Fabio Taffetani Università Politecnica delle Marche Ancona Etnobotanica e territorio SOCIETA' BOTANICA ITALIANA Gruppo di lavoro per le botaniche applicate Giornata di Studio su “Etnobotanica: prospettive della ricerca nell’era della globalizzazione” Roma 23 febbraio 2007 Etnobotanica come … • Approccio integrato alla ricerca e punto d’incontro fra aree culturali e discipline diverse – area scientifica (botanica, farmacologia, medicina) – area umanistica (sociologia, storia, economia) • Motivo di riflessione su cause e modalità dei cambiamenti della società e quindi del paesaggio e dell’agroecosistema • Base di conoscenze naturalistiche e culturali per iniziative in campo naturalistico, socio-economico, agronomico, agro-turistico e turistico • Importante fonte di motivazioni per la conservazione delle numerose specie vegetali strettamente legate ad ambienti seminaturali più o meno comuni e a vario grado di antropizzazione • Sorgente di indicatori sensibili di valutazione delle pratiche agronomiche in funzione della gestione del territorio e della conservazione ambientale Museo e centro ricerche etnobotaniche • • • • • • • Museo attivo Si tratta di una struttura museale innovativa dove, all’osservazione dei sistemi multimediali che illustrano i principali temi del museo, si affiancano attività pratiche organizzate per permettere una partecipazione attiva dei visitatori e delle scuole, mentre le attività di ricerca dei collaboratori del museo in campo didattico e nei diversi indirizzi scientifici di tipo naturalistico ed etnobotanico hanno lo scopo di stimolare, aggiornare e rendere sempre più efficaci i materiali e le attività didattiche impiegate all’interno del museo, ma anche di fornire loro continui sviluppi culturali e scientifici. “Museo attivo” per tanti motivi: per le modalità di approccio didattico attraverso la sperimentazione di soluzioni espositive innovative sempre più suggestive e stimolanti; per la costante utilizzazione ed il coinvolgimento interattivo dei visitatori in attività pratiche ed esperienze concrete di osservazione, manipolazione, trasformazione, utilizzazione, ecc. per l’importanza della ricerca sperimentale come stimolo per l’aggiornamento delle conoscenze e lo sviluppo di nuovi argomenti espositivi; per l’individuazione di sempre più efficaci soluzioni multimediali. Descrizione del museo e centro ricerche etnobotaniche • Si tratta di un museo atipico costituito da diverse porzioni, ciascuna delle quali è funzionale e necessaria per la struttura complessiva, ma che rispondono ad esigenze diverse e vengono organizzate con modalità specifiche. • Tre sono le principali anime del Museo: il settore antropologico, il settore botanico e quello ambientale-paesaggistico. Settore antropologico • Il primo, quello più strettamente antropologico, si avvicina ai musei di cultura contemporanea del tipo dei musei della civiltà rurale, basati sulla raccolta e l’organizzazione-esposizione di strumenti, oggetti, immagini e di tutti quegli elementi che possono risultare utili alla ricostruzione delle modalità della vita quotidiana in epoche più o meno recenti e su territori più o meno ampi. L’obiettivo del Museo Jerve troate è quello di raccogliere testimonianze sia di tipo materiale (oggetti, manufatti, ecc.) che dirette (attraverso interviste e recupero di documenti), che permettano di ricostruire la grande ed articolata cultura popolare legata all’utilizzazione delle piante sia per scopi alimentari, che di altro tipo (medicamentosi, alimenti e salute degli animali, cosmetici, pratici, ludici, esoterici, ecc.). Settore botanico • • • • Il secondo settore, quello botanico, è incentrato sull’erbario, il quale, se si fa eccezione per gli erbari storici, è una tipica struttura museale attiva, dove l’attività di ricerca costituisce il principale motore di informazione e di vitalità delle attività didattiche. In particolare questa definizione è particolarmente significativa per il Museo Jerve troate in quanto esso si basa sia su collezioni che su attività di ricerca e di didattica ed assolve diversi compiti scientifici (ciascuno con interessanti ricadute e applicazioni di tipo informativo ed educativo): - ruolo tassonomico, attraverso la raccolta, la conservazione e la catalogazione di campioni d’erbario (“l’erbario a scuola” tra le principali attività didattiche collegate); - ruolo di ricerca di base in campo floristico ed ecologico attraverso lo studio della vegetazione e degli habitat (didattica nelle aule all’aperto, realizzazione di guide cartacee e multimediali, progetti di studio ambientale con le scuole, sono solo alcune delle iniziative che saranno sviluppate in questo settore); - ruolo di ricerca applicata, finalizzata alla raccolta, conservazione, moltiplicazione e riutilizzazione dei semi e dei propaguli di piante utili per la conservazione della biodiversità e per la ricostruzione degli ambienti (il museo esce dai suoi confini per svolgere un ruolo attivo nel territorio e per diversi settori produttivi, dall’agricoltura al turismo). Settore paesaggistico • Il terzo settore, quello ambientale, rientra nei cosiddetti musei interpretativi (Merzagora L., 2007 - Musei di incerta identità. Museologia Scientifica, n.s. 1: 32-35). Strutture museali generalmente prive di reperti e di collezioni, che hanno il compito di illustrare o fornire stimoli e motivi di interesse per la visita dei luoghi e dei territori circostanti (tipici sono i musei e centri visita dei parchi naturali). L’obiettivo del Museo Jerve troate è quello di dare un contenuto alla cosiddetta “cultura del territorio” e alla “lettura del paesaggio”, attraverso lo sviluppo delle conoscenze, sia scientifiche (geologia, clima, vegetazione, fauna, urbanistica, ecc.) che culturali (storia, arte, letteratura, ecc.), che permettono di leggere, interpretare, distinguere i diversi paesaggi, analizzare e differenziare le varie componenti, individuare i meccanismi che li determinano, recuperare i cambiamenti avvenuti nel passato e cercare di prevedere le possibili trasformazioni nell’immediato futuro. Le forme espressive di questa porzione museale sono assai varie e stimolano lo sviluppo di modalità espressive sia tradizionali (diorami, ricostruzioni tridimensionali) che più moderne, di tipo multimediale ed interattivo, innovative e sperimentali. • Analisi delle informazioni • Significato dell’ opera • Notizie sull’ autore Notizie sull’autore • Paolo Spadoni (Corinaldo 1764 -Cesena 1826) • Laureato in Storia Naturale e appassionato ricercatore in vari campi, stimato in tutta Italia • Docente di Botanica e Agricoltura alla Facoltà di Medicina dell’Università di Macerata • • “convinto della sentenza, che un naturalista deve spendere la sua vita metà viaggiando, metà scrivendo e sempre osservando“ che lo portò a compiere viaggi in luoghi inesplorati (Lazio, Liguria, Toscana e Marche) e con tutte le difficoltà dell’epoca Scrisse numerosi trattati di botanica, geologia, agraria, zoologia la sua opera più importante è costituita dai 3 volumi delle Xilologie picene, alla quale aveva dedicato 25 anni di ricerche, che tuttavia non riusci a vedere pubblicata per la sua scomparsa improvvisa avvenuta il 16 settembre 1826. Significato dell’opera • Aspetto naturalistico: descrizione delle 257 specie diverse di alberi e arbusti e loro locazione • Aspetto pratico: descrizione del legno e dei suoi possibili utilizzi • Aspetto storico: finalizzata al progresso della scienza in sé e dell’ economia locale. Analisi delle informazioni Usi nelle categorie analizzate 200 184 Piante per le quali viene riferito l’uso tintorio Piante per le quali viene riferito l’uso officinale 150 Serie1 Serie2 100 Serie3 61 50 30 0 1 Serie4 Piante per le quali viene riferito l’uso alimentare 15 Piante per le quali viene riferito l’usocosmetico Usi officinali • Raccolta dati forniti dall’ autore • Confronto con conoscenze attuali • Analisi risultati SENA FALSA (Colutea arborescens) “Purgano le prime sull’andar della Senna usandole in maggior dose, donde la denominazione di Sena Falsa o nostrale.” Droga: foglie, semi Proprietà: lassative Impieghi: medicina popolare Forme d’uso: droga t.q. nell’uso estemporaneo FRASSINO (Fraxinus excelsior) “Che riesce perfino utile alla medicina, mentre sopra le sue foglie si trovano le Canterelle (Meloe vesicatorus Lin, Lytta vesicatoria Fabr) da impiegarsi nei vessicanti.” Droga: foglie; corteccia Proprietà: •Diuretiche •Diaforetiche •Lassative •Antireumatiche •Antigottose Impieghi: medicina popolare, erboristeria Forme d’uso: tintura, sciroppo, estratto GINEPRO (Juniperus communis) “ infuse nell’ acquavite danno un eccellente rosolio stomacale e distillandole un olio essenziale” Droga: frutti Proprietà: •Profumanti •Aromatizzanti •Diuretiche •Balsamiche •Digestive •Carminative •Antisettiche Impieghi: Farmaceutico Alimentare (liquoreria) Cosmetico Forme d’uso: O.E.; tintura, estratto OSSICEDRO (Juniperus oxicedrus) “..aggiungo che distillandolo nella storta rende un fluido nerastro, fetido e caustico denominato Olio di Cade, col quale i maniscalchi medicano la scabbia e le ulceri de cavalli” Droga: legno Proprietà: •Caustico •Revulsivo •Riducente Impieghi: Farmaceutico Alimentare Forme d’uso: Olio di Cade ALLORO (Laurus nobilis) “Se ne traeva prima un olio detto laurino il quale adoperavasi come carminativo” Droga: frutti, foglie Proprietà: •Carminative •Eupeptiche •Stimolanti •Balsamiche •Aromatizzanti •Profumanti Impieghi: alimentare, cosmetico, farmaceutico Forme d’uso: O.E., tintura, olio LENTISCO (Pistacia lentiscus) Droga: secrezione della corteccia Proprietà: masticatorie, antisettiche, balsamiche, diuretiche,… Impieghi: cosmetico, alimentare, la resina usata in tecnica odontoiatrica “… ha inoltre il credito di afforzar le gengive, …” Forme d’uso: •O.E. •Oleoresina CILIEGIO (Prunus avium) Droga: frutti, semi, peduncoli Proprietà: emollienti (olio), diuretiche (peduncoli) Impieghi: alimentare, medicina popolare (peduncoli) “…condiscono altresì parecchi rosolj in specie amareschi…” Forme d’uso: succo, succo distillato, frutto sotto spirito PRUGNOLO (Prunus spinosa) “…la corteccia di questo prugno è stata sostituita alla Chinachina come febbrifugo” Droga: corteccia, fiore, foglie, frutti Proprietà: astringenti, emmenagoghe, vermifughe, febbrifuga (corteccia) Impieghi: liquoreria, medicina popolare Forme d’uso: la droga tale e quale nell’uso estemporaneo. ROSA CANINA (Rosa canina) “Simile escrescenza, ossia vera galla prodotta dalla puntura del Moscherino Cnyps rosae Lin., fu annoverata tra i rimedi valevoli ad arrestare le diarree, e nel tempo stesso promuovere le urine..” Droga: galle prodotte dall’imenottero Cnyps rosae, frutti (cionorrodonti) semi Proprietà: diuretiche, antireumatiche, antinfiammatorie, vasoprotrettrici Impieghi: alimentare, cosmesi, medicina popolare erboristeria Forme d’uso: estratto, succo, olio, O.E. ROSMARINO (Rosmarinus officinalis) “coi ramucci del Ramerino si fanno stecchetti da denti salubri alle gengive,..” Droga: foglie, fiori Proprietà: antisettiche, cicatrizzanti, eupeptiche, antispasmodiche, balsamiche, diuretiche, anti-ossidanti… Impieghi: Alimentare, medicina popolare, cosmesi, erboristeria Forme d’uso: O.E., estratto, la droga t.q. nell’ uso estemporaneo TAMERICE (Tamarix gallica) “Or senza dire della virtù mediche da taluni a varie parti di questo Tamarisco attribuite, e da altri poste in dubbio…” Droga: foglie, corteccia Proprietà: espettoranti, astringenti, diuretiche, diaforetiche, carminative Impieghi: medicina popolare Forme d’uso: la manna, l’estratto Usi alimentari • Alcuni usi dimenticati o sconosciuti attualmente • Usi principali per produzione di vino, zucchero, olio per condimento, farina. Piante dalle quali è possibile ricavare una bevanda vinosa Abies alba •ABETE BIANCO (Abies alba) •ABETE ROSSO (Picea excelsa) •PINO DOMESTICO (Pinus pinea) •LOTO FALSO (Diospyrus lotus) •GINEPRO (Juniperus communis) •PERO (Pyrus communis) •UVA SPINA (Ribes uva–crispa) •PEPE FALSO (Schinus molle) Uso tintorio e cosmetico • Descrizione della tecnica tintoria utilizzata dallo Spadoni • Problemi tassonomici, curiosità, piante velenose Pistacia terebithus Pistacia lentiscus Galle di insetti Corteccia Corteccia Seta Lana Uso in Tracia e Macedonia) Giallo zolfino Seta Foglia morta Lino; cotone Lana Grigio d’America rossastro Robbia scuro Seta Nanchino carico Nocella rossa Platanus orientalis Corteccia Lino; cotone Lana; seta Ventre di cerva Populus alba Corteccia Lino; cotone Lana Seta Foglia morta Lana ; seta Foglia morta Populus canescens Corteccia Rosso falbo Robbia scuro Valore dell’opera •Studio della flora arborea e arbustiva presente nel territorio della Regione Marche agli inizi dell’800 e dei suoi possibili utilizzi •Importante testimonianza di usi e conoscenze dimenticate con l’andare del tempo •Spunto per eventuali ricerche ulteriori per l’utilizzo di materiali naturali nei diversi aspetti dei bisogni umani Le piante di interesse officinale nell’area del Parco Gola di Frasassi-Rossa Laureanda: Relatore: Falcetelli Roberta Taffetani Fabio Anno accademico 2001/2002 Area studiata Metodo di lavoro 9 Raccolta informazioni riguardanti gli usi popolari delle piante 9 Raccolta di campioni vegetali e loro verifica tassonomica 9 Confronti con gli usi descritti nei principali lavori di tipo etnobotanico di interesse nazionale e regionale 9 Studio della vegetazione delle aree più comunemente interessate alla raccolta delle piante: gli orti, i margini degli abitati, delle strade e dei campi. Usi nella tradizione popolare 9 Gli usi rilevati sono stati suddivisi in: usi officinali (n.37) usi alimentari (n.37) usi veterinari (n.8) usi cosmetici (n.10) piante dannose (n.5) altri usi (n.25) 9 La voce “altri usi” comprende usi del legno, usi abbandonati, alimenti per gli animali, credenze popolari e superstizioni. 9 Tra gli usi alimentari non sono sono stati presi in considerazione i più comuni: per esempio l’uso della salvia in cucina e del fico come frutto 919 piante risultano coltivate Cynodon dactylon (L.) Pers. Equisetum sp Ficus carica L. (*) Foeniculum vulgare Miller (*) Fraxinus ornus L. Genziana sp Hedera helix L. Helichrysum italicum (Roth) Don Helleborus Bocconei Ten. Juglans regia (*) Juniperus communis L. 927 piante con più usi, di cui 3 piante con 3 utilizzi (Cichorium intybus, Rosa canina, Urtica dioica),, e 3 piante con 4 utilizzi dioica) (Ruta graveolens, Satureia montana, Helichrysum italicum) italicum) 92 casi di piante utilizzate in miscuglio:: Citrus limon, Salvia miscuglio officinalis, Laurus nobilis nobilis,, per usi officinali, Olea europaea e Vitis vinifera,, per un’uso veterinario vinifera veterinario.. Juniperus oxycedrus L. Lathyrus aphaca L. Laurus nobilis L. (*) Lavandula angustifolia Miller (*) Linum usitatissimum L. (*) Malva sylvestris L. Matricaria chamomilla L. Melissa officinalis L. Mentha sp Mercurialis annua L. Olea europaea L. (*) Ostrya carpinifolia Scop. Osyris alba L. Papaver rhoeas L. Parietaria officinalis L. Pastinaca sativa L. Petroselinum sativum Hoffm. (*) Picris echioides L. Pinus sylvestris L. Piper nigrum L. Populus nigra L. Prunus domestica L. (*) Dannose Piante Altri Usi Veterinari Cosmetici Usi Alimentari Usi piante raggruppabili in 45 famiglie, di cui le più numerose sono Compositae (12), poi Labiatae (6) e Rosaceae (6) Usi 983 Officinali Usi Specie Usi officinali 9 Analisi delle parti utilizzate 9 Analisi delle modalità di utilizzazione 9 Confronto con lavori di tipo etnobotanico di interesse regionale e nazionale 9 Analisi dei confronti effettuati 9 Descrizione dettagliata degli usi per ogni singola specie 9 - Piante ad habitus erbaceo (22) - Piante a portamento legnoso (8 arbusti, 7 alberi) Specie Aesculus hippocastanum L. Droga Descrizione Avena sativa L. Corteccia In decotti come rimedi per le emorroidi Frutto (Domo) Fusto Per i reumatismi (Vigne) Calendula officinalis L. Fiore In infuso per guarire i geloni (Domo) Cichorium intybus L. Foglia Aiuta a depurare il sangue (Domo) Citrus limon (L.) Burm.F Cotinus coggygria Scop. Buccia del frutto Corteccia Foglie Crataegus monogyna Jacq. Fiori Cynodon dactylon (L.) Pers. Radice Equisetum sp Fusti Ficus carica L. Lattice Si fa un decotto fino a che aiuta la digestione. In infuso cura la dissenteria (Domo) Per curare gli arrossamenti della pelle (Grotte) In infusi per abbassare la pressione (Domo) Il decotto per la digestione, disinfettante urinario, sgonfiare le gambe (Domo) L’infuso per abbassare la pressione (Domo) Per togliere i pori Foeniculum vulgare Miller Semi Helichrysum italicum (Roth) Don Laurus nobilis L. Sommità fiorite Foglie Lavandula angustifolia Miller Linum usitatissimum L. fiori Semi Sui brufoli, come impacchi lenitivi (Pierosara) Malva silvestris L. Foglie Fiori Matricaria chamomilla L. Fiori Negli infusi, per la digestione, la colite, il mal di gola. In impacchi per il mal di denti, ascessi dentari. Per infusi calmanti Mentha sp Foglie Fiori Foglie Il decotto per il raffreddore, ed anche il cataplasma sul petto (Pierosara) Decotto per la pressione alta (Domo) Parietaria officinalis L. Parte aerea Petroselinum sativum Hoffm Pinus sylvestris L. Foglie Sulle ossa dolenti per calmarne il dolore.(Vigne, San Vittore). L’infuso per le emorroidi (Domo) Il decotto è usato per abortire (Domo) Cornus mas L. Olea europaea L. Gemme L’infuso come digestivo e per i gonfiori addominali L’infuso per i reumatismi (San Vittore, Pierosara) L’infuso per il raffreddore (Pierosara) e la digestione Per facilitare il sonno (Pierosara) Il liquore ottenuto per i reumatismi e sintomi influenzali (San Vittore) Piante ad habitus erbaceo: • La parte più usata è quella aerea ed in particolare prevale l’utilizzazione delle foglie e dei fiori •Uso della radice: in Urtica dioica, la radice viene masticata contro il mal di denti; in Cynodon dactylon, è usato il decotto come disinfettante urinario, aiuto alla digestione e per sgonfiare le gambe •Pianta intera: in Ranunculus bulbosus L. per la cura della sciatica • • Piante a portamento legnoso: Uso della corteccia: in infusi e decotti, in Quercus sp., come regolatrice della pressione e per le emorroidi, in Aesculus hippocastanum per la cura delle emorroidi ed in Cornus mas contro la dissenteria. Gemme: in Pinus sylvestris per ottenere un liquore medicinale. Modalità di utilizzazione La pianta è usata tale e quale La pianta è usata in infusi, impiastri, decotti, impacchi e cataplasmi La pianta è utilizzata per la preparazione di sciroppi medicamentosi, come per Rosa canina dalle cui bacche si ottiene uno sciroppo lenitivo della tosse La pianta è usata nella preparazione di sciroppi liquorosi, come per Pinus sylvestris le cui gemme sono fatte macerare in alcol e Prunus spinosa del quale si usano invece i frutti PREZZEMOLO Petroselinum sativum Hoffm Famiglia: Apiaceae Nome locale: prezzemolo Usi officinali trovati: le foglie erano utilizzate, dagli abitanti della frazione di Domo, per fare degli infusi da prendere per abortire. Confronto: nei testi consultati in cui il prezzemolo risulta citato come pianta medicinale, si conferma l’uso popolare. MALVA Malva silvestris L. Famiglia: Malvaceae Nome locale: malva, marva Usi officinali trovati: i fiori e le foglie, raccolti la mattina di San Giovanni prima che sorge il sole, sono usati per preparare infusi digestivi, utili anche per le coliti ed il mal di gola. Con gli stessi infusi si fanno degli impacchi per il mal di denti e gli ascessi dentari Confronto: in tutti i testi in cui è descritta, sono riportate le proprietà antinfiammatorie, lenitive, regolatrici intestinali, emollienti, lassative Altri usi: le foglie sono un ingrediente dei minestroni di verdure Usi alimentari Piante usate nelle frittate Parte Asparagus acutifolius L. utilizzata Germogli Balsamita major Miller Foglie Piante usate nei liquori Parte Cornus mas L utilizzata Frutto Genziana sp. Foglie Juglans regia L. Mallo Calamintha nepeta (L.) Savi Foglie Pinus sylvestris L. Gemme Clematis vitalba L Germogli Prunus spinosa L. Frutto Silene vulgaris (Moench) Garcke germogli Ruta graveolens L. Foglie Sambucus nigra L. frutto Piante utilizzate cotte Borago officinalis L. Parte utilizzata foglie Piante usate nelle insalate Campanula rapunculus L. Parte utilizzata radice Cercis siliquastrum L. fiore Salicornia sp foglie Sanguisorba minor Scop foglie Valerianella sp foglie Bunias erucago L. foglie Cichorium intybus L. foglie Papaver rhoeas L. foglie Picris echioides L. foglie Reichardia picroides L. foglie Sinapis alba L. foglie marmellate Cornus mas L Sonchus asper (L.) Hill. foglie Rosa canina L. Frutto Sonchus oleraceus L. foglie Rubus ulmifolius Schott Frutto Taraxacum officinale Weber foglie Sambucus nigra L. Frutto Urtica dioica L. foglie Taraxacum officinale Weber Fiore Piante usate nelle Parte utilizzata Frutto Usi veterinari 9 Per tutte le preparazioni è utilizzata la parte aerea delle piante: frutti, foglie o semi 9 Confronti effettuati con i dati etnobotanici regionali: risulta nuovo l’uso di Pianta Olea europaea, Helicrysum italicum (Roth) di Vitis vinifera e Don Linum usitatissimum L. di Piper nigrum Droga La parte aerea Semi Mercurialis annua L. Parte aerea Olea europaea L. Olio Piper nigrum L. Frutto Satureja montana L. Sempervivum tectorum L. Parte aerea Foglie Vitis vinifera L. Vino Descrizione Le pecore, cibandosene, danno latte più profumato (San Giovanni) L’olio dei semi è usato come purgante in particolare per le mucche che non ruminano (Pierosara) L’infuso è usato come purgante, in particolare le mucche. Per i conigli è pericolosa (San Giovanni) Per il meteorismo dei bovini si dà all’animale un preparato di olio, aceto e vino. (S.S.Quirico) Ai tacchini e pulcini appena nati per farli crescere più forti Le pecore, cibandosi della pianta, producono più latte Le foglie per le pecore ed altri animali, quando non vogliono mangiare e in caso di indigestione (Vigne) Alla nascita i vitelli sono disinfettati sul cordone ombellicare con il vino (S.S.Quirico). Miscuglio precedente Usi cosmetici 9 Preparazione delle acque profumate per la mattina di San Giovanni, il 24 giugno (San Vittore), od il giorno del “Corpus domini”, il 2 giugno (Domo) 9 Confronti effettuati con la letteratura etnobotanica regionale: risulta nuovo l’utilizzo di Hedera helix e Ruscus aculeatus 9 Confronto con “Xilogie picene” di Paolo Spadoni (1826-28): risulta analogo l’utlizzo di Hedera helix Pianta Parte della pianta Utilizzo Hedera helix L. Helichrysum italicum (Roth) Don Juglans regia Foglie Per tingere i capelli (Domo) Le sommità fiorite Foglie Per le acque profumate Per le acque profumate Laurus nobilis L. Foglie Per le acque profumate Lavandula sp Fiori Per le acque profumate Menta sp Foglie Per le acque profumate Rosa canina L. Fiori Per le acque profumate Ruscus aculeatus L. Satureia montana L. Frutto Crema sul viso (Domo) Parte aerea Per le acque profumate Spartium junceum L. Fiori Per le acque profumate Piante dannose Pianta Parte della pianta Lathyrus aphaca L. Parte aerea Mercurialis annua L. Parte aerea Osyris alba L. Frutto Piaghe sulla pelle (Pierosara, Grotte) Pericolosa per i conigli (San Giovanni) e a dosi elevate Mortali per i tacchini. (Pierosara) Pastinaca sativa L. Foglie Piaghe sulla pelle Ruta graveolens L. Foglie Pericolosa in dosi elevate Modo 9 Piante pericolose al contatto: Pastinaca sativa e Lathyrus aphaca 9 Piante pericolose se assunte in dosi elevate: Ruta graveolens e Mercurialis annua 9 Piante pericolose se assunte dagli animali: Mercurialis annua, nella foto, per i conigli Osyris alba, le bacche, per i tacchini Altri usi 9 Usi del legno 9 Alimenti per gli animali 9 Usi abbandonati e riferiti al passato 9 Credenze popolari e superstizioni 9 Piante legate a giochi e filastrocche Usi del legno Acer campestre L. Parte della pianta Legno Cupressus sempervirens L. Legno Fraxinus ornus L. Legno Ostrya carpinifolia Scop. Legno Populus nigra L. Legno Salix Viminalis L. Rami Pianta Utilizzo Tutore delle viti, il legno per fare zoccoli ed altri utensili per la casa Per manici per gli attrezzi, pali e assi Per fabbricare manici per gli attrezzi, pali e assi Per fabbricare manici per gli attrezzi, pali e assi Per fare piccoli oggetti per la casa I giovani rami usati per legare le viti e fare canestri Alimenti per gli animali pastoni per gli animali da cortile con ortica, pane bagnato, “crespigne” , cicoria, erbe selvatiche, farina di granoturco, semola ed altri ingredienti di stagione a Pierosara molliche di pane e cicoria sono utilizzate per alimentare i tacchini appena nati Usi abbandonati e riferiti al passato Salvia officinalis: le foglie erano sminuzzate e mescolate al carbone come dentifricio Sambucus nigra: i frutti venivano messi a macerare nell’aceto per fare l’inchiostro Arundo donax L. Carex pendula Hudson Parte della pianta Fusti Foglie Cotinus coggygria Jacq. Foglie Pianta Helichrysum italicum (Roth) Parte Don aerea Helleborus bocconei Ten Parte aerea Ruscus aculeatus L. Parte aerea Salix Viminalis L. Rami Salvia officinalis L. Sambucus nigra L. Saponaria officinalis L. Foglie Frutti Foglie Utilizzo Canestri e usi tradizionali Per rivestire damigiane, per fare canestri, per le sedie. (S.S.Quirico) Le foglie secche erano mescolate con il carbone per fare la polvere da sparo. (Domo) Per accendere il fuoco (San Giovanni) Per pulire i forni. (Grotte) Per pulire i camini I giovani rami usati per legare le viti e fare canestri Come dentrificio. (Domo) Per fare l’inchiostro (Domo, Grotte) Per lavare vestiti e mani. (Domo) Salix viminalix : i giovani rami erano usati, oltre che per legare le viti, per fare canestri e le cosiddette “crinelle” (canestri molto larghi usati per trasportare le cose più svariate), realizzate con i rami leggermente più grossi. I canestri erano costruiti anche con le foglie di Carex pendula o con i fusti della canna domestica (Arundo donax) tagliati in quatto parti. Credenze popolari e superstizioni Ruta graveolens: è considerata utile per scacciare l’invidia Sempervivum tectorum: è l’erba che scaccia le streghe. Infatti a queste si attribuisce il detto: “Dove sta lo verde marco non ce pisto non ce passo”! Arundo donax: per costruire croci, su cui sono intrecciati dei mazzetti di spighe di grano, messe a protezione dei campi e dei raccolti il 3 maggio, festività della S. Croce Piante legate a giochi e filastrocche Parte della pianta Buxus sempervirens L. Foglie Lathyrus aphaca L. Foglie Silene vulgaris (Moench) Frutto Garcke Pianta 9 Utilizzo Per gioco (Pierosara) Per gioco (Pierosara, Grotte) Gioco Buxus sempervirens: le foglie erano messe dai bambini sulla piana del caminetto infuocato, il primo dell’anno, per sapere se il loro babbo, fuori per lavoro, all’estero o in guerra, stava bene oppure no. Essi recitavano: “Nine ninelle famme sapè novella, se babbo sta bè salta salticchia, se no sta fissa fissa.” Insomma se le foglie scoppiettavano ciò indicava che il babbo stava bene, altrimenti il significato era considerato negativo. Conclusioni 9Le entità per le quali è stato osservato un uso officinale, alimentare, ecc., sono piante appartenenti ad ambienti diversi, ma particolarmente abbondanti negli ambienti di margine degli orti, nelle scarpate, nei fossi, alla periferia degli abitati e al bordo dei campi 9Sono stati raccolti i dati per 122 diverse tipologie di utilizzazione 9Iin alcuni casi la pianta risulta essere chiamata con nomi diversi in località diverse, anche se molto vicine: Specie Paritaria officinalis L. Pastinaca sativa L. Nome vernacolare Erba morana Palatana Sellerone, sellarine Patata selvatica Località Vigne San Vittore Grotte/S.Giovanni Pierosara 9 Sono stati rilevati svariati rimedi naturali per curare i più comuni malanni (reumatismi, emorroidi, pressione sanguigna, ascessi dentari e mal di denti, mal di gola, sintomi influenzali, rimedi depurativi e digestivi, geloni, brufoli e paterecci…) 9In due casi l’utilizzo popolare appare però controindicato dalle attuali conoscenze scientifiche (Salvia officinalis e Avena sativa) 9Due entità Cotinus coggygria e Tanacetum parthenium, risultano di nuova utilizzazione, dato che non sono riportate come piante medicinali da nessuno dei testi consultati 9Il risultato più significativo del lavoro è comunque quello di aver recuperato una porzione di cultura popolare altrimenti destinata ad essere completamente dispersa