COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI COMUNE DI CERVIA QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI pag.1 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI RELAZIONE ILLUSTRATIVA INDICE PARTE 1 ....................................................................................................................................................................... 3 OGGETTO DELL’INTERVENTO .............................................................................................................................. 3 DESIGNAZIONE DELLE OPERE DA ESEGUIRE ................................................................................................. 3 REQUISITI DI RISPONDENZA A NORME, LEGGI E REGOLAMENTI ............................................................. 3 CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI IMPIANTI ......................................................................................... 7 TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE AMMESSE ............................................................................................................ 8 PARTE 2 ....................................................................................................................................................................... 9 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO ....................................................................................................................... 9 PARTE 3 ..................................................................................................................................................................... 16 PROTEZIONE CONTRO I FULMINI VALUTAZIONE DEL RISCHIO SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE ............................................................................................................................................................ 16 PARTE 4 ..................................................................................................................................................................... 24 DIMENSIONAMENTI ILLUMINOTECNICI ............................................................................................................ 24 pag.2 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI PARTE 1 OGGETTO DELL’INTERVENTO L’intervento è relativo alla riqualificazione del complesso di edilizia residenziale privata sito in nell’area denominata “quadrilatero” centro storico via XX settembre nella Città di Cervia (RA), nell’ambito della proposta di trasformazione urbanistica per la definizione di un accordo di programma ai sensi dell'Art. 40 L.R. 20/2000 e s.m.i. – QUADRILATERO. Il complesso di edifici continui ad uso residenziale, costituito da 2 piani fuori terra, per complessivi n.24 vani scala condominiali (parte da riqualificare). Il progetto ha per oggetto la realizzazione degli impianti elettrici di asservimento unità abitative dalle reti ENEL e TELECOM e di quelli relativi alle parti comuni In questa fase di progetto vengono presi in esame due tipologie di vani scala: con e senza corte. DESIGNAZIONE DELLE OPERE DA ESEGUIRE Le opere principali da eseguire sono di seguito specificate: - impianto di terra; - quadri elettrici alimentazione unità immobiliari e cantine - distribuzione principale; - impianti elettrici per illuminazione vani scala; - impianti antenna TV; - distribuzione dell’impianto telefonico; - impianto di chiamata (campanelli) e comando apertura ingresso principale; REQUISITI DI RISPONDENZA A NORME, LEGGI E REGOLAMENTI Gli impianti elettrici e ausiliari sono stati progettati in questa fase definitiva e dovranno essere progettati nella successiva fase esecutiva in conformità alle leggi e normative vigenti alla data del progetto, eventualmente aggiornate in corso d'opera. Le principali leggi, decreti e circolari ministeriali riguardanti gli impianti elettrici in argomento che dovranno essere rispettate vengono di seguito riportate: - Legge 01/03/1968 n.186: “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione di impianti elettrici ed elettronici”; - Legge 08/10/1977 n.791: “Attuazione della direttiva del consiglio delle Comunità Europee (n.73/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione; pag.3 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI - DM 10/04/1984: “Eliminazione dei radiodisturbi”; - Legge 09/01/1989 n.13: “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”; - DM 14/06/1989 n.236: “Prescrizioni tecniche per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche ; - DM 12/04/1996: “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi”. - DPR 24/07/1996 n.503: “Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici; - D.Lgs 12/11/1996 n.615: “Attuazione della direttiva 89/336/CEE del Consiglio del 03/05/1989 in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica, modificata ed integrata dalla direttiva 92/31/CEE del Consiglio del 28/04/1992. Dalla direttiva 93/68/Cee del Consiglio del 22/07/1993 e dalla direttiva 93/97/CEE del Consiglio del 29/10/1993”; - D.P.R 22/10/2001 n.462 Regolamento di semplificazione del procedimento per le denunce di installazione e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra e di impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione; - D.Lgs 12/06/2003 n.233: “Attuazione della direttiva 1999/92 relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive” - Legge Regionale n.19 del 29/09/2003 “Norme in materia di riduzione dell’inquinamento luminoso e di risparmio energetico” - DGR n.2263 del 29/12/2005 “Direttiva per l’applicazione della Legge Regionale del 29 settembre 2003 n.19, in materia di riduzione dell’inquinamento luminoso e di risparmio energetico”. - D.M. 22/02/06 “ approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio di edifici e/o locali destinati ad ufficio”; - DM 22/01/2008 n.37 “Regolamento recante il riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti elettrici all’interno degli edifici; - DLGS 81/08 del 9/04/2008 “teso unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”. pag.4 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI Le principali Norme CEI, ed UNI riguardanti gli impianti elettrici in argomento che dovranno essere rispettate vengono di seguito riportate: - Norme del Comitato CEI 3: “Documentazione e segni grafici”; - Norma CEI 0-16 del 02/2008: regola tecnica di riferimento per la connessione di utenti attivi e passivi alle reti AT e MT delle imprese distributrici di energia elettrica - Norme CEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore ad 1kV in corrente alternata; - Norme CEI 11-17: Impianti di Produzione, trasporto e distribuzione dell’energia elettrica. Linee in cavo - Norme CEI 11-20: Impianti di produzione energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria - Norma CEI 16-1: “Individuazione dei conduttori isolati”; - Norme CEI 17-6: Apparecchiature prefabbricate con involucro metallico per tensioni da 1 a 52Kv; - Norma CEI 16-4: “Individuazione dei conduttori isolati e dei conduttori nudi tramite colori”; - Norma CEI 17-13/1: “Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) – Parte 1 – Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non di serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)”; - Norma CEI 17-13/3: “Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) – Parte 3 – Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso – Quadri di distribuzione (ASD)”; - Norma CEI 17-43: “Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione per le apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) non di serie (ANS)”; - Norma CEI 23-51: “Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare”; - Norme CEI EN 50018 CEI 31-1: Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive – Custodie a prova di esplosione “d”; - Norme CEI EN 50019 CEI 31-7: Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive – Modo di costruzione a sicurezza aumentata “e”; - Norme CEI EN 50020 CEI 31-9: Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive -Modo di costruzione a sicurezza intrinseca “i”; pag.5 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI - Norme CEI EN 50073 CEI 31-42: “Guida alla scelta, l’installazione, uso e manutenzione delle apparecchiature per la rilevazione e misura dei gas combustibili o di ossigeno”; - Norme CEI EN 60079-14 31-33: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di GAS; Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere) - Norma CEI 31-35: Guida all’applicazione della norma CEI EN 60079-10 Classificazione dei luoghi pericolosi; - Norma CEI 31-35/A: “Guida all’applicazione della norma CEI EN 60079-10 Classificazione dei luoghi pericolosi” Esempi applicativi - CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87): Classificazione aree con pericolo di esplosione - Norme CEI EN 60204-1 44-5 : Equipaggiamento elettrico delle macchine (terza edizione) - Norma CEI 31-35: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di GAS - Guida alla classificazione dei luoghi pericolosi; - Norme CEI 64-8/1/2/3/4/5/6/7: “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua”; - Norma CEI 64-14: “Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori”; - Norma CEI 70-1: “Gradi di protezione degli involucri (Codici IP)”; - Norma CEI 79-2: “Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione – Norme particolari per le apparecchiature”; - Norma CEI 79-3: “Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione – Norme particolari per gli impianti antieffrazione e antiaggressione”; - Norma CEI R079-001: “Guida per conseguire la conformità alle direttive CE per i sistemi di allarme”; - Norme CEI 103-1/1/2/3/4/5/6/7/8/9/10/11/12/13/14/15/16: “Impianti telefonici interni”; - Norme CEI-UNEL 35024; - Norma CEI 81-3: “Valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei comuni d’Italia, in ordine alfabetico – Elenco dei comuni”; - Norma CEI 81-10/1: “Protezione contro i fulmini” Parte 1: Principi generali; - Norma CEI 81-10/2: “ Protezione contro i fulmini” Parte 2: Valutazione del rischio; - Norma CEI 81-10/3: “Protezione contro i fulmini” Parte 3: Danno materiali alle strutture e pericolo per le persone; pag.6 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI - Norma CEI 81-10/4: “Protezione contro i fulmini” Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture; - Norme CEI CT 100: “Impianti di distribuzione per segnali televisivi, sonori e multimediali ”; - Norma CEI 100-7: “Guida per l’applicazione delle norme riguardanti gli impianti d’antenna Norme CEI relative ai materiali e componenti; - Norma CEI EN 60849 (100-55): “Sound systems for emergency purposes”; - Norme UNI EN 54-1/2/3/4/5/6/7/8/9 “Sistemi di rivelazione e segnalazione d’incendio”; - Norme CEI-UNEL 35024; - Norma UNI EN 40-5 “ Specifiche per pali per illuminazione pubblica di acciaio” - Norma UNI 12464-1 "Illuminazione negli ambienti di lavoro"; - Norma UNI 11248: "Illuminazione stradale: Selezione delle categorie illuminotecniche"; - Norma UNI 13201-2: "Illuminazione stradale: Requisiti Prestazionali"; - Norma UNI 13201-3: "Illuminazione stradale: Calcolo delle prestazioni"; - Norma UNI 13201-4: "Illuminazione stradale: Metodi di misurazione delle prestazioni fotometriche"; - Norma UNI 12464-2 “Illuminazione dei posti di lavoro-Parte2: Posti di lavoro in esterno - Disposizioni ENEL, TELECOM, VV.FF; - Norme e raccomandazioni dell’Ispettorato del lavoro e dell’USL (Presidio Multizonale di Prevenzione P.M.P.); - Prescrizioni delle Autorità Comunali e/o Regionali; - Prescrizioni UTIF e Norme riguardanti l’energia elettrica. CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI IMPIANTI Gli impianti elettrici dell’edificio in argomento sono previsti con alimentazione da forniture ENEL in bassa tensione a 230V sistema TT con forniture ipotizzate in vani contatori di nuova realizzazione e installati all’interno dei vani scala. Il tipo di attività “appartamenti” non è compresa nelle attività soggette al rilascio di Certificato di Prevenzione Incendi oppure a normativa CEI specifica e gli ambienti sono considerati di tipo “ordinario” e pertanto soggetti alle Norme CEI generali 64-8. Il riscaldamento di ogni unità è garantita da un impianto esclusivo, con caldaia di potenzialità termica inferiore a 35kW alimentata a gas metano, che non influisce nella classificazione degli impianti elettrici. pag.7 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE AMMESSE Parti comuni Gli impianti elettrici nelle parti comuni, considerati di tipo ordinario, devono soddisfare generalmente le Norme CEI 64-8. Negli ambienti ordinari la normativa vigente ammette impianti con grado di protezione non inferiore a IP20, tuttavia in considerazione dell’evoluzione dei materiali e dei componenti e dell’esigenza di assicurare un grado di funzionalità superiore ai minimi standard, gli impianti sono progettati e dovranno essere realizzati con grado di protezione non inferiore a IP40 nelle parti interne ed in quelle esterne protette e non inferiore a IP44 nelle parti esterne esposte agli agenti atmosferici. Gli apparecchi di illuminazione installati in zone protette dagli agenti atmosferici sono ammessi con grado di protezione non inferiore a IP20. pag.8 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI PARTE 2 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO Il presente progetto definitivo degli impianti elettrici e speciali definisce le tipologie impiantistiche da adottare e propone una distribuzione principale con dotazioni standard. Gli impianti elettrici e speciali indicati negli elaborati grafici allegati devono essere considerati a tutti gli effetti una proposta generica, tipica di un progetto definitivo e pertanto si sottolinea che i dimensionamenti e le dotazioni dei vari locali sono indicativi e dovranno comunque essere verificati in sede di stesura di progetto esecutivo. Unità tipo senza corte Collegamento alle reti di distribuzione ENEL e TELECOM Nell’intervento dovranno essere predisposte le vie cavo per il collegamento alle reti esistenti ENEL e TELECOM per asservire le unità abitative e le parti comuni. Tramite tubazioni interrate, si dovrà collegare il vano tecnico predisposto al piano interrato, con le tubazioni delle reti ENEL e TELECOM della pubblica via. Nel vano tecnico saranno alloggiati i contatori ENEL e i quadri elettrici di protezione linee unità immobiliari e delle parti comuni. In una apposita sezione sarà installata la morsettiere di arrivo della linea TELECOM. La distribuzione principale, avrà origine dal vano tecnico del piano interrato, e si svilupperà in veticale in ogni piano, attraverso una canalizzazione a scomparti in acciaio zincato posata a parete all’interno di una nicchia in cartongesso realizzata appositamente. Dalla distribuzione principale, ad ogni piano e per ogni vano scale, la distribuzione degli impianti sarà realizzata attraverso un sistema di distribuzione da esterno realizzato mediante un profilo di alluminio a sospensione. Il profilo sarà costituito da vari scomparti, uno per ogni tipologia di impianto e per all’alloggiamento dei corpi illuminanti. Caratteristiche comuni degli impianti elettrici e speciali Distribuzione impianti elettrici parti comuni Negli ambienti ordinari delle parti comuni dovranno essere previsti impianti con grado di protezione complessivo non inferiore a IP40, realizzata mediante la struttura descritta nel paragrafo precedente, e con vani esclusivi separati dagli altri impianti di pag.9 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI seguito specificati: - - alimentazione delle unità immobiliari; - - impianto antenna TV terrestre; - - impianto telefonico; - - impianto di illuminazione vani scale - - impianto campanelli/comando apertura portone ingresso principale. Il quadro dei servizi comuni (QVSSC), dovrà essere previsto con una carpenteria in materiale isolante da parete, con porta trasparente infrangibile con chiusura a chiave e dovrà contenere gli interruttori ed i componenti a protezione degli impianti: - alimentazione centralino TV; - alimentazione e gestione impianto campanelli e comando apertura portone ingresso principale; - alimentazione e apparati di gestione illuminazione vano scale Le morsettiere, i cavi ed i componenti tutti dei quadri dovranno essere dotati di targhette di segnalazione indelebili ed in particolare ciascun interruttore dovrà essere contraddistinto da targhetta di indicazione del circuito protetto. Le condutture in uscita dai quadri dovranno essere raccordate al sistema di distribuzione con grado di protezione non inferiore a IP40. L’impianto illuminazione di ciascun vano scala è previsto con un impianto illuminazione ordinaria realizzato mediante corpi illuminanti a LED integrati nella struttura della distribuzione e gestiti da rivelatori di presenza/movimento installati nella medesima struttura. La distribuzione dovrà essere realizzata con circuiti dedicati con cavo tipo FROR all’interno del sistema di distribuzione dei vani scala. I circuiti di alimentazione saranno derivati dal quadro dei servizi comuni (QVSSC). L’alimentazione degli impianti antenna TV è prevista con linea esclusiva protetta nel quadro dei servizi comuni (QVSSC). La centralina TV è prevista all’interno di apposito armadio posizionato al piano sottotetto nel corridoio del vano scale. All’armadio saranno raccordate le tubazioni (una per ogni unità abitativa) contenenti i cavi di segnale, transitanti nello scomparto dedicato del sistema di distribuzione della colonna montante. Gli apparati principali saranno installati all’interno dell’armadio sopradescritto. La distribuzione dell’impianto telefonico dovrà essere prevista all’interno del sistema pag.10 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI di distribuzione principale, all’interno di un vano esclusivo, separato dagli altri impianti con cavi telefonici posati all’interno di tubazioni in PVC. In particolare dovrà essere previsto un montante con origine dalla morsettiera di arrivo TELECOM, all’interno del vano contatori. Dovranno in oltre essere previste le derivazioni ai piani per il collegamento di ogni unità immobiliare. Impianto di terra L'impianto di terra dovrà essere unico per ogni edificio e dovrà comprendere in particolare, un impianto di dispersione con dispersore intenzionale verticale installato all’interno di un apposito pozzetto da realizzarsi al piano interrato nei pressi del vano tecnico contatori. Dovrà poi essere realizzata la derivazione per il collettore principale di terra all’interno del vano tecnico. Dal collettore principale di terra dovrà essere prevista la distribuzione del conduttore di protezione a tutti i circuiti illuminazione e forza motrice con sezione pari alla sezione dei conduttori di linea (o comunque non inferiore alla metà nei casi ammessi dalle normative). L’impianto di terra dovrà comprendere il collegamento equipotenziale di tutte le masse che per difetto di isolamento potrebbero essere in tensione (ferri d'armatura, tubazioni acqua, riscaldamento, gas, scarico, impianto centralizzato d'antenna, ecc...) , l’impianto equipotenziale principale all’ingresso delle condotte metalliche degli impianti idrotermo sanitari nell’edificio. pag.11 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI Unità tipo con corte Collegamento alle reti di distribuzione ENEL e TELECOM Nell’intervento dovranno essere predisposte le vie cavo per il collegamento alle reti esistenti ENEL e TELECOM per asservire le unità abitative e le parti comuni. Tramite tubazioni interrate, si dovrà collegare il vano tecnico predisposto al piano interrato, con le tubazioni delle reti ENEL e TELECOM della pubblica via. Nel vano tecnico saranno alloggiati i contatori ENEL e i quadri elettrici di protezione linee unità immobiliari e delle parti comuni. In una apposita sezione sarà installata la morsettiere di arrivo della linea TELECOM. Nel caso preso in esame per descrivere questa tipologia di intervento, i vani contatori ENEL risultano già installati (a differenza di altre situazioni) in un apposita nicchia posta all’esterno dell’edificio. In questi casi particolari, nel vano tecnico predisposto al piano interrato per l’alloggiamento di contatori, saranno installati unicamente i quadri elettrici di protezione linea unità immobiliari e il quadro elettrico a servizio della parti comuni. Nella tipologia condominiale con corte, gli impianti comuni sono comuni a due vani. Occorrerà quindi mettere in collegamento i vani tecnici del vano scale senza corte, nel quale sarà installato il contatore ENEL parti comuni e il quadro elettrico relativo. Nello stesso vano scale saranno installati gli apparati dell’impianto TV. I vari impianti saranno poi distribuiti ad entrambi i vani scale. La distribuzione principale, nel vano scale senza corte, avrà origine dal vano tecnico del piano interrato, e si svilupperà in verticale in ogni piano, attraverso una canalizzazione a scomparti in acciaio zincato posata a parete all’interno di una nicchia in cartongesso realizzata appositamente. Dalla distribuzione principale, ad ogni piano, la distribuzione degli impianti sarà realizzata attraverso un sistema di distribuzione da esterno realizzato mediante un profilo di alluminio a sospensione. Il profilo sarà costituito da vari scomparti, uno per ogni tipologia di impianto e per all’alloggiamento dei corpi illuminanti. La distribuzione principale, nel vano scale con corte, avrà origine dal vano tecnico pag.12 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI del piano terra, e si svilupperà in ogni piano, attraverso una tubazione in acciaio zincato posata a vista, con tubi separati per ogni tipologia di impianto. Dalla distribuzione principale, in prossimità di ogni unità immobiliare, verranno derivate linee di asservimento di ogni unità. Caratteristiche comuni degli impianti elettrici e speciali Distribuzione impianti elettrici parti comuni Negli ambienti ordinari delle parti comuni dovranno essere previsti impianti con grado di protezione complessivo non inferiore a IP40 all’interno e IP44 all’esterno, mediante i sistemi descritti nel paragrafo precedente. Gli impianti distribuiti vengono di seguito specificati: - - alimentazione delle unità immobiliari; - - impianto antenna TV terrestre; - - impianto telefonico; - - impianto di illuminazione vani scale - - impianto campanelli/comando apertura portoni ingressi principali. Il quadro dei servizi comuni (QVSCC), unico per entrambi i vani scale, dovrà essere previsto con una carpenteria in materiale isolante da parete, con porta trasparente infrangibile con chiusura a chiave e dovrà contenere gli interruttori ed i componenti a protezione degli impianti: - alimentazione centralino TV; - alimentazione e gestione impianto campanelli e comando aperture portoni ingressi principali; - alimentazione e apparati di gestione illuminazione vano scale con corte - alimentazione e apparati di gestione illuminazione vano scale senza corte Le morsettiere, i cavi ed i componenti tutti dei quadri dovranno essere dotati di targhette di segnalazione indelebili ed in particolare ciascun interruttore dovrà essere contraddistinto da targhetta di indicazione del circuito protetto. Le condutture in uscita dai quadri dovranno essere raccordate al sistema di distribuzione con grado di protezione non inferiore a IP40 all’interno e IP44 all’esterno. L’impianto illuminazione di ciascun vano scala è previsto con: - nel vano scale con corte un impianto illuminazione ordinaria realizzato mediante pag.13 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI corpi illuminanti a LED integrati nella struttura della distribuzione e gestito da rivelatori di presenza/movimento installati nella medesima struttura. - nel vano scale senza corte da un sistema di illuminazione realizzato mediante plafoniere da esterno a parete a doppio isolamento, IP65, con lampade fluorescenti e dotate ognuna di rivelatore di presenza per la gestione delle accensioni. La distribuzione, in entrambi i casi, dovrà essere realizzata con circuiti dedicati con cavo tipo FROR all’interno dei sistemi di distribuzione principale. I circuiti di alimentazione saranno derivati dal quadro dei servizi comuni (QVSCC). L’alimentazione degli impianti antenna TV (unico per entrambi i vani scale) è prevista con linea esclusiva protetta nel quadro dei servizi comuni (QVSCC). La centralina TV è prevista all’interno di apposito armadio posizionato al piano sottotetto nel vano senza corte. All’armadio saranno raccordate le tubazioni (una per ogni unità abitativa) contenenti i cavi di segnale, transitanti nello scomparto dedicato del sistema di distribuzione della colonna montante. Gli apparati principali saranno installati all’interno dell’armadio sopradescritto. La distribuzione dell’impianto telefonico dovrà essere prevista all’interno del sistema di distribuzione principale, all’interno di un vano esclusivo, separato dagli altri impianti. In particolare dovrà essere previsto un montante con origine dalla morsettiera di arrivo TELECOM, all’interno dei vani contatori in corrispondenza di ogni vano scale. Dovranno in oltre essere previste le derivazioni ai piani per il collegamento di ogni unità immobiliare. Impianto di terra L'impianto di terra dovrà essere unico per entrambi i vani scala e dovrà comprendere in particolare, un impianto di dispersione con dispersori intenzionali verticali installati all’interno di appositi pozzetti da realizzarsi nei pressi di ciascun vano tecnico principale di ogni vano scale. Dovranno poi essere realizzati i collegamenti dei due dispersori e le derivazioni per i collettori principali di terra. Dai collettori principali di terra dovranno essere previste le distribuzioni del conduttore di protezione a tutti i circuiti illuminazione e forza motrice con sezione pari alla sezione dei conduttori di linea (o comunque non inferiore alla metà nei casi ammessi dalle normative). pag.14 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI L’impianto di terra dovrà comprendere il collegamento equipotenziale di tutte le masse che per difetto di isolamento potrebbero essere in tensione (ferri d'armatura, tubazioni acqua, riscaldamento, gas, scarico, impianto centralizzato d'antenna, ecc...) , l’impianto equipotenziale principale all’ingresso delle condotte metalliche degli impianti idrotermo sanitari nell’edificio. pag.15 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI PARTE 3 PROTEZIONE CONTRO I FULMINI VALUTAZIONE DEL RISCHIO SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE Premessa Ai fini della seguente valutazione, i vani scale vengono considerati compartimenti indipendenti e non collegati tra loro. Il vano scale di seguito preso in esame come tipologico della struttura, tuttavia, è quello con corte, in quanto ha la peculiarità di avere impianti condivisi tra due vani scale. Questa caratteristica lo rende più significativo ai fini della valutazione della probabilità del rischio di fulminazione. Norme Tecniche Di Riferimento Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI: - CEI 81-10/1 (EN 62305-1): "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi Generali" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/2 (EN 62305-2): "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/3 (EN 62305-3): "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/4 (EN 62305-4): "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-3 : "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'Italia, in ordine alfabetico." Maggio 1999. Individuazione della struttura da proteggere L 'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le caratteristiche da utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta. La struttura che si vuole proteggere è una parte verticale di un edificio che è separata dal resto dell'edificio da pareti o setti aventi resistenza al fuoco non adeguata (REI < 120). Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.1.2 della Norma CEI EN 62305-2, le dimensioni e le caratteristiche della struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso. pag.16 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI Dati iniziali Densità annua di fulmini a terra Come rilevabile dalla Norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per kilometro quadrato nel comune di CERVIA in cui è ubicata la struttura vale : Nt = 2,5 fulmini/km² anno Dati relativi alla struttura Le dimensioni massime della struttura sono: A (m): 20 B (m): 15 H (m): 12 Hmax (m): 15 La destinazione d'uso prevalente della struttura è: civile abitazione In relazione anche alla sua destinazione d’uso, la struttura può essere soggetta a : - perdita di vite umane In accordo con la Norma CEI EN 62305-2 per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve pertanto essere calcolato : - rischio R1; Le valutazioni di natura economica, volte ad accertare la convenienza dell’adozione delle misure di protezione, non sono state condotte perché espressamente non richieste dal Committente. Dati relativi alle linee elettriche esterne La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche: - Linea di energia: ENEL - Linea di segnale: TELECOM Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle linee elettriche. Definizione e caratteristiche delle zone Tenuto conto di: - compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare; - eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il LEMP (impulso elettromagnetico); pag.17 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI - i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e l'eventuale presenza di persone; - le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di protezione esistenti; sono state definite le seguenti zone: Z1: INTERNO Z2: ESTERNO Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative componenti sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle Zone. Calcolo delle aree di raccolta della struttura e delle linee elettriche esterne L'area di raccolta Ad dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata analiticamente come indicato nella Norma CEI EN 62305-2, art.A.2. L'area di raccolta Am dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per sovratensioni indotte, è stata valutata analiticamente come indicato nella Norma CEI EN 62305-2, art.A.3. Le aree di raccolta Al e Ai di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato nella Norma CEI EN 62305-2, art.A.4. I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all’anno (N) sono riportati nell'Appendice Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono riportate nell'Appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta. Valutazione dei rischi Rischio R1: perdita di vite umane Calcolo del rischio R1 I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati. Z1: INTERNO RB: 0,00E+00 RU(TELEFONO): 1,44E-07 RV(TELEFONO): 0,00E+00 pag.18 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI RU(ELETTRICO): 1,80E-07 RV(ELETTRICO): 0,00E+00 Totale: 3,23E-07 Z2: ESTERNO RA: 5,74E-10 Totale: 5,74E-10 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 3,24E-07 Analisi del rischio R1 Il rischio complessivo R1 = 3,24E -07 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05 Scelta delle misure di protezione Poiché il rischio complessivo R1 = 3,24E -07 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05 , non occorre adottare alcuna misura di protezione per ridurlo. Conclusioni Rischi che non superano il valore tollerabile: R1 SECONDO LA NORMA CEI EN 62305-2 LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE FULMINAZIONI. In forza della legge 1/3/1968 n.186 che individua nelle Norme CEI la regola dell'arte, si può ritenere assolto ogni obbligo giuridico, anche specifico, che richieda la protezione contro le scariche atmosferiche. pag.19 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI Appendici APPENDICE - Caratteristiche della struttura Dimensioni: A (m): 20 B (m): 15 H (m): 12 Hmax (m): 15 Coefficiente di posizione: in area con oggetti di altezza uguale o inferiore (Cd = 0,5) Schermo esterno alla struttura: assente Densità di fulmini a terra (fulmini/km² anno) Nt = 2,5 APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche Caratteristiche della linea: ENEL La linea ha caratteristiche uniformi lungo l’intero percorso. Tipo di linea: energia - interrata Lunghezza (m) Lc = 1000 Resistività (ohm x m) = 500 Coefficiente di posizione (Cd): in area con oggetti di altezza uguale o inferiore Coefficiente ambientale (Ce): urbano (10 < h <= 20 m) Caratteristiche della linea: TELECOM La linea ha caratteristiche uniformi lungo l’intero percorso. Tipo di linea: segnale - interrata Lunghezza (m) Lc = 1000 Resistività (ohm x m) = 500 Coefficiente di posizione (Cd): in area con oggetti di altezza uguale o inferiore Coefficiente ambientale (Ce): urbano (10 < h <= 20 m) Schermo collegato alla stessa terra delle apparecchiature alimentate: 1 < R <= 5 ohm/km pag.20 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI APPENDICE - Caratteristiche delle zone Caratteristiche della zona: INTERNO Tipo di zona: interna Tipo di pavimentazione: ceramica (ru = 0,001) Rischio di incendio: nessuno (rf = 0) Pericoli particolari: nessuno (h = 1) Protezioni antincendio: nessuna (rp = 1) Schermatura di zona: assente Protezioni contro le tensioni di contatto: nessuna Impianto interno: TELEFONO Alimentato dalla linea TELECOM Tipo di circuito: cavo schermato 1 < R <= 5 ohm/km (Ks3 = 0,0002) Tensione di tenuta: 1,5 kV Sistema di SPD - livello: Assente (Pspd =1) Impianto interno: ELETTRICO Alimentato dalla linea ENEL Tipo di circuito: Cond. attivi e PE nello stesso cavo (spire fino a 0,5 m²) (Ks3 = 0,02) Tensione di tenuta: 2,5 kV Sistema di SPD - livello: Assente (Pspd =1) Valori medi delle perdite per la zona: INTERNO Perdita per tensioni di contatto (relativa a R1) Lt = 6,67E-03 Perdita per danno fisico (relativa a R1) Lf = 6,67E-03 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: INTERNO Rischio 1: Rb Ru Rv Caratteristiche della zona: ESTERNO Tipo di zona: esterna Tipo di suolo: asfalto (ra = 0,00001) Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: nessuna Valori medi delle perdite per la zona: ESTERNO Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) Lt = 6,67E-03 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: ESTERNO Rischio 1: Ra pag.21 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. Struttura Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura Ad = 6,89E-03 km² Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura Am = 2,14E-01 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura Nd = 8,61E-03 Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura Nm = 5,26E-01 Linee elettriche Area di raccolta per fulminazione diretta (Al) e indiretta (Ai) delle linee: ENEL Al = 0,021556 km² Ai = 0,559017 km² TELECOM Al = 0,021556 km² Ai = 0,559017 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (Nl) e indiretta (Ni) delle linee: ENEL Nl = 0,026945 Ni = 0,139754 TELECOM Nl = 0,026945 Ni = 0,139754 pag.22 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta Zona Z1: INTERNO Pa = 1,00E+00 Pb = 1,0 Pc (TELEFONO) = 1,00E+00 Pc (ELETTRICO) = 1,00E+00 Pc = 1,00E+00 Pm (TELEFONO) = 1,00E-04 Pm (ELETTRICO) = 1,00E-04 Pm = 2,00E-04 Pu (TELEFONO) = 8,00E-01 Pv (TELEFONO) = 8,00E-01 Pw (TELEFONO) = 8,00E-01 Pz (TELEFONO) = 4,00E-02 Pu (ELETTRICO) = 1,00E+00 Pv (ELETTRICO) = 1,00E+00 Pw (ELETTRICO) = 1,00E+00 Pz (ELETTRICO) = 4,00E-01 Zona Z2: ESTERNO Pa = 1,00E+00 Pb = 1,0 Pc = 1,00E+00 Pm = 1,00E+00 pag.23 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI PARTE 4 DIMENSIONAMENTI ILLUMINOTECNICI pag.24 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI pag.25 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI pag.26 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI pag.27 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI pag.28 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI pag.29 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI pag.30 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI pag.31 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI pag.32 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI pag.33 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI pag.34 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI pag.35 di 36 COMUNE DI CERVIA –QUADRILATERO – CASE DEI SALINARI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTI ELETTRICI pag.36 di 36