Corso per il Riconoscimento delle Erbe Spontanee – 2° Livello San Benedetto del Tronto 30-31 Gennaio 2010 Liliaceae Silvia Zitti Fabio Taffetani Le Liliaceae sono una delle famiglie più grandi tra le angiosperme e certamente una delle più importanti per la floricoltura, in quanto comprende i gigli, i tulipani e numerosi altri generi coltivati, molto belli. In orticoltura il genere più importante è Allium. La famiglia e cosmopolita, ma molti dei gruppi più piccoli hanno una distribuzione limitata in zone definite. Molte Liliaceae sono piante erbacee e gran parte di esse è fornita di organi di riserva rigonfi, come bulbi, tuberi, rizomi o spesse radici carnose. Taluni generi, per esempio Aloe, sono piante succulente sempreverdi, mentre altri, come Smilax, sono rampicanti sempreverdi con fusti lignei. In Australia molti generi si sono evoluti in condizioni estreme di xerofitismo e ora sono piuttosto dissimili dagli altri membri della famiglia. I caratteri delle foglie variano enormemente all'interno della famiglia: possono essere basali e lineari con nervature parallele (per esempio Ornithogalum, Allium ecc.), e caulinari e completamente ellissoidi con nervature a rete (per esempio Trillium); in certe specie di Asparagus le foglie sono ridotte a squame insignificanti. Genere Lilium Lilium carniolicum giglio della Carnia Lilium bulbiferum ssp. croceum giglio rosso Lilium martagon giglio martagone Fiore I fiori, di solito regolari e bisessuali, sono riuniti in un racemo; talvolta sono solitari (per esempio Tulipa) o piu o meno concentrati in una cima (per esempio Hemerocallis). I fiori di Allium vengono prodotti in cime simili a ombrelle, che ne portano due o tre oppure moltissimi in un'enorme sfera simile a un capolino. I segmenti del perigonio, più o meno uguali (tepali), sono di solito sei (raramente quattro o più di sei) disposti in due verticilli di tre, liberi (per esempio, Tulipa) o fusi in un tubo. I tre segmenti esterni, sepaloidi, sono talvolta più piccoli di quelli interni e circondano e proteggono i tre segmenti interni, più vistosi, quando il fiore è in boccio. Gli stami sono generalmente sei (raramente tre o più di dodici), sempre opposti ai segmenti del perigonio; le antere posseggono due logge, usualmente con deiscenza per fessura verticale e più di rado per pori terminali. L'ovario, di tre carpelli fusi, e supero (raramente infero o semiinfero), di solito con tre logge. Gli ovuli sono solitamente numerosi (raramente unici) e disposti in doppia fila in ciascuna loggia. Gli stili sono interi o partiti, di rado liberi. Frutto II frutto è una capsula secca o, meno frequentemente, una bacca carnosa. I semi possiedono un embrione eretto o ricurvo e un abbondante endosperma. Molte Liliaceae vengono impollinate dagli insetti, attratti dal nettare secreto dall'ovario o dai nettari situati alla base dei segmenti del perigonio (ben esposti in parecchie specie di Fritillaria). Utilità economica Molto elevato è I'interesse economico per questa famiglia, soprattutto per il valore ornamentale di moltissimi generi e specie. Popolarissimi sono i tulipani; nel genere Tulipa sono state infatti compiute molte ibridazioni, in particolare negli ultimi due secoli, e sono ora disponibili, in una vasta gamma, ibridi assai vistosi (alcune specie erano però conosciute come piante da giardino sin dalla meta del 16° secolo ). Il genere Lilium comprende forse le specie più belle dell'intera famiglia, molto apprezzate dai floricoltori che hanno creato numerosissimi ibridi di notevole interesse commerciale. Miss Lucy Gran Paradiso Stargazer Atari Nippon Pollyanna Convallaria majalis (mughetto) Geofita rizomatosa Circumboreale Presente in boschi e boscaglie con quote comprese tra 0 e 1200 m. Polygonatum multiflorum (sigillo di Salomone) Presente in boschi densi (querceti o faggete) a quote comprese tra 200 e 1800m Fritillaria tenella (frittillaria) Presente nei prati aridi steppici e pendii rupestri soleggiati a quote comprese tra 300 e 1800 m. Nell’Appennino Umbro-Marchigiano è presente a: Pian Perduto di Castelluccio, M. Pennino, M. Catria, Monti di Fiastra. Ruscus aculeatus (pungitopo) Specie molto comune presente nei boschi termofili (0 - 600 m, al Sud 0 - 1200 m) I getti giovani sono commestibili, anche se di gusto amaro Le foglie sono sostituite dai cladodi (assi trasformati) appiattiti, al centro dei quali sono inseriti i fiori, piccoli e dioici. Ruscus hypoglossum (pungitopo a foglie larghe) Specie più mesofila delle precedente, presente nei boschi freschi di latifoglie, soprattutto faggete (0 – 1400 m). Erythronium dens-canis (dente di cane) G bulb S-Europ.-SSiber. Presente nei boschi di latifoglie fino a 600 m di quota. Gagea lutea (cipollaccio stellato) Presente in boschi freschi di latifoglie soprattutto faggete a quote comprese tra 500 e 1500 m. CIassificazione Le Liliaceae sono state recentemente divise in una serie di famiglie meno comprensive, ma più omogenee, che permettono una più chiara visione dei rapporti tra i gruppi che le compongono. Le principali differenze tra le varie classificazioni riguardano l'inclusione o l'esclusione di Allium e dei generi ad esso affini, di Yucca e Sansevieria, che si ritiene ora appartengano alle Agavaceae. Le Liliaceae sono strettamente affini a due altre grandi famiglie di piante monocotiledoni petaloidi, le Iridaceae e le Amaryllidaceae. Le Iridaceae, comunque, hanno di solito fiori con tre stami e un ovario infero, mentre le Amaryllidaceae posseggono sei stami con un ovario infero e non hanno un'infiorescenza racemosa. Asparagus acutifolius (asparago selvatico) Specie Stenomediterranea comune nelle macchie, leccete, boschi caducifogli, siepi (0 – 1300 m) Si distingue da Asparagus tenuifolius per i cladodi aghiformi, induriti e più o meno pungenti e per i fusti legnosi. Ornithogalum pyrenaicum (latte di gallina) G bulb Euri-Medit Presente nei querceti, boscaglie, cespuglieti ed incolti a quote comprese tra 0 e 1500 m. Infiorescenza allungata e contratta. Ornithogalum umbellatum (lacrime della Madonna) G bulb Euri-Medit Presente nei prati a comprese tra 0 e 1200 m. Infiorescenza allargata. quote Smilax aspera (stracciabraghe) Specie lianosa comune nelle formazioni forestali termofile, soprattutto nelle leccete. Muscari botryoides (pingiovo) G bulb Submedit. Comune nei prati e pascoli, al margine dei boschi fino a 2000 m di quota. Leopoldia comosa (lampacione) Racemo cilindrico con fiori fertili patenti all’antesi e fiori sterili formanti un ciuffo apicale. G bulb Euri-Medit. Comune in campi,incolti aridi, margini fino a 1500 m di quota. Esempi di Liliaceae coltivate Allium sativum (aglio) Allium cepa (cipolla) Allium porrum (porro) Allium ascalonicum (scalogno) Allium schoenophrasum (erba cipollina) Raccolta e utilizzo utilizzo:: si può raccogliere durante tutto l’anno, le sue foglie vengono usate in cucina come spezia dal sapore di cipolla.. cipolla Proprietà:antisettica, Proprietà:antisettica, callifuga,ipoglicemizzante, cardiotonica, cicatrizzante e vermifuga. Asparagus officinalis (asparago) Liliacee di interesse officinale Colchicum lusitanum G bulb Medit.-Montana Comune nei prati aridi dell’Italia Centrale (500-1400 m) Parte usata: semi raccolti in estate Principi attivi: alcaloide (colchicina) Proprietà: contro la gotta e i reumatismi, trattamenti esterni di dermatosi ecc…… SPECIE TOSSICA! Veratrum album (veratro bianco) G rhiz Presente dalle Alpi orientali all’Appennino settentrionale, centrale e Molisano (800-2100 m). E’ una specie nitrofila dei prati, pascoli e radure. Molto rara nelle Marche: presente la subspecie lobelianum che è TOSSICA!! Parte usata: rizoma. Principi attivi: alcaloidi. Proprietà: emetica drastica (provoca vomito), antireumatica, antiparassitaria, vermifuga. Uso popolare: decotto fg. contro i pidocchi, sotto forma di pomata è analgesico contro i dolori reumatici. Fiori verdastri all’esterno e bianchi all’interno. Veratrum nigrum (veratro nero) G rhiz Presente dalle Alpi orientali all’Appennino settentrionale, centrale e molisano e campano(500-1400 m). Comune nei boschi cedui e nelle radure dell’App. Umbro-Marchigiano. Parte usata: rizoma. Principi attivi: alcaloidi. Proprietà: starnutoria ed emetica. Fiori nerastri sui due lati. Paris quadrifolia (uva di volpe) G rhiz Eurasiat. Presente nei boschi umidi di latifoglie e di aghifoglie delle Alpi e dell’Appennino Settentrionale e Centrale (200-2000 m). Sporadica nelle Marche. Bacca nerastra con polpa bianca con odore di Stramonio (velenosa!) Principi attivi: acido citrico e malico, glucosidi (paridina e paristifina). Proprietà: emetica, narcotica, antispasmodica, in omeopatia contro nevralgie e laringiti. SPECIE TOSSICA!!!!! Urginea maritima (urginea) La scilla agisce come cardiotonico e come diuretico. Racemo lineare formantesi in autunno quando le foglie sono scomparse, fiori 50-100 densi con tepali bianchi. Bulbi piriformi (diam. 1015 cm) emergente dal suolo nella parte sup. Rara nel versante tirrenico dell’Italia centrale, più comune al Meridione. Presente nei pendii aridi e nelle garighe fino a 600 m. Aloe bardbadensis ( = Aloe vera, Aloe vulgaris) aloe NP Africa Or. Originaria dell’Arabia e dell’India poi inselvatichita nei Caraibi ed introdotta in Europa. In Italia la si trova coltivata e naturalizzata a Ischia, Calabria, Sicilia (Taormina, Milazzo, Messina, Cefalù). Allium Allium, oltre ad essere il solo genere che comprenda importanti piante alimentari coltivate: Allium cepa (cipolla, scalogno), A. porrum (porro), A. sativum (aglio) e A. schoenoprasum (erba cipollina) è ben rappresentato anche nella nostra flora spontanea da numerose specie presenti in ambienti assai differenziati: Allium neapolitanum e A. roseum in ambienti erbosi ai margini dei campi e degli orti Allium pendulinum e A. ursinum in ambienti forestali ben strutturati e ben conservati Allium sphaerocephalon e A. victorialis in ambienti rocciosi e ghiaioni, rispettivamente nel piano collinare il primo e in alta quota il secondo Allium neapolitanum (aglio bianco) Pianta erbacea perenne, alta fino a 50 cm.; bulbo, formato da molti bulbilli; foglie piatte e lineari; fiori di colore bianco candido in infiorescenza numerose ad ombrello; antere quasi nere; frutti a capsula. Habitat: Cresce in tutto il territorio italiano, fino ad 800 m in luoghi erbosi, prati, cigli stradali e bordi boschivi. Raccolta e utilizzo: l’aglio fiorisce da aprile a giugno, periodo ottimale per la raccolta. Gli steli, le foglie e i bulbi, si possono usare sia per insalate, sia per minestre o insaporire carni e frittate; i bulbi essiccati si usano come l’aglio tradizionale. Proprietà: antisettiche, espettoranti, ipotensive, stimolanti, toniche, vermifughe. Allium roseum (aglio roseo) Pianta erbacea perenne con odore forte e persistente; bulbo piriforme con numerosi bulbilli bianchi e tuniche esterne brunastre e crostose. Infiorescenza ad ombrella con numerosi fiori campanulati rosa, portati da lunghi peduncoli. Il frutto è una piccola capsula con semi neri. Habitat: distribuito in tutta la Habitat: regione mediterranea in cespugli, incolti aridi e pendii soleggiati, da 0 a 700 m. Raccolta e utilizzo: aprile aprile-maggio (fioritura); utilizzato per condire insalate o usato come spezia. Proprietà: antibatterica, antifungina, antitrombotica….. Allium pendulinum G bulb Steno-Medit. Occid. Più piccolo dei precedenti (max 2 dm); bulbo senza bulbilli; peduncoli ingrossati all’apice; perigonio campanulato globoso: tepali con tre nervi verdi. Non comune. Presente nei boschi ben conservati e negli ambienti umidi ed ombrosi (0-800 m). Allium ursinum (aglio orsino) G bulb Eurasiat. Bulbo sottile; scapo semicilindrico con 2-3 angoli ottusi. Foglie generalmente 2, ovate con picciuolo allungato. Infiorescenza a ombrello con max 20 fiori. Peduncoli 1-2 cm. Tepali bianchi. Presente nei boschi di latifoglie e nelle vallecole umide su suolo ricco (0-800 m, nel meridione fino a 1500 m). Raccolta e utilizzo: il bulbo si raccoglie a marzo; la parte aerea a maggiogiugno (periodo di fioritura). Vene usata principalmente come verdura aromatica, le parti verdi fresche nelle insalate, il bulbo come aglio comune da cucina. Proprietà: depurative, diuretiche, ipotensive, antisettiche ….. Allium sphaerocephalon Bulbo sottile con bulbilli acuminati con tunica gialla. Scapo cilindrico avvolto da guaine. Foglie cilindriche sottili (max 4mm di diam.) marcescenti. Infiorescenza sferica. Fiori roseo-purpurei. Presente nelle garighe, pendii sassosi, incolti aridi fino a 1900 m. Allium victorialis G bulb Circumbor Presente, ma raro nell’arco alpino, dove si osserva in pascoli magri e cespuglieti da 1500 a 2500 m di quota. Di questa pianta se ne faceva un largo uso magico, usata presso i popoli germanici come amuleto contro il malocchio, le streghe e gli spiriti cattivi. Veniva legata a mazzetti sopra le porte e sugli elmi dei soldati per proteggerli dalle ferite e dai morsi di serpenti. Nella medicina medievale era ampiamente utilizzata. Altre liliacee spontanee di ambienti assai diversi Nei margini dei campi e negli incolti erbosi Tulipa oculus-solis (Tulipano comune) Spontanea in Asia SudOccidentale,introdotta in Europa per ornamento. Tulipa sylvestris (Tulipano giallo) G bulb Eurimedit (0-800 m) Spontanea. Piuttosto rara. Nei boschi mesofili collinari e montani Galanthus nivalis (bucaneve) Scilla bifolia (scilla) Nei pascoli altocollinari e montani Asphodelus albus (asfodelo bianco) Comune nelle Marche Principi attivi: alcaloide (asfodelina), resina. Uso popolare: fiori in lozione per schiarire la pelle e nella cura dell’alopecia; le infiorescenze secche usate come torce dai pastori. Nelle spiagge e negli ambienti costieri Asphodelus fistulosus Pancratium maritimum Negli ambienti rocciosi aridi Asphodeline lutea (asfodelo giallo)