Fabio Taffetani
Università Politecnica delle Marche
Ancona
Etnobotanica
e territorio
SOCIETA' BOTANICA ITALIANA
Gruppo di lavoro per le botaniche applicate
Giornata di Studio su
“Etnobotanica: prospettive della ricerca nell’era della globalizzazione”
Roma 23 febbraio 2007
Etnobotanica come …
• Approccio integrato alla ricerca e punto
d’incontro fra aree culturali e discipline diverse
– area scientifica (botanica, farmacologia, medicina)
– area umanistica (sociologia, storia, economia)
• Motivo di riflessione su cause e modalità dei cambiamenti
della società e quindi del paesaggio e dell’agroecosistema
• Base di conoscenze naturalistiche e culturali per iniziative
in campo naturalistico, socio-economico, agronomico,
agro-turistico e turistico
• Importante fonte di motivazioni per la conservazione delle
numerose specie vegetali strettamente legate ad ambienti
seminaturali più o meno comuni e a vario grado di
antropizzazione
• Sorgente di indicatori sensibili di valutazione delle pratiche
agronomiche in funzione della gestione del territorio e
della conservazione ambientale
Museo e centro ricerche
etnobotaniche
•
•
•
•
•
•
•
Museo attivo
Si tratta di una struttura museale innovativa dove, all’osservazione
dei sistemi multimediali che illustrano i principali temi del museo, si
affiancano attività pratiche organizzate per permettere una
partecipazione attiva dei visitatori e delle scuole, mentre le attività di
ricerca dei collaboratori del museo in campo didattico e nei diversi
indirizzi scientifici di tipo naturalistico ed etnobotanico hanno lo
scopo di stimolare, aggiornare e rendere sempre più efficaci i
materiali e le attività didattiche impiegate all’interno del museo, ma
anche di fornire loro continui sviluppi culturali e scientifici.
“Museo attivo” per tanti motivi:
per le modalità di approccio didattico attraverso la sperimentazione
di soluzioni espositive innovative sempre più suggestive e stimolanti;
per la costante utilizzazione ed il coinvolgimento interattivo dei
visitatori in attività pratiche ed esperienze concrete di osservazione,
manipolazione, trasformazione, utilizzazione, ecc.
per l’importanza della ricerca sperimentale come stimolo per
l’aggiornamento delle conoscenze e lo sviluppo di nuovi argomenti
espositivi;
per l’individuazione di sempre più efficaci soluzioni multimediali.
Descrizione del museo e
centro ricerche etnobotaniche
• Si tratta di un museo atipico costituito da
diverse porzioni, ciascuna delle quali è
funzionale e necessaria per la struttura
complessiva, ma che rispondono ad esigenze
diverse e vengono organizzate con modalità
specifiche.
• Tre sono le principali anime del Museo:
il settore antropologico, il settore botanico e
quello ambientale-paesaggistico.
Settore antropologico
• Il primo, quello più strettamente antropologico, si
avvicina ai musei di cultura contemporanea del tipo dei
musei della civiltà rurale, basati sulla raccolta e
l’organizzazione-esposizione di strumenti, oggetti,
immagini e di tutti quegli elementi che possono risultare
utili alla ricostruzione delle modalità della vita quotidiana
in epoche più o meno recenti e su territori più o meno
ampi. L’obiettivo del Museo Jerve troate è quello di
raccogliere testimonianze sia di tipo materiale (oggetti,
manufatti, ecc.) che dirette (attraverso interviste e
recupero di documenti), che permettano di ricostruire la
grande ed articolata cultura popolare legata
all’utilizzazione delle piante sia per scopi alimentari, che
di altro tipo (medicamentosi, alimenti e salute degli
animali, cosmetici, pratici, ludici, esoterici, ecc.).
Settore botanico
•
•
•
•
Il secondo settore, quello botanico, è incentrato sull’erbario, il quale, se si fa
eccezione per gli erbari storici, è una tipica struttura museale attiva, dove
l’attività di ricerca costituisce il principale motore di informazione e di vitalità
delle attività didattiche. In particolare questa definizione è particolarmente
significativa per il Museo Jerve troate in quanto esso si basa sia su
collezioni che su attività di ricerca e di didattica ed assolve diversi compiti
scientifici (ciascuno con interessanti ricadute e applicazioni di tipo
informativo ed educativo):
- ruolo tassonomico, attraverso la raccolta, la conservazione e la
catalogazione di campioni d’erbario (“l’erbario a scuola” tra le principali
attività didattiche collegate);
- ruolo di ricerca di base in campo floristico ed ecologico attraverso lo studio
della vegetazione e degli habitat (didattica nelle aule all’aperto,
realizzazione di guide cartacee e multimediali, progetti di studio ambientale
con le scuole, sono solo alcune delle iniziative che saranno sviluppate in
questo settore);
- ruolo di ricerca applicata, finalizzata alla raccolta, conservazione,
moltiplicazione e riutilizzazione dei semi e dei propaguli di piante utili per la
conservazione della biodiversità e per la ricostruzione degli ambienti (il
museo esce dai suoi confini per svolgere un ruolo attivo nel territorio e per
diversi settori produttivi, dall’agricoltura al turismo).
Settore paesaggistico
•
Il terzo settore, quello ambientale, rientra nei cosiddetti musei interpretativi
(Merzagora L., 2007 - Musei di incerta identità. Museologia Scientifica, n.s.
1: 32-35). Strutture museali generalmente prive di reperti e di collezioni,
che hanno il compito di illustrare o fornire stimoli e motivi di interesse per la
visita dei luoghi e dei territori circostanti (tipici sono i musei e centri visita
dei parchi naturali). L’obiettivo del Museo Jerve troate è quello di dare un
contenuto alla cosiddetta “cultura del territorio” e alla “lettura del
paesaggio”, attraverso lo sviluppo delle conoscenze, sia scientifiche
(geologia, clima, vegetazione, fauna, urbanistica, ecc.) che culturali (storia,
arte, letteratura, ecc.), che permettono di leggere, interpretare, distinguere
i diversi paesaggi, analizzare e differenziare le varie componenti,
individuare i meccanismi che li determinano, recuperare i cambiamenti
avvenuti nel passato e cercare di prevedere le possibili trasformazioni
nell’immediato futuro. Le forme espressive di questa porzione museale
sono assai varie e stimolano lo sviluppo di modalità espressive sia
tradizionali (diorami, ricostruzioni tridimensionali) che più moderne, di tipo
multimediale ed interattivo, innovative e sperimentali.
• Analisi delle
informazioni
• Significato dell’
opera
• Notizie sull’
autore
Notizie sull’autore
• Paolo Spadoni (Corinaldo 1764 -Cesena 1826)
• Laureato in Storia Naturale e appassionato
ricercatore in vari campi, stimato in tutta Italia
• Docente di Botanica e Agricoltura alla Facoltà di
Medicina dell’Università di Macerata
•
•
“convinto della sentenza, che un naturalista deve spendere la
sua vita metà viaggiando, metà scrivendo e sempre
osservando“ che lo portò a compiere viaggi in luoghi inesplorati
(Lazio, Liguria, Toscana e Marche) e con tutte le difficoltà
dell’epoca
Scrisse numerosi trattati di botanica, geologia, agraria, zoologia
la sua opera più importante è costituita dai 3 volumi delle
Xilologie picene, alla quale aveva dedicato 25 anni di ricerche,
che tuttavia non riusci a vedere pubblicata per la sua
scomparsa improvvisa avvenuta il 16 settembre 1826.
Significato dell’opera
• Aspetto naturalistico: descrizione delle
257 specie diverse di alberi e arbusti e
loro locazione
• Aspetto pratico: descrizione del legno e
dei suoi possibili utilizzi
• Aspetto storico: finalizzata al progresso
della scienza in sé e dell’ economia locale.
Analisi delle informazioni
Usi nelle categorie analizzate
200
184
Piante per le quali viene riferito
l’uso tintorio
Piante per le quali viene riferito
l’uso officinale
150
Serie1
Serie2
100
Serie3
61
50
30
0
1
Serie4
Piante per le quali viene riferito
l’uso alimentare
15
Piante per le quali viene riferito
l’usocosmetico
Usi officinali
• Raccolta dati forniti dall’ autore
• Confronto con conoscenze attuali
• Analisi risultati
SENA FALSA
(Colutea arborescens)
“Purgano le prime
sull’andar
della Senna usandole in
maggior dose, donde la
denominazione
di Sena Falsa o nostrale.”
Droga: foglie, semi
Proprietà: lassative
Impieghi: medicina popolare
Forme d’uso: droga t.q.
nell’uso estemporaneo
FRASSINO (Fraxinus excelsior)
“Che riesce perfino utile alla medicina,
mentre sopra le sue foglie si trovano le
Canterelle (Meloe vesicatorus Lin, Lytta
vesicatoria Fabr) da impiegarsi nei
vessicanti.”
Droga: foglie; corteccia
Proprietà:
•Diuretiche
•Diaforetiche
•Lassative
•Antireumatiche
•Antigottose
Impieghi: medicina
popolare, erboristeria
Forme d’uso: tintura,
sciroppo, estratto
GINEPRO
(Juniperus
communis)
“ infuse nell’
acquavite danno un
eccellente rosolio
stomacale e
distillandole un olio
essenziale”
Droga: frutti
Proprietà:
•Profumanti
•Aromatizzanti
•Diuretiche
•Balsamiche
•Digestive
•Carminative
•Antisettiche
Impieghi:
Farmaceutico
Alimentare
(liquoreria)
Cosmetico
Forme d’uso:
O.E.; tintura,
estratto
OSSICEDRO
(Juniperus oxicedrus)
“..aggiungo che distillandolo
nella storta rende un fluido
nerastro, fetido e caustico
denominato Olio di Cade, col
quale i maniscalchi medicano
la scabbia e le ulceri de cavalli”
Droga: legno
Proprietà:
•Caustico
•Revulsivo
•Riducente
Impieghi:
Farmaceutico
Alimentare
Forme d’uso:
Olio di Cade
ALLORO
(Laurus nobilis)
“Se ne traeva
prima un olio
detto laurino il
quale
adoperavasi
come
carminativo”
Droga: frutti, foglie
Proprietà:
•Carminative
•Eupeptiche
•Stimolanti
•Balsamiche
•Aromatizzanti
•Profumanti
Impieghi: alimentare,
cosmetico, farmaceutico
Forme d’uso: O.E., tintura, olio
LENTISCO (Pistacia lentiscus)
Droga: secrezione della corteccia
Proprietà: masticatorie,
antisettiche, balsamiche,
diuretiche,…
Impieghi: cosmetico, alimentare, la
resina usata in tecnica odontoiatrica
“… ha inoltre il credito di
afforzar le gengive, …”
Forme d’uso:
•O.E.
•Oleoresina
CILIEGIO
(Prunus avium)
Droga: frutti, semi, peduncoli
Proprietà: emollienti (olio), diuretiche (peduncoli)
Impieghi: alimentare, medicina popolare (peduncoli)
“…condiscono altresì
parecchi rosolj in
specie amareschi…”
Forme d’uso: succo,
succo distillato,
frutto sotto spirito
PRUGNOLO
(Prunus spinosa)
“…la corteccia di
questo prugno è stata
sostituita alla Chinachina come febbrifugo”
Droga: corteccia, fiore, foglie,
frutti
Proprietà: astringenti,
emmenagoghe,
vermifughe, febbrifuga (corteccia)
Impieghi: liquoreria, medicina
popolare
Forme d’uso: la droga tale e
quale nell’uso estemporaneo.
ROSA CANINA
(Rosa canina)
“Simile escrescenza, ossia vera galla prodotta
dalla puntura del Moscherino Cnyps rosae Lin.,
fu annoverata tra i rimedi valevoli ad arrestare
le diarree, e nel tempo stesso promuovere le
urine..”
Droga: galle prodotte
dall’imenottero Cnyps
rosae, frutti (cionorrodonti)
semi
Proprietà: diuretiche,
antireumatiche,
antinfiammatorie,
vasoprotrettrici
Impieghi: alimentare,
cosmesi, medicina popolare
erboristeria
Forme d’uso: estratto,
succo, olio, O.E.
ROSMARINO
(Rosmarinus
officinalis)
“coi ramucci del
Ramerino si fanno
stecchetti da denti
salubri alle gengive,..”
Droga: foglie, fiori
Proprietà: antisettiche,
cicatrizzanti, eupeptiche,
antispasmodiche, balsamiche,
diuretiche, anti-ossidanti…
Impieghi: Alimentare, medicina
popolare,
cosmesi, erboristeria
Forme d’uso: O.E., estratto, la
droga t.q. nell’ uso estemporaneo
TAMERICE
(Tamarix gallica)
“Or senza dire della
virtù mediche da taluni
a varie parti di questo
Tamarisco attribuite, e
da altri poste in
dubbio…”
Droga: foglie, corteccia
Proprietà: espettoranti,
astringenti, diuretiche,
diaforetiche, carminative
Impieghi: medicina popolare
Forme d’uso: la manna,
l’estratto
Usi alimentari
• Alcuni usi dimenticati o sconosciuti
attualmente
• Usi principali per produzione di vino,
zucchero, olio per condimento,
farina.
Piante dalle quali è possibile ricavare
una bevanda vinosa
Abies alba
•ABETE BIANCO
(Abies alba)
•ABETE ROSSO
(Picea excelsa)
•PINO DOMESTICO
(Pinus pinea)
•LOTO FALSO
(Diospyrus lotus)
•GINEPRO
(Juniperus communis)
•PERO
(Pyrus communis)
•UVA SPINA
(Ribes uva–crispa)
•PEPE FALSO
(Schinus molle)
Uso tintorio e
cosmetico
• Descrizione della tecnica tintoria
utilizzata dallo Spadoni
• Problemi tassonomici, curiosità,
piante velenose
Pistacia
terebithus
Pistacia lentiscus
Galle di
insetti
Corteccia
Corteccia
Seta
Lana
Uso in Tracia
e Macedonia)
Giallo zolfino
Seta
Foglia morta
Lino;
cotone
Lana
Grigio d’America
rossastro
Robbia scuro
Seta
Nanchino carico
Nocella rossa
Platanus
orientalis
Corteccia
Lino;
cotone
Lana; seta
Ventre di cerva
Populus alba
Corteccia
Lino;
cotone
Lana
Seta
Foglia morta
Lana ; seta
Foglia morta
Populus
canescens
Corteccia
Rosso falbo
Robbia scuro
Valore dell’opera
•Studio della flora arborea e arbustiva presente nel
territorio della Regione Marche agli inizi dell’800
e dei suoi possibili utilizzi
•Importante testimonianza di usi e conoscenze
dimenticate con l’andare del tempo
•Spunto per eventuali ricerche ulteriori per
l’utilizzo di materiali naturali nei diversi aspetti
dei bisogni umani
Le piante di interesse officinale
nell’area del Parco Gola
di Frasassi-Rossa
Laureanda:
Relatore:
Falcetelli Roberta
Taffetani Fabio
Anno accademico 2001/2002
Area studiata
Metodo di lavoro
9 Raccolta informazioni riguardanti
gli usi popolari delle piante
9 Raccolta di campioni vegetali e loro verifica
tassonomica
9 Confronti con gli usi descritti nei principali lavori di
tipo etnobotanico di interesse nazionale e regionale
9 Studio della vegetazione delle aree più
comunemente interessate alla raccolta delle piante:
gli orti, i margini degli abitati, delle strade e dei
campi.
Usi nella tradizione popolare
9 Gli usi rilevati sono stati suddivisi in:
™ usi officinali (n.37)
™ usi alimentari (n.37)
™ usi veterinari (n.8)
™ usi cosmetici (n.10)
™ piante dannose (n.5)
™ altri usi (n.25)
9 La voce “altri usi” comprende usi del legno, usi abbandonati,
alimenti per gli animali, credenze popolari e superstizioni.
9 Tra gli usi alimentari non sono sono stati presi in
considerazione i più comuni: per esempio l’uso della salvia
in cucina e del fico come frutto
919
piante risultano coltivate
Cynodon dactylon (L.) Pers.
Equisetum sp
Ficus carica L. (*)
Foeniculum vulgare Miller (*)
Fraxinus ornus L.
Genziana sp
Hedera helix L.
Helichrysum italicum (Roth) Don
Helleborus Bocconei Ten.
Juglans regia (*)
Juniperus communis L.
927
piante con più usi, di cui 3
piante con 3 utilizzi (Cichorium
intybus, Rosa canina, Urtica
dioica),, e 3 piante con 4 utilizzi
dioica)
(Ruta
graveolens,
Satureia
montana, Helichrysum italicum)
italicum)
92
casi di piante utilizzate in
miscuglio:: Citrus limon, Salvia
miscuglio
officinalis, Laurus nobilis
nobilis,, per usi
officinali, Olea europaea e Vitis
vinifera,, per un’uso veterinario
vinifera
veterinario..
Juniperus oxycedrus L.
Lathyrus aphaca L.
Laurus nobilis L. (*)
Lavandula angustifolia Miller (*)
Linum usitatissimum L. (*)
Malva sylvestris L.
Matricaria chamomilla L.
Melissa officinalis L.
Mentha sp
Mercurialis annua L.
Olea europaea L. (*)
Ostrya carpinifolia Scop.
Osyris alba L.
Papaver rhoeas L.
Parietaria officinalis L.
Pastinaca sativa L.
Petroselinum sativum Hoffm. (*)
Picris echioides L.
Pinus sylvestris L.
Piper nigrum L.
Populus nigra L.
Prunus domestica L. (*)
Dannose
Piante
Altri Usi
Veterinari
Cosmetici
Usi
Alimentari
Usi
piante raggruppabili in 45
famiglie, di cui le più numerose
sono Compositae (12), poi
Labiatae (6) e Rosaceae (6)
Usi
983
Officinali
Usi
Specie
Usi officinali
9 Analisi delle parti utilizzate
9 Analisi delle modalità di utilizzazione
9 Confronto con lavori di tipo etnobotanico di
interesse regionale e nazionale
9 Analisi dei confronti effettuati
9 Descrizione dettagliata degli usi per ogni singola
specie
9 - Piante ad habitus erbaceo (22)
- Piante a portamento legnoso (8 arbusti, 7 alberi)
Specie
Aesculus hippocastanum L.
Droga
Descrizione
Avena sativa L.
Corteccia In decotti come rimedi per le emorroidi
Frutto
(Domo)
Fusto
Per i reumatismi (Vigne)
Calendula officinalis L.
Fiore
In infuso per guarire i geloni (Domo)
Cichorium intybus L.
Foglia
Aiuta a depurare il sangue (Domo)
Citrus limon (L.) Burm.F
Cotinus coggygria Scop.
Buccia
del frutto
Corteccia
Foglie
Crataegus monogyna Jacq.
Fiori
Cynodon dactylon (L.) Pers.
Radice
Equisetum sp
Fusti
Ficus carica L.
Lattice
Si fa un decotto fino a che aiuta la
digestione.
In infuso cura la dissenteria (Domo)
Per curare gli arrossamenti della pelle
(Grotte)
In infusi per abbassare la pressione
(Domo)
Il decotto per la digestione, disinfettante
urinario, sgonfiare le gambe (Domo)
L’infuso per abbassare la pressione
(Domo)
Per togliere i pori
Foeniculum vulgare Miller
Semi
Helichrysum italicum (Roth)
Don
Laurus nobilis L.
Sommità
fiorite
Foglie
Lavandula angustifolia Miller
Linum usitatissimum L.
fiori
Semi
Sui brufoli, come impacchi lenitivi
(Pierosara)
Malva silvestris L.
Foglie
Fiori
Matricaria chamomilla L.
Fiori
Negli infusi, per la digestione, la colite, il
mal di gola. In impacchi per il mal di
denti, ascessi dentari.
Per infusi calmanti
Mentha sp
Foglie
Fiori
Foglie
Il decotto per il raffreddore, ed anche il
cataplasma sul petto (Pierosara)
Decotto per la pressione alta (Domo)
Parietaria officinalis L.
Parte
aerea
Petroselinum sativum Hoffm
Pinus sylvestris L.
Foglie
Sulle ossa dolenti per calmarne il
dolore.(Vigne, San Vittore). L’infuso per
le emorroidi (Domo)
Il decotto è usato per abortire (Domo)
Cornus mas L.
Olea europaea L.
Gemme
L’infuso come digestivo e per i gonfiori
addominali
L’infuso per i reumatismi (San Vittore,
Pierosara)
L’infuso per il raffreddore (Pierosara) e
la digestione
Per facilitare il sonno (Pierosara)
Il liquore ottenuto per i reumatismi e
sintomi influenzali (San Vittore)
Piante ad habitus erbaceo:
• La parte più usata è quella aerea
ed in particolare prevale
l’utilizzazione delle foglie e dei fiori
•Uso della radice: in Urtica dioica,
la radice viene masticata contro il
mal di denti; in Cynodon dactylon, è
usato il decotto come disinfettante
urinario, aiuto alla digestione e per
sgonfiare le gambe
•Pianta intera: in Ranunculus
bulbosus L. per la cura della
sciatica
™
™
•
•
Piante a portamento legnoso:
Uso della corteccia: in infusi e
decotti, in Quercus sp., come
regolatrice della pressione e
per le emorroidi, in Aesculus
hippocastanum per la cura delle
emorroidi ed in Cornus mas
contro la dissenteria.
Gemme: in Pinus sylvestris per
ottenere un liquore medicinale.
Modalità di utilizzazione
™ La pianta è usata tale e quale
™ La pianta è usata in infusi, impiastri,
decotti, impacchi e cataplasmi
™ La pianta è utilizzata per la preparazione di sciroppi
medicamentosi, come per Rosa canina dalle cui
bacche si ottiene uno sciroppo lenitivo della tosse
™ La pianta è usata nella preparazione di sciroppi
liquorosi, come per Pinus sylvestris le cui gemme
sono fatte macerare in alcol e Prunus spinosa del
quale si usano invece i frutti
PREZZEMOLO
Petroselinum sativum Hoffm
Famiglia: Apiaceae
Nome locale: prezzemolo
™ Usi officinali trovati: le foglie erano utilizzate,
dagli abitanti della frazione di Domo, per fare
degli infusi da prendere per abortire.
™ Confronto: nei testi consultati in cui il prezzemolo
risulta citato come pianta medicinale, si
conferma l’uso popolare.
MALVA
Malva silvestris L.
Famiglia: Malvaceae
Nome locale: malva,
marva
™Usi officinali trovati: i fiori e le foglie, raccolti la mattina di San
Giovanni prima che sorge il sole, sono usati per preparare
infusi digestivi, utili anche per le coliti ed il mal di gola. Con gli
stessi infusi si fanno degli impacchi per il mal di denti e gli
ascessi dentari
™Confronto: in tutti i testi in cui è descritta, sono riportate le
proprietà antinfiammatorie, lenitive, regolatrici intestinali,
emollienti, lassative
™Altri usi: le foglie sono un ingrediente dei minestroni di
verdure
Usi alimentari
Piante usate nelle frittate
Parte
Asparagus acutifolius L.
utilizzata
Germogli
Balsamita major Miller
Foglie
Piante usate nei liquori
Parte
Cornus mas L
utilizzata
Frutto
Genziana sp.
Foglie
Juglans regia L.
Mallo
Calamintha nepeta (L.) Savi Foglie
Pinus sylvestris L.
Gemme
Clematis vitalba L
Germogli
Prunus spinosa L.
Frutto
Silene vulgaris (Moench)
Garcke
germogli
Ruta graveolens L.
Foglie
Sambucus nigra L.
frutto
Piante utilizzate cotte
Borago officinalis L.
Parte
utilizzata
foglie
Piante usate nelle insalate
Campanula rapunculus L.
Parte
utilizzata
radice
Cercis siliquastrum L.
fiore
Salicornia sp
foglie
Sanguisorba minor Scop
foglie
Valerianella sp
foglie
Bunias erucago L.
foglie
Cichorium intybus L.
foglie
Papaver rhoeas L.
foglie
Picris echioides L.
foglie
Reichardia picroides L.
foglie
Sinapis alba L.
foglie
marmellate
Cornus mas L
Sonchus asper (L.) Hill.
foglie
Rosa canina L.
Frutto
Sonchus oleraceus L.
foglie
Rubus ulmifolius Schott
Frutto
Taraxacum officinale Weber
foglie
Sambucus nigra L.
Frutto
Urtica dioica L.
foglie
Taraxacum officinale Weber
Fiore
Piante usate nelle
Parte
utilizzata
Frutto
Usi veterinari
9 Per tutte le preparazioni è utilizzata la parte
aerea delle piante: frutti, foglie o semi
9 Confronti effettuati con i
dati etnobotanici regionali:
risulta nuovo l’uso di
Pianta
Olea europaea,
Helicrysum italicum (Roth)
di Vitis vinifera e
Don
Linum usitatissimum L.
di Piper nigrum
Droga
La parte
aerea
Semi
Mercurialis annua L.
Parte
aerea
Olea europaea L.
Olio
Piper nigrum L.
Frutto
Satureja montana L.
Sempervivum tectorum L.
Parte
aerea
Foglie
Vitis vinifera L.
Vino
Descrizione
Le pecore, cibandosene, danno
latte più profumato (San Giovanni)
L’olio dei semi è usato come
purgante in particolare per le
mucche che non ruminano
(Pierosara)
L’infuso è usato come purgante, in
particolare le mucche. Per i conigli
è pericolosa (San Giovanni)
Per il meteorismo dei bovini si dà
all’animale un preparato di olio,
aceto e vino. (S.S.Quirico)
Ai tacchini e pulcini appena nati per
farli crescere più forti
Le pecore, cibandosi della pianta,
producono più latte
Le foglie per le pecore ed altri
animali, quando non vogliono
mangiare e in caso di indigestione
(Vigne)
Alla nascita i vitelli sono disinfettati
sul cordone ombellicare con il vino
(S.S.Quirico). Miscuglio precedente
Usi cosmetici
9 Preparazione delle acque
profumate per la mattina di
San Giovanni, il 24 giugno
(San Vittore), od il giorno del
“Corpus domini”, il 2 giugno
(Domo)
9 Confronti effettuati con la
letteratura etnobotanica
regionale: risulta nuovo
l’utilizzo di Hedera helix e
Ruscus aculeatus
9 Confronto con “Xilogie
picene” di Paolo Spadoni
(1826-28): risulta analogo
l’utlizzo di Hedera helix
Pianta
Parte della
pianta
Utilizzo
Hedera helix L.
Helichrysum italicum
(Roth) Don
Juglans regia
Foglie
Per tingere i capelli (Domo)
Le sommità
fiorite
Foglie
Per le acque profumate
Per le acque profumate
Laurus nobilis L.
Foglie
Per le acque profumate
Lavandula sp
Fiori
Per le acque profumate
Menta sp
Foglie
Per le acque profumate
Rosa canina L.
Fiori
Per le acque profumate
Ruscus aculeatus L.
Satureia montana L.
Frutto
Crema sul viso (Domo)
Parte aerea
Per le acque profumate
Spartium junceum L.
Fiori
Per le acque profumate
Piante dannose
Pianta
Parte della
pianta
Lathyrus aphaca L.
Parte aerea
Mercurialis annua L.
Parte aerea
Osyris alba L.
Frutto
Piaghe sulla pelle (Pierosara,
Grotte)
Pericolosa per i conigli (San
Giovanni) e a dosi elevate
Mortali per i tacchini. (Pierosara)
Pastinaca sativa L.
Foglie
Piaghe sulla pelle
Ruta graveolens L.
Foglie
Pericolosa in dosi elevate
Modo
9 Piante pericolose al contatto:
Pastinaca sativa e Lathyrus aphaca
9 Piante pericolose se assunte in dosi elevate:
Ruta graveolens e Mercurialis annua
9 Piante pericolose se assunte dagli animali:
™ Mercurialis annua, nella foto, per i conigli
™ Osyris alba, le bacche, per i tacchini
Altri usi
9 Usi del legno
9 Alimenti per gli animali
9 Usi abbandonati e riferiti al passato
9 Credenze popolari e superstizioni
9 Piante legate a giochi e filastrocche
Usi del legno
Acer campestre L.
Parte
della
pianta
Legno
Cupressus sempervirens L.
Legno
Fraxinus ornus L.
Legno
Ostrya carpinifolia Scop.
Legno
Populus nigra L.
Legno
Salix Viminalis L.
Rami
Pianta
Utilizzo
Tutore delle viti, il legno per fare
zoccoli ed altri utensili per la casa
Per manici per gli attrezzi, pali e assi
Per fabbricare manici per gli attrezzi,
pali e assi
Per fabbricare manici per gli attrezzi,
pali e assi
Per fare piccoli oggetti per la casa
I giovani rami usati per legare le viti
e fare canestri
Alimenti per gli animali
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pastoni per gli animali da cortile con ortica,
pane bagnato, “crespigne” , cicoria, erbe
selvatiche, farina di granoturco, semola ed
altri ingredienti di stagione
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a Pierosara molliche di pane e cicoria sono
utilizzate per alimentare i tacchini appena nati
Usi abbandonati e riferiti al passato
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Salvia officinalis:
le foglie erano
sminuzzate e
mescolate al carbone
come dentifricio
Sambucus nigra: i
frutti venivano messi
a macerare nell’aceto
per fare l’inchiostro
Arundo donax L.
Carex pendula Hudson
Parte
della
pianta
Fusti
Foglie
Cotinus coggygria Jacq.
Foglie
Pianta
Helichrysum italicum (Roth) Parte
Don
aerea
Helleborus bocconei Ten
Parte
aerea
Ruscus aculeatus L.
Parte
aerea
Salix Viminalis L.
Rami
Salvia officinalis L.
Sambucus nigra L.
Saponaria officinalis L.
Foglie
Frutti
Foglie
Utilizzo
Canestri e usi tradizionali
Per rivestire damigiane, per fare
canestri, per le sedie. (S.S.Quirico)
Le foglie secche erano mescolate
con il carbone per fare la polvere da
sparo. (Domo)
Per accendere il fuoco (San
Giovanni)
Per pulire i forni. (Grotte)
Per pulire i camini
I giovani rami usati per legare le viti
e fare canestri
Come dentrificio. (Domo)
Per fare l’inchiostro (Domo, Grotte)
Per lavare vestiti e mani. (Domo)
Salix viminalix : i giovani rami erano usati, oltre
che per legare le viti, per fare canestri e le
cosiddette “crinelle” (canestri molto larghi usati per
trasportare le cose più svariate), realizzate con i
rami leggermente più grossi. I canestri erano
costruiti anche con le foglie di Carex pendula o con
i fusti della canna domestica (Arundo donax)
tagliati in quatto parti.
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Credenze popolari e superstizioni
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Ruta graveolens: è considerata utile per
scacciare l’invidia
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Sempervivum tectorum: è l’erba che
scaccia le streghe. Infatti a queste si
attribuisce il detto:
“Dove sta lo verde marco non ce pisto
non ce passo”!
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Arundo donax: per costruire croci, su cui
sono intrecciati dei mazzetti di spighe di
grano, messe a protezione dei campi e
dei raccolti il 3 maggio,
festività della S. Croce
Piante legate a giochi
e filastrocche
Parte
della
pianta
Buxus sempervirens L.
Foglie
Lathyrus aphaca L.
Foglie
Silene vulgaris (Moench) Frutto
Garcke
Pianta
9
Utilizzo
Per gioco (Pierosara)
Per gioco (Pierosara, Grotte)
Gioco
Buxus sempervirens: le foglie erano messe dai bambini sulla
piana del caminetto infuocato, il primo dell’anno, per sapere
se il loro babbo, fuori per lavoro, all’estero o in guerra, stava
bene oppure no.
Essi recitavano:
“Nine ninelle famme sapè novella,
se babbo sta bè salta salticchia,
se no sta fissa fissa.”
Insomma se le foglie scoppiettavano ciò indicava che il babbo
stava bene, altrimenti il significato era considerato negativo.
Conclusioni
9Le entità per le quali è stato osservato un
uso officinale, alimentare, ecc., sono piante
appartenenti ad ambienti diversi, ma
particolarmente abbondanti negli ambienti
di margine degli orti, nelle scarpate, nei
fossi, alla periferia degli abitati e al bordo
dei campi
9Sono stati raccolti i dati per 122 diverse
tipologie di utilizzazione
9Iin alcuni casi la pianta risulta essere
chiamata con nomi diversi in località
diverse, anche se molto vicine:
Specie
Paritaria officinalis L.
Pastinaca sativa L.
Nome vernacolare
Erba morana
Palatana
Sellerone, sellarine
Patata selvatica
Località
Vigne
San Vittore
Grotte/S.Giovanni
Pierosara
9 Sono stati rilevati svariati rimedi naturali per
curare i più comuni malanni (reumatismi,
emorroidi, pressione sanguigna, ascessi
dentari e mal di denti, mal di gola, sintomi
influenzali, rimedi depurativi e digestivi, geloni,
brufoli e paterecci…)
9In due casi l’utilizzo popolare appare però
controindicato dalle attuali conoscenze
scientifiche (Salvia officinalis e Avena sativa)
9Due entità Cotinus coggygria e Tanacetum
parthenium, risultano di nuova utilizzazione,
dato che non sono riportate come piante
medicinali da nessuno dei testi consultati
9Il risultato più significativo del lavoro è
comunque quello di aver recuperato una
porzione di cultura popolare altrimenti
destinata ad essere completamente dispersa