PATTO INTERGENERAZIONALE PER LO SVILUPPO DEL

Forgaria nel friuli
PATTO
INTERGENERAZIONALE
PER LO SVILUPPO
DEL TERRITORIO
Forgaria nel Friuli
Patto intergenerazionale per lo sviluppo del territorio
Consorzio dolceNordEst
Con il contributo di:
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
In collaborazione con:
Istituto Comprensivo di Majano e Forgaria – Scuola Secondaria di 1° grado di Forgaria nel Friuli
Comune di Forgaria nel Friuli
Progetto coordinato da Angela Zolli - Lab REA
Laboratorio di Ricerca Economica e Antropologica
In copertina:
Panoramica del monte Prât dal monte Cuar (Archivio dell’Ufficio Turistico di Forgaria)
Impaginazione e stampa
LithoStampa Pasian di Prato - UDINE
Finito di stampare nel mese di giugno 2013
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PRESENTAZIONE
Il progetto “Patto intergenerazionale per lo sviluppo del territorio” trae spunto dalla constatazione di come la
rapidità dei cambiamenti culturali abbia contribuito ad accrescere le differenze tra le generazioni. A fronte di tali
differenze, esperienziali e cognitive, spesso corrispondono difficoltà di dialogo in ambito familiare, con ripercussioni nei comportamenti e rendimenti scolastici, e talvolta senso d’inadeguatezza delle famiglie rispetto ai bisogni
dei loro figli-nipoti. La crisi sociale ed economica ha acuito le difficoltà riscontrate dai giovani per la realizzazione
dei propri progetti di vita; ciò rende più urgente la necessità di ricercare percorsi cognitivi e esistenziali rivolti ad
una migliore e precoce comprensione della propria identità individuale e collettiva, per riuscire ad interagire con il
contesto e ad inserirsi efficacemente nella realtà.
Grazie al contributo regionale per i progetti speciali, è stato possibile sviluppare l’idea progettuale “Patto intergenerazionale” come possibile risposta ai più recenti problemi sociali, educativi e culturali. Il progetto è stato ideato da Angela Zolli - Lab REA e sviluppato in collaborazione con i docenti della Scuola Secondaria di 1° grado di
Forgaria nel Friuli, Marco Chiapolino, l’Assessore alla Cultura, all’Istruzione, allo Sport e alle Politiche Giovanili del
Comune di Forgaria nel Friuli, e il Consorzio dolceNordEst. Il punto di forza di questa iniziativa didattico-formativa
è costituito proprio dalla collaborazione sviluppatasi tra le istituzioni e la società civile, che ha come esito la produzione di testi e materiali realizzati dai ragazzi che in questo modo diventano i protagonisti della valorizzazione
turistico-culturale del proprio paese.
Consorzio dolceNordEstIstituto Comprensivo di Majano e Forgaria
Comune di Forgaria nel Friuli
Il PresidenteIl Dirigente ScolasticoIl Sindaco
Pio Costantini
Renata Chiappino
Pierluigi Molinaro
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COS’E’ IL PATTO INTERGENERAZIONALE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO?
Si tratta principalmente di uno scambio di saperi tra le generazioni. Il progetto ha coinvolto due categorie di
destinatari: i ragazzi della classe 2^A della Scuola Secondaria di 1° grado di Forgaria e alcuni cittadini forgaresi
di 50 anni e più. Se gli over 50 hanno raccontato ai giovani esperienze e tradizioni comunitarie, i giovani hanno
avuto il compito di ascoltare e di tradurre questi racconti in testi, disegni, fotografie. A loro volta i giovani hanno
trasmesso un altro tipo di conoscenza, di cui gli over 50 sono risultati carenti, ovvero le conoscenze di tipo informatico. Il progetto punta alla convergenza di competenze strategiche per le comunità territoriali, quelle riferite
alle nuove tecnologie e alla conoscenza della cultura locale. In questo modo oltre ad attivare la condivisione dei
saperi, questo “Patto” tra le generazioni costituisce anche uno strumento di valorizzazione del territorio. Dal punto
di vista turistico, Forgaria può contare su un patrimonio naturalistico e paesaggistico incantevole, caratterizzato
dalla Riserva Naturale Regionale del lago di Cornino, con il progetto grifone, il cui obiettivo consiste nel reintrodurre
Lago di Cornino (Archivio dell’Ufficio Turistico di Forgaria)
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Casa per ferie vista dalla chiesetta alpina di Monte Prât centro
(Archivio dell’Ufficio Turistico di Forgaria)
Il grifone
(Autore M.Giordano, Archivio dell’Ufficio Turistico di Forgaria)
questa specie di rapace nella zona, dall’ambito del torrente Arzino e del fiume Tagliamento, dall’altopiano del Monte Prât, in passato utilizzato a fini agricoli e per l’allevamento del bestiame, oggi valorizzato dall’albergo diffuso, dai
sentieri per gli escursionisti e dagli anelli ciclabili dedicati alla mountain bike.
Tramonto sul Tagliamento (Autore S.Palamin, Archivio dell’Ufficio Turistico di Forgaria)
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In questo contesto, il “Patto” tra le generazioni ha puntato alla trasmissione dei saperi relativi alle piante che
spontaneamente crescono in questo ambiente incontaminato, e che storicamente venivano raccolte e utilizzate
per integrare ed arricchire, dal punto di vista nutritivo e organolettico, i piatti tradizionali della cucina forgarese.
Ancora oggi tali pratiche sono diffuse tra gli abitanti del luogo, per questo motivo tra la popolazione residente
sono stati selezionati alcuni over 50, esperti in tali usi, deputati a trasmettere questo patrimonio culturale ai giovani
forgaresi. Durante un incontro tenutosi presso la Scuola, gli over 50 hanno raccontato ai ragazzi della 2^A gli usi
riguardanti la raccolta di alcune piante alimentari e come tali piante venivano impiegate in cucina: si tratta di saperi
popolari trasmessi di generazione in generazione nelle famiglie forgaresi. Gli over 50 hanno poi accompagnato i
ragazzi in una passeggiata finalizzata alla raccolta degli esemplari descritti. Si è così svolta una “caccia al tesoro”,
organizzata in collaborazione con gli over 50, in cui i ragazzi della classe 2^A dovevano riconoscere le piante
preliminarmente studiate, raccoglierle e descriverne i principali utilizzi. La caccia al tesoro è stata vinta dalle alunne
Angelica Missana e Nicole Pascuttini che per prime hanno individuato tutte le piante indicate rispettando il “regolamento” stabilito dagli over 50. Alle due vincitrici sono stati consegnati libri, DVD e una chiavetta USB.
Il “Patto” si realizza con lo scambio delle competenze, pertanto anche i ragazzi hanno trasmesso i loro saperi
agli over 50. Con questa finalità un gruppo di ragazzi della classe 2^A è stato destinatario di un corso di formazione informatica tenuto da un esperto d’informatica, con la finalità di potenziare le loro competenze informatiche e
di prepararli ad assumere il ruolo di docenti nel processo di alfabetizzazione informatica degli over 50.
L’intervista agli over 50
La caccia al tesoro
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La formazione informatica agli over 50
I ragazzi hanno rielaborato in modo personale l’esperienza vissuta durante la passeggiata e l’intervista agli
over 50, realizzando un erbario, disegni, selezionando le fotografie effettuate durante il progetto e trascrivendo
l’interpretazione delle interviste. Tali elaborati costituiscono ora i contenuti di questa brochure e di una mostra
inaugurata durante l’evento che si tiene l’8 giugno a Scuola, quando i giovani, accompagnati dagli over 50, hanno l’opportunità di presentare il lavoro svolto alle famiglie.
La formazione informatica agli over 50
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L’erbario realizzato dai ragazzi
Tutti i materiali realizzati saranno successivamente donati alla Casa della manualità rurale Geis e Riscjei in cui
si terrà un evento organizzato dal Comune di Forgaria nel Friuli, aperto a turisti e residenti.
Si tratta di un museo dedicato alla lavorazione del vimine e alla costruzione di rastrelli, gerle e cesti, istituito
grazie alla donazione spontanea di gerle ed attrezzi da parte degli abitanti del posto. Su prenotazione è possibile
assistere alla lavorazione artigianale dal vivo.
Il Museo Geis e Riscjei a Cornino (Archivio dell’Ufficio Turistico di Forgaria)
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L’INTERPRETAZIONE DEI RAGAZZI
L’INTERVISTA AGLI OVER 50
Lunedì 4 marzo gli over 50 sono venuti a scuola per farci conoscere le piante particolarmente diffuse sul territorio del nostro comune. Noi alunni abbiamo posto loro alcune domande relative alle caratteristiche di sette piante
spontanee ad uso alimentare comunemente raccolte ed utilizzate in cucina: il luppolo, la menta, l’ortica, l’aglio
orsino, il pungitopo, la silene, il tarassaco.
LA RACCOLTA E L’UTILIZZO IN CUCINA
Una volta tutte queste piante si raccoglievano quotidianamente per uso alimentare, perciò era importante
imparare a distinguerle dalle altre piante tossiche che crescevano nelle vicinanze e che a volte erano molto simili.
Questo sapere visivo e olfattivo veniva trasmesso in famiglia da una generazione all’altra durante la raccolta.
Normalmente queste piante si raccolgono a mazzetti tagliando il fusto nella sua parte più dura, oppure strappando il germoglio o le foglie. È sconsigliato conservarle in buste di plastica; l’ideale è sistemarle in cesti di vimini
dove, essendo arieggiate, si mantengono fresche. È possibile anche, dopo lessate, metterle sottovuoto o in vasetti di vetro o congelarle. Siccome in passato questo tipo di conservazione non era possibile, tali piante venivano
consumate subito o nel giro di qualche giorno.
Queste sette piante sono presenti in molte ricette per la preparazione di frittate, lasagne, gnocchi, risotti, torte
e altro. Non devono però essere utilizzate in dosi eccessive perchè possono provocare disturbi, come il mal di
pancia: comunque, se usate con buon senso, sono tutte piante prelibate e curative.
LIMITI DI LEGGE
Da tempo ormai esistono dei limiti legislativi che regolano la raccolta di codeste piante: possono variare da 1
a 3 Kg. pro capite al giorno. Questa imposizione è sorta per evitare l’estinzione delle piante, dato che ormai sono
presenti sul territorio in quantità limitate.
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LUPPOLO HUMULUS LUPULUS L.
Ci è stato spiegato dal signor Flavio Garlatti che il luppolo è una
pianta erbacea perenne, rampicante e commestibile, i cui germogli apicali
vengono raccolti e utilizzati per frittate, risotti, minestre, lessati, mentre i frutti
sono impiegati come aromatizzanti nell’industria della birra. Solitamente si
raccoglie con le mani a mazzetti. Il tenero germoglio che cresce all’estremità
è molto apprezzato, al contrario della parte basale che risulta piuttosto legnosa. In passato non era facile distinguere il luppolo da altre piante simili e
velenose, perciò veniva raccolto raramente e solo da persone esperte.
Epoca di raccolta: aprile-maggio.
MENTA MENTHA AQUATICA L.
Il signor Delmo Collino ci ha spiegato che la menta è una pianta erbacea perenne, molto aromatica che ama crescere in luoghi freschi e umidi. Ne
esistono molte specie ma la più richiesta e conosciuta è la Mentha piperita
che è presente solo nelle coltivazioni. La menta spontanea è impiegata per
preparare infusi e tisane, per aromatizzare le carni, insalate, salse ecc.
Epoca di raccolta: giugno-luglio.
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ORTICA URTICA DIOICA L.
La signora Collino ci ha spiegato che l’ortica è una pianta erbacea
perenne con le foglie urticanti, alta fino a 150 cm. In cucina è utilizzata per
la preparazione di molte ricette: con le foglie fresche si possono preparare
gnocchi, risotti, frittate, torte; con le radici si ottengono degli ottimi infusi.
Esternamente si usa per curare la caduta dei capelli e i pruriti.
Epoca di raccolta: aprile-maggio.
AGLIO ORSINO ALLIUM URSINUM L.
La signora Collino ci ha spiegato che l’aglio orsino è una pianta erbacea
perenne che ama crescere in luoghi umidi e ombrosi. Le foglie dell’aglio orsino
sono simili a quelle velenose del mughetto, pertanto bisogna prestare molta attenzione al momento della raccolta: in caso di dubbio bisogna sfregare la foglia che,
se è di aglio orsino, dovrebbe emanare un forte odore di aglio. Le foglie vengono
utilizzate quando sono ancora giovani come condimento di sughi, minestre, insalate, patate lesse e frittate. Nella medicina popolare le foglie fresche vengono
utilizzate per favorire la diuresi e fare abbassare la pressione arteriosa.
Epoca di raccolta: marzo-maggio.
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PUNGITOPO RUSCUS ACULEATUS L.
Il signor Davide Paolo Jogna Prat ci ha spiegato che il pungitopo è una
pianta sempreverde che cresce soprattutto nel sottobosco. Il frutto è costituito da
piccole bacche rosse, per questo motivo veniva utilizzato per confezionare gli addobbi natalizi. In passato i pungitopo venivano raccolti, messi ad asciugare, legati a
mazzi all’estremità di due corde e usati per pulire il camino, facendoli scorrere con
energia lungo l’intera canna fumaria. I germogli di pungitopo, dal gusto amarognolo,
talora noti come “asparagi selvatici”, vengono utilizzati in cucina nello stesso modo
degli asparagi, lessati per insalate, oppure utilizzati per fare minestre e frittate. Ha
proprietà diuretiche.
Epoca di raccolta: marzo-maggio.
SILENE RIGONFIA SILENE VULGARIS Garcke
La silene, come ci ha spiegato il signor Ruggero Garlatti, è una pianta erbacea perenne nota, in friulano, come sclopit o grisolò, perché quando
matura sviluppa un rigonfiamento che, se schiacciato sulla pelle, “schioppetta”. Cresce nei prati incolti e poco fertili. In cucina si usano le foglie giovani
e tenere che possono essere consumate crude, ma che più frequentemente
sono lessate oppure utilizzate nella preparazione di risotti, frittate, minestre,
gnocchi ecc.
Epoca di raccolta: primavera.
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TARASSACO TARAXACUM OFFICINALE Weber
Il signor Renzo Clemente ci ha spiegato che il tarassaco, conosciuto
anche come dente di leone, è una pianta erbacea perenne dal grande fiore
giallo, alta fino a 40 cm. Le foglie fresche e tenere possono essere consumate crude in insalata da sole o con altre verdure, altrimenti vengono cotte
e servite come gli spinaci. In passato le foglie venivano anche condite con il
lardo a cubetti. Le foglie adulte sono ricche di vitamina A e C, contengono
molti sali minerali, e sono utilizzate in fitoterapia.
Epoca di raccolta: marzo-maggio.
Altre fonti utilizzate: Danelutto A., Piante alimentari, Edizioni La Chiusa, Udine, 2009.
LE RICETTE DI NONNA CATERINA
Caterina Collino, una over 50, ha raccontato ad Alessandro Quas, il nipote coinvolto nel progetto, le ricette di alcuni
piatti da lei realizzati con le piante alimentari raccolte. Noi le abbiamo trascritte per voi. Buon appetito!
CRESPELLE CON LE ORTICHE
Ingredienti:per le crespelle: farina, uova e latte.
per il ripieno: cime della pianta dell’ortica, panna da cucina, formaggio latteria stravecchio, sale. Besciamella
Metodo: per le crespelle amalgamare assieme farina, uova e latte, fino a formare un composto cremoso non troppo
denso. Per preparare il ripieno lavare accuratamente le cime delle piante dell’ortica, lessarle e frullarle. Salare il tutto ed
aggiungere un cucchiaio di panna da cucina e del formaggio latteria stravecchio grattugiato. Spalmare il composto sulla
crespella e arrotolarla, sistemare le crespelle in una casseruola da forno e cospargerle con una besciamella non molto densa
e con dello stravecchio grattugiato. Gratinare quindi in forno per 20 minuti circa a 180 gradi.
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ASPARAGI SELVATICI GRATINATI AL FORNO
Ingredienti: asparagi selvatici, besciamella, prosciutto cotto, formaggio stravecchio e sale.
Metodo: lavare accuratamente gli asparagi selvatici, quindi lessarli e salarli. Nel frattempo preparare una besciamella non molto densa, dopo di che scolare gli asparagi, adagiarli in una casseruola da forno formando degli strati di
asparagi, prosciutto cotto e formaggio grattugiato, alla fine cospargere il tutto con la besciamella e lo stravecchio grattugiato. Gratinare quindi in forno per 20 minuti circa a 180 gradi.
FRITTATA DI ERBE
Ingredienti: tarassaco, ortiche, spinaci selvatici, menta ecc., uova, burro/olio, cipolla, sale.
Metodo: soffriggere le erbe spontanee raccolte e la cipolla in un filo d’olio o una noce di burro; sbattere le uova in
una terrina, salarle e aggiungerle al composto di erbe. Portare a cottura la frittata.
FOGLIE DI TARASSACO CON IL LARDO
Ingredienti: foglie fresche di tarassaco, lardo, aceto.
Metodo: lavare bene le foglie fresche di tarassaco e tagliarle a pezzettini. In una padella far rosolare il lardo a cubetti.
Quando si è formato un sughetto, versarvi dell’aceto, mescolare e condire il tarassaco.
ORZO E ORTICHE
Ingredienti: 200 g di orzo, sale, olio di oliva, 2 cipolle, 200 g di foglie tenere di ortica.
Metodo: lasciare in ammollo l’orzo e poi cuocerlo. A parte fare saltare le cipolle affettate molto sottili in poco olio
unendovi le ortiche. Dopo qualche minuto aggiungete l’orzo, salare e cuocere ancora. A cottura ultimata lasciare riposare qualche minuto e poi servire in tavola.
FRITTATA DI ORTICHE
Ingredienti: 500 g di ortiche, olio di oliva, 5 uova e un po’ di parmigiano.
Metodo: soffriggere le ortiche in una padella fino a quando sono appassite. A parte sbattere le uova aggiungendo
il parmigiano e mischiare il tutto con le ortiche, proseguire fino a cottura ultimata.
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HANNO COLLABORATO AL PROGETTO
SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado di Forgaria nel Friuli
Gli studenti della classe 2^A:
Caniglia Francesco
Collini Michele
Dri Mayra Ines
Franceschino Ylenia
Gagliardi Ginevra
Garlatti Christian
Gubiani Tommaso
Ingrassi Stefano
Mareschi Lorenzo
Missana Alex
Missana Angelica
Muzzo Maika
Gli insegnanti
Mareschi Daniela
Querini Valter
Strani Erica
Il dirigente scolastico
Chiappino Renata
Nardi Gabriele
Nardini Luca
Paolin Margherita
Pascuttini Nicole
Presta Francesco
Quas Alessandro
Rosellini Erika
Tocchetto Veronica
Trentini Roberto
Vidoni Gianluca
Vidoni Paolo
Zuliani Gloria
Gli over 50 del Comune di Forgaria nel Friuli
Clemente Renzo
Collino Caterina
Collino Delmo
Garlatti Flavio
Garlatti Ruggero
Iogna Prat Davide Paolo
ORIGINA SRL
Sangoi Oscar, Esperto di informatica
LAB REA
Laboratorio di Ricerca Economica e Antropologica
Pelos Veronica, Tutor di progetto
Zolli Angela, Ricercatrice, Progettista e Coordinatrice del progetto
Il Comune di Forgaria nel Friuli
Chiapolino Marco, Assessore alla Cultura,
all’Istruzione, allo Sport e alle Politiche Giovanili.
IL CONSORZIO DOLCENORDEST
Colautti Nadia, Segreteria
Costantini Pio, Presidente
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