TRANSIZIONE DEMOGRAFICA.…… .…… E NON SOLO Convegno “Criteri di appropriatezza clinica, tecnologica e strutturale nell’assistenza all’anziano” Roma, 18 gennaio 2011 Rosa Maria Lipsi Sapienza Università di Roma [email protected] Antonio Golini Accademia dei Lincei e Sapienza Università di Roma [email protected] Pierugo Carbonin Università Cattolica di Roma [email protected] Si vive sempre di più ……. Speranza di vita alla nascita per alcuni paesi. Uomini e Donne. Anni: 1900 e 2008 Fonte: World Health Organization (2010) Paesi Uomini Donne e0 e0 1900 2008 Diff. Anni 1900 2008 Diff. Anni Austria 37,8 77,7 39,9 39,9 83,0 43,1 Danimarca 51,6 76,5 24,9 54,8 80,9 26,1 Francia 45,3 77,7 32,4 48,7 84,7 36,0 Germania 43,8 77,5 33,7 46,6 82,7 36,1 Giappone 42,8 79,4 36,6 44,3 86,1 41,8 Italia 42,9 78,9 36,0 43,2 84,3 41,1 Norvegia 52,3 78,3 26,0 55,8 82,9 27,1 Regno Unito 46,4 76,4 30,0 50,1 81,5 31,4 Repubblica Ceca 38,9 74,0 35,1 41,7 80,3 38,6 Spagna 33,9 77,7 43,8 35,7 84,3 48,6 Svezia 52,8 79,1 26,3 55,3 83,1 27,8 USA 48,3 75,7 27,4 51,1 80,7 29,6 Speranza di vita alla nascita degli uomini per alcuni Paesi dal 1950 al 2002 Fonte: Lipsi (2005) Speranza di vita alla nascita delle donne per alcuni Paesi dal 1950 al 2002 Fonte: Lipsi (2005) Curva dei sopravviventi per uomini e donne in Italia, al 1900, 1950 e al 2007 Fonte: Elaborazioni su dati Human Mortality Database e ISTAT (HMD e ISTAT, 2010) 100.000 90.000 Uomini 100.000 80.000 1950 90.000 2007 1950 80.000 70.000 60.000 Donne lx 2007 70.000 1900 60.000 50.000 40.000 40.000 30.000 30.000 20.000 20.000 10.000 10.000 0 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100 105 50.000 Età 1900 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100 105 lx 0 0 0 0 0 0 Età Numeri indici (1960 = 100) della speranza di vita alla nascita (e0), a 65 anni (e65) e a 80 anni (e80) per sesso dal 1960 al 2007 Fonte: Elaborazioni su dati Human Mortality Database e ISTAT (HMD e ISTAT, 2010) % 170 % 170 Uomini 160 160 150 150 140 110 e80 140 e80 130 120 Donne 130 e65 e0 100 90 1960 1968 1976 1984 1992 2000 2007 Anni e65 120 110 e0 100 90 1960 1968 1976 1984 1992 2000 2007 Anni Speranze di vita (in anni), anni di vita guadagnati e incrementi relativi (%) alla nascita (e0), a 65 anni (e65) e a 80 anni (e80), in Italia (anni 1960 e 2007) Fonte: Elaborazioni su dati Human Mortality Database e ISTAT (HMD e ISTAT, 2010) Speranza di vita alle diverse età Uomini Donne e0 e65 e80 e0 e65 e80 1960 66,7 13,1 5,4 71,7 15,1 6,1 2007 78,7 17,9 7,9 84,0 21,6 9,8 Differenza 12,0 4,7 2,5 12,3 6,5 3,7 Incrementi relativi (%) 18,0 36,2 45,8 17,2 43,4 60,7 Rapporti (%) tra le probabilità di morte per i tumori, le malattie cardiovascolari, le altre cause e la probabilità totale (anni 1971 e 2000) Fonte: Elaborazioni su dati (De Simoni e Lipsi, 2005) % % Uomini 100 Donne 100 Altre 90 90 80 Altre 80 70 Cardiovascolari 60 60 50 50 40 40 30 30 20 20 10 Cardiovascolari 70 10 Tumori 0 Tumori 0 0 10 20 30 40 50 Tumori 1971 Tumori 2000 60 70 80 90 Età 0 10 Cardiovascolari 1971 Cardiovascolari 2000 20 30 40 50 60 Altre 1971 Altre 2000 70 80 90 Età Distribuzione per età e per sesso della popolazione italiana al 1901, al 1951, al 2009 e al 2030 (%) Fonte: Elaborazioni su dati Human Mortality Database e Istat (HMD, 2010; Istat, 2008 e 2010 b) Indicatori della struttura per età in Italia dal 1901 al 2030 (%) Fonte: Elaborazioni su dati dello Human Mortality Database e ISTAT (HMD, ISTAT, 2010) Anni Indice di Indice di Indice di ricambio dipendenza della (P65+/PT) (P80+/PT) vecchiaia della popolazione attiva popolazione anziana (P65+/P0-14) (P15-19/P60-64) (P65+/P15-64) 1901 6,2 0,7 18,3 10,4 262,7 1921 6,8 0,7 21,6 11,0 267,6 1951 8,2 1,1 30,8 12,5 219,8 1961 9,6 1,4 38,2 14,6 165,3 1991 15,1 3,4 93,2 22,0 133,7 2001 18,5 4,2 129,2 27,4 87,9 2009 20,1 5,6 143,4 30,6 83,5 2030* 26,5 8,8 205,3 43,6 60,8 * Proiezione (ipotesi centrale) In conseguenza di tale invecchiamento ….. ….. Si pongono anche nuove e pressanti esigenze di conoscenza dei fabbisogni assistenziali ed economici Morbosità per nuovi eventi cardiovascolari per età e tipologia di eventi (valori per 1000). IMA, infarto miocardico acuto Fonte: elaborata graficamente da Rothwell et al., 2005 Prevalenza stimata della malattia di Alzheimer Fonte: modificata graficamente da Ferri et al., 2005 30 25 % 20 15 10 5 0 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 Età ≥ 85 Dati sulla comorbosità nella popolazione italiana rilevati a domicilio secondo l’Istat Fonte: Istat, 2010 Prevalenza della fragilità in un campione di popolazione americana partecipante al Cardiovascular Health Study (4491 caucasici) Fonte: modificata graficamente da Hirsch et al., 2006 % 25 20 Uomini Donne 15 10 5 0 65-69 70-74 75-79 80+ Età Tassi di disabilità per cento persone di 6 anni e più che vivono in famiglia per classe di età e sesso (anni 2004-2005). Fonte: Istat, 2010 % 60 Dati sulla disabilità (2004-2005) Istat (2010) Uomini 50 Pop. 6+ con disabilità = 2.600.000 Pop. 65+ con disabilità = 2.000.000 Pop. 80+ con disabilità = 1.200.000 (che vivono in famiglia) Donne 40 30 20 10 0 6-14 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-69 70-74 75-79 80+ Età Funzione di sopravvivenza per livello di disabilità (libera, lieve e grave). Uomini e donne. Italia – 2006 Fonte: Egidi (2010) Fabbisogno assistenziale nel prossimo futuro ….. Qualsiasi tipo di previsione del fabbisogno assistenziale e della corrispondente spesa necessiterebbe di una conoscenza precisa degli attuali trend di invecchiamento, di malattie e di disabilità, oltre che di dati attendibili sull’attuale spesa complessiva dell’assistenza agli anziani in Italia. Tuttavia,… Proiezione del numero di persone con disabilità secondo due ipotesi (tassi statici 2004-2005 e media geometrica anni 1994, 1999-2000 e 2004-2005). Numeri indici (2005 = 100). Fonte: Istat (2010) 2a HP (Tassi media geometrica) I tassi di disabilità abbiano lo stesso trend osservato nei tre anni disponibili nel 1994, 1999-2000 e 2004-2005 1a HP (Tassi statici) Costanza dei tassi di disabilità rispetto a quelli osservati nel 2004-2005 Proiezione della prevalenza di eventi acuti cardiovascolari (CV) non fatali negli ultraottantenni sulla base dell’Oxford Vascular Study Fonte: modificata graficamente da Rothwell et al., 2005 % % 280 300 250 202 200 134 150 100 69 50 20 0 0 2005 2011 2021 2031 2041 2051 Anni Stima dell’aumento del numero di casi di malattia di Alzheimer nelle popolazioni dell’Europa Occidentale Fonte: modificata graficamente da Ferri et al., 2005 Milioni 12 102% 10 8 43% 6 6,9 4 9,9 4,9 2 0 2001 2020 2040 Anni Tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – aggiornamento 2009 – Scenario nazionale base Fonte: Ragioneria Generale dello Stato, 2010 LTC, Long Term Care Profilo per età delle componenti di spesa pubblica per LTC (Long-Term Care) in Italia: componente sanitaria [anno 2009] Fonte: Ragioneria Generale dello Stato, 2010 Profilo per età delle componenti di spesa pubblica per LTC (Long-Term Care) in Italia: indennità di accompagnamento [anno 2009] Fonte: Ragioneria Generale dello Stato, 2010 Componente sanitaria della spesa pubblica per LTC (LongTerm Care): effetto demografico complessivo (A) e per indennità di accompagnamento (B) Fonte: Ragioneria Generale dello Stato, 2010 Per il futuro?...... …..cambiamenti nelle politiche di assistenza….. Il problema dell’assistenza e della cura diventa ancora più impegnativo tenendo conto: - della trasformazione della famiglia per la diminuzione o l’assenza dei figli, e l’aumento della rottura delle unioni; - della maggiore partecipazione della donna al mercato del lavoro (arrivata al 50,7 per cento, valore peraltro molto basso rispetto ad altri paesi europei); - della bassissima percentuale di anziani che ricevono un aiuto statale (2,1%) e spesso non adeguato ai reali bisogni rispetto alla media europea pari al 6-7 per cento. Non meno problematica è l’assistenza affidata alle cosiddette badanti che assicurano il lavoro di cura agli anziani e spesso sono stranieri/e. ….. politiche di assistenza ….. ….. soprattutto per i gruppi più a rischio Gli individui molto anziani Gli anziani senza il coniuge Gli anziani con problemi cognitivi Gli anziani residenti in istituto Gli anziani poveri Gli anziani immigrati (in futuro) È necessario individuare le politiche più idonee a gestire la crescita del fabbisogno di LTC che il forte invecchiamento della popolazione comporta. Non vi possono essere dubbi che, tenendo conto degli attuali trend di invecchiamento della popolazione e della prevalenza e incidenza delle principali patologie, il fabbisogno assistenziale per le persone anziane subirà un netto incremento. Questo dovrebbe far prospettare una serie di iniziative capaci di migliorare l’attuale efficienza dei servizi per le persone anziane, in modo da favorire un’ottimizzazione delle risorse, che non è affatto sicuro possano essere incrementate rispetto alle attuali possibilità.