COMUNITA’ MONTANA PARCO ALTO
GARDA BRESCIANO
PROVINCIA DI BRESCIA
Comune di Tremosine sul Garda Prot. n. 5636 del 19-07-2016 in arrivo
REGIONE LOMBARDIA
“PROGETTO DI TAGLIO NELLA PARTICELLA FOR.
N° 7 IN COMUNE DI TREMOSINE”
R.R. 5/2007 – L.R. 31/2008
Data
Luglio 2016
Il Tecnico
Giulio Zanetti – dottore forestale
Comune di Tremosine sul Garda Prot. n. 5636 del 19-07-2016 in arrivo
1.
Premessa
Il presente progetto di utilizzazione forestale, viene predisposto su incarico della
Amministrazione Comunale di Tremosine. Lo scrivente dr. for. Giulio Zanetti infatti
è stato incaricato della redazione e direzione dei lavori inerente progetto di taglio
uso commercio, da parte del Comune di Tremosine con Determinazione dell’Ufficio
Lavori Pubblici n° 68/07 del 23 ottobre 2007. Dopo un 1° lotto eseguito nel
triennio precedente sulle sezioni forestali n° 6, 14 e n° 15 da parte di una impresa
boschiva locale, il Comune ha poi stralciato un’area – afferente alla sezione
forestale n° 7 – richiedendo al sottoscritto tecnico di predisporre il presente
progetto di taglio, per l’affidamento tramite bando dell’utilizzazione boschiva
appunto su tale particella forestale n° 7, nella località Prà Piano.
Ora con il presente progetto, che riepiloga dettagliatamente le piante martellate e il
legname effettivamente assegnato al taglio su tale sezione forestale, il Comune può
procedere alla predisposizione del nuovo bando di affidamento di tale lotto boschivo
a ditta boschiva iscritto all’apposito Albo Regionale delle Imprese Boschive.
2.
Dati descrittivi
Proprietà
Nome proprietà
Comune di Tremosine
Comune amministrativo
Comune di Tremosine
Provincia
Brescia
Ente delegato competente
Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano
Dati catastali
Comune censuario
Tremosine
Particella
Mappali
7
5502 - 5127
Committente
Committente:
Comune di Tremosine
Indirizzo:
Sede legale: Via Papa Giovanni XXIII, n° 1 – 25010 TREMOSINE (BS)
Progettista
Progettista Incaricato
Giulio Zanetti – Determinazione n° 68/07 del 23/10/2007
Qualifica del progettista
Libero professionista – Dottore Forestale
Albo professionale
Dottori Agronomi e Dottori Forestali
Provincia
Brescia; n° di iscrizione 238
Tipo di utilizzazione forestale
Tipo di intervento forestale Realizzazione di interventi di taglio nella sezione for. n° 7,
per utilizzazione boschiva, con recupero di alcuni schianti e
2
materiale attaccato da bostrico, ai sensi del R.R. 5/2007,
nonché previsti dal Piano di assestamento forestale (P.A.F.)
delle proprietà agrosilvopastorali del Comune di Tremosine
(BS).
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In pratica si procederà ad un taglio di utilizzazione nella
sezione forestale n° 7, in una area di circa 14 ettari, ove
contemporaneamente al taglio di piante mature, ormai
invecchiate, si recupereranno diverse piante morte
schiantate o alcune bostricate di abete rosso; inoltre un
tratto della sezione in alto sarà interessato da taglio del
bosco ceduo di faggio.
Ricordiamo che la zona in argomento ricade in aree Natura
2000, ovvero all’interno della Z.P.S. “Alto Garda Bresciano”
IT 2070402 e nel S.I.C. “Corno della Marogna” IT 2070022
e che tale zonizzazione ha anche influenzato il tipo di
intervento previsto sui soprassuoli presenti.
Ricordiamo inoltre che il progetto è già stato presentato –
assieme al precedente lotto - alla Comunità Montana Parco
Alto Garda Bresciano, e che pertanto ora dovrà essere
unicamente presentata nuova istanza a Sitab a nome della
ditta aggiudicataria del lotto e rinnovata apposita istanza,
sempre a Sitab, per le preventivate linee di blonden.
3.
Localizzazione
Inquadramento generale
Localizzazione aree in progetto
Descrizione e superficie delle aree al taglio
Le aree interessate dagli interventi di taglio sono situate in località Prà Piano nella particella
forestale n° 7; le attività di taglio interesseranno poco più di 3 ettari della sezione forestale
a faggio mentre circa 12 ettari della sezione forestale a conifere.
3
Accessibilità dell’area:
La superficie d’intervento della sezione n° 7 è raggiungibile
solo dalla strada che porta da Malga Lorina verso Tremalzo
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Confini e superfici
Confini area
L’area di intervento presenta delimitazioni naturali che rendono
facilmente identificabile la proprietà oggetto di intervento.
Confini
Il lotto boscato è ben individuabile; segue a monte un breve tratto
della strada, ove abbonda il faggio, sino poi a scendere verso il
basso a confine con il pascolo di Malga Prà Piano, estendendosi poi
nelle 2 aree boscate bostricate a monte della malga stessa.
4.
Caratterizzazione del soprassuolo forestale
Descriviamo brevemente i principali caratteri del soprassuolo in esame, interessato dagli
interventi di taglio in progetto.
Tipologia
Categoria
Piceo-faggeto
Tipo
Piceo-faggeto dei substrati carbonatici
Età del popolamento
Variabile, ma comunque età compresa tra gli 60 e i 90 anni
nelle piante adulte di abete e invece attorno ai 40 anni per i
faggi.
Dinamismo e stato della
formazione boscata
La caratteristica principale della fustaia di conifere presente in
località Prà Piano, è l’alternanza di aree con soprassuolo a
nuclei maturi ad altre con fitta spessina o giovane perticaia
affermata, in cui le varie specie talvolta si mescolano a piccoli
gruppi o collettivi, talaltra si mescolano per piede d’albero;
nettamente prevalente risulta essere sempre l’abete rosso (6570%) accompagnato dal faggio (20-25%), mentre le altre
latifoglie d’accompagnamento, quali aceri di monte, frassini,
betulle, pioppi tremoli e sorbi, generalmente non superano il 510%.
In diversi tratti il soprassuolo ad abete rosso dominante si
presenta maturo o stramaturo, con provvigioni ad ettaro –
come riportato nel piano – anche superiori ai 350-400 mc/ha.
La densità in alcuni tratti è elevata, mentre in alcune zone sono
presenti aperture invase in passato, dopo precedenti tagli, dalla
rinnovazione di conifere e in minor misura da giovani latifoglie;
soprattutto all’interno della sezione forestale n° 7, le specie
presenti sono generalmente solo l’abete rosso e il faggio, e
solitamente sono presenti a collettivi anche di una certa
estensione, mescolandosi soprattutto a piccoli gruppi solo nella
parte a monte del pascolo, subito a valle della strada, ove la
pecceta e la faggeta altimontana danno vita ad un vero e
proprio piceo-faggeto dei substrati carbonatici.
4
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Per quanto concerne lo stato del popolamento presente presso
Malga Prà Piano, va senz’altro rimarcato che lo stato vegetativo
dei soprassuoli presenti oggi è ben differente rispetto a quanto
riscontrato nel 2003 in fase di redazione del Piano di
Assestamento Forestale dei beni silvopastorali comunali, in
quanto numerose piante sono schiantate o sradicate nel corso
dell’inverno-primavera 2009, a causa di intense nevicate
bagnate.
Tale situazione ha influenzato anche il tipo di
intervento selvicolturale che si è quindi concentrato
prevalentemente sul prelievo delle piante mature, deperenti,
cadute e/o bostricate, nelle zone maggiormente interessate
dagli schianti per neve.
Infatti tali schianti e sradicamenti si sono verificati
prevalentemente nella parte bassa mediana della particella; la
maggior parte delle piante cadute per neve – sia faggi che
abeti – è stata colpita nella parte subito a monte della malga,
nella zona già soggetta a schianti e sradicamenti nell’anno
2000.
Pertanto il prelievo risulta essere anche finalizzato ad un
intervento fitosanitario, non dimenticando infatti che tutta
l’area dal 2008 è soggetta ad attacchi di nuclei di bostrico (Ips
typographus), di cui alcuni nuclei di infestazione si riscontrano
nella zona privata di Malga Spiazzi, subito accanto alla
proprietà comunale.
5
Pertanto il taglio della maggior parte delle piante cadute e
sradicate e di quelle bostricate, vicine alle piante mature
assegnate al taglio, garantirà il miglioramento fitosanitario del
soprassuolo.
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Struttura prevalente
Distribuzione verticale
Multiplana in tutte le sezioni
Distribuzione orizzontale
Irregolare - lacunosa
Copertura
Di buona densità (sia nella pineta che nel piceo-faggeto)
Presenza di chiarie
Poco frequenti, ma sempre con novellame affermato
Tessitura
Grossolana
Stadio cronologico
Fustaia matura nei tratti di bosco interessati dagli interventi in
progetto; sulle altre superfici non interessate dalla martellata
troviamo altre aree sempre con bosco maturo, oppure allo
stadio di spessina e giovane perticaia o a fustaia giovane.
Rinnovazione
Idoneità stazionale
5.
Buona per l’abete rosso e il faggio; discreta per l’acero di monte
e il sorbo, soprattutto nella parte bassa, più difficile per quanto
concerne l’abete rosso nelle zone ormai chiuse a faggeta;
interessante vedere sopra e sotto la Malga, come oggi il faggio
stia avanzando sempre più velocemente, colonizzando anche
aree a pascolo.
Interventi previsti
Tipologia di intervento
Tagli di sgombero secondario del materiale maturo e stramaturo,
effettuato per taglio saltuario a piccoli gruppi o collettivi
paracoetanei, effettuato talora come taglio di preparazione di
sementazione, come previsto nel piano di assestamento forestale
sulla particella forestale n° 7, cercando di disetaneizzare il
popolamento ed incidendo prevalentemente sui diametri medi.
Contemporaneamente il prelievo avrà un carattere di intervento
fitosanitario perché le aree individuate al taglio sono state in
parte colpite da schianti e sradicamenti e diversi esemplari sono
stati colpiti dal bostrico.
Nella zona a faggeta si è cercato invece di rilasciare i migliori
polloni, prevedendo il taglio di quelli peggio conformati, doppi, o
con minor sviluppo.
Stante l’abbondante rinnovazione dell’abete rosso e del faggio, si
è cercato di favorire in termini di composizione percentuale, ove
presenti, il raro larice ed abete bianco, che praticamente non si
sono mai assegnati al taglio. Si è inoltre cercato in alcuni punti di
favorire il mantenimento del pascolo, in quei tratti di soprassuolo
vicini allo stesso in cui le piante di abete rosso e faggio iniziavano
a colonizzare o chiudere alcuni tratti ancora aperti a pascolo,
oppure radure e chiarie.
Il prelievo è stato fatto quindi con i seguenti criteri prevalenti:
-
in primo luogo per associare al prelievo delle piante
6
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mature il recupero delle piante deperenti bostricate,
cadute a terra e sradicate o cimate dalle abbondanti
nevicate della primavera 2009;
-
in contemporanea per favorire la rinnovazione della
stazione e la normalizzazione della composizione,
prelevando in particolare le piante di abete rosso maturo o
deperenti, nei tratti di bosco ove le stesse erano dense ed
era presente abbondante rinnovazione di altre specie
(faggio);
-
secondariamente per aiutare nella loro rinnovazione piante
come l’abete bianco e il larice, praticamente quasi assenti
sulla sezione e mai prelevati con la martellata.
Forma di governo
Fustaia
Descrizione
Le attività di progetto prevedono quindi:
6.

tagli di utilizzazione sui tratti stramaturi e
popolamenti, incidendo prevalentemente
oggetto o di schianti e/o sradicamenti, oppure
attacchi fitosanitari con contestuale taglio di
faggeta.
maturi dei
sulle zone
soggette ad
porzione di

recupero ed esbosco del materiale tagliato, con
accatastamento in andane delle ramaglie raccolte, oppure
l’eventuale cippatura, attendendosi comunque a quanto
previsto dalla norma forestale, ed in particolare da quanto
prescritto dall’art. 22 del R.R. 5/2007.
Sistemi di esbosco
Fattori
Pendenza media del lotto
Prevalentemente ridotta.
Accidentalità media del lotto
Il versante è poco accidentato e facilmente percorribile
dagli operatori forestali
Dimensione dei soggetti
Media
Intensità del prelievo
Media
Criteri di scelta
Sistema ottimale individuato
Il sistema più adatto è senza dubbio l’esbosco verso monte
in un tratto della sezione for. n° 7; nel resto della sezione si
potrà procedere anche con l’esbosco in discesa, verso la
strada che scende verso la malga di Prà Piano. Si concorderà
con la ditta aggiudicataria del lotto se la stazione di arrivo
sarà posta a monte oppure nella zona del pascolo a valle.
Sistema in progetto
Esbosco con linee di blonden, installate secondo il disposto
dell’art. 73 del R.R. 5/2007.
Le piante delle varie linee risultano già essere state tutte
individuate e martellate ed oggetto del presente assegno
così come previsto dal R.R. 5/2007.
7
Ricordiamo che tutte le linee di blonden verranno realizzate
con fune al di sotto della cima delle piante, ad una altezza
da terra media di circa 10-12 metri, in quanto esboscate con
torretta.
E’ probabile che per la realizzazione dell’esbosco in salita del
materiale assegnato nella sezione debba essere realizzato un
piccolo piazzale provvisorio nella parte alta della stessa
sezione a bordo strada, secondo il disposto dell’art. 76
comma 1). Questo verrà eventualmente valutato con la ditta
aggiudicataria del lotto.
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Interventi a favore
rinnovazione naturale
della
Le ramaglie ed il materiale di risulta che resterà in bosco,
dovrà essere opportunamente accatastato in andane (cumuli)
ben appressate al suolo.
Eventualmente potrà essere
cippato, o sminuzzato e distribuito sull’area interessata al
taglio, come previsto dall’art. 22 del R.R. 5/2007. Come già
detto ci si atterrà in ogni modo alle disposizioni di tale
articolo di legge.
Nel caso di esbosco intero del legname sarebbe opportuno
che la ditta possa provvedere all’accumulo temporaneo delle
ramaglie in grosse cataste, affinché le stesse poi possano
essere recuperate, eventualmente cippando su piazzale tale
materiale di risulta.
7.
Contrassegnatura
Entità e controllo del prelievo
Contrassegno del martello
Ognuna delle piante assegnate al taglio con il presente
progetto di utilizzazione forestale, risulta essere stata
martellata al piede e a 1,30 m da terra con i seguenti
sigilli di martello forestale, in dotazione al sottoscritto dr.
forestale:
“Z
Z” - “B
BS
S -- 2
23
38
8”
Nel tratto a Piceo-faggeto, per ovviare a qualsiasi errore le
piante di faggio da rilasciare – nel tratto al taglio – sono
state tutte contrassegnate con vernice colore rosso a 1,30
m da terra.
Nota
In ottemperanza del disposto dell’articolo 24, 47 e
dell’art. 48 del Regolamento Regionale n° 5/2007, in loco
dovranno essere contrassegnate, oppure apposto
apposito sigillo fornito dal Parco, con vernice colore giallo
al piede n° 32 piante da destinare all’Invecchiamento a
tempo indefinito, talvolta individuate singolarmente,
talvolta a piccoli gruppi, secondo le indicazioni degli
articoli delle Norme forestali regionali.
Verranno inoltre rilasciate, in piedi o a terra, almeno n° 1
pianta morta ogni mille metri quadrati, come previsto
dall’art. 48 del R.R. 5/2007.
8
8.
Cronoprogramma - cronologia degli interventi
Tempistica e cronologia degli interventi
Per i quantitativi medi di legname lavorati si prevede che
gli interventi in progetto dureranno in campo circa 6-8
mesi, pertanto due stagioni silvane. Non si prevede
comunque una durata temporale degli interventi di taglio
superiore ai 6 mesi, zona per zona, salvo eventi
particolari non comunque preventivabili alla data odierna.
Tempistica
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9.
Riepiloghi
Entità e controllo del prelievo
Metodo di reperimento dei
dati
Per l’entità del prelievo e la relativa cubatura, ci si è
attenuti
alle
prescrizioni
del
vigente
Piano
di
Assestamento Forestale (P.A.F.) del Comune di
Tremosine; si sono utilizzate le Tariffe di cubatura del
Trentino Alto Adige previste nel Piano di Assestamento,
che risultano essere consone ai dati rilevati e sono
sempre la V^ e VI^ tariffa nelle aree al taglio, per le
varie specie martellate.
Per maggiori dettagli si vedano comunque gli allegati piedilista di cubatura, che indicano le
piante suddivise per specie assegnate al taglio, per classi diametriche.
Il totale del legname martellato con il presente progetto è pertanto il seguente:
Piante
(n.)
1498
Massa lorda martellata in bosco
(mc)
Particella
forestale
Classe Fertilità
(tariffa T.T.A.A.)
1653,70
n° 7
V^ rosso e VI^ f.
Si tratta complessivamente appunto di 1498 piante di cui n° 31 piante di abete rosso morte
o deperenti e n° 674 piante sempre di abete rosso mature, per complessivi lordi m3
1.484,11 e n° 793 polloni di faggio, per complessivi m3 169,59.
10. PREZZO DI MACCHIATICO – VALORE DEL LOTTO
In base alla martellata effettuata complessivamente le piante assegnate al taglio, come
già detto, risultano essere pari a 705 di abete rosso, per una massa tariffaria lorda pari a
m3 1.484,11 (vedi piedilista di martellata allegato).
In base al legname presente e a quanto previsto nel Piano di assestamento nonché allo
stato delle piante assegnate, così come inoltre riportato nel prontuario di Cubatura delle
Tariffe del Trentino Alto Adige, per determinare la massa netta al taglio, ovvero il Volume
Cormometrica Netto, si sono stimate perdite medie di lavorazione pari al 22,0% sulle piante
sia in buone che cattive condizioni, sulla specie abete rosso.
In considerazione di quanto sopra esposto, considerando pertanto una resa netta del
78% della massa tariffaria (pari a m3 1.484,11), la massa netta al taglio delle piante
martellate risulterà essere pari a m3 1.157,61=.
9
Per quanto attiene invece il legname di faggio, la massa cormometrica lorda coincide
con quella netta, non prevedendosi perdite particolari di lavorazione, pertanto abbiamo m3
169,59= ovvero q.li 1.696 netti.
Pertanto il valore commerciale del lotto, da porre a base d’asta, è pari a € 22,50/mc
per le conifere e pari a € 1,30/q.le per il faggio, quindi pari:
€ 26.046,22= oltre Iva 22% di legge per il legname di abete rosso
€ 2.204,80= oltre Iva 10% di legge per il legname di faggio
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ovvero pari a € 28.251,02 oltre Iva di legge
Si ricorda infine che eventuale materiale legnoso tagliato durante le fasi di lavorazione in
bosco, per eventuali disposizioni della D.L., ad esempio per l’eliminazione di piante
bostricate o danneggiate, o per creare varchi per l’esbosco, ecc.. – non pertanto ricompreso
nel presente progetto di taglio – dovrà essere preventivamente misurato e martellato, alla
presenza di un legale rappresentante dell’Amministrazione comunale e dovrà essere pagato
allo stesso prezzo di mercato sopra indicato.
11. NOTE
Note: Il sottoscritto Dr. For. Giulio Zanetti, in materia forestale e di rischio ambientale
DICHIARA
inoltre che gli interventi previsti nel presente progetto sono conformi alla
vigente normativa in materia forestale ed ambientale ed alle prescrizioni
tecniche e legislative comunque applicabili al progetto.
Inoltre le indicazioni riportate nel presente progetto prevedono che nelle fasi di
esecuzione dei lavori ci si dovrà di attenere a quanto previsto dall’art. 48 del R.R. 5/2007, in
quanto la zona in argomento ricade in aree Natura 2000, ovvero all’interno della Z.P.S.
“Alto Garda Bresciano” IT 2070402 e nel S.I.C. “Corno della Marogna” IT 2070022.
Conferma inoltre che la Ditta esecutrice dei lavori di taglio in argomento dovrà
attenersi, oltre che al presente progetto, anche alle prescrizioni e contenuti del R.R. n°
5/2007, “Norme forestali regionali” e a quelle contenute nelle eventuali prescrizioni o
autorizzazioni rilasciate dalle competenti autorità forestali. Verrò inoltre presentata a nome
della ditta aggiudicataria dle lotto, apposita istanza Sitab, prima dell’inizio dei lavori.
Tremosine, 18 luglio 2016
Il Tecnico
Dr. For. Giulio Zanetti
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Comune di Tremosine sul Garda Prot. n. 5636 del 19-07-2016 in arrivo
12. Allegati
All.
n.
1
2
3
N.
pag.
1
4
2
Tipologia
Piedilista piante da tagliare
Estratto C.T.R.
Capitolato d’oneri
Specifica
Piante al taglio sulle 4 sezioni forestali
Localizzazione aree con linee di blonden
Capitolato d’oneri speciale
11
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Corografia scala 1: 10.0000 con linee blonden
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Comune di Tremosine sul Garda Prot. n. 5636 del 19-07-2016 in arrivo
PIEDILISTA PIANTE AL TAGLIO
13
All: Il capitolato d’oneri particolare
Proprietà: Comune di Tremosine (BS)
Comune censuario di Tremosine (BS), particelle catastali 5127 e 5502
N. piante da abbattere: 1498
Superficie: 14,75 ettari
Massa stimata: netti mc 1.157,61 conifere e quintali 1.696 faggio
Valore stimato (euro): € 28.251,02 oltre Iva di legge
12.1 Art 1) Definizione del lotto
In esecuzione alla determinazione n. ……….. del ………….., il Comune di Tremosine mette in vendita il
materiale legnoso in piedi in località Prà Piano, particella forestale n° 7, di seguito descritto:
Comune di Tremosine sul Garda Prot. n. 5636 del 19-07-2016 in arrivo
Componente
Alto fusto
Ceduo
Somma
n. piante
705
793
Assortimenti
ricavabili
Tondame
Legna da ardere
Quantità
stimata
mc 1.157,61
q.li 1.696
Prezzo di
macchiatico
€ 22,50
€ 1,30
Totale
Valore
complessivo
€ 26.046,22
€ 2.204,80
€ 28.251,02
Il lotto è delimitato dai seguenti confini: nord proprietà Alpe del garda, ovest strada sterrata, restanti lati
proprietà comunali; si allega planimetria.
12.2 Art 2) Generalità
Tutte le condizioni generali relative alla vendita, contratto, consegna, modalità di utilizzazione,
misurazione, esbosco e verifica finale della tagliata sono contenute nel progetto depositato presso la
segreteria dell'Ente, ove può essere consultato.
12.3 Art 3) Vendita
La vendita avverrà a mezzo di ………………………, nelle circostanze di tempo e luogo precisate nel
…………….............................., partendo dal prezzo base di € 22,50= a metro cubo (diconsi €uro ventidue
e centesimi cinquanta), e € 1,30 a quintale (diconsi €uro uno e centesimi trenta).
Il materiale sopra descritto è stato assegnato con verbale di stima redatto in data 18 luglio 2016.
Art 4) Individuazione delle piante oggetto di contratto
Nel bosco di conifere e nelle fustaie di latifoglie le piante da abbattere sono specchiate al fusto e
martellate alla base della ceppaia con il seguente sigillo di martello forestale: “Z” e “BS – 238”.
Le piante da mantenere in piedi per l’invecchiamento a tempo indefinito sono contrassegnate da vernice
gialla. Nel ceduo le piante da rilasciare in piedi sono state contrassegnate con vernice colore rosso.
In tutti i casi, lungo le eventuali nuove linee d'esbosco per installazione di impianti a fune, le piante
assegnate al taglio dalla D.L. durante le operazioni di sgombero sono specchiate al fusto e martellate alla
base della ceppaia con il seguente sigillo di martello forestale: …………………..; qualora eccedessero il
quantitativo stimato, le stesse dovranno esser computate e pagate dall’assegnatario del lotto all’ente.
Art 5) Cauzione
La cauzione provvisoria, se richiesta dal Comune, da costituirsi a garanzia dell'offerta e da convertirsi poi
in cauzione definitiva come da capitolato d’oneri generale, pari al 2% del valore di stima del lotto, è pari
a € 565,02, diconsi eurocinquecentosessantacinque e centesimi due. La cauzione definitiva, obbligatoria,
è pari al 10% del valore di aggiudicazione.
14
Art 6) Termine per l’utilizzazione
Le operazioni di taglio, allestimento ed esbosco dovranno concludersi entro 12 mesi naturali e consecutivi
a decorrere dalla data di consegna del lotto.
Art 7) Riduzione in assortimenti
La riduzione delle piante in assortimenti è obbligatoria fino al diametro minimo in punta di cm 5.
Art 8) Salvalegno
La tolleranza per salva legno sul legname da opera è fissata in centimetri 10.
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Art 9) Norme amministrative particolari
La presentazione della denuncia di taglio bosco o della richiesta di autorizzazione nei casi eventualmente
dovuti nel Sistema Informativo Taglio Bosco di Regione Lombardia è di competenza dell’impresa boschiva
acquirente.
Il pagamento avverrà con le seguenti modalità:
50% alla firma del contratto;
25% inizio dei lavori/consegna;
25% a saldo, alla redazione del certificato di fine dei lavori.
Art 10) Norme tecniche particolari
……………………………..
…………………, lì ............................ .
Il tecnico incaricato del progetto di taglio e D.L.
Dottore Forestale
……………………
L'Ente venditore
L’impresa acquirente
_____________________
____________________
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