Sistema di distribuzione Librio 192 Ausiliari elettrici per C40, C60, C120, 194 ID C40, ID, C40 Vigi, I-NA Ausiliari di telecomando per C40, C60 197 Interruttori NG125 200 Ausiliari elettrici per NG125 202 Ausiliari elettrici per C32H-DC, Reflex XC40 205 Interruttori differenziali ID 206 Blocchi Vigi adattabili per interruttori C40 207 Blocchi Vigi adattabili per interruttori C60 208 Blocchi Vigi adattabili per interruttori C120 209 Blocchi Vigi adattabili per interruttori NG125 210 Ausiliari elettrici per blocchi Vigi NG125 212 Blocchi Vigi adattabili e dispositivo di sgancio 213 a distanza MOD per Reflex XC40 Relè di controllo intensità di corrente RCI, 214 tensione RCU, fase RCP Scelta e installazione degli SPD 219 SPD per reti di comunicazione 224 Limitatori di sovratensioni PF, PRD, PRC, PRI 225 Ausiliari elettrici per PRD, PRC, PRI 226 Teleruttori TL 227 Contattori economizzatori CDS 228 Multimetro PM9 230 Contatori d’energia digitali ME 231 Contatori elettronici d’energia CE/CEr 232 Trasformatori di corrente TA 234 Guida di installazione Sistema di distribuzione Librio Il Sistema di Distribuzione Librio si basa su di un concetto estremamente semplice e geniale: il poter mixare, sotto lo stesso ripartitore, prodotti con funzioni differenti quali: ■ interruttori automatici 1P+N e 3P+N; ■ interruttori differenziali; ■ interruttori magnetotermici differenziali 1P+N e 3P+N; ■ ausiliari di segnalazione e comando; ■ ausiliari per il telecomando (contattori e teleruttori); ■ apparecchiature di controllo e comando. Questo è oggi possibile grazie ai ripartitori RP C40 che sono la spina dorsale del Sistema di Distribuzione Librio. Grazie ai ripartitori RP C40 è oggi possibile realizzare quadri elettrici in modo più semplice e professionale: ■ la disposizione degli apparecchi all’interno dei quadri rispecchia fedelmente lo schema elettrico; ■ protezione differenziale generale e gruppi di partenze associate disposte sulla stessa fila; La particolare disposizione dei denti dei ripartitori (per ogni modulo di larghezza sono disponibili sia il dente di neutro che un dente di fase) e la presenza di apposite cave sulla parte alta delle apparecchiature, consentono di affiancare sulla stessa guida DIN e sotto lo stesso ripartitore tutti gli apparecchi di controllo e comando più frequentemente utilizzati nei quadri di distribuzione nei settori domestico e terziario. Gli apparecchi di protezione (sia monofasi che trifasi) vengono alimentati direttamente dal ripartitore e tutti gli ausiliari elettrici e gli apparecchi di controllo e comando possono essere frapposti tra gli apparecchi di protezione (ad esempio ogni apparecchio di controllo e comando può essere posizionato direttamente a fianco del proprio interruttore di protezione. Utilizzo dei ripartitori ■ i ripartitori RP C40 sono tagliabili a misura utilizzando un semplice seghetto, senza dover smontare e rimontare le barrette di rame; ■ i punti di taglio sono identificati da apposite scanalature che semplificano l’accesso del seghetto e permettono di rispettare le corrette dimensioni modulari; ■ con i ripartitori vengono forniti dei copridenti isolanti, che assicurano la copertura dei denti non utilizzati, e delle chiusure laterali per garantire le corrette distanze d’isolamento; 192 partenze disposte in gruppi; organizzazione dei gruppi a scelta dell’installatore in piena libertà, ad esempio: ❑ per tipo di utenze (illuminazione, prese, condizionamento, …); ❑ per zone (uffici, laboratori, …); ■ risparmio di tempo nella realizzazione dei quadri; ■ cablaggi ridotti al minimo indispensabile ed estetica del quadro con un aspetto più curato e professionale. ■ ■ 14889 ■ identificazione delle differenti fasi e del neutro sulla parte anteriore del ripartitore in corrispondenza di ogni dente; ■ i denti sono immobilizzati nell’isolante per semplificarne l’inserimento nei morsetti degli apparecchi; ■ alimentazione possibile tramite: ❑ interruttore generale di gruppo, ❑ cavi inseriti direttamente nei morsetti degli interruttori, ❑ connettori opzionali per cavi di sezione maggiore. Schneider Electric Guida di installazione Installazione ■ posizionare le apparecchiature su Guida DIN; ■ installare il ripartitore; ■ serrare a fondo i morsetti di collegamento per assicurare l’alimentazione dei dispositivi di protezione; ■ posizionare gli appositi copridenti per garantire l’isolamento dei denti non utilizzati. 1 3 2 Rimozione delle apparecchiature È possibile rimuovere un prodotto installato con i ripartitori RP C40 senza dover smontare questi ultimi: ■ aprire l’interruttore di protezione generale della fila; ■ aprire i morsetti dell’apparecchiatura da smontare (➀); ■ portare in posizione di aperto le clips bistabili dell’apparecchio, posizionate sia in alto che in basso, (➁); ■ estrarre il prodotto dalla fila ruotandolo verso l’alto e tirandolo successivamente verso il basso (➂). 2 3 1 14889 Schneider Electric si vigi X40 C32 17508 30mA si S vigi X40 X40a S 14889 14889 N C16 230V~ 4500 400V~ 19464 30mA A 19466 230V~ X40N 300mA A N 40A si 300mA si X40N vigi X40 19423 19499 repère-client sur étiquette 12 mm 17573 Protezione differenziale e magnetotermica/ differenziale di gruppi di partenze È una nuova funzione che si viene a creare con l’utilizzo del Sistema di ripartizione Librio; consiste nell’avere entrata ed uscita cavi sempre a monte, dando così la possibilità di poter installare questi dispositivi sulla stessa linea (guida DIN) degli interruttori tradizionali e di poterli utilizzare come “interruttori generali” di fila. Questo è reso possibile dalla particolare conformazione di interruttori differenziali puri (ID C40) e blocchi differenziali (Vigi C40) che, nella denominazione “uscita a monte” riportano i morsetti di uscita cavi nella parte alta del prodotto consentendo così di alimentare i ripartitori RP C40 e, con questi ultimi, di alimentare gli interruttori per la protezione delle singole partenze. 14889 C16 17573 Protezione magnetotermica/differenziale per le singole partenze È la funzione tradizionalmente utilizzata nei quadri elettrici, con ingresso cavi nei morsetti a monte dell’interruttore magnetotermico ed uscita cavi nei morsetti a valle del blocco differenziale. 2 S ID X40 I6n 0,3A S 193 Ausiliari elettrici per C40, C60, C120, ID C40, ID, C40 Vigi e I-NA Guida di installazione Combinazione degli ausiliari O+SD/OF OF SD MX MN Combinazione degli ausiliari MNx MSU MN s DPN C60 O+SD/OF OF SD MX MN MSU MN s OFS ID o 6 passi (max 54 mm) Contatti ausiliari OF e OFS Contatto di segnalazione guasto SD Contatto ausiliario commutabile OF + SD/OF 194 6 passi (max 54 mm) Applicazione ■ Realizzano, a distanza, la segnalazione sonora o visiva dello stato di “aperto” o “chiuso” dei contatti dell’interruttore a cui sono associati. Caratteristiche ■ Dispositivo di test, posto sul fronte, per verificare il funzionamento dei contatti (ad interruttore aperto) Nota: ■ L’impiego del contatto OFS è obbligatorio qualora l’ID o l'ID C40 dovesse essere equipaggiato con altri ausiliari elettrici. Applicazione ■ Realizza, a distanza, la segnalazione sonora o visiva dello stato di “chiuso” o “aperto su guasto” dei contatti dell’interruttore a cui è associato. Caratteristiche ■ Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell’avvenuta “apertura su guasto” ■ Dispositivo di test, posto sul fronte, per verificare il funzionamento dei contatti (ad interruttore aperto) ■ Dispositivo di reset del contatto posto sul fronte Applicazione ■ Contatto doppio: ❑ Il contatto superiore segnala lo stato di “aperto” o “chiuso” dell’interruttore a cui è associato, ❑ Il contatto inferiore segnala, a scelta: - Stato di “aperto” o “chiuso” (OF) - Stato di “chiuso” o “aperto su guasto” (SD) Caratteristiche ■ Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell’avvenuta “apertura su guasto” ■ Dispositivo di test, posto sul fronte, per verificare il corretto funzionamento del contatto inferiore (commutato su SD) ad interruttore aperto. ■ Dispositivo di reset del contatto SD, posto sul fronte. 14 12 11 chiuso aperto aperto su guasto L + (+) N (-) - 94 92 91 chiuso L (+) + N (- ) L + (+) N (--) chiuso aperto 14 12 11 94/ 92/ 91/ 24 22 21 aperto su guasto/ chiuso aperto/ chiuso L + (+) N (--) Schneider Electric Guida di installazione Bobine di sgancio a lancio di corrente MX+OF Bobine di sgancio di minima tensione MN e MN s Sganciatori d’emergenza MNx Applicazione Realizza l’apertura a distanza dell’interruttore a cui è associata Caratteristiche ■ I morsetti 12 e 14 consentono di realizzare una segnalazione dello stato di “aperto” o “chiuso” dei contatti dell’interruttore associato utilizzando la stessa tensione di alimentazione della bobina ■ Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell’avvenuto sgancio. ■ U> 14 12 C2 C1 (+ ) N (- ) N ( ) L (+) aperto Applicazione ■ Realizza l’apertura a distanza dell’interruttore a cui è associata per: ❑ Arresto d’emergenza ❑ Interruzione dell’alimentazione Caratteristiche ■ Impedisce la richiusura non controllata del carico protetto assicurando così una protezione totale in caso: ❑ Di rischi per l’operatore della macchina utensile in caso di ripartenze improvvise (sega circolare, tornio, ecc.) ❑ Sia necessario controllare la ripartenza di un’installazione in caso di interruzione dell’alimentazione. ■ Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell’avvenuto sgancio. Applicazione ■ Apertura a distanza dell’interruttore associato con ordine volontario: ❑ Pulsante per arresto d’emergenza in apertura (sicurezza positiva). Caratteristiche ■ Insensibile alle variazioni e alla mancanza della rete di alimentazione; ■ L’interruttore associato sgancia solo in caso di interruzione del circuito di comando; ■ In caso di mancanza di tensione di alimentazione: ❑ Non avviene alcuno sgancio, ❑ In caso si rendesse necessario effettuare una apertura d’emergenza dell’interruttore associato: - Agendo sul pulsante d’emergenza non avviene alcuno sgancio - Al ritorno della tensione di alimentazione lo sganciatore MNx “sente” che il circuito di comando è stato interrotto (sgancio d’emergenza) e fa aprire immediatamente l’interruttore associato; ■ La tensione presente sul circuito di comando è la stessa che è presente sul circuito di alimentazione; ■ Per ogni pulsante d’emergenza (o serie di pulsanti d’emergenza) è possibile comandare un solo sganciatore MNx; non è consentito comandare più sganciatori MNx con lo stesso pulsante (o serie di pulsanti). L chiuso U< D1 D2 - L/N U< E1 E2 N L N - L + L/L U< E1 E2 L1 L2 L1 L2 Nota: adatti per installazione solo su interruttori C60/C120. Schneider Electric 195 Guida di installazione Sganciatori MSU per C40, C60, C120, ID, ID C40, C40 Vigi e I-NA Curva di intervento Sganciatore di massima tensione MSU Associato agli interruttori DPN, C60, C120, ID, DPN Vigi o I-NA: t (s) 3 tempo 2 curva di intervento 1 curva di non intervento U (V) 0 250 270 290 310 330 350 370 390 410 430 450 Rilevano le sovratensioni che possono essere generate dalla mancanza del neutro in seguito a: ■ collegamenti difettosi; ■ rottura accidentale del conduttore di neutro. Valori di intervento in caso di sovratensioni a frequenza industriale Tensione tra una fase Tempo minimo Tempo massimo ed il neutro di non intervento di intervento (valore efficace in V) [s] [s] ) 285 Nessun intervento Nessun intervento 310 0,6 2,5 360 0,4 1 410 0,2 0,6 440 0,2 0,6 tensione fase-neutro Applicazione Comandano l’apertura dell’interruttore associato in caso di permanenza delle sovratensioni per un tempo fino a qualche secondo (vedere tabella). Impediscono la richiusura dell’interruttore fintanto che la tensione non si riporta nella soglia nominale. MSU 1P+N U>> U>> N N Schema L1 L2 L3 N 1 2 3 Z1 Z2 Z3 U1 U2 U3 MSU 3P+N L N L Il comparire di tensioni superiori alla tensioni nominale nelle installazioni BT comporta: ■ Guasti alle apparecchiature dovuti a: ❑ Riscaldamento (diminuzione della durata di vita) ❑ Rottura dell'isolante (rischio d’incendio) L1 L2 L3 ❑ Danneggiamento delle schede elettroniche di apparecchiature sensibili ■ Problemi di sicurezza e protezione degli utilizzatori (carico non alimentato ma presenza di tensione sulle fasi). In caso di rottura del neutro, le abitazioni 2 e 3 sono alimentate con un neutro artificiale, creato dalla rete a valle. La tensione fase-neutro è cosi ripartita dal rapporto delle impedenze e può assumere valori elevati. Esempio ■ In funzionamento normale ogni carico (Z1, Z2, Z3) viene alimentato da una tensione di fase ■ In caso di interruzione del neutro, i carichi (Z2 e Z3) si trovano collegati in serie e l’alimentazione diventa U12 (tensione concatenata pari a 400V) Esistono, quindi, due casi di alimentazione: ■ Se Z2 = Z3 non vi è presenza di sovratensioni e ritroviamo, ai morsetti dei carichi, una tensione di 200V (dis. 1) ■ Se Z2 & Z3 vi è presenza di sovratensione e abbassamento di tensione (dis. 2) 1 1 U1 U1 230 V 400 V eff U3 400 V eff 400 V eff U3 230 V 3 2 U2 3 400 V eff 196 400 V eff U2 230 V dis. 1 230 V 2 400 V eff dis. 2 Schneider Electric Ausiliari di telecomando TL C40 e CT C40 per interruttori automatici C40 Guida di installazione Interruttore C40 Interruttore telecomandato C40 = Ausiliario di telecomando TL C40 o CT C40 + Impiego ausiliari di telecomando TL C40 e CT C40 Sono disponibili tre gamme di ausiliari di telecomando adattabili agli interruttori automatici C40: ■ gamma TL C40: realizza la funzione teleruttore (comando impulsivo); ■ gamma CT C40: realizza la funzione contattore (comando mantenuto); ■ gamma CT C40 comando manuale: realizza la funzione contattore con possibilità di comando manuale diretto sul fronte. 1 2 Nota Gli ausiliari di telecomando possono essere associati a tutti gli interruttori C40 nelle versioni magnetotermiche (con e senza blocco differenziale) e magnetotermiche differenziali. L’associazione con i blocchi differenziali è possibile solo con le versioni “uscita a valle”. Installazione Direttamente su un interruttore C40: ■ inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell’interruttore (Dis.1); ■ serrare a fondo i morsetti a valle dell’interruttore (Dis.2). Su un interruttore magnetotermico differenziale C40 Vigi o interruttore :C40 equipaggiato di blocco differenziale Vigi C40 ■ inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle del blocco differenziale (Dis.3); ■ serrare a fondo i morsetti a valle del blocco differenziale (Dis.4). Funzionamento L’alimentazione del circuito di potenza si effettua direttamente dai morsetti a valle dell’interruttore (o blocco differenziale), in questo modo si ottiene un risparmio nei tempi e nei costi di installazioni ed una maggiore sicurezza sui collegamenti. Un ulteriore agevolazione nei collegamenti è rappresentata dalla possibilità di utilizzare il conduttore di neutro dei contatti di potenza per collegare il neutro del circuito di comando: ■ sul lato sinistro dell’ausiliario è presente un selettore di colore azzurro; ruotandolo verso destra il neutro viene derivato direttamente dal neutro del circuito di potenza; ■ contemporaneamente, un dispositivo meccanico, sempre di colore azzurro, va a coprire il morsetto di neutro del circuito di comando, impedendo l’involontario inserimento di cavi all’interno dello stesso. Per applicazioni in cui sia richiesto proteggere con un solo interruttore 2 o più di questi ausiliari di telecomando, si deve agire come segue: ■ aprire la copertura posta a copertura delle viti a valle dell’ausiliario; ■ con un cacciavite svitare le viti; ■ rimuovere la connessione prefabbricata. L’ausiliario è pronto per essere collegato come un contattore o un teleruttore tradizionale. 3 4 Schneider Electric 197 Guida di installazione 3 1 2 6 A1 7 MERLIN GERIN multi 9 Tm 8 C60 1-2 P A1 auto SD auto 230V ~ OF A2 1831 0 6 4 Fig. 1 Blocco a lucchetto RIN IN GE MERL A1 Descrizione (fig.1) 1. Morsetto di arrivo fase 2. Selettore per l’esclusione del comando a distanza 3. Dispositivo di blocco a lucchetto (in posizione di aperto) 4. Leva di comando locale 5. Morsetto di arrivo neutro 6. Clip di fissaggio all’interruttore 7. Perno di comando 8. Indicatore meccanico di segnalazione bobina alimentata. Applicazione I blocchi Tm, funzionanti con comando di tipo mantenuto, realizzano la funzione di comando a distanza degli interruttori automatici C60 con correnti nominali da 0,5 a 63 A, anche corredati di blocco Vigi. La leva di comando frontale (rif.4) consente di effettuare, in ogni momento, il comando locale sull’insieme telecomando + interruttore. A2 5 Telecomando Tm per interruttori automatici C60 Applicazione Utilizzato per impedire manovre accidentali dell’insieme interruttore + telecomando qualora si stiano effettuando delle manutenzioni a valle. MERLIN GERIN multi 9 Tm C60 1-2 P A1 auto SD 230V ~ OF auto A2 18310 A2 A2 Nota Il dispositivo incorporato sul fronte del telecomando funziona solo ad interruttore in posizione di “aperto”. Installazione Togliere il tappo adesivo posto sul lato sinistro dell’interruttore automatico ■ Assicurarsi che le leve di comando di interruttore e telecomando (rif.4) siano in posizione di “aperto” ■ Escludere il comando a distanza del telecomando spostando verso l’alto il selettore blu posto sul fronte (rif. 2) ■ Estrarre il dispositivo di blocco a lucchetto integrato sul fronte del telecomando (rif. 3) ■ Affiancare il telecomando all’interruttore e rendere solidale l’insieme tramite le clips arancioni di fissaggio (rif.6) ■ Portare in posizione di “inserito” il dispositivo di blocco a lucchetto (rif.3) ■ Ripristinare il comando a distanza spostando verso il basso il cursore blu frontale (rif.2) ■ Effettuare 3 manovre “in bianco” (senza alimentazione) per verificare la corretta associazione dei componenti. ■ Per realizzare il blocco a lucchetto (fig.2) Aprire il circuito di comando (leva in posizione di “aperto”) ■ Escludere il comando a distanza spostando verso l’alto l’apposito cursore blu frontale (rif.2) ■ Estrarre il dispositivo di blocco ■ Inserire un lucchetto (fino a ø 7 mm) o un filo per la piombatura (ø > 1 mm). ■ Fig. 2 Collegamento Schema di collegamento standard con ordine di tipo mantenuto (fig.3): ■ È possibile effettuare il riarmo in caso di apertura su guasto aprendo il circuito di comando per un tempo * 1,5 secondi. L A1 OF SD Tm C60 A2 N Fig. 3 Schema di collegamento con esclusione del riarmo a distanza dell’interruttore telecomandato in caso di apertura su guasto (fig.4): ■ Collegare un contatto di segnalazione guasto SD in serie alla linea di alimentazione del Tm; ■ Dopo aver eliminato la causa del guasto, si deve obbligatoriamente effettuare una richiusura manuale. L A1 SD Tm 92 C60 91 A2 N Fig. 4 198 Schneider Electric Guida di installazione Combinazione degli ausiliari OF + SD/OF SD OF MN MX aggancio a scatto collegare con cavo se si usano gli ausiliari elettrici max. 54 mm Tm collegamento elettrico e meccanico con "clip" o o ACT o interruttore C60 ACTc OFF ATm OFF Vigi C60 T SD obbligatorio collegamento con cavo aggancio a scatto ATm3 collegamento con cavo Ausiliari di segnalazione OF, SD, OF+SD/OF Utilizzando gli stessi ausiliari di segnalazione della gamma di interruttori C60 è possibile realizzare la segnalazione a distanza, visiva o sonora, degli stati: ■ Di “aperto” o “chiuso” ■ Di “chiuso” o “apertura su guasto” dell’interruttore associato. Bobine di sgancio MX+OF, MN, MNs, MSU Utilizzando le bobine di sgancio della gamma di interruttori C60 è possibile realizzare l’apertura a distanza dell’interruttore associato per: ■ Lancio di corrente; ■ Minima tensione Ausiliari di comando ACTt, ACTc ■ Massima tensione. Utilizzando gli ausiliari di comando dei contattori CT, è possibile realizzare comandi: ■ Temporizzati (ACTt) ■ Impulsivi/mantenuti (ACTc) Schneider Electric 199 Guida di installazione Interruttori NG125 Gli interruttori NG125 si montano a scatto su guida DIN come tutti gli interruttori modulari. Nella versioni 3P e 4P la clip di fissaggio bistabile è in metallo ed è azionabile anche dal fronte dell’apparecchio, consentendo così il corretto posizionamento dell’interruttore con la massima comodità. Il posizionamento e la rimozione degli apparecchi 3P e 4P si effettua ruotando di 1/2 giro un apposita vite posizionata sul fronte dell’interruttore. Installazione Leva di comando centrale a 3 posizioni Chiuso (dis. 1) Funzionamento normale ■ Sganciato (dis. 2) ❑ Sovraccarico ❑ Cortocircuito ❑ Intervento del blocco differenziale associato ❑ Apertura a distanza tramite sganciatori MX+OF, MN o MNx ❑ Pressione del tasto di prova “push to trip” ■ Aperto (dis. 3) ❑ Sezionamento dei contatti ■ ❑ Dis. 1 Tasto di prova “push to trip” 200 Dis. 2 La posizione di sganciato è visualizzata, oltre che dalla posizione centrale della leva di comando, anche da un indicatore meccanico di colore rosso posto sul fronte dell’interruttore. Per riarmare l’interruttore automatico occorre portare la leva di comando in posizione “aperto” e successivamente, una volta eliminato il guasto, riportarla in posizione di chiuso. Dis. 3 Dispositivo meccanico che permette di verificare il corretto funzionamento del sistema di sgancio. Premendolo, la leva dell’interruttore automatico deve portarsi nella posizione centrale di “interruttore sganciato”. Sul fronte dell’interruttore è visibile la condizione di “sganciato” tramite: ■ Indicatore meccanico di colore rosso ■ Leva di comando in posizione centrale Schneider Electric Guida di installazione Morsetti intercambiabili collegamento con barre o capicorda 5L3 3L2 1L1 GERIN MERLIN NG125 I . ON Gli interruttori NG125 con corrente nominale da 80 a 125 A permettono, utilizzando gli appositi kit di fissaggio, il collegamento diretto di: ■ Capicorda per cavi in rame fino a 50 mm2 ■ Capicorda speciale per cavi in rame fino a 70 mm2 ■ Barre da 16x3 mm o 15x4 mm Per effettuare il collegamento: ■ Rimuovere la copertura dei morsetti facendola scorrere in avanti ■ Rimuovere i morsetti standard ■ Fissare le barre o i capicorda all’interruttore utilizzando le viti ed i dadi contenuti nel kit di fissaggio ■ Installare i separatori di fase (contenuti nel kit di fissaggio) facendoli scorrere nelle apposite scanalature GERIN MERLIN NG125 I . ON Morsetti intercambiabili collegamento con cavi in alluminio 5L3 3L2 1L1 GERIN MERLIN NG125 I . ON ■ Gli interruttori NG125 con corrente nominale da 80 a 125 A permettono, utilizzando gli appositi kit di fissaggio, il collegamento diretto di cavi in alluminio fino a 70 mm2 ■ Rimuovere la copertura dei morsetti facendola scorrere in avanti ■ Rimuovere i morsetti standard ■ Inserire i morsetti per cavi in alluminio ■ Riposizionare la copertura dei morsetti I morsetti di ripartizione isolati permettono il collegamento contemporaneo fino a 3 cavi per polo. Si fissano all’interruttore serrandoli nel morsetto standard. Morsetti di ripartizione isolati GERIN MERLIN NG125 I . ON Schneider Electric 201 Ausiliari elettrici per interruttori NG125 Guida di installazione Combinazione degli ausiliari MERLIN GERIN NG125 Mg OF + SD Mg Mg OF + SD MX I . ON ausiliari sganciatori interruttori OF+OF OF+SD OF+OF/SD MN, MX, MN s MNx NG125 Contatti ausiliari OF + OF Applicazione Doppio contatto ausiliario ■ Realizza, a distanza, la segnalazione sonora o visiva dello stato di “aperto” o “chiuso” dei contatti dell’interruttore a cui sono associati. L + o (+) N o (--) L + o (+) N o -(-) L + o (+) N o (--) L o N o (--) chiuso aperto 14 12 11 24 22 21 aperto chiuso Contatto ausiliario e di segnalazione guasto OF + SD Applicazione Contatto ausiliario + contatto di segnalazione guasto ■ Realizza, a distanza, la segnalazione sonora o visiva dello stato di ❑ “aperto” o “chiuso” (OF) ❑ “chiuso” o “aperto su guasto” (SD) dei contatti dell’interruttore a cui sono associati. chiuso aperto 14 12 11 98 96 95 aperto su guasto/ chiuso Contatto ausiliario commutabile OF + OF/SD Applicazione ■ Contatto doppio: ❑ Il contatto superiore segnala lo stato di “aperto” o “chiuso” dell’interruttore a cui è associato, ❑ Il contatto inferiore segnala, a scelta: - Stato di “aperto” o “chiuso” (OF) - Stato di “chiuso” o “aperto su guasto” (SD) chiuso/ aperto + (+) L + (+) N oo (- ) L o N o (--) chiuso aperto 14 12 11 98 96 95 24 22 21 aperto su guasto/ chiuso 202 chiuso/ aperto (+) + Schneider Electric Guida di installazione Bobine di sgancio a lancio di corrente MX+OF Bobine di sgancio di minima tensione MN e MN s Sganciatori d’emergenza MNx Applicazione Realizza l’apertura a distanza dell’interruttore a cui è associata Caratteristiche ■ I morsetti 12 e 14 consentono di realizzare una segnalazione dello stato di “aperto” o “chiuso” dei contatti dell’interruttore associato utilizzando la stessa tensione di alimentazione della bobina ■ Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell’avvenuto sgancio. ■ Applicazione Realizza l’apertura a distanza dell’interruttore a cui è associata per: ❑ Arresto d’emergenza ❑ Interruzione dell’alimentazione Caratteristiche ■ Impedisce la richiusura non controllata del carico protetto assicurando così una protezione totale in caso: ❑ Di rischi per l’operatore della macchina utensile in caso di ripartenze improvvise (sega circolare, tornio, ecc.) ❑ Sia necessario controllare la ripartenza di un’installazione in caso di interruzione dell’alimentazione. ■ Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell’avvenuto sgancio. U> 14 12 C2 C1 L o + (+) chiuso aperto N o ( -) ■ Applicazione Apertura a distanza dell’interruttore associato con ordine volontario: ❑ Pulsante per arresto d’emergenza in apertura (sicurezza positiva). Caratteristiche ■ Insensibile alle variazioni e alla mancanza della rete di alimentazione; ■ L’interruttore associato sgancia solo in caso di interruzione del circuito di comando; ■ In caso di mancanza di tensione di alimentazione: ❑ Non avviene alcuno sgancio, ❑ In caso si rendesse necessario effettuare una apertura d’emergenza dell’interruttore associato: - Agendo sul pulsante d’emergenza non avviene alcuno sgancio - Al ritorno della tensione di alimentazione lo sganciatore MNx “sente” che il circuito di comando è stato interrotto (sgancio d’emergenza) e fa aprire immediatamente l’interruttore associato; ■ La tensione presente sul circuito di comando è la stessa che è presente sul circuito di alimentazione; ■ Per ogni pulsante d’emergenza (o serie di pulsanti d’emergenza) è possibile comandare un solo sganciatore MNx; non è consentito comandare più sganciatori MNx con lo stesso pulsante (o serie di pulsanti). U< D1 D2 N ou -(-) L ou +(+) Ph/N ■ Schneider Electric U< E1 E2 N L N (--) L (+) + Ph/Ph U< E1 E2 L1 L2 L1 L2 203 Guida di installazione Interruttori NG125 prese di tensione “fast-on” I morsetti a monte degli interruttori NG125 nelle versioni 3P e 4P sono dotati di prese di tensione “fast-on” che permettono l’alimentazione diretta dei circuiti ausiliari per l’apertura, la segnalazione e la misura. I circuiti alimentati tramite le prese di tensione devono prevedere una protezione adeguata. Il collegamento si effettua con Fast-on da 6,35 mm. Prese di tensione Collegamento degli ausiliari Segnalazione presenza tensione Comando d’emergenza con MX+OF MX + OF N L U> 14 12 C2 C1 NG125 NG125 Segnalazione con contatto OF O+F 24 22 204 N L 21 NG125 Segnalazione con contatto SD SD 94 92 N L 91 NG125 Schneider Electric Ausiliari elettrici per interruttori C32H-DC, Reflex XC40 Guida di installazione Combinazione degli ausiliari OF SD C32H-DC MN MN S MX MX+OF o Contatti ausiliari OF Reflex XC40 MX+OF MX MN MN S o Applicazione ■ Realizzano, a distanza, la segnalazione sonora o visiva dello stato di “aperto” o “chiuso” dei contatti dell’interruttore a cui sono associati. Caratteristiche ■ Dispositivo di test, posto sul fronte, per verificare il funzionamento dei contatti (ad interruttore aperto) (+) chiuso aperto (-) Contatto di segnalazione guasto SD Bobine di sgancio a lancio di corrente MX+OF Bobine di sgancio di minima tensione MN e MN s Schneider Electric Applicazione ■ Realizza, a distanza, la segnalazione sonora o visiva dello stato di “chiuso” o “aperto su guasto” dei contatti dell’interruttore a cui sono associati. Caratteristiche ■ Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell’avvenuta “apertura su guasto” ■ Dispositivo di test, posto sul fronte, per verificare il funzionamento dei contatti (ad interruttore aperto) Dispositivo di reset del contatto posto sul fronte (+) Applicazione ■ Realizza l’apertura a distanza dell’interruttore a cui è associata Caratteristiche ■ I morsetti 12 e 14 consentono di realizzare una segnalazione dello stato di “aperto” o “chiuso” dei contatti dell’interruttore associato utilizzando la stessa tensione di alimentazione della bobina ■ Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell’avvenuto sgancio. (+) Applicazione ■ Realizza l’apertura a distanza dell’interruttore a cui è associata per: ❑ Arresto d’emergenza ❑ Interruzione dell’alimentazione Caratteristiche ■ Impedisce la richiusura non controllata del carico protetto assicurando così una protezione totale in caso: ❑ Di rischi per l’operatore della macchina utensile in caso di ripartenze improvvise (sega circolare, tornio, ecc.) ❑ Sia necessario controllare la ripartenza di un’installazione in caso di interruzione dell’alimentazione. ■ Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell’avvenuto sgancio. (+) funzionamento normale guasto (-) aperto chiuso (-) (-) 205 Guida di installazione Interruttori differenziali ID Impiego in una rete trifase senza neutro di un ID 4 poli Un interruttore ID 4 poli può essere correttamente impiegato in una rete trifase senza neutro utilizzando i seguenti accorgimenti: Impiego in una rete trifase 220/240 V Alimentazione da monte Alimentazione da valle Non utilizzare il neutro per interrompere una delle fasi. È necessario realizzare un cavallotto tra i seguenti morsetti in uscita: ■ N e 4: alimentazione da monte; ■ N e 3: alimentazione da valle. Nota Utilizzare cavo in rame isolato di sezione da 1,5 a 2,5 mm2. 36 12 12 18 Impiego in una rete trifase 380/415 V Alimentazione da monte Alimentazione da valle Non utilizzare il neutro per interrompere una delle fasi. È necessario inserire una resistenza (R = 4 W) tra i seguenti morsetti in uscita: ■ N e 4: alimentazione da monte; ■ N e 3: alimentazione da valle. Nota Utilizzare resistenze con valori come da tabella: 6n [mA] I6 R [1] istantanei 30 2400 100 820 300/500 270 selettivi 300/500 320 36 12 18 206 Schneider Electric Blocchi Vigi adattabili per interruttori automatici C40 Guida di installazione Interruttore C40 Interruttore differenziale C40 Blocco Vigi C40 + = Impiego blocchi Vigi C40 Sono disponibili due gamme di blocchi differenziali Vigi C40 adattabili agli interruttori automatici C40: ■ gamma 25A: solo per gli interruttori automatici C40 con valori di In ) 25 A; ■ gamma 40A: per tutti gli interruttori automatici C40 con valori di In da 1 a 40 A. Nota La gamma 25A è dotata di dispositivi di interdizione che ne impediscono il montaggio su interruttori automatici con valori di In superiori. Funzionamento Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al momento della sua messa in tensione. Se ne raccomanda la verifica una volta al mese. L’apertura su guasto differenziale è indicata dalla leva di comando in posizione di sganciato e dalla comparsa della relativa banda rossa. Il riarmo del blocco Vigi avviene simultaneamente al riarmo della leva dell’interruttore. 1 3 Installazione ■ Togliere la copertura adesiva posta sul lato destro dell’interruttore; ■ Inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell’interruttore (Dis.1); ■ Agganciare il blocco Vigi all’interruttore tramite la clip arancione di blocco (Dis.2): tale operazione garantisce l’inviolabilità dell’insieme e può essere eseguita una sola volta. Un eventuale smontaggio dell’insieme interruttore + blocco Vigi ne danneggia in modo visibile e permanente il dispositivo di blocco; ■ Serrare a fondo i morsetti a valle dell’interruttore (Dis.3) 3 Schneider Electric 207 Guida di installazione Interruttore C60 Interruttore differenziale C60 = RIN GE RLIN lti 9 ME u RIN IN GE MERL ti 9 mul gi C60 vi m 60N C Blocchi Vigi adattabili per interruttori automatici C60 Blocco Vigi C60 + Impiego blocchi Vigi C60 Sono disponibili 3 gamme di blocchi differenziali Vigi C60 adattabili agli interruttori automatici: ■ gamma 25 A: solo per gli interruttori automatici C60 con valori di In )25 A; ■ gamma 40 A: per gli interruttori automatici C60 con valori di In )40 A; ■ gamma 63 A: per tutti gli interruttori automatici C60 con valori di In da 0,5 a 63 A. Nota ■ Le gamme 25 e 40 A sono dotate di dispositivi di interdizione che ne impediscono il montaggio su interruttori automatici con valori di In superiori; ■ per interruttori automatici C60L-MA utilizzare blocchi differenziali Vigi della gamma 63 A. Fig.1 RIN IN GE MERL ti 9 mul gi C60 vi RIN IN GE MERL ti 9 mul 60N C Installazione ■ Togliere il tappo adesivo posto sul lato destro dell’interruttore automatico; ■ posizionare il blocco Vigi in modo da introdurre le connessioni presagomate all’interno dei morsetti a valle dell’interruttore automatico (fig. 1); ■ quando il blocco Vigi è correttamente posizionato sull’interruttore automatico, rendere solidale l’insieme tramite il gancio arancione di blocco (fig. 2); ■ con un cacciavite serrare a fondo i morsetti a valle dell’interruttore automatico al cui interno sono state inserite le connessioni presagomate; ■ segregare i morsetti a valle dell’interruttore automatico tramite il “coprimorsetti” fornito con il blocco Vigi e bloccarlo premendo il dispositivo arancione (fig. 3). Tale operazione garantisce l’inviolabilità dell’insieme e può essere eseguita soltanto una volta (fig. 4). Un eventuale smontaggio danneggia in maniera visibile e permanente il coprimorsetti. RIN N GE MERLI ti 9 mul gi C60 vi RIN N GE MERLI ti 9 mul 60N C Fig.3 RIN N GE MERLI ti 9 mul gi C60 vi N MERLI GERIN 9 multi N C60 Fig.2 Funzionamento Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al momento della sua messa in tensione. Se ne raccomanda la verifica una volta al mese. L’apertura su guasto differenziale è indicata dalla comparsa di un dispositivo meccanico rosso posto sul fronte del blocco Vigi. La gamma dei blocchi Vigi C60 presenta la particolarità di poter intervenire sul collegamento meccanico tra la leva del blocco Vigi e quella dell’interruttore automatico. All’interno della leva del blocco Vigi è presente un nottolino scorrevole che consente: ■ quando è estratto: di riarmare l’insieme interruttore automatico + blocco Vigi con una sola manovra, alla richiusura dell’interruttore automatico; ■ quando è rientrato: di riarmare separatamente i due elementi. Il blocco Vigi deve essere riarmato prima di riarmare l’interruttore automatico. Fig.4 208 Schneider Electric Blocchi Vigi adattabili per interruttori automatici C120 Guida di installazione Intettuttore C120 Intettuttore differenziale C120 = Blocco Vigi C120 + Impiego blocchi Vigi C120 È disponibile una gamma di blocchi differenziali Vigi C120, con valori di In ) 125 A, associabili agli interruttori automatici C120. Fig.1 Fig.2 Nota I blocchi differenziali Vigi C120 sono dotati di dispositivi di interdizione che ne impediscono il montaggio su interruttori con numero di poli non compatibili tra di loro e con interruttori automatici serie C60. Installazione ■ Togliere la copertura adesiva posta sul lato destro dell’interruttore; ■ Inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell’interruttore (fig. 1); ■ Agganciare il blocco Vigi all’interruttore tramite la clip arancione di blocco (fig. 2); ■ Serrare a fondo i morsetti a valle dell’interruttore; ■ Segregare i morsetti a valle dell’interruttore con l’apposito coprimorsetti piombabile (fornito con il blocco differenziale) e bloccare quest’ultimo al corpo dell’interruttore agendo sull’apposito dispositivo arancione (fig. 3 e 4). Tale operazione garantisce l’inviolabilità dell’insieme e può essere eseguita una sola volta. Un eventuale smontaggio dell’insieme interruttore + blocco Vigi ne danneggia in modo visibile e permanente il coprimorsetti. Funzionamento Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al momento della sua messa in tensione. Se ne raccomanda la verifica una volta al mese. L’apertura su guasto differenziale è indicata dalla leva di comando in posizione di sganciato e dalla comparsa della relativa banda rossa . Come la gamma di blocchi Vigi C60, i Vigi C120 presentano la particolarità di poter effettuare il riarmo simultaneo dell’insieme interruttore + blocco Vigi; è sufficiente portare in posizione di “estratto” l’apposito nottolino presente nella leva di riarmo del blocco Vigi stesso. Fig.3 Fig.4 Schneider Electric 209 Blocchi Vigi adattabili per interruttori automatici NG125 Guida di installazione Interruttore differenziale NG125 Blocco Vigi NG125 Interruttore NG125 = + Impiego blocchi Vigi NG125 Sono disponibili 2 gamme di blocchi differenziali Vigi NG125 adattabili agli interruttori automatici e non automatici: ■ Gamma 63 A: solo per gli interruttori NG125 con valori di In ) 63 A; ■ Gamma 125 A: solo per gli interruttori NG125 con valori di In 80 8 125 A sh puto trip Fig. 1 Nota Entrambe le gamme sono dotate di dispositivi di interdizione che ne impediscono il montaggio su interruttori con valori di In e/o numero di poli non compatibili tra di loro. push to trip push to trip Fig. 2 Installazione ■ Togliere la copertura adesiva posta sul lato destro dell’interruttore; ■ Inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell’interruttore (fig. 1); ■ Agganciare il blocco Vigi all’interruttore tramite le clips di accoppiamento (fig. 2); ■ Serrare a fondo i morsetti a valle dell’interruttore; ■ Coprire i morsetti a valle dell’interruttore con l’apposito coprimorsetti piombabile (fornito con il blocco differenziale) (fig. 3). Fig.3 Blocchi Vigi regolabili 1 2 test mensuel test monthly vigi NG 125 125A I 6n 10 50 0,3 0,5 0 60 1 test I 6n (%) 3 150 3 A 6t (ms) 19049 4 5 Fig. 5. 210 Descrizione (fig. 3) 1. Selettore di regolazione della sensibilità 2. Dispositivo per l’esclusione del dispositivo di preallarme durante i test dielettrici 3. Selettore di regolazione del tempo di intervento 4. Selettore di regolazione della soglia di preallarme 5. LED di visualizzazione del preallarme Caratteristiche generali I blocchi Vigi regolabili NG125 (I/S e I/S/R) sono regolabili in: ■ Tempo di intervento ❑ I/S: 0/60 ms ❑ I/S/R: 0/60/150 ms ■ Sensibilità ❑ I/S: 300/500/1000 mA ❑ I/S/R: 300/500/1000/3000 mA Funzionamento Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al momento della sua messa in tensione. Se ne raccomanda la verifica una volta al mese. L’apertura su guasto differenziale è indicata: ■ Sul fronte, dalla leva di comando in posizione di sganciato e comparsa della relativa banda rossa (fig. 4) ■ A distanza, attraverso un contatto ausiliario SDV. A differenza dei blocchi differenziali Vigi C60 e Vigi C120, il blocco Vigi NG125 non consente il riarmo simultaneo dell’insieme interruttore + blocco differenziale; per procedere alla richiusura dell’insieme si dovrà procedere come segue: 1. Chiudere la leva di comando del blocco Vigi 2. Chiudere la leva di comando dell’interruttore associato. N vigi 00 I6N 0,3 el mensuly test month test S 275 30 10 80 Fig. 4 I blocchi Vigi regolabili tipo “I/S/R” sono, inoltre, dotati della funzione di “preallarme” per segnalare il raggiungimento di una soglia preimpostata di corrente di dispersione. Il preallarme è regolabile dal 10 al 50% della sensibilità impostata (I6n). La segnalazione del preallarme avviene: ■ Localmente tramite LED posto sul fronte del blocco Vigi; ■ A distanza attraverso un contatto Na integrato nel blocco Vigi. La funzione di preallarme deve essere esclusa durante i test dielettrici estraendo la linguetta rossa presente sul fronte della scheda di regolazione (rif.2); la linguetta viene reinserita all’atto della richiusura dello sportello trasparente (piombabile) frontale. Schneider Electric Guida di installazione Blocchi Vigi adattabili per interruttori automatici NG125 Morsetti intercambiabili collegamento con barre o capicorda 5L3 3L2 1L1 I blocchi differenziali Vigi NG125 con corrente nominale da 80 a 125 A permettono, utilizzando gli appositi kit di fissaggio, il collegamento diretto di capicorda per cavi in rame fino a 50 mm2 GERIN MERLIN NG125 I . ON Per effettuare il collegamento: ■ Rimuovere la copertura dei morsetti facendola scorrere in avanti ■ Rimuovere i morsetti standard ■ Fissare i capicorda all’interruttore utilizzando le viti ed i dadi contenuti nel kit di fissaggio GERIN MERLIN NG125 I . ON Morsetti intercambiabili collegamento con cavi in alluminio ■ I blocchi differenziali Vigi NG125 con corrente nominale da 80 a 125 A permettono, utilizzando gli appositi kit di fissaggio, il collegamento diretto di cavi in alluminio fino a 50mm2 5L3 3L2 1L1 GERIN MERLIN NG125 I . ON Morsetti di ripartizione isolati Per effettuare il collegamento: ■ Rimuovere la copertura dei morsetti facendola scorrere in avanti ■ Rimuovere i morsetti standard ■ Inserire i morsetti per cavi in alluminio ■ Riposizionare la copertura dei morsetti I morsetti di ripartizione isolati permettono il collegamento contemporaneo fino a 3 cavi per polo. Si fissano al blocco differenziale serrandoli nel morsetto standard. GERIN MERLIN NG125 I . ON Schneider Electric 211 Ausiliari elettrici per blocchi Vigi NG125 Guida di installazione Installazione ■ Rimuovere il tappo posto nella parte alta del blocco Vigi (Fig. 1); ■ Introduzione l'ausiliario nel blocco Vigi premendolo a fondo (Fig. 2). Combinazione degli ausiliari SDV MXV push to trip Applicazione ■ Realizzano, a distanza, la segnalazione sonora o visiva dello stato di “chiuso” (SDV Nc) o di “apertura su guasto differenziale” (SDV Na) dell’insieme interruttore + blocco Vigi al quale sono associati. Contatti ausiliari SDV 11/13 12/14 NO NF 250 V AC SDV Applicazione Realizza l’apertura a distanza dell’insieme interruttore + blocco Vigi al quale è associata. M1 Bobina di sgancio a lancio di corrente MXV M2 M1 U> ■ M2 110 V DC l < 50 m 110 - 240 V AC M1 ACTp cod. 15920 MXV i * 1 mA M2 110 V DC l * 50 m 110 - 240 V AC 212 Schneider Electric Guida di installazione Blocchi Vigi adattabili e dispositivo di sgancio a distanza MOD per interruttori telecomandati Reflex XC40 Interruttore differenziale telecomandato Reflex XC40 Interruttore Reflex XC40 108 90 4p 3p 2p 4p 3p 2p 72 5 108 90 72 5 9 = T 9 20 Blocco Vigi Reflex XC40 + 9 T 9 13 20 2 4 test mensuel monthly monatlich mensile mensual Fig.1 Coprimorsetti per Reflex XC40 13 Impiego È disponibile una gamma di blocchi differenziali Vigi Reflex, con valori di In )40 A, associabili agli interruttori telecomandati Reflex XC40. Installazione ■ Togliere il tappo a vite posto sul lato destro dell’interruttore automatico; ■ posizionare il blocco Vigi e fissarlo all’interruttore utilizzando le 2 viti fornite; ■ inserire i cavi del blocco Vigi nei morsetti a valle dell’interruttore, quindi serrare a fondo le viti; ■ montare i coprimorsetti (fig.1) adatti a tutti gli interruttori; ■ i coprimorsetti sono dotati di un dispositivo per la piombatura che assicura l’inviolabilità dell’insieme. Impiego MOD L’ausiliario MOD può essere utilizzato unicamente con blocchi per Reflex XC40. Fig. 2 Installazione Il dispositivo di sgancio a distanza MOD si installa affiancandolo al lato destro del blocco Vigi ed agganciandolo alla guida DIN. Non vi è alcun collegamento meccanico tra il dispositivo MOD ed il blocco Vigi. Il dispositivo MOD si collega direttamente al blocco Vigi tramite una presa speciale fornita con lo stesso. Funzionamento Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al momento della sua messa in tensione. Se ne raccomanda la verifica una volta al mese. L’apertura su guasto differenziale è indicata dalla comparsa di un dispositivo meccanico rosso posto sul fronte del blocco Vigi. Il riarmo dell’insieme interruttore automatico + blocco Vigi, in seguito allo sgancio causato da un guasto differenziale, è simultaneo e si effettua con una sola manovra. Funzione Il dispositivo MOD prende il posto dello sganciatore a lancio di corrente quando l’interruttore automatico è equipaggiato di blocco Vigi, realizzando: ■ apertura a distanza di un circuito; ■ riporto a distanza del pulsante di test (T) (test da effettuare mensilmente). Nota Un MOD può essere comandato da uno o più pulsanti, viceversa un solo pulsante non può alimentare più MOD. Eventualmente si può utilizzare un pulsante a più contatti indipendenti. Nota importante Qualora l’interruttore automatico differenziale fosse alimentato da valle sarà impossibile l’utilizzo del dispositivo MOD (fig.2). Per un corretto utilizzo del dispositivo MOD alimentare l’interruttore automatico differenziale da monte (fig.3). Fig. 3 Schneider Electric 213 Relé di controllo intensità di corrente RCI Guida di installazione Collegamento N P = 3 VA ■ 0,15 A ) Ir ) 1,5 A 1 A ) Ir ) 10 A z z 1 3 5 7 1 3 5 7 2 2 4 6 8 4 R 6 8 6v R Diagrammi di controllo della corrente Reset memo memo memo memo ON ON OFF OFF a 230 V 1 230 V 1 0 0 I I Ir Ir soglia > Ir isteresi 0 1 t 1 t t 0 0 t 4 6 8 R R R R R R R R R R R a 230 V 230 V 1 1 0 0 isteresi I I Ir Ir < Ir soglia 0 0 4 6 8 1 t 1 t t 0 0 t 4 6 8 R 214 R R R R R Funzionamento Il relé di controllo RCI rileva le variazioni di intensità di corrente rispetto alla soglia impostata sul potenziometro “seuil (%) threshold”; ■ in funzione del posizionamento del selettore “Ir”, il relé RCI rileva un innalzamento o un abbassamento di corrente; ■ il superamento della soglia può essere memorizzato utilizzando il selettore “memo”; ■ l’isteresi viene considerata in caso di superamento della soglia nei due sensi; ■ un led luminoso (R) posto sul fronte del relé RCI segnala la commutazione del contatto in uscita sui morsetti 4 e 6; ■ quando il valore di corrente supera la soglia impostata sul potenziometro “seuil (%) threshold”, il contatto in uscita commuta sui morsetti 4 e 6 e si accende il led frontale; ■ una interruzione dell’alimentazione chiude il contatto il contatto in uscita tra i morsetti 4 e 6 (sicurezza positiva); ■ controllo dell’intensità di corrente senza memorizzazione del guasto (selettore “memo” posizionato su OFF): il contatto in uscita ridiventa passante tra i morsetti 4 e 8 quando l’intensità di corrente raggiunge la soglia prefissata (( il valore di isteresi) per riavviare il carico senza pericoli; ■ controllo dell’intensità di corrente con memorizzazione del guasto (selettore “memo” posizionato su ON): il contatto in uscita rimane passante tra i morsetti 4 e 6 finché non viene effettuato un “reset” per azione manuale sul selettore “memo”. ■ 0 4 6 8 Collegamento Il relé RCI si collega direttamente alla rete di alimentazione delle apparecchiature (per la parte di misura) o del motore; ■ in funzione della corrente nominale (In) dell’impianto utilizzare i morsetti: ❑ 3 e 5: 0,15 8 1,5 A ❑ 3, 5 e 7 (con ponticello tra 5 e 7): 1 8 10 A ■ in caso di guasto, il relé RCI può agire su: ❑ un dispositivo di segnalazione sonora o luminosa ❑ il contattore di comando del motore, ❑ l’interruttore di protezione del motore attraverso uno sganciatore: - a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6 - di minima tensione (MN): morsetti 4 e 8. ■ 10 A (cos = 1) 250 V 4 6 8 4 6 8 Impiego Il relé RCI è destinato a proteggere le apparecchiature di un impianto elettrico contro gli effetti dovuti a variazioni di corrente rispetto ad una corrente prefissata; ■ è particolarmente indicato per la protezione dei motori contro: ❑ rischi di avviamenti troppo lunghi ❑ rischio di bloccaggio del rotore ❑ viene installato a complemento della protezione e del comando dei motori stessi. 230 V 50…60 Hz L R R R R R Schneider Electric Guida di installazione 230 V 5% hyst. 0,1s tempo a OFF memo > Ir 100 % seuil threshold Ir < 10 % seuil threshold R 4 6 8 Stop seuil threshold R 4 6 8 stop stop R 4 6 8 seuil threshold R 4 6 8 Stop R 4 6 8 seuil threshold Regolazione Dopo avere correttamente collegato il relé in funzione della corrente nominale dell’installazione, effettuare le regolazioni nell’ordine indicato: ❑ posizionare il potenziometro “seuil (%) threshold” su 100% (>Ir) o 10% (<Ir) ❑ ruotare lentamente il potenziometro “seuil (%) threshold” fino al raggiungimento della soglia di guasto del relè (led rosso acceso) ❑ selezionare un valore di “seuil (%) threshold” leggermente superiore a questa soglia in funzione delle vostre esigenze (led rosso spento) ❑ regolare l’isteresi dal 5% al 50% della soglia di corrente preselezionata su “seuil (%) threshold” utilizzando il potenziometro “hyst.” ❑ regolare la temporizzazione, da 0,1s a 10s, utilizzando il potenziometro “t(s)” ❑ selezionare la funzione di memorizzazione del guasto posizionando il selettore “memo” su ON o OFF. ■ seuil threshold 5% Ir 50% Ir 0,1 s 10 s R 4 6 8 hyst. t (s) memo memo OFF Schneider Electric ON 215 Relé di controllo tensione RCU Guida di installazione Collegamento Impiego Il relé RCU è destinato: ❑ a proteggere le apparecchiature di un impianto elettrico contro gli effetti dovuti a variazioni di tensione (rete instabile) rispetto ad una tensione prefissata ❑ a disinserire il carico di una batteria se la tensione di quest’ultima scende al di sotto di una soglia prefissata ❑ ad inserire un gruppo elettrogeno, se si verifica un abbassamento o una interruzione della tensione di alimentazione; ■ questo relè è particolarmente indicato per: ❑ assicurare una continuità di servizio ❑ proteggere dei motori: - viene installato a complemento della protezione e del comando dei motori stessi. 230 V 50/60 Hz L N ■ P = 3 VA 50 V - 500 V z 10 V - 100 V z 4 6 8 4 6 8 R R 1 3 5 7 1 3 5 7 2 2 4 6 8 4 6 8 10 A (cos = 1) 250 V 6v Diagrammi di controllo della tensione Reset memo memo memo memo ON a 230 V > Ur ON OFF OFF 230 V 1 1 0 0 I I Ur Ur soglia isteresi 0 0 4 6 8 1 t 1 t t 0 0 t 4 6 8 R R R R R R R R R R R a 230 V 230 V 1 1 0 isteresi I I Ur Ur soglia 0 0 4 6 8 1 t 1 t t 0 0 t 4 6 8 R 216 Funzionamento Il relé RCU rileva le variazioni di tensione rispetto ad una soglia prefissata; ■ in funzione della posizione del selettore Ur, il relé RCU può rilevare un innalzamento o un abbassamento di tensione; ■ quando la tensione (di cresta) supera la soglia di tensione prefissata sul potenziometro “seuil (%) threshold”, il contatto in uscita commuta e diventa passante tra i morsetti 4 e 6, il led frontale si accende; ■ quando si ha una interruzione dell’alimentazione, il contatto in uscita diventa passante tra i morsetti 4 e 6 (sicurezza positiva); ■ controllo della tensione senza memorizzazione del guasto (selettore “memo” posizionato su OFF): il contatto in uscita ridiventa passante tra i morsetti 4 e 8 quando la tensione raggiunge la soglia prefissata (( il valore di isteresi) per riavviare il carico senza pericoli; ■ controllo della tensione con memorizzazione del guasto (selettore “memo” posizionato su ON): il contatto in uscita rimane passante tra i morsetti 4 e 6 finché non viene effettuato un reset per azione manuale sul selettore “memo”. ■ 0 < Ur Collegamento Il relé RCU si collega direttamente alla rete di alimentazione delle apparecchiature (per la parte di misura) o del motore; ■ in funzione della tensione nominale (Un) dell’impianto utilizzare i morsetti: ❑ 3 e 5: 10 8 100 V ❑ 3, 5 e 7 (con ponticello tra 5 e 7): 50 8 500 V ■ in caso di guasto, il relé RCU può agire su: ❑ un dispositivo di segnalazione sonora o luminosa ❑ il contattore di comando del motore ❑ l’interruttore di protezione del motore attraverso uno sganciatore: - a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6 - di minima tensione (MN): morsetti 4 e 8. ■ R R R R R R R R R R Schneider Electric Guida di installazione 230 V 5% hyst. 0,1s tempo a OFF memo > Ir 100 % seuil threshold Ir < 10 % seuil threshold R 4 6 8 Stop seuil threshold R 4 6 8 stop stop R 4 6 8 seuil threshold R 4 6 8 Stop R 4 6 8 seuil threshold Regolazione Dopo aver collegato correttamente il relé in funzione della tensione nominale dell’impianto effettuare le regolazioni come indicato: ❑ posizionare il potenziometro “seuil (%) threshold” su 100% (>Ur) o su 10% (<Ur) ❑ ruotare lentamente il potenziometro “seuil (%) threshold” fino al raggiungimento della soglia di guasto del relè (led rosso acceso) ❑ selezionare un valore di Ur leggermente superiore a questa soglia in funzione delle vostre esigenze ❑ regolare l’isteresi dal 5% al 50% della soglia di tensione preselezionata su “seuil (%) threshold” utilizzando il potenziometro “hyst.” ❑ regolare la temporizzazione, da 0,1s a 10s, utilizzando il potenziometro “t(s)” ❑ selezionare la funzione di memorizzazione del guasto posizionando il selettore “memo” su ON o OFF. ■ seuil threshold 5% Ir 50% Ir 0,1 s 10 s R 4 6 8 hyst. t (s) memo memo OFF Schneider Electric ON 217 Relé di controllo fasi RCP Guida di installazione Impiego Il relé RCP è destinato a proteggere le apparecchiature trifasi contro gli effetti dovuti a: ❑ mancanza di fase ❑ sequenza non corretta delle fasi ❑ tasso di squilibrio inaccettabile tra le 3 tensioni ■ questo relé è particolarmente indicato per la protezione di circuiti di alimentazione di motori trifasi contro: ❑ squilibri delle fasi ❑ inversione del senso di rotazione ❑ viene installato a complemento della protezione e del comando dei motori stessi. Collegamento ■ Collegamento Il relé RCP si collega direttamente alla rete di alimentazione delle apparecchiature (per la parte misura) o del motore da sorvegliare; ■ in caso di guasto, il relé RCP può agire su: ❑ un dispositivo di segnalazione sonora o luminosa ❑ il contattore di comando del motore ❑ l’interruttore di protezione del motore attraverso uno sganciatore: - a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6 - di minima tensione (MN): morsetti 4 e 8. ■ Diagramma di controllo fase L1 Un L1 0 Un-5% L2 L3 0 Un L3 L2 0 4 6 8 t t t t t 4 6 8 R t = 300 ms R R R R R R R R Funzionamento Controllo delle fasi (vedi diagramma): ❑ alla messa in servizio, quando l’ordine di successione delle fasi è corretto e le 3 fasi sono presenti, il contatto in uscita è passante tra i morsetti 4 e 8 ❑ il contatto in uscita commuta e diventa passante tra i morsetti 4 e 6 e si accende il led rosso quando si ha: - mancanza di una fase - rigenerazione di una delle fase, fino al 95% del suo valore, attraverso un motore - sequenza non corretta delle fasi - interruzione dell’alimentazione ■ controllo dello squilibrio delle tre tensioni: ❑ quando il tasso di squilibrio delle tensioni è inferiore al valore prefissato sul potenziometro “asym (%)”, il contatto in uscita è passante tra i morsetti 4 e 8 ❑ quando il tasso di squilibrio delle tensioni è superiore al valore prefissato, il contatto in uscita diventa passante tra i morsetti 4 e 6, il led rosso si accende. ■ R Regolazione Dopo aver collegato correttamente il relé, effettuare la regolazione del tasso di squilibrio accettabile tra le tensioni. La regolazione può essere effettuata tra 5% e 25% della tensione nominale Un utilizzando il potenziometro “asym. (%)”. ■ 218 Schneider Electric Scelta e installazione degli SPD Guida di installazione Impianto senza LPS esterno Scelta preliminare Se l’impianto BT non è dotato di un parafulmine è possibile proteggerlo dalle sovratensioni indotte sugli impianti interni utilizzando uno o più SPD in classe di prova II. Le tabelle sottostanti permettono di stabilire quale limitatore Merlin Gerin installare per i settori residenziale e terziario/industriale: c settore residenziale: la scelta è fatta in funzione dell’ambiente di installazione e dell’esposizione della zona al rischio caduta fulmini; c settore terziario/industriale: la scelta è fatta sulla base della continuità di servizio richiesta, delle eventuali perdite economiche conseguenti all’evento di fulminazione e dell’esposizione della zona al rischio caduta fulmini. I valori medi della frequenza di fulminazione per unità di superficie nelle varie zone d’Italia sono desumibili dalla Fig. 1. Ng i 0,5 0,5 < Ng < 1,6 Ng u1,6 Residenziale ambiente di installazione Fig. 1 - Frequenza di fulminazione (Ng) urbano rurale frequenza di fulminazione (Ng) i 0,5 0,5 < Ng < 1,6 u 1,6 i 0,5 0,5 < Ng < 1,6 u 1,6 In (kA) protezione di testa 5* 5 5 5 10-15 20 PF15 PRD15 PF30 PF30r PRD40 PRD40r PF65r PRD65r 2 2 tipo SPD PF15 PRD15 PF15 PRD15 PF15 PRD15 In (kA) protezione fine se: Up troppo alta e/o l2 u 30 m tipo SPD Villa Up = 1,5 kV PF8 PF8 Up = 1,2 kV PRD8 PRD8 (*) Consigliato Tab. 1 - Scelta SPD in settore residenziale Ambiente domestico Terziario/industriale continuità di servizio richiesta non necessaria parziale obbligatoria perdite economiche ridotte elevate molto elevate frequenza di fulminazione (Ng) 0,5 < i 0,5 Ng 0,5 < u 1,6 i 0,5 < 1,6 In (kA) protezione di testa 5 PF15 PRD15 PRD15 In (kA) protezione fine se: Up troppo alta e/o l2 u 30 m tipo SPD 0,5 < u 1,6 i 0,5 < 1,6 5 10-15 PF15 PRD40 PF30 PF30r PRD15 PRD40r tipo SPD Ng 2 Ng u 1,6 < 1,6 5 10-15 20 10-15 20 20 PF15 PRD40 PF30 PF30r PRD65r PRD40r PF65r PRD40 PF30 PF30r PRD65r PRD40r PF65r PRD65r PF65r 2 2 2 2 2 Up = 1,5 kV PF8 PF8 PF8 PF8 PF8 PF8 Up = 1,2 kV PRD8 PRD8 PRD8 PRD8 PRD8 PRD8 Tab. 2 - Scelta SPD in settore terziario/industriale Centro direzionale Schneider Electric Interno di fabbrica, linea di montaggio Interno uffici 219 Guida di installazione Scelta e installazione degli SPD Impianto senza LPS esterno Il dispositivo di protezione di testa (SPD1) è dimensionato per scaricare le correnti di fulmine all’origine dell’impianto; tuttavia è opportuno verificare due condizioni che potrebbero richiedere l’installazione di un secondo limitatore (SPD2) in cascata al primo come protezione fine: Up > Utenuta SPD Up: 2 kV UTILIZZATORE Utenuta: 1,5 kV In tal caso è importante rispettare le regole di coordinamento tra gli SPD in cascata onde evitare che attraverso l’SPD2 passino valori di corrente maggiori di quelli che lo stesso può sopportare, a causa della sua maggiore capacità di scaricare la corrente verso terra. Per poter ottenere un adeguato coordinamento si deve quindi considerare un “elemento di disaccoppiamento”, un’induttanza installata specificamente a questo scopo oppure l’induttanza stessa dei conduttori dell’impianto, che farà abbassare i parametri elettrici (di corrente e tensione) a valori inferiori o uguali rispetto a quelli dichiarati per l’SPD2. Fig. 2 - Up > Utenuta I1 *10 m UTILIZZATORE Utenuta: 1,5 kV SPD1 Up: 2 kV Fig. 3 - Up > Utenuta e I1 Se il livello di protezione Up è troppo elevato rispetto alla tensione di tenuta ad impulso Utenuta delle apparecchiature da proteggere (Fig. 2) è necessario installare un SPD2 di protezione fine nelle vicinanze degli utilizzatori; questo per abbassare la tensione e renderla compatibile con le caratteristiche degli utilizzatori. SPD2 Up: 1,2 kV Una distanza circuitale l1 di almeno 10 m è sufficiente a garantire il coordinamento fra tutti i limitatori di classe di prova II Merlin Gerin (Fig. 3). Se la distanza l1 tra i due SPD è inferiore a 10 m (ad esempio SPD1 e SPD2 installati all’interno dello stesso quadro) è necessario inserire in serie su ogni fase l’induttanza di disaccoppiamento L40A (Fig. 4). l2 * 30 m *10 m I1 10 m Se gli utilizzatori sensibili sono distanti più di 30 m dal dispositivo di protezione di testa (Fig. 5), è necessario installare un SPD2 di protezione fine in prossimità degli utilizzatori (Fig. 6). In questo caso il coordinamento è assicurato dalla distanza circuitale tra i due SPD e quindi non bisogna installare l’induttanza di disaccoppiamento L40A. L40 A UTILIZZATORE Utenuta: 1,5 kV SPD1 Up: 2 kV SPD2 Up: 1,2 kV Fig. 4 - Up > Utenuta e I1 < 10 m I2 *30 m UTILIZZATORE SPD UTILIZZATORE SPD1 Fig. 5 - I2 *30 m 220 SPD2 Fig. 6 - I2 *30 m (2 SPD in cascata) Schneider Electric Guida di installazione Regime di neutro La scelta e l’installazione degli SPD è differente a seconda del tipo di collegamento a terra (regime di neutro). In particolare la necessità di provvedere alla protezione dalle sovratensioni di modo comune (MC) o modo differenziale (MD) è differente. A tal proposito si consideri la Tab. 3, tratta dalla Guida CEI 81-8, nella quale è evidenziato tra quali conduttori dell’impianto elettrico è necessario provvedere alla protezione dalle sovratensioni per i differenti sistemi di messa a terra del neutro. Sistema di messa a terra del neutro Fig. 7 - Collegamento in sistema TT monofase TT TN-S TN-C IT neutro IT neutro non distribuito distribuito Modo di protezione MD fase/ neutro isolato Si Si MD fase/ fase Si Si Si Si MC fase/ EBB Si Si Si MC neutro isolato/ EBB Si Si Si Si Si Tab. 3 - Protezione dalle sovratensioni richiesta per i differenti sistemi di messa a terra del neutro La Tab. 4 indica nella pratica quale modo di protezione è necessario garantire e quale tipo di limitatore in classe di prova II Merlin Gerin bisogna installare a seconda del regime di neutro. Fig. 8 - Collegamento in sistema TN-S trifase 1. presa di terra del neutro BT 2. quadro elettrico 3. interruttore di distacco 4. apparecchio utilizzatore o dispositivo da proteggere 5. EBB 6.interruttore differenziale Sistema di messa a terra del neutro TT TN-S TN-C IT neutro IT neutro non distribuito distribuito SPD con cartuccia estraibile PRD PRD MC Uc = 275 V 1P+N* MC Uc = 440 V 3P+N* MC / MD Uc = 440 / 275 V 3P+N* 1P+N 3P+N 1P+N 3P+N 1P+N 3P+N PF 30-65 MC Uc = 440 V 1P+N 3P+N 1P+N 3P+N 1P+N 3P+N PF 8-15 1P+N 3P+N 1P+N 3P+N 1P+N 3P+N SPD monoblocco PF MC / MD Uc = 440 / 275 V (*) Non cablare il polo di neutro Tab. 4 - Protezioni da garantire per i differenti sistemi di messa a terra del neutro A titolo esemplificativo si considerino gli esempi di installazione relativi ai sistemi maggiormente realizzati in Italia: il sistema TT monofase (Fig. 7) e il sistema TN-S trifase (Fig. 8). Schneider Electric 221 Guida di installazione Scelta e installazione degli SPD Impianto con LPS esterno Scelta preliminare La presenza di un parafulmine sull’edificio o nel raggio di 50 m può provocare sia scariche pericolose per fulminazione diretta della struttura o delle linee elettriche esterne, sia sovratensioni pericolose sugli impianti interni per fulminazione diretta della struttura. UTILIZZATORE Utenuta: 1,5 kV SPD1 Up: 4 kV In questi casi è necessario installare all’origine dell’impianto un SPD in classe di prova I tipo PRF1, dotato di una capacità di scarica molto elevata (Iimp = 60 kA). Questo SPD proteggerà il sistema anche rispetto ad eventuali sovratensioni sugli impianti interni per fulminazione indiretta delle linee elettriche BT esterne. Up > Utenuta La tensione limitata Up del PRF1 è di 4 kV (Fig. 9); dato il suo valore elevato, risulta indispensabile aggiungere in cascata al PRF1 un limitatore in classe di prova II (PF30 o PRD40) in modo da portare il valore della tensione limitata Up a livelli compatibili con la tensione di tenuta ad impulso Utenuta delle apparecchiature dell’impianto BT. Fig. 9 - Up > Utenuta I1 *15 m Per avere il coordinamento tra i due SPD in cascata, indispensabile ad evitare che attraverso l’SPD2 passino valori di corrente eccessivi, è sufficiente una distanza circuitale l1 di almeno 15 m (Fig. 10). Se la distanza l1 tra i due SPD è inferiore a 15 m (ad esempio SPD1 e SPD2 installati all’interno dello stesso quadro) è necessario inserire in serie su ogni fase l’induttanza di disaccoppiamento L40A (Fig. 11). UTILIZZATORE Utenuta: 1,5 kV SPD1 Up: 4 kV SPD2 Up: 1,2 kV Fig. 10 - Up > Utenuta e I1 * 15 m I1 15 m l2 * 30 m Se gli utilizzatori sensibili sono distanti più di 30 m dal dispositivo di protezione in classe di prova II (Fig. 12), è necessario installare un SPD3 di protezione fine (PF8 o PRD8) in prossimità degli utilizzatori. Il coordinamento tra l’SPD2 e l’SPD3 è assicurato dalla distanza circuitale tra gli stessi. Regime di neutro Nella Tab. 5 è riportato il numero di SPD tipo PRF1 che è necessario installare a seconda del regime di neutro dell’impianto nel caso di rete monofase o trifase. Per quanto riguarda il tipo di protezione (MC o MD) è importante considerare che il PRF1 è unipolare e ha una Uc di 255 V. L40 A Sistema di messa a terra del neutro TT TN-S monofase 2x1P 2x1P trifase 4x1P 4x1P TN-C SPD monoblocco PRF1 UTILIZZATORE Utenuta: 1,5 kV SPD1 Up: 4 kV SPD2 Up: 1,2 kV PRF1 3x1P Tab. 5 - Numero di PRF1 neccessari per sistemi TT, TN-S e TN-C Fig. 11 - Up > Utenuta e I1 < 15 m I2 *30 m L40 A UTILIZZATORE Utenuta: 1,5 kV SPD1 Up: 4 kV SPD2 Up: 1,2 kV SPD3 Fig. 12 - I2 * 30 m (3 SPD in cascata) 222 Schneider Electric Scelta e installazione degli SPD Guida di installazione Accorgimenti per impianti con e senza LPS esterno Sia nel caso di impianto senza LPS esterno che di impianto con LPS esterno, è indispensabile considerare due ulteriori aspetti per la scelta definitiva e l’installazione dell’SPD: la protezione degli SPD e la regola dei 50 cm. elemento di protezione Protezione degli SPD I tipi di protezione che devono essere assicurati impiegando uno scaricatore sono tre: spia di fine vita segnalazione a distanza sganciatore termico Fig. 13 - Schema di principio di un limitatore con uno sganciatore termico Dispositivo di distacco PRF1 fusibile Iimp: 60 kA 125 A max gL (22 x 58) interruttore Compact NS160H con TM125D max Tab. 6 - Protezione contro correnti di cto. cto. per SPD classe I Dispositivo di distacco Tipo di SPD tipo PF65r, PRD65r C60 PF30, PF30r, C60 PRD40, PRD40r PF15, PRD15 C60 PF8, PRD8 C60 calibro 50 20 curva C C 20 20 C C Tab. 7 - Protezione contro correnti di cto. cto. per SPD classe II Interruttore magnetotermico differenziale di tipo selettivo S c la protezione interna contro l’invecchiamento dei componenti I limitatori di sovratensione in classe di prova II Merlin Gerin sono provvisti di un dispositivo di disconnessione interno (protezione termica) che li esclude dal sistema al naturale fine vita dell’SPD (Fig. 13). È possibile associare agli SPD una segnalazione di riserva di funzionamento (limitatore prossimo al fine vita) e una segnalazione di fine vita; entrambe le segnalazioni possono essere fatte o con spia sul fronte dell’apparecchio o con contatto riportato a distanza. Nella parte di “Scelta Codici” del presente documento sono evidenziate le diverse possibilità offerte dalle gamme PRD e PF. La stessa propone inoltre le caratteristiche degli ausiliari di segnalazione a distanza EM/RM. c la protezione esterna contro le correnti di cto. cto. È necessaria in caso di guasto dell’SPD, ad esempio per scariche di valori superiori a quelli sopportabili dallo stesso, o in caso di cto. cto nel ramo del limitatore. Nelle Tabb. 6 e 7 sono riportate le protezioni da utilizzare rispettivamente per i limitatori in classe di prova I e II Merlin Gerin. Si consideri che il potere di interruzione della protezione deve essere almeno superiore alla corrente di cto. cto. presunta nel punto di installazione dell’SPD e che ogni conduttore attivo deve essere protetto (ad esempio un limitatore 1P+N deve essere associato ad un interruttore automatico con due poli protetti). c la protezione contro i contatti indiretti Negli impianti con protezione differenziale generale è consigliabile installare il limitatore di sovratensione a monte del differenziale. Tuttavia non sempre è possibile intervenire sull’impianto a questo livello per limiti imposti dall’ente distributore. È allora necessario prevedere l’impiego di differenziali di tipo selettivo in modo che durante la scarica a terra delle sovracorrenti da parte dell’SPD non si verifichino sganci intempestivi del dispositivo di protezione (Fig. 14); in alternativa è possibile utilizzare un interruttore automatico non differenziale come dispositivo di protezione generale e, immediatamente a valle, installare un interruttore differenziale (Fig. 15). Per garantire la continuità di servizio dei circuiti prioritari e nel contempo assicurare la sicurezza in caso di perturbazioni atmosferiche è consigliabile adottare la configurazione di Fig. 16: limitatore di sovratensione per proteggere gli utilizzatori sensibili contro le sovratensioni, dispositivo differenziale tipo “si” selettivo a monte per assicurare una selettività differenziale totale e dispositivo differenziale 30 mA tipo “si” installato a protezione degli utilizzatori prioritari. Interruttore magnetotermico SPD Interruttore magnetotermico differenziale ad alta sensibilit Interruttore magnetotermico differenziale di tipo "si" selettivo S UTILIZZATORI Fig. 14 - Protezione contro i contatti indiretti (es. 1) Interruttore magnetotermico Interruttore magnetotermico differenziale Interruttore magnetotermico Interruttore differenziale ID tipo "si" 30 mA Interruttore differenziale ID 30 mA SPD Interruttore differenziale ID SPD UTILIZZATORI UTILIZZATORI Fig. 15 - Protezione contro i contatti indiretti (es. 2) Schneider Electric Fig. 16 - Protezione contro i contatti indiretti (es. 3) 223 Guida di installazione SPD per reti di comunicazione Regola dei 50 cm Durante il passaggio della corrente nominale di scarica o della corrente ad impulso nell’SPD, tra i conduttori dell’impiato BT e la barra di equipotenzializzazione (EBB) si localizza una differenza di potenziale. Questa dipende dal livello di protezione dell’SPD (Up) e dalle cadute di tensione induttive nei collegamenti dell’SPD e negli eventuali dispositivi di protezione. Ne consegue che il livello di protezione effettivo (Uprot secondo la definizione della Guida CEI 81-8) offerto agli apparecchi utilizzatori sensibili è superiore ad Up di un valore legato fondamentalmente alla lunghezza dei conduttori di collegamento. Per evitare che si abbia una Uprot maggiore della tensione di tenuta agli impulsi Utenuta è importante che le connessioni siano le più corte possibili. In generale è consigliabile non superare i 50 cm (Fig. 17). morsettiera di ripartizione fase/neutro protezione delle apparecchiature L< 50 cm morsettiera di terra intermedia massa dell'apparecchiatura morsettiera di terra principale conduttore di terra Fig. 17 - Regola dei 50 cm SPD per reti di comunicazione linea telefonica L’offerta Merlin Gerin per le reti di comunicazione è rappresentata dai limitatori PRC e PRI. 1 35 I limitatori PRC realizzano la protezione delle apparecchiature connesse ad una rete telefonica di tipo analogico: telefoni, segreterie, modem, fax, ecc. PRC TRC1 MERLINGERIN multi 9 2 46 F E GB I NL/B 16420 Sia PRC che PRI si installano direttamente in serie alla linea telefonica (Figg. 18 e 19) e per isolarli all’esaurimento della capacità di scarica (fine vita) bisogna utilizzare un interruttore non automatico I. Fig. 18 - Collegamento PRC rete I limitatori PRI realizzano la protezione delle apparecchiature sensibili collegate alle reti informatiche. L1 L2 13 5 Tipo di rete PRI PRC PRI 12848 V PRI 6 V telefonica analogica 300 Hz RTC 246 I1 alimentazione I2 utenze linee speciali 24 V linee speciali modem con banda base 63 kbit/s Fig. 19 - Collegamento PRI informatica prese di corrente 200 V prese di corrente 12848 V RS 232 (12 V) RS 485 (12 V) prese di corrente 6 V RS 422 (6 V) RS 423 (6 V) alimentazione utilizzatori 12848 V utilizzatori TBT, centraline allarmi, ecc. Tab. 8 - Scelta in funzione della rete 224 Schneider Electric Guida di installazione Limitatori di sovratensioni PF, PRD, PRC, PRI Fine vita La condizione di fine vita di un limitatore rappresenta la distruzione dello stesso o della relativa cartuccia. La fine vita può essere di due tipi: ■ Sconnessione di fine vita interna: ❒ L’accumulo degli choc elettrici genera l’invecchiamento del varistori, il quale fa progressivamente aumentare la corrente di dispersione; al raggiungimento del valore di 1 mA, si attiva la protezione interna del limitatore e lo stesso viene, quindi, sconnesso. sconnessione di fine vita esterna: qualora lo limitatore sia attraversato da una sovratensione particolarmente violenta (fulminazione diretta sulla linea), oltre il valore di capacità di scarica dello stesso, i varistori creano un cortocircuito franco verso terra (o eventualmente tra fase e neutro) ❒ questo tipo di cortocircuito viene eliminato dall’intervento dell’interruttore automatico di protezione installato subito a monte dello limitatore. Limitatori PRD40, PRD15, PRD8, PRI e PRC Questi limitatori sono equipaggiati con: ■ indicatore meccanica sul fronte: ❒ bianco: funzionamento normale, ❒ rosso: scaricatore o cartuccia da sostituire. rosso: cartuccia da sostituire. Contatto 1NO integrato per la segnalazione a distanza. Segnalazione Limitatori PRD65r e PRD40r Questi limitatori sono equipaggiati con: ■ indicatore meccanico sul fronte a riserva di funzionamento: ❒ bianco: funzionamento normale, ❒ bianco/rosso prevedere la sostituzione della cartuccia in tempi brevi, Segnalazione a distanza con interruttore automatico ■ La segnalazione di fine vita è realizzata dall’interruttore di protezione in posizione di aperto; ■ La segnalazione ottimale consiste in: ❒ Segnalazione di continuità di servizio della protezione utilizzando un contatto SD associato all’interruttore a monte del limitatore. ■ ❒ ❒ ■ Limitatori PF Questi limitatori sono equipaggiati con: ■ spia luminosa arancione sul fronte: ❒ spenta: funzionamento normale, ❒ lampeggiante: limitatore da sostituire. ■ Contatto 1NO integrato per la segnalazione a distanza (modelli PF65r e PF30r) V230 z 50 H 2A 2 2,5 mm A 10 m C u i5A 1 6VD z 0H V-5 250 1 5 5 RM Un : 230 Segnalazione di funzionamento del limitatore utilizzando l’ausiliario di segnalazione EM/RM. ❒ EM Un : 230 O-OFF O-OFF Va Va 24 2 2,5 mm ❒ Segnalazione di funzionamento del limitatore utilizzando il contatto di riporto a distanza integrato (modelli PF65r, PF30r, PRD65r, PRD40r) SD C20 AA (PRD8/19/40, PF8/15930) C20 (PRD 8/15/40) C20 AA (PRD65r, PF65r) C50 (PRD 65r) SD O-OFF O-OFF Vert Verde Green O-OFF O-OFF 2 11 1 PRDr, PFr PRD L N GERIN MERLIN 9 multi PRD 12 14 11 Schneider Electric kA . : 65 Imax230 V~ Un : 440 V~ Uc : GERIN MERLIN 9 multi PRD kA . : 65 Imax230 V~ Un : 440 V~ Uc : kA In : 20 1,8 kV Up : kA In : 20 1,8 kV Up : 225 Ausiliari elettrici per limitatori di sovratensioni PRD, PRC, PRI Guida di installazione Installazione Associabile ai limitatori PRD, PRI e PRC; ■ I moduli EM/RM realizzano il controllo (a mezzo di connessioni ottiche) fino a 15 limitatori (15 moduli da 18 mm) nel limite massimo di 270mm; ■ L’emettitore EM si monta a sinistra, mentre il ricevitore RM si monta a destra; ■ Il ricevitore RM è corredato di un contatto NO/NC per effettuare il riporto a distanza dello stato degli scaricatori associati; ■ La linea di alimentazione dei moduli EM/ RM deve essere protetta con un interruttore automatico (In = 2A). Ausiliario di segnalazione a distanza EM/RM 230 ■ 0 Hz V-5 2A 2 2,5 mm mA u 10 C D 5A 6V z i H 0 5 V250 1 1 5 ■ RM Un : 230 EM Un : 230 Va Va F O-OF F O-OF Caratteristiche Potenza: ❒ Min.: 6 Vcc, 10mA, ❒ Max.: 250Vca, 5A ■ Isolamento: ❒ Tra i contatti: 1kVca ❒ Tra i contatti e la bobina: 2,5kVca 5 24 6 2 2,5 mm 3 Segnalazione Le due spie verdi (5) sono accese e la spia rossa (6) è spenta: ❒ Moduli EM/RM: in funzione, ❒ Limitatori: in funzione; ■ La spia verde EM (5A) è accesa e la spia rossa (6) è accesa: ❒ Moduli EM/RM: in funzione, ❒ Limitatori: verificarne lo stato; ■ Tutte le spie spente: ❒ Verificare l’alimentazione dei moduli EM/RM. 2 ■ 1 L N RM Un : 23 0Va 6 2 1659 EM Un : 23 0Va 5B 4 2 1659 5A 1 emettitore EM 2 ricevitore RM 3 collegamento ottico 4 contatto NO/NC 5 spie verdi di corretto funzionamento 6 spia rossa di guasto 5A (EM) 5B (RM) 6 4 3 PRD, PRI, PRC OK OK OK Verificare 2 4 6 2 4 6 226 Schneider Electric Guida di installazione Teleruttori TL Tabella di associazione delle estensioni ETL e degli ausiliari ATL ai teleruttori TL e TLI tipo di tipo di estensione ausiliari comando teleruttore ETL ATLt ATLc+s ATLc+c 248240 V CA/CC 24 8 240 V CA 130 8 240 V CA comando semplice TL 16 A 1 TLI 3 TL 32 A 3 comando semplice TL 16 A 1 1 con temporizzazione TLI 3 1 TL 32 A 3 1 comando semplice TLS 1 1 con temporizzazione TL 16 A 1 1 1 e segnalazione TLI 3 1 1 TL 32 A 3 1 1 comando semplice TLs 1 con segnalazione TL 16 A 1 1 TLI 3 1 TL 32 A 3 1 comando semplice con TLc 1 1 comando centralizzato ad TL 16 A 1 1 1 livello (con segnalaz.) TLI 3 1 TL 32 A 3 1 comando semplice con TLc 1 1/livello comando centralizzato TL 16 A 1 1 1/livello multilivello TLI 3 1 1/livello TL 32 A 3 1 1/livello comando mantenuto TLm 1 (senza comando TL 16 A 1 1 semplice) TLI 3 1 TL 32 A 3 1 comando mantenuto TLm 1 1 con segnalazione comando semplice 2 x TL 16 A 2 x ETL passo-passo 2 x TLI 2 x ETL 2 x TL 32 A 2 x 3 ETL comando passo-passo 2 x TLs 2 x ETL con segnalazione comando con pulsanti TL 16 A 1 luminosi (assorbimento TLI 3 > 3 mA) TL 32 A 3 comando con pulsanti TLs 1 luminosi (assorbimento TL 16 A 1 1 > 3 mA) e segnalazione TLI 3 1 TL 32 A 3 1 Schneider Electric ATLz 130 8 240 V CA ATL4 230 8 240 V CA 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 227 Guida di installazione Contattori economizzatori CDS Contattore economizzatore CDS (monofase, con esclusione forzata, cod. 15908) Utilizzo Questo contattore economizzatore esclude e reinserisce in cascata 2 circuiti non prioritari. Funzionamento Ordine di esclusione: I - II. Ordine di reinserimento: II - I. Una spia di segnalazione gialla indica il circuito escluso. Il reinserimento si effettua, automaticamente, dopo una temporizzazione da 5 a 10 minuti. Esclusione forzata: possibilità di escludere simultaneamente i circuiti non prioritari collegando tra di loro i morsetti 1 e 2 attraverso un contatto normalmente aperto (libero da potenziale). La chiusura può essere realizzata attraverso un contatto a comando manuale (CM, I) o automatico (IH, IHP). Contattore economizzatore CDSc (monofase, con esclusione forzata, cod. 15906) Impiego Realizza l’esclusione ed il reinserimento fino a 4 circuiti non prioritari. Installazione È fortemente consigliato, per beneficiare al massimo dei vantaggi del CDSc, di dividere l’installazione in 5 parti: ■ 1 circuito prioritario; ■ 4 circuiti non prioritari. Funzionamento Esclusione ■ in caso di superamento della soglia prefissata (regolabile tramite cursore sul fronte), si realizza un’esclusione in cascata dei 4 circuiti non prioritari, esclusione che si ripete ciclicamente; ■ una spia di segnalazione gialla indica il circuito non prioritario escluso (15 A max). 228 Utilizzo dei morsetti 5 e 6: morsetto 5 sotto tensione (fase) quando è escluso il circuito non prioritario I; ■ morsetto 6 sotto tensione (fase) quando è escluso il circuito non prioritario II. Questi circuiti possono essere utilizzati per realizzare: ■ esclusioni/reinserimenti tramite l’utilizzo di un contattore CT a contatti normalmente chiusi; ■ la segnalazione, a distanza, del circuito escluso attraverso spie luminose. In tutti i casi è obbligatorio proteggere questi circuiti con un interruttore di protezione da 2 A. ■ Casi particolari Utilizzo su una rete trifase in caso di sovraccarico su una o due fasi: l’installazione del CDS monofase su ognuna delle fasi, permette di realizzare un’esclusione/reinserimento fase per fase. Reinserimento al termine di una temporizzazione di circa 5 minuti, il o i circuiti esclusi si reinseriscono automaticamente e restano chiusi se il sovraccarico e scomparso; in caso contrario ricomincia il ciclo di esclusione. ■ Esclusione forzata possibilità di escludere simultaneamente i 4 circuiti non prioritari collegando tra di loro i morsetti 1 e 2 attraverso un contatto normalmente aperto (libero da potenziale). La chiusura può essere realizzata attraverso un contatto a comando manuale (CM, I) o automatico (IH, IHP). ■ Schneider Electric Guida di installazione Contattore economizzatore CDS (trifase + neutro, cod. 15913) Impiego Realizza l’esclusione ed il reinserimento delle fasi al superamento della soglia prefissata (regolabile tramite cursore sul fronte). Regolazione Impianto <36 kVA: ■ la soglia di regolazione del contattore economizzatore deve corrispondere a quella dell’interruttore di utenza. Installazione Il contattore economizzatore si installa subito a valle dell’interruttore di utenza: deve essere attraversato dalla corrente totale assorbita dall’impianto Impianto >36 kVA: la corrente nominale è superiore a 90 A, collegare il contattore economizzatore alle fasi attraverso dei trasformatori di corrente con rapporto di trasformazione al secondario x/5 A (regolazione della soglia del CDS a 5A). Per questo tipo di installazione è obbligatorio utilizzare dei contattori sui circuiti non prioritari. Regolazione della soglia attraverso il cursore posto sul fronte. Se la corrente nominale del circuito non prioritario è superiore a 15 A, utilizzare dei contattori corrispondenti alla potenza da escludere. Fig.1 ■ Funzionamento Esclusione forzata: ■ possibilità di escludere simultaneamente i circuiti non prioritari delle fasi 1, 2 e 3 collegando tra di loro i morsetti 1 e 2 attraverso un contatto normalmente aperto (libero da potenziale). La chiusura può essere realizzata attraverso un contatto a comando manuale (CM, I) o automatico (IH, IHP). I circuiti non prioritari devono comandare dei carichi monofase. Utilizzo dei morsetti 3, 5 e 7: morsetto 3 sotto tensione (fase) quando è escluso il circuito non prioritario della fase 1; ■ morsetto 5 sotto tensione (fase) quando è escluso il circuito non prioritario della fase 2; ■ morsetto 7 sotto tensione (fase) quando è escluso il circuito non prioritario della fase 3. ■ Questi circuiti possono essere utilizzati per realizzare: ■ esclusioni/reinserimenti tramite l’utilizzo di un contattore CT a contatti normalmente chiusi; ■ la segnalazione, a distanza, del circuito escluso attraverso spie luminose. Fig.2 In tutti i casi è obbligatorio proteggere questi circuiti con un interruttore di protezione da 2A. Casi particolari Esclusione/reinserimento di un carico trifase: ■ in caso di superamento della soglia prefissata, si devono escludere le 3 fasi simultaneamente; ■ la combinazione di 3 relè di comando RLI e di un contattore trifase CT collegati sui circuiti non prioritari del CDS permette di rispondere a questa esigenza. Alimentazione del CDS trifase su una rete a 230 V trifase: ■ alimentare il morsetto 9 attraverso il morsetto 6 (fase 2). Fig.3 Schneider Electric Fig.4 229 Multimetro PM9 Guida di installazione Descrizione (Dis.1) simbolo di fase (1, 2, 3); indicazione della misura visualizzazta; campi numerici: 3 gruppi di 4 cifre; tasto di visualizzazione del valore dell’insieme del sistema e di conferma della configurazione; tasto di scorrimento: pagina precedente; tasto di scorrimento: pagina successiva; tasto di convalida e selezione del valore per la configurazione dei trasformatori; indicazione dell’unità di misura. Funzionamento Configurazione: alla prima messa in servizio, premere simultaneamente i tasti e ■ Visualizzare il valore del primario dei trasformatori di tensione TV: ❑ la prima cifra lampeggia, utilizzando i tasti e si scorre la selezione in avanti o indietro di una unità, ❑ il tasto consente di convalidare la selezione e di passare alla cifra successiva (posizionata a sinistra), ❑ convalidare il tutto utilizzando il tasto ; ■ visualizzare il valore del primario dei trasformatori di corrente usando la stessa procedura; ■ scelta della funzione di Reset dell’energia attiva: ❑ “yes” o “no” utilizzando il tasto , ❑ convalidare la scelta con il tasto ; ■ scelta della funzione di Reset dell’energia reattiva: “yes” o “no” utilizzando il tasto , convalidare la scelta con il tasto ; ■ scelta della retroilluminazione dello schermo: ❑ “yes” o “no” utilizzando il tasto , ❑ convalidare la scelta con il tasto ; ❑ ■ ❑ ■ ■ ■ ■ ■ ■ Visualizzazione Premendo i tasti e , le pagine scorrono avanti o indietro sul display. Al momento della messa in servizio, la prima pagina visualizza: ■ potenza attiva dell’installazione (W, kW o MW); ■ tensione dell’installazione (V); ■ corrente dell’installazione (A); Premendo il tasto si visualizzano in successione le pagine: ■ tensione concatenata (*); ■ tensione di fase (se la rete trifase è senza neutro, la tensione si riferisce a un centro stella fittizio); ■ ■ corrente di fase (*); potenza attiva di fase (*); potenza apparente di fase (*); potenza reattiva di fase (*); fattore di potenza di fase (*); sfasamento tra tensioni e correnti; energia attiva dell’installazione (*); energia reattiva dell’installazione (*); frequenza. Visualizzazione delle altre misure Sulle pagine contrassegnate (*), una pressione sul tasto visualizza i parametri: ■ tensione dell’installazione; ■ corrente dell’installazione; ■ potenza attiva dell’installazione; ■ potenza apparente dell’installazione; ■ potenza reattiva dell’installazione; ■ fattore di potenza dell’installazione; ■ energia attiva di fase; ■ energia reattiva di fase. Una successiva pressione sul tasto consente di ritornare alla pagina. Collegamento ■ rete monofase 230V - 50 HZ N ■ L rete trifase con neutro 230/400V - 50 Hz N L1 L2 ■ rete trifase senza neutro 3x400V - 50 Hz L1 L3 L2 L3 230 V 50 Hz 1 2 3 4 5 6 7 8 1 9 2 3 4 5 6 7 8 2 3 4 5 6 7 8 9 MERLIN GERIN MERLIN GERIN 1 9 15196 15196 MERLIN GERIN T T PM9 15196 PM9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 10 11 12 13 14 15 16 17 18 T PM9 P1 S1 P2 S2 10 11 12 13 14 15 16 17 18 P1 S1 P2 S2 P1 S1 P2 S2 P1 S1 P1 S1 P2 S2 P2 S2 P1 S1 P1 S1 P2 S2 P2 S2 Nota: non collegare a terra il secondario dei trasformatori amperometrici. 230 Schneider Electric Guida di installazione 5 5 Contatori d’energia digitali ME 5 0,1imp/kWh 1imp/kWh MERLIN GERIN MERLIN GERIN 3 ME1zr 230Va50/60Hz 10(63)A CL.2 3 ME4zr 3x230/400Va50/60Hz 10(63)A CL.2 100imp/kWh 1000imp/kWh kWh 1 kWh 17071 17067 1 2 2 L1L2L3 4 4 N Descrizione (Dis.1 e 2) visualizzazione del conteggio (totale o parziale) e, per ME4zrt, della scala del TA; indicatore errore di connessione su ogni fase; LED di conteggio (lampeggiante); pulsante per passare dalla visualizzazione conteggio totale alla visualizzazione conteggio parziale, reset del contatore parziale, visualizzazione o selezione della scala dei TA (ME1z, ME1zr, ME4zrt); uscita a impulsi per il riporto a distanza. 5 N L N L N L1 L1 L2 L2 L3 L3 Funzionamento Destinati a realizzare la ripartizione del conteggio dell’energia consumata, i contatori d’energia ME in classe 2 contano l’energia attiva consumata su una fase (ME1) o sulla somma delle tre fasi (ME4). Un LED lampeggiante indica (in modo approssimativo) il consumo d’energia. Le versioni MEz sono corredate di conteggio parziale con possibilità di reset. Le versioni MEzr consentono di riportare a distanza, verso un contatore di impulsi o un modulo BUS, il conteggio effettuato. Collegamento ■ rete monofase N Tutti i modelli sono corredati, sul display, di un indicatore indicante eventuali errori di collegamento. Un pulsante, posizionato sul fronte degli MEz e MEzr, consente di: ■ passare dalla visualizzazione conteggio totale alla visualizzazione conteggio parziale; ■ visualizzare o selezionare la scala dei TA installati (versione ME4zrt) ■ di effettuare il reset del conteggio parziale rete trifase con neutro inserzione diretta ■ L N L1 L2 L3 0,1imp/kWh 1imp/kWh MERLIN GERIN ME4zr 3x230/400Va50/60Hz 10(63)A CL.2 100imp/kWh MERLIN GERIN kWh ME1zr 17071 230Va50/60Hz 10(63)A CL.2 1000imp/kWh 17067 kWh N N N L N L1 L1 L2 L N N L2 L3 L1 L2 L3 10/x imp./ kWh N L1 L2 L3 N MERLIN GERIN x/5A Cl. 2 50/60Hz 3x230/400Va 3x400Va x/5A Cl. 2 50/60Hz 3x230/400Va 10000/x imp./kWh Nota: non collegare a terra il secondario dei trasformatori amperometrici. Schneider Electric ME4zrt S2 P1 S1 P2 S2 10000/x imp./kWh 17072 17072 P2 S1 3x400Va ME4zrt S1(L1)S2 S1(L2)S2 S1(L3)S2 S2 P1 L3 kWh ME4zrt S1 L1 L2 MERLIN GERIN kWh P2 L3 ■ rete trifase senza neutro inserzione con TA 10/x imp./ kWh P1 L2 ME4 ■ rete trifase con neutro inserzione con TA L1 L1 L ME1, ME1z, ME1zr N L2 L3 L3 S1(L1)S2 S1(L2)S2 S1(L3)S2 P1 S1 P2 S2 P1 P2 S1 S2 P1 S1 P2 S2 ME4zrt 231 Guida di installazione Contatori elettronici d'energia CE/CEr Contatore d'energia monofase CE/CEr Descrizione (fig.1) 1 Entrata potenza (fase). 2 Entrata neutro (i 2 morsetti 13 e 15 sono ponticellati all’interno dell’apparecchio). 3 Uscita impulsiva per la trasmissione a distanza dei dati (solo CEr). 4 Morsetti per la scelta della corrente nominale: con collegamento 25 A, senza collegamento 90 A. 5 Lettore numerico a 6 cifre. 6 Uscita potenza (fase). 1 1 3 5 3 2 7 11 13 15 17 19 21 23 25 9 MERLIN GERIN multi 9 CEr 230V~ 50/60Hz 25/90A CI 2 CEI 1036 000000 Ph N 13 5 6 19 22 21 kWh 24 25A 15466 2 4 6 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 5 4 Impiego I contatori d’energia CE/CEr misurano la potenza attiva consumata in un circuito monofase a 230 V con corrente nominale fino a 90 A (trasformatore di corrente integrato nell’apparecchio). Nota Il modello CEr è dotato di un uscita impulsiva (contatto Na libero da potenziale), per la trasmissione a distanza dei dati misurati (es. verso un contatore di impulsi CI). Ogni impulso contato corrisponde al valore di 1 kWh. Installazione In funzione della corrente nominale del circuito da misurare, sono possibili due modi di collegamento (fig.2): ■ per valori da 0 a 25 A max: realizzare un collegamento esterno tra i morsetti 22 e 24 (In = 25 A); ■ per valori da 0 a 90 A max: non effettuare il collegamento. Nota Sul modello CEr collegare i morsetti 19 e 21 per realizzare la trasmissione a distanza dei dati (fig.3). Fig. 1 Fig. 3 Fig. 2 232 Schneider Electric Guida di installazione Contatore d'energia trifase CE/CEr 1 2 3 4 N L1 L2 I1 I2 I3 Ic 1 3 5 7 9 5 L3 11 13 15 17 19 21 23 25 MERLIN GERIN multi 9 CEr 3x230-400V 50/60Hz Cl. 2 000000 I1 I2 I3 IC N L1 L2 L3 1 3 5 7 13 15 17 19 23 18 20 22 kWh 25 24 26 50A 100A 200A 400A 15467 18 20 22 24 26 com. 50A/5 100A/5 200A/5 400A/5 8 6 7 Fig. 4 com. 18 com. 200A 20 22 24 18 26 Fig. 5 50A 20 22 24 26 Fig. 6 S1 IL1 Descrizione (fig.4) 1 Entrata 5 A: secondario dei trasformatori di corrente. 2 Comune dei trasformatori di corrente: non collegare a terra. 3 Entrata neutro. 4 Entrata fasi. 5 Uscita impulsiva per la trasmissione a distanza dei dati (solo Cer). 6 Lettore numerico a 6 cifre. 7 Morsetti per la selezione del rapporto dei trasformatori di corrente. 8 Morsetto comune da collegare al morsetto corrispondente al rapporto del trasformatore di corrente (rif. 5 e 6). Impiego I contatori d’energia CE/CEr misurano la potenza attiva consumata in un circuito trifase a 400 V con corrente nominale fino a 400 A. La misura deve essere obbligatoriamente realizzata attraverso dei trasformatori di corrente (un TA su ogni fase) con rapporto di trasformazione In/5 A. Nota Il modello CEr è dotato di un uscita impulsiva (contatto Na libero da potenziale), per la trasmissione a distanza dei dati misurati (es. verso un contatore di impulsi CI). Ogni impulso contato corrisponde al valore di 1 kWh. S2 IL1 L1 L1 P1 U L2 Pmax 4 fili 34,5 69 138 276 kW/400 V 3 fili 40 80 160 320 In [A] TA [A] 50 100 200 400 50/5 100/5 200/5 400/5 In caso si debbano utilizzare trasformatori di corrente diversi da da quelli indicati, si dovrà applicare alla lettura misurata un coefficiente corrispondente al valore del primario diviso per il valore del morsetto utilizzato. Esempio: ■ TA = 300/5 A; ■ morsetto = 100 A; ■ coefficiente = 300/100 = 3. Installazione Dopo aver verificato il corretto collegamento dei morsetti di corrente/tensione, effettuare il collegamento tra i morsetti 18, 20, 22, 24 e 26 in funzione della potenza da misurare (fig. 9 e 10). È obbligatorio il collegamento del neutro. Nota Sul modello CEr collegare i morsetti 19 e 21 per realizzare la trasmissione a distanza dei dati (fig. 3). S2 S1 Installazione I trasformatori di corrente da installare sono in funzione della potenza nominale richiesta: P1 S2 S1 IL2 IL2 L2 P1 S2 S1 L3 L3 IL3 P1 N S2 S1 IL3 P1 IN 1 1 Fig. 7 Schneider Electric 3 5 7 9 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 11 13 15 17 19 21 23 25 Fig. 8 233 Guida di installazione Trasformatori di corrente TA Scegliere un trasformatore di corrente La scelta di un trasformatore di corrente dipende da 3 criteri: ■ Rapporto di trasformazione Ip/5A ■ Potenza del trasformatore (classe di precisione) ■ Tipo di installazione Esempio di calcolo dell’autoconsumo di una “catena” di misura a 20°C Ip/5A CDS AMP digitale modulare 2 metri di cavo doppio da 2,5 mm2 Totale autoconsumo della “catena” di misura 40/5 50/5 75/5 100/5 125/5 150/5 200/5 250/5 300/5 400/5 500/5 600/5 800/5 1000/5 1250/5 1250/5 1500/5 1500/5 2000/5 2500/5 3000/5 4000/5 Rapporto di trasformazione Ip/5A Si raccomanda di scegliere come corrente nominale del circuito primario del trasformatore il valore di corrente nominale immediatamente superiore al valore di corrente misurata nel circuito. Es.: In = 1103 A➞Ip = 1250 A Potenza del trasformatore (classe di precisione) La classe di precisione di un trasformatore è data in funzione della potenza dello stesso e dell’autoconsumo della “catena” di misura. Quest’ultima considera l’autoconsumo degli strumenti e dei cavi di collegamento. Per una classe di precisione indicata, l’autoconsumo della “catena” di misura non dovrà mai oltrepassare la potenza disponibile del trasformatore. Sezione cavi in rame al secondario [mm2] 1 1,5 2,5 4 6 10 Potenza su cavo doppio a 20°C [VA/m] 1 0,685 0,41 0,254 0,169 0,0975 0,25 VA +0,30 VA +0,82 VA =1,37 VA Nella tabella riportata a lato sono indicate le classi di precisione dei TA. Per un’autoconsumo della “catena” di misura di 1,37 VA avremo: ■ per un TA con rapporto 50/5A: classe 3 ■ per un TA con rapporto 100/5A: classe 1 ■ per un TA con rapporto 125/5A: classe 0,5 Cod. TA 16500 16501 16502 16503 16504 16505 16506 16511 16519 16529 16530 16531 16532 16533 16534 16540 16538 16541 16542 16543 16544 16547 Classe di precisione 0,5 1 3 Potenza [VA] 1 1,25 1,5 1,5 3 2 2,5 4 2,5 4 5 3 4 6,5 4 6 7 6 9 11 4 8 12 5 7,5 10 8 10 12 8 10 12 12,5 15 20 15 20 25 20 25 30 8 12 15 20 25 10 15 15 20 20 25 25 30 60 80 100 Per ogni variazione di temperature in multipli di 10°C, la potenza assorbita dai cavi deve essere aumentata del 4%. Strumenti di misura Merlin Gerin AMP analogico 72x72 AMP analogico modulare AMP digitale modulare IM100 digitale 72x72 Centrale di misura PM CDS RCI CE tri e CEr tri Regolatore Varlogic ME4zrt PM9 234 Autoconsumo [VA] 0,75 1,25 0,3 0,5 0,25 0,25 0,5 1 0,7 0,05 0,55 Schneider Electric