CEI� mag����� GIUGNO 2016 IMPIANTI DI TERRA CON TENSIONE > A 1 KV PER UTENZE ATTIVE E PASSIVE CABINE ELETTRICHE MT/BT DELL’UTENTE/CLIENTE FINALE WEARABLE SMART DEVICES RIVISTA DI INFORMAZIONE DEL COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO SOMMARIO CEI� mag����� GIUGNO 2016 CEIFOCUS CEIAGORÀ CEINFOPOINT OSSERVATORIO ATTUALITÀ REGOLAMENTO (UE) Guida Tecnica CEI 99-5 per impianti di terra con tensione > a 1 kV per utenze attive e passive Assemblea Generale e premiazioni CEI 28 Applicazione del Regolamento (UE) N. 1025/2012 sulla normazione europea Data Information Security: il CEI 32 ospita l’IEC ACSEC NORMATIVA CEI e CIVES al servizio della mobilità sostenibile 33 Nuove Norme CEI 42 Documenti online 47 Pubblicazioni ETSI 48 Pubblicazioni CENELEC 50 Guida Tecnica CEI 99-4: cabine elettriche MT/BT dell’utente/cliente finale 2 7 INTERVISTA Enrico Maria Carlini - Presidente CEI/CT 99 14 INTERNAZIONALE Il contributo della normativa CENELEC alla diffusione del21 l’ICT FORMAZIONE CEI: “Provider” del CNI 34 Calendario Corsi luglio 2016 37 40 RECENSIONE Wearable Smart Devices: il 23 futuro indossabile Nuova Norma CEI 23-51 La sezione FOCUS del CEI Magazine è riservata ai Soci del CEI e ai Membri degli organi tecnici tramite il Webstore CEI. Per accedere a CEIFOCUS è necessario essere Soci del CEI. Per accedere a CEIAGORÀ è necessario abbonarsi a CEI Magazine. Per associarsi al CEI clicca qui. Per abbonarsi (gratuitamente) a CEI Magazine clicca qui. 38 CEI� OSSERVATORIO Guida Tecnica CEI 99-5 per impianti di terra con tensione > a 1 kV per utenze attive e passive Progettazione, realizzazione e verifiche per il corretto dimensionamento dell’impianto di terra secondo le prescrizioni della nuova Guida tecnica CEI 99-5, presentata ai Convegni di formazione gratuita CEI 2016. Guida Tecnica CEI 99-4: cabine elettriche MT/BT dell’utente/cliente finale INTERVISTA La Guida tecnica CEI 99-4 come esempio dell’evoluzione continua della normativa e dell’impegno del CEI per la diffusione della regola dell’arte e della pratica professionale. INTERNAZIONALE CEIFOCUS mag����� Enrico Maria Carlini - Presidente CEI/ CT 99 Doppia sfida: guardare avanti in Italia e all’estero. E’ l’impegno del responsabile della gestione e dell’ingegneria del sistema elettrico di Terna; Presidente del Comitato Tecnico CEI 99 per gli impianti elettrici di potenza. CT 99 - Impianti elettrici di potenza con tensioni nominali superiori a 1 kV in corrente alternata. Il contributo della normativa CENELEC alla diffusione dell’ICT Le norme europee giocano un ruolo sempre più importante per la diffusione delle applicazioni tecnologiche di comunicazione e informazione, la loro interoperabilità e le infrastrutture di supporto. Wearable Smart Devices: il futuro indossabile Una panoramica sugli ultimi sviluppi tecnologici dei dispositivi indossabili intelligenti, materia affidata al nuovo Gruppo Strategico 10 dell’SMB IEC, incaricato di stabilire la terminologia, le necessità di mercato, le priorità e il coordinamento delle attività normative internazionali. GIUGNO 2016 1 OSSERVATORIO GIUGNO 2016 GUIDA TECNICA CEI 99-5 PER IMPIANTI DI TERRA CON TENSIONE > A 1 KV PER UTENZE ATTIVE E PASSIVE Progettazione, realizzazione e verifiche per il corretto dimensionamento dell’impianto di terra secondo le prescrizioni della nuova Guida tecnica CEI 99-5, presentata ai Convegni di formazione gratuita CEI 2016. Salvatore Siracusa, VicePresidente CEI/CT 64 A seguito dell’entrata in vigore della Norma CEI EN 50522:2010 “Messa a terra degli impianti elettrici a tensione superiore a 1 kV in c.a.”, in sostituzione della norma CEI 11-1, è stata pubblicata la Guida CEI 99-5:2015 “Guida per l’esecuzione degli impianti di terra delle utenze attive e passive connesse ai sistemi di distribuzione con tensione superiore a 1 kV in c.a.”. Il nuovo documento tecnico, che sostituisce la Guida CEI 11-37:2003, riporta numerosi esempi con applicazioni pratiche e numeriche che rendono più chiari i circuiti interessati al guasto a terra e i relativi criteri di dimensionamento, specie per quanto riguarda alcuni tipi di impianti di terra connessi a sistemi di generazione con riferimento alla Norma CEI 0-16 “Regola tecnica di riferimento connessione di Utenti attivi e passivi alle reti MT e AT delle imprese distributrici di energia elettrica”. Nell’Allegato G viene illustrata, con un esempio numerico, una procedura per l’esecuzione dei progetti dell’impianto di terra in tutte le relative fasi. Di seguito sono indicate le valutazioni che la Guida suggerisce per un corretto dimensionamento dell’impianto di terra. 2 Individuazione del percorso della corrente di guasto a terra Preliminare al dimensionamento dell’impianto di terra è la conoscenza del percorso della corrente di guasto a terra “IF”. I circuiti di ritorno sono costituiti da tutti quegli elementi che possono collegare il punto di guasto con il centro stella del trasformatore o del generatore che alimenta il guasto stesso. Se il centro stella è isolato, la chiusura del circuito avviene attraverso le capacità delle linee e dei cavi di alimentazione. Quando il centro stella dell’alimentazione, congiuntamene alle sue masse metalliche, è connesso all’impianto di terra dell’utilizzatore, l’impianto di terra viene definito unico o comune. In questo caso, i conduttori costituenti l’impianto di terra formano il circuito di ritorno al centro stella dell’alimentazione senza avere passaggio nel terreno e senza interessare perciò il dispersore. Se invece il centro stella dell’alimentazione è collegato ad un impianto di terra separato, il terreno risulta essere una via di ritorno della corrente di guasto a terra e, in relazione a tale corrente, il dispersore assume un suo potenziale di terra: UE o EPR (Earth Potential Rise). CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE I due impianti di terra possono però essere collegati attraverso funi di guardia, come nelle linee aeree, o anche, ad esempio, attraverso gli schermi e le guaine metalliche dei cavi: in questi casi, tali elementi metallici costituiscono un ritorno in parallelo al terreno e la corrente di guasto IF si ripartisce così fra il terreno, determinando la corrente di terra IE, e i conduttori che connettono i due impianti di terra. Si definisce “fattore di riduzione r” di una linea trifase il rapporto tra la corrente di terra IE e la corrente di guasto IF. Il valore della tensione totale di terra si può determinare con la relazione UE = RE x IE essendo RE la resistenza del dispersore. Le alimentazioni del sistema elettrico possono essere realizzate o con trasformatori di potenza o anche con generatori elettrici di media e di bassa tensione. Nella Guida vengono illustrati numerosi esempi di circuiti di correnti di guasto, per vari tipi di impianti; ad es. impianto utilizzatore con generazione interna non connesso ad una sorgente esterna (sistema ad isola); impianto utilizzatore connesso direttamente alla rete del Distributore (configurazione tipica per autoproduzione per vendita energia); guasto su una utenza all’interno dell’impianto utilizzatore (configurazione tipica con generazione interna e con la rete); guasto su una utenza all’interno dell’impianto utilizzatore (configurazione tipica d’impianti con generazione interna e con scambio d’energia con il Distributore); impianto utilizzatore connesso al Distributore e con generazione interna, ecc. Valutazione delle correnti di guasto nelle diverse tipologie di alimentazione e di connessione a terra Dopo l’individuazione del percorso, è necessario valutare il valore della corrente di guasto a terra. Quando la richiesta di potenza dell’utilizzatore supera alcuni MVA, l’alimentazione può convenientemente essere fatta in AT. Il neutro della rete AT oltre 100 kV viene generalmente messo efficacemente a terra, e quindi ogni guasto a terra è un cortocircuito monofase a terra, con valori di corrente con ordine di grandezza delle migliaia di ampere. Il valore di questa corrente di cortocircuito dipende unicamente dalla potenza dell’alimentazione e dall’impedenza del circuito di guasto, in funzione del punto di guasto e della configurazione della rete che alimenta il guasto. Il calcolo delle correnti di cortocircuito, sia trifase, sia monofase a terra, è riportato nella letteratura tecnica e può essere eseguito secondo la Norma CEI EN 60909-0 e le pubblicazioni IEC 60909-1 e IEC 60909-2. Le funi e le guaine metalliche delle linee che alimentano il guasto, drenano una notevole aliquota della corrente di guasto di ciascuna linea, sottraendola al dispersore dell’impianto utilizzatore. Il dispersore è pertanto interessato da una corrente di terra IE inferiore alla corrente di guasto. Se il guasto a terra risulta alimentato da una alimentazione interna (trasformatore o generatore), gli schermi e le guaine metalliche dei cavi hanno una funzione altamente drenante e la corrente di terra IE potrebbe risultare significativamente bassa. In MT la messa a terra dell’impianto viene generalmente realizzata con neutro isolato, con neutro messo a terra tramite resistenza, con neutro risonante (bobina di Petersen) o con messa a terra con impedenza (bobina di Petersen in parallelo ad una resistenza). Esistono altri sistemi, anche se più rari, come neutro messo a terra tramite trasformatori a zig-zag e con eventuale resistore aggiuntivo o tramite tre trasformatori monofasi con secondario a triangolo aperto e resistenza. Quando gli impianti utilizzatori sono alimentati da sistemi di generazione interna oltre che da una rete del Distributore, il centro stella dei generatori può essere collegato a terra direttamente (sistema TN in BT) o anche collegato a terra mediante resistenza ad alto valore (per MT e BT) o mediante trasformatore di tensione ad altissima impedenza (solo per MT). Nelle reti in media tensione con neutro isolato, la corrente di guasto IF si richiude attraverso le capacità verso terra della rete stessa. Poiché le capacità verso terra di una rete, sia aerea che in cavo, sono grandezze distribuite, la corrente di guasto IF è funzione, oltre che della tensione, anche dell’estensione della rete. Pertanto la corrente di guasto risulta tanto più alta quanto più è estesa la rete. La Norma CEI EN 50522 prescrive che l’impianto di terra in reti con neutro isolato sia dimensionato, per quanto riguarda la sicurezza delle persone, cioè con riferimento alla tensione di terra e alle conseguenti tensioni di contatto, per la massima corrente di terra IE che l’impianto può essere chiamato a disperdere nel terreno essendo IE = r IC con IC pari alla corrente capacitiva di guasto in ampere. La corrente capacitiva può GIUGNO 2016 3 GIUGNO 2016 essere calcolata con la formula approssimata IF = IC = Un (0,003 L1 + 0,2 L2) dove: Un = tensione nominale concatenata della rete in kV; L1 = lunghezza delle linee aeree, in km; L2 = lunghezza delle linee in cavo, in km. Nei sistemi MT con messa a terra risonante, nel caso si verifichi un guasto monofase a terra, l’induttanza costituita da una bobina di Petersen, posta tra il neutro del trasformatore di alimentazione della rete e la terra, fa sì che nel punto di guasto si determini una corrente induttiva che, per sua natura, si oppone alla corrente capacitiva di guasto della rete. La corrente di guasto, pertanto, può essere ridotta a piacere tenendo conto dei limiti di convenienza costo/benefici. Le bobine possono essere tali da poter variare l’induttanza in modo continuo oppure a gradini. Nei sistemi MT con propria cabina di trasformazione e con neutro a terra tramite resistenza, la corrente di guasto a terra è limitata a valori compresi tra qualche decina di ampere a poche centinaia di ampere. Il neutro dei generatori MT di tipo termico (turbine e motori diesel) è collegato a terra mediante resistenza oppure è isolato, secondo le prescrizioni del costruttore. In genere, si prevedono due tipi di connessione: direttamente al quadro di distribuzione senza trasformatori (per generatori di piccola potenza) o mediante trasformatore elevatore (per generatori di elevata potenza associati a trasformatori per alimentare sistemi di distribuzione a tensione superiore a 15 kV). Tensioni pericolose sulle masse BT a seguito di un guasto a terra sulle masse MT (o AT ) La Norma CEI EN 50522 raccomanda un impianto di terra comune per tutti i livelli di tensione presenti all’interno dei sistemi utilizzatori ma ammette, sotto determinate condizioni, che il neutro del sistema BT possa essere collegato al dispersore di cabina separato dall’impianto di terra utilizzatore (sistema TT). Si precisa che, in uno stabilimento dove coesistono diversi livelli di tensione, l’impianto di terra unico ha il vantaggio di ridurre la resistenza totale di terra e di conseguenza anche la tensione di terra. Bisogna poi considerare che generalmente i dispersori degli impianti MT e BT non sono sufficientemente distanziati da giustificare la loro separazione che può risultare molto difficile e non garantita nel tempo. Per cui la separazione degli impianti di terra MT e BT può essere giustificata o da motivi tecnici particolari o limitata a quei casi in cui, risultando difficile la realizzazione di adeguati dispersori (es. impianti nelle cave o terreni lavici), si preferisca non trasferire in BT tensioni di contatto pericolose. Se l’impianto di terra è comune (MT e BT), esso 4 deve soddisfare i requisiti indicati nella Norma CEI EN 50522, in particolare, per guasto sull’impianto di MT, le tensioni di contatto che si possono determinare nello stabilimento e all’esterno di esso, non devono superare i valori limiti ammessi, come specificato nei successivi paragrafi. All’atto delle eventuali verifiche, pertanto, le misure delle tensioni di contatto devono essere estese anche allo stabilimento, soprattutto nei punti che possono essere più critici, come in periferia, nei depositi all’aperto, ecc. I controlli devono inoltre interessare anche le tensioni trasferite da tubazioni, binari, recinzioni, ed altri elementi metallici. Nel caso in cui il dispersore della cabina e quello di stabilimento sono separati (in pratica possibile solo se i due impianti di terra sono distanti tra loro e in assenza di reciproche influenze elettriche), la verifica delle tensioni di contatto per guasto in MT può essere limitata alle sole masse connesse all’impianto MT. A seguito però del collegamento all’impianto di terra MT del conduttore neutro BT, quest’ultimo può assumere, in caso di guasto a terra in MT, un valore di tensione totale di terra che potrebbe determinare, sommato alla tensione di fase del sistema, una sovratensione in corrispondenza degli utilizzatori di bassa tensione, con conseguente scarica e danneggiamento, specie se le apparecchiature sono di tipo elettronico. In questo caso la Norma CEI EN 50522 pone come limiti alla tensione totale di terra, i valori di 1200 V, per guasti di durata inferiori a 5 s, o di 250 V, per guasti di durata maggiori di 5 s. Si deve precisare che nella Norma CEI 64-8;V1, in maniera più cautelativa, la tensione totale di terra ammessa per i sistemi TT per durata del guasto inferiore a 5 s è 500 V, invece di 1200 V. Se la tensione UE supera tali limiti, il neutro del sistema di bassa tensione deve essere messo a terra al di fuori della terra di cabina, ad una distanza tale da non essere influenzato dal guasto (a titolo orientativo la distanza deve essere maggiore 5 D, dove D è la diagonale massima della rete di terra della cabina MT/BT con un minimo di 20 m). Bisogna ricordare che anche in questo caso, per guasti sul lato MT, sovratensioni pericolose si possono determinare sui componenti BT della cabina. Potenziali trasferiti all’esterno dell’impianto di terra In relazione ai rischi dovuti ai potenziali trasferiti all’esterno dell’impianto di terra, la Guida CEI 99-5 illustra, con esempi e particolari costruttivi, i provvedimenti necessari, generalmente consistenti in: interruzione della continuità metallica, aumento della resistività superficiale del terreno, controllo del gradiente di potenziale, segregazione della zona pericolosa. Vengono forniti numerosi esempi con illustrazioni grafiche per l’isolamento di flange, piastre, tra- CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE versine, ecc. per tubazioni fuori terra e interrate, recinzioni, binari non elettrificati. Caratteristiche di realizzazione del dispersore In merito alla realizzazione del dispersore, la Guida CEI 99-5 fornisce indicazioni riguardo la realizzazione di un dispersore magliato per la limitazione delle tensioni di contatto. Sono anche indicate alcune formule per la determinazione della resistenza di terra di alcuni tipi di dispersori elementari (dispersore verticale a picchetto, conduttore orizzontale interrato, dispersore ad anello, ecc.) in funzione delle dimensioni degli elementi del dispersore e della resistività del terreno. Per il dimensionamento delle tensioni di contatto occorre accertare che, a causa di guasti in MT o AT, non si verifichino sia all’interno che all’esterno degli impianti, tensioni di contatto superiori ai limiti ammissibili. I valori ammissibili delle tensioni di contatto si ritengono rispettati se: a) l’impianto di terra è parte di un impianto di terra globale b) il valore della tensione totale di terra UE determinato con misure o calcoli soddisfa la relazione: UE < 2 x UTp dove: Viene poi illustrato come detta resistività può variare, anche sensibilmente, in funzione del tipo di terreno, la granulometria, la densità e l’umidità. Vengono forniti valori medi per i vari tipi di terreno e nell’Allegato E della Guida viene illustrato il metodo per la misura della resistività. Dimensionamento dell’impianto di terra Il dimensionamento dell’impianto di terra riguarda il dimensionamento termico del dispersore e dei conduttori di terra e il dimensionamento ai fini del contenimento delle tensioni di contatto. UE = IE x RE:Tensione totale di terra (EPR) IE Corrente di terra RE Resistenza di terra UTp Tensione di contatto ammissibile (vedi figura 1) c) il valore della tensione totale di terra UE determinato con misure o calcoli soddisfa la seguente relazione: UE < 4 x UTp e se sono stati adottati i provvedimenti M (vedi Allegato E della Norma CEI EN 50522) E’ necessario comunque garantire la durata nel tempo dei vari elementi, perciò vengono date dimensioni minime, in funzione del tipo di materiale e tipo di dispersore, per garantirne la resistenza meccanica e alla corrosione (Allegato C della Norma CEI EN 50522). d) le misure delle tensioni di contatto risultano: UT < UTp Riguardo il dimensionamento termico del dispersore, una volta nota la corrente nel dispersore, come prima indicato, la sezione dei conduttori interrati viene calcolata con la formula nota (Allegato D della Norma CEI EN 50522), basata sul riscaldamento adiabatico dei conduttori. I valori della tensione di contatto ammissibili sono indicati nella Norma CEI EN 50522 e riportati nel grafico in figura 1. e) si fa riferimento ad un progetto tipo che abbia dimostrato di soddisfare una delle condizioni precedenti. Riguardo il dimensionamento termico dei conduttori di terra, si utilizzano le stesse formule per il calcolo delle sezioni del dispersore, ma cambiano sia il valore di K sia il valore della corrente. Anche per i conduttori di terra, tenuto conto della resistenza meccanica e alla corrosione, si determinano sezioni minime (16 mm2 se rame, 50 mm2 se ferro protetto). Ai fini del dimensionamento termico, sia del dispersore che dei conduttori di terra, la corrente da prendere in considerazione è la corrente di guasto a terra monofase nel caso di sistemi con messa a terra a bassa impedenza. Per i sistemi a neutro isolato o con messa a terra risonante, invece, la corrente di dimensionamento è quella corrispondente alla corrente di doppio guasto a terra, che si ritiene possibile a seguito del primo guasto, pari a 85% della corrente di cortocircuito simmetrica per cortocircuito trifase. GIUGNO 2016 Figura 1: Valori della tensione di contatto ammissibili UTp (Norma CEI EN 50522). Per impianto di terra globale si intende (CEI EN 50522) un impianto di terra realizzato con l’in- 5 GIUGNO 2016 terconnessione di più impianti di terra singoli che assicura, data la vicinanza degli impianti stessi, l’assenza di tensioni di contatto pericolose. Quanto sopra specificato, può essere verificato con il diagramma di flusso riportato in figura 2, tratto dalla Guida CEI 99-2. Come anche indicato nella Norma CEI 64-8;V1, per gli impianti utilizzatori, in quanto in genere sprovvisti di dispersori magliati, in maniera cautelativa la relazione da rispettare è UE ≤ UTp (invece di UE ≤ 2 UTp). Figura 2: Diagramma per la determinazione della tensione di contatto UTP Qualora il calcolo o le misure sul posto mettessero in evidenza alcuni luoghi o punti nei quali UT > UTp, dove UTp è la tensione di contatto ammissibile, si possono applicare i provvedimenti correttivi, come ad esempio: il controllo del potenziale (infittendo localmente le maglie del dispersore o disponendo una maglia supplementare metallica di equipotenzialità), oppure l’aumento della resistività superficiale del terreno nella zona circostante il luogo critico (es. ricopertura del terreno con pietrisco, asfalto, ecc.) o anche la segregazione della zona pericolosa con barriere o parapetti. Misure in campo La Guida CEI 99-5 comprende gli Allegati A, B, C, D, E, F, G dove vengono approfonditi alcuni argomenti indicati nella norma medesima, come ad esempio il dimensionamento di dispersori di forma semplice, il calcolo della corrente nominale dei conduttori di terra e dei dispersori, il dimensionamento dei trasformatori di messa a terra di tipo a zig-zag, la progettazione di un dispersore di terra. In particolare nell’allegato E, riguardante le misure in campo, vengono illustrati, per citare le misure più comuni, i metodi di misura della resistenza di terra (con il metodo della caduta di tensione e voltamperometrico), la misura delle tensioni di contatto, la misura di resistività, la prova di continuità elettrica. L’allegato è molto interessante per i numerosi esempi descritti e per le raccomandazioni che vengono date per evitare errori operativi, dovuti ad esempio alla presenza di disturbi nel terreno, ai campi elettrici e magnetici, alla interruzione dei circuiti ausiliari di misura, alla presenza di corpi metallici interrati, alla variazione delle condizioni climatiche, alla influenza delle sonde ausiliarie, quando non sono rispettate le distanze minime rispetto il dispersore in prova. © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 CEIMAGAZINE OSSERVATORIO CEIMAGAZINE GUIDA TECNICA CEI 99-4: CABINE ELETTRICHE MT/BT DELL’UTENTE/CLIENTE FINALE La Guida tecnica CEI 99-4 come esempio dell’evoluzione continua della normativa e dell’impegno del CEI per la diffusione della regola dell’arte e della pratica professionale. Vincenzo Matera, Segretario CEI/CT 44 Gli importanti e consistenti sviluppi della legislazione e della normativa tecnica nel periodo dal 1 gennaio 2005, data di validità della Guida tecnica CEI 11-35:2004-12, al 1 ottobre 2014, giorno in cui è stata sostituita dalla nuova CEI 99-4 “Guida per l’esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale”, sono tali da giustificare ampiamente una nuova edizione. Seguendo il percorso offerto dalla guida troviamo quegli elementi aggiuntivi per progettare e costruire una cabina MT/BT del cliente finale, ma anche per valutare casi esistenti e ordinare il materiale per la manutenzione. L’articolo non confronta la vecchia e la nuova guida, ma vuole percorrere alcune parti del suo contenuto che rappresentano un estratto delle novità e fornire alcuni utili approfondimenti con particolare riguardo alle scelte costruttive rivolte agli operatori del settore edile e impiantistico, direttamente e indirettamente coinvolti, nessuno escluso. Le origini della Guida CEI 99-4 Descrivere tutte le motivazioni che hanno spinto il Comitato Tecnico 99 a ridisegnare la guida sono davvero tante. Un sintetico quadro generale dei principali riferimenti che hanno contribuito alla nuova edizione è rappresentato in figura 1. Se da un lato il dovere di aggiornarla nasce dall’evoluzione legislativa e dalla normativa impiantistica, dall’altro lato, il costellarsi di indispensabili norme di prodotto per così dire “satellite” che puntualmente l’assistono, si colloca per l’utilizzatore nel piacere di dover progettare e costruire una cabina MT/BT, di valutarne una esistente e di farne regolare manutenzione. Ecco quindi alcune possibili realizzazioni di cabine elettriche, che con riferimento alle disposizioni legislative, ai regolamenti di prevenzione incendi e alla normativa applicabile, concretizzano in modo pratico e analitico quei requisiti generali dettati dalla principale norma di riferimento, ossia la CEI EN 61936-1:2014-091.. 1 Dal 1/11/2013 la Norma CEI EN 61936-1:2011-07 oggi aggiornata all’edizione CEI EN 61936-1:2014-09 e la CEI EN 50522:2011-07, hanno definitivamente abrogato la Norma CEI 11-1:1999, successiva Variante ed EC. GIUGNO 2016 7 GIUGNO 2016 Figura 1: Principali riferimenti alla Guida tecnica CEI 99-4:2014-09. Oggetto e campo di applicazione della Guida CEI 99-4 La Guida CEI 99-4 si applica nei limiti seguenti: • • tensione nominale (Un), 1 kV < Un < 35 kV, tipica della Media Tensione ovvero della Categoria II; Un in genere coincidente con la tensione di alimentazione dichiarata dal Distributore (Uc)2; potenza massima installata (Sr), limitata a 2000 kVA o due trasformatori MT/BT da 1000 kVA cadauno, in ordine ai limiti delle correnti di guasto e delle correnti di inserzione dei trasformatori dettati dalle Regole Tecniche di connessione (CEI 0-16); potenze riferite a una Un di 20 kV a cui gli esempi della guida si riferiscono, da ridurre a 1600 kVA alla Un di 15 kV (8.5.13 CEI 0-16:2014-09); in quest’ultimo caso gli esempi calzanti con la ex Guida CEI 11-35:2004 (F.8) possono ritenersi a tale scopo letteratura tecnica comodamente applicabile purché si aggiornino i criteri di regolazione dei dispositivi di protezione. Nel rapporto tra utente e Distributore di energia elettrica è altresì utile ricordare la 2 La Norma CEI 64-8/2 (22.1) individua il limite di Media Tensione sino a 35 kV, mentre la Norma CEI EN 50160:2011-05 “Caratteristiche della tensione fornita dalle reti pubbliche di distribuzione dell’energia elettrica” a 36 kV. La Un può non coincidere con la Uc, bisogna quindi valutare attentamente se Un e Uc coincidono. 8 massima potenza energizzabile contemporaneamente dai trasformatori installati che non deve essere superiore a tre volte i limiti suindicati per ciascun livello di tensione, anche se con sbarre BT separate; sono ammesse deroghe in casi particolari (8.5.14 CEI 0-16:2014-09); • la tipologia delle cabine MT/BT; • lo schema tipico con singolo o doppio trasformatore sino al dispositivo di protezione lato BT. Altri limiti riguardano le condizioni climatiche e l’altitudine. Le attività sui lavori elettrici, l’esecuzione degli impianti di terra e la manutenzione3 non sono oggetto della Guida ma, ciò nonostante, sono richiamati alcuni particolari aspetti costruttivi e di esercizio che caratterizzano una cabina e la propria installazione elettrica MT/BT. In un articolato percorso progettistico e operativo dobbiamo porci qualche nuovo quesito per percorrere la strada giusta, per esempio: • se la cabina è presente o deve essere costruita in zona sismica; • se ci sono macchine elettriche (trasformatori, Gruppi GE) fisse con liquido 3 CEI 0-15 e CEI 78-17 “Manutenzione delle cabine elettriche MT/BT dei clienti/utenti finali”. CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE isolante (olio) in quantità > 1 m3 (Regole VV.F. DM 15/7/2014)4; • se la cabina è adiacente ad una scuola, abitazioni, asili (Dpa-EMC), D.Lgs. 81/2008, L. 36/2003 e DPCM 8/3/2003; • e altri ancora. A questi e ad altri interrogativi la Guida CEI 99-4 offre una pratica assistenza tecnica. Tipologia di cabina MT/BT Nessuna modifica alle definizioni di cabina, sia nei confronti della normativa e sia della guida precedente. La tipologia costruttiva è semplicemente individuata e collocata nella pratica quotidiana, fermo restando l’idonea resistenza meccanica delle costruzioni e delle apparecchiature (figura 2) alle prevedibili sollecitazioni, ivi comprese quelle sismiche. I due fattori predominanti che contraddistinguono le tre tipologie di cabina sono la presenza di locali chiusi per preservare le installazioni dalle influenze esterne e la protezione contro i contatti diretti delle parti attive (in tensione), sempre prevista e non inferiore a IPXXB; grado di protezione che si eleva a IPXXC o 3XC con apparecchiature prefabbricate di media tensione e, in genere, anche oltre, per es. IP4X, per le apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per Bassa Tensione5 installate in cabina (Quadri Elettrici). Quando la protezione è garantita mediante l’uso di barriere realizzate in opera, dopo l’installazione è necessario verificare il rispetto delle distanze di isolamento e di sicurezza; quando è invece realizzata con apparecchiature elettriche prefabbricate già provviste di involucro e di interblocchi per una sicura accessibilità, esse presentano idonee distanze di isolamento e di sicurezza avendo superato le prove tipo prescritte dalle norme di prodotto (CEI EN 62271-200 e CEI EN 61439), tra cui le prove dielettriche e di tenuta alle sollecitazioni delle correnti di guasto. Figura 2: Tipo e ubicazione cabine elettriche MT/BT. 4 Per macchine già in servizio al 22/9/2011, proroga dei termini entro il 7/10/2016 purché l’istanza di valutazione progetto sia depositata entro il 1/11/2015. 5 Un < 1 kV in AC o 1,5 kV in DC. GIUGNO 2016 9 GIUGNO 2016 Caratteristiche della struttura Laddove la normativa e la legislazione richiedono fermi requisiti di carattere generale, come per la costruzione del manufatto edile e propri accessori, la guida interviene con puntuali riferimenti. Il primo è il DM 14.01.2008 e s.m.i “Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni”, che definisce i principi per il progetto, l’esecuzione e il collaudo delle costruzioni nei riguardi delle prestazioni loro richieste in termini di requisiti essenziali di resistenza meccanica e stabilità, anche in caso di incendio, e di durabilità. A queste prestazioni, per effetto del più recente Regolamento (UE) n. 305/2011 del 9/3/2011 che fissa le condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la Direttiva 89/106/CEE del Consiglio richiamata nel succitato Decreto, dobbiamo aggiungere: • igiene, salute, ambiente; • risparmio energetico ed isolamento termico; • uso sostenibile delle risorse ambientali (riutilizzo dei materiali da costruzione e uso di materiali ecologicamente compatibili). Le dimensioni e la resistenza al fuoco delle porte, la larghezza dei passaggi di servizio e manutenzione, la distanza della cabina dalle linee elettriche aeree, tubazioni di trasporto e stoccaggio di sostanze infiammabili, i sistemi di sigillatura dei cavi negli attraversamenti, la segnaletica e gli accessori di cabina, sono solo alcune citazioni di parti complementari che nella guida completano il quadro dell’opera costruttiva, fermo restando eventuali vincoli dettati dalle norme di legge e/o dalle regole tecniche di prevenzione incendi6. Carichi sismici E’ inequivocabile che le apparecchiature elettriche e le strutture di supporto, comprese le loro fondazioni, debbano resistere alle sollecitazioni meccaniche previste nell’ipotesi di carico normale (peso proprio, tiro, carico durante il montaggio, ecc.) ed eccezionale (derivanti da mano6 Minimo livello di prestazione III (DM 9/3/2007 “Mantenimento dei requisiti di resistenza al fuoco per un periodo congruo con la gestione dell’emergenza”), o qualora sussistano attività soggette ai controlli di prevenzione incendi (art. 48 DPR 15/1/2011 e DM 15/7/2014). 10 vre, cortocircuito, carichi sismici7, ecc.). Si analizzano le combinazioni tra le possibili ipotesi, la più sfavorevole delle quali deve essere utilizzata per determinare la resistenza meccanica delle strutture. Definire se il rischio sismico sia “insignificante” in rapporto alle condizioni normali di funzionamento dell’apparecchiatura8, è compito del costruttore, il quale supporrà non vi sia in assenza di prescrizioni specifiche da parte dell’utilizzatore. L’interpretazione del termine “insignificante” è invece responsabilità dell’utilizzatore o dello specificatore (è così scritto nella norma di prodotto) dell’apparecchiatura. O l’utilizzatore non è interessato agli eventi sismici o la sua analisi mostra che il rischio è “insignificante” oppure il rischio c’è. Considerando l’Italia uno Stato ad alta esposizione sismica abbiamo ragioni più che sufficienti per dimostrarne l’interesse; bisogna scegliere l’apparecchiatura valutando anche questo rischio e a tale scopo sulle apparecchiature elettriche troviamo un informazione utile: l’accelerazione (m/s2). Per farne un giusto uso deve entrare in gioco anche il progettista civile perché dovrò pur comunicare al costruttore delle apparecchiature quali smorzamenti offre la struttura alle forze agenti nelle direzioni più sfavorevoli, sussultorie e ondulatorie o verticali e orizzontali che siano, oppure ciò può essere trascurato? Entrando nel Comitato Tecnico 104 (ex 75) “Condizioni ambientali”, incontriamo una normativa (CEI 75-16:1997-06 “Parte 2: Condizioni ambientali presenti in natura - Vibrazioni e scosse sismiche”), che prende in considerazione il problema. Essa è parte di una pubblicazione IEC (721) utilizzabile per selezionare le severità appropriate dei parametri relativi ai terremoti per le applicazioni di un prodotto e si rivolge ai Costruttori di apparecchiature offrendo Loro, e non solo a Loro, la tabella 1 e la tabella 2 sui livelli di intensità sismica (figura 3). Almeno un linguaggio universalmente comprensibile c’è. 7 Una Specifica Tecnica di sicuro interesse è la IEC/TS 62271-210 “High-voltage switchgear and controlgear – Part 210: Seismic qualification for metal enclosed and solid-insulation enclosed switchgear and controlgear assemblies for rated voltages above 1 kV and up to and including 52 kV”(CEI IEC/TS 62271-210:2016-03 in vigore dal 1/4/2016). 8 Per es. 2.1.1 - CEI EN 62271-1 “Apparecchiatura di manovra e di comando ad alta tensione Parte 1: Prescrizioni comuni”. CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Figura 3: Estratto Tabelle 1 e 2 (Fonte: CEI 75-16:1997). La mappatura delle zone sismiche del territorio nazionale; il calcolo della forza orizzontale agente sugli elementi non strutturali durante il sisma secondo il DM 14/01/2008; gli effetti “smorzanti” della struttura (progettista civile) e l’accelerazione (G) data dal costruttore delle apparecchiature elettriche, sono quegli elementi che consentono, se non altro, di individuare con il costruttore quali eventuali accorgimenti di installazione mettere in atto nel rispetto degli stati limite di danno e di collasso sugli elementi non strutturali (impianti) in caso di attività sismica. Prestazioni energetiche e riduzione delle perdite La guida privilegia l’esercizio e la sicurezza; per le prestazioni energetiche dovremmo riferirci alla specifica attività legislativa e normativa in atto, comunque escluse dal suo campo di applicazione. Stante lo stato dell’arte normativo sull’efficienza energetica9, valutare la capitalizzazione delle perdite tra un trasformatore a perdite normali e a perdite ridotte considerando un ipotetico andamento del carico e calcolando il risparmio conseguente, può sembrare obsoleto. Anzi, lo è. Ma l’esempio dell’allegato alla guida (Allegato K), ben si adatta nella valutazione tra un trasformatore esistente e uno nuovo purché il risparmio conseguente si commisuri ai corrispettivi (€/kWh) nelle fasce orarie contrattuali d’interesse dell’utilizzatore e si tenga conto dell’eventuale potenza per il raffreddamento dei trasformatori e dell’indice di efficienza di picco (PEI), ossia il valore massimo del rapporto tra la potenza apparente trasmessa da un trasformatore meno le perdite elettriche e la potenza apparente trasmessa dal trasformatore. Dato che il Regolamento UE N. 548/2014 di recente pubblicazione indica le massime perdite o il minimo PEI (A) per trasformatori immersi in olio e a secco di potenza “Sr“ superiore a 3150 kVA e dato che contrattualmente il Distributore limita la fornitura in Media Tensione agli utenti attivi sino a un potenza di 3 MW, l’attenzione si pone nei riguardi dei limiti alle perdite a vuoto e a carico che il costruttore del trasformatore non deve superare dal 1 luglio 2015 (Fase 1) e dopo il 1 luglio 2021 (Fase 2) e che il progettista, ovvero chi è preposto alla scelta dell’apparecchiatura, dovrà accertare specificando nell’ordine, dove necessario, la propria prestazione energetica. Per il risparmio energetico, la guida si sofferma su alcune altre semplici e utili raccomandazioni, quali ad esempio la collocazione baricentrica delle cabine rispetto ai carichi, in particolare dei grossi carichi, per limitare le perdite per effetto joule sui cavi di distribuzione, un adeguato dimensionamento delle apparecchiature elettriche, il controllo della temperatura ambiente per evitare surriscaldamenti o sovraccarichi non desiderati. 9 Regolamento (UE) N. 548/2014 della Commissione del 21 maggio 2014 recante modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i trasformatori di potenza > 1 kVA, piccoli (Tensione d’uscita massima Um < 1,1 kV), medi (1,1 < Um < 36 kV e potenza apparente “Sr“ compresa tra (5 kVA < Sr < 40 MVA) e grandi (Um > 36 kV e Sr > 5 kVA oppure Sr > 40 MVA a qualsiasi Um). GIUGNO 2016 11 GIUGNO 2016 (A) - P0 indica la misura delle perdite a vuoto alla tensione nominale e alla frequenza nominale, sulla presa nominale; - Pc0 indica la potenza elettrica necessaria per il sistema di raffreddamento per il funzionamento a vuoto; - Pk indica la perdita a carico misurata alla corrente nominale e alla frequenza nominale sulla presa nominale, adeguate alla temperatura di riferimento; - Sr indica la potenza nominale del trasformatore o dell’autotrasformatore sulla quale si basa Pk. Sovratensioni La normativa chiede, mediante studi mirati, di prevedere le possibili sovratensioni durante le condizioni di esercizio e di installare protezioni quando le sovratensioni superano i limiti di tollerabilità delle apparecchiature installate (UW o Up - Tensione di tenuta a impulso). La protezione del GIS (apparecchiature isolate in Gas) dalle sovratensioni, dovrebbe essere assicurata da scaricatori installati sulle linee che in alcune configurazioni, per es. lunghe distanze tra il GIS e i trasformatori, possono essere inadeguati, caso in cui può essere necessaria l’installazione di scaricatori supplementari e il loro posizionamento deve basarsi su calcoli o su esperienze maturate in situazioni analoghe (7.4.2.3 CEI EN 61936-1). La scelta dei dispositivi di limitazione è anche subordinata al sistema di messa a terra del neutro così come il dimensionamento dell’impianto di terra deve considerare le sovratensioni atmosferiche e i transitori. Se mi soffermo sulla IEC (CEI EN 60071-1), citata nella Guida, condivido il compito affidato dalla norma ai Comitati di prodotto di specificare le tensioni di tenuta nominali e le procedure di prova adeguate alle apparecchiature corrispondenti. La guida si preoccupa delle sovratensioni di origine atmosferica nella scelta dei cavi elettrici di Media Tensione e raccomanda che le apparecchiature siano adeguatamente protette mediante scaricatori, la cui scelta è rimandata alla serie di normative: - CEI EN 60099-5 per la scelta degli eventuali scaricatori lato MT; - CEI EN 61936-1 per le linee in cavo, e indirettamente alla Norma CEI 11-17 “Linee in cavo” che molto di più dice sull’argomento; - Norme del CT 81 o Specifiche Tecniche del CT 37/SC 37A per l’utilizzo di scaricatori di bassa tensione. In questo percorso tra norme “satellite”, posso affrontare in modo completo il faticoso compito delle sovratensioni che non può prescindere, 12 salvo per le quelle causate dalle manovre, dalla valutazione del rischio di fulminazione diretta e indiretta condotta, ad esempio, secondo la Norma CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2). Una sola constatazione. Appurato che la valutazione del prevedibile rischio di fulminazione diretta, indiretta e sovratensioni è per il Datore di Lavoro un obbligo sancito dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. (art. 80), tale rischio deve essere necessariamente affrontato con la collaborazione del Datore di Lavoro, delle norme di specifica competenza e con l’immancabile supporto del costruttore di prodotti. Scelta del trasformatore, delle apparecchiature e delle protezioni Non voglio qui ripercorrere tutte le fasi della progettazione o le procedure e informazioni da descrivere in una lettera di conferma d’ordine per l’acquisito di un apparecchiatura. Voglio solo osservare quali utili requisiti incontro nella scelta del trasformatore e delle sue protezioni. Primo passo è la conoscenza del carico, non solo agli effetti della potenza assorbita, ma anche del servizio cui è preposto; seguono i propri limiti di funzionamento e se tali carichi possano disturbare la rete elettrica del Distributore; informazioni, queste, indispensabili nel contratto di fornitura energia elettrica. Questo primo passo consente al progettista di scegliere lo schema dell’impianto (radiale, doppio radiale, ad anello). Gli esempi di calcolo consentono di determinare la potenza del carico nelle condizioni di esercizio normale, fermo restando l’eventuale presenza di avviamenti pesanti, dei sovraccarichi ammessi o ipotizzabili, e la scelta della potenza del trasformatore di potenza. Scelto il trasformatore, posso scegliere le protezioni elettriche, calcolare la corrente magnetizzante per evitare interventi non voluti del dispositivo di protezione a monte e il suo rendimento o la massima potenza per cui a una data temperatura ambiente, diversa dalle proprie caratteristiche nominali (40 °C), il trasformatore non determina sovratemperature anormali o abbia bisogno di CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE una sufficiente portata d’aria naturale o forzata necessaria a smaltire le sovratemperature. Va da sé che se la temperatura esterna è sempre superiore a quella interna alla cabina MT/BT, non c’è declassamento delle apparecchiature o ventilazione forzata che tenga; bisognerà condizionare. Il calcolo delle sovracorrenti (cortocircuiti), l’eventuale contributo dei motori e generatori e l’impedenza della rete del Distributore di energia elettrica, per semplicità omessi negli esempi di calcolo presenti nella Guida, danno la possibilità di scegliere e tarare le protezioni elettriche tenuto conto dei TA, del proprio fattore di precisione e dell’errore composto, nonché di coordinare le stesse protezioni per un intervento selettivo in caso di guasto sulla MT e sulla BT. Campi Elettromagnetici (EMC) Anche la Guida CEI 11-35:2004 affrontava e disquisiva tecnicamente sulle interferenze elettromagnetiche con precisi requisiti sulle tecniche per la mitigazione di tali disturbi e con particolare attenzione all’esposizione delle persone ai campi EMC. Oggi, la Guida CEI 99-4, aggiorna il quadro legislativo e rimanda pienamente alla Guida CEI 10612:2006-05 “Guida pratica ai metodi e criteri di riduzione dei campi magnetici prodotti dalle cabine elettriche MT/BT”. Questo pieno rimando considera i disturbi causati dalle interferenze EMC in base al tipo di sorgente (Alta o Bassa frequenza); le attenzioni sono rivolte alla bassa frequenza (cortocircuiti, guasti a terra, campi elettromagnetici generati da componenti elettrici, ecc.) e alle tecniche per mitigare l’esposizione umana ai campi EMC. Se dovessimo perseguire l’obiettivo qualità senza schermare, in un ipotetico caso di un trasformatore da 1000 kVA utilizzato al 70% della potenza nominale (SrT) e con primario alimentato a Un 20 kV e secondario a 0,4 kV, dovremmo realizzare distanziamenti lato MT di circa 0,36 m e lato BT di circa 2,2 m; distanze inverosimili per una cabina. Meglio schermare o non sostare più di 4 h/gg, soluzione, quest’ultima, possibile per l’utente perché in cabina entrano i manutentori per brevi periodi, ma non sempre facile da ottenere per il vicinato, per es. un giardino, un asilo, scuola o un edificio residenziale, quando adiacenti. Limiti di esposizione (E) Campo Elettrico (kV/m) (B) Induzione magnetica (μT) 5 100 Valori di attenzione 10 Obiettivo qualità 3 I risultati delle “prove tipo” eseguite dal costruttore delle apparecchiature, per es. trasformatori, sono un eccellente riferimento per i provvedimenti da prendere, sia per la progettazione e valutazione della cabina (meglio sempre una misura), sia per i provvedimenti in capo al Datore di Lavoro e RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione). Conclusioni Di certo questo articolo non può considerarsi esaustivo in rapporto alla molteplicità degli argomenti trattati dalla Guida CEI 99-4. Progettare e costruire una cabina MT/BT del cliente/utente finale seguendo il percorso tracciato dalla Guida CEI 99-4 ci consente di portare a termine tutte le operazioni necessarie per scegliere le apparecchiature, per interfacciarsi correttamente con il Distributore di energia elettrica e per valutare lo schema di una cabina MT/BT esistente. Questo percorso deve essere però ampliato: un percorso che nasce dalla norma principale sugli impianti di potenza oltre 1 kV in AC (CEI EN 61936-1) e sull’impianto di terra (CEI EN 50522), si arricchisce degli indispensabili requisiti e degli opportuni riferimenti attraverso le norme impiantistiche, quelle di prodotto e la legislazione tecnica applicabile, e sfocia nella regola dell’arte. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il caso si può anche porre per la presenza o vicinanza a linee elettriche aeree, caso in cui questo percorso ci indirizza altresì verso la “Dpa” – Distanza di prima approssimazione. GIUGNO 2016 13 INTERVISTA GIUGNO 2016 INTERVISTA A ENRICO MARIA CARLINI Doppia sfida: guardare avanti in Italia e all’estero. E’ l’impegno del responsabile della gestione e dell’ingegneria del sistema elettrico di Terna; Presidente del CEI/CT 99 per gli impianti elettrici di potenza. Enrico Maria CARLINI Potrebbe essere l’identikit del perfetto manager di Terna. È ancora relativamente giovane, tanto da poter rappresentare un volto nuovo nel panorama dei dirigenti della società. In realtà, il comune denominatore tra Enrico Maria Carlini e il più grande fisico dei tempi moderni, è lo spirito del “cambiamento”. Ma come è approdato al cuore del Dispacciamento Nazionale? Dopo gli studi alla Sapienza di Roma, dove si laurea a 23 anni Per non dire che porta lo stesso “PERCHÉ UN DOMANI L’ITALIA in ingegneria elettrotecnica, Ennome di battesimo del grande POSSA DIVENTARE UN HUB rico si forma prima nel campo Fermi e, come lui, ha l’ambizione ELETTRICO DELL’AREA DEL degli impianti petrolchimici e poi nella filiera della produziodi trasformare un intero sistema, ne di energia elettrica facendo contribuendo a traghettarlo dal MEDITERRANEO”. esperienze presso le centrali “Risorgimento” italiano dei primi termoelettriche di Torrevaldaliga Nord e Brindianni 2000 alla nuova era del mercato unico dell’esi Nord, successivamente passa nel ramo della nergia e delle fonti rinnovabili. trasmissione - settori ingegneria delle tecnologie e ingegneria dei sistemi elettrici – e infine prosegue la sua formazione nell’ambito dello sviluppo rete, prima come responsabile delle connessioni e poi della pianificazione delle infrastrutture di rete. «Quando ho cominciato a lavorare in Enel - racconta - le variabili erano poche e la maggior parte della generazione era di tipo tradizionale. L’operatore verticalmente integrato presentava gli investimenti infrastrutturali alle autorità competenti e i risultati della gestione al cittadino come se fosse una legge». Sembrano racconti di un altro mondo, invece erano solo i fine anni ‘Novanta. La svolta professionale arriva nel 2010 quando, dopo aver ristrutturato il Piano di Sviluppo (PdS) italiano e lanciato il primo Piano di sviluppo del- 14 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE la rete europea (Ten Year Network Development Plan - TYNDP), passa al Dispacciamento, prima come responsabile dell’area territoriale Centro Sud e poi, dal 2013, della Gestione e dell’Ingegneria del Sistema Elettrico. A detta dei suoi collaboratori, lavorare con lui è un piacere e - nonostante gli svariati incarichi che ricopre nelle principali organizzazioni di settore (CEI, IEC, IEA, Entso-e, Cigrè, Go15), i complessi rapporti che intrattiene con le molteplici Autorità pubbliche, il costante impegno con il mondo accademico e della ricerca - ti ascolta e si ricorda. Tutto ciò gli servirà non poco ora che è alla guida di una delle strutture più strategiche di Terna, dove quotidianamente deve dimostrare non solo di saper mantenere il livello di qualità del servizio atteso dal mercato e dettato dal Regolatore ma, soprattutto, di saper gestire un sistema elettrico che sta andando nella direzione del mercato unico dell’energia, della “decarbonizzazione” del parco di generazione, dell’implementazione dei codici di rete europei e del coordinamento regionale dei TSOs. Tutte grandi scommesse con cui la UE sta dimostrando di fare sul serio. Ingegnere, ci aiuti a sintetizzare la mission della sua squadra Il fine ultimo è del tutto in linea con il Piano Industriale presentato dal nostro Amministratore Delegato per il periodo 2016-2019: massimizzare l’efficienza operativa salvaguardando la sicurezza dell’esercizio e della qualità dell’approvvigionamento dell’energia elettrica. Il tutto nel nuovo contesto regolatorio sulla disciplina della qualità del servizio e la concomitante rivoluzione copernicana dettata dalle 3 nuove linee guida europee: Capacity Allocation and Congestion Management (CACM), Forward Capacity Allocation (FCA) e System Operation (SO), che avranno un impatto significativo sulle modalità di gestione del sistema elettrico. A tal fine puntiamo sulla trasparenza, sul coinvolgimento e sulla responsabilizzazione dei nostri principali stakeholder rafforzando nel contempo i legami con i nostri interlocutori istituzionali tra i quali l’AEEGSI, il MiSE, ENTSO-E e la Commissione Europea. Infine, resta costante il nostro impegno di mantenere un adeguato scambio di conoscenza ed esperienza operativa con i TSOs esteri. Insomma diciamo che non ci si annoia... Su cosa sta lavorando? La massiva penetrazione della generazione da fonte rinnovabile e la stagnazione della domanda negli ultimi anni hanno reso sempre più complessa la gestione in sicurezza della rete e dei suoi flussi di potenza. Per la sua morfologia lunga e stretta, il nostro Paese è stato tra i primi a dover affrontare que- GIUGNO 2016 ste problematiche ma anche tra i primi a fare da apripista verso soluzioni innovative. Faccio riferimento, ad esempio, alle diverse soluzioni smart già realizzate: i sistemi di accumulo non convenzionali di tipo Energy e Power intensive, la massiccia implementazione del dynamic thermal rating (DTR) sulle linee elettriche aeree, gli innovativi strumenti per le sale controllo (advance dispatching, dynamic security assessment, Wide Area Monitoring System, ecc.), nonché le recenti installazioni di compensatori sincroni in Sicilia e Sardegna per consentire l’integrazione delle rinnovabili, garantendo nel contempo un congruo livello d’inerzia, adeguati profili di tensione e valori di potenza di corto circuito. A valle di tutto ciò, naturalmente, stiamo procedendo all’adeguamento dei piani di difesa e riaccensione del sistema elettrico. Inoltre il 24 febbraio 2015 ha segnato l’avvio del market coupling tra l’Italia e tre mercati transfrontalieri: in altre parole, a partire da questa data, la capacità di trasporto dell’energia sulle frontiere con Austria, Francia e Slovenia viene allocata con il metodo dell’asta implicita implementando una soluzione comune di price coupling in un’area geografica che comprende 19 Paesi. Con l’accoppiamento del mercato le diverse borse elettriche nazionali si coordinano mediante un algoritmo che determina sia i flussi transfrontalieri che i prezzi zonali, e le borse elettriche nazionali usano queste informazioni per calcolare i programmi di produzione/consumo di ciascun attore del mercato, con evidente impatto su tutti i processi del controllo in linea. Ma l’integrazione dei mercati non si ferma qui. Per quanto riguarda i nostri confini, il progetto di coupling sarà esteso alla Svizzera ed alla Grecia non appena saranno conclusi rispettivamente i negoziati con la Commissione Europea e la riforma del mercato interno. E poi ci sono i Network Codes e i Centri di Coordinamento Regionale a livello europeo... I due temi sono strettamente legati. CORESO (COoRdination of Electricity System Operators) nasce nel 2009 su iniziativa volontaria di cinque TSO - Terna, Elia (BE), RTE (FR), 50 Hertz (DE) e NGC (GB) - come primo centro di coordinamento regionale in Europa con l’obiettivo di migliorare la sicurezza mediante il coordinamento della previsione e dell’esercizio dei flussi di energia elettrica tra le diverse frontiere. Per la sua esperienza nell’area CSE (Central South Europe), CORESO è diventato l’attore principale del cosiddetto progetto “D-2” che, sulla base di previsioni aggiornate circa lo stato della rete e le contromisure effettivamente disponibili, ottimizza la capacita di trasporto dell’interconnessione per il mercato del giorno prima effettuando quotidianamente un ricalcolo coordinato con i TSO confinanti di Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. A tal proposito, nel novembre 2014, attraverso la policy paper sul futuro coordinamento inter-TSO, l’Associazione dei TSOs europei (ENTSO-E) get- 15 GIUGNO 2016 tava le basi per estendere l’ambito dei Centri di coordinamento Regionale a cinque servizi chiave per l’esercizio dei sistemi elettrici: le analisi di sicurezza, il calcolo coordinato della capacità di trasporto, il coordinamento della programmazione delle manutenzioni, analisi di adeguatezza a breve/medio termine e infine la predisposizione dei modelli di rete necessari a tutti questi processi. A luglio 2015 è entrato in vigore il Codice di rete europeo CACM e l’implementazione di questo progetto, da parte di tutti i TSO entro la fine 2017, non è più una scelta, ma una legge europea a tutti gli effetti che ci sta dando un bel da fare. Cosa vuol dire fare il suo mestiere in un’azienda come Terna, che non è abituata a confrontarsi con il mercato? A mio avviso, il mercato unico nascerà rafforzando le interconnessioni tra Paesi, creando regole comuni sotto il coordinamento di un’unica Authority. Le interconnessioni tra Italia e i Paesi limitrofi andranno incrementate, in particolare quelle verso la frontiera Nord, i Balcani e il nord Africa. Perché un domani l’Italia possa diventare un hub elettrico nell’area del Mediterraneo. In Italia, gli investimenti nelle infrastrutture di trasmissione degli ultimi anni, di concerto con l’integrazione di una maggiore produzione da fonte rinnovabile, hanno ridotto di circa un terzo il prezzo dell’energia nel mercato del giorno prima. Inoltre stiamo finalmente per completare e mettere in esercizio la doppia terna in cavo sottomarino a 400 kV Sorgente-Rizziconi, uno dei nostri progetti più ambiziosi. L’opera aumenterà la capacità di scambio energetico tra Sicilia e Calabria e, di conseguenza, porterà più concorrenza e grandi risultati sia in termini di risparmio economico per i consumatori che minori emissioni di CO2 per il Sistema Italia. In merito alla normativa italiana, la principale novità è senz’altro rappresentata dalle due norme CEI 99-2 (CEI EN 61936-1) “Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in c.a. Parte 1: Prescrizioni comuni” e CEI 99-3 (CEI EN 50522 2011-07) “Messa a terra degli impianti elettrici a tensione superiore a 1 kV in c.a.” che dal 1 aprile 2011 hanno sostituito la CEI 11-1. In particolare, la norma CEI 99-2 ha lo scopo di rendere ancora più sicuri il funzionamento e la conduzione degli impianti elettrici in AT e di conseguenza fornisce prescrizioni comuni per la progettazione e costruzione di impianti elettrici a tensione superiore a 1 kV in c.a. e frequenze fino a 60 Hz. A tal fine, per evitare che il lavoratore entri nella zona pericolosa, è stata introdotta la definizione di “distanza di lavoro”, ovvero la minima distanza di sicurezza che deve essere mantenuta tra qualsiasi parte attiva e ogni persona che lavori in una cabina o da qualsiasi attrezzo conduttore direttamente maneggiato. Inoltre, un’altra novità rilevante è la prescrizione generale secondo cui per il progetto e la costruzione degli impianti di potenza si devono considerare accordi aggiuntivi tra costruttore/contraente/progettista e utente/appaltante/proprietario, che possono avere effetto su necessarie prescrizioni d’esercizio e che hanno come oggetto vari ambiti (es. prescrizioni classificazione della tensione, condizioni climatiche, caratteristica dei dispositivi e componenti dell’impianto, protezioni , manutenzione, prove e messa in servizio). I progetti nell’immediato futuro? Segnalo anche l’importante richiamo alla necessità di eseguire analisi armoniche sull’impianto al fine di individuare le misure correttive atte a limitare i disturbi generati e assicurare il corretto funzionamento dell’intero sistema elettrico. Abbiamo da poco concluso l’acquisizione degli oltre 8.000 km di rete delle Ferrovie. È un traguardo importante, che rappresenta una grande opportunità non solo per Terna ma anche per l’intero Paese. In questa operazione emerge l’importanza del fattore ambientale perché Terna anche grazie a questa acquisizione potrà accompagnare più efficacemente la transizione verso una rete di trasmissione più razionale ed efficiente. Invece la Norma CEI 99-3 (CEI EN 50522) ha lo scopo di introdurre limiti per le tensioni di contatto e di passo negli impianti elettrici in AT in modo che possano funzionare ed essere gestiti in sicurezza e quindi fornisce prescrizioni per la progettazione e la costruzione di sistemi di messa terra di impianti elettrici con tensione nominale superiore a 1 kV in c.a. e frequenza nominale fino a 60 Hz. La sfida che ci attende sarà quella di creare sinergie ed efficienze con la rete delle Ferrovie, che corre parallela per molti tratti a quella di Terna, in modo da rispondere alle critiche di chi già sostiene che gli italiani, dopo aver pagato la rete di trasmissione ferroviaria con le tasse, ora ne pagheranno la ristrutturazione con le bollette, attraverso la quota riconosciuta a Terna per la remunerazione degli investimenti. In particolare, le principali novità rispetto alla precedente Norma CEI 11-1 riguardano: Ing. Carlini, in qualità di Presidente del Comitato Tecnico 99 del CEI, quali sono stati gli sviluppi più importanti nella normativa nazionale nel campo della sicurezza degli impianti e delle apparecchiature elettriche AT? 16 • Criteri di sicurezza, non è più necessario misurare tensioni di passo. In particolare, per durate del guasto superiori a 10 s, condizione che riguarda gli impianti MT alimentati dalla rete pubblica a neutro compensato, la tensione di contatto ammissibile passa da 75 V a 80 V; • Dimensionamento per il rispetto delle tensioni di contatto ammissibili, è venuta meno la distinzione fra impianti della distribuzione pubblica e gli impianti utilizzatori; CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE • • Dimensionamento con riferimento al comportamento termico, per i sistemi a neutro isolato o a neutro compensato, cioè per le cabine MT allacciate alla rete pubblica di distribuzione, il dispersore deve anche resistere alle sollecitazioni termiche dovute alla corrente di “doppio guasto monofase a terra”; Misure, dopo la costruzione dell’impianto di terra per verificare l’adeguatezza del progetto si devono eseguire misure sull’impedenza dell’impianto di terra, la tensione totale risultante e verificare l’assenza dei potenziali trasferiti; che MT/BT del cliente/utente finale”. Il documento sostituisce completamente la Guida CEI 11-35:2004-12 che si riferiva alla Norma CEI 11-1, ora abrogata. Lo scopo della Guida CEI 99-4 è di trattare alcune possibili realizzazioni di locali cabina e di far riferimento alle disposizioni legislative e alle disposizioni nazionali contro gli incendi ai fini di migliorare la sicurezza. In particolare, la nuova edizione tratta delle cabine elettriche di potenza installata limitata a 2 000 kVA o due trasformatori MT/BT da 1 000 kVA cadauno, nel rispetto delle prescrizioni normative relative alle correnti di guasto e alle correnti di inserzione del pertinente Allegato F. Provvedimenti per evitare potenziali trasferiti da impianti in MT o AT a impianti in BT: quando un impianto BT è completaIn più, vengono contemplate le prescrizioni mente ricompreso all’interno dell’area intedella Norma CEI 0-16 “Regola tecnica di riferiressata dall’impianto di terra della cabina mento per la connessione di Utenti attivi e pasMT o della stazione AT, all’impianto di terra sivi alle reti AT e MT delle imprese distributrici che deve essere unico, va collegato anche il di energia elettrica” e fornite indicazioni in meneutro dell’impianto BT (sistema TN). Se inrito al corretto posizionamento del dispositivo vece le alimentazioni BT di interfaccia. sono uscenti o entranti “REGOLA TECNICA DI RIFERIMENTO da impianti di terra MT PER LA CONNESSIONE DI UTENTI Inoltre, nel mese di agosto 2015 è stata pubblicata l’importante o AT, l’interconnessione ATTIVI E PASSIVI ALLE RETI AT E MT Guida Tecnica CEI 99-5 “Guida dei due impianti di terra è possibile solo quando DELLE IMPRESE DISTRIBUTRICI DI per l’esecuzione degli impianti di terra delle utenze attive e sono rispettati determi- ENERGIA ELETTRICA” passive connesse ai sistemi nati requisiti minimi indidi distribuzione con tensione cati nella norma; superiore a 1 kV in c.a.” che ha lo scopo di forni• Impianto di terra globale, che diventa conre indicazioni ai progettisti e agli installatori, nel dizione sufficiente per assicurare l’assenza rispetto delle norme esistenti, per il dimensionadi tensioni di contatto pericolose UTp ed il mento delle varie parti degli impianti di terra, per suo impiego non è più una prerogativa dela loro pratica esecuzione e per le misure da esegli impianti pubblici di distribuzione o traguire sugli stessi. smissione, come era previsto dalla Norma Essa sostituisce la precedente Guida CEI 11CEI 11-1. Pertanto, qualora ne sussistano le 37 del luglio 2003 e tiene conto dei contenucondizioni, i relativi benefici possono essere ti della Norma CEI EN 50522 “Messa a terra estesi anche agli impianti utilizzatori; degli impianti elettrici a tensione superiore a • Provvedimenti specifici per la messa a ter1 kV in c.a.” e della Norma CEI 0-16 “Regola ra di componenti e di impianti, quali circuiti tecnica di riferimento per la connessione di secondari di trasformatori di misura, tubaUtenti attivi e passivi alle reti AT e MT delle zioni, rotaie di trazione, recinzioni intorno ad imprese distributrici di energia elettrica” atimpianti di stazioni elettriche e, soprattutto, tualmente in vigore. posti di trasformazione e/o sezionamento Gli altri argomenti trattati comprendono: gesu palo; neralità dell’impianto di terra, il percorso della • Verifiche periodiche, è stato eliminato ogni corrente di guasto a terra, la valutazioni delle riferimento alla frequenza delle verifiche correnti di guasto per le diverse tipologie di periodiche (la Norma CEI 11-1 prevedeva inalimentazione e di connessione a terra, il coltervalli di tre anni per gli impianti utilizzatori legamento a terra del neutro BT dell’impianto e di sei anni per gli impianti di distribuzione utilizzatore, le tensioni trasferite all’esterno pubblica) che tuttavia non potrà mai essere dell’impianto di terra, le interferenze tra iminferiore a quella obbligatoria per legge dal pianto di terra e strutture metalliche esterne, il DPR 462 (due anni per gli impianti installati dispersore in impianti con tensione maggiore in cantieri, in locali adibiti ad uso medico e di 1 kV e infine il dimensionamento alle tensionegli ambienti a maggior rischio in caso di ni di contatto e di passo. incendio o luoghi con pericolo d’esplosione Inoltre, tra i vari allegati, ritengo di particolare ine cinque anni per tutti gli altri impianti). teresse quello sul dimensionamento dei disperProcedendo in ordine cronologico, nel mese di sori di forma semplice e l’esempio di progetto di settembre 2014 è poi stata pubblicata la Guida un dispersore di terra. CEI 99-4 “Guida per l’esecuzione di cabine elettri• GIUGNO 2016 17 GIUGNO 2016 Lo scorso novembre ha concluso dopo 9 anni il suo prestigioso incarico di Chairman del Technical Committee 99 dell’IEC. In ambito internazionale sono stati compiuti passi da gigante, ma c’è ancora tanto da fare. Essenzialmente, in ambito IEC sono state pubblicate le norme IEC 61936-1 e la IEC TS 61936-2 che definiscono tecniche standard per la progettazione e la costruzione di impianti elettrici con tensione nominale superiore a 1 kV in corrente alternata e 1, 5 kV in corrente continua in grado di garantire una sicurezza adeguata e il funzionamento idoneo secondo la destinazione d’uso. Inoltre lo scorso ottobre, in collaborazione con il TC 18 “Apparecchiature elettriche su 18 barche e installazioni offshore fisse e mobili”, abbiamo avviato un Preliminary Work Item congiunto con l’obiettivo di rispondere alle richieste del mercato di avere regole comuni per le installazioni HVDC off-shore, nonché di gestire e ottimizzare le performance dei sistemi di trasmissione e delle turbine eoliche. Seppur oggi il tema riveste particolare interesse soprattutto per i Paesi nordici, ritengo fondamentale che il CT 99 segua attivamente i suoi sviluppi sin dal principio, affinché un domani l’industria italiana possa rappresentare un punto di rifermento anche in questo settore. © RIPRODUZIONE RISERVATA CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE SCHEDA DEL CEI/CT 99 “Impianti elettrici di potenza con tensioni nominali superiori a 1 kV in corrente alternata” Scopo Predisporre norme riguardanti la progettazione e la costruzione di impianti elettrici e l’installazione di componenti elettrici in sistemi con tensione nominale superiore a 1 kV in corrente alternata, al fine di garantire la sicurezza e funzionamento idoneo secondo la loro destinazione d’uso. In particolare, per i suddetti impianti, l’attività del CT 99 è volta a definire: • la terminologia; • le prescrizioni fondamentali (elettriche, meccaniche, condizioni climatiche ed ambientali, alta quota); • la scelta e la verifica del livello di isolamento, considerando anche la minima distanza dalle parti attive; • le prescrizioni per i componenti elettrici che devono essere scelti (interruttori, interruttori di manovra e sezionatori, fusibili, contattori, sezionatori, trasformatori e reattori, trasformatori di misura e protezione, scaricatori, condensatori, bobine di sbarramento, isolatori, cavi e loro installazioni, macchinario rotante e convertitoti statici, ecc.); • le regole per l’istallazione e la costruzione in funzione delle condizioni climatiche, ambientali e della disposizione (all’esterno, all’interno, in alta quota, prefabbricati, su tralicci o pali); • le misure di sicurezza (protezione contro i contatti diretti e indiretti, pericoli da arco elettrico, fulminazioni, incendi, perdita di SF6, ecc.); • gli impianti ausiliari e i sistemi comando, monitoraggio e controllo; • gli impianti di terra (dimensionamento in relazione alle tensioni, criteri di costruzione e ispezionecontrollo-verifica). Struttura Il Comitato non ha “Sottocomitati” subordinati. I Membri provengono dai più importanti portatori di interessi del settore: Enti pubblici e privati, Gestore della rete di trasmissione nazionale, Distributori, Università, Centri di ricerca e prove, Organismi di certificazione, Aziende industriali, Ordini professionali, Associazioni di categoria e culturali. Programma di lavoro Il CT 99 (ex SC 11/A “Stazioni elettriche e cavi” del CT 11 “Impianti elettrici ad alta tensione e di distribuzione pubblica di bassa tensione”) ha avviato la sua attività negli anni ’80, contribuendo a definire sin dall’origine la regolamentazione nazionale e internazionale nel settore degli impianti elettrici a tensioni superiori a 1 kV, inclusi gli impianti di terra e il loro dimensionamento in relazione alle tensioni. Con riferimento all’attuale assetto organizzativo, l’attività del CT 99 è incentrata sui seguenti aspetti: • Sicurezza degli impianti, delle installazioni e dei componenti elettrici che devono essere progettati, costruiti e installati per assicurare la protezione contro contatti accidentali con le parti attive e l’affidabilità del funzionamento. • Esigenza di mercato. Soddisfare le esigenze degli Acquirenti. Il costante aumento dell’offerta dei Produttori, la sua segmentazione, differenziazione e costante evoluzione richiede una coerente revisione degli standard in vigore e il tempestivo sviluppo di un’adeguata disciplina. Rispondere alla richiesta di sviluppare standard in materia di impianti off-shore, per gestire e ottimizzare le performance dei loro sistemi di trasmissione e delle turbine eoliche installate a largo. In tale contesto il CT 99 riconosce il comune interesse e la necessità di sviluppare una disciplina in sinergia con il CT 18 “Impianti elettrici di navi ed unità fisse/mobili fuori costa (offshore)”. GIUGNO 2016 19 GIUGNO 2016 • Trend tecnologico. L’assidua ricerca e propensione a utilizzare l’ultimo ritrovato della ricerca spinge ad adoperare apparati nuovi o modificati (es. soluzioni compatte). Ciò impone un costante riesame delle direttive in vigore e la definizione di requisiti sempre nuovi. • Trend di mercato. La privatizzazione e deregolamentazione del settore elettrico in atto a livello mondiale accrescono la competizione per progettare e realizzare tutti i tipi di impianti AT, incluso il collegamento/allacciamento degli Utenti rilevanti alle reti di trasmissione/distribuzione. In questo contesto, si ravvisa il bisogno di normare gli impianti AT, con particolare riguardo ai requisiti fondamentali sulla sicurezza e l’affidabilità dei sistemi, la protezione e la salvaguardia delle persone. • Attenzione all’ambiente. Focus sull’impatto ambientale e il rilascio anomalo di sostanze liquide o gassose da parte di dispositivi e macchinari elettrici. • Onde elettromagnetiche. Focus sul tema della compatibilità elettromagnetica e il suo effetto sul corretto funzionamento dei componenti e delle strumentazioni in prossimità della sorgente elettromagnetica. Collegamenti internazionali • IEC/TC 99 “System engineering and erection of electrical power installations in systems with nominal voltages above 1 kV AC and 1,5 kV DC, particularly concerning safety aspects” • IEC/TC 115 “High Voltage Direct Current (HVDC) transmission for DC voltages above 100 kV” • TC 8 “System aspects for electrical energy supply” • SC 17A “High-voltage switchgear and controlgear” • SC 17C “High-voltage switchgear and controlgear assemblies” • TC 22 “Power electronic systems and equipment” • TC 64 “Electrical installations and protection against electric shock” • TC 78 “Live working” • TC 89 “Fire hazard testing” • TC 9 “Electrical equipment and systems for railways” • TC 97 “Electrical installations for lighting and beaconing of aerodromes” • SG2 “Standardization of Ultra High Voltage Technologies (UHV)” • SG3 “Smart Grid” • ACTAD “Advisory Committee on Electricity Transmission and Distribution” • CENELEC – TF CLCBTTF128-2 “Revision of EN 50191” • CENELEC – TC 99X “Power installations exceeding 1 kV AC” 20 CEIMAGAZINE INTERNAZIONALE CEIMAGAZINE IL CONTRIBUTO DELLA NORMATIVA CENELEC ALLA DIFFUSIONE DELL’ICT Le norme europee giocano un ruolo sempre più importante per la diffusione delle applicazioni tecnologiche di comunicazione e informazione, la loro interoperabilità e le infrastrutture di supporto. L’economia mondiale sta evolvendo da società prevalentemente industriale a nuova società dell’informazione, diventando sempre più informatizzata. Per essere più competitivi e avere successo negli affari, è quindi cruciale migliorare i sistemi utilizzati per acquisire e divulgare le informazioni e le tecnologie che li attivano. Anche le nuove applicazioni ICT (Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione), come ad esempio la comunicazione attraverso dispositivi mobili, personal computer, navigatori per auto e così via, stanno radicalmente cambiando le modalità con cui le persone lavorano e si svagano nel tempo libero. Il successo di questa economia nuova dipende dalla capacità degli utenti di trarre tutti i vantaggi possibili dalle opportunità che vengono loro offerte. Le promesse di queste nuove tecnologie sono reali. Tuttavia, le applicazioni ICT non raggiungeranno il loro massimo potenziale se non saranno completamente interoperabili tra loro, così come le loro infrastrutture di supporto. E questo è il ruolo delle norme. Le norme sono specifiche tecniche che promuovono lo sviluppo di mercati aperti e competitivi a vantaggio dei consumatori e dell’industria. L’efficienza di una società dell’informazione è determinata dalla capacità, delle GIUGNO 2016 parti che la costituiscono, di “parlarsi” o di “interoperare”. Senza interoperabilità, l’uso di prodotti e servizi ICT resterà limitato e di conseguenza andrà persa un’opportunità, con conseguenze economiche e sociali negative per tutti. Il CENELEC ha parecchi organi tecnici attivi in ambito ICT, che promuovono norme per accrescere la qualità di prodotti e servizi. Alcuni esempi sono i seguenti: • il CATV: (Cabled Distribution Systems - sistemi di distribuzione via cavo), costituito dal TC 209 CENELEC, che ha realizzato la serie di Norme EN 50083 (attualmente sostituita dalla serie EN 60728) che costituiscono la infrastruttura non soltanto per la distribuzione dei segnali televisivi e sonori, ma anche per le “autostrade telematiche” di informazioni correnti aggiornate. Le norme comprendono anche parti relative alla sicurezza (LVD) e alla Compatibilità elettromagnetica EMC; • l’HBES: (Home and Building Electronic Systems - Sistemi Elettronici per gli Ambienti Domestici e per gli Edifici), costituito dal TC 205 CENELEC e dal suo Sottocomitato SC 205A. Il lavoro si è inizialmente concentrato su un bus di informazioni per gli ambienti 21 GIUGNO 2016 domestici, ma successivamente è stato esteso alle cosiddette SmartHouse - case intelligenti, cioè allo scambio di tutte le informazioni integrate nell’ambiente domestico-residenziale e alla sua interfaccia con le reti intelligenti. Le norme riguardano anche parti relative alla sicurezza (LVD) e alla Compatibilità elettromagnetica EMC; • • i contatori elettrici per la lettura a distanza, che rientrano nelle attività del TC 13 CENELEC; l’interfacciamento di apparecchi elettrodomestici, un progetto avviato dal CECED, il Partner che coopera con il CENELEC, e realizzato dal TC 59X CENELEC. • o CLC/TC 209 “Cable networks for tele vision signals, sound signals and interactive services”; o CLC/TC 215 “Electrotechnical apects of telecommunication equiment”; o CLC/TC 46X “Communication cables”; o CLC/TC 86A “Optical fibres and optical fibre cables”; o CLC/TC 86BXA ”Fibre optic interconnect, passive and connectorised components”. Attività di derivazione IEC (lavori normativi legati alla IEC): o Il CENELEC sta rispettando le disposizioni del suo Accordo di Cooperazione con la IEC che implica il fatto che le norme relative alle prestazioni ICT siano acquisite attraverso il meccanismo dell’Accordo di Dresda, per es. il TC 100 IEC “Audio, video and multimedia systems equipment”, il TC 57 IEC “Power systems and associated information exchange” e il TC 65 IEC “Industrial-process measurement, control and automation”. o Sicurezza e Compatibilità Elettromagnetica EMC: il CENELEC prende in considerazione prescrizioni di sicurezza e compatibilità elettromagnetica per i sistemi e prodotti ICT. Il lavoro è quindi oggetto dei programmi di lavoro dedicati, cui si fa riferimento sopra, o rientra principalmente nelle attività del TC 108X CENELEC “Safety of ICT equipment” e del TC 210 CENELEC “EMC”. o Il CENELEC è inoltre attivo in ambito smart metering (contatori intelligenti) e smart grid (reti intelligenti). Le attività ICT del CENELEC possono essere suddivise nei seguenti ambiti fondamentali: • Attività europea (lavori normativi svincolati dalla IEC): o CLC/SC 9XA “Electrical and electronic applications for railways - Communication, signaling and processing systems”; o CLC/TC 13 “Equipment for electrical energy measurement and load control”; o CLC/TC 59X “Performance of household and similar electrical appliances”; o CLC/TC 65X “Fieldbus”; o CLC/TC 79 “Alarm systems”; o CLC/TC 100X “Audio, video and multimedia systems and equipment and related sub-systems”; o CLC/TC 205 “Home and Building Electronic Systems (HBES)”; o CLC/SC 205A “Mains communicating systems”; © RIPRODUZIONE RISERVATA 22 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE WEARABLE SMART DEVICES: IL FUTURO INDOSSABILE Una panoramica sugli ultimi sviluppi tecnologici dei dispositivi indossabili intelligenti, materia affidata al nuovo Gruppo Strategico 10 dell’SMB IEC, incaricato di stabilire la terminologia, le necessità di mercato, le priorità e il coordinamento delle attività normative internazionali. (dall’articolo di Antoinette Price tratto da e-tech gennaio/febbraio 2016) Nel mondo della tecnologia mobile, ci portiamo in giro la vita nei dispositivi portatili e ci aspettiamo di poter accedere alle informazioni in qualunque momento e ovunque. Sul treno, in un negozio, a passeggio, entriamo in rete, comunichiamo attraverso i social, messaggiamo e ascoltiamo musica grazie ai nostri smart phone. Siamo inoltre entrati nell’era del controllo continuo di noi stessi, sia questo il numero di passi che facciamo o la frequenza cardiaca, i livelli di glucosio o lo schema del sonno, perché ciò può migliorarci la vita oppure anche solo perché lo si può fare. Occhiali, gioielli, caschetti, cinture, articoli da indossare sul braccio e al polso, o sulla gamba o sul piede, cerotti sensori che aderiscono alla pelle, esoscheletri e fibre tessili elettroniche vengono concepiti per permettere un uso adeguato e un miglior controllo dei diversi aspetti della nostra vita. Questi dispositivi intelligenti raccolgono, mostrano o elaborano informazioni per consentirci un facile accesso a tutto ciò di cui abbiamo bisogno nella giornata. I dispositivi indossabili intelligenti per la salute e il benessere della persona possono essere direttamente applicati sulla pelle; per esempio, un cerotto rilevatore di temperatura o un sistema di monitoraggio continuo del glucosio. Possono addirittura essere impiantati nel corpo sotto forma E’ passato del tempo da quando nel Bracciale di monitoraggio del- di pacemaker, impianti cocleari 1961 un professore di matematica, l’attività fisica (foto: Microsoft) o monitor cardiaci (impiantabili Edward Thorpe, ideò negli USA il sotto cute) che registrano l’attiprimo computer indossabile. Oggi, i dispositivi vità cardiaca per un periodo prolungato di tempo. indossabili intelligenti (WSD) sono componenti Si prevede che in un futuro non troppo lontano elettronici intelligenti che possono essere incoraltrettanti dispositivi di monitoraggio della salute porati in abiti o accessori. assumeranno potenzialità diagnostiche. Tutto dipende dalla tecnologia GIUGNO 2016 23 INTERNAZIONALE GIUGNO 2016 Una fiorente industria globale che richiede normative Secondo indagini di mercato, il valore di mercato della tecnologia elettronica indossabile salirà da 20 miliardi di dollari US del 2015 a 70 miliardi di dollari US nel 2025. Non sorprende che alcune delle più grandi compagnie in ambito tecnologico, medico e sportivo siano seriamente interessate allo sviluppo dell’industria. Secondo questa ricerca, la cura della salute è il settore più ampio, che comprende l’ambito medicale, l’attività fisica e il benessere della persona. Dal momento che ogni giorno milioni di persone utilizzano gli indossabili per verificare il loro stato di salute o l’attività fisica e per usufruire di un’ampia gamma di altri servizi e prodotti, si vuole la certezza che questa tecnologia sia sicura, affidabile, compatibile con altre tecnologie e che funzioni come ci si aspetta. Il perfezionamento delle fibre tessili intelligenti significherà che nuovi settori, come quello della moda o dell’ambito industriale, commerciale e militare, abbracceranno gli indossabili. L’SMB della IEC ha costituito il Gruppo Strategico (SG) 10 Wearable Smart Devices, che ha il compito di stabilire la terminologia, il concetto di Dispositivo Indossabile Intelligente concordato (WSD), le necessità di mercato, l’inventario delle attività interne ed esterne alla IEC, le priorità di lavoro e il coordinamento di attività in ambito IEC. Questo Gruppo può avvalersi dell’esperienza e della conoscenza di diversi Comitati Tecnici il cui lavoro è relativo a quest’area; per esempio: i dispositivi elettronici audio/video, le apparecchiature per uso medico, le condizioni ambientali, la sicurezza degli apparecchi elettrici, i dispositivi semiconduttori che includono sensori, la compatibilità elettromagnetica e l’elettronica dei circuiti stampati, per elencarne solo alcuni. Cosa ci riserva il futuro? Al CES (Consumer Electronics Show) o Fiera mondiale dell’elettronica di Las Vegas quest’anno il fitness è stato in primo piano nella sezione degli indossabili. Oltre a rendere l’hardware più piacevole da indossare, alcuni prodotti si sono evoluti in termini di ciò che possono fare con i dati raccolti. Bracciali che monitorano l’attività fisica Un numero di bracciali per il fitness oggi offre un elevato numero di funzioni tra cui: mantenere col- 24 legati gli utilizzatori (chiamate, testo, alcune notifiche), tracciare il battito cardiaco, riconoscere il tipo di sport e registrare l’esercizio una volta che l’utente lo inizia. Si possono monitorare una serie di sport, compresi tennis, football, basket, tapisroulant, zumba, nuoto, sollevamento pesi, corsa e podismo. Alcuni rilevatori oggi offrono una guida avanzata e un allenamento durante gli esercizi, utilizzando al meglio i dati personali raccolti. Un reggiseno sportivo ha dei sensori incorporati che monitorano il respiro e la frequenza cardiaca, valori che vengono poi trasmessi ad un’app dello smartphone. Queste informazioni consentono elaborazioni che vengono effettuate ad un livello di sicurezza il più elevato possibile. L’app inoltre registra il passo, la distanza, la cadenza e le calorie. Salute E’ stato progettato anche un bracciale anti-vomito per alleviare la nausea. Un cerotto con sensore di luce UV, elettronico ed estensibile che, applicato sulla pelle, monitora l’esposizione alla luce solare di chi lo indossa. Tinte ultra sensibili alterano il colore in funzione dei raggi UV rilevati e i dati raccolti vengono sincronizzati in un’applicazione del telefonino. Una calzina intelligente wireless per il bebè ha lo scopo di prevenire la sindrome neonatale di morte improvvisa, tracciando i parametri delle funzioni vitali del bebè (battito cardiaco e livelli di ossigeno). Se le oscillazioni sono anormali, i dati sono visibili sull’app dello smart phone e l’unità centrale indipendente mostra una luce rossa. Un cerchietto per capelli con dispositivo laser impiega la luce laser per rivitalizzare i follicoli e migliorare la crescita dei capelli, mentre una terapia con un dispositivo simile a un casco ad emissione di luce a bassa potenza stimola la ricrescita dei capelli. Benessere e sicurezza Un paio di occhiali intelligenti, con visione tipo raggi X, integrati in un elmetto ad uso industriale consente a chi li indossa di vedere all’interno di oggetti, quali tubi o macchinari, mentre lavora. Lo scopo è di aumentare al massimo la sicurezza, il benessere e la produttività del lavoratore. Un allarme incorporato in un seducente pezzo di bigiotteria è una funzione aggiunta ad uno dei molti bracciali intelligenti sul mercato. Se chi lo indossa ha problemi, un doppio colpetto sul brac- CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE ciale inoltra localizzazione e messaggio di SOS ai suoi contatti di emergenza. Un mare di dati inviati dagli indossabili porta a nuovi servizi. La tecnologia indossabile continuerà a prosperare, dal momento che offre ogni genere di potenzialità, infrangendo e ridisegnando le industrie e il modo di vivere la nostra quotidianità. Partendo dal monitoraggio della salute e dell’attività fisica personale fino ai dispositivi intelligenti a funzione continua sul posto di lavoro, a casa e nelle auto, le nostre attività quotidiane diventeranno più connesse che mai grazie a questa tecnologia, e non finisce qui. Nel tempo verranno creati sempre più servizi e prodotti che utilizzano i dati raccolti dagli indossabili. Per esempio, un’assicurazione britannica offre ai suoi clienti la possibilità di ridurre il premio assicurativo automobilistico se utilizzano un’applicazione che monitori il loro modo di guidare. Questo verrà applicato agli automobilisti più prudenti che raggiungeranno determinati punteggi. Negli Stati Uniti, un certo numero di compagnie ha introdotto programmi aziendali di benessere psicofisico e rifornito i suoi impiegati di bracciali fitness con lo scopo di abbassare i loro premi assicurativi sanitari se eseguiranno regolarmente un certo numero di esercizi. Alcune assicurazioni sanitarie stanno già prendendo in considerazione come poter utilizzare questi dati– relativi a salute, attività fisica e benessere degli utilizzatori – per una mappatura dei rischi e per stabilire i loro premi. La IEC continuerà ad osservare questa industria in rapida espansione e a sviluppare norme internazionali relative all’elettronica utilizzata negli indossabili, ricoprendone la terminologia, l’affidabilità e la sicurezza. Ciò consentirà ai costruttori di componenti di essere allineati quando si affronterà la tecnologia. Inoltre i sistemi IEC di valutazione della conformità (Conformity Assessment Systems), che si basano sulle norme internazionali IEC, forniscono prove e certificazioni indipendenti così da garantire sicurezza, affidabilità e prestazioni dei prodotti e dei sistemi con cui lavorano. © RIPRODUZIONE RISERVATA GIUGNO 2016 25 GIUGNO 2016 26 CEIMAGAZINE CEI� GIUGNO 2016 ATTUALITÀ Assemblea Generale e premiazioni CEI Si è svolta a Milano l’Assemblea Generale del CEI, incentrata sul bilancio 2015, il rinnovo del Consiglio e i Premi CEI. Data Information Security: il CEI ospita l’IEC ACSEC Incontro tra la delegazione del CEI e dell’IEC ACSEC sulle tematiche di Data Security e Privacy in ambito internazionale. CEI e CIVES al servizio della mobilità sostenibile FORMAZIONE CEI e CIVES presentano importanti iniziative dedicate al mondo della mobilità elettrica. CEI: “provider” del CNI In seguito a recenti accordi, il CEI ha ottenuto l’autorizzazione per il rilascio dei crediti formativi per Ingegneri. Scopri i corsi interessati. Calendario Corsi luglio 2016 RECENSIONE CEIAGORÀ mag����� Nuova Norma CEI 23-51 È stata pubblicata la terza edizione della Norma CEI 2351 dedicata alla realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare. 27 ATTUALITÀ GIUGNO 2016 ASSEMBLEA GENERALE E PREMIAZIONI CEI Si è svolta a Milano l’Assemblea Generale dei CEI, incentrata sul bilancio 2015, il rinnovo del Consiglio e i Premi CEI. Assemblea Generale Il 19 maggio 2016, a Milano, presso la fondazione culturale Ambrosianeum, si è svolta l’Assemblea Generale del CEI. La suggestiva Sala Falck ha fatto da cornice all’importante evento annuale che riunisce i Soci del Comitato Elettrotecnico Italiano per presentare l’andamento del CEI nel corso del 2015. Durante l’Assemblea si è svolta la presentazione ai Soci della relazione del bilancio 2015, il rinnovo del Consiglio CEI per il triennio 20162018 e la consegna dei Premi CEI 2015. La mattinata si è aperta con gli interventi del Presidente Generale del CEI, Ing. Eugenio Di Marino, e del Direttore Generale del CEI, Ing. Roberto Bacci, i quali hanno confermato l’andamento positivo del CEI per quanto concerne le attività svolte in ambito nazionale e internazionale e il rafforzamento dei servizi 28 offerti ai Soci e ai portatori di interesse, nonché il ruolo sociale dell’Associazione nei confronti della pubblica amministrazione e dei consumatori. Il 2015 ha registrato importati risultati: tra i principali, la conferma di una solida base associativa di 2.103 Soci, la pubblicazione di 591 fascicoli di norme e guide tecniche per un totale di 33.168 pagine, l’organizzazione di 11 Convegni di formazione gratuita e di altri 36 Seminari con circa 7.100 presenze, lo svolgimento di 300 Corsi di formazione per un totale di 2.289 partecipanti e lo sviluppo di un progetto innovativo di e-commerce che vedrà la luce nel corso dell’anno 2016. I Premi CEI Al termine dell’Assemblea, l’ingegner Eugenio Di Marino, Presidente Generale del CEI, ha premiato i vincitori delle edizioni 2015 dei tre Premi CEI: Ingegner Giorgi, Volta e Miglior Tesi di Laurea. CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE I Premi CEI sono volti ad offrire un riconoscimento pubblico ufficiale a chi, in ambito accademico e professionale, si dedica alla ricerca e allo sviluppo della normativa tecnica nei settori elettrotecnico, elettronico e delle telecomunicazioni, dimostrando dedizione, passione e interesse nello svolgimento dei propri compiti. Premio CEI - Ingegner Giorgi Il Premio CEI – Ingegner Giorgi rappresenta il maggior riconoscimento che il CEI conferisce ai Presidenti e Segretari dei propri Comitati e SottoComitati e ai Presidenti e Segretari CENELEC e IEC nominati dal CEI. Per la XVII Edizione sono stati premiati: molti WGs IEC dello stesso SC, nonché Presidente del SC 86C “Sistemi ottici e dispositivi attivi”. Egli ha dato un importante contributo allo sviluppo delle normative (IEC – CENELEC – CEI) nel settore delle fibre ottiche e nei sistemi e architetture delle reti ottiche. Fa parte di comitati tecnici e organizzativi di diverse Conferenze nazionali ed internazionali sulle Comunicazioni ottiche. L’attribuzione di numerosi brevetti e la rilevante pubblicazione di articoli e memorie scientifiche sulle reti e sulle fibre ottiche sono una dimostrazione dell’elevata qualità del suo apporto allo sviluppo delle sopracitate tematiche. Premio CEI - Volta Il Premio CEI – Volta è un riconoscimento istituito dal CEI nel 2014 ed è rivolto specificatamente ai membri dei Comitati Tecnici e SottoComitati CEI. Per la II Edizione hanno ricevuto il riconoscimento: Ettore De Berardinis, Segretario del SC 316A “Connessioni alle reti elettriche di Distribuzione alta, media e bassa tensione. Sistemi”, membro del CT 8 “Aspetti di sistema per la fornitura di energia elettrica”, del CT 38 “Trasformatori di misura”, del CT 14 “Trasformatori” nonché delegato internazionale nel CENELEC TC 8X e IEC TC 38. La sua costante presenza nei Comitati Tecnici CEI 8, 14, 38 e 316 lo ha visto protagonista nello sviluppo della normativa tecnica nei settori di competenza. Particolarmente rilevante il contributo nella preparazione delle Norme CEI 0-16 e 0-21, documenti adottati dall’AEEGSI. Egli ha fornito con competenza tecnica tra le sue varie attività professionali, il proprio supporto allo sviluppo di importanti tematiche nell’ambito dei sistemi di protezione delle reti di distribuzione energia e nell’ambito della qualità del servizio elettrico. Pietro Di Vita, Presidente del IEC/SC 86C “Fibre optic systems and active devices”, esperto in GIUGNO 2016 Attilio Ciancabilla, membro del SC 9A “Segnalamento” e del CT 56 “Fidatezza” del CEI, Convenor del WG 15 del CENELEC 9XA, nonché delegato in altri WGs del CENELEC TC 9X. Svolge la sua attività professionale principalmente nel settore dedicato alle metodologie di analisi del rischio per i sistemi di segnalamento ferroviario e nello sviluppo dei processi di certificazione dei livelli di sicurezza nelle ferrovie. Questa competenza è portata di riflesso allo sviluppo delle relative norme tecniche a livello internazionale ed europeo. Ivano Alberto Lugaresi, membro del CT 4/5 “Motori primi idraulici e turbine a vapore” ed esperto internazionale nel WG 30 del IEC/TC 4 “Hydraulic turbines”. 29 GIUGNO 2016 La consolidata ed ultradecennale esperienza nel campo degli impianti idroelettrici, in Italia e all’estero, dalla progettazione alla costruzione e all’avviamento, la grande esperienza sulla parte elettromeccanica così come dell’intero impianto, lo rendono uno dei migliori rappresentanti italiani del patrimonio delle conoscenze in ambito idroelettrico. Paola Regio, membro del SC 86A “Fibre e cavi” del CEI e delegata internazionale nei WGs 1 e 3 del TC 86A “Fibres and cables” IEC. Membro del SG 15 dell’ITU-T offre in questo ambito un rilevante contributo nei settori “Characteristics and test methods of optical fibres and cables” e “Outside plant and related indoor installation”. Ha acquisito approfondite conoscenze tecniche nel cablaggio ottico degli edifici e delle procedure di installazione e di collaudo degli stessi impianti ottici. Grazie a queste competenze ha guidato lo sviluppo di Guide specifiche CEI, in particolare la Guida Tecnica 306-22, espressamente predisposta per ottemperare alla Legge 164 dell’11 novembre 2014 (Sblocca Italia). Da segnalare anche l’importante contributo fornito alla stesura di una Guida Tecnica CEI sulla condivisione degli impianti di illuminazione pubblica per l’installazione della fibra ottica. Premio CEI - Miglior Tesi di Laurea Infine, il Premio CEI – Miglior Tesi di Laurea premia i Laureati che hanno incentrato le proprie Tesi su tematiche connesse alla normazione tecnica nazionale, europea e internazionale. Ingegneria Elettrica e dell’Informazione Relatore: Prof. F. Cupertino. – Il lavoro si distingue per un significativo approfondimento delle problematiche di sviluppo e impiego dei motori elettrici con riguardo all’efficienza energetica. Sono stati affrontati adeguatamente gli aspetti normativi ed è stata particolarmente curata l’interrelazione tra analisi di funzionamento, simulazioni e applicazioni delle soluzioni individuate. La tesi costituisce un contributo senza dubbio interessante per gli aspetti applicativi. Luigi Calcara (con un assegno del valore di € 2.000) “Sistemi avanzati di monitoraggio della temperatura per la riduzione dei tassi di guasto su linee di distribuzione in cavi interrati di MT” – Università Sapienza – Facoltà Ingegneria Civile e Industriale – Relatore: Prof. M. Pompili. Il tema dei guasti su linee di distribuzione assume particolare rilevanza nell’ambito della qualità del servizio elettrico. I sistemi avanzati di monitoraggio contribuiscono in modo determinante alla prevenzione dei guasti e alla pianificazione degli investimenti. Nel lavoro assumono particolare rilevanza l’aspetto applicativo e i riscontri sul campo. Corretto il riferimento alle normative vigenti in materia. Per la XX Edizione sono stati premiati, in ordine dal primo al terzo classificato: Mario Spinelli (con un assegno del valore di € 2.500) “Analisi prestazionale e caratterizzazione parametrica di due motori elettrici industriali ad alta efficienza” – Politecnico di Bari – Dip. 30 Ignazio Zinfollino (con un assegno del valore di € 1.500) “Studio di fattibilità di un impianto fotovoltaico mediante Project Financing” – Politecnico di Bari – Dip. Meccanica. Matematica e management – Relatore: Prof. B. Fortunato. Spesso le determinazioni in materia di investimenti in energie rinnovabili si scontrano CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE con ambiti non del tutto definiti. Ciò rende complesso il processo decisionale. Nel lavoro oggetto di tesi si evidenzia la completezza degli elementi presi in esame nonché l’approfondimento progettuale. L’approccio adottato e gli elaborati presentati possono costituire una solida base di immediata applicabilità del metodo proposto. Corretto l’impiego dei riferimenti normativi. A breve saranno resi disponibili sul sito del CEI i Bandi delle nuove edizioni 2016 di tutti e tre i Premi. 2.103 SOCI 591 FASCICOLI per un totale di 33.168 PAGINE 11 CONVEGNI di formazione gratuita e 36 SEMINARI con circa 7.100 PRESENZE 300 CORSI di formazione per un totale di 2.289 PARTECIPANTI GIUGNO 2016 31 GIUGNO 2016 DATA INFORMATION SECURITY: IL CEI OSPITA L’IEC ACSEC (ADVISORY COMMITTEE ON SECURITY) Incontro tra la delegazione del CEI e dell’IEC ACSEC sulle tematiche di Data Security e Privacy in ambito internazionale. Il 17 maggio 2016 il CEI ha ospitato nella sua sede di Milano l’IEC ACSEC “Advisory Committee on Security”, il Comitato dell’IEC dedicato alla preparazione della “Guida sulla sicurezza dei dati informatici” che si propone come ausilio di base per tutti i comitati IEC che svilupperanno norme sulla Data Security o che inseriranno requisiti di Data Security all’interno di norme dedicate a equipaggiamenti o sistemi che hanno esigenza di protezione da possibili attacchi informatici. All’incontro hanno partecipato, per il CEI, l’ing. Gianosvaldo Fadin, Presidente di IEC/TC 9, nella veste di membro ufficiale di IEC ACSEC in rappresentanza del TC 9 IEC, e l’ing. Ivano Visintainer, nella veste di uditore. Il CEI segue con grande attenzione i lavori di ACSEC, in considerazione del fatto che la sicurezza dei dati informatici è un argomento trasversale che interessa molti settori di standardizzazione. Oggigiorno l’automazione elettronica e la digitalizzazione è divenuta pervasiva in importanti settori quali quelli dell’energia, dei trasporti e dei sistemi di automazione industriale. Questi settori vedono sistemi sempre più interconnessi e quindi soggetti a possibili attacchi informatici. L’accento sugli attacchi informatici è il più 32 comprensibile ai non addetti ai lavori, tuttavia la riservatezza dei dati e la relativa crittografia, la firma digitale dei dati al fine di garantire che gli stessi non siano ripudiati e la garanzia della non corruzione degli stessi a seguito di azioni volontarie o casuali, sono argomenti di grande interesse tecnico che garantiscono uno scambio sicuro delle informazioni. Il Comitato CEI/CT 9, “Sistemi e componenti elettrici ed elettronici per trazione”, è particolarmente interessato all’argomento e in tal senso contribuisce all’introduzione del trattamento degli aspetti di “sicurezza informatica” all’interno dell’analisi di sicurezza, intesa come mitigazione al massimo livello delle possibili cause di danno ai sistemi di trasporto e di rischio di ferimento e morte dei passeggeri. In conclusione, IEC ACSEC ritiene di poter finalizzare la Guida sulla sicurezza dei dati informatici entro il 2016 o al massimo nel primo semestre del 2017, così da offrire un valido strumento a tutti i gruppi di lavoro che devono produrre norme che contengono aspetti e problematiche di sicurezza informatica. CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE CEI E CIVES AL SERVIZIO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE Importanti iniziative dedicate al mondo della mobilità elettrica a firma CEI-CIVES. La CIVES, Commissione del Comitato Elettrotecnico Italiano accoglie con soddisfazione i recenti annunci di iniziative a favore di una più decisa diffusione della mobilità elettrica, collocate anche in Italia in un quadro organico di provvedimenti. La loro attuazione, che ci auguriamo possa essere rapida, sarà il punto di arrivo dell’insistente azione di stimolo verso le istituzioni che CEICIVES esercita nel suo ruolo di Sezione Italiana dell’European Association for E-Mobility (AVERE), istituita dalla Commissione CEE nel 1978: un trentennale percorso di informazione e di proposte che dà finalmente i suoi frutti. della E-Mobility in Europa, con la finalità di costituire una banca dati di riferimento utile alle politiche per la mobilità sostenibile. Infine, la collocazione della CIVES nel Comitato Elettrotecnico Italiano, l’ente istituzionalmente preposto alla formulazione della normativa in campo elettrico, garantisce una corretta e aggiornata informazione sugli aspetti normativi, che nel contesto degli interscambi impliciti nel mondo della mobilità rivestono una crescente importanza. Questo contributo di esperienza resta naturalmente a disposizione di tutti i tavoli interessati alla E-Mobility. La presenza entro CEI-CIVES dell’intero mondo del settore (dall’offerta alla domanda e alle istituzioni) ha permesso alla nostra Associazione di produrre in questo lungo periodo contributi propositivi di carattere scientifico e legislativo, oltre che di comunicazione, mantenendo sempre un ruolo super partes a tutto vantaggio della collettività. A questo ruolo si aggiunge oggi, nel contesto dell’AVERE, il ruolo di Osservatorio sullo sviluppo GIUGNO 2016 33 FORMAZIONE GIUGNO 2016 CEI: “PROVIDER” DEL CNI In seguito a recenti accordi il CEI organizza attività formative che prevedono il rilascio dei crediti formativi per Ingegneri. Il CEI è diventato “provider” della Scuola Superiore di Formazione Professionale per l’Ingegneria. Ha ottenuto pertanto da parte del Consiglio Nazionale degli Ingegneri l’autorizzazione a realizzare attività formative, riconosciute valide ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di aggiornamento della competenza professionale di ingegneri iscritti all’Albo professionale (Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 13 del 15/07/2013). A partire dalla metà di giugno 2016, l’Ufficio Formazione del CEI è pronto ad erogare i Crediti Formativi previsti per i professionisti iscritti presso l’Albo degli Ingegneri. In particolare, i Corsi CEI inerenti all’attività di ingegneria per cui verranno attribuiti i crediti sono i seguenti: • • il Corso CEI IDRO “Impianti idroelettrici”, 16 crediti formativi CNI; • il Corso CEI EM “Energy Manager”, 28 crediti formativi CNI; • il Corso CEI 0-14 ATEX “La verifica degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione”, 24 crediti formativi CNI; • il Corso CEI 0-16 “Connessione di Utenti attivi e passivi alle reti MT ed AT delle imprese distributrici di energia”, 23 crediti formativi CNI; • il Corso CEI 0-14 Fulmini “Verifica degli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche”, 8 crediti formativi CNI. il Corso CEI 31 GAS “Luoghi con pericolo d’esplosione in presenza di Gas; Norme CEI e Direttive ATEX”, 23 crediti formativi CNI; 34 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE CORSO CEI 31GAS LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE IN PRESENZA DI GAS; NORME CEI E DIRETTIVE ATEX Presentazione Questo corso fa parte del sistema della Formazione Continua e dà diritto all’attribuzione di: • 23 Crediti CNI per la Formazione Continua in Ingegneria • 24 Crediti CNPI per la Formazione Continua dei Periti Industriali • 22 Crediti per RSPP/CSE Il CEI propone un corso per approfondire l’utilizzo delle norme e delle guide del CT 31 (Materiali antideflagranti) e delle Direttive Europee 94/9/CE e 1999/92/CE, 1999/92/CE con riferimento ai luoghi con pericolo di esplosione in presenza di gas. Il corso si articola in tre giornate. Durante la prima giornata vengono fornite le conoscenze teoriche di base per consentire agli operatori del settore di affrontare la classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas. Nella seconda giornata viene illustrata la classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione di un i di insediamento produttivo d i con presenza di sostanze infiammabili allo stato gassoso e liquido, soffermandosi sulla definizione dei parametri determinanti ai fini dell’individuazione e del dimensionamento dei pericoli. Si illustrano inoltre i contenuti della documentazione tecnica di classificazione dei luoghi (relazione, disegni, calcoli). Nell’ultima giornata vengono fornite le nozioni di base sui modi di protezione Ex e sulle prescrizioni impiantistiche, per consentire una corretta progettazione, installazione ed esercizio degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas. Crediti CSE Il presente corso è valido per l’ottenimento dei crediti RSPP e CSE. I crediti saranno forniti su richiesta, selezionando l’opzione sulla scheda di iscrizione a seguito della partecipazione ad almeno il 90% delle ore del corso ed al superamento di un test di fine corso. I crediti formativi sono forniti da SSL‐Consulenze, CFA di AiFOS. www.ssl‐consulenze.it Destinatari Si rivolge principalmente a: Organi di Vigilanza e Controllo, Organismi Autorizzati, consulenti nell’ambito della Sicurezza CORSO CEI IDRO sul Lavoro e della Sicurezza Antincendi, progettisti, costruttori installatori, costruttori, installatori manutentori e utilizzatori di impianti e attrezzature. IMPIANTI IDROELETTRICI Questo corso fa parte del sistema della Formazione Continua e dà di: • 16 Crediti CNI per la Formazione Continua in Ingegneria • Esempi applicativi di luoghi con pericolo di esplosione con presenza • 16 Crediti CNPI per la Formazione Continua dei Periti Industriali di sostanze infiammabili allo stato gassoso e liquido. Ore 09.00 Registrazione e presentazione del corso Generalità ‐ La normativa internazionale e nazionale sulla classificazione. Aspetti chimico‐fisici della formazione delle atmosfere esplodibili: Combustione ed esplosione • Limiti di esplodibilità, energia di innesco, temperatura di infiammabilità Il contributo del settore idroelettrico alle energie rinnovabili in • Tipologie di emissione: pozze, getti laminari e turbolenti Italia ha ancora notevoli margini di sviluppo, in particolare per Fondamenti della classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione il settore del mini che fino qualche • quanto Tipo riguarda di zona pericolosa (Zona 0, idroelettrico, 1 e 2) e probabilità di apresenza anno fa è stato trascurato dell’atmosfera esplosiva sia per le condizioni di mercato, sia per dimensioni che zona non • le Distanza dz eaziendali coefficientedeikz. principali Estensione operatori e forma della pericolosa in funzione dellapiani tipologia di emissione e della ventilazione incoraggiavano dei precisi di sviluppo del settore, e che oggi • trova C per diversi Campo vicino i i motivi e campo l lontano. t C Concentrazione t i d della ll sostanza t terreno fertile per una sua rivitalizzazione. lontano Xm% Le pericolosa possibilitàneldicampo un recupero delle potenzialità degli impianti • idroelettrici Volume esplosivo trascurabile non ancora esplorati si fonda essenzialmente sulle • Limiti di applicabilità delle formule Presentazione situazioni Tutte le ATECO diritto all’attribuzione Programma Prima giornata effettive ff Crediti RSPP idrologiche d l h e geomorfologiche f l h f finora trascurate, sulle possibilità Ore 13.30 ‐ 14.30 Pausa pranzo sinergiche con altri settori affini come i sistemi acquedottistici, le reti di irrigazione e bonifica, i processi Laindustriali procedura dibisognosi classificazione Guida CEI 31‐35 la gestione e di secondo ingenti larisorse idriche, • La tabella B1 della Norma: individuazione delle zone pericolose di sviluppo delle opere di salvaguardia dei flussi idrici (briglie, tipo 0, 1 e 2 traverse, ecc.). • Grado e disponibilità della ventilazione viene proposto corso CEI incentrato proprio su • In quest’ottica Sorgenti di emissione e grado diun emissione. Emissioni strutturali quali siano effettive • Fattore dile efficacia dellapotenzialità ventilazione della tecnologia idroelettrica particolare p riferimento agli gpericolose aspetti p relativi alla p progettazione, g , • con Aperture interessate da zone • Presentazione del software CEI Progex Ore 17.30 Conclusione dei lavori e domande Scopo Terza giornata Il corso si propone di fornire ai partecipanti i criteri fondamentali Ore 09.30 Inizio lavori per giudicare la fattibilità di un progetto idroelettrico, da Leggi riguardanti materiali ed impianti elettrici Ex.ambientale, Direttive procedimenti autorizzativi, alla valutazione alla scelta Europee 94/9/CE e 1999/92/ CE, e relativi Decreti di attuazione:con la rete della turbina e dal suo funzionamento, alla connessione loro impatto sulla progettazione e costruzione di nuovi impianti, elettrica, dal calcolo della produzione a come approfittare eal meglio sull’esercizio di quelli esistenti delle opportunità offerte dal sistema di incentivazione. Modi di protezione per costruzioni elettriche Ex. Il corso mira a formare i partecipanti su come valutare • Custodie a prova di esplosione “d” correttamente il potenziale • Sicurezza aumentata “e” energetico di un sito ed impostare correttamente l’analisi • Pressurizzazione “p”economica dell’investimento. • • Incapsulamento in resina “m” Sicurezza intrinseca “i”: Costruzioni elettriche associate [EEx i]; Costruzioni elettriche a sicurezza intrinseca EEx i; Costruzioni e componenti semplici. Il corso è rivolto a progettisti, ingegneri, architetti, geometri, • Modi di protezione misti (composti) geologi, aziende elettromeccaniche, Energy manager, impiantisti • Modi di protezione sovrapposti per zona 0 (II 1G) elettroidraulici, responsabili di amministrazioni pubbliche per • Modo di protezione “n” n per zona 2 Destinatari l’energia, docenti e studenti universitari. Ore 13.30 ‐ 14.30 Pausa pranzo • • • • • • • • Impianti elettrici EX Generalità Documentazione CORSO CEI ENERGY MANAGER Seconda giornata Scelta delle costruzioni elettriche Protezioni elettriche Ore 09.00 Inizio lavori Condutture • Elementi introduttivi alla classificazione dei luoghi Protezioni aggiuntive per taluni modo di protezione • Procedimento generale: sostanze infiammabili, infiammabili sorgenti di emissioni, emissioni Sistemi a sicurezza intrinseca: ‐ Criteri di scelta delle apparecchiature condizioni ambientali, effetti delle emissioni, zone pericolose. Prima giornata Seconda giornata e dei cavi ‐ Documento descrittivo del sistema Emissioni in ambienti aperti e chiusi: dimensionamento dei pericoli Corso Certificato da CEPAS e propedeutico all’esame per EGE d’esplosione. Ore 09.00 Registrazione e presentazione del corso l Ore 09.00 Inizio lavori l deldei Ore 17.30 lavori della Formazione Continua e dà Questo corso fa Conclusione parte sistema • Documentazione tecnica di classificazione dei luoghi Ore 09.30 Inizio lavori diritto all’attribuzione Test di fine corso di: e debriefing per gli RSPP e CSE Ore 13.30 ‐ 14.30 Pausa pranzo ai programmi di incentivazione, analisi costi benefici, analisi Ore 18.15 Conclusione dei lavori e domande ambientali e procedure amministrative. Programma Introduzione e quadro normativo • Il quadro normativo italiano e regionale ESPERTI IN SISTEMI DI GESTIONE DELL’ENERGIA Regime di incentivazione • 28 Crediti CNI per la Formazione Continua in Ingegneria • Lo scenario energetico in Italia • 28 Crediti CNPI per la Formazione Continua dei Periti Industriali • DM 6 luglio 2012 incentivi da FER diverse dal fotovoltaico Teoria, tecnologie e componentistica idraulica • Accesso diretto e Registri • Moto dell’acqua in pressione e a pelo libero • Rifacimenti totali e parziali Il “Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia” • La classificazione e il funzionamento delle turbine idrauliche • Project management, valutazione amministrativa e finanziaria • Ritiro dedicato RID e Scambio sul posto venne introdotto con la legge 10/91. L’articolo 19 della legge ne definì degli investimenti e della contrattualistica del settore energetico. • Idraulica fluviale e modellistica relativa l’ Lbbli di nomina l’obbligo t tt l aziende di consumii ossia i più iù I requisiti generali per la qualificazione f delle competenze degli EGE tii d per ll’i tutte i tle idi dl ttcon i grandi • Le componenti dell’impianto idroelettrico di 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio (TEP) per il settoreLa tipologia di macchine elettriche rotanti e statiche sono contenuti nella Norma CEI UNI 11339. Non essendo previsti albi o Ore 13.00 ‐ 14.00 Pausa pranzo • Criteri di scelta delle macchine elettriche rotanti industriale e più di 1.000 TEP per gli altri settori. La figura dell’Energy registri per l’abilitazione degli EGE, la valutazione delle competenze • Tipologia di convertitori statici Manager così definita è rimasta fino agli anni 2000, se non in casi La progettazione di un impianto mini idroelettrico viene effettuata prevalentemente da parte dell’organizzazione Presentazione particolari, di secondo piano in ambito aziendale. L’impulso al settore (azienda) che provvede alla loro nomina; vi è però la possibilità di far • Studio di fattibilità Ore 13.00 ‐ 14.00 Pausa pranzo energetico dovuto agli accordi di Kyoto e alle successive direttive valutare le competenze da parte di organizzazioni terze ai sensi della Progetto europee ha concentrato l’attenzione sulla necessità di utilizzare citata norma CEI UNI 11339. Una simile certificazione può portare un ‐ Opere di presa, di sedimentazione e di carico La connessione alla rete di un impianto mini idroelettrico razionalmente l’energia grazie al supporto di tecnici qualificati. vantaggio competitivo in quanto fornisce al cliente la garanzia di un ‐ Opere per il vettoriamento: tubazioni e canali Con il D.Lgs. 115‐2008 è stata definita la figura dell’Esperto Gestione • La connessione alla rete (TICA) e le norme CEI di riferimento ente terzo in riferimento alla preparazione ed all’aggiornamento del Opere elettromeccaniche Energia ‐(EGE) al quale sono richieste conoscenza, conoscenza esperienza • Criteri di connessione alla rete di bassa tensione Norma CEI 0‐21 •e Criteri alla rete di bassa tensione Norma CEI 0 21 professionista. f diiconnessione it • Criteri di scelta della turbina capacità organizzativa costantemente aggiornate, in riferimento a: • Criteri di connessione alla rete di media tensione Norma CEI 0‐16 Scopo • Valutazioni economiche • legislazione e normativa tecnica nelle seguenti materie: Il CEI organizza un corso della durata di 28 ore per l’introduzione al • La gestione e manutenzione dell’impianto ambientale, energetica, mercati dell’energia elettrica e del gas ed mondo dell’Energy Management con lo scopo di fornire Ore 18.00 Conclusione dei lavori e domande in riferimento agli obblighi/incentivi finalizzati al risparmio un’approfondita panoramica degli aspetti di cui si deve occupare un Aspetti ambientali e iter autorizzativo energetico Esperto in Gestione dell’Energia. • Il procedimento autorizzativo • tecnologia riferita ai consumi ed agli usi razionali dell’energia, Destinatari ‐ Valutazione di impatto ambientale (VIA) con particolare riferimento agli impianti, ai macchinari ed alle Destinatari dei corsi sono professionisti del settore impiantistico, ‐ Valutazione di Incidenza tecnologie tradizionali ed innovative di efficienza energetica Energy Manager aziendali, dirigenti delle pubbliche amministrazioni. ‐ Il decreto Legislativo 387/2003 ‐ L’Autorizzazione Unica L’A i i U i 35 GIUGNO 2016 Prima giornata Ore 18.00 Conclusione della prima giornata Programma GIUGNO 2016 CORSO CEI 0‐14 ATEX LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE Q t corso fa Questo f parte t del d l sistema it d ll Formazione della F i C ti Continua e dà diritto di itt all’attribuzione di: • 24 Crediti CNI per la Formazione Continua in Ingegneria • 24 Crediti (27 con test finale) CNPI per la Formazione Continua dei Periti Industriali • 24 Crediti per RSPP/CSE Presentazione Il CEI propone un corso per approfondire le modalità di verifica degli impianti installati in luoghi con pericolo di esplosione, come previsto dal D.P.R. 462/01 e dalla Guida CEI 0‐14, che chiarisce alcuni aspetti organizzativi e tecnici, da rispettare per svolgere correttamente l’attività di verifica. Durante il percorso formativo, verranno trattati i seguenti argomenti: • I principali dispositivi legislativi di riferimento • Gli aspetti chimico‐fisici della combustione ed esplosione • Le principali caratteristiche delle sostanze infiammabili • La classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione • Le apparecchiature elettriche ed i modi di protezione • Gli impianti elettrici Ex • Le modalità per la conduzione delle verifiche • La gestione delle modifiche ampliamenti, trasformazioni • La manutenzione degli impianti • Il ruolo del verificatore • Esempi pratici di tipologie di verifiche nei vari ambienti. ambienti Crediti RSPP Tutte le ATECO Crediti CSE Il presente corso è valido per l’ottenimento dei crediti RSPP e CSE. Icrediti saranno forniti su richiesta, selezionando l’opzione sulla scheda di iscrizione a seguito della partecipazione ad almeno il 90% d ll ore del delle d l corso ed d all superamento di un test di fine fi corso. I crediti formativi sono forniti da SSL‐Consulenze, CFA di AiFOS. www.ssl‐consulenze.it Destinatari Si rivolge principalmente a: Enti notificati, Organi di Vigilanza e Controllo, Organismi Autorizzati, consulenti nell’ambito della Sicurezza sul Lavoro e della Sicurezza Antincendi, progettisti, p ed costruttori,, installatori,, manutentori e utilizzatori di impianti attrezzature. CORSO CEI 0-16 CONNESSIONE DI UTENTI ATTIVI E ProgrammaALLE RETI MT ED AT DELLE PASSIVI IMPRESE DISTRIBUTRICI DI ENERGIA Prima giornata Ore 14.30 Ripresa lavori Questo corso fa parte del sistema del- Ore 09.00 Registrazione e presentazione del corso Ore 09.30 Inizio lavori • • • la Formazione Continua dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti • Presentazione Il quadro legislativo Verifiche previste dalla legislazione Caratteristiche delle sostanze infiammabili Il problema della connessione alle reti di distribuzione è da sempreOre 13.30 Pausa pranzo sentito nella progettazione degli impianti elettrici in Media Alta tensione: Oree14.30 Ore 14.30 Ripresa dei lavori Ripresa dei fino lavorial 2007, ciascun Distributore stabiliva le modalità tecniche di connessione alla rete di • La sicurezza nei luoghi con rischio di esplosione propria competenza. Le prescrizioni più diffuse sul territorio • Classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la nazionale erano quelle emanate da ENEL Distribuzione, come presenza di gas la DK 5600 o la DK 5740. In questo panorama, l’Autorità per • Approccio alla verifica l’energia elettrica e il gas è intervenuta dando mandato al Ore 18.30 Conclusione dei lavori e domande CEI di preparare una Regola Tecnica di Riferimento (Norma CEI 0-16), alla quale tutti i distributori devono attenersi nel pubblicare la propria Regola Tecnica di Connessione (RTC). Seconda Seconda giornata giornata Componenti ed accessori Ex, Certificazione e contrassegni dei Industriali Laureati e dà diritto prodotti Ex all’attribuzione di n. 24 crediti CFP. • Impianti elettrici Ex, documentazione di progetto • Scelta ed installazione delle apparecchiature Ex, protezioni, di esperti, tutti appartenenti al CT 316 del CEI, ha quindi condutture, criteri di installazione progettato e rivisto questo corso di formazione, indispensaOre 18.00 Conclusione lavori e domande bile ai progettisti e a tutti i soggetti interessati per aggiornare le proprie conoscenze sulla connessione degli impianti di Utente Terza giornata in Media e Alta tensione, sia passivi sia attivi. Ore 09.00 Inizio lavori Scopo • Regole integrative gli impianti elettricigli(gaselementi e polveri); di Scopo del corso è per quello di fornire custodie a tenuta di polvere “tD”, pressurizzazione “pD”, completamento alla preparazione dei soggetti a qualsiasi titolo sicurezza intrinseca “iD”, incapsulamento in resina “mD” interessati alla connessione di impianti alle reti di distribuzione, • Impianti con obbligo di verifica, documentazione necessaria con particolare riguardoesame agli aimpianti di produzione, che • Tipologie di verifiche Tipologie di verifiche, esame a vista, prove vista prove stanno rivestendo un’importanza sempre crescente. Il corso Ore 09.00 Inizio lavori è completato con esempi descrittivi di impianti riconducibili Ore 13.30 Pausa pranzo La Norma CEI 0-16 attualmente in vigore, “Regola tecnica di a Ore 14.30 Ripresa dei lavori situazioni comunemente riscontrabili nella pratica riferimento per la connessione di utenti attivi e passivi alle • Il quadro normativo di riferimento; norme per la impiantistica reale. Ovviamente, alla luce di quanto sopra, costruzione, reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica”, • Modifiche, trasformazioni, ampliamenti ecc norme impianti, norme verifiche rispetto ai corsi precedenti maggiore spazio è dato alle parti è parte integrante della delibera dell’Autorità per l’Energia • Norma La manutenzione degli impianti • e Le elettriche Ex e i modi di protezione; nuove o radicalmente riviste, quali ad esempio le Elettrica il apparecchiature Gas, ARG/elt 33/08 e ARG/elt 119/08 ed ha a della prova di esplosione “d”, a sicurezza aumentata “e”, a parti • riguardanti Funzione e responsabilità del verificatore i sistemi di accumulo. richiesto una profonda revisione parte sicurezza intrinseca“i”, con specialmente incapsulamentonella “m”, immerse • Esempi con utilizzo di schede predisposte per la valutazione riguardanteingli attivi di produzione) a causa olioutenti “o” o , altri modi(impianti di protezione d li i i ti degli impianti CORSO CEI 0‐14 FULMINI Destinatari dei nuovi requisiti di sicurezza del sistema (allegato A70 del Il Domande corso si rivolge ai progettisti, ai responsabili tecnici delle codice Ore 13.30 Pausa pranzo di rete di Terna), delle nuove prestazioni richieste Ore 14.30 Ripresa dei lavori imprese installatrici e a quanti svolgono un’attività per la quale dal V conto energia ai generatori relativamente ai servizi di Test di fine corso per chi ha richiesto i Crediti. è necessario conoscere le modalità di connessione alla rete di rete, nonché degli sviluppi normativi inerenti i medesimi impianti in Media e Alta tensione, alla luce delle importanti temi a livello internazionale ed europeo. Inoltre, anche i Questonovità corsointrodotte fa partedalla del nuova sistema dellaCEI Formazione Continua e Norma 0-16. nuovi sistemi di accumulo si sono presentati nello scenario dà diritto all’attribuzione di: I partecipanti al corso devono già possedere una reale elettrico ed hanno quindi richiesto una definizione delle loro • 8 Crediti CNI per la Formazione Continua in Ingegneria esperienza pratica e almeno una generica formazione di caratteristiche. Sulla base della diverse edizioni della Norma • 8 Crediti CNPI per la Formazione Continua dei Periti Industriali elettrotecnica e di impiantistica elettrica. 0-16 e dell’ultima variante V1 del Dicembre 2014, un gruppo LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE LE SCARICHE ATMOSFERICHE • 8 Crediti per RSPP/CSE Programma Prima giornata Presentazione Quarta unità: • Il sistema di Protezione di Interfaccia: caratteristiche e reCrediti RSPP golazioni vengono fornite le indicazioni relative alle attività da intraprendere Tutte le ATECO • Sistemi di misura della energia Ore 09.30 Iniziodilavori nella verifica un impianto di protezione contro le scariche • Schemi di connessione dei sistemi di accumulo Prima atmosferiche. unità: Crediti CSE Questo corso intende fornire la giusta spiegazione ed applicazione Ore 18.30 Conclusione della seconda giornata è valido per l’ottenimento dei crediti RSPP e CSE. • Il percorso Delibere AEEG la nuova Nor- alla Il presente corso della Guida,regolatorio: in particolar le modo per coloro chee sono interessati crediti saranno forniti su richiesta, selezionando l’opzione sulla ma CEI 0-16, il panorama europeo ed internazionale verifica degli impianti di protezione contro le scariche Terza giornata • Caratteristiche delle reti MT scheda di iscrizione a seguito della partecipazione ad almeno il 90% atmosferiche come organismi abilitati dal Ministero dello Sviluppo atmosferiche, • Regole di connessione alle reti MT delle ore del corso al superamento di un test di fine corso. Inizioedlavori Economico ai sensi del D.P.R. 462/01 “Regolamento di Ore 09.30 I crediti formativi sono forniti da SSL‐Consulenze, CFA di AiFOS. semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e Ore 13.30 - 14.30 Pausa pranzo Quinta unità: www.ssl‐consulenze.it dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di Seconda unità: di messa a terra di impianti elettrici e di impianti • Caratteristiche e prove del Sistema di Protezione Generale dispositivi (Allegato C e D) elettricitecniche pericolosi”, analizzando nel MT: dettaglio le modalità • Regole per Utenti passivi protezioni di im- per Destinatari Caratteristiche prove delgliSistema di Protezione di Interdi questoecorso sono Enti verificatori, gli impiantisti e valutare la corretta pianto, DG, SPG esecuzione, fornendo indicazioni sulle modalità • Destinatari faccia (Allegato tutti coloro che a E)vario titolo sono coinvolti nelle verifiche di verificadi con esempi pratici. • Il sistema Protezione Generale: caratteristiche e regoperiodiche degli impianti di protezione contro le scariche lazioni Ore 13.30 - 14.30 Pausa atmosferiche atmosferiche. RSPP RSPP, CSEpranzo CSE, Addetti al Servizio Prevenzione e S Scopo Protezione che volessero approfondire sia gli aspetti relativi alla Ore 18.00 Conclusione della prima giornata Informare e formare il verificatore, sulle modalità previste dalla Sesta unità: salute e sicurezza (pericoli e rischi legati alle scariche atmosferiche) Guida CEI 81‐2 per la corretta verifica degli impianti di protezione • Caratteristiche delle unità GD (Allegato I, J, K, L) Con la pubblicazione e l’entrata in vigore del dellacorso Guida CEI 81‐2, Ore 09.00 Registrazione e presentazione 36 Seconda giornata contro le scariche CEIMAGAZINE atmosferiche e sovratensioni con riferimento che gli aspetti formali relativi alla conformità tecnico/ documentale degli impianti.Conclusione della terza giornata Ore 18.00 CEIMAGAZINE CALENDARIO DEI CORSI CEI - LUGLIO 2016 01/07/2016 Rifasamento Novità 2016 per l’energia reattiva. 13/07/2016 REL Rischio elettrico di base. 01/07/2016 79 Impianti d’allarme 15/07/2016 64-14 Verifiche degli impianti elettrici. Caltanissetta, Viale Trieste 281 Milano, Via Saccardo 9 02/07/2016 PV-AC Impianti fotovoltaici con batterie di accumulatori. Caltanissetta, Viale Trieste 281 04/07/2016 0-14 Terra La verifica degli impianti di messa a terra. Milano, Via Saccardo 9 04/07/2016 11- 27 Agg Corso di aggiornamento CEI 11-27 PES PAV (Norma CEI 11-27 Ed. 2014). Roma, Via Portuense 741 Ore 9:00 - 13:30 08/07/2016 11 - 27 PES PAV Lavori in prossimità di impianti elettrici e Lavori elettrici sotto tensione in BT e fuori tensione in AT e BT in conformità al Testo Unico sulla Sicurezza - Norma CEI 11-27 ed. 2014. Milano, Via Saccardo 9 Padova, Via Lisbona 28/a 18/07/2016 11- 27 Agg Corso di aggiornamento CEI 11-27 PES PAV (Norma CEI 11-27 Ed. 2014). Milano, Via Saccardo 9 Ore 9:00 - 13:30 18/07/2016 Protezioni Sistemi di protezione e interfacciamento con impianti utente delle reti elettriche di distribuzione MT. Milano, Via Saccardo 9 25/07/2016 11 - 27 PES PAV Lavori in prossimità di impianti elettrici e Lavori elettrici sotto tensione in BT e fuori tensione in AT e BT in conformità al Testo Unico sulla Sicurezza - Norma CEI 11-27 ed. 2014. Bolzano, Via Siemens 19 I Milano, Via Saccardo 9 13/07/2016 Cabine Manutenzione delle cabine elettriche MT/MT e MT/BT dei clienti/utenti finali. Milano, Via Saccardo 9 GIUGNO 2016 37 RECENSIONE GIUGNO 2016 NUOVA NORMA CEI 23-51 Pubblicata la terza edizione della Norma CEI 23-51 dedicata alla realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare. È stata pubblicata ad aprile la terza edizione della Norma CEI 23-51 “Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare” che supera completamente la precedente edizione del 2004-02. La nuova edizione, oltre a modificare lo status formale del documento da Norma Sperimentale a Norma Nazionale, costituisce una revisione di carattere tecnico e introduce, tra le modifiche più significative, le seguenti: • • • • estensione del campo di applicazione alla corrente continua; aggiunta del riferimento per l’esecuzione della prova di indelebilità dei dati di targa; campo delle temperature ambiente allineato a quello della Norma CEI EN 60670-24; aggiunta del metodo per il calcolo della potenza dissipata dai dispositivi elettronici e di un nuovo esempio di quadro contenente dispositivi per la domotica. protezione ed apparecchi che nell’uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile. Essa fornisce le prescrizioni per la realizzazione, la verifica e le prove. Sono inoltre contenuti allegati per la dichiarazione di conformità alla regola dell’arte, per la verifica dei limiti di sovratemperatura e alcuni esempi applicativi. Non sono presi in considerazione gli involucri per apparecchi facenti parte di serie per uso domestico e similare, trattati dalla Norma CEI 23-74. Nel “Campo di applicazione”, oltre ad essere riportati i riferimenti normativi, sono anche precisati i limiti nei confronti della norma per i quadri elettrici BT ed è recepito l’aggiornamento sulla verifica alla tenuta del cortocircuito. La Norma CEI 23-51 si applica ai quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare realizzati assiemando involucri vuoti, conformi alla Norma Sperimentale CEI 23-49, oppure classificati GP secondo la Norma CEI EN 60670-24 con dispositivi di 38 CEIMAGAZINE CEI� CEINFOPOINT mag����� GIUGNO 2016 In questa sezione del CEI Magazine vengono raccolti i riferimenti dei documenti che devono essere diffusi in ambito nazionale per adempiere alle disposizioni del Regolamento UE 1025/2012. Tale Regolamento costituisce la base legale in tema di normazione per la UE, e indica gli obblighi degli Enti normatori nazionali in termini di trasparenza dell’attività normativa, di apertura alla partecipazione di tutte le parti coinvolte nella normazione e di coerenza del corpo normativo nazionale. Inoltre, in ottemperanza a quanto previsto dal suddetto regolamento, dal sito CEI www.ceinorme.it, fin dal 2014 sono accessibili , e aggiornate periodicamente, tutte le informazioni relative ai lavori in atto e alle pubblicazioni emesse o in preparazione. Sono forniti anche i dati identificativi relativi alle norme abrogate mensilmente e in abrogazione nei successivi tre mesi, così da avvertire l’utenza dell’imminente non applicabilità di norme a catalogo. Nelle pagine seguenti sono inoltre riportati gli elenchi delle Norme CEI, CENELEC, ETSI rese disponibili mensilmente per la diffusione in ambito nazionale. 39 REGOLAMENTO UE GIUGNO 2016 APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO (UE) N. 1025/2012 SULLA NORMAZIONE EUROPEA Di seguito, vengono illustrati i link presenti sul sito web del CEI relativi alle informazioni di interesse di tutti gli utenti nazionali delle norme per adempiere alle disposizioni del Regolamento UE 1025/2012 in relazione agli organismi normatori nazionali. I contenuti a cui rimandano i link riportati di seguito sono periodicamente aggiornati sul nostro sito www.ceinorme.it e gli utenti possono accedervi liberamente e in qualsiasi momento per poter seguire costantemente gli sviluppi delle attività normative. Il Regolamento (UE) n. 1025/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, approvato il 25 ottobre 2012 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea del 14 novembre 2012 impone una serie di obblighi agli Enti normatori nazionali in termini di trasparenza dell’attività normativa, apertura (openess) di partecipazione a tutte le parti coinvolte nella normazione, coerenza del corpo normativo nazionale. Il programma di normazione nazionale, richiesto dall’art. 3, è aggiornato quattro volte l’anno. La trasparenza delle proposte di lavori nazionali (norme e guide tecniche) nei confronti degli altri organismi normatori europei (art. 4) viene aggiornata non appena si avvia l’inchiesta preliminare per un nuovo lavoro. La partecipazione di tutti i soggetti interessati alla normazione (art. 5) per i progetti di norme e guide tecniche nazionali in fase di inchiesta pubblica fornisce, oltre agli elenchi dei progetti in corso, le indicazioni per presentare i commenti, che saranno valutati dal Comitato Tecnico competente. Le informazioni relative agli organi tecnici attivi comprendono i dati dei Presidenti, Segretari e riferimenti dell’Officer del CEI da consultare per ricevere informazioni sull’attività e le indicazioni per la partecipazione. REGOLAMENTO (UE) N. 1025/2012 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 ottobre 2012 sulla normazione europea, che modifica le direttive 89/686/CEE e 93/15/CEE del Consiglio nonché le direttive 94/9/CE, 94/25/CE, 95/16/CE, 97/23/CE, 98/34/CE, 2004/22/CE, 2007/23/CE, 2009/23/CE e 2009/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la decisione 87/95/ CEE del Consiglio e la decisione n. 1673/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Testo rilevante ai fini del SEE). 40 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Sono riportate, inoltre, le informazioni relative alla struttura di ciascun Comitato/Sottocomitato Tecnico, il suo corrispondente TC/SC IEC o CENELEC, il suo programma di lavoro specifico, nonché le norme che ha prodotto per il suo settore di attività. Per l’accesso alle norme da parte delle PMI, previsto dall’art. 6, vengono fornite le indicazioni di tutti i servizi del CEI per le piccole medie imprese (PMI), sia per partecipare ai lavori normativi, sia per ricercare le norme di interesse, sia infine per accedere ai documenti alle condizioni previste in base a specifici accordi. Con riferimento alla coerenza del corpo normativo e alle informazioni fornite all’utenza nazionale per individuare la normativa di interesse, sono stati perfezionati i criteri di accessibilità a tutti i prodotti editoriali CEI dal sito CEI (non solo di norme e guide tecniche, ma di documenti divulgativi, pubblicazioni in generale e software applicativi). GIUGNO 2016 I prodotti CEI possono essere individuati tramite qualsiasi parola che sia contenuta nel titolo e nel sommario, nonché tramite i riferimenti internazionali ed europei. E’ liberamente accessibile una Preview che riporta il campo di applicazione, l’indice e i riferimenti normativi. Sono anche individuabili le informazioni relative alle norme abrogate ogni mese e in abrogazione nei successivi tre mesi, così da avvertire l’utenza dell’imminente non applicabilità di norme a catalogo. Infine, il rapporto annuale 2015 e la Relazione del Consiglio all’Assemblea per l’approvazione del Bilancio al 31.12.2015 sono liberamente scaricabili in formato PDF. 41 NORMATIVA GIUGNO 2016 NUOVE NORME CEI Il CEI pubblica le Norme del settore con cadenza mensile, gli elenchi vengono periodicamente aggiornati sul proprio sito nella sezione del Webstore. Clicca qui per accedere all’ultimo elenco aggiornato Su questo numero di CEI Magazine si riporta l’elenco delle Norme pubblicate dal CEI nel mese di aprile 2016. 3/16 - Strutture delle informazioni, documentazioni, segni grafici, e contrassegni e altre identificazioni CEI 3-36 CEI EN 61082-1:2016-04 (Inglese - Italiano) Preparazione di documenti utilizzati in elettrotecnica - Parte 1: Regole 216 pp. - 110,00 Euro / 88,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14858 14 - Trasformatori (*) CEI 14-55 CEI EN 50299-1:2016-04 (Inglese) Sistemi di connessione a cavo immersi in olio per trasformatori e reattori con tensione massima per l’apparecchiatura Um da 72,5 kV a 550 kV - Parte 1: Terminazioni di cavo del tipo riempito di fluido isolante 14 pp. - 15,00 Euro / 12,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14841 E (*) CEI 14-56 CEI EN 50299-2:2016-04 (Inglese) Sistemi di connessione a cavo immersi in olio per trasformatori e reattori con tensione massima per l’apparecchiatura Um da 72,5 kV a 550 kV - Parte 2: terminazioni di cavo del tipo a secco 18 pp. - 20,00 Euro / 16,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14842 E 20 - Cavi per energia CEI 20-35/1-1;V1 CEI EN 60332-1-1/A1:2016-04 (Inglese - Italiano) Prove su cavi elettrici e ottici in condizioni d’incendio - Parte 1-1: Prova per la propagazione verticale della fiamma su un singolo conduttore o cavo isolato - Apparecchiatura 12 pp. - 10,00 Euro / 8,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14860 CEI 20-35/1-2;V1 CEI EN 60332-1-2/A1:2016-04 (Inglese - Italiano) Legenda: (*) = inglese (**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano (***) = italiano e inglese 42 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Prove su cavi elettrici e ottici in condizioni d’incendio - Parte 1-2: Prova per la propagazione verticale della fiamma su un singolo conduttore o cavo isolato - Procedura per la fiamma di 1 kW premiscelata 16 pp. - 10,00 Euro / 8,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14861 CEI 20-35/1-3 CEI EN 60332-1-3/A1:2016-04 (Inglese - Italiano) Prove su cavi elettrici e ottici in condizioni d’incendio - Parte 1-3: Prova per la propagazione verticale della fiamma su un singolo conduttore o cavo isolato - Procedura per la determinazione di particelle/gocce incandescenti 16 pp. - 10,00 Euro / 8,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14862 23 - Apparecchiatura a bassa tensione CEI 23-51:2016-04 (Italiano) Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare 34 pp. - 35,00 Euro / 28,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14850 29/87 - Elettroacustica/Ultrasuoni (*) CEI 29-40 CEI EN 60118-4:2016-04 (Inglese) Elettroacustica - Protesi acustiche - Parte 4: Sistemi ad induzione in audiofrequenza per protesi acustiche - Requisiti prestazionali 60 pp. - 60,00 Euro / 48,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14825 E 31 - Materiali antideflagranti (*) CEI 31-77 CEI EN 60079-18:2016-04 (Inglese) Atmosfere esplosive - Parte 18: Apparecchiature con modo di protezione mediante incapsulamento “m” 44 pp. - 65,00 Euro / 52,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14838 E (*) CEI 31-104 CEI CLC/TR 60079-32-1:2016-04 (Inglese) Atmosfere esplosive - Parte 32-1: Pericoli da fenomeni elettrostatici - Guida 182 pp. - 255,00 Euro / 204,00 Euro (per i Soci) Fasc. 14839 E 33 - Condensatori di potenza e loro applicazioni (***) CEI 33-21 CEI EN 60143-3:2016-04 (Inglese Italiano) Condensatori per l’inserzione in serie sulle reti in corrente alternata - Parte 3: Fusibili interni 26 pp. - 20,00 Euro / 16,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14855 34 - Lampade e relative apparecchiature CEI 34-30 CEI EN 60598-2-5:2016-04 (Inglese - Italiano) Apparecchi di illuminazione - Parte 2-5: Prescrizioni particolari - Proiettori 26 pp. - 20,00 Euro / 16,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14848 (**) CEI 34-90 CEI EN 61347-1:2016-04 (Inglese) Unità di alimentazione di lampada - Parte 1: Prescrizioni generali e di sicurezza 128 pp. - 130,00 Euro / 104,00 Euro (per i Soci) Fasc. 14843 E 44 - Equipaggiamento elettrico delle macchine industriali (***) CEI 44-16;V4 CEI EN 62061/A2:2016-04 (Inglese - Italiano) Sicurezza del macchinario - Sicurezza funzionale dei sistemi di comando e controllo elettrici, elettronici ed elettronici programmabili correlati alla sicurezza 20 pp. - 20,00 Euro / 16,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14854 46 - Cavi simmetrici e coassiali, cordoni, fili, guide d’onda, connettori per radiofrequenza CEI 46-20;EC1 CEI EN 61169-1/EC:2016-04 (Inglese - Italiano) Connettori per radiofrequenze - Parte 1: Specifica generica - Prescrizioni generali e metodi di misura 8 pp. - 0,00 Euro / 0,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14857 CEI 46-66;EC1 CEI EN 50290-2-21/A1/EC:2016-04 (Inglese - Italiano) Cavi per sistemi di comunicazione - Parte 2-21: Regole generali di progettazione e costruzione - Mescole in PVC per isolamento 8 pp. - 0,00 Euro / 0,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14856 59/61 - Apparecchi utilizzatori elettrici per uso domestico e similare (*) CEI 61-268 CEI EN 62841-1:2016-04 (Inglese) Utensili elettrici a motore portatili, utensili elettrici a motore trasportabili ed apparecchi per il giardinaggio - Sicurezza - - Parte 1: Prescrizioni generali 192 pp. - 195,00 Euro / 156,00 Euro (per i Soci) Fasc. 14844 E 62 - Apparecchiature elettriche per uso medico (*) CEI 62-23 CEI EN 60601-2-5:2016-04 (Inglese) Apparecchi elettromedicali - Parte 2: Prescrizioni particolari relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali delle apparecchiature per la terapia ad ultrasuoni 40 pp. - 60,00 Euro / 48,00 Euro (per i Soci) - Fasc. Legenda: (*) = inglese (**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano (***) = italiano e inglese GIUGNO 2016 43 GIUGNO 2016 14828 E 14832 E (*) CEI 62-35 CEI EN 60601-2-1:2016-04 (Inglese) Apparecchi elettromedicali - Parte 2: Prescrizioni particolari relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali per gli acceleratori medicali di elettroni nella gamma da 1 MeV a 50 MeV 76 pp. - 110,00 Euro / 88,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14827 E (*) CEI 62-125 CEI EN 60601-2-49:2016-04 (Inglese) Apparecchi elettromedicali - Parte 2: Prescrizioni particolari relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali degli apparecchi di monitoraggio multifunzione dei pazienti 62 pp. - 90,00 Euro / 72,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14834 E (**) CEI 62-50 CEI EN 60601-1-2:2016-04 (Inglese) Apparecchi elettromedicali - Parte 1: Prescrizioni generali relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali - Norma collaterale: Compatibilità elettromagnetica - Prescrizioni e prove 104 pp. - 150,00 Euro / 120,00 Euro (per i Soci) Fasc. 14826 E (*) CEI 62-140;V1 CEI EN 62304/A1:2016-04 (Inglese) Software per dispositivi medici - Processi relativi al ciclo di vita del software 50 pp. - 50,00 Euro / 40,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14835 E (*) CEI 62-76 CEI EN 60601-2-25:2016-04 (Inglese) Apparecchi elettromedicali - Parte 2: Prescrizioni particolari relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali degli elettrocardiografi 104 pp. - 150,00 Euro / 120,00 Euro (per i Soci) Fasc. 14831 E (*) CEI 62-82 CEI EN 60601-2-18:2016-04 (Inglese) Apparecchi elettromedicali - Parte 2: Prescrizioni particolari relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali delle apparecchiature endoscopiche 54 pp. - 80,00 Euro / 64,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14829 E (*) CEI 62-94 CEI EN 60601-2-23:2016-04 (Inglese) Apparecchi elettromedicali - Parte 2: Prescrizioni particolari relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali degli apparecchi di monitoraggio di pressione parziale per via transcutanea 54 pp. - 80,00 Euro / 64,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14830 E (*) CEI 62-101;V1 CEI EN 60601-2-45/A1:2016-04 (Inglese) Apparecchi elettromedicali - Parte 2: Prescrizioni particolari relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali degli apparecchi radiologici per mammografia e dei dispositivi stereotassici per mammografia 20 pp. - 30,00 Euro / 24,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14833 E (*) CEI 62-124;V2 CEI EN 60601-2-37/A1:2016-04 (Inglese) Apparecchi elettromedicali - Parte 2: Prescrizioni particolari relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali degli apparecchi per la diagnosi e il monitoraggio medico a ultrasuoni 24 pp. - 35,00 Euro / 28,00 Euro (per i Soci) - Fasc. (*) CEI 62-229 CEI UNI EN/ISO 13485:2016-04 (Inglese) Dispositivi medici - Sistemi di gestione per la qualità - Requisiti per scopi regolamentari 72 pp. - 75,00 Euro / 60,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14845 E (*) CEI 62-243 CEI EN 62366-1:2016-04 (Inglese) Dispositivi medici - Parte 1: Applicazione dell’ingegneria delle caratteristiche utilizzative ai dispositivi medici 58 pp. - 60,00 Euro / 48,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14836 E (*) CEI 62-244 CEI EN 62467-1:2016-04 (Inglese) Apparecchi elettromedicali - Strumentazione dosimetrica usata in brachiterapia - Parte 1: Strumentazione basata su camere a ionizzazione a pozzetto 32 pp. - 35,00 Euro / 28,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14837 E 65 - Misura, controllo e automazione nei processi industriali CEI 65-34 CEI EN 60534-8-4:2016-04 (Inglese) Valvole di regolazione per processi industriali - Parte 8-4: Considerazioni sul rumore - Predizione del rumore generato da flusso idrodinamico 38 pp. - 40,00 Euro / 32,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14811 E CEI 65-36 CEI EN 61285:2016-04 (Inglese) Controllo dei processi industriali - Sicurezza degli ambienti di analisi 34 pp. - 35,00 Euro / 28,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14822 E CEI 65-59;EC1 CEI EN 60534-2-1/EC:2016-04 (Inglese) Valvole di regolazione per processi industriali - Parte 2-1: Capacità di efflusso - Equazioni di dimensionamento per efflusso di fluidi alle condizioni di esercizio 6 pp. - 0,00 Euro / 0,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14810 E Legenda: (*) = inglese (**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano (***) = italiano e inglese 44 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE (*) CEI 65-174 CEI EN 61158-6-10:2016-04 (Inglese) Reti di comunicazione industriale - Specificazioni del bus di campo - Parte 6-10: Specificazione del protocollo per il livello applicazione - Elementi di Tipo 10 736 pp. - 740,00 Euro / 592,00 Euro (per i Soci) Fasc. 14812 E CEI 65-275;EC1 CEI EN 61207-7/EC:2016-04 (Inglese) Espressione della prestazione degli analizzatori di gas - Parte 7: Analizzatori di gas a laser accordabili a semiconduttori 4 pp. - 0,00 Euro / 0,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14821 E (*) CEI 65-176 CEI EN 61158-6-12:2016-04 (Inglese) Reti di comunicazione industriale - Specificazioni del bus di campo - Parte 6-12: Specificazione del protocollo per il livello applicazione - Elementi di Tipo 12 146 pp. - 150,00 Euro / 120,00 Euro (per i Soci) Fasc. 14813 E CEI 65-305 CEI EN 61158-6-23:2016-04 (Inglese) Reti di comunicazione industriale - Specificazioni del bus di campo - Parte 6-23: Specificazione del protocollo per il livello applicazione - Elementi di Tipo 23 220 pp. - 220,00 Euro / 176,00 Euro (per i Soci) Fasc. 14819 E (*) CEI 65-177 CEI EN 61158-6-13:2016-04 (Inglese) Reti di comunicazione industriale- Specificazioni del bus di campo - Parte 6-13: Specificazione del protocollo per il livello applicazione - Elementi di Tipo 13 72 pp. - 75,00 Euro / 60,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14814 E CEI 65-306 CEI EN 61158-6-24:2016-04 (Inglese) Reti di comunicazione industriale - Specificazioni del bus di campo - Parte 6-24: Specificazione del protocollo per il livello applicazione - Elementi di Tipo 24 128 pp. - 130,00 Euro / 104,00 Euro (per i Soci) Fasc. 14820 E (*) CEI 65-178 CEI EN 61158-6-14:2016-04 (Inglese) Reti di comunicazione industriale - Specificazioni del bus di campo - Parte 6-14: Specificazione del protocollo per il livello applicazione - Elementi di Tipo 14 98 pp. - 100,00 Euro / 80,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14815 E (*) CEI 65-307 CEI EN 62714-2:2016-04 (Inglese) Formato per lo scambio di dati tecnici per l’utilizzo nei sistemi di automazione industriale - Linguaggio di markup per l’automazione - Parte 2: Libreria delle classi di ruolo 58 pp. - 60,00 Euro / 48,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14824 E CEI 65-183 CEI EN 61158-6-19:2016-04 (Inglese) Reti di comunicazione industriale - Specificazioni del bus di campo - Parte 6-19: Specificazione del protocollo per il livello applicazione - Elementi di Tipo 19 30 pp. - 30,00 Euro / 24,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14816 E CEI 65-184 CEI EN 61158-6-20:2016-04 (Inglese) Reti di comunicazione industriale - Specificazioni del bus di campo - Parte 6-20: Specificazione del protocollo per il livello applicazione - Elementi di Tipo 20 84 pp. - 85,00 Euro / 68,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14817 E CEI 65-247;EC1 CEI EN 62439-7/EC:2016-04 (Inglese) Reti di comunicazione industriale - Reti per l’automazione ad alta disponibilità - Parte 7: Protocollo di comunicazione ridondante basato sull’uso di una struttura ad anello (RRP) 16 pp. - 0,00 Euro / 0,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14823 E CEI 65-267 CEI EN 61158-6-22:2016-04 (Inglese) Reti di comunicazione industriale - Specificazioni del bus di campo - Parte 6-22: Specificazione del protocollo per il livello applicazione - Elementi di Tipo 22 94 pp. - 95,00 Euro / 76,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14818 E 72 - Dispositivi elettrici automatici di comando (***) CEI 72-5 CEI EN 60730-2-5:2016-04 (Inglese Italiano) Dispositivi elettrici automatici di comando - Parte 2: Prescrizioni particolari per i sistemi elettrici automatici di comando di bruciatori 106 pp. - 225,00 Euro / 180,00 Euro (per i Soci) Fasc. 14852 85/66 - Strumentazione di misura, di controllo e da laboratorio (***) CEI 85-28 CEI EN 61557-8:2016-04 (Inglese Italiano) Sicurezza elettrica nei sistemi di distribuzione a bassa tensione fino a 1 000 V c.a. e 1 500 V c.c. - Apparecchi per prove, misure o controllo dei sistemi di protezione - Parte 8: Dispositivi di controllo dell’isolamento nei sistemi IT 96 pp. - 207,00 Euro / 166,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14849 CEI 85-34;Ab CEI UNI ENV 13005:2016-04 (Italiano) Guida all’espressione dell’incertezza di misura 4 pp. - 0,00 Euro / 0,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14859 Legenda: (*) = inglese (**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano (***) = italiano e inglese GIUGNO 2016 45 GIUGNO 2016 121 - Apparecchiature e quadri protetti per bassa tensione (***) CEI 17-11;V2 CEI EN 60947-3/A2:2016-04 (Inglese - Italiano) Apparecchiatura a bassa tensione - Parte 3: Interruttori di manovra, sezionatori, interruttori di manovrasezionatori e unità combinate con fusibili 54 pp. - 35,00 Euro / 28,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14853 210 - Compatibilità elettromagnetica (**) CEI 210-111 CEI EN 61000-6-7:2016-04 (Inglese) Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-7: Norme generiche - Requisiti di immunità per apparecchiature utilizzate in ambienti industriali per prestazioni funzionali in un sistema per la sicurezza funzionale 36 pp. - 55,00 Euro / 44,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14840 E 306 - Interconnessione di apparecchiature di telecomunicazione glese - Italiano) Tecnologia dell’informazione - Installazione del cablaggio - Parte 2: Pianificazione e criteri di installazione all’interno degli edifici 72 pp. - 69,00 Euro / 55,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14851 501 - Valutazione, Attestazione e Certificazione della Conformità (*) CEI 501-31 CEI UNI ISO/IEC TR 17026:2016-04 (Inglese) Valutazione della conformità - Esempio di uno schema di certificazione per prodotti tangibili 36 pp. - 40,00 Euro / 32,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14847 E (*) CEI 501-32 CEI UNI ISO/IEC TS 17023:2016-04 (Inglese) Valutazione della conformità - Linee guida per la determinazione della durata di audit di certificazione di sistemi di gestione 16 pp. - 20,00 Euro / 16,00 Euro (per i Soci) - Fasc. 14846 E (***) CEI 306-5;V2 CEI EN 50174-2/A2:2016-04 (In- Legenda: (*) = inglese (**) = recepita in inglese, sarà tradotta in italiano (***) = italiano e inglese 46 CEIMAGAZINE DOCUMENTI ON LINE: Inchieste Pubbliche, Errata Corrige, Corrigenda e Interpretation Sheet Sul sito CEI www.ceinorme.it è possibile visualizzare gli elenchi dei Progetti CEI, CENELEC, ETSI e IEC, visualizzare gratuitamente i Progetti CEI e scaricare gratuitamente gli Errata Corrige relativi alle Norme CEI, i Corrigenda e gli Interpretation Sheet di origine internazionale. Link diretti per i documenti on-line: • Progetti in Inchiesta Pubblica • Errata Corrige • Corrigenda e Interpretation Sheet GIUGNO 2016 47 ON LINE CEIMAGAZINE ETSI GIUGNO 2016 PUBBLICAZIONI ETSI Norme Europee ETSI recepite dal CEI Nel mese di maggio 2016, ETSI ha pubblicato 159 documenti normativi sulle telecomunicazioni. Gli elenchi completi delle pubblicazioni ETSI sono disponibili sul sito ETSI. Per qualsiasi informazione, è possibile contattare la segreteria della commissione congiunta ISCOMCEI-UNI, che si occupa in Italia della gestione delle norme EN di origine ETSI, all’indirizzo it-NSO-ETSI@ ceinorme.it. Di seguito vengono elencate le Norme Europee ETSI recepite in Italia con segnalazione su CEI magazine, disponibili in versione originale in lingua inglese su specifica richiesta. ETSI EN 319 102-1 V1.1.1 (2016-05) Electronic Signatures and Infrastructures (ESI); Procedures for Creation and Validation of AdES Digital Signatures; Part 1: Creation and Validation ETSI EN 301 908-19 V6.3.1 (2016-05) IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU; Part 19: OFDMA TDD WMAN (Mobile WiMAXTM) TDD User Equipment (UE) ETSI EN 301 908-21 V6.1.1 (2016-05) IMT cellular networks; Harmonised Standard co- 48 vering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU; Part 21: OFDMA TDD WMAN (Mobile WiMAXTM) FDD User Equipment (UE) ETSI EN 301 908-3 V11.1.1 (2016-05) IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU; Part 3: CDMA Direct Spread (UTRA FDD) Base Stations (BS) ETSI EN 300 433 V2.1.1 (2016-05) Citizens’ Band (CB) radio equipment; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU ETSI EN 301 908-11 V11.1.1 (2016-05) IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU; Part 11: CDMA Direct Spread (UTRA FDD) Repeaters CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE ETSI EN 301 908-12 V7.1.1 (2016-05) IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU; Part 12: CDMA MultiCarrier (cdma2000) Repeaters ETSI EN 301 908-14 V11.1.1 (2016-05) IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU; Part 14: Evolved Universal Terrestrial Radio Access (E-UTRA) Base Stations (BS) ETSI EN 301 908-15 V11.1.1 (2016-05) IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU; Part 15: Evolved Universal Terrestrial Radio Access (E-UTRA FDD) Repeaters ETSI EN 301 908-20 V6.3.1 (2016-05) IMT cellular networks; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of GIUGNO 2016 the Directive 2014/53/EU; Part 20: OFDMA TDD WMAN (Mobile WiMAXTM) TDD Base Stations (BS) ETSI EN 303 213-6-1 V2.1.1 (2016-05) Advanced Surface Movement Guidance and Control System (A-SMGCS); Part 6: Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU for deployed surface movement radar sensors; Subpart 1: X-band sensors using pulsed signals and transmitting power up to 100 kW ETSI EN 303 098 V2.1.1 (2016-05) Maritime low power personal locating devices employing AIS; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU ETSI EN 303 340 V1.1.1 (2016-05) Digital Terrestrial TV Broadcast Receivers; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of Directive 2014/53/EU. 49 GIUGNO 2016 CENELEC PUBBLICAZIONI CENELEC Nel mese di maggio 2016, il CENELEC ha reso disponibili i documenti normativi qui di seguito elencati. Essi sono richiedibili al CEI – Via Saccardo 9 – 20134 Milano, fax 02 21006222 o via mail a [email protected]. Legenda: DAV= date of availability (data di disponibilità) DOA= date of announcement (data di annuncio) DOP= date of publication (data ultima entro la quale la EN deve essere recepita a livello nazionale) DOW= date of withdrawal (data ultima di abrogazione delle Norme nazionali contrastanti) 50 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE Legenda: DAV= date of availability (data di disponibilità) DOA= date of announcement (data di annuncio) DOP= date of publication (data ultima entro la quale la EN deve essere recepita a livello nazionale) DOW= date of withdrawal (data ultima di abrogazione delle Norme nazionali contrastanti) GIUGNO 2016 51 GIUGNO 2016 Legenda: DAV= date of availability (data di disponibilità) DOA= date of announcement (data di annuncio) DOP= date of publication (data ultima entro la quale la EN deve essere recepita a livello nazionale) DOW= date of withdrawal (data ultima di abrogazione delle Norme nazionali contrastanti) 52 CEIMAGAZINE CEIMAGAZINE GIUGNO 2016 53 CEI MAGAZINE CEI Magazine Anno 2016 numero 6 Via Saccardo, 9 – 20134 Milano Tel. 02-21006231 Fax. 02-21006210 [email protected] Direttore Responsabile: Silvia Berri Comitato Redazione: Giuseppe Bosisio Giovanni Franzi Daniele Muscarà Lorenzo Muttoni Cristina Timò Ivano Visintainer Redazione: Paolo Andrico Raffaela Martinuzzi Progetto grafico e impaginazione: Nicoletta Lavazzi Collaborazione grafica: Antonia Bini Smaghi Autorizzazione del Tribunale di Milano n.334 del 4/05/1991. 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