GR AD 00054

Elaborato
Livello
GR AD 00054
Tipo / S tipo
RT - Relazioni
Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 1 di 21
Titolo Elaborato:
Rev. 01
EMR - Edificio
immagazzinamento rifiuti
solidi radioattivi
ETQ-00022994
Centrale / Impianto:
Sistema / Edificio /
Argomento
Data
10/12/2013
GR - Sito di Garigliano
Adeguamento Ex-Compattatore - Relazione tecnica dei sistemi
elettro-strumentali
Autorizzato
DWMD/ING
Mangone F.
Incaricato
Collaborazioni
PROPRIETA’
Del Lucchese M.
DWMD/ING
Papa I.
DWMD/ING
DWMD/ING
Barbella G.
Verifica
STATO
Del Lucchese M.
Approvazione /
Benestare
Autorizzazione all’uso
LIVELLO DI CLASSIFICAZIONE
Aziendale
Livello di Classificazione: Pubblico, Aziendale, Riservato Aziendale – riproduzione vietata, Uso Ristretto – riproduzione vietata
Relazione Tecnica
ELABORATO
GR AD 00054
Relazione Tecnica Sistemi Elettrostrumentali
Deposito Ex Compattatore Centrale del Garigliano
REVISIONE
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Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 2 di 21
INDICE
1
Documenti di riferimento
3
1.1
1.2
Principali leggi e riferimenti Normativi per gli impianti tecnologici
Documenti di riferimento
3
5
2
Scopo
6
3
Oggetto della progettazione
7
4
Configurazione del sistema elettrico primario
8
5
Impianti qualificati sismicamente
10
6
Quadro elettrico generale
11
7
Gruppo di continuità assoluta (UPS)
13
8
Impianto di Illuminazione
14
9
Distribuzione elettrica principale e secondaria
15
10
Impianto di terra e protezione scariche atmosferiche
17
11
Impianto rivelazione incendio
18
12
Impianto Interfonico
19
13
Impianto TD/TP
21
PROPRIETA’
ING
Legenda
STATO
Documento Definitivo
LIVELLO DI CLASSIFCAZIONE
Aziendale
PAGINE
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Relazione Tecnica
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1 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1.1 Principali leggi e riferimenti Normativi per gli impianti tecnologici
Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 3 di 21
I criteri seguiti nella progettazione delle opere impiantistiche in oggetto, sono definiti
in ossequio alle principali Leggi e Norme tecniche; di seguito si riportano a titolo
identificativo e non esaustivo le principali Norme di Riferimento:
 D.Lgs n° 163 del 12 aprile 2006 “ Codice dei contratti pubblici relativi a lavori,
servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE.
 D.Lgs n° 81 del 9 aprile 2008 “Testo unico in materia di salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro” e Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106 "Disposizioni
integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.”
 D.L. n° 186/68 – Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici
 D.M. n° 37 del 22 gennaio 2008 “Regolamento concernente l'attuazione
dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2
dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di
installazione degli impianti all'interno degli edifici.”
 Decreto del M.I. del 10-3-98 – Criteri generali di sicurezza antincendio e per la
gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro
 Direttiva Bassa Tensione del 2006/95/CE
 Direttiva 2004/108/CE del 15 dicembre 2004 concernente il ravvicinamento
delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica
e che abroga la direttiva 89/336/CEE
 Direttiva Macchine Direttiva 2006/42/CE del Parlamento Europeo e del
consiglio del 17 maggio 2006 relativa alle macchine e che modifica la direttiva
95/16/CE
 CEI 0-2
Guida per la definizione della documentazione di progetto degli
impianti elettrici
 CEI 11-17 Linee in cavo
 CEI 11-28 Guida d'applicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito
nelle reti radiali a bassa tensione
 CEI 20-21 Calcolo delle portate dei cavi elettrici
 CEI 20-22 Prove di incendio sui cavi elettrici
 CEI 20-36 Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici.
 CEI 20-38 Cavi isolati con gomma non propaganti l’incendio e a basso
sviluppo di fumi, dei gas tossici e corrosivi.
 CEI 31-35 Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione
per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN
60079-10-1 (CEI 31-87)
 CEI 64-8
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
 CEI 64-8
parte 7 “Ambienti ed applicazioni particolari (2012) – Sezione
751 ”Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio.
PROPRIETA’
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Relazione Tecnica
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Guida per la esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso
residenziale e terziario
CEI 81-3:
Valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per km² nei
comuni d’Italia in ordine alfabetico
CEI 23-74: Dimensioni delle scatole in materiale isolante, da incasso, per
apparecchi elettrici per uso domestico e similari.
CEI EN 60332-3-10
Prove sui cavi elettrici e a fibre ottiche in
condizioni d'incendio
CEI EN 61439-1-2-3
(CEI 17-113/114/116):
“Apparecchiature assiemate di protezione e
di manovra per bassa tensione (quadri BT)
parte da 1 a 3
CEI EN 60446 (CEI 16-2)
Principi base e di sicurezza per l'interfaccia
uomo-macchina, marcatura e identificazione
Individuazione dei conduttori tramite colori o
codici numerici
CEI EN 60947-2 (CEI 17-11)
Apparecchiature a bassa tensione Parte 2:
Interruttori automatici
CEI EN 62305 (CEI 81-10)
Protezione delle strutture contro i fulmini
CEI EN 61000-2-4 (CEI 110-27) Compatibilità elettromagnetica (EMC)- Parte
2-4: Ambiente - Livelli di compatibilità per
disturbi condotti in bassa frequenza negli
impianti industriali
CEI EN 6100-6-2-4
(CEI 210-54/66):
Compatibilità elettromagnetica (EMC) parte 2
e 4.
CEI EN 50272-2 (CEI 21-39):
Prescrizioni di sicurezza per batterie di
accumulatori e loro installazione – Parte 2 :
batterie stazionarie
CEI 103-1/1÷9 (1997):
Impianti telefonici interni - Parti 1÷9.
Comitato Elettrotecnico Italiano
CEI EN 50086-2-2/3:
Sistemi di tubi e accessori per installazioni
elettriche.
UNI-EN 12464-1
Illuminazione dei Posti di Lavoro
UNI EN 1838
Illuminazione d’emergenza
UNI 11222
Impianti di illuminazione di sicurezza negli
edifici: Procedure per la verifica periodica, la
manutenzione, la revisione e il collaudo
Tabelle CEI UNEL 35024-1
“Cavi
elettrici
isolati
con
materiale
elastomerico o termoplastico per tensioni
nominali non superiori a 1000 V in corrente
alternata e a 1500 V in corrente continua
Portate di corrente in regime permanente per
posa in aria “
 CEI 64-12:




Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 4 di 21












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Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 5 di 21
1.2 Documenti di riferimento
/1/. GR AD 00054
Relazione Tecnica Sistemi Elettrostrumentali.
/2/. GR AD 00055
Valutazione del rischio di fulminazione ai sensi della
normativa CEI EN 62305.
/3/. GR AD 00056
Elenco Carichi Elettrici.
/4/. GR AD 00057
Schema a blocchi di riferimento impianti elettrici.
/5/. GR AD 00058
Schemi unifilari quadri elettrici di distribuzione principale e
secondaria.
/6/. GR AD 00061
Calcoli illuminotecnici.
/7/. GR AD 00062
Planimetria apparecchiature e sistemi elettrici (Luce e FM)
/8/. GR AD 00063
Planimetria apparecchiature e sistema di Rivelazione
Incendi.
/9/. GR AD 00064
Planimetria impianti Speciali (Telefono, Interfono e TD)
/10/. GR AD 00066
Specifiche tecniche impianti elettrici.
/11/. GR AD 00068
Computo metrico estimativo sistemi elettrici.
/12/. GR AD 00134
Planimetria impianto di terra e protezione dalle scariche
atmosferiche;
/13/. GR AD 0008
Fornitura Sistema di monitoraggio
/14/. GR AD 0006
Progetto particolareggiato per l’adeguamento dell’edificio
Ex Compattatore
/15/. GR AD 00114
Quadro Elettrico pompa di rilancio Radwaste
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2 SCOPO
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La presente Relazione Tecnica illustra le caratteristiche di base ed i criteri progettuali
degli Impianti Elettrici previsti per la realizzazione del NUOVO DEPOSITO denominato
“Ex Compattatore”, da realizzare nell’area di competenza della Centrale Nucleare del
Garigliano.
Per le caratteristiche dimensionali e costruttive dell’edificio si rimanda per riferimento
ai disegni ed alla descrizione delle opere civili, riportate nel documento specifico di
relazione delle opere civili.
In particolare, nel presente documento sono definiti e descritti la configurazione
generale di impianto e le caratteristiche di riferimento dei componenti principali
previsti nella progettazione definitiva degli impianti elettrici da realizzare.
La funzione del sistema di alimentazione elettrica sarà quella di:

fornire energia elettrica ad equipaggiamenti ed apparecchi utilizzatori,
necessari al funzionamento del deposito;

fornire energia al sistema di illuminazione interna all’edificio, tale da garantire i
livelli di illuminamento richiesti per ogni locale o zona operativa del deposito
nelle normali condizioni di esercizio; il sistema è previsto inoltre per assicurare
l’energia necessaria a garantire l’illuminazione di soccorso in condizioni di
emergenza; in mancanza totale di alimentazione elettrica, l’energia per
l’illuminazione di sicurezza sarà fornita a mezzo di sorgenti autonome
localizzate a corredo delle sorgenti luminose, a seconda dei locali od aree
interessate;

fornire alimentazione elettrica ai sistemi ausiliari di controllo, allarme,
sicurezza (sistema di controllo e strumentazione, sistema monitoraggio
radiazioni, allarmi, sistema di rivelazione incendi, ecc.);

proteggere il personale e le apparecchiature dai guasti o malfunzionamenti di
apparecchiature elettriche mediante la realizzazione di un sistema di
protezione dai contatti indiretti collegato alla rete di terra del Sito.
PROPRIETA’
ICO
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3 OGGETTO DELLA PROGETTAZIONE
Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 7 di 21
In relazione alla documentazione grafica di progetto (planimetrie e schemi), è
prevista la realizzazione delle seguenti sezioni di impianto:

Collegamento al Quadro Elettrico Esistente di Centrale denominato “QGN”
per l’alimentazione delle utenze sotto la sezione normale;

Collegamento al Quadro Elettrico Esistente di Centrale denominato “QGS”
per l’alimentazione delle utenze sotto la sezione emergenza;

Fornitura e posa in opera di Quadro Elettrico Generale Sezione Normale;

Fornitura e posa in opera di Quadro Elettrico Generale Sezione Emergenza;

Fornitura e posa in opera di una sezione di alimentazione elettrica in
continuità assoluta completa di n° 1 gruppo statico di continuità assoluta
(UPS) tipo on line e batterie per autonomia 1 ora - Potenza nominale
dell’UPS pari a 3kVA;

Realizzazione impianto di distribuzione illuminazione normale, di emergenza
e di sicurezza;

Realizzazione impianto distribuzione forza motrice;

Fornitura e posa in opera di corpi illuminanti e segnaletici;

Realizzazione dell’impianto di terra da collegare alla rete di terra esistente
della Centrale del Garigliano;

Realizzazione dell’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche;

Realizzazione dell’impianto di Rivelazione Incendi.

Realizzazione impianti TD/TP e interfonico.
Le caratteristiche relative all’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche e
all’impianto di terra, sono riportate nei seguenti elaborati di progetto:

GR AD 00055
Valutazione del rischio di fulminazione ai sensi della
normativa CEI EN 62305.

GR AD 00134
Planimetria impianto di terra e protezione dalle scariche
atmosferiche
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4 CONFIGURAZIONE DEL SISTEMA ELETTRICO PRIMARIO
All’interno del documento “GR AD 00056 – Elenco carichi elettrici ”, il valore della
domanda elettrica da coprire risulta essere così suddivisa:
 Sezione Normale:
 Sezione Emergenza:
Potenza installata 25 kW
Potenza installata 22 kW
Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 8 di 21
considerando un fattore di utilizzazione pari a 0.8 per la sezione normale e 0.9 per la
sezione emergenza, le potenze assorbite risultano essere le seguenti:
 Sezione Normale:
 Sezione Emergenza:
Potenza assorbita 20 kW
Potenza assorbita 20 kW
Il sistema di alimentazione derivato dai quadri elettrici esistenti QGN e QGS sarà del
tipo TN-S.
All’interno del nuovo deposito sarà installata una rete elettrica di distribuzione
comprendente:

una rete di distribuzione Forza Motrice in c.a. a 400 V trifase con neutro
destinata all’alimentazione di prese CEE di tipo industriale

una rete di distribuzione in c.a. a 220 V monofase destinata alle utenze luce e
piccole potenze

un sistema di alimentazione elettrica di sicurezza in c.a. a 220 V (UPS – non
interrompibile)
Per l’alimentazione dell’intero impianto, sono previsti due quadri di distribuzione
“generale”, essi sono alimentati dalle sezioni normale (QGN) ed emergenza (QGS) di
centrale così definite:

sezione “normale” è destinata all’alimentazione di tutte le utenze per le quali è
accettata la perdita prolungata di disponibilità

sezione “emergenza ”, destinata all’alimentazione di tutte quelle utenze per le
quali è richiesta la disponibilità di servizio
La sezione continuità sarà alimentata da un gruppo di continuità assoluta (UPS) tipo
on-line da 3kVA alimentato dalla sezione emergenza.
Le utenze alimentate dalle sezioni di cui sopra sono le seguenti:
 sezione normale:
PROPRIETA’
ICO
Legenda

illuminazione normale;

prese elettriche;

deumidificatore;

illuminazione di sicurezza (vie di fuga e segnaletiche).
STATO
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 sezione emergenza :

illuminazione di emergenza;

Quadro Elettrico Pompa di Rilancio Radwaste
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L’impianto d’illuminazione di sicurezza sarà realizzato con apparecchi specifici per
l’illuminazione di sicurezza dotati di lampade a led di potenza 24 W con pittogramma
indicante le vie d’uscita, installati in prossimità delle porte di uscita e lungo le vie di
esodo, in numero tale da garantire un illuminamento minimo di 5 lux sul suolo in caso
di mancanza dell’illuminazione principale.
L’impianto d’illuminazione di sicurezza sarà destinato a garantire la sicurezza delle
persone in caso di mancanza dell’illuminazione ordinaria; questo tipo di impianto avrà
le seguenti funzioni:

Illuminazione di sicurezza delle vie di esodo

Illuminazione di sicurezza antipanico
L’autonomia dell’impianto di illuminazione di sicurezza sarà di 60 minuti con corpi
illuminanti del tipo non permanente (illuminazione solo emergenza).
L’illuminazione delle vie di esodo avrà lo scopo di segnalare le vie di esodo in caso di
emergenza in modo da garantire la corretta e facile identificazione delle vie di fuga
fino ad un luogo protetto.
PROPRIETA’
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5 IMPIANTI QUALIFICATI SISMICAMENTE
Come indicato nella tabella 14 dell’elaborato GR AD 00011, tutto l’impianto elettrico a
servizio dell’Ex Compattatore è “non importante ai fini della sicurezza nucleare” ed
appartenente alla categoria sismica convenzionale (SC).
Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 10 di 21
Per tutto l’impianto è accettabile un possibile disservizio a seguito del sisma di
progetto; il recupero della funzionalità potrà essere effettuato mediante interventi di
manutenzione ordinaria/straordinaria che non espongono gli operatori a rischi di
natura radiologica.
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6 QUADRO ELETTRICO GENERALE
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Le apparecchiature di protezione dei circuiti di distribuzione elettrica all’interno del
deposito faranno capo a due quadri di distribuzione (sezione normale ed emergenza)
che saranno ubicati in prossimità dell’ingresso del Locale 1.
I quadri avranno grado di protezione IP 55 contro ingresso di corpi solidi e liquidi e
saranno equipaggiati con apparecchiature di protezione aventi un potere di
interruzione di servizio (Icu) non inferiore a 10 kA, e comunque non inferiore al valore
di corrente di corto circuito presunta nel punto d’installazione; le caratteristiche delle
apparecchiature e degli schemi unifilari sono riportati nell’elaborato di progetto GR
AD 00058.
Le caratteristiche dei quadri saranno le seguenti:
Tensione Isolamento
Tensione Esercizio
Tensione nominale de quadro
Frequenza
Sistema di distribuzione
Corrente di breve durata per 1 secondo
Tensione di prova applicata per 1 minuto
Grado di protezione esterno
Grado di protezione interno
Colorazione
Dimensioni indicative (lxhxp)
690 V
400 V
690 V
50 Hz
TN-S
fino a 10 kA
2.5 kV
IP 55
IP 20
Gamma RAL
800x2000x450mm
Il quadro sarà del tipo con accessibilità dal fronte per il comando e controllo delle
apparecchiature installate, mediante asportazione dei pannelli di chiusura,
normalmente imbullonati alla struttura del quadro, per l'accesso al vano sbarre, TA e
terminazioni dei cavi in arrivo ed in partenza dal quadro stesso.
La forma costruttiva non sarà inferiore alla forma 2.
Il quadro sarà realizzato in maniera tale da assicurare una completa segregazione fra
i pannelli contenenti gli interruttori ed il vano contenente le sbarre, le connessioni, TA
e terminazioni.
Tutte le apparecchiature avranno caratteristiche adeguate alle condizioni di impiego
sia ambientali che elettriche.
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La sicurezza del personale sarà garantita da:
-
Messa a terra di tutta la struttura del quadro
Accessibilità ed apparecchi senza pericolo di contatti accidentali con parti
eventualmente in tensione.
A tale scopo si precisa che tutte le parti di apparecchiature che possano trovarsi in
tensione con portelle aperte quali ad esempio, morsetti di lampade di segnalazione,
voltmetri, interruttori ecc. saranno protette da adeguati schermi isolanti.
Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 12 di 21
Le apparecchiature installate all'interno del quadro saranno del tipo
modulare/scatolato a seconda della destinazione d’uso dell’utenza appartenenti a
primari costruttori internazionali.
Gli interruttori previsti come riserva saranno cablati a morsettiera e la morsettiera
sarà adeguata a ricevere almeno il 20 % in più dei circuiti riportati sugli schemi.
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7 GRUPPO DI CONTINUITÀ ASSOLUTA (UPS)
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L’impiego del gruppo di continuità è necessario per l’alimentazione delle utenze dove
è richiesta la continuità di esercizio.
Come indicato negli elaborati GR AD 00057 e GR AD 00058, è prevista
l’installazione di un sistema di continuità assoluta che assicurerà l’alimentazione dei
carichi prioritari in caso di mancanza di energia da rete di centrale.
In base all’elenco carichi, la potenza nominale dell’UPS sarà di 3kVA monofase e
sarà composto dai seguenti componenti:
 Raddrizzatore / Convertitore per rete monofase avente:
 controllo del fattore di potenza di ingresso (PFC);
 assenza di corrente di spunto;
 bassa distorsione armonica della corrente d’ingresso (conforme
EN1000-3-2);
 Carica Batterie: in grado di ricaricare le batterie di accumulatori utilizzate in
tempi inferiori alle 12ore
 Inverter monofase con tecnica PWM ed un filtro di uscita e regolazione di tipo
digitale
 By-pass automatico interno
 Batterie contenute all’interno del complesso UPS.
Il complesso dovrà garantire l’alimentazione dei carichi nelle tolleranze specificate e
senza interruzione, quando si verifichino mancanze o deterioramento nella sorgente
elettrica primaria per la durata consentita dalla capacità della batteria di accumulatori.
Le batterie di accumulatori avranno capacità adeguata a garantire una autonomia di
60 minuti a carico nominale.
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GR AD 00054
Relazione Tecnica Sistemi Elettrostrumentali
Deposito Ex Compattatore Centrale del Garigliano
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8 IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE
Nel deposito saranno previsti i seguenti sistemi di illuminazione:
facente capo alla sezione “normale” del quadro di distribuzione di
competenza;

Normale:

Emergenza: alimentate dalla sezione emergenza del quadro elettrico;

Sicurezza:
realizzato con corpi illuminanti autoalimentati con autonomia 1
ora;
Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 14 di 21
La principale funzione del sistema di illuminazione elettrica sarà quella di garantire i
livelli di illuminazione necessari alle seguenti attività:

svolgimento di tutte le operazioni previste all’interno del deposito
(movimentazione colli, ispezione colli, manutenzione ordinaria sistemi, ecc.);

eventuale messa in sicurezza dei sistemi ed evacuazione del personale
operativo dall’edificio, in caso di mancanza dell’alimentazione elettrica dalla
sezione normale del quadro.
I livelli minimi di illuminamento medio mantenuto saranno i seguenti:
Ambiente
illuminamento medio
Em
[lux]
aree di deposito e movimentazione
illuminazione di emergenza per manovre
illuminazione di sicurezza (vie di fuga)
300
100
5
Per garantire tali livelli di illuminamento saranno utilizzate le seguenti tipologie di
corpi illuminanti:

Corpo illuminante con ottica concentrate con lampade a ioduri metallici per
l’illuminazione esterna;

Corpo illuminante del tipo proiettore con lampade a ioduri metallici per
l’illuminazione esterna perimetrale;

corpi segnaletici di sicurezza per uscite e vie di fuga con lampade a led da
24W.
Per i calcoli di verifica illuminotecnica si rimanda al documento di progetto GR AD
00061 sul quale sono riportati i risultati di calcolo con riferimento a corpi illuminanti di
primari costruttori internazionali
La disposizione dei corpi illuminanti è riportato nell’elaborato GR AD 00062.
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Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 15 di 21
9 DISTRIBUZIONE ELETTRICA PRINCIPALE E SECONDARIA
La distribuzione principale sarà realizzata con canali metallici chiusi aventi grado di
protezione non inferiore a IP40 conformi alla norme CEI 23-31; per la distribuzione
secondaria di illuminazione e forza motrice è stato previsto l’impiego di tubazioni in
acciaio zincato complete di pezzi speciali di raccordo, cavi e conduttori del tipo non
propagante incendio ai sensi della CEI 20-22 (cavi FG7OM1 0.6/1 kV e conduttori
isolati N07G9-K).
Le tubazioni conduit da impiegare saranno in Fe 360 zincate internamente ed
esternamente UNI 5745 e le barre saranno filettate all’estremità UNI 6125.
Le prese di servizio dislocate all’interno del deposito sono state previste, di tipologia
stagna CEE con fusibili di protezione e corrente nominale (2P+T o 3P+N+T) 16 A.
La sezione dei conduttori da impiegare non sarà inferiore 1.5 mm² per i circuiti di
illuminazione e 2.5 mm2 per quelli di forza motrice e comunque tali da garantire il
rispetto delle prescrizioni della CEI 64-8 per quanto concerne la verifica a
sovraccarico e a cortocircuito.
Per l'allacciamento di attrezzature, apparecchi elettrici mobili soggetti a vibrazioni,
saranno utilizzati cavi flessibili resistenti alle sollecitazioni meccaniche con guaina
interna in gomma e guaina esterna resistente alla fiamma, rispondenti alla Norma
CEI 20-35.
In ogni caso, le condutture elettriche, saranno realizzate in esecuzione stagna con
grado di protezione non inferiore a IP 55;
Saranno previsti tubi portacavi separati e distinti per i seguenti sistemi:

sistema distribuzione F.M. e luce;

sistema di controllo, segnalazione, strumentazione ed allarme.
Gli attraversamenti di condutture elettriche fra zone a diverso rischio radiologico e di
contaminazione saranno realizzati in modo da impedire la diffusione di aria fra le
zone attraversate e contrastare, a mezzo di sbarramenti antifiamma, la propagazione
incontrollata di un eventuale incendio .
La posa delle condutture terrà conto inoltre dei seguenti criteri costruttivi:

le condutture saranno installate preferibilmente in alto con discesa sulle
apparecchiature elettriche collegate;

tutte le superfici esterne compresi i sostegni metallici saranno di tipo
facilmente decontaminabili;

per quanto possibile sarà evitato o comunque ridotto al minimo l'utilizzo di
sostanze combustibili ed infiammabili.
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La rete di distribuzione utenze, compresi gli equipaggiamenti elettrici delle
attrezzature saranno equipaggiate di apparecchiature di protezione contro corto
circuiti, sovraccarichi e correnti di guasto a terra al fine di:

assicurare un sufficiente livello di protezione contro danni agli
equipaggiamenti elettrici, cavi, ecc. derivanti da sovraccarichi e guasti di
corto circuito;

assicurare, entro le normali possibilità, la continuità di esercizio delle parti
di impianto non interessate al guasto;

garantire la sicurezza delle persone contro contatti indiretti.
Allo scopo le linee derivate dal quadro elettrico e la linea in arrivo saranno protette da
interruttori automatici quadripolari (per utenze trifasi) e bipolari (per utenze monofasi),
con un potere di interruzione non inferiore alla massima corrente di corto circuito
presunta nel punto di installazione, e protezioni magnetotermiche fra loro coordinate
per la protezione delle apparecchiature poste a valle.
Gli interruttori posti a protezione di linee che alimentano utenze e attrezzature mobili,
prese e circuiti di illuminazione saranno equipaggiate anche di protezione
differenziale di guasto a terra con intervento istantaneo a 30 mA.
Per i punti di alimentazione delle singole utenze, le stesse sono riportate negli
elaborati grafici con la relativa indicazione dei circuiti e tabella cavi.
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10 IMPIANTO
DI
ATMOSFERICHE
TERRA
E
PROTEZIONE
SCARICHE
Date le caratteristiche del volume da proteggere è stata prevista la realizzazione di
un sistema di protezione contro le sovratensioni di origine atmosferiche, da installare
sulla copertura dell’edificio.
Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 17 di 21
Tale impianto, secondo Norma, sarà integrato con il sistema generale di messa a
terra di Centrale.
Nella realizzazione dell'impianto saranno rispettate tutte le prescrizioni contenute
nella Normativa di riferimento in vigore ed in particolare:
 CEI 81-3: Valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per km² nei
comuni d’Italia in ordine alfabetico
 CEI EN 62305 (CEI 81-10) Protezione delle strutture contro i fulmini
Lo schema dell'impianto di protezione prevede un impianto di protezione con
captazione a maglia in accordo alla Norma CEI EN 62304.
Il calcolo di verifica è riportato in dettaglio nel documento GR AD 00055.
Lo schema e le dimensioni della maglia di protezione sono riportate nella planimetria
GR AD 00134.
Il sistema di captazione in copertura costituisce un LPS di tipo I con lato della maglia
5x5m; quest’ultima sarà realizzata mediante bandella in acciaio zincato 30x3 mm
come anche le stesse calate che saranno interconnesse con l’anello di dispersione
perimetrale dell’edificio, interrato e costituito da corda di rame nudo da 1 x 95 mm².
Il sistema di dispersione orizzontale risulterà integrato con spandenti verticali in
acciaio ramato di dimensione 50x50x5 mm di lunghezza 1.5 metri posti in
corrispondenza delle discese della gabbia di Faraday.
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11 IMPIANTO RIVELAZIONE INCENDIO
Date le caratteristiche del volume da proteggere è stata prevista la realizzazione di
un sistema di rivelazione incendio a copertura di tutte le aree del deposito.
Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 18 di 21
E’ prevista una centrale automatica di allarme a microprocessore a due loops,
rivelatori di tipo lineare, pulsanti manuali di allarme incendio, targhe ottiche/acustiche
di allarme incendio autoalimentate, interconnessi per mezzo di loop dedicati.
La centrale automatica di allarme a microprocessore consentirà di verificare ed
elaborare i segnali di uscita dei rivelatori e visualizzerà le informazioni raccolte,
eseguendo operazioni predefinite di controllo e di segnalazione ed in grado di
rispondere ai comandi manuali immessi dall'operatore di sistema.
I cavi del loop e dell’alimentazione degli elementi in campo (targhe ottico acusticherivelatori lineari e moduli d’uscita) saranno del tipo FTG10OHM1 0,6/1 kV nella
sezioni di 2.5 e 1.5 mm²
La centrale ed componenti del sistema dovranno soddisfare totalmente i requisiti
della normativa UNI-EN 54 parte 2 e UNI EN 9795.
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12 IMPIANTO INTERFONICO
L’impianto interfonico nell’edificio in oggetto sarà del tipo ad anello, costituito dai
seguenti elementi:



Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 19 di 21

Posti Interfonici;
Circuiti elettrici di cablaggio e collegamento;
Amplificatori di potenza, sia interni alla postazione che incorporati nei diffusori
acustici;
Altoparlanti.
L’impianto sarà concepito per le seguenti funzioni:


chiamata della persona cercata o la diffusione di messaggi attraverso la rete di
altoparlanti, a partire da qualsiasi posto interfonico.
Comunicazione tra due o più utenti su una delle linee citofoniche disponibili.
L’operazione in parla/ascolta sarà estremamente semplice e si effettuerà con le
seguenti azioni:

L’operatore “A” effettua una chiamata per entrare in comunicazione con un
altro operato ”B”, sganciando il microtelefono della postazione di chiamata;

l’operatore “A” dovrà premere il pulsante instabile di “chiamata cerca persona”
e parlare, tenendo il pulsante premuto: la comunicazione verrà diffusa sulla
rete di altoparlanti selezionata;

l’operatore “A” dovrà rilasciare il pulsante di chiamata e premere il pulsante di
inserimento sulla linea citofonica prescelta, sulla quale si inserirà l’operatore
“B” che risponde;

la chiamata sarà diffusa sulla rete altoparlanti coprendo l’intera area di
competenza; l’operatore “B” sarà dunque invitato a recarsi al più vicino posto
interfonico di risposta;

l’operatore “B” arrivato nella postazione interfonica dovrà sganciare il
microtelefono;

l’operatore “B” dovrà premere il pulsante instabile di inserimento su linea
citofonica e parlare, tenendo il pulsante premuto; i pulsanti di inserimento sulle
linee citofoniche saranno instabili, ma l’impulso di selezione linea verrà
memorizzato dal circuito e quindi non sarà necessario mantenerli premuti
durante la conversazione citofonica.
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L’impianto sarà concepito con amplificazione decentrata, ovvero, tutti i dispositivi
saranno completamente autosufficienti e dotati di amplificatore di potenza, montato
direttamente negli apparecchi o negli altoparlanti.
Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 20 di 21
Questo tipo di impianto consentirà numerosi vantaggi, quali:

La possibilità di aggiungere nuovi posti o nuovi altoparlanti di chiamata, senza
alcuna modifica all’impianto esistente;

la possibilità di regolare singolarmente il volume di suono, adattandolo alle
particolari condizioni di ciascun ambiente;

la possibilità di utilizzare per i collegamenti fonici, normali cavi telefonici con
conduttori di diametro limitato (0,6-0,9 mm);

in caso di avaria di un amplificatore non si preclude il funzionamento dell’intero
impianto.
L’impianto interfono a servizio del deposito Ex Compattatore sarà integrato con
l’impianto interfonico di centrale esistente.
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13 IMPIANTO TD/TP
Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 10/12/2013 Pag. 21 di 21
Nel locale 1 del deposito sarà installata una presa RJ45 al fine di consentire una
connessione tra il Deposito Ex Compattatore con la rete telefonica della centrale del
Garigliano.
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