Giugno 2013 - Modulo potenza ventole BMW

[WWW.TECNICAFUTURO.IT] Boll.Tecnico – Giugno/2- 2013
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NON SEMPRE UN
MALFUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI
RAFFREDDAMENTO DEL MOTORE DI
UNA BMW E46 E’ IMPUTABILE AD UN
GUASTO DEL CIRCUITO DI
RAFFREDDAMENTO, MA PUO’
TRATTARSI DI UN PROBLEMA
ELETTRICO.
LA CAUSA E’ L’INTERRUZIONE DEL
FUNZIONAMENTO
DELL’ELETTROVENTILATORE.
Modulo potenza
Gestione ventole BMW
Nell’impianto elettrico della versione E46 delle BMW potrebbero verificarsi delle noie al modulo di
potenza della gestione elettroventole di raffreddamento del motore.
Il modulo comanda l’elettroventilatore e la sua velocità tramite il consenso da parte della centralina
motore, che in base al segnale in entrata della temperatura del liquido di raffreddamento, attiva il
ventilatore per le funzioni di raffreddamento del motore e anche del gas freon del sistema aria
climatizzata.
Se ci trovassimo di fronte a un’elevata temperatura del motore, una volta accertato il regolare
funzionamento del circuito del liquido di raffreddamento, il guasto che si può presentare è
l’interruzione del funzionamento dell’elettroventilatore. In questo caso, infatti, l’elettroventilatore
non dissiperà più il calore del liquido refrigerante dal radiatore e quindi, con la temperatura del
motore non costante, si verificherebbe un irrimediabile innalzamento della stessa.
Quindi non resta altro che dedicarsi alla parte elettrica del sistema della gestione ventole.
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ELETTROVENTILATORE: DETTAGLI FUNZIONAMENTO
Il componente principale che con molta probabilità può impedire il funzionamento
dell’elettroventilatore è il modulo di potenza che si guasta. Oltre all’interruzione del normale
funzionamento di raffreddamento, un guasto al circuito elettronico interno può anche far sì che le
ventole rimangano accese permanentemente, a discapito di una buona lettura del valore di
temperatura.
La prima diagnosi è dunque la necessaria verifica delle corrette alimentazioni presenti sul
connettore montato sul convogliatore d’aria di raffreddamento della ventola (vedi figura 1), che
permette il collegamento tra la centralina e il modulo di potenza.
Come si vede in figura 2, qui ci sono tre fili, di cui i due di grossa sezione sono per l’alimentazione
di potenza, mentre quello della sezione più piccola serve per il comando impartito dalla centralina.
Più precisamente, il filo marrone è la massa, il filo rosso-blù l’alimentazione +30 (+12V), e il filo
nero-verde è il segnale di comando.
Per fare funzionare l’elettroventilatore, il modulo di potenza genera sul filo nero-verde una
tensione di 12 Volt, mentre la centralina impartisce come comando una massa elettrica. Questo fa
sì che si generi sul filo nero-verde un segnale a onda quadra di comando, la cui variazione di duty
cycle determina la velocità di rotazione della ventola a seconda della richiesta di raffreddamento
del motore.
La percentuale di rotazione è del 6% a 101°C fino ad un massimo dell’83% a 140°C, come da
tabella.
COME DIAGNOSTICARE IL GUASTO
Per verificare l’integrità del modulo di potenza sono quindi importanti le misurazioni sul filo del
segnale di comando. Con l’accorgimento di staccare il connettore di collegamento tra centralina e
modulo di potenza, sul pin di comando della centralina motore rileveremo una tensione di 4 volt.
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Con il connettore ancora staccato, provare il modulo di potenza portando sia la tensione di
alimentazione sia la massa di potenza sui relativi pin; dovremmo misurare una tensione di 12 Volt
sul pin del segnale di comando.
Se non ci fossero dette tensioni è molto probabile un guasto al modulo di potenza.
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