Un parziale arrossamento fogliare: non sempre sintomo di scopazzi

Un parziale arrossamento fogliare:
non sempre sintomo di scopazzi
Sabine ÖTTL, Sanja BARIC, Josef DALLA VIA, Centro di Sperimentazione
Agraria di Laimburg
Un parziale e precoce arrossamento fogliare dei meli, spesso
rilevato solo nella zona della vetta, ha preoccupato numerosi frutticoltori, nell’autunno del 2007, poiché tale sintomo
viene messo in relazione con un’infezione fitoplasmatica da
scopazzi. Con un’adeguata metodologia biomolecolare è stato possibile evidenziare la mancanza di un collegamento
certo tra l’arrossamento parziale dell’apparato fogliare e la
presenza dei fitoplasmi agenti degli scopazzi.
SCOPAZZI:
LA
SINTOMATOLOGIA
Il fitoplasma (AP, apple proliferation), agente degli scopazzi del melo, provoca la comparsa di diversi
sintomi che indicano chiaramente la
presenza di un’infezione. Tra essi si
ricorda la formazione di scopazzature e di stipole ingrossate e dentellate. Altri sintomi aspecifici sono
rappresentati da mela nana, fioritura secondaria tardiva e arrossamento fogliare. Nel caso in cui questi
sintomi si manifestino singolarmen-
te, non è possibile desumere la presenza di un’infezione, mentre se
compaiono più sintomi aspecifici è
probabile che si tratti proprio di una
fitplasmosi da AP.
Gli elevati gradi di attacco evidenziatisi nel 2006 (oltre 500.000 meli
infettati - vedi frutta e vite 3/2007,
pag. 96) hanno trasformato i frutticoltori in attenti osservatori dei
propri impianti, tanto che la colorazione fogliare parzialmente precoce presentatasi durante lo scorso
autunno, ha causato grande incertezza e preoccupazione in molti di
essi. Il precoce arrossamento fogliare, che si dipartiva dalla zona della
vetta, è stato osservato, soprattutto
su Golden Delicious, mentre su Gala e Red Delicious tale sintomo si
manifestava solo su singole branche
di un anno.
LA
RICERCA
Queste osservazioni hanno rappresentato lo spunto per scegliere un
campione di 38 piante di Golden
Delicious e di Gala in tre differenti
località, da controllare con l’ausilio
delle metodologie biomolecolari per
la presenza del fitoplasma AP (vedi
tabella). 37 delle piante scelte mostravano un parziale arrossamento
fogliare nella zona della vetta o su
singole branche (foto sinistra), mentre una sola presentava un arrossamento di tutto l’apparato fogliare,
ad esclusione di qualche singola
branca ancora verde situata nelle
zone più basse della chioma. Nonostante che oltre all’arrossamento
non fossero presenti altri sintomi, in
fase di prelievo del campione si è
Tabella: numero di campioni casuali e riepilogo dell’esito delle analisi biomolecolari.
Località
varietà
anno d’impianto
Laimburg
Gala
2005
0 / 10
Golden Delicious
1990
2* / 10
31 ottobre 2007
0 / 18
14 ottobre 2007 e
10 novembre 2007
Plars di Sopra – Lagundo
Caines
Golden Delicious
2003
* una pianta quasi completamente arrossata, una pianta con parziale arrossamento fogliare.
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numero
AP-positivi
/numero
testati
data prelievo
29 ottobre 2007
2/2008
ta con apparato fogliare completamente arrossato, mentre nell’altro le
foglie erano arrossate soltanto in
parte (sintomo rilevato per tutti i rimanenti casi). Entrambi i casi risultati positivi provenivano da una zona nella quale durante l’anno precedente il grado di attacco da scopazzi era piuttosto elevato (grado di
attacco 2006 a Lagundo: frutteti
convenzionali/integrati 1,53%; frutteti biologici 5,73%; frutta e vite
3/2007, pag. 96).
POSSIBILI
Il parziale e precoce arrossamento
delle foglie non sempre è indice di
infezione da scopazzi.
supposta l’infezione della pianta
(foto destra).
Da tutte le piante sono stati prelevati campioni radicali per la verifica
della presenza del fitoplasma AP. Si
ricorda infatti che nell’apparato radicale delle piante infette si riscontra sempre la presenza dei patogeni
in questione, mentre quest’ultima è
soggetta ad incertezza legata a fattori stagionali negli organi aerei,
quali fogliame e succhioni. L’individuazione dei patogeni responsabili
degli scopazzi è stata praticata mediante real-time PCR (frutta e vite
1/2005, pag. 15), la metodologia dotata attualmente del maggior grado
di sensibilità. Soltanto in due dei 38
campioni radicali analizzati è stata
rilevata la presenza dei fitoplasmi
AP: in un caso si trattava della pian-
CAUSE
Questa ricerca mostra che il precoce arrossamento parziale fogliare
osservato in numerosi frutteti durante l’autunno del 2007 non è necessariamente da mettere in relazione con un’infezione da fitoplasma AP. Le sue cause possono essere le più svariate: ridotto assorbimento di sostanze nutritive dal
terreno in presenza di condizioni
meteorologiche
relativamente
asciutte, ferite nella zona del tronco da lavorazioni meccaniche o limitazioni del trasporto di linfa provocate dalla concrescenza di anelli
di fissaggio o di metallo, danni o
patologie che abbiano colpito l’apparato radicale. Le condizioni meteorologiche giocano un importante ruolo nell’intensità dell’arrossamento: perché quest’ultima sia
molto evidente sono necessari giorni caldi e secchi e notti con valori
termici più contenuti. La temperatura media delle minime è risultata, nell’ottobre 2007, di 5,7 °C e la
media delle massime di 17,8 °C. Le
precipitazioni cadute, largamente
inferiori alla media pluriennale,
ammontavano a 14,9 mm (centralina meteorologica di Laimburg). È
possibile che l’arrossamento fogliare osservato in autunno, particolarmente evidente, sia il risultato della concomitanza delle condizioni
meteorologiche ed altri fattori,
quali ad esempio la disponibilità di
sostanze nutritive nel terreno o
particolari caratteristiche di quest’ultimo.
L’esito delle nostre analisi mostra
che il parziale arrossamento foglia-
In caso di completo arrossamento
precoce dell’apparato fogliare è
consigliabile controllare la presenza di altri sintomi di scopazzi.
re, sia nella zona della vetta che su
singole branche della pianta, generalmente non è da mettere in relazione con un’infezione da fitoplasmi. È però possibile che un completo arrossamento della pianta
possa, in alcuni casi, indicare proprio la presenza della patologia, anticipando la comparsa di ulteriori
sintomi tardivi (i risultati delle relative verifiche sono in elaborazione).
Per questo motivo è consigliabile
contrassegnare le piante che al controllo visivo in autunno appaiono
completamente arrossate. In tal
modo sarà possibile, nel corso della
successiva primavera, prestare particolare attenzione ad esse, riconoscendo eventualmente con certezza
e rapidità ulteriori sintomi che dovessero comparire.
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