5B1 4-BP Tecnologie e Progettazione di Sistemi elettrici ed elettronici 1. dimensionamento di un impianto elettrico TPS 2015/2016 a.s. 2012/2013 L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 1 5B1 4-BP 1. dimensionamento di un impianto elettrico • • • • • • • carico convenzionale corrente di impiego coefficiente di utilizzazione fattore di contemporaneità potenza convenzionale • potenza convenzionale dei gruppi di prese • potenza convenzionale dei motori elettrici potenza convenzionale totale di un impianto esercizi TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 2015/2016 a.s. 2012/2013 2 1 5B1 carico convenzionale • il carico convenzionale è quel valore di potenza o di corrente che è necessario conoscere per dimensionare opportunamente un impianto • la determinazione del carico convenzionale è la prima operazione da eseguire per il dimensionamento di un impianto elettrico dimensionamento di un impianto elettrico • tale operazione consente di scegliere in modo corretto i componenti e le loro caratteristiche in funzione della potenza totale e della potenza che deve essere erogata dai vari circuiti • per la determinazione del carico convenzionale è necessaria la conoscenza di due parametri fondamentali: – la corrente di impiego 1. – la potenza convenzionale TPS a.s. 2015/2016 L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 3 5B1 corrente di impiego • la corrente di impiego Ib di un circuito elettrico è la corrente che può fluire in un circuito nel servizio ordinario, escludendo quindi il funzionamento con sovracorrenti dovute a sovraccarichi e corto circuiti dimensionamento di un impianto elettrico • per la sua determinazione si fa riferimento alla potenza attiva (effettiva o convenzionale) del circuito nelle condizioni di normale funzionamento, alla tensione efficace V di alimentazione e al fattore di potenza cosϕ • l’espressione della corrente di impiego Ib è data dalle seguenti relazioni corrente continua corrente alternata monofase 1. corrente alternata trifase TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - a.s. 2015/2016 4 2 5B1 fattore (o coefficiente) di utilizzazione • il fattore o coefficiente di utilizzazione è per definizione il rapporto fra la potenza attiva P assorbita durante il regime di funzionamento considerato e la potenza attiva nominale Pan (quella cioè che risulta dai dati di targa) • la conoscenza del fattore di utilizzazione relativo ad un determinato modo di funzionamento, consente di calcolare la potenza P mediamente assorbita dall’utilizzatore in funzione di quella nominale • in funzione del valore assunto da seguenti Ku <1 Ku = 1 Ku > 1 Ku si possono avere le tre condizioni di carico funzionamento con carico ridotto funzionamento con carico nominale funzionamento in sovraccarico i valori del fattore di utilizzazione da assumere nei calcoli possono essere determinati analiticamente oppure, empiricamente, mediante apposite tabelle TPS a.s. 2015/2016 L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 1. • dimensionamento di un impianto elettrico o, in forma percentuale 5 5B1 calcolo del fattore di utilizzazione: diagramma di carico • • per il calcolo analitico del fattore di utilizzazione deve essere noto l’andamento, nel tempo, dei valori che assume la potenza attiva assorbita per le varie condizioni di carico tale andamento è espresso da un grafico chiamato diagramma di carico se si suppone che la potenza vari a gradini rimanendo costante in determinati intervalli di tempo, si ottiene un diagramma a gradini del tipo seguente P dimensionamento di un impianto elettrico • P2 Pan P1 P3 t1 0 t2 t3 t esempio di diagramma di carico a gradini K u1 P1 = ; Pan K u2 P2 = ; Pan K u3 P3 = Pan fattori di utilizzazione sono riportati in Tab. 1.1 1. • dove le potenze nei vari periodi di funzionamento sono quantità note sarà inoltre TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - a.s. 2015/2016 6 3 5B1 fattore di contemporaneità • • quando un circuito elettrico alimenta più utilizzatori occorre considerare che non sempre funzioneranno tutti contemporaneamente la valutazione esatta della potenza totale assorbita richiede la conoscenza di tutte le combinazioni di carico possibili e può essere difficoltosa specialmente nel caso di molti utilizzatori con caratteristiche diverse la potenza media totale assorbita Pt sarà in ogni caso minore (al limite uguale) della somma delle potenze dei singoli utilizzatori PT; sarà quindi dimensionamento di un impianto elettrico • n Pt ≤ PT = P1 + P2 + ... + Pn = ∑P i 1=1 • si definisce fattore di contemporaneità il rapporto adimensionale • noto il fattore di contemporaneità di un impianto, la potenza totale convenzionale di impianto è data dalla relazione Pt = K C PT 1. fattori di contemporaneità per impianti industriali sono riportati in Tab.1.2 TPS a.s. 2015/2016 L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 7 5B1 • la potenza convenzionale di un circuito elettrico è la potenza attiva per la quale deve essere dimensionato il circuito • tale potenza viene determinata non in base all’effettivo funzionamento del circuito elettrico ma in base – alla potenza di targa degli utilizzatori fissi alimentati – alla potenza massima dei gruppi di prese a spina collegati al circuito – ad opportuni coefficienti di utilizzo valutati statisticamente o in base al funzionamento degli utilizzatori il calcolo della potenza convenzionale è necessario quando non è nota la potenza effettivamente erogata dal circuito oppure quanto tale potenza varia nel tempo • la potenza convenzionale è di fatto una potenza presunta che deve tenere conto delle condizioni di carico più gravose e tale quindi da consentire di determinare la massima potenza che può interessare il circuito • dato che un circuito funziona generalmente a tensione costante (230 Veff o 400 Veff) ad un certo valore della potenza attiva corrisponde un determinato valore della corrente elettrica circolante nell’impianto la cui conoscenza consentirà quindi di dimensionare correttamente le sezioni dei conduttori 1. • TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - dimensionamento di un impianto elettrico potenza convenzionale a.s. 2015/2016 8 4 5B1 potenza convenzionale dei gruppi di prese la potenza massima PM che attraverso una presa può essere trasferita all’utilizzatore collegato, riferita alla tensione nominale Vn e alla corrente nominale In, è data dalle relazioni presa monofase PM = V n I n cos ϕ PM = 3 V n I n cos ϕ presa trifase • per tenere conto del fatto che le prese possono funzionare con corrente minore di quella nominale e non tutte contemporaneamente, la potenza che si otterrebbe moltiplicando PM per il numero N delle prese, deve essere ridotta moltiplicandola per un fattore complessivo di utilizzazione e contemporaneità Kp • si definisce in questo modo una potenza convenzionale dei gruppi di prese Pc espressa dalla relazione dove mediamente Kp assume i valori per prese monofase installate in impianti civili 0,15 ≤ K p ≤ 0, 4 per prese mono/trifase installate in impianti industriali 1. 0,05 ≤ K p ≤ 0, 2 dimensionamento di un impianto elettrico • TPS a.s. 2015/2016 L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 9 5B1 potenza convenzionale dei motori elettrici (1) nota la potenza nominale Pn (quella di targa) di un motore elettrico e il suo rendimento nominale ηn, la potenza assorbita nominale Pan e la relativa corrente nominale, sono espressi dalle relazioni Pan = Pn ηn In = potenza assorbita nominale Pan Pn = 3 V n cos ϕ n 3 η n V n cos ϕ n dimensionamento di un impianto elettrico • corrente nominale nota: per un motore elettrico la potenza nominale è quella utile! nel funzionamento a tensione nominale ma con potenza erogata, cosϕ e rendimento diversi da quello nominale, la potenza resa è Ku·Pn e la potenza assorbita e la corrente sono rispettivamente date dalle relazioni Pa = P η = K u Pn η potenza assorbita In = Pa 3 V n cos ϕ K u Pn = 3 η V n cos ϕ corrente assorbita 1. • TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - a.s. 2015/2016 10 5 5B1 potenza convenzionale dei motori elettrici (2) dimensionamento di un impianto elettrico • se per il calcolo della potenza e della corrente assorbita da un motore elettrico non si conoscono i valori di η e cosϕ relativi al regime di funzionamento considerato, si può eseguire il calcolo della potenza assorbita attraverso il fattore di utilizzazione Ku espresso come rapporto fra le potenze assorbite (e non tra quelle rese); si ha in cui compare il valore del rendimento nominale che è generalmente noto • nel caso di più motori, per il calcolo della potenza assorbita è necessario tenere conto del fattore di contemporaneità Kc per cui si ha TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - a.s. 2015/2016 1. caratteristiche di targa di una serie di motori asincroni trifase con rotore a gabbia sono riportati in Tab.1.3 11 5B1 potenza convenzionale totale di un impianto (1) • per la determinazione della sua potenza totale, l’impianto viene suddiviso nei vari circuiti che lo compongono (illuminazione prese, utilizzatori fissi, …) per ognuno dei quali si valuta la potenza convenzionale utilizzando i fattori di contemporaneità e di utilizzazione relativi • indicando con P1, P2, … Pn le potenze convenzionali degli n circuiti, la potenza convenzionale totale è espressa dalla relazione dimensionamento di un impianto elettrico - METODO DELLA SOMMA DELLE POTENZE CONVENZIONALI DEI CIRCUITI - 1. senza applicare nessun fattore ulteriore di riduzione se i vari circuiti possono funzionare contemporaneamente, o tenendo conto della condizione più gravosa in caso contrario TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - a.s. 2015/2016 12 6 5B1 potenza convenzionale totale di un impianto (2) - METODO DEL COEFFICIENTE DI RIDUZIONE GLOBALE- • il calcolo della potenza convenzionale totale può anche essere eseguito in un modo meno accurato utilizzando un coefficiente F di riduzione globale dimensionamento di un impianto elettrico • il metodo è basato sulla seguente procedura – si calcola la potenza totale installata come somma delle potenze assorbite nominali di tutti i carichi presenti nell’impianto (utilizzatori fissi,prese a spina etc.) senza tenere conto di alcuna riduzione per utilizzazione e contemporaneità – si moltiplica tale potenza per un coefficiente F di riduzione globale che tenga conto globalmente sia dell’utilizzazione dei singoli carichi sia della loro contemporaneità, senza distinguere fra i vari circuiti • i valori assunti dal coefficiente di riduzione globale sono riportati in apposite tabelle 1. valori medi orientativi del coefficiente di riduzione nel caso di impianti civili di grandi dimensioni sono riportati in Tab.1.4 TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - a.s. 2015/2016 13 5B1 potenza convenzionale totale di un impianto (3) • una ulteriore modalità di calcolo approssimato della potenza convenzionale è basata sull’uso della potenza apparente specifica Ssp misurata in VA/m2 • la potenza apparente specifica di un impianto è il rapporto tra la potenza apparente totale e l’area dell’edificio entro cui l’impianto è installato • questo metodo si può applicare per determinare la potenza da installare in prima approssimazione ad esempio nella fase di progetto preliminare se non sono ancora noti i carichi elettrici che saranno effettivamente installati nell’impianto • il metodo consiste nel fissare un appropriato valore alla potenza apparente specifica Ssp e di valutare la potenza attiva convenzionale totale tramite la relazione dimensionamento di un impianto elettrico - METODO DELLA POTENZA APPARENTE SPECIFICA- dove A è l’area e cosϕ è il fattore di potenza globale dell’ impianto i valori assunti dal coefficiente di riduzione globale sono riportati in apposite tabelle valori medi orientativi del coefficiente della potenza apparente specifica per alcune applicazioni industriali e civili sono riportati in Tab.1.5 1. • TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - a.s. 2015/2016 14 7 5B1 corrente di impiego termicamente equivalente supponendo che un carico elettrico, durante un periodo di lavoro T, assorba una corrente con valore efficace variabile nel tempo secondo un andamento a gradini, come ad esempio nella seguente figura I I2 In I1 0 t1 t2 dimensionamento di un impianto elettrico • t tn T grafico di una corrente con valore efficace variabile nel tempo si definisce corrente di impiego termicamente equivalente la corrente di valore efficace Ib, supposto costante nel tempo T, che ha lo stesso effetto termico della corrente variabile 1. • TPS a.s. 2015/2016 L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 15 5B1 corrente di impiego termicamente equivalente • dalla definizione si deduce che la corrente di impiego termicamente equivalente Ib se circola per un tempo T in un elemento di circuito avente resistenza R, deve produrre la stessa energia termica, pari a W=RIb2T, della corrente effettiva; deve pertanto essere verificata la condizione dimensionamento di un impianto elettrico RI b2 T = R ( I 12 t 1 + I 22 t 2 + ... + I n2 t n ) da cui si ricava Ib = 1 T ∑ I i2 t i i =1 quando la legge di variazione della corrente non è riconducibile ad una sequenza di valori costanti per trovare Ib sarà necessario conoscere la effettiva legge di variazione dell’intensità di corrente nel tempo 1. • 1 2 ( I 1 t 1 + I 22 t 2 + ... + I n2 t n ) = T n TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - a.s. 2015/2016 16 8 5B1 4-BP • • • • • • dimensionamento di un impianto elettrico 1. dimensionamento di un impianto elettrico carico convenzionale corrente di impiego coefficiente di utilizzazione fattore di contemporaneità potenza convenzionale • potenza convenzionale dei gruppi di prese • potenza convenzionale dei motori elettrici potenza convenzionale totale di un impianto 1. • esercizi impianti elettrici TPS 2015/2016 a.s. 2012/2013 L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 17 5B1 esercizio 1 • Un cavo alimentato in corrente alternata trifase con tensione nominale di 400 V è connesso ad un carico così costituito – n. 4 m.a.t. di potenza 7,5 kW, 4 poli – n.10 m.a.t. di potenza 2,2 kW, 4 poli – n.1 m.a.t. di potenza 45 kW, 6 poli • dimensionamento di un impianto elettrico 1. la potenza convenzionale assorbita dal cavo 2. la corrente mediamente assorbita dal carico procedura di soluzione l’esercizio richiede di calcolare la potenza convenzionale assorbita da più gruppi di motori e pertanto si dovrà utilizzare la relazione P=N Pn ηn K uK c 1. 2. 3. 4. si ricavano da tabella i valori nominali di cosϕ e η si ricavano da tabella i fattori di utilizzazione e di contemporaneità si calcolano le potenze convenzionali di ciascun gruppo di motori si calcola la potenza convenzionale totale come somma di delle potenze convenzionali di ciascun gruppo di motori 5. si calcola il fattore globale di riduzione 6. si calcola la potenza mediamente assorbita con il teorema di Boucherot TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - a.s. 2015/2016 1. – ESERCIZIO - 1 calcolare 18 9 5B1 esercizio 1 • valori nominali di cosϕ e di η dalla Tab. 1.3 si ricavano i seguenti valori • per il primo gruppo per il secondo gruppo per il terzo gruppo dimensionamento di un impianto elettrico – ESERCIZIO - 1 η = 0,875 ; cos ϕ = 0,82 η = 0,80 ; cos ϕ = 0,82 η = 0,931; cos ϕ = 0,86 fattori di utilizzazione dalla Tab. 1.1 si ricavano i seguenti valori K u = 0,75 K u = 0,8 • per il primo gruppo e il secondo gruppo per il terzo gruppo fattori di contemporaneità dalla Tab. 1.2 si ricavano i seguenti valori K c = 0 ,7 per il secondo gruppo per il terzo gruppo 1. K c = 0 ,6 Kc = 1 per il primo gruppo TPS a.s. 2015/2016 L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 19 5B1 esercizio 1 • calcolo delle potenze convenzionali assorbite le potenze convenzionali, relativamente a ciascun gruppo, sono date dalle relazioni • dimensionamento di un impianto elettrico 7 ,5 P1 = N 1 K uK c = 4 0,75 x 0,7 = 18 kW 0,875 ηn Pn 2, 2 P2 = N 2 K u K c = 10 0,75 x 0,6 = 12 , 4 kW ηn 0,80 Pn 45 P3 = N 3 K uK c = 1 0,8 x1 = 38 ,7 kW ηn 0,931 potenza convenzionale totale mediamente assorbita la potenza mediamente assorbita è Pt = P1 + P2 + P3 = 18 + 12 , 4 + 38 ,7 = 69 ,1kW • fattore di riduzione globale la potenza totale assorbita in condizioni nominali è data da 7 ,5 2, 2 45 Ptn = 4 + 10 +1 = 110 ,1kW 0,875 0,80 0,931 per cui il fattore di riduzione globale sarà 1. – ESERCIZIO - 1 Pn TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - a.s. 2015/2016 20 10 5B1 esercizio 1 • calcolo della corrrente mediamente assorbita usando il valore del cosϕ nominale, anche se non è del tutto esatto, le potenze reattive induttive di ognuno dei tre gruppi di motori è data dalle relazioni dimensionamento di un impianto elettrico – ESERCIZIO - 1 Q1 = P1 tan ϕ 1 = 18 x 0,698 = 12 ,56 k var Q 2 = P2 tan ϕ 2 = 12 , 4 x 0,698 = 8,66 k var Q 3 = P3 tan ϕ 3 = 38 ,7 x 0,593 = 22 ,95 k var la potenza reattiva totale è uguale alla somma algebrica delle potenze reattive parziali Q t = Q1 + Q 2 + Q 3 = 12 ,56 + 8,66 + 22 ,95 = 44 ,17 k var la potenza apparente totale sarà St = Pt 2 + Qt2 = 69 ,12 + 44 ,17 2 = 82 kVA 1. alla quale corrisponde la corrente TPS a.s. 2015/2016 L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 21 5B1 esercizio 2 • un impianto industriale alimenta due circuiti così costituiti: – un circuito di prese monofasi, 230 V, costituito da 8 prese da 16 A – un circuito di prese trifase, 400V, costituito da 4 prese da 16 A e una presa da 32 A calcolare, per ciascun circuito dimensionamento di un impianto elettrico • procedura di soluzione 1. si calcola la potenza max di una presa monofase tenuto conto del relativo fattore di riduzione Kp dato da tabella e si moltiplica quindi per il numero di prese 2. si calcola la potenza convenzionale del primo circuito 3. si calcola la potenza max di una presa trifase da 16 A e da 32 A tenuto conto del relativo fattore di riduzione Kp dato da tabella e si moltiplica quindi per il rispettivo numero di prese 4. si calcola la potenza convenzionale del secondo circuito 5. si calcola la corrente di impiego del primo circuito 6. si calcola si calcola la corrente di impiego del secondo circuito 1. – ESERCIZIO - 2 1. la potenza convenzionale assorbita dal cavo 2. la corrente mediamente assorbita dal carico TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - a.s. 2015/2016 22 11 5B1 esercizio 2 • potenza max.di una presa di corrente da 16 A considerando un fattore di potenza cosϕ =0,9, si ha PM 1 = V n I 1n cos ϕ n = 230 x16 x 0,9 = 3312 W • potenza convenzionale del 1° circuito Pc1 = N 1 PM 1 K p = 8 x 3312 x 0, 25 ≅ 6600 W • dimensionamento di un impianto elettrico – ESERCIZIO - 2 assumendo un fattore di riduzione Kp = 0,25, si ottiene potenza max.delle prese trifase da 16 A e da 32 A considerando un fattore di potenza cosϕ=0,8, si ha • PM 2 = V n I 2 n cos ϕ n = 3 x 400 x16 x 0,8 ≅ 8900 W PM 3 = V n I 3 n cos ϕ n = 3 x 400 x 32 x 0,8 ≅ 17700 W potenza convenzionale del 2° circuito assumendo un fattore di riduzione Kp =0,25, si ottiene 1. Pc 2 = N 2 PM 2 K p + N 3 PM 3 K p = 4 x 8900 x 0, 25 + 1x17700 x 0, 25 = 13 ,3kW TPS a.s. 2015/2016 L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 23 5B1 esercizio 2 • corrente di impiego del 1° circuito la corrente d’impiego del 1°circuito vale corrente di impiego del 1° circuito dimensionamento di un impianto elettrico • la corrente d’impiego del 1°circuito vale Ib2 = • Pc 2 3 V n cos ϕ n = 13300 3 x 230 x 0,8 = 24 A considerazione si può notare che il circuito monofase, pur avendo una potenza convenzionale minore, è interessato da una corrente maggiore, a causa del tipo di distribuzione! 1. – ESERCIZIO - 2 I b1 Pc1 6600 = = = 31,9 A V n cos ϕ n 230 x 0,9 TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - a.s. 2015/2016 24 12 5B1 esercizio 3 In un appartamento di superficie di 120 m2, adibito ad abitazione, si deve dimensionare un impianto a 230 V con un carico così costituito – ESERCIZIO - 3 – – – – potenza totale degli apparecchi illuminanti pari a 1000 W n. 10 prese da 10 A n. 3 prese da 16 A n. 1 scalda acqua elettrico da 1500 W dimensionamento di un impianto elettrico • calcolare, il valore della potenza convenzionale totale • procedura di soluzione 1. si calcola la potenza convenzionale del gruppo di illuminazione 2. si calcola la rispettiva potenza convenzionale dei due gruppi di prese 3. si calcola la potenza convenzionale dello scalda acqua 1. 4. si calcola la potenza convenzionale totale come somma dei vari contributi parziali TPS a.s. 2015/2016 L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 25 5B1 esercizio 3 • calcolo della potenza convenzionale del circuito di illuminazione assumendo un fattore di contemporaneità pari a Kc =0,8, si ha Pc1 = P1 K c1 = 1000 x 0,8 = 800 W potenza convenzionale dei due circuiti di prese per i due gruppi di prese,scegliendo un fattore di riduzione pari a 0,1 per le prese da 10 A e 0,15 per quelle di 16 A, con fattore di potenza cos ϕ= 0,9 per entrambi, le potenze convenzionali sono pari a dimensionamento di un impianto elettrico Pc 2 = N 2 PM 2 K p 2 = N 2V n I 2 n cos ϕ n K p 2 = 10 x 230 x10 x 0,9 x 0,1 = 2070 W Pc 3 = N 3 PM 3 K p 3 = N 3V n I 3 n cos ϕ n K p 3 = 3 x 230 x16 x 0,9 x 0,15 = 1490 W • potenza convenzionale dello scalda acqua per lo scalda acqua, la potenza convenzionale è uguale a quella di targa essendo unitari i valori di Ku e di Kc per cui Pc 4 = P4 = 1500 W • potenza convenzionale totale sommando le potenze convenzionali parziali si ottiene Pc = Pc1 + Pc 2 + Pc 3 + Pc 4 = 800 + 2070 + 1490 + 1500 = 5860 W cui corrisponde una potenza contrattuale di 6 kW 1. – ESERCIZIO - 3 • TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - a.s. 2015/2016 26 13 5B1 esercizio 3: confronto fra i tre metodi per il calcolo della potenza convenzionale • calcolo della potenza convenzionale con il “metodo della somma delle potenze convenzionali dei circuiti” è il metodo utilizzato per la risoluzione dell’esercizio e che ha dato il valore • calcolo della potenza convenzionale con il “metodo della potenza apparente specifica” dimensionamento di un impianto elettrico – ESERCIZIO - 3 in questo caso il calcolo della potenza convenzionale si basa sull’utilizzo di un coefficiente di potenza apparente specifica Ssp tabulato. Dalla Tabella 1.5 si deduce che tale coefficiente per una abitazione vale Ssp = 40 VA/m2. Considerando che, con fattore di potenza circa pari ad uno, la potenza apparente coincide con quella attiva, al valore specifico di 40 W/m2 corrisponde la potenza totale un valore tutto sommato non molto differente dal precedente • calcolo della potenza convenzionale con il “metodo di riduzione globale” con questo metodo, dalla Tabella 1.4 considerando un coefficiente di riduzione globale di 0,4, si sarebbe ottenuta la potenza totale Pc = ( Pcn1 + Pcn 2 + Pcn 3 + Pcn 4 ) K G = (800 + 20700 + 9933 + 1500 ) ⋅ 0, 4 ≅ 13173 W 1. una valutazione eccessivamente grossolana e non accettabile! TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - a.s. 2015/2016 27 • • Tabella 1.1 - fattore di utilizzazione Tabella 1.2 - fattore di contemporaneità per impianti industriali Tabella 1.3 - caratteristiche elettriche di motori asincroni trifase (m.a.t.) con rotore a gabbia Tabella 1.4 - valore di coefficienti di riduzione globale Tabella 1.5 - valori della potenza specifica 1. tabelle • • • dimensionamento di un impianto elettrico 5B1 4-BP impianti elettrici TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 2015/2016 a.s. 2012/2013 28 14 5B1 1. dimensionamento di un impianto elettrico tabella del fattore di utilizzazione Tabella - 1.1 TPS a.s. 2015/2016 L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 29 5B1 TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 1. dimensionamento di un impianto elettrico tabella del fattore di contemporaneità per impianti industriali Tabella - 1.2 a.s. 2015/2016 30 15 5B1 1. dimensionamento di un impianto elettrico tabella caratteristiche elettriche di m.a.t. con rotore a gabbia Tabella - 1.3 TPS a.s. 2015/2016 L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - 31 5B1 tabelle coefficienti di riduzione globale e valori della potenza specifica tabella dei valori del coefficiente di riduzione globale alberghi, collegi ospedali grandi magazzini scuole edifici residenziali uffici 0,6 ÷ 0,8 0,5 ÷ 0,75 0,7 ÷ 0,9 0,6 ÷ 0,79 0,4 ÷ 0,5 0,6 ÷ 0,8 dimensionamento di un impianto elettrico Tabella - 1.4 tabella dei valori della potenza specifica POTENZA SPECIFICA (VA/m2) utilizzazioni industriali utilizzazioni civili e del terziario TPS L. Agarossi - ITIS “P. Hensemberger - Monza - Cartiera Industria tessile Industria elettronica Officina meccanica Falegnameria Uffici Scuole Ospedali Alberghi Abitazioni Centri commerciali 120 100 90 80 70 70 50 60 80 40 90 1. TIPO DI ATTIVITA' Tabella - 1.5 a.s. 2015/2016 32 16