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CEI�
mag�����
SETTEMBRE 2016
EFFICIENZA ENERGETICA A
360°
ESTERI NATURALI E
TRASFORMATORI
APPUNTAMENTI
FORMATIVI CEI
IN AUTUNNO
RIVISTA DI INFORMAZIONE DEL COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO
SOMMARIO
CEI�
mag�����
SETTEMBRE 2016
CEIFOCUS
CEIAGORÀ
OSSERVATORIO
ATTUALITÀ
Efficienza energetica degli
impianti elettrici utilizzatori
Comitato Tecnico CEI 315:
Attività di sistema per l’efficienza
energetica
Progetto di Norma IEC per la
identificazione degli aspetti di
efficienza energetica
Riduzione dei rischi da
incendio dei trasformatori
attraverso l’uso di esteri
naturali
Contaminazione dei siti
dovuta a sversamento di olio
minerale per trasformatori
e vantaggi nell’uso di esteri
naturali
2
7
REGOLAMENTO (UE)
Novità CEI 0-16 e 0-21
48
Prodotti editoriali CEI 2016
50
Regole europee e adempimenti CEI
10
15
18
Intervista a Enrico Tironi Presidente
CEI/CT 315 “Efficienza energetica” 24
Intervista a Massimo Pompili
Segretario dell’IEC/TC 10 “Fluidi per
applicazioni elettrotecniche”
28
INTERNAZIONALE
35
a
156 Riunione dello
Standardization Management
Board - SMB IEC
39
153a Riunione del Technical
Board - BT CENELEC
42
La sezione FOCUS del CEI Magazine
è riservata ai Soci del CEI e ai Membri
degli organi tecnici tramite il Webstore
CEI.
Norme e tecnologie per
progettare l’efficienza energetica
Medicale, Industriale, Data Center
Trend normativi ed evoluzioni
a servizio dell’efficienza degli
impianti
Impiego degli esteri naturali nei
trasformatori di potenza
Decimo Convegno di formazione
gratuita CEI
Tutte le novità sulle infrastrutture
di rete dati
È tempo di domotica
Nuove Norme CEI
76
Documenti online
81
Pubblicazioni ETSI
82
Pubblicazioni CENELEC
84
53
55
57
74
NORMATIVA
CONVEGNI E SEMINARI
INTERVISTA
L’importanza della collaborazione
nell’epoca della digitalizzazione e
della globalizzazione
CEINFOPOINT
59
61
63
65
FORMAZIONE
Corso CEI “Energy Auditor”
67
Calendario Corsi ottobre 2016
70
RECENSIONE
Quattro norme per l’efficienza
energetica
72
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CEI�
OSSERVATORIO
Efficienza energetica degli impianti elettrici utilizzatori
Una anteprima sulla Parte 8-1 della Norma CEI 64-8 ...
Comitato Tecnico CEI 315: attività di sistema per
l’efficienza energetica
A otto anni dalla sua costituzione, il CT conta
su una solida base di esperti e Gruppi di lavoro
...
Progetto di Norma IEC per la identificazione degli
aspetti di efficienza energetica
Recenti sviluppi internazionali nella definizione degli aspetti legati
all’efficienza energetica ...
Riduzione dei rischi da incendio dei trasformatori attraverso l’uso di esteri naturali
Prove comparative condotte presso i laboratori del
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ...
Contaminazione dei siti dovuta a
sversamento di olio minerale per
trasformatori e vantaggi nell’uso
di esteri naturali
INTERVISTA
Gli esteri naturali possiedono una straordinaria biodegradabilità rispetto agli olii minerali ...
INTERNAZIONALE
CEIFOCUS
mag�����
Intervista a Enrico Tironi
Presidente CEI/CT 315 “Efficienza energetica”
Intervista a Massimo Pompili
Segretario dell’IEC/TC 10 “Fluidi per applicazioni elettrotecniche”
L’importanza della collaborazione nell’epoca
della digitalizzazione e della globalizzazione
Le testimonianze di Bernhard Thies, neo Presidente CENELEC e di James Matthews, Presidente della IEC.
156a Riunione dello Standardization Management
Board - SMB IEC
(Ginevra, 14 giugno 2016)
153a Riunione del Technical Board - BT CENELEC
(Delft, 18-19 maggio 2016)
SETTEMBRE 2016
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OSSERVATORIO
SETTEMBRE 2016
EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI IMPIANTI
ELETTRICI UTILIZZATORI
Una anteprima sulla Parte 8-1 della Norma CEI 64-8, il nuovo documento normativo del Comitato Elettrotecnico Italiano per l’applicazione dei criteri di efficientamento energetico per gli impianti.
Giuseppe Cafaro, Professore Politecnico di Bari
La più diffusa ed utilizzata Norma CEI, la 64-8,
si arricchisce, con la pubblicazione di un addendum, di una nuova parte, la ottava, che ha per
oggetto l’efficienza energetica degli impianti elettrici utilizzatori a tensione inferiore a 1000 V in
corrente alternata e 1500 V in corrente continua.
Tale nuova parte è figlia, non solo e non tanto,
dell’analoga norma IEC 60364-8-1, ma soprattutto dell’attualità che il tema energetico ha nel
contesto sociale e produttivo odierno.
Prima di analizzare i contenuti della parte ottava,
si coglie l’occasione per svolgere qualche considerazione sulla costante evoluzione, sia termini
quantitativi che qualitativi, della popolare norma.
La CEI 64-8 tende a coprire tutte le applicazioni
agli impianti elettrici utilizzatori inglobando, nella
parte settima, i cosiddetti ambienti ed applicazioni particolari. Ma se tale aspetto giustifica l’espansione quantitativa della norma, non dà conto della sua evoluzione qualitativa. Evoluzione,
quest’ultima, non sempre percepita, spesso non
compresa e, talvolta, quasi ignorata dal mercato
dei suoi fruitori: progettisti, costruttori di impianti
elettrici ed utenza.
Se si facesse una indagine di mercato, sicuramente si rileverebbe che al nome CEI, e quindi
alle norme da esso emanate, viene associato il
2
concetto di sicurezza. Quando una norma CEI va
oltre la sicurezza, per esempio imponendo vincoli prestazionali e qualitativi, non pochi hanno
l’impressione di una imposizione arbitraria o di
una divagazione inopportuna rispetto al tema
centrale.
Possiamo sicuramente parlare di una pigrizia
intellettuale e di una miopia sociale che porta a
sottovalutare l’importanza e l’attualità, anche di
mercato, di queste novità normative.
Lo stesso concetto di sicurezza oggi si declina
ben oltre i due termini inglesi di safety e security.
Sia chiaro: garantire la sicurezza delle persone,
degli animali e anche, se necessario, dei beni, resta l’aspetto fondamentale della progettazione,
costruzione ed esercizio degli impianti elettrici;
qualunque altro obiettivo non può travalicare o
stravolgere quello che è sempre stato alla base
del corpo normativo del settore elettrico.
Non è un caso che la nuova Parte 8-1 della CEI
64-8 ribadisce tale concetto affermando che “Le
prescrizioni e le raccomandazioni della presente
Parte non devono invalidare le prescrizioni incluse in altre parti della 64-8. La sicurezza delle
persone, dei beni e degli animali resta di primaria
importanza”.
CEIMAGAZINE
CEIMAGAZINE
Ciò premesso, si deve considerare che il concetto
di sicurezza ha avuto una evoluzione notevole nel
corso degli anni.
Oltre che di safety e security, oggi si parla di “sicurezza del funzionamento” (affidabilità, disponibilità, resilienza, ecc.), di “sicurezza della rete”
(connessione degli utenti attivi e passivi alla rete)
ed infine di “sicurezza sociale”. Si richiede, o meglio lo chiede l’intera collettività, la progettazione
e costruzione di impianti elettrici “socialmente sicuri” anche durante il loro esercizio. Tra gli aspetti della sicurezza sociale non è di secondo piano
la garanzia di un adeguato livello di efficienza
energetica. Per quanto sia scontato, bisogna ricordare che l’efficienza energetica comporta benefici non secondari sia sul piano della economia
di ogni utente e di quella nazionale, che su quello
ambientale.
Una maggiore efficienza energetica è richiesta
non solo dal mercato, ma anche dalle Direttive
Europee e dalle Leggi Nazionali. Non possiamo
dimenticare che il Decreto del Ministero dello
Sviluppo Economico del 26 giugno 2016, ha confermato che a partire dal gennaio 2019 tutti gli
edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere a consumo quasi zero, e dal gennaio 2021
analoga imposizione varrà per gli edifici privati.
Alcune Regioni Italiane, prime fra tutte Lombardia ed Emilia Romagna, hanno deciso, peraltro, di
anticipare tali scadenze.
Se l’obiettivo è quello della efficienza energetica,
un input prioritario a qualunque considerazione
di carattere progettuale o gestionale è la valutazione del profilo del carico e la disponibilità
delle risorse energetiche. Per l’energia prelevata da rete sono prevalenti le considerazioni di
carattere tariffario che possono determinare la
convenienza a spostare gli assorbimenti in ore
e giorni con tariffa più economica. Va da sé che
la disponibilità dell’auto produzione è essenziale
per raggiungere l’obiettivo del “quasi zero” ovvero
della riduzione della quantità di energia prelevata
dalla rete.
Già questa preliminare considerazione determina due caratteristiche che deve avere l’impianto
elettrico per raggiungere soddisfacenti standard
di efficienza energetica: acquisizione di dati relativi al funzionamento del sistema e possibilità di
controllo e regolazione dell’intero sistema e, soprattutto, dell’autoproduzione e dei carichi.
Tutto ciò, afferma la norma, va realizzato senza
inficiare gli obiettivi funzionali richiesti dal committente.
Non potremo raggiungere obiettivi di efficienza senza pensare al sistema elettrico come ad
un sistema integrato e controllato dall’ingresso
dell’energia al suo utilizzo (Figura 1).
In definitiva il costo dell’energia, l’impatto ambientale dei consumi energetici e le imposizioni
legislative richiedono l’efficienza energetica e gli
impianti elettrici utilizzatori non possono sottrarsi dal soddisfare questa caratteristica.
L’attenzione all’efficientamento nel settore elettrico è stata rivolta primariamente alla produzione
ed all’utilizzo dell’energia elettrica, seguita, in un
secondo momento, da un’attività tesa a ridurre le
perdite sulla rete di trasmissione e distribuzione.
L’impianto elettrico utilizzatore non è mai stato
seriamente considerato al fine dell’efficientamento energetico, anche perché lo si riteneva un
sistema con perdite non significative.
È evidente quindi l’utilità di una norma che costituisca una guida per potere progettare, costruire
ed esercire un impianto elettrico utilizzatore che
abbia elevati standard di efficienza energetica.
Rinviamo tutti ad una attenta lettura dell’addendum non potendosi esaurire in un breve articolo
la ricchezza e profondità dei contenuti della norma. Peraltro tutte le indicazioni di efficientamento e la valutazione della loro efficacia è sviluppata
nella norma con riferimento a quattro settori di
attività: residenziale, commerciale, industriale ed
infrastrutturale. Sarebbero quindi molto ampie le
considerazioni analitiche da svolgere per coprire
l’intero contenuto della nuova parte.
SETTEMBRE 2016
Figura 1 – Sistema di gestione dell’efficienza energetica
(Fonte: Norma CEI 64-8/8-1)
Tale sistema è dotato di auto produzione, accumulo, acquisizione e gestione dati, ovvero di building automation o domotica, se ci riferiamo al
residenziale.
Il sistema di acquisizione e gestione comporta
vantaggi anche per impianti già realizzati senza
tener conto dell’efficientamento energetico. Tale
3
SETTEMBRE 2016
tema è oggetto della Guida CEI 205-18, che costituisce una “Guida all’impiego dei sistemi di
automazione degli impianti tecnici negli edifici.
Identificazione degli schemi funzionali e stima
del contributo alla riduzione del fabbisogno energetico di un edificio”. In tale guida una tabella mostra il risparmio conseguibile applicando la building automation ad un impianto esistente Figura
2) per edifici non residenziali. Se si interviene sugli
impianti tecnici di un ufficio sprovvisto di building
automation, dotandolo di uno di classe A, si può
garantire un risparmio di energia elettrica del 21%.
Riscaldamento/Raffrescamento in Edifici non residenziali
Differenza % dei consumi tra le Classi C, B e A rispetto la Classe D
D
C
B
A
Senza automazione
Automazione
Standard
Automazione
Avanzata
Alta Efficienza
Uffici
100%
-34%
-47%
-54%
Sale di lettura
100%
-19%
-40%
-60%
Scuole
100%
-17%
-27%
-33%
Ospedali
100%
-24%
-31%
-34%
Hotel
100%
-24%
-43%
-48%
Ristoranti
100%
-19%
-37%
-45%
Centri commerciali
e negozi
100%
-36%
-53%
-62%
Edifici non
residenziali
Figura 2 – Risparmio energetico per il consumo di energia elettrica negli
edifici non residenziali (Fonte: Guida CEI 205-18)
Una analoga tabella per gli edifici residenziali garantisce che dotando un appartamento senza automazione di domotica di classe A si determinano
risparmi di energia elettrica del 15%.
Ma se l’automazione garantisce sia un risparmio
qualunque sia lo stato progettuale dell’impianto
elettrico, è evidente che il massimo del risultato
di efficientamento lo si ottiene quando l’impianto
elettrico è stato progettato e realizzato già con lo
scopo di raggiungere tale obiettivo e sia dotato
anche di sistemi di gestione automatica.
In tal caso è ovvio che si debba partire dall’utilizzo
di componenti di per sé efficienti. La diffusione di
direttive e norme di prodotto che tengono conto
della efficienza energetica (trasformatori, UPS, apparecchi di illuminazione, motori, ecc.) oramai rendono semplici le scelte del progettista, scelte che
vanno difese da intrusioni commerciali scorrette.
È chiaro però che l’efficienza dei componenti va
verificata alla luce di prestazioni di energia e non
di potenza. La scelta del trasformatore, ad esempio, va fatta con riferimento ad un profilo di carico
valutato su base annua.
I componenti però vanno poi assemblati e fatti
funzionare a sistema. A questo livello vi sono
scelte progettuali che aiutano a raggiungere livelli superiori di efficienza.
Bisogna avere piena consapevolezza che componenti con elevati standard di efficienza ener-
4
getica fatti funzionare in maniera non corretta o
scelti senza un dimensionamento ottimale, non
portano al risultato sperato e vanificano tutto
l’onere economico dell’acquisto di un prodotto
energeticamente pregiato.
Un apparecchio illuminante energeticamente efficiente che resti acceso in una scuola vuota o
durante le ore diurne non solo non riduce gli sprechi energetici ma ne aumenta quelli finanziari e/o
economici.
Esempi analoghi potrebbero essere estesi ad
ogni tipologia dei carichi quali i motori o l’impianto di termo condizionamento.
Bisogna partire, dunque, da componenti efficienti, ma scelti e gestiti in maniera tale che siano
messi nelle condizioni di funzionare solo quando serve, modulando la potenza alla richiesta del
momento.
I carichi elettrici sono interconnessi all’alimentazione, rete elettrica ed autoproduzione, tramite
l’impianto di distribuzione ed utilizzazione, cioè
dall’impianto che parte dal punto di consegna ed
arriva ai punti di alimentazione dei carichi elettrici.
Questa struttura distributiva va pensata, a partire
dal suo layout, con riferimento all’obiettivo dell’efficienza energetica e la parte ottava di nuova
pubblicazione fornisce alcune indicazioni metodologiche in tal senso.
In accordo con il committente si devono individuare delle aree, quindi zone dell’intera utenza,
che abbiano una specificità di utilizzazione. Significa ragionare come fanno già da tempo le
aziende industriali quando individuano centri di
costo su cui ripartire gli oneri energetici.
Definite le zone, vanno identificate quelle che la
norma chiama “maglie”. Cioè uno o più circuiti,
con i loro utilizzatori, identificati come utili per
la gestione dell’efficienza energetica; in pratica
si tratta di accorpare su uno o più circuiti parti
di impianto che possano avere una omogeneità
funzionale ai fini dell’efficienza energetica.
Tale indicazione potrebbe sembrare in contrasto con l’idea che si ha della domotica, allorché,
estremizzando il concetto di duttilità dell’impianto,
affermiamo che ogni carico può funzionare indipendentemente dalla sua connessione di potenza. Resta il pregio derivante dall’applicazione della
building automation, ma resta anche la considerazione che un accorpamento “hardware” riduce
il numero di attuatori e quindi sfrutta meglio il
sistema di automazione, riducendo anche i suoi
consumi.
Stabilita “l’aggregazione circuitale”, in parte logica e in parte geometrica, bisogna fissare i centri
di alimentazione da cui far partire i circuiti e di-
CEIMAGAZINE
CEIMAGAZINE
mensionare le linee di alimentazione.
La norma dà indicazione di ottimizzazione a questo livello. Innanzitutto è necessario individuare
posizioni baricentriche per le cabine e per i quadri
di distribuzione primaria, sottolineando che l’individuazione della posizione va fatta con riferimento alle energie transitanti in un lasso di tempo
omogeneo e non alle potenze nominali.
Questo primo passo costituisce una buona premessa alla riduzione delle perdite in linea, ma
necessita di ulteriori interventi del progettista. Il
dimensionamento della sezione delle linee può
essere fatta con il metodo dell’ottimo economico,
che tiene conto dei costi energetici, utilizzando la
Norma CEI 20-21/3-2.
Il rifasamento a fine linea costituisce un risparmio energetico non indifferente. Passare da un
funzionamento a cosϕ=0,8 a cosϕ=0,95 comporta una riduzione del 28,8% delle perdite in linea.
Sul rifasamento si apprezza pienamente la scelta
di richiedere l’efficientamento energetico dell’impianto utilizzatore.
Fino a che la scelta era limitata alla riduzione delle perdite sulla rete di trasmissione e distribuzione pubblica, tramite un sistema di penalizzazione
tariffaria, si richiedeva un “buon” fattore di potenza al punto di consegna. Se l’obiettivo è ridurre
le perdite sulle linee dell’utente il rifasamento si
sposta verso i carichi.
Infine bisogna ricordare che l’inquinamento armonico comporta un aumento delle perdite ed il
progettista deve prendere tutte le precauzioni per
prevenire il fenomeno e, nel caso questo si manifestasse, valutare la convenienza energetica di
un filtraggio.
Si rinvia alla norma per gli approfondimenti di
merito e si vuole invece esaminare adesso il
contenuto dell’allegato B avente per oggetto
“esempio di metodo di valutazione dell’efficienza
energetica di un impianto elettrico”. Tale allegato
è “solo” informativo e non ha valore normativo. Il
“solo” sta a dire che le norme tecniche in generale, e le CEI in particolare, hanno una potenza di
riferimento che va oltre lo stesso riconoscimento della Legge 186 del 1968. Il valore che hanno
oggi molte guide emesse dal CEI ne è una chiara
testimonianza.
Chiunque partecipi a gare pubbliche con il metodo
dell’offerta più vantaggiosa, sa che bisogna proporre delle migliorie progettuali su temi, soggetti
a punteggio, individuati dalla stazione appaltante.
È incontestabile che il tema dell’efficientamento
energetico è presente in tutte le gare.
Il professionista che appronti le proposte migliorative di un progetto in una gara pubblica ha la
necessità di poter affermare il valore della miglio-
SETTEMBRE 2016
ria proposta affinché venga correttamente valutata dalla commissione a ciò preposta. Riferirsi
ad un metodo, seppur informativo, proposto da
una norma CEI rafforza l’oggettività della valutazione.
Inoltre il metodo di valutazione fornisce una sorta di linea guida per valutare se si è fatto tutto
quello che poteva farsi per raggiungere il massimo obiettivo di efficienza.
Il metodo è semplice e si basa sull’assegnare
un punteggio alle “misure di efficienza” adottate
(EM) ed ai livelli di “prestazione di efficienza energetica” (EEPL) raggiunti.
La norma fornisce 13 schede di valutazione per
gli EM e tre per gli EEPL. Ogni scheda, a sua volta,
è particolarizzata per settore di attività (residenziale, commerciale, industriale, infrastrutture).
Le schede di valutazione EM sono le seguenti:
B1. Determinazione del profilo di carico in kWh;
B2. Posizione della cabina principale;
B3. Analisi di ottimizzazione dei motori;
B4. Analisi di ottimizzazione dell’illuminazione;
B5. Analisi di ottimizzazione del termocondizionamento;
B6. Analisi di ottimizzazione dei trasformatori;
B7. Analisi di ottimizzazione per le condutture;
B8. Correzione del fattore di potenza;
B9. Misura del fattore di potenza;
B10.Misura della energia e della potenza;
B11.Misura della tensione;
B12.Misura delle armoniche e delle interarmoniche;
B13.Produzione di energia rinnovabile.
Dall’analisi delle schede derivano, come si è già
messo in evidenza, tutti i passi degli interventi
progettuali per ottenere il massimo di efficientamento. Si deve notare, ancora una volta, l’importanza che viene data alla presenza di un sistema
di misura e di acquisizione di dati.
Questa tendenza caratterizza tutte le nuove impostazioni riguardanti l’efficientamento energetico e la certificazione energetica dei siti produttivi.
Non è un caso che il CT 315 del CEI, che tratta
l’efficienza energetica, stia lavorando per predisporre una norma specifica sui sistemi di misura.
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SETTEMBRE 2016
Le schede di valutazione della prestazione di
efficienza energetica (EEPL) raggiunte sono le
seguenti:
Come si vede si tratta di un potente strumento
operativo, pur nella sua elementare semplicità.
Non c’è dubbio, inoltre, che questa norma subirà
delle trasformazioni, anche significative, derivanti dall’esperienza applicativa in un settore totalmente nuovo per gli impianti elettrici utilizzatori.
B14.Distribuzione del consumo annuale;
B15.Riduzione della potenza reattiva;
B16.Efficienza del trasformatore.
È da ipotizzare che il metodo di valutazione dei
risultati di efficienza possa cambiare, diventare
più raffinato e, contemporaneamente, normativo
e non esemplificativo. Spesso ci si lamenta del
fatto che le norme cambino con una eccessiva
velocità, ma non si riflette su tre aspetti. Il primo è
che la realtà, soprattutto quello della conoscenza
tecnica e della tecnologia, evolve con una velocità notevole e molto superiore rispetto al passato.
In tal caso l’aggiornamento normativo è necessario e meritevole.
Per distribuzione del consumo annuale si intende la quantità percentuale dell’energia totale
assorbita che può essere attribuita agli utilizzatori. La quantità di energia non attribuibile agli
utilizzatori costituisce le perdite dell’impianto
elettrico utilizzatore.
Vengono definiti cinque livelli, da 0 a 4, per ogni
EM ed ogni EEPL; al livello corrisponde un punteggio omologo (0, 1, 2, 3, 4).
Il secondo aspetto, non meno importante, è che il
sistema che produce le norme è un sistema aperto e condiviso che risente, e non poco, della spinta ”dal basso”, sia di quella “qualificata”, costituita
da tecnici, professionisti, funzionari di istituzioni
pubbliche, associazioni di categoria, soci CEI che
partecipano ai lavori dei Comitati Tecnici, sia di
quella “di massa” costituta da ognuno di noi che
ha la possibilità, anche grazie ai nuovi strumenti
informatici, di partecipare alla realizzazione delle
norme e di sollecitarne la variazione.
Con riferimento al settore commerciale, uno dei
più interessanti dal punto di vista energetico, la
scheda B14 assegna i seguenti punteggi:
0
se il tema non è stato preso in considerazione;
1
se può essere assegnato ai carichi un 80%
dell’energia assorbita dal sistema ovvero se
le perdite di sistema sono del 20%;
2
90% assegnato ai carichi e, quindi, 10% di
perdite;
3
95% assegnato ai carichi e, quindi, 5% di
perdite;
4
99% assegnato ai carichi e, quindi, 1% di
perdite.
Ultimo, ma non meno importante, è il fatto che
la produzione delle norme tende ad unificarsi a
livello internazionale, oltre che europeo. Questo
costituisce un arricchimento culturale che porta
a ridurre eventuali gap con altre realtà nazionali
e, quindi, rende più competitive e meno timide le
aziende ed i professionisti che vogliano aggredire
il mercato internazionale.
La somma dei punteggi di ogni EM ed EEPL conduce ad un valore che indica se l’impianto elettrico è di efficienza molto bassa (EIEC0), bassa
(EIEC1), di riferimento (EIEC2), avanzata (EIEC3),
ottimizzata (EIEC4). La norma propone una tabella di valutazione dei valori (Figura 3).
Dunque, è benvenuta questa parte ottava della 648, che costituisce un potente strumento di azione
del settore elettrico nel mercato energetico, ritenuto a livello nazionale ed internazionale quello con
maggior necessità e disponibilità di risorse economiche ed investimenti nei prossimi anni.
Tabella B.19 – Classi di efficienza dell’impianto elettrico
Totale per le abitazioni
Totale eccetto per le abitazioni
Classi di efficienza
dell’impianto elettrico (EIEC)
20
16
EIEC0
<28
<26
EIEC1
<36
<36
EIEC2
<44
<48
EIEC3
<50
<58
EIEC4
Figura 3 – Valutazione dell’efficienza energetica (Fonte: Norma CEI 64-8/8-1)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
6
CEIMAGAZINE
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COMITATO TECNICO CEI 315: ATTIVITÀ DI
SISTEMA PER L’EFFICIENZA ENERGETICA
A otto anni dalla sua costituzione, il CT conta su una solida base di
esperti e Gruppi di lavoro per il coordinamento della normativa a
supporto del mercato dell’efficienza energetica.
Enrico Tironi, Presidente CEI/CT 315 “Efficienza energetica” e
Franco Bua, Segretario Tecnico Referente CEI/CT 315 “Efficienza energetica”.
Il Comitato Elettrotecnico Italiano presidia il
tema dell’efficienza energetica ormai da più di
otto anni, partecipando attivamente ai lavori
internazionali dell’IEC e a quelli europei del CENELEC con particolare riferimento ai due principali tavoli di coordinamento ACEE - Advisory
Committee on Energy Efficiency e SFEM - Sector Forum Energy Management.
che maggiormente rilevanti ai fini dell’efficienza
energetica:
A livello nazionale, il CEI ha strutturato la sua
organizzazione in tema di efficienza energetica
costituendo il CT 315 “Efficienza Energetica”
che succede al SottoComitato SC 311B,
sempre con la presidenza del Prof. Tironi del Politecnico di Milano.
Il CT 315 è il Comitato Tecnico
che tratta l’efficienza energetica nel settore elettrico da
un punto di vista di sistema,
orizzontale, completando e,
ove necessario, coordinando l’attività in questo ambito
degli altri Comitati Tecnici di
prodotto.
Il CT 315 può contare sull’apporto di oltre 60 esperti ed è stato organizzato in 5 Gruppi di Lavoro
sulla base dei sistemi e delle aree temati-
SETTEMBRE 2016
•
GdL 2 “Data Center”;
•
GdL 3 “Sistemi Motore”;
•
GdL 4 “Sistemi di illuminazione”;
•
GdL 5 “Trasmissione e distribuzione”;
•
GdL 6 “Misura distribuita”.
Il CT 315 è concentrato sullo sviluppo
principalmente di guide tecniche
rivolte alla valutazione ed alla
stima del potenziale di miglioramento dell’efficienza energetica, una delle principali
barriere alla diffusione di
tecnologie e soluzioni efficienti.
Sempre in ambito nazionale, il Comitato Elettrotecnico Italiano coordina
anche il Gruppo congiunto
UNI-CEI “Gestione dell’energia”, la cui segreteria è affidata al CTI (Comitato Termotecnico Italiano).
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SETTEMBRE 2016
Il Gruppo congiunto UNI-CEI-GGE costituisce l’interfaccia nazionale dell’attività dello SFEM e dei suoi
Gruppi di lavoro.
Quello appena concluso è stato un anno importante per l’efficienza energetica ed ha confermato la bontà
del lavoro svolto dagli organismi di normazione negli anni precedenti in quest’ambito, sia a livello nazionale che europeo ed internazionale.
La programmazione e, soprattutto, il coordinamento dei lavori tra gli organismi di normazione europea ha
permesso infatti al Comitato Elettrotecnico Italiano e all’UNI (insieme ai suoi enti federati, CTI in primis)
di contribuire alla qualificazione del mercato dell’efficienza energetica prevista dal Decreto Legislativo n.
102/2014 di recepimento della Direttiva 2012/27/EU, attraverso una serie di norme tecniche che sono
alla base degli schemi di accreditamento per la certificazione delle ESCO (UNI CEI 11352), degli EGE (UNI
CEI 11339), dei Sistemi di Gestione dell’Energia (ISO 50001) e degli auditor energetici (UNI CEI EN 162475) e di norme che consentono di eseguire le diagnosi energetiche obbligatorie previste all’art. 8 del decreto
in conformità ai requisiti dello stesso decreto (EN 16247-1/2/3/4).
Una sintesi delle norme e delle guide tecniche pubblicate dal CT 315 è riportata in Tabella 1. In realtà
questo elenco è, ovviamente, parziale. Sono infatti più di 50 le norme tecniche pubblicate dal CEI che
riguardano, con diverse angolazioni, il tema dell’efficienza energetica.
Come già accennato, infatti, il CT 315 è solo uno dei comitati che si occupano del tema; il CT 315 se ne
occupa, come detto, secondo una visione sistemistica, olistica, ma, data la natura trasversale del tema,
questo permea di fatto il CEI nel suo complesso.
Ad esempio, il CT 205 che tratta di domotica, ha pubblicato la Guida CEI 205-18, che esamina una serie
di funzioni di automazione codificate dalla Norma EN 15232 e che possono contribuire alla riduzione del
fabbisogno energetico di un edificio, illustrandone la logica di funzionamento e specificandone lo schema
di principio ed i componenti.
Il CT 64 che si occupa degli impianti elettrici di bassa tensione, sta per pubblicare una norma nazionale
che tratta dell’efficienza energetica di questi impianti che recepisce la Norma HD 60364-8-1.
Gli esempi potrebbero proseguire con l’elencazione di una serie di norme che definiscono la prestazione
energetica di vari prodotti (motori, trasformatori, azionamenti elettrici, elettrodomestici, lampade, ecc.) definendone anche i metodi di misura a testimonianza dell’importanza del tema e dello sforzo che il mondo
della normazione tecnica sta facendo per fornire gli strumenti necessari per promuovere la diffusione di
tecnologie, soluzioni e modalità di gestione energeticamente efficienti.
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Tabella 1 – Sintesi delle norme tecniche pubblicate in Italia a cura del CEI (comprensiva dell’attività del Gruppo congiunto UNI-CEI-GGE).
Guida CEI 315-1: Metodologia per la valutazione del risparmio energetico della regolazione di portata
mediante azionamento variabile
Guida CEI 315-4: Guida all’efficienza energetica degli impianti di illuminazione pubblica: aspetti generali
Guida CEI 315-8: Linee guida sull’efficienza energetica nei Data Center
UNI CEI EN 16247-1:2012: Diagnosi energetiche. Parte 1: Requisiti generali
UNI CEI EN 16247-2:2015: Diagnosi energetiche. Parte 2: Edifici
UNI CEI EN 16247-3:2015: Diagnosi energetiche. Parte 3: Processi
UNI CEI EN 16247-4:2015: Diagnosi energetiche. Parte 4: Trasporti
UNI CEI EN 16247-5:2016: Diagnosi energetiche. Parte 5: Competenze dell’auditor energetico
UNI CEI EN 15900:2010: Servizi di efficienza energetica. Definizioni e requisiti
UNI CEI EN ISO 50001:2012: Sistemi di gestione dell’energia - Requisiti e linee guida per l’uso
UNI CEI EN 16231:2012: Metodologia di benchmarking dell’efficienza energetica
UNI CEI EN 16212:2012: Calcoli dei risparmi e dell’efficienza energetica Metodi top-down (discendente)
e bottom-up (ascendente)
UNI CEI EN 16325:2016 – Garanzie d’origine dell’energia - Garanzie d’origine dell’elettricità
UNI CEI 11339 (CEI 311-3): Gestione dell’energia - Esperti in gestione dell’energia - Requisiti generali per
la qualificazione
UNI CEI 11352 (CEI 311-4): Gestione dell’energia. Società che forniscono servizi energetici (ESCO) - Requisiti generali e lista di controllo per la verifica dei requisiti
UNI CEI TR 11428 - Diagnosi energetiche - Requisiti generali e particolari del servizio di diagnosi
energetica
UNI CEI EN ISO/IEC 13273-1:2016 – Efficienza energetica e fonti energetiche rinnovabili - Terminologia
internazionale comune. Parte 1: Efficienza energetica
UNI CEI EN ISO/IEC 13273-2:2016 – Efficienza energetica e fonti energetiche rinnovabili - Terminologia
internazionale comune. Parte 2: Fonti energetiche rinnovabili
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PROGETTO DI NORMA IEC PER LA
IDENTIFICAZIONE DEGLI ASPETTI DI
EFFICIENZA ENERGETICA
Recenti sviluppi internazionali nella definizione degli aspetti legati all’efficienza energetica per promuovere la diffusione di prodotti,
tecnologie e sistemi elettrici efficienti.
Franco Bua, Segretario Tecnico Referente CEI/CT 315 “Efficienza energetica”
L’IEC ha pubblicato un Libro Bianco “Coping with the
Energy Challenge – The IEC’s role from 2010 to 2030.
Smart electrification – The key to energy efficiency”,che
illustra le strategie possibili ed il ruolo delle tecnologie
elettriche per migliorare l’efficienza energetica e per ridurre l’emissione di CO2.
Per affrontare il tema dell’efficienza energetica l’IEC ha costituito nel 2007 un Gruppo di lavoro strategico
(SMB-SG1) con l’obiettivo di analizzare, limitatamente al settore dell’energia elettrica e delle tecnologie
elettriche, lo status quo della normazione sull’efficienza energetica e di identificarne lacune e nuove opportunità.
L’SMB-SG1 ha elaborato una serie di raccomandazioni al SMB (Standardisation Management Board, che
coordina l’attività di normazione) che sono state approvate. Tra queste si segnalano, ad esempio, quelle
relative allo sviluppo di linee guida sull’impiego di macchine elettriche efficienti (motori, trasformatori) e
di ottimizzazione di processi industriali mediante l’impiego di azionamenti e sistemi di automazione e
controllo.
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L’SMB-SG1 è stato sciolto nel giugno del 2013 ed è stato creato l’ACEE (Advisory Committee on Energy
Efficiency) per proseguire l’opera di organizzazione dei lavori normativi in questo ambito. L’ACEE si pone
come obiettivo, infatti, quello di elaborare una serie di strumenti gestionali per assicurare uno sviluppo
dell’attività normativa dell’IEC nel campo dell’efficienza energetica razionale, efficace e, soprattutto, coordinato fra i vari Comitati Tecnici.
In particolare l’ACEE si è concentrato, come primo passo, sull’identificare e codificare il ruolo delle norme
tecniche nell’ambito dell’efficienza energetica, per poi provare a definire degli strumenti organizzativi e
gestionali.
L’efficienza energetica rappresenta, infatti, una sfida per gli organismi di normazione in quanto richiede modelli organizzativi diversi da quelli prevalenti, orientati, in larga parte, secondo una logica “verticale/settoriale”. L’efficienza energetica è infatti un tema essenzialmente trasversale, in quanto è spesso attributo di
sistemi diversi per natura, complessità e contesti applicativi e richiede spesso un approccio olistico. Esiste,
quindi, un quadro complesso sia in termini di esigenze da soddisfare (pluralità di attori coinvolti) sia in termini di conoscenze e competenze da coinvolgere (pluralità di settori tecnologici e contesti applicativi).
Per identificare questo ruolo, l’ACEE è partito dall’analisi di quelle che nella letteratura scientifica vengono
chiamate “barriere del mercato all’efficienza energetica” (market barriers to energy efficiency).
Sostanzialmente queste barriere vogliono rappresentare tutti quegli elementi che ostacolano, nella realtà,
la diffusione delle soluzioni e delle tecnologie “energeticamente efficienti”. In linea di principio, all’eliminazione di una o più di queste barriere dovrebbe corrispondere una maggiore penetrazione nel mercato di
soluzioni e tecnologie efficienti.
Chiaramente l’eliminazione di queste barriere non è compito esclusivo delle norme tecniche, ma di tutti gli
attori del mercato; essendo le norme tecniche solo uno degli attori, identificare il proprio ruolo costituisce
il presupposto per poterlo svolgere nel modo più efficace1.
Quali sono le barriere che impediscono lo sfruttamento del potenziale di miglioramento dell’efficienza
energetica? Esiste una vasta letteratura scientifica che ha affrontato questo tema a vari livelli e da prospettive diverse (economiche, sociali, ecc.)2; queste che seguono sono una sintesi delle principali:
•
mancanza di conoscenza (coscienza) del potenziale di miglioramento;
•
inadeguatezza (quadro di indicatori di prestazione inadeguato) – metodi di calcolo, metodi di
misura dell’efficienza e quindi del risultato conseguito e/o conseguibile;
•
visione di sistema (in conflitto con la prospettiva del componente) – mancanza o necessità e, in
quest’ultimo caso, difficoltà di un approccio di sistema;
•
focus sul costo di primo acquisto piuttosto che sul costo lungo l’intero arco di vita del componente o sistema (valutazione della convenienza o meno di un investimento in tecnologie efficienti.
L’ACEE dell’IEC è partito quindi dal concetto che la soluzione del problema dell’identificazione del ruolo
della normazione nel campo dell’efficienza energetica, risiede proprio nell’analisi del “se” e del “come” le
norme tecniche possono agire da catalizzatori di un cambiamento.
L’approccio che si sta seguendo in ambito IEC è quello di definire i cosiddetti energy efficiency aspects che
possono essere tradotti, in senso lato, con il termine “dimensioni dell’efficienza energetica”.
In sostanza queste “dimensioni” dell’efficienza energetica non sono altro che le fasi tipiche di un processo
di miglioramento della prestazione energetica di un prodotto, di un sistema o di un servizio.
Cristallizzare queste fasi, seppur in modo convenzionale, consente di definire il “se” e, eventualmente, di
identificare il “come” le norme tecniche possono contribuire alla promozione dell’efficienza energetica.
Partendo, infatti, dall’assunto che le norme possono avere un ruolo nella promozione dell’efficienza energetica, tutti quegli strumenti (o quelle categorie di strumenti) che le norme possono offrire per realizzare
1
http://www.iso.org/iso/PUB100358.pdf
2
https://www.unido.org/fileadmin/user_media/Services/Research_and_Statistics/WP102011_Ebook.pdf
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una di queste fasi costituiscono un contributo al miglioramento della prestazione energetica di un prodotto, di un sistema o di un servizio e, in ultima analisi, consentono lo sviluppo del mercato dell’efficienza
energetica, agendo, come detto, da catalizzatori di un cambiamento.
Operativamente poi, queste “dimensioni” dovrebbero servire a garantire uno sviluppo dell’attività normativa dell’IEC nel campo dell’efficienza energetica razionale ed efficace, permettendo di indirizzare l’attività
dei Comitati Tecnici in ambiti rilevanti, di identificare temi da sviluppare e, più in generale, fornendo uno
strumento sistematico di identificazione di aree scoperte e potenzialmente interessanti. Queste “dimensioni dell’efficienza energetica” forniscono, inoltre, una tassonomia che consente di inquadrare sinteticamente la situazione normativa in un dato contesto applicativo.
Tabella 1 – Elenco dei cosiddetti “energy efficiency aspects” (tratta dal progetto di Guida IEC 118 “Inclusion
of energy efficiency aspects in electrotechnical publications”).
Il tema dell’efficienza energetica è ormai entrato a pieno titolo nell’agenda normativa dell’IEC, accanto
a quelli tradizionali della sicurezza elettrica, della compatibilità elettromagnetica oltre, evidentemente, a
quello principale della codifica delle prestazioni delle apparecchiature e dei sistemi elettrici ed elettronici
e dei relativi metodi di prova. Allo stato attuale esistono più di 150 norme tecniche che codificano vari
aspetti dell’efficienza energetica, per diversi prodotti, per sistemi e per differenti contesti applicativi (si
veda Tabella 2 per alcuni esempi, con indicazione dell’aspetto trattato).
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Sempre in ambito IEC, sono stati costituiti Gruppi di lavoro che sono direttamente ed indirettamente
legati al tema dell’efficienza energetica; si segnalano, in particolare:
•
SMB-SG3: Smart Grid, con lo scopo di definire un quadro organico delle norme necessarie per
realizzare l’interoperabilità nelle Reti Intelligenti;
•
SMB-SG4: LVDC Distribution Systems, con il compito di definire i requisiti per i sistemi di distribuzione dell’energia in bassa tensione fino a 1.500 V;
•
SMB-SG6: Electrotechonology for e-mobility, con lo scopo di studiare l’interazione fra l’infrastruttura elettrica ed i veicoli elettrici;
Esiste infine un gruppo specifico che ha come scopo quello di monitorare i programmi di certificazione
con riferimento all’efficienza energetica (Conformity Assessment Board – WG12 “Energy Efficiency”).
Tabella 2 – Esempi di norme IEC che trattano dell’efficienza energetica; nella seconda colonna è indicato
l’aspetto trattato secondo la classificazione suggerita dalla futura Guida IEC 118.
Examples of inclusion in publications
Energy efficiency aspect
ISO/IEC 13273-1 – Energy efficiency and renewable energy sources – Define terminology
Common international terminology – Part 1: Energy Efficiency
IEC 61800-9-1 Ed.1: Adjustable speed electrical power drive Define system boundaries
systems - Part 9-1: Energy efficiency of power drive systems,
motor starters, power electronics and their driven applications
- General requirements for setting energy efficiency standards
for power driven equipment using the Extended Product Approach (EPA) and semi analytic model (SAM)
IEC TR 62837 – Energy efficiency through automation systems
IEC 60364-8-1 : Low-voltage electrical installations – Part 8-1: Define EE KPIs (energy efficiency
Energy efficiency
key performance indicators)
IEC 60034-30-1 – Rotating electrical machines – Part 30-1: Efficiency classes of line operated AC motors (IE-code)
IEC 60034-30-2 – Rotating electrical machines – Part 30-2: Efficiency classes of variable speed AC motors (IE-code)
IEC/TS 60076-20 Ed. 1.0: Power transformers - Part 20: Energy
efficiency
ISO/IEC 30134 (series) Information Technology – Data Centres
– Key Performance Indicators
IEC 61800-9-2 Ed.1: Adjustable speed electrical power drive systems - Part 9-2: Ecodesign for power drive systems, motor starters, power electronics & their driven applications - Energy efficiency indicators for power drive systems and motor starters
IEC TR 62837 – Energy efficiency through automation systems
IEC 60034-2-1 – Rotating electrical machines – Part 2-1: Stan- Define test methods
dard methods for determining losses and efficiency from tests
(excluding machines for traction vehicles)
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Examples of inclusion in publications
Energy efficiency aspect
IEC 62442-1 – Energy Efficiency of electrical lighting equip- Define measurements methods
ment-Ballasts for fluorescent lamps Part 1: Method of measurement to determine energy consumption of ballast-lamp
circuits
IEC 62301 – Household electrical appliances – Measurement
of standby power
IEC 62018 – Power consumption of information technology
equipment – Measurement methods
IEC 60034-2-1: Rotating electrical machines - Part 2-1: Standard methods for determining losses and efficiency from tests
(excluding machines for traction vehicles)
IEC 62888 – Railway applications – Energy measurement on Define measurements plans
board trains
IEC 60034-30-1 – Rotating electrical machines – Part 30-1: Ef- Define classes
ficiency classes of line operated AC motors (IE-code)
IEC 60034-30-2 – Rotating electrical machines – Part 30-2: Efficiency classes of variable speed AC motors (IE-code)
IEC 61800-9-2 Ed.1: Adjustable speed electrical power drive systems - Part 9-2: Ecodesign for power drive systems, motor starters, power electronics & their driven applications - Energy efficiency indicators for power drive systems and motor starters
IEC/TS 60076-20 Ed. 1.0: Power transformers - Part 20: Energy efficiency
IEC TS 60034-31 – Rotating electrical machines – Part 31: Design criteria guidelines
Selection of energy-efficient motors including variable speed
applications – Application guide
IEC 60364-8-1, Low-voltage electrical installations – Part 8-1: Application guidelines
Energy efficiency
IEC TR 62837 – Energy efficiency through automation system
ISO/IEC 15067-3 – Information technology – Home electron- Communication
ic system (HES) application model – Part 3: Model of a demand-response energy management system for HES
IEC 62974-1 – Monitoring and measuring systems used for Measurement infrastructure
data collection, gathering and analysis
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RIDUZIONE DEI RISCHI DA INCENDIO DEI
TRASFORMATORI ATTRAVERSO L’USO DI
ESTERI NATURALI
Prove comparative condotte presso i laboratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco hanno mostrato il notevole miglior comportamento, nei confronti dell’incendio, degli esteri naturali rispetto ai
tradizionali oli minerali.
Michele Mazzaro (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco)
Massimo Pompili (Università di Roma “La Sapienza”)
Il DM 15/7/2014 di approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
l’installazione e l’esercizio delle macchine elettriche fisse, tra cui i trasformatori, con presenza di
liquidi isolanti combustibili in quantità superiore
ad 1 m³ (attività N.48 di cui all’Allegato I al DPR
151/2011), è finalizzato a:
a) prevenire e mitigare, per quanto possibile, le
conseguenze di situazioni di guasto interno
alle macchine che possono essere causa
d’incendio ovvero esplosione;
b) garantire la stabilità delle strutture portanti
al fine di assicurare il soccorso agli occupanti;
c) limitare, in caso di incendio ovvero di esplosione, danni a persone, animali e beni;
d) limitare la propagazione di un incendio all’interno dei locali, edifici contigui o aree esterne;
e) assicurare la possibilità che gli occupanti
lascino l’istallazione indenni o che gli stessi
siano soccorsi in altro modo;
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f)
garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza.
Lo stesso DM 15/7/2014, ai fini antincendio,
prevede una classificazione delle installazioni in
funzione dei livelli di urbanizzazione dell’area di
collocazione delle stesse nonché del volume di
liquido isolante, nel caso di macchine di nuova
installazione, o della potenza, nel caso di macchine esistenti.
Il volume di olio combustibile isolante può essere
ricavato dai dati di targa della macchina elettrica, riferito al peso dell’olio misurato in condizioni
di riferimento normalizzate. Nel caso in cui non
sia possibile accedere ai dati di targa, il volume
di olio combustibile è dichiarato dall’esercente
dell’impianto. Ai fini della determinazione della
capacità complessiva di liquido isolante combustibile per considerare le installazioni fisse
distinte, la norma prevede specifici requisiti di
distanza tra le stesse oppure la presenza di muri
di separazione con determinate caratteristiche di
resistenza al fuoco e di dimensioni.
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Nel DM 15/7/2014 sono riportate anche le disposizioni tese a contrastare la propagazione di un incendio
dovuto allo spandimento del liquido isolante combustibile. In particolare, ogni macchina (con contenuto
di liquido isolante combustibile superiore ad 1 m3) deve essere dotata di un adeguato sistema di contenimento. Per macchine elettriche interne ai locali, si può fare ricorso a bacini di contenimento collocati
intorno alle apparecchiature o al convogliamento del liquido versato in un’area di raccolta, entrambi dimensionati in modo da contenere il volume del liquido isolante contenuto nelle macchine elettriche e
quello del sistema di protezione antincendio (ove previsto).
Per gli impianti all’aperto, il dimensionamento del sistema di contenimento deve essere effettuato secondo le specifiche norme tecniche vigenti; in particolare, la Norma CEI EN 61936-1, di origine IEC e CENELEC
(pubblicata in Italia anche con la classificazione CEI 99-2, ed in vigore dal novembre 2013) prevede una
fossa di raccolta con lunghezza e larghezza pari a quelle del trasformatore, aumentata su ciascun lato
del 20% dell’altezza del trasformatore (conservatore incluso). La stessa Norma prescrive, poi, distanze di
rispetto per i trasformatori o la presenza di muri tagliafiamma.
Recentemente in Italia è stato creato un Gruppo di Lavoro promosso dall’Università di Roma “La Sapienza”, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Dipartimento di Difesa del Suolo dell’ISPRA e il Dipartimento
Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti e Insediamenti Antropici dell’INAIL con la
partecipazione dei principali players del settore elettrico (ENEL, E-Distribuzione, TERNA, ACEA, Costruttori di trasformatori e Produttori di esteri naturali, ecc.) con l’obiettivo di verificare l’effettiva possibilità
di ridurre i rischi per l’uomo e per l’ambiente attraverso una maggiore diffusione di trasformatori elettrici
innovativi isolati con esteri naturali.
Ciò, tenendo anche conto del fatto che il citato DM 15/7/2014, a differenza di quanto riporta la Norma
CEI EN 61936-1, non ha previsto una diversificazione delle distanze di separazione per i trasformatori in
funzione del fatto che si possa trattare di macchine isolate in olio minerale o con altro tipo di olio ad alto
punto di fiamma (come, appunto, gli esteri naturali). I valori di riferimento delle distanze di rispetto in aria
per trasformatori all’aperto sono indicati nella Tabella 3 di tale Norma (Figura 1), che di seguito si riporta,
e risultano differenziati in funzione della classe dell’olio contenuto nel trasformatore, privilegiando l’uso
degli esteri naturali (liquidi di classe K).
Figura 1 - Tabella 3 della Norma CEI EN 61936-1 (CEI 99-2)
N.B.: Nella tabella, ove si fa riferimento agli esteri naturali (liquidi in classe K) il volume soglia del liquido
indicato non è corretto: non dovrebbe essere di 3.800 litri ma bensì di 38.000 litri.
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I vantaggi rispetto alla sicurezza al fuoco riconosciuti agli esteri naturali dalla Norma internazionale IEC 61936-1 sono anche confermati dai
documenti di riferimento normalmente in uso
nel Nord America e predisposti da FM Global
(Factory Mutual Insurance Company), il gruppo
assicurativo americano specializzato in valutazione e prevenzione del rischio industriale.
Nel settore dei trasformatori, l’FM Global ha
pubblicato il documento “Transformers - Property Loss Prevention Data Sheets” (luglio 2012)
che favorisce ampiamente l’uso degli esteri naturali. Ciò spiega anche l’ampissima diffusione
nel Nord America di trasformatori isolati con
esteri naturali (soprattutto da distribuzione) il
cui numero, ad oggi, può essere stimato in circa
500.000 unità.
Allo scopo di verificare il diverso comportamento
degli esteri naturali, il Gruppo di Lavoro costituitosi in Italia ha anche provveduto ad eseguire
alcune prove comparative (spray-test) di tali isolanti innovativi, costituiti da esteri naturali, presso
i laboratori del Nucleo Investigativo Antincendi
del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Queste prove hanno mostrato, nei confronti
dell’incendio, il migliore comportamento degli
esteri naturali rispetto ai tradizionali oli minerali:
in particolare, anche se sottoposti ad un innesco
esterno continuo, gli esteri naturali hanno mostrato una straordinaria incapacità di sostenere,
anche per tempi brevi, la presenza della fiamma.
Tale proprietà garantisce una maggiore sicurezza nei confronti nell’innesco e della propagazione
dell’incendio.
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CONTAMINAZIONE DEI SITI DOVUTA A
SVERSAMENTO DI OLIO MINERALE PER
TRASFORMATORI E VANTAGGI NELL’USO DI
ESTERI NATURALI
Gli esteri naturali possiedono una straordinaria biodegradabilità rispetto agli oli minerali con grandi vantaggi per l’ambiente in caso di
possibili sversamenti.
Bemporad E., Berardi S., Ledda A. (INAIL, Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e
Sicurezza degli Impianti, Prodotti e Insediamenti Antropici)
Calcara L., Pompili M. (Università degli Studi di Roma La Sapienza, Dipartimento
di Ingegneria Astronautica, Elettrica ed Energetica)
Introduzione
I trasformatori elettrici di potenza sono componenti delle reti elettriche. Il tipo di trasformatore
più diffuso è quello che utilizza liquidi isolanti, sostanze queste che ne estendono il campo di impiego alle più elevate tensioni (anche oltre i 500
kV) e potenze (anche oltre i 500 MVA).
Sin dalle prime applicazioni (inizi del ‘900), il mezzo più utilizzato quale isolante, in combinazione
con carte e cartoni, è l’olio minerale, che offre un
eccellente compromesso fra costi e prestazioni,
e presenta un’ottima compatibilità con gli altri
materiali impiegati nella costruzione dei trasformatori.
L’olio minerale ha però caratteristiche di infiammabilità ed anche di possibile pericolo per la sa-
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lute e l’ambiente che, ai fini dell’analisi dei rischi
legati al suo utilizzo, inducono alla considerazione di scenari incidentali quali incendio ed esplosione, rilascio tossico e contaminazione del suolo e delle acque superficiali e profonde.
In considerazione di ciò, sia in ambito nazionale
che internazionale trovano oggi una precisa collocazione normativa quali liquidi sostitutivi degli
oli minerali gli esteri naturali, comunemente denominati oli naturali. La recente pubblicazione
nel dicembre 2014 da parte del CEI della Norma,
di origine IEC e CENELEC, CEI EN 62770 “Esteri
naturali nuovi per trasformatori e apparecchiature elettriche similari” conferma l’interesse del
mondo dei trasformatori, sia di grande potenza
che da distribuzione, verso questa innovazione
tecnologica.
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Sversamento di olio minerale e contaminazione del suolo
Gli sversamenti ambientali di olio minerale, presenti nei trasformatori di potenza, possono essere dovuti
principalmente a rilascio accidentale a seguito di furto o tentato furto del rame presente all’interno del trasformatore; caduta accidentale o guasto di un trasformatore contenente olio; spandimento conseguente
ad incendio; sopravanzo di una o più vasche di raccolta, ad esempio a seguito di forti piogge. Generalmente si tratta di eventi che causano contaminazioni di aree con superficie non superiore a 1000 m2 e che
quindi rientrano nelle procedure semplificate di cui all’art. 249 del D.Lgs. 152/2006 (Figura 1).
Figura 1 - Schema della procedura semplificata (art. 249 D.Lgs. 152/2006)
Per effettuare una valutazione sull’incidenza di tali eventi su territorio nazionale sono stati utilizzati i dati
relativi al numero e la tipologia di siti contaminati della Regione Lazio al 2010 [1], della Provincia di Palermo dal 2001 al 2010 [2] e della Provincia di Viterbo al 2006 [3].
Secondo i dati della Regione Lazio al 2010 [1], di 563 siti contaminati circa il 20% sono ascrivibili a rilasci
accidentali da trasformatori di potenza, incidenza quindi non trascurabile. Esaminando poi il numero e la
tipologia di siti contaminati suddivisi per Provincia, risulta che mentre la contaminazione connessa alla
presenza di Punti Vendita Carburanti (PVC) è predominante nella Provincia di Roma, quella legata a sversamenti da trasformatori ha maggior rilievo nella Provincia di Viterbo (Figura 2).
Figura 2 - Siti contaminati nel Lazio al 2010 suddivisi per tipologia e per Provincia
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Esaminando i dati della Provincia di Palermo dal 2001 al 2010 [2], su di un totale di 137 siti soggetti a
contaminazione i rilasci accidentali da trasformatori di potenza corrispondono al 30%. Anche a seguito di
questa seconda analisi, sebbene con numeri e proporzioni leggermente diverse da quelle del Lazio, emerge che i siti contaminati da sversamento accidentale di olio da trasformatore sono secondi per diffusione,
dietro ai PVC (Figura 3).
Figura 3 - Siti contaminati in Provincia di Palermo dal 2001 al 2010
Infine, si è effettuato un approfondimento delle situazioni di inquinamento del suolo denunciate al 2006
in Provincia di Viterbo [3]. Questi dati, sebbene meno aggiornati rispetto ai precedenti, sono di interesse
poiché riportano anche l’estensione della contaminazione. Per numero di episodi registrati, il tipo di contaminazione più diffusa è quella da trasformatore con il 48% dei casi. Analizzando i dati relativi alla media
dell’estensione della contaminazione, i siti con la maggior area contaminata sono le discariche, seguite
dalle attività commerciali/industriali e dai PVC; i rilasci accidentali da trasformatori hanno coinvolto una
superficie media di soli 37 m2 (Figura 4).
Figura 4 - Siti contaminati in Provincia di Viterbo al 2006
Volendo interpretare i dati sopra riportati in termini di valutazione qualitativa del rischio, considerando il
numero di eventi occorsi assimilabile alla “frequenza” e l’estensione dell’area contaminata assimilabile
alla “magnitudo”, i siti contaminati a maggiore e minore “magnitudo” risultano essere rispettivamente le
discariche e i rilasci accidentali da trasformatori, mentre la “frequenza” di questi ultimi non appare essere
trascurabile.
Nonostante la maggior parte di rilasci riguarda essenzialmente trasformatori di MT/bt, esistono tuttavia
casi riguardanti alcuni eventi gravi occorsi in trasformatori di grandi dimensioni che hanno comportato un
rilascio ingente di olio minerale, come indicato in Tabella 1.
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Tabella 1 - Eventi occorsi in trasformatori di grandi dimensioni
Data
Luogo
Comparto
ambientale
contaminato
Olio minerale sversato
(litri)
Tipo trasformatore
Aprile
2016
Chicago
(Stati Uniti)
Lago
Michigan
Febbraio
2016
Aprilia
(Italia)
Terreno
2.000
Ottobre
2015
Roma
Terreno
35.000
(circa)
Maggio
2015
Stato di
New York
(Stati Uniti)
Fiume
Hudson
11.400
Centrale nucleare
Indian Point
Aprile
2015
Quebec
(Canada)
Terreno
20.000
Trasformatore di
una miniera
Febbraio
2012
Taranto
(Italia)
Terreno
38.000
(circa)
Trasformatore
dell’ILVA
Causa incidente
Trasformatore di
una centrale
nucleare
Trasformatore di
un impianto
industriale
Incendio del
trasformatore
Trasformatore colpito
da un fulmine
Cortocircuito e
l’esplosione di un
trasformatore.
Cortocircuito di un
trasformatore
Vantaggi nell’uso di esteri naturali
I vantaggi forniti dall’utilizzo nei trasformatori di un fluido dielettrico sono stati chiari sin dalle prime applicazioni di queste apparecchiature. Il liquido isolante che da sempre ha trovato un larghissimo impiego è
l’olio minerale, un derivato del petrolio. Gli oli minerali hanno ottime proprietà dielettriche, di trasmissione
del calore e il loro prezzo di mercato risulta molto contenuto rispetto a tutti gli altri tipi di liquidi isolanti.
Di contro, hanno il limite di avere una temperatura di infiammabilità inferiore agli altri, oltre ad un maggior
impatto ambientale e sanitario. Gli oli minerali sono composti da idrocarburi leggeri (C<12) e soprattutto
da idrocarburi pesanti (C>12), non cancerogeni ma tossici per l’uomo. Per una esposizione cronica agli
stessi tale tossicità è espressa in termini di RfD per ingestione e RfD per inalazione che rappresenta una
stima dell’esposizione media giornaliera a cui è sottoposto l’uomo, che non produce effetti avversi apprezzabili sull’organismo durante il corso della vita. In Tabella 2 sono riportate le proprietà tossicologiche
e indicazioni sulla volatilità [4] degli idrocarburi [5].
Tabella 2 - Proprietà tossicologiche e volatilità degli idrocarburi [5]
RfD Ing.
[mg/kg-giorno]
RfCi
RfD Inal.
[mg/kg-giorno]
[mg/m 3]
Peso
Molecolare
[g/mole]
Volatilità
(OMS, 1989)
VVOC
Idrocarburi (Classificazione TPHCWG)
Alifatici C5-C6 (*)
6,00E-02
1,91E-01 - 5,14E+00
6,7E-01 - 1,8E+01
80,00
Alifatici >C6-C8 (*)
6,00E-02
1,91E-01 - 5,14E+00
6,7E-01 - 1,8E+01
110,00
VOC
Alifatici >C8-C10
1,00E-01
1,43E-01
5,00E-01
130,00
VOC
Alifatici >C10-C12
1,00E-01
1,43E-01
5,00E-01
160,00
VOC
Alifatici >C12-C16
1,00E-01
1,43E-01
5,00E-01
210,00
SVOC
Alifatici >C16-21
2,00E+00
1,43E-01
5,00E-01
280,00
SVOC
Alifatici >C21-C35
1,60E+00
1,43E-01
5,00E-01
280,00
SVOC
Aromatici >C7-C8
1,00E-01
5,43E-01
1,90E+00
92,00
VOC
Aromatici >C8-C10
4,00E-02
5,71E-02
2,00E-01
120,00
VOC
Aromatici >C10-C12
4,00E-02
5,71E-02
2,00E-01
140,00
VOC
Aromatici >C12-C16
4,00E-02
5,71E-02
2,00E-01
150,00
SVOC
Aromatici >C16-C21
3,00E-02
5,71E-02
2,00E-01
180,00
SVOC
Aromatici C >21-35
3,00E-02
5,71E-02
2,00E-01
250,00
SVOC
VVOC
Idrocarburi (Classificazione MADEP)
Alifatici C5-C8
4,00E-02
5,70E-02
2,00E-01
93,00
Alifatici C9-C18
1,00E-01
5,70E-02
2,00E-01
170,00
VOC
Alifatici C19-C36
2,00E+00
5,70E-02
2,00E-01
280,00
POM
Aromatici C9-C10
3,00E-02
1,43E-02
5,00E-02
120,00
VOC
Aromatici C11-C22
3,00E-02
1,43E-02
5,00E-02
150,00
VOC
(*) Per la RfD Inal. e RfC i primo valore và utilizzato nel caso di contenuto di n-esano > 53%, mentre il secondo valore và utilizzato
nel caso di contenuto di n-esano < 53%
SETTEMBRE 2016
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SETTEMBRE 2016
Con esclusione della negativa esperienza legata all’impiego degli Askarel (PCB), possibili alternative agli
oli minerali sono individuabili negli oli siliconici, esteri sintetici e esteri naturali.
Tuttavia, solo questi ultimi hanno caratteristiche talmente innovative e attraenti da averne permesso nel
mondo una rapida applicazione nei trasformatori elettrici.
Gli esteri naturali sono prodotti generalmente da fonti rinnovabili come gli oli vegetali (es. olio di semi di
soia, olio di nocciole) e consistono sostanzialmente in trigliceridi. Questi hanno il vantaggio di possedere
un punto di infiammabilità significativamente superiore (generalmente > 300 °C) rispetto agli oli minerali;
inoltre sono sostanze essenzialmente non pericolose per la salute umana e l’ambiente, sono una risorsa
rinnovabile, a fine vita possono essere riutilizzati come sottoprodotti (es. biodiesel), rispondendo ai requisiti dell’economia circolare, e sono caratterizzati da un’elevata biodegradabilità che fa presupporre un
minor impatto ambientale.
Quest’ultimo aspetto risulta evidente in Figura 5, in cui è riportato l’andamento dei tempi di semi-vita dei
diversi liquidi isolanti. In caso di sversamento accidentale, quindi tale elevata biodegradabilità riduce la
possibilità che si generino condizioni critiche per l’ambiente, ovviamente con valutazioni specifiche da
adottare di caso in caso.
Il loro uso in scala commerciale è ancora limitato, anche in relazione al loro maggiore costo rispetto ai
tradizionali oli minerali ed una tendenzialmente minore capacità di resistenza all’ossidazione che, tuttavia,
può essere oggi migliorata attraverso l’uso di appropriati additivi. Nel mondo tuttavia, ad oggi si conta
che siano stati realizzati circa 1 milione di trasformatori (soprattutto da distribuzione) isolati con esteri
isolanti.
Figura 5 - Andamento della biodegradabilità delle quattro tipologie di oli isolanti [8]
Conclusioni
Da quanto sopra descritto emerge che il rischio associato allo sversamento di olio minerale da trasformatori di potenza sul suolo, seppur non preoccupante, non è un rischio trascurabile. Non tanto in termini di
entità della contaminazione, quanto di frequenza di accadimento.
L’utilizzo di esteri naturali, in sostituzione agli oli minerali, è auspicabile in quanto di minor impatto ambientale e sanitario: elevata biodegradabilità e assenza di pericolosità per la salute umana e per l’ambiente.
Tali caratteristiche ovviamente non possono che condizionare favorevolmente la scelta delle azioni da
intraprendere per la messa in sicurezza d’emergenza e per l’eventuale bonifica, nonché andare a vantaggio
della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori impegnati nelle suddette attività.
Nel 2016 l’Università di Roma “La Sapienza” ha costituito un Gruppo di Lavoro (GdL), di cui fanno parte
anche esperti dei VVF, dell’ISPRA e dell’INAIL, con l’obiettivo di verificare l’effettiva possibilità di ridurre i
rischi per l’uomo e per l’ambiente, attraverso una maggiore diffusione dei trasformatori elettrici isolati con
esteri naturali.
Le attività del GdL, condotte con la collaborazione dei principali players del settore, sono anche finalizzate
ad effettuare uno studio di sostenibilità che tenga in debito conto degli aspetti economici, ambientali e
sociali connessi a tale innovazione.
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CEIMAGAZINE
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Bibliografia
[1]
Regione Lazio, Elenco dei siti contaminati, http://www.regione.lazio.it/binary/rl_protezione_ civile/
tbl_contenuti/aggiornamento_settembre_2011.pdf, 2011
[2]
Abita A., Pellerito M.C., Di Salvo G., Purpura O., Il miraggio della bonifica dei siti contaminati, http://
www.arpa.sicilia.it/wp-content/uploads/2014/06/Relazione_siti_contaminati .pdf, 2014
[3]
Provincia di Viterbo, Rapporto sullo stato dell’ambiente, http://www.provincia.vt.it/agenda21/default3.asp, 2006
[4] OMS, Regional Office for Europe, Indoor air quality: organic pollutants, Report on a WHO Meeting,
Berlin, 23-27 August 1987. EURO Reports and Studies 111, Copenhagen, 1989.
[5] Istituto Superiore di Sanità, Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro, Banca
dati ISS-INAIL – Proprietà chimico-fisiche e tossicologiche e Documento di supporto alla Banca
dati “ISS-INAIL”, Roma, 2015.
[6] Pompili M., Scatiggio F., Tumiatti V., Liquidi isolanti: nuove prospettive ed evoluzione normativa,
Unione e Certificazione, numero 5, pp. 41-44, 2009.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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INTERVISTA
SETTEMBRE 2016
INTERVISTA A ENRICO TIRONI
Presidente CEI/CT 315 “Efficienza energetica”
Enrico TIRONI
Nato a Bergamo nel 1946, ha conseguito la laurea in Ingegneria Elettrotecnica presso il Politecnico di Milano, dove è attualmente Professore
Ordinario della Cattedra di Impianti Elettrici e
dove ha ricoperto rilevanti incarichi direttivi tra
il 1996 e il 2009. È membro di diversi Comitati
Tecnici del CEI, oltre che Presidente del Comitato
Tecnico 315 dal 2010, recentemente confermato
dal Comitato Esecutivo del CEI anche per il triennio 2016-2018. È coordinatore del Gruppo misto
UNI/CTI-CEI-GGE sulla gestione dell’energia.
Consigliere dell’AEIT (Federazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione, Informatica
e Telecomunicazioni) e Presidente del Consiglio
Direttivo dei Gruppi tematici Distribuzione e Impianti Elettrici Utilizzatori dell’AEIT.
L’attività scientifica, documentata da oltre 170
pubblicazioni, è stata essenzialmente imperniata
su problematiche attinenti agli impianti elettrici,
alla conversione e alla regolazione statica dell’energia elettrica, all’impatto dell’elettronica di potenza sulle reti elettriche (disturbi indotti nelle reti
e provvedimenti per contenerli), alle applicazioni
elettriche, alla sicurezza degli impianti elettrici,
allo studio di reti di distribuzione innovative in
corrente continua e allo studio di sistemi di accumulo dell’energia elettrica. Attualmente l’attività
di ricerca è particolarmente incentrata su tematiche relative alla generazione distribuita, alla qualità del servizio elettrico e al recupero dell’energia
di frenatura di azionamenti elettrici in dispositivi
di accumulo innovativi. Nell’ambito delle tematiche di ricerca di cui sopra è stato titolare di contratti con enti pubblici e privati.
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Quali sono le motivazioni che hanno portato il CEI a
promuovere un nuovo CT, il CT 315, finalizzato ad affrontare tematiche relative all’efficienza energetica?
L’energia è, e sempre più lo sarà, un bene prezioso;
è la linfa che dà vita alla società moderna. Dell’energia non se ne può fare a meno, ma produzione,
trasmissione, distribuzione e consumo di energia
hanno un impatto significativo sull’ambiente.
In un contesto sociale caratterizzato da una
sempre maggiore attenzione per l’ambiente, per
salvaguardare le popolazioni e gli ecosistemi
dall’impatto dei cambiamenti climatici, il miglioramento dell’efficienza energetica in tutte le sue
trasformazioni rappresenta uno degli strumenti
rilevanti; contribuisce in particolare a rispettare
gli impegni assunti a livello internazionale per
contrastare l’effetto serra riducendo l’anidride
carbonica immessa in atmosfera.
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È necessario imparare ad essere più efficienti, ovvero evitare gli sprechi utilizzando a parità di servizi offerti, minori quantitativi di energia. Possiamo
in sostanza affermare che l’energia non consumata e quindi risparmiata, la cosiddetta “energia bianca”, sia la prima fonte di energia pulita.
Il CT 315, quindi, è solo uno dei Comitati che si
occupano del tema dell’efficienza energetica ma,
data la natura trasversale del tema, permea di
fatto il CEI nel suo complesso.
Lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia dell’ambiente spingono e sempre più spingeranno nel
futuro, non solo verso l’impiego più consistente
delle fonti rinnovabili, ma anche verso un uso più
razionale dell’energia.
L’attività del CT 315 si prefigge l’obbiettivo di fornire, attraverso l’emissione di linee guida, una
corretta informazione in materia di efficienza
energetica, indirizzando il lettore ad operare le
scelte più oculate sotto il profilo tecnico-economico.
Tra le diverse forme energetiche, l’energia elettrica assume un ruolo di rilievo: più di un terzo
dell’energia consumata, viene trasformata in
energia elettrica prima di essere utilizzata. Da ciò
ne deriva la grande importanza e attenzione che
va assumendo il miglioramento dell’efficienza
energetica nell’ambito elettrico, dalla produzione
agli utilizzi finali.
Queste brevi considerazioni hanno portato il CEI
(Comitato Elettrotecnico Italiano) a presidiare il
tema dell’efficienza energetica ormai da più di
otto anni, partecipando attivamente anche ai
lavori internazionali dell’IEC (International Electrotechnical Commission). In particolare, a livello
nazionale, il CEI ha strutturato la sua organizzazione in tema di efficienza energetica costituendo il CT 315 “Efficienza energetica” che succede
al SottoComitato 311B. Il CT 315, che si avvale
del supporto di oltre 60 esperti, è il Comitato Tecnico che tratta l’efficienza energetica nel settore
elettrico da un punto di vista di sistema, orizzontale, completando e, ove necessario coordinando, l’attività in questo ambito degli altri Comitati
Tecnici di prodotto. A solo titolo di esempio, il CT
205 che tratta di domotica, ha pubblicato la Guida CEI 205-18 che esamina una serie di funzioni
di automazione codificate dalla Norma EN 15232
e che possono contribuire alla riduzione del fabbisogno energetico di un edificio, illustrandone
la logica di funzionamento e specificandone lo
schema di principio ed i componenti.
Quali sono gli obiettivi primari del CT 315?
L’argomento dell’efficienza energetica è sempre
più oggetto di attenzione nella documentazione
tecnica nazionale ed internazionale: è in particolare tema ricorrente di numerosi convegni e argomento trattato da svariati organi di informazione
che talvolta però, forniscono messaggi scorretti
e/o incompleti, messaggi che finiscono di fatto
col nuocere alla causa dell’uso razionale dell’energia elettrica.
L’attività del CT 315 è finalizzata ad affrontare le
tematiche energetiche in un’ottica di sistema e
non di singolo componente. Il tener conto di un “
solo anello” della catena dell’energia senza prendere in considerazione il sistema nella sua globalità potrebbe infatti portare a risultati fuorvianti.
La scelta delle diverse soluzioni non deve inoltre
essere disgiunta da valutazioni economiche che
tengano conto dell’intero ciclo di vita del sistema e quindi dei costi energetici di produzione e
di smaltimento. L’adozione di soluzioni virtuose
sotto il profilo dell’efficienza energetica porta in
generale ad un esborso iniziale con tempi di ritorno non sempre necessariamente molto brevi.
In sintesi, il CT 315 si prefigge lo scopo di divulgare una cultura energetica cercando di vincere l’inerzia, talvolta presente negli operatori del settore, che porta a privilegiare soluzioni consolidate
guardando con “sospetto” alle nuove possibilità
offerte dalla tecnica in campo di efficientamento
energetico.
Le linee guida elaborate dal CT 315 vogliono essere una documentazione sufficientemente snella, idonea ad inquadrare gli argomenti trattati e,
al contempo, sono un valido strumento di lavoro
per progettisti e per chi, pur non essendo uno
specialista del settore, deve spesso operare scelte tra diverse soluzioni proposte.
Quali sono i documenti sinora prodotti e quelli in
corso di elaborazione?
L’attività finora svolta dal CT 315 è stata soprattutto circoscritta all’individuazione di soluzioni
energeticamente virtuose con riferimento agli usi
finali. Le linee guida elaborate dai vari Gruppi di
Lavoro prima di essere emesse dal CEI seguono
la stessa trafila delle norme e cioè vengono messe in inchiesta pubblica.
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SETTEMBRE 2016
In particolare, il CT 315 si è organizzato attivando diversi Gruppi di Lavoro a cui danno il loro
contributo esperti di diversa estrazione tecnicoscientifica.
Allo stato attuale, le tematiche affrontate sono
state sostanzialmente le seguenti:
•
Regolazione di portata di fluidi mediante
azionamento inverter-motore a velocità variabile;
•
Data center;
•
Impianti di illuminazione pubblica;
•
Impianti di illuminazione di
interni;
•
Misure distribuite finalizzate all’efficientamento
energetico.
Le attività relative ai primi tre
temi si sono concluse e le relative linee guida sono attualmente disponibili nei canali di
distribuzione del CEI.
Le attività relative agli ultimi due temi
sono tuttora in corso.
Entrando un po’ più nel dettaglio, la Guida CEI
315-1 “Metodologia per la valutazione del risparmio energetico della regolazione di portata mediante azionamento variabile” relativa alla regolazione di portata mediante azionamento variabile,
descrive una metodologia per la determinazione
del risparmio energetico conseguibile attraverso
l’impiego di sistemi elettronici di regolazione di
frequenza e tensione applicati a motori elettrici operanti su sistemi di pompaggio impieganti
pompe di tipo centrifugo.
La Guida CEI 315-8 “Linee guida sull’efficienza
energetica nei Data Center” sull’efficienza energetica nei Data Center ha l’obiettivo di fornire una
serie di informazioni e raccomandazioni utili ad
individuare interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e di proporre uno schema di
valutazione della prestazione energetica del data
center stesso, introducendo in particolare un indice di merito e dei punteggi parziali che consentano di definire le aree di intervento prioritario.
Infine, la CEI 315-4 “Guida all’efficienza energetica degli impianti di illuminazione pubblica:
aspetti generali” raccoglie una serie di indicazioni e raccomandazioni che intendono fornire un
quadro di sintesi dei principali provvedimenti di
miglioramento dell’efficienza energetica di tali
impianti. La Guida si rivolge a tutti coloro che,
seppure non completamente specialisti del settore, operano su sistemi più o meno complessi di
26
illuminazione di spazi pubblici quali strade, piazze, percorsi ciclo-pedonali, aree a verde variamente attrezzate, parcheggi, ecc. Le informazioni riportate nella Guida possono essere utilizzate
sia per la progettazione di nuovi impianti che di
interventi di ammodernamento di quelli esistenti.
Per quanto riguarda gli ultimi due argomenti,
i lavori sono tuttora in gestazione. Il primo argomento, è in avanzato stato di elaborazione e
sostanzialmente sta seguendo un percorso analogo al quello della Guida CEI 315-4; si prefigge
infatti finalità analoghe alla guida sull’illuminazione pubblica, ma è rivolto al variegato mondo
dell’illuminazione degli ambienti interni.
L’ultimo tema, legato alla predisposizione di un sistema di misure
distribuito finalizzato al conseguimento dell’efficientamento
energetico di un intero sistema è di estrema importanza.
Il lavoro è molto ambizioso e
partendo da un articolato e
puntuale approccio iniziale di
tipo metodologico si concluderà con alcuni esempi applicativi
a supporto e chiarificazione della
parte generale. L’importanza del
tema è in particolare avvallata dal fatto che di recente è partita anche a livello
europeo una attività che si prefigge di fatto le
stesse finalità.
Qual è l’attività normativa a livello internazionale
nell’ambito dell’efficienza energetica?
Il tema dell’efficienza energetica è ormai entrato a pieno titolo nell’agenda normativa dell’IEC,
accanto a quelli tradizionali della sicurezza elettrica, della compatibilità elettromagnetica oltre,
evidentemente, a quello principale della codifica
delle prestazioni delle apparecchiature e dei sistemi elettrici ed elettronici e dei relativi metodi
di prova.
Il quadro delle norme tecniche in materia di efficienza energetica a livello internazionale è articolato. Per inquadrarle in modo sintetico può essere utile considerare due grosse categorie: quella
delle norme orizzontali, che trattano argomenti
trasversali come, ad esempio, l’approccio sistematico alla gestione dell’energia o la terminologia e quelle delle norme specifiche di settore, che
trattano il tema nella prospettiva di un particolare
contesto applicativo o di un prodotto specifico.
Partendo da questa classificazione, per quanto
riguarda le norme orizzontali, si possono certamente citare la EN ISO 50001 che definisce i
requisiti di un Sistema di Gestione dell’Energia
e le Norme EN ISO/IEC 13273 che definiscono i
concetti ed una terminologia comune nel campo
dell’efficienza energetica e delle rinnovabili. Con
riferimento, invece, alle norme più settoriali vorrei
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citarne a solo titolo di esempio, alcune particolarmente significative:
•
la IEC 60364-8-1 (efficienza energetica negli
impianti elettrici BT);
•
la serie EN 50598 (efficienza energetica nelle applicazioni con azionamenti) che costituisce un esempio di norma di sistema;
•
le Norme IEC EN 600034-30-1 relative alle
classi di efficienza dei motori elettrici;
•
le EN 50558-1 e 50629-1 relative alla prestazione energetica dei trasformatori di potenza.
Non ci dilunghiamo oltre nell’elenco puntuale delle attività in corso. Basterà qui rimarcare come il
CEI partecipi attivamente ai lavori internazionali
dell’IEC ed a quelli europei del CENELEC (European Committee for Elechtrotecnical Standardisation)
con particolare riferimento ai due principali tavoli
di coordinamento: ACEE (Advisory Committee on
Energy Efficiency) e SFEM (Sector Forum Energy
Management).
Per concludere, val qui la pena di rimarcare come
l’ACEE, creato nel 2013, ha affidato il compito di
proseguire l’opera di organizzazione dei lavori
normativi: in particolare si pone come obiettivo
quello di elaborare una serie di strumenti gestionali per assicurare uno sviluppo dell’attività normativa dell’IEC nel campo dell’efficienza energetica razionale, efficace e, soprattutto, coordinato
tra i vari comitati tecnici.
Quali sono le relazioni attualmente in atto con altri
Enti normatori in materia di efficienza energetica?
In ambito nazionale, il CEI coordina il gruppo
congiunto UNI/CTI-CEI-GGE “Gestione dell’Energia”, la cui segreteria è affidata al CTI (Comitato Termotecnico Italiano): il Gruppo congiunto
UNI-CEI-GGE costituisce l’interfaccia nazionale
dell’attività dello SFEM e dei suoi gruppi di lavoro.
Attualmente sono in corso di definizione le modalità operative del gruppo congiunto.
L’anno appena concluso è stato un anno importante per l’efficienza energetica e ha confermato
la bontà del lavoro svolto dagli organismi di normazione negli anni precedenti in questo ambito,
sia a livello nazionale che internazionale.
La programmazione e, soprattutto, il coordinamento dei lavori tra gli organismi di formazione
europea, ha permesso al CEI ad all’UNI (insieme
ai suoi Enti federati, CTI in primis) di contribuire alla qualificazione del mercato dell’efficienza
energetica prevista dal D.Lgs. 102/2014 di recepimento della Direttiva 2012/27/EU del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre
2012 sull’efficienza energetica: l’attività svolta si
è concretizzata in una serie di norme tecniche
che sono alla base degli schemi di accreditamento per la certificazione delle ESCO (UNI CEI
11352), degli EGE (UNI CEI 11339) dei Sistemi di
Gestione dell’Energia (ISO 50001) e degli auditor
energetici (UNI CEI EN 16247-5) e di norme che
consentono di eseguire le diagnosi energetiche
obbligatorie previste dall’art. 8 del decreto in
conformità ai requisiti dello stesso decreto (EN
16247-1/2/3/4).
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SETTEMBRE 2016
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INTERVISTA
SETTEMBRE 2016
INTERVISTA A MASSIMO POMPILI
Segretario dell’IEC/TC 10 “Fluidi per applicazioni elettrotecniche”
Massimo POMPILI
Massimo Pompili è Docente di Componenti e
Tecnologie Elettriche all’Università di Roma “La
Sapienza”.
praticamente tutte le altre nazioni. Da allora, oltre
alla Segreteria dell’omonimo Comitato IEC, io e gli
altri Esperti italiani abbiamo assunto posizioni di
rilievo in molti dei Gruppi di Lavoro internazionali.
Il CT 10 è ora un “piccolo gioiello” nella galassia
del CEI: il nuovo Presidente dovrà consolidare queste posizioni ed io son pronto a dargli una mano
mantenendo le cariche internazionali che ho, quali
Segretario del TC 10 del IEC e Membro del’ACEA
(Advisory Committee on Environmental Aspects)
della IEC.
Ma su quest’ultimo aspetto e sul rapporto tra Norme e “aspetti ambientali” vorrei tornare dopo nel
nostro colloquio…”.
Quali attività svolte nel CEI per rilanciare il proprio Comitato ricorda con maggiore soddisfazione?
Non ho davvero dubbi; sono due le attività che
vorrei ricordare. Sicuramente le molte Giornate di
Studio che negli anni ho promosso e contribuito
a realizzare, hanno fatto crescere interesse e passione intorno a noi.
Professor Pompili, Lei è stato per quasi vent’anni
Presidente del TC 10 del CEI “Fluidi per Applicazioni Elettrotecniche”. Può farci un breve bilancio ad
oggi?
Quando nel 1997 sono stato nominato Presidente
del CEI/CT 10 ho ereditato un Comitato praticamente inattivo e son riuscito a creare un gruppo
di persone, di Esperti di Utilities, Istituzioni e Società italiane in grado di rilanciare il prestigio del
CEI nel mondo. E ciò oggi ci è riconosciuto da
28
Tra queste, ricordo con molto piacere quelle legate
al problema dello “zolfo corrosivo” (e dei numerosi,
importanti e imprevisti guasti nei trasformatori a
causa di un olio isolante manifestatosi appunto
come “corrosivo”) e la prossima che si svolgerà
il 20 ottobre a Roma sull’uso di liquidi isolanti di
nuova generazione nei componenti elettrici; parlo
degli esteri naturali e cioè di liquidi di derivazione
vegetale.
L’introduzione di queste nuovi liquidi potrebbe rappresentare una grande innovazione nel settore
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elettrico, perché gli oli isolanti tradizioni sono derivati del petrolio e, come tali, sono infiammabili e
molto poco biodegradabili in caso di sversamento
nell’ambiente.
Il secondo aspetto che mi piace ricordare è quello di aver fatto in modo che si arrivasse ad una
più larga partecipazione di esperti, rendendo
anche più agevole la presenza di Istituzioni e
Ministeri, con lo svolgimento di riunioni di Comitato presso le Aziende dove lavorano gli Esperti
più attivi del CT 10. Ciò ha permesso di far comprendere alle rispettive direzioni che partecipare
ad attività normative non significa “prendersi un
giorno di vacanza” ma significa diventare protagonisti nello scrivere le prossime “regole del
gioco”. Siamo stati ospiti nelle sedi di ENEL e
TERNA a Venezia e Firenze, della SEA MARCONI
a Torino, del Gruppo PARODI a Genova e altre
ancora… siamo arrivati anche a Lecce ottenendo un buon successo.
Forse non tutti conoscono il CT 10, che Lei ritiene molto importante… ce lo vuole presentare?
Al contrario, credo che tutti abbiano chiara l’importanza del CT 10 che si occupa di Fluidi Isolanti per
applicazioni elettrotecniche. I Comitati sono stati creati negli anni a livello IEC seguendo numeri
progressivi e se, dunque, parliamo del CT 10 vuol
dire che stiamo parlando di uno dei primi nati tra i
Comitati Tecnici.
Infatti, il CT 10 è stato istituito nel 1924 con il
nome di “Oli per Trasformatori” riflettendo l’unica
applicazione dell’epoca. Poi in quasi 100 anni son
successe tante cose ed il nome di questo Comitato è cambiato più volte sino a diventare quello
attuale “Fluidi per applicazioni Elettrotecniche”.
Ciò vuol dire che oltre a liquidi isolanti per trasformatori, il CT 10 si occupa di molte altre cose che
comprendono anche l’esafluoruro di Zolfo (SF6)
ed i lubrificanti per turbine ed altri grandi macchinari elettrici.
Il CT 10 ha molta rilevanza perché ha un ruolo trasversale a molti altri Comitati Tecnici che si occupano di prodotti, come il CT 14 (Trasformatori di
Potenza), il CT 17 (Grossa Apparecchiatura), il CT
20 (Cavi per Energia), il CT 38 (Trasformatori di Misura), ecc. L’importanza del CT 10 risiede nel fatto
che la parte più debole di un componente elettrico
è l’isolamento e che i grandi apparati sono nella
stragrande maggioranza isolati con fluidi isolanti.
Dunque, problemi nell’olio possono condurre a
guasti, ad esempio, di grandi trasformatori con
gravi perdite economiche, problemi ambientali e
di sicurezza. Se poi aggiungiamo che, ad oggi, i
fluidi isolanti più utilizzati sono l’SF6 (con la sua
appartenenza alla famiglia dei gas serra) e gli oli
minerali (sostanze infiammabili) allora il perché il
CT 10 è Comitato strategico sarà chiaro a tutti.
Anno
Scopo del Comitato Tecnico 10
1924
In sede IEC nasce il Comitato Tecnico 10
con il nome di “Oli per trasformatori”
1926
Il nome del Comitato viene modificato in
“Oli isolanti”
1961
Il campo di azione del CT 10 viene esteso
anche ai gas isolanti
1980
Il CT 10 assume l’attuale denominazione “Fluidi per utilizzazioni elettriche” che
comprendono gas e liquidi isolanti e anche lubrificanti per turbine
Quale è stato è qual è il contributo italiano in sede
internazionale di TC 10 IEC e CENELEC?
L’Italia ha assunto la Segreteria del TC 10
dell’IEC nel 1998, quando io sono stato nominato Segretario. In quegli anni, la rappresentanza
italiana nei diversi Gruppi di Lavoro IEC internazionali era davvero ridotta al minimo nonostante che sino a poco tempo prima il Dott. Emilio
Serena (ENEL) fosse stato apprezzato Presidente del TC 10 dell’IEC.
Non è stato facile ricollocare l’Italia al centro della
scena ed io credo di esserci riuscito creando intorno a me un team di esperti, ma anche di amici,
che mi hanno accompagnato in questi venti anni.
Abbiamo assunto posizioni importantissime nella preparazione di molte Norme internazionali
riuscendo a dare in molti casi un contributo determinante come è stato per il problema sopraggiunto nel mondo legato a improvvisi guasti in
trasformatori dovuti alla presenza di “zolfo corrosivo” negli oli minerali isolanti. Il contributo italiano nella messa a fuoco del problema e delle soluzioni normative è stato senza dubbio decisivo.
Nel passato, infatti, la corrosività degli oli minerali veniva controllata con test normalizzati
(DIN-51353 e ASTM-1275) del tipo “passa o non
passa” con risultati variabili a seconda del colore che assumeva una barretta metallica (rame o
argento) dopo alcune ore che era immersa a una
determinata temperatura in olio isolante.
Tuttavia, questi metodi di prova si sono rivelati
praticamente inadeguati a mettere in evidenza la
corrosività degli oli isolanti messi in circolazione
negli anni ’90 nonostante che le precedenti edizioni delle più importanti norme del TC 10, quali
la IEC 60296 (Oli minerali isolanti nuovi per trasformatori) e la IEC 60422 (Oli minerali isolanti
- Linee Guida per il controllo e la manutenzione)
indicassero quale metodo per la determinazione dello zolfo corrosivo proprio il citato metodo
ASTM D1275.
L’inefficacia di tali metodi spinse l’Italia (CEI) all’inizio del 2005 a richiedere in sede internazionale
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SETTEMBRE 2016
(IEC) l’immediata revisione delle suddette norme
IEC 60296 e IEC 60422, come poi è effettivamente andato.
Anche il lavoro fatto a livello europeo CENELEC è
stato importante, avendo l’Italia guidato il Gruppo
di Lavoro che ha preparato il Technical Report
CLC/TR 50503 dal titolo “Guidelines for the inventory control, management, decontamination and/
or disposal of electrical equipment and insulating liquids containing pcbs (Linee guida per l’inventario, la gestione, la decontaminazione e/o lo
smaltimento di apparecchiature elettriche e liquidi
isolanti contenenti PCB)”. Questo Report CLC/TR
50503, pubblicato nel febbraio 2010, è frutto
di una proposta del Comitato italiano CEI
CT 10 che già aveva sviluppato la norma italiana CEI 10-38 (09/2002) e
rappresenta la migliore risposta
per le attività di gestione del
ciclo di vita di parchi macchine elettriche isolate con fluidi
isolanti contaminati da PCB e
altri pops (Persistent Organic
Pollutants – Contaminanti Organici Persistenti) secondo le
indicazioni della Convenzione di
Stoccolma del maggio 2001.
Pare che Lei ci racconti di eventi avvenuti del passato, senza alcun riferimento al
ruolo italiano presente in sede internazionale TC
10 IEC e CENELEC
Ho parlato di “zolfo corrosivo” e del problema del
PCB perché sono state tappe fondamentali del
contributo italiano in ambito IEC e CENELEC CT
10 ma anche ora il nostro Paese mantiene un ruolo centrale nel gestire situazioni importanti come
la normazione per gli oli minerali provenienti da
riciclo (e non “unused” e cioè provenienti dalla distillazione del petrolio) o come la necessità di dare
impulso all’uso di nuovi liquidi isolanti, quali gli oli
vegetali, a vantaggio dell’ambiente e della prevenzione dei rischi.
Ma perché Lei ritiene tanto importante normare gli
esteri naturali, o oli vegetali, per favorirne l’impiego?
I trasformatori oggi sono isolati con oli minerali e
ciò rappresenta una soluzione validissima; non lo
dico solo io ma oltre un secolo di storia. Però le
tecnologie avanzano ed è nostro dovere guardarle
con attenzione e prudenza ma senza eccessiva
diffidenza. Gli esteri naturali sono stati messi a
punto agli inizi degli anni ’90 ed i primi impieghi
risalgono alla fine di quel decennio. Gli esteri naturali sono appunto oli vegetali, cioè oli che possono
essere derivati da piante, come la soia, le nocciole,
i girasoli, etc.; questi liquidi isolanti hanno soprattutto due pregi importanti rispetto agli oli minerali:
una elevatissima biodegradabilità ed un molto più
alto punto di fiamma. Per essere più precisi, vale la
pena ricordare che queste sostanze, se si disperdono per un qualunque incidente nell’ambiente, si
degradano quasi completamente in poco meno
30
di un mese, cosa che non avviene per gli oli minerali; inoltre, il loro punto di fiamma arriva ad
oltre 350 °C mentre gli oli minerali, essendo derivati del petrolio, arrivano a non più di 140-145 °C.
Non deve però essere dimenticato che queste sostanze hanno un limite intrinseco e cioè tendono
ad ossidarsi (invecchiare) più facilmente rispetto
agli oli minerali in presenza di ossigeno. L’innovazione degli ultimi anni consiste nel fatto i produttori sono riusciti a correggere questo elemento
negativo utilizzando appositi additivi.
Peraltro, che gli esteri naturali siano da considerarsi una valida alternativa agli oli minerali è testimoniato dal fatto che in pochi anni nel mondo sono stati realizzati circa 1.000.000
di trasformatori a base di tali oli
vegetali, con applicazioni sempre
più impegnative. Un importante
traguardo risale al 2014, quando
in Germania è stato realizzato
un trasformatore in altissima
tensione (400/132 kV) della potenza di 440 MVA. Ma sono già
noti altri progetti in reti brasiliani per applicazioni a 550 kV.
L’ultima novità, e non è da poco,
riguarda il fatto che il DSO brasiliano
Light ha prescelto trasformatori con
esteri naturali per il potenziamento dell’area dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016.
Infatti, da pochi mesi sono entrati in servizio 3
trasformatori AT/MT isolati con esteri naturali e
dislocati in stazioni elettriche sotterranee.
In ambito IEC, la Segreteria italiana del TC 10
ha promosso la preparazione di Norme specifiche per tali oli vegetali, a protezione della loro
qualità: dopo quasi quattro anni di lavori internazionali è finalmente nata nel novembre 2013
la Norma IEC 62770 “Unused natural esters for
transformers and similar electrical equipment”,
recepita in Italia nel dicembre 2014 con la classificazione CEI 10-50. Sempre in ambito IEC
abbiamo poi promosso lo sviluppo una nuova
norma (PT62975) che riguarda la gestione ed
il controllo degli esteri naturali in macchine in
esercizio. Il primo incontro degli Esperti del
PT62975 si è svolto a Roma nel marzo 2015,
con risultati che lasciano ben sperare.
Personalmente credo che l’impiego degli oli vegetali possa apportare notevoli vantaggi al sistema
elettrico, almeno per talune applicazioni quali:
piccoli trasformatori MT/bt su palo, trasformatori
da distribuzione dislocati in ambito urbano entro
fabbricati o ambienti ristretti anche sotterranei,
trasformatori di potenza aventi siti di installazione
di tipo sensibile. Nulla esclude che si possa andare oltre, ma è bene procedere per gradi…
E in Italia, cosa si sta facendo con questi esteri
naturali?
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Molti Distributori, Società di Produzione e anche
il nostro TSO hanno iniziato ad installare i primi
trasformatori con esteri naturali e sono allo studio molti progetti davvero interessanti. C’è da evidenziare come l’Università di Roma “La Sapienza”
abbia promosso, unitamente a Vigili del Fuoco,
ISPRA e INAIL, la creazione di un Gruppo di Lavoro
italiano sull’uso degli esteri naturali. Questo Gruppo di Lavoro, a cui partecipano anche tutti i Player
del settore, mira a valorizzare i vantaggi di queste
sostanze sul piano della sicurezza ambientale e di
protezione antincendio.
In pochi mesi sono stati fatti passi avanti davvero notevoli ed in via di preparazione un rapporto
ufficiale che dovrebbe creare il presupposto per
favorire anche con semplificazioni legislative l’uso
degli esteri naturali. I risultati di questo “Gruppo di
Lavoro sull’impiego degli Esteri Naturali” saranno,
tra l’altro, presentati nella Giornata di Studio, che
ho promosso insieme a VV.F e CEI che si terrà a
Roma il 20 ottobre 2016 presso l’Aula Magna dell’istituto Superiore Antincendi (ISA) dei VV.F.
CENELEC si sono considerevolmente ridotti,
non per mancanza di interesse ma per ovvie
priorità in tempi di limitate risorse finanziarie.
Di ciò pochi pare che se ne curino e questo è, a
mio parere, un grave errore perché arreca un graduale ma tangibile impoverimento delle norme.
Quali sono, secondo Lei, gli obiettivi prioritari che bisognerebbe dare al mondo normativo elettrico in generale ed a quello del CT 10 in particolare?
Ci sono tre obiettivi importanti che il mondo normativo elettrico dovrebbe realmente darsi a breve scadenza; e mi riferisco a:
•
Valorizzare l’uso delle Norme nel settore elettrico a livello nazionale e meglio
diffonderne l’adozione nei Paesi extraeuropei, soprattutto con riferimento a quelli delle nuove economie ed emergenti.
A noi europei sembra logico il rispetto delle norme elettriche, però basta poi
andare in Paesi come il Brasile per rendersi conto che non è proprio così…
Anche in Europa molto spesso i riferimenti
alle Norme elettriche sono poi spesso solo
formali e talvolta gli atti legislativi contraddicono o sono incoerenti con quelli normativi
con problemi di sicurezza e distorsione nei
mercati;
•
Riavvicinamento tra istituzioni normative
internazionali, con particolare riferimento
ad IEC e ASTM. Sembra incredibile ma in
tempi di economie globali nel mondo esistono due mondi normativi paralleli, uno con baricentro internazionale (IEC) e l’altro con baricentro Nord americano (ASTM, American
Society for Testing and Materials) e ancora
si fa molto poco per una loro “unificazione”.
Nell’IEC TC 10, ad esempio, abbiamo Norme
anche per metodiche di laboratorio che non
sono allineate con quelle dell’omologo Comitato (D27) dell’ASTM.
Come Segretario del TC 10 IEC ho promosso per quanto possibile la reciproca
partecipazione degli Esperti alle attività
dei Comitati ASTM D27 ed IEC/TC 10. Io
stesso cerco di partecipare a molte attività dell’ASTM D27 ed anche i Colleghi
americani partecipano assiduamente a
quelle dell’IEC/TC 10. Nell’IEC/TC 10 ho
creato dei Liaisoner permanenti che ci informano reciprocamente sulle attività in corso.
Tuttavia, questi due mondi procedono su
strade parallele, quasi ignorandosi con la
negativa conclusione che in un mondo globale abbiamo regole diverse per una stessa
attività;
Il più grande trasformatore (440 MVA – 420 kV)
al mondo isolato con esteri naturali anziché oli
minerali. Il trasformatore ha una massa complessiva di oltre 381 tonnellate ed è entrato in
funzione nel febbraio 2014 presso la Stazione
Elettrica transnetbw and netzebw di “BruchsalKändelweg” (Germania).
Lei è Professore presso l’Università di Roma La Sapienza, quale è secondo Lei il ruolo esistente tra i
mondi normativi e quelli scientifici?
Questo è un tema molto importante a cui bisognerebbe dare molta attenzione perché le
Università sono centri di sapere e cultura e
davvero non hanno interessi propri da rappresentare se non quelli della collettività. Purtroppo, negli anni il ruolo e la partecipazione delle
Università alle attività normative di CEI, IEC e
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•
Dare un significato concreto nel mondo normativo IEC/CEI all’ambiente. È un
punto molto importante quello dell’ambiente. Tutti ne parliamo, vi sono centinaia di leggi, protocolli, decreti che ci ri-
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SETTEMBRE 2016
chiamano gli obblighi verso l’ambiente.
Il CEI e l’IEC hanno la facoltà o forse il dovere di scrivere le loro Norme anche al
fine di rendere più agevole l’applicazione
di tali leggi presenti a tutela dell’ambiente.
In teoria è così ma poi nella pratica nascono
molti distinguo, perché ambiente e interessi
economici non sempre vanno nella stessa
direzione. Purtroppo ad oggi è così: le Norme nel settore elettrico, almeno per quanto
attiene il TC 10, non hanno sin qui dato quel
“valore aggiunto” a quelle chiarificazioni che
davvero potrebbero permettere una semplificazione pratica che potrebbe rendere più
agevole il rispetto delle regole per una più efficace protezione ambientale.
E il futuro del TC 10?
L’Italia nel futuro continuerà ad avere un ruolo
importante nel mondo normativo internazionale
in genere e in quello specifico del TC 10 IEC/CENELEC/CEI. Di questo sono certo. In venti anni
credo di aver dato il mio contributo (che continuerò ancora a dare) non tanto per quello che
personalmente ho fatto quanto piuttosto per il
Team di Esperti Italiani ed internazionali di cui ho
saputo circondarmi e con cui ho saputo lavorare
assieme.
Colgo l’occasione per ringraziare due di questi.
Il Sig. Vander Tumiatti, Presidente della SEA
MARCONI, che dal 2000 è Assistant Secretary
del TC 10 IEC e con cui ho condiviso e condivido
le molteplici attività di un Segretario di un Technical Committee dell’IEC che ha a che fare con
29 diversi Paesi con diritto di voto (P-Members)
che inviano ai diversi Working Groups oltre un
centinaio di Esperti, tra cui - con molti - mantengo anche costanti rapporti di estrema cordialità se non di amicizia. La seconda persona che
vorrei ricordare è il Sig. Fabio Scatiggio, di Terna
Rete Italia che, tra l’altro, anche su mia indicazione, è da ora il nuovo Presidente del Comitato
italiano CT 10 del CEI. Sarà per me stimolante
svolgere il ruolo di Secretary del TC 10 dell’IEC
confrontandomi con un nuovo Presidente del
CT 10 italiano.
ASTM D27 E IEC/TC 10
Kevin Rapp (ASTM D27, Liaisoner
IEC/TC 10)
La storia dell’IEC è nota probabilmente a tutti.
L’IEC è stata fondata nel 1906 sugli impulsi del
Congresso di St. Luis del 1904.
Si riporta, infatti, che in data 15 settembre 1904, i
Delegati del Congresso di St. Luis sottoscrissero
un documento che così concludeva: “… importanti azioni devono essere fatte per assicurare una
cooperazione internazionale delle Società elettriche, attraverso la creazione di una Commissione
rappresentativa per considerare la standardizzazione di nomi e unità di misura degli apparati
elettrici”.
E così nel giugno 1906, l’International Electrotechnical Commission (IEC) fu fondata con sede
a Londra, dove fu creato il primo “Central Office”.
Lord Kelvin (UK) fu eletto come primo Presidente
dell’IEC.
Furono anni molto attivi nel settore elettrico, allora agli albori, ma con grandissime prospettive
di crescita. Basti ricordare che pochi anni prima,
e cioè nel 1897, era stato instituito negli USA l’American Insitute of Electrical Engineers (IEEE). Un
anno dopo (1898), su iniziativa dell’Ente Ferroviario della Pennsylvanya, nasceva poi sempre
negli USA l’International Association for Testing
Materials (IATM) che poco più avanti (1902) generò la nascita di una organizzazione autonoma
che perse il nome di American Society for Testing
Materials, che diventerà universalmente nota nel
mondo tecnico come ASTM.
Il campo di azione di ASTM si andò nel tempo
ampliando, passando dai soli materiali ferrosi a
tutti i materiali, dei tipi più vari, compresi quelli
elettrici. Nel tempo l’ASTM modificherà più volte
la propria denominazione sino ad arrivare a quella attuale di ASTM International.
Come l’IEC, l’ASTM è organizzata in Comitati.
L’equivalente del TC 10 dell’IEC (Fluids for Electrotechnical Commission) è il Comitato D27
dell’ASTM che è stato fondato nel 1959 con la
denominazione di “Electrical Insulating Liquids”.
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Il Comitato D27 si riunisce abitualmente due volte l’anno (in maggio e in novembre) e gestisce un portafoglio di quasi 60 Standard, che sono ripubblicati annualmente in un Book (Volume 10.03).
La più grande e significativa differenza tra IEC/TC 10 e ASTM D27 consiste nel fatto che in IEC le Norme
son votate dai diversi Paesi (P-Members) mentre in ASTM sono le Aziende a votare.
Il Prof. Pompili, Segretario dell’IEC/TC 10, ha promosso un collegamento permanente (Liaison) tra i IEC
TC10 e ASTM D27 che mira ad un reciproco scambio di informazioni nell’intento di possibili future unificazioni normative. Il Liaisoner (Ufficiale di collegamento) tra IEC/TC 10 e ASTM D27 è il Dr. Kevin Rapp della
CARGILL, membro di ASMT, che annualmente predispone dei Report. Periodicamente i due Liaisoners
scambiano Rapporti per aggiornamenti reciproci.
IEC - Scopo del Comitato IEC/TC 10 “Flu- To prepare product specifications, test methods as well
ids for Electrotechnical Applications”
as maintenance and use guides for liquid and gaseous dielectrics. Also to prepare specifications and maintenance
and use guides for lubricants and control fluids for steam
turbines, generators and control systems as well as to assist in the preparation of test methods for such fluids.
ASTM – Scopo del Comitato D27 “Electri- The promotion of knowledge pertaining to electrical insulating liquids and gases, whether of synthetic or natural
cal Insulating Liquids and Gases”
origin, and the recommendation of standards pertinent to
these materials. The principal materials included in this
scope are oils of petroleum origin, synthetic liquids, halogenated and other gases, when used, singularly or as
combinations, as electrical insulation or as an environment for electrical insulation.
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SETTEMBRE 2016
Trasformatori con esteri
naturali hanno alimentato il
Villaggio Olimpico dei Giochi
di Rio de Janeiro 2016
La LIGHT utilizza già da alcuni anni questa nuova
tecnologia di trasformatori (12 unità in servizio)
principalmente in stazioni sotterranee. In una
prospettiva più ampia la LIGHT intende far ricorso a trasformatori con esteri naturali in modo
sempre più esteso.
(São Paulo, 26 luglio 2016)
Le ragioni principali che ha indotto la LIGHT a
questa scelta indirizzata verso gli esteri naturali
sono: i ridotti rischi di incendio, il minor impatto
ambientale in caso di sversamenti e i più ridotti
ingombri dei trasformatori.
Il Distributore elettrico LIGHT di Rio de Janeiro,
che già ha utilizzato trasformatori a base di esteri
naturali in propri impianti sotterranei, ha recentemente installato tre nuovi trasformatori di potenza al servizio del Villaggio dei recenti Giochi
Olimpici.
Di seguito si riporta quanto apparso sui giornali
brasiliani alla vigilia dei Giochi Olimpici.
– LIGHT, il Distributore elettrico locale di Rio de
Janeiro, nel potenziare la propria rete elettrica al
servizio degli impianti dei Giochi Olimpici, ha deciso di installare tre nuovi trasformatori di potenza isolati con esteri naturali (Envirotemp™ FR3™)
prodotti dalla Cargill.
Il Direttore tecnico della LIGHT, Ing. Thiago Marcato, ha evidenziato che gli esteri naturali garantiscono non soltanto vantaggi ambientali ma
anche vantaggi economici per la mancata necessità di dover costruire muri taglia fiamma nelle
sottostazioni tra trasformatori.
Inoltre l’Ing. Marcato ha anche rimarcato i benefici derivanti dall’uso di una sostanza biodegradabile.
Nei prossimi due anni è atteso un aumento del
400% nell’uso di esteri naturali per trasformatori
di potenza.
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INTERNAZIONALE
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L’IMPORTANZA DELLA COLLABORAZIONE NELL’EPOCA DELLA DIGITALIZZAZIONE E DELLA GLOBALIZZAZIONE
Le testimonianze di Bernhard Thies, neo Presidente CENELEC e di
James Matthews, Presidente della IEC.
[Fonte: Tratto da “Connect”, CEN-CENELEC Newsletter, n. 21 giugno 2016]
Il Dr. Bernhard Thies ha iniziato il suo mandato triennale
come Presidente del CENELEC il 1 gennaio 2016; è Presidente del Board of Directors del DKE (Comitato Nazionale Tedesco IEC e CENELEC) ed è inoltre Vice-Presidente del
l’Iniziativa EEBus, che sostiene la cooperazione tra aziende, associazioni e altri stakeholder nel campo della smart
connectivity (connettività “intelligente” e “Internet of things”
(https://www.eebus.org/en/about-us/).
Thies ha conseguito il dottorato di ricerca presso la RheinischWestfälische Technische Hochschule di Aachen (RWTH Aachen),
dove regolarmente tiene conferenze.
Prima di approdare al DKE nel 1999, è stato Presidente di un’azienda specializzata in energia,
distribuzione e trasformatori (ABB Trafo-BB GmbH).
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SETTEMBRE 2016
Secondo Lei, quali sono le sfide più importanti
che il CENELEC deve fronteggiare oggi?
Il nostro sistema si basa sulla fiducia e credibilità reciproca tra CENELEC, Commissione Europea, stakeholder dell’industria e organizzazioni
non governative. Penso che si debbano rinnovare e rafforzare questa fiducia e credibilità reciproche e spero che l’Iniziativa Congiunta sulla
Normazione Europea, avviata dalla Commissione Europea, ci aiuterà a raggiungere tale obiettivo.
Dobbiamo inoltre tenere presente che, quando si sviluppano strategie per la normazione,
dovremmo coinvolgere tutti gli stakeholders e,
quindi, non solo l’industria, ma anche le organizzazioni non governative interessate alla normazione.
Stiamo elaborando Norme non solo per il Mercato Europeo, ma anche per il Mercato Globale,
ciò significa che dobbiamo rinnovare e migliorare la nostra collaborazione con la IEC.
Attualmente, il 77% delle Norme CENELEC è
identico o si basa su Norme Internazionali, in futuro ci dovrebbero essere molte più Norme per il
Mercato Globale.
Questo è importante anche per le Piccole e Medie Imprese (SME). Infatti queste non soltanto
vogliono vendere i loro prodotti sul Mercato
Europeo, ma vogliono inviarli anche al Mercato
Globale, perciò abbiamo bisogno di queste Norme Internazionali.
Se si guarda al mondo
digitale – economia digitale, industria digitale,
tutto ciò che impiega tecnologie digitali – significa
che dobbiamo rivedere e
cambiare i nostri processi,
utilizzando sistemi digitali
e rendendo il processo di
Normazione più efficiente
ed efficace.
Penso che il sistema del Nuovo Approccio di
Normazione sia il migliore al mondo. Esso stabilisce che le autorità di regolamentazione scrivano i requisiti essenziali per alcuni tipi di prodotti,
servizi o sistemi, e poi gli Enti di Normazione
Europei includano questi requisiti nelle Norme e
nelle Specifiche.
Un altro punto di forza del nostro sistema consiste nel fatto che noi in Europa abbiamo una
Norma per ogni elemento necessario. Le nostre
Norme vengono adottate e pubblicate da tutti i
Paesi membri del CENELEC, che devono inoltre
abrogare qualsiasi Norma in conflitto con altre
Norme a livello nazionale. Quindi il sistema di
Normazione europeo è unico al mondo.
Una delle principali sfide è rafforzare il Nuovo
Approccio in tutti i settori: non solo nei tradizionali ambiti di Normazione, per ottenere prodotti sicuri che rientrino nella Direttiva Bassa
Tensione o nelle altre Direttive EU, ma anche in
altri nuovi settori emergenti – quali ambiente,
efficienza energetica e addirittura mondo digitale – così da utilizzare gli stessi principi di Normazione.
“DOBBIAMO TROVARE IL MODO DI
CREARE UN PONTE TRA LA IEC E LA
COMMISSIONE EUROPEA, COSÌ CHE
LA COMMISSIONE POSSA ANCHE
ACCETTARE CHE LA IEC SVILUPPI
NORME ARMONIZZATE A SUPPORTO
DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE EU”
(B. THIES)
Quali obiettivi vorrebbe raggiungere durante la
sua carica di Presidente al CENELEC?
Mi piacerebbe far approvare un nuovo processo di elaborazione delle Norme, non per tutti i
settori, ma almeno per alcuni, penso in particolar modo a quelli in relazione all’industria: le
fabbriche “intelligenti” o “industria 4.0” (ossia la
totale automazione ed interconnessione delle
produzioni). Dovremmo trovare modi nuovi di
realizzare le Norme, utilizzando anche gli standard che vengono sviluppati da forum e consorzi come per esempio, il W3C (World Wide Web
Consortium).
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Un altro punto importante è ottenere una buona
collaborazione con la Commissione Europea e
l’EFTA da un lato e anche con i nostri stakeholder dall’altro, per trovare un modo informale per
discutere i punti di formazione, dove essi possano verificare le proprie priorità e vedano come
noi cerchiamo di mettere in pratica, oltre a rafforzare, il Nuovo Approccio.
Prendiamo ad esempio la
sicurezza informatica ICT
o la cybersecurity (sicurezza dello spazio cibernetico). Ci aspettiamo che
la Commissione Europea
definisca i requisiti essenziali relativi alla sicurezza
dei dati così che poi noi, in
qualità di Ente Normatore,
potremo tradurli in Norme.
Come possiamo persuadere
gli imprenditori che dovrebbero investire tempo
ed esperienza nella Normazione?
Questa è una delle sfide più importanti: attrarre
sempre più esperti per il lavoro di Normazione,
compito che, in base al nostro principio di delegazione nazionale, solitamente spetta ai membri del CENELEC, che sono i Comitati Nazionali.
L’unica via per farlo è dimostrare all’industria, in
particolar modo alle Piccole e Medie Imprese,
che si possono trarre più vantaggi partecipando
ai lavori di Normazione piuttosto che limitarsi al
solo uso delle Norme.
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Se riusciremo a dimostrare alle imprese ed anche alle organizzazioni non governative che abbiamo in programma attività di rilievo e progetti
in corso per loro importanti, allora queste ne rimarranno coinvolte.
Per esempio, nel DKE negli ultimi 10 anni abbiamo sviluppato architecture models e roadmap
normativi per le smart grid e l’industria 4.0.
Numerose aziende li stanno leggendo e quindi cercheranno di introdurre le loro idee in questi modelli
e di restare coinvolte nel processo di Normazione.
Riflessioni su 25 anni di proficua
cooperazione tra CENELEC e IEC –
guardando al futuro
La collaborazione tecnica tra CENELEC e Commissione Elettrotecnica Internazionale (IEC) è iniziata nel 1991.
Nel sottolineare il 25° anniversario di questa partnership di successo, ecco le riflessioni di James
Matthews, Vice-Presidente della IEC e Presidente
della Commissione Tecnica Normativa IEC (Standardization Management Board (SMB).
Negli ultimi 10 anni abbiamo all’incirca raddoppiato il numero di esperti a livello tedesco e credo che
questo sia un buon risultato.
Dipende sempre dai contenuti del lavoro che si sta
facendo. Altre imprese e stakeholder non sono interessati ai processi normativi.
Vogliono contribuire con la loro esperienza e utilizzarla per realizzare uno standard che poi potranno
usare per i loro mercati, quindi penso che questa
sia l’unica via per reclutare più stakeholder.
Come si aspetta che evolverà la collaborazione tra
CENELEC e IEC nei prossimi anni?
Sono passati 25 anni
dall’Accordo di Lugano, e
l’Accordo di Dresda è di
cinque anni dopo, e in questi 25 anni in Europa e nel
mondo sono successe molte cose.
ORA AUSPICHIAMO DI RINNOVARE L’ACCORDO DI DRESDA,
GUARDIAMO ALLE SFIDE TECNOLOGICHE, ALLE SFIDE DI MERCATO, ALLA CONVERGENZA E AI
NUOVI MODI DI LAVORARE E DI
CONSIDERARE LE OPPORTUNITÀ”
Quindi penso che adesso
(J. MATTHEWS)
sia arrivato il momento
di guardare all’Accordo
di Dresda, rinnovandolo e ammodernandolo in
modo tale che la IEC possa esserne ancor più
coinvolta – per esempio quando si discute circa
la realizzazione di Norme armonizzate a sostegno della legislazione Europea nel quadro del
Nuovo Approccio.
Dobbiamo trovare il modo di creare un ponte tra
la IEC e la Commissione Europea, così che la
Commissione possa anche accettare che la IEC
sviluppi Norme Armonizzate a supporto delle Direttive Comunitarie EU.
Noi già lo facciamo quando, in qualche caso speciale, non esiste un Comitato Tecnico a livello
Europeo. Abbiamo un Reporting Secretariat in
ambito CENELEC, ma il lavoro tecnico viene fatto
a livello IEC e questo soddisfa anche i requisiti
essenziali di alcune Direttive.
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Quali sono i principali vantaggi della cooperazione tra
CENELEC e IEC e come si
potrebbe rafforzare questa
collaborazione?
Penso che i vantaggi principali derivino dal fatto
che, proprio perché IEC e
CENELEC hanno cooperato così bene insieme,
in molti settori non ci sia
una demarcazione netta del mercato grazie
alle tecnologie, alle norme, alle attività che applicano le prescrizioni europee e quelle di altre
aree del mondo tutte riunite in un’unica Norma
Internazionale, e quindi costruttori, produttori ed
esportatori possono prendere decisioni razionali
su come raggiungere i mercati che esse offrono.
Dunque la cooperazione e l’elevato livello di interazione tra CENELEC e IEC ha avvantaggiato tutte
le parti interessate di entrambe le organizzazioni.
Sono ormai trascorsi vent’anni da quando abbiamo siglato l’Accordo di Dresda.
Stiamo cercando di realizzare una versione più
aggiornata, ma senza reali grandi cambiamenti
se non l’ambizione di raggiungere un livello ancora più elevato nella produzione di Norme identiche o allineate tra le due organizzazioni.
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Siamo perciò fiduciosi che il futuro ci porti a conseguire risultati ancora migliori.
Quale messaggio vorrebbe fare arrivare al CENELEC
e ai suoi membri?
L’Accordo di Dresda potrebbe essere un modello applicabile in altre parti del mondo al fine di
favorire una miglior comprensione delle Norme
Internazionali?
Al momento mi piacerebbe dire due cose. In primo luogo: grazie per la totale cooperazione e collaborazione che c’è stata in questi ultimi lunghi
anni, perché è stato portato avanti un lavoro importantissimo tra CENELEC e IEC.
Certamente, penso che un’accettazione globale
delle Norme rivesta un ruolo importante per ridurre le barriere commerciali, e i principi dell’Accordo
di Dresda sono indubbiamente validi.
Le specifiche dell’Accordo di Dresda però possono
non essere applicabili ad altri Paesi come l’Africa
o l’Asia o le Americhe, tuttavia i loro princìpi sono
senza dubbio estremamente importanti.
La IEC sta lavorando alacremente ad un database
delle adozioni di Norme IEC nei vari Paesi membri
della IEC e sta cercando di inserire i dati relativi al
livello di adozioni e di informare quando esistono
delle eccezioni che non le rendono possibili.
Un elevatissimo numero di adozioni, un elevatissimo numero di allineamenti e corrispondenze, e
questo ha significato un gran lavoro da parte di
tutte le numerose persone coinvolte.
La seconda considerazione è ovviamente di
guardare al futuro. Ora auspichiamo di rinnovare
l’Accordo di Dresda, guardiamo alle sfide tecnologiche, alle sfide di mercato, alla convergenza e ai
nuovi modi di lavorare e di considerare le opportunità. […]
Non vediamo l’ora di trovare insieme il modo per
affrontare queste sfide in futuro e io confido in
una collaborazione ininterrotta tra le nostre organizzazioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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156a RIUNIONE DELLO STANDARDIZATION
MANAGEMENT BOARD - SMB IEC
(Ginevra, 14 giugno 2016)
L’SMB è responsabile della Strategia Normativa dell’IEC, con poteri decisionali relativi alla
gestione tecnica dei lavori normativi IEC, ossia relativi alla creazione e allo scioglimento dei
Comitati Tecnici (TCs), alla determinazione degli obiettivi e al controllo del rispetto della programmazione dei lavori e dei collegamenti con le altre organizzazioni internazionali.
Esso controlla che le priorità dell’attività tecnica siano definite secondo le raccomandazioni
degli Advisory Committees ed è anche responsabile della nomina di Presidenti e Segretari
dei Comitati Tecnici.
L’SMB, che normalmente si riunisce tre volte l’anno, è composto dal Presidente, che è anche
uno dei Vice-presidenti IEC, da un Segretario, dal Segretario Generale IEC e da 15 membri
eletti dal Consiglio IEC. Per l’Italia partecipano l’ing. Cristina Timò e l’ing. Ivano Visintainer
(alternate).
La 156a Riunione dello Standardization Management Board (SMB) dell’IEC ha avuto luogo il
giorno 14 giugno 2016 a Ginevra in Svizzera.
Nel corso della riunione sono state discusse e
prese importanti decisioni che avranno riflesso
sulla futura attività degli Organi Tecnici della IEC.
Si ricordano qui di seguito i punti di maggiore interesse.
L’SMB si è strutturato in Gruppi di lavoro ad hoc
(AhG) che vengono costituiti con compiti ben
SETTEMBRE 2016
precisi e hanno una durata limitata. Nel corso
della riunione sono stati creati questi nuovi AhG:
•
AhG 68 “Adoptions” con lo scopo di valutare
le modalità più efficaci affinché l’IEC riceva
tutte le informazioni relative alle adozioni
delle norme da parte dei diversi comitati nazionali;
•
AhG 69 “Workshop prepariation” per preparare il programma ed il relativo materiale
per il Workshop per gli Officers dei TCs ed i
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SETTEMBRE 2016
•
Convenor dei WGs programmato durante il
prossimo GM IEC di Francoforte;
verbale di meeting direttamente durante
una riunione plenaria di un TC o SC.
AhG 70 “Review of Systems activities” per
analizzare le attuali deliverables dei Comitati di Sistema e proporne eventualmente
di nuove.
Durante la riunione è stato fatto inoltre un resoconto delle attività dei SEG (System Evaluation
Group) ad oggi operativi; i SEG hanno il compito
di valutare se l’argomento normativo oggetto
dell’analisi del gruppo di lavoro ha la necessità,
per essere trattato in modo efficace in ambito
IEC, della formazione di un Comitato di Sistema
(SyC):
Durante la riunione è stato fatto inoltre un resoconto in merito alle attività ad oggi svolte dagli
AhG attualmente attivi:
•
•
•
•
•
•
AhG 60 “Disruptive Technologies” nato per
investigare il ruolo delle tecnologie “dirompenti” per il mercato, tecnologie che hanno
capacità di “distruggere” le tecnologie esistenti. In particolare l’AhG deve valutare se
è necessario per tali tecnologie adottare un
approccio normativo diverso;
AhG 61 “Review of DMT Mandate” con
lo scopo di rivedere l’attuale mandato del
DMT (Directives Maintenance Team) ed in
particolare rivedere il processo e l’iter decisionale dell’SMB relativo alle modifiche
delle Direttive IEC;
AhG 64 “Review of IEC Deliverables”, creato con l’obiettivo di rivedere le attuali tipologie di deliverables dell’IEC, con
lo scopo di rendere più efficace
l’utilizzo delle stesse da parte dei TC/SC della IEC, con
particolare attenzione a
quelle deliverables che,
seppure con un consenso più limitato, potrebbero essere utilizzate in
situazioni nelle quali è
necessario emettere in
tempi brevi i documenti
normativi o dove siano
coinvolte tecnologie emergenti e non consolidate (TS
e PAS);
AhG 65 “Electrotechnical Aspects of Asset Management for Power Networks”
che ha il compito di valutare se è necessario costituire un nuovo Technical Committee
per affrontare il tema in questione, come
richiesto ufficialmente dai delegati giapponesi, o collocare l’argomento in un TC già
esistente (esempio nel TC 8, come condiviso da diversi delegati);
•
SEG 4 “LVDC distribution systems up to
1500 V DC”;
•
SEG 6 “Non-traditional Distribution networks/Microgrids”.
Si ricorda che ad oggi sono operativi i seguenti
Comitati di Sistema (SyC):
•
•
•
SyC “Smart Energy”;
SyC “Active Assisted Living”;
SyC “Electrotechnical Aspects of Smart
Cities”.
Presidio di temi trasversali e innovativi
L’SMB ha al suo interno sette gruppi consultivi permanenti (Advisory
Committees) relativamente ai
quali, durante la riunione, è stato fatto un resoconto delle attività ad oggi svolte:
•
ACEA - “Advisory
Committee on Environmental Aspects”;
•ACOS - “Advisory Committee
on Safety”;
•
ACTAD - “Advisory Committee on Electricity Transmission and Distribution”;
•
ACEC - “Advisory Committee on Electromagnetic Compatibility”;
•
ACEE - “Advisory Committee on Energy Efficiency”;
•
AhG 66 “Smart Home/Office Building Systems” con l’obiettivo di valutare in ambito
IEC come presidiare il tema dell’automazione degli edifici residenziali ed in uffici;
ACSEC - “Advisory Committee on Security”;
•
ACART - “Electrotechnical Applications of
Robotic Technologies”.
AhG 67 “TC/SC Minutes Trial” con l’obiettivo di definire delle linee guida per un test
per l’elaborazione ed l’approvazione di un
Accanto agli Advisory Committees, in SMB si sono
costituti alcuni Strategic Groups (SG), che hanno
assunto sempre maggior rilievo per affrontare
tematiche innovative trasversali, con lo scopo di
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colmare gap normativi specifici, proporre sinergie tra TC esistenti ed attivare collaborazioni con
altre organizzazioni che trattano il medesimo
tema, nel rispetto dei principi che caratterizzano
l’attività normativa dell’IEC. Al momento quelli
operativi sono:
•
•
•
SG8 “Smart Manufacturing” costituito per
affrontare il tema “Industy 4.0”;
SG9 “Communication Technologies” per
affrontare la tematica delle telecomunicazioni, tenendo presente l’evoluzione tecnologica del settore negli ultimi anni grazie ad
internet;
SG10 “Wearable Smart Devices”, per affrontare una questione molto dibattuta, in
quanto molti TC hanno componenti “wereable” e ad oggi ci sono diverse definizioni di
“in body”, “on body” and “near body”.
Si noti che i precedenti 7 SG sono stati sciolti
dopo aver concluso il loro mandato ed hanno
dato vita ad Advisory Committees o a System
Evaluation Groups o a SyC (Comitati di Sistema).
Anche in questa riunione grande attenzione è stata data ai rapporti dell’IEC con ISO (International
Organization for Standardization), IECEE (Worldwide System for Conformity Testing and Certification
of Electrotechnical Equipment and Components) e
ITU (International Telecommunication Union). Si
conferma lo sforzo da parte dell’SMB di creare
sempre maggiori sinergie con questi organismi
allo scopo di elaborare dei documenti normativi
aggiornati e predisposti da gruppi di esperti sui
temi trattati sempre più competenti, ed evitando
duplicazione di organi tecnici già creati dai suddetti altri organismi.
SETTEMBRE 2016
Nel corso della riunione sono state effettuate, da
parte dei relativi presidenti, presentazioni relative
al programma di lavoro e alle attività svolte dai
Comitati:
•
TC 64 “Electrical installations & protection
against electric shock”;
•
TC 57 “Power systems management & associated information Exchange”;
•
TC 65 “Industrial-process measurement,
control and automation”;
•
TC 113 “Nanotechnology standardization
for electrical and electronic products and
systems”.
Date e luoghi delle prossime riunioni
dell’SMB
•
157a Riunione SMB: 10 ottobre 2016 – Francoforte;
•
158a Riunione SMB: 8 febbraio 2017 – Mexico City;
•
159a Riunione SMB: 12 giugno 2017 – Ginevra.
Le decisioni prese durante l’incontro sono riportate nel documento SMB/5910/DL che può
essere richiesto dai Membri di CT del CEI a dt@
ceinorme.it.
A tale indirizzo possono essere richiesti ulteriori dettagli relativi all’attività degli Organi Tecnici
menzionati nel presente rapporto.
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SETTEMBRE 2016
153a RIUNIONE DEL TECHNICAL BOARD BT CENELEC
(Delft, 18-19 maggio 2016)
Si è tenuta a Delft, nei giorni 18-19 maggio 2016, la 153a Riunione del Technical Board (BT) del CENELEC.
Il BT è l’organismo responsabile, con poteri decisionali, della gestione tecnica dei lavori di
normazione tecnica del CENELEC, in particolare della creazione e scioglimento dei Comitati
Tecnici, nonché della determinazione dei loro obiettivi, del rispetto della programmazione
relativa ai lavori normativi e dei collegamenti con le altre organizzazioni europee ed internazionali. Esso controlla che le priorità dell’attività tecnica siano definite secondo le raccomandazioni dei Comitati di governance (Assemblea generale e Consiglio di amministrazione)
e dei Comitati Tecnici del CENELEC, ed è anche responsabile della nomina di presidenze e
segreterie dei Comitati Tecnici stessi. Risponde direttamente all’Assemblea Generale.
Infine ratifica le norme europee (EN) che sono state approvate a maggioranza qualificata dai
Paesi membri e approva le relative date di applicazione.
Il BT è presieduto dal Vice-President Technical CENELEC e prevede la partecipazione del Direttore Generale CEN/CENELEC, del Direttore Tecnico CENELEC con lo staff da lui coinvolto e
da un rappresentante (Permanent Delegate) per ognuno dei 33 Paesi membri del CENELEC.
Sono ammessi infine numerosi osservatori in rappresentanza di Cooperating Partners e di
altri organismi di normazione (IEC, CEN, ETSI, ecc.) con cui il CENELEC intrattiene formali
rapporti di collaborazione.
Normalmente il BT si riunisce tre volte all’anno, ma ogni mese prende numerose decisioni
per corrispondenza.
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Sotto la guida del Chairman Maurice BUCKLEY
erano presenti numerosi rappresentanti dei Paesi membri (in questa riunione per l’Italia, Cristina
TIMÒ e Andrea LEGNANI).
In questa riunione è stato invitato a partecipare
Jack Sheldon, Segretario dello Standardization
Management Board IEC.
Le principali decisioni prese durante l’incontro sono illustrate nel documento BT153/
DG10127DL, che può essere richiesto, se di interesse per temi specifici, all’indirizzo di posta
elettronica [email protected]. Di seguito vengono
riportati alcuni commenti sui punti di maggior interesse generale.
Lisbon treaty provisions
terio di approvazione con gli stessi pesi, la Decisione 023 è stata una raccomandazione esplicita
del BT all’AG CENELEC a non cambiare i criteri di
votazione in campo tecnico (approvazione delle
norme/deliverables) e sottolinea l’utilità di arrivare ad una soluzione unica che vada bene per CENELEC, CEN ed ETSI (implicitamente suggerisce
al CEN di rivedere la sua decisione).
NdR: Al momento della pubblicazione del presente articolo, la situazione riguardo l’approvazione dei documenti normativi tecnici europei è
la seguente:
•
CEN ha approvato il criterio secondo i pesi
del trattato di Lisbona da applicare a partire dal 1 gennaio 2017;
•
CENELEC ed ETSI hanno deliberato di rimanere al trattato di Nizza.
(Decisioni D153/023-24)
Il BT CENELEC ha dovuto esprimersi, su richiesta
del CA CENELEC sulla possibilità di utilizzare il
trattato di Lisbona per l’approvazione dei documenti normativi tecnici.
Attualmente i documenti normativi tecnici vengono approvati con i voti pesati secondo i
criteri del trattato di Nizza (si veda la
tabella dei voti pesati, allegato D a
CEN CENELEC Internal Regulations Part 2) che tiene in considerazione nell’attribuzione dei
pesi, anche parametri “tecnici”
dei Paesi, quali il PIL.
La proposta, approvata dal
CEN, è quella di passare all’attribuzione dei pesi secondo il
trattato di Lisbona, che prevede
che siano proporzionali solo alla
popolazione di ogni membro CENELEC. Tale passaggio avrebbe delle
ripercussioni sulle possibili alleanze per
approvare documenti normativi CENELEC, in
quanto alcuni Paesi in cui gli stakeholders del
settore elettrotecnico ed elettronico sono ben attivi, quali ad esempio la Svezia, Norvegia e Finlandia, verrebbero ad avere un peso minore, mentre
altri Paesi, di nuovo ingresso in CENELEC, quali la
Turchia, verrebbero ad avere un peso più rilevante di quello attuale.
Per l’Italia il peso diminuirebbe leggermente.
ETSI ha già deciso di rimanere a quanto previsto
dal trattato di Nizza.
Dopo una lunga ed animata discussione, in cui si
è sottolineata anche la necessità da più parti che
i tre Organismi normatori abbiano un unico cri-
SETTEMBRE 2016
Dresden Agreement
(Decisioni D153/025-26)
Attualmente, e dal 1996, è operativo quanto previsto dalla “CENELEC Guide 13” che mette in pratica i principi dell’Accordo di Dresda tra IEC
e CENELEC.
Tale accordo è il pilastro su cui
si basa l’attività normativa
europea del CENELEC e prevede che i lavori di attività normativa per il settore elettrotecnico ed elettronico siano
avviati principalmente in ambito internazionale IEC.
Questo ha portato negli anni a
spostare l’attività normativa europea, laddove possibile, in ambito
IEC e nel 2015 la percentuale di norme europee identiche o derivate da IEC è
del 76%. Le rimanenti sono legate principalmente a richieste della Commissione Europea.
La Guida 13 precisa le procedure di attuazione
dei principi dell’accordo di Dresda e include precisazioni per rendere ancora più stretta la collaborazione IEC e CENELEC fin dalla fase di avvio dei
lavori in ambito IEC.
La “CENELEC Guide 13”, nella versione rivista nella riunione è il frutto di una analisi preliminare dei
commenti IEC effettuata la mattina antecedente
il BT fra molti delegati del BT, inclusi gli italiani,
con Jack Sheldon dell’IEC Central Office.
A livello IEC, la “CENELEC Guide 13 revised version” è stata proposta per l’approvazione nella
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SETTEMBRE 2016
riunione del CB (Council Board) di giugno 2016.
c)
NdR: Al momento della pubblicazione del presente articolo, la versione approvata dal BT è
stata anche approvata dal Council Board. Il documento è pertanto al voto “parallelo” presso
il Council IEC e AG CENELEC con scadenza 29
settembre.
2.1.3
Common modifications to IEC
(drafts) standards
Fondamentalmente tutti i commenti e le proposte di modifica critiche, che sono stati discussi
preliminarmente in una riunione della Commissione Superiore Tecnica del CEI, sono stati ritirati
o modificati in maniera soddisfacente.
Qui di seguito si riportano le modifiche effettuate
ai punti più significativi:
a)
•
to ensure rational use of available resources. Full technical consideration of the content of the standard should therefore primarily take place at international level;
The CLC BT may decide to start a new work item
on a Common Modification to an IEC (draft) standard in order to supplement or modify an international (draft) standard.
Nuovo testo con: “the resulting common modifications are offered to IEC (as EWI) for possibly
adapting the IEC standard through the review
process”.
Commento: Questo nuovo testo è migliorativo,
permette di terminare e pubblicare le common
modifications a livello CENELEC e poi di offrirle all’IEC per essere considerate nella revisione
della norma.
d)
4 Publications
•
to accelerate the standards preparation process in response to market demands;
4.1 Numbering
•
to achieve the desired results, the active
support of everybody involved in the IEC
and CENELEC activities and flexibility in the
working methods, are necessary.
All ENs shall be designated in accordance with
ISO/IEC Guide 21 (riformulato con un nuovo testo ma il concetto resta).
Commento: Per quanto riguarda il primo punto,
nel testo inizialmente proposto si era ipotizzato
il 95%, che però è stato ritenuto era troppo impegnativo, quindi si è introdotto “primarily” per
enfatizzare il concetto.
Da segnalare come novità questa richiesta che
comporta l’inserimento nella denominazione di
una EN di origine IEC anche il riferimento alla IEC
(le norme EN 60xxxx, dovrebbero diventare EN
IEC 60xxxx)
Inoltre il copyright sarà gestito in un altro accordo fra IEC e CENELEC, separato da questo.
b)
2.1.2 New Work in CENELEC
A proposal for such new work, (which would usually be undertaken in an existing or new technical
body of CENELEC and lead to the publication of a
new EN) is accepted in CENELEC if the approval
criteria according to the Internal Regulations of
CENELEC are met.
The Technical Board shall submit such proposals to the IEC unless they are not compatible
with CENELEC’s stakeholders needs and expectations.
Commento: Questo nuovo testo è accettabile e
permette di non offrire le norme all’IEC in caso
di motivate ragioni (mandati, direttive, ...) che
però devono pervenire dagli stakeholders, non
facendo comparire la Commissione Europea
come uno dei richiedenti.
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CEN-CENELEC/BTWG 6
(Decisioni D153/009-14)
La ICT (Information and Communications
Technology) Standardization Policy’ strategy
viene approvata con molte perplessità, puntualizzando che si deve fare una roadmap e si deve
legare alle strategie/ambitions generali CEN e
CENELEC, ICT rolling plan incluso.
Si decide di adottare un numero selezionato di
norme provenienti dal JTC 1 ma caso per caso
e solamente in inglese. In ambito CEI esse fanno
prevalentemente riferimento al campo di competenza del CT 306 “Interconnessione di apparecchiature di telecomunicazione” e CT 205 “Sistemi
bus per edifici”.
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Attività del JWG “Rules and Processes”
LVD –e EMCD Harmonized standards
(Decisioni D153/017-018)
La seguente Decisione chiarisce come procedere in merito alla preparazione dell’Annesso ZZ e
della valutazione della norma in preparazione da
parte del NAC (New Approach Consultant), con
una procedura speciale per la gestione delle norme circolate prima del giugno 2016, momento in
cui i NACs hanno ripreso la valutazione delle norme armonizzate uin preparazione
Questo Gruppo di lavoro trasversale ha il compito di monitorare le Internal Regulations (IR) CENCENELEC e di aggiornarle considerando anche le
Decisioni prese dai 2 BT CEN e CENELEC.
Decisione D153/017
Si decide di modificare il punto 6.1.4 delle IR2
aggiungendo la possibilità per il BT di approvare:
•
i Mandati normativi della Commissione europea;
•
giustificate e limitate modifiche tecniche ad
una norma già approvata ma non ancora
pubblicata, solo dietro specifica richiesta
del TC responsabile, con lo scopo di prevenire la pubblicazione di una norma “deficient”.
Decisione D153/018
Si decide di modificare il punto 11.2.3.3 delle IR2
in modo da chiarire che l’Enquiry dura 3 mesi ma
può essere estesa a 4 mesi dietro specifica e
motivate richiesta di un CEN/CENELEC national
member, prima della partenza dell’Enquiry.
Attività del CENELEC BTWG “BT Efficiency”
Questa Task Force, aperta alla partecipazione
di tutti i Permanent Delegates dei Comitati Nazionali membri del CENELEC, ma solo loro, normalmente si riunisce un mese prima del BT per
esaminare alcuni argomenti “sensibili” o critici in
discussione al BT e proporre decisioni. In questo
modo si possono discutere apertamente alcune
problematiche senza la presenza di rappresentanti della Commissione o Cooperating partners
e si riducono i tempi di discussione di questi in
ambito BT.
Dal 2012 fino a questa riunione, il Convenor è stato il PD italiano Cristina Timò ed è ora subentrato
il rappresentante tedesco. Tra le proposte accettate dal BT si evidenziano le seguenti.
D153/054
BT agreed in principle with the following way forward:
For standards (homegrown and parallel) circulated to enquiry/vote before 2016-06-01 without
Annex ZZ and without New Approach Consultant
assessment, CCMC will ask, during the finalization of the text, the TCs to provide the Annex ZZ.
As soon as received, CCMC will contact the relevant New Approach Consultant for ‘post-factum’
assessment:
•
If positively assessed, the Annex ZZ will be
added during the finalization and the standard published (no change in the text);
•
If negatively assessed, following a similar
approach as in D152/019, the BT is consulted on the ratification and publication of the
standard.
For homegrown standards being sent to enquiry/
vote after 2016-06-01: An Annex ZZ should be
provided before the circulation of the enquiry/
vote and the New Approach Consultant assessment will be requested prior the vote (in line with
D152/C053).
For parallel IEC-CLC standards, CCMC, starting
registering in the database NWIs based on IEC
CD documents, will now contact new Approach
Consultants inviting them to provide an indicative assessment on the CD document.
Date e luoghi prossime riunioni del BT
(DecisioneD153/060)
•
154a Riunione: 28-29 settembre 2016 –
Bruxelles;
•
155a Riunione: 2017 – Bruxelles;
•
156a Riunione: 2017 – Dublino;
•
157a Riunione: 2017 – Bruxelles.
(Decisioni 153/031-032)
Dopo la pubblicazione di una Norma non sarà più
possibile fare delle correction notices, modifiche
puramente editoriali; esse verranno gestite tramite i Corrigenda.
SETTEMBRE 2016
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CEI�
ATTUALITÀ
Novità CEI 0-16 e 0-21
CONVEGNI E SEMINARI
Norme e tecnologie per progettare l’efficienza energetica
SETTEMBRE 2016
Pubblicate la Variante V2 alla Norma CEI 0-16 e la nuova
edizione della Norma CEI 0-21.
Prodotti editoriali CEI 2016
Presentazione delle ultime novità a
Catalogo: norme internazionali, documenti
normativi, volumi tecnico-scientifici,
documenti divulgativi e servizi online.
Al via il Seminario dedicato alle norme per sviluppare e
favorire l’efficienza energetica (Roma, 4 ottobre 2016).
Medicale, Industriale, Data Center
Nuovo appuntamento con il Seminario incentrato
sui principali mercati verticali (Sassari, 18 ottobre
2016).
Trend normativi ed evoluzioni a servizio
dell’efficienza degli impianti
Il Seminario dedicato all’efficienza energetica
e all’applicazione delle Information Technology
(Catania, 19 ottobre).
Impiego degli esteri naturali nei trasformatori di
potenza
Giornata di Studio dedicata alla riduzione dei rischi
ambientali e d’incendio (Roma, 20 ottobre 2016).
Decimo Convegno di formazione gratuita CEI
Prosegue il tradizionale appuntamento con i Convegni di
formazione gratuita CEI (Padova, 21 ottobre 2016).
Tutte le novità sulle infrastrutture di rete dati
Prossimo appuntamento con il Seminario dedicato alla rete
dati: dalla liberalizzazione degli allacciamenti all’obbligo
della fibra ottica in casa (Bologna, 25 ottobre 2016).
FORMAZIONE
È tempo di domotica
RECENSIONE
CEIAGORÀ
mag�����
Settimo appuntamento con il Seminario di
cultura collettiva normativa dedicato alla
tecnologia domotica (Vicenza, 28 ottobre
2016).
Corso CEI “Energy Auditor”
Al via il nuovo Corso CEI dedicato alla formazione
professionale di un Energy Auditor: individuo, organismo o
team che effettua una diagnosi energetica.
Calendario Corsi ottobre 2016
Quattro norme per l’efficienza energetica
Nel mese di maggio 2016 sono state pubblicate quattro
nuove norme in materia di efficienza energetica.
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ATTUALITÀ
SETTEMBRE 2016
NOVITÀ CEI 0-16 E 0-21
Pubblicate la Variante V2 alla Norma CEI 0-16 e la nuova edizione della
Norma CEI 0-21.
Il CEI ha pubblicato il 1° luglio u.s. la Variante V2
alla Norma CEI 0-16 e la nuova edizione della
Norma CEI 0-21.
I fascicoli di tali norme, così come la consolidata
Norma 0-16 e la Variante V1, sono scaricabili
gratuitamente dal sito CEI www.ceinorme.it
dalla voce “Applicazioni & Servizi” in home page:
•
•
•
•
CEI 0-16 “Regola tecnica di riferimento per
la connessione di Utenti attivi e passivi alle
reti AT ed MT delle imprese distributrici di
energia elettrica”
CEI 0-16; V1
CEI 0-16; V2
CEI 0-21 “Regola tecnica di riferimento per
la connessione di Utenti attivi e passivi alle
reti BT delle imprese distributrici di energia
elettrica”
La Variante V2 alla Norma CEI 0-16 chiarisce,
in particolare, la definizione di “sistema di
accumulo” e precisa alcuni dettagli riguardanti
rispettivamente la connessione all’impianto di
terra delle cabine di utenza, i limiti di potenza per
gli utenti attivi per l’applicazione delle prescrizioni
della Norma CEI 0-21 e il funzionamento degli
impianti misti di produzione e consumo a
scambio di potenza.
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Vengono infine inseriti nel corpo della Norma
l’Allegato U “Regolamento di esercizio per il
funzionamento dell’impianto di produzione
dell’energia elettrica di proprietà dell’utente attivo
in parallelo con la rete MT del Gestore di rete
di Distribuzione” e l’Allegato Z “Regolazioni del
sistema di protezione dei gruppi generatori”.
Con la nuova edizione della Norma CEI 0-21, che
sostituisce la precedente edizione e la relativa
Variante V1, viene esteso il campo di applicazione
agli utenti attivi caratterizzati da impianti di
generazione con potenza nominale inferiore a 1
kW, allineando in tal modo la normativa italiana
con quanto previsto dalla Norma europea CEI EN
50438. Oltre ad alcune modifiche rispettivamente
al Sistema di Protezione di Interfaccia e ai Servizi
di Rete che devono essere erogati dall’inverter, in
particolare è stata aggiornata, analogamente a
quanto introdotto con la Variante V2 alla Norma
CEI 0-16, la definizione di sistemi di accumulo,
coordinandola con quanto previsto dalle vigenti
disposizioni regolatorie.
Nell’allegato Bbis sono state infine definite le
modalità di prova per la verifica della rispondenza
ai requisiti normativi dei medesimi sistemi di
accumulo. L’obbligatorietà dell’allegato Bbis
e delle prescrizioni derivanti dall’applicazione
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della Norma CEI EN 50438 richiamate nella
presente nuova edizione della Norma CEI 0-21
sarà regolata da successivo provvedimento
dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il
sistema idrico.
APPLICAZIONI E SERVIZI CEI
Il CEI mette a disposizione sul proprio sito www.ceinorme.it i seguenti servizi
gratuiti online offerti dal Comitato Elettrotecnico Italiano.
Cataloghi CEI 2016
Catalogo Prodotti Editoriali e Catalogo Corsi di Formazione.
ProDis
Sistema di accesso al database della densità dei fulmini al suolo.
Scegli la lampadina giusta
Un video e una brochure per guidare i consumatori nella scelta delle lampadine di nuova generazione.
Un’iniziativa della Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Assil, CEI, Federdistribuzione e IMQ.
VIM - Vocabolario internazionale
Il VIM (terza edizione) è un vocabolario, sviluppato a livello internazionale dalle più importanti
organizzazioni normative, di metrologia e di accreditamento di Laboratori, che riporta i termini correlati
ai concetti fondamentali e generali della metrologia, con numerosi esempi in diversi settori applicativi.
Lo scopo è quello di fornire gli elementi indispensabili per permettere a tutti gli Operatori interessati alle
misure ed ai risultati delle misure di utilizzare un linguaggio chiaro ed univoco che eviti interpretazioni non
corrette dei documenti tecnici e dei risultati di misurazione, anche quando questi debbano essere utilizzati
a fini non solo tecnici ma anche commerciali.
Norma CEI 0-21 aggiornamento luglio 2016
Norma CEI 0-21 nella versione consolidata. Edizione luglio 2016.
Norma CEI 0-16 aggiornamento luglio 2016
Norma CEI 0-16 versione consolidata, aggiornata al dicembre 2013, Variante V1 del dicembre 2014 e
Variante V2 del luglio 2016.
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ATTUALITÀ
SETTEMBRE 2016
PRODOTTI EDITORIALI CEI 2016
Presentazione delle ultime novità a Catalogo: norme internazionali,
documenti normativi, volumi tecnico-scientifici, documenti divulgativi
e servizi online.
Il CEI pubblica le norme del settore elettrico,
elettronico e delle telecomunicazioni, con
l’obiettivo di indicare i requisiti fondamentali di
qualità e sicurezza, riconosciuti a livello nazionale
ed internazionale, che materiali, macchine,
apparecchiature, installazioni ed impianti elettrici
devono rispettare per rispondere alla regola
dell’arte.
Oltre alla produzione di documenti normativi come
norme, guide tecniche, tabelle CEI-UNEL, il CEI si
occupa anche di realizzare altre pubblicazioni
come volumi, software applicativi e documenti
divulgativi a supporto dell’interpretazione,
dell’applicazione e della divulgazione delle
norme, per favorire una maggiore diffusione
della cultura tecnica presso tutti gli utenti e gli
operatori del settore elettrotecnico.
Per presentare in maniera chiara e approfondita
queste pubblicazioni, il CEI ha recentemente
aggiornato il proprio catalogo con una una nuova
veste grafica, che rende ancora più semplice
muoversi all’interno del mondo delle pubblicazioni
del Comitato Elettrotecnico Italiano.
Nello specifico, il Catalogo è organizzato nelle
seguenti categorie:
•
Norme internazionali
50
•
•
•
•
•
Documenti normativi raccolti in volume o in
CD
Software applicativi
Volumi tecnico-scientifici
Documenti divulgativi
Servizi online
Il Catalogo illustra i Prodotti Editoriali CEI, che
da quest’anno includono anche le pubblicazioni
degli enti normatori internazionali con cui il CEI
ha sottoscritto accordi commerciali.
Le Norme internazionali
Norme ASTM - American Society for
Testing and Materials International è
l’associazione internazionale per le prove
e i materiali e pubblica norme in diversi settori,
che vanno dai metalli alle costruzioni, dal petrolio
a diversi prodotti di consumo.
Norme AWS - American Welding
Society è l’associazione internazionale
che ha lo scopo di promuovere sotto
l’aspetto scientifico, tecnologico ed applicativo,
le tecniche di saldatura e tutti gli aspetti e
procedure relative, dal campo delle costruzioni a
quello aerospaziale.
CEIMAGAZINE
CEIMAGAZINE
Norme
IEC
International
Electrotechnical
Commission
è
l’organizzazione mondiale incaricata della
preparazione e della pubblicazione degli standard
internazionali in campo elettrico, elettronico e
relative tecnologie. Il CEI è il Comitato Nazionale
italiano membro della IEC.
Norme IEE - Institute of Electrical
and
Electronics
Engineers
è
l’associazione internazionale che
promuove l’innovazione tecnologica mondiale;
pubblica le norme tecniche riguardanti i
settori delle comunicazioni, dell’elettronica di
potenza, dell’elettronica consumer, del software
engineering, del Digital Signal Processing (DSP)
ed altri collegati con l’elettronica e l’elettrotecnica.
•
Guida
Tecnica
CEI
99-5
“Guida
per
l’esecuzione
degli
impianti
di
terra delle utenze attive e passive
connesse ai sistemi di distribuzione
con tensione superiore a 1 kV in c.a.”
La Guida è la revisione della Guida CEI
11-37:2003-07 e riguarda gli impianti di
terra sia dei sistemi passivi sia di quelli
attivi. Il documento riporta esempi mirati
volti a illustrare il percorso qualitativo e
quantitativo delle correnti di guasto nelle
diverse
configurazioni
impiantistiche,
secondo le simbologie più recenti.
•
Norma
CEI
78-17
“Manutenzione
delle
cabine
elettriche
MT/MT
e
MT/BT
dei
clienti/utenti
finali”.
La Norma si applica a tutti gli impianti
elettrici riguardanti le cabine MT/BT e MT/
BT, siano essi dedicati alla produzione di
energia elettrica sia di tipo esclusivamente
passivo. Riguarda inoltre anche gli impianti
di energia elettrica in Bassa Tensione,
facenti parte di utenze connesse alla rete
di media tensione. Lo scopo della norma è
di proporre un metodo manutentivo basato
sull’individuazione di tutti i componenti da
mantenere che permettono ai circuiti elettrici
con una specifica funzione, di svolgere il
loro compito in modo sicuro durante la loro
durata di vita.
Norme IRIS - International Railway
Industry Standard sono sviluppate da
UNIFE (Union of the European Railway
Industries) e promosse dai più importanti
produttori di sistemi ferroviari e sono riconosciute
a livello mondiale unico per il settore ferroviario
per la valutazione dei sistemi di gestione.
Le nuove pubblicazioni
Documenti normativi:
•
Guida Tecnica CEI 121-5 “Guida alla
normativa applicabile ai quadri elettrici di
bassa tensione e riferimenti legislativi”.
La Guida, preparata da un gruppo di esperti
del CEI, fornisce i criteri per facilitare la
corretta applicazione della normativa dei
quadri di bassa tensione ed evidenzia gli
aspetti principali e/o critici per l’applicazione
delle Norme.
SETTEMBRE 2016
51
ATTUALITÀ
SETTEMBRE 2016
Documenti divulgativi:
Volumi tecnico-scientifici:
•
“Impianti
e
costruzioni
elettriche.
Dalla pratica alla teoria. Manuale
per
progettisti
e
studenti”.
Il volume si presenta come un pratico ed
esaustivo ausilio nello studio di impianti,
macchine e componenti elettrici nelle
applicazioni, con lo scopo di ridurre il gap
che spesso viene messo in evidenza tra la
conoscenza teorica e l’attività professionale.
Fornisce i riferimenti normativi alla regola
dell’arte e propone molte pratiche soluzioni
e utili approfondimenti.
•
“Televisione,
Radio,
Multimedia
su
reti IP a banda larga ed ultralarga”.
Il Documento Divulgativo, attraverso un
linguaggio semplice e senza rinunciare al
necessario rigore tecnico, illustra tutte le
nuove tendenze del mercato tecnologico,
spaziando dalle Smart TV connesse a
internet, all’interazione con i contenuti
Radio e TV su smartphone e tablet, senza
trascurare i nuovi standard video in Ultra
Alta Definizione, l’audio di elevata qualità
e l’interattività tipo “social” dell’offerta
multischermo.
Il Catalogo è visionabile gratuitamente e scaricabile
nella versione pdf direttamente dal sito del CEI.
52
CEIMAGAZINE
SEMINARI
CEIMAGAZINE
NORME E TECNOLOGIE PER PROGETTARE
L’EFFICIENZA ENERGETICA
Appuntamento con il Seminario dedicato alle norme per sviluppare e
favorire l’efficienza energetica (Roma, 4 ottobre 2016).
Prosegue la collaborazione tra il CEI e ABB, il
gruppo leader nelle tecnologie per l’energia e
l’automazione, con un nuovo appuntamento del
Seminario “Norme e tecnologie per progettare
l’efficienza energetica”. L’incontro, della durata
di mezza giornata, avrà luogo a Roma il prossimo
4 ottobre.
La terza edizione del Seminario, ospitato
precedentemente a Bologna (27 aprile) e Mestre
(13 settembre), avrà l’obiettivo di presentare
gli adeguamenti alla nuova Delibera AEEG
180/2013/R/EEL, che introduce importanti
novità relative alla regolazione del fattore di
potenza (cos ϕ) e delle tariffe dei prelievi di
energia reattiva. Tale Delibera rende più cogente
la necessità di rifasare correttamente gli impianti:
in quest’ottica, le nuove tecnologie offrono
centraline di rifasamento RVT e interruttori
aperti EMax, il cui utilizzo combinato permette di
risparmiare e fare efficienza nell’impianto.
Il miglioramento dell’efficienza energetica è stato
conseguito in molti casi grazie all’introduzione di
norme e programmi di etichettatura energetica:
la normazione tecnica può quindi svolgere un
Questo Seminario fa parte del Sistema di Formazione
Continua del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
e dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti
Industriali Laureati, e dà diritto all’attribuzione di CFP.
SETTEMBRE 2016
ruolo chiave nel garantire il raggiungimento degli
obiettivi di promozione a livello nazionale ed
internazionale.
Il Seminario si aprirà con un intervento incentrato
sull’adeguamento degli impianti di rifasamento
alle prescrizioni AEEGSI e alle sollecitazioni in
presenza di armoniche. Successivamente, una
relazione avrà l’obiettivo di presentare alcuni
prodotti di ultima generazione, come la centralina
di rifasamento e gli interruttori smart, che
permettono di fare efficienza mentre rifasano.
L’incontro continuerà poi con l’analisi delle norme
per l’efficienza energetica degli impianti elettrici,
in particolare la nuova Parte 8-1 della Norma CEI
64-8, che affronta per la prima volta l’argomento
in un documento nazionale dedicato agli impianti
elettrici in bassa tensione. Infine, una relazione
si occuperà di accumulo energetico e domotica
al servizio dell’efficienza e del risparmio in
ambito residenziale: la tecnologia avanzata,
dalla domotica all’accumulo e alla ricarica di
autoveicoli elettrici, offre infatti la possibilità di
elevati livelli di efficientamento.
Per informazioni:
email: [email protected]
tel. 0221006.313
53
SETTEMBRE 2016
SEMINARIO CEI - ABB
ROMA, 4 OTTOBRE 2016 ore 14.00
CENTRO CONGRESSI SGM
Via Portuense, 741 Sala Lucia
Norme e tecnologie per progettare
l’efficienza energetica
A decorrere dal 1 gennaio 2016, entrerà in vigore la
Delibera AEEG 180/2013/R/EEL che introduce importanti novità relative alla regolazione del fattore
di potenza (cos ϕ) e delle tariffe dei prelievi di energia reattiva. Nei punti di prelievo in MT e BT, con
potenza disponibile superiore a 16,5 kW, verranno
applicate delle penali se il cos ϕ medio mensile risulta inferiore a 0,95, nelle fasce F1 e F2.
La nuova Delibera impone di fatto di verificare l’impianto attuale e nel caso di necessità di integrazione
di verificare che le nuove condizioni non conducano
a problemi di risonanza per effetto delle armoniche
generate da carichi e generatori elettronici.
La Delibera AEEG 180/2013/R/EEL rende più cogente la necessità di rifasare correttamente l’impianto.
Le nuove tecnologie offrono centraline di rifasamento RVT e interruttori aperti Emax, il cui utilizzo
combinato permette di risparmiare e fare efficienza
nell’impianto mentre si ottemperano agli obblighi
di legge della delibera citata.
Numerosi studi hanno dimostrato che i miglioramenti di efficienza energetica di alcuni prodotti
sono stati conseguiti principalmente grazie all’introduzione di norme e di programmi di etichettatura energetica.
La normazione tecnica può quindi svolgere un ruolo
chiave nel garantire il raggiungimento degli obiettivi di promozione dell’efficienza energetica a livello
nazionale ed internazionale (sia in termini di strumento essenziale e regolatorio sia in termini di strumento facilitatore).
La nuova Parte 8-1 della Norma CEI 64-8 affronta
per la prima volta l’argomento in un documento
nazionale dedicato agli impianti elettrici in bassa
tensione.
L’assenza degli incentivi governativi e l’obbligo
delle fonti rinnovabili impongono di massimizzare
l’autoconsumo e l’autosufficienza degli edifici residenziali. La tecnologia avanzata, dalla domotica
all’accumulo e alla ricarica degli autoveicoli elettrici, attraverso la gestione di un sistema di building
management system, offre la possibilità di elevati
livelli di efficientamento.
54
Programma
Ore 14.00
Registrazione dei partecipanti
Ore 14.15
Adeguamento degli impianti di rifasamento alle prescrizioni AEEG e alle sollecitazioni in presenza di armoniche
Prof. Angelo Baggini
Università degli Studi di Bergamo
Ore 15.00
Centralina di rifasamento ed interruttori smart permettono di fare efficienza
mentre rifasano
Ing. Sergio Carrara
ABB
Ore 15.45
Coffee break
Ore 16.15
Norme per l’efficienza energetica degli impianti elettrici: la nuova Parte 8-1
della Norma CEI 64-8
Ing. Annalisa Marra
CEI–ComitatoElettrotecnicoItaliano
Ore 17.00
Accumulo e domotica al servizio dell’efficienza e del risparmio in ambito residenziale
Ing. Sergio Carrara
ABB
Ore 17.45
Dibattito e conclusione dei lavori
Modalità di Registrazione
La partecipazione è gratuita, l’iscrizione è obbligatoria
fino ad esaurimento posti. È possibile iscriversi online
compilando la scheda dal sito CEI www.ceinorme.it alla
voce Eventi > Seminari e altri Convegni, entro il 3/10/2016.
Per informazioni:
Tel. 02 21006.313
[email protected]
In collaborazione con:
Questo Seminario fa parte del sistema della Formazione Continua dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati e dà diritto all’attribuzione di n. 3 CFP.
A questo Convegno il Consiglio Nazionale degli Ingegneri
attribuisce n. 3 CFP.
CEIMAGAZINE
SEMINARI
CEIMAGAZINE
MEDICALE, INDUSTRIALE, DATA CENTER
Riprende il ciclo di Seminari incentrati sui principali mercati verticali
con un nuovo appuntamento (Sassari, 18 ottobre 2016).
La continuità di servizio è fondamentale in
ambiti molto diversi tra loro: ogni settore presenta
specifiche norme di riferimento che hanno
l’obiettivo di guidare e aiutare i progettisti e gli
addetti ai lavori a soddisfare l’esigenza primaria
della continuità di servizio, che garantisce
sicurezza e produzione. In quest’ottica, per
illustrare le norme e le diverse soluzioni dedicate
ai mercati verticali, il CEI ha realizzato un ciclo
di Seminari dal titolo “Medicale, Industriale,
Data Center. La disponibilità di alimentazione
attraverso soluzioni dedicate in diversi mercati”,
con il supporto di Socomec, società leader in
Europa e nel mondo nella distribuzione, controllo
e qualità dell’alimentazione delle reti di energia a
bassa tensione. Il Seminario giungerà al quarto
appuntamento del 2016 e avrà luogo a Sassari
martedì 18 ottobre 2016.
La mezza giornata formativa sarà suddivisa in tre
principali filoni, ognuno dei quali incentrato su
uno specifico mercato verticale. Ogni argomento
sarà poi sviluppato attraverso tre interventi.
Medicale Nei locali medici è necessario
garantire la sicurezza dei pazienti
sottoposti a cure intensive mediante
provvedimenti sull’impianto, applicando le
Norme CEI e le prescrizioni delle norme degli
apparecchi elettromedicali. La prima relazione,
Questo Seminario fa parte del Sistema di Formazione
Continua del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
e dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti
Industriali Laureati, e dà diritto all’attribuzione di CFP.
SETTEMBRE 2016
“Impianti elettrici nei locali medici – Variante 2
della Norma CEI 64-8 Parte 710”, avrà lo scopo
di aiutare gli operatori delle strutture sanitarie a
valutare la necessità di adeguamenti in funzione
di una valutazione del rischio e nel rispetto della
regola dell’arte.
Industriale
Le
problematiche
da
affrontare in ambienti industriali al fine
di garantire la continuità di servizio sono
molteplici. Il secondo intervento, “Disponibilità
e affidabilità degli impianti negli ambienti
industriali”, si occuperà di prendere in esame
le difficoltà che devono essere affrontate per
garantire tale continuità.
Data Center I Data Center costituiscono
un settore caratterizzato da una elevata
intensità energetica e da consumi
in costante aumento. L’ultimo intervento,
“Disponibilità, efficienza e misura delle
prestazioni energetiche nei Data Center”, dopo
alcune considerazioni sulla nuova Parte 8-1 della
Norma CEI 64-8, avrà l’obiettivo di confrontare
in maniera critica le nuove tecnologie elettriche
dal punto di vista dell’efficienza energetica, con
particolare riferimento al dimensionamento
e ai vantaggi degli UPS scalabili hot-swap e
delle nuove soluzioni per il monitoraggio delle
prestazioni energetiche.
Per informazioni:
email: [email protected]
tel. 0221006.313
55
SETTEMBRE 2016
SEMINARIO CEI - SOCOMEC
SASSARI, 18 OTTOBRE 2016 ore 14.00
HOTEL MARINI
Viale Pietro Nenni 2 Sala Pitagora
Medicale, Industriale, Data Center
La disponibilità di alimentazione attraverso
soluzioni dedicate in diversi mercati
Lacontinuitàdiservizioèessenzialeinmoltiambititraloro
molto diversi. Ogni settore ha proprie peculiarità e norme
specifiche di riferimento che guidano ed aiutano il progettistaegliaddettiailavoriasoddisfarel’esigenzaprimariadi
continuitàdiservizio,garanziadellaproduzioneesicurezza.
Leproblematichechedevonoessereaffrontatealfinedigarantire la continuità di servizio in ambienti industriali sono
molteplici. In particolare la scelta dell’UPS e le protezioni
dell’impiantodevonoconsiderarelapresenzadicarichinon
lineari anche di grande potenza che creano il problema delle
armoniche; carichi come azionamenti, caratterizzati da una
fase rigenerativa importante e da una elevata suscettibilità
aidisturbidirete,richiedonodiaffrontareilritornodienergia,ilfattoredipotenzadeicarichi,daunlatodeterminante
nel dimensionamento dell’UPS, dall’altro è da quest’ultimo
influenzato,laprotezionecontroicontattiindirettideveessere estesa anche a valle dell’UPS senza compromettere la
continuitàdell’alimentazione.
IDataCenter,nellaloroaccezionepiùampia,costituisconoun
settorecaratterizzatodaun’elevataintensitàenergeticaeda
consumiincostanteaumento.SistimacheattualmenteiData
Centersianoresponsabilidiunaquotapariacirca1,5%-2%
deiconsumifinalidielettricitàecheilpotenzialediefficienzaenergetica,legatoaipossibiliinterventidimiglioramento,
consentariduzionicompresetrail20%edil50%delfabbisognoenergeticocorrente.L’intervento,dopoalcuneconsiderazioni di carattere normativo introdotte dalla nuova Parte
8-1 della Norma CEI 64-8, confronterà criticamente nuove
tecnologieelettrichedalpuntodivistadell’efficienzaenergetica,conparticolareattenzionededicataaldimensionamentoedaivantaggidegliUPSscalabilihot-swapedellenuove
soluzioni per il monitoraggio delle prestazioni energetiche.
Neilocalimedicièopportunogarantirelasicurezzadeipazientiedelpersonalemedicochepotrebberoesseresoggetti
all’applicazionediapparecchielettromedicali.Nellamaggior
partedeicasi,lasicurezzadeipazientichesitrovanosottopostiacureintensive(diimportanzacritica)puòessereraggiuntamedianteprovvedimentisull’impianto,applicandole
norme CEI unitamente alle prescrizioni delle norme degli apparecchi elettromedicali. L’intento è di aiutare gli operatori
dellestrutturesanitarieavalutarelanecessitàeleprioritàdi
adeguamentiinfunzionediunavalutazionedelrischioenel
rispettodellaregoladell’arte.
“Lavora con Socomec”
Ogni anno Socomec seleziona su tutto il territorio nazionale i
migliori talenti per il potenziamento della propria struttura commerciale e tecnica. Fatti conoscere inviandoci il tuo curriculum
all’[email protected] completo di autorizzazione al
trattamentodeidatipersonali.
Permaggioridettagli:www.socomec.it
SocomecElettromeccanicaeSiconsrlinformano,inconformitàdell’art.13
del Codice della Privacy, che i suoi dati le sono stati comunicati da CEI e
che verranno utilizzati esclusivamente per l’invio di comunicazioni di segnalazionediiniziativecommerciali,promozionali,segnalazionedieventi
formativieseminari.Idatinonsarannooggettodidiffusione,everranno
comunicatiasoggettiterzisoloqualoraciòsiaindispensabileperlefinalità
indicate.Qualoranonintendessericevereulterioricomunicazionidiquesto
tipo,esercitandoidirittistabilitidall’art.7delCodice,èsufficientechelo
comunichi a mezzo mail alla casella [email protected] o alla casella [email protected] .
56
Programma
14.00
Registrazionedeipartecipanti
14.15
Apertura dei lavori e saluto di benvenuto
14.30
Impiantielettricineilocalimedici-Variante2della
Norma CEI 64-8 Parte 710 e soluzioni tecniche applicabili
Ing. A. Marra
CEI–ComitatoElettrotecnicoItaliano
Ing. J. Pleynet
Socomec
Sig. G. Bassan
Socomec
15.30
Disponibilitàeaffidabilitàdegliimpiantinegliambientiindustriali
Prof. A. Baggini
Università degli Studi di Bergamo
Ing. J. Pleynet
Socomec
Sig. G. Bassan
Socomec
16.30
Coffeebreak
17.00
Disponibilità,efficienzaemisuradelleprestazioni
energeticheneiDataCenter
Prof. A. Baggini
Università degli Studi di Bergamo
Ing. J. Pleynet
Socomec
Sig. G. Bassan
Socomec
18.00
Dibattitoeconclusione
Modalità di Registrazione
La partecipazione è gratuita, l’iscrizione è obbligatoria fino
ad esaurimento posti.
È possibile iscriversi online compilando la scheda dal sito CEI
www.ceinorme.itallavoceEventi>SeminariealtriConvegni,
entro il 17/10/2016.
Perinformazioni:
Tel. 02 21006.313
[email protected]
Questo Seminario fa parte del sistema della Formazione Continua
dell’Ordine dei Periti Industriali e dei
Periti Industriali Laureati e dà diritto
all’attribuzione di n. 3 CFP.
A questo Convegno il Consiglio
Nazionale degli Ingegneri attribuisce
n. 3 CFP.
CEIMAGAZINE
SEMINARI
CEIMAGAZINE
TREND NORMATIVI ED EVOLUZIONI A SERVIZIO
DELL’EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI
Il Seminario dedicato all’efficienza energetica e all’applicazione delle
Information Technology (Catania, 19 ottobre).
Il prossimo 19 ottobre, a Catania, avrà luogo un
nuovo appuntamento con il Seminario “Trend
normativi ed evoluzioni a servizio dell’efficienza
energetica”, realizzato dal CEI con il supporto
di Schneider Electric, specialista globale nella
gestione dell’energia.
Il Seminario giunge alla sua terza edizione
dopo gli ottimi risultati ottenuti nelle precedenti
edizioni, ospitate rispettivamente a Bologna (28
maggio 2015) e Bari (10 maggio 2016).
scopo di favorire la progettazione di impianti
elettrici sempre più efficienti e una loro gestione
intelligente.
Per quanto concerne il livello normativo, tale
azione è diventata sempre più sistematica, fino
a propagarsi nella Norma CEI 64-8, sicuramente
la più nota e applicata, e che a breve andrà a
contenere una parte destinata all’efficienza degli
impianti elettrici utilizzatori.
Il Seminario, con inizio alle ore 14.00, sarà aperto
da un intervento sull’evoluzione della normativa
legata all’efficienza degli impianti elettrici
utilizzatori e proseguirà con un approfondimento
sulle evoluzioni tecnologiche dell’infrastruttura
elettrica di bassa tensione.
Durante l’incontro sarà affrontato l’attuale e
sempre in evoluzione tema dell’efficienza degli
impianti. L’efficienza energetica e l’applicazione
delle Information Technology sono alcuni dei
temi attorno ai quali si impernia lo sviluppo
economico e sociale nel mondo: queste due
tematiche sono strettamente intrecciate in
quanto ognuna delle due tecnologie ha bisogno
dell’altra per potersi sviluppare.
Gli
interventi
proseguiranno
affrontando
l’importanza delle diagnosi energetiche e si
concluderanno con un focus su un caso reale.
La maggior importanza energetica del settore
elettrico vede evolvere le norme, gli standard e
le direttive a livello europeo e nazionale, con lo
L’incontro avrà luogo a Catania il giorno 19
ottobre presso il Plaza Hotel, in Viale Ruggero di
Lauria 43, dalle ore 14.00 alle ore 18.30.
Questo Seminario fa parte del Sistema di Formazione
Continua del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
e dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti
Industriali Laureati, e dà diritto all’attribuzione di CFP.
Per informazioni:
email: [email protected]
tel. 0221006.202
SETTEMBRE 2016
57
SETTEMBRE 2016
SEMINARIO CEI - SCHNEIDER
CATANIA, 19 OTTOBRE 2016 ore 14.00
PLAZA HOTEL
Viale Ruggero di Lauria 43
Trend normativi ed evoluzioni a servizio
dell’efficienza degli impianti
L’efficienza energetica e l’applicazione delle Information
Technology sono sicuramente i temi intorno ai quali si impernia lo sviluppo economico e sociale del mondo intero.
I due temi, per altro, sembrano intrecciarsi nella misura in
cuiognunadelleduetecnologiehabisognodell’altraper
potersi sviluppare.
Nelquadroenergeticol’usofinalesottoformaelettricaè
quello che oggi presenta ipotesi di sviluppo strategico, con
spostamentisignificatividiquotedicaricodaquellotermico;sipensi,tratutti,alsettoredelbenessereambientaleedaquello dellamobilità.L’efficienzadeltrasporto,
trasformazioneedistribuzione,dell’energiaelettrica,decisamentesuperioreaquelladialtrivettorienergetici,ha
portato a ritenere, in passato, di secondaria importanza la
necessitàdiintervenireconpolitichediefficientamentoin
ambitoelettrico.
In altri ambiti, per esempio quello termico, gli interventilegislativienormativisull’energeticarisalgonoadiversi
decenni orsono. La maggiore importanza energetica del
settoreelettrico,congliinevitabilirisvoltieconomici,vede
evolverelenorme,glistandardedirettivealivelloEuropeoeNazionaleconilfinedifavorirelaprogettazionedi
impiantielettricisemprepiùefficientieunalorogestione
intelligente.Alivellonormativotaleazione,nataconnormeprodotte“amacchiadileopardo”èdiventatasempre
piùsistematicasinoapropagarsiallanormaCEI64-8,sicuramentelapiùnotaedapplicata,cheandrà,abreve,a
contenereunapartedestinataall’efficienzadegliimpianti
elettriciutilizzatori.Neipaesiconunastoriaeconomicaindustrialeconsolidataenonrecente,l’Italiacosìcomel’Europa,sitratteràdiintervenire,però,sunumerosiimpianti
esistentiapartiredaunadiagnosienergeticaedasistemi
dimonitoraggio,cosìcomeprevistodalD.Lgs102/14inattuazionedellaDirettiva2012/27/EUEfficienzaenergetica.
Si profilano, così, nuove figure professionali, o almeno
nuovi compiti, richiesti tanto dal legislatore, che ne incentiva l’utilizzo, quanto dal mercato, pressato dal costo
dell’energia.Daunpuntodivistatecnicoleazionidaintraprendere per ottenere maggiore efficienza sono semplici:sitrattadiadottareuninsiemediscelteprogettuali,
operative e comportamentali che portino ad un utilizzo
piùvirtuosoeintelligentedell’energia.Ilquadroelettrico,
giànodoimportantenellaprogettazioneedutilizzodegli
impiantielettrici,èstrategicoancheperilraggiungimento
degliobiettividiefficienzaenergetica.
Il quadro elettrico, infatti, racchiude al suo interno tutti
gli elementi necessari a distribuire la potenza elettrica,
garantendo nel contempo la sicurezza delle persone e
delle cose: integrandovi funzioni digitali, può diventare
unacomponenteattivadell’impiantoelettricoperchéattraversoisuoicomponentitransitano-equindipossono
essereraccolteeutilizzate-unaseriediinformazionifondamentaliperlagestioneefficacedell’impianto.Durante
l’incontroverrannoanalizzatiitrenddi svilupponormativoetecnologicochefavorisconol’utilizzodellesoluzioni
innovativeperlagestioneenergeticaconunfocussuun
caso reale.
58
Programma
14.00
Registrazionedeipartecipanti
14.15
Apertura dei lavori e saluto di benvenuto
14.30
Evoluzionedellanormativalegataall’efficienzadegli
impiantielettriciutilizzatori
Prof. G. Cafaro
Docente Politecnico Bari
15.15
Evoluzionitecnologichedell’infrastrutturaelettrica
di bassa tensione
Ing. F. Corti
Schneider Electric
16.00
Coffeebreak
16.30
Diagnosienergetiche:risultatieprospettivefuture
Ing. F. Bua
Segretario Tecnico CEI
17.30
Casestudydiriqualificazionediimpiantoesistente
Ing. F. Corti
Schneider Electric
18.00
Dibattito
18.30
Conclusione dei lavori
Modalità di Registrazione
La partecipazione è gratuita, l’iscrizione è obbligatoria fino ad
esaurimento posti.
E’possibileiscriversionlinecompilandolaschedadalsitoCEI
www.ceinorme.itallavoceEventi>SeminariealtriConvegni,
entroil14/10/2016.
Perinformazioni:
Tel. 02 21006.202
[email protected]
Incollaborazionecon:
Questo Seminario fa parte del sistema della Formazione
Continuadell’OrdinedeiPeritiIndustrialiedeiPeritiIndustrialiLaureatiedàdirittoall’attribuzionedin. 3 CFP.
A questo Convegno il Consiglio Nazionale degli Ingegneri
attribuiscen.3 CFP.
CEIMAGAZINE
SEMINARI
CEIMAGAZINE
IMPIEGO DEGLI ESTERI NATURALI NEI
TRASFORMATORI DI POTENZA
Giornata di Studio dedicata alla riduzione dei rischi ambientali e
d’incendio (Roma, 20 ottobre 2016).
Recenti studi e sperimentazioni a livello
mondiale stanno dimostrando come gli
esteri naturali, meglio noti come oli vegetali,
stiano progressivamente trovando una loro
precisa collocazione all’interno del mondo dei
trasformatori, sia di grande potenza sia dedicati
alla distribuzione.
Ciò è stato confermato, a livello normativo,
dalla pubblicazione nel dicembre 2014, della
Norma CEI EN 62770 “Esteri naturali nuovi
per trasformatori e apparecchiature elettriche
similari”, e dalle numerose sperimentazioni a
cura dei principali Distributori.
Gli esteri naturali, rispetto ai tradizionali oli
minerali isolanti, presentano grandi vantaggi:
• un più elevato punto di fiamma, che passa
dai 130-140 °C degli oli minerali agli oltre
300 °C degli esteri vegetali
• sono sostanze essenzialmente non tossiche
e non pericolose per l’uomo e l’ambiente
• rappresentano una risorsa rinnovabile e a
fine vita possono essere riutilizzati come
Questo Seminario fa parte del Sistema di Formazione
Continua del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
e dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti
Industriali Laureati, e dà diritto all’attribuzione di CFP.
SETTEMBRE 2016
•
sottoprodotti (es. biodisel) rispondendo ai
requisiti dell’economia circolare
presentano un marcato di minore
impatto ambientale per la loro più elevata
biodegradabilità.
In questo contesto, l’Università di Roma “La
Sapienza” ha deciso di avviare un Gruppo di
Lavoro composto dagli operatori del settore,
dai produttori e dalle autorità con l’obiettivo di
approfondire il tema del comportamento al
fuoco e gli aspetti relativi al rischio ambientale.
Per presentare i primi risultati raggiunti dal
Gruppo di Lavoro, è stata organizzata una
Giornata di Studio, che avrà luogo a Roma il
prossimo 20 ottobre.
Tale incontro, con il patrocinio del CEI – Comitato
Elettrotecnico Italiano, del Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco e dell’Università “La Sapienza”,
sarà ospitato presso l’Aula Magna dell’Istituto
Superiore Antincendi (ISA), in Via del Commercio
13, dalle ore 9.00 alle ore 17.00.
Per informazioni:
email: [email protected]
tel. 0221006.290
59
SETTEMBRE 2016
GIORNATA DI STUDIO
ROMA, 20 OTTOBRE 2016 ore 9.00
Istituto Superiore Antincendi (ISA)
Aula Magna
CORPO NAZIONALE
DEI VIGILI DEL FUOCO
Impiego degli esteri naturali nei
trasformatori di potenza:
riduzione dei rischi ambientali e d’incendio
L’esperienza mondiale e le più recenti sperimentazioni o
programmi/progetti sperimentali avviati anche in Italia
stanno progressivamente dimostrando che gli esteri naturali
(comunemente detti oli vegetali) stanno trovando una loro più
precisa collocazione nel mondo dei trasformatori, sia di grande
potenza che da distribuzione. Ciò è anche confermato dalla recente
pubblicazione nel dicembre 2014 da parte del CEI della Norma IEC
e CENELEC EN 62770 “Esteri naturali nuovi per trasformatori e
apparecchiature elettriche similari”.
Terna ed i principali Distributori confermano di avere
sperimentazioni in atto in questo settore. Gli esteri naturali,
rispetto ai tradizionali oli minerali isolanti, presentano i seguenti
principali grandi vantaggi:
•
•
•
•
hanno un più elevato punto di fiamma, che passa dai 130-140
°C degli oli minerali agli oltre 300 °C degli esteri vegetali;
sono sostanze essenzialmente non tossiche e non pericolose
per l’uomo e l’ambiente (EPA o OSHA);
sono una risorsa rinnovabile e a fine vita possono essere
riutilizzati come sottoprodotti (es. biodiesel) rispondendo ai
requisiti dell’economia circolare;
presentano un marcato minore impatto ambientale per la
loro più elevata biodegradabilità.
L’Università di Roma “Sapienza” ha inteso avviare sul tema
dell’uso degli esteri naturali nei trasformatori un Gruppo di Lavoro
composto dagli Operatori del settore (quali Terna, e-distribuzione
Spa, areti Spa e Sea Marconi Technologies) dai Produttori (Cargill e
Gruppo Parodi) dai Costruttori e dalle Autorità (VV.F., INAIL e ISPRA)
con l’obiettivo di meglio approfondire il tema del comportamento
al fuoco e gli aspetti relativi al rischio ambientale.
La presente Giornata di Studio vuole mostrare i primi risultati
raggiunti dal Gruppo di Lavoro.
Modalità di Registrazione
La partecipazione è gratuita, l’iscrizione è obbligatoria
fino ad esaurimento posti. È possibile iscriversi online compilando la scheda dal sito CEI www.ceinorme.it alla voce Eventi > Seminari e altri Convegni, entro il 14/10/2016.
Per informazioni:
Tel. 02 21006.290
[email protected]
Come raggiungere la sede dell’evento
Via del Commercio 13
Programma
Ore 8.30
Registrazione dei partecipanti
Ore 9.00
Saluto di benvenuto
Autorità
Ore 9.20
Apertura dei lavori
Flavio Mauri
Ore 9.30
Gli esteri naturali quali isolanti per trasformatori di potenza: contesto normativo
Massimo Pompili e Luigi Calcara
e-distribuzione Spa
Università di Roma “Sapienza”
Ore 10.00 Rischio di incendio legato ai trasformatori
Michele Mazzaro e Domenico De Bartolomeo
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Ore 10.30 Caratteristiche ed impatti ambientali degli oli isolanti e
degli esteri naturali
Antonella Vecchio e Marco Falconi
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
Ore 11.00 Coffee Break
Ore 11.20 Rilasci accidentali di oli isolanti nei trasformatori di potenza
Simona Berardi, Elisabetta Bemporad e Alessandro Ledda
INAIL, Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti
Ore 11.50 PARYOL ELECTRA 7426 estere vegetale naturale e l’economia circolare per garantire una crescita sostenibile
Giorgio Campi e Riccardo Pedriali - A&A Fratelli Parodi Spa
Ore 12.20 Long term experience with FR3 natural ester in transformer applications
Kevin Rapp, Sabine Bowers e Giovanni Garamella - Cargill
Ore 12.50 Buffet
Ore 14.00 Studio preliminare all’utilizzo di fluidi isolanti di origine
vegetale alternativi all’olio minerale
Fabio Scatiggio, Massimo Rebolini e Andrea Valant
Terna Rete Italia Spa
Ore 14.30 Uso degli esteri naturali nei trasformatori di distribuzione:
possibili vantaggi
Alfonso Sturchio e Mauro Salvadori - e-distribuzione Spa
Ore 15.00 Sperimentazione con esteri naturali negli attuali trasformatori MT/BT
Roberto Bevilacqua - areti Spa
Ore 15.30 Experience with natural ester distribution and power
transformers in Tata Power (Mumbai)
Ramachandran Pillai - Tata Power Transmission and Distribution
L’Istituto Superiore Antincendi (Via del
Commercio, 13 – Roma) è facilmente
raggiungibile con metropolitana (linea
B) fermata PIRAMIDE da cui dista 10
minuti a piedi. Inoltre, dista circa 700
metri dalla stazione F.S. Ostiense, collegata con linea ferroviaria all’Aeroporto di Fiumicino Leonardo da Vinci.
Ore 16.00 Recenti applicazioni degli esteri naturali nei trasformatori
di manifattura italiana
Fabrizio Ferrari - GETRA Trasformatori/ANIE
È in corso la procedura di rilascio dei
crediti formativi da parte del Consiglio
Nazionale degli Ingegneri.
Moderatori: Ing. Cristina Timò - Direttore Tecnico del CEI
Prof. Massimo Pompili - Università di Roma “Sapienza”
A questa giornata il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti
Industriali Laureati attribuisce n. 5 CFP.
Si ringraziano per il supporto all’iniziativa:
Ore 16.30 Futura Norma IEC 62975 ed esperienze di diagnostica su
trasformatori con esteri naturali
Vander Tumiatti - Sea Marconi Technologies
Ore 17.00 Dibattito e conclusione dei lavori
Si ringraziano per il Patrocinio:
60
CEIMAGAZINE
DECIMO CONVEGNO
GRATUITA CEI
DI
CONVEGNI
CEIMAGAZINE
FORMAZIONE
Prosegue il tradizionale appuntamento con i Convegni di formazione
gratuita CEI (Padova, 21 ottobre 2016).
A Padova, il prossimo 21 ottobre, avrà luogo il
decimo appuntamento dell’anno con i Convegni
di formazione gratuita organizzati dal CEI, il
tradizionale evento dedicato agli ultimi sviluppi
della normativa elettrotecnica, elettronica e delle
telecomunicazioni.
Il Convegno, rivolto a tutti gli operatori del settore,
verterà sul tema degli aggiornamenti normativi
in merito a prestazioni funzionali, energetiche e
di sicurezza dei sistemi elettrici.
La giornata formativa, con inizio alle ore 9.00, si
aprirà con un intervento dedicato ai criteri per il
dimensionamento delle varie parti degli impianti
di terra, per la loro pratica esecuzione in relazione
alle utenze attive e passive connesse ai sistemi
di distribuzione in media tensione (Guida Tecnica
CEI 99-5).
futuro utilizzo in ambito domestico e terziario;
la seconda riguarderà invece la futura Variante
della Norma CEI 64-8, che recepisce la Norma
HD 60364-8-1, e verranno forniti esempi su
come garantire la funzionalità delle prestazioni
elettriche e la riduzione dei consumi energetici
per un impianto elettrico.
Il pomeriggio proseguirà poi con altri due
interventi: il primo, a cura del Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco, sarà incentrato sulla verifica degli
impianti elettrici ai fini del mantenimento delle
prestazioni contro l’innesco e la propagazione
degli incendi; il secondo prenderà invece in
esame le infrastrutture per gli impianti multiservizio negli edifici (Guida Tecnica CEI 306-22).
L’appuntamento avrà luogo a Padova il giorno 21
ottobre 2016, presso Four Points by Sheraton,
Corso Argentina 5, dalle ore 9.00 alle ore 17.00.
Successivamente, due relazioni analizzeranno
il tema dell’efficienza energetica degli impianti
elettrici negli edifici: la prima affronterà l’utilizzo
dei sistemi di accumulo, con cenni sul loro
Questo Convegno fa parte del Sistema di Formazione
Continua del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
e dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti
Industriali Laureati, e dà diritto all’attribuzione di CFP.
SETTEMBRE 2016
Per informazioni:
email: [email protected]
tel. 0221006.231
61
SETTEMBRE 2016
CONVEGNO DI FORMAZIONE CEI
PADOVA, 21 OTTOBRE 2016 ore 9.00
FOUR POINTS by SHERATON
Corso Argentina 5
CORPO NAZIONAlE
DEI VIGIlI DEl FUOCO
SISTEMI ElETTRICI.
PRESTAZIONI FUNZIONAlI,
ENERGETICHE E DI SICUREZZA
Tra i temi trattati, il primo intervento esporrà i criteri per il
dimensionamento delle varie parti degli impianti di terra, per la loro
pratica esecuzione in relazione alle utenze attive e passive connesse
ai sistemi di distribuzione in media tensione (Guida Tecnica CEI 99-5).
L’efficienza energetica degli impianti elettrici negli edifici sarà il
tema di due successive relazioni: una farà riferimento alla futura
Variante della Norma CEI 64-8 che recepirà la norma HD 60364-8-1.
In questa relazione verranno forniti esempi per garantire funzionalità
delle prestazioni elettriche e riduzione dei consumi energetici per
un impianto elettrico. L’altra si focalizzerà sull’utilizzo dei sistemi
di accumulo, elementi indispensabili per poter sfruttare al meglio
le potenzialità delle energie rinnovabili e illustrerà esempi pratici
relativi all’uso di questi sistemi, con cenni sul loro futuro utilizzo in
ambito domestico e terziario: la normativa internazionale di questo
settore è infatti in rapida evoluzione.
La realizzazione negli edifici di una infrastruttura fisica multi-servizio
passiva interna all’edificio, costituita da adeguati spazi installativi e
da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica, nonché
dei punti di accesso all’edificio, è una delle richieste del DPR 380/01,
art. 135-bis, come modificato dalla Legge 11 novembre 2014, n. 164.
Una relazione tratterà della Guida Tecnica CEI 306-22, strumento
semplificato per i progettisti, gli operatori edili e gli installatori di
comunicazione elettronica negli edifici, per applicare i dettami del
decreto.
Come negli anni precedenti, sarà proposto un intervento tecnico
a cura dei Vigili del Fuoco sulle condizioni di esercizio per la
sicurezza elettrica degli impianti. La realizzazione e la manutenzione
degli impianti elettrici è una condizione essenziale per ottenere
funzionalità e sicurezza ai fini della prevenzione incendi.
Modalità di Registrazione
Programma
Ore 8.30
Registrazione dei partecipanti
Ore 9.00
Saluto Autorità
Direzione CEI
Ore 9.30
Guida Tecnica CEI 99-5: Impianti di terra per sistemi
elettrici aventi tensione superiore a 1 kV.
Progettazione, realizzazione e verifiche
Per. Ind Vincenzo Matera
Segretario CT 44 del CEI
Ore 10.15 Impianti di accumulo di energia elettrica:
caratteristiche ed applicazioni
Prof. Angelo Baggini
Docente Università di Bergamo
Ore 11.15 Intervallo
Ore 11.45 Efficienza energetica degli impianti elettrici utilizzatori:
quadro legislativo, normativo ed applicazioni
Prof. Giuseppe Cafaro
Docente Politecnico di Bari
Ore 12.45 Dibattito
Ore 13.15 Intervallo
Ore 14.30 Verifica degli impianti elettrici ai fini del mantenimento
delle prestazioni contro l’innesco e la propagazione
degli incendi. Documentazione di esercizio
Rappresentante CNVVF
Ore 15.30 Infrastrutture per impianti multiservizio negli edifici.
Guida Tecnica CEI 306-22
Ing. Giuseppe Bosisio
CEI Technical Policy and Quality
Ore 16.15 Dibattito
Ore 17.00 Chiusura dei lavori
Con il supporto di
La partecipazione è gratuita con iscrizione obbligatoria.
E’ possibile iscriversi online e fino ad esaurimento dei posti
disponibili compilando la scheda dal sito CEI www.ceinorme.it
alla voce Eventi – Convegni di Formazione entro il 18/10/2016
Per informazioni:
tel. 02 21006.231 - 202
e-mail: [email protected]
A questo Convegno il Consiglio Nazionale
degli Ingegneri attribuisce n. 3 CFP.
A questo Convegno il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti
Industriali Laureati attribuisce n. 6 CFP.
Partecipano
con il Patrocinio
Veneto
62
CEIMAGAZINE
SEMINARI
CEIMAGAZINE
TUTTE LE NOVITÀ SULLE INFRASTRUTTURE DI
RETE DATI
Nuovo appuntamento con il Seminario dedicato alla rete dati: dalla
liberalizzazione degli allacciamenti all’obbligo della fibra ottica in
casa (Bologna, 25 ottobre 2016).
A Bologna, il prossimo 25 ottobre, avrà luogo un
nuovo incontro dei Seminari organizzati dal CEI
con il supporto di Schneider Electric, specialista
globale nella gestione dell’energia.
Negli ultimi anni, alcune importanti evoluzioni
hanno portato l’attenzione sulle novità volte
alla semplificazione nelle abitazioni per
l’allacciamento della rete pubblica degli impianti
e alla predisposizione alla banda larga.
Il Seminario, intitolato “Tutte le novità sulle
infrastrutture di rete dati: dalla liberalizzazione
degli allacciamenti all’obbligo della fibra ottica
in casa”, giunge alla quarta edizione, dopo gli
appuntamenti di Milano (30 ottobre 2014),
Brescia (23 aprile 2015) e Roma (13 giugno
2016), che hanno registrato ottimi risultati.
La connettività rappresenta oggi l’elemento
centrale attorno al quale ruotano tutte
le evoluzioni tecniche, risultando perciò
imprescindibile per rendere qualsiasi prodotto
realmente utilizzabile. Le evoluzione tecniche
e legislative delle soluzioni impiantistiche delle
infrastrutture di rete (cablaggio strutturato),
sono ormai vitali per qualsiasi ambito, dai cicli
produttivi e finanziari delle aziende alla più
comune vita domestica nelle nostre case.
Il Seminario di mezza giornata, con inizio alle ore
14.00, avrà l’obiettivo di presentare tutte le novità
tecnico-legislative, al fine di offrire una visione
degli aspetti prescrittivi e di obbligo di legge, le
nuove tendenze di mercato che influenzano le
scelte progettuali e, infine, semplici ed efficaci
tools per la progettazione.
L’incontro avrà luogo il giorno 25 ottobre a
Bologna presso Savhotel, in Via Ferruccio Parri 9,
dalle ore 14.00 alle ore 18.00.
Questo Seminario fa parte del Sistema di Formazione
Continua del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
e dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti
Industriali Laureati, e dà diritto all’attribuzione di CFP.
Per informazioni:
email: [email protected]
tel. 0221006.202
SETTEMBRE 2016
63
SETTEMBRE 2016
SEMINARIO CEI - SCHNEIDER ELECTRIC
BOLOGNA, 25 OTTOBRE 2016 ore 14.00
SAVHOTEL
Via F. Parri 9
Tutte le novità sulle
infrastrutture di rete dati:
dalla liberalizzazione degli allacciamenti
all’obbligo della fibra ottica in casa.
Laconnettività,equindilacomunicazionedelleapparecchiature,è,ormai,l’elementocardineditutteleevoluzionitecniche,confermando di conseguenza quanto questo elemento
siaormaiimprescindibileperrenderequalsiasi
prodottorealmenteutilizzabile.
E’perquestomotivocheleevoluzionitecniche
elegislativedellesoluzioniimpiantistichedelleinfrastrutturedirete(cablaggiostrutturato)
oggi sono più che mai importanti e vitali per
qualsiasiambito,daicicliproduttiviefinanziari
delle aziende alla più comune vita domestica
nelle nostre case.
In tal senso, le evoluzioni avvenute in questi
due anni portano l’attenzione su importanti
novità volte alla semplificazione delle abilitazioni per l’allacciamento alla rete pubblica
degliimpiantievolteallapredisposizionealla
larga banda delle nuove abitazioni.
Questo convegno si pone come obiettivo, in
brevimachiariinterventi,dipresentare:
• tuttelenovitàtecnicolegislativealfinedi
offrireunavisionechiaradituttigliaspetti
prescrittiviediobbligodilegge
• lenuovetendenzedimercatocheinfluenzanolescelteprogettuali
• sempliciedefficacitoolsperlaprogettazione.
Modalità di Registrazione
Programma
14.00
Registrazionedeipartecipanti
14.15
Apertura dei lavori e saluto di benvenuto
14.30
Disamina delle recenti prescrizioni legislativeinmateriadiretidicomunicazioni
elettroniche
Ing. A. Marra
Segretario Tecnico CEI
15.15
Indicazioniprogettuali,realizzazioneecollaudodiunaretedicomunicazionielettroniche
Prof. Angelo Baggini
Docente Università di Bergamo
16.00
Coffeebreak
16.30
Wifi,LiFi,POE.Implicazioniecomestanno
modificandolesceltesulcablaggiostrutturato
Rack non solo contenitori ma gestore di
calore per un corretto efficientamento
energetico
I-cabling: una mano concreta alla progettazione
Ing. F. Sala
Schneider Electric
17.30
Dibattito
18.00
Conclusione dei lavori
In collaborazione con:
QuestoSeminariofapartedelsistemadellaFormazioneContinuadell’OrdinedeiPeritiIndustrialiedei
PeritiIndustrialiLaureatiedàdirittoall’attribuzione
di n. 3 CFP.
La partecipazione è gratuita, l’iscrizione è obbligatoria fino ad esaurimento posti.
E’possibileiscriversionlinecompilandolascheda
dal sito CEI www.ceinorme.itallavoceEventi>
Seminari e altri Convegni, entro il 24/10/2016.
A questo Seminario il Consiglio Nazionale degli
Ingegneriattribuiscen.3 CFP.
Perinformazioni:
Tel. 02 21006.202
[email protected]
64
CEIMAGAZINE
SEMINARI
CEIMAGAZINE
È TEMPO DI DOMOTICA
Settimo appuntamento con il Seminario di cultura collettiva
normativa dedicato alla tecnologia domotica (Vicenza, 28 ottobre 2016).
L’architettura della domotica, la sicurezza e
l’esecuzione secondo la regola dell’arte delle
abitazioni rappresentano i punti chiave attraverso
i quali sostenere l’evoluzione tecnologica del
nostro Paese. Le nuove tecnologie domotiche
sono rese ormai disponibili e accessibili ad una
fetta sempre più ampia di utenti e consentono
a tutti i cittadini sensibili vantaggi in termini
di risparmio energetico e miglioramento delle
prestazioni.
La domotica gode inoltre oggi di importanti
incentivi provenienti sia dal mercato sia dalle
disposizioni legislative e normative. Gli edifici
dotati di sistemi di controllo hanno infatti una
gestione più economica e confortevole, ma un
supporto notevole proviene anche dalle politiche
energetiche.
tecnologie offerte oggi dalla domotica, attraverso
due interventi:
•
•
“Perché installare domotica?”, a cura
dell’Ing. Annalisa Marra, Segretario Tecnico
Referente CEI
“Strumenti strategici per l’evoluzione
del mercato”, tenuta dall’Ing. Carmine
Battipaglia, Presidente del CT 64 del CEI.
Il Seminario sarà aperto dalla presentazione
del nuovo Libretto d’Impianto elettrico edito da
Prosiel: un’edizione rinnovata del documento
che supporta il committente o il proprietario
dell’unità immobiliare nel mantenere sicuro ed
efficiente il proprio impianto elettrico. Il Libretto
sarà distribuito a tutti i presenti all’evento ed è
scaricabile gratuitamente direttamente dal sito
di Prosiel.
Il giorno 28 ottobre 2016, a Vicenza, avrà luogo
il settimo appuntamento dell’anno con i Seminari
organizzati dal CEI in collaborazione con la CNA –
Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della
Piccola e Media Impresa. Il Seminario “È tempo
di domotica”, della durata di mezza giornata,
sarà incentrato sulle ultime novità relative alle
Questo Seminario fa parte del Sistema di Formazione
Continua del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
e dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti
Industriali Laureati, e dà diritto all’attribuzione di CFP.
SETTEMBRE 2016
Per informazioni:
email: [email protected]
tel. 0221006.313
65
SETTEMBRE 2016
SEMINARIO CEI - CNA
VICENZA, 28 OTTOBRE 2016 ore 14.30
AC Hotel
Via Carducci 1, Creazzo (VI)
È tempo di domotica
Programma
Seminari di cultura collettiva normativa
Perché partecipare al Seminario?
Per vedere il nuovo Libretto di Impianto Prosiel
La nuova edizione del Libretto è stata rinnovata e arricchita di
contenuti,scaturitidaisuggerimentiricevutidalmondoproduttivo
e installativo, avvallati dalle organizzazioni presenti in Prosiel in
occasionediincontritenutinel2015sututtoilterritorionazionale.
Per un aggiornamento normativo
La tecnologia domotica è spesso associata ad una novità che
il mercato dell’installazione impianti recepisce come uno
strumento per favorire prestazioni e comfort negli ambienti
abitativi. Ma la domotica, o più in generale la building and
home automation, è uno strumento indispensabile al fine di
dotare gli impianti della tecnologia on building, relativa anche
ai sistemi di sicurezza. È questo un momento fondamentale per
il settore dell’installazione elettrica per cogliere l’importanza
di adottare la tecnologia domotica: una strategia per recepire
la domanda sempre più frequente che proviene dalla clientela.
Per capire come la Guida CEI 64-50 sia di aiuto
La Guida CEI 64-50 di prossima edizione, rientra nel contesto
normativo di applicazione dell’integrazione degli impianti
elettrici utilizzatori e la predisposizione delle infrastrutture di
impianti di comunicazione e impianti elettronici negli edifici.
La sua riedizione, rinnovata nella grafica e nei contenuti, vuole
essere un motivazione all’implementazione della domotica nelle
installazionielettriche.L’infrastrutturaintegrailconcettodinamico
di building automation, dove lo studio della Guida riveste le fasi
progettuali e applicative. Insomma, un nuovo modo di adottare
leGuideedirealizzaregliimpiantinell’otticadellahome building.
Per avere uno spunto su come sfruttare il momento
Gli interventi di governo a livello europeo e nazionale vedono
numerosi atti volti al risparmio e all’efficienza energetica, al
fine di garantire benefici sociali, economici ed ecoambientali. È
ormaiunacertezzachetaliobiettivinonpossanoessereraggiunti
senza sistemi di gestione degli utilizzi energetici. Peraltro tali
sistemi, detti “domotici” nelle abitazioni, costituiscono anche un
fondamentale supporto alla semplificazione della vita quotidiana.
Per un confronto sulle opportunità del mercato
Ladomoticagodeoggidiunaseriediincentivichederivanosiadal
mercato che dalle disposizioni legislative e normative. Gli edifici
dotatidisistemidicontrollohannoinfattiunagestionepiùeconomica
e confortevole, ma un supporto notevole proviene dalle politiche
energetiche.Questeultime,infatti,rendonoobbligatoriol’utilizzo
di tali sistemi e forniscono incentivi estremamente appetibili.
Glistrumentilegislativieincentivantisonomoltoampiespaziano
dagliobblighiderivantidalDMdel26giugno2015alledetrazioni
fiscali, all’Ecobonus, al conto termico e all’accumulo di energia.
14.30
Registrazionedeipartecipanti
14.45
Apertura dei lavori e saluto di benvenuto
15.00
PresentazionedelnuovoLibrettodi
ImpiantoElettrico
15.30
Perchéinstallaredomotica?
Ing. Annalisa Marra
CEI-ComitatoElettrotecnicoItaliano
16.20
Strumentistrategiciperl’evoluzione
del mercato
Ing.CarmineBattipaglia
Presidente CT 64 del CEI
17.10
Dibattito
17.30
Chiusura dei lavori
Modalità di Registrazione
La partecipazione è gratuita, l’iscrizione è obbligatoria fino
ad esaurimento posti. È possibile iscriversi on line compilando la scheda dal sito CEI www.ceinorme.itallavoceEventi>
Seminari e altri Convegni, entro il 27/10/2016.
Perinformazioni:
Tel. 02 21006.313
[email protected]
Incollaborazionecon:
QuestoSeminariofapartedelsistemadellaFormazioneContinuadell’OrdinedeiPeritiIndustrialiedeiPeritiIndustrialiLaureatiedàdirittoall’attribuzionedin. 3 CFP.
È incorsolaproceduradirilasciodeicreditiformatividaparte
del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
Prosiel è un’associazione senza scopo di lucro nata nel 2000 per
iniziativa di alcuni dei principali attori della filiera elettrica, in
prima linea nella promozione della cultura della sicurezza e
dell’innovazione elettrica. Si occupa inoltre di informare i cittadini
sull’utilizzo consapevole dell’energia elettrica; diffondere la
cultura della prevenzione per garantire la massima sicurezza
alla propria abitazione; consigliare al meglio l’utente nella
manutenzione dell’impianto elettrico; trasmettere i benefici
dell’uso efficiente delle più recenti tecnologie per l’automazione
dell’edificio per migliorare la qualità della vita. Un impianto
moderno è infatti la base per evitare rischi, accrescere il
valore economico dell’abitazione e ridurre i costi energetici.
66
Conilsupportodi:
CEIMAGAZINE
CORSO CEI “ENERGY AUDITOR”
Al via il nuovo Corso CEI dedicato alla formazione professionale di
un Energy Auditor: individuo, organismo o team che effettua una
diagnosi energetica.
In caso di intervento di riqualificazione energetica
di un edificio o di un gruppo di edifici, di una
attività e/o di un impianto industriale o di servizi
pubblici o privati, è stato introdotto l’obbligo della
diagnosi energetica.
Il D.Lgs. 102-2014 ha infatti stabilito, per le grandi
aziende e per le aziende energivore, l’obbligo di
redazione della diagnosi energetica, ovvero la
procedura sistematica volta a:
• fornire un’adeguata conoscenza del profilo di
consumo energetico di un edificio o gruppo
di edifici, di una attività e/o di un impianto
industriale, di servizi pubblici o privati
• individuare e quantificare le opportunità di
risparmio energetico sotto il profilo costi –
benefici
• riferire al committente in merito ai risultati.
Con l’obbligo di redazione della
diagnosi
energetica esteso a livello europeo, è stata
introdotta la serie di Norme UNI CEI EN 16247,
relative proprio alle diagnosi energetiche. La
Parte 1 di tali norme ha introdotto anche la
definizione di “Energy Auditor”: individuo, team o
organismo che effettua una diagnosi energetica.
Le caratteristiche dell’Energy Auditor sono
state introdotte con la Parte 5 della Norma
UNI CEI 16247, a maggio 2016. L’EA (Energy
Auditor) ha il compito di redigere la diagnosi
energetica per le grandi aziende e per le aziende
energivore secondo i tempi del D.Lgs. 102-2014
e nei casi previsti dal D.Lgs. 192-2005 in caso di
riqualificazioni energetiche degli edifici.
I requisiti a lui richiesti sono quelli previsti dalla
Norma UNI CEI EN 16247-5, ma, almeno per i
casi previsti dal D.Lgs. 102-2014, deve essere un
EGE (Esperto in Gestione dell’Energia) certificato
da un ente terzo, ai sensi della Norma UNI CEI
11339.
A partire dall’autunno 2016 il CEI erogherà un
corso rivolto agli Energy Auditor, durante il quale
verrà sviluppato un esempio pratico di redazione
di una diagnosi energetica CEI UNI EN 16247-2
(Building), con particolare riferimento al settore
terziario. Durante il corso verranno chiariti gli
aspetti relativi all’esecuzione delle diagnosi
energetiche delle aziende multisito, secondo i
criteri fissati dalle linee guida emanate da ENEA.
Per informazioni:
email: [email protected]
tel. 02.21006.280 - 281 - 286
SETTEMBRE 2016
67
FORMAZIONE
CEIMAGAZINE
SETTEMBRE 2016
CORSO CEI EA
ENERGY AUDITOR
Presentazione
Con la pubblicazione della serie di Norme CEI UNI 16247, si
sono definiti i criteri per l’esecuzione a regola d’arte, delle
g
energetiche
g
nei settori civile ((CEI UNI 16247‐2)) ,
diagnosi
industriale di processo (CEI EN 16247‐3) e dei servizi quali ad
esempio i trasporti (CEI EN 16247‐4). Non vi è dubbio che
l’ampiezza degli argomenti trattati richieda figure sempre
più specializzate ed interdisciplinari, preparate non solo in
riferimento a prodotti, tecnologie e normativa, ovvero
all’aspetto tecnico delle problematiche, ma che siano anche
in possesso di elevate capacità di comunicazione,
organizzazione e gestione.
gestione
Non a caso la norma CEI EN 16247‐5 indica le competenze e
le capacità di cui deve essere in possesso un Energy Auditor.
Il D.Lgs. 102‐2014 ha definito tra le altre cose:
•
gli obblighi per le Grandi Aziende e per le Aziende a
forte consumo di dotarsi di una diagnosi energetica;
•
la qualifica delle figure professionali abilitate
all’esecuzione
all
esecuzione delle diagnosi energetiche;
•
i criteri di verifica realizzati a cura di ISPRA;
•
le sanzioni per le aziende che non rispettano obblighi e
per le diagnosi energetiche non realizzate
correttamente.
Dopo una doverosa introduzione alla legislazione ed alla
normativa tecnica applicabile, il corso si soffermerà sugli
p
tecnologici
g relativi ai consumi degli
g edifici,, riferibili
aspetti
sostanzialmente ai sistemi HVAC (riscaldamento,
ventilazione ed aria condizionata), alla produzione di Acqua
Calda Sanitaria ed ai consumi dell’impianto elettrico, per
illuminazione ed alimentazione delle utenze.
Verranno quindi indicati i criteri per una corretta esecuzione
della diagnosi energetica secondo quanto indicato dalle
norme CEI EN 16247 anche con l’illustrazione di casi reali.
Scopo
Il corso focalizza l’attenzione sulla modalità di una corretta
realizzazione delle diagnosi energetiche del comparto civile
(Building).
Destinatari
Destinatari del corso sono EGE, Energy Manager,
amministratori condominiali e Building Manager.
Programma
Ore 09 00 Registrazione e presentazione del corso
Ore 09.00 Registrazione e presentazione del corso Ore 09.30 Inizio lavori
Introduzione alla legislazione ed alla normativa tecnica applicabile:
•
Introduzione alla normativa tecnica di riferimento
o D.Lgs. 102 ‐2014
o Efficienza energetica degli edifici : Legge 10/91; D Lgs 192/2005
Legge 10/91; D.Lgs.
•
Normativa tecnica o Norme di riferimento per le certificazioni delle competenze: CEI UNI EN 11339;
CEI UNI EN 11352
o Diagnosi energetiche : CEI UNI EN 16247 – 1/5
o Sistemi edifici – impianto: UNI TS 11300
o Building Automation – EN 15232 I fattori che influenzano i consumi di edificio:
•
HVAC – Riscaldamento, Ventilazione, Condizionamento
o Stima dei fabbisogni energetici dell’involucro edilizio
o Verifica del funzionamento degli impianti.
o Sistema di regolazione
•
Consumi elettrici o Illuminazione
ll i i
o Apparecchiature elettriche
o Controllo dei carichi
•
Produzione di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili
68
Raccolta dati e documenti
R
lt d ti d
ti
•
Raccolta dei documenti relativi agli impianti ed alla relativa manutenzione
•
Raccolta dati relativi alle utenze energetiche
•
Misure in campo
•
Principi di campionamento per le imprese multisito
Ore 13.30 – 14.30 Pausa Pranzo
Incentivi alle riqualificazioni energetiche
•
Conto Termico
•
Detrazioni / incentivi fiscali •
Incentivi alla produzione di energia da FER
Indici finanziari
•
TIR, VAN, TRA
Esempio pratico di diagnosi energetica nel settore terziario
•
Definizione dello scopo – incontro di avvio
•
Raccolta dei dati
•
Attività in campo •
Analisi
•
Stesura del rapporto.
•
Incontro finale
Test finale
Ore 18.30 Conclusione della giornata
CEIMAGAZINE
CEIMAGAZINE
Informazioni Generali
Relatori
Materiale Didattico
I relatori sono esperti del settore, abilitati dal CEI e riconosciuti
idonei alla docenza per il corso in oggetto.
Ad ogni partecipante al corso verrà consegnata, come dotazione
personale, la seguente documentazione prodotta dal CEI:
Sedi del corso
•
Presso la sede del CEI o dei suoi distributori. Inoltre è possibile
personalizzare e organizzare i corsi presso le sedi delle aziende
che lo richiedono.
Le iscrizioni dovranno pervenire entro 7 giorni lavorativi
precedenti la data d’inizio del corso. Iscrizioni posteriori a questa
data, saranno accettate subordinatamente alla disponibilità dei
posti.
Il numero massimo di partecipanti è di 25 persone. I partecipanti
potranno usufruire dello sconto riservato ai Soci per l’acquisto di
pubblicazioni e prodotti CEI. Al termine del corso verrà rilasciato
l’attestato di partecipazione CEI.
trattati
Costo del corso
Prezzo Non Socio
Modalità di iscrizione
Modalità di partecipazione
•
pubblicazione CEI riguardante gli argomenti
nell’ambito del corso;
Norma CEI UNI EN 16247–5 (del valore di € 31,00)
Prezzo Socio CEI (sconto 10%)
€ 261,00 + IVA 22%
€ 290,00 + IVA 22%
(€ 353,80)
353 80)
(€ 318,42)
318 42)
a partecipante e comprende le lezioni, il materiale didattico,
l’attestato di partecipazione, i coffee break e, per i corsi
organizzati in sede CEI, il pranzo.
D
Durata
Il corso di durata 8 ore.
Modulo d’iscrizione
Per iscriversi ai corsi di Formazione CEI occorre essere registrati su CEI WebStore al link: http://webstore.ceinorme.it/Login.aspx
http://webstore ceinorme it/Login aspx
Desidero iscrivermi al corso CEI “EA” che si svolgerà il _____________________
(per le date vedere calendario pubblicato sul sito: webstore.ceinorme.it/CorsiMain.aspx)
Ditta/Ente ___________________________________________________________________________________________ Cognome ___________________________________________________________________________________________ Nome ______________________________________________________________________________________________ Via
Via ________________________________________________________________________________ n
n°_______________ CAP Città Provincia ____________________________________________________________________________________ Telefono Fax _________________________________________________________________________________________ E‐mail ______________________________________________________________________________________________
Partita IVA _______________________________________ Cod. Fiscale _________________________________________
N.° Tessera SOCIO CEI_______________________________ (sconto sulle quote d’iscrizione ‐ 10% Socio CEI)
Effettuerò il pagamento tramite:
Bonifico Bancario da appoggiare a: BANCA POPOLARE DI SONDRIO ‐ Fil.
Fil di Sesto San Giovanni IBAN IT11Q0569620700000002419X20
C/C postale n°53939203
Il presente modulo compilato, deve essere inviato via email a [email protected], oppure via fax al n. 02.21006.316.
Via Saccardo, 9 ‐ 20134 Milano
Te l . 02 . 2 1 0 0 6 . 2 8 1 / 2 8 6
F a x 0 2 . 2 1 0 0 6 . 3 1 6
E‐mail: [email protected]
SETTEMBRE 2016
69
SETTEMBRE 2016
CALENDARIO DEI CORSI CEI - OTTOBRE 2016
03/10/2016
64-8
Impiantistica elettrica di base. Consultazione e applicazione della Norma CEI
64-8.
Milano, Via Saccardo 9
03/10/2016
81-10
Valutazione del rischio dovuto al fulmine
e scelta delle misure di protezione secondo le serie delle Norme CEI EN 62305.
Milano, Via Saccardo 9
05/10/2016
64-14
Verifiche degli impianti elettrici.
Padova, Via Lisbona 28/a
05/10/2016
0-14 ATEX
La verifica degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione.
Milano, Via Saccardo 9
10/10/2016
44-5
Progettazione esecutiva dell’equipaggiamento elettrico delle macchine: Normativa ed esempi pratici.
Padova, Via Lisbona 28/a
10/10/2016
11 - 27 PES PAV
Lavori in prossimità di impianti elettrici
e Lavori elettrici sotto tensione in BT e
fuori tensione in AT e BT in conformità al
Testo Unico sulla Sicurezza - Norma CEI
11-27 ed. 2014.
Milano, Via Saccardo 9
70
10/10/2016
11 - 27 PES PAV
Lavori in prossimità di impianti elettrici
e Lavori elettrici sotto tensione in BT e
fuori tensione in AT e BT in conformità al
Testo Unico sulla Sicurezza - Norma CEI
11-27 ed. 2014.
Roma, Via della Pisana 374.
11/10/2016
64-14
Verifiche degli impianti elettrici.
Milano, Via Saccardo 9
12/10/2016
60335
Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico e similare - Norma CEI EN
60335-1.
Milano, Via Saccardo 9
12/10/2016
Cabine
Manutenzione delle cabine elettriche
MT/MT e MT/BT dei clienti/utenti finali.
Roma, Via della Pisana 374
13/10/2016
PV-O&M
Manutenzione ed ottimizzazione degli
impianti fotovoltaici.
Milano, Via Saccardo 9
17/10/2016
31Gas
Luoghi con pericolo d’esplosione in presenza di Gas; Norme CEI e Direttive ATEX.
Milano, Via Saccardo 9
CEIMAGAZINE
CEIMAGAZINE
17/10/2016
Cabine
Manutenzione delle cabine elettriche
MT/MT e MT/BT dei clienti/utenti finali.
Milano, Via Saccardo 9
18/10/2016
Immunità
EMC: Immunità di componenti e sistemi.
Milano, Via Saccardo 9
19/10/2016
99-4
Progettazione cabine elettriche MT/BT
del cliente/utente finale.
Padova, Via Lisbona 28/a
20/10/2016
11-27 Agg
Corso di aggiornamento CEI 11-27 PES
PAV (Norma CEI 11-27 Ed. 2014).
Milano, Via Saccardo 9
Ore 9:00 - 13:00
24/10/2016
11 - 27 PES PAV
Lavori in prossimità di impianti elettrici
e Lavori elettrici sotto tensione in BT e
fuori tensione in AT e BT in conformità al
Testo Unico sulla Sicurezza - Norma CEI
11-27 ed. 2014.
25/10/2016
60335
Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico e similare - Norma CEI EN
60335-1.
Milano, Via Saccardo 9
25/10/2016
99-4
Progettazione cabine elettriche MT/BT
del cliente/utente finale.
Milano, Via Saccardo 9
26/10/2016
44-5
Progettazione esecutiva dell’equipaggiamento elettrico delle macchine: Normativa ed esempi pratici.
Milano, Via Saccardo 9
27/10/2016
EMC
La direttiva EMC 2014/30/EU: dichiarazione di conformità e criteri di progettazione e di verifica per apparati, sistemi e
impianti.
Milano, Via Saccardo 9
Altavilla Vicentina (VI), Via G. Marconi 103
24/10/2016
11 - 27 PES PAV
Lavori in prossimità di impianti elettrici
e Lavori elettrici sotto tensione in BT e
fuori tensione in AT e BT in conformità al
Testo Unico sulla Sicurezza - Norma CEI
11-27 ed. 2014.
Milano, Via Saccardo 9
SETTEMBRE 2016
71
RECENSIONE
SETTEMBRE 2016
QUATTRO NORME
PER L’EFFICIENZA
ENERGETICA
Nel mese di maggio 2016 sono
state pubblicate quattro nuove
norme in materia di efficienza
energetica.
un auditor energetico competente, o infine per
assicurare, applicandola insieme alle altre Parti
della serie EN 16247, un processo di diagnosi
energetica di buona qualità. Tale norma stabilisce
inoltre che tutte le competenze richieste possono
far capo a un unico auditor energetico oppure ad
un gruppo di auditor energetici.
N O R M A
I T A L I A N A
C E I
Norma Italiana
Data Pubblicazione
CEI UNI EN ISO/IEC 13273-1
2016-05
La seguente Norma è identica a: EN ISO/IEC 13273-1:2016-02.
Titolo
Il CEI ha recentemente pubblicato quattro
nuove norme a cura del CT 315 “Efficienza
energetica”, che ha lo scopo di predisporre norme
o guide tecniche di supporto alla promozione
dell’efficienza energetica nel settore elettrico.
N O R M A
I T A L I A N A
Norma Italiana
C E I
Data Pubblicazione
CEI UNI EN 16325
2016-05
LaGaranzie
Norma
CEI UNI EN 16325 (CEI 315-9)
d’origine dell’energia - Garanzie d’origine dell’elettricità
“Garanzie d’origine dell’energia – Garanzie
d’origine dell’elettricità” specifica i requisiti per
leGuarantees
garanzie
d’origine
dell’elettricità
tutte le
of Origin
related to energy
- Guarantees of Originda
for Electricity
fonti energetiche e ne stabilisce la terminologia
e le definizioni, i requisiti per la registrazione,
Sommario
La Norma specifica i requisiti per
garanzie d’origine dell’elettricità dae
tutte
energetiche e ne
l’emanazione,
illetrasferimento
lale fonticancellazione
stabilisce la terminologia e le definizioni, i requisiti per la registrazione, l’emanazione, il trasferimento e la
cancellazione in linea con quanto indicato dalle direttive 2009/28/CE (Fonti rinnovabili - RED), 2012/27/CE
energetica
- EED) e 2009/72/CE
(Mercato interno
dell’elettricità - IEM).
in(Efficienza
linea
con
quanto
indicato
dalle
direttive
La Norma definisce inoltre i metodi di misurazione e le procedure di audit.
Il contenuto della norma può, con gli opportuni adattamenti, essere applicato per esempio al
riscaldamento, al raffrescamento o al gas (incluso il biogas). Gli adattamenti non sono compresi in questa
2009/28/CE
(Fonti rinnovabili – RED), 2012/27/
Norma.
La Norma non definisce criteri di sostenibilità in quanto definiti in altri documenti.
La Norma è utilizzabile anche ai fini della certificazione.
CE
(Efficienza
–ENEED)
e 2009/72/CE
La Norma
in oggetto sostituisce energetica
completamente la Norma CEI
16325:2014-08.
Questa Norma viene pubblicata dal CEI nella sola lingua inglese in quanto particolarmente mirata a settori
specialistici.
(Mercato
interno dell’elettricità – IEM). La norma
definisce inoltre i metodi di misurazione e le
procedure di audit. Il contenuto della norma può,
con gli opportuni adattamenti, essere applicato
per esempio al riscaldamento, al raffrescamento,
o al gas (incluso il biogas).
Titolo
Title
N O R
M A
CEI
©
Norma Italiana
I T A L I A N A
COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO - Milano 2016. Riproduzione vietata
C E I
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta, messa in
rete o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI. Concessione per utente
s i n g o l o . L e N o r m e C E I s o n o r e v i s i o n a t e , q u a n d o n e c e s s a r i o , c o n l a p u b b l i c a z i o n e s i a d i n u o Data
ve
edizioni sia di varianti. È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in
possesso dell’ultima edizione o variante.
CEI UNI EN 16247-5
Pubblicazione
2016-05
La seguente Norma è identica a: EN 16247-5:2015-05.
Titolo
energetiche
LaDiagnosi
Norma
CEI UNI EN 16247-5 (CEI 315-13)
Parte 5: Competenze dell'auditor energetico
“Diagnosi energetiche – Parte 5: Competenze
dell’auditor energetico” definisce i requisiti di
Energy audits
competenza
di un auditor energetico e può
Part 5: Competence of energy auditors
essere utilizzata per definire schemi nazionali di
qualificazione
della figura dell’auditor energetico,
Sommario
Questa Norma definisce i requisiti di competenza di un auditor energetico e può essere utilizzata, ad
esempio:
oppure
dalle
organizzazioni
al fine di nominare
- per definire schemi nazionali di qualificazione della figura dell'auditor energetico;
Title
- dalle organizzazioni, al fine di nominare un auditor energetico competente;
- per assicurare, applicandola insieme alle altri Parti della serie EN 16247, un processo di diagnosi
di buona qualità.
Leenergetica
Norme
CEI
315richieste
sono
disponibili
presso
Questa
Norma stabilisce
inoltredel
che tutteCT
le competenze
possono
far capo ad un unico auditor
energetico oppure ad un gruppo di auditor energetici.
La presente Norma riporta il testo in inglese e italiano della EN 16247-5; rispetto al precedente fascicolo n.
tutti
i punti vendita CEI e CEI Webstore per l’acquisto
14171E di giugno 2015, essa contiene la traduzione completa della EN sopra indicata.
online, sia in versione cartacea sia elettronica.
72
energetica e fonti energetiche rinnovabili - Terminologia
LaEfficienza
Norma
CEI
UNI EN ISO/IEC 13273-1 (CEI 315internazionale
comune
Parte 1: Efficienza energetica
14) “Efficienza energetica e fonti energetiche
rinnovabili – Terminologia internazionale
comune
– Parte
1: Efficienza
intende
Energy efficiency
and renewable
energy sources energetica”
- Common international
terminology
Part 1: Energy
efficiency alle attività relative all’energia e
fornire
supporto
all’efficienza energetica. I termini indicati sono
Sommario
stati
selezionati
in funzione
della
Questa Parte
della ISO/IEC 13273 intende
fornire supporto alle attività
relativeloro
all’energiaimportanza
e all’efficienza
energetica. I termini indicati sono stati selezionati in funzione della loro importanza e valenza trasversale.
è una norma a carattere orizzontale in accordo con la IEC Guide 108. Si focalizza sui principi
e Essa
valenza
trasversale.
Tale
norma
si
focalizza
fondamentali
e sui concetti
della terminologia per l’efficienza
energetica
e la gestione dell’energia
che sono di
interesse per un elevato numero di Comitati Tecnici con lo scopo di migliorare la coerenza dei termini
energetici. La presente Norma internazionale non riguarda termini relativi a tematiche specifiche come la
sostenibilità
ambientale o l’energia
nucleare, ma si concentra sulla
terminologia
trasversale.
sui
principi
fondamentali
e
sui
concetti
della
Si pone quindi come aiuto per tecnici o altri soggetti che utilizzano o sviluppano norme internazionali in questi
settori
Questa Parte della ISO/IEC 13273 tratta concetti che appartengono al campo generale dell’energia e,
terminologia
per l’efficienza energetica e la
all’interno di questo, ai concetti trasversali nel settore dell’efficienza energetica. Per l’ambito delle fonti
energetiche rinnovabili vedere la ISO/IEC 13273-2.
Questa Norma viene pubblicata dal CEI nella sola lingua inglese in quanto particolarmente mirata a settori
gestione
dell’energia che sono di interesse per un
specialistici.
elevato numero di Comitati Tecnici con lo scopo
di migliorare la coerenza dei termini energetici.
Title
N O R M A
I T A L I A N A
C E I
Norma Italiana
Data Pubblicazione
CEI UNI EN ISO/IEC 13273-2
2016-05
La seguente Norma è identica a: EN ISO/IEC 13273-2:2016-02.
Titolo
© CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO - Milano 2016. Riproduzione vietata
energetica e fonti energetiche rinnovabili - Terminologia
LaEfficienza
Norma
CEI UNI EN ISO/IEC 13273-2
internazionale
comune
Parte 2: Fonti energetiche rinnovabili
(CEI 315-15) “Efficienza energetica e fonti
energetiche rinnovabili – Parte 2: fonti
energetiche
rinnovabili”
fornire
supporto
Energy efficiency and
renewable energy intende
sources - Common
international
terminology
Part
2:
Renewable
energy
sources
alle attività relative all’energia e alle fonti
energetiche rinnovabili. La norma tratta concetti
Sommario
che
campo
generale
Questaappartengono
Parte della ISO/IEC 13273 intendeal
fornire
supporto alle attività
relative all’energiadell’energia
e alle fonti
energetiche rinnovabili. I termini indicati sono stati selezionati in funzione della loro importanza e valenza
trasversale.
e,Essa
all’interno
di
questo,
ai
concetti
trasversali
nel
è una norma a carattere
orizzontale
in accordo con
la IEC
Guide 108. Si focalizza
sui principi
fondamentali e sui concetti della terminologia per le fonti energetiche rinnovabili che sono di interesse per un
elevato numero di Comitati Tecnici con lo scopo di migliorare la coerenza dei termini energetici. La presente
Norma internazionale
non riguarda
termini
relativi a tematiche specifiche
come la sostenibilità ambientale o
settore
delle
fonti
energetiche
rinnovabili.
l’energia nucleare, ma si concentra sulla terminologia trasversale.
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta, messa in
rete o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI. Concessione per utente
singolo. Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove
edizioni sia di varianti. È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in
possesso dell’ultima edizione o variante.
Title
Si pone quindi come aiuto per tecnici o altri soggetti che utilizzano o sviluppano norme internazionali in questi
settori.
Questa Parte della ISO/IEC 13273 tratta concetti che appartengono al campo generale dell’energia e,
all’interno di questo, ai concetti trasversali nel settore delle fonti energetiche rinnovabili. Per l’ambito
dell’efficienza energetica vedere la ISO/IEC 13273-1.
Questa Norma viene pubblicata dal CEI nella sola lingua inglese in quanto particolarmente mirata a settori
specialistici.
Le norme sono pubblicate in lingua inglese,
eccetto la Norma CEI UNI EN 16247-5 (CEI
315-13) che presenta il testo bilingue (inglese italiano). Si segnala inoltre che il CEI organizza
Corsi di formazione in materia di efficienza
energetica, tra i quali il Corso “Energy Manager
– Esperti in sistemi di gestione dell’energia” e il
Corso “Efficienza energetica – Certificati bianchi
GSE”.
© CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO - Milano 2016. Riproduzione vietata
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta, messa in
rete o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI. Concessione per utente
singolo. Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove
edizioni sia di varianti. È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in
possesso dell’ultima edizione o variante.
Per informazioni:
CEI Webstore: webstore.ceinorme.it
email: [email protected]
tel. 02 21006.230-225-257 - fax 02 21006.222
CEIMAGAZINE
CEI�
CEINFOPOINT
mag�����
SETTEMBRE 2016
In questa sezione del CEI Magazine vengono
raccolti i riferimenti dei documenti che devono essere diffusi in ambito nazionale per
adempiere alle disposizioni del Regolamento
UE 1025/2012.
Tale Regolamento costituisce la base legale
in tema di normazione per la UE, e indica gli
obblighi degli Enti normatori nazionali in termini di trasparenza dell’attività normativa, di
apertura alla partecipazione di tutte le parti
coinvolte nella normazione e di coerenza del
corpo normativo nazionale.
Inoltre, in ottemperanza a quanto previsto dal suddetto regolamento, dal sito CEI
www.ceinorme.it, fin dal 2014 sono accessibili , e aggiornate periodicamente, tutte le
informazioni relative ai lavori in atto e alle
pubblicazioni emesse o in preparazione.
Sono forniti anche i dati identificativi relativi alle norme abrogate mensilmente e in
abrogazione nei successivi tre mesi, così
da avvertire l’utenza dell’imminente non
applicabilità di norme a catalogo.
Nelle pagine seguenti sono inoltre riportati
gli elenchi delle Norme CEI, CENELEC, ETSI
rese disponibili mensilmente per la diffusione in ambito nazionale.
73
REGOLAMENTO UE
SETTEMBRE 2016
REGOLE EUROPEE E ADEMPIMENTI CEI
Di seguito, vengono illustrati i link presenti sul
sito web del CEI relativi alle informazioni di interesse di tutti gli utenti nazionali delle norme per
adempiere alle disposizioni del Regolamento UE
1025/2012 in relazione agli organismi normatori
nazionali.
I contenuti a cui rimandano i link riportati di seguito sono periodicamente aggiornati sul nostro
sito www.ceinorme.it e gli utenti possono accedervi liberamente e in qualsiasi momento per
poter seguire costantemente gli sviluppi delle attività normative.
Il Regolamento (UE) n. 1025/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, approvato il 25 ottobre
2012 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea del 14 novembre 2012 impone una serie di
obblighi agli Enti normatori nazionali in termini
di trasparenza dell’attività normativa, apertura
(openess) di partecipazione a tutte le parti coinvolte nella normazione, coerenza del corpo normativo nazionale.
Il programma di normazione nazionale, richiesto
dall’art. 3, è aggiornato quattro volte l’anno.
La trasparenza delle proposte di lavori nazionali
(norme e guide tecniche) nei confronti degli altri
organismi normatori europei (art. 4) viene aggiornata non appena si avvia l’inchiesta preliminare
per un nuovo lavoro.
La partecipazione di tutti i soggetti interessati alla
normazione (art. 5) per i progetti di norme e guide
tecniche nazionali in fase di inchiesta pubblica
fornisce, oltre agli elenchi dei progetti in corso, le
indicazioni per presentare i commenti, che saranno valutati dal Comitato Tecnico competente.
Le informazioni relative agli organi tecnici attivi
comprendono i dati dei Presidenti, Segretari e
riferimenti dell’Officer del CEI da consultare per
ricevere informazioni sull’attività e le indicazioni
per la partecipazione.
REGOLAMENTO (UE) N. 1025/2012 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 ottobre
2012 sulla normazione europea, che modifica le direttive 89/686/CEE e 93/15/CEE del Consiglio
nonché le direttive 94/9/CE, 94/25/CE, 95/16/CE, 97/23/CE, 98/34/CE, 2004/22/CE, 2007/23/CE,
2009/23/CE e 2009/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la decisione 87/95/
CEE del Consiglio e la decisione n. 1673/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Testo
rilevante ai fini del SEE).
74
CEIMAGAZINE
CEIMAGAZINE
Sono riportate, inoltre, le informazioni relative alla
struttura di ciascun Comitato/Sottocomitato Tecnico, il suo corrispondente TC/SC IEC o CENELEC,
il suo programma di lavoro specifico, nonché le
norme che ha prodotto per il suo settore di attività.
Per l’accesso alle norme da parte delle PMI, previsto dall’art. 6, vengono fornite le indicazioni di
tutti i servizi del CEI per le piccole medie imprese
(PMI), sia per partecipare ai lavori normativi, sia
per ricercare le norme di interesse, sia infine per
accedere ai documenti alle condizioni previste in
base a specifici accordi.
Con riferimento alla coerenza del corpo normativo e alle informazioni fornite all’utenza nazionale
per individuare la normativa di interesse, sono
stati perfezionati i criteri di accessibilità a tutti i
prodotti editoriali CEI dal sito CEI (non solo di norme e guide tecniche, ma di documenti divulgativi,
pubblicazioni in generale e software applicativi).
SETTEMBRE 2016
I prodotti CEI possono essere individuati tramite
qualsiasi parola che sia contenuta nel titolo e nel
sommario, nonché tramite i riferimenti internazionali ed europei.
E’ liberamente accessibile una Preview che riporta il campo di applicazione, l’indice e i riferimenti
normativi.
Sono anche individuabili le informazioni relative
alle norme abrogate ogni mese e in abrogazione nei successivi tre mesi, così da avvertire l’utenza dell’imminente non applicabilità di norme
a catalogo.
Infine, il rapporto annuale 2015 e la Relazione del
Consiglio all’Assemblea per l’approvazione del
Bilancio al 31.12.2015 sono liberamente scaricabili in formato PDF.
75
NORMATIVA
SETTEMBRE 2016
NUOVE NORME CEI
Il CEI pubblica le Norme del settore con cadenza mensile, gli
elenchi vengono periodicamente aggiornati sul proprio sito nella
sezione del Webstore.
Clicca qui per accedere all’ultimo elenco aggiornato
Su questo numero di CEI Magazine si riporta l’elenco delle Norme pubblicate dal CEI nel mese di
luglio 2016.
8/28 - Aspetti di sistema per la fornitura di energia
elettrica
(*) CEI 8-18 CEI EN 62559-2:2016-07 (Inglese)
Metodologia dei casi d’uso - Parte 2: Definizione del
modello per i casi d’uso, l’elenco degli attori e l’elenco
dei requisiti
66 pp. - 70,00 Euro / 56,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15006 E
9 - Sistemi e componenti elettrici ed elettronici per
trazione
(***) CEI 9-35/2 CEI EN 50121-2:2016-07 (Inglese Italiano)
Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane - Compatibilità elettromagnetica - Parte 2:
Emissione dell’intero sistema ferroviario verso l’am-
biente esterno
52 pp. - 42,00 Euro / 34,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15014
(***) CEI 9-35/3-1 CEI EN 50121-3-1:2016-07 (Inglese - Italiano)
Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane - Compatibilità elettromagnetica - Parte 3-1:
Materiale rotabile - Treno e veicolo completo
46 pp. - 36,00 Euro / 29,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15015
(***) CEI 9-35/3-2 CEI EN 50121-3-2:2016-07 (Inglese - Italiano)
Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane - Compatibilità elettromagnetica - Parte 3-2:
Materiale rotabile - Apparecchiature
50 pp. - 45,00 Euro / 36,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15016
Legenda:
(*) = inglese
(**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano
(***) = italiano e inglese
76
CEIMAGAZINE
CEIMAGAZINE
(***) CEI 9-35/4 CEI EN 50121-4:2016-07 (Inglese Italiano)
Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane - Compatibilità elettromagnetica - Parte 4:
Emissione ed immunità delle apparecchiature di segnalamento e telecomunicazioni
34 pp. - 29,00 Euro / 23,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15017
(***) CEI 9-35/5 CEI EN 50121-5:2016-07 (Inglese Italiano)
Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane - Compatibilità elettromagnetica - Parte 5:
Emissione ed immunità di apparecchi e impianti fissi
di alimentazione
44 pp. - 36,00 Euro / 29,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15018
(***) CEI 9-172 CEI EN 50617-2:2016-07 (Inglese Italiano)
Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane - Parametri di base dei sistemi di rilevamento dei treni del sistema ferroviario trans-europeo
- Parte 2: Conta-assi
118 pp. - 90,00 Euro / 72,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15019
11/7 - Linee elettriche aeree e materiali conduttori
CEI 11-84 CEI EN 50341-2-9:2016-07 (Inglese)
Linee elettriche aeree con tensione superiore a 1 kV
in c.a. - Parte 2-9: Aspetti Normativi Nazionali (NNA)
per la Gran Bretagna e l’Irlanda (basati sulla EN
50341-1:2012)
38 pp. - 40,00 Euro / 32,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15011 E
15/112 - Materiali isolanti - Sistemi di isolamento
(*) CEI 31-65 CEI EN 60079-7:2016-07 (Inglese)
Atmosfere esplosive - Parte 7: Apparecchiature con
modo di protezione a sicurezza aumentata “e”
132 pp. - 185,00 Euro / 148,00 Euro (per i Soci) Fasc. 15008 E
(**) CEI 31-82 CEI EN 60079-6:2016-07 (Inglese)
Atmosfere esplosive - Parte 6: Apparecchiature con
modo di protezione a immersione in liquido “o”
34 pp. - 48,00 Euro / 38,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15007 E
34 - Lampade e relative apparecchiature
(**) CEI 34-56;V3 CEI EN 60901/A5:2016-07 (Inglese)
Lampade fluorescenti monoattacco - Prescrizioni di
prestazione
44 pp. - 45,00 Euro / 36,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15010 E
CEI 34-63;V1 CEI EN 61048/A1:2016-07 (Inglese Italiano)
Ausiliari per lampade - Condensatori da utilizzare nei
circuiti di lampade tubolari a fluorescenza e di altre
lampade a scarica - Prescrizioni generali e di sicurezza
16 pp. - 15,00 Euro / 12,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15022
59/61 - Apparecchi utilizzatori elettrici per uso domestico e similare
(**) CEI 61-160 CEI EN 60335-2-8:2016-07 (Inglese)
Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico
e similare - Parte 2: Norme particolari per rasoi, tosatrici e apparecchi elettrici analoghi
42 pp. - 60,00 Euro / 48,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15002 E
29/87 - Elettroacustica/Ultrasuoni
(**) CEI 61-202;V1 CEI EN 60335-2-25/A1/A2:201607 (Inglese)
Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico
e similare - Parte 2: Norme particolari per forni a microonde, compresi forni a microonde combinati
28 pp. - 40,00 Euro / 32,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15003 E
(*) CEI 29-60 CEI EN 60601-2-66:2016-07 (Inglese)
Apparecchi elettromedicali - Parte 2: Prescrizioni
particolari relative alla sicurezza fondamentale e
alle prestazioni essenziali di strumenti e sistemi per
l’udito
68 pp. - 100,00 Euro / 80,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14997 E
(**) CEI 61-212;V3 CEI EN 60335-2-58/A2/A12:201607 (Inglese)
Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico
e similare - Parte 2: Norme particolari per lavastoviglie elettriche per uso collettivo
38 pp. - 55,00 Euro / 44,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15001 E
31 - Materiali antideflagranti
(***) CEI 61-223 CEI EN 60335-2-6:2016-07 (Inglese
CEI 15-55 CEI EN 60455-2:2016-07 (Inglese)
Composti reattivi a base di resine, usati per isolamento elettrico - Parte 2: Metodi di prova
48 pp. - 50,00 Euro / 40,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14984 E
Legenda:
(*) = inglese
(**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano
(***) = italiano e inglese
SETTEMBRE 2016
77
SETTEMBRE 2016
- Italiano)
Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico
e similare - Parte 2: Norme particolari per cucine, fornelli, forni ed apparecchi similari
104 pp. - 90,00 Euro / 72,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15020
(*) CEI 61-270 CEI EN 62841-3-9:2016-07 (Inglese)
Utensili elettrici a motore portatili, utensili elettrici a
motore trasportabili ed apparecchi elettrici per il giardinaggio - Sicurezza - Parte 3: Prescrizioni particolari
per troncatrici trasportabili
46 pp. - 50,00 Euro / 40,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15004 E
62 - Apparecchiature elettriche per uso medico
(*) CEI 62-91 CEI EN 61675-2:2016-07 (Inglese)
Dispositivi di visualizzazione di immagini a radionuclidi - Caratteristiche e condizioni - Parte 2: Gammacamere per imaging planare, wholebody e SPECT
72 pp. - 75,00 Euro / 60,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14999 E
(*) CEI 62-160;V1 CEI EN 60601-1-9/A1:2016-07 (Inglese)
Apparecchi elettromedicali - Parte 1-9: Prescrizioni
generali per la sicurezza fondamentale e prestazioni
essenziali - Norma collaterale: Prescrizioni per una
progettazione ecologicamente consapevole
12 pp. - 15,00 Euro / 12,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14998 E
65 - Misura, controllo e automazione nei processi
industriali
(*) CEI 65-239 CEI EN 62541-8:2016-07 (Inglese)
Architettura unificata OPC - Parte 8: Accesso ai dati
36 pp. - 40,00 Euro / 32,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14978 E
(*) CEI 65-270 CEI EN 62541-9:2016-07 (Inglese)
Architettura unificata OPC - Parte 9: Allarmi e condizioni 96 pp. - 100,00 Euro / 80,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14979 E
(*) CEI 65-312 CEI EN 61804-5:2016-07 (Inglese)
Blocchi funzionali per il controllo di processo (FB) e
linguaggio di descrizione del dispositivo elettronico
(EDDL) - Parte 5: Libreria EDDL incorporata
242 pp. - 245,00 Euro / 196,00 Euro (per i Soci) Fasc. 14977 E
80 - Apparati e sistemi per la navigazione e le radiocomunicazioni marittime
(*) CEI 80-28 CEI EN 62065:2016-07 (Inglese)
Apparecchiature e sistemi di navigazione marittima
e di radiocomunicazione - Sistemi di controllo della
rotta - Prescrizioni di funzionamento e di prestazione,
metodi di prova e risultati richiesti
110 pp. - 110,00 Euro / 88,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15012 E
(*) CEI 80-33;V1 CEI EN 62287-1/A1:2016-07 (Inglese)
Apparecchiature e sistemi di navigazione marittima
e di radiocomunicazione - Apparecchiature di bordo
di Classe B del Sistema Automatico di Identificazione
(AIS) - Parte 1: Tecniche di accesso multiplo a divisione di tempo nel senso dell’onda portante (CSTDMA)
10 pp. - 10,00 Euro / 8,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15013 E
81 - Protezione contro i fulmini
(*) CEI 81-31 CEI EN 62858:2016-07 (Inglese)
Densità di fulminazione. Reti di localizzazione fulmini
(LLS) - Principi generali
22 pp. - 25,00 Euro / 20,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14980 E
82 - Sistemi di conversione fotovoltaica dell’energia
solare
(*) CEI 82-54 CEI EN 50583-1:2016-07 (Inglese)
Il fotovoltaico negli edifici - Parte 1: Moduli fotovoltaici per l’integrazione architettonica (BIPV)
26 pp. - 30,00 Euro / 24,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14983 E
86 - Fibre ottiche
(*) CEI 86-100 CEI EN 61300-3-21:2016-07 (Inglese)
Dispositivi di interconnessione e componenti passivi per fibre ottiche - Procedure di prova e di misura
fondamentali - Parte 3-21: Esami e misure - Tempo
di commutazione
20 pp. - 20,00 Euro / 16,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14982 E
(*) CEI 86-452 CEI EN 50411-3-5:2016-07 (Inglese)
Specifica di prodotto di schede di giunzione e muffole da utilizzare nei sistemi di comunicazioni in fibra
ottica - Parte 3-5: Prese ottiche da muro
26 pp. - 30,00 Euro / 24,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14981 E
89 - Prove relative ai pericoli di incendio
(***) CEI 89-17 CEI EN 60695-11-20:2016-07 (Inglese - Italiano)
Prove relative ai pericoli di incendio - Parte 11-20:
Legenda:
(*) = inglese
(**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano
(***) = italiano e inglese
78
CEIMAGAZINE
CEIMAGAZINE
Fiamme di prova - Metodi di prova con fiamma da
500 W
64 pp. - 171,00 Euro / 137,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15021
103 - Radiotrasmissioni
(*) CEI 103-17 CEI EN 62553:2016-07 (Inglese)
Metodi di misura per reti digitali - Caratterizzazione
della prestazione delle reti di trasmissione multimediali, digitali
62 pp. - 65,00 Euro / 52,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15000 E
104 - Condizioni ambientali. Classificazioni e metodi di prova
(**) CEI 104-53 CEI EN 60068-2-60:2016-07 (Inglese)
Prove ambientali - Parte 2-60: Prove - Prova Ke: Prova
di corrosione in un flusso di miscela di gas
28 pp. - 30,00 Euro / 24,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15005 E
108 - Sicurezza delle apparecchiature elettroniche
per tecnologia audio/video, dell’informazione e delle telecomunicazioni
(*) CEI 100-74 CEI EN 50332-1:2016-07 (Inglese)
Apparecchiature per sistemi audio: Cuffie ed auricolari associati ad apparecchiature audio portatili - Metodologia di misura del massimo livello di pressione
acustica e considerazione dei limiti - Parte 1: Metodo
generale per “apparecchi ad una sola unità”
14 pp. - 15,00 Euro / 12,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14985 E
(*) CEI 100-111 CEI EN 50332-2:2016-07 (Inglese)
Apparecchiature per sistemi audio: Cuffie ed auricolari associati ad apparecchiature audio portatili - Metodologia di misura del massimo livello di pressione
acustica e considerazione dei limiti - Parte 2: Regolazione di apparecchiature con cuffie provenienti da
differenti costruttori
12 pp. - 15,00 Euro / 12,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14986 E
(*) CEI 111-72 CEI EN 62321-4:2016-07 (Inglese)
Determinazione di alcune sostanze nei prodotti elettrotecnici - Parte 4: Determinazione di mercurio nei
polimeri, metalli e nell’elettronica mediante CV-AAS,
CV-AFS, ICP-OES e ICP-MS
34 pp. - 35,00 Euro / 28,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14988 E
(*) CEI 111-73 CEI EN 62321-5:2016-07 (Inglese)
Determinazione di alcune sostanze nei prodotti elettrotecnici - Parte 5: Determinazione di cadmio, piombo e cromo nei polimeri e nell’elettronica e di cadmio
e piombo nei metalli mediante AAS, AFS, ICP-OES e
ICPMS
46 pp. - 50,00 Euro / 40,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14989 E
210 - Compatibilità elettromagnetica
(**) CEI 210-212 CEI EN 61000-6-5:2016-07 (Inglese)
Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-5:
Norme generiche - Immunità per le apparecchiature
utilizzate in centrali e stazioni elettriche
52 pp. - 75,00 Euro / 58,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
15009 E
309 - Componentistica elettronica
CEI 309-53 CEI EN 62317-13:2016-07 (Inglese)
Nuclei di ferrite - Dimensioni - Parte 13: Nuclei PQ per
alimentatori di potenza
22 pp. - 25,00 Euro / 20,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14995 E
CEI 309-54 CEI EN 61837-3:2016-07 (Inglese)
Dispositivi piezoelettrici a montaggio superficiale per
controllo e selezione di frequenza - Dimensioni standard e connessione dei terminali - Parte 3: Involucri
metallici
30 pp. - 30,00 Euro / 24,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14994 E
111 - Aspetti ambientali di prodotti elettrici ed elettronici
CEI 309-55 CEI EN 60122-3:2016-07 (Inglese)
Unità di cristalli di quarzo di qualità certificata - Parte
3: Schemi standard e terminali di connessione
32 pp. - 35,00 Euro / 28,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14990 E
(*) CEI 111-71 CEI EN 62321-3-2:2016-07 (Inglese)
Determinazione di alcune sostanze nei prodotti elettrotecnici - Parte 3-2: Rilevazione del bromo totale
nei prodotti elettrici ed elettronici mediante combustione-cromatografia ionica (C-IC)
40 pp. - 40,00 Euro / 32,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14987 E
CEI 309-56 CEI EN 60384-19:2016-07 (Inglese)
Condensatori fissi per uso in apparecchiature elettroniche - Parte 19: Specifica settoriale: Condensatori
fissi a montaggio superficiale, metallizzati, con dielettrico in film di polietilene-tereftalato per corrente
continua
40 pp. - 40,00 Euro / 32,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
Legenda:
(*) = inglese
(**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano
(***) = italiano e inglese
SETTEMBRE 2016
79
SETTEMBRE 2016
14991 E
14996 E
CEI 309-57 CEI EN 60424-8:2016-07 (Inglese)
Nuclei di ferrite - Guida relativa ai limiti delle irregolarità superficiali - Nuclei PQ
22 pp. - 25,00 Euro / 20,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14992 E
316 - Connessioni alle reti elettriche Alta, Media e
Bassa Tensione
CEI 309-58 CEI EN 60939-3:2016-07 (Inglese)
Unità passive filtro per la soppressione delle interferenze elettromagnetiche - Parte 3: Unità passive filtro
per cui sono opportune prove di sicurezza
86 pp. - 90,00 Euro / 72,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
14993 E
CEI 309-1051;V1 CEI EN 62333-2/A1:2016-07 (Inglese)
Fogli di soppressione del rumore per apparecchiature digitali - Parte 2: Metodi di misura
14 pp. - 15,00 Euro / 12,00 Euro (per i Soci) - Fasc.
CEI 0-16;V2:2016-07 (Italiano)
62 pp. - 10,00 Euro / 0,00 Euro (per i Soci) Euro (per i
Soci) - Fasc. 15023
CEI 0-21:2016-07 (Italiano)
Regola tecnica di riferimento per la connessione di
Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica
206 pp. - 10,00 Euro / 0,00 Euro (per i Soci) Euro (per
i Soci) - Fasc. 15024
Legenda:
(*) = inglese
(**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano
(***) = italiano e inglese
80
CEIMAGAZINE
DOCUMENTI ON LINE:
Inchieste Pubbliche, Errata Corrige, Corrigenda e Interpretation Sheet
Sul sito CEI www.ceinorme.it è possibile visualizzare gli elenchi dei Progetti CEI, CENELEC, ETSI e IEC,
visualizzare gratuitamente i Progetti CEI e scaricare gratuitamente gli Errata Corrige relativi alle Norme
CEI, i Corrigenda e gli Interpretation Sheet di origine internazionale.
Link diretti per i documenti on-line:
•
Progetti in Inchiesta Pubblica
•
Errata Corrige
•
Corrigenda e Interpretation Sheet
SETTEMBRE 2016
81
ON LINE
CEIMAGAZINE
ETSI
SETTEMBRE 2016
PUBBLICAZIONI ETSI
Norme Europee ETSI EN recepite dal CEI
Nel mese di luglio 2016, ETSI ha pubblicato 96 documenti normativi sulle telecomunicazioni.
Gli elenchi completi delle pubblicazioni ETSI sono disponibili sul sito ETSI.
Per qualsiasi informazione, è possibile contattare la segreteria della commissione congiunta ISCOMCEI-UNI, che si occupa in Italia della gestione delle norme EN di origine ETSI, all’indirizzo it-NSO-ETSI@
ceinorme.it.
Di seguito vengono elencate le Norme Europee
ETSI recepite in Italia con segnalazione su CEI
magazine, disponibili in versione originale in lingua inglese su specifica richiesta.
ETSI EN 300 386 V2.1.1 (2016-07)
Telecommunication network equipment; ElectroMagnetic Compatibility (EMC) requirements;
Harmonised Standard covering the essential requirements of the Directive 2014/30/EU
ETSI EN 300 392-12-4 V1.4.1 (2016-07)
Terrestrial Trunked Radio (TETRA); Voice plus
Data (V+D); Part 12: Supplementary services stage 3; Sub-part 4: Call Forwarding (CF)
ETSI EN 301 502 V12.5.1 (2016-07)
Global System for Mobile communications
(GSM); Base Station (BS) equipment; Harmo-
82
nised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU
ETSI EN 302 480 V2.1.1 (2016-07)
Mobile Communication On Board Aircraft (MCOBA) systems; Harmonised Standard covering the
essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU
ETSI EN 301 908-1 V11.1.1 (2016-07)
IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2
of the Directive 2014/53/EU; Part 1: Introduction
and common requirements
ETSI EN 301 908-2 V11.1.1 (2016-07)
IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of
the Directive 2014/53/EU; Part 2: CDMA Direct
Spread (UTRA FDD) User Equipment (UE)
CEIMAGAZINE
CEIMAGAZINE
ETSI EN 301 908-13 V11.1.1 (2016-07)
IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of
the Directive 2014/53/EU; Part 13: Evolved Universal Terrestrial Radio Access (E-UTRA) User
Equipment (UE)
ETSI EN 301 908-22 V6.1.1 (2016-07)
IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of
the Directive 2014/53/EU; Part 22: OFDMA TDD
WMAN (Mobile WiMAXTM) FDD Base Stations
(BS)
ETSI EN 301 908-18 V11.1.1 (2016-07)
IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2
of the Directive 2014/53/EU; Part 18: E-UTRA,
UTRA and GSM/EDGE Multi-Standard Radio
(MSR) Base Station (BS)
ETSI EN 301 908-3 V11.1.2 (2016-07)
IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of
the Directive 2014/53/EU; Part 3: CDMA Direct
Spread (UTRA FDD) Base Stations (BS).
SETTEMBRE 2016
83
CENELEC
SETTEMBRE 2016
PUBBLICAZIONI CENELEC
Nel mese di luglio 2016, il CENELEC ha reso disponibili i documenti normativi qui di seguito elencati.
Essi sono richiedibili al CEI – Via Saccardo 9 – 20134 Milano, fax 02 21006222 o via mail a [email protected].
Legenda:
DAV= date of availability (data di disponibilità)
DOA= date of announcement (data di annuncio)
DOP= date of publication (data ultima entro la quale la EN deve essere recepita a livello nazionale)
DOW= date of withdrawal (data ultima di abrogazione delle Norme nazionali contrastanti)
84
CEIMAGAZINE
CEIMAGAZINE
Legenda:
DAV= date of availability (data di disponibilità)
DOA= date of announcement (data di annuncio)
DOP= date of publication (data ultima entro la quale la EN deve essere recepita a livello nazionale)
DOW= date of withdrawal (data ultima di abrogazione delle Norme nazionali contrastanti)
SETTEMBRE 2016
85
SETTEMBRE 2016
Legenda:
DAV= date of availability (data di disponibilità)
DOA= date of announcement (data di annuncio)
DOP= date of publication (data ultima entro la quale la EN deve essere recepita a livello nazionale)
DOW= date of withdrawal (data ultima di abrogazione delle Norme nazionali contrastanti)
86
CEIMAGAZINE
CEIMAGAZINE
Legenda:
DAV= date of availability (data di disponibilità)
DOA= date of announcement (data di annuncio)
DOP= date of publication (data ultima entro la quale la EN deve essere recepita a livello nazionale)
DOW= date of withdrawal (data ultima di abrogazione delle Norme nazionali contrastanti)
SETTEMBRE 2016
87
CEI MAGAZINE
CEI Magazine
Anno 2016 numero 8
Via Saccardo, 9 – 20134 Milano
Tel. 02-21006231
Fax. 02-21006210
[email protected]
Direttore Responsabile: Silvia Berri
Comitato Redazione: Giuseppe Bosisio
Giovanni Franzi
Daniele Muscarà
Lorenzo Muttoni
Cristina Timò
Ivano Visintainer
Redazione: Paolo Andrico
Raffaela Martinuzzi
Progetto grafico e impaginazione:
Nicoletta Lavazzi
Collaborazione grafica:
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Autorizzazione del Tribunale di Milano
n.334 del 4/05/1991.
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