ANNO VII N. 1 1 Edoardo e Mario Vietti - TURIN GARDEN - www.turingarden.it I LAVORI DI NOVEMBRE I lavori fon damentali in giardi no: Alberi, arbusti e rampicanti ► Mettere a dimora le specie a foglia caduca ► Abbattere piante deperenti e pericolose Malattie delle piante Roseto ► Proteggere le piante dal gelo: pacciamatura organica alla base e velo di tessuto non tessuto Messa a dimora dei rosai a radice nuda ► Trattamento fungicida a piante da frutto ► Trattamento acaricida- insetticida alle piante d’appartamento Erbacee annuali, biennali e perenni ► Accurata pulizia delle aiuole Lavorare il terreno per i prossimi impianti Frutteto ► Raccolta delle foglie cadute ► Concimazione organica e chimica Orto Tappeto erboso ► Sospendere tosature, irrigazioni e concimazioni ► Svuotare i tubi dell’impianto di irrigazione ► Distribuzione di un terriccio specifico ► Piante in vaso ► Ricoverare le piante delicate ► Ridurre le annaffiature TURIN GARDEN Proteggere gli ortaggi meno resistenti Liberare il suolo dai residui delle colture Piante d’appartamento ► Ridurre le annaffiature e le concimazione E’ vietata la riproduzione dei testi novembre 2013 1 Alberi, arbusti e piante rampicanti - Fino a quando il terreno non è gelato potete mettere a dimora o trapiantare alberi ed arbusti a foglia caduca. Sistemate la zolla all’interno della buca in modo che il “colletto” sia all’altezza del terreno e che la pianta sia in posizione verticale, colmate lo spazio rimasto vuoto con terra e letame maturo, compattandolo accuratamente, e annaffiate. Una volta concluso il trapianto distribuite alla base del fusto uno strato di materiale pacciamante (letame, foglie, ecc.), per proteggere l’apparato radicale dal gelo e favorirne la crescita, e posizionate uno o più tutori, che dovrete lasciare almeno fino all’estate. - Proteggete le piante dal gelo, distribuendo alla base del fusto uno strato di 10-15 cm. di letame, foglie secche, paglia o terriccio organico. Per le specie acidofile (azalee, camelie, eriche, rododendri, ecc.) è consigliabile utilizzare un terriccio torboso acido oppure aghi di pino. Nelle zone fredde, ventose o poco esposte al sole è opportuno rivestire la chioma delle specie più sensibili (mimose, ulivi, oleandri, corbezzoli, gelsomini, ecc.) con “tessuto non tessuto”. - Raccogliete periodicamente le foglie e i rametti secchi caduti a terra, che potrebbero ospitare le forme svernanti dei patogeni. - Controllate la solidità dei tutori delle piante di recente messa a dimora. - Prima delle nevicate è bene abbattere le piante morte, inclinate o deperenti per evitare che possano schiantare improvvisamente sotto il peso della neve. È bene ricordare che nelle zone con vincolo paesaggistico (ad es. la collina di Torino) è vietato abbattere gli alberi senza l’autorizzazione prevista per legge. - Potete moltiplicare per talea Ampelopsis, Hedera, mora, Parthenocissus e Ribes; prelevando i polloni si possono ottenere giovani piante di Aesculus parviflora, Clerodendrum, lampone e fico. - Alcune piante ci regalano ancora splendidi colori e atmosfere romantiche grazie a bacche e frutti: Callicarpa, Cotoneaster, Crataegus, Diospyros, Ilex, Malus, Punica, Pyracantha, Skimmia, Sorbus, Viburnum, ecc.. Altre specie sono decorative anche dopo la caduta delle foglie per la forma contorta delle ramificazioni e i colori della corteccia Cornus alba ‘Sibirica’, Corylus avellana ‘Contorta’, Lagerstroemia, Parrotia, Sophora japonica ‘Pendula’, ecc.. - Novità botanica: Sorbus cashmiriana è un piccolo albero che non supera gli 8 metri di altezza con foglie pennate di colore verde scuro. Tra maggio e giugno produce dei corimbi di fiori bianco-rosati seguiti da bacche globose di colore bianco con sfumature rosa. È una specie rustica adatta a posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate. Roseto - Le rose sono generalmente piante rustiche e resistenti. Tuttavia nelle zone molto fredde o esposte, è opportuno prendere dei provvedimenti nei confronti delle basse GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi novembre 2013 2 temperature: riparate il punto di innesto e le radici con un cumulo di letame maturo e avvolgete il fusto delle rose ad alberello con paglia o con un velo di “tessuto non tessuto”. Si consiglia inoltre di accorciare la vegetazione degli ibridi di tea e floribunda, per evitare che siano danneggiati da venti e nevicate. - E’ il periodo ideale per piantare i rosai a radice nuda. Sistemate le piante al centro delle buche preparate in precedenza e colmate lo spazio rimanente con terra mescolata a letame maturo e compost. - Prima che le temperature si abbassino troppo ripulite i rosai dalla vegetazione secca e asportate le foglie cadute a terra. E’ raccomandabile bruciare i residui vegetali perchè potrebbero ospitare insetti e spore fungine svernanti. - Una nuova varietà presentata da Rose Barni è la Mariangela Melato®, con portamento cespuglioso e fiori grandi di colore bianco puro, intensamente profumati. Piante annuali e bienna li - Ormai anche le fioriture delle specie tardive si sono quasi tutte esaurite: tagliate a livello del suolo gli steli delle biennali man mano che sfioriscono ed estirpate le annuali che hanno completato il ciclo vegetativo. Raccogliete i tutori che non sono più necessari e prima di immagazzinarli disinfettateli con ossicloruro di rame. - Fino a quando il terreno non è gelato potete mettere a dimora le annuali a fioritura autunno-invernale (viole, callune, ciclamini, ecc.) - Vangate le aiuole rimaste libere e preparate il terreno per gli impianti primaverili: concimate con dei prodotti a lenta cessione e del letame maturo e lasciate il suolo esposto all’azione sgretolante del gelo. Eseguite queste operazioni in giornate asciutte e quando il terreno non è bagnato né gelato. - Proteggete l’apparato radicale delle piantine con uno strato di materiale pacciamante, e coprite le specie più sensibili al gelo con un velo di “tessuto non tessuto”. - Iniziate a pensare alle prossime semine: tra le novità proposte per il 2014 dai Fratelli Ingegnoli troviamo la Ipomoea purpurea ‘Carnevale di Venezia’, rampicante annuale che in estate produce una profusione di fiori spettacolari bianchi striati di rosa e blu. Erbacee perenni - Prima che il suolo geli, è raccomandabile eseguire una accurata pulizia: asportate con un rastrello la vegetazione secca e sfiorita; zappettate tra i cespi per migliorare il drenaggio; se non lo avete ancora fatto concimate con del letamino maturo e distribuite uno strato di materiale pacciamante (paglia, torba, foglie, ecc.). - Nelle zone molto fredde è buona norma proteggere la parte aerea delle piantine più sensibili alle basse temperature con del “tessuto non tessuto”, o predisporre degli appositi tunnel o serrette smontabili. Evitate di coprire le perenni sensibili agli eccessi di umidità, come ad es. i Sedum, che potrebbero andare incontro a marciumi. GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi novembre 2013 3 - E’ il periodo più indicato per piantare l’Helleborus niger, meglio conosciuto come Rosa di Natale. Scegliete una posizione riparata e semi-ombreggiata. - Un suggerimento utile è quello di segnalare con delle astine la posizione delle perenni che durante l’inverno scompaiono, in modo da poterle individuare quando spunteranno in primavera, senza scambiarle per erbe infestanti. - Sono in fiore le varietà tardive di Chrysantemum e di Aster. Tra questi ultimi ricordiamo gli Aster ageratoides ‘Ezo Murasaki’, gli Aster ericoides ‘Tardivo a Fiore Rosa’ e gli Aster cordifolius ‘Patricia’, le cultivar più tardive. - Potete dedicarvi alla programmazione dei prossimi impianti, disegnando degli schizzi sulla carta in modo da avere diverse alternative tra cui scegliere. Tappeto erboso - Se non lo avete già fatto a ottobre, ricordatevi di svuotare i tubi dell’impianto di irrigazione e ritirare la centralina prima che le temperature scendano eccessivamente e si possano verificare dei danni. - La crescita dell’erba rallenta progressivamente con l’abbassamento delle temperature e verso la metà del mese potete sospendere tosature, irrigazioni e concimazioni. - Asportate regolarmente le foglie secche cadute dagli alberi, che impediscono la circolazione dell’aria, bloccano i raggi solari e favoriscono l’insorgenza di malattie fungine. Potete utilizzare una scopa metallica, un rastrello con denti di plastica o macchine “soffiatrici”. - Dopo aver eseguito l’ultimo taglio e pulito accuratamente il manto erboso distribuite un miscuglio specifico, composto da terriccio (10%), torba fine (20%) e sabbia (70%), per proteggere il prato dai rigori invernali e favorirne la ripresa vegetativa primaverile. La dose ottimale è di circa 3 m3 per 1000 m2. - Evitate di calpestare il prato in presenza di brina nelle prime ore della giornata, in modo da non danneggiare i fili d’erba gelati. Piante in vaso in balcone e terrazzo - Spargete sopra il terriccio dei vasi del letamino ben decomposto e torba nera, aiuteranno nello svernamento e favoriranno la ripresa vegetativa in primavera. - Riducete le annaffiature man mano che le temperature si abbassano. La pioggia e la rugiada notturna suppliranno alle annaffiature fino a sospenderle completamente. - Rallegrate terrazzi e giardini con piantine da fiore resistenti al freddo: callune, crisantemi coreani, eriche, viole, viole del pensiero. Nelle zone più fredde i ciclamini possono essere utilizzati fino al grande gelo e poi dovranno essere ritirati in una veranda nei mesi più freddi per poi rimetterli all’aperto a metà febbraio. Concimate ad ogni annaffiatura aggiungendo piccole dosi di un fertilizzante liquido poco azotato. GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi novembre 2013 4 - Se non lo avete già fatto ricoverate le piante delicate (geranio, ibisco, lantana e agrumi) in un locale asciutto, abbastanza luminoso e con temperature superiori a 4° C. Arieggiate due o tre volte alla settimana nelle ore centrali della giornata. Le piante di origine subtropicale (Dipladenia, Mandevillea, Impatiens, Torenia, Vinca rosea, ecc.) devono essere poste al riparo in locali luminosi con temperature superiori a 15° C. Prima di spostare i vasi, può essere utile controllare la vegetazione, eliminando i rami cresciuti in modo disordinato, e tutte le parti secche, danneggiate o con sintomi di malattie. Ricordatevi di disinfettare le forbici quando cambiate pianta, con una soluzione di alcool denaturato e acqua al 50 %. Alcune piante mediterranee meno sensibili (arancio amaro, chinotto, cedro, oleandro), possono essere lasciate all’aperto, avendo però l’accortezza di scegliere una posizione riparata e di proteggerle con uno strato di “tessuto non tessuto”. - Ricordatevi di togliere i sottovasi per evitare che, in caso di pioggia, si possano verificare dei ristagni idrici. - Verificate di aver disattivato e svuotato l’impianto di irrigazione e di aver riposto la centralina, con elettrovalvola incorporata (tipo Gardena), al riparo dal gelo. Malattie delle piante FUNGHI: - È bene eseguire un trattamento alle piante da frutto per prevenire le principali malattie fungine (bolla, cancri, corineo, monilia, ruggine, ticchiolatura, ecc.). Intervenite dopo la caduta delle foglie con un prodotto a base di rame (ad es. Iperion*, nella dose di 500 g. per 100 litri di acqua). - Potete eseguire un trattamento preventivo su camelie e rododendri contro gli agenti di marciumi delle gemme fiorali (Ciborinia camelliae e Pycnostysanus azaleae). Usate un prodotto a base di rame (ad es. Poltiglia Caffaro 20 DF* nella dose di 600 g. per 100 litri di acqua). INSETTI: - Se necessario intervenite contro le cocciniglie su oleandri, agrumi e altri sempreverdi con olio bianco (Biolid E* nella dose di 1 l. per 100 litri di acqua) addizionato ad un insetticida (ad es. Pirinex Quick∆ nella dose di 140 ml per 100 litri di acqua). - Se non lo avete fatto ad ottobre, potete ripetete il trattamento contro la processionaria con i prodotti biologici a base di Bacillus thuringiensis ssp. Kurstaki. - Effettuate un trattamento insetticida-acaricida sulle piante d’appartamento per evitare infestazioni di aleurodidi, cocciniglie e acari, che trovano all’interno delle abitazioni le condizioni ideali per svilupparsi. Potete usate un prodotto a base di Abamectina (ad es. Impero∆ nella dose di 80 ml per 100 litri di acqua). GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi novembre 2013 5 - N.B. Quando sulle etichette degli antiparassitari trovate dosi diverse per lo stesso parassita (ad es. 200-500 g.) dovete usare le dosi maggiori nei periodi freddi e quelle minori nelle stagioni calde. N.B. Ricordatevi di aggiungere sempre a tutti i fitofarmaci un bagnante-adesivante, che ne migliora l’efficacia (ad es. Etravon o Bagnante antischiuma s.). Unica eccezione gli oli minerali. ∆ □ *Prodotti biologici Prodotti non biologici Prodotti pericolosi (patentino) Frutte to - Una buona regola suggerisce di preparare un vero e proprio progetto del frutteto dove oltre alla posizione delle piante si scelgono i portainnesti più adatti e le migliori varietà, con caratteristiche diverse e maturazione scalare. Prestate attenzione anche che alcune varietà necessitano di piante impollinatici. - Raccogliete e smaltite o bruciate tutte le foglie cadute in quanto rappresentano un potenziale ricettacolo di parassiti fungini e insetti. Eliminate anche i frutti ammuffiti e mummificati rimasti perché sono una fonte di malattia (muffa a circoli). - E’ il momento di effettuare una concimazione organica con letame ben maturo distribuito sotto la chioma (25 quintali per 1000 m² di frutteto ovvero 50 kg per pianta) e chimica con un prodotto a base prevalente di fosforo e potassio. - Un buon metodo di conservazione della frutta consiste nel predisporre in magazzino o in garage delle cassette di plastica sovrapposte con all’interno un foglio di giornale ed un unico strato di frutti. Se la temperatura dell’ambiente è di 2-6 gradi si conserverà a lungo. Controllate ogni 4-5 giorni i frutti immagazzinati (kaki, cotogni, kiwi, mele, pere, ecc.): eliminate quelli con sintomi di malattie e prelevate quelli maturi. - Per accelerare la maturazione di kiwi e kaki potete metterli per qualche giorno in casa in un contenitore chiuso, insieme ad alcune mele mature, queste sviluppano due gas (etilene e acetilene) che favoriscono la maturazione. Va ricordato che i kaki non sono commestibili subito dopo la raccolta, in quanto contengono sostanze tanniche e astringenti, ma necessitano di un periodo di “ammezzimento” in un luogo freddo. - Sui rami del cotogno possono insorgere dei cancri o seccumi provocati dal “colpo di fuoco batterico”: asportate le parti interessate, tagliando almeno a 50 cm. al di sotto nel ramo ancora sano, bruciatele ed eseguite ripetuti trattamenti con prodotti rameici. - Ricordatevi che la trinciatura dell’erba è una pratica utile, perché aumenta la sostanza organica e favorisce lo sviluppo della flora batterica utile. Orto - Raccogliete entro la metà del mese: bietole, cardi, carote, finocchi, lattuga, pastinaca, porri, rape, sedano e sedano rapa; dopo rimarranno da raccogliere solo più: cavoli, cicoria, spinaci e valerianella. - Proteggete dal gelo gli ortaggi invernali: usate il “velo da sposa” appoggiato su cassette o altri sostegni per prolungare il periodo di raccolta (ad es. cicoria, indivia, GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi novembre 2013 6 lattuga, prezzemolo, radicchio, ravanello, ecc.) oppure predisponete dei tunnel di plastica trasparente sostenuti da un’intelaiatura metallica. - Difendete i cavoli dagli attacchi dei bruchi delle cavolaie con prodotti a base di Bacillus thuringiensis o Piretro. - Se il clima non è troppo umido e piovoso potete continuare l’imbianchimento di cardo, indivia, porro, radicchio, scarola e sedano. - Ricordate che la tradizione consiglia di seminare gli ortaggi da foglia (insalate, spinaci, ravanelli, carote, ecc.) nel periodo di luna calante (dal 20 ottobre al 2 novembre e dal 18 novembre al 2 dicembre). SEMINE TRAPIANTI SERRA FREDDA spinacio cipolla aglio valerianella cipollina asparagi - Se avete un terreno ben esposto e in zona a clima mite potete seminare fave, piselli e taccole per un raccolto precoce primaverile, altrimenti aspettate la primavera. - Liberate le aiuole dai residui delle colture e poneteli nella compostiera e ricoverate i pali tutori in magazzino dopo averli puliti. - Nelle zone libere da colture potete preparare il terreno per le semine primaverili: distribuire abbondante letame e altri concimi (cenere, calciocianamide, calciomagnesio, pellicino o cornunghia) in dosi moderate e procedete alla vangatura, quando il terreno non è troppo umido. Lascerete poi che il gelo provveda allo sbriciolamento del terreno. - L’aglio può essere messo a dimora in serra fredda; interrate gli spicchi verticalmente in un suolo ben drenato (alla cima della parte in rilievo tra due solchi) a circa 15 cm. di distanza tra di loro e ad una profondità pari al doppio della loro lunghezza. Piante d’appartamento - Con l’arrivo dell’inverno la maggior parte delle piante d’appartamento subisce un rallentamento dell’attività vegetativa e necessita di una minore quantità di acqua. Si consiglia di diminuire le annaffiature e limitare le concimazioni alle piante in fioritura (ad es. Cyclamen, Gardenia, Kalanchoe, ecc.) e alle essenze tropicali di grandi dimensioni (Dieffenbachia, Ficus, Philodendron, ecc.). - Rompete con un rastrellino l’eventuale crosta formatasi sulla superficie del substrato e, se necessario, aggiungete del nuovo terriccio. - Eliminate regolarmente la polvere dalle foglie impiegando un batuffolo di cotone imbevuto con acqua. In commercio esistono degli appositi lucidanti fogliari (ad es. Ecomirax della Cifo, un lucidante ecologico privo di gas). Nel caso di specie con foglie pelose (come la Saintpaulia) si consiglia l’utilizzo di un pennellino. GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi novembre 2013 7 - Ricordate che le piante succulente hanno bisogno di un periodo di riposo per fiorire: sistematele in un ambiente non riscaldato, in una posizione luminosa e riparata, e interrompete le annaffiature fino alla primavera. - A novembre fioriscono numerose orchidee appartenenti ai generi Cattleya e Oncidium (“orchidea ballerina”). Ricordate di annaffiare al mattino quando il substrato si presenta completamente asciutto. Piccoli consigli ed accorgimenti - Siate prudenti nell’uso di piante delicate che non sopportano il gelo; nell’inverno 2011-2012 molti ulivi piantati incautamente nella pianura padana hanno patito o sono addirittura morti. Usate queste piante solo nelle zone riparate o colline esposte a sud e protette dai venti dominanti. - Se siete cultori del “fai da te” ed il giardino da voi realizzato non vi soddisfa è dovuto al fatto che il dilettante si abitua allo stato di fatto e non vede i difetti; consultate un valido architetto paesaggista che potrà individuare le modifiche opportune. A tale scopo potete consultare il sito dell’ A.I.A.P.P. Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, www.aiapp.net oppure www.turingarden.it. - Se vedete dei funghi svilupparsi alla base degli alberi di grandi dimensioni chiamate subito un agronomo fitopatologo per accertare il tipo di fungo ed i danni che sta provocando; alcuni di questi funghi lignicoli possono agire subdolamente attaccando anche il legno sano estendendosi fino a provocare la caduta dell’albero. Per verificare la stabilità è possibile effettuare delle analisi simili a radiografie con strumenti appositi, che evidenziano lo stato di salute del legno anche in profondità e consentono di valutare le eventuali misure da adottare. - L’inverno è il periodo migliore per effettuare le potature dei grossi rami; dopo il taglio è bene disinfettare la ferita con un prodotto fungicida-insetticida e ricoprirla con mastice cicatrizzante, “corteccia artificiale” o paraffina. Ricetta con i prodotti dell’orto o del frutteto: CONFETTURA D I PERE COTOGNE Ingredienti: pere cotogne, zucchero Preparazione: Lavate le cotogne sotto acqua corrente e con una spugnetta elim inate la peluria che le riveste. Sistem atele su una teglia foderata con carta da forno e infornate a 180°C per circa 30 minuti. Togliete le cotogne dal forno e fatele intiepidire. Pelatele, tagliatele a pezzetti ed elim inate il torsolo. Pesate la frutta e calcolate il peso dello zucchero occorrente, pari a un terzo del peso delle cotogne. In una pentola capiente aggiungete le cotogne a pezzetti e lo zucchero. Fate cuocere, m escolando ogni tanto, finchè la com posta diventa più scura e consistente. Verificate che la marm ellata sia pronta lasciandone cadere un cucchiaino su un piatto: se inclinando leggerm ente il piatto la marm ellata non scivola via m a si attacca, vuol dire che è pronta. Riempite dei vasetti di vetro sterilizzati, chiudete ermeticamente, capovolgeteli, coprite con una coperta di lana e lasciate raffreddare. Buon giardinaggio Mario Vietti, Edoardo Vietti, Roberta Paglia GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi novembre 2013 8 NOTIZIARIO MOSTRE, CORSI E APPUNTAMENTI: • Eventi di Novembre presso la nostra sede di Strada del Mainero, 64 a Torino: - Fino al 9 Novembre potrete visitare l’ESPOSIZIONE “I COLORI DELL’AUTUNNO”: sarà possibile ammirare una buona scelta di alberi e arbusti particolarmente decorativi durante la stagione autunnale. Ingresso libero. Orario esposizione e vendita: da lun. a ven. 8-12,30/14,30-18; sabato 8-12,30 (venerdì 1 Novembre chiuso) Sono ancora aperte le iscrizioni al CORSO “TERRAZZI, BALCONI E PIANTE D’APPARTAMENTO” che si terrà sabato 16 e sabato 23 Novembre dalle ore 9 alle 11. Verranno esemplificate le operazioni occorrenti per la corretta manutenzione delle piante d’appartamento e saranno suggeriti gli interventi per ottenere e mantenere balconi e terrazzi abitabili e fioriti in ogni stagione. Per iscrizioni o informazioni: 011/8610032; [email protected]; www.turingarden.it - • Sabato 2 e domenica 3 Novembre a Cella Monte (AL) si svolgerà la 22a SAGRA DEL TARTUFO BIANCO IN VALLE GHENZA, con il tradizionale convegno, la mostra-mercato di tartufi con vendita di prodotti tipici e la cucina della Pro Loco con piatti stagionali della tradizione monferrina. Per informazioni: www.comune.cellamonte.al.it - 0142/488161 • Da sabato 9 a domenica 17 Novembre a Cavour (TO) avrà luogo la 34a edizione di TUTTOMELE, storico evento dedicato alla mela e alla frutticoltura. Accanto alla mostra mercato sarà dato ampio spazio agli spettacoli ed alle iniziative parallele. Per informazioni: www.tuttomele.net - 0121/598706 • Dal 9 al 24 Novembre la città di Cervere (CN) ospiterà la XXXIV FIERA DEL PORRO, dove si potranno visitare il mercato dei porri e il mercatino dei prodotti tipici, e degustare i celebri piatti a base di porro. In occasione della fiera ci saranno delle navette con guida alla scoperta della Valle del Porro Cervere. Per informazioni: www.porro-cervere.cn.it - [email protected] • Il 30 novembre e il 1 dicembre si terrà la seconda edizione di UNA MOLE DI PANETTONI nelle sale del Museo Nazioneale del Risorgimento Italiano a Palazzo Carignano a Torino. La manifestazione dedicata al panettone artigianale in tutte le sue variazioni: liscio, farcito, con o senza glassa, ripieno di crema, cioccolato o gelato, con o senza uvetta o frutta candita... Per informazioni: www.dettaglieventi.it/Index/Scheda_Evento.asp?Id_Ev=tat7miw6n71034176201 GARDEN MAGAZINE E’ vietata la riproduzione dei testi novembre 2013 9