Aprile e Maggio 2016
1.
numero 8/16
17/08/2016
In Italia
1.1 Il mercato nazionale
Nei mesi centrali della primavera le dinamiche di mercato sono state condizionate dal clima che, come
solito, ha determinato più di ogni altro fattore l’evoluzione degli scambi mercantili. Sul territorio nazionale
sono state diverse le zone di produzione che hanno subito repentini mutamenti delle condizioni climatiche
nella prima metà di aprile e nella seconda metà di maggio; tra queste la regioni del centro-nord sono quelle
che hanno avuto precipitazioni e temperature fuori dalla norma che hanno ostacolato il mercato, mentre le
regioni del Sud, a parte qualche breve periodo, hanno beneficiato di un clima ordinario favorevole alle
coltivazioni.
Nello specifico delle aziende produttrici del settore piante in vaso, questi i risultati ottenuti:
Nel Nord-ovest l’offerta di aprile è risultata in linea con quella dello stesso mese del 2015, tranne una
maggiore offerta di prodotti mediterranei mentre quella di maggio è stata superiore per tutte le tipologie di
piante fiorite. Le vendite invece sono aumentate ad aprile rispetto ai mesi precedenti con buoni andamenti
verso il mercato nazionale ed estero, mentre maggio con condizioni climatiche particolarmente instabili ha
visto una, seppur lieve, diminuzione dei fatturati in linea tendenziale. In questo bimestre è stata giudicata
migliore la domanda sulle piante da interno rispetto alle stagionali.
In Veneto il mese di aprile - contraddistinto da un andamento climatico stagionale alternato tra condizioni in
linea con la stagione a giornate piovose e con un brusco abbassamento delle temperature - è stato
caratterizzato da altalenanti rallentamenti della domanda, sia all’ingrosso sia al dettaglio. Tuttavia a livello
produttivo la qualità media delle piante è risultata buona: le piante stagionali fiorite, ortensie, begonie,
dipladenia, etc. sono anche state discretamente vendute ed hanno definitivamente soppiantato il geranio,
le surfinie, l’Impatiens e l’Hybiscus, nelle richieste del consumatore finale poiché richiedono minore
manutenzione e cura. Le aromatiche hanno ormai acquisito un posto di rilievo nel mercato delle piante in
vaso ed anche le fiorite da interno, Anthurium, Spatiphyllum ed Azalea, insieme a Phalenopsis, continuano
ad avere richieste discrete. In questo mese, rispetto a marzo, vi è stata anche un lieve ripresa delle piante
da vivaio, anche se i segnali che provengono dalle aziende sono quelli della cautela negli acquisti. Ad
aprile i prezzi, ancora una volta, sono risultati stabili o in leggera flessione.
Le produzioni locali della provincia di Albenga sono state vendute soprattutto sui mercati esteri; le specie
su cui è stata posta maggiore attenzione in questo periodo sono state le margherite e le piante aromatiche,
destinate soprattutto al mercato tedesco a scapito di altre specie come Dipladenia e Dimorphoteca. Per le
margherite si osserva che i produttori che hanno piantato in pien’aria sono stati aiutati dalle buone
condizioni climatiche ed hanno avuto a disposizione il prodotto pronto nel momento in cui sono partite le
vendite, mentre chi ha coltivato in serra, a causa del caldo e del tempo mite dei mesi invernali, ha avuto la
necessità di una seconda “spuntatura” che ha rallentato la produzione e protratto il periodo di maturazione
per la vendita. Vista la grande richiesta, i prezzi medi per questa specie sono aumentati di almeno 10 cent.
di euro rispetto allo scorso anno. Sempre più coltivatori stanno affiancando alle coltivazioni delle piante
aromatiche anche l’”asparago violetto di Albenga” che è un presidio slow food ed una varietà unica al
mondo, non essendo coltivabile in altre zone del pianeta a causa della sua particolare ecologia che gli
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impedisce di crescere su suoli diversi da quello della pianura di Albenga; la coltivazione dell’asparago ha
fatto lievemente ridurre il numero di vasi destinati alla coltivazione di aromatiche minori, tra cui il timo
faustini. Nel complesso i produttori locali hanno dimostrato di essere discretamente soddisfatti dei risultati
del mese di aprile.
Continuano ad essere buoni gli scambi commerciali delle piante in vaso coltivate dalle aziende del
pesciatino, che hanno conseguito risultati soddisfacenti per le vendite di aprile soprattutto per quanto
riguarda il mercato estero; è tuttavia aumentato anche il movimento verso il mercato nazionale rispetto al
precedente mese di marzo.
Nella provincia di Viareggio le vendite del periodo hanno avuto andamenti costanti; i prodotti più venduti
sono stati i gerani (zonale, edera, parigino) vaso Ø14 e 18, molte varietà di Petunia, Surfinia e piante
aromatiche, che mostrano di avere un trend in crescita. Anche altre piante fiorite, come tagete, begonia e
Impatiens, hanno avuto un buon mercato ma soprattutto quelle vendute in vasi di piccolo diametro (Ø 10).
Nelle aziende laziali, monitorate dalla rete Ismea, sono state prodotte almeno il 20% in più di piante di
Dipladenia, rispetto allo scorso anno, distribuite sul mercato e scarse già a fine mese. Anche l’offerta delle
stagionali in alveolo è stata alta per via delle fioriture anticipate, così come quella delle erbacee perenni da
esterno, tra cui la lavanda, e dei rampicanti fioriti. Le piante fiorite da interno coltivate in serra fredda hanno
avuto una buona offerta che è stata assorbita interamente dal mercato a prezzi inferiori del 10% rispetto
allo stesso periodo del 2015. Le alte temperature hanno invece ostacolato la vendita di primule e violette.
In Campania, nel mese di marzo, si sono riscontrate buone vendite e discreti livelli di fatturato per i prodotti
da serra calda; tuttavia le vendite del mese di marzo sono state quasi del tutto convogliate al periodo
pasquale nell’ultima settimana e computate per il mese di aprile. In quest’ultimo mese invece le condizioni
meteorologiche hanno condizionato le vendite del prodotto fiorito di primavera; l’inverno mite, anche qui, ha
pregiudicato gli scambi poiché molte piante sono sopravvissute alla stagione fredda creando eccedenze e
sovrapproduzione, e sono state quindi di intralcio alle vendite delle nuove produzioni di surfinie, gerani,
margherite, etc.
Nel ragusano nella prima quindicina del mese la domanda ha avuto un leggero calo; dopo le festività di
Pasqua la richiesta di piante è diminuita mentre è aumentata l’offerta soprattutto delle stagionali,
coadiuvate dalle buone condizioni ambientali. L’equilibrio tra domanda ed offerta, è stato recuperato
soltanto a ridosso di fine mese, quando è stata buona la vendita di piante da interno, verdi e fiorite - la cui
offerta è rimasta pressochè invariata rispetto al 2015 - e di stagionali come surfinia, geranio, petunie. Tra le
produzioni locali sono state ottime la richiesta e le vendite di roselline.
Una situazione di mercato dinamica si è riscontrata nelle zone produttive di Catania, Messina e Trapani,
dove l’andamento delle richieste e delle vendite è stato buono anche per il mese di aprile, come a marzo,
durante il quale il valore percentuale delle vendite sul mercato interno ha avuto un aumento compreso tra il
10% ed il 20% rispetto al 2015 e per il mercato estero tra il 25% ed il 30%, soprattutto quello di Germania,
Francia ed Olanda. Le previsione degli operatori per una ripresa del mercato, nei mesi primaverili, non è
stata dunque disattesa. Tutte le piante, verdi e fiorite, coltivate in pien’aria hanno avuto una buona crescita,
e quindi una buona qualità, grazie alle particolari condizioni climatiche del periodo invernale che non è
stato mai particolarmente rigido. Gli andamenti migliori sono stati quelli degli agrumi ornamentali, dei quali
sono state esaurite le scorte; questi prodotti hanno acquisito una certa importanza sul mercato tanto che
sono venduti nei vari stadi fenologici, sia con fiori e frutti sia ancora immaturi.
Per il settore del vivaismo continuano i segnali di una ripresa sufficientemente incoraggiante per gli
operatori del settore;
Per le produzioni vivaistiche del distretto del Cannetese l’andamento delle vendite è stato molto buono
rispetto allo stesso periodo del 2015, anche se il terreno troppo asciutto, a causa della siccità, ha reso
difficoltoso le levature. La domanda migliore continua ad essere quella da parte dei mercati esteri, mentre
per il mercato italiano si osserva una certa lentezza.
Aprile e Maggio 2016
Per i vivaisti della provincia di Pistoia continua la positività registrata anche nei primi mesi dell’anno; anche
qui la stagione invernale mite ha portato benefici alle coltivazioni ed ha favorito le attività commerciali. Si
sono registrati in aumento gli andamenti di vendita di buona parte delle categorie coltivate, come arbusti,
alberature, palme, piante da siepe, destinate ai mercati esteri di Germania e Svizzera.
Anche se non del tutto soddisfacenti, sono migliorati gli andamenti del mercato vivaistico del Lazio, con
condizioni climatiche ottimali e stabilizzate nei mesi in esame. Le vendite sono state superiori a quelle dello
stesso bimestre del 2015 anche se è risultano ancora inferiori a quelli di alcuni anni fa, quando il settore
non subiva la mancanza di commesse pubbliche e private.
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