Numero Tre - Marzo/Aprile 2007 Giardinaggio Indoor www.giardinaggioindoor.it [email protected] Pubblicazione e distribuzione gratuita ---------------------------Responsabile di redazione Andrea Sommariva Caporedattore Massone Giada Redazione Massone Giada Cantabrina Glauco Manzilli Clementina Lodi Lidia Roccatagliata Giustina Collaboratori di redazione Noucetta Kehdi William Texier Cub Report Mal Lane Andrea Sommariva Christian Cantelli ---------------------------Contatti: redazione ed informazioni generali [email protected] Pubblicità: [email protected] Giardinaggio Indoor è una pubblicazione bimestrale a distribuzione gratuita edita da Giardinaggio Indoor Via Varenna, 121 R. - 16155 Genova ITALY P. Iva 01564900999 I contenuti della pubblicazione sono di proprietà dell’editore, nessuna parte della rivista può essere utilizzata senza espresso consenso dell’editore. Le opinioni contenute nella pubblicazione ed espresse negli articoli dai giornalisti partecipanti alla redazione sono da considerarsi personali e non necessariamente condivise dall’editore. Foto: www.free-pictures-photos.com SOMMARIO EDITORIALE 4 L’ACQUA E LE PIANTE 5 INNOVAZIONE, TECNICA E TECNOLOGIA: ROSSI FELICE 7 PORTATORI D’ACQUA 12 NEWS 18 DIAGNOSTICARE UN PROBLEMA 19 FUORISUOLO: RICERCA, FORMAZIONE E DIVULGAZIONE 21 SUBSTRATI: IL ROCKWOOL 24 L’ESPERTO RISPONDE 27 NUOVI PRODOTTI 29 Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 3 Editoriale a cura della Redazione In questo numero osserviamo da vicino chi dalle parole è passato ai fatti ed ha realizzato qualcosa di concreto nel campo del fuori suolo. L’azienda di Felice Rossi ad esempio, specializzatasi in floating system, si occupa dell’ideazione e della realizzazione di macchinari che razionalizzano e alleggeriscono il lavoro nelle serre, oltre che della coltura di diverse tipologie di ortaggi. Nata da un’intuizione e sostenuta dall’ingegno del fondatore, oggi è un’azienda leader nel settore, che può vantare titoli e riconoscimenti. Non da meno, seppure in tutt’altro campo, La Noria. L’azienda ha visto la luce grazie al contributo della Regione Puglia e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con lo scopo di svolgere attività di ricerca e sviluppo nel settore ortofrutticolo. Attrezzata con serre per la coltura fuori suolo e con laboratori all’avanguardia, è sede di studi per migliorare la qualità dei prodotti nel rispetto dell’ambiente, per monitorare nuove tecnologie e materiali, per formare professionisti in grado di rendere più competitivo il nostro Paese. Questi esempi fanno riflettere sulla possibilità effettiva di realizzare davvero qualcosa di importante ed economicamente soddisfacente in un campo ancora poco sfruttato, magari convertendo la ditta di famiglia, o ampliando un po’ la serra dove coltiviamo per hobby. A tal proposito è lodevole l’iniziativa di Domenico Surace, che da amatore ha studiato, realizzato e brevettato una fioriera idroponica, e che porta avanti da anni una passione per i sistemi di coltivazione alternativi. Fondatore dell’Associazione Amici del Fuori Suolo, promuove iniziative che coinvolgano gli appassionati e i professionisti del settore. Anche questo mese affrontiamo il problema della carenza idrica, e lo facciamo parlando dei Portatori d’acqua, un gruppo che si batte perché anche nel nostro piccolo tutti facciamo qualcosa per sensibilizzare il prossimo, divulgare informazioni, mettere un freno allo spreco. Partendo da casa nostra, passando al vicino, al sindaco del paese, alla scuola di nostro figlio, è possibile cambiare concretamente qualche cosa e ottenere dei risultati tangibili. A Bruxelles si svolgerà una riunione dove chi ha agito in tale direzione potrà confrontarsi con altri Portatori, mostrare il proprio bilancio e fare il punto della situazione. Inoltre, su questo numero: l’importanza di una corretta diagnosi, quali sono le domande da porsi per risolvere i problemi. Uno dei substrati in assoluto più popolari e diffusi è la lana di roccia, vediamo da dove viene e come si produce. L’acqua nella sua interazione con le piante, con uno sguardo agli elementi necessari alla vita. Foto: Verdona Team, 2007 Giardinaggio Indoor può essere liberamente scaricato dal sito www.giardinaggioindoor.it Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 4 L’ ACQUA E LE PIANTE L’acqua è un fondamentale fattore della produzione dei vegetali, in cui è sempre presente in ogni fase del ciclo vitale: costituisce il 10-15% nei semi e il 95% dei frutti e degli organi di attività vegetativa. Si combina con l’anidride carbonica durante la fotosintesi formando gli idrati di carbonio, fa da reagente a tutti i processi idrolitici che avvengono nelle piante, rende possibile l’assorbimento dei nutrienti da parte delle radici delle piante che si trovano nel terreno nella soluzione circolante. Funziona inoltre da veicolo delle sostanze nutritive dalle radici alle foglie, e da queste agli organi di utilizzazione e di riserva. Inturgidisce le cellule determinandone la consistenza nelle diverse parti della pianta e funge da termoregolatore nelle parti aeree. Dell’acqua che viene assorbita dall’apparato radicale della pianta solo una piccola parte viene immagazzinata e fissata nella sostanza organica: il 99% circa viene liberata dalle foglie nell’aria con la traspirazione dopo aver fatto da veicolo per l’assorbimento dei diluitissimi sali minerali che si trovano nel terreno. d’acqua presente nel terreno, ma anche per produrre altri molteplici e benefici effetti, come ad esempio la fertilizzazione con nutrienti disciolti, l’abbassamento dei valori di salinità, per apportare calore o al contrario abbassare la temperatura. Tramite l’irrigazione climatizzante, che consiste nel nebulizzare l’acqua in continuazione sopra le talee per mantenerle sempre umide, si favorisce la radicazione. Agenti di natura differente possono però alterare la naturale composizione dell’acqua, abbassandone la qualità e creando seri problemi per l’utilizzo: è importantissimo quindi procedere con dei sistematici controlli al fine di prevenire inquinamenti e danni alle coltivazioni, spesso di notevole portata. Una concentrazione salina troppo elevata dell’acqua provoca una aumento della pressione osmotica che rende difficoltoso l’assorbimento dell’acqua da parte delle radici: il danno è ancora maggiore quando sono presenti degli ioni fitotossici che si accumulano nel terreno con conseguenze dannose anche per le colture successive. Nutrienti Le piante utilizzano diversi elementi durante la crescita: traggono i più importanti (Carbonio, Idrogeno e Ossigeno) dall’acqua e dall’aria ma tutti gli altri devono essere forniti dal terreno. Gli elementi indispensabili all’accrescimento, allo sviluppo e alla produzione che il terreno deve fornire alle colture sono dodici ed in base alla quantità assorbita si dividono in microelementi e macroelementi. I microelementi (Boro, Ferro, Manganese, Molibdeno, Rame e Zinco) agiscono in quantità infinitesimale, entrando nella costituzione degli enzimi, e normalmente sono sempre presenti nel terreno. I macroelementi possono essere separati in macroelementi secondari (Calcio, Magnesio e Zolfo) che Nel terreno L’acqua può costituire, a seconda della tessitura e della porosità, anche il 25-50% del peso del terreno stesso, rivestendo un ruolo importantissimo per lo svolgimento dei processi chimici, fisici e biologici indispensabili per la vita delle piante. Questi processi avvengono con maggiore efficacia quando la porosità del terreno è tale da permettere un equilibrio tra l’aria e l’acqua, ecco perché la lavorazione e preparazione del terreno assumono un’importanza rilevante. L’acqua contiene sempre numerose sostanze disciolte indispensabili, la cui presenza non è mai stabile perché mentre le precipitazioni provocano temporanee diluizioni, le concimazioni innalzano la concentrazione. L’irrigazione L’irrigazione è necessaria non solo per integrare la scarsa disponibilità Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 5 L’ACQUA E LE PIANTE sono indispensabili alla pianta e solitamente presenti nel terreno. I macroelementi maggiori (Azoto, Fosforo e Potassio) vengono assorbiti dalle piante in quantità elevate, di cui spesso il terreno non dispone: devono essere quindi apportati periodicamente. Le piante assorbono per osmosi gli elementi nutritivi che si trovano disciolti nella soluzione circolante, è dunque importante controllare che i fertilizzanti impiegati siano solubili in acqua. I Macroelementi Azoto L’azoto (N) entra nella composizione delle piante in una proporzione che varia a seconda della fase vitale dall’1% al 6%. La maggior di questo elemento viene impiegato dai vegetali per la formazione di proteine ed ha una importante ruolo nella formazione della clorofilla. L’azoto esercita sui vegetali un’azione violenta di stimolo dell’accrescimento: una pianta ben provvista di azoto cresce rapidamente, producendo un ampio apparato assimilatore e assumendo una colorazione verde scuro dovuta all’abbondanza di clorofilla. Una somministrazione eccessiva può causare ritardi nella fioritura, abbassamenti di tenore zuccherino e minore resistenza al caldo e alle avversità. Le piante assimilano principalmente l’azoto nitrico che è molto solubile in acqua, ma non viene trattenuto del terreno, per cui può perdersi in profondità. Questo elemento viene assorbito dalla pianta per l’intera durata del ciclo vitale, che se ne serve per lo sviluppo l’apparato vegetativo e per la formazione di sostanze di riserva e nei tessuti, ma soprattutto per la formazione delle radici e degli organi riproduttivi. Il Fosforo Il fosforo (P) è uno dei composti responsabili degli scambi energetici che hanno luogo in tutti gli esseri viventi, interviene nella sintesi clorofilliana come acido fosfoglicerico, è uno dei composti base del DNA e RNA e costituisce una delle sostanze di riserva dei semi e dei tuberi. Le piante hanno il fabbisogno maggioGiardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 6 re di Fosforo nelle primissime fasi di sviluppo, ed è fondamentale per un buon sviluppo dell’apparato radicale. Contrariamente all’azoto il fosforo è un fattore di precocità e favorisce tutti i fenomeni attinenti alla fioritura, fecondazione e maturazione. Nel terreno e nei fertilizzanti normalmente si trova sotto forma di anidride fosforica. Il Potassio Questo macroelemento (K) ricopre un ruolo importante nella costituzione dei tessuti vegetali: è assolutamente indispensabile e partecipa alle funzioni fisiologiche di una grande quantità di processi, come la regolazione della semipermeabilità della membrana cellulare, la regolazione dell’equilibrio acido-basico, la formazione e l’accumulo di sostanze di riserva, conferisce resistenza alle avversità. Tradotti in effetti queste funzioni producono una maggiore qualità dei prodotti come la frutta, un maggior peso specifico nei cereali, alto contenuto zuccherino nella barbabietola. Il Calcio Il calcio (Ca) è coinvolto nella formazione della parete cellulare, nella permeabilità della membrana e nella divisione delle cellule. La buona disponibilità conferisce alla pianta una maggiore resistenza agli attacchi fungini e alle infezioni batteriche. Il Magnesio Il magnesio (Mg) riveste particolare importanza perché entra nella costituzione delle molecole di clorofilla e quindi partecipa alla fotosintesi. Un pH al di sotto del 5.5 può inibire il suo assorbimento. Lo Zolfo Lo zolfo (Z) richiesto dalla pianta sotto forma di solfato in quantitativi paragonabili a quelli del fosforo ed è importante che il suo rapporto con l’azoto sia di 1:10. I Microelementi Ferro Il ferro (Fe) è indubbiamente il più importante per il suo ruolo di rilievo in molti processi biologici come ad esempio la fotosintesi. Perché venga assorbito e sfruttato al massimo è necessario che il pH della soluzione sia compreso tra 5.0 e 6.0 e che le temperature non siano troppo basse. Cloro Solo recentemente il cloro (Cl) ha iniziato ad essere considerato un micronutriente ed il suo contenuto nelle piante arriva a valori del 0,2-2,2% sulla sostanza secca. Interviene nel processo fotosintetico e nel processo di apertura degli stomi fogliari regolandone la respirazione e l’evapotraspirazione. Spesso si trova in eccesso nel terreno e nelle acque usate per l’irrigazione rendendo opportuno un periodico controllo. Sodio Il sodio (Na) è benefico per alcune piante in piccole dosi, ma se presente in eccesso risulta dannoso, interferendo con l’assorbimento di altri elementi e deteriorando la struttura del terreno: è bene quindi monitorarne con attenzione la quantità presente. Manganese Il manganese (Mn) entra a far parte di molti coenzimi ed è coinvolto nell’allungamento delle cellule radicali e nella loro resistenza ai patogeni. La sua assimilabilità è regolata dal valore del pH che si deve mantenere tra il 5.0 ed il 6.0. Boro Il boro (B) è essenziale per la fecondazione, l’allegagione dei frutti e lo sviluppo dei semi. L’assorbimento viene regolato dal flusso idrico tra radici e parte aerea e dal valore del pH che deve essere inferiore a 6.0 con l’optimum a 4.5-5.5. Zinco Lo zinco (Zn) svolge un’azione importante in alcune reazioni enzimatiche. Il suo assorbimento è fortemente regolato dal pH, con valori ottimali tra il 5.5-6.5. Rame Il rame (Cu) partecipa alla fotosintesi ed alla respirazione, il valore del pH non dovrebbe superare il 6.5 e gli eccessi di fosforo ed azoto ne riducono la disponibilità. Un suo eccesso crea problemi nell’assimilazione del Fe, Mn e Mo. Molibdeno Il molibdeno (Mo) è essenziale nella sintesi delle proteine e nel metabolismo dell’Azoto; la maggior disponibilità si ha in presenza di un valore di pH vicino alla neutralità, 6.5-7.5. INNOVAZIONE, TECNICA E TECNOLOGIA: ROSSI FELICE SRL Gli amici lo chiamano scherzosamente Archimede, un po’ genio un po’ inventore. Di sicuro a FELICE ROSSI, in tanti anni di attività, non sono mai mancate la creatività e l’inventiva, tanto da portare la sua azienda ad ottenere il 18/05/06 il 5° premio INNOVAZIONE TECNOLOGICA promosso dalle regione FVG, su 75 aziende concorrenti, (unica azienda della provincia di Udine). Forte da sempre di una spiccata abilità manuale, si forma come artigiano e inizia una sua attività di carpenteria; nel 1990 inizia a dedicarsi all’orticoltura e inventa la seminatrice a disco per il mais, mentre in collaborazione col Salesiano Arman progetta la più piccola macchina che solca, trapianta e semina. Poco più tardi realizza una macchina a batteria per il taglio della verdura in foglia e un metodo per lavare i vasi con i fiori all’interno. Nel 1997 l’incontro scontro con il Floating System dà vita ad una serie di macchinari con brevetto di sua proprietà che completano il ciclo produttivo della coltivazione, intanto realizza un miscelatore di crema pasticcera per una multinazionale e micro-giardini in barattolo. Negli ultimi anni la Rossi Felice Srl si è specializzata nella produzione di automazioni per l’orticoltura, aprendosi a mercati esteri con soluzioni chiavi in mano e prodotti esclusivi e tecnologicamente avanzati, come la macchina seminatrice, la taglia verdure e messa in piedi del prodotto, la lava e disinfetta pannelli. Oggi la ROSSI SRL ha sede a Sedegliano nella Zona Artigianale Cjalcine in un nuovo capannone di sua proprietà, le attività che si svolgono sono carpenteria, automazione per l’orticoltura in particolar modo per il floating system, e in parte si continua a fare ricerca e progettazione per macchinari innovativi su richiesta; l’azienda si trova su una superficie di 5000 mq di cui coperta 450 mq in fase di ampliamento. COLTIVAZIONI FUORI SUOLO Tutte le coltivazioni effettuate su un substrato diverso dal terreno agrario rientrano nella definizione di “Coltura senza suolo”: gli elementi base del “fuori suolo” sono, pertanto, la soluzione nutritiva e la presenza, a volte, di un substrato avente la sola funzione di sostegno fisico. La diffusione delle coltivazioni in serra con la conseguente intensificazione colturale, e la necessità di produrre in situazioni improponibili per le tecniche agronomiche usuali, hanno provocato la diffusione su larga scala di questo tipo di produzione vegetale: infatti gran parte dell’orticoltura (e la floricoltura) viene ormai effettuata in serra, sempre più spesso in modo specializzato con ripetizione della stessa coltura per più anni. In alto: una vista dell’interno della serra, con macchinari all’opera. È evidente la quantità di raccolto ottenuta col floating system. qualità, intesa essenzialmente come pulizia, sanità e salubrità del prodotto, nettamente superiore rispetto alla coltura in piena terra: fornendo condizioni di crescita più favorevoli le piante richiedono meno trattamenti con agrofarmaci, e lavorando sulla soluzione nutritiva è possibile ottenere aspetto, sapidità e in alcuni casi contenuti nutrizionali superiori. IL FLOATING SYSTEM Il sistema dei pannelli galleggianti è, tra le tecniche idroponiche, probabilmente il più semplice dal punto di vista strettamente agronomico e gestionale. L’impossibilità di spostare l’intera struttura su terreni nuovi e la difficoltà di effettuare rotazione all’interno delle serre stesse si riflettono sulla produttività e sulla sanità della coltura, la disinfezione del terreno (con prodotti chimici o con vapore) non sempre è in grado di risolvere il problema della “stanchezza del terreno”. Rientra in quelle che vengono definite SAT (Static Aerated Technique, in cui la soluzione nutritiva non si muove ma viene ossigenata attraverso vari sistemi), e in Italia è stata introdotta attraverso i primi studi condotti a partire dagli anni 70 dall’Università di Pisa: tra le prime applicazioni, vi è stata e vi è tuttora la produzione vivaistica di piantine di tabacco. Le colture fuori suolo offrono la possibilità di svincolarsi dal terreno agrario e di gestire in modo ottimale le risorse idriche, di ottenere una Anni di sperimentazione e applicazione commerciale lo hanno confermato come metodo particolarmente adatto per la coltivazione di ortaggi Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 7 INNOVAZIONE, TECNICA E TECNOLOGIA: ROSSI FELICE SRL richiede nessun tipo di diserbanti né agrofarmaci, e il consumo dell’acqua in questo tipo di coltura è molto basso; inoltre gli elementi nutritivi non possono essere dilavati, pertanto non vi sono problemi di dispersione di nitrati nelle falde acquifere. I pannelli in polistirolo che vengono utilizzati per supporto della coltura del floating system vengono lavati, disinfettati per un riutilizzo di almeno 10 cicli alla fine possono essere riciclati come materiale base per i pannelli isolanti per l’edilizia. da foglia (da taglio come lattughino e radicchietto, ma anche da cespo come diversi tipi di insalate), di alcuni ortaggi da radice come i ravanelli, di erbe da cucina (dalla rucola alle varie brassiche) e di piante officinali (che sembrano dare risultati interessanti in termini di pulizia e tenore in sostanze attive). COME SI FA Anche nell’accezione commercialmente più utilizzata la struttura produttiva, collocata in ambiente protetto, è abbastanza semplice: si usano vasche impermeabilizzate profonde circa 50 cm., dotate di dispositivi di controllo, di reintegro della soluzione e di ossigenazione, riempite con soluzione nutritiva. La semina avviene in pannelli di polistirolo fessurati o alveolati contenenti pochissimo substrato, che dopo la germinazione vengono deposti a galleggiare sul pelo libero della soluzione: le radici fuoriescono dai fori o dalle fessure appositi e si sviluppano nell’acqua, mentre le foglie crescono sopra il pannello, prive di qualsiasi residuo di terra. Coltivando senza diserbanti e, utilizzando i parametri climatici delle serre, senza agrofarmaci (fungicidi e insetticidi), si ottengono prodotti sani e puliti, senza sprechi e in maniera veloce. Nei climi del Nord Italia per radicchi e insalate i cicli produttivi possono Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 8 durare 2-3 settimane (semina-raccolta), alla fine del ciclo nella stessa vasca si depone un’altra “batteria” di pannelli seminati: tale brevità consente sia un maggior numero di cicli per superficie, sia una maggiore elasticità nell’offerta. Per le sue caratteristiche, è un sistema altamente automatizzabile per quanto riguarda tutte le operazioni colturali (semina, raccolta, pulizia dei materiali, spostamenti dei materiali e dei prodotti), e con opportune scelte imprenditoriali è possibile ammortizzare i costi d’impianto con risparmi notevoli sui costi di esercizio. IMPATTO AMBIENTALE Il floating system rientra nelle colture ad ampio input tecnologico, non I substrati (torba-perlite-vermiculite) usati in minima parte, sono prodotti di origine naturale. Le macchine semina-taglia-lava sono dotate di motori non a scoppio, e tutti i sistemi di controllo e automazione sono alimentati elettricamente, con la possibilità concreta di rifornirsi di tale energia anche attraverso l’uso di pannelli solari. L’efficienza dei sistemi di riscaldamento e di rinfrescamento viene amplificata dalla presenza dell’acqua, che ha un elevata inerzia termica accentuata dalla copertura dei pannelli di polistirolo. Il prodotto ottenibile con il sistema del Floating system è qualitativamente e quantitativamente maggiore (più cicli colturali che su terreno) risultano quindi ancora più efficienti se vengono considerate non per unità di superficie ma per kg di prodotto. Da non sottovalutare inoltre la creazione di un ambiente più salutare per il personale e di un prodotto INNOVAZIONE, TECNICA E TECNOLOGIA: ROSSI FELICE SRL più salutare per il consumatore. In definitiva questa tecnica di coltivazione si rivela assai redditizia e conforme alla normative atte alla tutela e al miglioramento dell’ambiente, oltre che idonea al risparmio idrico ed energetico. I VANTAGGI - Controllo razionale delle fasi colturali e dei fattori produttivi. - Ottimizzazione delle risorse irrigue. - Cicli di produzione ridotti e continui. - Riduzione dell’impatto ambientale evitando gli interventi chimici. - Destagionalizzazione delle colture. - Uniformità della crescita del prodotto. - Incremento nella qualità produttiva. - Ridotto consumo di energia. - Fertilizzazione limitata allo stretto necessario, eliminazione dell’uso dei pesticidi e basse quantità di nitrati disciolti nell’acqua. - Alta resa delle sementi, per mq. - Pannelli in polistirolo sterilizzati per eliminazione delle malattie. - Prodotto più consistente, esente da impurità e imperfezioni di crescita, maggiore durata del prodotto raccolto. - Semplicità della gestione del sistema. - Diminuzione del numero degli operatori. - Controllo maggiore sia del organizzazione dell’azienda che della presenza dell’operatore. Esempio di rese e quantità di personale: quantità terreno: 1 ettaro. N°cicli/anno: n° 15-17 a seconda della tipologia di verdura. Resa/ciclo al kg/mq:1.5/2 resa complessiva: kg/mq 15/25 Resa complessiva ettaro: kg 135000-180000 (su 10.000 mq) n° personale occorrente: 04 TIPOLOGIE DI VERDURE RUCOLA COLTIVATA, SELVATICA, CICCORINO, INSALATA NOVELLA, BASILICO, CRESCIONE, LATTUGA, LATTUGHINO, VALERIANA, RADICCHIETTO ROSSO, PREZZEMOLO, SPINACIO, SPINACINO, ERBA CIPOLLINA, BASILICO VIOLETTO, TARASSACO, SILENE, BORRAGINE, RAVANELLO, CAVOLO CINESE ERBE OFFICINALI: MENTA, MENTA PIPERITA, ANETO, MALVA, ACETOSA, ANICE, ORTICHE, NASTURZIO NANO, CERFOGLIO COMUNE, CORIANDOLO, DENTE DI LEONE, DRAGONCELLO, ERBA STELLA, FINOCCHIO SELVATICO, ISSOPO, MAGGIORANA GENTILE, MELISSA, MONARDA, NEPETA, ORIGANO, ORTICA BIANCA, RUTA, SANTOREGGIA, PIMPINELLA, SEDANO DI MONTE, SENAPE GERMOGLI: SENAPE BIANCA, CAVOLO ROSSO, PORRO, RAVANELLO Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 9 INNOVAZIONE, TECNICA E TECNOLOGIA: ROSSI FELICE SRL residui, trattenuti nella vasche poste nella parte inferiore. - Lavaggio del pannello con acqua per mezzo di un sistema ad alta pressione. MACCHINA SEMINATRICE Lavora su pannelli in polistirolo ad alta densità, e la semina deve avvenire solo con sementi ad alta calibratura. La macchina è studiata per la lavorazione lineare del pannello, in maniera continua e a velocità regolabile, così da avere un basso consumo di energia. L’operatore colloca il pannello nella zona inserimento per l’inizio della lavorazione e la successiva fase di riempimento con medium inerte, con raccolta e rimessa in uso dell’eventuale materiale I MACCHINARI E LE ATTREZZATURE IMPIEGATI MACCHINA LAVA E DISINFETTA PANNELLI La macchina lava e disinfetta i pannelli è adatta al lavaggio e alla disinfezione dei pannelli in polistirolo ad alta densità e permette di eliminare funghi, malattie ecc., e quindi garantire al nuovo ciclo una buona riuscita. CARATTERISTICHE: - Personale occorrente: 02 operatori che inseriscono i pannelli. - Risultato: 200-250 pannelli in polistirolo all’ora lavati e disinfettati. - Struttura della macchina in acciaio inox. - Eliminazione dei macro e micro in eccesso; nella fase successiva la macchina provvede a seminare in modo automatizzato perfettamente, velocemente e con un minor spreco di semi. L’ultima fase del sistema è la nebulizzazione del pannello seminato con relativa raccolta dell’acqua reflua. La macchina è dotata di un pannello centrale elettrico e accanto alla postazione dell’operatore vi sono comandi generali e di sicurezza. CARATTERISTICHE: - PERSONALE: 01 operatore - RISULTATO: 400 pannelli in polistirolo all’ora colmi di substrato inerte, semi depositati nelle apposite fessure, nebulizzati e pronti per essere immagazzinati nelle celle di germinazione. Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 10 INNOVAZIONE, TECNICA E TECNOLOGIA: ROSSI FELICE SRL MACCHINA TAGLIA VERDURE E MESSA IN PIEDI DEL PRODOTTO Si tratta di un macchinario adatto per il taglio di tutte le verdure in foglia. La struttura è in acciaio inox, e supporta un braccio in movimento per la raccolta dei pannelli all’interno della vasca. Il taglio è regolabile in altezza così come la velocità, in modo che l’operatore possa utilizzare il settaggio più adatto per ogni tipo di verdura e ridurre al minimo i consumi. La verdura tagliata avanza su nastri alimentari, ai lati dei quali i moduli impacchettatori mantengono i vegetali, già mondati delle radici, in posizione verticale. Affiancati ai nastri vi sono uno o due operatori addetti alla raccolta, che raccolgono i prodotti e li sistemano, sempre in posizione verticale, nelle apposite cassette. La macchina è dotata di un quadro elettrico che ne consente l’utilizzo e di comandi dislocati nelle postazioni dei singoli operatori, ed è montata su ruote per una maggiore maneggevolezza. CARATTERISTICHE: - PERSONALE: La macchina necessita di 03 operatori. 01 operatore all’interno dalla vasca ad accompagnare i pannelli, 02 operatori alla raccolta. ROSSI SRL Carpenteria Automazioni per l’Orticoltura e l’Industria. Via Diego di Natale, 30 33039-SEDEGLIANO UD. sito: www.rossifelice.it Nelle immagini di questa pagina varie fasi della lavorazione e del raccolto della verdura all’interno della ditta, con l’ausilio dei macchinari brevettati dallo stesso Rossi, visibile nella foto in basso. La quantità e la qualità delle erbe e degli ortaggi rende l’investimento iniziale pienamente ammortizzabile e conveniente. Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 11 P ORTATORI D ’A CQUA Ancora oggi 1,5 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile e 2,6 miliardi non hanno servizi igienicosanitari di base. Ogni anno 8 milioni di persone muoiono per le malattie connesse alla presenza o utilizzo di acqua stagnante. Ogni giorno 34.000 persone, in prevalenza donne e bambini, muoiono per l’assenza d’acqua potabile. Siamo di fronte a un “silenzioso genocidio” che si perpetua nell’indifferenza della comunità internazionale. Una situazione intollerabile causata da una politica mondiale imposta dalle imprese Multinazionali e da precise responsabilità e scarsa volontà politica dei Governi. È tempo di ribellarsi a questa scandalosa indifferenza. L’accesso all’acqua sta diventando infatti una questione fondamentale per l’ambiente, per l’economia, per la pacifica salvaguardia delle popolazioni, in Italia e nella maggior parte dei paesi mondo. Ma l’accesso all’acqua costituisce soprattutto un elemento costitutivo della vita, rappresenta la “sacralità della vita” di ogni essere vivente ed quindi necessario pervenire al più presto l’acqua al suo riconoscimento come un diritto umano, inalienabile. Campidoglio nel dicembre del 2003, è stato successivamente condiviso ed inserito nelle Dichiarazioni conclusive dei vari Forum Mondiali sull’Acqua: di Porto Allegre (20012002), New Delhi (2004), Manaus (2005), Bamakò e Caracas (2006) e dalle proposte dei Forum Alternativi Mondiali di Firenze (marzo 2003), di Ginevra (marzo 2005) e da ultimo nel Forum di Città del Messico (marzo 2006). Questa richiesta, condivisa a livello mondiale da tutti i Movimenti impegnati a difesa dell’Acqua, accolta di recente anche da alcune risoluzioni del Parlamento Europeo, non è stata finora minimamente presa in considerazione dagli Stati e dalle Comunità Internazionali. L’ultimo scandaloso rifiuto è avvenuto nel IV° Forum Mondiale dell’acqua (Città del Messico 2006) dove ancora una volta la Comunità internazionale si è rifiutata di riconoscere l’accesso all’acqua come diritto umano, nonostante una specifica richiesta in tale senso fosse stata formulata dal Parlamento Europeo, cioè dai rappresentanti di 25 paesi e di 450 milioni di cittadini, che avevano trasmesso al Presidente del Forum Mondiale questa richiesta con una precisa risoluzione. Sono questi gli obiettivi ed il campo di azione del MANIFESTO PER UN CONTRATTO MONDIALE SULL’ACQUA che attraverso l’azione del Comitato internazionale e dei vari Comitati nazionali (Belgio, Canada, Italia, Francia, Svizzera, etc.) ed il sostegno di diverse Associazioni e Movimenti nei tre continenti, propone di riuscire ad imporre alla comunità internazionale ed ai singoli Governi il riconoscimento dell’acqua come un “diritto umano inalienabile”, come un “bene comune”, contrastando nel contempo i processi di privatizzazione e di mercificazione della risorsa e della sua gestione. In sintesi, la Campagna “Portatori d’Acqua” vuole essere una modalità per mettere in rete, rendere concrete e dare visibilità politica a tutte le iniziative locali e le azioni di partecipazione dei cittadini e delle comunità locali che sono disponibili a sostenere il riconoscimento dell’acqua come diritto umano e soprattutto di mobilitazione di risorse e di impegno da parte dei Movimenti ed ONG. Un percorso di mobilitazione e di partecipazione che si concretizzerà nel marzo del 2007 a Bruxelles, con la realizzazione della “1a Assemblea Mondiale dei cittadini per l’Acqua”. Questo obiettivo è stato lanciato dalla Dichiarazione di Roma, sottoscritta dai sindaci di diverse città italiane in Questo appuntamento costituirà il primo concreto momento di progettualità politica di tipo Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 12 parlamentare messo in atto dai cittadini e dalle comunità locali, nei confronti dei Governi e della Comunità internazionale per sollecitare, da parte dei Parlamenti, il riconoscimento dell’accesso all’acqua come un diritto universale per tutti. La proposta Gli obiettivi che la Campagna “I Portatori d’Acqua” si propone di raggiungere è quello di attivare un processo di partecipazione e di mobilitazione da parte di cittadini, istituzioni ed enti locali che sono disponibili ad impegnarsi a difesa dell’acqua attraverso una serie di comportamenti individuali e collettivi, i soggetti a cui la Campagna si rivolge e che possono diventare “I Portatori D’acqua” sono: - Individualmente o come cittadino organizzato, ognuno di noi, nella misura in cui si impegna a mettere in atto comportamenti responsabili rispetto agli “usi/consumi dell’acqua” e sul piano di gesti di “solidarietà” per garantire l’accesso all’acqua a chi ne è privo. - Istituzionalmente Enti locali, Sindaci, Sindacati, Società di gestione pubblica che sottoscrivono o dimostrano di aver concretizzato alcune delle proposte per un Governo pubblico e partecipato dell’acqua, e adottano le proposte della Carta dei Portatori (cents/della solidarietà, diritto ai 50 litri/g, etc.) - Scuole, Università, insegnanti e studenti che hanno realizzato percorsi di approfondimento e di ricerca sui temi dell’acqua (percorsi, tesi, mostre, saggi, etc.) ed attivato azioni di gemellaggio e di solidarietà P O R TAT O R I D’ACQUA con scuole e comunità di Paesi che non hanno accesso all’acqua potabile. tutti gli impegni sottoscritti e realizzati nel mondo dalle varie categorie dei “Portatori d’Acqua”. Come si aderisce L’acqua è un bene comune, patrimonio di tutta l’umanità. Essa deve essere esclusa da qualsiasi forma di mercificazione e non può diventare proprietà di nessun potere politico a scapito delle popolazioni. Il Diritto all’acqua deve essere riconosciuto ad ogni livello: dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite, alla Costituzione Europea, agli Statuti Regionali, Provinciali, Comunali degli enti locali. Poiché l’acqua è un elemento costitutivo della vita, non può essere inquinata nè sprecata. L’accesso all’acqua potabile ed servizi utili, nella misura di almeno 40 litri al giorno e a persona devono essere gratuiti, cioè con costi a carico della fiscalità generale. L’adesione alla Campagna avviene tramite segnalazione per ciascuna categoria, utilizzando l’apposita scheda accessibile sul sito: www.portatoridacqua.it. Ogni aderente - cittadino, istituzione, scuola - dovrà indicare al momento dell’adesione il tipo di impegno che sottoscrive, fra quelli previsti e descritti nella “Carta dei Portatori d’Acqua” compilando l’apposita scheda descrittiva dell’impegno e della tempistica. Tutti gli aderenti alla Campagna, che avranno rispettato e dimostrato l’impegno sottoscritto, riceveranno “l’attestato di Portatore d’Acqua” e saranno invitati a partecipare alla 1a Assemblea dei cittadini per l’Acqua dal 18 al 22 marzo 2007 a Bruxelles. Nel corso dell’Assemblea sarà presentata la Dichiarazione mondiale dei “Portatori d’Acqua” che mostrerà La proprietà e la gestione dei servizi idrici integrati legati all’acqua devono restare nel settore pubblico e nell’interesse collettivo. È responsabilità dei cittadini e delle istituzioni pubbliche locali e nazionali farsi carico del governo dell’acqua. Per sostenere la messa in opera di un servizio pubblico mondiale e gli interventi per garantire l’accesso all’acqua per tutti entro il 2020, attraverso la creazione di nuove istituzioni finanziarie e fonti di finanziamento. Il prelievo dell’1% dal budget nazionale speso per gli armamenti, la destinazione di un cents/Euro della tariffa sui consumi d’acqua, costituiscono i primi strumenti di solidarietà a livello nazionale e locale per alimentare la costituzione di nuovi strumenti. I cittadini devono partecipare, su basi democratiche, alla definizione e alla realizzazione della politica dell’acqua a livello locale e mondiale e concorre a livello individuale alla riduzione dei consumi. La messa in atto di un’Assemblea Mondiale di cittadini dell’acqua dovrà permettere la creazione di un servizio pubblico mondiale che eserciterà un controllo sulle utilizzazioni delle risorse idriche per evitare qualsiasi conflitto legato all’acqua. Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 13 P O R TAT O R I Gli impegni: - preservare e salvaguardare le risorse idriche e promuovere l’accesso all’acqua per tutti, come diritto, a partire dal mio territorio (città, regione, continente) - ridurre il consumo e gli sprechi di acqua potabile a livello di comportamenti ed usi quotidiani, privilegiando, per bere, il consumo di acqua del rubinetto in casa, e sollecitarne l’uso nei luoghi pubblici - praticare la riduzione dei consumi domestici e sollecitare l’adozione negli edifici pubblici, nelle abitazioni, di tecnologie di riduzione dei consumi (riduttori dei flussi) - mettere in atto e sollecitare agli enti locali iniziative per assicurare l’accesso all’acqua ai milioni di bambine e bambini costretti a fare i portatori d’acqua per le proprie famiglie - intraprendere e sostenere con tutti i mezzi legittimi, iniziative concrete (come cittadino, associazione, eletto a livello locale o nazionale) per il riconoscimento dell’acqua come diritto umano e bene comune da parte delle istituzioni associate ad una D’ACQUA gestione e governo pubblico delle risorse idriche del territorio - sostenere (come cittadino, scuola, ente locale) il finanziamento di progetti che garantiscano l’accesso all’acqua potabile (almeno 40 litri) nei paesi più poveri, direttamente o attraverso la proposta del cents/euro sulla tariffa dell’acqua lanciata dal Comitato Italiano a livello di ATO - promuovere il consumo di acqua di rubinetto attraverso campagne di informazione e sollecitare i gestori affinché garantiscano una buona qualità dell’acqua. Altre istituzioni politiche, come il Parlamento Europeo, hanno preso chiara posizione a favore del riconoscimento del diritto all’acqua come diritto umano e dell’acqua come bene comune. Sulla base di questi successi, il movimento globale per l’acqua ha la responsabilità di pianificare le future strategie di azione ponendosi come obiettivo l’applicazione di misure concrete per cambiare la situazione attuale, piuttosto che la reiterata descrizione delle problematiche e la semplice proposta di soluzioni alternative. Assemblea Mondiale degli Eletti e dei cittadini per l’Acqua L’idea di un’Assemblea Mondiale dei Cittadini ed Eletti per l’Acqua nasce durante il primo Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua (FAME), a Firenze nel 2003, e viene presentata durante il FAME 2, a Ginevra nel 2005. Le risoluzioni adottate durante i Forum sociali mondiali di Bamako e Caracas e durante il quarto Forum mondiale dell’acqua in Messico, hanno fortemente sostenuto questo progetto. L’AMECE deve essere uno spazio pubblico dedicato all’incontro tra persone e allo scambio di informazioni, dove la priorità viene PRESENTAZIONE ALL’AMECE Le lotte contro la privatizzazione dei servizi idrici e la mercificazione dell’acqua hanno ottenuto risultati significativi negli ultimi quindici anni, in particolare in America Latina, Asia, Africa e diversi Paesi dell’Europa occidentale. Pur trattandosi di successi ancora insufficienti, sono tuttavia segni di un’inversione di tendenza, come avviene in Bolivia, Uruguay, Venezuela e anche in Italia (nelle ultime settimane). Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 15 P O R TAT O R I data all’applicazione di misure concrete per il cambiamento, al fine di consolidare i risultati raggiunti durante i precedenti forum. L’obiettivo principale è riuscire ad eludere i conflitti ideologici che nascondono il reale significato del problema acqua: il diritto alla vita! Obiettivi e risultati attesi Il risultato da perseguire è la concretizzazione dei principi contenuti nelle risoluzioni di Bamako e Caracas, ampiamente adottate dai parlamentari europei il 15 marzo 2006, in vista del quarto Forum mondiale dell’acqua tenutosi in Messico. L’obiettivo principale dell’AMECE consiste nell’assunzione da parte dei partecipanti di diversi impegni prima, durante e dopo l’AMECE stessa. Tutti i partecipanti interessati a queste tematiche, portatori di una cultura di cittadinanza responsabile e solidale, favorevoli al diritto all’acqua per tutti e a una gestione pubblica e partecipata dell’acqua in quanto bene comune e patrimonio dell’umanità dovrebbero prendere in seria considerazione questi impegni. I partecipanti dovranno, quindi, essere concordi nell’assumersi i seguenti impegni al fine di ottenere: - L’accesso all’acqua potabile e ai servizi sanitari per tutti in quanto diritto umano; - La promozione dell’acqua come bene comune, patrimonio dell’umanità; - Il finanziamento pubblico di attività e servizi relativi all’“acqua come vita” e all’ “acqua come condizione per un’esistenza collettiva sicura”; - L’implementazione di strutture democratiche e partecipative inerenti al governo pubblico delle risorse d’acqua.. Tenendo in considerazione gli obiettivi e i risultati dei Forum di Bamako, Caracas e Messico, l’AMECE invita: - Rappresentanti della società civile; - Rappresentanti eletti di tutti i gradi politici e istituzionali (dai livelli locali a quelli internazionali); - Rappresentanti delle istituzioni pubbliche locali (comuni, province, regioni, ecc.); - Sindacati nazionali e internazionali di diversi settori di attività; - Imprese e organismi pubblici di gestione dei servizi idrici (società Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 16 D’ACQUA di servizi pubblici locali, ecc.). Ogni categoria di partecipanti dovrà aver preparato e sviluppato i propri impegni per la sessione dell’AMECE. Durante l’incontro internazionale, verrà sviluppata una sintesi di tutte le proposte, al fine di evidenziare le principali tendenze di azioni comuni da concretizzare. La strategia consiste nell’applicare misure concrete sul campo, a partire dai più favorevoli contesti locali e nazionali. Per “misure concrete” si intendono soluzioni operative su un piano giuridico, istituzionale, sociale, culturale, economico, finanziario e tecnologico. Gli obiettivi da raggiungere attraverso la sessione dell’AMECE: - Incoraggiare l’emergere di nuovi modelli di cooperazione decentralizzata, forme di partnernariato pubblico-pubblico e movimenti di solidarietà per garantire il diritto all’acqua potabile per tutti. - Riunire tutti gli attori sociali: ong, sindacati, imprese di gestione di servizi idrici, rappresentati eletti, ecc., al fine di concordare una proposta comune da avanzare alle istituzioni internazionali. L’obiettivo a lungo termine è quello di istituire consulte regolari sotto l’egida delle Nazioni Unite, in attesa della creazione di un organismo internazionale per il diritto all’acqua. - Creare una migliore comunicazione con i cittadini a tutti i livelli, al fine di sviluppare una consapevolezza globale circa la gravità delle attuali problematiche idriche, quali, ad esempio, l’accesso all’acqua potabile. Ciò creerebbe una reale partecipazione di ciascun utente alla gestione di questa risorsa, elemento necessario per migliorare la qualità della gestione globale dell’acqua. NEWS NUOVO SITO GHE ONLINE Quando fu creato, nel 1995, www. eurohydro.com era il primo sito europeo a parlare di idroponica. Per oltre dieci anni non è cambiato molto, ma desso è possibile apprezzarne la nuova versione ricca di contenuti, quali: - Presentazione dell’azienda e informazioni generali sull’idroponica. - Accurata descrizione dei prodotti. - Tabelle e dosaggi per i nutrienti. - Istruzioni per l’utilizzo degli idrosistemi. - Articoli inerenti l’idroponica, la bioponia, la coltivazione organica. - Una sezione speciale riservata a specifici generi, come piante carnivore, bonsai, orchidee. - Una vasta galleria fotografica. - Il FloraCalc per calcolare i dosaggi adeguati di prodotti della serie Flora. - Risposte alle domandi più frequenti. - News. - Possibilità di iscrizione alla newsletter per essere sempre aggiornati. IDROPONICA DELLO STRETTO Domenico Surace, interessato dal 1978 all’agricoltura ed in particolar modo alla coltivazione di piante e ortaggi in idrocultura, ha fondato l’associazione Amici del Fuorisuolo. Forte di anni di esperienza nel settore e di un brevetto per la sua Fioriera Idroponica, nonché di una linea di fertilizzanti, promuove l’uso delle tecniche fuori suolo attraverso un sito personale ricco di immagini. www.eurohydro.com Per il futuro si propone di organizzare eventi che coinvolgano il pubblico verso queste tecniche colturali. www.idroponicadellostretto.it Hooked on Hydroponics Awards È in corso negli Stati Uniti una lodevole iniziativa promossa dalla National Gardening Association in collaborazione con la Hydroponic Merchants Association. Il programma, che interessa le scuole di ogni grado e le organizzazioni giovanili, prevede lo sviluppo di un progetto idroponico, e mette in palio per i vincitori kit di coltivazione e materiale didattico. La finalità ultima è chiaramente Nelle foto in alto le piante coltivate da Domenico Surace, promotore di Idroponica dello Stretto. A lato il logo degli Hooked on Hydroponics Awards. Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 18 quella di guidare attraverso un percorso di apprendimento i giovani alla scoperta dei meccanismi della natura, e di avvicinarli al mondo dell’idroponica. DIAGNOSTICARE UN PROBLEMA testi e foto di Christian Cantelli Cosa c’è di sbagliato in queste piante? È una domanda che ogni coltivatore si trova ad affrontare almeno una volta nella vita. Spesso un po’ di buon senso ed un buon spirito d’osservazione possono aiutare a dare una risposta. La seguente è una guida alla diagnostica per il coltivatore domestico. Identificare i sintomi - Le foglie sono gialle o marroni? È peggio sul bordo della foglia o nel mezzo? - Sono le foglie giovani o le vecchie a manifestare i sintomi? - Ci sono delle macchie sulle foglie o sui rami? Queste macchie sono di dimensioni uniformi o variano di forma e grandezza? - È solo la parte superiore delle foglie a presentare il problema o la parte di sotto o entrambi? - Le piante si afflosciano? Stentano a crescere? Determinare se c’è una relazione fra i sintomi - Il problema sembra più grave o meno nelle varie zone della coltura, ad esempio ai bordi o al centro? - Tutte le piante mostrano i sintomi o è un problema specifico di una certa varietà di piante? - Le piante affette hanno avuto precedenti problemi, o sono state vittime di disattenzioni, errori, mancanze? state anomalie di luce, aria, temperatura, umidità o altro? Esaminare le piante da vicino per determinare se il problema sia causato da insetti, malattie o errori di gestione Ricapitola la storia del problema - Quando si sono notati i primi sintomi? - Quale tipo e quali dosi di fertilizzante sono stati usati? - Quali pesticidi o prodotti sono stati usati sulle piante? - Come erano le condizioni della coltura prima che si notasse il problema la prima volta? C’erano - Insetti: cerca la loro presenza o i segni da loro lasciati sulle foglie, sui rami e le radici. Spesso é più facile individuare gli insetti infestanti all’inizio del ciclo diurno. (A volte una innocua e quasi invisibile farfallina potrebbe star covando miriadi di uova da cui usciranno voraci bruchi). - Malattie: cerca zone morte sulle foglie, i rami, le radici e i fiori. Le piante si afflosciano anche se le radici sono in un ambiente umido? Le foglie hanno macchie o sono ingiallite? Vi sono segni di crescita batterica o di funghi? (muffa, marciume, spore), cerca segni di virus, le piante stentano e portano segni evidenti di malformazioni della crescita? - Tutte le piante mostrano i sintomi o solo alcune sparse a caso nella coltura? - Appaiono una serie di macchioline marroni come bruciature sulla parte superiore del fogliame? Se si è nebulizzato sopra le foglie le goccioline possono ustionare le foglie facendo da effetto lente con la luce. - Si è cambiato il ciclo di luce non previsti, vi sono stati blackout o sbalzi di corrente? Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 19 DIAGNOSTICARE UN PROBLEMA Potrebbe essere un problema di nutrienti? Nello schema in basso ecco una lista dei sintomi più caratteristici da deficienza di micro e macro nutrienti. di utilizzarlo? Se ne è controllato il PH? - Le acque reflue sono opportunamente protette dalla luce? muffe. - Flussi d’aria troppo diretti possono aver causato danni alle piante? Un fusto interrotto potrebbe essere la causa della morte di una pianta. Ci potrebbe essere una tossicità dei nutrienti? - La presenza di sali disciolti potrebbe causare l’afflosciamento della pianta anche se le radici sono in un ambiente umido. Si sono usati sotto-vasi con ristagno? Le pompe di ricircolo o di ossigenazione funzionano a dovere? - La bruciatura dei margini delle foglie potrebbe segno di danno da cloro, si è usata acqua di acquedotto? - Si sono aggiunti elementi (ceneri, stabilizzatori) che avrebbero potuto alterare in modo errato il PH della soluzione nutritiva? Potrebbero essere problemi di substrato? - I problemi riguardanti il substrato come una eccessiva compattezza (es. cocco) o una cattiva distribuzione dell’irrigazione potrebbero causare gravi problemi di crescita e sviluppo del sistema radicale e di conseguenza dell’intera pianta. - Sono stati versati elementi estranei sul substrato? - Si è sciacquato il substrato prima Il danno potrebbe essere causato dalle condizioni ambientali? In definitiva, prima di cercare una soluzione ai problemi delle vostre piante dovete identificare con la maggiore precisione possibile i problemi stessi e le cause. Dopo la vostra diagnosi il vostro grow shop di fiducia vi aiuterà a risolvere la situazione con maggiore facilità, suggerendovi e proponendovi i prodotti giusti ed i rimedi necessari. Abbiate sempre un occhio di riguardo per le vostre piante. - Le temperature sono state particolarmente elevate o rigide? Le piante che muoiono praticamente dalla sera alla mattina potrebbero avere sofferto il freddo. - C’è stato molto secco o umido per parecchio tempo nella zona di coltivazione? Una elevata umidità provoca spesso l’insorgere di A lato: una foglia divorata da un bruco (in basso nell’immagine). Anche una splendida, deliziosa farfalla (in alto) può essere dannosa per la nostra coltivazione: potrebbe infatti deporre uova dalle quali nasceranno tantissimi famelici bruchi. LE CARENZE NUTRIZIONALI SEGUITE DAL SINTOMO CORRISPETTIVO Azoto: Fogliame più vecchio giallo o verde chiaro. Fosforo: Piante stentate e foglie/rami violastri. Potassio: Margini delle foglie marroni e foglie ricurve. Calcio: Piante stentate, radici corte. (A volte causa la caduta dei boccioli immaturi dei fiori). Magnesio: Le venature delle foglie più vecchie ingialliscono. Zolfo: Le foglie nuove ingialliscono, piante stentate. Boro: Le parti in crescita muoiono e le foglie sono contorte. Rame: Le foglie ingialliscono e diventano sottili e allungate. Ferro: Le foglie più giovani sono gialle o verde chiaro. Zinco: Macchie color ruggine sulle foglie, strisce gialle sulle foglie. Manganese: Zone gialle appaiono sulle foglie più giovani prima, sulle vecchie poi. Molibdeno: Foglie sottili e distorte, ingiallimento delle foglie vecchie. Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 20 FUORI SUOLO: RICERCA, FORMAZIONE E DIVULGAZIONE. L’Azienda Sperimentale “La Noria” nasce dalla convergenza degli sforzi e dei contributi finanziari del Comune di Mola di Bari, della Regione Puglia e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e opera nel campo della ricerca nel settore orticolo. In particolare si occupa di qualità e nutrizione degli ortaggi coltivati sia con i sistemi tradizionali che in idroponica, e svolge attività di formazione e divulgazione a livello regionale e nazionale: grazie alle varie attività di ricerca svolte o in svolgimento presso l’azienda, sono stati realizzati articoli scientifici o divulgativi e numerosi progetti di ricerca. L’azienda comprende tre serre per una superficie di circa 1600 m2, specializzata in ricerche sulle colture senza suolo, ed un centro aziendale. Quest’ultimo si compone di uffici, laboratori (per le analisi fisico-chimiche dei substrati, le analisi chimiche delle soluzioni nutritive e le determinazioni biometriche) e una piccola biblioteca. Il tutto occupa un’area di circa 7000 m2. La serra è in ferro e polimetacrilato di metile ondulato tipo “Ondex”, ed è divisa in due settori climatici indipendenti; è dotata di impianto termico-ombreggiante interno, riscaldamento basale ed aereo, impianto di ventilazione con apertura degli sportelli di colmo e laterali, nonché computer per la programmazione degli automatismi e per l’acquisizione dei dati climatici (DGT Volmatic). In questo primo periodo di attività (l’inaugurazione dell’impianto si è tenuta il 20 Aprile 1998), il gruppo di ricerca, composto da 3 ricercatori, 2 borsisti, tecnici ed operai del CNR e della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari, ha condotto numerose ricerche inserite in diversi progetti. novazioni tecnologiche per la produzione di ortaggi di elevata qualità e nel rispetto dell’ambiente. l’attività di ricerca del dottorato di ricerca in Agronomia Mediterranea. La struttura è sede di svolgimento del tirocinio pratico-applicativo per gli studenti del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie ed alcuni studenti hanno già svolto il tirocinio pratico-applicativo; inoltre altri studenti hanno seguito le prove per svolgere la loro tesi di laurea, altri 12 stanno seguendo o hanno seguito le colture in serra per lo stesso motivo. Dal 2000 l’Azienda “La Noria” è anche una delle sedi in cui si svolge I PROGETTI IN CORSO - Aspetti fisiologici e tecnologici della nutrizione minerale di piante ortive coltivate fuori suolo con sistemi a ciclo chiuso e ricadute sullo stato fitosanitario delle colture, (Unità Operativa “Produzione di pomodoro allevato in serra con sistemi a ciclo chiuso e soluzione nutritiva a bassa concentrazione contenente silicio”, Diparti- Un ruolo importante è quello dei divulgatori agricoli ed in particolare dei Servizi di Sviluppo Agricolo della Regione Puglia, che vedono nel centro di ricerche anche la funzione di impianto pilota per l’introduzione, l’adattamento e la diffusione di inGiardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 21 ILLUMINAZIONE ESTREMA UNA ANTEPRIMA MONDIALE: GIB-Lighting NXE Ballast La combinazione vincente Una maggior resa luminosa con il nuovo GIB NXE Ballast in combinazione con il bulbo GIB Lighting Flower Spectre XTreme Output, disponibile in taglio da 400 W e da 600 W. I vantaggi offerti dai ballast NXE: € $ £ + Maggior resa in lumens con un minor assorbimento elettrico: maggior raccolto, rispetto ai sistemi tradizionali, sulla stessa area di coltivazione Utilizzando differenti riflettori la maggior emissione luminosa puo‘ essere utilizzata su una maggior area di coltivazione I vantaggi Maggior resa luminosa Maggior durata della vita della lampada 5 anni di garanzia Realizzazione robusta in cabinet alluminio Funzionamento silenzioso Alta efficienza energetica Installazione semplificata www.gib-lighting.de Distributer in Germany • Grow In Berlin Shop & Customer Service: Phone: +49 30 / 34 43 6 42 Fax: +49 30 / 34 43 6 52 [email protected] Wholesale & Mail Order Business: Phone: +49 30 / 34 99 80 70 Fax: +49 30 / 34 99 80 73 [email protected] Internet: www.grow-in-berlin.de Phone: 010 666565 010 661665 010 6962196 [email protected] www.hempatia.it presso tutti i punti vendita www.hempatia.it FUORI SUOLO: RICERCA, FORMAZIONE E DIVULGAZIONE. mento di Scienze delle Produzioni Vegetali dell’Università degli Studi di Bari). - Biodiversità e valorizzazione agronomica di carosello e barattiere in Puglia, Approfondimenti e divulgazione, (Programma regionale “Biodiversità e Risorse Genetiche” finanziato dalla Regione Puglia). - Innovazioni di processo e di prodotto per valorizzare la patata primaticcia in Puglia, (Programma regionale “Ricerca e Sperimentazione, Trasferimento e Programmi ad alto contenuto innovativo”). - Produzione di licopene con sistemi innovativi, (Progetto di Ricerca Industriale cofinanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca). - Produzione e valorizzazione di rucola e portulaca da destinare alla IV gamma, (Accordo bilaterale Italia-Spagna). - Progetto per la razionalizzazione e lo sviluppo delle colture protette nella regione Abruzzo, (Regione Abruzzo). - Razionalizzazione dell’uso dell’acqua e dei fertilizzanti nella produzione di ortaggi in serra, (Soggetto attuatore: Regione Puglia Assessorato alle Risorse Agroali- mentari). - Sistema di produzione ittica ad impatto zero, (POR Puglia 2000/2006 - asse prioritario IV “Sistemi locali di sviluppo”). - Sistemi colturali innovativi a base di idrogeli superassorbenti biodegradabili, (Progetto di Ricerca Industriale cofinanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca). - Tecniche Innovative per il Risanamento della coltura del carciofo in Puglia, (Programma regionale “Ricerca e Sperimentazione, Trasferimento e Programmi ad alto contenuto innovativo”). - Tecniche innovative per la produzione orticola fuori suolo, (Soggetto attuatore: Regione Puglia). - Verifica sperimentale del glufosinate ammonio da impiegare quale disseccante della vegetazione per precocizzare la coltura della patata (Contratto Bayer Crop Science 2005). I LABORATORI Il laboratorio per le analisi chimiche è attrezzato con un cromatografo ionico per analisi in isocratica, provvisto di un rilevatore conduttimetrico per determinazione di catio- ni inorganici e di un rilevatore amperometrico per la determinazione di zuccheri semplici. Sono presenti fra le apparecchiature anche un misuratore di area fogliare da laboratorio con doppia risoluzione, un Kjeltec 2300 Auto Analyzer per analisi in automatico di N organico, e un Autocampionatore AS40 per cromatografia ionica, capacità di 66 analisi in continuo, con stazione di controllo per l’utilizzo in modalità remota. Il laboratorio per le determinazioni fisiche è specializzato nelle analisi dei substrati e nelle determinazioni biometriche e di qualità dei prodotti. La corretta scelta di un substrato è uno dei punti chiave delle colture senza suolo: diversi materiali potrebbero essere utilizzati per la coltivazione delle piante, ma vanno tenute in considerazione alcune caratteristiche determinanti, come quelle chimiche (pH, conducibilità elettrica (CE), contenuto di elementi chimici, capacità di scambio cationico, ceneri, sostanza organica...), fisiche (densità apparente, porosità, caratteristiche idrologiche), biologiche, di impatto ambientale, economiche, eccetera. Il sito dell’azienda, graficamente accattivante, è assai ricco di utili contenuti: schede colturali sulle varie tecniche fuori solo, articoli del gruppo di ricerca, segnalazione di eventi e news, e possibilità di scaricare programmi applicabili al campo della coltivazione. Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 23 SUBSTRATI: IL ROCKWOOL Uno dei più diffusi medium per la coltivazione fuori suolo è senza dubbio la lana di roccia: fabbricata sciogliendo alla temperatura di 1600 gradi basalto, calcare e coke in uno speciale forno, viene messa in commercio nei più svariati formati. Sebbene si sia affacciato relativamente di recente sul mondo del giardinaggio, il rockwool esiste in natura da secoli nelle zone con attività vulcanica, laddove il magma venga spazzato da forti venti creando così lunghe e sottili fibre; bisognerà però attendere il 1865 perché l’uomo decida di produrne in fabbrica per utilizzarlo come isolante nell’edilizia. Passerà un altro centinaio d’anni prima che, in Danimarca, si pensi all’utilizzo della lana minerale nell’orticultura commerciale su larga scala: da quel momento la diffusione è stata inarrestabile, raggiungendo in breve il Giappone, dove viene impiegata per la coltivazione del riso, gli Stati Uniti e il Canada. Per comprendere a pieno le qualità di questo substrato è importante capire come viene prodotto: le rocce fuse vengono messe in un contenitore cilindrico rotante e vengono addizionate con una resina a base di fenolo affinché l’idrossido di potassio e altri elementi non si separino. A questo punto l’amalgama viene disteso e pressato in lastre, con una partico- lare attenzione alla forza esercitata, che ne determinerà la densità. Le lastre sono leggere e facili da maneggiare, e vengono sagomate in varie forme, principalmente “slabs”, cubi per il taleaggio e la germinazione di varie dimensioni, e fiocchi di granulometria assortita utilizzabili come ammendante. La direzione delle fibre è importante: le fibre verticali sono più facili da riutilizzare, sono più drenanti, ideali per guidare correttamente le giovani radici. La lunghezza e la densità delle fibre nel prodotto finale data dalla velocità di rotazione durante la lavorazione e dalla forza esercitata dalla pressa, dalla composizione delle rocce, e dalla temperatura di fusione. La lana di roccia è un materiale reso sterile proprio dall’alta temperatura necessaria alla sua fabbricazione, e questo ha favorito moltissimo la sua diffusione. Naturalmente questo materiale versatile viene ancora largamente utilizzato anche in edilizia, ma si tratta di un prodotto differente da quello concepito per l’orticultura: quest’ultimo infatti ha una differente densità, e reagisce diversamente all’acqua, inoltre è assolutamente inerte e non interagisce in alcun modo con i nutrienti. È davvero molto importante utilizzare il rockwool per giardinaggio, anche se il costo può essere più elevato, e non ripiegare mai su quello isolante per costruzioni, prodotto spesso con materiali di scarto, saturo di metalli (rame e ferro soprattutto) e con una composizione tale da inibire la corIn alto è ben visibile il cubo di lana di roccia in cui la pianta è stata taleata o germinata. Nel travaso il rockwool non va rimosso (foto Azienda La Noria). A lato, filari di pomodori coltivati in lastre di lana di roccia (foto Idroponica dello Stretto) Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 24 SUBSTRATI: IL ROCKWOOL retta aerazione delle radici e alterare il valore del pH. Sebbene ricca d’indiscutibili pregi, la lana di roccia presenta anche qualche difetto. Se lasciata esposta se ricopre in fretta di alghe, ed è sensibile alle infestazioni di funghi: è sempre bene ricoprire il rockwool con uno strato di argilla espansa, o di plastica nera, o comunque di materiale opaco adatto a proteggerne la superficie dalla luce. Inoltre, maneggiare il rockwool asciutto può essere pericoloso ed è necessario indossare una mascherina, guanti e abiti coprenti, per non rischiare il contatto con le fibre minerali. è altissimo, è stato predisposto per legge uno smaltimento controllato, con ritiro e stoccaggio eseguiti dal personale di ditte specializzate. È allo studio il riuso in termini di riciclaggio nei cementifici, sicuramente più fruttuoso del semplice trasporto nella discarica inerti. Grodan è uno dei marchi più di diffusi nel rockwool per orticoltura. Infine, la nota più dolente: lo smaltimento. Sebbene possa essere riutilizzata più volte (previo lavaggio e disinfezione tra un ciclo e l’altro) arriva il momento di buttare la lana di roccia che, purtroppo, è un materiale non biodegradabile. In Svizzera e in Olanda, dove il consumo di questo materiale nelle serre Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 25 L’ESPERTO RISPONDE Da qualche tempo ho notato nella mia serra una quantità di insetti che mi sembrano cimici, di colore verde. Come faccio a sbarazzarmene in maniera biologica? Ho già provato con il Neem ma non ho avuto successo, per ora le piante non sembrano danneggiate o sofferenti. Le cimici verdi predano gli insetti più piccoli che parassitano le piante, non sono in alcun modo dannose per il tuo raccolto: non è dunque necessario allontanarle dalla serra. Ho un vaso idroponico con una bella pianta di basilico nella veranda esterna, aperta su un lato, ma ho notato che ultimamente deperisce a vista d’occhio e le foglie seccano. Da cosa potrebbe dipendere? Innanzitutto dalla temperatura, che dovrebbe rimanere sopra i 20° anche di notte, e probabilmente anche da una carenza di luce: metti il vaso in casa vicino ad una finestra. Ho spostato il mio spatiphillum dalla terra all’idroponica, nella serra, e tutto sembrava andare per il meglio. Dovendo poi utilizzare quello spazio per altre coltivazioni, ho spostato la pianta in un sistema analogo ma dentro casa, e le foglie hanno iniziato a presentare macchie gialle sempre più vaste. Ora la pianta è malandata, con poche foglie giallastre, come decolorate, cosa posso fare? Il problema che descrivi potrebbe essere dovuto all’acqua domestica contenente cloro, soprattutto se la serra di cui parli viene irrigata da un’altra fonte. Cambia tutta l’acqua Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 27 L’ESPERTO RISPONDE e, se il sistema è piccolo, sostituiscila con quella in bottiglia, oppure utilizza quella della serra. Se le foglie ingialliscono mantenendo nervature scure, potrebbe trattarsi invece di clorosi ferrica (nulla a che vedere col cloro di cui parlavamo prima), in questo caso è necessario somministrare ferro chelato e utilizzare fertilizzanti ricchi di microelementi. Ho trapiantato le mie melanzane da un piccolo sistema per talee in un sistema a gocciolamento, ma le foglie basse ingialliscono e seccano. Sono nati parecchi frutti ma sono rimasti sottodimensionati. Probabilmente lo stress del trapianto si è sommato ad una fruttificazione precoce, avvenuta prima del completo sviluppo delle piante: fai attenzione al dosaggio dei fertilizzanti e addizionali con azoto. Ci serve un consiglio: sapere come funziona un sistema aeroponico perché noi in realtà ne abbiamo fatto uno di sana pianta ma c’è un problema....non piccolo diciamo: non funziona! Il problema penso consista nel fatto che non c’è una pompa ad acqua ma solo una pompa ossigenatrice! Il mio dubbio era: è possibile far funzionare un impianto solo con la pompa ad aria? E se si come devo collegare il tubo di scolo? E il meccanismo di pompaggio dell’acqua dal serbatoio alle piante come avviene? E con quale tubo?... mi han detto che si può fare... però io l’ho costruito e non funziona! Allora, molto schematicamente: nei sistemi idroaeroponici dotati soltanto di ossigenatore (Deep Water Culture) semplicemente non c’è scarico. L’acqua è contenuta nella vasca, e le radici vi sono immerse: un ossigenatore provvede all’aerazione del liquido e, grazie al movimento in superficie, alla microirrorazione della parte dell’apparato radicale in sospensione. Per un vero sistema aeroponico è necessaria una pompa, che indirizzi l’acqua dal serbatoio agli spruzzatori, i quali vaporizzano le radici in sospensione: si tratta di un sistema fondamentalmente semplice, ma difficile da realizzare in casa, in quanto può essere davvero difficoltoso stabilire la potenza necessaria, che non sia troppo alta (schizzando così acqua ovunque con un effetto fontana), né troppo bassa (insufficiente). Anche in questo tipo di sistema non è previsto uno scarico e l’acqua viene riconvogliata nel serbatoio. È possibile vedere uno schema piuttosto chiaro di un sistema di propagazione aeroponico sulla pagina web http://www.nutriculture. com/foreign_website/italian/it_propagator.html, cliccando sul link di approfondimento “Perché le nostre serre di riproduzione aeroponica”. Inoltre, per visionare le fasi del montaggio di un sistema Amazon e il successivo sviluppo delle piante: http://www.nutriculture.com/ growwithus/growwithus1.htm Qualsiasi sia il sistema fate grossa attenzione ad eventuali blackout, le piante coltivate con queste tecniche muoiono nel giro di poche ore se lasciate all’asciutto. Il mio consiglio è di recarvi in un negozio specializzato e toccare con mano i sistemi, vedrete che val la pena spendere qualche euro per avere dell’attrezzatura professionale e non correre il rischio di perdere il raccolto, allagare casa, o trovarvi alle prese con frustranti ripetuti tentativi. Che differenza c’è tra la coltivazione idroponica attiva e quella passiva? Si definisce passivo un sistema senza pompe elettriche né ossigenatori, generalmente costituito da un contenitore a secchio pieno di argilla espansa che ospita la pianta, a sua volta inserito in un vaso contenente l’acqua e dotato di un indicatore di livello esterno. È un metodo assai semplificato che può rivelarsi inadatto per alcuni tipi di colture con tendenza alla marcescenza delle radici, o comunque con un apparato radicale particolarmente sensibile, ma può rivelarsi un’ottima scelta per parecchie varietà di piante soprattutto ornamentali. Viceversa nell’idroponica attiva l’acqua viene ossigenata e mossa da pompe, con conseguente giovamento nella velocità e nella qualità dello sviluppo vegetale. In alto, un sistema aeroponico. Sotto, un sistema idroponico attivo, dotato di ossigenatore e ricircolo dell’acqua, e uno passivo, con acqua ferma. DOMANDE PER L’ESPERTO? SCRIVI a: [email protected] Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 28 NUOVI PRODOTTI Ekofibre - Woodfibre UK Si tratta di un substrato prodotto con fibra di pino, completamente ecologico, che combina le migliori caratteristiche della lana di roccia e della fibra di cocco. Il materiale legnoso per la produzione viene prelevato da foreste monitorate e certificate, e viene poi lavorato in Inghilterra per ottenere un prodotto 100% organico e completamente biodegradabile, che si può smaltire dopo l’uso nei rifiuti naturali. Si trova in commercio in pratiche lastre (slabs) lunghe un metro, utilizzabili in ogni tipo di sistema e compatibili con qualsiasi altro medium, e in cubi per la germinazione e propagazione. Exo modular frame system - Nutriculture Spesso le growroom risultano piuttosto disordinate, con oggetti appesi, cavi, fili, luci, accessori, ventilatori, col rischio che diventi poco pratica la manutenzione delle piante. Questo sistema permette una maggiore organizzazione degli spazi: si tratta di una struttura in metallo che circonda come una gabbia l’area di coltivazione, che resterà così più sgombra e razionale. Le varie parti della struttura sono assemblate con connettori di alta qualità, apportando una robustezza tale da sorreggere in tutta sicurezza le cime delle piante, i riflettori, i cavi, i ventilatori. Inoltre, potrete attaccare sui montanti della carta riflettente o dei teli per ottenere un effetto serra, con una maggiore protezione e controllo totale del clima, magari con l’aggiunta di aspiratori, anch’essi sup- portati dalla struttura Exo. Exo System è disponibile in cinque diversi kit pensati per i sistemi idroponici Nutriculture, ma essendo ogni componente reperibile separatamente è possibile personalizzare forma e dimensione a seconda delle esigenze di ogni grower. La qualità dei materiali e la manifattura rispondono ai più alti standard qualitativi, e il prezzo è particolarmente vantaggioso, soprattutto se paragonato con sistemi analoghi in plastica. matek da 600 watt inferiore solo del 5% alla produzione di un ballast da 1000 watt standard. I prodotti Lumatek non si degradano nel tempo, non hanno cali di rendimento come quelli magnetici che tendono a diventare più rumorosi, a surriscaldarsi sempre più, a produrre meno luce e a consumare più corrente. Inoltre l’accensione è pressoché immediata, le dimensioni sono contenute e il peso limitato (meno di 4,5 kg), è dotato di un sistema di spegnimento di sicurezza, ed è utilizzabile con tutti bulbi (HPS e MH). Viene fornito con un cavo molto lungo, schermato per evitare interferenze, e può resistere anche in ambienti molto caldi. Il prodotto ha una garanzia della durata di tre anni. Room Clear e Block Clean Due prodotti non tossici, sicuri e organici per la disinfezione della growroom e l’eliminazione di funghi e batteri. Room Clean può essere utilizzato all’interno dell’area di coltivazione per le operazioni di pulizia, anche in presenza di piante. Block Clean è pensato per la pulizia dei blocchi di rockwool e l’eliminazione delle alghe. Kit di micropropagazione di tessuto vegetale Texas Hydroponics Prelevando poche foglie embrionali dalla vostra migliore pianta e aggiungendo la gelatina nutriente e gli ormoni contenuta nel kit è possibile ottenere germogli multipli cloni dell’originale. Alimentatori elettronici Lumatek Gli alimentatori elettronici Lumatek producono il 30% di lumen in più rispetto ad un ballast standard consumando meno elettricità, sono silenziosi (nessun ronzio), non si surriscaldano e permettono una durata dei bulbi tre volte maggiore. I test hanno dimostrato una produzione di lumen degli alimentatori Lu- Con evidente risparmio di risorse e di tempo sarà possibile sviluppare centinaia di piante perfette ogni due settimane, in barattoli di vetro, sotto una piccola luce fluorescente. Nel kit sono comprese chiare istruzioni e un dvd o un vhs contenenti indicazioni e utili suggerimenti sulla coltura di diverse specie di piante, oltre ai nutrimenti e agli strumenti necessari. Facile, divertente e completo, spiana la strada all’amatore verso metodi tradizionalmente utilizzati soltanto nei laboratori. Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 29 NUOVI PRODOTTI Hygrozyme Growth Technology Hygrozime è una coltura di puri enzimi, sviluppata specificatamente per l’orticoltura: ottenuta con metodi naturali è priva di batteri e contiene amminoacidi. lindrica e il sistema d’illuminazione verticale, si conferma uno strumento valido per dimezzare gli spazi ed ottenere abbondanti raccolti. Facile da montare, può contenere 80-100 piante, permette una facile manutenzione, alloggia 2 lampade da 400 o 600 watt, meglio se contenute in un tubo di raffreddamento (non incluso). La base ha una capacità di 80 litri, il sistema di ventilazione è integrato nella struttura, ed è completo delle lastre di lana di roccia necessarie per la coltivazione delle piante. L’irrigazione può essere temporizzata, l’acqua reflua viene raccolta alla base; i bulbi e gli alimentatori non sono compresi. Dimensioni 122x122x168 La provata utilità egli enzimi nel preservare e stimolare le radici garantiscono un incremento nello sviluppo e piante più sane. Il processo di bio-fermentazione utilizzato per produrre Hygrozyme è unico ed esclusivo, ed è frutto di anni di ricerca da parte della SSipcoBBio Engineering of Canada, compagnia dalla lunga storia e di grande esperienza nel settore. Testato sul campo, questo prodotto ha avuto l’approvazione di growers, orticultori, e industrie, e può vantare una scadenza pressoché illimitata ed è estremamente stabile. Disponibile in confezioni da 1, 4 o 10 litri. EcoSystem Con la sua rivoluzionaria forma ci- Giardinaggio Indoor - NUMERO TRE - 30 Plant TierFuture Harvest Development Un sistema aeroponico di grande impatto, supportato da una pompa Vortex in grado di nebulizzare perfettamente sulle radici l’acqua, garantendo risultati davvero notevoli. Un prodotto di alto profilo, in grado di garantire raccolti copiosi, facilità d’uso e che necessita poca manutenzione, con un design salva-spazio in grado di soddisfare hobbisti e professionisti. Un particolare degno di attenzione è il materiale: studi condotti dalla stessa FHD hanno confermato che le piante coltivate in contenitori di pvc risultavano più deboli, anche in condizioni ambientali perfette, rendendo quindi necessaria una svolta nell’impiego di questa plastica: ecco perché tubi e strutture sono state trattate con un rivestimento di diossido di titanio, che ha finalmente posto fine ai problemi. Inoltre questo trattamento rende particolarmente liscia la superficie dei tubi, facilitando quindi le operazioni di pulizia, e li protegge dall’usura e dalla luce forte delle lampade, garantendo un sistema robusto e longevo. Il Plant Tier Systems viene spedito completo di dettagliate istruzioni e di un manuale di giardinaggio ricco di suggerimenti per ottenere fin da subito i migliori risultati. In alto il sistema aeroponico Plant Tier. Sotto EcoSystem, per la coltivazione idroponica verticale. MASTERS OF BLOOMING M.O.B. 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