TERNA A SERVIZIO DEL RIASSETTO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE NELL’ALTO BELLUNESE UN PERCORSO DI INFORMAZIONE E DI ASCOLTO CHI È TERNA LA SUA MISSION Il decreto legislativo 79/99 assegna a Terna la Concessione dello Stato per il Servizio Pubblico di Trasmissione e dispacciamento dell’energia elettrica in Italia. A tal fine lo Stato ha conferito a Terna la proprietà della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale (RTN). «Garantire la Sicurezza, Continuità, Affidabilità e minor Costo possibile del Servizio di forniture di energia elettrica per cittadini e imprese.» Terna è, quindi, un Trasmission System Operator (TSO) E’ uno tra i principali TSO al mondo per Asset gestiti e competenze E’ il primo TSO indipendente Europeo LE ATTIVITÀ DI TERNA TERNA TRASMETTE ENERGIA Per realizzare la sua Mission Terna si occupa dell’Esercizio, della Manutenzione e dello Sviluppo della Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale (RTN). Più concretamente Terna progetta, pianifica e realizza le infrastrutture fondamentali per il trasporto dell’energia elettrica dalle centrali di produzione alla zone di consumo. Inoltre, gestisce (programma e controlla) i flussi di energia elettrica in modo da assicurare in ogni momento l’equilibrio tra l’energia resa disponibile dai produttori e l’energia richiesta dagli utenti. Per poter gestire efficacemente i flussi di energia elettrica Terna controlla anche le linee di interconnessione con l’estero. 2 3 LA STRUTTURE DI TERNA La rete di Trasmissione Nazionale (RTN) è costituita da: • Elettrodotti e Stazioni Elettriche di trasmissione • Impianti connessi alla rete di trasmissione • Strutture di gestione I nostri impianti: • Oltre 72.000 km di linee elettriche ad alta tensione • 844 stazioni di trasformazione e smistamento • 25 linee di interconnessione con l’estero Impianti connessi alla rete di trasmissione: • Circa 3.500 cabine primarie di interconnessione con i distributori • Circa 1.000 impianti di produzione rilevanti direttamente gestiti • Circa 550.000 impianti di produzione connessi tramite la rete di distribuzione Strutture fisiche di gestione della rete: • 1 Centro Nazionale di Controllo (sala controllo e sala programmazione) • 8 Centri di Ripartizione • 5 Centri di teleconduzione 4 5 LA RETE DI TRASMISSIONE DI ENERGIA ELETTRICA NELL’ALTO BELLUNESE I FATTI UN FOCUS SUI FATTI E SULLE CONSEGUENZE Tra dicembre 2013 e gennaio 2014 si sono verificati eventi meteorologici eccezionali, aventi caratteristiche di portata e dimensione superiori ai limiti ed alle soglie di criticità ritenute accettabili a livello nazionale. In particolari condizioni meteoclimatiche, le precipitazioni nevose, sovraccaricano la vegetazione provocando la caduta di piante ed alberi. Si è verificata la caduta di numerose piante sui conduttori (cavi elettrici) e si sono formati manicotti di ghiaccio di dimensioni notevoli sui cavi (rilevati spessori superiori ai 200 mm). Il fenomeno è più sentito in presenza di abeti, larici e pini ad alto fusto (diametro 40-60 cm altezza fino a 30 m) ed è aggravato dalla presenza di terreno non ghiacciato, di minore consistenza e coerenza. Nel caso più favorevole, la vegetazione si avvicina ai conduttori in tensione, provocando il fuori servizio della linea. Nel caso peggiore, piante di alto fusto cadono a domino trascinando slavine, che coinvolgono conduttori e sostegni. Negli eventi in oggetto, la caduta di piante poste al di fuori della fascia di rispetto, ha comportato danneggiamenti strutturali in quattro casi, con la rottura di tre conduttori ed il cedimento di un sostegno. Complessivamente il contatto con le piante poste fuori fascia, ha provocato circa il 70% dei disservizi. Conseguentemente la rete elettrica ha subito danni strutturali in diversi punti, provocando significative disalimentazioni elettriche (black out). 6 7 LE DIFFICOLTÀ DI RIPRISTINO ULTERIORI DIFFICOLTÀ Cause tempi di ripristino: Difficoltà nello sfruttamento della produzione idroelettrica. • condizioni meteo particolarmente critiche • disservizi sulla viabilità • impossibilità all’utilizzo di elicotteri per ispezione aerea, a causa delle condizioni meteo • difficoltà nelle comunicazioni In previsione di condizioni climatiche critiche Terna aveva predisposto un piano di emergenza consistente in: • rafforzamento dei turni di reperibilità • pronta disponibilità di due elicotteri • pronta disponibilità delle imprese dedicate al taglio piante I lavori per il ripristino degli elettrodotti hanno coinvolto ininterrottamente 50 nostri tecnici delle sedi operative del Veneto. 8 La presenza di una limitazione di rete non consente di «sfruttare» pienamente la capacità efficiente di energia rinnovabile disponibile nell’area; attraverso gli interventi pianificati è possibile ridurre i vincoli di rete ed incrementare la produzione da fonte rinnovabile. Riduzione rischio energia non fornita. L’assenza di una adeguata capacità della rete elettrica di alimentare i carichi (cioè le richieste di energia elettrica) in condizioni di sicurezza, implica un rischio di Energia non Fornita (black out locali). È quindi necessario prevedere e pianificare interventi per garantire l’alimentazione degli impianti di distribuzione in condizioni di sicurezza, anche attraverso la rete di trasmissione 220 kV presente nell’area. Il beneficio derivante dalla riduzione del rischio di energia non fornita si valuta con simulatori di rete che calcolano l’energia a rischio (MWh) su orizzonte annuale, sulla base dei coefficienti di probabilità di guasto/ rientro dal guasto associati agli elementi di rete, differenziati per tipologia e livello di tensione. 9 LA NOSTRA PROPOSTA PER L’ADEGUAMENTO DELLA RETE DI TRASMISSIONE DI ENERGIA ELETTRICA NELL’ALTO BELLUNESE BRUNICO CP ! Gli schemi di rete analizzati Schemi di rete analizzati Riduzione rischio energia non fornita A) 132 kV Somprade-Zuel B) 132 kV Zuel-Dobbiaco EE.LL. coinvolti Produzione idroelettrica liberata Regioni interessate (n) Distanza 100/100 + 30/100 - 100/100 + (80 MWh/a) (30 MW) (25 Km) 60/100 = 40/100 = 70/100 = (45 MWh/a) (40 MW) (35 Km) Pre-fattibilità Aree protette interessate (%) Comuni interessati (n) 100/100 + 100/100 + (1) (2) 50/100 = 80/100 = (2) (2-3) ! 56/100 + 68/100 - DOBBIACO CP Risultato analisi ++++ migliore intermedio SOMPRADE ! C) 132 kV Zuel-Brunico 30/100 - 100/100 + 45/100 - 50/100 = 30/100 - (25 MWh/a) (100 MW) (55 Km) (2) (6) 57/100 = -peggiore AdS A AdS B ! ZUEL AdS C 10 11 LA NOSTRA PROPOSTA DI SOLUZIONE DEL PROBLEMA PER L’ADEGUAMENTO DELLA RETE DI TRASMISSIONE DI ENERGIA ELETTRICA NELL’ALTO BELLUNESE … per Cortina e Auronzo Riassetto rete Alto Bellunese L’Elettrodotto 132 kV Somprade – Zuel rappresenta la soluzione elettrica alle necessità del sistema elettrico nell’area di Cortina Lo schema rete individuato prevede i seguenti lavori di sviluppo: 1. 1. Nuovo elettrodotto 132 kV Somprade – Zuel finalizzato alla realizzazione della seconda alimentazione della cabina di Zuel 2. 2. Nuova Stazione Elettrica 220/132 kV ad Auronzo di Cadore, comune a tutte le soluzioni in quanto garantisce la ri-alimentazione della rete 132 kV dalla rete di trasmissione 220 kV (da Nord o da Sud). Area di studio SE PO N CAMPOLONGO TE MA LO N-S OM PR AD NK-CAMPOLO NGO E SOVERZEN E-LIENZ PONTE MALON OLON GO NK-PE LOS 2. CAMP 1. Rete elettrica esistente 12 AN ON O-P LZ 0.5 1 Allacciamento Cabina Utente " Centrale Idroelettrica ' Stazione non RTN e Cabina Primaria 132kV Aerea GA LA 0 ] ( 220kV RTN Aerea CA ± RD ELO S K-P ELO S PELOS 2 3 4 Km 132kV RTN Aerea 13 LA NOSTRA PROPOSTA DI SOLUZIONE DEL PROBLEMA PER L’ADEGUAMENTO DELLA RETE DI TRASMISSIONE DI ENERGIA ELETTRICA NELL’ALTO BELLUNESE … UNA DIALOGO PROGETTUALE CON IL TERRITORIO … INCONTRI CON STAKEHOLDERS 14 SONDAGGIO TELEFONICO OPEN DAY: INCONTRI CON I CITTADINI COSTANTE CONTATTO CON I MEDIA … ALLA RICERCA DEL MIGLIOR TRACCIATO POSSIBILE 15