui far partire i circuiti e di- CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE mensionare le linee di alimentazione. La norma dà indicazione di ottimizzazione a questo livello. Innanzitutto è necessario individuare posizioni baricentriche per le cabine e per i quadri di distribuzione primaria, sottolineando che l’individuazione della posizione va fatta con riferimento alle energie transitanti in un lasso di tempo omogeneo e non alle potenze nominali. Questo primo passo costituisce una buona premessa alla riduzione delle perdite in linea, ma necessita di ulteriori interventi del progettista. Il dimensionamento della sezione delle linee può essere fatta con il metodo dell’ottimo economico, che tiene conto dei costi energetici, utilizzando la Norma CEI 20-21/3-2. Il rifasamento a fine linea costituisce un risparmio energetico non indifferente. Passare da un funzionamento a cosϕ=0,8 a cosϕ=0,95 comporta una riduzione del 28,8% delle perdite in linea. Sul rifasamento si apprezza pienamente la scelta di richiedere l’efficientamento energetico dell’impianto utilizzatore. Fino a che la scelta era limitata alla riduzione delle perdite sulla rete di trasmissione e distribuzione pubblica, tramite un sistema di penalizzazione tariffaria, si richiedeva un “buon” fattore di potenza al punto di consegna. Se l’obiettivo è ridurre le perdite sulle linee dell’utente il rifasamento si sposta verso i carichi. Infine bisogna ricordare che l’inquinamento armonico comporta un aumento delle perdite ed il progettista deve prendere tutte le precauzioni per prevenire il fenomeno e, nel caso questo si manifestasse, valutare la convenienza energetica di un filtraggio. Si rinvia alla norma per gli approfondimenti di merito e si vuole invece esaminare adesso il contenuto dell’allegato B avente per oggetto “esempio di metodo di valutazione dell’efficienza energetica di un impianto elettrico”. Tale allegato è “solo” informativo e non ha valore normativo. Il “solo” sta a dire che le norme tecniche in generale, e le CEI in particolare, hanno una potenza di riferimento che va oltre lo stesso riconoscimento della Legge 186 del 1968. Il valore che hanno oggi molte guide emesse dal CEI ne è una chiara testimonianza. Chiunque partecipi a gare pubbliche con il metodo dell’offerta più vantaggiosa, sa che bisogna proporre delle migliorie progettuali su temi, soggetti a punteggio, individuati dalla stazione appaltante. È incontestabile che il tema dell’efficientamento energetico è presente in tutte le gare. Il professionista che appronti le proposte migliorative di un progetto in una gara pubblica ha la necessità di poter affermare il valore della miglio- SETTEMBRE 2016 ria proposta affinché venga correttamente valutata dalla commissione a ciò preposta. Riferirsi ad un metodo, seppur informativo, proposto da una norma CEI rafforza l’oggettività della valutazione. Inoltre il metodo di valutazione fornisce una sorta di linea guida per valutare se si è fatto tutto quello che poteva farsi per raggiungere il massimo obiettivo di efficienza. Il metodo è semplice e si basa sull’assegnare un punteggio alle “misure di efficienza” adottate (EM) ed ai livelli di “prestazione di efficienza energetica” (EEPL) raggiunti. La norma fornisce 13 schede di valutazione per gli EM e tre per gli EEPL. Ogni scheda, a sua volta, è particolarizzata per settore di attività (residenziale, commerciale, industriale, infrastrutture). Le schede di valutazione EM sono le seguenti: B1. Determinazione del profilo di carico in kWh; B2. Posizione della cabina principale; B3. Analisi di ottimizzazione dei motori; B4. Analisi di ottimizzazione dell’illuminazione; B5. Analisi di ottimizzazione del termocondizionamento; B6. Analisi di ottimizzazione dei trasformatori; B7. Analisi di ottimizzazione per le condutture; B8. Correzione del fattore di potenza; B9. Misura del fattore di potenza; B10.Misura della energia e della potenza; B11.Misura della tensione; B12.Misura delle armoniche e delle interarmoniche; B13.Produzione di energia rinnovabile. Dall’analisi delle schede derivano, come si è già messo in evidenza, tutti i passi degli interventi progettuali per ottenere il massimo di efficientamento. Si deve notare, ancora una volta, l’importanza che viene data alla presenza di un sistema di misura e di acquisizione di dati. Questa tendenza caratterizza tutte le nuove impostazioni riguardanti l’efficientamento energetico e la certificazione energetica dei siti produttivi. Non è un caso che il CT 315 del CEI, che tratta l’efficienza energetica, stia lavorando per predisporre una norma specifica sui sistemi di misura. 5 SETTEMBRE 2016 Le schede di valutazione della prestazione di efficienza energetica (EEPL) raggiunte sono le seguenti: Come si vede si tratta di un potente strumento operativo, pur nella sua elementare semplicità. Non c’è dubbio, inoltre, che questa norma subirà delle trasformazioni, anche significative, derivanti dall’esperienza applicativa in un settore totalmente nuovo per gli impianti elettrici utilizzatori. B14.Distribuzione del consumo annuale; B15.Riduzione della potenza reattiva; B16.Efficienza del trasformatore. È da ipotizzare che il metodo di valutazione dei risultati di efficienza possa cambiare, diventare più raffinato e, contemporaneamente, normativo e non esemplificativo. Spesso ci si lamenta del fatto che le norme cambino con una eccessiva velocità, ma non si riflette su tre aspetti. Il primo è che la realtà, soprattutto quello della conoscenza tecnica e della tecnologia, evolve con una velocità notevole e molto superiore rispetto al passato. In tal caso l’aggiornamento normativo è necessario e meritevole. Per distribuzione del consumo annuale si intende la quantità percentuale dell’energia totale assorbita che può essere attribuita agli utilizzatori. La quantità di energia non attribuibile agli utilizzatori costituisce le perdite dell’impianto elettrico utilizzatore. Vengono definiti cinque livelli, da 0 a 4, per ogni EM ed ogni EEPL; al livello corrisponde un punteggio omologo (0, 1, 2, 3, 4). Il secondo aspetto, non meno importante, è che il sistema che produce le norme è un sistema aperto e condiviso che risente, e non poco, della spinta ”dal basso”, sia di quella “qualificata”, costituita da tecnici, professionisti, funzionari di istituzioni pubbliche, associazioni di categoria, soci CEI che partecipano ai lavori dei Comitati Tecnici, sia di quella “di massa” costituta da ognuno di noi che ha la possibilità, anche grazie ai nuovi strumenti informatici, di partecipare alla realizzazione delle norme e di sollecitarne la variazione. Con riferimento al settore commerciale, uno dei più interessanti dal punto di vista energetico, la scheda B14 assegna i seguenti punteggi: 0 se il tema non è stato preso in considerazione; 1 se può essere assegnato ai carichi un 80% dell’energia assorbita dal sistema ovvero se le perdite di sistema sono del 20%; 2 90% assegnato ai carichi e, quindi, 10% di perdite; 3 95% assegnato ai carichi e, quindi, 5% di perdite; 4 99% assegnato ai carichi e, quindi, 1% di perdite. Ultimo, ma non meno importante, è il fatto che la produzione delle norme tende ad unificarsi a livello internazionale, oltre che europeo. Questo costituisce un arricchimento culturale che porta a ridurre eventuali gap con altre realtà nazionali e, quindi, rende più competitive e meno timide le aziende ed i professionisti che vogliano aggredire il mercato internazionale. La somma dei punteggi di ogni EM ed EEPL conduce ad un valore che indica se l’impianto elettrico è di efficienza molto bassa (EIEC0), bassa (EIEC1), di riferimento (EIEC2), avanzata (EIEC3), ottimizzata (EIEC4). La norma propone una tabella di valutazione dei valori (Figura 3). Dunque, è benvenuta questa parte ottava della 648, che costituisce un potente strumento di azione del settore elettrico nel mercato energetico, ritenuto a livello nazionale ed internazionale quello con maggior necessità e disponibilità di risorse economiche ed investimenti nei prossimi anni. Tabella B.19 – Classi di efficienza dell’impianto elettrico Totale per le abitazioni Totale eccetto per le abitazioni Classi di efficienza dell’impianto elettrico (EIEC) 20 16 EIEC0 <28 <26 EIEC1 <36 <36 EIEC2 <44 <48 EIEC3 <50 <58 EIEC4 Figura 3 – Valutazione dell’efficienza energetica (Fonte: Norma CEI 64-8/8-1) © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE COMITATO TECNICO CEI 315: ATTIVITÀ DI SISTEMA PER L’EFFICIENZA ENERGETICA A otto anni dalla sua costituzione, il CT conta su una solida base di esperti e Gruppi di lavoro per il coordinamento della normativa a supporto del mercato dell’efficienza energetica. Enrico Tironi, Presidente CEI/CT 315 “Efficienza energetica” e Franco Bua, Segretario Tecnico Referente CEI/CT 315 “Efficienza energetica”. Il Comitato Elettrotecnico Italiano presidia il tema dell’efficienza energetica ormai da più di otto anni, partecipando attivamente ai lavori internazionali dell’IEC e a quelli europei del CENELEC con particolare riferimento ai due principali tavoli di coordinamento ACEE - Advisory Committee on Energy Efficiency e SFEM - Sector Forum Energy Management. che maggiormente rilevanti ai fini dell’efficienza energetica: A livello nazionale, il CEI ha strutturato la sua organizzazione in tema di efficienza energetica costituendo il CT 315 “Efficienza Energetica” che succede al SottoComitato SC 311B, sempre con la presidenza del Prof. Tironi del Politecnico di Milano. Il CT 315 è il Comitato Tecnico che tratta l’efficienza energetica nel settore elettrico da un punto di vista di sistema, orizzontale, completando e, ove necessario, coordinando l’attività in questo ambito degli altri Comitati Tecnici di prodotto. Il CT 315 può contare sull’apporto di oltre 60 esperti ed è stato organizzato in 5 Gruppi di Lavoro sulla base dei sistemi e delle aree temati- SETTEMBRE 2016 • GdL 2 “Data Center”; • GdL 3 “Sistemi Motore”; • GdL 4 “Sistemi di illuminazione”; • GdL 5 “Trasmissione e distribuzione”; • GdL 6 “Misura distribuita”. Il CT 315 è concentrato sullo sviluppo principalmente di guide tecniche rivolte alla valutazione ed alla stima del potenziale di miglioramento dell’efficienza energetica, una delle principali barriere alla diffusione di tecnologie e soluzioni efficienti. Sempre in ambito nazionale, il Comitato Elettrotecnico Italiano coordina anche il Gruppo congiunto UNI-CEI “Gestione dell’energia”, la cui segreteria è affidata al CTI (Comitato Termotecnico Italiano). 7 SETTEMBRE 2016 Il Gruppo congiunto UNI-CEI-GGE costituisce l’interfaccia nazionale dell’attività dello SFEM e dei suoi Gruppi di lavoro. Quello appena concluso è stato un anno importante per l’efficienza energetica ed ha confermato la bontà del lavoro svolto dagli organismi di normazione negli anni precedenti in quest’ambito, sia a livello nazionale che europeo ed internazionale. La programmazione e, soprattutto, il coordinamento dei lavori tra gli organismi di normazione europea ha permesso infatti al Comitato Elettrotecnico Italiano e all’UNI (insieme ai suoi enti federati, CTI in primis) di contribuire alla qualificazione del mercato dell’efficienza energetica prevista dal Decreto Legislativo n. 102/2014 di recepimento della Direttiva 2012/27/EU, attraverso una serie di norme tecniche che sono alla base degli schemi di accreditamento per la certificazione delle ESCO (UNI CEI 11352), degli EGE (UNI CEI 11339), dei Sistemi di Gestione dell’Energia (ISO 50001) e degli auditor energetici (UNI CEI EN 162475) e di norme che consentono di eseguire le diagnosi energetiche obbligatorie previste all’art. 8 del decreto in conformità ai requisiti dello stesso decreto (EN 16247-1/2/3/4). Una sintesi delle norme e delle guide tecniche pubblicate dal CT 315 è riportata in Tabella 1. In realtà questo elenco è, ovviamente, parziale. Sono infatti più di 50 le norme tecniche pubblicate dal CEI che riguardano, con diverse angolazioni, il tema dell’efficienza energetica. Come già accennato, infatti, il CT 315 è solo uno dei comitati che si occupano del tema; il CT 315 se ne occupa, come detto, secondo una visione sistemistica, olistica, ma, data la natura trasversale del tema, questo permea di fatto il CEI nel suo complesso. Ad esempio, il CT 205 che tratta di domotica, ha pubblicato la Guida CEI 205-18, che esamina una serie di funzioni di automazione codificate dalla Norma EN 15232 e che possono contribuire alla riduzione del fabbisogno energetico di un edificio, illustrandone la logica di funzionamento e specificandone lo schema di principio ed i componenti. Il CT 64 che si occupa degli impianti elettrici di bassa tensione, sta per pubblicare una norma nazionale che tratta dell’efficienza energetica di questi impianti che recepisce la Norma HD 60364-8-1. Gli esempi potrebbero proseguire con l’elencazione di una serie di norme che definiscono la prestazione energetica di vari prodotti (motori, trasformatori, azionamenti elettrici, elettrodomestici, lampade, ecc.) definendone anche i metodi di misura a testimonianza dell’importanza del tema e dello sforzo che il mondo della normazione tecnica sta facendo per fornire gli strumenti necessari per promuovere la diffusione di tecnologie, soluzioni e modalità di gestione energeticamente efficienti. 8 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Tabella 1 – Sintesi delle norme tecniche pubblicate in Italia a cura del CEI (comprensiva dell’attività del Gruppo congiunto UNI-CEI-GGE). Guida CEI 315-1: Metodologia per la valutazione del risparmio energetico della regolazione di portata mediante azionamento variabile Guida CEI 315-4: Guida all’efficienza energetica degli impianti di illuminazione pubblica: aspetti generali Guida CEI 315-8: Linee guida sull’efficienza energetica nei Data Center UNI CEI EN 16247-1:2012: Diagnosi energetiche. Parte 1: Requisiti generali UNI CEI EN 16247-2:2015: Diagnosi energetiche. Parte 2: Edifici UNI CEI EN 16247-3:2015: Diagnosi energetiche. Parte 3: Processi UNI CEI EN 16247-4:2015: Diagnosi energetiche. Parte 4: Trasporti UNI CEI EN 16247-5:2016: Diagnosi energetiche. Parte 5: Competenze dell’auditor energetico UNI CEI EN 15900:2010: Servizi di efficienza energetica. Definizioni e requisiti UNI CEI EN ISO 50001:2012: Sistemi di gestione dell’energia - Requisiti e linee guida per l’uso UNI CEI EN 16231:2012: Metodologia di benchmarking dell’efficienza energetica UNI CEI EN 16212:2012: Calcoli dei risparmi e dell’efficienza energetica Metodi top-down (discendente) e bottom-up (ascendente) UNI CEI EN 16325:2016 – Garanzie d’origine dell’energia - Garanzie d’origine dell’elettricità UNI CEI 11339 (CEI 311-3): Gestione dell’energia - Esperti in gestione dell’energia - Requisiti generali per la qualificazione UNI CEI 11352 (CEI 311-4): Gestione dell’energia. Società che forniscono servizi energetici (ESCO) - Requisiti generali e lista di controllo per la verifica dei requisiti UNI CEI TR 11428 - Diagnosi energetiche - Requisiti generali e particolari del servizio di diagnosi energetica UNI CEI EN ISO/IEC 13273-1:2016 – Efficienza energetica e fonti energetiche rinnovabili - Terminologia internazionale comune. Parte 1: Efficienza energetica UNI CEI EN ISO/IEC 13273-2:2016 – Efficienza energetica e fonti energetiche rinnovabili - Terminologia internazionale comune. Parte 2: Fonti energetiche rinnovabili © RIPRODUZIONE RISERVATA SETTEMBRE 2016 9 SETTEMBRE 2016 PROGETTO DI NORMA IEC PER LA IDENTIFICAZIONE DEGLI ASPETTI DI EFFICIENZA ENERGETICA Recenti sviluppi internazionali nella definizione degli aspetti legati all’efficienza energetica per promuovere la diffusione di prodotti, tecnologie e sistemi elettrici efficienti. Franco Bua, Segretario Tecnico Referente CEI/CT 315 “Efficienza energetica” L’IEC ha pubblicato un Libro Bianco “Coping with the Energy Challenge – The IEC’s role from 2010 to 2030. Smart electrification – The key to energy efficiency”,che illustra le strategie possibili ed il ruolo delle tecnologie elettriche per migliorare l’efficienza energetica e per ridurre l’emissione di CO2. Per affrontare il tema dell’efficienza energetica l’IEC ha costituito nel 2007 un Gruppo di lavoro strategico (SMB-SG1) con l’obiettivo di analizzare, limitatamente al settore dell’energia elettrica e delle tecnologie elettriche, lo status quo della normazione sull’efficienza energetica e di identificarne lacune e nuove opportunità. L’SMB-SG1 ha elaborato una serie di raccomandazioni al SMB (Standardisation Management Board, che coordina l’attività di normazione) che sono state approvate. Tra queste si segnalano, ad esempio, quelle relative allo sviluppo di linee guida sull’impiego di macchine elettriche efficienti (motori, trasformatori) e di ottimizzazione di processi industriali mediante l’impiego di azionamenti e sistemi di automazione e controllo. 10 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE L’SMB-SG1 è stato sciolto nel giugno del 2013 ed è stato creato l’ACEE (Advisory Committee on Energy Efficiency) per proseguire l’opera di organizzazione dei lavori normativi in questo ambito. L’ACEE si pone come obiettivo, infatti, quello di elaborare una serie di strumenti gestionali per assicurare uno sviluppo dell’attività normativa dell’IEC nel campo dell’efficienza energetica razionale, efficace e, soprattutto, coordinato fra i vari Comitati Tecnici. In particolare l’ACEE si è concentrato, come primo passo, sull’identificare e codificare il ruolo delle norme tecniche nell’ambito dell’efficienza energetica, per poi provare a definire degli strumenti organizzativi e gestionali. L’efficienza energetica rappresenta, infatti, una sfida per gli organismi di normazione in quanto richiede modelli organizzativi diversi da quelli prevalenti, orientati, in larga parte, secondo una logica “verticale/settoriale”. L’efficienza energetica è infatti un tema essenzialmente trasversale, in quanto è spesso attributo di sistemi diversi per natura, complessità e contesti applicativi e richiede spesso un approccio olistico. Esiste, quindi, un quadro complesso sia in termini di esigenze da soddisfare (pluralità di attori coinvolti) sia in termini di conoscenze e competenze da coinvolgere (pluralità di settori tecnologici e contesti applicativi). Per identificare questo ruolo, l’ACEE è partito dall’analisi di quelle che nella letteratura scientifica vengono chiamate “barriere del mercato all’efficienza energetica” (market barriers to energy efficiency). Sostanzialmente queste barriere vogliono rappresentare tutti quegli elementi che ostacolano, nella realtà, la diffusione delle soluzioni e delle tecnologie “energeticamente efficienti”. In linea di principio, all’eliminazione di una o più di queste barriere dovrebbe corrispondere una maggiore penetrazione nel mercato di soluzioni e tecnologie efficienti. Chiaramente l’eliminazione di queste barriere non è compito esclusivo delle norme tecniche, ma di tutti gli attori del mercato; essendo le norme tecniche solo uno degli attori, identificare il proprio ruolo costituisce il presupposto per poterlo svolgere nel modo più efficace1. Quali sono le barriere che impediscono lo sfruttamento del potenziale di miglioramento dell’efficienza energetica? Esiste una vasta letteratura scientifica che ha affrontato questo tema a vari livelli e da prospettive diverse (economiche, sociali, ecc.)2; queste che seguono sono una sintesi delle principali: • mancanza di conoscenza (coscienza) del potenziale di miglioramento; • inadeguatezza (quadro di indicatori di prestazione inadeguato) – metodi di calcolo, metodi di misura dell’efficienza e quindi del risultato conseguito e/o conseguibile; • visione di sistema (in conflitto con la prospettiva del componente) – mancanza o necessità e, in quest’ultimo caso, difficoltà di un approccio di sistema; • focus sul costo di primo acquisto piuttosto che sul costo lungo l’intero arco di vita del componente o sistema (valutazione della convenienza o meno di un investimento in tecnologie efficienti. L’ACEE dell’IEC è partito quindi dal concetto che la soluzione del problema dell’identificazione del ruolo della normazione nel campo dell’efficienza energetica, risiede proprio nell’analisi del “se” e del “come” le norme tecniche possono agire da catalizzatori di un cambiamento. L’approccio che si sta seguendo in ambito IEC è quello di definire i cosiddetti energy efficiency aspects che possono essere tradotti, in senso lato, con il termine “dimensioni dell’efficienza energetica”. In sostanza queste “dimensioni” dell’efficienza energetica non sono altro che le fasi tipiche di un processo di miglioramento della prestazione energetica di un prodotto, di un sistema o di un servizio. Cristallizzare queste fasi, seppur in modo convenzionale, consente di definire il “se” e, eventualmente, di identificare il “come” le norme tecniche possono contribuire alla promozione dell’efficienza energetica. Partendo, infatti, dall’assunto che le norme possono avere un ruolo nella promozione dell’efficienza energetica, tutti quegli strumenti (o quelle categorie di strumenti) che le norme possono offrire per realizzare 1 http://www.iso.org/iso/PUB100358.pdf 2 https://www.unido.org/fileadmin/user_media/Services/Research_and_Statistics/WP102011_Ebook.pdf SETTEMBRE 2016 11 SETTEMBRE 2016 una di queste fasi costituiscono un contributo al miglioramento della prestazione energetica di un prodotto, di un sistema o di un servizio e, in ultima analisi, consentono lo sviluppo del mercato dell’efficienza energetica, agendo, come detto, da catalizzatori di un cambiamento. Operativamente poi, queste “dimensioni” dovrebbero servire a garantire uno sviluppo dell’attività normativa dell’IEC nel campo dell’efficienza energetica razionale ed efficace, permettendo di indirizzare l’attività dei Comitati Tecnici in ambiti rilevanti, di identificare temi da sviluppare e, più in generale, fornendo uno strumento sistematico di identificazione di aree scoperte e potenzialmente interessanti. Queste “dimensioni dell’efficienza energetica” forniscono, inoltre, una tassonomia che consente di inquadrare sinteticamente la situazione normativa in un dato contesto applicativo. Tabella 1 – Elenco dei cosiddetti “energy efficiency aspects” (tratta dal progetto di Guida IEC 118 “Inclusion of energy efficiency aspects in electrotechnical publications”). Il tema dell’efficienza energetica è ormai entrato a pieno titolo nell’agenda normativa dell’IEC, accanto a quelli tradizionali della sicurezza elettrica, della compatibilità elettromagnetica oltre, evidentemente, a quello principale della codifica delle prestazioni delle apparecchiature e dei sistemi elettrici ed elettronici e dei relativi metodi di prova. Allo stato attuale esistono più di 150 norme tecniche che codificano vari aspetti dell’efficienza energetica, per diversi prodotti, per sistemi e per differenti contesti applicativi (si veda Tabella 2 per alcuni esempi, con indicazione dell’aspetto trattato). 12 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Sempre in ambito IEC, sono stati costituiti Gruppi di lavoro che sono direttamente ed indirettamente legati al tema dell’efficienza energetica; si segnalano, in particolare: • SMB-SG3: Smart Grid, con lo scopo di definire un quadro organico delle norme necessarie per realizzare l’interoperabilità nelle Reti Intelligenti; • SMB-SG4: LVDC Distribution Systems, con il compito di definire i requisiti per i sistemi di distribuzione dell’energia in bassa tensione fino a 1.500 V; • SMB-SG6: Electrotechonology for e-mobility, con lo scopo di studiare l’interazione fra l’infrastruttura elettrica ed i veicoli elettrici; Esiste infine un gruppo specifico che ha come scopo quello di monitorare i programmi di certificazione con riferimento all’efficienza energetica (Conformity Assessment Board – WG12 “Energy Efficiency”). Tabella 2 – Esempi di norme IEC che trattano dell’efficienza energetica; nella seconda colonna è indicato l’aspetto trattato secondo la classificazione suggerita dalla futura Guida IEC 118. Examples of inclusion in publications Energy efficiency aspect ISO/IEC 13273-1 – Energy efficiency and renewable energy sources – Define terminology Common international terminology – Part 1: Energy Efficiency IEC 61800-9-1 Ed.1: Adjustable speed electrical power drive Define system boundaries systems - Part 9-1: Energy efficiency of power drive systems, motor starters, power electronics and their driven applications - General requirements for setting energy efficiency standards for power driven equipment using the Extended Product Approach (EPA) and semi analytic model (SAM) IEC TR 62837 – Energy efficiency through automation systems IEC 60364-8-1 : Low-voltage electrical installations – Part 8-1: Define EE KPIs (energy efficiency Energy efficiency key performance indicators) IEC 60034-30-1 – Rotating electrical machines – Part 30-1: Efficiency classes of line operated AC motors (IE-code) IEC 60034-30-2 – Rotating electrical machines – Part 30-2: Efficiency classes of variable speed AC motors (IE-code) IEC/TS 60076-20 Ed. 1.0: Power transformers - Part 20: Energy efficiency ISO/IEC 30134 (series) Information Technology – Data Centres – Key Performance Indicators IEC 61800-9-2 Ed.1: Adjustable speed electrical power drive systems - Part 9-2: Ecodesign for power drive systems, motor starters, power electronics & their driven applications - Energy efficiency indicators for power drive systems and motor starters IEC TR 62837 – Energy efficiency through automation systems IEC 60034-2-1 – Rotating electrical machines – Part 2-1: Stan- Define test methods dard methods for determining losses and efficiency from tests (excluding machines for traction vehicles) SETTEMBRE 2016 13 SETTEMBRE 2016 Examples of inclusion in publications Energy efficiency aspect IEC 62442-1 – Energy Efficiency of electrical lighting equip- Define measurements methods ment-Ballasts for fluorescent lamps Part 1: Method of measurement to determine energy consumption of ballast-lamp circuits IEC 62301 – Household electrical appliances – Measurement of standby power IEC 62018 – Power consumption of information technology equipment – Measurement methods IEC 60034-2-1: Rotating electrical machines - Part 2-1: Standard methods for determining losses and efficiency from tests (excluding machines for traction vehicles) IEC 62888 – Railway applications – Energy measurement on Define measurements plans board trains IEC 60034-30-1 – Rotating electrical machines – Part 30-1: Ef- Define classes ficiency classes of line operated AC motors (IE-code) IEC 60034-30-2 – Rotating electrical machines – Part 30-2: Efficiency classes of variable speed AC motors (IE-code) IEC 61800-9-2 Ed.1: Adjustable speed electrical power drive systems - Part 9-2: Ecodesign for power drive systems, motor starters, power electronics & their driven applications - Energy efficiency indicators for power drive systems and motor starters IEC/TS 60076-20 Ed. 1.0: Power transformers - Part 20: Energy efficiency IEC TS 60034-31 – Rotating electrical machines – Part 31: Design criteria guidelines Selection of energy-efficient motors including variable speed applications – Application guide IEC 60364-8-1, Low-voltage electrical installations – Part 8-1: Application guidelines Energy efficiency IEC TR 62837 – Energy efficiency through automation system ISO/IEC 15067-3 – Information technology – Home electron- Communication ic system (HES) application model – Part 3: Model of a demand-response energy management system for HES IEC 62974-1 – Monitoring and measuring systems used for Measurement infrastructure data collection, gathering and analysis © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE RIDUZIONE DEI RISCHI DA INCENDIO DEI TRASFORMATORI ATTRAVERSO L’USO DI ESTERI NATURALI Prove comparative condotte presso i laboratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco hanno mostrato il notevole miglior comportamento, nei confronti dell’incendio, degli esteri naturali rispetto ai tradizionali oli minerali. Michele Mazzaro (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco) Massimo Pompili (Università di Roma “La Sapienza”) Il DM 15/7/2014 di approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, l’installazione e l’esercizio delle macchine elettriche fisse, tra cui i trasformatori, con presenza di liquidi isolanti combustibili in quantità superiore ad 1 m³ (attività N.48 di cui all’Allegato I al DPR 151/2011), è finalizzato a: a) prevenire e mitigare, per quanto possibile, le conseguenze di situazioni di guasto interno alle macchine che possono essere causa d’incendio ovvero esplosione; b) garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di assicurare il soccorso agli occupanti; c) limitare, in caso di incendio ovvero di esplosione, danni a persone, animali e beni; d) limitare la propagazione di un incendio all’interno dei locali, edifici contigui o aree esterne; e) assicurare la possibilità che gli occupanti lascino l’istallazione indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo; SETTEMBRE 2016 f) garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza. Lo stesso DM 15/7/2014, ai fini antincendio, prevede una classificazione delle installazioni in funzione dei livelli di urbanizzazione dell’area di collocazione delle stesse nonché del volume di liquido isolante, nel caso di macchine di nuova installazione, o della potenza, nel caso di macchine esistenti. Il volume di olio combustibile isolante può essere ricavato dai dati di targa della macchina elettrica, riferito al peso dell’olio misurato in condizioni di riferimento normalizzate. Nel caso in cui non sia possibile accedere ai dati di targa, il volume di olio combustibile è dichiarato dall’esercente dell’impianto. Ai fini della determinazione della capacità complessiva di liquido isolante combustibile per considerare le installazioni fisse distinte, la norma prevede specifici requisiti di distanza tra le stesse oppure la presenza di muri di separazione con determinate caratteristiche di resistenza al fuoco e di dimensioni. 15 SETTEMBRE 2016 Nel DM 15/7/2014 sono riportate anche le disposizioni tese a contrastare la propagazione di un incendio dovuto allo spandimento del liquido isolante combustibile. In particolare, ogni macchina (con contenuto di liquido isolante combustibile superiore ad 1 m3) deve essere dotata di un adeguato sistema di contenimento. Per macchine elettriche interne ai locali, si può fare ricorso a bacini di contenimento collocati intorno alle apparecchiature o al convogliamento del liquido versato in un’area di raccolta, entrambi dimensionati in modo da contenere il volume del liquido isolante contenuto nelle macchine elettriche e quello del sistema di protezione antincendio (ove previsto). Per gli impianti all’aperto, il dimensionamento del sistema di contenimento deve essere effettuato secondo le specifiche norme tecniche vigenti; in particolare, la Norma CEI EN 61936-1, di origine IEC e CENELEC (pubblicata in Italia anche con la classificazione CEI 99-2, ed in vigore dal novembre 2013) prevede una fossa di raccolta con lunghezza e larghezza pari a quelle del trasformatore, aumentata su ciascun lato del 20% dell’altezza del trasformatore (conservatore incluso). La stessa Norma prescrive, poi, distanze di rispetto per i trasformatori o la presenza di muri tagliafiamma. Recentemente in Italia è stato creato un Gruppo di Lavoro promosso dall’Università di Roma “La Sapienza”, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Dipartimento di Difesa del Suolo dell’ISPRA e il Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti e Insediamenti Antropici dell’INAIL con la partecipazione dei principali players del settore elettrico (ENEL, E-Distribuzione, TERNA, ACEA, Costruttori di trasformatori e Produttori di esteri naturali, ecc.) con l’obiettivo di verificare l’effettiva possibilità di ridurre i rischi per l’uomo e per l’ambiente attraverso una maggiore diffusione di trasformatori elettrici innovativi isolati con esteri naturali. Ciò, tenendo anche conto del fatto che il citato DM 15/7/2014, a differenza di quanto riporta la Norma CEI EN 61936-1, non ha previsto una diversificazione delle distanze di separazione per i trasformatori in funzione del fatto che si possa trattare di macchine isolate in olio minerale o con altro tipo di olio ad alto punto di fiamma (come, appunto, gli esteri naturali). I valori di riferimento delle distanze di rispetto in aria per trasformatori all’aperto sono indicati nella Tabella 3 di tale Norma (Figura 1), che di seguito si riporta, e risultano differenziati in funzione della classe dell’olio contenuto nel trasformatore, privilegiando l’uso degli esteri naturali (liquidi di classe K). Figura 1 - Tabella 3 della Norma CEI EN 61936-1 (CEI 99-2) N.B.: Nella tabella, ove si fa riferimento agli esteri naturali (liquidi in classe K) il volume soglia del liquido indicato non è corretto: non dovrebbe essere di 3.800 litri ma bensì di 38.000 litri. 16 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE I vantaggi rispetto alla sicurezza al fuoco riconosciuti agli esteri naturali dalla Norma internazionale IEC 61936-1 sono anche confermati dai documenti di riferimento normalmente in uso nel Nord America e predisposti da FM Global (Factory Mutual Insurance Company), il gruppo assicurativo americano specializzato in valutazione e prevenzione del rischio industriale. Nel settore dei trasformatori, l’FM Global ha pubblicato il documento “Transformers - Property Loss Prevention Data Sheets” (luglio 2012) che favorisce ampiamente l’uso degli esteri naturali. Ciò spiega anche l’ampissima diffusione nel Nord America di trasformatori isolati con esteri naturali (soprattutto da distribuzione) il cui numero, ad oggi, può essere stimato in circa 500.000 unità. Allo scopo di verificare il diverso comportamento degli esteri naturali, il Gruppo di Lavoro costituitosi in Italia ha anche provveduto ad eseguire alcune prove comparative (spray-test) di tali isolanti innovativi, costituiti da esteri naturali, presso i laboratori del Nucleo Investigativo Antincendi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Queste prove hanno mostrato, nei confronti dell’incendio, il migliore comportamento degli esteri naturali rispetto ai tradizionali oli minerali: in particolare, anche se sottoposti ad un innesco esterno continuo, gli esteri naturali hanno mostrato una straordinaria incapacità di sostenere, anche per tempi brevi, la presenza della fiamma. Tale proprietà garantisce una maggiore sicurezza nei confronti nell’innesco e della propagazione dell’incendio. © RIPRODUZIONE RISERVATA SETTEMBRE 2016 17 SETTEMBRE 2016 CONTAMINAZIONE DEI SITI DOVUTA A SVERSAMENTO DI OLIO MINERALE PER TRASFORMATORI E VANTAGGI NELL’USO DI ESTERI NATURALI Gli esteri naturali possiedono una straordinaria biodegradabilità rispetto agli oli minerali con grandi vantaggi per l’ambiente in caso di possibili sversamenti. Bemporad E., Berardi S., Ledda A. (INAIL, Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti e Insediamenti Antropici) Calcara L., Pompili M. (Università degli Studi di Roma La Sapienza, Dipartimento di Ingegneria Astronautica, Elettrica ed Energetica) Introduzione I trasformatori elettrici di potenza sono componenti delle reti elettriche. Il tipo di trasformatore più diffuso è quello che utilizza liquidi isolanti, sostanze queste che ne estendono il campo di impiego alle più elevate tensioni (anche oltre i 500 kV) e potenze (anche oltre i 500 MVA). Sin dalle prime applicazioni (inizi del ‘900), il mezzo più utilizzato quale isolante, in combinazione con carte e cartoni, è l’olio minerale, che offre un eccellente compromesso fra costi e prestazioni, e presenta un’ottima compatibilità con gli altri materiali impiegati nella costruzione dei trasformatori. L’olio minerale ha però caratteristiche di infiammabilità ed anche di possibile pericolo per la sa- 18 lute e l’ambiente che, ai fini dell’analisi dei rischi legati al suo utilizzo, inducono alla considerazione di scenari incidentali quali incendio ed esplosione, rilascio tossico e contaminazione del suolo e delle acque superficiali e profonde. In considerazione di ciò, sia in ambito nazionale che internazionale trovano oggi una precisa collocazione normativa quali liquidi sostitutivi degli oli minerali gli esteri naturali, comunemente denominati oli naturali. La recente pubblicazione nel dicembre 2014 da parte del CEI della Norma, di origine IEC e CENELEC, CEI EN 62770 “Esteri naturali nuovi per trasformatori e apparecchiature elettriche similari” conferma l’interesse del mondo dei trasformatori, sia di grande potenza che da distribuzione, verso questa innovazione tecnologica. CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Sversamento di olio minerale e contaminazione del suolo Gli sversamenti ambientali di olio minerale, presenti nei trasformatori di potenza, possono essere dovuti principalmente a rilascio accidentale a seguito di furto o tentato furto del rame presente all’interno del trasformatore; caduta accidentale o guasto di un trasformatore contenente olio; spandimento conseguente ad incendio; sopravanzo di una o più vasche di raccolta, ad esempio a seguito di forti piogge. Generalmente si tratta di eventi che causano contaminazioni di aree con superficie non superiore a 1000 m2 e che quindi rientrano nelle procedure semplificate di cui all’art. 249 del D.Lgs. 152/2006 (Figura 1). Figura 1 - Schema della procedura semplificata (art. 249 D.Lgs. 152/2006) Per effettuare una valutazione sull’incidenza di tali eventi su territorio nazionale sono stati utilizzati i dati relativi al numero e la tipologia di siti contaminati della Regione Lazio al 2010 [1], della Provincia di Palermo dal 2001 al 2010 [2] e della Provincia di Viterbo al 2006 [3]. Secondo i dati della Regione Lazio al 2010 [1], di 563 siti contaminati circa il 20% sono ascrivibili a rilasci accidentali da trasformatori di potenza, incidenza quindi non trascurabile. Esaminando poi il numero e la tipologia di siti contaminati suddivisi per Provincia, risulta che mentre la contaminazione connessa alla presenza di Punti Vendita Carburanti (PVC) è predominante nella Provincia di Roma, quella legata a sversamenti da trasformatori ha maggior rilievo nella Provincia di Viterbo (Figura 2). Figura 2 - Siti contaminati nel Lazio al 2010 suddivisi per tipologia e per Provincia SETTEMBRE 2016 19 SETTEMBRE 2016 Esaminando i dati della Provincia di Palermo dal 2001 al 2010 [2], su di un totale di 137 siti soggetti a contaminazione i rilasci accidentali da trasformatori di potenza corrispondono al 30%. Anche a seguito di questa seconda analisi, sebbene con numeri e proporzioni leggermente diverse da quelle del Lazio, emerge che i siti contaminati da sversamento accidentale di olio da trasformatore sono secondi per diffusione, dietro ai PVC (Figura 3). Figura 3 - Siti contaminati in Provincia di Palermo dal 2001 al 2010 Infine, si è effettuato un approfondimento delle situazioni di inquinamento del suolo denunciate al 2006 in Provincia di Viterbo [3]. Questi dati, sebbene meno aggiornati rispetto ai precedenti, sono di interesse poiché riportano anche l’estensione della contaminazione. Per numero di episodi registrati, il tipo di contaminazione più diffusa è quella da trasformatore con il 48% dei casi. Analizzando i dati relativi alla media dell’estensione della contaminazione, i siti con la maggior area contaminata sono le discariche, seguite dalle attività commerciali/industriali e dai PVC; i rilasci accidentali da trasformatori hanno coinvolto una superficie media di soli 37 m2 (Figura 4). Figura 4 - Siti contaminati in Provincia di Viterbo al 2006 Volendo interpretare i dati sopra riportati in termini di valutazione qualitativa del rischio, considerando il numero di eventi occorsi assimilabile alla “frequenza” e l’estensione dell’area contaminata assimilabile alla “magnitudo”, i siti contaminati a maggiore e minore “magnitudo” risultano essere rispettivamente le discariche e i rilasci accidentali da trasformatori, mentre la “frequenza” di questi ultimi non appare essere trascurabile. Nonostante la maggior parte di rilasci riguarda essenzialmente trasformatori di MT/bt, esistono tuttavia casi riguardanti alcuni eventi gravi occorsi in trasformatori di grandi dimensioni che hanno comportato un rilascio ingente di olio minerale, come indicato in Tabella 1. 20 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Tabella 1 - Eventi occorsi in trasformatori di grandi dimensioni Data Luogo Comparto ambientale contaminato Olio minerale sversato (litri) Tipo trasformatore Aprile 2016 Chicago (Stati Uniti) Lago Michigan Febbraio 2016 Aprilia (Italia) Terreno 2.000 Ottobre 2015 Roma Terreno 35.000 (circa) Maggio 2015 Stato di New York (Stati Uniti) Fiume Hudson 11.400 Centrale nucleare Indian Point Aprile 2015 Quebec (Canada) Terreno 20.000 Trasformatore di una miniera Febbraio 2012 Taranto (Italia) Terreno 38.000 (circa) Trasformatore dell’ILVA Causa incidente Trasformatore di una centrale nucleare Trasformatore di un impianto industriale Incendio del trasformatore Trasformatore colpito da un fulmine Cortocircuito e l’esplosione di un trasformatore. Cortocircuito di un trasformatore Vantaggi nell’uso di esteri naturali I vantaggi forniti dall’utilizzo nei trasformatori di un fluido dielettrico sono stati chiari sin dalle prime applicazioni di queste apparecchiature. Il liquido isolante che da sempre ha trovato un larghissimo impiego è l’olio minerale, un derivato del petrolio. Gli oli minerali hanno ottime proprietà dielettriche, di trasmissione del calore e il loro prezzo di mercato risulta molto contenuto rispetto a tutti gli altri tipi di liquidi isolanti. Di contro, hanno il limite di avere una temperatura di infiammabilità inferiore agli altri, oltre ad un maggior impatto ambientale e sanitario. Gli oli minerali sono composti da idrocarburi leggeri (C<12) e soprattutto da idrocarburi pesanti (C>12), non cancerogeni ma tossici per l’uomo. Per una esposizione cronica agli stessi tale tossicità è espressa in termini di RfD per ingestione e RfD per inalazione che rappresenta una stima dell’esposizione media giornaliera a cui è sottoposto l’uomo, che non produce effetti avversi apprezzabili sull’organismo durante il corso della vita. In Tabella 2 sono riportate le proprietà tossicologiche e indicazioni sulla volatilità [4] degli idrocarburi [5]. Tabella 2 - Proprietà tossicologiche e volatilità degli idrocarburi [5] RfD Ing. [mg/kg-giorno] RfCi RfD Inal. [mg/kg-giorno] [mg/m 3] Peso Molecolare [g/mole] Volatilità (OMS, 1989) VVOC Idrocarburi (Classificazione TPHCWG) Alifatici C5-C6 (*) 6,00E-02 1,91E-01 - 5,14E+00 6,7E-01 - 1,8E+01 80,00 Alifatici >C6-C8 (*) 6,00E-02 1,91E-01 - 5,14E+00 6,7E-01 - 1,8E+01 110,00 VOC Alifatici >C8-C10 1,00E-01 1,43E-01 5,00E-01 130,00 VOC Alifatici >C10-C12 1,00E-01 1,43E-01 5,00E-01 160,00 VOC Alifatici >C12-C16 1,00E-01 1,43E-01 5,00E-01 210,00 SVOC Alifatici >C16-21 2,00E+00 1,43E-01 5,00E-01 280,00 SVOC Alifatici >C21-C35 1,60E+00 1,43E-01 5,00E-01 280,00 SVOC Aromatici >C7-C8 1,00E-01 5,43E-01 1,90E+00 92,00 VOC Aromatici >C8-C10 4,00E-02 5,71E-02 2,00E-01 120,00 VOC Aromatici >C10-C12 4,00E-02 5,71E-02 2,00E-01 140,00 VOC Aromatici >C12-C16 4,00E-02 5,71E-02 2,00E-01 150,00 SVOC Aromatici >C16-C21 3,00E-02 5,71E-02 2,00E-01 180,00 SVOC Aromatici C >21-35 3,00E-02 5,71E-02 2,00E-01 250,00 SVOC VVOC Idrocarburi (Classificazione MADEP) Alifatici C5-C8 4,00E-02 5,70E-02 2,00E-01 93,00 Alifatici C9-C18 1,00E-01 5,70E-02 2,00E-01 170,00 VOC Alifatici C19-C36 2,00E+00 5,70E-02 2,00E-01 280,00 POM Aromatici C9-C10 3,00E-02 1,43E-02 5,00E-02 120,00 VOC Aromatici C11-C22 3,00E-02 1,43E-02 5,00E-02 150,00 VOC (*) Per la RfD Inal. e RfC i primo valore và utilizzato nel caso di contenuto di n-esano > 53%, mentre il secondo valore và utilizzato nel caso di contenuto di n-esano < 53% SETTEMBRE 2016 21 SETTEMBRE 2016 Con esclusione della negativa esperienza legata all’impiego degli Askarel (PCB), possibili alternative agli oli minerali sono individuabili negli oli siliconici, esteri sintetici e esteri naturali. Tuttavia, solo questi ultimi hanno caratteristiche talmente innovative e attraenti da averne permesso nel mondo una rapida applicazione nei trasformatori elettrici. Gli esteri naturali sono prodotti generalmente da fonti rinnovabili come gli oli vegetali (es. olio di semi di soia, olio di nocciole) e consistono sostanzialmente in trigliceridi. Questi hanno il vantaggio di possedere un punto di infiammabilità significativamente superiore (generalmente > 300 °C) rispetto agli oli minerali; inoltre sono sostanze essenzialmente non pericolose per la salute umana e l’ambiente, sono una risorsa rinnovabile, a fine vita possono essere riutilizzati come sottoprodotti (es. biodiesel), rispondendo ai requisiti dell’economia circolare, e sono caratterizzati da un’elevata biodegradabilità che fa presupporre un minor impatto ambientale. Quest’ultimo aspetto risulta evidente in Figura 5, in cui è riportato l’andamento dei tempi di semi-vita dei diversi liquidi isolanti. In caso di sversamento accidentale, quindi tale elevata biodegradabilità riduce la possibilità che si generino condizioni critiche per l’ambiente, ovviamente con valutazioni specifiche da adottare di caso in caso. Il loro uso in scala commerciale è ancora limitato, anche in relazione al loro maggiore costo rispetto ai tradizionali oli minerali ed una tendenzialmente minore capacità di resistenza all’ossidazione che, tuttavia, può essere oggi migliorata attraverso l’uso di appropriati additivi. Nel mondo tuttavia, ad oggi si conta che siano stati realizzati circa 1 milione di trasformatori (soprattutto da distribuzione) isolati con esteri isolanti. Figura 5 - Andamento della biodegradabilità delle quattro tipologie di oli isolanti [8] Conclusioni Da quanto sopra descritto emerge che il rischio associato allo sversamento di olio minerale da trasformatori di potenza sul suolo, seppur non preoccupante, non è un rischio trascurabile. Non tanto in termini di entità della contaminazione, quanto di frequenza di accadimento. L’utilizzo di esteri naturali, in sostituzione agli oli minerali, è auspicabile in quanto di minor impatto ambientale e sanitario: elevata biodegradabilità e assenza di pericolosità per la salute umana e per l’ambiente. Tali caratteristiche ovviamente non possono che condizionare favorevolmente la scelta delle azioni da intraprendere per la messa in sicurezza d’emergenza e per l’eventuale bonifica, nonché andare a vantaggio della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori impegnati nelle suddette attività. Nel 2016 l’Università di Roma “La Sapienza” ha costituito un Gruppo di Lavoro (GdL), di cui fanno parte anche esperti dei VVF, dell’ISPRA e dell’INAIL, con l’obiettivo di verificare l’effettiva possibilità di ridurre i rischi per l’uomo e per l’ambiente, attraverso una maggiore diffusione dei trasformatori elettrici isolati con esteri naturali. Le attività del GdL, condotte con la collaborazione dei principali players del settore, sono anche finalizzate ad effettuare uno studio di sostenibilità che tenga in debito conto degli aspetti economici, ambientali e sociali connessi a tale innovazione. 22 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Bibliografia [1] Regione Lazio, Elenco dei siti contaminati, http://www.regione.lazio.it/binary/rl_protezione_ civile/ tbl_contenuti/aggiornamento_settembre_2011.pdf, 2011 [2] Abita A., Pellerito M.C., Di Salvo G., Purpura O., Il miraggio della bonifica dei siti contaminati, http:// www.arpa.sicilia.it/wp-content/uploads/2014/06/Relazione_siti_contaminati .pdf, 2014 [3] Provincia di Viterbo, Rapporto sullo stato dell’ambiente, http://www.provincia.vt.it/agenda21/default3.asp, 2006 [4] OMS, Regional Office for Europe, Indoor air quality: organic pollutants, Report on a WHO Meeting, Berlin, 23-27 August 1987. EURO Reports and Studies 111, Copenhagen, 1989. [5] Istituto Superiore di Sanità, Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro, Banca dati ISS-INAIL – Proprietà chimico-fisiche e tossicologiche e Documento di supporto alla Banca dati “ISS-INAIL”, Roma, 2015. [6] Pompili M., Scatiggio F., Tumiatti V., Liquidi isolanti: nuove prospettive ed evoluzione normativa, Unione e Certificazione, numero 5, pp. 41-44, 2009. © RIPRODUZIONE RISERVATA SETTEMBRE 2016 23 INTERVISTA SETTEMBRE 2016 INTERVISTA A ENRICO TIRONI Presidente CEI/CT 315 “Efficienza energetica” Enrico TIRONI Nato a Bergamo nel 1946, ha conseguito la laurea in Ingegneria Elettrotecnica presso il Politecnico di Milano, dove è attualmente Professore Ordinario della Cattedra di Impianti Elettrici e dove ha ricoperto rilevanti incarichi direttivi tra il 1996 e il 2009. È membro di diversi Comitati Tecnici del CEI, oltre che Presidente del Comitato Tecnico 315 dal 2010, recentemente confermato dal Comitato Esecutivo del CEI anche per il triennio 2016-2018. È coordinatore del Gruppo misto UNI/CTI-CEI-GGE sulla gestione dell’energia. Consigliere dell’AEIT (Federazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione, Informatica e Telecomunicazioni) e Presidente del Consiglio Direttivo dei Gruppi tematici Distribuzione e Impianti Elettrici Utilizzatori dell’AEIT. L’attività scientifica, documentata da oltre 170 pubblicazioni, è stata essenzialmente imperniata su problematiche attinenti agli impianti elettrici, alla conversione e alla regolazione statica dell’energia elettrica, all’impatto dell’elettronica di potenza sulle reti elettriche (disturbi indotti nelle reti e provvedimenti per contenerli), alle applicazioni elettriche, alla sicurezza degli impianti elettrici, allo studio di reti di distribuzione innovative in corrente continua e allo studio di sistemi di accumulo dell’energia elettrica. Attualmente l’attività di ricerca è particolarmente incentrata su tematiche relative alla generazione distribuita, alla qualità del servizio elettrico e al recupero dell’energia di frenatura di azionamenti elettrici in dispositivi di accumulo innovativi. Nell’ambito delle tematiche di ricerca di cui sopra è stato titolare di contratti con enti pubblici e privati. 24 Quali sono le motivazioni che hanno portato il CEI a promuovere un nuovo CT, il CT 315, finalizzato ad affrontare tematiche relative all’efficienza energetica? L’energia è, e sempre più lo sarà, un bene prezioso; è la linfa che dà vita alla società moderna. Dell’energia non se ne può fare a meno, ma produzione, trasmissione, distribuzione e consumo di energia hanno un impatto significativo sull’ambiente. In un contesto sociale caratterizzato da una sempre maggiore attenzione per l’ambiente, per salvaguardare le popolazioni e gli ecosistemi dall’impatto dei cambiamenti climatici, il miglioramento dell’efficienza energetica in tutte le sue trasformazioni rappresenta uno degli strumenti rilevanti; contribuisce in particolare a rispettare gli impegni assunti a livello internazionale per contrastare l’effetto serra riducendo l’anidride carbonica immessa in atmosfera. CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE È necessario imparare ad essere più efficienti, ovvero evitare gli sprechi utilizzando a parità di servizi offerti, minori quantitativi di energia. Possiamo in sostanza affermare che l’energia non consumata e quindi risparmiata, la cosiddetta “energia bianca”, sia la prima fonte di energia pulita. Il CT 315, quindi, è solo uno dei Comitati che si occupano del tema dell’efficienza energetica ma, data la natura trasversale del tema, permea di fatto il CEI nel suo complesso. Lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia dell’ambiente spingono e sempre più spingeranno nel futuro, non solo verso l’impiego più consistente delle fonti rinnovabili, ma anche verso un uso più razionale dell’energia. L’attività del CT 315 si prefigge l’obbiettivo di fornire, attraverso l’emissione di linee guida, una corretta informazione in materia di efficienza energetica, indirizzando il lettore ad operare le scelte più oculate sotto il profilo tecnico-economico. Tra le diverse forme energetiche, l’energia elettrica assume un ruolo di rilievo: più di un terzo dell’energia consumata, viene trasformata in energia elettrica prima di essere utilizzata. Da ciò ne deriva la grande importanza e attenzione che va assumendo il miglioramento dell’efficienza energetica nell’ambito elettrico, dalla produzione agli utilizzi finali. Queste brevi considerazioni hanno portato il CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) a presidiare il tema dell’efficienza energetica ormai da più di otto anni, partecipando attivamente anche ai lavori internazionali dell’IEC (International Electrotechnical Commission). In particolare, a livello nazionale, il CEI ha strutturato la sua organizzazione in tema di efficienza energetica costituendo il CT 315 “Efficienza energetica” che succede al SottoComitato 311B. Il CT 315, che si avvale del supporto di oltre 60 esperti, è il Comitato Tecnico che tratta l’efficienza energetica nel settore elettrico da un punto di vista di sistema, orizzontale, completando e, ove necessario coordinando, l’attività in questo ambito degli altri Comitati Tecnici di prodotto. A solo titolo di esempio, il CT 205 che tratta di domotica, ha pubblicato la Guida CEI 205-18 che esamina una serie di funzioni di automazione codificate dalla Norma EN 15232 e che possono contribuire alla riduzione del fabbisogno energetico di un edificio, illustrandone la logica di funzionamento e specificandone lo schema di principio ed i componenti. Quali sono gli obiettivi primari del CT 315? L’argomento dell’efficienza energetica è sempre più oggetto di attenzione nella documentazione tecnica nazionale ed internazionale: è in particolare tema ricorrente di numerosi convegni e argomento trattato da svariati organi di informazione che talvolta però, forniscono messaggi scorretti e/o incompleti, messaggi che finiscono di fatto col nuocere alla causa dell’uso razionale dell’energia elettrica. L’attività del CT 315 è finalizzata ad affrontare le tematiche energetiche in un’ottica di sistema e non di singolo componente. Il tener conto di un “ solo anello” della catena dell’energia senza prendere in considerazione il sistema nella sua globalità potrebbe infatti portare a risultati fuorvianti. La scelta delle diverse soluzioni non deve inoltre essere disgiunta da valutazioni economiche che tengano conto dell’intero ciclo di vita del sistema e quindi dei costi energetici di produzione e di smaltimento. L’adozione di soluzioni virtuose sotto il profilo dell’efficienza energetica porta in generale ad un esborso iniziale con tempi di ritorno non sempre necessariamente molto brevi. In sintesi, il CT 315 si prefigge lo scopo di divulgare una cultura energetica cercando di vincere l’inerzia, talvolta presente negli operatori del settore, che porta a privilegiare soluzioni consolidate guardando con “sospetto” alle nuove possibilità offerte dalla tecnica in campo di efficientamento energetico. Le linee guida elaborate dal CT 315 vogliono essere una documentazione sufficientemente snella, idonea ad inquadrare gli argomenti trattati e, al contempo, sono un valido strumento di lavoro per progettisti e per chi, pur non essendo uno specialista del settore, deve spesso operare scelte tra diverse soluzioni proposte. Quali sono i documenti sinora prodotti e quelli in corso di elaborazione? L’attività finora svolta dal CT 315 è stata soprattutto circoscritta all’individuazione di soluzioni energeticamente virtuose con riferimento agli usi finali. Le linee guida elaborate dai vari Gruppi di Lavoro prima di essere emesse dal CEI seguono la stessa trafila delle norme e cioè vengono messe in inchiesta pubblica. SETTEMBRE 2016 25 SETTEMBRE 2016 In particolare, il CT 315 si è organizzato attivando diversi Gruppi di Lavoro a cui danno il loro contributo esperti di diversa estrazione tecnicoscientifica. Allo stato attuale, le tematiche affrontate sono state sostanzialmente le seguenti: • Regolazione di portata di fluidi mediante azionamento inverter-motore a velocità variabile; • Data center; • Impianti di illuminazione pubblica; • Impianti di illuminazione di interni; • Misure distribuite finalizzate all’efficientamento energetico. Le attività relative ai primi tre temi si sono concluse e le relative linee guida sono attualmente disponibili nei canali di distribuzione del CEI. Le attività relative agli ultimi due temi sono tuttora in corso. Entrando un po’ più nel dettaglio, la Guida CEI 315-1 “Metodologia per la valutazione del risparmio energetico della regolazione di portata mediante azionamento variabile” relativa alla regolazione di portata mediante azionamento variabile, descrive una metodologia per la determinazione del risparmio energetico conseguibile attraverso l’impiego di sistemi elettronici di regolazione di frequenza e tensione applicati a motori elettrici operanti su sistemi di pompaggio impieganti pompe di tipo centrifugo. La Guida CEI 315-8 “Linee guida sull’efficienza energetica nei Data Center” sull’efficienza energetica nei Data Center ha l’obiettivo di fornire una serie di informazioni e raccomandazioni utili ad individuare interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e di proporre uno schema di valutazione della prestazione energetica del data center stesso, introducendo in particolare un indice di merito e dei punteggi parziali che consentano di definire le aree di intervento prioritario. Infine, la CEI 315-4 “Guida all’efficienza energetica degli impianti di illuminazione pubblica: aspetti generali” raccoglie una serie di indicazioni e raccomandazioni che intendono fornire un quadro di sintesi dei principali provvedimenti di miglioramento dell’efficienza energetica di tali impianti. La Guida si rivolge a tutti coloro che, seppure non completamente specialisti del settore, operano su sistemi più o meno complessi di 26 illuminazione di spazi pubblici quali strade, piazze, percorsi ciclo-pedonali, aree a verde variamente attrezzate, parcheggi, ecc. Le informazioni riportate nella Guida possono essere utilizzate sia per la progettazione di nuovi impianti che di interventi di ammodernamento di quelli esistenti. Per quanto riguarda gli ultimi due argomenti, i lavori sono tuttora in gestazione. Il primo argomento, è in avanzato stato di elaborazione e sostanzialmente sta seguendo un percorso analogo al quello della Guida CEI 315-4; si prefigge infatti finalità analoghe alla guida sull’illuminazione pubblica, ma è rivolto al variegato mondo dell’illuminazione degli ambienti interni. L’ultimo tema, legato alla predisposizione di un sistema di misure distribuito finalizzato al conseguimento dell’efficientamento energetico di un intero sistema è di estrema importanza. Il lavoro è molto ambizioso e partendo da un articolato e puntuale approccio iniziale di tipo metodologico si concluderà con alcuni esempi applicativi a supporto e chiarificazione della parte generale. L’importanza del tema è in particolare avvallata dal fatto che di recente è partita anche a livello europeo una attività che si prefigge di fatto le stesse finalità. Qual è l’attività normativa a livello internazionale nell’ambito dell’efficienza energetica? Il tema dell’efficienza energetica è ormai entrato a pieno titolo nell’agenda normativa dell’IEC, accanto a quelli tradizionali della sicurezza elettrica, della compatibilità elettromagnetica oltre, evidentemente, a quello principale della codifica delle prestazioni delle apparecchiature e dei sistemi elettrici ed elettronici e dei relativi metodi di prova. Il quadro delle norme tecniche in materia di efficienza energetica a livello internazionale è articolato. Per inquadrarle in modo sintetico può essere utile considerare due grosse categorie: quella delle norme orizzontali, che trattano argomenti trasversali come, ad esempio, l’approccio sistematico alla gestione dell’energia o la terminologia e quelle delle norme specifiche di settore, che trattano il tema nella prospettiva di un particolare contesto applicativo o di un prodotto specifico. Partendo da questa classificazione, per quanto riguarda le norme orizzontali, si possono certamente citare la EN ISO 50001 che definisce i requisiti di un Sistema di Gestione dell’Energia e le Norme EN ISO/IEC 13273 che definiscono i concetti ed una terminologia comune nel campo dell’efficienza energetica e delle rinnovabili. Con riferimento, invece, alle norme più settoriali vorrei CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE citarne a solo titolo di esempio, alcune particolarmente significative: • la IEC 60364-8-1 (efficienza energetica negli impianti elettrici BT); • la serie EN 50598 (efficienza energetica nelle applicazioni con azionamenti) che costituisce un esempio di norma di sistema; • le Norme IEC EN 600034-30-1 relative alle classi di efficienza dei motori elettrici; • le EN 50558-1 e 50629-1 relative alla prestazione energetica dei trasformatori di potenza. Non ci dilunghiamo oltre nell’elenco puntuale delle attività in corso. Basterà qui rimarcare come il CEI partecipi attivamente ai lavori internazionali dell’IEC ed a quelli europei del CENELEC (European Committee for Elechtrotecnical Standardisation) con particolare riferimento ai due principali tavoli di coordinamento: ACEE (Advisory Committee on Energy Efficiency) e SFEM (Sector Forum Energy Management). Per concludere, val qui la pena di rimarcare come l’ACEE, creato nel 2013, ha affidato il compito di proseguire l’opera di organizzazione dei lavori normativi: in particolare si pone come obiettivo quello di elaborare una serie di strumenti gestionali per assicurare uno sviluppo dell’attività normativa dell’IEC nel campo dell’efficienza energetica razionale, efficace e, soprattutto, coordinato tra i vari comitati tecnici. Quali sono le relazioni attualmente in atto con altri Enti normatori in materia di efficienza energetica? In ambito nazionale, il CEI coordina il gruppo congiunto UNI/CTI-CEI-GGE “Gestione dell’Energia”, la cui segreteria è affidata al CTI (Comitato Termotecnico Italiano): il Gruppo congiunto UNI-CEI-GGE costituisce l’interfaccia nazionale dell’attività dello SFEM e dei suoi gruppi di lavoro. Attualmente sono in corso di definizione le modalità operative del gruppo congiunto. L’anno appena concluso è stato un anno importante per l’efficienza energetica e ha confermato la bontà del lavoro svolto dagli organismi di normazione negli anni precedenti in questo ambito, sia a livello nazionale che internazionale. La programmazione e, soprattutto, il coordinamento dei lavori tra gli organismi di formazione europea, ha permesso al CEI ad all’UNI (insieme ai suoi Enti federati, CTI in primis) di contribuire alla qualificazione del mercato dell’efficienza energetica prevista dal D.Lgs. 102/2014 di recepimento della Direttiva 2012/27/EU del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 sull’efficienza energetica: l’attività svolta si è concretizzata in una serie di norme tecniche che sono alla base degli schemi di accreditamento per la certificazione delle ESCO (UNI CEI 11352), degli EGE (UNI CEI 11339) dei Sistemi di Gestione dell’Energia (ISO 50001) e degli auditor energetici (UNI CEI EN 16247-5) e di norme che consentono di eseguire le diagnosi energetiche obbligatorie previste dall’art. 8 del decreto in conformità ai requisiti dello stesso decreto (EN 16247-1/2/3/4). © RIPRODUZIONE RISERVATA SETTEMBRE 2016 27 INTERVISTA SETTEMBRE 2016 INTERVISTA A MASSIMO POMPILI Segretario dell’IEC/TC 10 “Fluidi per applicazioni elettrotecniche” Massimo POMPILI Massimo Pompili è Docente di Componenti e Tecnologie Elettriche all’Università di Roma “La Sapienza”. praticamente tutte le altre nazioni. Da allora, oltre alla Segreteria dell’omonimo Comitato IEC, io e gli altri Esperti italiani abbiamo assunto posizioni di rilievo in molti dei Gruppi di Lavoro internazionali. Il CT 10 è ora un “piccolo gioiello” nella galassia del CEI: il nuovo Presidente dovrà consolidare queste posizioni ed io son pronto a dargli una mano mantenendo le cariche internazionali che ho, quali Segretario del TC 10 del IEC e Membro del’ACEA (Advisory Committee on Environmental Aspects) della IEC. Ma su quest’ultimo aspetto e sul rapporto tra Norme e “aspetti ambientali” vorrei tornare dopo nel nostro colloquio…”. Quali attività svolte nel CEI per rilanciare il proprio Comitato ricorda con maggiore soddisfazione? Non ho davvero dubbi; sono due le attività che vorrei ricordare. Sicuramente le molte Giornate di Studio che negli anni ho promosso e contribuito a realizzare, hanno fatto crescere interesse e passione intorno a noi. Professor Pompili, Lei è stato per quasi vent’anni Presidente del TC 10 del CEI “Fluidi per Applicazioni Elettrotecniche”. Può farci un breve bilancio ad oggi? Quando nel 1997 sono stato nominato Presidente del CEI/CT 10 ho ereditato un Comitato praticamente inattivo e son riuscito a creare un gruppo di persone, di Esperti di Utilities, Istituzioni e Società italiane in grado di rilanciare il prestigio del CEI nel mondo. E ciò oggi ci è riconosciuto da 28 Tra queste, ricordo con molto piacere quelle legate al problema dello “zolfo corrosivo” (e dei numerosi, importanti e imprevisti guasti nei trasformatori a causa di un olio isolante manifestatosi appunto come “corrosivo”) e la prossima che si svolgerà il 20 ottobre a Roma sull’uso di liquidi isolanti di nuova generazione nei componenti elettrici; parlo degli esteri naturali e cioè di liquidi di derivazione vegetale. L’introduzione di queste nuovi liquidi potrebbe rappresentare una grande innovazione nel settore CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE elettrico, perché gli oli isolanti tradizioni sono derivati del petrolio e, come tali, sono infiammabili e molto poco biodegradabili in caso di sversamento nell’ambiente. Il secondo aspetto che mi piace ricordare è quello di aver fatto in modo che si arrivasse ad una più larga partecipazione di esperti, rendendo anche più agevole la presenza di Istituzioni e Ministeri, con lo svolgimento di riunioni di Comitato presso le Aziende dove lavorano gli Esperti più attivi del CT 10. Ciò ha permesso di far comprendere alle rispettive direzioni che partecipare ad attività normative non significa “prendersi un giorno di vacanza” ma significa diventare protagonisti nello scrivere le prossime “regole del gioco”. Siamo stati ospiti nelle sedi di ENEL e TERNA a Venezia e Firenze, della SEA MARCONI a Torino, del Gruppo PARODI a Genova e altre ancora… siamo arrivati anche a Lecce ottenendo un buon successo. Forse non tutti conoscono il CT 10, che Lei ritiene molto importante… ce lo vuole presentare? Al contrario, credo che tutti abbiano chiara l’importanza del CT 10 che si occupa di Fluidi Isolanti per applicazioni elettrotecniche. I Comitati sono stati creati negli anni a livello IEC seguendo numeri progressivi e se, dunque, parliamo del CT 10 vuol dire che stiamo parlando di uno dei primi nati tra i Comitati Tecnici. Infatti, il CT 10 è stato istituito nel 1924 con il nome di “Oli per Trasformatori” riflettendo l’unica applicazione dell’epoca. Poi in quasi 100 anni son successe tante cose ed il nome di questo Comitato è cambiato più volte sino a diventare quello attuale “Fluidi per applicazioni Elettrotecniche”. Ciò vuol dire che oltre a liquidi isolanti per trasformatori, il CT 10 si occupa di molte altre cose che comprendono anche l’esafluoruro di Zolfo (SF6) ed i lubrificanti per turbine ed altri grandi macchinari elettrici. Il CT 10 ha molta rilevanza perché ha un ruolo trasversale a molti altri Comitati Tecnici che si occupano di prodotti, come il CT 14 (Trasformatori di Potenza), il CT 17 (Grossa Apparecchiatura), il CT 20 (Cavi per Energia), il CT 38 (Trasformatori di Misura), ecc. L’importanza del CT 10 risiede nel fatto che la parte più debole di un componente elettrico è l’isolamento e che i grandi apparati sono nella stragrande maggioranza isolati con fluidi isolanti. Dunque, problemi nell’olio possono condurre a guasti, ad esempio, di grandi trasformatori con gravi perdite economiche, problemi ambientali e di sicurezza. Se poi aggiungiamo che, ad oggi, i fluidi isolanti più utilizzati sono l’SF6 (con la sua appartenenza alla famiglia dei gas serra) e gli oli minerali (sostanze infiammabili) allora il perché il CT 10 è Comitato strategico sarà chiaro a tutti. Anno Scopo del Comitato Tecnico 10 1924 In sede IEC nasce il Comitato Tecnico 10 con il nome di “Oli per trasformatori” 1926 Il nome del Comitato viene modificato in “Oli isolanti” 1961 Il campo di azione del CT 10 viene esteso anche ai gas isolanti 1980 Il CT 10 assume l’attuale denominazione “Fluidi per utilizzazioni elettriche” che comprendono gas e liquidi isolanti e anche lubrificanti per turbine Quale è stato è qual è il contributo italiano in sede internazionale di TC 10 IEC e CENELEC? L’Italia ha assunto la Segreteria del TC 10 dell’IEC nel 1998, quando io sono stato nominato Segretario. In quegli anni, la rappresentanza italiana nei diversi Gruppi di Lavoro IEC internazionali era davvero ridotta al minimo nonostante che sino a poco tempo prima il Dott. Emilio Serena (ENEL) fosse stato apprezzato Presidente del TC 10 dell’IEC. Non è stato facile ricollocare l’Italia al centro della scena ed io credo di esserci riuscito creando intorno a me un team di esperti, ma anche di amici, che mi hanno accompagnato in questi venti anni. Abbiamo assunto posizioni importantissime nella preparazione di molte Norme internazionali riuscendo a dare in molti casi un contributo determinante come è stato per il problema sopraggiunto nel mondo legato a improvvisi guasti in trasformatori dovuti alla presenza di “zolfo corrosivo” negli oli minerali isolanti. Il contributo italiano nella messa a fuoco del problema e delle soluzioni normative è stato senza dubbio decisivo. Nel passato, infatti, la corrosività degli oli minerali veniva controllata con test normalizzati (DIN-51353 e ASTM-1275) del tipo “passa o non passa” con risultati variabili a seconda del colore che assumeva una barretta metallica (rame o argento) dopo alcune ore che era immersa a una determinata temperatura in olio isolante. Tuttavia, questi metodi di prova si sono rivelati praticamente inadeguati a mettere in evidenza la corrosività degli oli isolanti messi in circolazione negli anni ’90 nonostante che le precedenti edizioni delle più importanti norme del TC 10, quali la IEC 60296 (Oli minerali isolanti nuovi per trasformatori) e la IEC 60422 (Oli minerali isolanti - Linee Guida per il controllo e la manutenzione) indicassero quale metodo per la determinazione dello zolfo corrosivo proprio il citato metodo ASTM D1275. L’inefficacia di tali metodi spinse l’Italia (CEI) all’inizio del 2005 a richiedere in sede internazionale SETTEMBRE 2016 29 SETTEMBRE 2016 (IEC) l’immediata revisione delle suddette norme IEC 60296 e IEC 60422, come poi è effettivamente andato. Anche il lavoro fatto a livello europeo CENELEC è stato importante, avendo l’Italia guidato il Gruppo di Lavoro che ha preparato il Technical Report CLC/TR 50503 dal titolo “Guidelines for the inventory control, management, decontamination and/ or disposal of electrical equipment and insulating liquids containing pcbs (Linee guida per l’inventario, la gestione, la decontaminazione e/o lo smaltimento di apparecchiature elettriche e liquidi isolanti contenenti PCB)”. Questo Report CLC/TR 50503, pubblicato nel febbraio 2010, è frutto di una proposta del Comitato italiano CEI CT 10 che già aveva sviluppato la norma italiana CEI 10-38 (09/2002) e rappresenta la migliore risposta per le attività di gestione del ciclo di vita di parchi macchine elettriche isolate con fluidi isolanti contaminati da PCB e altri pops (Persistent Organic Pollutants – Contaminanti Organici Persistenti) secondo le indicazioni della Convenzione di Stoccolma del maggio 2001. Pare che Lei ci racconti di eventi avvenuti del passato, senza alcun riferimento al ruolo italiano presente in sede internazionale TC 10 IEC e CENELEC Ho parlato di “zolfo corrosivo” e del problema del PCB perché sono state tappe fondamentali del contributo italiano in ambito IEC e CENELEC CT 10 ma anche ora il nostro Paese mantiene un ruolo centrale nel gestire situazioni importanti come la normazione per gli oli minerali provenienti da riciclo (e non “unused” e cioè provenienti dalla distillazione del petrolio) o come la necessità di dare impulso all’uso di nuovi liquidi isolanti, quali gli oli vegetali, a vantaggio dell’ambiente e della prevenzione dei rischi. Ma perché Lei ritiene tanto importante normare gli esteri naturali, o oli vegetali, per favorirne l’impiego? I trasformatori oggi sono isolati con oli minerali e ciò rappresenta una soluzione validissima; non lo dico solo io ma oltre un secolo di storia. Però le tecnologie avanzano ed è nostro dovere guardarle con attenzione e prudenza ma senza eccessiva diffidenza. Gli esteri naturali sono stati messi a punto agli inizi degli anni ’90 ed i primi impieghi risalgono alla fine di quel decennio. Gli esteri naturali sono appunto oli vegetali, cioè oli che possono essere derivati da piante, come la soia, le nocciole, i girasoli, etc.; questi liquidi isolanti hanno soprattutto due pregi importanti rispetto agli oli minerali: una elevatissima biodegradabilità ed un molto più alto punto di fiamma. Per essere più precisi, vale la pena ricordare che queste sostanze, se si disperdono per un qualunque incidente nell’ambiente, si degradano quasi completamente in poco meno 30 di un mese, cosa che non avviene per gli oli minerali; inoltre, il loro punto di fiamma arriva ad oltre 350 °C mentre gli oli minerali, essendo derivati del petrolio, arrivano a non più di 140-145 °C. Non deve però essere dimenticato che queste sostanze hanno un limite intrinseco e cioè tendono ad ossidarsi (invecchiare) più facilmente rispetto agli oli minerali in presenza di ossigeno. L’innovazione degli ultimi anni consiste nel fatto i produttori sono riusciti a correggere questo elemento negativo utilizzando appositi additivi. Peraltro, che gli esteri naturali siano da considerarsi una valida alternativa agli oli minerali è testimoniato dal fatto che in pochi anni nel mondo sono stati realizzati circa 1.000.000 di trasformatori a base di tali oli vegetali, con applicazioni sempre più impegnative. Un importante traguardo risale al 2014, quando in Germania è stato realizzato un trasformatore in altissima tensione (400/132 kV) della potenza di 440 MVA. Ma sono già noti altri progetti in reti brasiliani per applicazioni a 550 kV. L’ultima novità, e non è da poco, riguarda il fatto che il DSO brasiliano Light ha prescelto trasformatori con esteri naturali per il potenziamento dell’area dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016. Infatti, da pochi mesi sono entrati in servizio 3 trasformatori AT/MT isolati con esteri naturali e dislocati in stazioni elettriche sotterranee. In ambito IEC, la Segreteria italiana del TC 10 ha promosso la preparazione di Norme specifiche per tali oli vegetali, a protezione della loro qualità: dopo quasi quattro anni di lavori internazionali è finalmente nata nel novembre 2013 la Norma IEC 62770 “Unused natural esters for transformers and similar electrical equipment”, recepita in Italia nel dicembre 2014 con la classificazione CEI 10-50. Sempre in ambito IEC abbiamo poi promosso lo sviluppo una nuova norma (PT62975) che riguarda la gestione ed il controllo degli esteri naturali in macchine in esercizio. Il primo incontro degli Esperti del PT62975 si è svolto a Roma nel marzo 2015, con risultati che lasciano ben sperare. Personalmente credo che l’impiego degli oli vegetali possa apportare notevoli vantaggi al sistema elettrico, almeno per talune applicazioni quali: piccoli trasformatori MT/bt su palo, trasformatori da distribuzione dislocati in ambito urbano entro fabbricati o ambienti ristretti anche sotterranei, trasformatori di potenza aventi siti di installazione di tipo sensibile. Nulla esclude che si possa andare oltre, ma è bene procedere per gradi… E in Italia, cosa si sta facendo con questi esteri naturali? CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Molti Distributori, Società di Produzione e anche il nostro TSO hanno iniziato ad installare i primi trasformatori con esteri naturali e sono allo studio molti progetti davvero interessanti. C’è da evidenziare come l’Università di Roma “La Sapienza” abbia promosso, unitamente a Vigili del Fuoco, ISPRA e INAIL, la creazione di un Gruppo di Lavoro italiano sull’uso degli esteri naturali. Questo Gruppo di Lavoro, a cui partecipano anche tutti i Player del settore, mira a valorizzare i vantaggi di queste sostanze sul piano della sicurezza ambientale e di protezione antincendio. In pochi mesi sono stati fatti passi avanti davvero notevoli ed in via di preparazione un rapporto ufficiale che dovrebbe creare il presupposto per favorire anche con semplificazioni legislative l’uso degli esteri naturali. I risultati di questo “Gruppo di Lavoro sull’impiego degli Esteri Naturali” saranno, tra l’altro, presentati nella Giornata di Studio, che ho promosso insieme a VV.F e CEI che si terrà a Roma il 20 ottobre 2016 presso l’Aula Magna dell’istituto Superiore Antincendi (ISA) dei VV.F. CENELEC si sono considerevolmente ridotti, non per mancanza di interesse ma per ovvie priorità in tempi di limitate risorse finanziarie. Di ciò pochi pare che se ne curino e questo è, a mio parere, un grave errore perché arreca un graduale ma tangibile impoverimento delle norme. Quali sono, secondo Lei, gli obiettivi prioritari che bisognerebbe dare al mondo normativo elettrico in generale ed a quello del CT 10 in particolare? Ci sono tre obiettivi importanti che il mondo normativo elettrico dovrebbe realmente darsi a breve scadenza; e mi riferisco a: • Valorizzare l’uso delle Norme nel settore elettrico a livello nazionale e meglio diffonderne l’adozione nei Paesi extraeuropei, soprattutto con riferimento a quelli delle nuove economie ed emergenti. A noi europei sembra logico il rispetto delle norme elettriche, però basta poi andare in Paesi come il Brasile per rendersi conto che non è proprio così… Anche in Europa molto spesso i riferimenti alle Norme elettriche sono poi spesso solo formali e talvolta gli atti legislativi contraddicono o sono incoerenti con quelli normativi con problemi di sicurezza e distorsione nei mercati; • Riavvicinamento tra istituzioni normative internazionali, con particolare riferimento ad IEC e ASTM. Sembra incredibile ma in tempi di economie globali nel mondo esistono due mondi normativi paralleli, uno con baricentro internazionale (IEC) e l’altro con baricentro Nord americano (ASTM, American Society for Testing and Materials) e ancora si fa molto poco per una loro “unificazione”. Nell’IEC TC 10, ad esempio, abbiamo Norme anche per metodiche di laboratorio che non sono allineate con quelle dell’omologo Comitato (D27) dell’ASTM. Come Segretario del TC 10 IEC ho promosso per quanto possibile la reciproca partecipazione degli Esperti alle attività dei Comitati ASTM D27 ed IEC/TC 10. Io stesso cerco di partecipare a molte attività dell’ASTM D27 ed anche i Colleghi americani partecipano assiduamente a quelle dell’IEC/TC 10. Nell’IEC/TC 10 ho creato dei Liaisoner permanenti che ci informano reciprocamente sulle attività in corso. Tuttavia, questi due mondi procedono su strade parallele, quasi ignorandosi con la negativa conclusione che in un mondo globale abbiamo regole diverse per una stessa attività; Il più grande trasformatore (440 MVA – 420 kV) al mondo isolato con esteri naturali anziché oli minerali. Il trasformatore ha una massa complessiva di oltre 381 tonnellate ed è entrato in funzione nel febbraio 2014 presso la Stazione Elettrica transnetbw and netzebw di “BruchsalKändelweg” (Germania). Lei è Professore presso l’Università di Roma La Sapienza, quale è secondo Lei il ruolo esistente tra i mondi normativi e quelli scientifici? Questo è un tema molto importante a cui bisognerebbe dare molta attenzione perché le Università sono centri di sapere e cultura e davvero non hanno interessi propri da rappresentare se non quelli della collettività. Purtroppo, negli anni il ruolo e la partecipazione delle Università alle attività normative di CEI, IEC e SETTEMBRE 2016 • Dare un significato concreto nel mondo normativo IEC/CEI all’ambiente. È un punto molto importante quello dell’ambiente. Tutti ne parliamo, vi sono centinaia di leggi, protocolli, decreti che ci ri- 31 SETTEMBRE 2016 chiamano gli obblighi verso l’ambiente. Il CEI e l’IEC hanno la facoltà o forse il dovere di scrivere le loro Norme anche al fine di rendere più agevole l’applicazione di tali leggi presenti a tutela dell’ambiente. In teoria è così ma poi nella pratica nascono molti distinguo, perché ambiente e interessi economici non sempre vanno nella stessa direzione. Purtroppo ad oggi è così: le Norme nel settore elettrico, almeno per quanto attiene il TC 10, non hanno sin qui dato quel “valore aggiunto” a quelle chiarificazioni che davvero potrebbero permettere una semplificazione pratica che potrebbe rendere più agevole il rispetto delle regole per una più efficace protezione ambientale. E il futuro del TC 10? L’Italia nel futuro continuerà ad avere un ruolo importante nel mondo normativo internazionale in genere e in quello specifico del TC 10 IEC/CENELEC/CEI. Di questo sono certo. In venti anni credo di aver dato il mio contributo (che continuerò ancora a dare) non tanto per quello che personalmente ho fatto quanto piuttosto per il Team di Esperti Italiani ed internazionali di cui ho saputo circondarmi e con cui ho saputo lavorare assieme. Colgo l’occasione per ringraziare due di questi. Il Sig. Vander Tumiatti, Presidente della SEA MARCONI, che dal 2000 è Assistant Secretary del TC 10 IEC e con cui ho condiviso e condivido le molteplici attività di un Segretario di un Technical Committee dell’IEC che ha a che fare con 29 diversi Paesi con diritto di voto (P-Members) che inviano ai diversi Working Groups oltre un centinaio di Esperti, tra cui - con molti - mantengo anche costanti rapporti di estrema cordialità se non di amicizia. La seconda persona che vorrei ricordare è il Sig. Fabio Scatiggio, di Terna Rete Italia che, tra l’altro, anche su mia indicazione, è da ora il nuovo Presidente del Comitato italiano CT 10 del CEI. Sarà per me stimolante svolgere il ruolo di Secretary del TC 10 dell’IEC confrontandomi con un nuovo Presidente del CT 10 italiano. ASTM D27 E IEC/TC 10 Kevin Rapp (ASTM D27, Liaisoner IEC/TC 10) La storia dell’IEC è nota probabilmente a tutti. L’IEC è stata fondata nel 1906 sugli impulsi del Congresso di St. Luis del 1904. Si riporta, infatti, che in data 15 settembre 1904, i Delegati del Congresso di St. Luis sottoscrissero un documento che così concludeva: “… importanti azioni devono essere fatte per assicurare una cooperazione internazionale delle Società elettriche, attraverso la creazione di una Commissione rappresentativa per considerare la standardizzazione di nomi e unità di misura degli apparati elettrici”. E così nel giugno 1906, l’International Electrotechnical Commission (IEC) fu fondata con sede a Londra, dove fu creato il primo “Central Office”. Lord Kelvin (UK) fu eletto come primo Presidente dell’IEC. Furono anni molto attivi nel settore elettrico, allora agli albori, ma con grandissime prospettive di crescita. Basti ricordare che pochi anni prima, e cioè nel 1897, era stato instituito negli USA l’American Insitute of Electrical Engineers (IEEE). Un anno dopo (1898), su iniziativa dell’Ente Ferroviario della Pennsylvanya, nasceva poi sempre negli USA l’International Association for Testing Materials (IATM) che poco più avanti (1902) generò la nascita di una organizzazione autonoma che perse il nome di American Society for Testing Materials, che diventerà universalmente nota nel mondo tecnico come ASTM. Il campo di azione di ASTM si andò nel tempo ampliando, passando dai soli materiali ferrosi a tutti i materiali, dei tipi più vari, compresi quelli elettrici. Nel tempo l’ASTM modificherà più volte la propria denominazione sino ad arrivare a quella attuale di ASTM International. Come l’IEC, l’ASTM è organizzata in Comitati. L’equivalente del TC 10 dell’IEC (Fluids for Electrotechnical Commission) è il Comitato D27 dell’ASTM che è stato fondato nel 1959 con la denominazione di “Electrical Insulating Liquids”. 32 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Il Comitato D27 si riunisce abitualmente due volte l’anno (in maggio e in novembre) e gestisce un portafoglio di quasi 60 Standard, che sono ripubblicati annualmente in un Book (Volume 10.03). La più grande e significativa differenza tra IEC/TC 10 e ASTM D27 consiste nel fatto che in IEC le Norme son votate dai diversi Paesi (P-Members) mentre in ASTM sono le Aziende a votare. Il Prof. Pompili, Segretario dell’IEC/TC 10, ha promosso un collegamento permanente (Liaison) tra i IEC TC10 e ASTM D27 che mira ad un reciproco scambio di informazioni nell’intento di possibili future unificazioni normative. Il Liaisoner (Ufficiale di collegamento) tra IEC/TC 10 e ASTM D27 è il Dr. Kevin Rapp della CARGILL, membro di ASMT, che annualmente predispone dei Report. Periodicamente i due Liaisoners scambiano Rapporti per aggiornamenti reciproci. IEC - Scopo del Comitato IEC/TC 10 “Flu- To prepare product specifications, test methods as well ids for Electrotechnical Applications” as maintenance and use guides for liquid and gaseous dielectrics. Also to prepare specifications and maintenance and use guides for lubricants and control fluids for steam turbines, generators and control systems as well as to assist in the preparation of test methods for such fluids. ASTM – Scopo del Comitato D27 “Electri- The promotion of knowledge pertaining to electrical insulating liquids and gases, whether of synthetic or natural cal Insulating Liquids and Gases” origin, and the recommendation of standards pertinent to these materials. The principal materials included in this scope are oils of petroleum origin, synthetic liquids, halogenated and other gases, when used, singularly or as combinations, as electrical insulation or as an environment for electrical insulation. SETTEMBRE 2016 33 SETTEMBRE 2016 Trasformatori con esteri naturali hanno alimentato il Villaggio Olimpico dei Giochi di Rio de Janeiro 2016 La LIGHT utilizza già da alcuni anni questa nuova tecnologia di trasformatori (12 unità in servizio) principalmente in stazioni sotterranee. In una prospettiva più ampia la LIGHT intende far ricorso a trasformatori con esteri naturali in modo sempre più esteso. (São Paulo, 26 luglio 2016) Le ragioni principali che ha indotto la LIGHT a questa scelta indirizzata verso gli esteri naturali sono: i ridotti rischi di incendio, il minor impatto ambientale in caso di sversamenti e i più ridotti ingombri dei trasformatori. Il Distributore elettrico LIGHT di Rio de Janeiro, che già ha utilizzato trasformatori a base di esteri naturali in propri impianti sotterranei, ha recentemente installato tre nuovi trasformatori di potenza al servizio del Villaggio dei recenti Giochi Olimpici. Di seguito si riporta quanto apparso sui giornali brasiliani alla vigilia dei Giochi Olimpici. – LIGHT, il Distributore elettrico locale di Rio de Janeiro, nel potenziare la propria rete elettrica al servizio degli impianti dei Giochi Olimpici, ha deciso di installare tre nuovi trasformatori di potenza isolati con esteri naturali (Envirotemp™ FR3™) prodotti dalla Cargill. Il Direttore tecnico della LIGHT, Ing. Thiago Marcato, ha evidenziato che gli esteri naturali garantiscono non soltanto vantaggi ambientali ma anche vantaggi economici per la mancata necessità di dover costruire muri taglia fiamma nelle sottostazioni tra trasformatori. Inoltre l’Ing. Marcato ha anche rimarcato i benefici derivanti dall’uso di una sostanza biodegradabile. Nei prossimi due anni è atteso un aumento del 400% nell’uso di esteri naturali per trasformatori di potenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA 34 CEIMAGAZINE INTERNAZIONALE CEIMAGAZINE L’IMPORTANZA DELLA COLLABORAZIONE NELL’EPOCA DELLA DIGITALIZZAZIONE E DELLA GLOBALIZZAZIONE Le testimonianze di Bernhard Thies, neo Presidente CENELEC e di James Matthews, Presidente della IEC. [Fonte: Tratto da “Connect”, CEN-CENELEC Newsletter, n. 21 giugno 2016] Il Dr. Bernhard Thies ha iniziato il suo mandato triennale come Presidente del CENELEC il 1 gennaio 2016; è Presidente del Board of Directors del DKE (Comitato Nazionale Tedesco IEC e CENELEC) ed è inoltre Vice-Presidente del l’Iniziativa EEBus, che sostiene la cooperazione tra aziende, associazioni e altri stakeholder nel campo della smart connectivity (connettività “intelligente” e “Internet of things” (https://www.eebus.org/en/about-us/). Thies ha conseguito il dottorato di ricerca presso la RheinischWestfälische Technische Hochschule di Aachen (RWTH Aachen), dove regolarmente tiene conferenze. Prima di approdare al DKE nel 1999, è stato Presidente di un’azienda specializzata in energia, distribuzione e trasformatori (ABB Trafo-BB GmbH). SETTEMBRE 2016 35 SETTEMBRE 2016 Secondo Lei, quali sono le sfide più importanti che il CENELEC deve fronteggiare oggi? Il nostro sistema si basa sulla fiducia e credibilità reciproca tra CENELEC, Commissione Europea, stakeholder dell’industria e organizzazioni non governative. Penso che si debbano rinnovare e rafforzare questa fiducia e credibilità reciproche e spero che l’Iniziativa Congiunta sulla Normazione Europea, avviata dalla Commissione Europea, ci aiuterà a raggiungere tale obiettivo. Dobbiamo inoltre tenere presente che, quando si sviluppano strategie per la normazione, dovremmo coinvolgere tutti gli stakeholders e, quindi, non solo l’industria, ma anche le organizzazioni non governative interessate alla normazione. Stiamo elaborando Norme non solo per il Mercato Europeo, ma anche per il Mercato Globale, ciò significa che dobbiamo rinnovare e migliorare la nostra collaborazione con la IEC. Attualmente, il 77% delle Norme CENELEC è identico o si basa su Norme Internazionali, in futuro ci dovrebbero essere molte più Norme per il Mercato Globale. Questo è importante anche per le Piccole e Medie Imprese (SME). Infatti queste non soltanto vogliono vendere i loro prodotti sul Mercato Europeo, ma vogliono inviarli anche al Mercato Globale, perciò abbiamo bisogno di queste Norme Internazionali. Se si guarda al mondo digitale – economia digitale, industria digitale, tutto ciò che impiega tecnologie digitali – significa che dobbiamo rivedere e cambiare i nostri processi, utilizzando sistemi digitali e rendendo il processo di Normazione più efficiente ed efficace. Penso che il sistema del Nuovo Approccio di Normazione sia il migliore al mondo. Esso stabilisce che le autorità di regolamentazione scrivano i requisiti essenziali per alcuni tipi di prodotti, servizi o sistemi, e poi gli Enti di Normazione Europei includano questi requisiti nelle Norme e nelle Specifiche. Un altro punto di forza del nostro sistema consiste nel fatto che noi in Europa abbiamo una Norma per ogni elemento necessario. Le nostre Norme vengono adottate e pubblicate da tutti i Paesi membri del CENELEC, che devono inoltre abrogare qualsiasi Norma in conflitto con altre Norme a livello nazionale. Quindi il sistema di Normazione europeo è unico al mondo. Una delle principali sfide è rafforzare il Nuovo Approccio in tutti i settori: non solo nei tradizionali ambiti di Normazione, per ottenere prodotti sicuri che rientrino nella Direttiva Bassa Tensione o nelle altre Direttive EU, ma anche in altri nuovi settori emergenti – quali ambiente, efficienza energetica e addirittura mondo digitale – così da utilizzare gli stessi principi di Normazione. “DOBBIAMO TROVARE IL MODO DI CREARE UN PONTE TRA LA IEC E LA COMMISSIONE EUROPEA, COSÌ CHE LA COMMISSIONE POSSA ANCHE ACCETTARE CHE LA IEC SVILUPPI NORME ARMONIZZATE A SUPPORTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE EU” (B. THIES) Quali obiettivi vorrebbe raggiungere durante la sua carica di Presidente al CENELEC? Mi piacerebbe far approvare un nuovo processo di elaborazione delle Norme, non per tutti i settori, ma almeno per alcuni, penso in particolar modo a quelli in relazione all’industria: le fabbriche “intelligenti” o “industria 4.0” (ossia la totale automazione ed interconnessione delle produzioni). Dovremmo trovare modi nuovi di realizzare le Norme, utilizzando anche gli standard che vengono sviluppati da forum e consorzi come per esempio, il W3C (World Wide Web Consortium). 36 Un altro punto importante è ottenere una buona collaborazione con la Commissione Europea e l’EFTA da un lato e anche con i nostri stakeholder dall’altro, per trovare un modo informale per discutere i punti di formazione, dove essi possano verificare le proprie priorità e vedano come noi cerchiamo di mettere in pratica, oltre a rafforzare, il Nuovo Approccio. Prendiamo ad esempio la sicurezza informatica ICT o la cybersecurity (sicurezza dello spazio cibernetico). Ci aspettiamo che la Commissione Europea definisca i requisiti essenziali relativi alla sicurezza dei dati così che poi noi, in qualità di Ente Normatore, potremo tradurli in Norme. Come possiamo persuadere gli imprenditori che dovrebbero investire tempo ed esperienza nella Normazione? Questa è una delle sfide più importanti: attrarre sempre più esperti per il lavoro di Normazione, compito che, in base al nostro principio di delegazione nazionale, solitamente spetta ai membri del CENELEC, che sono i Comitati Nazionali. L’unica via per farlo è dimostrare all’industria, in particolar modo alle Piccole e Medie Imprese, che si possono trarre più vantaggi partecipando ai lavori di Normazione piuttosto che limitarsi al solo uso delle Norme. CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Se riusciremo a dimostrare alle imprese ed anche alle organizzazioni non governative che abbiamo in programma attività di rilievo e progetti in corso per loro importanti, allora queste ne rimarranno coinvolte. Per esempio, nel DKE negli ultimi 10 anni abbiamo sviluppato architecture models e roadmap normativi per le smart grid e l’industria 4.0. Numerose aziende li stanno leggendo e quindi cercheranno di introdurre le loro idee in questi modelli e di restare coinvolte nel processo di Normazione. Riflessioni su 25 anni di proficua cooperazione tra CENELEC e IEC – guardando al futuro La collaborazione tecnica tra CENELEC e Commissione Elettrotecnica Internazionale (IEC) è iniziata nel 1991. Nel sottolineare il 25° anniversario di questa partnership di successo, ecco le riflessioni di James Matthews, Vice-Presidente della IEC e Presidente della Commissione Tecnica Normativa IEC (Standardization Management Board (SMB). Negli ultimi 10 anni abbiamo all’incirca raddoppiato il numero di esperti a livello tedesco e credo che questo sia un buon risultato. Dipende sempre dai contenuti del lavoro che si sta facendo. Altre imprese e stakeholder non sono interessati ai processi normativi. Vogliono contribuire con la loro esperienza e utilizzarla per realizzare uno standard che poi potranno usare per i loro mercati, quindi penso che questa sia l’unica via per reclutare più stakeholder. Come si aspetta che evolverà la collaborazione tra CENELEC e IEC nei prossimi anni? Sono passati 25 anni dall’Accordo di Lugano, e l’Accordo di Dresda è di cinque anni dopo, e in questi 25 anni in Europa e nel mondo sono successe molte cose. ORA AUSPICHIAMO DI RINNOVARE L’ACCORDO DI DRESDA, GUARDIAMO ALLE SFIDE TECNOLOGICHE, ALLE SFIDE DI MERCATO, ALLA CONVERGENZA E AI NUOVI MODI DI LAVORARE E DI CONSIDERARE LE OPPORTUNITÀ” Quindi penso che adesso (J. MATTHEWS) sia arrivato il momento di guardare all’Accordo di Dresda, rinnovandolo e ammodernandolo in modo tale che la IEC possa esserne ancor più coinvolta – per esempio quando si discute circa la realizzazione di Norme armonizzate a sostegno della legislazione Europea nel quadro del Nuovo Approccio. Dobbiamo trovare il modo di creare un ponte tra la IEC e la Commissione Europea, così che la Commissione possa anche accettare che la IEC sviluppi Norme Armonizzate a supporto delle Direttive Comunitarie EU. Noi già lo facciamo quando, in qualche caso speciale, non esiste un Comitato Tecnico a livello Europeo. Abbiamo un Reporting Secretariat in ambito CENELEC, ma il lavoro tecnico viene fatto a livello IEC e questo soddisfa anche i requisiti essenziali di alcune Direttive. SETTEMBRE 2016 Quali sono i principali vantaggi della cooperazione tra CENELEC e IEC e come si potrebbe rafforzare questa collaborazione? Penso che i vantaggi principali derivino dal fatto che, proprio perché IEC e CENELEC hanno cooperato così bene insieme, in molti settori non ci sia una demarcazione netta del mercato grazie alle tecnologie, alle norme, alle attività che applicano le prescrizioni europee e quelle di altre aree del mondo tutte riunite in un’unica Norma Internazionale, e quindi costruttori, produttori ed esportatori possono prendere decisioni razionali su come raggiungere i mercati che esse offrono. Dunque la cooperazione e l’elevato livello di interazione tra CENELEC e IEC ha avvantaggiato tutte le parti interessate di entrambe le organizzazioni. Sono ormai trascorsi vent’anni da quando abbiamo siglato l’Accordo di Dresda. Stiamo cercando di realizzare una versione più aggiornata, ma senza reali grandi cambiamenti se non l’ambizione di raggiungere un livello ancora più elevato nella produzione di Norme identiche o allineate tra le due organizzazioni. 37 SETTEMBRE 2016 Siamo perciò fiduciosi che il futuro ci porti a conseguire risultati ancora migliori. Quale messaggio vorrebbe fare arrivare al CENELEC e ai suoi membri? L’Accordo di Dresda potrebbe essere un modello applicabile in altre parti del mondo al fine di favorire una miglior comprensione delle Norme Internazionali? Al momento mi piacerebbe dire due cose. In primo luogo: grazie per la totale cooperazione e collaborazione che c’è stata in questi ultimi lunghi anni, perché è stato portato avanti un lavoro importantissimo tra CENELEC e IEC. Certamente, penso che un’accettazione globale delle Norme rivesta un ruolo importante per ridurre le barriere commerciali, e i principi dell’Accordo di Dresda sono indubbiamente validi. Le specifiche dell’Accordo di Dresda però possono non essere applicabili ad altri Paesi come l’Africa o l’Asia o le Americhe, tuttavia i loro princìpi sono senza dubbio estremamente importanti. La IEC sta lavorando alacremente ad un database delle adozioni di Norme IEC nei vari Paesi membri della IEC e sta cercando di inserire i dati relativi al livello di adozioni e di informare quando esistono delle eccezioni che non le rendono possibili. Un elevatissimo numero di adozioni, un elevatissimo numero di allineamenti e corrispondenze, e questo ha significato un gran lavoro da parte di tutte le numerose persone coinvolte. La seconda considerazione è ovviamente di guardare al futuro. Ora auspichiamo di rinnovare l’Accordo di Dresda, guardiamo alle sfide tecnologiche, alle sfide di mercato, alla convergenza e ai nuovi modi di lavorare e di considerare le opportunità. […] Non vediamo l’ora di trovare insieme il modo per affrontare queste sfide in futuro e io confido in una collaborazione ininterrotta tra le nostre organizzazioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA 38 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE 156a RIUNIONE DELLO STANDARDIZATION MANAGEMENT BOARD - SMB IEC (Ginevra, 14 giugno 2016) L’SMB è responsabile della Strategia Normativa dell’IEC, con poteri decisionali relativi alla gestione tecnica dei lavori normativi IEC, ossia relativi alla creazione e allo scioglimento dei Comitati Tecnici (TCs), alla determinazione degli obiettivi e al controllo del rispetto della programmazione dei lavori e dei collegamenti con le altre organizzazioni internazionali. Esso controlla che le priorità dell’attività tecnica siano definite secondo le raccomandazioni degli Advisory Committees ed è anche responsabile della nomina di Presidenti e Segretari dei Comitati Tecnici. L’SMB, che normalmente si riunisce tre volte l’anno, è composto dal Presidente, che è anche uno dei Vice-presidenti IEC, da un Segretario, dal Segretario Generale IEC e da 15 membri eletti dal Consiglio IEC. Per l’Italia partecipano l’ing. Cristina Timò e l’ing. Ivano Visintainer (alternate). La 156a Riunione dello Standardization Management Board (SMB) dell’IEC ha avuto luogo il giorno 14 giugno 2016 a Ginevra in Svizzera. Nel corso della riunione sono state discusse e prese importanti decisioni che avranno riflesso sulla futura attività degli Organi Tecnici della IEC. Si ricordano qui di seguito i punti di maggiore interesse. L’SMB si è strutturato in Gruppi di lavoro ad hoc (AhG) che vengono costituiti con compiti ben SETTEMBRE 2016 precisi e hanno una durata limitata. Nel corso della riunione sono stati creati questi nuovi AhG: • AhG 68 “Adoptions” con lo scopo di valutare le modalità più efficaci affinché l’IEC riceva tutte le informazioni relative alle adozioni delle norme da parte dei diversi comitati nazionali; • AhG 69 “Workshop prepariation” per preparare il programma ed il relativo materiale per il Workshop per gli Officers dei TCs ed i 39 SETTEMBRE 2016 • Convenor dei WGs programmato durante il prossimo GM IEC di Francoforte; verbale di meeting direttamente durante una riunione plenaria di un TC o SC. AhG 70 “Review of Systems activities” per analizzare le attuali deliverables dei Comitati di Sistema e proporne eventualmente di nuove. Durante la riunione è stato fatto inoltre un resoconto delle attività dei SEG (System Evaluation Group) ad oggi operativi; i SEG hanno il compito di valutare se l’argomento normativo oggetto dell’analisi del gruppo di lavoro ha la necessità, per essere trattato in modo efficace in ambito IEC, della formazione di un Comitato di Sistema (SyC): Durante la riunione è stato fatto inoltre un resoconto in merito alle attività ad oggi svolte dagli AhG attualmente attivi: • • • • • • AhG 60 “Disruptive Technologies” nato per investigare il ruolo delle tecnologie “dirompenti” per il mercato, tecnologie che hanno capacità di “distruggere” le tecnologie esistenti. In particolare l’AhG deve valutare se è necessario per tali tecnologie adottare un approccio normativo diverso; AhG 61 “Review of DMT Mandate” con lo scopo di rivedere l’attuale mandato del DMT (Directives Maintenance Team) ed in particolare rivedere il processo e l’iter decisionale dell’SMB relativo alle modifiche delle Direttive IEC; AhG 64 “Review of IEC Deliverables”, creato con l’obiettivo di rivedere le attuali tipologie di deliverables dell’IEC, con lo scopo di rendere più efficace l’utilizzo delle stesse da parte dei TC/SC della IEC, con particolare attenzione a quelle deliverables che, seppure con un consenso più limitato, potrebbero essere utilizzate in situazioni nelle quali è necessario emettere in tempi brevi i documenti normativi o dove siano coinvolte tecnologie emergenti e non consolidate (TS e PAS); AhG 65 “Electrotechnical Aspects of Asset Management for Power Networks” che ha il compito di valutare se è necessario costituire un nuovo Technical Committee per affrontare il tema in questione, come richiesto ufficialmente dai delegati giapponesi, o collocare l’argomento in un TC già esistente (esempio nel TC 8, come condiviso da diversi delegati); • SEG 4 “LVDC distribution systems up to 1500 V DC”; • SEG 6 “Non-traditional Distribution networks/Microgrids”. Si ricorda che ad oggi sono operativi i seguenti Comitati di Sistema (SyC): • • • SyC “Smart Energy”; SyC “Active Assisted Living”; SyC “Electrotechnical Aspects of Smart Cities”. Presidio di temi trasversali e innovativi L’SMB ha al suo interno sette gruppi consultivi permanenti (Advisory Committees) relativamente ai quali, durante la riunione, è stato fatto un resoconto delle attività ad oggi svolte: • ACEA - “Advisory Committee on Environmental Aspects”; •ACOS - “Advisory Committee on Safety”; • ACTAD - “Advisory Committee on Electricity Transmission and Distribution”; • ACEC - “Advisory Committee on Electromagnetic Compatibility”; • ACEE - “Advisory Committee on Energy Efficiency”; • AhG 66 “Smart Home/Office Building Systems” con l’obiettivo di valutare in ambito IEC come presidiare il tema dell’automazione degli edifici residenziali ed in uffici; ACSEC - “Advisory Committee on Security”; • ACART - “Electrotechnical Applications of Robotic Technologies”. AhG 67 “TC/SC Minutes Trial” con l’obiettivo di definire delle linee guida per un test per l’elaborazione ed l’approvazione di un Accanto agli Advisory Committees, in SMB si sono costituti alcuni Strategic Groups (SG), che hanno assunto sempre maggior rilievo per affrontare tematiche innovative trasversali, con lo scopo di 40 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE colmare gap normativi specifici, proporre sinergie tra TC esistenti ed attivare collaborazioni con altre organizzazioni che trattano il medesimo tema, nel rispetto dei principi che caratterizzano l’attività normativa dell’IEC. Al momento quelli operativi sono: • • • SG8 “Smart Manufacturing” costituito per affrontare il tema “Industy 4.0”; SG9 “Communication Technologies” per affrontare la tematica delle telecomunicazioni, tenendo presente l’evoluzione tecnologica del settore negli ultimi anni grazie ad internet; SG10 “Wearable Smart Devices”, per affrontare una questione molto dibattuta, in quanto molti TC hanno componenti “wereable” e ad oggi ci sono diverse definizioni di “in body”, “on body” and “near body”. Si noti che i precedenti 7 SG sono stati sciolti dopo aver concluso il loro mandato ed hanno dato vita ad Advisory Committees o a System Evaluation Groups o a SyC (Comitati di Sistema). Anche in questa riunione grande attenzione è stata data ai rapporti dell’IEC con ISO (International Organization for Standardization), IECEE (Worldwide System for Conformity Testing and Certification of Electrotechnical Equipment and Components) e ITU (International Telecommunication Union). Si conferma lo sforzo da parte dell’SMB di creare sempre maggiori sinergie con questi organismi allo scopo di elaborare dei documenti normativi aggiornati e predisposti da gruppi di esperti sui temi trattati sempre più competenti, ed evitando duplicazione di organi tecnici già creati dai suddetti altri organismi. SETTEMBRE 2016 Nel corso della riunione sono state effettuate, da parte dei relativi presidenti, presentazioni relative al programma di lavoro e alle attività svolte dai Comitati: • TC 64 “Electrical installations & protection against electric shock”; • TC 57 “Power systems management & associated information Exchange”; • TC 65 “Industrial-process measurement, control and automation”; • TC 113 “Nanotechnology standardization for electrical and electronic products and systems”. Date e luoghi delle prossime riunioni dell’SMB • 157a Riunione SMB: 10 ottobre 2016 – Francoforte; • 158a Riunione SMB: 8 febbraio 2017 – Mexico City; • 159a Riunione SMB: 12 giugno 2017 – Ginevra. Le decisioni prese durante l’incontro sono riportate nel documento SMB/5910/DL che può essere richiesto dai Membri di CT del CEI a dt@ ceinorme.it. A tale indirizzo possono essere richiesti ulteriori dettagli relativi all’attività degli Organi Tecnici menzionati nel presente rapporto. 41 SETTEMBRE 2016 153a RIUNIONE DEL TECHNICAL BOARD BT CENELEC (Delft, 18-19 maggio 2016) Si è tenuta a Delft, nei giorni 18-19 maggio 2016, la 153a Riunione del Technical Board (BT) del CENELEC. Il BT è l’organismo responsabile, con poteri decisionali, della gestione tecnica dei lavori di normazione tecnica del CENELEC, in particolare della creazione e scioglimento dei Comitati Tecnici, nonché della determinazione dei loro obiettivi, del rispetto della programmazione relativa ai lavori normativi e dei collegamenti con le altre organizzazioni europee ed internazionali. Esso controlla che le priorità dell’attività tecnica siano definite secondo le raccomandazioni dei Comitati di governance (Assemblea generale e Consiglio di amministrazione) e dei Comitati Tecnici del CENELEC, ed è anche responsabile della nomina di presidenze e segreterie dei Comitati Tecnici stessi. Risponde direttamente all’Assemblea Generale. Infine ratifica le norme europee (EN) che sono state approvate a maggioranza qualificata dai Paesi membri e approva le relative date di applicazione. Il BT è presieduto dal Vice-President Technical CENELEC e prevede la partecipazione del Direttore Generale CEN/CENELEC, del Direttore Tecnico CENELEC con lo staff da lui coinvolto e da un rappresentante (Permanent Delegate) per ognuno dei 33 Paesi membri del CENELEC. Sono ammessi infine numerosi osservatori in rappresentanza di Cooperating Partners e di altri organismi di normazione (IEC, CEN, ETSI, ecc.) con cui il CENELEC intrattiene formali rapporti di collaborazione. Normalmente il BT si riunisce tre volte all’anno, ma ogni mese prende numerose decisioni per corrispondenza. 42 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Sotto la guida del Chairman Maurice BUCKLEY erano presenti numerosi rappresentanti dei Paesi membri (in questa riunione per l’Italia, Cristina TIMÒ e Andrea LEGNANI). In questa riunione è stato invitato a partecipare Jack Sheldon, Segretario dello Standardization Management Board IEC. Le principali decisioni prese durante l’incontro sono illustrate nel documento BT153/ DG10127DL, che può essere richiesto, se di interesse per temi specifici, all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Di seguito vengono riportati alcuni commenti sui punti di maggior interesse generale. Lisbon treaty provisions terio di approvazione con gli stessi pesi, la Decisione 023 è stata una raccomandazione esplicita del BT all’AG CENELEC a non cambiare i criteri di votazione in campo tecnico (approvazione delle norme/deliverables) e sottolinea l’utilità di arrivare ad una soluzione unica che vada bene per CENELEC, CEN ed ETSI (implicitamente suggerisce al CEN di rivedere la sua decisione). NdR: Al momento della pubblicazione del presente articolo, la situazione riguardo l’approvazione dei documenti normativi tecnici europei è la seguente: • CEN ha approvato il criterio secondo i pesi del trattato di Lisbona da applicare a partire dal 1 gennaio 2017; • CENELEC ed ETSI hanno deliberato di rimanere al trattato di Nizza. (Decisioni D153/023-24) Il BT CENELEC ha dovuto esprimersi, su richiesta del CA CENELEC sulla possibilità di utilizzare il trattato di Lisbona per l’approvazione dei documenti normativi tecnici. Attualmente i documenti normativi tecnici vengono approvati con i voti pesati secondo i criteri del trattato di Nizza (si veda la tabella dei voti pesati, allegato D a CEN CENELEC Internal Regulations Part 2) che tiene in considerazione nell’attribuzione dei pesi, anche parametri “tecnici” dei Paesi, quali il PIL. La proposta, approvata dal CEN, è quella di passare all’attribuzione dei pesi secondo il trattato di Lisbona, che prevede che siano proporzionali solo alla popolazione di ogni membro CENELEC. Tale passaggio avrebbe delle ripercussioni sulle possibili alleanze per approvare documenti normativi CENELEC, in quanto alcuni Paesi in cui gli stakeholders del settore elettrotecnico ed elettronico sono ben attivi, quali ad esempio la Svezia, Norvegia e Finlandia, verrebbero ad avere un peso minore, mentre altri Paesi, di nuovo ingresso in CENELEC, quali la Turchia, verrebbero ad avere un peso più rilevante di quello attuale. Per l’Italia il peso diminuirebbe leggermente. ETSI ha già deciso di rimanere a quanto previsto dal trattato di Nizza. Dopo una lunga ed animata discussione, in cui si è sottolineata anche la necessità da più parti che i tre Organismi normatori abbiano un unico cri- SETTEMBRE 2016 Dresden Agreement (Decisioni D153/025-26) Attualmente, e dal 1996, è operativo quanto previsto dalla “CENELEC Guide 13” che mette in pratica i principi dell’Accordo di Dresda tra IEC e CENELEC. Tale accordo è il pilastro su cui si basa l’attività normativa europea del CENELEC e prevede che i lavori di attività normativa per il settore elettrotecnico ed elettronico siano avviati principalmente in ambito internazionale IEC. Questo ha portato negli anni a spostare l’attività normativa europea, laddove possibile, in ambito IEC e nel 2015 la percentuale di norme europee identiche o derivate da IEC è del 76%. Le rimanenti sono legate principalmente a richieste della Commissione Europea. La Guida 13 precisa le procedure di attuazione dei principi dell’accordo di Dresda e include precisazioni per rendere ancora più stretta la collaborazione IEC e CENELEC fin dalla fase di avvio dei lavori in ambito IEC. La “CENELEC Guide 13”, nella versione rivista nella riunione è il frutto di una analisi preliminare dei commenti IEC effettuata la mattina antecedente il BT fra molti delegati del BT, inclusi gli italiani, con Jack Sheldon dell’IEC Central Office. A livello IEC, la “CENELEC Guide 13 revised version” è stata proposta per l’approvazione nella 43 SETTEMBRE 2016 riunione del CB (Council Board) di giugno 2016. c) NdR: Al momento della pubblicazione del presente articolo, la versione approvata dal BT è stata anche approvata dal Council Board. Il documento è pertanto al voto “parallelo” presso il Council IEC e AG CENELEC con scadenza 29 settembre. 2.1.3 Common modifications to IEC (drafts) standards Fondamentalmente tutti i commenti e le proposte di modifica critiche, che sono stati discussi preliminarmente in una riunione della Commissione Superiore Tecnica del CEI, sono stati ritirati o modificati in maniera soddisfacente. Qui di seguito si riportano le modifiche effettuate ai punti più significativi: a) • to ensure rational use of available resources. Full technical consideration of the content of the standard should therefore primarily take place at international level; The CLC BT may decide to start a new work item on a Common Modification to an IEC (draft) standard in order to supplement or modify an international (draft) standard. Nuovo testo con: “the resulting common modifications are offered to IEC (as EWI) for possibly adapting the IEC standard through the review process”. Commento: Questo nuovo testo è migliorativo, permette di terminare e pubblicare le common modifications a livello CENELEC e poi di offrirle all’IEC per essere considerate nella revisione della norma. d) 4 Publications • to accelerate the standards preparation process in response to market demands; 4.1 Numbering • to achieve the desired results, the active support of everybody involved in the IEC and CENELEC activities and flexibility in the working methods, are necessary. All ENs shall be designated in accordance with ISO/IEC Guide 21 (riformulato con un nuovo testo ma il concetto resta). Commento: Per quanto riguarda il primo punto, nel testo inizialmente proposto si era ipotizzato il 95%, che però è stato ritenuto era troppo impegnativo, quindi si è introdotto “primarily” per enfatizzare il concetto. Da segnalare come novità questa richiesta che comporta l’inserimento nella denominazione di una EN di origine IEC anche il riferimento alla IEC (le norme EN 60xxxx, dovrebbero diventare EN IEC 60xxxx) Inoltre il copyright sarà gestito in un altro accordo fra IEC e CENELEC, separato da questo. b) 2.1.2 New Work in CENELEC A proposal for such new work, (which would usually be undertaken in an existing or new technical body of CENELEC and lead to the publication of a new EN) is accepted in CENELEC if the approval criteria according to the Internal Regulations of CENELEC are met. The Technical Board shall submit such proposals to the IEC unless they are not compatible with CENELEC’s stakeholders needs and expectations. Commento: Questo nuovo testo è accettabile e permette di non offrire le norme all’IEC in caso di motivate ragioni (mandati, direttive, ...) che però devono pervenire dagli stakeholders, non facendo comparire la Commissione Europea come uno dei richiedenti. 44 CEN-CENELEC/BTWG 6 (Decisioni D153/009-14) La ICT (Information and Communications Technology) Standardization Policy’ strategy viene approvata con molte perplessità, puntualizzando che si deve fare una roadmap e si deve legare alle strategie/ambitions generali CEN e CENELEC, ICT rolling plan incluso. Si decide di adottare un numero selezionato di norme provenienti dal JTC 1 ma caso per caso e solamente in inglese. In ambito CEI esse fanno prevalentemente riferimento al campo di competenza del CT 306 “Interconnessione di apparecchiature di telecomunicazione” e CT 205 “Sistemi bus per edifici”. CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Attività del JWG “Rules and Processes” LVD –e EMCD Harmonized standards (Decisioni D153/017-018) La seguente Decisione chiarisce come procedere in merito alla preparazione dell’Annesso ZZ e della valutazione della norma in preparazione da parte del NAC (New Approach Consultant), con una procedura speciale per la gestione delle norme circolate prima del giugno 2016, momento in cui i NACs hanno ripreso la valutazione delle norme armonizzate uin preparazione Questo Gruppo di lavoro trasversale ha il compito di monitorare le Internal Regulations (IR) CENCENELEC e di aggiornarle considerando anche le Decisioni prese dai 2 BT CEN e CENELEC. Decisione D153/017 Si decide di modificare il punto 6.1.4 delle IR2 aggiungendo la possibilità per il BT di approvare: • i Mandati normativi della Commissione europea; • giustificate e limitate modifiche tecniche ad una norma già approvata ma non ancora pubblicata, solo dietro specifica richiesta del TC responsabile, con lo scopo di prevenire la pubblicazione di una norma “deficient”. Decisione D153/018 Si decide di modificare il punto 11.2.3.3 delle IR2 in modo da chiarire che l’Enquiry dura 3 mesi ma può essere estesa a 4 mesi dietro specifica e motivate richiesta di un CEN/CENELEC national member, prima della partenza dell’Enquiry. Attività del CENELEC BTWG “BT Efficiency” Questa Task Force, aperta alla partecipazione di tutti i Permanent Delegates dei Comitati Nazionali membri del CENELEC, ma solo loro, normalmente si riunisce un mese prima del BT per esaminare alcuni argomenti “sensibili” o critici in discussione al BT e proporre decisioni. In questo modo si possono discutere apertamente alcune problematiche senza la presenza di rappresentanti della Commissione o Cooperating partners e si riducono i tempi di discussione di questi in ambito BT. Dal 2012 fino a questa riunione, il Convenor è stato il PD italiano Cristina Timò ed è ora subentrato il rappresentante tedesco. Tra le proposte accettate dal BT si evidenziano le seguenti. D153/054 BT agreed in principle with the following way forward: For standards (homegrown and parallel) circulated to enquiry/vote before 2016-06-01 without Annex ZZ and without New Approach Consultant assessment, CCMC will ask, during the finalization of the text, the TCs to provide the Annex ZZ. As soon as received, CCMC will contact the relevant New Approach Consultant for ‘post-factum’ assessment: • If positively assessed, the Annex ZZ will be added during the finalization and the standard published (no change in the text); • If negatively assessed, following a similar approach as in D152/019, the BT is consulted on the ratification and publication of the standard. For homegrown standards being sent to enquiry/ vote after 2016-06-01: An Annex ZZ should be provided before the circulation of the enquiry/ vote and the New Approach Consultant assessment will be requested prior the vote (in line with D152/C053). For parallel IEC-CLC standards, CCMC, starting registering in the database NWIs based on IEC CD documents, will now contact new Approach Consultants inviting them to provide an indicative assessment on the CD document. Date e luoghi prossime riunioni del BT (DecisioneD153/060) • 154a Riunione: 28-29 settembre 2016 – Bruxelles; • 155a Riunione: 2017 – Bruxelles; • 156a Riunione: 2017 – Dublino; • 157a Riunione: 2017 – Bruxelles. (Decisioni 153/031-032) Dopo la pubblicazione di una Norma non sarà più possibile fare delle correction notices, modifiche puramente editoriali; esse verranno gestite tramite i Corrigenda. SETTEMBRE 2016 45 46 CEIMAGAZINE CEI� ATTUALITÀ Novità CEI 0-16 e 0-21 CONVEGNI E SEMINARI Norme e tecnologie per progettare l’efficienza energetica SETTEMBRE 2016 Pubblicate la Variante V2 alla Norma CEI 0-16 e la nuova edizione della Norma CEI 0-21. Prodotti editoriali CEI 2016 Presentazione delle ultime novità a Catalogo: norme internazionali, documenti normativi, volumi tecnico-scientifici, documenti divulgativi e servizi online. Al via il Seminario dedicato alle norme per sviluppare e favorire l’efficienza energetica (Roma, 4 ottobre 2016). Medicale, Industriale, Data Center Nuovo appuntamento con il Seminario incentrato sui principali mercati verticali (Sassari, 18 ottobre 2016). Trend normativi ed evoluzioni a servizio dell’efficienza degli impianti Il Seminario dedicato all’efficienza energetica e all’applicazione delle Information Technology (Catania, 19 ottobre). Impiego degli esteri naturali nei trasformatori di potenza Giornata di Studio dedicata alla riduzione dei rischi ambientali e d’incendio (Roma, 20 ottobre 2016). Decimo Convegno di formazione gratuita CEI Prosegue il tradizionale appuntamento con i Convegni di formazione gratuita CEI (Padova, 21 ottobre 2016). Tutte le novità sulle infrastrutture di rete dati Prossimo appuntamento con il Seminario dedicato alla rete dati: dalla liberalizzazione degli allacciamenti all’obbligo della fibra ottica in casa (Bologna, 25 ottobre 2016). FORMAZIONE È tempo di domotica RECENSIONE CEIAGORÀ mag����� Settimo appuntamento con il Seminario di cultura collettiva normativa dedicato alla tecnologia domotica (Vicenza, 28 ottobre 2016). Corso CEI “Energy Auditor” Al via il nuovo Corso CEI dedicato alla formazione professionale di un Energy Auditor: individuo, organismo o team che effettua una diagnosi energetica. Calendario Corsi ottobre 2016 Quattro norme per l’efficienza energetica Nel mese di maggio 2016 sono state pubblicate quattro nuove norme in materia di efficienza energetica. 47 ATTUALITÀ SETTEMBRE 2016 NOVITÀ CEI 0-16 E 0-21 Pubblicate la Variante V2 alla Norma CEI 0-16 e la nuova edizione della Norma CEI 0-21. Il CEI ha pubblicato il 1° luglio u.s. la Variante V2 alla Norma CEI 0-16 e la nuova edizione della Norma CEI 0-21. I fascicoli di tali norme, così come la consolidata Norma 0-16 e la Variante V1, sono scaricabili gratuitamente dal sito CEI www.ceinorme.it dalla voce “Applicazioni & Servizi” in home page: • • • • CEI 0-16 “Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica” CEI 0-16; V1 CEI 0-16; V2 CEI 0-21 “Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica” La Variante V2 alla Norma CEI 0-16 chiarisce, in particolare, la definizione di “sistema di accumulo” e precisa alcuni dettagli riguardanti rispettivamente la connessione all’impianto di terra delle cabine di utenza, i limiti di potenza per gli utenti attivi per l’applicazione delle prescrizioni della Norma CEI 0-21 e il funzionamento degli impianti misti di produzione e consumo a scambio di potenza. 48 Vengono infine inseriti nel corpo della Norma l’Allegato U “Regolamento di esercizio per il funzionamento dell’impianto di produzione dell’energia elettrica di proprietà dell’utente attivo in parallelo con la rete MT del Gestore di rete di Distribuzione” e l’Allegato Z “Regolazioni del sistema di protezione dei gruppi generatori”. Con la nuova edizione della Norma CEI 0-21, che sostituisce la precedente edizione e la relativa Variante V1, viene esteso il campo di applicazione agli utenti attivi caratterizzati da impianti di generazione con potenza nominale inferiore a 1 kW, allineando in tal modo la normativa italiana con quanto previsto dalla Norma europea CEI EN 50438. Oltre ad alcune modifiche rispettivamente al Sistema di Protezione di Interfaccia e ai Servizi di Rete che devono essere erogati dall’inverter, in particolare è stata aggiornata, analogamente a quanto introdotto con la Variante V2 alla Norma CEI 0-16, la definizione di sistemi di accumulo, coordinandola con quanto previsto dalle vigenti disposizioni regolatorie. Nell’allegato Bbis sono state infine definite le modalità di prova per la verifica della rispondenza ai requisiti normativi dei medesimi sistemi di accumulo. L’obbligatorietà dell’allegato Bbis e delle prescrizioni derivanti dall’applicazione CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE della Norma CEI EN 50438 richiamate nella presente nuova edizione della Norma CEI 0-21 sarà regolata da successivo provvedimento dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico. APPLICAZIONI E SERVIZI CEI Il CEI mette a disposizione sul proprio sito www.ceinorme.it i seguenti servizi gratuiti online offerti dal Comitato Elettrotecnico Italiano. Cataloghi CEI 2016 Catalogo Prodotti Editoriali e Catalogo Corsi di Formazione. ProDis Sistema di accesso al database della densità dei fulmini al suolo. Scegli la lampadina giusta Un video e una brochure per guidare i consumatori nella scelta delle lampadine di nuova generazione. Un’iniziativa della Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Assil, CEI, Federdistribuzione e IMQ. VIM - Vocabolario internazionale Il VIM (terza edizione) è un vocabolario, sviluppato a livello internazionale dalle più importanti organizzazioni normative, di metrologia e di accreditamento di Laboratori, che riporta i termini correlati ai concetti fondamentali e generali della metrologia, con numerosi esempi in diversi settori applicativi. Lo scopo è quello di fornire gli elementi indispensabili per permettere a tutti gli Operatori interessati alle misure ed ai risultati delle misure di utilizzare un linguaggio chiaro ed univoco che eviti interpretazioni non corrette dei documenti tecnici e dei risultati di misurazione, anche quando questi debbano essere utilizzati a fini non solo tecnici ma anche commerciali. Norma CEI 0-21 aggiornamento luglio 2016 Norma CEI 0-21 nella versione consolidata. Edizione luglio 2016. Norma CEI 0-16 aggiornamento luglio 2016 Norma CEI 0-16 versione consolidata, aggiornata al dicembre 2013, Variante V1 del dicembre 2014 e Variante V2 del luglio 2016. SETTEMBRE 2016 49 ATTUALITÀ SETTEMBRE 2016 PRODOTTI EDITORIALI CEI 2016 Presentazione delle ultime novità a Catalogo: norme internazionali, documenti normativi, volumi tecnico-scientifici, documenti divulgativi e servizi online. Il CEI pubblica le norme del settore elettrico, elettronico e delle telecomunicazioni, con l’obiettivo di indicare i requisiti fondamentali di qualità e sicurezza, riconosciuti a livello nazionale ed internazionale, che materiali, macchine, apparecchiature, installazioni ed impianti elettrici devono rispettare per rispondere alla regola dell’arte. Oltre alla produzione di documenti normativi come norme, guide tecniche, tabelle CEI-UNEL, il CEI si occupa anche di realizzare altre pubblicazioni come volumi, software applicativi e documenti divulgativi a supporto dell’interpretazione, dell’applicazione e della divulgazione delle norme, per favorire una maggiore diffusione della cultura tecnica presso tutti gli utenti e gli operatori del settore elettrotecnico. Per presentare in maniera chiara e approfondita queste pubblicazioni, il CEI ha recentemente aggiornato il proprio catalogo con una una nuova veste grafica, che rende ancora più semplice muoversi all’interno del mondo delle pubblicazioni del Comitato Elettrotecnico Italiano. Nello specifico, il Catalogo è organizzato nelle seguenti categorie: • Norme internazionali 50 • • • • • Documenti normativi raccolti in volume o in CD Software applicativi Volumi tecnico-scientifici Documenti divulgativi Servizi online Il Catalogo illustra i Prodotti Editoriali CEI, che da quest’anno includono anche le pubblicazioni degli enti normatori internazionali con cui il CEI ha sottoscritto accordi commerciali. Le Norme internazionali Norme ASTM - American Society for Testing and Materials International è l’associazione internazionale per le prove e i materiali e pubblica norme in diversi settori, che vanno dai metalli alle costruzioni, dal petrolio a diversi prodotti di consumo. Norme AWS - American Welding Society è l’associazione internazionale che ha lo scopo di promuovere sotto l’aspetto scientifico, tecnologico ed applicativo, le tecniche di saldatura e tutti gli aspetti e procedure relative, dal campo delle costruzioni a quello aerospaziale. CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Norme IEC International Electrotechnical Commission è l’organizzazione mondiale incaricata della preparazione e della pubblicazione degli standard internazionali in campo elettrico, elettronico e relative tecnologie. Il CEI è il Comitato Nazionale italiano membro della IEC. Norme IEE - Institute of Electrical and Electronics Engineers è l’associazione internazionale che promuove l’innovazione tecnologica mondiale; pubblica le norme tecniche riguardanti i settori delle comunicazioni, dell’elettronica di potenza, dell’elettronica consumer, del software engineering, del Digital Signal Processing (DSP) ed altri collegati con l’elettronica e l’elettrotecnica. • Guida Tecnica CEI 99-5 “Guida per l’esecuzione degli impianti di terra delle utenze attive e passive connesse ai sistemi di distribuzione con tensione superiore a 1 kV in c.a.” La Guida è la revisione della Guida CEI 11-37:2003-07 e riguarda gli impianti di terra sia dei sistemi passivi sia di quelli attivi. Il documento riporta esempi mirati volti a illustrare il percorso qualitativo e quantitativo delle correnti di guasto nelle diverse configurazioni impiantistiche, secondo le simbologie più recenti. • Norma CEI 78-17 “Manutenzione delle cabine elettriche MT/MT e MT/BT dei clienti/utenti finali”. La Norma si applica a tutti gli impianti elettrici riguardanti le cabine MT/BT e MT/ BT, siano essi dedicati alla produzione di energia elettrica sia di tipo esclusivamente passivo. Riguarda inoltre anche gli impianti di energia elettrica in Bassa Tensione, facenti parte di utenze connesse alla rete di media tensione. Lo scopo della norma è di proporre un metodo manutentivo basato sull’individuazione di tutti i componenti da mantenere che permettono ai circuiti elettrici con una specifica funzione, di svolgere il loro compito in modo sicuro durante la loro durata di vita. Norme IRIS - International Railway Industry Standard sono sviluppate da UNIFE (Union of the European Railway Industries) e promosse dai più importanti produttori di sistemi ferroviari e sono riconosciute a livello mondiale unico per il settore ferroviario per la valutazione dei sistemi di gestione. Le nuove pubblicazioni Documenti normativi: • Guida Tecnica CEI 121-5 “Guida alla normativa applicabile ai quadri elettrici di bassa tensione e riferimenti legislativi”. La Guida, preparata da un gruppo di esperti del CEI, fornisce i criteri per facilitare la corretta applicazione della normativa dei quadri di bassa tensione ed evidenzia gli aspetti principali e/o critici per l’applicazione delle Norme. SETTEMBRE 2016 51 ATTUALITÀ SETTEMBRE 2016 Documenti divulgativi: Volumi tecnico-scientifici: • “Impianti e costruzioni elettriche. Dalla pratica alla teoria. Manuale per progettisti e studenti”. Il volume si presenta come un pratico ed esaustivo ausilio nello studio di impianti, macchine e componenti elettrici nelle applicazioni, con lo scopo di ridurre il gap che spesso viene messo in evidenza tra la conoscenza teorica e l’attività professionale. Fornisce i riferimenti normativi alla regola dell’arte e propone molte pratiche soluzioni e utili approfondimenti. • “Televisione, Radio, Multimedia su reti IP a banda larga ed ultralarga”. Il Documento Divulgativo, attraverso un linguaggio semplice e senza rinunciare al necessario rigore tecnico, illustra tutte le nuove tendenze del mercato tecnologico, spaziando dalle Smart TV connesse a internet, all’interazione con i contenuti Radio e TV su smartphone e tablet, senza trascurare i nuovi standard video in Ultra Alta Definizione, l’audio di elevata qualità e l’interattività tipo “social” dell’offerta multischermo. Il Catalogo è visionabile gratuitamente e scaricabile nella versione pdf direttamente dal sito del CEI. 52 CEIMAGAZINE SEMINARI CEIMAGAZINE NORME E TECNOLOGIE PER PROGETTARE L’EFFICIENZA ENERGETICA Appuntamento con il Seminario dedicato alle norme per sviluppare e favorire l’efficienza energetica (Roma, 4 ottobre 2016). Prosegue la collaborazione tra il CEI e ABB, il gruppo leader nelle tecnologie per l’energia e l’automazione, con un nuovo appuntamento del Seminario “Norme e tecnologie per progettare l’efficienza energetica”. L’incontro, della durata di mezza giornata, avrà luogo a Roma il prossimo 4 ottobre. La terza edizione del Seminario, ospitato precedentemente a Bologna (27 aprile) e Mestre (13 settembre), avrà l’obiettivo di presentare gli adeguamenti alla nuova Delibera AEEG 180/2013/R/EEL, che introduce importanti novità relative alla regolazione del fattore di potenza (cos ϕ) e delle tariffe dei prelievi di energia reattiva. Tale Delibera rende più cogente la necessità di rifasare correttamente gli impianti: in quest’ottica, le nuove tecnologie offrono centraline di rifasamento RVT e interruttori aperti EMax, il cui utilizzo combinato permette di risparmiare e fare efficienza nell’impianto. Il miglioramento dell’efficienza energetica è stato conseguito in molti casi grazie all’introduzione di norme e programmi di etichettatura energetica: la normazione tecnica può quindi svolgere un Questo Seminario fa parte del Sistema di Formazione Continua del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, e dà diritto all’attribuzione di CFP. SETTEMBRE 2016 ruolo chiave nel garantire il raggiungimento degli obiettivi di promozione a livello nazionale ed internazionale. Il Seminario si aprirà con un intervento incentrato sull’adeguamento degli impianti di rifasamento alle prescrizioni AEEGSI e alle sollecitazioni in presenza di armoniche. Successivamente, una relazione avrà l’obiettivo di presentare alcuni prodotti di ultima generazione, come la centralina di rifasamento e gli interruttori smart, che permettono di fare efficienza mentre rifasano. L’incontro continuerà poi con l’analisi delle norme per l’efficienza energetica degli impianti elettrici, in particolare la nuova Parte 8-1 della Norma CEI 64-8, che affronta per la prima volta l’argomento in un documento nazionale dedicato agli impianti elettrici in bassa tensione. Infine, una relazione si occuperà di accumulo energetico e domotica al servizio dell’efficienza e del risparmio in ambito residenziale: la tecnologia avanzata, dalla domotica all’accumulo e alla ricarica di autoveicoli elettrici, offre infatti la possibilità di elevati livelli di efficientamento. Per informazioni: email: [email protected] tel. 0221006.313 53 SETTEMBRE 2016 SEMINARIO CEI - ABB ROMA, 4 OTTOBRE 2016 ore 14.00 CENTRO CONGRESSI SGM Via Portuense, 741 Sala Lucia Norme e tecnologie per progettare l’efficienza energetica A decorrere dal 1 gennaio 2016, entrerà in vigore la Delibera AEEG 180/2013/R/EEL che introduce importanti novità relative alla regolazione del fattore di potenza (cos ϕ) e delle tariffe dei prelievi di energia reattiva. Nei punti di prelievo in MT e BT, con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, verranno applicate delle penali se il cos ϕ medio mensile risulta inferiore a 0,95, nelle fasce F1 e F2. La nuova Delibera impone di fatto di verificare l’impianto attuale e nel caso di necessità di integrazione di verificare che le nuove condizioni non conducano a problemi di risonanza per effetto delle armoniche generate da carichi e generatori elettronici. La Delibera AEEG 180/2013/R/EEL rende più cogente la necessità di rifasare correttamente l’impianto. Le nuove tecnologie offrono centraline di rifasamento RVT e interruttori aperti Emax, il cui utilizzo combinato permette di risparmiare e fare efficienza nell’impianto mentre si ottemperano agli obblighi di legge della delibera citata. Numerosi studi hanno dimostrato che i miglioramenti di efficienza energetica di alcuni prodotti sono stati conseguiti principalmente grazie all’introduzione di norme e di programmi di etichettatura energetica. La normazione tecnica può quindi svolgere un ruolo chiave nel garantire il raggiungimento degli obiettivi di promozione dell’efficienza energetica a livello nazionale ed internazionale (sia in termini di strumento essenziale e regolatorio sia in termini di strumento facilitatore). La nuova Parte 8-1 della Norma CEI 64-8 affronta per la prima volta l’argomento in un documento nazionale dedicato agli impianti elettrici in bassa tensione. L’assenza degli incentivi governativi e l’obbligo delle fonti rinnovabili impongono di massimizzare l’autoconsumo e l’autosufficienza degli edifici residenziali. La tecnologia avanzata, dalla domotica all’accumulo e alla ricarica degli autoveicoli elettrici, attraverso la gestione di un sistema di building management system, offre la possibilità di elevati livelli di efficientamento. 54 Programma Ore 14.00 Registrazione dei partecipanti Ore 14.15 Adeguamento degli impianti di rifasamento alle prescrizioni AEEG e alle sollecitazioni in presenza di armoniche Prof. Angelo Baggini Università degli Studi di Bergamo Ore 15.00 Centralina di rifasamento ed interruttori smart permettono di fare efficienza mentre rifasano Ing. Sergio Carrara ABB Ore 15.45 Coffee break Ore 16.15 Norme per l’efficienza energetica degli impianti elettrici: la nuova Parte 8-1 della Norma CEI 64-8 Ing. Annalisa Marra CEI–ComitatoElettrotecnicoItaliano Ore 17.00 Accumulo e domotica al servizio dell’efficienza e del risparmio in ambito residenziale Ing. Sergio Carrara ABB Ore 17.45 Dibattito e conclusione dei lavori Modalità di Registrazione La partecipazione è gratuita, l’iscrizione è obbligatoria fino ad esaurimento posti. È possibile iscriversi online compilando la scheda dal sito CEI www.ceinorme.it alla voce Eventi > Seminari e altri Convegni, entro il 3/10/2016. Per informazioni: Tel. 02 21006.313 [email protected] In collaborazione con: Questo Seminario fa parte del sistema della Formazione Continua dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati e dà diritto all’attribuzione di n. 3 CFP. A questo Convegno il Consiglio Nazionale degli Ingegneri attribuisce n. 3 CFP. CEIMAGAZINE SEMINARI CEIMAGAZINE MEDICALE, INDUSTRIALE, DATA CENTER Riprende il ciclo di Seminari incentrati sui principali mercati verticali con un nuovo appuntamento (Sassari, 18 ottobre 2016). La continuità di servizio è fondamentale in ambiti molto diversi tra loro: ogni settore presenta specifiche norme di riferimento che hanno l’obiettivo di guidare e aiutare i progettisti e gli addetti ai lavori a soddisfare l’esigenza primaria della continuità di servizio, che garantisce sicurezza e produzione. In quest’ottica, per illustrare le norme e le diverse soluzioni dedicate ai mercati verticali, il CEI ha realizzato un ciclo di Seminari dal titolo “Medicale, Industriale, Data Center. La disponibilità di alimentazione attraverso soluzioni dedicate in diversi mercati”, con il supporto di Socomec, società leader in Europa e nel mondo nella distribuzione, controllo e qualità dell’alimentazione delle reti di energia a bassa tensione. Il Seminario giungerà al quarto appuntamento del 2016 e avrà luogo a Sassari martedì 18 ottobre 2016. La mezza giornata formativa sarà suddivisa in tre principali filoni, ognuno dei quali incentrato su uno specifico mercato verticale. Ogni argomento sarà poi sviluppato attraverso tre interventi. Medicale Nei locali medici è necessario garantire la sicurezza dei pazienti sottoposti a cure intensive mediante provvedimenti sull’impianto, applicando le Norme CEI e le prescrizioni delle norme degli apparecchi elettromedicali. La prima relazione, Questo Seminario fa parte del Sistema di Formazione Continua del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, e dà diritto all’attribuzione di CFP. SETTEMBRE 2016 “Impianti elettrici nei locali medici – Variante 2 della Norma CEI 64-8 Parte 710”, avrà lo scopo di aiutare gli operatori delle strutture sanitarie a valutare la necessità di adeguamenti in funzione di una valutazione del rischio e nel rispetto della regola dell’arte. Industriale Le problematiche da affrontare in ambienti industriali al fine di garantire la continuità di servizio sono molteplici. Il secondo intervento, “Disponibilità e affidabilità degli impianti negli ambienti industriali”, si occuperà di prendere in esame le difficoltà che devono essere affrontate per garantire tale continuità. Data Center I Data Center costituiscono un settore caratterizzato da una elevata intensità energetica e da consumi in costante aumento. L’ultimo intervento, “Disponibilità, efficienza e misura delle prestazioni energetiche nei Data Center”, dopo alcune considerazioni sulla nuova Parte 8-1 della Norma CEI 64-8, avrà l’obiettivo di confrontare in maniera critica le nuove tecnologie elettriche dal punto di vista dell’efficienza energetica, con particolare riferimento al dimensionamento e ai vantaggi degli UPS scalabili hot-swap e delle nuove soluzioni per il monitoraggio delle prestazioni energetiche. Per informazioni: email: [email protected] tel. 0221006.313 55 SETTEMBRE 2016 SEMINARIO CEI - SOCOMEC SASSARI, 18 OTTOBRE 2016 ore 14.00 HOTEL MARINI Viale Pietro Nenni 2 Sala Pitagora Medicale, Industriale, Data Center La disponibilità di alimentazione attraverso soluzioni dedicate in diversi mercati Lacontinuitàdiservizioèessenzialeinmoltiambititraloro molto diversi. Ogni settore ha proprie peculiarità e norme specifiche di riferimento che guidano ed aiutano il progettistaegliaddettiailavoriasoddisfarel’esigenzaprimariadi continuitàdiservizio,garanziadellaproduzioneesicurezza. Leproblematichechedevonoessereaffrontatealfinedigarantire la continuità di servizio in ambienti industriali sono molteplici. In particolare la scelta dell’UPS e le protezioni dell’impiantodevonoconsiderarelapresenzadicarichinon lineari anche di grande potenza che creano il problema delle armoniche; carichi come azionamenti, caratterizzati da una fase rigenerativa importante e da una elevata suscettibilità aidisturbidirete,richiedonodiaffrontareilritornodienergia,ilfattoredipotenzadeicarichi,daunlatodeterminante nel dimensionamento dell’UPS, dall’altro è da quest’ultimo influenzato,laprotezionecontroicontattiindirettideveessere estesa anche a valle dell’UPS senza compromettere la continuitàdell’alimentazione. IDataCenter,nellaloroaccezionepiùampia,costituisconoun settorecaratterizzatodaun’elevataintensitàenergeticaeda consumiincostanteaumento.SistimacheattualmenteiData Centersianoresponsabilidiunaquotapariacirca1,5%-2% deiconsumifinalidielettricitàecheilpotenzialediefficienzaenergetica,legatoaipossibiliinterventidimiglioramento, consentariduzionicompresetrail20%edil50%delfabbisognoenergeticocorrente.L’intervento,dopoalcuneconsiderazioni di carattere normativo introdotte dalla nuova Parte 8-1 della Norma CEI 64-8, confronterà criticamente nuove tecnologieelettrichedalpuntodivistadell’efficienzaenergetica,conparticolareattenzionededicataaldimensionamentoedaivantaggidegliUPSscalabilihot-swapedellenuove soluzioni per il monitoraggio delle prestazioni energetiche. Neilocalimedicièopportunogarantirelasicurezzadeipazientiedelpersonalemedicochepotrebberoesseresoggetti all’applicazionediapparecchielettromedicali.Nellamaggior partedeicasi,lasicurezzadeipazientichesitrovanosottopostiacureintensive(diimportanzacritica)puòessereraggiuntamedianteprovvedimentisull’impianto,applicandole norme CEI unitamente alle prescrizioni delle norme degli apparecchi elettromedicali. L’intento è di aiutare gli operatori dellestrutturesanitarieavalutarelanecessitàeleprioritàdi adeguamentiinfunzionediunavalutazionedelrischioenel rispettodellaregoladell’arte. “Lavora con Socomec” Ogni anno Socomec seleziona su tutto il territorio nazionale i migliori talenti per il potenziamento della propria struttura commerciale e tecnica. Fatti conoscere inviandoci il tuo curriculum all’[email protected] completo di autorizzazione al trattamentodeidatipersonali. Permaggioridettagli:www.socomec.it SocomecElettromeccanicaeSiconsrlinformano,inconformitàdell’art.13 del Codice della Privacy, che i suoi dati le sono stati comunicati da CEI e che verranno utilizzati esclusivamente per l’invio di comunicazioni di segnalazionediiniziativecommerciali,promozionali,segnalazionedieventi formativieseminari.Idatinonsarannooggettodidiffusione,everranno comunicatiasoggettiterzisoloqualoraciòsiaindispensabileperlefinalità indicate.Qualoranonintendessericevereulterioricomunicazionidiquesto tipo,esercitandoidirittistabilitidall’art.7delCodice,èsufficientechelo comunichi a mezzo mail alla casella [email protected] o alla casella [email protected] . 56 Programma 14.00 Registrazionedeipartecipanti 14.15 Apertura dei lavori e saluto di benvenuto 14.30 Impiantielettricineilocalimedici-Variante2della Norma CEI 64-8 Parte 710 e soluzioni tecniche applicabili Ing. A. Marra CEI–ComitatoElettrotecnicoItaliano Ing. J. Pleynet Socomec Sig. G. Bassan Socomec 15.30 Disponibilitàeaffidabilitàdegliimpiantinegliambientiindustriali Prof. A. Baggini Università degli Studi di Bergamo Ing. J. Pleynet Socomec Sig. G. Bassan Socomec 16.30 Coffeebreak 17.00 Disponibilità,efficienzaemisuradelleprestazioni energeticheneiDataCenter Prof. A. Baggini Università degli Studi di Bergamo Ing. J. Pleynet Socomec Sig. G. Bassan Socomec 18.00 Dibattitoeconclusione Modalità di Registrazione La partecipazione è gratuita, l’iscrizione è obbligatoria fino ad esaurimento posti. È possibile iscriversi online compilando la scheda dal sito CEI www.ceinorme.itallavoceEventi>SeminariealtriConvegni, entro il 17/10/2016. Perinformazioni: Tel. 02 21006.313 [email protected] Questo Seminario fa parte del sistema della Formazione Continua dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati e dà diritto all’attribuzione di n. 3 CFP. A questo Convegno il Consiglio Nazionale degli Ingegneri attribuisce n. 3 CFP. CEIMAGAZINE SEMINARI CEIMAGAZINE TREND NORMATIVI ED EVOLUZIONI A SERVIZIO DELL’EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI Il Seminario dedicato all’efficienza energetica e all’applicazione delle Information Technology (Catania, 19 ottobre). Il prossimo 19 ottobre, a Catania, avrà luogo un nuovo appuntamento con il Seminario “Trend normativi ed evoluzioni a servizio dell’efficienza energetica”, realizzato dal CEI con il supporto di Schneider Electric, specialista globale nella gestione dell’energia. Il Seminario giunge alla sua terza edizione dopo gli ottimi risultati ottenuti nelle precedenti edizioni, ospitate rispettivamente a Bologna (28 maggio 2015) e Bari (10 maggio 2016). scopo di favorire la progettazione di impianti elettrici sempre più efficienti e una loro gestione intelligente. Per quanto concerne il livello normativo, tale azione è diventata sempre più sistematica, fino a propagarsi nella Norma CEI 64-8, sicuramente la più nota e applicata, e che a breve andrà a contenere una parte destinata all’efficienza degli impianti elettrici utilizzatori. Il Seminario, con inizio alle ore 14.00, sarà aperto da un intervento sull’evoluzione della normativa legata all’efficienza degli impianti elettrici utilizzatori e proseguirà con un approfondimento sulle evoluzioni tecnologiche dell’infrastruttura elettrica di bassa tensione. Durante l’incontro sarà affrontato l’attuale e sempre in evoluzione tema dell’efficienza degli impianti. L’efficienza energetica e l’applicazione delle Information Technology sono alcuni dei temi attorno ai quali si impernia lo sviluppo economico e sociale nel mondo: queste due tematiche sono strettamente intrecciate in quanto ognuna delle due tecnologie ha bisogno dell’altra per potersi sviluppare. Gli interventi proseguiranno affrontando l’importanza delle diagnosi energetiche e si concluderanno con un focus su un caso reale. La maggior importanza energetica del settore elettrico vede evolvere le norme, gli standard e le direttive a livello europeo e nazionale, con lo L’incontro avrà luogo a Catania il giorno 19 ottobre presso il Plaza Hotel, in Viale Ruggero di Lauria 43, dalle ore 14.00 alle ore 18.30. Questo Seminario fa parte del Sistema di Formazione Continua del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, e dà diritto all’attribuzione di CFP. Per informazioni: email: [email protected] tel. 0221006.202 SETTEMBRE 2016 57 SETTEMBRE 2016 SEMINARIO CEI - SCHNEIDER CATANIA, 19 OTTOBRE 2016 ore 14.00 PLAZA HOTEL Viale Ruggero di Lauria 43 Trend normativi ed evoluzioni a servizio dell’efficienza degli impianti L’efficienza energetica e l’applicazione delle Information Technology sono sicuramente i temi intorno ai quali si impernia lo sviluppo economico e sociale del mondo intero. I due temi, per altro, sembrano intrecciarsi nella misura in cuiognunadelleduetecnologiehabisognodell’altraper potersi sviluppare. Nelquadroenergeticol’usofinalesottoformaelettricaè quello che oggi presenta ipotesi di sviluppo strategico, con spostamentisignificatividiquotedicaricodaquellotermico;sipensi,tratutti,alsettoredelbenessereambientaleedaquello dellamobilità.L’efficienzadeltrasporto, trasformazioneedistribuzione,dell’energiaelettrica,decisamentesuperioreaquelladialtrivettorienergetici,ha portato a ritenere, in passato, di secondaria importanza la necessitàdiintervenireconpolitichediefficientamentoin ambitoelettrico. In altri ambiti, per esempio quello termico, gli interventilegislativienormativisull’energeticarisalgonoadiversi decenni orsono. La maggiore importanza energetica del settoreelettrico,congliinevitabilirisvoltieconomici,vede evolverelenorme,glistandardedirettivealivelloEuropeoeNazionaleconilfinedifavorirelaprogettazionedi impiantielettricisemprepiùefficientieunalorogestione intelligente.Alivellonormativotaleazione,nataconnormeprodotte“amacchiadileopardo”èdiventatasempre piùsistematicasinoapropagarsiallanormaCEI64-8,sicuramentelapiùnotaedapplicata,cheandrà,abreve,a contenereunapartedestinataall’efficienzadegliimpianti elettriciutilizzatori.Neipaesiconunastoriaeconomicaindustrialeconsolidataenonrecente,l’Italiacosìcomel’Europa,sitratteràdiintervenire,però,sunumerosiimpianti esistentiapartiredaunadiagnosienergeticaedasistemi dimonitoraggio,cosìcomeprevistodalD.Lgs102/14inattuazionedellaDirettiva2012/27/EUEfficienzaenergetica. Si profilano, così, nuove figure professionali, o almeno nuovi compiti, richiesti tanto dal legislatore, che ne incentiva l’utilizzo, quanto dal mercato, pressato dal costo dell’energia.Daunpuntodivistatecnicoleazionidaintraprendere per ottenere maggiore efficienza sono semplici:sitrattadiadottareuninsiemediscelteprogettuali, operative e comportamentali che portino ad un utilizzo piùvirtuosoeintelligentedell’energia.Ilquadroelettrico, giànodoimportantenellaprogettazioneedutilizzodegli impiantielettrici,èstrategicoancheperilraggiungimento degliobiettividiefficienzaenergetica. Il quadro elettrico, infatti, racchiude al suo interno tutti gli elementi necessari a distribuire la potenza elettrica, garantendo nel contempo la sicurezza delle persone e delle cose: integrandovi funzioni digitali, può diventare unacomponenteattivadell’impiantoelettricoperchéattraversoisuoicomponentitransitano-equindipossono essereraccolteeutilizzate-unaseriediinformazionifondamentaliperlagestioneefficacedell’impianto.Durante l’incontroverrannoanalizzatiitrenddi svilupponormativoetecnologicochefavorisconol’utilizzodellesoluzioni innovativeperlagestioneenergeticaconunfocussuun caso reale. 58 Programma 14.00 Registrazionedeipartecipanti 14.15 Apertura dei lavori e saluto di benvenuto 14.30 Evoluzionedellanormativalegataall’efficienzadegli impiantielettriciutilizzatori Prof. G. Cafaro Docente Politecnico Bari 15.15 Evoluzionitecnologichedell’infrastrutturaelettrica di bassa tensione Ing. F. Corti Schneider Electric 16.00 Coffeebreak 16.30 Diagnosienergetiche:risultatieprospettivefuture Ing. F. Bua Segretario Tecnico CEI 17.30 Casestudydiriqualificazionediimpiantoesistente Ing. F. Corti Schneider Electric 18.00 Dibattito 18.30 Conclusione dei lavori Modalità di Registrazione La partecipazione è gratuita, l’iscrizione è obbligatoria fino ad esaurimento posti. E’possibileiscriversionlinecompilandolaschedadalsitoCEI www.ceinorme.itallavoceEventi>SeminariealtriConvegni, entroil14/10/2016. Perinformazioni: Tel. 02 21006.202 [email protected] Incollaborazionecon: Questo Seminario fa parte del sistema della Formazione Continuadell’OrdinedeiPeritiIndustrialiedeiPeritiIndustrialiLaureatiedàdirittoall’attribuzionedin. 3 CFP. A questo Convegno il Consiglio Nazionale degli Ingegneri attribuiscen.3 CFP. CEIMAGAZINE SEMINARI CEIMAGAZINE IMPIEGO DEGLI ESTERI NATURALI NEI TRASFORMATORI DI POTENZA Giornata di Studio dedicata alla riduzione dei rischi ambientali e d’incendio (Roma, 20 ottobre 2016). Recenti studi e sperimentazioni a livello mondiale stanno dimostrando come gli esteri naturali, meglio noti come oli vegetali, stiano progressivamente trovando una loro precisa collocazione all’interno del mondo dei trasformatori, sia di grande potenza sia dedicati alla distribuzione. Ciò è stato confermato, a livello normativo, dalla pubblicazione nel dicembre 2014, della Norma CEI EN 62770 “Esteri naturali nuovi per trasformatori e apparecchiature elettriche similari”, e dalle numerose sperimentazioni a cura dei principali Distributori. Gli esteri naturali, rispetto ai tradizionali oli minerali isolanti, presentano grandi vantaggi: • un più elevato punto di fiamma, che passa dai 130-140 °C degli oli minerali agli oltre 300 °C degli esteri vegetali • sono sostanze essenzialmente non tossiche e non pericolose per l’uomo e l’ambiente • rappresentano una risorsa rinnovabile e a fine vita possono essere riutilizzati come Questo Seminario fa parte del Sistema di Formazione Continua del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, e dà diritto all’attribuzione di CFP. SETTEMBRE 2016 • sottoprodotti (es. biodisel) rispondendo ai requisiti dell’economia circolare presentano un marcato di minore impatto ambientale per la loro più elevata biodegradabilità. In questo contesto, l’Università di Roma “La Sapienza” ha deciso di avviare un Gruppo di Lavoro composto dagli operatori del settore, dai produttori e dalle autorità con l’obiettivo di approfondire il tema del comportamento al fuoco e gli aspetti relativi al rischio ambientale. Per presentare i primi risultati raggiunti dal Gruppo di Lavoro, è stata organizzata una Giornata di Studio, che avrà luogo a Roma il prossimo 20 ottobre. Tale incontro, con il patrocinio del CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e dell’Università “La Sapienza”, sarà ospitato presso l’Aula Magna dell’Istituto Superiore Antincendi (ISA), in Via del Commercio 13, dalle ore 9.00 alle ore 17.00. Per informazioni: email: [email protected] tel. 0221006.290 59 SETTEMBRE 2016 GIORNATA DI STUDIO ROMA, 20 OTTOBRE 2016 ore 9.00 Istituto Superiore Antincendi (ISA) Aula Magna CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO Impiego degli esteri naturali nei trasformatori di potenza: riduzione dei rischi ambientali e d’incendio L’esperienza mondiale e le più recenti sperimentazioni o programmi/progetti sperimentali avviati anche in Italia stanno progressivamente dimostrando che gli esteri naturali (comunemente detti oli vegetali) stanno trovando una loro più precisa collocazione nel mondo dei trasformatori, sia di grande potenza che da distribuzione. Ciò è anche confermato dalla recente pubblicazione nel dicembre 2014 da parte del CEI della Norma IEC e CENELEC EN 62770 “Esteri naturali nuovi per trasformatori e apparecchiature elettriche similari”. Terna ed i principali Distributori confermano di avere sperimentazioni in atto in questo settore. Gli esteri naturali, rispetto ai tradizionali oli minerali isolanti, presentano i seguenti principali grandi vantaggi: • • • • hanno un più elevato punto di fiamma, che passa dai 130-140 °C degli oli minerali agli oltre 300 °C degli esteri vegetali; sono sostanze essenzialmente non tossiche e non pericolose per l’uomo e l’ambiente (EPA o OSHA); sono una risorsa rinnovabile e a fine vita possono essere riutilizzati come sottoprodotti (es. biodiesel) rispondendo ai requisiti dell’economia circolare; presentano un marcato minore impatto ambientale per la loro più elevata biodegradabilità. L’Università di Roma “Sapienza” ha inteso avviare sul tema dell’uso degli esteri naturali nei trasformatori un Gruppo di Lavoro composto dagli Operatori del settore (quali Terna, e-distribuzione Spa, areti Spa e Sea Marconi Technologies) dai Produttori (Cargill e Gruppo Parodi) dai Costruttori e dalle Autorità (VV.F., INAIL e ISPRA) con l’obiettivo di meglio approfondire il tema del comportamento al fuoco e gli aspetti relativi al rischio ambientale. La presente Giornata di Studio vuole mostrare i primi risultati raggiunti dal Gruppo di Lavoro. Modalità di Registrazione La partecipazione è gratuita, l’iscrizione è obbligatoria fino ad esaurimento posti. È possibile iscriversi online compilando la scheda dal sito CEI www.ceinorme.it alla voce Eventi > Seminari e altri Convegni, entro il 14/10/2016. Per informazioni: Tel. 02 21006.290 [email protected] Come raggiungere la sede dell’evento Via del Commercio 13 Programma Ore 8.30 Registrazione dei partecipanti Ore 9.00 Saluto di benvenuto Autorità Ore 9.20 Apertura dei lavori Flavio Mauri Ore 9.30 Gli esteri naturali quali isolanti per trasformatori di potenza: contesto normativo Massimo Pompili e Luigi Calcara e-distribuzione Spa Università di Roma “Sapienza” Ore 10.00 Rischio di incendio legato ai trasformatori Michele Mazzaro e Domenico De Bartolomeo Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Ore 10.30 Caratteristiche ed impatti ambientali degli oli isolanti e degli esteri naturali Antonella Vecchio e Marco Falconi Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) Ore 11.00 Coffee Break Ore 11.20 Rilasci accidentali di oli isolanti nei trasformatori di potenza Simona Berardi, Elisabetta Bemporad e Alessandro Ledda INAIL, Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti Ore 11.50 PARYOL ELECTRA 7426 estere vegetale naturale e l’economia circolare per garantire una crescita sostenibile Giorgio Campi e Riccardo Pedriali - A&A Fratelli Parodi Spa Ore 12.20 Long term experience with FR3 natural ester in transformer applications Kevin Rapp, Sabine Bowers e Giovanni Garamella - Cargill Ore 12.50 Buffet Ore 14.00 Studio preliminare all’utilizzo di fluidi isolanti di origine vegetale alternativi all’olio minerale Fabio Scatiggio, Massimo Rebolini e Andrea Valant Terna Rete Italia Spa Ore 14.30 Uso degli esteri naturali nei trasformatori di distribuzione: possibili vantaggi Alfonso Sturchio e Mauro Salvadori - e-distribuzione Spa Ore 15.00 Sperimentazione con esteri naturali negli attuali trasformatori MT/BT Roberto Bevilacqua - areti Spa Ore 15.30 Experience with natural ester distribution and power transformers in Tata Power (Mumbai) Ramachandran Pillai - Tata Power Transmission and Distribution L’Istituto Superiore Antincendi (Via del Commercio, 13 – Roma) è facilmente raggiungibile con metropolitana (linea B) fermata PIRAMIDE da cui dista 10 minuti a piedi. Inoltre, dista circa 700 metri dalla stazione F.S. Ostiense, collegata con linea ferroviaria all’Aeroporto di Fiumicino Leonardo da Vinci. Ore 16.00 Recenti applicazioni degli esteri naturali nei trasformatori di manifattura italiana Fabrizio Ferrari - GETRA Trasformatori/ANIE È in corso la procedura di rilascio dei crediti formativi da parte del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Moderatori: Ing. Cristina Timò - Direttore Tecnico del CEI Prof. Massimo Pompili - Università di Roma “Sapienza” A questa giornata il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati attribuisce n. 5 CFP. Si ringraziano per il supporto all’iniziativa: Ore 16.30 Futura Norma IEC 62975 ed esperienze di diagnostica su trasformatori con esteri naturali Vander Tumiatti - Sea Marconi Technologies Ore 17.00 Dibattito e conclusione dei lavori Si ringraziano per il Patrocinio: 60 CEIMAGAZINE DECIMO CONVEGNO GRATUITA CEI DI CONVEGNI CEIMAGAZINE FORMAZIONE Prosegue il tradizionale appuntamento con i Convegni di formazione gratuita CEI (Padova, 21 ottobre 2016). A Padova, il prossimo 21 ottobre, avrà luogo il decimo appuntamento dell’anno con i Convegni di formazione gratuita organizzati dal CEI, il tradizionale evento dedicato agli ultimi sviluppi della normativa elettrotecnica, elettronica e delle telecomunicazioni. Il Convegno, rivolto a tutti gli operatori del settore, verterà sul tema degli aggiornamenti normativi in merito a prestazioni funzionali, energetiche e di sicurezza dei sistemi elettrici. La giornata formativa, con inizio alle ore 9.00, si aprirà con un intervento dedicato ai criteri per il dimensionamento delle varie parti degli impianti di terra, per la loro pratica esecuzione in relazione alle utenze attive e passive connesse ai sistemi di distribuzione in media tensione (Guida Tecnica CEI 99-5). futuro utilizzo in ambito domestico e terziario; la seconda riguarderà invece la futura Variante della Norma CEI 64-8, che recepisce la Norma HD 60364-8-1, e verranno forniti esempi su come garantire la funzionalità delle prestazioni elettriche e la riduzione dei consumi energetici per un impianto elettrico. Il pomeriggio proseguirà poi con altri due interventi: il primo, a cura del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sarà incentrato sulla verifica degli impianti elettrici ai fini del mantenimento delle prestazioni contro l’innesco e la propagazione degli incendi; il secondo prenderà invece in esame le infrastrutture per gli impianti multiservizio negli edifici (Guida Tecnica CEI 306-22). L’appuntamento avrà luogo a Padova il giorno 21 ottobre 2016, presso Four Points by Sheraton, Corso Argentina 5, dalle ore 9.00 alle ore 17.00. Successivamente, due relazioni analizzeranno il tema dell’efficienza energetica degli impianti elettrici negli edifici: la prima affronterà l’utilizzo dei sistemi di accumulo, con cenni sul loro Questo Convegno fa parte del Sistema di Formazione Continua del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, e dà diritto all’attribuzione di CFP. SETTEMBRE 2016 Per informazioni: email: [email protected] tel. 0221006.231 61 SETTEMBRE 2016 CONVEGNO DI FORMAZIONE CEI PADOVA, 21 OTTOBRE 2016 ore 9.00 FOUR POINTS by SHERATON Corso Argentina 5 CORPO NAZIONAlE DEI VIGIlI DEl FUOCO SISTEMI ElETTRICI. PRESTAZIONI FUNZIONAlI, ENERGETICHE E DI SICUREZZA Tra i temi trattati, il primo intervento esporrà i criteri per il dimensionamento delle varie parti degli impianti di terra, per la loro pratica esecuzione in relazione alle utenze attive e passive connesse ai sistemi di distribuzione in media tensione (Guida Tecnica CEI 99-5). L’efficienza energetica degli impianti elettrici negli edifici sarà il tema di due successive relazioni: una farà riferimento alla futura Variante della Norma CEI 64-8 che recepirà la norma HD 60364-8-1. In questa relazione verranno forniti esempi per garantire funzionalità delle prestazioni elettriche e riduzione dei consumi energetici per un impianto elettrico. L’altra si focalizzerà sull’utilizzo dei sistemi di accumulo, elementi indispensabili per poter sfruttare al meglio le potenzialità delle energie rinnovabili e illustrerà esempi pratici relativi all’uso di questi sistemi, con cenni sul loro futuro utilizzo in ambito domestico e terziario: la normativa internazionale di questo settore è infatti in rapida evoluzione. La realizzazione negli edifici di una infrastruttura fisica multi-servizio passiva interna all’edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica, nonché dei punti di accesso all’edificio, è una delle richieste del DPR 380/01, art. 135-bis, come modificato dalla Legge 11 novembre 2014, n. 164. Una relazione tratterà della Guida Tecnica CEI 306-22, strumento semplificato per i progettisti, gli operatori edili e gli installatori di comunicazione elettronica negli edifici, per applicare i dettami del decreto. Come negli anni precedenti, sarà proposto un intervento tecnico a cura dei Vigili del Fuoco sulle condizioni di esercizio per la sicurezza elettrica degli impianti. La realizzazione e la manutenzione degli impianti elettrici è una condizione essenziale per ottenere funzionalità e sicurezza ai fini della prevenzione incendi. Modalità di Registrazione Programma Ore 8.30 Registrazione dei partecipanti Ore 9.00 Saluto Autorità Direzione CEI Ore 9.30 Guida Tecnica CEI 99-5: Impianti di terra per sistemi elettrici aventi tensione superiore a 1 kV. Progettazione, realizzazione e verifiche Per. Ind Vincenzo Matera Segretario CT 44 del CEI Ore 10.15 Impianti di accumulo di energia elettrica: caratteristiche ed applicazioni Prof. Angelo Baggini Docente Università di Bergamo Ore 11.15 Intervallo Ore 11.45 Efficienza energetica degli impianti elettrici utilizzatori: quadro legislativo, normativo ed applicazioni Prof. Giuseppe Cafaro Docente Politecnico di Bari Ore 12.45 Dibattito Ore 13.15 Intervallo Ore 14.30 Verifica degli impianti elettrici ai fini del mantenimento delle prestazioni contro l’innesco e la propagazione degli incendi. Documentazione di esercizio Rappresentante CNVVF Ore 15.30 Infrastrutture per impianti multiservizio negli edifici. Guida Tecnica CEI 306-22 Ing. Giuseppe Bosisio CEI Technical Policy and Quality Ore 16.15 Dibattito Ore 17.00 Chiusura dei lavori Con il supporto di La partecipazione è gratuita con iscrizione obbligatoria. E’ possibile iscriversi online e fino ad esaurimento dei posti disponibili compilando la scheda dal sito CEI www.ceinorme.it alla voce Eventi – Convegni di Formazione entro il 18/10/2016 Per informazioni: tel. 02 21006.231 - 202 e-mail: [email protected] A questo Convegno il Consiglio Nazionale degli Ingegneri attribuisce n. 3 CFP. A questo Convegno il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati attribuisce n. 6 CFP. Partecipano con il Patrocinio Veneto 62 CEIMAGAZINE SEMINARI CEIMAGAZINE TUTTE LE NOVITÀ SULLE INFRASTRUTTURE DI RETE DATI Nuovo appuntamento con il Seminario dedicato alla rete dati: dalla liberalizzazione degli allacciamenti all’obbligo della fibra ottica in casa (Bologna, 25 ottobre 2016). A Bologna, il prossimo 25 ottobre, avrà luogo un nuovo incontro dei Seminari organizzati dal CEI con il supporto di Schneider Electric, specialista globale nella gestione dell’energia. Negli ultimi anni, alcune importanti evoluzioni hanno portato l’attenzione sulle novità volte alla semplificazione nelle abitazioni per l’allacciamento della rete pubblica degli impianti e alla predisposizione alla banda larga. Il Seminario, intitolato “Tutte le novità sulle infrastrutture di rete dati: dalla liberalizzazione degli allacciamenti all’obbligo della fibra ottica in casa”, giunge alla quarta edizione, dopo gli appuntamenti di Milano (30 ottobre 2014), Brescia (23 aprile 2015) e Roma (13 giugno 2016), che hanno registrato ottimi risultati. La connettività rappresenta oggi l’elemento centrale attorno al quale ruotano tutte le evoluzioni tecniche, risultando perciò imprescindibile per rendere qualsiasi prodotto realmente utilizzabile. Le evoluzione tecniche e legislative delle soluzioni impiantistiche delle infrastrutture di rete (cablaggio strutturato), sono ormai vitali per qualsiasi ambito, dai cicli produttivi e finanziari delle aziende alla più comune vita domestica nelle nostre case. Il Seminario di mezza giornata, con inizio alle ore 14.00, avrà l’obiettivo di presentare tutte le novità tecnico-legislative, al fine di offrire una visione degli aspetti prescrittivi e di obbligo di legge, le nuove tendenze di mercato che influenzano le scelte progettuali e, infine, semplici ed efficaci tools per la progettazione. L’incontro avrà luogo il giorno 25 ottobre a Bologna presso Savhotel, in Via Ferruccio Parri 9, dalle ore 14.00 alle ore 18.00. Questo Seminario fa parte del Sistema di Formazione Continua del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, e dà diritto all’attribuzione di CFP. Per informazioni: email: [email protected] tel. 0221006.202 SETTEMBRE 2016 63 SETTEMBRE 2016 SEMINARIO CEI - SCHNEIDER ELECTRIC BOLOGNA, 25 OTTOBRE 2016 ore 14.00 SAVHOTEL Via F. Parri 9 Tutte le novità sulle infrastrutture di rete dati: dalla liberalizzazione degli allacciamenti all’obbligo della fibra ottica in casa. Laconnettività,equindilacomunicazionedelleapparecchiature,è,ormai,l’elementocardineditutteleevoluzionitecniche,confermando di conseguenza quanto questo elemento siaormaiimprescindibileperrenderequalsiasi prodottorealmenteutilizzabile. E’perquestomotivocheleevoluzionitecniche elegislativedellesoluzioniimpiantistichedelleinfrastrutturedirete(cablaggiostrutturato) oggi sono più che mai importanti e vitali per qualsiasiambito,daicicliproduttiviefinanziari delle aziende alla più comune vita domestica nelle nostre case. In tal senso, le evoluzioni avvenute in questi due anni portano l’attenzione su importanti novità volte alla semplificazione delle abilitazioni per l’allacciamento alla rete pubblica degliimpiantievolteallapredisposizionealla larga banda delle nuove abitazioni. Questo convegno si pone come obiettivo, in brevimachiariinterventi,dipresentare: • tuttelenovitàtecnicolegislativealfinedi offrireunavisionechiaradituttigliaspetti prescrittiviediobbligodilegge • lenuovetendenzedimercatocheinfluenzanolescelteprogettuali • sempliciedefficacitoolsperlaprogettazione. Modalità di Registrazione Programma 14.00 Registrazionedeipartecipanti 14.15 Apertura dei lavori e saluto di benvenuto 14.30 Disamina delle recenti prescrizioni legislativeinmateriadiretidicomunicazioni elettroniche Ing. A. Marra Segretario Tecnico CEI 15.15 Indicazioniprogettuali,realizzazioneecollaudodiunaretedicomunicazionielettroniche Prof. Angelo Baggini Docente Università di Bergamo 16.00 Coffeebreak 16.30 Wifi,LiFi,POE.Implicazioniecomestanno modificandolesceltesulcablaggiostrutturato Rack non solo contenitori ma gestore di calore per un corretto efficientamento energetico I-cabling: una mano concreta alla progettazione Ing. F. Sala Schneider Electric 17.30 Dibattito 18.00 Conclusione dei lavori In collaborazione con: QuestoSeminariofapartedelsistemadellaFormazioneContinuadell’OrdinedeiPeritiIndustrialiedei PeritiIndustrialiLaureatiedàdirittoall’attribuzione di n. 3 CFP. La partecipazione è gratuita, l’iscrizione è obbligatoria fino ad esaurimento posti. E’possibileiscriversionlinecompilandolascheda dal sito CEI www.ceinorme.itallavoceEventi> Seminari e altri Convegni, entro il 24/10/2016. A questo Seminario il Consiglio Nazionale degli Ingegneriattribuiscen.3 CFP. Perinformazioni: Tel. 02 21006.202 [email protected] 64 CEIMAGAZINE SEMINARI CEIMAGAZINE È TEMPO DI DOMOTICA Settimo appuntamento con il Seminario di cultura collettiva normativa dedicato alla tecnologia domotica (Vicenza, 28 ottobre 2016). L’architettura della domotica, la sicurezza e l’esecuzione secondo la regola dell’arte delle abitazioni rappresentano i punti chiave attraverso i quali sostenere l’evoluzione tecnologica del nostro Paese. Le nuove tecnologie domotiche sono rese ormai disponibili e accessibili ad una fetta sempre più ampia di utenti e consentono a tutti i cittadini sensibili vantaggi in termini di risparmio energetico e miglioramento delle prestazioni. La domotica gode inoltre oggi di importanti incentivi provenienti sia dal mercato sia dalle disposizioni legislative e normative. Gli edifici dotati di sistemi di controllo hanno infatti una gestione più economica e confortevole, ma un supporto notevole proviene anche dalle politiche energetiche. tecnologie offerte oggi dalla domotica, attraverso due interventi: • • “Perché installare domotica?”, a cura dell’Ing. Annalisa Marra, Segretario Tecnico Referente CEI “Strumenti strategici per l’evoluzione del mercato”, tenuta dall’Ing. Carmine Battipaglia, Presidente del CT 64 del CEI. Il Seminario sarà aperto dalla presentazione del nuovo Libretto d’Impianto elettrico edito da Prosiel: un’edizione rinnovata del documento che supporta il committente o il proprietario dell’unità immobiliare nel mantenere sicuro ed efficiente il proprio impianto elettrico. Il Libretto sarà distribuito a tutti i presenti all’evento ed è scaricabile gratuitamente direttamente dal sito di Prosiel. Il giorno 28 ottobre 2016, a Vicenza, avrà luogo il settimo appuntamento dell’anno con i Seminari organizzati dal CEI in collaborazione con la CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Il Seminario “È tempo di domotica”, della durata di mezza giornata, sarà incentrato sulle ultime novità relative alle Questo Seminario fa parte del Sistema di Formazione Continua del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, e dà diritto all’attribuzione di CFP. SETTEMBRE 2016 Per informazioni: email: [email protected] tel. 0221006.313 65 SETTEMBRE 2016 SEMINARIO CEI - CNA VICENZA, 28 OTTOBRE 2016 ore 14.30 AC Hotel Via Carducci 1, Creazzo (VI) È tempo di domotica Programma Seminari di cultura collettiva normativa Perché partecipare al Seminario? Per vedere il nuovo Libretto di Impianto Prosiel La nuova edizione del Libretto è stata rinnovata e arricchita di contenuti,scaturitidaisuggerimentiricevutidalmondoproduttivo e installativo, avvallati dalle organizzazioni presenti in Prosiel in occasionediincontritenutinel2015sututtoilterritorionazionale. Per un aggiornamento normativo La tecnologia domotica è spesso associata ad una novità che il mercato dell’installazione impianti recepisce come uno strumento per favorire prestazioni e comfort negli ambienti abitativi. Ma la domotica, o più in generale la building and home automation, è uno strumento indispensabile al fine di dotare gli impianti della tecnologia on building, relativa anche ai sistemi di sicurezza. È questo un momento fondamentale per il settore dell’installazione elettrica per cogliere l’importanza di adottare la tecnologia domotica: una strategia per recepire la domanda sempre più frequente che proviene dalla clientela. Per capire come la Guida CEI 64-50 sia di aiuto La Guida CEI 64-50 di prossima edizione, rientra nel contesto normativo di applicazione dell’integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e la predisposizione delle infrastrutture di impianti di comunicazione e impianti elettronici negli edifici. La sua riedizione, rinnovata nella grafica e nei contenuti, vuole essere un motivazione all’implementazione della domotica nelle installazionielettriche.L’infrastrutturaintegrailconcettodinamico di building automation, dove lo studio della Guida riveste le fasi progettuali e applicative. Insomma, un nuovo modo di adottare leGuideedirealizzaregliimpiantinell’otticadellahome building. Per avere uno spunto su come sfruttare il momento Gli interventi di governo a livello europeo e nazionale vedono numerosi atti volti al risparmio e all’efficienza energetica, al fine di garantire benefici sociali, economici ed ecoambientali. È ormaiunacertezzachetaliobiettivinonpossanoessereraggiunti senza sistemi di gestione degli utilizzi energetici. Peraltro tali sistemi, detti “domotici” nelle abitazioni, costituiscono anche un fondamentale supporto alla semplificazione della vita quotidiana. Per un confronto sulle opportunità del mercato Ladomoticagodeoggidiunaseriediincentivichederivanosiadal mercato che dalle disposizioni legislative e normative. Gli edifici dotatidisistemidicontrollohannoinfattiunagestionepiùeconomica e confortevole, ma un supporto notevole proviene dalle politiche energetiche.Questeultime,infatti,rendonoobbligatoriol’utilizzo di tali sistemi e forniscono incentivi estremamente appetibili. Glistrumentilegislativieincentivantisonomoltoampiespaziano dagliobblighiderivantidalDMdel26giugno2015alledetrazioni fiscali, all’Ecobonus, al conto termico e all’accumulo di energia. 14.30 Registrazionedeipartecipanti 14.45 Apertura dei lavori e saluto di benvenuto 15.00 PresentazionedelnuovoLibrettodi ImpiantoElettrico 15.30 Perchéinstallaredomotica? Ing. Annalisa Marra CEI-ComitatoElettrotecnicoItaliano 16.20 Strumentistrategiciperl’evoluzione del mercato Ing.CarmineBattipaglia Presidente CT 64 del CEI 17.10 Dibattito 17.30 Chiusura dei lavori Modalità di Registrazione La partecipazione è gratuita, l’iscrizione è obbligatoria fino ad esaurimento posti. È possibile iscriversi on line compilando la scheda dal sito CEI www.ceinorme.itallavoceEventi> Seminari e altri Convegni, entro il 27/10/2016. Perinformazioni: Tel. 02 21006.313 [email protected] Incollaborazionecon: QuestoSeminariofapartedelsistemadellaFormazioneContinuadell’OrdinedeiPeritiIndustrialiedeiPeritiIndustrialiLaureatiedàdirittoall’attribuzionedin. 3 CFP. È incorsolaproceduradirilasciodeicreditiformatividaparte del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Prosiel è un’associazione senza scopo di lucro nata nel 2000 per iniziativa di alcuni dei principali attori della filiera elettrica, in prima linea nella promozione della cultura della sicurezza e dell’innovazione elettrica. Si occupa inoltre di informare i cittadini sull’utilizzo consapevole dell’energia elettrica; diffondere la cultura della prevenzione per garantire la massima sicurezza alla propria abitazione; consigliare al meglio l’utente nella manutenzione dell’impianto elettrico; trasmettere i benefici dell’uso efficiente delle più recenti tecnologie per l’automazione dell’edificio per migliorare la qualità della vita. Un impianto moderno è infatti la base per evitare rischi, accrescere il valore economico dell’abitazione e ridurre i costi energetici. 66 Conilsupportodi: CEIMAGAZINE CORSO CEI “ENERGY AUDITOR” Al via il nuovo Corso CEI dedicato alla formazione professionale di un Energy Auditor: individuo, organismo o team che effettua una diagnosi energetica. In caso di intervento di riqualificazione energetica di un edificio o di un gruppo di edifici, di una attività e/o di un impianto industriale o di servizi pubblici o privati, è stato introdotto l’obbligo della diagnosi energetica. Il D.Lgs. 102-2014 ha infatti stabilito, per le grandi aziende e per le aziende energivore, l’obbligo di redazione della diagnosi energetica, ovvero la procedura sistematica volta a: • fornire un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività e/o di un impianto industriale, di servizi pubblici o privati • individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi – benefici • riferire al committente in merito ai risultati. Con l’obbligo di redazione della diagnosi energetica esteso a livello europeo, è stata introdotta la serie di Norme UNI CEI EN 16247, relative proprio alle diagnosi energetiche. La Parte 1 di tali norme ha introdotto anche la definizione di “Energy Auditor”: individuo, team o organismo che effettua una diagnosi energetica. Le caratteristiche dell’Energy Auditor sono state introdotte con la Parte 5 della Norma UNI CEI 16247, a maggio 2016. L’EA (Energy Auditor) ha il compito di redigere la diagnosi energetica per le grandi aziende e per le aziende energivore secondo i tempi del D.Lgs. 102-2014 e nei casi previsti dal D.Lgs. 192-2005 in caso di riqualificazioni energetiche degli edifici. I requisiti a lui richiesti sono quelli previsti dalla Norma UNI CEI EN 16247-5, ma, almeno per i casi previsti dal D.Lgs. 102-2014, deve essere un EGE (Esperto in Gestione dell’Energia) certificato da un ente terzo, ai sensi della Norma UNI CEI 11339. A partire dall’autunno 2016 il CEI erogherà un corso rivolto agli Energy Auditor, durante il quale verrà sviluppato un esempio pratico di redazione di una diagnosi energetica CEI UNI EN 16247-2 (Building), con particolare riferimento al settore terziario. Durante il corso verranno chiariti gli aspetti relativi all’esecuzione delle diagnosi energetiche delle aziende multisito, secondo i criteri fissati dalle linee guida emanate da ENEA. Per informazioni: email: [email protected] tel. 02.21006.280 - 281 - 286 SETTEMBRE 2016 67 FORMAZIONE CEIMAGAZINE SETTEMBRE 2016 CORSO CEI EA ENERGY AUDITOR Presentazione Con la pubblicazione della serie di Norme CEI UNI 16247, si sono definiti i criteri per l’esecuzione a regola d’arte, delle g energetiche g nei settori civile ((CEI UNI 16247‐2)) , diagnosi industriale di processo (CEI EN 16247‐3) e dei servizi quali ad esempio i trasporti (CEI EN 16247‐4). Non vi è dubbio che l’ampiezza degli argomenti trattati richieda figure sempre più specializzate ed interdisciplinari, preparate non solo in riferimento a prodotti, tecnologie e normativa, ovvero all’aspetto tecnico delle problematiche, ma che siano anche in possesso di elevate capacità di comunicazione, organizzazione e gestione. gestione Non a caso la norma CEI EN 16247‐5 indica le competenze e le capacità di cui deve essere in possesso un Energy Auditor. Il D.Lgs. 102‐2014 ha definito tra le altre cose: • gli obblighi per le Grandi Aziende e per le Aziende a forte consumo di dotarsi di una diagnosi energetica; • la qualifica delle figure professionali abilitate all’esecuzione all esecuzione delle diagnosi energetiche; • i criteri di verifica realizzati a cura di ISPRA; • le sanzioni per le aziende che non rispettano obblighi e per le diagnosi energetiche non realizzate correttamente. Dopo una doverosa introduzione alla legislazione ed alla normativa tecnica applicabile, il corso si soffermerà sugli p tecnologici g relativi ai consumi degli g edifici,, riferibili aspetti sostanzialmente ai sistemi HVAC (riscaldamento, ventilazione ed aria condizionata), alla produzione di Acqua Calda Sanitaria ed ai consumi dell’impianto elettrico, per illuminazione ed alimentazione delle utenze. Verranno quindi indicati i criteri per una corretta esecuzione della diagnosi energetica secondo quanto indicato dalle norme CEI EN 16247 anche con l’illustrazione di casi reali. Scopo Il corso focalizza l’attenzione sulla modalità di una corretta realizzazione delle diagnosi energetiche del comparto civile (Building). Destinatari Destinatari del corso sono EGE, Energy Manager, amministratori condominiali e Building Manager. Programma Ore 09 00 Registrazione e presentazione del corso Ore 09.00 Registrazione e presentazione del corso Ore 09.30 Inizio lavori Introduzione alla legislazione ed alla normativa tecnica applicabile: • Introduzione alla normativa tecnica di riferimento o D.Lgs. 102 ‐2014 o Efficienza energetica degli edifici : Legge 10/91; D Lgs 192/2005 Legge 10/91; D.Lgs. • Normativa tecnica o Norme di riferimento per le certificazioni delle competenze: CEI UNI EN 11339; CEI UNI EN 11352 o Diagnosi energetiche : CEI UNI EN 16247 – 1/5 o Sistemi edifici – impianto: UNI TS 11300 o Building Automation – EN 15232 I fattori che influenzano i consumi di edificio: • HVAC – Riscaldamento, Ventilazione, Condizionamento o Stima dei fabbisogni energetici dell’involucro edilizio o Verifica del funzionamento degli impianti. o Sistema di regolazione • Consumi elettrici o Illuminazione ll i i o Apparecchiature elettriche o Controllo dei carichi • Produzione di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili 68 Raccolta dati e documenti R lt d ti d ti • Raccolta dei documenti relativi agli impianti ed alla relativa manutenzione • Raccolta dati relativi alle utenze energetiche • Misure in campo • Principi di campionamento per le imprese multisito Ore 13.30 – 14.30 Pausa Pranzo Incentivi alle riqualificazioni energetiche • Conto Termico • Detrazioni / incentivi fiscali • Incentivi alla produzione di energia da FER Indici finanziari • TIR, VAN, TRA Esempio pratico di diagnosi energetica nel settore terziario • Definizione dello scopo – incontro di avvio • Raccolta dei dati • Attività in campo • Analisi • Stesura del rapporto. • Incontro finale Test finale Ore 18.30 Conclusione della giornata CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Informazioni Generali Relatori Materiale Didattico I relatori sono esperti del settore, abilitati dal CEI e riconosciuti idonei alla docenza per il corso in oggetto. Ad ogni partecipante al corso verrà consegnata, come dotazione personale, la seguente documentazione prodotta dal CEI: Sedi del corso • Presso la sede del CEI o dei suoi distributori. Inoltre è possibile personalizzare e organizzare i corsi presso le sedi delle aziende che lo richiedono. Le iscrizioni dovranno pervenire entro 7 giorni lavorativi precedenti la data d’inizio del corso. Iscrizioni posteriori a questa data, saranno accettate subordinatamente alla disponibilità dei posti. Il numero massimo di partecipanti è di 25 persone. I partecipanti potranno usufruire dello sconto riservato ai Soci per l’acquisto di pubblicazioni e prodotti CEI. Al termine del corso verrà rilasciato l’attestato di partecipazione CEI. trattati Costo del corso Prezzo Non Socio Modalità di iscrizione Modalità di partecipazione • pubblicazione CEI riguardante gli argomenti nell’ambito del corso; Norma CEI UNI EN 16247–5 (del valore di € 31,00) Prezzo Socio CEI (sconto 10%) € 261,00 + IVA 22% € 290,00 + IVA 22% (€ 353,80) 353 80) (€ 318,42) 318 42) a partecipante e comprende le lezioni, il materiale didattico, l’attestato di partecipazione, i coffee break e, per i corsi organizzati in sede CEI, il pranzo. D Durata Il corso di durata 8 ore. Modulo d’iscrizione Per iscriversi ai corsi di Formazione CEI occorre essere registrati su CEI WebStore al link: http://webstore.ceinorme.it/Login.aspx http://webstore ceinorme it/Login aspx Desidero iscrivermi al corso CEI “EA” che si svolgerà il _____________________ (per le date vedere calendario pubblicato sul sito: webstore.ceinorme.it/CorsiMain.aspx) Ditta/Ente ___________________________________________________________________________________________ Cognome ___________________________________________________________________________________________ Nome ______________________________________________________________________________________________ Via Via ________________________________________________________________________________ n n°_______________ CAP Città Provincia ____________________________________________________________________________________ Telefono Fax _________________________________________________________________________________________ E‐mail ______________________________________________________________________________________________ Partita IVA _______________________________________ Cod. Fiscale _________________________________________ N.° Tessera SOCIO CEI_______________________________ (sconto sulle quote d’iscrizione ‐ 10% Socio CEI) Effettuerò il pagamento tramite: Bonifico Bancario da appoggiare a: BANCA POPOLARE DI SONDRIO ‐ Fil. Fil di Sesto San Giovanni IBAN IT11Q0569620700000002419X20 C/C postale n°53939203 Il presente modulo compilato, deve essere inviato via email a [email protected], oppure via fax al n. 02.21006.316. Via Saccardo, 9 ‐ 20134 Milano Te l . 02 . 2 1 0 0 6 . 2 8 1 / 2 8 6 F a x 0 2 . 2 1 0 0 6 . 3 1 6 E‐mail: [email protected] SETTEMBRE 2016 69 SETTEMBRE 2016 CALENDARIO DEI CORSI CEI - OTTOBRE 2016 03/10/2016 64-8 Impiantistica elettrica di base. Consultazione e applicazione della Norma CEI 64-8. Milano, Via Saccardo 9 03/10/2016 81-10 Valutazione del rischio dovuto al fulmine e scelta delle misure di protezione secondo le serie delle Norme CEI EN 62305. Milano, Via Saccardo 9 05/10/2016 64-14 Verifiche degli impianti elettrici. Padova, Via Lisbona 28/a 05/10/2016 0-14 ATEX La verifica degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione. Milano, Via Saccardo 9 10/10/2016 44-5 Progettazione esecutiva dell’equipaggiamento elettrico delle macchine: Normativa ed esempi pratici. Padova, Via Lisbona 28/a 10/10/2016 11 - 27 PES PAV Lavori in prossimità di impianti elettrici e Lavori elettrici sotto tensione in BT e fuori tensione in AT e BT in conformità al Testo Unico sulla Sicurezza - Norma CEI 11-27 ed. 2014. Milano, Via Saccardo 9 70 10/10/2016 11 - 27 PES PAV Lavori in prossimità di impianti elettrici e Lavori elettrici sotto tensione in BT e fuori tensione in AT e BT in conformità al Testo Unico sulla Sicurezza - Norma CEI 11-27 ed. 2014. Roma, Via della Pisana 374. 11/10/2016 64-14 Verifiche degli impianti elettrici. Milano, Via Saccardo 9 12/10/2016 60335 Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico e similare - Norma CEI EN 60335-1. Milano, Via Saccardo 9 12/10/2016 Cabine Manutenzione delle cabine elettriche MT/MT e MT/BT dei clienti/utenti finali. Roma, Via della Pisana 374 13/10/2016 PV-O&M Manutenzione ed ottimizzazione degli impianti fotovoltaici. Milano, Via Saccardo 9 17/10/2016 31Gas Luoghi con pericolo d’esplosione in presenza di Gas; Norme CEI e Direttive ATEX. Milano, Via Saccardo 9 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE 17/10/2016 Cabine Manutenzione delle cabine elettriche MT/MT e MT/BT dei clienti/utenti finali. Milano, Via Saccardo 9 18/10/2016 Immunità EMC: Immunità di componenti e sistemi. Milano, Via Saccardo 9 19/10/2016 99-4 Progettazione cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale. Padova, Via Lisbona 28/a 20/10/2016 11-27 Agg Corso di aggiornamento CEI 11-27 PES PAV (Norma CEI 11-27 Ed. 2014). Milano, Via Saccardo 9 Ore 9:00 - 13:00 24/10/2016 11 - 27 PES PAV Lavori in prossimità di impianti elettrici e Lavori elettrici sotto tensione in BT e fuori tensione in AT e BT in conformità al Testo Unico sulla Sicurezza - Norma CEI 11-27 ed. 2014. 25/10/2016 60335 Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico e similare - Norma CEI EN 60335-1. Milano, Via Saccardo 9 25/10/2016 99-4 Progettazione cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale. Milano, Via Saccardo 9 26/10/2016 44-5 Progettazione esecutiva dell’equipaggiamento elettrico delle macchine: Normativa ed esempi pratici. Milano, Via Saccardo 9 27/10/2016 EMC La direttiva EMC 2014/30/EU: dichiarazione di conformità e criteri di progettazione e di verifica per apparati, sistemi e impianti. Milano, Via Saccardo 9 Altavilla Vicentina (VI), Via G. Marconi 103 24/10/2016 11 - 27 PES PAV Lavori in prossimità di impianti elettrici e Lavori elettrici sotto tensione in BT e fuori tensione in AT e BT in conformità al Testo Unico sulla Sicurezza - Norma CEI 11-27 ed. 2014. Milano, Via Saccardo 9 SETTEMBRE 2016 71 RECENSIONE SETTEMBRE 2016 QUATTRO NORME PER L’EFFICIENZA ENERGETICA Nel mese di maggio 2016 sono state pubblicate quattro nuove norme in materia di efficienza energetica. un auditor energetico competente, o infine per assicurare, applicandola insieme alle altre Parti della serie EN 16247, un processo di diagnosi energetica di buona qualità. Tale norma stabilisce inoltre che tutte le competenze richieste possono far capo a un unico auditor energetico oppure ad un gruppo di auditor energetici. N O R M A I T A L I A N A C E I Norma Italiana Data Pubblicazione CEI UNI EN ISO/IEC 13273-1 2016-05 La seguente Norma è identica a: EN ISO/IEC 13273-1:2016-02. Titolo Il CEI ha recentemente pubblicato quattro nuove norme a cura del CT 315 “Efficienza energetica”, che ha lo scopo di predisporre norme o guide tecniche di supporto alla promozione dell’efficienza energetica nel settore elettrico. N O R M A I T A L I A N A Norma Italiana C E I Data Pubblicazione CEI UNI EN 16325 2016-05 LaGaranzie Norma CEI UNI EN 16325 (CEI 315-9) d’origine dell’energia - Garanzie d’origine dell’elettricità “Garanzie d’origine dell’energia – Garanzie d’origine dell’elettricità” specifica i requisiti per leGuarantees garanzie d’origine dell’elettricità tutte le of Origin related to energy - Guarantees of Originda for Electricity fonti energetiche e ne stabilisce la terminologia e le definizioni, i requisiti per la registrazione, Sommario La Norma specifica i requisiti per garanzie d’origine dell’elettricità dae tutte energetiche e ne l’emanazione, illetrasferimento lale fonticancellazione stabilisce la terminologia e le definizioni, i requisiti per la registrazione, l’emanazione, il trasferimento e la cancellazione in linea con quanto indicato dalle direttive 2009/28/CE (Fonti rinnovabili - RED), 2012/27/CE energetica - EED) e 2009/72/CE (Mercato interno dell’elettricità - IEM). in(Efficienza linea con quanto indicato dalle direttive La Norma definisce inoltre i metodi di misurazione e le procedure di audit. Il contenuto della norma può, con gli opportuni adattamenti, essere applicato per esempio al riscaldamento, al raffrescamento o al gas (incluso il biogas). Gli adattamenti non sono compresi in questa 2009/28/CE (Fonti rinnovabili – RED), 2012/27/ Norma. La Norma non definisce criteri di sostenibilità in quanto definiti in altri documenti. La Norma è utilizzabile anche ai fini della certificazione. CE (Efficienza –ENEED) e 2009/72/CE La Norma in oggetto sostituisce energetica completamente la Norma CEI 16325:2014-08. Questa Norma viene pubblicata dal CEI nella sola lingua inglese in quanto particolarmente mirata a settori specialistici. (Mercato interno dell’elettricità – IEM). La norma definisce inoltre i metodi di misurazione e le procedure di audit. Il contenuto della norma può, con gli opportuni adattamenti, essere applicato per esempio al riscaldamento, al raffrescamento, o al gas (incluso il biogas). Titolo Title N O R M A CEI © Norma Italiana I T A L I A N A COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO - Milano 2016. Riproduzione vietata C E I Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta, messa in rete o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI. Concessione per utente s i n g o l o . L e N o r m e C E I s o n o r e v i s i o n a t e , q u a n d o n e c e s s a r i o , c o n l a p u b b l i c a z i o n e s i a d i n u o Data ve edizioni sia di varianti. È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante. CEI UNI EN 16247-5 Pubblicazione 2016-05 La seguente Norma è identica a: EN 16247-5:2015-05. Titolo energetiche LaDiagnosi Norma CEI UNI EN 16247-5 (CEI 315-13) Parte 5: Competenze dell'auditor energetico “Diagnosi energetiche – Parte 5: Competenze dell’auditor energetico” definisce i requisiti di Energy audits competenza di un auditor energetico e può Part 5: Competence of energy auditors essere utilizzata per definire schemi nazionali di qualificazione della figura dell’auditor energetico, Sommario Questa Norma definisce i requisiti di competenza di un auditor energetico e può essere utilizzata, ad esempio: oppure dalle organizzazioni al fine di nominare - per definire schemi nazionali di qualificazione della figura dell'auditor energetico; Title - dalle organizzazioni, al fine di nominare un auditor energetico competente; - per assicurare, applicandola insieme alle altri Parti della serie EN 16247, un processo di diagnosi di buona qualità. Leenergetica Norme CEI 315richieste sono disponibili presso Questa Norma stabilisce inoltredel che tutteCT le competenze possono far capo ad un unico auditor energetico oppure ad un gruppo di auditor energetici. La presente Norma riporta il testo in inglese e italiano della EN 16247-5; rispetto al precedente fascicolo n. tutti i punti vendita CEI e CEI Webstore per l’acquisto 14171E di giugno 2015, essa contiene la traduzione completa della EN sopra indicata. online, sia in versione cartacea sia elettronica. 72 energetica e fonti energetiche rinnovabili - Terminologia LaEfficienza Norma CEI UNI EN ISO/IEC 13273-1 (CEI 315internazionale comune Parte 1: Efficienza energetica 14) “Efficienza energetica e fonti energetiche rinnovabili – Terminologia internazionale comune – Parte 1: Efficienza intende Energy efficiency and renewable energy sources energetica” - Common international terminology Part 1: Energy efficiency alle attività relative all’energia e fornire supporto all’efficienza energetica. I termini indicati sono Sommario stati selezionati in funzione della Questa Parte della ISO/IEC 13273 intende fornire supporto alle attività relativeloro all’energiaimportanza e all’efficienza energetica. I termini indicati sono stati selezionati in funzione della loro importanza e valenza trasversale. è una norma a carattere orizzontale in accordo con la IEC Guide 108. Si focalizza sui principi e Essa valenza trasversale. Tale norma si focalizza fondamentali e sui concetti della terminologia per l’efficienza energetica e la gestione dell’energia che sono di interesse per un elevato numero di Comitati Tecnici con lo scopo di migliorare la coerenza dei termini energetici. La presente Norma internazionale non riguarda termini relativi a tematiche specifiche come la sostenibilità ambientale o l’energia nucleare, ma si concentra sulla terminologia trasversale. sui principi fondamentali e sui concetti della Si pone quindi come aiuto per tecnici o altri soggetti che utilizzano o sviluppano norme internazionali in questi settori Questa Parte della ISO/IEC 13273 tratta concetti che appartengono al campo generale dell’energia e, terminologia per l’efficienza energetica e la all’interno di questo, ai concetti trasversali nel settore dell’efficienza energetica. Per l’ambito delle fonti energetiche rinnovabili vedere la ISO/IEC 13273-2. Questa Norma viene pubblicata dal CEI nella sola lingua inglese in quanto particolarmente mirata a settori gestione dell’energia che sono di interesse per un specialistici. elevato numero di Comitati Tecnici con lo scopo di migliorare la coerenza dei termini energetici. Title N O R M A I T A L I A N A C E I Norma Italiana Data Pubblicazione CEI UNI EN ISO/IEC 13273-2 2016-05 La seguente Norma è identica a: EN ISO/IEC 13273-2:2016-02. Titolo © CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO - Milano 2016. Riproduzione vietata energetica e fonti energetiche rinnovabili - Terminologia LaEfficienza Norma CEI UNI EN ISO/IEC 13273-2 internazionale comune Parte 2: Fonti energetiche rinnovabili (CEI 315-15) “Efficienza energetica e fonti energetiche rinnovabili – Parte 2: fonti energetiche rinnovabili” fornire supporto Energy efficiency and renewable energy intende sources - Common international terminology Part 2: Renewable energy sources alle attività relative all’energia e alle fonti energetiche rinnovabili. La norma tratta concetti Sommario che campo generale Questaappartengono Parte della ISO/IEC 13273 intendeal fornire supporto alle attività relative all’energiadell’energia e alle fonti energetiche rinnovabili. I termini indicati sono stati selezionati in funzione della loro importanza e valenza trasversale. e,Essa all’interno di questo, ai concetti trasversali nel è una norma a carattere orizzontale in accordo con la IEC Guide 108. Si focalizza sui principi fondamentali e sui concetti della terminologia per le fonti energetiche rinnovabili che sono di interesse per un elevato numero di Comitati Tecnici con lo scopo di migliorare la coerenza dei termini energetici. La presente Norma internazionale non riguarda termini relativi a tematiche specifiche come la sostenibilità ambientale o settore delle fonti energetiche rinnovabili. l’energia nucleare, ma si concentra sulla terminologia trasversale. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta, messa in rete o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI. Concessione per utente singolo. Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti. È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante. Title Si pone quindi come aiuto per tecnici o altri soggetti che utilizzano o sviluppano norme internazionali in questi settori. Questa Parte della ISO/IEC 13273 tratta concetti che appartengono al campo generale dell’energia e, all’interno di questo, ai concetti trasversali nel settore delle fonti energetiche rinnovabili. Per l’ambito dell’efficienza energetica vedere la ISO/IEC 13273-1. Questa Norma viene pubblicata dal CEI nella sola lingua inglese in quanto particolarmente mirata a settori specialistici. Le norme sono pubblicate in lingua inglese, eccetto la Norma CEI UNI EN 16247-5 (CEI 315-13) che presenta il testo bilingue (inglese italiano). Si segnala inoltre che il CEI organizza Corsi di formazione in materia di efficienza energetica, tra i quali il Corso “Energy Manager – Esperti in sistemi di gestione dell’energia” e il Corso “Efficienza energetica – Certificati bianchi GSE”. © CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO - Milano 2016. Riproduzione vietata Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta, messa in rete o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI. Concessione per utente singolo. Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti. È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante. Per informazioni: CEI Webstore: webstore.ceinorme.it email: [email protected] tel. 02 21006.230-225-257 - fax 02 21006.222 CEIMAGAZINE CEI� CEINFOPOINT mag����� SETTEMBRE 2016 In questa sezione del CEI Magazine vengono raccolti i riferimenti dei documenti che devono essere diffusi in ambito nazionale per adempiere alle disposizioni del Regolamento UE 1025/2012. Tale Regolamento costituisce la base legale in tema di normazione per la UE, e indica gli obblighi degli Enti normatori nazionali in termini di trasparenza dell’attività normativa, di apertura alla partecipazione di tutte le parti coinvolte nella normazione e di coerenza del corpo normativo nazionale. Inoltre, in ottemperanza a quanto previsto dal suddetto regolamento, dal sito CEI www.ceinorme.it, fin dal 2014 sono accessibili , e aggiornate periodicamente, tutte le informazioni relative ai lavori in atto e alle pubblicazioni emesse o in preparazione. Sono forniti anche i dati identificativi relativi alle norme abrogate mensilmente e in abrogazione nei successivi tre mesi, così da avvertire l’utenza dell’imminente non applicabilità di norme a catalogo. Nelle pagine seguenti sono inoltre riportati gli elenchi delle Norme CEI, CENELEC, ETSI rese disponibili mensilmente per la diffusione in ambito nazionale. 73 REGOLAMENTO UE SETTEMBRE 2016 REGOLE EUROPEE E ADEMPIMENTI CEI Di seguito, vengono illustrati i link presenti sul sito web del CEI relativi alle informazioni di interesse di tutti gli utenti nazionali delle norme per adempiere alle disposizioni del Regolamento UE 1025/2012 in relazione agli organismi normatori nazionali. I contenuti a cui rimandano i link riportati di seguito sono periodicamente aggiornati sul nostro sito www.ceinorme.it e gli utenti possono accedervi liberamente e in qualsiasi momento per poter seguire costantemente gli sviluppi delle attività normative. Il Regolamento (UE) n. 1025/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, approvato il 25 ottobre 2012 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea del 14 novembre 2012 impone una serie di obblighi agli Enti normatori nazionali in termini di trasparenza dell’attività normativa, apertura (openess) di partecipazione a tutte le parti coinvolte nella normazione, coerenza del corpo normativo nazionale. Il programma di normazione nazionale, richiesto dall’art. 3, è aggiornato quattro volte l’anno. La trasparenza delle proposte di lavori nazionali (norme e guide tecniche) nei confronti degli altri organismi normatori europei (art. 4) viene aggiornata non appena si avvia l’inchiesta preliminare per un nuovo lavoro. La partecipazione di tutti i soggetti interessati alla normazione (art. 5) per i progetti di norme e guide tecniche nazionali in fase di inchiesta pubblica fornisce, oltre agli elenchi dei progetti in corso, le indicazioni per presentare i commenti, che saranno valutati dal Comitato Tecnico competente. Le informazioni relative agli organi tecnici attivi comprendono i dati dei Presidenti, Segretari e riferimenti dell’Officer del CEI da consultare per ricevere informazioni sull’attività e le indicazioni per la partecipazione. REGOLAMENTO (UE) N. 1025/2012 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 ottobre 2012 sulla normazione europea, che modifica le direttive 89/686/CEE e 93/15/CEE del Consiglio nonché le direttive 94/9/CE, 94/25/CE, 95/16/CE, 97/23/CE, 98/34/CE, 2004/22/CE, 2007/23/CE, 2009/23/CE e 2009/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la decisione 87/95/ CEE del Consiglio e la decisione n. 1673/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Testo rilevante ai fini del SEE). 74 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Sono riportate, inoltre, le informazioni relative alla struttura di ciascun Comitato/Sottocomitato Tecnico, il suo corrispondente TC/SC IEC o CENELEC, il suo programma di lavoro specifico, nonché le norme che ha prodotto per il suo settore di attività. Per l’accesso alle norme da parte delle PMI, previsto dall’art. 6, vengono fornite le indicazioni di tutti i servizi del CEI per le piccole medie imprese (PMI), sia per partecipare ai lavori normativi, sia per ricercare le norme di interesse, sia infine per accedere ai documenti alle condizioni previste in base a specifici accordi. Con riferimento alla coerenza del corpo normativo e alle informazioni fornite all’utenza nazionale per individuare la normativa di interesse, sono stati perfezionati i criteri di accessibilità a tutti i prodotti editoriali CEI dal sito CEI (non solo di norme e guide tecniche, ma di documenti divulgativi, pubblicazioni in generale e software applicativi). SETTEMBRE 2016 I prodotti CEI possono essere individuati tramite qualsiasi parola che sia contenuta nel titolo e nel sommario, nonché tramite i riferimenti internazionali ed europei. E’ liberamente accessibile una Preview che riporta il campo di applicazione, l’indice e i riferimenti normativi. Sono anche individuabili le informazioni relative alle norme abrogate ogni mese e in abrogazione nei successivi tre mesi, così da avvertire l’utenza dell’imminente non applicabilità di norme a catalogo. Infine, il rapporto annuale 2015 e la Relazione del Consiglio all’Assemblea per l’approvazione del Bilancio al 31.12.2015 sono liberamente scaricabili in formato PDF. 75 NORMATIVA SETTEMBRE 2016 NUOVE NORME CEI Il CEI pubblica le Norme del settore con cadenza mensile, gli elenchi vengono periodicamente aggiornati sul proprio sito nella sezione del Webstore. Clicca qui per accedere all’ultimo elenco aggiornato Su questo numero di CEI Magazine si riporta l’elenco delle Norme pubblicate dal CEI nel mese di luglio 2016. 8/28 - Aspetti di sistema per la fornitura di energia elettrica (*) CEI 8-18 CEI EN 62559-2:2016-07 (Inglese) Metodologia dei casi d’uso - Parte 2: Definizione del modello per i casi d’uso, l’elenco degli attori e l’elenco dei requisiti 66 pp. - 70,00 Euro / 56,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15006 E 9 - Sistemi e componenti elettrici ed elettronici per trazione (***) CEI 9-35/2 CEI EN 50121-2:2016-07 (Inglese Italiano) Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane - Compatibilità elettromagnetica - Parte 2: Emissione dell’intero sistema ferroviario verso l’am- biente esterno 52 pp. - 42,00 Euro / 34,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15014 (***) CEI 9-35/3-1 CEI EN 50121-3-1:2016-07 (Inglese - Italiano) Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane - Compatibilità elettromagnetica - Parte 3-1: Materiale rotabile - Treno e veicolo completo 46 pp. - 36,00 Euro / 29,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15015 (***) CEI 9-35/3-2 CEI EN 50121-3-2:2016-07 (Inglese - Italiano) Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane - Compatibilità elettromagnetica - Parte 3-2: Materiale rotabile - Apparecchiature 50 pp. - 45,00 Euro / 36,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15016 Legenda: (*) = inglese (**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano (***) = italiano e inglese 76 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE (***) CEI 9-35/4 CEI EN 50121-4:2016-07 (Inglese Italiano) Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane - Compatibilità elettromagnetica - Parte 4: Emissione ed immunità delle apparecchiature di segnalamento e telecomunicazioni 34 pp. - 29,00 Euro / 23,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15017 (***) CEI 9-35/5 CEI EN 50121-5:2016-07 (Inglese Italiano) Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane - Compatibilità elettromagnetica - Parte 5: Emissione ed immunità di apparecchi e impianti fissi di alimentazione 44 pp. - 36,00 Euro / 29,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15018 (***) CEI 9-172 CEI EN 50617-2:2016-07 (Inglese Italiano) Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane - Parametri di base dei sistemi di rilevamento dei treni del sistema ferroviario trans-europeo - Parte 2: Conta-assi 118 pp. - 90,00 Euro / 72,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15019 11/7 - Linee elettriche aeree e materiali conduttori CEI 11-84 CEI EN 50341-2-9:2016-07 (Inglese) Linee elettriche aeree con tensione superiore a 1 kV in c.a. - Parte 2-9: Aspetti Normativi Nazionali (NNA) per la Gran Bretagna e l’Irlanda (basati sulla EN 50341-1:2012) 38 pp. - 40,00 Euro / 32,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15011 E 15/112 - Materiali isolanti - Sistemi di isolamento (*) CEI 31-65 CEI EN 60079-7:2016-07 (Inglese) Atmosfere esplosive - Parte 7: Apparecchiature con modo di protezione a sicurezza aumentata “e” 132 pp. - 185,00 Euro / 148,00 Euro (per i Soci) Fasc. 15008 E (**) CEI 31-82 CEI EN 60079-6:2016-07 (Inglese) Atmosfere esplosive - Parte 6: Apparecchiature con modo di protezione a immersione in liquido “o” 34 pp. - 48,00 Euro / 38,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15007 E 34 - Lampade e relative apparecchiature (**) CEI 34-56;V3 CEI EN 60901/A5:2016-07 (Inglese) Lampade fluorescenti monoattacco - Prescrizioni di prestazione 44 pp. - 45,00 Euro / 36,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15010 E CEI 34-63;V1 CEI EN 61048/A1:2016-07 (Inglese Italiano) Ausiliari per lampade - Condensatori da utilizzare nei circuiti di lampade tubolari a fluorescenza e di altre lampade a scarica - Prescrizioni generali e di sicurezza 16 pp. - 15,00 Euro / 12,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15022 59/61 - Apparecchi utilizzatori elettrici per uso domestico e similare (**) CEI 61-160 CEI EN 60335-2-8:2016-07 (Inglese) Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per rasoi, tosatrici e apparecchi elettrici analoghi 42 pp. - 60,00 Euro / 48,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15002 E 29/87 - Elettroacustica/Ultrasuoni (**) CEI 61-202;V1 CEI EN 60335-2-25/A1/A2:201607 (Inglese) Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per forni a microonde, compresi forni a microonde combinati 28 pp. - 40,00 Euro / 32,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15003 E (*) CEI 29-60 CEI EN 60601-2-66:2016-07 (Inglese) Apparecchi elettromedicali - Parte 2: Prescrizioni particolari relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali di strumenti e sistemi per l’udito 68 pp. - 100,00 Euro / 80,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14997 E (**) CEI 61-212;V3 CEI EN 60335-2-58/A2/A12:201607 (Inglese) Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per lavastoviglie elettriche per uso collettivo 38 pp. - 55,00 Euro / 44,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15001 E 31 - Materiali antideflagranti (***) CEI 61-223 CEI EN 60335-2-6:2016-07 (Inglese CEI 15-55 CEI EN 60455-2:2016-07 (Inglese) Composti reattivi a base di resine, usati per isolamento elettrico - Parte 2: Metodi di prova 48 pp. - 50,00 Euro / 40,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14984 E Legenda: (*) = inglese (**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano (***) = italiano e inglese SETTEMBRE 2016 77 SETTEMBRE 2016 - Italiano) Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per cucine, fornelli, forni ed apparecchi similari 104 pp. - 90,00 Euro / 72,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15020 (*) CEI 61-270 CEI EN 62841-3-9:2016-07 (Inglese) Utensili elettrici a motore portatili, utensili elettrici a motore trasportabili ed apparecchi elettrici per il giardinaggio - Sicurezza - Parte 3: Prescrizioni particolari per troncatrici trasportabili 46 pp. - 50,00 Euro / 40,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15004 E 62 - Apparecchiature elettriche per uso medico (*) CEI 62-91 CEI EN 61675-2:2016-07 (Inglese) Dispositivi di visualizzazione di immagini a radionuclidi - Caratteristiche e condizioni - Parte 2: Gammacamere per imaging planare, wholebody e SPECT 72 pp. - 75,00 Euro / 60,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14999 E (*) CEI 62-160;V1 CEI EN 60601-1-9/A1:2016-07 (Inglese) Apparecchi elettromedicali - Parte 1-9: Prescrizioni generali per la sicurezza fondamentale e prestazioni essenziali - Norma collaterale: Prescrizioni per una progettazione ecologicamente consapevole 12 pp. - 15,00 Euro / 12,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14998 E 65 - Misura, controllo e automazione nei processi industriali (*) CEI 65-239 CEI EN 62541-8:2016-07 (Inglese) Architettura unificata OPC - Parte 8: Accesso ai dati 36 pp. - 40,00 Euro / 32,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14978 E (*) CEI 65-270 CEI EN 62541-9:2016-07 (Inglese) Architettura unificata OPC - Parte 9: Allarmi e condizioni 96 pp. - 100,00 Euro / 80,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14979 E (*) CEI 65-312 CEI EN 61804-5:2016-07 (Inglese) Blocchi funzionali per il controllo di processo (FB) e linguaggio di descrizione del dispositivo elettronico (EDDL) - Parte 5: Libreria EDDL incorporata 242 pp. - 245,00 Euro / 196,00 Euro (per i Soci) Fasc. 14977 E 80 - Apparati e sistemi per la navigazione e le radiocomunicazioni marittime (*) CEI 80-28 CEI EN 62065:2016-07 (Inglese) Apparecchiature e sistemi di navigazione marittima e di radiocomunicazione - Sistemi di controllo della rotta - Prescrizioni di funzionamento e di prestazione, metodi di prova e risultati richiesti 110 pp. - 110,00 Euro / 88,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15012 E (*) CEI 80-33;V1 CEI EN 62287-1/A1:2016-07 (Inglese) Apparecchiature e sistemi di navigazione marittima e di radiocomunicazione - Apparecchiature di bordo di Classe B del Sistema Automatico di Identificazione (AIS) - Parte 1: Tecniche di accesso multiplo a divisione di tempo nel senso dell’onda portante (CSTDMA) 10 pp. - 10,00 Euro / 8,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15013 E 81 - Protezione contro i fulmini (*) CEI 81-31 CEI EN 62858:2016-07 (Inglese) Densità di fulminazione. Reti di localizzazione fulmini (LLS) - Principi generali 22 pp. - 25,00 Euro / 20,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14980 E 82 - Sistemi di conversione fotovoltaica dell’energia solare (*) CEI 82-54 CEI EN 50583-1:2016-07 (Inglese) Il fotovoltaico negli edifici - Parte 1: Moduli fotovoltaici per l’integrazione architettonica (BIPV) 26 pp. - 30,00 Euro / 24,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14983 E 86 - Fibre ottiche (*) CEI 86-100 CEI EN 61300-3-21:2016-07 (Inglese) Dispositivi di interconnessione e componenti passivi per fibre ottiche - Procedure di prova e di misura fondamentali - Parte 3-21: Esami e misure - Tempo di commutazione 20 pp. - 20,00 Euro / 16,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14982 E (*) CEI 86-452 CEI EN 50411-3-5:2016-07 (Inglese) Specifica di prodotto di schede di giunzione e muffole da utilizzare nei sistemi di comunicazioni in fibra ottica - Parte 3-5: Prese ottiche da muro 26 pp. - 30,00 Euro / 24,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14981 E 89 - Prove relative ai pericoli di incendio (***) CEI 89-17 CEI EN 60695-11-20:2016-07 (Inglese - Italiano) Prove relative ai pericoli di incendio - Parte 11-20: Legenda: (*) = inglese (**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano (***) = italiano e inglese 78 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Fiamme di prova - Metodi di prova con fiamma da 500 W 64 pp. - 171,00 Euro / 137,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15021 103 - Radiotrasmissioni (*) CEI 103-17 CEI EN 62553:2016-07 (Inglese) Metodi di misura per reti digitali - Caratterizzazione della prestazione delle reti di trasmissione multimediali, digitali 62 pp. - 65,00 Euro / 52,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15000 E 104 - Condizioni ambientali. Classificazioni e metodi di prova (**) CEI 104-53 CEI EN 60068-2-60:2016-07 (Inglese) Prove ambientali - Parte 2-60: Prove - Prova Ke: Prova di corrosione in un flusso di miscela di gas 28 pp. - 30,00 Euro / 24,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15005 E 108 - Sicurezza delle apparecchiature elettroniche per tecnologia audio/video, dell’informazione e delle telecomunicazioni (*) CEI 100-74 CEI EN 50332-1:2016-07 (Inglese) Apparecchiature per sistemi audio: Cuffie ed auricolari associati ad apparecchiature audio portatili - Metodologia di misura del massimo livello di pressione acustica e considerazione dei limiti - Parte 1: Metodo generale per “apparecchi ad una sola unità” 14 pp. - 15,00 Euro / 12,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14985 E (*) CEI 100-111 CEI EN 50332-2:2016-07 (Inglese) Apparecchiature per sistemi audio: Cuffie ed auricolari associati ad apparecchiature audio portatili - Metodologia di misura del massimo livello di pressione acustica e considerazione dei limiti - Parte 2: Regolazione di apparecchiature con cuffie provenienti da differenti costruttori 12 pp. - 15,00 Euro / 12,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14986 E (*) CEI 111-72 CEI EN 62321-4:2016-07 (Inglese) Determinazione di alcune sostanze nei prodotti elettrotecnici - Parte 4: Determinazione di mercurio nei polimeri, metalli e nell’elettronica mediante CV-AAS, CV-AFS, ICP-OES e ICP-MS 34 pp. - 35,00 Euro / 28,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14988 E (*) CEI 111-73 CEI EN 62321-5:2016-07 (Inglese) Determinazione di alcune sostanze nei prodotti elettrotecnici - Parte 5: Determinazione di cadmio, piombo e cromo nei polimeri e nell’elettronica e di cadmio e piombo nei metalli mediante AAS, AFS, ICP-OES e ICPMS 46 pp. - 50,00 Euro / 40,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14989 E 210 - Compatibilità elettromagnetica (**) CEI 210-212 CEI EN 61000-6-5:2016-07 (Inglese) Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-5: Norme generiche - Immunità per le apparecchiature utilizzate in centrali e stazioni elettriche 52 pp. - 75,00 Euro / 58,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 15009 E 309 - Componentistica elettronica CEI 309-53 CEI EN 62317-13:2016-07 (Inglese) Nuclei di ferrite - Dimensioni - Parte 13: Nuclei PQ per alimentatori di potenza 22 pp. - 25,00 Euro / 20,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14995 E CEI 309-54 CEI EN 61837-3:2016-07 (Inglese) Dispositivi piezoelettrici a montaggio superficiale per controllo e selezione di frequenza - Dimensioni standard e connessione dei terminali - Parte 3: Involucri metallici 30 pp. - 30,00 Euro / 24,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14994 E 111 - Aspetti ambientali di prodotti elettrici ed elettronici CEI 309-55 CEI EN 60122-3:2016-07 (Inglese) Unità di cristalli di quarzo di qualità certificata - Parte 3: Schemi standard e terminali di connessione 32 pp. - 35,00 Euro / 28,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14990 E (*) CEI 111-71 CEI EN 62321-3-2:2016-07 (Inglese) Determinazione di alcune sostanze nei prodotti elettrotecnici - Parte 3-2: Rilevazione del bromo totale nei prodotti elettrici ed elettronici mediante combustione-cromatografia ionica (C-IC) 40 pp. - 40,00 Euro / 32,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14987 E CEI 309-56 CEI EN 60384-19:2016-07 (Inglese) Condensatori fissi per uso in apparecchiature elettroniche - Parte 19: Specifica settoriale: Condensatori fissi a montaggio superficiale, metallizzati, con dielettrico in film di polietilene-tereftalato per corrente continua 40 pp. - 40,00 Euro / 32,00 Euro (per i Soci) - Fasc. Legenda: (*) = inglese (**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano (***) = italiano e inglese SETTEMBRE 2016 79 SETTEMBRE 2016 14991 E 14996 E CEI 309-57 CEI EN 60424-8:2016-07 (Inglese) Nuclei di ferrite - Guida relativa ai limiti delle irregolarità superficiali - Nuclei PQ 22 pp. - 25,00 Euro / 20,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14992 E 316 - Connessioni alle reti elettriche Alta, Media e Bassa Tensione CEI 309-58 CEI EN 60939-3:2016-07 (Inglese) Unità passive filtro per la soppressione delle interferenze elettromagnetiche - Parte 3: Unità passive filtro per cui sono opportune prove di sicurezza 86 pp. - 90,00 Euro / 72,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14993 E CEI 309-1051;V1 CEI EN 62333-2/A1:2016-07 (Inglese) Fogli di soppressione del rumore per apparecchiature digitali - Parte 2: Metodi di misura 14 pp. - 15,00 Euro / 12,00 Euro (per i Soci) - Fasc. CEI 0-16;V2:2016-07 (Italiano) 62 pp. - 10,00 Euro / 0,00 Euro (per i Soci) Euro (per i Soci) - Fasc. 15023 CEI 0-21:2016-07 (Italiano) Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica 206 pp. - 10,00 Euro / 0,00 Euro (per i Soci) Euro (per i Soci) - Fasc. 15024 Legenda: (*) = inglese (**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano (***) = italiano e inglese 80 CEIMAGAZINE DOCUMENTI ON LINE: Inchieste Pubbliche, Errata Corrige, Corrigenda e Interpretation Sheet Sul sito CEI www.ceinorme.it è possibile visualizzare gli elenchi dei Progetti CEI, CENELEC, ETSI e IEC, visualizzare gratuitamente i Progetti CEI e scaricare gratuitamente gli Errata Corrige relativi alle Norme CEI, i Corrigenda e gli Interpretation Sheet di origine internazionale. Link diretti per i documenti on-line: • Progetti in Inchiesta Pubblica • Errata Corrige • Corrigenda e Interpretation Sheet SETTEMBRE 2016 81 ON LINE CEIMAGAZINE ETSI SETTEMBRE 2016 PUBBLICAZIONI ETSI Norme Europee ETSI EN recepite dal CEI Nel mese di luglio 2016, ETSI ha pubblicato 96 documenti normativi sulle telecomunicazioni. Gli elenchi completi delle pubblicazioni ETSI sono disponibili sul sito ETSI. Per qualsiasi informazione, è possibile contattare la segreteria della commissione congiunta ISCOMCEI-UNI, che si occupa in Italia della gestione delle norme EN di origine ETSI, all’indirizzo it-NSO-ETSI@ ceinorme.it. Di seguito vengono elencate le Norme Europee ETSI recepite in Italia con segnalazione su CEI magazine, disponibili in versione originale in lingua inglese su specifica richiesta. ETSI EN 300 386 V2.1.1 (2016-07) Telecommunication network equipment; ElectroMagnetic Compatibility (EMC) requirements; Harmonised Standard covering the essential requirements of the Directive 2014/30/EU ETSI EN 300 392-12-4 V1.4.1 (2016-07) Terrestrial Trunked Radio (TETRA); Voice plus Data (V+D); Part 12: Supplementary services stage 3; Sub-part 4: Call Forwarding (CF) ETSI EN 301 502 V12.5.1 (2016-07) Global System for Mobile communications (GSM); Base Station (BS) equipment; Harmo- 82 nised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU ETSI EN 302 480 V2.1.1 (2016-07) Mobile Communication On Board Aircraft (MCOBA) systems; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU ETSI EN 301 908-1 V11.1.1 (2016-07) IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU; Part 1: Introduction and common requirements ETSI EN 301 908-2 V11.1.1 (2016-07) IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU; Part 2: CDMA Direct Spread (UTRA FDD) User Equipment (UE) CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE ETSI EN 301 908-13 V11.1.1 (2016-07) IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU; Part 13: Evolved Universal Terrestrial Radio Access (E-UTRA) User Equipment (UE) ETSI EN 301 908-22 V6.1.1 (2016-07) IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU; Part 22: OFDMA TDD WMAN (Mobile WiMAXTM) FDD Base Stations (BS) ETSI EN 301 908-18 V11.1.1 (2016-07) IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU; Part 18: E-UTRA, UTRA and GSM/EDGE Multi-Standard Radio (MSR) Base Station (BS) ETSI EN 301 908-3 V11.1.2 (2016-07) IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU; Part 3: CDMA Direct Spread (UTRA FDD) Base Stations (BS). SETTEMBRE 2016 83 CENELEC SETTEMBRE 2016 PUBBLICAZIONI CENELEC Nel mese di luglio 2016, il CENELEC ha reso disponibili i documenti normativi qui di seguito elencati. Essi sono richiedibili al CEI – Via Saccardo 9 – 20134 Milano, fax 02 21006222 o via mail a [email protected]. Legenda: DAV= date of availability (data di disponibilità) DOA= date of announcement (data di annuncio) DOP= date of publication (data ultima entro la quale la EN deve essere recepita a livello nazionale) DOW= date of withdrawal (data ultima di abrogazione delle Norme nazionali contrastanti) 84 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Legenda: DAV= date of availability (data di disponibilità) DOA= date of announcement (data di annuncio) DOP= date of publication (data ultima entro la quale la EN deve essere recepita a livello nazionale) DOW= date of withdrawal (data ultima di abrogazione delle Norme nazionali contrastanti) SETTEMBRE 2016 85 SETTEMBRE 2016 Legenda: DAV= date of availability (data di disponibilità) DOA= date of announcement (data di annuncio) DOP= date of publication (data ultima entro la quale la EN deve essere recepita a livello nazionale) DOW= date of withdrawal (data ultima di abrogazione delle Norme nazionali contrastanti) 86 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Legenda: DAV= date of availability (data di disponibilità) DOA= date of announcement (data di annuncio) DOP= date of publication (data ultima entro la quale la EN deve essere recepita a livello nazionale) DOW= date of withdrawal (data ultima di abrogazione delle Norme nazionali contrastanti) SETTEMBRE 2016 87 CEI MAGAZINE CEI Magazine Anno 2016 numero 8 Via Saccardo, 9 – 20134 Milano Tel. 02-21006231 Fax. 02-21006210 [email protected] Direttore Responsabile: Silvia Berri Comitato Redazione: Giuseppe Bosisio Giovanni Franzi Daniele Muscarà Lorenzo Muttoni Cristina Timò Ivano Visintainer Redazione: Paolo Andrico Raffaela Martinuzzi Progetto grafico e impaginazione: Nicoletta Lavazzi Collaborazione grafica: Antonia Bini Smaghi Autorizzazione del Tribunale di Milano n.334 del 4/05/1991. Art. 2, comma 20/c, Legge 662/96, Filiale di Milano Provider: CEI–Comitato Elettrotecnico Italiano Ai sensi del D.Lgs. 196/2003 il CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità di invio della presente rivista e/o di comunicazioni promozionali. Ai sensi dell’art. 7, ai suddetti destinatari è data la facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati ad essi riferiti Copyright © 2016 CEI